Missione D: Controllo Documenti

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Missione di Livello D

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con Izayoi

Stanza Creata: Cancello Entrata Konoha.

16:08 Izayoi:
  [Entrata Konoha] Una calda giornata, oramai in piena estate lì alla Foglia dove il sole batte incessante su tutto il Villaggio costringendo chi meno avvezzo al caldo stesso a sopperire in qualche modo alla temperatura, nonostante per la Koshirae non vi sarebbe alcun problema, fresca negli abiti tranne forse per le lunghe calze visto che ha indossato un paio del medesimo colore ma indubbiamente più leggere a livello di tessuto. Per il resto il vestiario è il solito, quella maglia di un kimono dalle maniche a parte rette dagli scuri guanti che gli cingono le braccia coprendole le cicatrici, decori dei sakura sulle larghe maniche e rosso e bianco a predominare oltre ad una lieve sfumatura rosata che accompagna i motivi prima citati. Stivali scuri e calze bianche fin sopra il ginocchio, obi rosso sottile ed uno più spesso ed intrecciato dai colori neutri che le ricade dietro diramandosi in due lunghi lembi che vengono sfiorati dai lunghi capelli rosa. Takemikazuchi ovviamente al suo fianco, infilata nell'obi più spesso, la mancina poggiata sull'elsa particolare della spada e lo sguardo vigile color lilla puntato davanti a sè, si smuove per un solo istante ora, dopo attimi di silenzio, verso la compagna di missione, essendo giunta lì da poco non si è ancora presentata ma a quanto pare, lei la conosce già la Yoton, ha avuto modo di osservarla da dietro la propria maschera nera da Anbu, seppur chiaramente la cosa non le tange e non avrà nulla da dire in merito. La vita da Anbu e da Shinobi sono cose a se stanti e che per nulla devono mischiarsi. Segretezza, prima di tutto. L'espressione calma e rilassata, la voce morbida e soffice quasi come il sembrar zucchero filato della sua rosea chioma che dondola appena scossa da una brezza mentre le parole si smuovono in direzione di Tsumure < Dunque, sei una Yoton da quanto sò, siete in pochissimi oramai del tuo Clan.. Il mio nome è Izayoi Koshirae, molto lieta. > direbbe portando la dritta all'altezza del petto per poi effettivamente chinarsi appena in avanti e porgere un mezzo in chino con la mano posata all'altezza del seno, ergendosi di nuovo ritta e marziale tornando a guardare in direzione di chiunque possa arrivare, anche se per ora pare regnare una calma piatta. Non ha intenzione di attivare il chakra, non ancora, dopotutto sulle mura vi sono svariati Ninja a sorvegliare l'ingresso e qual'ora si presentasse qualcuno con intenzioni ostili, due Genin potrebbero fare poco rispetto ad eventuali superiori, pronti a scattare al minimo problema.

17:00 Utente anonimo:
  [Entrata Konoha] Il caldo di quella giornata non tange alla giovane, che dentro le sue vene scorre la lava degli Yoton, forse per questo che starsene sotto a quel sole cocente non el costa poi molto. Nemmeno lei per ora ha attivato il chakra, nel caso servisse loa ttiverà poi, per ora si limita a a stare di fianco alla giovane rosata, dentro quel casotto di muratura e legno, posto di fianco all'ingresso del cancello di Konoha. La giovane Stumure si presenta sempre con quei suoi capelli lunghi e neri che vanno a poggiare sopra un Haori color bianco, e con le maniche molto larghe, che in parte nasconde, poichè è tenuto aprto un kimono dal colore nero, che è tenuto chiuso da una fascia di colore rosso fuoco, di tessuto pregiato, dove vi sono allacciati sia la tasca porta oggetti, sia le due spade che porta sempre con se: La katana di suo padre e la sua Shyrasaya. Ai piedi porta delle Gete di legno chiaro, con lacci di color rosso, che richiamano la fascia che ha in vita. Mentre la tasca porta kunai e shuriken è portata allaltezza della coscia destra, nascosta sotto al Kimono, ma che rimane comunque di facile utilizzo, o alemno è socì per la giovane, che ora, si volge con il suo volto, che sembra essere sempre sofferente e depresso verso il volto dell'altra e la va a fissare con i suoi occhi di colore blu Mare, andando a dire, con parole strascicate e lente <Si, per ora siamo pochissimi> Afferma verso l'altra <ma apparte questo, io sono Stumure Yoton, molto piacere> Va a dire, andando a chinare un poco la testa, segno di rispetto e di saluto, andando poi a ttirar su la testa, andando a mostrare la ciccatrice che ha appena sotto l'attaccatura del collo, che ricorda molto chaiaramente una lama di una Katana come forma. <Konshirae, ne ho sentito parlare, ma non ho mai approfondito la cosa> Afferma, anche perchp di chiacchiere se ne sentivano molte in giro, e quella che ha sentito lei facevano parte di queste, anche se, non è persona da gossip o altro, anzi, odiava parlare male di altre persone o parlare dietro le spalle.

