Parole al vento

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21:40 Onosuke:
 La Luna Rossa è bella alta in cielo e questo vuol dire solo una cosa: Tsuki non è troppo in sè. Dopo l'ultima sera ha capito che potrebbe fare di tutto se spinto da qualche ragione. Entrare in casa di una persona per poi interrogarla non è da lui, sempre ligio alle regole. Oggi si trova ai Monti. Il motivo? Ha voluto lasciare casa per andare a fare un giro. Una ronda in qualità di Anbu. Certo.. Non sarebbe la cosa più furba da fare visto quello che sta succedendo a lui come alla maggior parte delle persone al villaggio, ma non è lui a decidere bensì la Luna. Come detto, indossa i vestiti da Anbu. Maschera, quella nuova, metà bianca e metà nera con dei piccoli tratti di colore opposto in ciascuna metà. A coprire il busto c'è una canottiera nera di materiale elastico che, con una scollatura girocollo, lascia libere le spalle, mentre a coprire gli arti inferiori un paio di pantaloni lunghi dello stesso colore e dello steso materiale. Ai piedi un paio di scarpe da ginnastica sempre di colore nero e il coprifronte legato attorno al bicipite sinistro. Attorno alla coscia destra porta, legato abbastanza stretto, il suo porta kunai e shuriken, e sopra il gluteo destro il porta oggetti. La sua Ninjato, che dovrebbe trovarsi sul fianco sinistro, si trova di fianco a lui, più specificatamente alla sua sinistra, dato che si trova seduto sulla testa del terzo Hokage. Le gambe sono a penzoloni e gli occhi dorati sono rivolti al paesaggio. Con questa Luna Rossa la pace lo sovrasta. La testa è libera e in riposo dopo la giornata passata a lavoro. Deve seguire Tenshi e questo lavoro continuo lo distrugge. Il chakra, impastato appena uscito dalla sua dimora, circola potente all'interno del corpo dandogli la possibilità di utilizzare al massimo i suoi sensi così da essere pronto se qualcuno dovesse avvicinarsi. La schiena è dritta e viene sorretta dalle braccia tese che trovano perno nelle mani appoggiate leggermente dietro di lui. La sinistra è poggiata sopra la custodia della Nnjato. [chakra on][eq lo stesso]

21:44 Eryk:
  [> Monte dei volti di pietra] In quella serata sotto gli effetti della luna cremisi, la giovane salamandra corvina sposta i suoi passi lontano da quel centro villaggio, stufo di tutto quel marasma e nauseato da quel tanfo di brodo e topping vari del ramen, come fanno a non avere i vestiti intrisi di quell’odoraccio solo i konohani lo sanno, magari hanno un detersivo e un ammorbidente particolare che producono di nascosto…. I passi continuano a condurlo verso quel luogo dove non è mai stato in precedenza, proseguendo lungo le scalinate di ferro che inconsciamente segue fino ad arrivare in cima fino alla testa di Hashirama, il primo, il dio dei ninja come veniva chiamato dalla gente del loco con leggende che tutt’ora vengono narrate di quanto fosse forte e di quanto i suoi geni siano stati importanti nel futuro dopo il suo decesso. Se solo quegli occhi di pietra potessero davvero vedere, chissà se sarebbe fiero di vedere quel suo sogno tramutato in realtà con questa distorta fino a quel punto, con ciò che reputa un lavaggio del cervello e una psicosi di massa, dopotutto ha avuto modo di vedere come la pensano le persone del villaggio e che cosa ne pensa un ninja della foglia di una persona che ha più o meno la sua stessa veduta a riguardo di quella dittatura militare che governano da anni sui villaggi segreti. Non è vestito in maniera da ninja, dopotutto i vestiti con la quale era partito da Kusa erano ad asciugare dopo che li aveva lavati, costretto quindi a fare compere ai negozi vari di Konoha, spendendo poco proprio perché non naviga esattamente nell’oro, vive da solo alla magione Doku a Kusa e soprattutto quelle missioni merdose lo pagano una miseria, guadagnava di più di mance quando faceva il cuoco prima di iniziare quella vita da ninja. A coprire quel corpo un semplice paio di scarpe da ginnastica mono tinta color marrone scuro con una banda sotto, la suola, interamente bianca. Le gambe invece sono coperte da un paio di jeans blue scuro, classico colore denim, gli stessi che infossava qualche giorno fa che con questo caldo torrido si erano asciugati in fretta. A coprire invece quel busto scolpito e tatuato una polo monotinta nera che gli sta particolarmente attillata, forse una semplice L invece che una XL dato che quella era in saldo, imprevisti vari, come quei boxer ad elefantino che aveva mostrato ieri alle guardie con tanto di proboscide, oggi invece era il turno di quelli da leoncino con un po' di pelucchi sulla zona del pube proprio a fare da criniera.. meno male che però sono coperti e nessuno li vede! Tra le labbra una delle sue solite sigarette che per fortuna vendono anche alla foglia, ovviamente accesa mentre le mani stanno in tasca, composte. Butta fuori il fumo dal lato destro delle labbra e mentre finisce gli ultimi scalini, la coda di cavallo nera salta con ogni step, fino a quando non raggiunge la cima. Si incammina a sua volta proprio in direzione del mondo della quinta, per arrivare giusto in centro e vedere la vista com’è da lì in alto..

