Prison break

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15:13 Furaya:
 La sua meta è decisamente un'altra rispetto a quella del giorno precedente. Anziché recarsi nei pressi del portone sorvegliato da Fenrir, ha optato per quello dal lato opposto e sorvegliato da Ithaeur. Il lupo ha il manto nero come la pece, occhi chiari ed un'altezza ben oltre quella d'una comune bestia simile. La donna non sembra avere fretta, il suo incedere appare tranquillo, spostando la leva inferior manca innanzi alla destrorsa e viceversa. La parte superiore del vestiario è formata da un tessuto rosso acceso simil kimono, con una chiusura a V sul petto che lascia sì intravedere la pelle e lo scorcio, ma evitando di sembrare provocante. Non ne trova il bisogno. I lembi sottostanti son infilati in una gonnella con una fascia elastica che ne copre la vita, d'una tonalità scura tendente al grigiastro. Le giunge sin ad altezza delle ginocchia, dotata di piccole frange che non ne limitano i movimenti. Sulle spalle, inoltre, di seta fine, v'è un haori bianco con delle maniche larghe e giungenti sin alla chiusura del gomito; dietro la schiena, ad altezza delle scapole, vi è raffigurato sia il simbolo del Villaggio della Foglia in rossiccio e quello del Clan Nara in nero subito sotto. I bordi delle maniche son circondate anch'esse di rosso, mentre è lasciato aperto sul davanti. Tramite un cinturone, vi son agganciate le due katane dalle quali difficilmente si separa, poste precisamente sul fianco sinistro. Attorno alla coscia destrorsa, v'è una tasca Porta Kunai e Shuriken con oggetti non dissimili da questi ultimi al suo interno. Sul gluteo sinistro, infine, porta anche una Tasca contenente degli oggetti utili quali tonici -sia di recupero chakra che coagulanti- e Fuda di differente genere. Avendo le braccia scoperte, sgombre persino dei vambracci metallici che solitamente userebbe nelle battaglie o nelle missioni alle quali prende parte, son visibili delle sottili cicatrici frastagliate e poste più o meno su gran parte di esse. Son talmente parte di sé che non se ne cruccia oltre. Attorno al collo, troviamo anche una fascia cremisi ed una collana recante il ventaglio degli Uchiha, sempre in bella mostra; tra i lunghi ciuffi rosei, tenuti sciolti, capeggia invece il coprifronte di Konoha. E' ancor dentro le mura, poco prima del portone, il quale stanzia maestoso ma chiuso proprio di fronte a lei, rigorosamente sorvegliato. [ Chakra ON | Ithaeur al portone dal lato esterno ]

15:22 Hoshiko:
 Non si possono legare le catene ad uno spirito libero, che solo per essere di grando inferiore al resto dei Ninja è costretto a rimaner rinchiuso in quelle mura fin troppo strette. Lei, che solcò i mari al fianco di Hitomu adesso stanzia da troppo tempo in quel villaggio, parrebbe odiarne persino l'odore di ramen del quale le vie sono impregnate, idiote le parole espresse dai paesani, insopportabile la quiete che non lascia intendere e comprendere cosa realmente stia accadendo nel resto del territorio. La vita senza libertà è come un corpo senza spirito, molti ne hanno paura poichè in essa risiede il dovere di prendere decisioni, e le decisioni comportano dei rischi. Nascosta tra la vegetazione sparsa nei pressi della porta, attende accovacciana nel mentre l'attenzione è riversata sulle sentinelle, ignara forse, di quelle poste proprio al di sopra della barriera, povera piccola ed ingenua, tuttavia l'istinto la spinge ad andar oltre e sa bene che per quanto lo desideri, non le permetterebbero di varcar la soglia così tanto facilmente. E ritornano nelle membra le lezioni impartitale dalla Vecchia Volpe, probabilmente le tirerebbe le orecchie per il modo in cui inizia a sfruttar quelle poche capacità, disobbedire alle regole, ribellarsi ad un imposizione dettata da Furaya che seppur sia per protezione, non vengono accettate dalla propria coscenza. Un'unica promessa fu fatta, divenir più forte per poter essergli utile, ma adesso, che senso avrebbe combattere al suo fianco se egli stesso non è più presente? Rincorrere unicamente il Destino in attesa di un cambiamento, di una crescita in qualsiasi direzione, che sia male o bene, che sia Sole o