17:16 Izayoi:
  [Entrata Konoha] Le lilla sono puntate in avanti ed effettivamente è lì che deve guardare per notare un qualsiasi avvicinarsi di qualsivoglia individuo, anche se la sua attenzione è rivolta alla Yoton che ascolterebbe senza batter ciglio, immaginando la difficoltà di un Clan nel suo mantenersi in vita pure avendo ben pochi membri, non deve essere di certo una cosa semplice. Ammirevole dunque, agli occhi della Rosata, l'essere una degli ultimi baluardi del proprio Clan affine alla lava, il fatto che non patisce minimamente il caldo è un qualcosa di invidiabile ma dopotutto la brezza della Foglia aiuta a sopportare il tutto sena troppi problemi, sempre meglio il sole di Konoha che la nebbia odiosa e triste di Kiri. In lontananza, sembra intanto che una figura distante farebbe per avvicinarsi a loro, mancano ancora diversi metri e quell'individuo è soltanto una macchia indistinta, per ora, tanto che si concede un saettare delle iridi, coda dell'occhio che va indirizzandosi alle spade di Stumure per poi andar a sorridere in maniera placida pur non potendo far a meno di adorare la propria Arma Divina più di qualsiasi altra spada al mondo < Vedo che anche tu utilizzi le Spade, interessante, hanno per caso un nome? > direbbe ritornando poi con gli occhi in direzione di quel colui che si starebbe avvicinando sempre di più. Riesce a metterlo a fuoco, è un Ninja probabilmente sulla trentina con il coprifronte indossato sulla testa in maniera classica e fiera, indossa un vestiario molto semplice composto da una maglietta grigio scuro a maniche corte e dei pantaloni appena larghi che vanno stringendosi dal ginocchio in giù, le sue braccia sono bendate dal gomito al polso ed ha i capelli castani raccolti in un codino ed un'espressione rilassata, lo scruta in tutta la sua figura e lo ripercorre dall'alto in basso un paio di volte, sino a quando quello non sarebbe giunto a praticamene tre metri di distanza, lì dove la Genin alzerebbe la dritta per andare a distenderla verso di lui, palmo perpendicolare al terreno e dita ben serrate tra di loro < Altolà, in nome della venerabile Furaya ho il compito di chiedere i documenti necessari per entrare alla Foglia. > rispettosa e ligia al dovere, altezzosa e capace di porsi in maniera regale e composta, mento alto e spalle dritte, la posa è fiera e non traspare timore alcuno, i piedi vicini tra di loro in un'apparire impettita ed autoritaria, mentre quell'altro andrebbe ha rispondere semplicemente che ha ragione, di aspettare qualche istante mentre tira fuori il tutto.

