Giocata del 27/07/2020 dalle 10:06 alle 14:30 nella chat "Bosco"
La pergamena è con voi, il compito è anche abbastanza semplice dovete solo raggiungere il villaggio, riuscire ad entrare dopo che Rio sotto gli effetti della luna ha tentato un palese atto di vampirismo e consegnare il messaggio di Furaya grazie al quale finalmente la pace verrà ristabilita, nulla di difficile no? Beh diciamo che ce lo auguriamo tutti. La pergamena è stata affidata ad entrambi quindi a voi la scelta di chi la terrà. Parliamo ora del bosco che state attraversando: siete su un piccolo sentiero, Rio dovrebbe ricordare la strada ma in ogni caso vi basterà seguire quella piccola riga di sterrato formatasi per via dei passaggi continui per gli scambi da sempre avvenuti con Konoha, fa freddo però. Forse è a causa dell’ora e dell’umidità ancora presente nell’aria, forse è solo il tempo che sta per cambiare o semplicemente solo quegli alberi folti e rigogliosi che vi circondano che impediscono ai raggi del sole di filtrare correttamente, piccoli rigagnoli di luce vi colpiscono di tanto in tanto violentando quasi i vostri occhi a causa della differenza tra di loro e l’ombra che invece domina per il resto del tempo. Siete poco dopo la metà del viaggio e fin ora niente e nessuno vi ha infastidito, certo potete notare parecchie cose strane camminando per quel luogo ma quanto ci sia da imputare alla Luna? Avete sentito diversi ululati da quando siete partiti, con il passare del tempo si sono drasticamente ridotti ma in compenso siete passati attraversi a diversi pezzi di guscio di uova, il sangue è un po’ ovunque sugli alberi insieme e ciuffi di pelo e ora un piccolo cinguettio potrà attirare la vostra attenzione, sulla destra infatti a circa cinque metri dal sentiero aguzzando la vista noterete un paio di piccoli di corvo troppo piccoli per poter volare o sopravvivere da soli, sono a terra e si lamentano affamati ma a parte questo sembrano stare bene, per ora almeno dato che nessuno si sta preoccupando di recuperarli: dove sia il nido e perché siano caduti invece non possiamo saperlo, sono lì e chiamano la madre con tutto il fiato che hanno in corpo. [per qualsiasi domanda chiedete][turni liberi][quest chiusa][30 minuti totali][ora fato: 10.18]
L’ennesima missione, per uno che ha testa altrove fin dai giorni di Kiri e quell’incontro che gli ha cambiato la vita. Tra diverse fisse, macabre, ed altre decisamente più socialmente accettabili, quest’oggi si ritrova a dover rispondere ad un richiamo ufficiale di Konoha. < Yami .. > un ghigno, vistoso sul volto accompagna il saluto alla sua figura. Sghignazza al ricordo di quella giornata passata con lei. Divertente, indubbiamente seppure in un modo che ai più risulterebbe lugubre- Non lascia andare ancora quella tipica risata. La contiene, mostrandosi concentrato per quel poco che riesce. Il corpo del Genin è coperto da una maglia e dei pantaloni, attillati, neri. Nessun dettaglio, nessuna decorazione alberga su essi. Freddi, come la pelle del Kyùketsuki. Completa così la scala cromatica con i soli opposti. Il bianco, pallido, della propria pelle, ed il nero del suo vestiario. Alla cinta si aggancia posteriormente la tasca porta oggetti, appoggiata al gluteo sinistro. A metà della medesima coscia, invece, vi è la tasca porta kunai, legata tramite l’apposito cinturino. Entrambi riempite del minimo equipaggiamento che ritiene necessario con l’aggiunta della pergamena da consegnare. Sull’avambraccio sinistro, inoltre, vi è un fuuda incollato ad esso ed avente il tronchetto sigillato all’interno. Esso copre le diverse cicatrici e ferite fresche presenti, a differenza dell’avambraccio destro, spoglio. Sempre alla cinta s’aggancia anche il coprifronte Konohano, penzolante davanti l’anca destra e rilasciante un tintinnio metallico ad ogni passo del Kokketsu. Immancabili gli occhiali da vista, a coprir le iridi marroni. Le mani si uniscono all’altezza del petto in quel sigillo ormai utilizzato innumerevoli volte. Il Caprino. Un’unione fisica simile a quella figurativa che andrebbe ad attuarle nella sua testa. Infatti, aiutandosi con l’immaginazione proverebbe a produrre una rappresentazione delle proprie energie fisiche. A livello enterocettivo prenderebbe coscienza di ogni strato muscolare dell’apparato locomotore, passando a rassegna gli strati profondi fino a quelli più superficiali. Partendo dai piedi, passando per arti inferiori, bacino, busto, tronco, arti superiori e testa. Ogni strato verrebbe visualizzato come uno straccio da cui spremerebbe il liquido raffigurante le energie fisiche. Queste verrebbero, dunque, convogliate al petto in una sfera roteante. Seguendo un simil procedimento andrebbe a raggruppare le energie mentali, aiutandosi con l’idealizzazione dei suoi obiettivi. Della sua spasmodica ricerca di potere, del suo amore incontenibile per l’unica donna che ha saputo dargli motivo di vivere in questo mondo così luminoso. Fin troppo lucente, per un’anima demoniaca come la sua. Per tal motivo, e tramite queste idealizzazioni produrrebbe una seconda sfera, nera, che porterebbe a collassare con la prima. Presso il plesso solare, tentando così di richiamare il proprio Chakra. Nel riprendere quella piccola marcia, la vista scruta ogni indizio. Il sentiero, stretto in primis. Non s’accorge del freddo. La sua temperatura corporea, d’altronde è ben distante da quella normotipica. L’attenzione, però, per ovvi motivi, verrebbe richiamata dal sangue lungo il sentiero. Un ghigno, al notarlo, con la lingua che fuoriesce dalle labbra pronta ad inumidirle. Un ultimo sguardo richiamato dal cinguettio di quei piccoli corvi. Non vi si sofferma però. Essendo un tipo di animale di cui non ama particolarmente il sapore del sangue (?). [Equip coscia SX: Carta Bomba (x4) ; Fuuda libero (x3); Tonico Recupero chakra (x1); Tonico curativo (x1) | Tasca Porta oggetti: Tonico Recupero Chakra Speciale (x1); Tonico Curativo Speciale (x1); | Avambraccio SX: Fuuda con tronchetto da sostituzione (x1)] x [SE Chakra: ON] x [Tentativo di Impasto del Chakra | 1 Turno] x [Pergamena da consegnare nella Tasca porta oggetti] Una nuova alba. Un nuovo giorno. Una nuova missione. Da tempo ormai non svolgeva missioni ufficiali, dato che era stata via dal villaggio. Ma adesso era riuscita a guadagnarsi la fiducia dell'Hokage. Strano ma vero, il Judai le aveva creduto. O forse è la Nara che si fida troppo facilmente. Beh, sicuramente se l'Hokage fosse stato meno buono, lei non sarebbe riuscita ad entrare nuovamente al villaggio. Meglio così, no? I lunghi capelli rosa sono raccolti in una coda alta. Il coprifronte lo ha lasciato alla locanda in cui ha trovato una stanza in cui dormire. D'altronde, la sua farsa con l'Hokage è già finita. Quel coprifronte, infatti, non le appartiene più da tempo ed indossarlo nuovamente era stata forse la parte più difficile della sua recita. Il vestiario è tornato nuovamente nero. Tutti quei colori le davano una strana sensazione di nervosismo. Indossa un top a fascia, senza maniche, completamente nero, ed una gonna a ruota corta, che lascia intravedere le esili forme delle sue cosce. Alla coscia destra tiene legate delle fasce elastiche bianche che reggono il portakunai nero, all'interno del quale si trovano alcune armi utili per ogni evenienza: skuriken, kunai, tonici e quant'altro possa essere utile. Ai piedi porta delle semplici scarpe di tela nere, che completano il suo outfit. Le mani, velocemente, verrebbero portate al petto, congiungendole e formando il sigillo della capra. Immaginerebbe, a quel punto, due sfere: una nera, l'altra viola. La prima, all'altezza della fronte, simboleggerebbe la propria forza spirituale. Da cosa è composta quest'ultima? Semplicemente, dal proprio buio. E' la vera essenza di sé. Quell'essenza che per troppo tempo era stata celata agli occhi altrui ed ai propri. La seconda, all'altezza del ventre, rappresenterebbe la propria forza fisica. Essa è composta da tutti i suoi sforzi. Da tutte le volte in cui si è impegnata al massimo. Dal potere che, poco alla volta, la rosata va acquisendo. E comincerebbe a far roteare le due sfere, dapprima sul loro asse. Poi le spingerebbe, l'una verso l'altra, all'altezza del petto. Qui, in un vortice scuro, cercherebbe di unirle, formando una sola sfera: quella del Chakra. Unica parte di lei che brilla ancora. E, se il richiamo fosse andato a buon fine, quella grande forza invaderebbe ogni sua cellula. E lei ne assaporerebbe la forza. La potenza. Quest'oggi, dunque, le è stata assegnata una C: dovranno consegnare una pergamena da parte di Furaya ad un villaggio insorto, per ristabilire la pace. Si trova nel bosco di Shukosato, lo stesso bosco in cui ha trascorso gli ultimi mesi. Potrebbe affermare di conoscere quel luogo davvero bene, in effetti. Il suo compagno di missione è una persona molto interessante, che aveva avuto modo di conoscere qualche tempo prima, a Kiri. < Rio > ricambierebbe il saluto, sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi sadici, in ricordo di quell'incontro al faro. Dato che lei non è molto affidabile, la pergamena la tiene Rio. Non si sa mai, non vorrebbe fallire la missione solo per aver perso il rotolo. In ogni caso, oggi c'è qualcosa di strano all'interno di quel bosco. Fa freddo e lei è vestita in modo fin troppo estivo per quel clima. Un brivido le attraversa la schiena. I passi si susseguono veloci lungo quel sentiero stretto. Chiazze di sangue ovunque, arricchiscono la scena in modo sadico. Beh, come piace a loro, no? Tra le altre cose, vi sono dei piccoli corvi. Cuccioli neri, come le loro anime. Sembrerebbero chiedere aiuto, ma tutto ciò che si limiterebbe a fare la rosata, sarebbe chinarsi, cercare qualche vermetto tra il terriccio e dar loro il pasto. Almeno, sopravvivranno ancora per un po'. E poi, i corvi le sono sempre piaciuti. Sono un po' come lei: portatori di oscurità. Portatori di morte. [Tentativo richiamo del Chakra][Chakra 30/30][equip (tutto nel portakunai): 3xshuriken - 3xkunai - 2xcarta bomba - 2xtonico curativo - 2xtonico recupero chakra - 2xtonico curativo speciale - 2xtonico recupero chakra speciale - 2xfuuda con tronchetto sigillato]Entrambi riescono a richiamare correttamente il chakra e Rio è stato incaricato di trasportare la pergamena, dettagli molto importanti quei. Il Kokketsu decide di continuare con la sua avanzata ignorando completamente i corvi mentre per quanto riguarda la Senju sceglie di deviare il cammino di cinque metri verso destra, andando così ad addentrarsi nel bosco più fitto solo per dare dei vermi ai due piccoli corvi. Lei vorrebbe plausibilmente poi tornare verso il sentiero ma a voltarsi, dopo essersi presa il tempo per nutrire i due piccoli, non riuscirà a ritrovare il sentiero. La luce che arriva dalla direzione da cui è appena giunta è decisamente accecante, non si riesce a comprendere bene quale sia la strada migliore da seguire e la vista è quindi in parte compromessa dalla luminosità stessa del luogo. I due cuccioli comunque inizieranno a dar segni di soffocamento, i due vermi dati dalla Kunoichi sono stati infatti divorati ed inseriti nei loro piccoli e acerbi becchi senza alcuna esitazione peccato che non siano assolutamente in grado di mangiare da soli, senza la madre che pre mastica loro sono destinati a soffocare ed è proprio quello che sta succedendo, gorgogli e strani versi provengono da quei due che iniziano a sbattere le alette con poche piume in maniera incontrollata, chiaramente abbandonati alla paura e al terrore. Rio invece non avrà problemi a proseguire lungo quel sentiero, non si accorge del freddo che fa intorno a lui ma comunque aumenta, più si addentra nel fitto del bosco con quel sentiero che zizzagante lo attraversa incerto più l’umidità sulla sua pelle aumenta. Non sente più i corvi lui visto che ha effettuato quel cammino che lo ha portato di fatti a separarsi da Tenshi solo 10 metri in avanti, per quanto per via del movimento seguito da quella strada sterrata possa sembrare che abbia compiuto molti metri in più, avendola persa alle sue spalle e non riuscendo a vederla, sempre a causa di quel fascio di luce solare, che colpisce anche lui vista la sua attuale posizione, lì dove la Senju ha deciso di abbandonare il sentiero. Non avendolo avvisato in più Rio non se ne accorgerà nemmeno subito, a lui decidere di parlare con la compagna per scoprire d’essere stato abbandonato o proseguire in silenzio senza accorgersi quindi di nulla [per qualsiasi domanda chiedete][turni Rio-Tenshi][quest chiusa][30 minuti totali][ora fato: 10.45]
