[Fedeltà]
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Giocata del 25/06/2020 dalle 14:06 alle 16:28 nella chat "Bosco dei Ciliegi Logoro"
Il Sole alberga alto in cielo a riscaldare il luogo. Neanche una nuvola ostacola tale funzione, lasciando trapassare i raggi in ogni dove. Unico schermo protettivo per la pallida pelle del Kokketsu è l’albero sotto cui sosta. La sua folta fioritura crea un luogo d’ombra ove sosta il Kyùketsuki. Le natiche poggiate sulla panchina lì presente, con la gamba sinistra accavallata sopra la destra. Sono passate diverse ore dal momento in cui si è recato in questo luogo, i pensieri sono stati spulciati in ogni salsa. Analizzando gl’avvenimenti passati e quelli futuri. Le mani sono al petto nel sigillo caprino a volgere l’abbraccio fisico di quelle energie necessarie al richiamo del Chakra. Idealmente nella testa andrebbe a creare una sfera nera alimentata da ogni desiderio. Dall’oscurità del suo stesso sangue, frutto di patti demoniaci e dall’oscurità delle sue azioni. Quella spasmodica ricerca di plasma, di uccidere, di cacciare, di ‘bere’ .. Basti pensare a come nell’ultima missione abbia seccato a sangue freddo un povero bambino. Solo per potersi nutrire dei suoi succhi più primordiali. Nel mentre proverebbe a creare una seconda sfera, rossa, frutto della spremitura di ogni muscolo del proprio corpo. Le sue forze fisiche, che portate al plesso solare si unirebbero a quelle mentali andando a formare l’energia finale. Il chakra. Il Kyùketsuki indossa una maglia nera, a maniche corte, lasciando visibile le cospicue cicatrici e ferite sugl’avambracci e sui polsi. Inoltre un pantalone nero, anch’esso, sorretto da una cinta ove si aggancia posteriormente la tasca porta oggetti. La pelle pallida fa rabbrividire ogni civile passante, con sguardi sospetti. Non se ne cura, lo sguardo è assorto nella concentrazione necessaria alla ricerca dell’unione delle due energie primordiali. Nascoste dall’occhiale da vista e il riflesso solare sulle lenti trasparenti. Momenti di pace, prima della tempesta. Momenti di relax in terra straniera, ove il luogo non fa altro che da teatro a futili incontri. La fioritura dei Ciliegi è notevole in tale periodo, il che rende l’animo del Kokketsu ancor più grigio al pensiero di non poter condividere quel momento con colei che più desidera al mondo. [Equip Tasca Porta Oggetti: Fuuda libero x2 | Tonico recupero chakra x1 | Tonico Curativo x1 | Fuuda con tronchetto x1] x [Tentativo di Richiamo del Chakra | 1 turno] x [SE Chakra: ON] Tanti i cambiamenti degli ultimi giorni, tanti anche i problemi da sistemare, lo stesso stare all’interno delle mura di Kusa con quell’aumento di sorveglianza le va stretto, diventa difficile muoversi lontano dagli occhi di Yukio ed è forse solo per questo motivo che il pacchetto di sigaretta da lui donato ora rimane nelle sue stanze, ben lontano da dove si trova lei. Deve fare attenzione a come si muove, non può permettersi di rovinare tutto facendosi trovare facilmente, in un certo senso si muove sulle spine, con estrema attenzione ad ogni passo compiuto e oltre a questa incertezza mettiamoci l’ennesima assenza di Nemurimasen a cui dovrebbe anche essersi abituata ormai, dovrebbe conoscerlo e rassegnarsi al fatto che ogni volta in cui avrà bisogno non ci sarà. Nonostante tutte le promesse, nonostante tutte le parole e i tentativi è sempre stato così e per quanto stia cambiando il corso degli eventi e della sua vita il destino è sempre in agguato per ricordarle il passato e quanto certe cose non si possano modificare. Cammina quindi in quel luogo, il chakra attivo nel suo corpo a donarle forza eppure in quel momento di profonda solitudine sente il bisogno di condividere, di appoggiarsi a qualcuno ed è per questo che mentre avanza in quei soliti vestiti scuri decide di rivolgersi a coloro che reputa le sue stesse sorelle. Non ad Umiko va oggi il suo pensiero ha bisogno di supporto e in un certo senso di una amorevole guida, la sua bambina non potrebbe aiutarla in questo, non oggi almeno, mentre si concentra andrebbe a comporre i sigilli necessari di cane, capra, drago e serpente. Così il pollice destro viene portato tra quelle labbra, i denti bianchi che si aprono quel tanto che le permette di andare ad inserire la candida pelle del dito all’interno, il chakra vorrebbe fluire proprio verso quel dito mentre i denti andrebbero infine a calare lasciando che il cremisi del suo sangue vada a colorare il dito. Se fosse riuscita quindi ora andrebbe a flettere le gambe così da avvicinarsi al terreno, la mano che andrebbe ad imporsi su di esso mentre rilascerebbe sangue e chakra, il contatto con l’aldilà che andrebbe a rafforzarsi <Madre> la evoca, semplicemente <Fuyumi> il suo nome. Dovrebbe quindi apparire, in piena vista per Rio che non è comunque ancora stato notato sotto l’ombra, una grossa farfalla dal volto umano, color ghiaccio il suo corpo e dalle dimensioni di sei metri con le ali aperte, si alza quindi in volo su di lei <consigliami> una semplice richiesta da parte dela Kunoichi che ora si rialza e riprende quella lenta camminata, indossa ancora una volta una lunga gonna nera dai profondi spacchi laterali mentre sul petto un corsetto in pelle scura che le lascia nudo gran parte del ventre, profondo scollo a v sul petto, non che comunque ci sia tanto da guardare a parte la collana dei cacciatori di taglie. I capelli sono sciolti, lunghi e scuri come la notte stessa, occhi invece così freddi da essere in pieno contrasto. Pallida si muove verso l’ombra per non scottarsi nuovamente, solo verso la fine di quella passeggiata nota Rio ed è verso di lui che quindi devia il suo cammino <mi seguiranno?> domanda verso la farfalla, un confronto, tante domande ma soprattutto la necessita di supporto. Il pollice della mano destra ancora insanguinato[Fuyumi][chk -30] Grande concentrazione, delineata dalle rughe sulla fronte. La mani si sciolgono non appena il chakra entrerebbe in circolo. La mano destra inizia a scendere posandosi sulla coscia medesima, mentre la gemella rimarrebbe alta. Anzi, viene portata al fronte della bocca ove il canino si conficcherebbe . < tz .