Le proposte della Gran Consigliera

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14:47 Furaya:
  [Magione - Giardino] Sotto un cielo illuminato dalla luce solare pomeridiana, la Decima è in mise tutt'altro che ufficiale. Deve adoperare le proprie sacre doti per poter costruire, o almeno provarci, la famosa armatura di Madara Uchiha. Chiaramente, si tratterà d'una sua fedele riproduzione pur non avendola mai visto da vicino. S'è comunque informata in merito, potendo avere una base dalla quale partire. E' nel giardino retrostante della propria Magione, bello ampio e con un grosso albero di ciliegio che copre buona parte d'esso. La parte superiore è formata da un tessuto rosso acceso simil kimono, con una chiusura a V sul petto che lascia sì intravedere la pelle e lo scorcio, ma evitando di sembrare provocante. Non ne trova il bisogno. I lembi sottostanti son infilati in una gonnella con una fascia elastica che ne copre la vita, d'una tonalità scura tendente al grigiastro. Le giunge sin ad altezza delle ginocchia, dotata di piccole frange che non ne limitano i movimenti. Sulle spalle, inoltre, di seta fine, v'è un haori bianco con delle maniche larghe e giungenti sin alla chiusura del gomito; dietro la schiena, ad altezza delle scapole, vi è raffigurato sia il simbolo del Villaggio della Foglia in rossiccio e quello del Clan Nara in nero subito sotto. I bordi delle maniche son circondate anch'esse di rosso, mentre è lasciato aperto sul davanti. Tramite un cinturone, vi son agganciate le due katane dalle quali difficilmente si separa, poste precisamente sul fianco sinistro. Attorno alla coscia destrorsa, v'è una tasca Porta Kunai e Shuriken con oggetti non dissimili da questi ultimi al suo interno. Sul gluteo sinistro, infine, porta anche una Tasca contenente degli oggetti utili quali tonici -sia di recupero chakra che coagulanti- e Fuda di differente genere. Avendo le braccia scoperte, sgombre persino dei vambracci metallici che solitamente userebbe nelle battaglie o nelle missioni alle quali prende parte, son visibili delle sottili cicatrici frastagliate e poste più o meno su gran parte di esse. Son talmente parte di sé che non se ne cruccia oltre. Attorno al collo, troviamo anche una fascia cremisi ed una collana recante il ventaglio degli Uchiha, sempre in bella mostra; tra i lunghi ciuffi rosei, tenuti sciolti, capeggia invece il coprifronte di Konoha. Ha con sé i propri attrezzi, tra cui placche metalliche da unire e assemblare, oltre a qualche martello, pinze e quant'altro di utilizzabile in quest'ambito, come anche l'incudine. Ha convocato ovviamente Mekura nel proprio giardino, facendola entrare nel Quartiere Nara, aspettandola per potervi dialogare. [Chakra ON | Attrezzi Fabbro]

14:53 Mekura:
 Stava già subendo dei cambiamenti fisici per via della gravidanza e questo oltre ad una certa ansia di farsi vedere con un rigonfiamento sospetto. Ormai sente tutta la stanchezza che caratteristta questo stato interessante, renendo ancora più stressante e ansiosa la donna, la quale se, le cose andranno avanti in questo modo, se non trova subito qualcuno (o qualcosa) a cuoi affidare il bambino si dovrà arrendere all'idea che dovrà stare nel suo utero e basta. Aspettando il tempo necessario per questo a nascere seguendo insomma il flusso naturale delle cose. Questo, di per se è molto, molto inadeguato alle circostanze e agli eventi in atto che di certo non aspetteranno i suoi comodi per rivelarsi. Ha anche avuto i suoi momenti di "pace" dove non le sarebbe dispiaciuta immaginarsi come sarebbe venuta/o fuori la figlia/o. Se avesse i capelli bianchi, gli occhi Hyuga o il contrario o assomigliasse del tutto a Mattyse o a lei. Certo, sarebbe molto comodo se venisse fuori una seconda Mekura in tutto e per tutto, ma non vuole forzare la sorte. Indosso quindi la donna porta un Hanbok, un tipo di abito composto da un haori (in questo caso di colore bianco) stretto al petto dalla vita altissima della gonna rossa che le arriva sotto il seno, un design difficile da immaginarsi su Mekura che la maggior parte delle volte più è attillato meglio è. Diciamo che l'improvviso cambio di Look ha fatto felice molti esponenti anziani del clan, i più tradizionalisti, perché quei vestiti sembrano troppo allusivi. Il suo simbolo da capo clan è ricamato come sempre nei suoi abiti informali sulla schiena ed in genere apparirebbe la solita donna che, cascasse il mondo, doveva apparire in un certo modo anche in guerra, per questioni di principio oltre che di vanto. S'appresta verso la magione con passo deciso mentre appare vagamente insofferente. Dopo le formalità di accesso alla magione la donna si è recata verso il giardino del suddetto trovandosi, in baldanza, Furaya con gli strumenti da lavoro. <Spero di non essere arrivata in ritardo> si palesa in questo modo la Hyuga tirando su un sorriso cordiale per far sempbrare che le cose vadano "bene". Non che le dispiaccia trovarsi li e non alla magione Hyuga, ma d'altro canto l'idea di farsi scoprire dalla Hokage che lei è in attesa di un bambino fatto con un minorenne non la esalta.