Il cammino prosegue, come già descritto. E’ attratto da ben poche cose il Kokketsu. Di certo dal sangue, si sa, e ben poco da quei corvi. Quell’occhiata verso di essi è celere e fugace con le leve inferiori che perseverano in quell’avanzar. Le braccia penzolano al fianco del busto, dopo essersi sciolte dal sigillo della Capra. < cerchiamo di sbrigarci, ho veramente poca voglia oggi .. > sibila, con la sua solita flemma. Un flebile sorriso seguito al proferir, seppur ora si dovrebbe accorgere dell’aumentare del freddo. Il Kyùketsuki ha una circolazione sanguigna particolare, frutto proprio del proprio sangue nero e demoniaco ed è per questo che appartiene più al regno dei morti che dei vivi, e ne consegue l’incapacità di percepire al meglio le variazioni di temperatura, nonostante ciò al diminuire ulteriore di essa un piccolo brivido dovrebbe colpirlo. Flebile, ma abbastanza da rendersene conto. < brrr , freddo ? > si chiede, stupito da tale sensazione .. < Yami, anche tu lo senti ? > sibila di nuovo, accorgendosi finalmente della sua assenza .. Si arresterebbe immediatamente, in tal caso, voltandosi con il busto ad osservar alle sue spalle. Quel bagliore sarebbe l’unica cosa di cui s’avvedrebbe. Non attenderebbe oltre, ciò che tenterebbe di fare sarebbe voltarsi, facendo perno sul piede destro completando l’inversione di marcia a pieno. Qualche metro guadagnato con il proprio chakra che verrebbe portato verso gli tsubo più superficiali della propria pelle. Un ulteriore impulso simile a quello di un radar. A trecento sessanta gradi così da settacciar la zona per dieci metri di raggio nel tentativo di cogliere la presenza della compagna < YAAAMI !! > urla , cercando di attizzar le orecchie e l’apparato uditivo nella ricerca di una risposta. Il proprio chakra, dunque, verrebbe spinto verso l’esterno tutto intorno a sé cercandone la fonte di chakra. Si fermerebb, dunque. Importante da sottolineare, una volta mangiato qualche metro di quelli percorsi. Che sia una trappola? [Equip coscia SX: Carta Bomba (x4) ; Fuuda libero (x3); Tonico Recupero chakra (x1); Tonico curativo (x1) | Tasca Porta oggetti: Tonico Recupero Chakra Speciale (x1); Tonico Curativo Speciale (x1); | Avambraccio SX: Fuuda con tronchetto da sostituzione (x1)] x [Pergamena da consegnare nella Tasca porta oggetti] x [Chakra: 30/30] x [1/4 inversione marcia | 1/4 percezione presenza (raggio 10 m] A quanto pare, fare del bene è profondamente sbagliato. Beh, non che non lo sapesse già. Poche volte decide di fare buone azioni e le si sono ritorte sempre contro. Tanto vale comportarsi come sempre. Roteerebbe gli occhi verso l'alto , quando vede i due piccoli annaspare. Dato che lei crede alla legge del più forte, non cerca di salvarli: i deboli moriranno comunque. Un altro problema, però, sembrerebbe sorgere: I raggi solari che penetrano dalle fronde degli alberi, non le permettono di vedere bene l'area circostante, accecandola. Ciò non le consente di ritrovare la propria strada e, di conseguenza, Rio. Non si sposterebbe, evitando così di perdersi più del dovuto. La fortuna, però, vuole che lei sia in grado di manipolare la vegetazione. Non si lascia prendere dal panico, dunque. D'altronde quella sensazione di ansia non la avverte più da tempo. Farebbe un respiro, prima di dire a gran voce < Rio, aspettami >, cosicché, se egli non fosse troppo lontano, la possa sentire. Poi, sbuffando, le mani verrebbero portare al petto, congiungendosi a formare il sigillo del Serpente. Immaginerebbe due sfere: una forte e dura, nei pressi del suo polso destro, che simboleggia il Doton, l'altra fluida e fresca, vicino al polso sinistro, che simboleggia il Suiton. Farebbe ruotare queste due sfere, spingendole con forza l'una verso l'altra. Non appena esse si toccherebbero, si unirebbero in un vortice veloce e creerebbero un nuovo elemento, fluido ma allo stesso tempo duro: il Mokuton. Se tutto fosse andato a buon fine, la sua innata sarebbe pronta a qualsiasi evenienza. Scioglierebbe così il sigillo del serpente, portando le mani lungo i fianchi. Se l'attivazione fosse andata a buon fine, farebbe fuoriuscire dagli tsubo dei propri piedi il proprio Chakra Mokuton. Lo farebbe fluire all'interno del terreno, fino a raggiungere le radici di un grande albero accanto a lei. Se ci fosse riuscita, il proprio chakra comincerebbe ad invadere ogni cellula vegetale dell'albero, dalle radici alle foglie. Adesso comincerebbe a plasmare una parte della corteccia. Vorrebbe allungarla orizzontalmente, a circa un metro dal proprio capo. La sua intenzione sarebbe quella di creare una tettoia lignea di 10 metri in lunghezza e 10 in larghezza, in direzione del sentiero abbandonato poco prima, sperando che quella sia la traiettoria giusta, così da impedire ai raggi solari di accecarla. Se ciò fosse andato a buon fine, adesso dovrebbe essere in grado di vedere il sentiero, così da far ritorno sui propri passi.