Luna. Furaya, trovandosi all'esterno, sarà completamente impercettibile ai sensi, per questo, permanendo nel cespuglio - sperando non vi siano insetti a camminarle sulla schiena - solleva entrambe le mani all'altezza del petto, inspira affondo celando le chiare con le palpebre, ricerca concentrazione nel mentre con eleganza le dita si unirebbero per formar il sigillo della Capra. Scorre inesorabile il Chackra negli tsubo, una sensazione appagante che si mescola tra il freddo ed il caldo, l'unione tra corpo, mente e spirito, l'aumento di forza, agilità, racchiuso in un unico simbolo che riesce a far raggiungere il perfetto equilibrio di una creatura. Si presenta come una ragazza minuta dai lunghi e setosi capelli corvini, epidermide pallida spezzata solo dal candore delle gote, iridi bianche che ricordano il Clan Hyga seppur lei non possiede tali conoscenze ed abilità, curve mozzafiato fasciate in un fine cheongsam nero in velluto privo di maniche e scollo, la gonna presenta degli spacchi laterali che scoprono le cosce ad ogni falcata. Stivaletti da Ninja, zaino in spalla e tanta, tanta fortua (?) [Chk On]

15:33 Furaya:
 Alternarsi delle leve inferiori che si mantiene costante, non potendosi ancora accorgere della presenza di Fumie dietro ad un cespuglio. Sulle mura di cinta, però, oltre ad averci posto degli Anbu -tra i quali dei sensitivi- vi sono anche degli Hyuuga che, grazie alla loro innata, possono controllare chiunque. Difatti, Fumie verrebbe intercettata nel momento in cui attiva il Chakra, ma nessuna delle guardie sembra ancora interessarsene. Magari sta giocando con qualcuno, magari è soltanto un addestramento, ma in fin dei conti il livello di Chakra è talmente basso che non le impensieriscono eccessivamente. Per il momento. La donna, invece, dovrebbe essersi ormai avvicinata abbastanza al cespuglio. Dista da questo una decina di metri forse, potendo venir percepita dalla fanciulla senza dubbio, oltre che ascoltata. <Salve.> Si pronuncia in direzione delle guardie, sollevando gli occhi chiari verso la parte alta del portone, schermandosi la fronte con l'ausilio della mandritta. <Ci sono novità?> La domanda cardine viene posta mentre le stesse guardie le comunicano che non sembra esserci alcuna minaccia all'orizzonte, per il momento. Fumie è relativamente libera, se non consideriamo il contesto per il quale sta cercando di fuggire, per muoversi come preferisce. Certo, deve passare dal portone principale o trovare una via che possa condurla all'esterno senza passare dalle guardie e dall'Hokage. E' altamente rischioso, ma potrebbe persino rivelarsi essere divertente. Come agirà la giovane, adesso? [ Chakra ON | Ithaeur al portone dal lato esterno ]

16:00 Hoshiko:
 Ignara d'esser stata intercettata, prosegue con il suo piano seppur, di base, potrebbe risultar fallimentare, tentar non nuoce giusto? Forse, ma il desiderio di Libertà è fin troppo forte, batte nel petto come il giovane cuore ancor fin troppo inesperto, sa bene quanto potrebbe essere rischioso, tuttavia seppur non possega un'eccessiva giovinezza, vi è ancora quel sapore acerbo che lascia un retrogusto acidognolo al palato. Si riaprono le palpebre, iridi bianche che ancora tentano di sbirciar le guardie nel mentre la mente continua a progettar azioni che potrebbero illudere la sorveglianza, non dovrebbero esserci vie alternative, come anche non desidera divenir alpinista iniziando a scalar delle mura fin troppo ripide, perciò, l'unica via d'uscita è esattamente la porta principale, ed ha tutta l'intenzione di oltrepassarla. Fortuna la sua per una forza così misera, riesce ad essere ignorata poichè alla pari di un piccolo insetto facile da schiacciare, adrenalina nel corpo che inizierebbe ad attorcigliarle lo stomaco, e se qualcosa andasse storto? Se la imprigionassero più di quanto lo sia già nel villaggio? Scuote il capo, svolazza la chioma corvina, non è tempo per i ripensamenti, non è giusto indietreggiare dopo aver riflettuto per troppo tempo ad un'evento in procinto di compiersi. La percentuale è minima di riuscita, tuttavia non impossibile, per questo, ancora una volta, s'affida agli insegnamenti ricevuti, mani ancorate al petto nel