<volevi vedermi?> Piega la testa mentre osserva gli strumenti cercando di identificare un disegno matrice per capire su cosa stesse lavorando. [ch on]

15:20 Furaya:
  [Magione - Giardino] Deve pensare bene a come unire tutte quelle placche metalliche per riuscire a formare un'armatura per quella che effettivamente sarebbe. Se ne rigira alcune tra le mani, cercando di capire la forma da potergli dare. Le sposta da un lato, prende un martello e poggia la prima sull'incudine sottostante. Non vuole ancora attivare l'innata con la quale lavorare alacremente, anche perché reputa che al momento attuale possa farcela anche senza. D'altro canto, deve anche attendere l'arrivo della Hyuuga, la quale giunge da lei nel giro di pochi altri minuti, durante i quali la Nara è occupata a capire quanto tempo possegga prima di venire interrotta da Jushan-san o qualunque altro membro che possa portarle pessime notizie. Il disegno che l'altra potrà vedere è effettivamente la leggendaria armatura che indossa anche Akendo, pur non avendone ovviamente le stesse proprietà e capacità. Si tratta d'uno schizzo a mano, disegnato probabilmente dalla stessa Nara, trattandosi d'una tatuatrice prima ancora di un fabbro a tutti gli effetti. <Oh, ben trovata> Solleva il capo dal proprio lavoro, mostrando un sorrisetto che si allargherebbe pian piano lungo il volto della fanciulla, scostando una ciocca di capelli rosei che si premunisce di legare successivamente. Tira fuori un elastico, tenuto finora attorno al polso, con il quale formare una coda di cavallo che scende lungo le spalle e tra le stesse scapole. Sistema persino il coprifronte, evitando che cada o si sposti successivamente. <no, figurati, nessun ritardo.> Non potrebbe neanche comprendere se di tale possa trattarsi, ma nel dubbio è meglio non essere troppo fiscale. <Sì, credo che sia arrivato il momento di dirigersi a Kiri per recuperare Norita e Chiha. Abbiamo perso fin troppo tempo cercando di fare in modo che la situazione si appianasse. Ora che non c'è più Hotsuma di mezzo, dovremmo avere la via sgombra.> Contando anche il fatto che la Mizukage attuale è una loro segreta alleata. [Chakra ON | Attrezzi da Fabbro]

15:34 Mekura:
 vLa donna osserva il disegno, si avvicina con ampi ma silenziosi passi. Guarda in silenzio il design della armatura ed ha una smorfia. <che design antiquato> lo dice così, con candore e senza peli sulla lingua mentre di distrae da quella immagine, ha capito di che armatura si tratti e purtroppo, chi ancora ne fa uso rimanendo indietro di secoli, letteralmente. <ti fa sembrare una grande aragosta, facci delle antenne sulla testa e sembra pronto per essere servito in un banchetto a base di pesce e crostacei...cosa che tra l'altro mi ha fatto venire fame> parlando di pesci e crostacei. <molto bene> sospira cercando un posto a sedere mentre l'ansia attuale si somma a quella di un Norita ancora in terra straniera accecato e con gravi problematiche psicologiche alla base e così anche la sua ragazza, sempre ammesso che siano vivi, si intende. <quando andremo a "Negoziare"?> che, per come l'ha detto la Hyuga sembrava più che altro la loro "pacificazione" attraverso l'annichilimento fisico, mentale e potenzialmente economico. Potrebbe essere il caso in cui lei come capo clan arrivi a fare di questo evento un esempio per chiunque abbia voglia di rapire gli Hyuga in un prossimo futuro. Ma la Hyuga è così: da molto tempo si considera una arma e le armi hanno una chiara funzione...certo che, è difficile considerando che è incinta, il pargolo semmai verrà fuori sarà già un combattente già prima di nascere, il suo sangue sarà già contaminato e nutrito dal sangue dei nemici di sua madre. Il che ha qualcosa di religioso questo pensiero e inquietante, Mekura si sorprende a pensare se una parte di lei non stia eccedendo in qualcosa di oscuro, o che qualcosa stesse risalendo dall'abisso delle sue emozioni. O che fosse la violenza raccolta negli anni che si scatena periodicamente quando è incinta..probabilmente è questo. <ad ogni modo, come stai?> chiede la donna portando le mani alle ginocchia <Saisashi?> chiede anche di lui rimanendo in silenzio in attesa di una risposta. [ch on]