> uno strattone con il collo, portando via un lembo di piccola pelle sotto il polso. Il proprio chakra Suiton verrebbe diretto all’interno delle grosse arterie e vene, cercando di oltrepassare la loro parete. Se ci riuscisse, non gli resterebbe che inglobare ogni cellula plasmatica con il proprio chakra, creando un legame indissolubile tra il Sangue Nero, demoniaco, e le sue energie .. Il plasma, guidato da un riflesso fisiologico verrebbe subito spinto tramite i capillari a fuoriuscire dalla ferita auto-inflittasi nel polso. In tal modo il Sangue Kokketsu vedrebbe luce.. Iniziando a fuoriuscire, misto ad un’aura violacea e fluttuando in qualche coagulo. La stessa aura dovrebbe apparire intorno al Kyùketsuki avvolgendolo in toto, mentre due lacrime di sangue scenderebbero dall’omonima ghiandola, solcando le guance e fermandosi alla base del mento. Come ultima caratteristica gli occhi prenderebbero un colore misto al violaceo ed il giallo. < mh ? ! > Secco il mugugno, non appena alzerebbe lo sguardo dopo l’eventuale attivazione dell’innata .. Tramite gli occhiali, si avvedrebbe di una farfalla da un volto umano. Inconfondibile il segnale. L’associazione con Medusa non tarderebbe ad arrivare. D’altronde ogni loro incontro è stato preannunciato dall’apparizione di un tale animale. Il cuore sale in gola. Il respiro si blocca, per qualche attimo, con gli occhi che si spalancano .. Freddo, gelido, nel collo con un brivido avvolgente tutta la colonna vertebrele.. Rapido, volterebbe il capo a destra e poi a sinistra, Cerca di vederla.. Quanto ha aspettato questo momento ? Mesi, in cui ogni giorno quella lettera ricevuta veniva riletta .. Poche parole, ma scritte da lei !! Si alza, di colpo dalla panchina iniziando a ruotar a trecentosessanta gradi, ampliando la visibilità < Me . du . sa . > sibila, secco. Notandola arrivare dalla sua destra. < . . . > le labbra restano schiuse, con una faccia da ebete, a fissarla in tutta la figura. Quella pelle, quei capelli, quegl’occhi .. Così tante notti passate ad immaginarla ed ora eccola lì, in carne ed ossa .. diretta verso di lui . Proprio come adesso . [Equip Tasca Porta Oggetti: Fuuda libero x2 | Tonico recupero chakra x1 | Tonico Curativo x1 | Fuuda con tronchetto x1] x [Chakra – 1 (attivazione innata): ON] x [Tentativo Attivazione Kokketsu LVL 1] x [SE PV: 99/100] La semplice presenza della fredda madre le permette comunque di schiarire le sue stesse idee., non è chiaro come funzioni, come spesso le basti semplicemente evocarle per sentirsi meno solo contro il mondo, alleate sulle quali non teme di contare che non l’hanno mai tradita o ferita a differenza di qualcun altro. Lo ha aiutato il più possibile, si è prodigata per lui e per l’ennesima volta ora eccola lì assolutamente sola, senza Nemurimasen a sostenerla, forse troppo impegnato in quel suo processo personale di crescita e acquisizione di potere, un potere che a lei non è mai interessato così tanto, insomma chi nasce demone lo ha per diritto non è che debba lottare per ottenerlo. Cammina invece verso quel ragazzo di cui dovrebbe poter osservare la trasformazione, seppur non da vicino e per questo senza coglierne la maggior parte dei dettagli, la mente corre a Yukio e al rapporto rotto con lui, non che se ne penta ma semplicemente lo analizza da una prospettiva differente cercando invece sull’ultimo rapporto rimasto del suo passato. Rio, un giovane su cui ha riflettuto nell’ultimo periodo, sicuramente meno di quanto abbia fatto lui ma comunque la mente è corsa a quel ragazzo così naturalmente propenso al caos e per questo così interessante. La segue la farfalla volandole a qualche metro di altezza dalla sua stessa testa <Rio> lo chiama a sé come molte altre volte, lui ha bisogno di una guida e lei non è mai dichiarata pronta ad un simile compito eppure perché gli ha scritto quella volta? Certo gli è stato affidato un compito, lo sta usando eppure in un certo senso dopo aver conosciuto Kioshi e aver fatto quei passi verso il suo stesso clan sembra che in lei qualcosa pian piano muti, non si è mai interessata al dopo, al futuro eppure è disposta a far morire il suo nome insieme a sé stessa? Disposta a lasciare che tutto finisca con lei e la Yugure oppure vuole lasciare qualcosa? Sono domande che inevitabilmente la portano a lui, l’avvicinano e le fanno sorgere dubbi. Non sorride mentre termina la camminata e fissa su di lui i suoi occhi freddi, lo analizza in quella trasformazioni andando a memorizzarne con attenzione l’aspetto, una parte di lui che deve imparare a riconoscere, evolverà probabilmente così come è evoluta la sua stessa parte Goryo, in parte portatore del sangue Kokketsu. Arresta il passo quindi andando semplicemente a squadrarlo con attenzione <sei ancora vivo> aggiunge, non è una cosa così scontata in quel mondo ed è corretto ricordarlo[Fuyumi][chk -30] Scene viste e riviste. Nella sua testa. Lei che cammina verso di lui. Lui che cammina verso di lei. Lei pronuncia il suo nome, chiamandola, e lui fa lo stesso con il suo. Si volge frontalmente a Medusa, iniziando una piccola marcia verso di lei. Il Sangue nero continua a sgorgare, lento, al di fuori della ferita inflitta mentre quell’aura violaceo lo avvolge in tutto e per tutto. Forse la prima volta in cui Medusa lo vede con l’innata attiva, in quella piccola mutazione del suo aspetto. Non se ne cura, però il Kyùketsuki. Si cura solo di volgere il passo a poco più di un metro da lei, in cui si arresta. Fa fatica a scostare le iridi da quegl’occhi. Il tratto distintivo che più ama dell’altra. Lo stacca però, per un attimo alzando il capo verso quella grossa farfalla dall’aspetto umano. < Salve .. Sono Rio, il Kyùketsuki . > si presenta, salutandola. Sa bene quanto particolari siano quelle creature. Ha già avuto modo di conoscere Umiko e Seika, e non intende aver problemi o sembrar scortese. Pochi attimi di attesa, prima di riportare lo sguardo ad altezza d’uomo riposandolo su quei lineamenti < ormai non lo sono più da un bel pezzo .. ma diciamo che faccio in modo di restare tra i vivi .. > sentenzia, riferendosi alla necessità di bere Sangue umano così da sostituire il Sangue Kokketsu perso ad ogni attivazione innata. Una sua fissa, inutile, di cui ormai però ne ha creato un modo di vivere. Il cacciare corpi umani, per poi macellarli. Estrarne il sangue quando ancora caldi e berne in maggiore quantità . Da questa sua nuova fissazione ha estratto il proprio soprannome. < .. HIHI . > eccola, la risata .. Nervosa, stizzosa. D’altronde si trova di fronte a lei. Sì, è nervoso. Ti è mancata Medusa ? Ci hai ripensato a quel suo modo strano di ridere ? O solo a come manovrarlo sotto la soggiogazione dell’infatuazione così da prendere ciò che ti serve maggiormente ? < ho ricevuto la tua Lettera, sono qui per aggiornarti .. > continua < il mio compito è in stallo .. Lei mi ha chiesto di incontrarmi con Yukio .. > abbasserebbe il tono