Come sempre, l'Ospedale di Konoha è in pieno fermento. Molti infermieri si spostano da un punto all'altro, visivamente frettolosi e stanchi. C'è chi ha in mano una tazza di caffè e visualizza delle cartelle cliniche nell'altra mano, oltre alla svariata mole di pazienti in sala d'attesa o attorno al banco della reception. Amaya s'avvicina all'ingresso della clinica, laddove due figure -presumibilmente delle guardie- sollevano ambedue la mandritta per bloccarne il passo. <Devi depositare prima le tue armi.> Avvisano, mentre lo scrosciante rumore della pioggia s'abbatte sul Villaggio della Foglia. Tuoni e fulmini quelli che squarciano il cielo mattutino, coperto da nubi scure e cariche d'acqua piovana. Soltanto quando quest'ultima le avrà depositate o comunque lasciate alle loro amorevoli cure, le sarà concesso entrare nella struttura. Avvicinandosi alla reception, l'unico luogo nel quale sicuramente potrà trovare delle risposte alle sue richieste, potrà altresì intravedere la presenza d'una fanciulla dai capelli rossi legati in una coda bassa e vestita d'un camice bianco. Il naso è punterellato di lentiggini, gli occhi verdi scrutano con attenzione delle cartelle mentre indirizza qualcun altro verso degli studi o delle stanze specifiche al piano superiore. Il bancone dista dall'ingresso neanche una decina di metri, dunque potrà raggiungerlo in maniera abbastanza tranquilla, attenta magari alle persone che popolano in questo momento la hall. C'è un continuo andirivieni, parole pronunciate ad alta voce, lamenti, frasi sconnesse, indicazioni. Una normale giornata in ospedale. [ Cure per Amaya ]
Avvicinandosi alla reception, ciò che potrà ricevere saranno le bellissime attenzioni della rossa dietro al bancone. <Salve> La saluta di rimando, notando comunque un'espressione parzialmente sofferente o non del tutto in salute. <puoi recarti nell'ambulatorio 207> Con un cenno della dritta, indica il corridoio alla sua sinistra, costellato da sedie sulla parete di destra e stanzine chiuse sulla parete opposte. E' chiaramente illuminato, con il solito andirivieni trattandosi appunto di ambulatori dove vengono smistati i vari bisognosi. <qui, sulla sinistra.> Aggiunge infine, compiendo un piccolo sorrisetto di circostanza. <Se non riesci ad andarci da sola, ti faccio accompagnare ma se sei arrivata fin qui, non penso tu abbia bisogno.> Si stringe nelle spalle, lasciandola dunque al proprio destino e senza perdersi eccessivamente in chiacchiere; anche perché viene velocemente rapita da altri pazienti desiderosi d'aiuto. Giunta innanzi alla porta, può bussare e verrà fatta accomodare da una voce maschile. "Prego, avanti. Accomodati sul lettino e scopri le ferite". Il medico è nascosto da una tendina bianca, dietro alla quale, in base ai rumori che può sentire, sta lavando accuratamente le mani prima dell'effettiva operazione. L'ambulatorio non è eccessivamente grande, avendo sulla sinistra il lettino asettico sul quale potersi sdraiare ed accomodare. Sulla parete di fondo, vi sono degli scaffali e degli armadi chiusi in acciaio, probabilmente aventi al loro interno medicinali, bende ed altri oggetti utili allo scopo ma che ai di lei occhi sono ovviamente occultati. La porta può chiuderla, deve solo attendere. [ Cure per Amaya ]
Da dietro la tenda, sbuca un bell'uomo. Barba sagomata, tagliata corta, nessun accenno di pelo o capello bianco. Avrà circa trent'anni. Fisico asciutto, vestito d'una casacca verde acqua ed il solito camice bianco da medico. Sul naso, vi sono un paio di occhialini privi della montatura, muniti soltanto di lenti e delle asticelle bluastre. Gli occhi scuri, coi capelli d'un castano molto chiaro, scrutano la fanciulla che si stende sul lettino e mostra le ferite. <Okay, ottimo. Ci mettiamo veramente poco.> Gli occhi valutano le ferite che ha riportato la fanciulla. Il medico non sembra metterla a disagio, anzi non vien lanciato alcuno sguardo, neppure con la coda dell'occhio, al seno altrui. Scruta attentamente le ferite, i danni da botta al costato e ne constata l'entità. <Non sono rotte, altrimenti non staresti così tranquilla.> Il respiro sarebbe corto, affaticato per via del dolore costante che avvertirebbe ad altezza del costato. <Sicuramente incrinate, però. Rimediamo subito.