[Rinascita]

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14:25 Tenshi:
 Se ne sta seduta sulla radice di un grande albero con le spalle poggiate contro la spessa corteccia. Ormai, quel bosco, è diventato la sua seconda casa. O forse la sua prima, dato che adesso sta in una casetta di fortuna in un piccolo villaggio non molto lontano da lì: non ha voluto fare ritorno a Konoha. Non riesce più a guardare quei cittadini allo stesso modo. Non riesce più a guardare l'Hokage e quel villaggio, che l'avevano resa fragile. Sul capo, non porta più nessun coprifronte. Ha fatto una scelta. Tagliare i legami. E ciò include anche stroncare il rapporto con il proprio villaggio. Perché Konoha stava per ucciderla. Era il villaggio a comandarla come una pedina. E' stato il villaggio a strapparle via tutto. E adesso non sente più l'appartenenza ad esso. Non vuole più essere mossa da nessuno. Combatterà la guerra per sé. Per migliorarsi, giorno dopo giorno. E per dimostrare al mondo quanto si possa diventare forti da soli. Indossa semplicemente un top nero a maniche lunghe e dei pantaloni larghi, anch'essi neri, che si stringono in vita ed alle caviglie. Sulla coscia destra tiene legate delle fasce elastiche bianche che reggono il portakunai nero. Ai piedi porta delle scarpe di tela nere, logorate dal tempo e dall'uso. Il polso sinistro, al quale di solito teneva legato il bracciale rosso che Onosuke le aveva regalato, quest'oggi è libero. Nessun bracciale lo contorna. Le mani, velocemente, verrebbero portate al petto, congiungendole e formando il sigillo della capra. Immaginerebbe, a quel punto, due sfere: una nera, l'altra viola. La prima, all'altezza della fronte, simboleggerebbe la propria forza spirituale. Da cosa è composta quest'ultima? Semplicemente, dal proprio buio. E' la vera essenza di sé. Quell'essenza che per troppo tempo era stata celata agli occhi altrui ed ai propri. La seconda, all'altezza del ventre, rappresenterebbe la propria forza fisica. Essa è composta da tutti i suoi sforzi. Da tutte le volte in cui si è impegnata al massimo. Dal potere che, poco alla volta, la rosata va acquisendo. E comincerebbe a far roteare le due sfere, dapprima sul loro asse. Poi le spingerebbe, l'una verso l'altra, all'altezza del petto. Qui, in un vortice scuro, cercherebbe di unirle, formando una sola sfera: quella del Chakra. Unica parte di lei che brilla ancora. E, se il richiamo fosse andato a buon fine, quella grande forza invaderebbe ogni sua cellula. E lei ne assaporerebbe la forza. La potenza. Un respiro, prima di sciogliere il sigillo della Capra. Un respiro, prima di abbracciare nuovamente ciò che è diventata. Yami. [Tentativo richiamo del Chakra][Chakra 30/30][equip: 3xshuriken - 3xkunai - 1xcarta bomba - 1xfuuda con tronchetto sigillato]

14:35 Utente anonimo:
 Pioggia, un tempo che non perdona quello di oggi al paese del fuoco, ed una situazione che scoccia parecchio al giovane Uchiha, che altro non aveva fatto che andar a tener d'occhio da lontano la cava dove avevano combattuto le copie del falso dio, nella missione dell'allenza. Era partito di buona mattina per poter tornare a casa entro la sera. Ma prima di partire, aveva anche attivato il Chakra, non volendo partire sprovvisto. Così va a portare entrambe le mani a formare il sigillo della capra, si muovono lentamente, in fondo non aveva alcuna fretta. Riesce poi a focalizzare la sua immagine con entrambi i puntini, quello bianco che rappresenta la forza psichica, che è posizionato sulla fronte, mentre quello rosso che rappresenta la forza fisica che è posizionato tra le due ginocchia. Si concentra in primis su quest'ultimo, lascia che possa assorbire energia e quindi ingrandirsi e rimpirsi tramite i propri muscoli, la propria energia. Più quest'energia viene concentrata nella sfera rossa più questa si espande. Man mano che questo avviene, i muscoli, si irrigidiranno sempre di più, come se avesse dei propri e veri crampi, con