17:34 Utente anonimo:
  [Entrata Konoha] Essere una degli ultimi esponenti del clan Yoton, ed essero forse l'unica donna, è qualcosa che ha sempre gravato sulle spalle della giovane, volendo o non volendo, ma solamente da quando è stata resa ufficialmente embra del clan, che questa cosa gli è venuta a pesare ancora di più, ma non per questo cerca compassione dagli altri, anzi ne va fiera, e spera in cuor suo, perchè si ne ha uno, che sia proprio lei, colei che possa dare ancor più linfa vitale al clan al quale appartiene. Ma da questi pensieri viene strappata, dalle parole della giovane, e dal fatto che va a guardarsi attorno anche lei, seguendo l'altra, in fondo dovevano far coppia per quel lavoro. <La Katana si chiama: Izoori> Va a dire, un nome che gli ha dato, perchè è venuto istintivo, da dentro <Mentre la Shirasaya si chaima Shirana> Ed anche questo è un altro nome che gli è venuto spontaneo, al momento dell'acquisto. Non sono grandi nomi certo, ma a lei piacciano, ed è convinta che se gli son venuti da dentro, allora siano i nomi giusti <E tu, come l'hai chaimata la tua spada?> Domanda di rimando, mentre si muove a fermare quell'uomo, al fianco della rosata, andando a poggiare la mancina al culmine dell'impugnatura della Shirasaya in modo da poter avere una posa più comoda, non minacciosa, ma ce da la possiilità di essere sempre pronti. <Fermo> Andrà poi a dire, sempre conq uella voce sgradevole e brutta, verso un altro ninja, che era poco più in la. <In nome della venerabile decima Hokage, vi chiedo di mostrarci i documenti, dove si attesta che voi, abbiate il diritto e il permesso di entrare> Certo che per quanto parla piano, sembra quasi che stia leggendo un poema..Guarda chi ha davanti, e non è altro che un giovanotto, con il coprifronte portato sul braccio sinistro, vestito come un chunin, e che sembra essere disponibile a mostrargli quei documenti senza fare troppi problemi, il che, è molto gradito alla giovane Stumure <Ti ringrazio> Andrà a dire una volta che gli porgerà i documenti, e che andrà a verificarne la valadità ed l'effettiva autorizzazione ad entrare nel villaggio..

18:13 Izayoi:
  [Entrata Konoha] Ascolta i nomi di quelle due spade ma allo stesso tempo tace imprimendoseli semplicemente nella testa per far sì che possa riprendere dopo l'argomento, visto che ora come ora hanno a che fare con l'uomo in questione, i quali documenti verrebbero analizzati dalla Yoton, mentre un'altra figura più in là pare avvicinarsi ancora distante, seppur non troppo. Ispira e si prepara nuovamente a fermare l'individuo che pare probabilmente un mercante o un qualche proprietari odi un negozio visto che porta con sè uno zaino abbastanza pieno ed ingombrante ed indubbiamente pesante. Lascia fare alla Genin sua compagna in quella missione tutto sommato semplice, fino a quando vi saranno tutti i documenti in questione, posando i lilla sul tizio che si fermerebbe ad un paio di metri circa dal precedente uomo, il quale di lì a poco finirebbe di esibire i documenti a Stumure per poi apprestarsi a congedarsi ed entrare alla Foglia, mentre per non far aspettare l'uomo che si issa nuovamente lo zaino sulle spalle sistemandolo meglio sulle spalle, la Rosata vedrebbe di avvicinarsi per sorpassare appena la Mora ed avvicinarsi < Buon'uomo, sono costretta a domandarle i documenti necessari per entrare a Konoha e se gentilmente vorrebbe anche dirmi cosa porta con sè la prenderà sulla fiducia. > il signore con lo zaino dopotutto è ben più avanti di età e non sembra effettivamente un qualcuno che possa nuocere al villaggio in sè, dopotutto la gente di Konoha è tendenzialmente buona ed è di animo gentile anche la nostra Koshirae, seppur a volte potrebbe rivelarsi ingenua ad essere esageratamente buona, ma non lo fa apposta, è il suo animo ad essere sin troppo puro. Il vecchio andrebbe a tirare fuori da una tasca laterale dello zaino i documenti necessari e tutto il resto, andando a riferire che porta dei semplici tessuti nello zaino e che gli servono per la sua bottega, la ragazza afferra gentilmente le carte con entrambe le mai e fa scorrere gli occhi violetti sui vari ideogrammi per controllare che sia tutto in ordine, soprattutto la firma della sua Sensei, ponendo un sorriso all'uomo per poi verificare il contenuto dello zaino, avvicinandosi appena per andare a toccarlo un paio di volte con l'indice della mancina, percependo solo un che di morbido senza alcun clangore metallico o chissà quale altro possibile suono riconducibile ad armi o simili < D'accordo, la ringrazio per la pazienza, vada pure. > direbbe con un mesto sorriso andando poi a tornare di fianco al portone principale, tornando nella stessa posa di prima con la mancina poggiata sull'elsa e gli occhi che finalmente tornano sulla Yoton < Izoori e Shirana, sono dei bei nomi.. Lei invece si chiama Takemikazuchi, ma per noi Koshirae la nostra spada è ben più di una semplice Katana.. > direbbe facendo una breve pausa per poi andare a carezzare con quella stessa mano sinistra la l'elsa a croce della spada, facendo scorrere le dita su di quella verso la guardia < Non è vero? > domanderebbe a lei stessa così come fà più volte in quel riferirsi a quella spada come se fosse un'essere a se stante, magari un giorno gli risponderà pure.