al solo pronunciare il nome dell’Hasukage < perché reputa che lui possa essere un migliore Sensei, per ovvie ragioni .. > alza le mani facendo notare il Sangue nero sgorgante dalla ferita < dovrei incontrarlo, ma non è facile .. è molto impegnato, neanche al Tempio riesco ad incrociarlo .. > arriva subito al sodo, proprio per una necessità di dimostrarle quanto abbia lavorato per lei anche se lontani < però se lui rifiuterà, allora lei mi prenderà come allievo .. > conclude, facendo un occhiolino verso l’altra. Non è facile la situazione, ma comunque ancora non fallita .. < quanto manca ? .. all’azione ? > la solita domanda, che le rivolge sempre. Ansioso di iniziare a manovrare il caos . E di affiancarla in ciò. [Equip Tasca Porta Oggetti: Fuuda libero x2 | Tonico recupero chakra x1 | Tonico Curativo x1 | Fuuda con tronchetto x1] x [Chakra: ON] x [Kokketsu no Hijutsu LVL1: ON] x [PV (-1): 98/100] Si avvicinano e si incontrano effettivamente, osserva ancora quei cambiamenti dati dall’innata attiva, lascia che lui si mostri in quella forma che forse non vuole tenere nascosta, come invece fa lei con il fantasma, ma che comunque le permette di apprendere qualcosa in più. Ne ascolta le parole scuotendo appena il capo appena sente parlare di Yukio <stai lontano da lui> ammette semplicemente, lieve la preoccupazione che traspare nel tono solitamente freddo, suo padre lo conosce fin troppo bene, far avvicinare un simile genin con tutte quelle informazioni al tessai è la cosa più pericolosa che possa mai venirle in mente, pericolosa non solo per lei e i suoi piani ma anche per lui che rischierebbe poi di ritrovarsi incastrato nella stessa maniera in cui è stata bloccata lei per anni <è troppo rischioso per te ora> ammette con molta semplicità <la sua specialità è giocare con le menti altrui, non so come si comporti con i nemici ma l’ho avuto al mio fianco abbastanza tempo per capire che saresti a rischio> ammette mentre la fraflla li ascolta, andrebbe a planare verso il terreno davanti alla panchina come risposta alla presentazione iniziale “Fuyumi, la madre dell’Ade” replica lei dimostrando quindi di avere una sua volontà, non si è mai imposta la Kunoichi su di loro, lascia che si interfaccino con il mondo con assoluta libertà. Tace quindi l’alata lasciando che ora l’evocatrice ricominci il suo muoversi nuovamente <sediamoci> interrompe quindi quel discorso invitandolo a prendere nuovamente posto all’ombra, meglio evitare che il sole vada a marchiare le loro pelli, meglio evitare una scottatura dalla quale potrebbe effettivamente curarsi velocemente ma meglio non continuare <manca poco> solo dopo che anche lui l’avrà raggiunta, la farfalla poggiata ai loro piedi, davanti come a controllare a fornirle il supporto di cui aveva bisogno <ora che i Doku sono sotto il mio comando non ci resta che muoverci verso Oto> ammette lei, con il potere dell’ultimo clan del suono schierato al fianco di Koichi e gli Uchiha possono finalmente muovere guerra a Kunimitsu <e come promesso poi ti libererò da Konoha> il piano è mutato appena nei suoi confronti, tenerlo al loro fianco e quanto possibile al sicuro tra le mura (?) del suono è la scelta migliore, specie ora che rischia di avvicinarsi troppo a Yukio e al suo potere <ti aiuterò quanto possibile con il tuo clan, ho accumulato un po’ di esperienza> è stata letteralmente circondata da loro durante gli anni in cui si era trasferita nella residenza del capoclan. Una domanda poi muore su quella sua stessa bocca, le labbra che si schiudono appena mentre lo sguardo andrebbe rivolgersi verso Oto, la direzione almeno in cui si trova quel villaggio, tace però andando a richiuderle velocemente, deve riflettere in merito[Fuyumi][chk -30] A quanto pare il Kyùketsuki non ha problemi neanche con questa Farfalla. Quest’ultima risponde alla sua presentazione < mh ? > aggrotta la fronte .. Stare lontano da lui ? Dal suo Capoclan ? < quindi devo interrompere la missione di spionaggio con l’Hokage ? > replica dubbioso. D’altronde se deve star lontano dall’Hasukage, vuol dire che non potrà tornare da Furaya per potergli dire di allenarlo. DI nuovo. < ho sentito parlare molto di lui .. Non ti nascondo che la curiosità di conoscerlo è molta, però se mi dici di stargli lontano lo farò .. > non vuole tradirla.. Ed andare in bocca ad uno che ha la capacità di manovrare le menti altrui potrebbe essere alquanto rischioso . Visto le basse capacità del Genin < va bene .. > sibila, muovendosi subito verso la panchina ove alloggiava fino a poco fa. Qualche passo, prima lasciar cadere le natiche su di essa e riacquistare l’ombra sotto il ciliegio. Le ginocchia fanno da sosteno flettendosi e lasciando che i quadriciti sorreggano per qualche attimo il peso del corpo, prima di entrare a contatto con la lignea superficie della panchina e dello schienale della stessa. Accavalla le gambe, poi, portando la sinistra al di sopra della gemella . < io non voglio tornarci a Konoha .. Medusa . Voglio venire con te ad Oto .. > secco. Senza fronzoli. La prima volta in cui esterna un suo desiderio verso la Jonin. Gli parla sincero, non va a dirgli la reale motivazione per cui voglia seguirla ad oto, ma gli lascia intendere di volerla seguire < inoltre mi stai dicendo che potresti insegnarmi molto, anche riguardo il Sangue nero , quindi te lo chiedo ufficialmente .. > deglutisce, volgendo lo sguardo verso gl’occhi dell’altra.. < posso non rientrare a Konoha ? > conclude. Non scosta lo sguardo, rimane fisso verso quell’eterocromia. Vi ci si perde per un attimo, che nella sua mente dura un’eternità. Una piccola ruga compare tra le sopraciglia, come in un segno di supplica. Non vuole doversi allontanare di nuovo così a lungo da lei. Non proprio ora che si sono ricongiunti. Succube, dei suoi sentimenti e del suo unico volere. Essere al fianco di Medusa. Essere al fianco della Regina. Non conta il prezzo. Non conta che il suo amore non sia ricambiato. Conta solo il non volersi riallontanare da lei. [Equip Tasca Porta Oggetti: Fuuda libero x2 | Tonico recupero chakra x1 | Tonico Curativo x1 | Fuuda con tronchetto x1] x [Chakra: ON] x [Kokketsu no Hijutsu LVL1: ON] x [PV (-1): 97/100] Proprio le parole del Kokketsu la spingono a ragionare, non può fare certe imposizioni che differenza ci sarebbe tra lei e Yukio poi? Se gli impedisse di limitare i contatti, per quanto spinta dal desiderio di proteggere sé stessa o semplicemente la loro causa. Un respiro profondo mentre lo sguardo va a spostarsi verso la stessa farfalla, l’ha evocata per un