15:58 Furaya:
  [Magione - Giardino] Le sfugge una mezza risata dalle labbra schiuse, scuotendo appena il capo. <Sì, abbastanza. Non è però molto diversa da quella che utilizzo io.> E' in realtà scura, ma pur sempre placcata come quella, per non parlare del fatto che si tratta comunque d'un'armatura pesante. Non la indossa perennemente, bensì soltanto durante le missioni d'alto livello alle quali è costretta a prendere parte; come l'ultima nella quale ha dovuto affrontare il Finto Dio. <Se vuoi, possiamo entrare in casa e ti cucino qualcosa.> Si stringe nelle spalle con molta disinvoltura, essendo riuscita ad apprendere almeno le basi della sopravvivenza umana per quanto riguarda il cucinarsi da soli. Ciò che le riesce meglio è senza dubbio il ramen, ma quest'è un argomento che non è detto debba affrontare dato che lei è libera di rifiutarsi. Impugnerebbe il martello il quale, una volta sollevatosi, andrebbe ad infrangersi contro la placca per cercare di darle la forma desiderata. Lo farebbe almeno un paio di volte, prima da un lato e poi dall'altro, sia sopra che sotto, assicurandosi una omogenea lavorazione del metallo. Se vuol sedersi, v'è comunque un bel terreno coltivato con una sottile erbetta verde. Non ci sono poi molti altri posti, se non una panchina sotto l'albero di ciliegio, abbastanza distante al momento dal luogo di lavorazione della Decima. L'espressione facciale si fa più seria in virtù della possibile negoziazione da dover fare. <Possiamo andarci quando preferisci. Ci mando una copia in avanscoperta con il sigillo dell'Hiraishin.> Spiega in sua direzione, confabulando circa le capacità che possiede adesso grazie all'Hasukage. <In questo modo, non appena troverà quel che cerchiamo, possiamo catapultarci lì.> In men che non si dica proprio grazie alla Dislocazione che vorrebbe utilizzare per lo spostamento. Scruta il disegno e torna sulla placca, continua a rigirarsela tra le mani comprendendo che forse avrà bisogno di qualche ulteriore passaggio. <Sto bene, tutto sommato. Ho molto da fare con le difese del Villaggio, specialmente dopo l'ultima missione.> Che si riferisca a quella fallita contro il Finto Dio, beh, mi spiace dirlo, ma è piuttosto ovvio. Eppure non vuole sembrare come una frecciatina negli altrui confronti, che sia chiaro. <Saisashi sta bene, abbiamo trovato il sigillo perfetto. Dobbiamo soltanto siglarlo non appena si sentirà pronto. Sta cercando anche di recuperare parte dei propri ricordi, ma sembra essere ancora lontano.> Storce appena le labbra, tuttavia ha profonda fiducia nei confronti del Taijutser. <Tu, invece?> E non osare dire che sembra pallida anche tu. [Chakra ON | Attrezzi da Fabbro]

16:20 Mekura:
 Quando sente la proposta Mekura si gira verso Furaya con un largo sorriso sul volto <non è una cattiva idea,non mi dispiacerebbe vederti cucinare, ma magari dopo, una consegna è pur sempre un consegna> afferma la Hyuga guardandola lavorare e lo fa andando a sedersi elegantemente a terra, poteva stare nella panchina no? no, vuole parlare, non vuole urlare per discutere con la Hokage e poi la gonna è abbastanza vaporosa da farle da cuscino, può resistere. <bene, mi preme andarci quanto prima, almeno una cosa positiva da Kiri riesco a strapparla> sospira riferendosi a sua volta all'ultima missione svolta in quelle terre <avrei voluto parlare con la squadra ma la maggior parte se ne era andata via senza che potessi parlargli, mi assumo le responsabiltià di quanto è successo, ero il loro superiore dopo tutto> scuote la testa perché è andato male quella cosa singola, poteva accadere di peggio in altri frangenti ma no, quei sigilli. <ho provato a coordinarli ma, non ci sono riuscita> sospira di nuovo ripensandoci e ripensando a come è stata presa la cosa nel clan. Non dubita che una frecciatina sul fatto che la missione sia fallita perché LEI era presente non ci sia stata, ma ha fatto finta di nulla. <per questo avrei delle proposte da fare per il futuro> commenta la donna seriamente <ho avuto tempo di pensare a delle proposte da mettere per iscritto al consiglio del villaggio, possibili cambiamenti che ci possano rafforzare internamente e sancire ulteriori rapporti con Kusa. Sopratutto per quanto riguarda la tecnologia di base del villaggio, l'amministrazione delle risorse e del benessere della popolazione e delle squadre di combattimento e difesa e magari si può fare qualcosa per migliorare anche l'equipaggiamento del villaggio della foglia> per quanto riguarda Saisashi la donna non commenta, rimane in silenzio ascoltando la Hokage annuendo leggermente, sperando anche lei che le cose migliorino. <io?