mentre, in rapida successione, vengono composti i seguenti sigilli: Bue, Cane, Drago e Cinghiale. Chakra sospinto all'esterno come fosse una pentola a pressione, ne sentirebbe i filamenti evaporar dall'epidermide, i muscoli tremare, la dentatura stringersi per lo sforzo di una tecnica che non padroneggia alla perfezione nonostante gli allenamenti effettuati durante la sera, al di sotto degli astri notturni. Al suo fianco inizia a prender forma quel fumo sparso nell'etere, si modella affinchè ogni dettaglio della propria estetica venga replicato con minuziosa attenzione: statura minuta, epidermide pallida, occhi chiari, abito nero e zainetto, uno specchio in pratica che riflette le sue sembianze <e si entra in scena..> sussurra una volta sinceratasi del termine di creazione, che le danze abbiano inizio. Dall'interno della borsa sfila una bandana che andrebbe ad avvolgere sul viso, solo lo sguardo potrà essere colto, permane però all'interno della zona erbosa dopo essersi avvicinata con flemma quanto più possibile alla lignea, permette alla copia di correre verso l'uscio sperando dunque d'attirar l'attenzione del trio e, SOLO se questo fosse andato a buon termine, uscirebbe allo scoperto per fiondarsi all'esterno, non importa quanto arranchi, fingiamo d'esser gazzelle e...CORRIAMO! [Chk On] [Moltiplicazione del Corpo] [8/10]

16:33 Furaya:
 La fanciulla, rimasta finora nascosta dietro al cespuglio e rea d'aver soltanto attivato il Chakra, s'adopera per creare una copia identica a se stessa. Lo Hyuuga che l'ha puntata in precedenza, ovviamente, stanzia ancora a scrutarne le azioni, avendo attivato il Byakugan proprio per controllare i dintorni delle mura e del portone. Ithaeur, all'esterno, vaga da un punto all'altro, talvolta allontanandosi a caccia di qualche preda ed altre volte tornando indietro per accertarsi che non manchi al proprio dovere. E' meno cocciuto di Fenrir, per fortuna. Fumie copre il volto con una bandana, ma stessa cosa non avviene per la copia che inizia invece a correre in direzione del portone. "E quella che sta combinando?" bercia qualcuno nei pressi del portone, iniziando a porsi davanti alla ragazza per fermarne l'avanzata. Non è molto veloce, quindi non dovrebbe essere un problema. Al tempo stesso, anche l'originale inizia a correre in direzione del portone senza colpo ferire, la qual cosa fa sollevare un sopracciglio alla Judai. <CI PENSO IO!> Esclama alla volta dei presenti, incurante d'essere sentita da Fumie o meno. Porta le mani ad altezza del plesso solare nel punto in cui andrebbe ad unirle, formando il sigillo del ratto. Terrebbe le dita ben strette ed unite tra di loro, conducendo il proprio Chakra, come se gli stesse tendendo la mano, in direzione delle inferior leve. Non si fermerebbero in queste, irrorandone comunque muscoli e tendini, gettandosi invece nell'ombra che ha attorno ai piedi allungatasi per via del sole. Essa si ispessirebbe, mostrandosi nera e coprendo persino il terreno sotto di sé. E' come se stesse prendendo vita e, per chi conosce il Clan Nara, sa bene cosa stia per succedere. Perpetuo è l'irrorare del Chakra all'interno della spessa Ombra ai suoi piedi, mentre questa inizierebbe a prendere forma e ad allungarsi frontalmente a sé. Percorre qualche metro prima di dividersi in due filamenti più sottili. Non si sollevano da terra, percorrendo la via che li conduce all'ombra delle due fanciulle, sia l'originale che la copia. La controlla in modo che eviti qualunque blocco vi sia in mezzo alla strada, che si tratti d'un sasso o di un'altra persona, puntando soltanto alle due Fumie in fuga. Dovrebbe riuscire ad intercettare le due ombre avverse, così da far unire la propria a quelle appena citate. In questo modo, data anche l'alta velocità, dunque non dovrebbe venir intercettata in tempo, riuscirebbe nel proprio intento di bloccarle. <Rispondi alle mie domande adesso o quando ti chiuderò in una cella?> Le chiede, inarcando ancor un sopracciglio ed aspettando, appunto, che possa dir la propria in merito od osare diversamente. [ Chakra: 149/165 | 2/4 - Hijutsu Nara LV4 + 2/4 - Controllo dell'Ombra ][ Velocità Ombra: 125 ]

15:52 Hoshiko:
 Ed ancora fugge l'allieva verso ciò che desidera, la Libertà negata per dei gradi, o forse, per l'incapacità di riuscirsi a proteggere là dove il cammino si intrecci con degli assassini. Come poter dar torno al Decimo Hokage, daltronde, un fallimento il cercar di riuscir ad eludere al meglio le guardie, probabilmente per ignoranza, per mancanza di una forza tale da ribellarsi ad una morsa costata fatale. Muscoli irrigiditi, come fosse stata agguantata da una mano invisibile, una paralisi che la spiazza spingendola a ricercarne la causa. Nessuno di loro la trattiene, ed allora perchè nonostante la volontà di continuare a correre, neanche un dito viene sollevato, iridi bianche scivolate verso la pavimentazione, grazie al sole elevato del meriggio, riuscirà a cogliere al suo fianco la propria ombra, ma ben diversa da quello che s'aspetta poichè par essere allungata, unita a quella di Furaya, adesso, in avvicinamento. Stringe la dentatura in un impeto di nervosismo nel mentre la propria copia scompare in una coltre di fumo dissolta nell'etere, ode quella domanda, arde il fuoco nell'animo mescolato forse al timore d'esser arrestata, questo era il rischio, la percentuale di vincita è fin troppo scarsa, ma era comunque una possibilità...meglio di rimaner rinchiusa in solitudine, tra gente che preferirebbe ammirar mentre brucia su un rogo, tra urla e disperazione, ed allora si che il ramen sarà più piacevole da degustare <dipende dalle domande, Decimo Hokage> voce suave, già conosciuta probabilmente dall'altra al quale basterebbe semplicemente svelar il volto abbassandone la bandana. <E quindi è questa la fine che spetta a chi decide di disubbidire ai tuoi ordini?> ribelle, capricciosa, la Luna rossa gioca brutti scherzi, o forse, inizia a delinearsi l'identità di una creatura fin ora dormiente, troppi son stati gli incontri di forte impatto, tra una Volpe gigante catapultatale addosso e un Demone che ha cercato di inghiottirla in un Locale notturno, il senso di impotenza le ha consumato quel minimo di pazienza fin ora posseduta. Vuole di più <in fin dei conti, in prigione, mi ci hai già messa> [Chk On]

16:17 Furaya:
 La sua intenzione è quella di bloccare i movimenti di Fumie, ma nient'altro. Non intende lederla in alcuna maniera, altrimenti sarebbe già passata alla fase successiva: lo Strangolamento dell'Ombra. Contrariamente a ciò, vuole che si fermi e che possa parlarci di conseguenza, almeno per capire i motivi che l'hanno spinta ad agire in questa maniera. Le guardie osservano la scena, pronte ad intervenire nel caso in cui l'Hokage ne abbia necessità. Gli Hyuuga posseggono ancora il Byakugan attivo col quale riescono a percepire le fonti di Chakra ed anche qualunque altra figura vi sia nel raggio di centinaia di metri. Il fatto che la bandana non sia stata messa alla copia e che questa sia identica all'originale permette a Furaya di capire con chi abbia a che fare. <Fumie> Pronuncia il suo nome scandendo bene ogni sillaba del suo nome, mantenendo un tono pacato ed un'espressione tranquilla. <non dipende dalle domande, dovrai rispondere a quelle che ti farò. E pretendo delle risposte perché, per com'è la situazione attuale, non posso lasciarti andare senza averle. Stavi cercando di scappare come una ladra dal tuo Villaggio, per quale motivo?> Il sopracciglio s'arcua appena, ma la Kagemane resta attiva e ben collegata a quella altrui. I suoi movimenti sono ovviamente limitati, ma la donna può decidere di sciogliere il sigillo del ratto per poterle mostrare qualcos'altro. Mentre la Kage incrocia le braccia al petto, anche Fumie, poiché la sua ombra è collegata a quella di Furaya, verrà automaticamente costretta a fare la stessa cosa: seguire le movenze del Kage che tanto sta detestando, l'una di fronte all'altra. <Credo che l'odio che mi si sta riversando contro me lo merito, forse ho dato delle regole troppo rigide da mantenere a chi non riesce a capire -o non s'è mai posto domanda- perché abbia dovuto farlo, mh?> Sì, inizia ad essere poco accondiscendente a queste prese di posizione che non hanno né capo né coda. Non ha limitato la libertà di nessuno, tanto meno intende farlo adesso. Ma se c'è una regola, quella va rispettata. Punto e basta. Questo è quanto. <Dipende dall'entità della disubbidienza. Questo direi che è probabilmente il primo step, poi si sale.