l'unica differenza che il dolore non è presente. Quando la sfera rossa sarà arrivata ad essersi espansa al punto massimo ed essere piena, i muscoli che fino a quel momento erano tesi, ritornano a scogliersi, dando una sensazione di forza ma al coltempo di benessere al giovane Shinuja, che ora sposta la concentrazione da questa sfera al pallino bianco, posizionato sulla fronte. Quest'ultimo va a prendere l'energia psichica, e quindi sfrutta le emozioni, i ricordi i pensieri, del giovane che come un turbinio, iniziano a passare nella sua mente e a fargli provare quelle sensazioni che sono decise e nette, anche se aumentano sempre di più il ritmo di come vengono percepite, fino ad una velocità elevata. Proprio inq uesto processo il pallino si trasforma in sfera e viene man mano riempita, finoa quando quel vortice, non andrà man mano a rallentare, sempre di più, sino a quando tuto non torna come prima, e nella mente del giovane ritorna la calma. Ora che ha le due sfere pronte, va a spostarle entrambe, nel centro del corpo, e più esattamente all'altezza della bocca dello stomaco. Una volta che le due sfere andranno in collissione, per un momento si respingeranno a poi andranno a dare il via ad unprocesso di amalgamatura, dove vedrà queste due sfere, incorporarsi l'una con l'altra, fino a quando non ve ne sarà solamente una, ed è quella che andrà a sprigionare il chakra in tutto il corpo del giovane, dandogli una sensazione di potenza e di benessere, che apprezzava sempre.ed ora se ne stava tornando a casa, muovendosi verso la stazione ferroviaria più vicina. Il giovane si presenta vestito con una maglietta aderente di colore nero, molto fina, e dei pantaloni anche quest'ultimi di colore nero, leggermente larghi per poter essere comodi e non impedergli alcun movimento durante l'azione. Ai piedi ha deglis carponcini dal taglio maschile, aperti solamente all'altezza delle dita dei piedi, e che coprono anche i suoi stinchi. Il tutto però è sovrastato da una lunga tunica di colore bianco, che arriva a ricoprire il giovane sino a sotto i ginocchi. Presenta un collo alto, ed quest'ultimo ha una spaccatura a "V" dove vi sonoa ttono sei tomoe nere. Quest'ultima è tenuta chiusa da una fascia nera nella quali sono agganciati, sia il coprifronte che sta all'eltezza del fianco sinistro e riporta il simbolo del villaggio dell'erba, mentre dietro alla scheina, vi è la sua tasca porta oggetti. Mentre all'altezza della coscia destra ha allacciato il porta Kunai. I capelli invece sono di colore nero, molto lunghi ed è proprio per questo che sono tenuti con una coda molto bassa, tenuta salda da un laccio di stoffa bianca pregiata, come quella di cui è fatta la sua tunica. altri due ciuffi sono tenuti legati con due lacci di stoffa, alle due estremità della fronte, così da non procurargli un inutile fastidio. <Che inutile fastidio al pioggia> Sussurra tra se e se, mentre continua a camminare, sotto ad un ombrello, che regge con la mano destra, tentando di non bagnarsi troppo. [Chakra ON}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

14:45 Sango:
 Oh quell'aria di pioggia che le arriva alle narici, le foglie degli alberi più belli del mondo ninja adesso non fanno altro che da barriera al suo capo, nascondendo per poco quella pioggia che sa di cambiamento. La decisione è stata presa, riuscendo anche incredibilmente a convincere Akendo stesso a unirsi a lei nel distruggere Kusa stessa iniziando dagli anbu e poi dai pierrot, quella strana banda di cui ha fatto parte e a cui ha cercato di spillare informazioni su Yukio stesso. Un'appartenenza che continuerà per evitare sospetti, anche se in pochi veramente conoscono la sua affiliazione a quel gruppo di pagliacci. Si è spogliata alla fine di quel rosso che tanto le dona, come quei lunghi capelli che sanno di demone e ondeggiano sulle spalle coperte da quella veste oscura e dal passato glorioso quanto orribile, la veste dell'Akatsuki del possessore