> Comunica all'altra, mentre si limiterebbe ad impastare il proprio Chakra medico, formando attorno alle mani una patina di Chakra medico dal caratteristico colorito azzurrino, quasi verdastro. I palmi non toccano la pelle di Amaya, anzi vi si pongono a qualche centimetro di distanza, facendo sì che sia soltanto il Chakra medico a fungere da aiutante nella cura. Inoltre, sopraggiungerebbe anche un'infermiera dall'esterno, la stessa che si trovava poc'anzi alla reception. Chiude febbrilmente la porta dietro le proprie spalle, lanciando un'occhiata al medico di turno. "Serve una mano?" domanda più che lecita, valutando anch'essa velocemente le condizioni della ragazza. <Sì, ci sbrighiamo prima.> Lui, nel mentre, ovviamente, prosegue nell'operazione che sta effettuando permettendo al proprio Chakra Medico di entrare in circolo nel corpo altrui, iniziando l'opera di ripristino dei tessuti. La rossa, invece, inizia a lavarsi accuratamente le mani prima di cominciare a sua volta. <Allora, missione?> Cerca di tenerla a parlare. [ +8PV | Punti Vita Amaya: 74/100 ][ Cure per Amaya ]
Le cure continuano alacremente, mentre anche la rossa, seduta prima alla reception, torna indietro verso il lettino. Lavatasi accuratamente le mani ed ora asciugate, richiama anch'essa una modica quantità di Chakra medico. Esso ne rivestirebbe ambedue i palmi delle mani, colorandole d'un alone azzurrino. Intanto, Amaya può sentire un lieve pizzicore ad altezza del costato, laddove queste ultime stan venendo nuovamente messe al loro giusto posto, saldando le fratture. Al tempo stesso, accanto all'uomo, si affiancherebbe anche la ragazza citata poc'anzi. Apparentemente seria, non guarda in faccia la paziente, preoccupandosi soltanto di porre le mani nel punto giusto. <Un po' più giù.> Sentenzia l'uomo con voce baritona, mentre questa si limita ad annuire con un lieve cenno del capo. Il Chakra medico, quindi, continua il suo sporco lavoro. La botta esterna viene sanificata, riducendo l'ampiezza dell'ematoma e riassorbendosi man mano. Anche le costole, ovviamente, iniziano a non causarle più quel dolore di poco fa. Anzi, si stanno ristabilendo piuttosto in fretta rispetto a quanto avrebbero fatto senza un aiuto esterno. <Devi pazientare un altro po'.> L'avvisa, continuando a far fluire all'esterno quel Chakra e dando fondo alle proprie riserve. <Tutte le missioni non vanno come si pensa. Spesso e volentieri, c'è qualcosa che le fa andare storte o addirittura fallire. Non l'avete fallita, vero?> Il fallimento è l'ultimo traguardo che tutti vorrebbero specialmente dopo quanto accaduto contro il Finto Dio e l'errato sigillo. [ +8PV +5PV | Punti Vita Amaya: 87/100 ][ Cure per Amaya | Il prossimo fato equivale ad una End ]
Non c'è molto altro da fare se non preoccuparsi di tenere sotto controllo il flusso di Chakra Medico che, appunto, verrebbe ancor inviato verso il corpo della paziente. Ormai, l'ematoma che si poteva intravedere viene riassorbito completamente, lasciando la pelle pulita e priva di macchie alcune. Anche le costole tornano immediatamente al loro posto, dando sì un lieve fastidio ma non causando più lo stesso dolore al quale è stata abituata in questi ultimi giorni. <Okay, direi che abbiamo terminato.> Il Chakra è entrato in circolazione, il danno ripristinato, ciò sta a significare che è libera di andarsene sulle proprie gambe. <Se avverti ancora dolore e/o fastidio, vieni nuovamente dal sottoscritto. Reputo che ciò sia impossibile, ma non si sa mai col corpo umano.> Le fa un occhiolino, lasciandola vestire in santa pace. <Dalle una mano.> Si rivolge all'infermiera la quale, ancor silente, probabilmente in imbarazzo di fronte al bel dottore, cerca d'aiutare Amaya a tirare su il bell'abito che indossa e, subito dopo, ad accompagnarla fuori dalla stanza con qualche borbottio in sottofondo, probabilmente un saluto nei riguardi del medico che resterebbe, contrariamente, all'interno della stanza. In merito alla missione svolta egregiamente, ribatte con un mero <Complimenti!> contornato da un sorrisetto prima di tornar ognuno ai propri affari. Amaya potrà recuperare le proprie armi all'ingresso, allontanandosi verso la propria dimora. [ +8 +5PV | Punti Vita Amaya: 100/100 ][ Cure per Amaya | END / End non obbligatoria ]