[2/4 tentativo attivazione innata - 2/4 creazione tettoia 10x10 mt.][Chakra 29/30][equip lo stesso]Separati e distanti entrambi cercano di ricongiungersi. Lo scatto di Rio all’indietro riesce, ripercorrendo gli stessi identici metri, cerca anche la presenza della ragazza tramite una delle tecniche primarie apprese in accademia e riesca, sa che è lì da qualche parte in quel raggio ma non è in grado di stabilire dove, riesce solo a comprendere che guardandosi intorno, tornato al punto di partenza, dovrebbe trovarla. Certo dovrebbe perché è vero che oggi il cono di luce non lo infastidisce più ma comunque non è in grado di vedere Tenshi o anche i piccoli di corvo che fino a poco prima poteva vedere. Ahn se vi interessa della loro sorte: sono morti soffocati, grazie Tenshi per averli uccisi. Ad ogni modo ora passiamo alle azioni della Senju, parla e sente anche il richiamo dell’altro, riuscite a comunicare alzando la voce ma sicuri che basti? Avete quindi entrambi la percezione quantomeno uditiva dell’altro, da qualche parte ci siete e siete presenti tutt’e due. La ragazza riesce anche abilmente a richiamare il proprio chakra e poi a creare quella tettoia a dir poco enorme in un posto simile, abbatte qualche alberello minore durante il suo tragitto e soprattutto si scheggia quando incontra tronchi più grossi ma sì la tecnica riesce. Questo le permette quindi non solo di avere una direzione semi certa da seguire ma da ripararsi gli occhi da quel fascio di luce insistente, anche per lei ovviamente però nessun Rio in vista, non c’è assolutamente nulla da vedere signori, non vi trovate. La madre dei cuccioli uccisi sotto all’albero invece ora si alza in vola, entrambi potete udirla ed uno dopo l’altro vederla, dato che parte da sopra la testa di Tenshi e si direziona verso Rio, con il peggiore degli auspici gracchia quando passa sulle vostre teste, un semplice verso che sembra preannunciare qualcosa che potrebbe andare decisamente peggio. Il freddo è rimasto inalterato, pungente e presente nonostante la giornata scorra e il sole si faccia pian piano più caldo[per qualsiasi domanda chiedete][turni Rio-Tenshi][quest chiusa][30 minuti totali][ora fato: 11.14]
Il tutto va a buon fine prendendo posizione ove poc’anzi si trovava, ma soprattutto, arrivando a sentire la voce della compagna .. Positivo, se non fosse che gli è impossibile vederla .. < Sono dove ci siamo separati, circa.. > dice a gran voce, cercando di farla giungere all’altra. Un’informazione di poco conto, o forse importante. Fatto sta che decide di comunicargliela. Resta fermo, dunque, a studiar la situazione .. Quella gran luce è piuttosto fastidiosa, e quel freddo si fa sempre più insistente nonostante la giornata soleggiata. Odia, queste situazioni, antitetiche. Un dubbio lo assale, in particolar modo. Come è possibile che siano relativamente vicini ma che non si possano vedere ? Le loro voci sopraggiungono, la percezione del chakra altrui è ben chiara, ma la figura non si palesa .. Che si tratti di un’illusione ? Questo pensa il Genin, seppure sembrerebbe non esser riuscito a percepire presenze ulteriori a quelle dei due. Nessun’altra fonte di chakra entro i dieci metri. Il dubbio gli sorge per l’odio verso quell’arte. Fin troppe volte è stato attaccato in tal modo, e odia palesemente esserne vittima. Lascia il dubbio lì dov’è. La mandritta si alza e ne morderebbe celermente la carne. Lì dove vi è una ferita piuttosto fresca. Il chakra elementale suiton verrebbe richiamata e portato all’interno del proprio sistema circolatorio sanguigno. Lì proverebbe ad inglobar ogni cellula di sangue nero del proprio chakra elementale così averne il controllo. Proverebbe insomma ad attivare la propria innata, vista la situazione d’allarmismo in cui sono. Dalla ferita dovrebbe iniziare a sgorgare il sangue nero, con alcuni coaguli che inizierebbero a compattarsi e sorvolare sopra la sua testa. Inoltre un’aura violacea dovrebbe pervaderlo, tanto da farlo mutare di tale colore i propri capelli ed occhi. Da questi, poi, due lacrime di sangue nero scenderebbero andando a fermarsi alla base del mento. Auto infliggendosi una piccola ferita, dovrebbe assicursi inoltre di non essere sotto un’illussione di poco conto. Di un qualche birboncello (?). Una piccola informazione, superflua forse .. Fatto ciò tenterebbe di plasmare il proprio chakra in un primo costrutto che dovrebbe formarsi sopra la propria testa a mezzo metro. Plasmerebbe una trave della lunghezza di un metro e della larghezza di settanta centimetri. La parte terminale della trave inoltre verrebbe plasmata in un triangolo affilato. Qualora vi riuscisse, tale costrutto si formerebbe, sotto mero impulso mentale, sopra la propria testa ad un angolo tale da far un fascio di ombra davanti le iridi ora violacee. Avvalendosi di tale ombra, aumeterebbe considerevolmente il proprio campo visivo. [Equip coscia SX: Carta Bomba (x4) ; Fuuda libero (x3); Tonico Recupero chakra (x1); Tonico curativo (x1) | Tasca Porta oggetti: Tonico Recupero Chakra Speciale (x1); Tonico Curativo Speciale (x1); | Avambraccio SX: Fuuda con tronchetto da sostituzione (x1)] x [Pergamena da consegnare nella Tasca porta oggetti] x [Chakra-1 (innata): 29/30] x [2/4 Attivazione innata | 2/4 Creazione Costrutto1] x [SE Kokketsu Hijutsu LVL1: ON | PV: 99:100] Ovviamente la creazione di quella tettoia crea qualche danno agli alberi, ma, almeno, la luce non colpisce più i suoi occhi cerulei. Riesce a sentire la voce di Rio, che la cerca, ma ancora non lo vede. < Dio > esclama, sbuffando ancora una volta. Si porta due dita alle labbra, giurando di non fare mai più buone azioni nella sua vita. Tanto, i corvi sono morti comunque. In ogni caso, adesso dovrebbe poter vedere quantomeno la direzione da cui è venuta. < Non ti vedo, ma cerco comunque di raggiungerti >. Percorrerebbe cinque metri verso il sentiero, gli stessi che aveva percorso per addentrarsi verso i corvi. Maledizione a loro. Qualcosa, però, durante il suo spostamento, accade: un corvo, probabilmente la madre dei cuccioli appena uccisi, passa sopra la testa della rosata, gracchiando in modo minaccioso. Ciò porterebbe la rosata a roteare ancora una volta gli occhi verso l'alto. Volendo concludere lì quella storia, farebbe una mossa tanto giusta, per lei, quanto inquietante. Porterebbe nuovamente le mani al petto, formando il sigillo del serpente. Il volto seguirebbe la traiettoria del volo del corvo e, prima che esso possa nascondersi, convoglierebbe