18:27 Utente anonimo:
  [Entrata Konoha] Osserva e analizza con gli occhi i documenti che gli vengono forniti dal chunin. Ci metterà qualche minuto, per controllare che tutto vada bene, per poi ridare i documenti a quest'ultimo <Passa pure, e grazie per la disponibilità> Va a dire, lasciandolo poi sfilare al suo fianco, andando a guardarlo con la coda dell'occhio per qualche istante soltanto, prima di tornare ad ascoltare il dire di Izayoi <Se è ben più di una Katana, cosa rappresenta per voi?> Domanda, cercando di fare conversazione e di potersi acculturare un poco, anche su di un altro clan, che male non crede possa fare <e comunque molto bello il nome che hai scelto, anche se forse è un po troppo lungo> Di sicuro non le manda a dire, ma non lo fa con cattiveria, lei è fatta così. Segue l'altra, vicino al portane, osservando come questa parli ance con la sua spada, una tteggiamento buffo, strano per quanto riguarda la giovane, ma non si sente di giudicare, in fondo potrebbe avere un valido motivo del perchè fa questo, e chissà forse riuscirà anche a capirlo. <Altolà e mostri i documenti per favore> Va a dire, andando a fare un cenno con la mancina verso una ragazza, vestita di abiti civili, che stava portando con se, un cesto di vimini, con dentro delle erbe mediche. <Per favore mi mostri i documenti che l'autorizzano ad entrare nel villaggio> Asserisce, con tono calmo, anche se lento e sofferente quasi <e quelle erbe che cosa sono?> Domanda verso quest'ultima, muovendo gli occhi verso queste. Non sembrano essere erbe nocive o particolari almeno ai suoi occhi, che non sono esperti in questo, e di fatti aspetterà una spiegazione da parte della giovane, andando a fiducia. <Vedrò di andare a fiducia, ma non me ne faccia pentire <Spiega, andando poi a prendere i documenti, che la ragazzina gli porge <Bene, ti ringrazio> Altro non dice andando ad allungare la mano destra, cercando di prendere quest'ultimi, ed una volta fatto andrà a leggerli per poter verificare, se siano validi oppure no.

