Sta come d'autunno, sull'albero, la foglia. -Tattiche-

Free

0
0

21:54 Itsuki:
 Come concordato dalla missiva che avrebbe mandato personalmente al Genin della Foglia, dirigendosi subito dopo aver lasciato Kimi proprio in direzione del confine tra il paese del Fuoco e dell'Aria. Lì avrebbe dovuto incontrarsi con quel giovane artista che lo ha aiutato a far saltare il ponte, un'opera compiuta assieme in quell'effettivo immaginarla proprio dal nulla, tutto nato da un semplice dover accendere una sigaretta, il destreggiarsi del ragazzo con quella stessa carta bomba che poi diede fuoco al cestino assieme alla stessa maglia del canuto, l'illuminarsi di quella punta della sigaretta e poi insomma... È stato un'attimo puntare al Ponte no? Il fatto è che ai tempi il Goryo era indubbiamente distrutto e rovinato, spento e consumato dalla perdita della Kokketsu, stava lentamente riprendendosi ma non ci è voluto poi così tanto per scivolare un po' più giù, calarsi nella follia del suo stesso animo coinvolgendo Mat e lasciandosi ovviamente coinvolgere a sua volta, senza porsi il minimo problema. Il problema sarebbe giunto dopo, più di uno in realtà, se non altro per il Chunin che senza considerare più di tanto la cosa, assolutamente noncurante e dedito al Caos così come intenzionato a prendersi ovviamente le responsabilità così come gli onori del caso, ritrovandosi braccato da due Anbu, soldati di Kusa che Eiji ha respinto seppur di certo non ha peccato della sua solita diplomazia, li ha avvisati, ma poi è andata come è andata. E di lì in poi, la taglia, il coprifronte rigato da Eiji stesso e tutti gli annessi, un'elettrizzante svolta di vita che non disdegna, un lieve sospiro quello del ventiduenne che al pensare tutto quello che sarebbe successo si ritroverebbe poi costretto a concedersi un lieve sorrisetto malizioso, risollevando lo sguardo dal pacchetto di sigarette che è stato estratto dalla tasca sinistra, dei pantaloni del completo, impeccabile come al solito, vien portato alle labbra il filtro di cotone e quel tondino di tabacco prendere fuoco per un solo brevissimo istante, un'aspirare che canalizzerebbe quell'incandescenza in direzione del corpo cilindrico avvolto dalla carta, reprime quella prima boccata tra le guance e poi dopo un lieve aspirare lo lascia andare per aria sollevando lo sguardo, riponendo in tasca il tutto. Sta aspettando poggiato con le spalle ad una roccia, non è sciancato nella posa ma appena abbandonato in quel distribuire il peso verso le scapole, sguardo piatto e solita espressione inespressiva, al collo quel nero tessuto che basterebbe tirar sù per nascondere almeno per metà il viso onde evitare incontri indesiderati, capelli raccolti nella solita coda alta d'ebano, le rubine che si scostano ai lati in cerca della figura del giovane bombarolo < Dovrebbe essere qui a momenti.. > tono pacato che non è mai un parlare tra se e se, la notte inizierebbe ad addentrarsi verso quelle ore più preziose e primordiali abbandonando la sera, un quarto di luna ad osservarlo in alto nel cielo, qualche stella allo steso modo fà da testimone <{ Sai, sarei curioso di parlare anche io con questo ragazzo.. }> direbbe il Kagurakaza dall'esterno, forse in grado di instillare un pò più di estetismo nella testa di Mattyse rispetto ad un'Itsuki che per quanto si stia sempre di più avvicinandosi alla figura del Principe risulta ancora effettivamente grezzo, anche se risponde con un paio di cenni d'assenso, mentre stringe le labbra attorno al filtro di cotone. {CK on}

22:04 Mattyse:
 La missiva ricevuta dal corvino ha salvato l'ospedale di Konoha, che sarebbe saltato in aria da lì a qualche giorno proprio per poter organizzare così un 'ritrovo' con lui. Ma quella missiva ha distrutto i suoi piani, in quello che può essere il miglior senso di quella frase: per quello che è il suo piano, far saltare l'ospedale, significherebbe solamente mettere in stato d'allerta i ninja e così rendere il proprio compito ancora più difficile. Meglio così. Mat indossa un lungo abito nero, una sorta di impermeabile che copre i pantaloni bianchi sotto di esso, la maglia nera che nasconde il petto e anche gli stivali alti che normalmente stringono i pantaloni fino a metà stinco. Il cappuccio dell'abito è sollevato, nasconde i capelli bianchi del giovane. Sotto al vestito, sulla coscia sinistra, è legato un porta kunai in cui sono presenti tre kunai, a uno di questi è legato una carta bomba, al secondo ve ne sono legate due, il terzo invece è completamente libero. Sul fianco vi è una borsa porta oggetti contenente venti carte bomba. Il polso destro è avvolto da un fuuda contenente due kunai legati tra loro come due nunchaku con tre fili di nylon avvolti tra loro per essere più resistenti. Il polso sinistro invece è avvolto da tre carte bomba, tutte e tre andrebbero a coprire l'avambraccio intero. Forse sono troppe carte bomba, ma è meglio essere pronti no? Quell'equipaggiamento non è per Itsuki, quello che teme è che qualcuno possa effettivamente disturbarli, rovinare il loro ritrovo e cercare anche di aggredirli. Non può dipendere puramente da quello che è il Goryo, deve sapersi difendere da solo per crescere e migliorare. Mat sarebbe quasi giunto a destinazione quando il passo verrebbe interrotto e lo sguardo rivolto verso l'alto, puntando i propri occhi ambrati in direzione della lunga. Si fida ciecamente di un ragazzo che ha incontrato appena due volte, e non ha paura di ciò. Lui potrebbe venderlo agli anbu senza alcun problema, senza alcuna difficoltà, e se il motivo dell'incontro fosse proprio quello di tradirlo? Cosa li lega? Il bianco scuoterebbe ora il capo prima di accennare ad una rumorosa risata che si estenderebbe rapidamente attorno a sé. Si fida ciecamente di Itsuki, ripone più fiducia in lui di quanta ne abbia riposta in Rio durante la missione. Mat porterebbe entrambe le mani dinanzi al proprio plesso solare per poi unirle e comporre il sigillo della capra, successivamente andrebbe alla magica ricerca delle due energie a lui necessarie per formare il chakra: quella mentale e quella fisica. L'energia mentale, composta dal proprio vissuto, dal proprio modo di pensare e dalle proprie conoscenze, verrebbe ricercata all'altezza della fronte e le verrebbe assegnato un colore verde acqua. Se il bianco riuscisse a trovarla, tenterebbe di rinchiuderla in una sorta di sfera per poi andare a cercare la seconda energia all'altezza del ventre, assegnandole un colore roseo. Se riuscisse a trovare anche questa, farebbe la stessa identica cosa fatta con la prima, ovvero tentare di racchiudere l'energia in una sfera. Se la cosa avesse successo, le due energie verrebbero spostate in direzione del plesso solare per poi cercare di essere mischiate l'una con l'altra. Il risultato del miscuglio darebbe vita al chakra. Tante carte bomba sono inutili se non ha come attivarle. Compiuto il tutto, riprenderebbe a camminare, con un passo più deciso rispetto al precedente, quasi più sicuro di potersi salvare da qual si voglia evenienza. Chissà come reagirà il Goryo alla sua proposta? Mat avanzando andrebbe sempre a cercare con gli occhi ambrati la figura del compare e, se lo trovasse, rimarrebbe stupito nel vederlo con il volto coperto, cosa che gli renderebbe difficile riconoscerlo subito... Ma in quanti aspetterebbero qualcuno in quel posto e in quell'ora? [Tentativo impasto chakra 4/4][chakra 25/25][Equip: 1x kunai, 1x kunai con cb, 1x kuani con 2 cb, 20 cb, 1 fuuda sigillante due kunai legati tra loro, 3 cb attorno all'avambraccio sx]