il proprio Chakra mokuton sulla fronte. Punto del corpo strano e sadico per una tecnica di quel genere, ma è l'unico modo per essere sicuri che la traiettoria sia esatta. Il chakra mokuton comincerebbe a vorticare in quel punto. Immaginerebbe un grande ago di legno, lungo un metro. Poi, lo tirerebbe fuori, plasmandolo: praticamente dalla sua fronte verrebbe fuori uno spuntone ligneo di un metro di lunghezza, con un diametro di trenta centimetri. Esso verrebbe sparato in direzione del corvo incazzato, sperando di centrarlo in pieno, così che quella stupida situazione finisca lì. A lei non viene, però, in mente che possa trattarsi di un'illusione. D'altronde, poche volte ne aveva fatto esperienza. Spera solo che adesso, essendosi avvicinata a Rio, ed avendo fatto ritorno sul sentiero, possa finalmente vederlo, senza altri intoppi. Aguzzerebbe la propria vista, cercando di incrociare lo sguardo altrui che adesso non dovrebbe essere troppo lontano. [1/4 spostamento 5 mt. verso sentiero - 2/4 rami perforanti - 1/4 ricerca visiva di Rio] *EDIT[Chakra 25/30][equip lo stesso]La prima cosa che avviene è proprio il richiamo dell’innata di Rio che riesce senza alcun problema, anche se forse un piccolo dettaglio da far notare c’è: non prova dolore mordendosi il dito, aprendo quella piccola ferita non prova assolutamente nulla, che si tratti di semplice abitudine? Tenshi invece decide di pareggiare il Karma compiendo una brutta azione come pagamento di quella buona quindi dopo aver camminato per il sentiero decide di lanciare dei dardi perforanti, che non vanno nemmeno a colpire il corvo essendosene andata con un movimento rettilineo partito ben prima, circa il tempo della sua camminata ed essendosi poi dileguata, peccato sarebbe bastato attaccare giusto poco prima, il karma della Senju rimarrà da equilibrare. Ora comunque la ragazza riesce a giungere al sentiero, lo vede ed è esattamente come prima, peccato solo che non ci sia Rio, proprio non lo vede, un sentiero vuoto e basta. Insomma, ancora la situazione è rimasta inalterata a parte per un dardo perforante finito chissà dove ma che Rio NON ha visto e Tenshi invece ha perso subito, insomma si lo ha visto partire ma è sparito molto velocemente mentre volava verso la traiettoria del corvo e quindi la posizione del Kokketsu, entrambi però l’hanno sentito cadere vicino al sentiero ed entrambi non lo vedono da nessuna parte. Un ululato lontano vorrebbe poi raggiungerli, chissà però se questo è un dettaglio importante[per qualsiasi domanda chiedete][turni Rio-Tenshi][quest chiusa][30 minuti totali][ora fato: 11.42]
Tutto va a buon fine. L’innata si attiva, e la trave affilata si crea sopra la sua testa . A qualche centimetro, in un angolo tale da crearsi un’ombra davanti gli occhi. Ma l’attenzione rimane sempre lì. Su quel dubbio .. Quante volte è stato attaccato con un Genjutsu ? Yukio, insegna. Ed anche in quel di Kusa .. Quella sensazione di cose che accadono, ma che non hanno un reale senso .. Analizziamo . Tenshi è sparita, nel nulla .. In linea d’aria (la percezione della presenza lo ha confermato) sono relativamente vicini .. Si sentono ma non si vedono .. Il rumore del dardo giunge, ma non è visibile .. < YAMI, continua a parlare così posso capire dove sei !! > sibila .. D’altronde è l’unico modo per avere una minima percezione della presenza altrui in quella zona .. Qui però entra in gioco il carattere del Kokketsu. Istintivo. Animalesco. Non ci pensa più su. Si aggiunge infatti la sensazione del freddo in quella giornata soleggiata e dell’assenza del dolore al suo morso. Solitamente accompagnata da un ghigno, da un digrignare i denti. Gli elementi ci sono tutti, non gli resta che togliersi il dubbio.. Ora .. Le mani si riportano per l’ennesima volta nella sua vita nel sigillo caprino. Il chakra verrebbe portato nella sua maniera naturale e non elementale, verso gli tsubo dell’epidermide. Nello strato più esterno in maniera simile a quella della percezione della presenza. Sta volta però, invece di rilasciarlo in impulsi radar frequenti proverebbe a rilasciarlo, in impulsi violenti e ritmati. Prima flebili e cadenzati, in lento ritmo sempre più incalzante. Come una pioggia tranquilla che piano piano si trasforma in tempesta. Tumultuoso, verrebbe rilasciato chakra, agitato, come a voler disturbare eventuali altre frequenze di chakra provenienti da altre fonti. Così da interrompere il flusso energico di una eventuale illusione. Proverebbe dunque a rilasciarlo, tramite l’apposita tecnica. Qualora di riusccisse, ora proverebbe ad osservar lì, proprio nella direzione della provenienza della voce della giovane Yami. Giungerebbe inoltre quell’ululare. Fottuti lupi, hanno un sangue così buono .. < tzk > digrigna i denti .. all’udirlo .. Il tempo stringe . [Equip coscia SX: Carta Bomba (x4) ; Fuuda libero (x3); Tonico Recupero chakra (x1); Tonico curativo (x1) | Tasca Porta oggetti: Tonico Recupero Chakra Speciale (x1); Tonico Curativo Speciale (x1); | Avambraccio SX: Fuuda con tronchetto da sostituzione (x1)] x [Pergamena da consegnare nella Tasca porta oggetti] x [Chakra - 3: 26/30] x [Kokketsu Hijutsu LVL1: ON | PV (-1): 98/100] x [3/4 SE Rilascio Illusirio | 1/4 osservazione ] Il sentiero è stato raggiunto. Lo spuntone però era troppo in ritardo rispetto al volo del corvo e, ovviamente, non lo raggiunge, perdendosi tra gli alberi. Oggi è la sua giornata sfortunata. Cambierebbe espressione, arrabbiandosi sempre di più. Vorrebbe proprio fare a fettine qualcuno con il bisturi. La situazione, però, non cambia. Può sentire la voce di Rio, ma non può vederlo. Che strano gioco è quello? Lo cercherebbe con le mani, tastando l'aria come fa un cieco. < Rio, continui a sentirmi anche adesso? > risponderebbe all'invito altrui, facendo sentire la propria voce, così da permetterne all'altro la localizzazione. Solo adesso le viene in mente qualcosa. Se può sentirlo, ma non vederlo, la sua vista è stata alterata. Ovviamente, la sua cocciutaggine non