> E gesticola appena con la dritta, inducendo anche l'Akemi a fare lo stesso, poiché non ha ancora deciso di liberarla da quella trappola che è l'ombra dei Nara. <Potrei mettertici adesso, hai perfettamente ragione.> Arriccia il naso, il fastidio ed il nervoso generato durante queste notti di Luna Rossa si fa sentire, continua a darle il tormento e le causa fastidi immotivati. <Vuoi parlare o continuare a fuggire? Nel secondo caso, non prometto che tu possa riuscirci oppure potrei lasciartelo fare. Ma ad una condizione.> Quale? Scopriamolo. [ Chakra: 147/165 ][ Hijutsu Nara LV4 ON + Controllo dell'Ombra ON ]

16:43 Hoshiko:
 Si spalancano impercettibilmente le palpebre nel sincerarsi di quanto, quella morsa, sia letalmente legata al proprio corpo tanto da replicare alla perfezione i movimenti dell'Hokage, adesso, dinanzi a lei. Si stringono ancora i denti, gli uni contro gli altri, nervosismo palpabile, una goccia di sudore riversata sulla fronte per il tentativo d'opporsi, inutilmente, alla forzatura sotto il quale è piegata. Il risultato? Un tremolio esteso su ogni muscolo contratto, nulla di più <E se mi rifiutassi di rispondere?> schiocca la lingua contro il palato, maniente l'arroganza seppur dovrebbe solo chinar il capo in segno di rispetto, tuttavia non ha mai provato appartenenza verso il suo Villaggio, anzi, lo ritiene un'inutile gabbia, un legame di sangue alla pari di parentele che si, hanno lo stesso cognome, ma con il quale non s'è sviluppato alcun rapporto se non indifferenza reciproca <dal momento in cui sono costretta a rimanervici per forza, direi che il mio desiderio di fuggire è lecito, che ne dici..Furaya?> braccia incrociate al petto sul quale si riversa lo sguardo bianco, come può una sola ombra provocar una simile disfatta? Possibile che la sua mediocrità nel combattere sia così facilmente sottolineabile? <per quanto possa comprendere la tua decisione...non mi sembra giusto applicare una regola del genere. Credi davvero di tener tutti al sicuro così facendo?> indica con un pacato cenno il resto del territorio alle sue spalle, ai nemici basterebbe semplicemente far esplodere Konoha, un genocidio senza precedenti, una trappola dove i topi son stati raccolti ed attendono l'angelo della Morte pronto ad abbracciarli <uuh..immagino, si passa alle torture dopo il primo step? Perchè in questo caso...saremmo già al secondo per tutte le stronzate che son costretta ad ascoltare adesso> sfarfallano le ciglia, si meriterebbe un ceffone, o se l'orgoglio è maggiore, una punizione esemplare, psicofisica, la miglior risposta per far inginocchiare chi non desidera rispettare ordini ben precisi. Non la guarda, ne evita il contatto diretto, cos'altro potrebbe fare? Permane in silenzio, ma quell'ultima affermazione le fa sollevare il sopracciglio <... quale sarebbe questa condizione?> la curiosità si insinua nell'animo, quale sarà il prezzo da pagare pur non possedendo nulla, una piccola formica gettata in un bosco come potrebbe servire alla Regina? [Chkra On]

17:03 Furaya:
 Scioglie le braccia dal loro intreccio, richiamando persino il Chakra che ha incanalato nella sua Kagemane. Questa si ritira rapidamente indietro, lasciando Fumie finalmente libera da qualunque attacco o blocco ai suoi danni. Può riprendere a scappare qualora lo volesse fare, ma ciò non fermerà la Nara dal ribloccarne i movimenti. Le sta dando un'altra chance per poterne parlare pacificamente anziché ricorrere a misure estreme. <Se ti rifiutassi di rispondere, verrebbe visto come un atto di ribellione nei confronti del tuo Villaggio. Di conseguenza, potrei decidere di darti una punizione più severa e ricorrere a mezzi estremi per farti cantare come un uccellino. Non sono solita ricorrere a queste misure drastiche perché, di norma e regola, sono richieste per assassini o criminali della peggior specie che non vogliono confessare.> Solleva gli occhi al cielo, il peso corporeo spostato da una gamba all'altra per suddividerlo in maniera equa. <Indirettamente, stai comunque rispondendo.