22:03 Onosuke:
 La Pace, come sempre, viene interrotta. Alla fine quella che doveva essere una ronda si era trasformata in una serata di pausa e relax. Le gambe a penzoloni si muovono avanti e indietro e la testa ripensa a quanto è stato bravo la sera prima durante quell'interrogatorio. Forse è stato anche più semplice di quanto potesse pensare, ma alla fine si trattava di una persona debole come Tenshi Senjuu. Incredibile, e questo lo pensa più di tutto, quanto volesse fare la dura e la tosta inizialmente per poi mollare subito. Io lo amavo, gne gne gne. Quante sciocchezze. L'importante è che non abbia detto a nessuno della questione Anbu. I pensieri leggeri che ha per la testa, infati, vengono interrotti da un rumore di passi. O si tratta di un nemico talmente debole da farsi scoprire oppure si tratta di una persona qualsiasi che è venuta qua a rompere con una passeggiata per smaltire la cena. Così, senza pensarci due volte, porterebbe le braccia dritte davanti al busto prendendo l'elsa della spada con la mano destra e la fodera con la sinistra a metà della sua lunghezza. Andrebbe poi a lasciare che il peso del busto lo faccia arrivare a terra per poi darsi lo slancio con le gambe, che vengono piegate portando la suola delle scarpe a terra, e fare un salto seguito da una capriola. Quindi porterebbe una bella parte di chakra ai piedi e alle gambe così da avere abbastanza forza per fare ciò che ha in mente e poi partirebbe in alto atterrando con le gambe piegate amortizzando il la forza di caduta per evitare danni. Una volta in piedi tirerebbe fuori la lama. < Chi sei? > chiederebbe senza problemi. Una voglia di combattere cresce all'interno del suo corpo. Nel caso fosse un nemico sarebbe pronto ad affrontarlo e, ovviamente, a ucciderlo. Peccato che non sia così, ma facciamogli vivere questo momento il meglio possibile. Quella forza che sente dentro, quel fuoco, sono la luce della vita e in questo momento ne sente tantissima. [chakra on][eq lo stesso]

22:34 Eryk:
  [Monte dei volti di pietra] Continua a camminare per quei monti, passando infine la testa del primo e il secondo, tuttavia quando arriva alla terza del terzo, risalendo il dislivello che ci sta tra le due teste. Le mani rimangono in tasca, soprattutto non scomponendosi neanche quando dovrebbe veder arrivare Onosuke in divisa da anbu che, come un buon cane della foglia, gli intima subito le credenziali. Va bene che ha la faccia da yakuza, va bene che sembra un tossico ma addirittura così brutalmente e schietto? Lo guarderebbe dall’alto verso il basso, essendo quel pennellone dalla pelle color caramello oltre il metro e novanta. Lo sguardo è tuttavia pacato, non si mette a litigare con nessuno così dal nulla a meno che non gli si dica che non può fare qualcosa o che sia vietato e, per quel che ne sa, non è un divieto passeggiare su quei monti o se lo fosse non ha visto il cartello. Non da comunque le sue credenziali, non è tenuto a rispondere anche perché chi è lui? Lo sguardo di quelle ambrate si abbassa dalla maschera fino ai sandali, per quel che ne sa Tsuki, il Doku è un normalissimo civile che si sta facendo una passeggiata al chiaro di luna, seppur color cremisi. La destra solo ora si scosta dalla tasca per andare ad afferrare tra indice e medio la sigaretta dal filtro, la scosta dalle labbra buttando fuori il fumo dalla bocca. <” Sono solo un cittadino qualsiasi. “> mente, guardandolo però in faccia, attraverso la fessura degli occhi su quella maschera che non gli permette di vedere l’espressione facciale che l’anbu stesse avendo in questo momento. Infila la mano in tasca nuovamente, dopo aver restituito la sigaretta alle labbra per poi riprendere a camminare, arrivando di fianco al cane da guardia <” Perché, è forse un problema se passeggio qui sui monti? Volevo prendere una boccata d’aria e godermi lo spettacolo della movida. “> Risponde con fare neutro, né rispettoso ne maleducato, dopotutto non lo conosce, non sa chi è e non gli interessa dato che non deve rispondere alla giurisdizione locale non essendo del posto, o al massimo lo deve fare se causa disturbi come spiegatogli dalla decima nella lettera di risposta che gli garantiva l’accesso alla foglia e, proprio per evitare problemi del genere, si stava comportando in tale maniera, non che sia un attaccabrighe in generale, dopotutto Eryk è un libertino di natura, difficilmente si scalda, anche con l’effetto della luna che tuttavia lo priva di ogni limite morale.