> poi la domanda passa a lei. <ho sempre l'ansia di non essere alla altezza del ruolo di capo clan, di dover avere a che fare con una figura amata prima di me e che se ne andata con un ricordo positivo con la quale devo sempre confrontarmi qualsiasi cosa faccio. Sono stimolata come mio zio ad apportare dei cambiamenti tra gli Hyuga e renderli uniti e forti dopo tutto quello che è successo, ma ho sempre l'impressione che le mie azioni siano inutili, stupide e mal supportate o che seppure a fin di bene si rivelino un disastro dietro l'altro> lei ormai è chiaramente l'araldo del caos <e mi vergogno a fare questo discorso perché sono la capo clan, dovrei avere tutto a portata di mano, le decisioni irrevocabili essere infallibile. Ed invece sono ancora qui a domandarmi come verrò ricordata> socchiude gli occhi e rimane in silenzio per un po' poi prende un lungo respiro <ad ogni modo, voglio indire una festa> commenta <un concilio tra i vari clan per rinnovare la nostra collaborazione, conoscerci meglio e piangere per i lutti che hanno subito gli Akimichi di recente, può essere anche un modo per incontrarci e parlare davanti alla tavola di problemi comuni...inoltre ci sarebbe una proposta che vorrei fare, una ulteriore si intende> [ch on]

16:52 Furaya:
  [Magione - Giardino] In sua direzione, si limita a muover il capo in virtù della risposta ricevuta a proposito dell'offerta di procurarle del cibo. <Fai bene a spronarmi. E' la prima volta che costruisco un'armatura da zero. Hai qualche consiglio su come assembrarla?> Certo, lei si occupa di pelli e conciature in generale, non di armature; però reputa che possa darle una mano o almeno elargirle dei consigli utili su come continuare. Come accennato, è la prima volta che si occupa di assemblare da zero un'armatura di quelle dimensioni. Le ha sistemate, ha rifatto il filo alle katana, ma questo è un lavoro più grande. Trae una seconda placca metallica, adoperando l'attrezzo come prolungazione del proprio arto, facendolo battere dabbasso con la forza posseduta. La muscolatura dell'arto destro è ben definita, non eccessiva. <Questa sera stessa manderò la mia copia a Kiri.> Non ci dovrebbe voler molto, riuscendo per altro a poter comunicare con quest'ultima anche a distanza, sapendo cosa potrebbe succedere o meno. Potrebbe anche porvi un controllo ulteriore, ma valuterà a tempo debito. L'argomento glissa sulla missione fallita da parte dell'Alleanza, laddove Mekura se ne assume la completa responsabilità. <Puoi davvero attribuirti tutta la colpa di quanto successo?> Le chiede, alzando lo sguardo in sua direzione per ricercarne le iridi biancastre. Non si sente in dovere di dire e aggiungere null'altro. Tutti falliscono, persino l'Hokage non è esente da questo. <Risolverò io la faccenda.> In prima persona, poiché non intende mettere a repentaglio la vita di nessun altro. <Riesci a mettermi per iscritto tutte queste proposte o, comunque, a schematizzarmele qui adesso? Sto pensando alla possibilità di rinforzare i portoni e le mura del Villaggio. Ma credo che sarò costretta a delegare tutto ciò a delle squadre di Ninja.> Quelle che non sono indaffarate ovviamente altrove, assicurandosi che tutti possano dare una mano laddove possibile. <All'inizio, è naturale che tu non ti senta a tuo agio nel ruolo che ricopri. E' normalissimo. Devi soltanto fare in modo di accrescere la loro fiducia nei tuoi confronti. Non puoi sperare che questa sopraggiunga nel giro di poco tempo. Inoltre, perché tu stessa non dovresti essere accettata da loro? Ti hanno scelta per le tue capacità e per la tua potenza.> Cerca di farla ragionare o quantomeno di toglierle quelle paturnie mentali che adesso si sta facendo, che son del tutto normali, ovviamente, ma che non le fanno affatto bene e che la distruggeranno a lungo andare. Conosce bene quella sensazione, non è delle migliori e rischia che esploda da un giorno all'altro per aver accumulato troppo stress ed eccessivi pensieri. <Non pensare troppo al futuro, pensa al presente. Un passo alla volta.