> Glielo fa notare, quest'oggi non sembra essere di buon umore e veder qualcuno fuggire come un ladro in barba alle SUE dannatissime e rigorose regole le fa salire una rabbia immotivata. L'influsso della luna non dovrebbe ancor influire così tanto, ma ciò che rimane da queste ultime sere la fa uscire veramente fuori dai gangheri. Con tutto ciò che ha da fare, ci si doveva mettere anche la Luna Rossa. <Diventa Genin e potrai uscire tutte le volte che vorrai. Se non segui il percorso accademico o se il Kyuudaime non t'insegna altro> Ha ben capito che tra i due c'è qualcosa di scottante e le voci che girano sul Nono sono anche abbastanza esplicative. Mannaggia ad Izayoi che gliele ha riferite! Preferiva non saperne nulla. <non è un problema del Villaggio tanto meno della sottoscritta. Quindi, è inutile che tu venga a farmi la morale per delle regole che servono ESATTAMENTE alla vostra dannata SALVAGUARDIA. Se non vuoi restare dentro le mura e se vuoi rischiare la tua vita, VA PURE. Ma da Genin. Da Deshi, fino a prova contraria, sei sotto la mia TUTELA. Sono stanca d'avere a che fare con gente che NON ascolta!> Furaya, bambina, calmati. Che ti prende? Questa non sei tu. Il petto s'alza e s'abbassa velocemente, persino le guardie la scrutano con aria interdetta, non avendo mai avuto modo di vedere l'Hokage così innervosito e infastidito. E' da tempo immemore che cova dentro di sé questa furia, generata da chi pensa di poterla prendere in giro e far il bello e cattivo tempo soltanto perché lei è "buona". <Io almeno ci provo a tenervi tutti al SICURO. Non chiedo neppure un GRAZIE.> La mandritta vien fatta passare tra i capelli rosei, scostandone qualche ciuffo mentre riprende fiato. Il cuore batte più velocemente del normale, comprendendo come ciò sia possibile o a causa della Luna, ma non per questo riesce a tenerlo a bada. <Il tuo esame Genin sarà scappare da quel portone. Le tue avversarie saranno le guardie. Supera loro e sii libera di uscire dal Villaggio. Se non riesci a scappare, cosa alquanto plausibile, incontrerai la tua punizione.> Si stringe nelle spalle, lasciandola quindi decidere. L'innata Nara resta attiva assieme al Controllo dell'Ombra, ma non ne fa utilizzo. [ Chakra ON || Hijutsu Nara LV4 ON + Controllo dell'Ombra ON ]

17:29 Hoshiko:
 Si sciolgono le braccia in concomitanza a quelle di Furaya, tuttavia, finalmente, viene liberata da quella morsa che la costringeva a replicar ogni suo movimento. Un burattino nelle mani dell'altra, un'offesa all'animo che le brucia come fuoco ardente, le stesse fiamme che allestiscono l'inferno e che si riflettono in iridi così bianche da esser ritenute pure, ma che celano rancore ed odio specie per chi, in passato, le promise insegnamenti, presenza, parole portate vie dal vento e dalla Marea d'una spiaggia notturna. Si stringono i palmi, così forte da ferir la carne dilaniata dalle sole unghie <oh..e quindi chi decide d'abbandonare il Villaggio o non sottostare alle tue regole senza ferir nessuno, viene etichettato come assassino o criminale? Anzi, meglio...subisce lo stesso trattamento> canzonatorio il tono, annuisce blandamente tirando verso il basso le labbra carnose <interessante...> sbotta una leggera risata, più simile ad un sibilo, serpe che ignetta il veleno, lo stesso intento ad impregnar il proprio sangue nel proferire certe insinuazioni, indubbiamente, pesanti tanto quanto le azioni pronta a compiere. Inarca un sopracciglio, ancora, coadiuviando la nuca inclinata quanto basta a sopperir alla differenza d'altezza <secondo la TUA visione, ma sai..non tutti possediamo lo stesso pensiero e per quanto tu desideri tutelare il popolo, non puoi possederli o costringerli a regole così restrittive> ribadisce con caparbietà, un marmo parrebbe la mente cocciuta che non vuole piegarsi a chi, d'esperienza, ne possiede sicuramente più di lei. Scivola l'attenzione verso le guardie, le conta e comprende quanto sia una sfida fin troppo scontata, accettarla, significherebbe indirettamente assecondare il volere dell'Hokage, perciò, non è più un'atto di ribellione ma un accettare passivamente condizioni odiose. Il respiro diviene più profondo, il battito cardiaco accellera, acciecata forse dalla rabbia, raccoglierebbe la saliva rigettata successivamente dinanzi ai piedi del Decimo Hokage, sul terreno <questo è ciò che provo per Konoha> staglia l'offesa, grave, deplorevole. Mancina che rapida discende sul fianco per tentar d'avvolgere le dita attorno l'impugnatura del Tanto, se dovesse riuscir ad estrarre la lama, essa verrebbe puntata dietro di se quando il braccio viene piegato, successivamente, durante la distenzione in avanti, esso vorrebbe essere letteralmente lanciato contro Furaya, all'altezza della spalla sinistra. Un colpo non mortale, ma mirato a ferirla, anche solo con un graffio. [Chkr On]