18:44 Izayoi:
  [Entrata Konoha] Mentre l'anziano si appresta con il suo passo claudicante a superare le porte di Konoha, lei risponderebbe alla prima domanda della Yoton andando a portare appena la mano sotto al mento, la destra, osservando in direzione del cielo terso della Foglia, non tanto per cercare di dare forma e senso alla propria risposta, a quel loro considerare le Armi Divine ben più di semplici Katana, vuole semplicemente cercare di trovare le parole giuste per spiegarlo a qualcuno come la Mora, non ha ricevuto quella domanda molte volte nella propria vita ed effettivamente il cercare le parole corrette per spiegarsi potrebbe sembrare più complicato del previsto < Mh... Per noi le nostre spade sono un'estensione di noi stessi, le chiamiamo Armi Divine e seguono le volontà dei Kami, non posso entrare nel dettaglio ma già il fatto che non dobbiamo abbandonarle neanche a costo della vita dovrebbe farti comprendere la loro importanza. > direbbe con un'espressione seria, andando a esporre quel breve monologo per poi terminare con un sorriso tranquillo, volgendo nuovamente il proprio viso in direzione della Genin per poi andare ad osservare il suo fare nei confronti della ragazza, sentendo quel dire onesto riguardo al nome della propria spada. Non si stizzisce, ne si indispone più di tanto per quanto la cosa potrebbe risultare fastidiosa alle orecchie di Izayoi, anche se quel denotare gentile onestà da parte della Mora gli concede la possibilità di mettere da parte ogni possibile forma di fastidio, scuotendo lievemente la testa mantenendo sempre quell'espressione serena e sorridente, semplicemente volendole far capire in quella dolce maniera che si sbaglia, non l'ha scelto lei il nome, è diverso < Il fatto è che non l'ho scelto io, noi veniamo scelti dalle nostre Armi Divine e quanto l'ho impugnata al sentir del suo richiamo, quel nome è riecheggiato nella mia mente. > semplicemente, è stata probabilmente la spada stessa a parlargli, non può dire diversamente ed a lei quel nome và più che bene, è il nome di un Dio della spada e del tuono e quale miglior figura divina potrebbe andare ad affiancarsi alla figura della Rosata dedita alla giustizia, forte della propria Spada e dell'elemento del Fulmine che scorre saettante dentro di lei. La ragazza con le erbe mediche intanto si allontana e per qualche istante sembra che possano adagiarsi, nonostante la Koshirae mantiene una posa impettita e marziale.

18:58 Utente anonimo:
  [Entrata Konoha] I suoi occhi scorrono veloci, su quanto ci sia scritto in quei fogli, andando poi a porgerli di nuovo alla proprietaria <Bene, uoi andare, ti ringrazio per la pazienza e la collaborazione> Asserisce, andando a muoversi verso Izayoi, con passo calmo. <Capisco, quindi per voi la Katana rappresenta un qualcosa che va oltre il mero acciaio legno e che va oltre anche alla vostra vita> riflette per qualche istante <Sicuramente è una visione interessante> Afferma sincera, tornando a guardarsi attorno con calma, e sembra ce non ci sia più così tanto movimento, forse perchè, a quest'ora solamente in pochi sono in viaggio, i più si sono fermati praticamente tutti. <Dirai che hai un rapporto con la tua spada, che sia propio viscerale..quasi anima con anima..il che rende il tutto molto interessante> Ha fatto una deduzione, in fondo da come ne parla e dal tono di voce, ha dedotto questo, ma potrebbe anche sbagliarsi chi lo sa <Sicuramente il vostro rapporto, è un rapporto sigolare, per quanto lo trovi interessante. Io credo che tutti abbiano un minimo legame con el proprie armi, ma ce possa mostrarsi in diversi modi sia di fare che comportamentali> In fondo da come si us aun arma a come ci si prende cura di quest'ultima, a come la si trasporta..Sono tutti indici, ma che non vengono mai osservati e passano sempre in cavalleria per i più <Ma dimmi, come mai hai intrapeso la via dello Shinobi?> Domanda curiosa all'altra, mentre una leggera e fresca brezza accarezza il suo volto e sposta i suoi capelli neri, leggermente, lasciando per qualche istante un a sensazione di fresco alla giovane, nella sua pelle, che la fa sentire bene, anche se come detto in precedenza, non ha sicuramente problemi con le temperature alte, visto il clan dal quale proviene.