> Per iniziare, potrebbe essere una valida soluzione. La Decima, come suo solito, cerca di elargire consigli laddove possibile, nel tentativo di comprendere l'animo umano della persona che ha di fronte. <Un incontro tra tutti i capo clan dei clan siti a Konoha, dunque.> Muove il capo un paio di volte, rimuginandoci su. <Potrebbe essere ottimo, ma con la presenza del Finto Dio non lo trovo molto coerente. Potremmo indirla non appena lo avremo estirpato.> Perché non resta che da fare questo ed intende farlo con le sue mani. Deve riparare a degli errori. <Dimmi pure.> Conclude, infine, gli occhi a spostarsi dall'armatura alla donna e viceversa. [Chakra ON | Attrezzi da Fabbro]

17:25 Mekura:
 Si solleva in piedi, lentamente appoggiando la mano destra per darsi forza e salire senza che gli addominali facciano grossi sforzi, s'avvicina e analizzerebbe il progetto <vuoi una buona resistenza sacrificando della mobilità?> chiede la donna <oppure vuoi una cosa bilanciata? le mie tecniche di costruzioni sono differenti, ma come sempre tutto parte da un buon design: si tratta di una armatura lamellare classica, ovvero, la resistenza è dovuta alla somma delle lamine di metallo, io partierei quindi sembra dalla base di appoggio decidendo se fare di un certo spessore o materiale e dove poert inseire le lamelle. la fibra di cotone è sempre una ottima base: assorbe la sudorazione, è termica per le alte temperature, c'è un tasso inferiore di reazione allergica e abrasione, inoltre è resistente. Anche la lana è ottima, ma la consiglierei in situazioni di freddo per lunghi periodi> rimarrebbe li a pensare e le verrebbe in mente una idea. <posso avere un foglio e qualcosa su cui scrivere?> se l'avesse accontentata Mekura inizierebbe a disegnare sopra tale foglio in modo da creare una sorta di "armatura modulare" o meglio uno schizzo dell'idea. <le lamine sono incrociate tra loro attraverso la cordatura di seta/cotone, con il giusto intreccio si può fare in modo che siano ancorate insieme a scaglie e la parte in metallo possa essere facilmente agganciata ad una base sottostante di cotone o lana, che ne pensi?> chiede la donna guardando la Hokage. <se la prima volta un sottoposto non ascolta il comando allora è colpa del comandante, se non l'ascolta due volte allora è colpa del sottoposto> commenta la donna in tutta risposta senza aggiungere altro. <e tu puoi davvero attribuirti tutto il peso di quanto è successo?> le domanda riprendendo le sue stesse parole, quasi un incentivo a non fare tutto da sola. <riassumendo le cose che mi premono di più sono: un potenziamento dei controlli nelle mura, non parlo di uomini ma di strumenti che possano miglioare la capacità di controllo sul territorio, per esempio se trovassimo un modo per potenziare il sistema visivo degli Hyuga al controllo, avremmo la possibilità di usarne la metà e di conseguenza garantire turni di veglia meno lunghi. La secondao cosa è che, in caso di arroccamento, pandemia o come è successo con Kuugo con la carestia abbiamo la possibilità di garantire il cibo al villaggio per almeno 1 anno intero, tutto questo richiederà denaro e il finanziamento da parte dei Daimyo, con la quale sarebbe giusto parlare e gareantire che siamo stabili nonostante la chiusura dei confini. c'è altro ma te lo lascerò per iscritto> questa è solo una premessa delle cose alla quale sta ragionando da un po'. Riguardo al clan la donna non dice nulla ma ricorda le parole di Juusan "sfortunatamente, il primo candidato è troppo giovane e inesperto, ci resti solo te" assottiglia le labbra e solleva le spalle rispondendo con un leggero <si, hai ragione> la cosa successiva, seppure sia comprensibile, va un po' contro i suoi piani, voleva presentare l'idea in quella circostanza in modo da avere una chiara idea se vi fossero consensi o meno da quelli presi direttamente in causa, ma dovrà farne a meno e trovare altre soluzioni. <vorrei aprire un programma per il supporto alla maternità Kunoichi e alla preservazione dei "geni" speciali> si è un po' lunga deve lavorarci su <in pratica, vorrei creare un primo programma per fare in modo che il codice genetico di chi ne ha bisogno possa essere preservato ed utilizzato e con questo parlo anche dell'utilizzo di uteri artificali per chi vuole in modo da permettere alle Kunoichi di continuare a lavorare sul campo, se vogliono ed avere comunque la possibilità di generare un figlio> [ch on]

18:02 Furaya:
  [Magione - Giardino] Solleva la mandritta verso la nuca, ragionando assieme all'altra circa il metodo migliore per costruire e modellare quell'armatura. <Non mi è stata chiesta un'armatura pesante nello specifico, bensì una che assomigliasse all'Ama Mabushi di Madara Uchiha.> Le risponde, ascoltando man mano tutta la spiegazione circa le lamine in metallo. <Certo.> Le passa il foglio sul quale ha disegnato lo schema iniziale dell'Ama Mabushi per poter avere una base dalla quale partire, capovolgendo la carta per lasciarle il lato libero. <Penso che userò la fibra di cotone, allora.> Non ha neanche chiesto dei soldi in cambio, pertanto non vorrebbe doverci spendere più del dovuto e del necessario. E' più un favore che sta facendo a Shinuja, tenendo altresì conto delle necessità del villaggio e del suo ruolo di Hokage. Potrebbe metterci una copia, ma quest'ultima è già lasciata in Magione durante il periodo di riposo che cerca di concedersi piuttosto spesso grazie alle sgridate perenni di Jushan-san. Un'altra deve essere mandata a Kiri, esattamente come hanno appena pattuito le due ragazze quivi presenti, in virtù della prossima missione che le porterebbe a voler salvare Norita Hyuuga e Chiha Megumi; ammesso siano ancora in vita, altrimenti ne recupereranno sicuramente i corpi per dar loro degna sepoltura. E' un'eventualità che persino Furaya tiene in considerazione, valutando il mondo per quello che effettivamente è. Nessuno è davvero buono, anche lei non è esente da ciò. Ucciderebbe se necessario, come fatto con Hotsuma, quando si tratta di qualcuno che osa attaccare il Villaggio della Foglia. In quei casi, non c'è nessuna motivazione che possa trattenerla dall'eliminare la feccia, consapevole che le parole non sono mai servite per fermare il cattivo di turno. Basti pensare a Kuugo Gaito e Ryota Nara: con le parole, non hanno mai risolto nulla ed hanno dovuto piangere così tanti morti da non poterli contare. <Sì, credo sia ottimo. Spero piuttosto gli calzi a pennello, devo pensare come fargliela recapitare.> Rimugina ad alta voce, mentre controlla le ultime placche metalliche per comprendere dove porre i giusti fori nei quali far passare le fibre. Ci può lavorare. <Ti ringrazio!> Esclama alla di lei volta con un ampio sorriso. Ora, può davvero tornare a lavoro come vorrebbe senz'altri intoppi di sorta nel progetto. <Io posso e devo farlo> Aggrotta le sopracciglia e corruccia la fronte, gli occhi ancor fissi in direzione dell'armatura sotto di sé mentre lascia il martello sull'incudine in metallo. <sono l'Hokage, in quanto tale sono io l'unica che deve sorbirsi tutto il peso del Villaggio.> Egoista anche nel dolore, tanto da pretendere di poter risollevarsi da sola, di poter far tutto con le proprie sole forze. E sarà probabilmente questo che ben presto la condurrà alla rovina, alla disfatta totale, alla sua prematura morte. Sta sbagliando, anche se c'è chi sta cercando di instradarla verso la giusta e corretta via prima che la perda del tutto. L'egoistico desiderio di pace e di protezione non è mai positivo, si ha sempre bisogno d'aiuto e di qualcuno che ci indirizzi nuovamente a seguire la traiettoria corretta. <Ho indetto una missione affinché possano recarsi nei villaggi limitrofi per limitare le insurrezioni. Il commercio può proseguire, non l'ho certo bloccato, ma devono pur comprendere il motivo che mi ha spinto a chiudere i portoni e a rinforzare le ronde, oltre che i controlli. Non v'è solo il Finto Dio in libertà, ma persino un Mukenin dell'Erba reo d'aver fatto esplodere il Ponte Naruto.> E neppure immagina che l'ultimo ingresso negli Anbu è l'ideatore di quel piano. Sei circondata da spine nel fianco, da ninja che non sanno più cosa voglia dire esserlo. Hai dato la tua piena fiducia alla nuova generazione e loro ti stanno ringraziando con diversi tentativi di insurrezione, esplosione e disertando. La bontà è la rovina in un mondo che pullula di malvagi. <Mia Gran Consigliera> Un sorrisetto velato compare sul viso della Decima. <vorresti occuparti dei rapporti coi Daymio del paese del Fuoco?> Le sta affidando una missione della massima importanza. L'ultima parte della sua proposta la lascia lievemente basita. <Aspetta> Sì, non ha ben capito ma ci sta ragionando. Se lei stessa restasse incinta, ciò vorrebbe dire che Konoha non potrebbe essere protetta e gestita a dovere per ben nove mesi, o almeno sei. Ha senso quel che Mekura dice, seppur non riesca a trovare un nesso equilibrato sul come pensa sia realizzabile. <Come... Come potrebbe venire realizzato?> Stranita certamente, incuriosita altrettanto. <E da dove nasce quest'idea?> Non chiederlo, davvero. [Chakra ON | Attrezzi da Fabbro]