22:49 Onosuke:
 E ci risiamo. La gente si diverte a non rispondere alle domande che Tsuki, in veste di Shirokuro stasera per la prima volta di notte, fa. La sera prima Tenshi con tutte le allusioni al sesso e ora lui, questo cittadino qualsiasi. Ci si può far mettere i piedi in testa da un cittadino? Durante il giorno potrebbe passarci sopra e non dire nulla dato che le regole non gli permettono di essere aggressivo senza motivo, ma di notte, soprattutto durante queste notti, non riesce. Non ca la fa a passare dritto senza replicare quando qualcuno lo considera come uno zerbino. Il fare del ragazzo che ha davanti è tranquillo, ma lui non riesce ad esserlo. Quello stato d'animo che prova ora non può trasformarsi magicamente in tranquillità. Sentendo le parole di lui, però, decide di rinfoderare la spada e di legarsela dove dovrebbe essere, cioè sul fianco sinistro, comoda per essere estratta nuovamente nel caso servisse. Il rinfodero viene fatto con calma e precisione, ma nel mentre di questo lo sguardo rimane sullo sconosciuto. Questo si avvicina mentre Tsuki rimane fermo sul posto. Anche se dovesse venire attaccato pensa di poter rispondere all'attacco prima di morire. Una volta o l'altra troverà qualcuno che gli fa il culo. < Non è un problema, ma da Anbu della Foglia sono qua per controllare. Sei un residente del Villaggio? > chiede con voce seria mentre il ragazzo si trova di fianco a lui. In questo momento sta solamente facendo il suo lavoro. Non sta puntando armi sulla gola di nessuno. Una semplice domanda a cui vorrebbe avere una risposta. Una risposta che se non dovesse arrivare potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso già pieno a causa della Luna. Questa ha un sacco di influenza su di lui e Tsuki, una volta svegliato, non si pente di ciò che ha fatto. Anzi. Sembra come che la Luna gli facesse fare le cose che durante il giorno non farebbe mai ma vorrebbe fare. Come fosse una liberazione dalle catene chiamate 'regole'. Rimane fermo con il busto dritto e la mano sinistra appoggiata, con il palmo, sull'elsa della spada che, a causa della pressione su questa estremità, si ritrova con l'altra estremità più alta del normale. [chakra on][eq lo stesso]

23:10 Eryk:
  [Monte dei volti di pietra] A quanto pare l’anbu non lo vuole lasciare stare e quindi quando questi gli pone altre domande, perché mai dovrebbe rispondergli, dopotutto è giusto che lui adempia ai propri compiti che sono fare le ronde nel villaggio per garantire la sicurezza ai cittadini, ma non è detto che lui gli debba rispondere. Sbuffa sia abbastanza stufo che il fumo, lasciando cadere il mozzicone di sigaretta per poi pestarlo sotto la gamba destra, schiacciandolo con la suola. <” No, sono un ospite del villaggio con permesso da parte della Decima. Sono un ninja dell’erba che sta rispondendo a richieste dell’alleanza qui vicino. “> risponderebbe secco all’anbu come per rispondergli che appunto non sono fatti suoi, che la padrona che lo tiene dall’altra estremità del collare, gli ha dato il permesso per camminare su quel suolo, lo supera di qualche passo proseguendo il suo cammino verso le scale che portano alla testa del quarto hokage <” Che fai? Vuoi unirti a me per una chiacchierata? Non ho problemi a tenerti compagnia durante la tua ronda a patto che non mi stai col fiato sul collo… non sono così fesso da fare danni sapendo che avete le mie credenziali registrate. “> gli risponde, proseguendo quindi oltre il quarto e fino alla testa della quinta sia che l’anbu lo segua o meno. Gradirebbe una bella birra o del sakè con quella visione e, irrispettosamente, si siede in cima a quella testa a guardare giù sul villaggio anche se non ne capisce il senso di quelle teste lì così maestose, non bastava avere delle tombe nel cimitero di konoha come tutti gli altri che sono morti per il villaggio, come se questi fossero più importanti di quei ninja che si sono sacrificati per il bene dei cittadini della foglia, un'altra stupida comparsata a indicare quella dittatura militare a suo avviso.