22:45 Itsuki:
 Dopo un'impastare del Chakra ed un'avanzare guardingo che si fà poi più rapido, la figura del bianco si paleserebbe al bordo di quello sguardo rossastro del Chunin che scostando la propria attenzione dai sottili fili di fumo grigio a sollevarsi verso il cielo, la porterebbe proprio in direzione del Genin, verso il quale si volterebbe dopo un breve sospingersi dalla roccia in questione sulla quale era poggiato sino ad un'istante fà < Ci rincontriamo, Mat, abbiamo ottenuto risultati intriganti con il nostro operato, non trovi? > la voce è perlopiù piatta ma si tinge appena di malizia nell'andare a rivolgersi proprio a quel giovine bombarolo al quale mancherebbero pochi passi per giungere del tutto nelle vicinanze del Goryo. La dritta in tasca, la mancina sollevata ad un'altezza non troppo distante dal viso, lembi argentei che offuscano appena i lineamenti androgini in quel continuo muoversi e spirare verso l'alto, sguardo piatto come prima e un sorrisetto che non avrebbe nulla di buono da dimostrare. Ovviamente, non vi è malvagità alcuna nei confronti del ragazzo, è solo un'indomito modo di essere che oramai lo spinge sempre di più a godere delle sfumature del Caos e del Male, sfaccettature che vuole cogliere ogni qualvolta possibile e farle sue così come allo stesso tempo vuole rendere partecipi di quelle malevoli forze inamovibili chiunque il Moro possa ritenere degno, proseguendo poi nel proprio proferire, con le rubine che saettano a destra ed a sinistra, un modo di fare relativamente di prassi visto che non passano chissà quante problematiche figure da lì, tanto meno a quell'ora < Certo, la questione della taglia e dell'essere considerato un traditore di Kusa potrebbero risultar scomode ma... Sono i rischi del mestiere, dopotutto. > non ha una precisa idea riguardo al fatto che il ragazzo possa o non possa sapere riguardo a quella cifra che pende sulla propria testa, la sua faccia da stronzo dovrebbe essere su parecchie bacheche o manifesti ma poco importa visto che ad ogni modo lo ha messo al corrente in questo stesso istante della cosa <{ Quisquilie di poco conto. }> direbbe Eiji dall'interno per poi lasciar Itsuki ad aggiungere un piccolo - ma sicuramente importantissimo - dettaglio riguardo all'aiuto che la Doku gli ha offerto, quella proposta che effettivamente potrebbe risultare comoda solo per la coincidenza dell'essere Medusa stessa una cacciatrice di taglie < Fortunatamente, ho un'amica con la quale mi occuperò di questi fastidi. > farebbe per l'appunto spallucce, fumando nuovamente da quella sigaretta, aspirando appena con un sibilo lieve dell'aria che passa tra le bianche perle, sguardo che si assottiglia nell'andar ad evitare che il fumo possa dargli fastidio, quando parlerebbe di nuovo < Dimmi, hai per caso trovato ispirazione per qualche altra meravigliosa opera? > domanda curioso e con un tono onorifico e solenne, come se stessero parlando di chissà che cosa, attribuendo a quel loro atteggiamento letteralmente esplosivo un che di superbo, lasciando ancora un'attimo da parte Eiji, il quale comunque verrebbe chiaramente nominato di lì a poco, con un tono che ha un pizzico di sbadataggine insita nel profondo, come se si fosse dimenticato di dire qualcosa che avrebbe dovuto dire sin da subito, probabilmente l'altra volta a Kiri < Ah, tra poco ti presenterò una persona, ti sembrerà strano ma i dettagli a riguardo li lasceremo momentaneamente da parte.. > appena più loquace del solito, indubbiamente in fermento il suo spirito quando si tratta di questioni simili. { Ck on }

23:07 Mattyse:
 "Itsuki!" farebbe nascere così rapidamente un sorriso nel riconoscerlo e nell'avvicinarsi al giovane in maniera quasi solare, il ricordo ancora della sera a Kiri è tanto fresco che nella sua mente può farsi risentire il boato dovuto all'esplosione, seguito dal crollo del ponte naruto. Cinquanta metri su centro erano crollati quella sera, metà del ponte... Si, una stupenda soddisfazione, nettamente superiore a qualsiasi notte si possa passare in compagnia di un harem, o almeno per il bianco che giorno dopo giorno vede aumentare il proprio sentimento nei confronti degli esplosivi come un degenerare di una malattia... o il crescere di un amore. "Ne sono felice. Io ho a malapena tratto qualche frutto nei giorni precedenti." Non avrebbe modo di spiegarsi, non se la sente di dargli notizie così a fresco. Mat ignorava fosse stata messa una taglia sulla testa del compagno, anche se fino ad allora se lo era aspettato. Le orecchie vigili andrebbero ad udire ogni singola parola del Goryo, sempre più interessato in quel suo dire, quasi intenzionato a chiedergli di raccontargli qualcosa... ma prima le cose importanti, avranno tempo per parlare e spiegarsi l'accaduto fino al loro incontro. "Bhe, posso aiutarti in qualche modo? Se non erro mi avevi detto di apprezzare più il procurare dolore... e credo di poter avere in mente un ottima combinazione." E' un piccolo lampo di genio che attraversa la testa del bianco, che ora prenderebbe ad annuire lentamente. "Ho un progetto. Un grande progetto. Così grande che il ponte a confronto sembrerà solo il gioco di due bambini innocenti. Ma ho bisogno di quanto più aiuto possibile. Ti stavo cercando sai? Se non mi avessi scritto avrei fatto saltare l'ospedale della foglia proprio per attirare la tua attenzione." Mat non ha troppi problemi ad ammettere il suo bisogno di quel ragazzo, ma in quel momento, per il suo grande progetto, quel ragazzo non può bastare. "Ti avviso però, io e te da soli rischiamo davvero grosso questa volta. Se mi vorrai aiutare ancora, dovremo trovare altri collaboratori." Qualche attimo di silenzio, mirato a creare un minimo di suspance. "Ma in fondo la soddisfazione sarà più che sufficiente, per tutti." La mano destra ora si alzerebbe per andare a posarsi sulla fronte e tirare in dietro il cappuccio, lasciandolo ricadere all'indietro, scoprendo così i propri capelli lunghi e bianchi. "Voglio lanciare delle carte bomba dal monte degli hokage, così che Konoha ne venga tappezzata in poco tempo e senza troppi rischi. Voglio distruggere la foglia in una sola notte." E' un ottimo riassunto di quel progetto, in cui già il giovane ha qualche dettaglio. "Le difficoltà sono il numero di carte, raggiungere il punto di lancio senza farsi scoprire, aspettare che le carte siano vicine al suolo senza farsi fermare e... bhe, credo che dopo saranno tutti concentrati a soccorrere i civili ed i feriti, quindi andarsene non dovrebbe essere un grosso problema." Ammesse le difficoltà, entrambe le braccia andrebbero ad unirsi all'altezza del proprio petto. Mat riesce a mantenere tanta concentrazione nel parlare riguardo il proprio piano giusto perché il ragazzo di fronte a lui non ha nominato Medusa, nome che lo avrebbe non solo fermato ed entusiasmato, ma che lo avrebbe visto obbligato a rimandare la spiegazione del proprio progetto. Ha bisogno di tempo per spiegare il proprio piano, e deve farlo con una certa concentrazione. Ora si sente quasi frettoloso, forse è l'entusiasmo di aver incontrato di nuovo Itsuki e che questo sembri tanto volonteroso nel collaborare con lui da essere lui a chiedere notizie. "Posso avere un anticipazione? Mi fido di te Itsuki, ma di solito sono io a fare sorprese." Ecco ora che risponde in modo più serio, senza rinunciare a quel sorriso, ma senza darsi troppi problemi nell'apparire più sicuro di se, come se fosse pronto a combattere in qualsiasi momento. [chakra 25/25][Equip: 1x kunai, 1x kunai con cb, 1x kuani con 2 cb, 20 cb, 1 fuuda sigillante due kunai legati tra loro, 3 cb attorno all'avambraccio sx]