18:18 Furaya:
 In una situazione del genere, bisogna mantenere tutto sotto controllo ed avere un'innaturale pazienza nei confronti di chi ti sta accusando, provocando ed infine anche attaccando. Una reazione del genere non se la sarebbe aspettata da nessuno, se non da qualcuno che la vorrebbe veramente vedere all'altro mondo. <Non posso essere sicura che tu non avessi intenzione di ferire qualcuno. Ci sarebbero state quelle guardie> Indicandole con un cenno della dritta, oltre le spalle della giovane che or dovrebbe stanziarle frontale. <a cercare di fermarti al posto mio.> Quindi, pur di liberarsi di queste ultime, potrebbe anche ben pensare che volesse attaccarle in qualche modo. <Non ti sto etichettando come assassina o criminale, ma voglio farti capire che non bisogna scherzare con le regole. Puoi anche credere che siano ingiuste nei tuoi confronti, ma devi anche riuscire a vedere ben oltre la regola stessa. Devi ragionare sul perché io l'abbia imposta e sul motivo per cui io voglia farla rispettare. Se reputi d'essere migliore dell'Hokage> Ed è già una frase che di per sé non andrebbe affatto pronunciata. <ti cedo il posto.> Sì, brava Furaya. Dovresti iniziare a rispondere così a chiunque ti dica che ciò che fai è sbagliato o che non è contento delle nuove regole. Vi cedo il posto, fatelo voi e vediamo se lo fate meglio. Un po' infantile, probabilmente, ma scopriresti chi ha veramente le palle per ricoprire quel dannato ruolo e chi, invece, dà soltanto aria alla bocca. <Il popolo è libero d'uscire dal Villaggio e recarsi dove meglio crede, è libero d'entrare purché vi siano dei controlli. La battaglia contro il Finto Dio non è finita e c'è un Mukenin in circolazione che è in grado di trasformarsi. Vuoi sapere altro, Consigliera?> La sbeffeggia con un titolo che non le cederebbe mai, specialmente di fronte a queste rimostranze. Ma è quanto viene fatto dopo che la lascia di stucco, costretta persino a sbarrare gli occhi innanzi alla sua reazione. Sputa a terra, dimostrando quanto tenga a Konoha grazie a questo gesto. Le guardie sono già sul piede di guerra, ma non avanzano. Finché sputa ed inveisce contro Konoha, per quanto possa già essere catalogato come tradimento, non impedisce a lei di farlo poiché priva del coprifronte. Non sta venendo meno a grandi regole, se non quelle che minacciano il rispetto nei confronti dell'Hokage stesso. Ed è ciò che avviene dopo, davanti a cui lei neppure si scompone resasi conto di ciò che spinge la ragazza a muoversi e ad agire così, che interessa invece particolarmente gli Hyuuga e gli Anbu ivi disposti. La vede estrarre il tanto, alcuni di loro effettuano già qualche passo in direzione della fanciulla, pronti a placcarla nel caso in cui faccia qualcosa di sconveniente. <Lasciatela fare.> Interviene, invece, la Judai. Gli occhi seguono quel tanto che le viene lanciato contro, minacciando la spalla sinistra. Non appena il tanto vien lanciato, gli Anbu si slanciano in direzione di Fumie per fermarla. La atterrano in men che non si dica, trattandosi di Chunin o Special Jonin, bloccandole le braccia per ovviare alla possibilità di compiere sigilli. Qualcuno grida contro la Nara dell'arma in arrivo, cosa che lei ha ben visto e che continua a guardare fin quando non sentirà la lama graffiarne le carni. No, esatto, non si sposta. La pena per Fumie sarà più grave, adesso. Lo fa apposta. Sceglie deliberatamente d'agire in questo modo per causare più problemi futuri all'Akemi. Lei vuole divertirsi? Furaya l'accontenta. Ringraziate la Luna Rossa. In parte v'è anche l'afflusso