19:21 Izayoi:
  [Entrata Konoha] Annuisce inizialmente nel mentre che la Yoton le parla e riporta le violette su di lei in quel rivolgersi con un tono sempre educato e pacato, dando manforte al proprio annuire che verrebbe accompagnato poco dopo dalle seguenti parole < Esattamente, sono fondamentali per noi e senza di loro non saremmo nulla. > insomma, non è propriamente corretto perchè effettivamente la loro innata, il Terzo Occhio che gli concede la possibilità di accedere a quel sesto senso unico dei Koshirae, può essere attivata anche senza l'avere sotto mano l'Arma Divina, tanto che quando indossa le vesti e la maschera da Anbu non può permettersi di portare la Takemikazuchi essendo moltos singolare e riconoscibile rendendola quindi riconducibile solo e soltanto ad Izayoi, la quale però attribuisce un'onore insormontabile a quelle armi e le esalta con tutta se stessa, ogni qualvolta che può, dedita ed onorata a sua volta di imbracciare una Katana di tale importanza, con la quale ha intenzione di mietere ogni male che gli verrà posto d'innanzi. Un'altro annuire alla deduzione della Genin a qualche metro da lei, non può che trovarsi d'accordo e per quanto lei possa trovare insolito o strano il parlare con la stessa Takemikazuchi per la Koshirae è una cosa assolutamente normale e nella sua mente è quasi come se quella stessa spada possa rispondergli ogni tanto, anche se non è dato sapere se è realtà o suggestione, lei in quel modo cerca ogni volta di rinsaldare il rapporto tra il suo essere e quello della spada, senza porsi remora alcuna < Anima con Anima.. È un bel paragone, credo ci si addica, giusto Takemikazuchi? > direbbe portando ora lo sguardo in direzione della spada che giace al suo fianco, percependo come la sensazione di un vibrare, un risuonare da parte della Katana stessa che da dentro il fodero sembra reagire in maniera impercettibile, tornando poi sulle due armi di Stumure per così andar a volgere il proprio pensiero nei confronti della Kunoichi < Sì, ogni guerriero o guerriera sviluppa un legame personale con le proprie armi a meno che non le tratti disonorevolmente come semplici strumenti o chi ancora peggio le usa per alimentare il male... > e lo sguardo si abbassa in quel lasciare che le iridi scivolino verso terra, immaginando ogni volta quella personalità che risiede in ogni spada o arma che sia, volendo pensare che è un'offesa per le armi in sè usarle per scopi illeciti o devianti, visto la sua convinzione di pace e giustizia < Ma sono sicura che avrete modo di espandere il vostro rapporto. > direbbe sorridendo risollevando lo sguardo in direzione di lei riprendendosi con uno dei suoi soliti soavi sorrisi, scostando poi appena lo sguardo in direzione di un'altra Kunoichi che si appresta a giungere in loro direzione, ha i vestiti un pò più logori dei precedenti individui, indossa una maglia smanicata blu scuro con un colletto alto e sembra un poco più affannata, i pantaloni lunghi fino al ginocchio sono strappati qua e là e lo si può notare anche dai metri che separano le tre figure lì presenti, stringe appena la mano sul pomolo dell'elsa in quell'accigliarsi appena ma nel frattempo ha modo di rispondere alla Yoton < Ah.. Io sono stata.. > una breve pausa, ricordare il suo passato in preda a infinite sofferenze testimoniate dalle cicatrici che nasconde e dall'ideogramma del clan impresso a fuoco tra le scapole non è mai piacevole, anche se oramai l'ha accettato e superato < ..Addestrata sin da quando ho memoria, mi hanno forgiato come una Katana perfetta allenamento dopo allenamento ed ho intenzione di dedicare tutta me stessa per far prosperare la pace e la giustizia in questo mondo, a qualunque costo. > il tono si fà sempre più serio e la mano si stringe ancora di più intorno al pomolo, sembra guardare dritto davanti a sè ma in quel fuoco arde pura determinazione che la discosta quasi dalla realtà. Realtà nella quale tornerebbe in fretta al soffermarsi di quella stanca ragazza ben più grande di loro, che riprendendo fiato e passandosi una mano sulla fronte riceverebbe le solite parole dalla Koshirare < Mi perdoni, ma devo chiederle i documenti ed allo stesso tempo non posso nascondere la mia preoccupazione, come mai i vestiti malconci e l'affanno? Ha forse incontrato un nemico della Foglia? > domanda appena preoccupata ma pur sempre mantenendo quell'atteggiamento severo ed autoritario, così come il tono, ricevendo in risposta la di lei spiegazione che andrebbe a confessare che si è ritrovata nel territorio di alcune bestie feroci nella Foresta della Morte e che è dovuta scappare in fretta e furia tra gli alberi per evitare problemi, mentre nel frattempo cerca i documenti da porgere alle due di guarda, nonostante il loro turno si appresti al termine.