23:54 Itsuki:
 Quel brivido di gioia nel tono di voce di Mattyse che lo chiama lo farebbe quasi emozionare, in senso chiaramente negativo, i sentimenti non sono cosa della quale vuole più fregiarsi, vorrebbe riseppellirli nel profondo lì da dove li ha tirati fuori uccidendo quella cagna della genitrice che l'ha messo al mondo, visto che non hanno fatto che portargli problemi, ma a volte quegli accenni di emozioni si presentanto sin troppo forti nell'incapacità del Goryo di gestirli, quindi un'onesto ridacchiare di un paio di secchi toni si perde lì tra le corde vocali, le labbra appena schiuse, un pò come se fosse un'intrinseco dire che in un certo - negativo - senso anche lui è intrigato dall'incontro. Ascolterebbe con attenzione le parole del bianco a sua volta, un'espressione interessata sul proprio viso nell'immaginare i frutti che avrebbe potuto trarre il Genin dai giorni passati, ricorda la questione della trasformazione del giovine, dell'aver assunto le sembianze di quella ragazza verso la quale provava rancore finendo per generare ancora un filo di attrito tra la Capo Clan degli Ishiba ed Itsuki stesso, il quale comunque ha avuto modo di spiegare a Sango senza costringerla a tirar su un putiferio. Avrebbe parlato lui stesso a Mat e non sapeva di preciso il perchè di quell'astio nei confronti di Tamaki, ma questi sono appunto dettagli che per ora verranno lasciati da parte, è solo un ragionare muto del Chunin per andare a far sì che tutti i vari punti della questione possano essere ricordati e poi eventualmente venir espressi più tardi, tralasciando al momento il tutto per andare a rispondere al prodigarsi di Mattyse stesso < Mmmh.. Apprezzo la tua offerta ma non preoccuparti, piuttosto.. Esatto, la sofferenza è una diretta conseguenza del male e con la sofferenza si può gettare l'animo di chiunque nel Caos.. > direbbe lui stesso pensando a se stesso, a quella sua personale filosofia che lo porta a vanti e lo intriga, lo spinge a far sì che quel suo attestarsi come profeta ed agente del Caos sia un qualcosa di reale, non solo un ciarlare ed un modo di atteggiarsi. Non scherza, ne lui, ne Eiji e ne a quanto pare Mat, che dopo quel tiro dalla sigaretta avrebbe appena sgranato gli occhi, in quel far cader la cenere con un tocco dell'indice, lì a terra dove lo sguardo si era posato per qualche istante, ritornando sul viso del ragazzo con un sopracciglio, il destro, sollevato in maniera impercettibile, vagamente incredulo ma allo stesso tempo terribilmente affascinato dalle parole del ragazzo < L'ospedale dici... Sarebbe stato drastico ma indubbiamente avresti richiamato la mia attenzione.. Così come quella delle autorità, allo stesso tempo.. > il tono ha un che di estasiato, una sottilissima nota curiosa, ma forse è stato meglio mandargli quella missiva, dimostrarsi tempestivi e casualmente precisi in quello scrivergli per incontrarsi quella notte, scampando il peggio. Che poi il loro peggio sia un meglio, quelli sono dettagli. La testa si piega appena di lato e tutte le questioni secondarie vanno a perdersi in un'angolo remoto della propria mente, l'espressione truculenta che và distorcendo i lineamenti androgini in quel far comparire un lauto ghigno malvagio in viso, gli occhi assumo un taglio allo stesso modo più malizioso < Illuminami. > è l'unica parola che gli concede per poi andar a bearsi delle parole che giungono dalle labbra del Kanishiro, consentendogli poi un vero e proprio sgranarsi degli occhi, questa volta più palese e chiaramente più palese da notare, le pupille quasi si fanno più strette e le vermiglie tremolano per un'attimo le labbra si serrano andando a tracciare una singola linea orizzontale. L'ha detto sul serio? Sì, l'ha detto sul serio. Lanciare carte bomba dal Monte dei volti, avrebbe ascoltato tutto il suo piano in quei dettagli che già avrebbe potuto mettere giù in maniera più o meno precisa, supposizioni e teorie che gli vengono espresso in quel concedersi poi uno schiudere delle labbra, per andare a permettere ad un qualcosa di mai udito prima d'ora dagli altri di uscire. Quella risata folle che si era concesso solo quella notte, nel ritrovarsi riverso sopra il cadavere della madre che aveva sgozzato, con il sangue sulle mani a reggere il viso nella convinzione che probabilmente si sarebbe rotto a furia di ridere con tanto macabro gusto. E di nuovo, per la prima volta dopo tempo, quella malevola e caotica risata prenderebbe vita. La mancina con la sigaretta si porta all'altezza della fronte, come a voler cercare di contenersi, la base del palmo all'altezza del sopracciglio < Hahaha... > inizia più leggera come era iniziata quando i guanti sporchi di sangue avevano lasciato i segni sul viso per poi infilarsi tra la chioma d'ebano, note acute ma allo stesso tempo gutturali che poi sfociano in un qualcosa di ben più malvagio e roco, folle nel vero senso della parola, getta appena il capo indietro e la coda d'ebano dondola mentre la mancina si porterebbe più giù e le dita si schiudono come a voler lambire quanto più possibile della superficie del volto, mentre solo indice e medio tengono ferme la sigaretta. E quel tono spento ed atono di voce, si rompe. Un rispecchiare quei sentimenti di distruzione e Caos che mai avrebbe immaginato sarebbero stati risollevati in maniera così esaltante da un Genin della Foglia < ..Hahahaha.. HAHAHAHAHAHAHAHA!!! > e non è un ridere di scherno, affatto, è un ridere che si prolunga per qualche istante e và riempiendo la radura che segna quel confine, qualche uccello che riposava mesto sugli alberi vien scosso da quel riecheggiare appena di quel folle ridere, libero di espandersi visto la mancanza di edifici o qualsivoglia particolare ostacolo, portandosi poi appena chino in avanti, la mancina che si porta in direzione dell'addome che quasi duole a causa di quel truce sbellicarsi, un velo lucido sotto agli occhi, il fiato rimanente che si sfoga spezzando quel ridere in un proferire più diginitoso ma comunque velato di un sadismo di fondo che difficilmente controlla < Aaah... Perdonami, ma di rado sento qualcosa di così meraviglioso giungere alle mie orecchie.. > e di lì a poco, in un recuperare il proprio contegno, piegherebbe la testa prima a destra e poi a sinistra, come a cercare di far uscire quell'evidente accenno di pazzia dalla propria testa, posando la sigaretta tra le labbra che stringono il filtro per poi aggiustarsi la cravatta, mentre Eiji stesso tace, seppur è affascinato e divertito tanto quanto Itsuki da tutto ciò <{ Straordinario. }> è il commento del Kagurakaza che di lì a poco verrà introdotto, mentre per ora è Itsuki che continuerebbe, dopo un brevissimo e sommesso schiarirsi la voce ed essersi dunque ricomposto < Dunque.. Ambisci indubbiamente a qualcosa di mirabolante ma come tu stesso hai detto servono precauzioni e persone dedite allo scopo.. Ti chiederei di pazientare, che tu ci creda o meno, non siamo così distanti dall'avere già quel che ci serve.. > si riferirebbe alla Yugure ed alla questione del mantenere vivi tumulti e dissapori, ha bisogno di parlarne con l'Insonne e cercare di trovare un che di più estetico così come Eiji stesso suggerirebbe in quel loro legame mentale < Ma sei indubbiamente sulla buona strada, cerca di appuntare meglio i dettagli ed io vedrò di provvedere alla manovalanza e le finanze necessarie per i materiali.. > insolitamente diplomatico in quell'avvicinarsi sempre di più ad Eiji, loquace quando si tratta di queste cose distruttive e caotiche, la sigaretta he è tornata nella mancina subito dopo il sistemarsi della cravatta verrebbe fumata e poi < Ah, giusto, diciamo che sostanzialmente parlando, condivido il corpo con un'altra entità che appartiene ad un passato relativamente remoto, ma farò prima a presentartela.. Eiji.. > direbbe lui stesso chiamando l'altro come ben più volte ha fatto in quel portarlo allo scoperto, indirizzando il Chakra in direzione della mente per focalizzarlo lì al centro dei due emisferi, chiudendo gli occhi per permette a quei capelli di tingersi di bianco in maniera progressiva, partendo dall'attaccatura della cute fino a giungere alla punta di quella coda d'ebano che diventa ora candida come la neve, i lineamenti che mutano e vanno a farsi più affilati e maturi ad assomigliare molto di più al fu Principe, meno androgini e più eleganti, cesellati e scolpiti, occhi del colore delle ametiste a puntare ora sul Genin < Ah, il giovane promettente artista, sono Eiji Goryo Kagurakaza, è un piacere.. > il tono è più caldo e languido, cambia il modo di esprimersi e di porsi e la dritta si scosta dalla tasca per portarsi sul petto, un mezzo inchino riverente per poi portare la stessa destrorsa dietro alla schiena, invece che in tasca, piccole differenze che contraddistinguono i due in quell'essere simili ma allo stesso tempo diversi. { Goryo II - 2 pv - 2 ck }

00:33 Mattyse:
 La risata inizialmente viene interpretata come un insulto, come se quello considerato un compare avesse visto quel suo piano anche troppo banale e semplice. Una risata come quella non l'ha mai sentita in vita sua, non lo spaventa, ma per lo meno inizialmente lo irrita, secondo dopo secondo. Si sente deriso, a tratti è umiliante rimanere in silenzio mentre la testa gli suggerisce che il Goryo si stia prendendo gioco di come ha studiato fino ad allora quell'attacco a konoha. E quando la risata diventa più rumorosa, roca e mostra quella sua nota malata al bianco, le dita della mano mancina andrebbero a stringere il bicipite destro, intenzionato a chiarire la situazione prima che effettivamente la sua tolleranza possa andare a scendere sotto la soglia minima. Possibile che abbia sbagliato a fidarsi tanto di lui? Preso da quel senso di rabbia che pian piano lo sta riempiendo, Mat convoglierebbe il chakra sull'avambraccio sinistro, la ove sono presenti le tre carte bomba. Non basteranno per uccidere Itsuki, lo sa bene, ma per rispetto di quelle due sere in cui hanno scacciato la reciproca noia gli avrebbe concesso qualche colpo di avvertimento. Sarebbe stato un messaggio chiaro per sottolineare che, nonostante il suo grado inferiore, è disposto a fare qual si voglia pazzia per portarsi dietro qualcuno considerato un obbiettivo... ma quando giungono le sue scuse, il volto si rilassa rapidamente, osservandolo ora con fare incuriosito... Possibile che avesse frainteso ben tanto? Diamine, ora si trova tre bombe attaccate al braccio sinistro, meglio sbarazzarsene. Il bianco spalancherebbe gli occhi poi all'espressione di Itsuki, non sono così lontani ad avere già cosa gli serve? Cosa intende? "Conosci persone a cui chiedere aiuto?" Chiederebbe conferma, voltando poi lo sguardo in cerca di un valido luogo in cui poter attaccare le tre carte bomba. "Oh, i dettagli in realtà sono semplici. Ho ripensato al nostro primo incontro. Facevi fluttuare la sigaretta... Se ce la fai con una sigaretta non dovresti aver problemi a lanciare dei fogli di carta no?" In fondo il piano è veramente semplice, almeno quello per la distruzione, peccato che vi siano alcuni dettagli alquanto importanti... alcuni dettagli che Mat non si sente di tralasciare. "Non voglio rimanere con le mani in mano. Vorrei poter parlare con un gruppo, riferire i problemi e l'idea di base con annessi i dettagli. Più menti troveranno le soluzioni a tutti i problemi." In realtà l'unica complicazione sarebbe quella di tenere le carte bomba abbastanza lontane dalla casa di Mekura Hyuga da non far rischiare la vita a lei o ai suoi figli, il resto del villaggio, compresa casa sua, potrebbe sprofondare nelle viscere della terra per non fare mai più ritorno. "Se sto fermo ancora un po' finisce che la rischio e faccio tutto da solo..." Ammetterebbe ancora, con un tono di voce lievemente più basso rispetto a qualche istante prima. Mat non ci prova neanche a nascondere il disagio nato a causa di quella risata, per quanto il parlare del Goryo abbia fatto intendere il malinteso, la cosa lo ha comunque 'ferito' o, forse è meglio dire demoralizzato, per lo meno in quella serata. Itsuki continua a parlare, accennando alla presenza di Eiji all'interno del suo corpo. Mat drizzerebbe le orecchie come un cane, esattamente come Aisu quando viene mandato a prenderle, interessato al discorso che sta intraprendendo con lui... Ed ecco, che in poco i suoi occhi catturano il mutamento, i capelli che diventano bianco e i lineamenti che si fanno più raffinati. Il giovane promettente artista? Vuol dire che è sempre stato lì? Che quando si sono incontrati lui lo vedeva insieme a Itsuki? Questo lascia presupporre al bianco che i due non siano realmente separati, sono due personalità all'interno dello stesso corpo, sempre attive. Che risvolto interessante. "Eiji, penso che il mio nome già tu lo sappia" Risponderebbe chinando in avanti il capo simulando una sorta di mini inchino, non troppo faticoso, ma allo stesso tempo non del tutto assente. Gli occhi ambrati cercherebbero di studiare quanti più dettagli possibili... La mano del 'collega' non è messa nella tasca ma viene portata dietro alla schiena, gesto che sommato all'inchino e al modo in cui è stata composta quella frase, lascia presupporre che Eiji sia la parte elegante, educata ad una vita aristocratica... Di certo non il classico figlio di un muratore. "Bene..." Commenterebbe tornando a osservarsi attorno. "Quindi? Vi va di parlare dei dettagli?" Ed ecco che sfoggerebbe il proprio sorriso, sicuro e allegro allo stesso tempo, nonostante quell'inconveniente. Ora prende a dare del voi al Goryo, ma giusto perché ha motivo di considerarli due entità separate, Itsuki Goryo e Eiji Goryo per lui sono due persone distinte che dividono lo stesso corpo. "Voi mi avete mostrato una parte di voi, io vorrei mostrarvi i miei obbiettivi e i miei... interessi." [Tentativo attivazione 3 cb 1/4][chakra 22/25][Equip: 1x kunai, 1x kunai con cb, 1x kuani con 2 cb, 20 cb, 1 fuuda sigillante due kunai legati tra loro, 3 cb attorno all'avambraccio sx]