del rinnegan, una veste che prima avrebbe indossato solo per lui ma che adesso sente sua, fin da quando la propria psiche ha iniziato a sgretolarsi insieme ai propri ideali..o meglio, alle proprie convinzioni. Venire a conoscenza che il patto stretto con Yukio stesso non abbia dato i suoi frutti l'ha messa davanti un bivio , due strade da poter percorrere. Una in cui sarebbe rimasta li a Kusa, a seguire gli ordini di un Hasukage che detesta e dover lasciare il proprio clan nelle sue mire, l'altra invece di lastricare la sua strada con tutto il sangue necessario, innocenti o meno avrebbero avuto un ruolo molto importante per la sua scalata verso quel sogno sempre più vicino ormai. Ame stessa sembra volerla seguire con quell'interminabile pioggia riflessa in quel nero manto riconosciuto, quelle nuvole rosse che sarebbero state il sangue che ella stessa verserà su quella terra. Passi che adesso la riportano verso Kusa, verso il proprio dojo per riuscire ad organizzare un offensiva, o meglio uno slittamento verso terre meno pericolose. Passi i suoi che la portano inconsapevolmente verso due figure a lei sconosciute completamente, o quasi , ove novelle parole sembrano giungerle alle orecchie grazie ai propri sensi abbastanza sviluppati . Il chakra che non smette mai di smuoversi dentro di lei , pronto a muoversi e sfogarsi se ce ne fosse stato bisogno, eppure quello che vedrà è un ragazzo, il cui volto non le dice alcunché. No, non è di certo un ninja riconosciuto , nota il copri fronte del villaggio di Kusa stessa , quello che lei ha gettato chissà dove per non andarlo più a recuperare, ove solo adesso vi è spazio solo per quello di Ame, suo ricordo, sporcato dal sangue stesso di suo fratello, eppure l'unico che abbia un reale valore. < chi non apprezza la pioggia non comprende il moto del mondo stesso > quel sussurro che non le sfuggirebbe dato che ormai i metri a distanziarli non sarebbero poi così tanti, nemmeno una decina da che il corpo della donna pronuncia quelle parole senza fermarsi. Chi non apprezza la pioggia..non merita di vivere. Il pensiero molto più orribile rispetto al proprio dire, eppure perchè dirlo apertamente? [chakra on][vesti Akatsuki]

14:55 Tenshi:
 La figura minuta della genin è quasi protetta dalle grandi fronde dell'albero sotto al quale si trova. Solo qualche goccia di pioggia, dunque, sfiora il suo esile corpo. Tra l'altro, la pioggia non le dispiace per niente. Il temporale rispecchia un po' il lato impetuoso di lei, che potrebbe scatenarsi da un momento all'altro per qualsiasi futile motivo. Eppure, quel suo carattere la diverte. La alletta il fatto che non sa mai come reagirà davanti a qualsiasi cosa. E, mentre si guarda intorno, e respira quell'odore di terriccio bagnato, porterebbe le mani al petto, congiungendole e formando il sigillo del serpente. Quale miglior luogo per allenarsi con la propria innata, se non il bosco di Shukosato?Immaginerebbe due sfere: una forte e dura, nei pressi del suo polso destro, che simboleggia il Doton, l'altra fluida e fresca, vicino al polso sinistro, che simboleggia il Suiton. Farebbe ruotare queste due sfere, spingendole con forza l'una verso l'altra. Non appena esse si toccherebbero, si unirebbero in un vortice veloce e creerebbero un nuovo elemento, fluido ma allo stesso tempo duro: il Mokuton. Se tutto fosse andato a buon fine, la sua innata sarebbe pronta a qualsiasi evenienza. Scioglierebbe così il sigillo del serpente, portando le mani contro quella radice sulla quale è seduta. Mentre lei era intenta a richiamare la propria innata, qualcuno si era avvicinato ed adesso si trova a qualche metro da lei. La sua figura è ben visibile: si tratta di un ragazzo dai lunghi capelli neri, che indossa una tunica bianca. Di certo, andare in giro con una tunica bianca in questi tempi non è certo la scelta migliore: tutto il mondo ninja, infatti sta combattendo un tizio in tunica bianca. Ma bando alle ciance, quello non sembra