le aveva permesso di arrivarci prima. < Dannazione, è un'illusione > imprecherebbe, più arrabbiata di prima. Quella missione la sta proprio facendo innervosire. Per cui, porterebbe le mani al petto, formando, stavolta, il sigillo della Capra. Immaginerebbe un contenitore pieno d'acqua e lo agiterebbe velocemente. Questo è ciò che farebbe con il proprio Chakra: ne altererebbe il flusso, facendolo vorticare velocemente in tutto il proprio corpo, agitandolo. Se fosse sotto un'illusione, in quel modo sarebbe in grado di disturbare l'eventuale Chakra altrui, così da respingerlo. Se si trattasse, dunque, di un'illusione visiva, ed il rilascio illusorio fosse andato a buon fine, cercherebbe nuovamente con lo sguardo il proprio compagno di missione. Tra le altre cose, poco prima aveva sentito un ululato lontano. Che anche i lupi siano incazzati? Ma che succede oggi, si son tutti svegliati con il piede sbagliato? Non che Yami sia l'eccezione, d'altronde. < Finiamo questa missione, perché mi sto incazzando parecchio > imprecherebbe ancora, in preda alla rabbia, non sapendo come sfogarla in altri modi. Per il momento l'unica cosa che può usare è la parola. Ma se dovesse malauguratamente incontrare qualcuno, si divertirebbe parecchio nell'ucciderlo. E, a questo pensiero, si leccherebbe le labbra. [1/4 ricerca tattile di Rio - 3/4 rilascio illusorio][Chakra 21/30][equip lo stesso]Rio è il primo a tentare effettivamente quel rilascio illusorio, si parla di tentare solo perché ora è in grado di immergersi, concentrarsi verso il suo chakra e…no niente si rende conto che non è in grado di scuoterlo, che qualcosa glielo impedisce come se lui fosse semplicemente troppo debole per imporsi e contrastare. Per quanto riguarda invece la ragazza si mette a tastare parti più o meno intime di Rio, non che lui se ne accorga o che lei senta effettivamente qualcosa, solo il fato conosce i posti in cui quelle mani si sono poggiate e sta ridendo parecchio, un giorno magari il vostro inconscio vi farà rivivere il momento, ma non divaghiamo! Se Rio non riesce a liberarsi dalla presa sulla mente invece Tenshi con fatica finalmente ci riesce e il mondo appare quel quello che è davvero: sono entrambi sul sentiero, uno attaccato all’altro e per fortuna che ha composto il sigillo così non saprà mai dove ha messo le ditina fatate. La tecnica usata da lei poco prima invece sta proprio al fianco sinistro di Rio, incastrato nel terreno ma per sua fortuna non lo ha mai preso, solo si rende conto di quanto ci è andata vicina, uccidere il proprio compagno non avrebbe aiutato. Ad ogni modo ora finalmente si ritrova il Kokketsu sulla destra e anche il freddo pungente è svanito, i suoi piedi sono legate e lei è completamente senza porta Kunai. A voler osservare anche il Kokketsu avrà lo stesso problema: ogni suo avere è scomparso, rotolo da trasportare compreso. Questo si che è un problema per i due. Un ragazzino sta scappando, si trova ora a poco più di 10 metri da voi, fugge a gambe levate e braccia piene. Come se non bastasse i vostri piedi sono stati legati e abbandonata davanti a voi una carta sensore nella direzione in cui fugge il nemico, un passo falso e saltate ina ria, letteralmente: vi basta un passo per innescarla. Ora poi se vogliamo tornare a parlare dei corvi di Tenshi possiamo dirvi che sono morti, sì, ma non di soffocamento come vi aveva fatto credere quell’anima pia, bensì sono stati mangiati da un bestia più grande visti i pezzi delle creaturine martoriate sparsi in giro, che la madre prima stesse solo provando a chiedere aiuto?[per qualsiasi domanda chiedete][turni Rio-Tenshi][quest chiusa][30 minuti totali][ora fato: 12.16]
Il chakra viene liberato nel tentativo del rilascio, ma nulla cambia. La percezione resta uguale. Il freddo si fa sempre più incalzante e l’unica cosa che rimane e la voce di Yami presente… Che non si tratti di un’illusione ? O di un suo errore ? Come è possibile ? Le opzioni non sono altre .. Non demorde dunque .. Testardo, come sempre . Il sigillo sarebbe ancora composto < YAMI, parlami !! cosa diavolo succede?? > ripete, con un pizzico di preoccupazione .. E’ fin troppo che non la vede .. Or dunque ciò che gli restebbe da fare non sarebbe altro che ritentare il rilascio .. Convinto del fallimento del primo .. Il sigillo è già composto ed il chakra è gia nello strato più superficiale della propria pelle, direzionato ad ogni tsubo .. L’immaginazione lo dovrebbe aiutare, immaginando un manto marino . Con le sue onde placate e perseveranti .. Continue, e la loro risacca. A poco a poco, aumenterebbe il flusso del chakra verso l’esterno. Arrivando ad immaginarsi un mare in tempesta. Con le onde di diverse metri, tumultuoso, incazzoso (?), come quando il mare da migliore amico diventa il posto più spaventoso anche al marinaio più esperto. Con quel vento che perseverare e le onde impazzite. In tal modo proverebbe ad aumentare la forza di contrato del proprio chakra in quella direzione contrastante all’eventuale genjutsu. Rimane fermo sul posto, insomma, con il sigillo composto ed il chakra in tempesta… Diversi impulsi, aiutati dalla contrazione dei muscoli facciali .. In una mera impersonificazione di ciò che vorrebbe fare .. < MALEDETTI GENJUTSUUU !! > quanto li odia .. Li ha sempre odiati .. La concetrazione sarebbe al massimo, con gli occhi aperti e ben attenti a percepire la prima immagine reale, qualora adesso la tecnica andasse a buon fine .. [Equip coscia SX: Carta Bomba (x4) ; Fuuda libero (x3); Tonico Recupero chakra (x1); Tonico curativo (x1) | Tasca Porta oggetti: Tonico Recupero Chakra Speciale (x1); Tonico Curativo Speciale (x1); | Avambraccio SX: Fuuda con tronchetto da sostituzione (x1)] x [Pergamena da consegnare nella Tasca porta oggetti] x [Chakra -3 : 23/30] x [Kokketsu Hijutsu LVL1: ON | PV (-1): 97/100] x [SE ¾ rilascio illusiore | ¼ osservazione] La sua ricerca tattile non aveva avuto grandi risultati, dato che, probabilmente, anche il tatto era stato