01:06 Itsuki:
 Purtroppo, di primo acchito il Chunin non si accorgerebbe manco lontanamente dello stizzirsi di Mattyse dato il suo essere preso a ridere come un folle e se solo il Genin saprebbe che quella risata è probabilmente il migliore dei complimenti che il Goryo avrebbe potuto elargire nei confronti di quel piano ambiziosissimo del Bianco, forse cambierebbe idea. Non nota nemmeno l'attivarsi delle carte bomba, dopo le proprie parole si è concentrato quel che basta per cedere il posto ad Eiji e la domanda di Mat così come tutto il dire seguente verrebbe lasciato alla mercè del Kagurakaza, il quale ora si presenta ben più nobile e preciso, spalle ritte e petto in fuori, una presentazione sgargiante ed elegante come di suo solito, regale ed altezzoso. Chiaramente, un'Eiji più attento e meno incline all'abbandonarsi ad una follia simile - per quanto egli stesso non è certo l'emblema della stabilità - potrebbe notare quel vago rammaricarsi del giovane che in quel suo abbassarsi del tono di voce costringerebbe il fu Principe a porre delle rinnovate scuse per l'atteggiamento a volte grezzo di Itsuki, ben più sadico ed incline a modi imprevedibili e perversi, così come era perverso e totalmente folle quel ridere di poco fà che ha messo in fuga la volatile fauna nei dintorni < Perdona Itsuki, a volte non è in grado di controllarsi, io ci ho fatto l'abitudine oramai. > direbbe con un ridacchiare a sua volta, perlopiù divertito quanto l'altro in quel corpo si abbandona a quel suo pazzo sadismo, ma altre volte costretto a doverlo rimettere riga onde evitare qualche svilupparsi degli eventi che potrebbe andar a nuocere a quel corpo che condividono, dovendosi preoccupare come il mentore che è agli occhi del ventiduenne, che ora andrebbe semplicemente a porre quel solito paio di mugoli d'assenso a riecheggiare tramite il loro legame mentale, inudibile al Genin ma che comunque darebbe manforte al rinnovare delle scuse da parte di Eiji. Sono pure sempre uomini d'onore, più il Kagurakaza che l'altro, questo è vero, ma comunque entrambi onorevoli a modo loro. Ora, passando alle questioni più tecniche e serie, andrebbe ad avvicinare la sigaretta alle labbra per trarre un'elegante tiro, sontuoso anche in quel semplice gesto che sarebbe il vizio del fumare < Vedi, mio caro, presto su questo mondo sorgerà una nuova luce ed il Caos sarà libero di prosperare.. Conosco persone che potrebbero appoggiare questa causa considerandola anche ammirevole. > una breve pausa nel quale andrebbe poi assumendo un'espressione più seria e profonda, le violacee a puntarsi nello sguardo appena più cupo del Genin, come a volerlo risollevare da quel suo pensar di rischiar di esplodere lui stesso, forse volendogli dare uno stimolo in più < Persone /potenti./ > sarebbe il precisare di quell'ultima parola che vien espressa languida in quel colar dalle labbra del fu Jinchuuriki come nero miele grezzo, traendo poi un'altro tiro dalla sigaretta, ci sta facendo la bocca oramai a quel fumar poco nobile dunque tira, aspira, butta fuori, ripeti. Scivolano quei lembi di fumo al proseguire delle proprie parole che si inanellano tra di loro come un forgiare di una preziosa catena dorata che và a rispondere alle perplessità ed ai dubbi del ragazzo, per appuntare poi meglio quelle sue affermazioni dal proprio punto di vista che a rigor di logica vanta un'esperienza maggiore di quella del Kanishiro < Sì, suppongo che un pò di vento basterà a spargere le carte bomba, il problema sarà il dileguarsi una volta compiuto l'atto.. > una breve pausa, lo sguardo che si scosta dal viso di Mattyse e si porterebbe oltre alla figura del ragazzo, puntando casualmente in direzione della Foglia < Konoha ha già chiuso le proprie frontiere e non mi sorprenderebbe un'intensificare delle forze dell'ordine.. > devono trovare un modo per andarsene rapidamente e metter giù le basi per far sì che il piano riesca nel migliore dei modi senza incappare in qualcosa di peggio, una taglia è roba di poco conto rispetto a quello che potrebbe pendere sulle loro teste nell'attentare ad un'intero Villaggio < Parlerò personalmente ad un'individuo cardine, potrei anche organizzare un'incontro.. Però, per quanto sò di star chiedendo molto al tuo esplosivo animo, ti chiedo di pazientare.. > una breve pausa drammatica nella quale le ametiste tornerebbero sul viso del ragazzo, continuando poi < Dopotutto, l'arte ha bisogno di preparazione poichè possa fregiarsi del maggior estetismo possibile.. La sofferenza non è tutto, ragazzo. > direbbe per poi andar comunque a voler ascoltare quei dettagli, concedendosi un breve tocco con l'indice in quell'andare a far cadere nuovamente il tocchetto grigio di cenere, vinto dalla gravità in quel cadere a terra ed infrangersi, seguendolo con lo sguardo per poi tornare ad incrociare le iridi giallastre del Genin < Siamo tutt'orecchi, esponici pure questi fantomatici dettagli. > e le orecchie si tendono appunto in quel voler attendere uno spiegare da parte del Bianco. Riguardo le carte bomba? Non sanno, loro due, ma già il pensare di attaccarli, ammirevole di suo. {Goryo II}