23:29 Onosuke:
 Un altro caratterino insomma. Beh, cosa a spettarsi. Vede l'altro sbuffare, o meglio dire che lo sente vista la angolazione. Sente anche una risposta e questa risposta gli piace. Ci voleva tanto a dirlo? Questi stranieri che pur di rendere più difficile il lavoro degli altri tengono le cose nascoste. Una vera palla al piede, ma ora sa che cosa fare. < E ci voleva tanto. > inizierebbe a dire prima di sentire che l'altro si allontana. Sente l'invito a seguirlo per fare una chiacchierata e al cosa, per lui, si fa interessante. Potrebbe essere una fortuna questa. Aver incontrato uno straniero stasera potrebbe essere oro colato. Avere una opinione di qualcuno di un altro villaggio riguardo l'Alleanza potrebbe essere interessante. Si gira per vedere dove questo sta andando. In qualsiasi caso si tratta di uno straniero e per questo vuole seguirlo. < Volentieri, ma sappi che non mi fido. Spero tu possa capire e se non fosse così non mi importa. Starò qui comunque. >. Accetta, quindi, l'invito e si dirige verso di lui mettendosi in piedi di fianco alla figura che ormai si è seduta. Incrocia le braccia davanti al petto mentre guarda la città sotto di lui. Alla fine neanche stasera qualcosa di tranquillo, anche se rispetto alla sera prima lo è. < Da quanto sei qua? > chiede per rompere il silenzio. Sembra opprimente, ma stare al silenzio non gli va. Non avrebbe voluto sentire nulla se fosse stato da solo, ma non è così e quindi si parla. < E hai deciso di venire perchè credi nell'Alleanza? >. La sua idea riguardo all'alleanza è chiara. Pensa sia veramente troppo debole come forza. Ciò che rende uniti i villaggi è troppo basata su sogni e fantasie. Per non avere problemi tra i vari paesi servirebbe che solo una persona sia al comando di questi. Solo così si può avere la sicurezza che nessuno faccia casino. Una sola idea comune a tutti e nessuno che faccia i suoi interessi personali. Una persona, l'Hokage, che comanda tutte le terre ninja.[chakra on][eq lo stesso]

23:43 Eryk:
  [Monte dei volti di pietra] <”Come vedi non sono tenuto a risponderti non essendo un tuo sottoposto, tuttavia non mi va di renderti la vita difficile, non penso sia una tua scelta stare qui stasera quando magari potevi essere davanti a una bella pinta di birra con qualcosa da mangiare che non sia quella brodaglia che vi piace così tanto.”> gli dice schietto e onesto come sempre, figuriamoci adesso con l’influenza della luna che rimuove ogni limite morale su come si esprime, non ponderando troppo le parole anche se lui è così di suo, lascia che tutti facciano quello che vogliono, rispetta le decisioni altrui anche se non le condivide e ciò significa che tutto quel sistema di villaggi e dittatura è assolutamente contorto e sbagliato per lui. Annuisce all’affermazione dell’anbu, ovviamente lui era lì per osservare e mantenere la quiete pubblica e la loro sicurezza e di conseguenza ne capisce il suo punto di vista. Arrivano quelle domande, a quanto pare l’aburame è un chiacchierone a differenza del Doku, abbastanza taciturno normalmente ma non è che può bellamente ignorarlo quando questi gli chiede la sua opinione, non è così cafone. <” Una settimana circa direi, ho risposto a due chiamate per ora, soldi facili. “>… prenderebbe una breve pausa per poi passare alla domanda più succulenta che è quella che interessa di più onosuke, rispondendo come suo solito anche se forse non è la maniera migliore considerando che sta parlando a un anbu e che ha una mentalità troppo libertina, da mukenin praticamente. Estrae le mani dalle tasche e le incrocia dietro la testa, sdraiandosi su quel volto a guardare il cielo con quelle note cremisi sopra i due. <” No, l’alleanza è una buffonata oggi giorno, nata anni e anni fa per ovviare a un’esigenza, non ha motivo di esistere in questo momento. Troppe culture diverse, troppe usanze opposte tra di loro anche se ci sta questa brutto concetto ovunque di piazzarci sotto questa dittatura militare..”> già perché il sistema dei villaggi ninja è stato ideato in un momento di guerra e da allora non è mai stato cambiato, come se le esigenze non si fossero evolute nel frattempo, tutto questo era estremamente obsoleto e sbagliato per il Doku.