14:31 Mekura:
 La Hyuga annuisce riguardo alla scelta di Furaya per l'armatura in questione del quale può solo immaginare da chi sia stata commissionata <se tu stai parlando di Shinuja allora in questo caso posso darti una mano. Se non verrà di persona siamo d'accordo che gli tengo io l'armatura fino a quando non ci raggiunge> si insomma, a conti fatti l'uchiha si è fatto fare l'armatura dalla Hokage e se l'è fatta depositare dalla capo clan Hyuga, un bel po' di favori da gente discretamente importante. Quando sente quelle parole la donna incinta la fissa disincredula, non sorpresa dalla risposta, la lascia finire, annuisce poi inizia a dire la sua. <lo sai Furaya che ogni anno le mucche uccidono più degli orsi? eppure sono mucche, le usiamo per i vari prodotti: latte, carne, formaggio ecc ecc, non possiamo separarcene, la nostra dieta è dipendente da questo animale. Se un giorno ci fosse, non so, una "escalation di violenza bovina" considerando il fatto che non si possono ammazzare cosa farai? sei l'hokage e per questo dovrai mungere quelle vacche una per una per impedire che le persone si facciano male?> la parabola della vacca, la chiameremo così. <e prima che tu possa dirlo: non sto paragonando una vacca al Dio, sono due differenti tipi di pericolosità, quello che sto contestando è il tuo approccio: volendo potresti fare tutto da sola, ma cosa succederà quando non sarai presente? la gente si sbranerà tra loro perché non avranno più qualcuno di riferimento, o da accusare> prende una breve pausa guardandola e poi conclude <l'hokage protegge il villaggio e la frustrazione che stai provando è sacrosanta, ma, un capo non è quello che si sobbarca il peso da solo, ma quello che riesce a fare in modo che tutti abbiano una parte del peso che sia adeguata alle loro capacità e possibilità. Sei una Kunoichi formidabile, ma non di meno sei un essere umano> cerca di ricordarglielo a Furaya per evitare che questa prenda un strada troppo dura da salire. Annuisce anche per quanto riguarda le missioni inserite di recente da Furaya <si, ho intenzione di andare in una di quelle missioni per discutere dei motivi delle insurrezioni> quando poi sente quel titolo, "gran consigliera" rimane abbastanza sbigottita. Per un po' osserva la Nara come un cervo davanti ad una auto in corsa, poi si riprende: sogghigna e risponde <si mio Kage, lo sculaccerò così forte che ci sarà un nuovo motivo perché chiamano questo paese, il paese del fuoco> ehh boom esagerazione. E finalmente si arriava alla parte più delicata. Ha fatto quella proposta, sapeva che sarebbe andata in questo modo, avrebbe fatto delle domande. Ma la Hyuga, per quanto non volesse farlo, è una Kunoichi, l'evasività fa parte dell'addestramento. <sono una madre, ed una combattente e al momento avrei molto da perdere se fossi in stato di gravidanza> afferma la donna pensando tra se e se mentre ricorda ancora una volta Hiashi Hyuga e Daiko. <Abbiamo perso molti fratelli e sorelle, che non hanno avuto neppure la possibilità di lasciare qualcosa di loro se non il ricordo, immagino che ci siano storie di famiglie giovani distrutte dalla morte del partner o da ferite così profonde da rendere impossibile il concepimento. Io sono una Hyuga, come tale la nostra memoria storica è costellata di persone che ci vogliono predare come se fossimo animali, l'ansia di essere predati fino all'estinzione o di perdere questi occhi è una cosa che turba me e molti altri del mio clan. Perciò, piuttosto di iniziare a fare pratiche di Eugenetica, voglio dare una scelta inclusiva non solo per gli Hyuga ma per chiunque ne abbia bisogno, chiunque ha questi tipi di rimpianti e dolori e possiamo aiutarli, una rinascita spirituale per tutti> spiega la donna andando poi al come <gli Uchiha usano strumenti non dissimili da quelli che servono a noi, le conoscenze esistono altrimenti la minacchia degli "hyuga puri" non sarebbe esistita realmente. ho visto di persona quelle strumentazioni, qualcuno ha progettato quei laboratori per renderli efficienti> insomma, le possibilità invero sono tutte attorno a loro e possibilmente dei collaboratori di quel piano criminale che possono sfruttare per qualcosa di migliore. Corruga al fronte e chiude gli occhi mentre sente come se qualcosa si muovesse nello stomaco ed un ruggito, LETTERALMENTE, un ruggito viene fuori dalla pancia della Hyuga la quale rimane paralizzata con gli occhi sbarrati verso il vuoto nella piena incredulità del momento per poi guardare la Nara con un sorriso, come se non fosse successo assolutamente nulla <credo di avere un po' fame> il resto sta alla Hokage decidere cosa fare, se mangiare con lei o continuare il lavoro e poi mangiare o con lei o senza di lei, l'importante è mangiare. Mango. [end]