proprio essere il dio. E vorrebbe rispondere a quella sua stupida affermazione, ma qualcun altro, prontamente, lo fa per lei: una donna dai capelli rossi, che indossa un manto. Il manto inconfondibile dell'Akatsuki. Allora quell'organizzazione esiste ancora? Lo sguardo blu notte, dunque, si soffermerebbe più su quella figura femminile, cercando di studiarne i lineamenti. Ella indossa un coprifronte che da quelle parti è raro vedere: quello di Ame. E' dunque ovvio che ciò che ha appena detto lo sconosciuto dai capelli neri abbia piuttosto offeso la donna. < Per quale motivo vivi, se poi non apprezzi i doni della natura? > chiederebbe dunque allo sconosciuto, con parole come al solito taglienti. Shinuja, quest'oggi sei proprio stato sfortunato. [2/4 tentativo attivazione innata][Chakra 29/30][equip lo stesso]

15:09 Utente anonimo:
 Sarebbe la sua giornata sfortunata, chi può dirlo. I passi continuano tranquilli, nella direzione che aveva scelto di intraprendere, mantenendosi in un lato della strada, cercando più protezione da quella pioggia, dagli alberi oltre che con l'ombrello. Segue con los guardo Sango, la riconosce, l'ha vista alla riunione, ma il suos guardo non cambia, rimane neutrale, calmo e pacato, come sempre. Ascolta quel sussurro, e poi subito dopo l'altro dire della giovane che ha dietro, e che muove la testa per poterla vedere assieme al bacino, andando ad arrestare il proprio passo. Lo sguardo è gentile, non ha nulla di minaccioso, e non replica, ne a lei ne a Sango, deve sbrigarsi a tornare a casa, altrimenti avrebbe potuto passare dei guai seri, e non ne aveva alcuna voglia a dire il vero. {Contente voi, contenti tutti no?} Va a dire, dentro la sua testa il giovane Uchiha, riprendendo il proprio passo, dopoa ver riportato sia il usto che la testa nella giusta direzione, non volendo fermarsi a chiacchierare troppo, o a perder tempo dietro inutili discussioni, che potevano portare solamente a delle seccature o peggio a dei guai. {Eppur enon mi aspettava di vedere qui la rossa} Afferma, sempre nei suoi pensieri, andando a tener più saldamente l'ombrello, visto la folata di vento che sembra volerglielo strappare via, andando a muovere anche i capelli e la tunica, che sperava non si sporcasse, visto quanto che ci tiene ed anche parecchio. {Forse forse, riesco a tornare e farmi anche un paio d'ore di meditazione} Riflette su questo, poichè voleva meditare è vero, sopratutto su quelle visioni che aveva avuto grtazie a Ekazu, che gli ha fatto rivivere i vecchi tempi. { Eppure, nonostante tutto, ancora c'è molto che non mi è chiaro} e si, c'è molto che ancoa deve sapere, capire, metabolizzare, ma tutto arriverà con il proprio tempo, con il dovuto modo. {Devo solo riuscire, ad avanzare, ancora e ancora, senza farmi travolgere da nulla e da nessuno} Impresa difficile, ma non impossibile, sopratutto per lui che per ora è soltanto un giovane Genin in erba, con un sacco di ideali, e di parole spese per promettere quanto quegli ideali verranno trasformati in realtà. Questa è la sua sfida, questa è la sua vita. Il suo clan. Il suo essere. [Chakra On}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

15:18 Sango:
 Percepisce la natura intorno a se, quella che ama dal più profondo eppure se ne sente sempre più legata, da quando le tigri hanno accettato di divenire loro compagni s'è unita a loro in maniera totale, vivendoci insieme, cercando di comprenderle nel loro vivere senza avere nulla, ne una casa o altro che lei sappia, vivendo nelle foreste del mondo . Percepisce come quella sia viva, la pioggia stessa che dona la vita a quel mondo, e percepirebbe anche dei movimenti che la portano a muovere lo sguardo da quel ragazzo con la tunica bianca verso l'alto, tra le fronde di quegli alberi ad osservar una figura femminea che non ha mai incontrato. Le sue parole lacerano quel momento di silenzio accompagnate dalla musicalità della stessa natura, parole che le portano un lieve