19:35 Utente anonimo:
  [Entrata Konoha] Sicuramente il rapporto con le proprie armi è un rapporto abbastanza intimo e complesso, ma di questo se ne preoccupa il giusto la giovane, non avendo mai avuto comportamenti irrispettosi ne verso le proprie armi, ne verso se stessa. <Hai degli obbiettivi nobili Izayoi, e ti auguro di poter riuscire in quest'ultimi> Asserisce andando poi a seguirla, fermando quella ragazza, che sembra essere vestita con degli stracci, ascoltando il suo dire <Quelle zone non sono posti che possono essere presi alla leggera, dovresti fare parecchia più attenzione la prossima volta> L'ammonice, senza infierire però <L'importante è che tu stia bene> Va a dire in seguito, lasciando che dei suoi documenti se ne occupi la giovane rosata, mentre lei si occupa di guardarsi attorno per qualche istante, osservando la situazione, e spostando gli occhi anche verso il cielo, che terzo, stava lasciando man man sempre di più andare l'astro del sole, per poi accogliere, l'astro lunare, che con se si porta la notte. <Come mai sei andata nella Foresta della Morte?> Porge questa domanda, con curiosità, ma anche perchè vuole delle spiegazioni, in fodno non si va li per caso o almeno questo è quello che hanno sempre detto a lei sin da quando era solo una bambina. <Comuqnue ti consiglio, di andare all'ospedale e farti vedere, anche se non hai nulla, giusto per star tutti tranquilli> Giusto per avere l'anima in pace insomma, e anche eprchè non si può mai sapere, magari dopo une vento del genere, dove l'adrenalina e la paura sono molte, non ci si è accorte di qualche graffio o di qualche spina ancora infilzata, e che si possono mostrare come brutte sorprese, solamente dopo. Ma per ora, non andrà a dire più nulla, lasciando la parola all'altra Genin, con la quale stava condividendo la missione, e che aveva preso l'iniziativa di fermare questa giovane.