alterato. Effettivamente, infatti, lei riesce a toccarlo (...), ma non può sentirlo. Per fortuna, però, i suoi occhi tornano a guardare il mondo e, di conseguenza, Rio. < Rio, ti vedo! > esclamerebbe, mentre la rabbia, lentamente, scivola via. Ciò che vede, però, la scoraggia nuovamente. I loro piedi sono legati ed i loro portakunai sono stati rubati. Per non parlare, poi, dello spuntone lanciato poco prima, che si trova accanto a Rio. Stava per ucciderlo, praticamente. Ma ancora qualcos'altro attira la sua attenzione: un bambino sta scappando con le loro cose, rotolo compreso. Se non riuscissero a fermarlo, la missione potrebbe dichiararsi fallita. < Siamo caduti in un'illusione, abbiamo le gambe legate ed i nostri portakunai sono stati rubati da un bambino > aggiornerebbe Rio sulla situazione attuale, dato che, a quanto pare, egli non è riuscito ad uscire dall'illusione. Farebbe per rincorrerlo, ma poi non si muove, accorgendosi che, proprio davanti a loro, è posizionata una carta bomba e ricordandosi che i suoi piedi sono legati. < Non muoverti, c'è una carta bomba davanti a noi. Pensa ad uscire dall'illusione e avvisami se il rilascio non dovesse riuscire. Intanto, io penso al bambino >. Allora, qualcosa le viene in mente. Il bambino non dovrebbe essere troppo lontano in quel momento, ad occhio e croce sono 10 i metri che li separano. Allora, aguzzando l'ingegno, farebbe nuovamente fluire il proprio chakra mokuton dagli tsubo dei piedi verso il terreno, andando alla ricerca dell'albero più vicino al bambino. Se fosse riuscita a raggiungere le sue radici, adesso il chakra mokuton inonderebbe quell'albero, esplorandone ogni angolo ed ogni scheggia. Cercherebbe di far muovere un ramo, usandolo come un lazzo: Lo allungherebbe in direzione del bambino, per poi cercare di bloccarlo, facendo girare il ramo attorno al suo corpo e stringendolo, non in modo brusco, così da non provocargli troppo dolore. Se ci fosse riuscita, dunque, andrebbe a concentrare una piccola quantità di chakra nelle proprie gambe, così da rendere quelle parti scivolose: in questo modo, i nodi dovrebbero scivolare e sciogliersi, mentre le sue gambe verrebbero agitate. [2/4 bloccaggio bambino con ramo - 2/4 scioglimento dei nodi][Chakra 20/30][equip lo stesso]Rio ci riprova ma ancora non ci riesce. Non è semplicemente abbastanza, ha provato più metodi per uscirne ma tutti fin ora sono stati semplicemente troppo deboli per liberarsi dal genjutsu, esiste un modo certo ma deve trovarlo e soprattutto essere deciso o la compagna deve rivelarsi tale Gli arrivano comunque le prime informazioni di vitale importanza come la posizione della carta bomba sensore e l’avere i piedi legati meglio saperli sì. Ovviamente Tenshi decide di andare a fermare il bambino effettuando meno movimenti possibili, il primo albero alla destra del loro piccolo nemico è quello che fa al caso suo ed è per questo che effettivamente riesce nella tecnica. Il lazo andrebbe a fermare la sua coda lasciandolo quindi ribaltarsi in avanti. Una caduta da cui non può nemmeno parare il volto dato che vien incastrato dal mokuton con le braccia tese vicino alla vita. Questo movimento lo porterebbe anche a perdere tutto il contenuto che aveva in mano a terra e poi iniziare a piangere. Mentre piagnucola come un infante però andrebbe semplicemente a tagliuzzare silenzioso con un Kunai, che aveva in tasca e al quale riesce ad arrivare il legno. Per ora comunque è ancora lì’, una salsiccia stesa a terra e con il naso insanguinato per la botta. [per qualsiasi domanda chiedete][turni Rio-Tenshi][quest chiusa][30 minuti totali][ora fato: 12.46]
Per l’ennesima volta il rilascio non funziona. Tuttavia, arriva la conferma da parte di Yami dell’essere dentro un’illusione e per di più con i piedi legati e con una trappola piazzata .. < Chiunque sia stato, sarà il mio pranzo di oggi .. HIHIHI > cosa diavolo ride ? Ha ben altro a cui pensare .. sto scemo (?) < pensa a lui, io me la cavo da solo > sentenzia, a malincuore. E' un tipo sadico il Kyùketsuki ma non ama particolarmente ferirsi. Ama, invece, ferire gli altri.... Non attenderebbe oltre .. Ha bisogno di utilizzare l’ultima carta possibile per uscire da quella illusione . Si fa forza, dunque, stringendo i denti e aggrottando vistosamente fronte .. L'angolo mandibolare si gonfia, sotto la contrazione della muscolatura masseterina preparandosi mentalmente al dolore che dovrà provare.. Con un impulso mentale muoverebbe il costrutto che dalla propria testa si porterebbe verso la spalla sinistra .. La parte terminale della trave, quella creata appuntita, ed affilata verrebbe poggiata dunque nella zona del deltoide andando piano piano a conficcarsi nella carne. Prima nello strato superficiale, poi sempre più. Progressivamente , la farebbe entrare nella propria carne cercando di auto infliggersi una ferita tale da uscire dalla ferita. Inizialmente non dovrebbe percepire alcunchè. Nessun dolore ed il segnale del raggiungimento dell’obiettivo dovrebbe arrivare solo quando il dolore verrebbe percepito come si deve .. < tzz .. > qualora di riuscisse, dovrebbe dunque avvedersi di quei nodi ai suoi piedi. O comunque già ha l’informazione, dunque tenterebbe di mandare il proprio chakra verso le leve infeirori, in direzione di caviglie e piedi, facendolo fuoriuscire dagli tsubo e portando così, qualora vi riuscisse, ad inumidire i nodi della propria energia permettendosi di alzare i piedi e scivolare fuori da quei nodi creati. Il tutto, in maniera ipotetetica e consequenziale alla necessità, ed alla propria capacità di autoinfliggersi la ferita sulla spalla sinistra .. [Equip coscia SX: Carta Bomba (x4) ; Fuuda libero (x3); Tonico Recupero chakra (x1); Tonico curativo (x1) | Tasca Porta oggetti: Tonico Recupero Chakra Speciale (x1); Tonico Curativo Speciale (x1); | Avambraccio SX: Fuuda con tronchetto da sostituzione (x1)] x [Pergamena da consegnare nella Tasca porta oggetti] x [Chakra : 23/30] x [Kokketsu Hijutsu LVL1: ON | PV (-1): 96/100] x [2/4 Movimento Costrutto per autoferirsi | 2/4 scioglimenti dei nodi, tramite conoscenza accademica] Il bambino viene bloccato, fortunatamente, dal ramo. Si trova al suolo adesso, con tutti gli oggetti rubati sparsi sul terreno. Non si dà per vinto, però, dato che, con un kunai, cerca di tagliare le radici. Intanto Rio è ancora alle prese con l'illusione. Potrebbe liberarlo lei, ma ciò le farebbe perdere tempo prezioso ed il bambino potrebbe riuscire a liberarsi e la missione fallirebbe. Per cui, dato che egli può ancora provare a fare qualcos'altro, farebbe fluire nuovamente il proprio chakra mokuton all'interno del terreno, cercando di raggiungere la radice più vicina a lei. < Probabilmente, volevi dire il NOSTRO pranzo > esclamerebbe, romai su tutte le furie. Maledetto bambino. Forse è proprio per questo che non vorrebbe avere bambini in futuro. Sono delle piccole bestie di satana. Se fosse riuscita a raggiungere la radice, la tirerebbe fuori dal terreno, proprio a qualche misero centimetro dai propri piedi, evitando accuratamente la carta bomba. La modellerebbe e la allungherebbe. La sua intenzione è quella di formare un ponte di circa dieci metri in direzione del bambino, che le impedisca, quindi, di camminare direttamente sulla carta bomba. Esso quindi partirebbe dai propri piedi ed arriverebbe ai piedi del bambino: solo in quei punti sarebbe ancorato al terreno, mentre tutto il resto sarebbe sospeso in aria come un vero e proprio ponte di legno. Se ci fosse riuscita, salirebbe su di esso e lo percorrerebbe in tutta la sua lunghezza, arrivando, dunque, accanto al bambino. Il piede destro andrebbe a bloccargli i movimenti della mano con la quale stava tagliando il legno. Il corpo, poi, s'abbasserebbe e le mani andrebbero a raccogliere tutti gli oggetti rubati, rotolo compreso. < Maledetto, come ti permetti, eh? > urlerebbe verso il piccolo, facendo pressione con il piede sulla mano altrui, volendogli causare un po' di dolore per vendicarsi. [2/4 creazione ponte - 1/4 corsa - 1/4 raccolta oggetti][Chakra 19/30][equip lo stesso]Vede il suo costrutto Rio, lo vede però fermo nonostante lo stia manipolando ed effettivamente muovendo, d’altronde il ragazzino è impegnato. Riesce infine a colpirsi ferendosi lievemente ancora una volta [-2pv] il dolore però riesce a percepirlo e la motivazione unica deriva dal fatto che il ragazzo adesso è stanco, non mantiene più quel genjutsu già che gli è chiaro che il trucchetto è stato scoperto. Esce quindi da quell’illusione a che a lui ora si palese la situazione. Nel momento in cui riesce ad uscire vedrà Tenshi ormai giunta in prossimità della sua tecnica ma il ragazzino che scatta velocemente andando a distanziarsi prima di altri 10 metri e poi velocemente a sparire. Corre veloce lui e sé potreste provare ad inseguirlo ma sta zizagando. Perché però non viene bloccato da Tenshi? Per saperlo dobbiamo lasciare ciò che scorge Rio appena uscito dal genjutsu e tornare alla Senju. La costruzione di quel ponte le porta via del tempo, tempo che verrebbe impiegato dal ragazzino per liberarsi e rialzarsi, poi è molto semplice mentre l’altra andrebbe a muoversi lungo la sua stessa costruzione il piccolo ladro si dilegua andando a correre al massimo della sua velocità, si muove esperto tra gli alberi e letteralmente scompare dalla vostra vista, o forse è tutta un’altra illusione? Qualsiasi cosa abbia fatto comunque voi sentite l’ululato più vicino e un conseguente ringhio, non ci sono lupi che possiate scorgere ed è ancora a distanza di sicurezza ma forse meglio tornare sul sentiero. Infatti non avrà problemi Tenshi a recuperare tutti i vostri avere e il rotolo, il viaggio continuerà tranquillo. Tra i vari oggetti comunque troverete anche un coprifronte sbarrato di Konoha, non è chiaramente vostro e probabilmente apparteneva al bambino, a meno che non sia stato così abile dal rubarlo a qualche Mukenin ma, l’avete visto come piagnucolava no? Raggiungerete il villaggio con la palizzata, non vi faranno entrare ma prenderanno la pergamena assicurandovi il loro ritorno sotto la protezione di Konoha. Rio verrà guardato con sospetto a lungo, il motivo sarebbe ovvio se solo lo ricordasse. Questa luna ha giocato in vostro favore, tutti i briganti sono troppo presi a nascondere e sistemare i loro casini per occuparsi di voi. [per qualsiasi domanda chiedete [turni Rio-Tenshi][quest chiusa][Fate pure end se volete]
I suoi movimenti non sono abbastanza veloci da permetterle di acciuffare il ladruncolo. Il lato positivo, però, è che gli oggetti sono stati lasciati lì e, dunque, può recuperarli senza problemi. Tra le varie cose, nota un coprifronte di Konoha, sbarrato: che il bambino, dunque fosse un mukenin? Lo guarderebbe correre via, con le sopracciglia aggrottate. Poi tornerebbe a guardare Rio il quale, finalmente, è riuscito a venir fuori dall'illusione e liberarsi dei nodi. Si rialzerebbe, raggiungendolo e percorrendo, dunque, la distanza che li divide. Se Rio non riusciva ad uscire da quell'illusione, vuol dire che il bambino doveva essere più forte. Un piccolo genio? < Il nostro pranzo è scappato via > esclamerebbe, amareggiata. Avrebbe tanto voluto acchiapparlo e fargliela pagare, ma non era stata abbastanza veloce. Insomma, in quella missione aveva fatto parecchi errori. Ma, d'altronde, da mesi ormai non faceva missioni del genere. Ha bisogno di riprendersi dalla pausa, no? L'importante, comunque, è aver recuperato il rotolo. Adesso i due sono liberi di portarlo al villaggio senza problemi. Certo, è un po' arrabbiata per gli errori commessi. Ma, almeno, può dire di aver recuperato la pergamena con le sue sole forze. Neanche le passa per la mente che, se avesse liberato Rio, tutto sarebbe stato molto più semplice. Del resto, il suo mondo gira attorno a lei. Ed oggi ha avuto la conferma di essere un pizzico più forte del Kokketsu, uscendo prima di lui dal genjutsu. Un altro sorrisetto sadico le dipinge il volto. Ti importa solo di te stessa, vero Yami? [END]