20:17 Mattyse:
 Le scuse di Eiji arrivano repentine e favoriscono il calmarsi del ragazzo, che si riconosce fin troppo nervoso lui stesso, forse i problemi in casa, quella consapevolezza di vivere sotto al tetto di un bugiardo come il padre, ancora non si capacità di appartenere allo stesso clan di Yami. Lo sguardo ambrato del bianco si posa sulla sigaretta del Goryo dai capelli bianchi, mentre il capo verrebbe chinato lievemente verso la propria destra lasciando ricadere i capelli nella stessa direzione, è un ciuffo quello che andrebbe a nascondere la pupilla sinistra, vittima di quella forza di gravità che tenterebbe sempre di portarlo a terra. Se Itsuki, e Eiji, dicono di conoscere le persone adatte, non può che accettare quell'accordo. Aspettare. Soprattuto quando gli viene sottolineato che il gruppo che potrebbe dargli assistenza non sarebbe un gruppo di scalmanati, ma una squadra di un certo calibro e, con l'uso del termine 'individuo cardine' lascerebbe presupporre a Mat che la squadra è già confermata, con un certo rapporto e quindi comprensione di come si muovono l'un l'altro... una squadra in sincronai è difficile da battere, anche per quello che può essere il nono hokage. Il decimo? Mat reputa di poterlo piegare psicologicamente senza troppe difficoltà. Se riuscisse ad ottenere la giusta assistenza avrebbe meno difficoltà con lei che con molti altri. "Aspetterò. Ma non terrò le mani in mano." Puntualizzerebbe mentre la mano destra andrebbe a scivolare sotto la manica sinistra, intenzionato il ragazzo a staccare le tre carte bomba dall'avambraccio. Ricevuto il via a parlare, rischierebbe di partire come una macchinetta. "L'arte che mi hai fatto scoprire è un incredibile possibilità di pace. Se l'umanità sa stare in pace solo quando ha un nemico peggiore, allora sarò io quel nemico." Rivela così la base di quella sua ideologia. "E l'unico modo in cui un singolo ragazzo può piegare interi villaggi è colpendoli da dentro. Le nazioni vedranno un ente enorme, composto da migliaia di individui. Vedranno le loro case scoppiare dal nulla, ponti cadere e gente sparire. Pagheranno riscatti per rapimenti e così finanzieranno altre esplosioni, altro terrore. E in tutto questo non sapranno che il grande ente sarà composto in realtà da una singola persona." Quello, è il modo in cui vuole agire. Come un fantasma è intenzione di far scoppiare i villaggi e crare ingenti danni a persone, cose e all'intera società, senza che nessuno possa facilmente comprendere da quale parte arrivino le bombe. "Sottolineo il rapire e farsi pagare il riscatto come finanziamento, potrebbe tornarti utile" Si riferirebbe ora ad una soluzione riguardo la sua taglia. Una cosa poco ortodossa sarebbe che sia lui a pagare la propria taglia ai cacciaitori o all'ente stesso che paga per cercarlo... sarebbe come pagare una cauzione e così aver modo di liberarsene. Cosa poco ortodossa e vista la fedeltà di molta gente, sono in pochi che accetterebbero la cosa. "Ora iniziamo con i dettagli. Cosa rende veramente difficile la missione Konoha. C'è un ramo preciso del clan Hyuga che non deve rimanere ferito dall'esplosione. La motivazione è semplice. Quella donna appartiene a me." La voce parrebbe quasi un ringhio, ma non nei confronti dei due Goryo che ha davanti, quanto più all'idea di cosa stia rischiando con il suo operato. "Quindi: piazzare manualmente le carte bomba è escluso. Potremmo massimizzare il danno, come con il ponte, ma se per caso una sola persona ci vedesse, salterebbe la possibilità di uscirne con una certa tranquillità. Quindi bisogna far si che tutte le carte bomba si spargano per il villaggio allo stesso tempo e lo stesso giorno dell'attacco. Ho bisogno di qualcuno che stia vicino alla casa della Hyuga, a costo di farlo io stesso. Ho bisogno che allontani le carte bomba che vi finiscano sul tetto. Non mi interessa creare una zona sicura, quanto essere sicuro che la gente al suo interno non ne rimanga ferita. Prendere le carte e lanciarle per strada è sufficiente. Ciò significa aspettare un segnale da questo prima di dire la parolina magica." Mat ora estrarrebbe le tre carte bomba, senza farsi particolari problemi nel mostrarli ai due. "Per l'attacco, il difficile sarà raggiungere il monte senza farsi vedere, e per una questione di velocità sarà meglio andar lì con le carte già pronte." Il bianco allungherebbe la mano destra, tenendo le tre carte da un estremetià, se vi fosse del vento, queste si piegherebbero a vittime di questo. "Ho pensato a seminare le carte con dei kunai, ma costerebbe troppo e rischiamo di attirare troppo l'attenzione. Seminarle col vento ci garantirebbe una maggior portata in minor tempo." Ora gli occhi amrbati andrebbero sui tre esplosivi. "Come già detto, ho bisogno del vostro vento. E arrivato il segnale di via libera dall'uomo saremo più che liberi di far scoppiare tutto. Il giorno dell'attacco, ipotizzo l'uso di duecento carte bomba e un'attacco dalla durata di cinque minuti. Se dovesse andare male per levare le carte bomba dalla casa della Hyuga ci si dovrebbe impiegare due minuti al massimo. Non penso che ve ne finiranno sopra troppe." L'idea che qualcuno stia lì fisicamente per levare quelle carte non aggrada molto neanche a lui, ma è l'unica cosa che per ora gli è venuta in mente. "Creato il caos, fra i morti e i feriti, in pochi potrebbero notare dei ragazzi che corrono in preda alla paura. Basterà apparire sporchi di fuliggine e un poco spaventati... Sempre ammesso che non vogliamo far scoppiare il villagio sotto sembianze dei suoi Hokage." Quell'idea finale strapperebbe un amplio sorriso al bianco, che non può che accennare ad una flebile risata mentre gli occhi tornerebbero su quelli del nuovo collega. "Se anche qualcuno risucisse a intervenire, a noi interesserebbe guadagnare tempo fino al momento dell'esplosione. Anche il nono rimarrebbe di stucco nel vedere l'intero villaggio scoppiare in un solo istante.. e questo significherebbe obbligarlo ad andarsene o farlo deprimere ben tanto da regalarci una possibilità per ucciderlo." Questa è la psicologia da lui conosciuta. L'idea di aver fallito spesso blocca le persone ad ammirare il propsio fallimento, che in quel caso sarebbe Konoha in fiamme, e regalerebbe qualche secondo utile per ucciderlo. Il vero problema sarebbe la collera successiva... Ma sprecare un'occasione d'oro come quella sarebbe da stupidi. "Il vero problema quindi è arrivare lì senza farsi scoprire e resistere fino al via libera. Il resto saranno solo conseguenze." E così pensa inizialmente di aver detto tutto, almeno riguardo il piano d'attacco. "A contornare la cosa, rendendo il tutto più semplice, vi è un dettaglio. Ho un villaggio che sono intenzionato a piegare sotto al mio volere. Farò si che aprano una casa giornalistica. Farò si che pubblichino notizie pilotate, per creare propaganda. Faranno pensare che gli attacchi siano causati da un mal contento... Passeremo come salvatori mentre li uccidiamo, il morale dei ninja della foglia crollerà rendendo semplice anche per un genin uccidere un Jounin... E gran parte dei civili, che sopravviverà, sarà dalla nostra parte." Quello è l'effetto della sua propaganda, piegare un paese dall'interno prima ancora che possa essere attaccato, in modo che il colpo sia semplificato e il danno sia massimizzato attraverso altri fattori. "Le conseguenze saranno: Konoha in ginocchio come non è mai stata, una forte crisi politica ne renderebbe difficile la ripresa, il decimo hokage è alquanto fragile psicologicamente e con molta probabilità ne uscirà spezzata... E vi sarà un incremento di Anbu, cosa che mi permetterà di entrarvi... e regalare a te e ai tuoi amici un assistenza interna." Ed ecco, ora Mat è alquanto sicuro di aver spiegato tutto. Il modo in cui vuole attaccare Konoha, le motivazioni, come è intenzionato a far supportare esternamente il proprio attacco, quali saranno le probabili conseguenze e come sfruttarle a suo vantaggio. L'unica difficoltà, almeno che vede lui, è tenere al sicuro Mekura Hyuga. "Consigli? Pareri? Proposte?" Chiederebbe ora ai ragazzi, tornando ancora a osservare le tre carte bomba che ora lascerebbe cadere in balia del vento, se questo fosse presente ovviamente. [chakra 22/25][Equip: 1x kunai, 1x kunai con cb, 1x kuani con 2 cb, 20 cb, 1 fuuda sigillante due kunai legati tra loro]