della normale se stessa, poiché non ha schivato ma se l'è preso in pieno per farle capire che è statuaria, che vive per proteggere il villaggio e che qualunque minaccia ai danni di quest'ultimo sbatterà contro la sua corazza. Un rivolo di sangue inizia ad uscire dalla ferita alla spalla, laddove l'haori da Hokage viene macchiatosi del cremisi liquido mentre il tanto finisce con l'impattare al suolo con un tintinnio metallico. "FERMA!", esclama un Anbu alla volta di Fumie. "Hokage-sama, è ferita?", biascica qualcun altro lì in mezzo. Sbatte per un attimo gli occhi, forse per via del bruciore che la riporta coi piedi per terra. <Portatela nelle celle Anbu fino a mio nuovo ordine. Svolgerai l'esame Genin secondo le mie regole. Fuggirai dal Villaggio come volevi fare. Nel frattempo, ti toglierò la libertà che finora possedevi.> Vuole insegnarle qualcosa, ma è troppo infuriata per parlarne meglio. Fumie, quindi, sarà portata nelle celle fino all'esame Genin stabilito da Furaya. <Non fatele nulla.> Avvisa gli Anbu, mentre si volterebbe per recarsi alla Magione. Il sol pensiero di dover sentire la voce di Jushan-san e tutti i suoi discorsi, su quanto importante sia non farsi ferire o non comportarsi in maniera sconsiderata, le fa accapponare la pelle. [ END ]

18:19 Furaya:
 [ EDIT ][ Punti Vita Furaya: 91/100 - 9PV (ferita da taglio alla spalla sinistra, superficiale) ]

18:54 Hoshiko:
 Roteano le orbite nell'ascoltar il tono canzonatorio con il quale l'Hokage le si rivolge <Liberi...> non prosegue la frase, piuttosto la termina con un riso sfogato nel soffiar fuori l'aria tra i denti, un sibilo ironico, un sorriso dal sapore amaro tanto quanto il sentimento affiorato nel proprio animo. Permane in silensio a quelle affermazioni, cosa farebbe effettivamente al suo posto? Nulla, poichè l'esperienza le vien a mancare così quanto la forza del proprio chakra, esso invade gli tsubo come acqua di un fiumiciattolo, scevro di impetuosità a differenza di Furaya che ha largamente dimostrato cosa accade a sviluppar le proprie doti anzichè tenerle dormienti. <Non mi interessa che cosa ti ha spinto a dettar simili regole, non mi interessano i controlli delle guardie poichè sarei andata via senza far mai più ritorno in questo cazzo di Villaggio!> il tono si solleva, tuttavia si spalancano le palpebre quando il Tanto ferisce l'altra che, di risposta, non si smuove. Lento è lo sfiorar del vento tra i capelli, schiuse le labbra carnose dal quale non vien proferita neanche una parola, risolutezza, un muro d'acciaio che niente e nessuno riuscirà mai a far crollare, spezzata la lancia della ribellione, rabbia sostituita dal rimorso mescolato ai ricordi nella foresta, dove era stata ascoltata, dove riusciva a percepire quanta sofferenza si celava in chi, adesso, impone il suo volere per la salvaguardia del popolo sotto sua responsabilità. Il peso deve essere condiviso, e quanto dispiacere si può accusare nell'ammirar il disgusto provato da coloro che si cerca di salvare, un'offesa probabilmente senza precedenti, deplorevole a tal punto da lasciar di stucco anche le guardie, adesso, capitombolate sull'esile corpo. Un battito di ciglia stanzia dalla posizione eretta ad aver le ginocchia piegate al terreno, bruciano per l'impatto, ma meno delle azioni effettuate fino a questo momento da parte di un semplice studente, braccia bloccate da entrambi i lati, scattano le iridi a destra e sinistra per addocchiar i due uomini verso il quale inveisce <che bravi cani!> tenta degli strattoni, inutili certo, ma istintivi quanto il tremolio a pervaderle il corpo. Inferiore incarstrato tra i canini appuntiti, e che venga rinchiusa nella peggior cella, nulla potrà fermarla dall'ottener ciò che vuole rifiutando il Modus Operandi che le potrebbe aprir nuove porte verso altri orizzonti. [End]

Fumie cerca di fuggire dal villaggio, ma ad attenderla vi sono degli Anbu e la stessa Furaya che cerca di farle comprendere gli errori e le motivazioni delle sue gesta, ma senza riuscirvi. Di contro, l'allieva la attacca e la ferisce, costringendo gli Anbu ad intervenire. Fumie viene scortata nelle celle Anbu sotto ordine dell'Hokage, in attesa del suo esame Genin.