14:52 Furaya:
 Annuisce circa Shinuja, confermando le parole dell'altra. <Va bene, allora.> Anche questo problemuccio da niente sembra essersi risolto in breve e senza troppa perdita di tempo. Piega un sopracciglio, incuriosita e al tempo stesso confusa dall'equivalenza pronunciata. Le mucche uccidono più degli orsi? Questa non l'aveva certo sentita. Comprendendo però l'analogia, muove appena il capo in un cenno nei di lei confronti, spronandola a continuare. Non è la prima persona che le fa notare d'essere soltanto un comune essere umano, prima ancora di affermarsi come Ninja ed Hokage. Le fa presente -le ricorda, perché talvolta è necessario farlo- che la strada che sta perseguendo è impervia, ha sempre avuto delle trappole disseminate lungo questa e affrontarla da sola è senza dubbio impossibile. Rischia di autoinfliggersi tutti i mali del mondo soltanto perché pretende che non ricadano sugli altri membri del Villaggio: si tratta d'un atto egoistico e al tempo stesso eroico, se non totalmente stupido. <Sì, è lo stesso discorso che mi ha fatto Saisashi> Ammette, stringendosi nelle spalle e lasciando per il momento gli attrezzi da lavoro, avendo trovato una base solida -grazie alla donna- dalla quale partire e costruire l'armatura stessa. Non è stata sicuramente una giornata infruttuosa. <e so bene che devo cercare di attuare una misura simile.> Esattamente quella pronunciata dalla sua nuova Gran Consigliera. <Ci proverò.> Sceglie d'aggiungere dopo secondi e minuti passati immersa nei propri pensieri, non riuscendo probabilmente a trovare una frase migliore da dire in questo contesto. E' molto difficile decentrare il fardello da se stessa, Saisashi la sta aiutando molto in questo ma l'affermazione di Mekura è quanto di più esatto ci sia. Deve fare sì che tutti possano darle una mano. D'altronde, la fiducia del popolo è quella che l'ha condotta a ricoprire quel ruolo, avendo difeso a spada tratta e più volte Konoha nel corso degli anni, specialmente in giovane età. <A proposito> Si schiarisce la voce, prendendo uno strofinaccio nel quale cerca di pulirsi le mani alla bell'e meglio, conscia che necessiterà d'una pulizia ben più approfondita. <c'era un Genin di Konoha> Preannuncia, spostando le iridi in sua direzione. <che voleva evitare l'insurrezione d'uno dei villaggetti che circondano Konoha grazie a dei cinghiali recuperati da una missione di livello C.> Spiega brevemente alla di lei volta, piegando il capo da un lato. <Da solo, dando loro soltanto dei cinghiali, potrebbe non riuscire nella sua impresa ma qualora vedessero te, Gran Consigliera, li si convincerebbe più facilmente. Si tratta di un tale Mattyse.> Si stringe nelle spalle, mostrando altresì un piccolo sorrisetto. <Potresti iniziare da qui, per poi discutere coi Daymio. Yukio ha indetto un summit a breve, quindi avrò il mio bel daffare con questa nuova riunione.> Altrimenti, sarebbe certamente andata lei dal Daymio a discutere della situazione attuale del Paese. L'argomento successivo è quanto di più difficile comprensione ci sia, non conoscendo la strumentazione idonea e reputandoli anche assenti in quel di Konoha. <Probabilmente, quella maggiormente sviluppata da questo punto di vista, è Kusa. Qui, non credo riusciresti a trovare la strumentazione adatta al tuo scopo. Provaci, ma tienimi aggiornata.> Ed è costretta a sgranare gli occhi subito dopo, avvertendo come lo stomaco di quest'ultima sembri essere davvero bisognoso di attenzioni e cibo. <Andiamo, dai.> La esorta, invitandola dentro la propria Magione per prepararle qualcosa da mangiare. <Brindiamo alla tua nuova carica!> No, guarda, forse brindare meglio di no. [ END ]

Furaya convoca Mekura mentre inizia la costruzione della copia dell'Ama Mabushi per Shinuja. La donna le rivolge qualche consiglio in merito, passando poi a proposte d'un certo spessore. Durante la chiacchierata, la nomina Gran Consigliera della Foglia dandole alcuni incarichi.


Metterò un post in bacheca Villaggio per ufficializzare la nomina assieme all'incremento della Fama. ♥