19:47 Izayoi:
  [Entrata Konoha] La ragazza dopo aver risposto alla Yoton che era lì per fare un sopralluogo proprio in virtù del fatto che le bestie della foresta con il caldo parevano più irrequiete, andrebbe a tirare fuori i documenti per porgerli alla Koshirae che come prima osserverebbe che tutto sia in regola ed in quel verificare che la firma della Judai sia quella che debba aspettarsi, vedrebbe di annuire andando a riallacciarsi alle parole della Yoton, annuendo in direzione di lei per poi tornare sulla donna dai vestiti sgualciti, porgendole un sorriso per dunque ringraziarla e consigliarli a sua volta di seguire quanto proposto dalla Mora < Concordo, sarebbe meglio andare all'ospedale qual'ora vi sia qualche graffio di troppo del quale non ti sei potuta preoccupare durante la fuga e.. Ti ringrazio. > direbbe porgendole nuovamente le varie carte per poi tornare in direzione di Stumure, volgersi del tutto verso di lei come a volerle far notare che no, non ha di certo dimenticato di domandare a sua volta il perchè sia voluta diventare una Ninja, vedendo di rivolgerle quindi una domanda curiosa, fissandola prima negli occhi per poi scivolare verso la cicatrice che non può di certo passare inosservata < Tu invece, come mai sei voluta diventare una Ninja? Ha forse a che fare con quella cicatrice..? Perdonami se ti sembro inopportuna o se ho toccato un'argomento delicato... > direbbe attendendo delle risposte da parte sua tornando con le lilla ad osservare gli occhi dal taglio affilato della Yoton, una figura con la quale di certo non può trovarsi male, sembra una ragazza pacata ed allo stesso tempo gentile ed onorevole, almeno a prima vista, arguta come può ricordare la Koshirae dal loro incontro ad insaputa nelle prigioni della Foglia. Attenderebbe una risposta da parte di lei e ascolterebbe con dedizione le parole che gli porge, per poi andare a sentire un Jonin sulle mura che le chiamerebbe entrambe, andando ad indicargli che il loro turno è finito e che possono anche dare il cambio agli altri Genin, ricevendo un cenno d'assenso da parte della Rosata che vedrebbe poi di tornare con la propria attenzione su di Stumure, verso la quale chinerebbe appena il busto in un mezzo inchino, il braccio destro lungo il fianco e la sinistra a reggere il fodero con dentro l'Arma Divina < È stato un piacere Stumure-san, ci rincontreremo tra le strade della Foglia e magari in qualche futura missione. > e detto ciò, così come è giunta, vedrebbe di allontanarsi con quel suo passo preciso ed impeccabile, ancheggiando appena in quello svanire appunto tra le strade della Foglia, diretta verso il Dojo del suo Clan che è ben poco distante sostanzialmente da casa sua. { End }

19:58 Utente anonimo:
  [Entrata Konoha] Lascia che la giovane finisca di controllare tutti i documenti all'altra, con calma andando poi a ridargli lo sguardo e l'attenzione, quando gli viene rigirata la domanda, si prende il suo tempo per rispondere, in fondo la risposta da dare è semplice, è la seconda parte che al fa rimanere un poco più in sielnzio <Sono diventata una Shinobi per poter onorare il mio Clan, e per proteggere questo villaggio che mi ha adottato da piccolissima e mi ha allevato come una sua figlia> spiega, andando poi a toccarsi quella ciccatrice con la mano destra per qualche istante. <Questa, non ho ricordi di come mi sia stata fatta o da chi, ero troppo piccola per ricordare> Ammette con una semplicità disarmante, anche se la cosa la tocca nel profondo, ma non lo da a vedere. Un pezzo di un mistero che dovrà risolvere prima o poi, un passato con il quale fare i conti, in futuro, quando ne avrà la possibilità e la forza, per ora può solo limitarsi a crescere, e nel farlo deve riuscire bene, perchè ora sono le basi di quello che diverrà in futuro. <Vi ringrazio> Andrà a dire, verso il Jonin, andando a fare anche a quest'ultimo un leggero inchino con il capo, in segno di rispetto oltr che di semplice saluto. <spero ci rivedremo presto, magari come dici tu, in missione chi lo sa..> Va a dire, facendo un altro piccolo inchino verso la rosata <Buona serata Iazayoi-san> Detto questo raddrizzerà la testa, osservandola andarsene da li, e lei farà lo stesso, si dirigerà a casa sua, per potersi lavare e sistemare,prima di muoversi verso l'Ichiraku e fare una buona ciotola di Ramen caldo. {End]

Giocata finalizzata nello svolgimento della missione D: Controllo documenti, che vede le due Genin Izayoi e Stumure, essere richiamate al servizio controllo dei documenti ai pressi del grande calncello di Konoha.