sorriso su quel volto troppo serio . Apprezza difatti quelle parole, chi non ama i doni della natura non merita di vivere in quel mondo e impregnare col suo sangue il terreno per la rinascita stessa. < parole sagge mia cara > morbida la voce adesso va a rivolgersi a Tenshi stessa . I passi che la portano morbidamente in avanti verso ella e verso il ragazzo, sempre più vicini, nessuna fretta nel proprio fare, solo una lenta camminata ove lo sguardo rimane freddo e fermo senza lasciarsi scappare nessun movimento nel loco. Non sente alcun tipo di tensione, solo forse la voglia di iniziare a spargere il sangue, ma deve trattenersi. Non avrebbe portato a nulla uccidere un qualsiasi ninja di Kusa, eppure la curiosità è più per la ragazza il quale non indossa alcun simbolo a riconoscerla < non ti conosco , qual'è il tuo nome? > chiosa leggiadra una volta esser giunta sotto di lei, il capo rivolto verso l'alto, le iridi verde azzurre che si concentrano su quel volto molto giovane , ma il silenzio giunge da parte del ragazzo, il che la porterebbe a scender lo sguardo bieco verso di lui < ti hanno tagliato la lingua Kusano? > divertita dalle parole che esprime lei stessa, che sia veramente sordo? Eppure quel sussurro non era per altri se non per se stesso. Non ricorda di averlo nemmeno visto durante i propri turni all'accademia, ha passato così tanto tempo da poter dire di conoscere almeno la maggior parte dei ninja di Kusa, e anche quelli di Konoha a dire il vero, ne ha aiutati diversi durante la sua permanenza a kiri. Carne da macello, chissà se sono morti tutti o qualcuno s'è salvato alla fine? Non direbbe nulla ancora, la pioggia lieve continua a correrle addosso, sui vestiti, sul volto stesso, e se ne cura di non disdegnarla mai nella propria vita. [chakra on][vesti akatsuki][copri fronte di Ame]

15:31 Tenshi:
 Lo sguardo ceruleo, dunque, si sposta dalla figura femminile a quella maschile, aspettando intrepida una risposta. Risposta che, però, non arriva. La genin non ama particolarmente essere ignorata dato che, spesso, si pone lei stessa al centro dell'attenzione. Per troppo tempo, nella sua vita, è stata trattata come una persona qualunque, ignorata da molti. Adesso vuole prendersi semplicemente la sua rivincita. Vuole far vedere al mondo che lei esiste e che non è una persona come tanti. Lei è Yami. Portatrice di oscurità. Portatrice di equilibrio. Portatrice di morte. Lo sguardo, quindi, s'assottiglierebbe, fisso su quella figura dai capelli neri. Sicuramente, quella di ignorarle, non è stata una buona mossa. La rossa, invece, sembra apprezzare le parole della genin, sul volto della quale spunta un leggero sorriso sadico, compiaciuta dal fatto di esser stata notata. Salterebbe, dunque, giù dalla radice, raggiungendo la figura femminile che porta le vesti dell'Akatsuki. Qualche centimetro le dividerebbe e da quella vicinanza la rosata potrebbe osservare i lineamenti dell'altra, da quei selvaggi capelli rossi a quegli occhi di un colore cristallino. < Io sono Yami >. Gli occhi blu notte brillano come gocce di pioggia, mentre pronuncia quel nome con tutta se stessa. Perché quella è la vera essenza di sé. Buio. Oscurità. Yami. < Ed il tuo? > chiederebbe a propria volta, grata che l'altra si fosse interessata a lei. Poi, le attenzioni di entrambe vengono rivolte allo sconosciuto dai capelli neri, il quale, silenzioso, pensava di poter scappare dalle grinfie di tue tigri. I suoi passi, infatti continuerebbero ad avanzare imperterriti, senza neanche degnare di uno sguardo la rossa e la rosata. E, mentre la figura femminile accanto a lei pronuncia delle parole verso l'altro, la genin farebbe qualcosa di più: vuole essere notata. Dagli tsubo dei suoi piedi comincerebbe a far fluire all'interno del terreno il proprio Chakra Mokuton. Esso, quindi, scorrerebbe, fino ad incontrare la radice più vicina a Shinuja. La radice verrebbe inondata dal Chakra di lei e comincerebbe a muoversi