semplice motive ed è per quello che ora la fissa, in cerca di qualcosa dell’abilità di ragionare anche per altri e non solo per sé stessa, questo vuol dire essere capoclan? Per quanto ora non si stia proprio occupando di un Doku <no hai ragione> replica alle sue prime parole <devi incontrarlo> non vuole che suoni come un ordine è la semplice constatazione di fatto <io posso dirti qualcosa su quel sangue ma non abbastanza temo> certo potrebbe tentare di rubare rotoli e tecniche così da permettergli una piena comprensione di come funzioni quell’innata ma non è la cosa più saggia che potrebbe venirle in mente <fai solo attenzione in sua presenza, non fare il mio nome e non pensare nemmeno per un istante a me> non ha idea di come stia ora suo padre, dopo il loro ultimo incontro gli ha promesso che non sarebbe tornata indietro, che si sarebbe fatta osservare da lontano e che non gli avrebbe più concesso la possibilità di aiutarla. Non sa quindi cosa potrebbe succedere a quel genin se dovessero finire per parlare di lei, potrebbe andare molto bene così come molto male <il nostro ultimo incontro non è andato proprio bene> ammette lei, alzando appena le spalle. Non può trascinarlo ad Oto così come non è giusto che gli impedisca di fare il suo cammino, tutto questo l’ha compreso solo osservando l’evocazione ghiacciata ai suoi piedi, lei è colei che le permette di riflettere in modo più adulto, più corretto <mi raggiungerai ad Oto ma solo dopo che l’avremo presa, prima sarebbe troppo rischioso> ammette quindi <approfitta di questi momenti per scoprire più che puoi sul tuo clan e sulle tecniche> continua semplicemente scegliendo di fare la cosa giusta. Non nota lo sguardo di lui, continua a non notare quei sentimenti che lei non potrebbe probabilmente nemmeno comprendere, in crisi con l’ultimo pezzo di umanità rimasto in lei e sempre più vicino a quella creatura senza alcun controllo <preparati bene perché quando mi raggiungerai dirai addio all’alleanza e alla sua sicurezza> continua, sì ha già deciso che lui farà parte di quel progetto futuro. In lei continua a rimanere quel quesito sospeso, osserva la farfalla quasi rapita, spera che sia lei ad aiutarla a darle quale suggerimento, spera che sia semplicemente la Madre a trovare una risposta al posto suo <cosa ti è successo a Konoha?> non è la prima volta che lui mostra astio verso quel villaggio o che le chiede di non doverci far ritorno ed ora alla fine è il momento che lei sappia, nonostante si sia sempre dimostrata così disinteressata. Si volterebbe ora verso di lui, andando semplicemente ad accavallare le gambe, intenso ma al contempo gelido lo sguardo [Fuyumi][chk -30] Seduti ormai, all’ombra del Ciliego. In piena fioritura. Un posto riservato agl’innamorati, così dicono. Un posto così romantico ove i due ora si trovano. Uno scherzo del destino, probabilmente . < Medusa, io ti ho giurato fedeltà .. se reputi sia troppo rischio un mio incontro con Yukio, sono disposto a non andare .. > sentenzia sincero .. Farebbe tutto per lei. Anche la richiesta più disumana o inaccettabile < allora andrò, e proverò a non deluderti .. > forse la prova più grande. Medusa gli ha appena chiesto di non pensare neanche per un istante a lei ? Lui, che pensa in ogni singolo attimo solo e solo a lei .. Una sfida, come molte altre. < come mai non è andato bene ? . > replica cercando di intraprendere discorsi diversi ai loro soliti. Vuole sapere di più sul suo conto, scoprire la storia.. sapere chi è .. chi è stata, e come ha fatto a diventare così . Lo sguardo, adesso si scosta dagl’occhi eterocromatici dell’altra. Si volta, ora verso la Farfalla, un attimo prima di riportarli verso la Doku .. La mano destra si alza poggiandosi sull’asta dell’occhiale. Un breve momento, ove li riposiziona per poi abbandonarla sulla coscia < va bene, cercherò di raggiungere il maggior numero di informazioni prima di abbandonare ogni ruolo convenzionale in questo fottuto mondo di Ninja burattini .. > rabbioso, quasi un gesto di stizza si palesa al termine di quelle parole .. < sarò pronto .. quando arriverà il giorno .. sarò pronto .. > quasi si auto convince. Manca poco, e ciò non fa altro che aumentare l’eccitazione nel periodo di attesa . < oo . > tira indietro il collo, ruotandolo e scostando lo sguardo verso il suo fronte. La prima volta che Kimi si addentra in tali discorsi con lui .. Non attende molto, il busto si sposta dallo schienale chianandosi in avanti e poggiando i gomiti sulle cosce < vedi .. > non ne ha mai parlato, con nessuno .. < sono nato e subito stato adottato da una donna di Konoha . Ho vissuto con lei i primi anni della mia vita, ma talmente poco da averne pochissimi ricordi. Ho la sola immagine di una casa che brucia, fiamme ovunque .. > ruota il capo qualche attimo volgendo le iridi verso quelle della Doku .. < quella è la notte in cui lei è morta . > freddo il tono, apatico. < tutti dicono l’abbia uccisa io, a nove anni .. quella stessa notte . Non lo ricordo, però ti confesso che non me ne stupirei visto come sono ora . HIHI > la seconda risata .. Parte nel momento per molti meno consono . Ma lui se la ride al pensiero. Continua, freddissimo e distaccato con il tono, come se parlasse della storia di qualcun altro < da quel giorno sono sempre stato trattato come il mostro. Colui da non frequentare, colui che ha ucciso la madre .. ho ricevuto così tanto odio da diventare così sorridente .. > alza le sopracciglia mostrando un grosso sorriso, un ghigno gigante sul volto .. < HIHIHIHI > ride, con i denti stretti < e non vedo l’ora di ridarlo indietro .. > la mano destra si alza, portando polpastrello dell’indice e del pollice in contatto e muovendola a mimare ciò che dice, ritmicamente < ogni .. singola .. goccia .. di .. odio .. > il ghigno sparisce. Serio. Rabbioso, di colpo . [Equip Tasca Porta Oggetti: Fuuda libero x2 | Tonico recupero chakra x1 | Tonico Curativo x1 | Fuuda con tronchetto x1] x [Chakra: ON] x [Kokketsu no Hijutsu LVL1: ON] x [PV (-1): 96/100] Fedeltà. Resta silente qualche attimo a quelle parole, lui le ha giurato qualcosa che lei non ha mai dato davvero a nessuno se non a Nemurimasen e per quale pro? Ora si ritrova sola come è sempre stata nella sua vita d’altronde. Lui comunque prosegue nelle domande, nel discorso andando avanti senza conoscere come è giusto che sia dato che l’ha tenuto all’oscuro di gran parte della sua vita se non praticamente tutto. Sorride appena a quella domanda, un sorriso amaro e al tempo stesso divertito, la rabbia provata in quel momento e la paura di perdere Yukio, il continuare a sentirsi così debole ed impotente in sua presenza unito all’incapacità di far comprendere i suoi sentimenti si mischiano nello sguardo, non ha cancellato quella nottata dalla sua memoria e probabilmente mai riuscirà a farlo, ha segnato un punto estremamente importante nella sua stessa storia, una svolta così potente da manifestare i suoi strascichi ancora oggi, in ogni suo passo avanti, in quelle riflessioni e nel suo modo di fare <in un certo senso credo d’averlo tradito> ammette con molta più calma di quanto ci si potrebbe aspettare visto il tumulto che in lei si muove adesso <ma quando una figlia prende la sua strada non è sempre così?