00:00 Onosuke:
 Non capisce questa cosa. Se per strada un carabiniere ti ferma per un controllo non ti fermi a rispondere alle domande e gli porgi i documenti? Vabbè. Non vuole rispondere a questa frecciatina. Vuole provare a stare tranquillo per quel che rimane della serata che ha davanti. Le parole gli scivolano addosso in attesa di sentire una risposta alla domanda che più gli interessa: quella della Alleanza. Finalmente questo decide di rispondere alle domande senza dire 'non sono tenuto a dirtelo' o cose così. Collabora e questo è tutto tempo che non viene sprecato. Poi ascolta le parole di questo e rimane stupito di come abbia detto tutto ciò liberamente. Ovvio che si avvicina molto a ciò che pensa anche lui, ma fosse stato a ruoli invertiti sarebbe stato zitto o, comunque, avrebbe detto una bugia credibile. Una buffonata è la cosa migliore. Descrive al meglio ciò che pensa, ma una cosa fondamentale divide i due pensieri. Tsuki pensa che a capo di questo stato unico ci debba essere un Hokage e che quindi il territorio venga considerato come un enorme villaggio. Nella sua idea è come se Konoha venisse ampliata a tutte le terre. La dittatura militare ci deve essere, altrimenti le persone meno intelligenti non riuscirebbero a seguire le leggi senza una motivazione. La dittatura potrebbe essere la motivazione. Coloro che sono contrari devono essere eliminati. Una sola cultura, un solo modo di vivere, un solo capo. Un solo villaggio al comando. < E me lo dici così? Senza timore? Chi mi dice che tu non possa essere un pericolo per il villaggio? > chiede mentendo un po'. Rimane con le braccia incrociate e lo sguardo rimane sempre verso avanti. Che il suo pensiero sia troppo diverso da quello del'Hokage? Può essere e per questo non le racconta nulla. Sta in silenzio e rimane nelle sue. Rimane con le sue idee e le ha dette solo a una persona. Spera solo che quella persona stia in silenzio ora altrimenti potrebbe finire nei casini.[chakra on][eq lo stesso]

00:11 Eryk:
  [Monte dei volti di pietra] Abbassa lo sguardo per guardare quella maschera che lo interroga su questioni per lui di ordinaria normalità ma che effettivamente possono essere interpretate in maniera totalmente opposte. Non sa che persona ha davanti e se ha minacciato Stumure qualche sera prima proprio per il suo atteggiamento da cane con la rabbia, Onosuke non sembrerebbe sbottare in sua direzione. Non è un tipo che dice bugie, non lo fa senza l’effetto della luna cremisi e ora ancora di meno dato che quelle minuscole limitazioni alla sua etica sono state rimosse da quell’effetto della luna. <” Si, mi hai fatto una domanda e io ti ho risposto. Non ho mai detto che la mia risposta doveva andarti a genio. “> Non ha tutti i torti mentre torna a guardare il cielo e quelle rare nuvole passeggere che lo dipingono ogni tanto, niente di fisso però dato che la nottata era parecchio tranquilla. L’inquinamento luminoso li raggiunge mentre grazie al cielo quello acustico no, fermandosi prima di loro, estremamente noioso da sentire quanto quasi quel tanfo di ramen, segno che in realtà Konoha è un villaggio con un cuore pulsante. <” Nessuno? Fossi un pericolo per il villaggio tuttavia non sarei così idiota da dirti i miei progetti e spesso i pericoli si annidano dove meno ce li si aspetta, come serpi in seno o una mano amica che in realtà tutto è tranne che quello che sembra. “> lo ammonisce, dopotutto lui è anche così in un certo senso, a guardarlo è una rosa, un manzo che sembra un playboy con le fanciulle ma che in realtà nasconde spine e anche velenose essendo una salamandra. In realtà ciò che più è pericoloso di Eryk è proprio quella imprevedibilità che lo caratterizza e il suo obiettivo, quel modo di pensare così diverso dall’attuale mondo ninja eppure così avanzato allo stesso tempo.