all'interno del terreno, in un movimento impercettibile ad occhio nudo. Essa verrebbe mossa ed allungata, fermata a qualche centimetro davanti all'Uchiha. Così, sbucherebbe dal terreno e verrebbe plasmata, allungata ed appiattita a formare una lunga parete di legno che andrebbe a sbarrare la strada dello sconosciuto dai capelli neri. Se tutto ciò fosse andato a buon fine, sul volto di lei si paleserebbe nuovamente un sorrisetto sadico. < Dove credi di andare? > sibilerebbe verso l'altro, il quale non potrebbe più avanzare per la sua strada. [2/4 creazione parete][Chakra 28/30][Innata on][equip lo stesso]

15:51 Utente anonimo:
 Eppure non cercava guai, ma i guai o meglio le rotture hanno trovato il giovane Uchiha, che ora si vede costretto a fermare il suo passo, visto la strada sbarrata da quella parete di legno. Rimane a fissarla con calma e tranquillità per qualche lungo istante, andando a fare un leggero sorriso, andando ad alzare solamente l'estremità destra della bocca, facendola però ritornare nromale, e quindi facendo ritornare quell'espressione piatta nel suo volto, dopo qualche istante, il tempo giusto, per potersi girare con tutto il corpo e osservare le due donne. {Che seccatura, sapevo di dover rimanere al Dojo oggi} Va a pensare, mentre osserva le due con calma, lo sguardo è gentile, ed il linguaggio del corpo, trasuderebbe una calma quasi non umana. <Posso aiutarvi?> Domanda verso le due, con cortesia e pacatezza, ormai questo suo fare lo contraddistingueva. Il Grigio, e con questo nome che rappresenta anche la strada da percorrere, sta forgiando anche la sua calma. {tutto questa seccatura solo per un commento sulla pioggia?} Pensa tra se e se, mentre gentilmente los guardo va a posarsi sul plumbeo celo, per qualche lungo istante, ed una goccia di pioggia, va ad infrangersi sulla sua fronte, rigandogli il viso, sino a cadere di nuovo e infrangersi sul terreno bagnato. {Preferivo starmene al Dojo con Hanabi, almeno potevo apprendere qualcosa, che sotto a questa seccante pioggia, con queste due} Ammette tra se e se, amando di più la pericolosità della pura, che questa situazione, e questo dice molto sul giovane. Insomma, povero Shinuja, tutte a lui, qualcuno direbbe questo, Shinuja, però a differenza di tutti gli altri, fa di ogni esperienza tesero, forte anche del clan che ha alle spalle, e di cui fa parte. {Vediamo di risolvere, anche questo intoppo. Si deve partire dal basso, per poter aspirare all'alto no?} Ancora parole che vengono pensate tra se e se, forse per trovare quella voglia di uscirne in una qualche maniera tranquilla. Se vuole diventare Madara, queste sono lezioni basi che deve apprendere ed anche in fretta.[Chakra On}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

16:03 Sango:
 La situazione che si fa più interessante adesso , la ragazza dai lunghi capelli rosa che si muove di fronte a lei, scendendo su quel terreno umido e fangoso ponendosi di fronte a lei, deve abbassare il volto per poterla guardare in volto, troppo alta anche per gli standard femminili di quel mondo ninja. La osserva incuriosita, nessuno si era posto mai tanto vicino alla donna, e non che se ne faccia un problema adesso, dopotutto è una ragazza. < Sango Ishiba > l'orgoglio sfarfalla nel nominare solo il proprio cognome, colei che sta riuscendo a portare in vita quel clan dimenticato da troppi anni eppure la propria innata molto simile a quella della ragazza . < capo clan Ishiba > il ruolo che la definisce come colei che porterà il clan di nuovo ad esser uno dei più forti e riconosciuti su quella terra, e colei che prenderà sotto di se Ame stessa. Ma questo è un discorso che non affronterebbe li, non con due piccoli sconosciuti ovviamente. Le iridi seguono i movimenti della ragazza di fronte a se per tornare al ragazzo, eppure il movimento di una di quelle radici le permette di comprendere chi sia veramente quella ragazza < Senjuu> sussurra direttamente a lei provando ad avvicinarsi