> domanda semplicemente, una domanda rivolta verso Fuyumi ora, non è stato così anche con Umiko? Non si è ribellata anche lei, la osserva attentamente, cerca una conferma, un supporto emotivo a quelle parole. Non c’è senso di colpo in lei solo fatalità, sa che sarebbe potuta andare in maniera differente se solo loro due fossero stati diversi, se solo lei non fosse una creatura infernale. Ascolta poi la confessione dell’altro, vede mutare il suo atteggiamento, vede cambiarlo e nota quella rabbia, quell’odio che lei stessa ha provato per prima sulla sua pelle, non c’è che cieca furia e per quanto possa comprendere come finisca sempre per consumare il portatore non riesce ad allontanarlo da quel fuoco che vede ardere in lui, lei stessa si è lasciata consumare e ha distrutto i fautori e i colpevoli, non può che sostenerlo in questo, comprendendo finalmente il motivo per cui vuole allontanarsi, non essere mai riconoscente da un villaggio che prima ti ha tolto tutto e poi ti ha dato il potere, può quasi immedesimarsi in quella necessità. Ecco che quindi ora lei andrebbe semplicemente ad alzare la mano destra in sua direzione così da volergli poggiare l’indice sul volto, evitando le tracce di sangue nero, proprio perché le è stato insegnato. Vorrebbe solo lasciare che il palmo della sua mano si poggi sulla chiara pelle altrui, non c’è innata attiva in lei, non c’è veleno in quel tocco, ora che la ferita sul pollice si è comunque rimarginata, solo la necessità di comunicare anche attraverso il corpo quei pensieri che a parole risulterebbero solo pallide frasi fatte. Una carezza che andrebbe a percorrere lentamente i lineamenti altrui <ti aiuterò> replica lei <non ci fermeremo finché ogni singola goccia del loro sangue sarà a terra> ammette. La vendetta, un piatto che l’ha catturata una volta sola e l’ha quasi distrutta <ma dovrai imparare a trovare obiettivi al di fuori di questo, altrimenti quando ti vendicherai la tua stessa vita sarà finita> questa è pura esperienza. Una madre a cui è stato tolto tutto, una donna a cui è stata impedita la realizzazione di quel sogno in cui nemmeno osava sperare <lo so> replica quindi. Ricorda con quanta furia di è accanita sugli Uchiha e soprattutto ricorda la sofferenza successiva unita all’incapacità di trovare altri motivi per non lasciarsi semplicemente morire[Fuyumi][chk -30]
Giocata del 29/06/2020 dalle 21:07 alle 22:59 nella chat "Bosco dei Ciliegi Logoro"
C’è qualcosa di più grande. Dietro quella fedeltà giurata, un sentimento ancor più puro e genuino. Ciò rende il Kyuketsuki ancor più antitetico di quanto già sia. Sangue nero, demoniaco circola dentro di lui. La Morte è il fulcro della sua vita. Anima e corpo vivono per essa . Più antitetico di così ??? Lui uccide, per sentirsi più vivo.. quella sensazione la riesce a provare solamente quando conficca i canini dentro la pelle altrui ed inizia a succhiare via il Sangue. Eppure ama con tutto se stesso, una persona che a malapena conosce. Sa così poco di lei, però lo sente, dentro di se. Quel brivido ogni sera in cui chiude gli occhi e vede lei ne è il segno principale. Come adesso, sentimenti difficili da spiegare e descrivere ma lo sente. Lui ora è esattamente dove vorrebbe essere. Con quella voce che gli danza nel meato acustico, con quell’odore che inebria il bulbo olfattivo, con quegli occhi a fissarlo. Amore e fedeltà. Il fulcro de rapporto del Kyuketsuki e Medusa. Conosciuti grazie alla necessità di Caos. Un sentimento così puro, dentro quella loro continua ricerca di oscurità < allontanarsi dalla propria famiglia a volte è una necessità > sibila cercando di giustificare in tal modo anche l’omicidio della sua stessa madre < se hai fatto quella scelta, quel giorno, vuol dire che era ciò di cui necessitavi > non entra nei meandri del discorso . Vorrebbe sapere ma coglie la difficoltà di parlare di Yukio. Anche viste le frasi precedentemente proferite dall’altra. I gomiti del Kokketsu sono ancora sulle cosce, con il busto buttato in avanti. Gambe non più accavallate, e piante dei piedi ben salde sul terreno . Ruota semplicemente il capo perdendosi di nuovo con gli occhi violacei in quelli della Doku . Una piccola smorfia a segnalar la nascita di un sorriso. Non un ghigno, dei suoi tipici malati, bensì un semplice, amorevole sorriso all’udir quel suo ‘ ti aiuterò ‘ . Perché dovrebbe ??? Perché non dire che raderà al suolo Konoha per il suo solo Ego, o per una sua semplice necessità . Perché quella parola?? Perché tendere ancor di più la mano verso un ‘cucciolo’ già succube di lei < per due come noi la parola che sto per dire molto spesso non significa molto Medusa , ma la dirò lo stesso > la fissa dritta negli occhi con quel sorriso dipinto in volto < grazie . > scandisce bene la parola. Lasciando danzare la lingua in ogni suo movimento . Quella parola racchiude tutto. Grazie di avergli dato un obiettivo, di averlo reso vivo quando si è sempre reputato morto, di avergli dato modo di avviare la sua realizzazione, di avergli dato l’oscurità in quel mondo pieno di luce. Ed ora, come se già tutto questo non bastasse, gli dice anche di volerlo aiutare.. < ho già un obiettivo molto più grande . Ho sempre ricercato e sempre ricercherò il Potere. In ogni sua forma demoniaca.. > il tono della voce è secco. Serio, tanto da non essere mai spezzato da quella sua tipica risata. Lo avevate notato ?? < è il mio unico vero Obiettivo .. > conclude. Pochi attimi in cui le sopracciglia si muovono lievemente all’in su prima di roteare nuovamente il capo, volgendo lo sguardo di fronte a se. Non analizza più ciò che dice. Parla con il cuore, sincero e schietto. Non nasconde nulla, ma non lo ha mai fatto con Kimi. Non ne ha mai sentito la necessità. Sentimenti esclusi, sia chiaro.