00:26 Onosuke:
 Il suo sguardo no si distoglie dal paesaggio. Quante cose sono successe qua sopra, ma in questo momento neanche una gli passa per la testa. Un sospiro profondo con il naso segue le prime parole del ragazzo. Un respiro per riempire i polmoni d'aria che poi viene rigettata all'esterno sempre mediante il naso. Lui, da quanto ricorda, non ha detto che la risposta doveva andargli a genio. Ha fatto un'altra domanda, ma questo non importa. Allafine sta solamente raccogliendo informazioni che potrebbero essere utili all'Hokage e, quindi, deve solo continuare così. Una domandina alla volta. Certo che questo ragazzo, però, sa parlare molto bene. Si difende in modo egregio da tutto quello che Tsuki prova a dirgli. < Hai ragione. Il pericolo è una vera merda. Sta dove non si vede sempre pronto a comparire nel momento in cui si è deboli. >. Effettivamente è così. Basti pensare alla loro corporazione. Lavora al buio, come le serpi. < Ma tu come ti chiami? Curiosità personale. Io non potrò dirti il mio nome, devi sapere questo però. > domanda mettendo le mani avanti sulla sua identità. < E da che villaggio vieni? Hai fatto la guerra a Kiri? > un sacco di domande una dietro l'altra mentre la posizione rimane sempre quella. Ovvio che sta attendo a quello che può succedere da un momento all'altro. Alla fine, proprio come ha detto lui, i pericoli si nascondono ovunque e di lui, giustamente, ancora non si fida. Veramemte è davvero bravo a parlare e non bisogna mai fidarsi di chi usa la dialettica eccezionalmente bene. [chakra on][eq lo stesso]

00:39 Eryk:
  [Monte dei volti di pietra] Lo ascolta in quella introspezione personale sul pericolo ma tuttavia non è così d’accordo, dopotutto <”… eppure il pericolo è il motivo per la quale te sei qui stasera, è il motivo per la quale c’è il sistema dei villaggi ninja e in teoria, l’alleanza dovrebbe proprio servire a non vivere nel terrore del pericolo. “> risponde dandogli sempre quel suo punto di vista così diverso da quello dell’aburame che è cresciuto probabilmente in quel villaggio della pace che è konoha, così diverso da ciò che ha vissuto lui, motivo per il quale i due probabilmente non hanno un punto di incontro sui loro pensieri esternati fin ora. <”Non ti sembra un po' maleducato?”> gli risponde per poi inarcare un sopracciglio, il sinistro, quello più prossimo a Onosuke. Fa spalline, tanto anche se fosse se ne sarebbe dimenticato la mattina successiva di tutto ciò che stava accadendo, così come già oggi si è dimenticato come si è procurato quel taglio al fianco proveniente dalla vipera di ieri sera e dagli animali che avevano subito anch’essi gli effetti di quel satellite anomalo che governa attualmente il cielo di Konoha. <” Eryk, Kusa. Potevi scoprirlo guardando le autorizzazioni di una settimana fa ad entrare nel villaggio. Non c’è di che. “> risponde all’anbu schiettamente, parlare con una maschera di certo non è il massimo, anche perché probabilmente quello è un incontro che non si ripeterà dato che i due sono di villaggi differenti e che i progetti di Eryk per il futuro sono totalmente discordanti da quelli dell’anbu, con la salamandra ancora intento a scoprire la sua strada, con quell’appuntamento alla cascata di takigakure con quel Beto, il portavoce della yugure, di quel Noctis che gli ha aperto gli occhi sulla verità di Konoha, uguale a quella di Kusa, sfruttando altre persone per i loro interessi e della falsità che si cela all’ombra dei dieci visi di pietra. Scuote il capo alla volta di Onosuke e dell’ultima domanda <” No, ero impegnato altrove. “> gli comunica senza mentire, d’altronde non sapeva neanche del mondo ninja quando la guerra della nebbia accadde, era impegnato a nascondersi dalla Yakuza in questi sei anni da clandestino, rifugiandosi a Kusa, scappando appunto da Kumo, suo paese natio come si riconosce da quel colorito caramello da meticcio, troppo scuro per essere di Kusa e troppo chiaro per essere di Kumo.