21:52 Itsuki:
 Dunque, di lì a poco, partirebbe un furioso spiegone che ovviamente non avrebbe nulla di negativo, anzi, sarà un qualcosa di indubbiamente dettagliato e calcolato nei più minimi dettagli a quanto pare, ma vediamo di procedere per fasi. Innanzitutto, annuirebbe Eiji al sentire delle parole con le quali esordisce il giovane davanti a lui. un semplice cenno d'assenso in quel confermargli che sì, non è il caso di star con le mani in mano e lo comprende lui stesso, anche se effettivamente parlando il punto è che converrà aspettare il momento giusto per il Genin, qual'ora voglia evitare di incappare in problemi ingestibili, dato che il piano non è certo un cosa da poco. Quindi, dopo il cenno d'assenso ed uno sguardo severo, lascerebbe proseguire lui visto che nel mentre di quel condividere la sua impazienza starebbe fumando nuovamente dalla sigaretta, un comprimersi dei polmoni in quel espirare in maniera lenta e placida il fumo che si perde in quell'aria che tra qualche altra parola porterà via con sè quelle carte bomba che tutt'ora vengono soltanto staccare < È lecito, non può esistere la pace se allo stesso tempo non esiste un nemico od un qualsiasi male a minacciarla eppure... > porterebbe la dritta a scostarsi da dietro la schiena per tenerla chiusa soltanto a mtà, il pollice sotto al mento ed invece la seconda nocca dell'indice sopra di quello, si sfrega appena la pelle in maniera impercettibile lasciando che il tessuto del guanto nero accarezzi l'epidermide mentre riflette < Dovresti agire in maniera precisa ed impeccabile per dare una sensazioni di molti pur essendo uno, non fraintendermi, non è che non abbia fiducia nelle tue capacità ma rischieresti molto e per quanto a Konoha la cosa che sanno far meglio è mangiare ramen, potrebbero non fartela passare liscia qual'ora ti scoprano.. > ma dopotutto, è per questo che nascerà la Yugure, perchè Mat dovrebbe sbattersi tanto e mettersi a rischio giocandosi la sua stessa vita per andare a metter su l'ideologia di un gruppo fittizio di persone quando esisterà la Yugure stessa a poter occupare precisamente il ruolo di fautori del Caos? Beh, perchè ovviamente il ragazzo non sà, ma ci si arriverà con calma anche a quello, per ora vorrebbe sottolineare la pericolosità di quella sua ideologia considerato il fatto che sostanzialmente è una cosa da studiare nei minimi dettagli e Konoha ha giù chiuso le proprie frontiere quindi tutto risulterà indubbiamente più complicato del solito. Certo, il ragazzo è della stessa Foglia, ma bisogna vedere quali e quante misure abbiamo escogitato nella capitale del Fuoco quindi insomma, meglio analizzare prima di colpire. La teoria è tanto importante come la pratica, dopotutto. Invece, per quanto riguarda i rapimenti, andrebbe a scostare la dritta dal mento per smuoverla in un'elegante gesto vago come a scacciare un pensiero nefasto che però non disdegna del tutto <{ Questo potrebbe risultare interessante,, avrei qualcuno da far soffrire.. }> direbbe Itsuki da dentro ricevendo però in risposta le stesse parole che Eiji andrebbe ad elargire al Genin lì dinnanzi a loro < Mmh.. È una pratica poco ortodossa che non condivido appieno, o meglio: bisogna sempre valutare i rischi e l'effettivo guadagno basandosi sul bersaglio.. > brevissima pausa per andar a far raschiare l'aria che sibila tra quei denti in un'aspirare di un'altro tiro, mentre oramai la sigaretta volge oltre la metà < Senza contare che quando sarò di nuovo al Suono il denaro non sarà di certo un problema.. Ma vale la pena tenere in conto l'opzione per seminare comunque Caos e discordia assieme alle altre possibilità, solo, non essere esageratamente lungimirante, ragazzo, un passo alla volta o si finisce di venir oppressi dalle proprie stesse intenzioni.. > è ben più saggio ed abituato a far sì che le proprie frasi fungano da monito al ventiduenne con il quale condivide quel corpo, come ha già fatto più volte ricordandogli di non cedere all'odio, tanto più quando il Goryo si era rotto e perso nel proprio dolore, che tutt'ora sussiste. Poi, si incomincerebbe con i dettagli più tecnici, mentre Eiji farebbe cadere un'altro tocco di cenere con un semplice gesto dell'indice , seguendo con le violacee l'infrangersi a terra del sudetto frammento grigiastro, in un certo senso affascinato da quel crollare vinto ogni volta dalla gravità, forse adorando il cambio fisico della materia che si consuma e si brucia, cambiando nella forma e nel colore, mischiandosi alla carta passando da marrone e bianco ad un grigio pallido ed effimero < Mh.. Capisco, ma il Caos è prevedibile solo generalmente parlando, i dettagli imprevedibili sono ciò che lo rendono meraviglioso quindi.. Non potendo aiutarti dall'interno, credo che dovrai occuparti tu di difendere la casa della.. Donna che ami.. > le ultime parole le pronuncia con più calma, un sospiro per poi riportar lo sguardo violaceo sul ragazzo, che si era perso lì sul terreno mentre la cenere rotolava appena via < Potresti corrompere qualcuno o avvisarla, non saprei, a te la scelta. > purtroppo effettivamente non ha alcun modo di andare ad aiutarlo per quella precisa questione, una barriera sarebbe l'ideale ma l'emvolio potrebbe coprire una casa piuttosto piccola e poco più, senza contare che le carte bomba saranno numerose quindi nemmeno la loro stessa barriera di Clan potrebbe bastare. Quindi, si prosegue < Sì, concordo sul fatto che bisognerà prepararsi anticipatamente per agire in maniera tempestiva ed efficace, tutto dovrà essere svolto alla perfezione ma innanzi tutto, dovremmo trovare un modo per entrare, io ed i miei compagni.. > e la trasformazione è un qualcosa di troppo banale, la Foglia ha chiuso le proprie frontiere e come Kusa ha innalzato le proprie difese, Konoha potrebbe agire nello stesso modo < I Kunai sono lenti e pesanti a meno che non vi sia un'esperto, che comunque nel singolo potrebbe far poco, sarà meglio il vento, appunto. > poi un'altra breve pausa nel mentre che il ragazzo porta lo sguardo ambrato proprio su quelle carte bomba che si sarebbe staccato di dosso < E quelle..? Comunque.. Non penso basterebbe così poco ad incastrare un simbolo di pace come la Judai, a meno che non ci siano delle prove che la incriminino appellandosi ed attestando atteggiamenti sconsiderati prima che tutto accada.. Il Nono sarebbe già più un problema, credo che richiameremo sicuramente la sua attenzione ed a noi non converrà restare nei dintorni, trasformati o meno che saremo non possiamo far affidamento ad una tecnica così basilare.. Ci serve qualcosa di più efficace ma questo verrà da sè quando esporrò il piano a chi di dovere. > già, il problema più grande sarebbe quello di dover entrare a Konoha e raggiungere il punto in questione sui volti di pietra ma lui ne tanto meno Itsuki che ascolta affascinato quanto allo stesso tempo relativamente infastidito per il semplice fatto che preferisce improvvisare solo con dettagli messi giù alla larga, essere precisi nell'imprecisione, è una sua filosofia un pò strana, agire mediante lo svilupparsi caotico degli eventi, piuttosto che sforzarsi di seguire precisamente una serie di passaggi, per quanto fondamentali o meno possano essere. Metodico il Moro, sì, ma non quanto il Kagurakaza che invece preferisce agire in maniera più assennata, ancora più calcolatore dell'altro volendo giungere ad un risultato, piuttosto che esprimere soltanto quel che serve per l'operazione e giungere ad un fine approssimativamente perfetto tramite vie alterne < Un malcontento dici... Konoha è forte, ragazzo, si è sempre ripresa da qualsiasi male l'abbia colpita e bisognerà colpirla nel profondo per lasciargli il segno, concordo che il tuo piano sia ambizioso ma credo che bisognerà posare ogni carta con delicatezza o il castello che vogliamo comporre si disferà al primo vacillare. > ridacchia poi, giungendo verso la fine del discorso in quell'annuire e riferirsi agli altri membri del Crepuscolo oramai imminente sulle terre Ninja < Mmh.. È quello il punto, permettere a noi da fuori di assistere chi a sua volta ci assisterà dall'interno, tu hai intenzione di agire del tutto da solo o hai qualcuno ad appoggiarti all'interno? > ed alle sue tre brevi domande, non potrebbe far altro che scuotere lievemente la testa e gettare finalmente quel mozzicone a terra, mentre l'ultimo tiro esala assieme alle parole, poggiando la punta sinistra della scarpa a soffocare la cicca, abbassando lo sguardo < Non penso di aver da dire nulla di più di quanto non abbia già detto, devi solo darmi modo di parlarne agli altri e ti faremo sapere di persona.. > e di lì in poi, riporta entrambe le mani dietro la schiena, spalle ritte e petto appena in fuori, tenendo quell'espressione regale sul viso e le ametiste a puntare il ragazzo. { Ck on / mi sudano le mani ò.ò }