< e tu, invece, cosa ti ha reso quella che sei oggi??? > replica, insomma la domanda. Forse una domanda troppo ampia, però da cui traspare l’interesse del Kokketsu e la chiara volontà di sapere di più su di lei. Su colei a cui ha giurato la sua eterna Fedeltà. [Equip Tasca Porta Oggetti: Fuuda libero x2 | Tonico recupero chakra x1 | Tonico Curativo x1 | Fuuda con tronchetto x1] x [Chakra: ON] x [Kokketsu no Hijutsu LVL1: ON] x [PV (-1): 95/100] La farfalla veglia su di loro, ma soprattutto su di lei, le fornisce la forza per parlare, la lucidità per trovare le parole corrette e lasciare almeno un po’ da parte quel suo essere irrazionale ed istintiva, una parte di lei che comunque viene mostrata, il discorso devia quindi passando sul loro passato, o meglio quello di Rio stesso che ora si mostra a lei, si scopre quel tanto che le basta per comprenderlo meglio anche se ancora è ben lontana dal capire cosa provi per lei, figurarsi se ne è in grado. Accetta il ringraziamento semplicemente chinando il capo, lascia scivolare la sua mano riportandola verso il fianco, si è persa in quel gesto per un solo e breve istante eppure non torna il solito ghiacciolo, continua a mostrare parte di quel che è senza nascondere il tutto, ci sono tante cose che lui non può immaginare e non conosce e forse per questo lo sguardo ai suoi occhi non perderà mai quel ghiaccio di fondo con cui si è ricoperta sin da piccola per accettarsi, o almeno sopravvivere a quello che si è sempre considerata <il potere> una stilettata per lei quella ricerca, conosce chi ha inseguito quello stesso obiettivo ed è colui che per l’ennesima volta sta tradendo l’unica sua richiesta non presentandosi al suo fianco, il potere li ha sempre divisi e pian piano si sta rassegnando al fatto che li separerà definitivamente un giorno <ti corrode> ammette lei <andare alla ricerca di esso non farà altro che distruggere te e tutto ciò che ami> lei nel caso di Nemurimasen, è stata lei ad essere distrutta. Gli occhi si spostano alla farfalla, silenziosa le chiede ancora aiuto, supporto, sa come dimostrare la sua tesi eppure lo teme, riaprire quella ferita consapevolmente non è mai una scelta che ama prendere <tu credi di non poter morire ed io sono come te ma esiste qualcosa di peggio: sopravvivere anche quando vorresti solo abbandonarti e spegnerti> lo sa, lo sa fin troppo bene cosa si provi in quei momenti, ci ha messo anni per recuperare una parvenza di lucidità mentale, resta uno degli argomenti da non toccare mai con lei, una delle poche cosa in grado di farla scattare o di annientarla e ridurla al silenzio, un segreto che tiene con estrema cura e che ha condiviso solo con chi ha reputato degno, a parte Kioshi ma è stata fortunata con lui <ciò che sono io oggi è il risultato del dolore Rio> le parole suonano quasi gravi, lei continua ad osservare la farfalla, la vera domanda è solo se Rio sia degno di quello che dovrebbe mostrargli, solo capire se sia degno di conoscere il più grande trauma e punto debole, il resto della sua triste vita non è che una passeggiata se paragonata a tutto quello <io sono la Morte, nata da uno stupro> ammette senza problemi <ho ucciso mio padre quando ho scoperto di essere una Doku e non mi sono più fermata, non so nemmeno se colei che mi ha partorito sia ancora in vita> la fa decisamente breve, ha più sangue lei sulle mani di Konoha tutta probabilmente <Mignolo destro dell’Akatsuki ed ora semplicemente fantasma di un passato a lungo dimenticato, anima donata all’aldilà> un sorriso le sfugge con quelle parole <sorella della morte e demone di distruzione> tutto questo per lei è il rapporto con le farfalle, il naturale corso del suo destino, potere che non ha cercato davvero ma trovato e a cui si è legata per affinità naturale <e diverrò una di loro alla fine> la mano si vorrebbe spostare verso la testa della madre così da accarezzarla appena, le ama e si vede. [tag gli stessi] La sensazione che prova è chiara . Leggerezza. Il tempo scorre, ma non viene percepito. Tutti i pensieri superflui sono totalmente lontani. Ciò che conta adesso è lei e solo lei. Vendetta, potere, viaggi, missioni, conoscenze, amicizie. Tutto è superfluo. Non vale nulla in confronto a Medusa. La ringrazia, non a caso. Con quel semplice ‘grazie’ ha cercato di racchiudere ogni sentimento. Lei lo apprezza, tanto da iniziare un discorso privato. La segue, il Kyùketsuki con estrema attenzione. Il capo ruotato verso lei con le iridi fisse esattamente verso il volto altrui. Ciò che proferisce rappresenta una porta, verso il passato, verso la vera essenza di quella donna. Interessato, visibilmente, seppur completamente distaccato da qualsivoglia smorfia. La ascolta, annuendo < .. è esattamente per quello che lo ricerco. Per la distruzione di ogni dogma di questa inutile società .. > sentenzia con tono rabbioso. Sa bene che il Potere ha un prezzo. Altissimo. Ma è pronto a tutto. < quello di cui parli è la sola unica cosa di cui ho paura. Ora sono nel pieno della mia vita, ho voglia di vivere , di fare, di uccidere .. > un attimo di pausa < ma poi ? la mia immortalità sarà un problema non da poco .. > come farà ? Il giorno in cui gli stimoli saranno finiti ? Gli obiettivi raggiunti ? Come farà a lasciarsi andare, uno come lui , immortale ? Dovrà sempre trovare nuove vie .. Ecco, adesso, Medusa perdersi nei meandri della memoria. Aprendo in parte quella finestra sulla suo essere. Su tutti gli avvenimenti fondamentali che l’hanno resa tuttoggi, così .. esattamente com’è. Inarca lievemente le sopracciglia il Kokketsu, trasparendo quelle poche sensazioni alle parole dell’altra . Molti gli avvenimenti negativi . L’uccisione del padre, simile a quella della madre del Kokketsu. Lei stessa si definisce un’anima donata all’aldilà e demone di distruzione. Termini così simili a quelli uditi da sempre dal Kyùketsuki. Demone dal Sangue nero, frutto di esperimenti con gl’Inferi stessi. Portatore e ricercatore di caos ed oscurità in questo mondo così pieno di fastidiosa luce. Così tante cose in comune tra i due. A volte nella vita ci si ritrova con persone con cui si capisce di avere molte cose in comune seppure prima di quel giorno i due non si sono mai incontrati. Ne prende consapevolezza ora l’Akari. Sono così simili quei due. Le loro esperienze distanti li hanno resi quelli che sono oggi. Nella testa del Kokketsu ciò non fa altro che incrementare quei sentimenti. Come potrebbe reagire altrimenti ? In questo mondo, in cui è cresciuto solo ed abbandonato ha appena trovato una persona come lui . Vi ci si rispecchia a tal punto da riversare tutto quell’amore verso un unico individuo .. ed è lei .. < Medusa .. credo tu sia l’unica persona che in questo mondo possa capire ciò che provo, ed ho provato sino ad oggi .. insegnami tutto ciò che puoi insegnarmi .. fammi tuo adepto, fammi tuo . Più di quanto già sono .. > sibila secco .. Dopo tutte le atrocità di cui le ha parlato, lui non vuole altro se non stringersi ancor più a lei .. Una richiesta che va ben oltre i suoi sentimenti. Adesso non è più questione di amore, ma di necessità . DI voler imparare dall'unica persona che potrà mai capirlo .. [Equip Tasca Porta Oggetti: Fuuda libero x2 | Tonico recupero chakra x1 | Tonico Curativo x1 | Fuuda con tronchetto x1] x [Chakra: ON] x [Kokketsu no Hijutsu LVL1: ON] x [PV (-1): 95/100] Lui non sembra essere pronto a demordere, forse non ha idea di quale sia il costo da pagare, non potrebbe effettivamente conoscerlo. La sua mano esista sulla farfalla, trema appena e sospira, ricaccia giù lungo la gola quel dolore che torna a trafiggerla al solo pensiero, chiude le palpebre il tempo necessario per evitare che le lacrime si palesino su quel volto che ha giurato di non piangere mai più per la figlia morta. Il passato è passato e deve smettere di soffrire in merito, otto gli anni che le ci sono voluti per poter tornare tra i vivi e smetterla di sopravvivere a metà tra pazzia e lucidità, solo le farfalle in quel periodo, così vicine al punto da arrivare a considerare Umiko un po’ come se si trattasse della stessa Yume ed ora la madre considerata come quella figura che non le ha mai dato amore e nemmeno un nome a dirla tutta. Un allievo, ecco infine quella parte, una proposta che lei stessa voleva fare ma per cui non si sentiva pronta, esita e lascia che tutti i sentimenti la trascinino, non risponde ancora solo andrebbe a spostare il chakra <sarò la tua guida nel Caos> ammette riaprendo le palpebre, uno scambio di sguardi con l’evocazione mentre cercherebbe di andare a portare il chakra verso il solco centrale. Ora è decisa, pronta non lo sarà mai d’altronde <ma prima dovrai davvero di cosa parlo> ed è per questo unico motivo, come primo atto ufficiale da sensei andrebbe a liberare il chakra come un fiume in piena che rompe gli argini nella sua stessa mente. Se fosse riuscita quindi ora il gene Goryo andrebbe ad attivarsi in lei <cosa il potere toglie> con il richiamo dell’innata lei andrebbe ad alzarsi in piedi, solenne e con le spalle dritte, sta soffrendo è quel semplice gesto che rischia di distruggerla, sommergerla. Non sta solo mostrando una parte importante del suo passato ma sta per raccontarla. Così mentre i suoi capelli mutano andando a schiarirsi fino a diventare bianchi anche gli occhi si modificano0: entrambe le iridi diventano rosse mentre le sclere si tramutano in un profondo e nero mare. Questo forse potrebbe essere abbastanza ma ora la sua pelle mostra tutte le cicatrici di una vita di dolore e masochismo. Le labbra si fanno nere, come bruciate mentre il corpo intero si riempie di taglietti e segni, sono alcuni però quelli davvero importanti, ad iniziare dalla base del collo, lì spunta una bruciatura antica ma presente: il simbolo dei cacciatori di taglie, una testa di lupo. Sul cuore una scarnificazione dai tratti incerti e indefiniti, altra ferita autoinflitta, appare una semplice sigla “K-21” proprio sul cuore. Se questo già non fosse abbastanza si mostrano anche i segni della perdita dei figli, sospira senza abbassare lo sgu7ardo lei, per ora incapace di sopportarne la vista, in questo momento almeno <il potere toglie tutto> sul ventre, proprio lì dove dovrebbe trovarsi l’utero un profondo taglio rossastro, come infiammato e in via di guarigione, le percorre tutto l’addome, in maniera perpendicolare al centro del corpo, un taglio netto e profondo. Similmente sulla schiena due piccoli segni rossi, anch’essi infiammati, tagli all’altezza dei reni e poco più grandi di quell’organo <anche le speranze che non avresti mai pensato di avere> ammette lei. La mano destra ora trema, andrebbe a poggiarsi sul suo ventre <aspettavo una bambina, ero all’ottavo mese.> la voce trema, fa fatica a parlarne specie ora che sente Nemurimasen così lontano <Yume> le lacrime ora si palesano, si manifestano negli occhi scuro, sangue però quello che si può vedere riempire le palpebre <io non sarò più il prezzo da pagare di nessuno, dovessi mettere fine alla tua vita personalmente> la voce trema, la mandibola irrigidita dalla fatica di trattenere quel fiume <ti aiuterò a diventare potente ma se ti perderai in questa via allora eviterò di essere il danno collaterale> ammette quindi, senza smettere di guardarlo <conosco la tua rabbia perché l’ho provata. Ho ucciso i colpevoli e massacrato i loro cari> ammette, non si pente gli Uchiha lo meritavano. Tace quindi incapace di dire altro, ora davvero al li9mite delle sue capacità[tag gli stessi] Farfalle . reali . Poi, farfalle nello stomaco . Sente ancora una volta quella unica sensazione. Riesce a provarla solo quando è con lei. Completamente sconosciuta, tanto da non saperle dare una definizione. Inconsciamente lo sa, benissimo, quanto prova verso Medusa e all’udir quell’accettare la sua proposta una fitta lo colpisce. Il diaframma si blocca, la sudorazione aumenta . Ha davvero accettato ? Sarà la sua guida . Le labbra si schiudono, rimanendo separate. Letteralmente a bocca aperta .. La salivazione aumenta, ed ecco che con un riflesso fisiologico va a deglutire . Epiglottide che sale, sonora ed ecco che la deglutizione viene messa in atto . Inumidisce in tal modo la gola .. seccatasi < …. > mandibola che cala , al notare quella mutazione altrui. I capelli, radicalmente cambiati .. quelle cicatrici, così simile alle stesse del Kyùketsuki e poi quei segni, visibili nella pancia . Lo colpisce, notevolmente quel cambiamento. Lui abituato a vederla cupa, scura, con quell’eterocromia ora si trova una persona completamente diversa nell’aspetto, ma totalmente uguale nell’essere . Sgrana gli occhi. La mano destra si alza posandosi sull’occhiale. Come a riposizionarlo .. Ricerca la certezza della realtà di quello che i suoi occhi vedono .. < una .. – ba – mb i > neanche conclude il pronunciare . Stupito. Non sa cosa voglia dire . Come potrebbe ? E’ così inesperto il Kyùketsuki . Non sa nulla della vita, non sa nulla di niente .. Come può capire quello che sta provando Medusa ? E per di più, come potrebbe capire quanta valenza abbia questa confessione ? La bocca è spalancata, ancora . Il Kokketsu è in una quelle situazioni in cui vorrebbe dire qualcosa, però è ben cosciente