00:56 Onosuke:
 < Hai ragione. Il motivo per cui sono qua è perchè esiste il pericolo. Il pericolo esiste perchè ci sono persone che hanno dei problemi. Tutto qua. Se le persone fossero tutte con la mente funzionante il pericolo non esisterebbe. Facile dirlo mi dirai e io ti risponderò che è facilissimo. Non possiamo farci nulla. Quando si trova un pericolo lo si elimina. > così risponde alle prime parole di lui, senza peli sulla lingua. Ovvio che non troveranno un modo comune di pensare. Le regole per lui sono la base, anche se durante queste notti non è proprio così. < Maleducato sarebbe stato dirtelo dopo le tue presentazioni. Invece sono stato educato e ti ho avvisato prima. >. Un'altra risposta tagliente. Sarà che la notte è sempre più buia? Sarà sempre colpa di questa maledetta Luna? Questa volta non è così. Avrebbe risposto così anche normalmente. Poi arriva il nome e anche il villaggio di appartenenza, seguiti, ovviamente, da un'altra frecciatina, se così si può chiamare. < Va bene Eryk. Avrei potuto scoprirlo domani mattina andando a vedere le entrate della scorsa settimana, ma io volevo saperlo ora. Per questo te l'ho chiesto. >. Ancora polvere da tirare su. Che problemi ci sono a chiedere il nome? Sta facendo il contrario di quello che dovrebbe fare. Dovrebbe scoprire informazioni e invece sta dialogando del più e del meno con lui. Quali problemi ci sono? Poi sente che non ha partecipato alla Guerra. Questo vuol dire che è ninja solo da poco. < Capisco. Un vero disastro. L'Alleanza si è dimostrata quella che hai descritto tu. >. Dice, pensando che l'altro abbia almeno qualche nozione su quello che hè successo oltre mare e della storia del kage di Kiri che è impazzito. Per colpa sua un sacco di morti. < QUindi sei da poco ninja eh? Che grado sei al tuo villaggio? Ripeto che è solo per curiosità personale. >. Lo ridice prima che questo ritiri fuori le storie di prima. [chakra on][eq lo stesso]

01:10 Eryk:
  [Monte dei volti di pietra] <” Hmmm… sarà come dici te, rispetto la tua opinione tuttavia non la condivido. “> gli spiega sempre con quel fare rilassato, dopotutto in Onosuke non sta vedendo una minaccia, se lo avesse voluto attaccare probabilmente adesso non starebbero li a parlare. Apre la bocca e chiude gli occhi un uno sbadiglio, tardando a portare la destra a coprire quella bocca da salamandra, meno male che non è diversa a livello anatomico rispetto a quella altrui. <” … Vuol dire che se il mio problema fosse il tuo villaggio, questo mi permetterebbe di eliminarti senza remore, non funziona così, mascherina. “> lo chiama così dato che non si è presentato, per poi ritornare la mano destra dietro alla propria nuca a modi di cuscino. Il ninja della foglia conferma l’opinione che aveva dell’alleanza, confermato anche dalle vicende accadute a Kiri, motivo per il quale erano in corso tutti quei vincoli inutili, tanto se Kusa ipoteticamente volesse tradire Konoha, non sarebbero di certo le restrizioni inutili a prevenirlo, basterebbe un agente infiltrato a fare danni che nessuno sospetterebbe di Kusa o di qualsiasi altra nazione alleata, di conseguenza, senza un nemico comune, l’alleanza a cosa serve esattamente? A controllarli ovviamente, è l’unica spiegazione possibile. <”Già, ero impegnato a cucinare i migliori yakisoba che tu possa aver mai mangiato. Genin, tuttavia non penso di aver bisogno di un grado piuttosto che di un altro per sviluppare una mia idea di cosa non funzioni in questo sistema che è datato da far schifo.” > già, da qualche parte dovrebbe aver letto che fu proprio il secondo, calpestato poco fa per arrivare sulla quinta, ad ideare il sistema scolastico e delle missioni ma appunto quanti secoli sono passati da allora, quanta evoluzione c’è stata? E se quello era un rimedio per una situazione di guerra, perché ora che non sono in guerra, proprio questo sistema è così opprimente al punto da far alzare la voce a persone come lui con quel giornale che ad alcuni grida alla denuncia pubblica, mentre ad altri come lui, forse i bersagli veri di quell’edizione del noctis, è più una chiamata alle armi? Se fosse solo un giornale come altri, perché quell’occhiello su dove trovare beto?