23:18 Mattyse:
 Il ragazzo prenderebbe ad allontanarsi, allungando il piede destro verso il proprio fianco sinistro, intenzionato a spostarsi in quella direzione, quando la pianta del piede sarebbe ben a terra, il bianco vi sposterebbe sopra il perso per sollevare il piede sinistro e continuare con quel modo appena generato. Le parole del Goryo, di quel bizzarro elemento dai capelli bianchi "Ricordiamo che si sta parlando di un genin" Affermerebbe lui sollevando il braccio destro per auto presentarsi, sfoggiando poi un amplio sorriso scenico, come se dovesse far colpo sul quel fantastico duo. "Sono consapevole che un errore di calcolo equivale a perdere tutto e rischiare la vita stessa. Motivo per cui sono qui e non ci ho già provato. Sono consapevole delle mie capacità, basate puramente su tratti psicologici e statistica, ma in statistica il cento per cento non esiste." Ecco quella che sarebbe per Mat una dura ammissione. Sa che vi sono molti rivali più forti di lui, in esperienza, in mente e in fisico... L'unica cosa che può fare lui per mantenere quanto meno lo stesso livello di pericolosità con quei soggetti è far si che credano di non potersi confrontare con lui. Il timore di non essere abbastanza rallenterà sempre i loro colpi, renderà imprecisi i loro movimenti... regalerà al bianco occasioni per mostrarsi per quello che è. Eiji commenta quanto riguarda la storia del rapimento e non può che trovarvisi d'accordo. Bisogna prestare attenzione e ancora prima sapere come agiscono, motivo per cui sarebbe comodo un rapimento fittizio, un interno ancora non classificato traditore che falsifichi il suo rapimento per permettere agli altri come agire, quali sono le azioni da 'manuale' che seguono gli Anbu e i restanti corpi speciali. Per fortuna Eiji pare avere come riempirsi ancora di soldi e così dare tempo al ragazzo per studiare meglio quella possibilità. Le parole appena successive, il ricordo di non spingersi troppo oltre con la fantasia, sarebbe un duro schiaffi, quasi un ritorno alla realtà, ma che è felice di incassare. Sa bene che viaggiare troppo rischia di essere il suo punto debole. "Vorrei me lo ricordassi spesso. Tendo a dimenticarlo e a rovinare le cose proprio per questo." Una sorta di mini aneddoto, una peculiarità su se stesso... un difetto da migliorare il prima possibile. Ora sarebbe meglio fare silenzio, ascoltare le parole dell'infallibile duo mentre lui continua la sua piccola passeggiata verso la propria sinistra, disegnando un semicerchio attorno ai Goryo, portando anche lui entrambe le mani dietro alla propria schiena, accogliendo sul palmo della sinistra le dita della destra, stringendole appena. Le parole continuerebbero a fluire nella sua mente e Mat spera che queste possano dargli un idea... Sentendo la parola 'amata', blocca il passo per qualche secondo, per quanto il sentimento per la Hyuga sia forte non è ancora sicuro di volerlo definire amore... Ma non lo trova sbagliato... Ci dovrà pensare su... Ma il ragazzo continua a parlare, non si ferma, propone di trovare un infiltrato o corrompere qualcuno per farla avvisare. "No. Se lo sapesse interverrebbe e ci troveremmo ad affrontare l'intero clan Hyuga." Sa bene che il clan Hyuga non è un problema, quanto sarebbe l'affrontare quella donna... "Medusa." Prenderebbe ora sollevando il capo. "Medusa mi ha mandato da lei, voleva delle informazioni, ha detto che erano amiche." Ora parla di più da solo che con il duo, mentre tiene lo sguardo rivolto verso il basso dopo aver roteato in senso orario sul tallone destro, usato come perno, per riportare i Goryo in fronte alla sua figura. "Devo trovare Medusa." Ecco un esclamazione per quando risolleverebbe lo sguardo ambrato su Itsuki. Medusa, non sa che i Goryo e la donna velenosa si conoscono e che per di più fanno parte dello stesso gruppo, per ora spera solo che quel nome non sia nuovo ad Eiji. Il discorso continua, l'attenzione del principe si è spostata sulle carte bomba e Mat inizialmente lo ha ignorato proprio per farlo proseguire riguardo le diverse soluzioni. "Ho parlato con un po' di gente. Tutti sottovalutano le carte bomba. Non saranno tre carte bomba a uccidere un simbolo come la Judai. Ma l'esplosione contemporanea di un numero nettametne maggiore in uno spazio simile ad una stanza. Ove oltre al danno per l'esplosione, vi sarebbe anche il crollo del soffitto e delle pareti, se non dell'intero edificio." Ed ecco un'altra cosa ovvia. Il nono sarebbe il vero problema. Mat non lo ha mai conosciuto, non sa come farlo cadere, non sa come reagisce e come pensa... "Per il nono opterei per attacchi combinati e calibrati. Degli esplosivi potrebbero impedirgli schivate amplie, impedimenti vari provenienti dal luogo impedirebbero schivate strette e veloci... Poi due persone con il Tai e qualche lancio ben assestato da lontano..." Non è perfetto, è solo un farfuglaire, l'infarinatura di una strategia utile... Ma necessiterebbe di conoscere tutti gli elementi della squadra per poterli combinare come i pezzi di un puzzle. Gli occhi ambrati osserverebbero ora la sigaretta di Eiji, un tipo elegante come lui che asseconda il volere di Itsuki in un vizio che lo danneggia più che altro? Data la prima apparizione ed impressione non lo avrebbe mai pensato. "Le leggi dell'economia seguono quelle della psicologia di massa. Che a sua volta rispecchia la propaganda giornalistica e l'ideologia di un leader. Supponendo che tutto vada per il verso giusto, avremmo un leader che si sente incapace. Un giornale che lo sottolinerebbe e cittadini che hanno perso cari, casa e lavoro... La foglia è forte, ma non si esce da una crisi simile in due anni. Molto probabilmente partirebbe una rivoluzione, le fiamme a cui avremmo dato vita verrano mantenute dagli stessi mangiaramen" E parlerebbe di loro come se luo non lo fosse, lui che ha scoeprto di appartenere per giunta al clan Senjuu, il clan fondatore del villaggio della foglia. Un'altra occhiata alle carte bomba lasciate cadere prima... No, sono troppo vicine, oltre che attirerebbero attenzioni indesiderate. La mente del bianco riprende a pensare, mentre il peso verrebbe spostato sul piede sinistro e quello destro verrebbe sollevato per andare a picchiettare con la punta sul terreno, poco dietro al tallone del piede che ora lo sta reggendo in equilibrio. "Ripeto, nel piano mancano solo poche cose. Quelle manovre di sicurezza in cui le cose non andassero bene, utili per non fallire l'attacco alla prima complicazione. Questo non significa che non avremmo spazio per l'immaginazione." Ecco un affermazione che dovrebbe piacere di più a Itsuki. Questo non gli ha mai rivelato una preferenza nel metodo di agire, ma il bianco ha compreso che per la figura ora a lui nascosta, potersi muovere in completa liberà ha un certo peso. "Sarà divertente prendere schiaffi dai tuoi amici per comprendere come ottimizzare il loro metodo di combattimento. Spero di uscirne vivo" Accennerebbe così ad una lieve risata divertita, mentre le le iridi verrebbero nascoste dalle palpebre. Si, vuole conoscere il gruppo dei Goryo e vuole testare la loro forza, ma non perché non si fidi di lui o per una qualche convinzione di essere 'più forte', semplicemente perché non vuole appartenere nuovamente a un team arruffato come è stato quello con Rio e Amaya... due stili di lotta centrati sulla distanza, tre stili centrati sulla velocità... Concentrati tutti sui danni a singolo e in uno stanzino come quello in cui si erano ritrovati Mat ha potuto solo sognarsi di bloccare i movimenti dei nemici... Questo lo vuole evitare, vuole che abbiano tutti la loro libertà e che questa sia naturale. Non vi sono molti altri modi per fronteggiare avversari più che temibili come quelli che offre Konoha. "Se i tuoi amici accetteranno, mi presenterò con una maschera" Già ha in mente come procurarsene una. "E la terrò fin quando non avrò preso abbastanza confidenza" In parole povere terrebbe la maschera solo fino alla vista di Medusa, nonostante non vi sia molta confidenza quanto solo ammirazione dalla sua parte e probabile voglia di ucciderlo dall'altra... Bhe, la prossima volta si preoccuperà di farle assaggiare un briciolo dello stesso brivico che ha provato lui. Se dovesse diventare aggressiva, le farà una sorpresa utile per ricordare che il grado rimane solo un titolo conquistato e che, un genin, non è altro che uno jounin che ancora non si è meritato quel nome. O che semplicemente non è ancora morto. [chakra 22/25][Equip: 1x kunai, 1x kunai con cb, 1x kuani con 2 cb, 20 cb, 1 fuuda sigillante due kunai legati tra loro]