di quanto possa essere superflua qualsiasi cosa proferita . La squadra, ancora in quel cambiamento .. Non chiede , sarebbe fuori luogo . Ne analizza tutto, seppur l’occhio si posa inevitabilmente su quella cicatrice addominale. Nella zona dell’utero . Danzano gli occhi da lì, al volto di lei . Quelle lacrime .. sono un’esplosione. I sentimenti del Kokketsu esplodono in un big bang . Una donna come Medusa, ora è con le lacrime sanguigne agl’occhi. La nota trattenerle .. Mostra le sue debolezze ad uno come lui .. Quanto vale questo? E’ un momento così topico. Unico, enormemente pieno di sentimenti . Non pronuncia nulla il Genin . Non vuole .. La mente si concentrerebbe sulla ferita già aperta sull’avambraccio destro . Qui parte del Sangue nero inizierebbe ad uscire copioso . Fluttuante, avvolto da un’aura violacea . Si andrebbe presto ad addensare tra i due in un’asta nello spazio separante i due . Lo plasmerebbe, quindi, dandogli la forma di un avambraccio , terminante con una mano aperta . Cinque dita, definite quanto meglio potrebbe, come lo stesso braccio . Fino alla piega del gomito . Il costrutto avrebbe la lunghezza di un metro ed il diametro di venti centimetri . Quella mano verrebbe già plasmata in modo che si dovrebbe poggiare sulla guancia di lei . Una sorta di carezza, tramite il costrutto .. Non sa se l’altra abbia l’innata Doku attiva o se quella del momento potrebbe sfaldarlo. Non gli interessa . Ciò che vuole fare è dare il suo conforto a lei , pur restando distante dalla sua pelle velenosa . Proverebbe a racchiudere in quel gesto, tutte le parole che vorrebbe proferire . Un pizzico di dispiacere , inevitabile . < … > lo sguardo è fisso, verso gli occhi mutati di lei .. Silente . [Equip Tasca Porta Oggetti: Fuuda libero x2 | Tonico recupero chakra x1 | Tonico Curativo x1 | Fuuda con tronchetto x1] x [Chakra: ON] x [Kokketsu no Hijutsu LVL1: ON] x [Creazione Costrutto 1/2 ] Il silenzio cala, quando vede il costrutto avvicinarsi però, anzi crearsi sulla sua guancia andrebbe a fare un solo, singolo passo indietro, veloce come lei sa essere, istintiva al punto da non volersi far toccare, un animale ferito quello che ora si ritrova davanti Rio. Rifugge da quella carezza perché è troppo esposta per farsi anche solo sfiorare da qualcuno la madre stessa reagisce a quel gesto tornando ad alzarsi in volo e andando a pararsi tra lei e Rio, enorme e lo spazio c’è solo perché ha arretrato “Ora basta” non dice altro la farfalla, che protettiva come una vera made la protegge, nascosta quindi dietro all’evocazione lei tornerebbe semplicemente a sopire in lei quel sangue Goryo <ora sai> non tutto sì ma gran parte di quello che le è successo, gran parte di quello che è diventata e di ciò che ha subito <e ricordati: cresci e lascia che il tuo potere aumenti non andare a cercarne altro. Yukio ti mostrerà di cosa siete capaci> ammette semplicemente <ma fai attenzione ai suoi Genjustu, manipola la realtà> che poi l’abbia fatto solo con lei non può saperlo <fissati su qualcosa che sai solo tu e controlla che continui ad esistere, se sparisce fatti del male è troppo forte per cercare altri modi> consigli di vita vissuta i suoi mica intelligenza, ci ha passato una vita vittima delle illusioni di ninja ben più potenti di lei ed è per questo motivo che ora andrebbe semplicemente a rimuovere la sua collana, il simbolo di appartenenza ai cacciatori di taglie. La sgancerebbe con tranquillità andando poi ad aggirare la madre ancora tra loro, la destra che andrebbe a tendersi verso di lui. Si è ricoperta di ghiaccio ma dentro sta soffrendo e ha bisogno di andarsene, è tutto troppo e deve semplicemente lasciare che il dolore e la pazzia si leghino fino a consumarsi, ha tempo prima di correre a cercare un cadavere <usa questo> un gesto semplice, un preoccupazione minima, un vero sensei lo accompagnerebbe ma non lei, non è e non sarà mai la sua babysitter solo gli mostrerà la via a lui poi essere in grado di seguirla. Tende dunque la destra in sua direzione, aspetta solo che lui prenda quella collana <mi troverai presto ad Oto ma per ora cercami al Dojo Doku, in ogni caso loro sapranno dirti dove sono> infondo sono il suo clan ora, come minimo deve tenerli informati sugli spostamenti, o forse no. Ma non è il momento questo <a presto> ed è con queste parole, che solo dopo avergli lasciato il ciondolo a forma di testa di lupo con tanto di collanina andrebbe a dileguarsi, ritornando con la farfalla sulla propria strada, parlano e si lascia consolare mentre vere lacrime ora, nascosta dando le spalle al ragazzo, scendono su quel volto in quella bella giornata di sole. Fa ancora dannatamente male ricordare i dettagli e parlare di Lei[end] Tempestiva, rapidissima , la Doku si tira indietro con la Farfalla che si porta tra loro . Rapido il Genin scatterebbe in piedi .. Alla sua esigua velocità, ma la reazione sarebbe necessaria .. E’ talmente fragile Medusa adesso da reagire in quel modo . La stessa Regina la protegge, proprio a dimostrazione del loro legame .. < ancora grazie Medusa > per avergli mostrato quell’altro lato di sé. Avergli reso visibile quanto il Potere logori, fisicamente .. Un insegnamento così importante per uno come il Kokketsu. Concentrato solo ed unicamente su quella ricerca .. < va bene, starò attento .. > sibila . E’ così inesperto che l’incontro con Yukio gli mette molta agitazione . Non vuole tradirla, non vuole farsi entrare nella mente e trovarsi spoglio di fronte all’Arufa Kokketsu .. Dovrà stare attento, indubbiamente .. < mh ? > la osserva quindi porgergli quel ciondolo . La mano sinistra si alza e lo afferra . Lo fissa per un attimo, cogliendo in leggero ritardo la motivazione per cui gli è stato donato. Un piccolo trucchetto che potrebbe tornargli utile in futuro .. Lo porta, dunque nella tasca porta oggetti, dietro il gluteo . < grazie ancora .. > ripete, sincero . Adesso ha un qualcosa di fisico, appartenente a lei . Sa dove trovarla, sa dove e come cercarla . Il legame si stringe tra i due, ancor di più . I sentimenti aumentano .. Ha scoperto così tanto in così poco, la mano resta ancora stretta al ciondolo, rimanendo all’interno della tasca . La fissa allontanarsi, ancora per qualche attimo prima di portarsi indietro e riposare le natiche sulla panchina . Ne passerà di tempo, prima di decidere di andare via, tornando al Tempio. [Equip Tasca Porta Oggetti: Fuuda libero x2 | Tonico recupero chakra x1 | Tonico Curativo x1 | Fuuda con tronchetto x1] x [Chakra: ON] x [Kokketsu no Hijutsu LVL1: ON] x [End]