01:24 Onosuke:
 Che dire. Non è molto d'accordo sul fatto che questo non condividi neanche questa sua idea. Alla fine cosa ha detto di sbagliato? La risposta arriva subito dopo. Vorrebbe tanto rispondergli che il problema non è sicuramente Konoha, ma il villaggio da cui arriva lui, però sta zitto. Non vuole dire la sua stasera e l'ora ormai è tarda. L'indomani deve svegliarsi presto per poter andare a controllare la Senjuu. < I problemi sono altri. I problemi potrebbero essere quelli come te che pensano che l'ordine dato dall'esistenza del mio Villaggio sia un problema. Ma va bene così. Alla fine ognuno ha la propria idea, giusto? >. Deve mantenere, comunque, un profilo neutro e non esporsi. Per questo tali parole. Non può dire ciò che pensa del villaggio di Eryk altrimenti questo avrebbe la possibilità di andare a sparlare in giro degli Anbu di Konoha. Poi sente che è un Genin, come immaginava. Proprio poco tempo fa si è imbattuto su due genin di un altro villaggio. Villaggio che non ricorda però data la poca potenza dei due. Dato la sua svista decide di non dire nulla al ragazzo. Però non capisce il motivo per cui dia la colpa soltanto al sistema e questo lo ha stufato. Il sistema fa schifo e ci vorrebbe un piccolo aggiornamento, ma questo non vuol dire che sia sempre e solo colpa del sistema. < Vabbè, io vado. Vediamo se un giorno ci rivedremo così potrò dirti il mio nome. Spero anche di venire dalle tue parti a mangiare gli Yakisoba che prepari tu dato che dici che sono i migliori. Buonanotte Eryk. > dice per poi girarsi in direzione della testa del Primo Hokage. Si incammina pensando a ciò che è successo stanotte. Lui è veramente fortunato che una volta sveglio riesca a ricordarsi tutto ciò che ha fatto durante la Luna Rossa. Un bel casino se non fosse così, no? Si dirige a casa dove andrà a dormire. [chakra on][eq lo stesso][END]

01:36 Eryk:
  [Monte dei volti di pietra] <” dipende dal punto di vista di ognuno di noi. E sentiti pure libero di venire…”> anche se difficilmente lo troverà lì a Kusa, non aveva intenzione di tornarci ancora per qualche tempo, ha altri obiettivi nel frattempo e il coprifronte non rappresenta nient’altro per lui che un passepartout. Ha ragione Onosuke, ognuno ha la propria idea e lui è il primo a rispettarla così, quando l’anbu rispetta la sua, non può che esserne, soddisfatto? Non è dopotutto uno con la quale si aspetta di arrivare a un punto di incontro, non tutti sono come Fumie, e non nel senso di bonazza, ma di vedute così diverse. Loro sono una minoranza dopotutto che tuttavia è repressa da quel sistema in vigore, chi gli ha dato il permesso all’hokage o all’hasukage di prendere decisione per loro? Le regole sono necessarie, forse si, forse no e anche volendo chi dice che le regole del doku non entrino in conflitto con le sue da konohano? Quali regole seguire in quel caso, come gli ha detto prima, se Konoha fosse il pericolo per Eryk, sarebbe autorizzato da raderla al suolo solo perché viene classificata come pericolo alla sua libertà? Idem per Kusa. Pensieri che vanno a un pensiero utopico di libertà che rimane appunto, come gli ha detto la sua sensei, il suo modo di vedere la vita in maniera appunto utopica, ideale ma niente di più di questo, forse per questo cerca Beto, forse per questo il suo obiettivo non è più solo diventare forte per essere libero ma rendere libera altra gente come lui, dato che quel giornale era la prova schiacciante che non è l’unico e che ha già avuto modo di vederlo con la konohana ribelle che, dopo quella sera di fuoco è sparita.. chissà dove è andata. Si volta sul lato di sinistra, muovendo la destra a grattarsi le natiche per poi piegare il braccio sinistro a triangolo in maniera da avere un cuscino. Sarà contento Junpei: stasera dorme la, così non lo tiene sveglio a suon di gemiti goduriosi di ragazze che porta in locanda. [End]

I due si incontrano durante una passeggiata e una ronda con Onosuke che fa l'anbu e gli pone a Eryk un terzo grado un pò diverso dal solito. Una chiacchierata come tante dove neanche il vento se ne ricorderà, con la luna che, al suo tramontar, spazzerà via i ricordi dell'accaduto molto probabilmente.