00:23 Itsuki:
 Un lieve mugolio spento è quel che si concede a labbra serrate nell'andare a piegare il collo a destra e poi a sinistra, sin troppo statico in quella posizione, fermo da qualche minuto a riflettere e dialogare, tanto che al muoversi di Matt lui stesso vedrebbe di andare a smuovere qualche passo in direzione della Foglia, che giace comunque chilometri e chilometri più distante, giusto per sgranchire un pò le membra, soffermandosi in direzione del villaggio per qualche istante, sorpassando appena la figura del Genin, tacendo per qualche lungo istante in quell'osservare il loro obiettivo, voltandosi solo dopo che la statistica sia stata tirata in mezzo < Finché ne sarai consapevole, allora non tenterai di andare oltre ai tuoi limiti suppongo, è importante considerare la casistica peggiore in ogni caso per concedersi l'eventualità di essere pronti a tutto. > saggio ed esperto seppur non del tutto capace di fregiarsi dei propri ricordi, mancano ancora tasselli fondamentali. Rapimenti, soldi e quant'altro sono tutte questioni in grado di alimentare l'argomento del Caos se utilizzati a dovere e sfruttati nella miglior maniera possibile, benzina con la quale alimentare un motore che nessuno dei tre lì presenti vuole veder spegnersi, una combustione perpetua al pari del loro semplice, quanto egoistico e diabolico desiderio di veder il mondo bruciare. Chi in maniera più esplosiva e tangibile, chi in maniera meno precisa e caotica e chi invece in maniera elegante ed estetica. Tre menti che messe assieme non potrebbero combinare nulla di buono, non in termini di riuscita di un'eventuale pianificare, ma nula di buono nel senso che solo atti maliziosi potranno essere i derivati di quel loro ragionare indisturbato, lì al confine dove tutto tace. Poi un mesto sorriso, quel che si trova di mezzo tra un ghigno malevolo ed un puro sorridere nei confronti dell'impetuosità dell'altro, a tratti gli ricorderebbe lui da giovane, se solo il principe avesse modo di ricordare <{ È ancora acerbo ma ha del potenziale. }> direbbe Itsuki da dentro, rimarcando un qualcosa di innegabile che Eiji stesso avrebbe espresso l'altra volta, ricevendo in risposta, tramite il loro legame mentale, il Kagurakaza ora che si rivolge al Goryo <{ Come mi sforzo di far maturare te ogni giorno, vale la pena dedicarsi anche a questo ragazzo. }> e la risposta di Itsuki sarebbe un cenno scostante, mentre quel sorriso gentile ma sempre velato di un che di oscuro andrbbe poi a lasciare spazio alle seguenti parole, dedicate al ragazzo < Non preoccuparsi, hai un'animo esuberante e dedito al Caos, è normale rischiare di farsi sfuggire le cose di mano ma io stesso ho ceduto all'Odio anni or sono ed ora.. Diciamo che fisicamente parlando starei guardando la terra dal lato sbagliato... Ma questa è un'altra storia. > direbbe scostando la dritta da dietro la schiena, la mancina la libera dalla morsa attorno al polso e la destrorsa pone un cenno scostante per aria, volendo accantonare quel dire per andare oltre. E già, al parlare della donna che si ama Eiji si è incupito per qualche lungo istante e per quanto il Bianco non sia del tutto certo del proprio sentimento per la Hyuga, non l'abbia ancora definito totalmente nella sua essenza, Eiji avrebbe ben altro da dire, non la vede da quel giorno in cui l'ha lasciata fuggire in preda al passato, mentre Itsuki a sua volta, muto, è andanto a pensare chiaramente alla Kokketsu così come poi sarebbe ricaduto sulla Seimei. Dettagli dei quali ora non possono fregiarsi, anche perchè ora come ora il soprannome della sua compagna, quella che ha aiutato ore prima e dalla quale ha ricevuto l'idea per risolvere la questione della taglia, scivola fuori dalle labbra del Senjuu, portando Eiji ad inclinare la testa di lato, le labbra si schiudono appena < Oh? Curioso, ma interessante.. > direbbe senza pronunciare nulla di più riguardo alla Doku, mentre Itsuki da dentro ridacchia brevemente <{ Ah, prima Rio, poi Mattyse.. Kimi.. Kimi.. Cosa combini a questi ragazzi? }> e lo stesso Eiji ridacchierebbe tramite il loro legame mentale abbandonando momentaneamente il discorso riguardo la Jonin proseguendo riguardo l a Judai ed il Kyudai < Mmmh.. È un'idea ardita ma oltre alla presunta difficoltà riguardo il tappezzare l'ufficio ed il palazzo dell'Hokage con carte bomba, quella donna non è certo in grado di spezzarsi facilmente, suppongo.. > non l'ha mai vista all'opera, nemmeno quando era in vita, ma sostanzialmente parlando la fama parla da sè e per quanto possa essere psicologicamente fragile dati gli accaduti come il recente attacco alla Foglia, non và sottovalutata la Nara < Ma lo terremo a mente come eventuale passatempo, per il resto il Jinchuuriki.. Lui è un problema ben più grande, io... > una breve pausa nell'andare a pensare a quel suo compagno di battaglie e di vita oramai chissà dove per le terre Ninja, del quale non ricorda praticamente nulla, un breve sospiro prima di continuare, nostalgia insaziabile data la mancanza delle memorie inerenti < Non ho più la Bicoda ed affrontarlo implica il fatto di dover avere un deterrente dalla nostra parte per poterlo almeno pareggiare. > ah, se solo sapesse meglio dei traguardi raggiunti dall'Insonne allora quelle parole sarebbero state diverse, ma per ora le ametiste si posano per qualche istante su quel filtro schiacciato ed oppresso poco fà che viene appena smosso dal vento. E no, Eiji non è avvezzo alle sigarette, un fumare troppo plebeo e quotidiano, misero ai suoi nobili occhi, ma al quale ci starebbe facendo la mano, dati i gusti più semplici di Itsuki, dopotutto, devono pur convivere in sintonia e se volessimo essere precisi, quel corpo è prima del ventiduenne che del Kagurakaza < Esatto, la Foglia è forte ma ciò non significa che noi non saremo in grado di colpire ancora più forte, l'attentato sarà solo l'inizio di un'eventuale mettere in ginocchio tutta Konoha, il Caos ed i tumulti regneranno sovrani e saremo /noi/, la Yugure, a tessere la trama del futuro che verrà. > glielo dice, gli dice quel nome per la prima volta e farà bene a segnarselo in testa il ragazzo poichè a furia di proseguire con quel suo intento distruttivo non potrà far altro che avvicinarsi sempre di più a loro del Crepuscolo, anche se ora non approfondisce, visto che il ragazzo riesce a mettere d'accordo anche Itsuki che annuirebbe dall'interno con due secchi mugolii d'assenso, concedendo ad Eiji le seguenti parole < Improvvisazione estetica, credo sia l'unico modo per mettere d'accordo entrambi i qui presenti, devo dire che è una metodologia che ha il suo fascino. > un'unirsi delle due personalità, per quanto poi le parole di lui lo costringerebbero ad una risata che si perde lì tra le corde vocali, sinceramente divertito dal cosa potrebbero pensare gli altri di Matt, nonostante lo voglia rassicurare < Tranquillo ragazzo, farò in modo che siano in grado di comprendere il nostro estro artistico e il tuo desiderio di creare opere sempre più maestose. > e direbbe queste parole solo dopo essere avvicinato a lui posandogli la dritta, che intanto era tornata preda della mancina, sulla spalla destra del ragazzo, un cenno di intesa e che vuole infondere quel che basta a livello di sicurezza, volgendo poi verso quelle che potrebbero essere le ultime battute, visto che il piano pare essere stato esplicato nella maggior parte dei dettagli possibili, dando un quadro generale della situazione ben definito. Scivola la mano per tornare ad aggrappata alla gemella < Accetteranno, non preoccuparti, fai bene a mantenere una maschera, non sia mai che dei ridicoli Anbu vengano a cercarti al confine del paese per poi tornare a casa leccandosi le ferite per affibbiarti una taglia.. > ride poi, questa volta più di gusto, un'argentina risata che in realtà è il solito pizzicare di malevoli corde di un'arpa, preparandosi ad andarsene, seppur non si dimentica della questione di Kimi, che però ora come ora è uin una posizione molto delicata con la questione di Itawooshi e del Clan, non ha intenzione di mettere altre idee per la testa alla Doku che comunque gli permetterà di incontrare, un piccolo cenno alla questione prima di accingersi ad allontanarsi < Il mondo è più piccolo di quanto immagini, Medusa è impegnata al momento ma stai pur certo che avrai modo di vederla anche se.. Non vorrai far ingelosire la tua Hyuga, vero? > è un sarcastico voler sminuire la cosa, facendogli comprendere che per quanto abbia avuto ordini da Medusa stessa - che sarebbe strano se non volesse uccidere il Genin così come chiunque incontra - gli vorrebbe far intuire che a tempo debito avrà modo di incontrarla, essendo lei stessa parte della Yugure, accingendosi poi ad andarsene, il tempo è prezioso ed hanno altro da fare anche loro. Dunque, sistemandosi la cravatta e stringendo il nodo nel mentre che tira il lembo verso il basso, risolleva le ametiste dall'orpello nero in direzione del viso del Genin < Devo andare, giovane artista, torna alla Foglia e continua ad alimentare la fiamma del Caos, un giorno, quella Foglia brucerà e noi ci eleveremo ancora di più come profeti del Caos stesso.. > e dopo un profondo cenno del capo che è un misto tra un saluto ed un cenno d'assenso atto a dar manforte alle sue ultime solenni parole, vedrebbe di incominciare ad allontanarsi in direzione delle Montagne delle Serpi, ritornando verso la sua amata Oto, ritirandosi sù la mascherina nera per poi concedersi quelle ultime parole, già distante di qualche passo < A presto.. > ultimo dire prima di prendere a muoversi ben più in fretta e di lì a poco sparire con qualche rapido ed elegante balzo tra alberi e boscaglia, mentre tutti gli ingranaggi - ed anche qualcuno di più del dovuto - inizierebbero a girare oramai in preda ad un moto incessante. { end }

19:24 Mattyse:
 Ha già parlato riguardo il suo metodo di approccio con l'hokage ed è alquanto convinto di poterle tenere testa con una conversazione. Ovvio, se si arrivasse alla violenza prima ancora di spezzarla psicologicamente... lì sarebbe un bel problema... Ma è la presenza del nono ad incutere una certa pressione. Eiji non sbaglia, per quello che è il loro livello attuale necessiterebbero di colpirlo in numero e la cosa non garantisce vittoria. Già il pensiero che possano non farcela è controproducente e questo Mat lo sa. Deve cambiare pensiero. "Questo non significa che sia impossibile. Io inizierei a pensare che possiamo farcela, o abbiamo già fallito in partenza." Si dice che la convinzione fotta la gente, ed è assolutamente vero. Il bianco lo sa bene come sa che della spinta psicologica che può dare un semplice pensiero come quello, partire con l'idea di poterci riuscire, che l'azione si ardua ma non impossibile, aiuta e alleggerisce il lavoro, anche se non regala così la vittoria. Yugure... E' quello il nome del gruppo? Se hanno un nome come un gruppo o una fazione, allora può essere sicuro che si tratti di gente affiatata, che sappia unire le forze per i loro obbiettivi... Quanti sono? Sono divisi in più squadre? Su quanti di loro potrà contare? Mat vorrebbe poter fare tutte queste domande e dare così una valida risposta, ma in fondo deve solo pazientare e lo scoprirà da solo. Si sta rivelando una conversazione più fruttuosa di quanto programmasse e sperasse... Ne è sicuro, soprattutto quando il Goryo lascia intendere che Medusa potrebbe essere presente al suo incontro. "Quindi..." Esclama Mat puntando gli occhi ambrati su quelli del principe, accennando a fare un passo in avanti prima di sentire bene tutta la frase, terminando così con una sottile risata. "La mia Hyuga non deve temere. Quello che provo per Medusa è pura ammirazione, per lei e per le sue abilità. Vorrei provare ancora una volta il suo veleno... è stata la cosa più eccitante che abbia mai provato..." Abbassato lo sguardo a circa metà frase, un lieve brivido di semi piacere al ricordo delle sue labbra sul proprio collo e quella sensazione di calore che ha seguito il tutto... E' diventata una droga da cui si sta astenendo anche da troppo tempo. Sta perdendo tempo nei ricordi di quella splendida giornata a Kiri, fatica a sentire il compare salutarlo, ma intravedendo la sua figura sparire, solleverebbe il capo di scatto per poi cercarlo con il proprio sguardo ambrato. "Che le mie carte vi indichino la strada Eiji. Perché esploderanno solo quando mi avrete trovato!" Quello è un saluto alquanto bizzarro, ma basilare, che per quanto sia appena venuto in mente al bianco, lo ha fatto cadere in una sorta di amore... Si, aggiudicato come nuovo saluto 'criminale'. [End]

Mat, dopo esser stato contattato da Itsuki, incontra il Goryo con una certa felicità, senza perdere tempo nell'esporre il suo piano per dichiarare guerra a Konoha. Itsuki palesa la presenza di Eiji, che subito cattura il Kanishiro il forma ed eleganza, poi promette di trovare quei compagni di cui Mat necessita per il suo piano. La Yugure.
Se il gruppo accetterà, il bianco vorrà parlarci per capire le loro potenzialità e come sfruttarle al meglio.

Nel secondario, Eiji da a Mat da pensare riguardo il suo sentimento verso Mekura, visto il suo interesse nel difenderla durante il suo stesso attacco. I due bianchi riaprono una finestra alquanto "positiva" ed un elemento chiave nella vita del giovane: Medusa.