al suo orecchio sinistro data la loro estrema vicinanza, le labbra morbide parlerebbero con dolcezza < un arte molto nobile e riconosciuta in tutto il mondo > il sussurro che continuerebbe se fosse concesso, osservatrice quel giorno di altre due anime in conflitto. La leggenda dei senjuu, Hashirama stesso fu il dio dei ninja, colui che con il suo potere poteva assoggettare tutti. Il sorriso si amplia nel vedere la determinazione della ragazza nel non volersi far sorpassare da un semplice ragazzo venuto li per chissà quale motivo. Se solo pronunciasse quelle parole ad alta voce il ragazzino si troverebbe senza più la lingua probabilmente. Forse troppo codardo o cosa non lo saprebbe , in quanto le uniche parole che rivolge loro sono abbastanza inutili < oh , non credo che dovresti rivolgerti a lei in questo modo > quasi a spalleggiare quella ragazza, ma solo per volerla mettere alla prova, comprendere quale sia il suo animo, cosa alberghi nel profondo del suo cuore . Dopotutto l'altro non è che abbia fatto granchè se non ignorarle, lei stessa che lo avrebbe ignorato completamente nella propria vita. Ma un comportamento che non si aspettava dalla rosata . Lei stessa adesso si concentra su di se, alla ricerca di quell'essenza intima e bellissima in cui vi intingerebbe il proprio chakra per poterlo modificare, richiamare a se quell'arte di straordinario splendore eppure di un colore completamente differenza alla fu Konan < guarda mia cara > il sussurro continuerebbe mentre lei stessa proverebbe a esercitare il proprio potere, cercando di convogliarlo fuori dal proprio corpo per andare ad utilizzare non il proprio corpo, ma il legno degli alberi che li circondano. Se riuscisse adesso andrebbe a comandare la propria innata per trasformare quel legno in un colore oscuro, per poi comandarli e formare tante farfalle di carta ..nere. Queste svolazzerebbero proprio sopra Shinuja senza provocargli alcun malessere o altro, solo per divertirsi un pochino con la ragazza in questione, e una di queste farfalle si poserebbe proprio sul capo roseo della genin.[chakra on][vesti akatsuki][copri fronte di Ame][tentativo Isgibaku III + controllo della carta][chakra 87/90]

16:17 Tenshi:
 La ragazza dai capelli rossi, quindi, è proprio accanto a lei e le sue parole arrivano chiare alle sue orecchie. < Sango Ishiba > sussurrerebbe quel nome, prima di fare una piccola pausa e riprendere < la tua fama ti precede. Ho sentito parlare di te >. Gli occhi brillerebbero, fissi su quelli verdi ed azzurri dell'altra. Non avrebbe mai pensato di poter incontrare qualcuno di così importante in quel bosco. Ma, d'altronde, le sue ultime conoscenze sono state tutte un po' particolari. Nel frattempo, la strada dello sconosciuto, risulterebbe quindi sbarrata e gli impedirebbe di poter continuare ad avanzare lungo quel bosco. La rossa s'avvicinerebbe all'orecchio della rosata, lasciando un lieve sussurro, che porta la genin a distendere il suo sorriso sadico. < Già, Senjuu >. Si sente importante, si sente notata dal mondo, quando l'altra riconosce la sua arte. Eppure, nessuna reazione particolare sembrerebbe contraddistinguere la figura dai capelli neri. Sul suo volto, nessuna espressione, se non un lieve sorriso che dopo andrebbe a scomparire. Che quella situazione non lo diverta? Eppure la rosata sente già scorrere l'adrenalina nel proprio corpo. Lei andrebbe a leccarsi le labbra, traendo un certo piacere dalla visione di quella strada sbarrata. Spalleggiata dalle parole dell'Ishiba, direbbe, tagliente < Ti sembra il modo giusto di trattare due signore? > si dà lei stessa della signora, nonostante la sua giovane età, per sottolineare il fatto che due donne così belle non possono essere semplicemente ignorate. D'altronde, chi l'ha incontrata negli ultimi tempi, sa benissimo quanto la rosata sia diventata egocentrica. Ha soltanto aggiunto ai propri sentimenti un po' d'amor proprio, che prima le mancava. Per questo, in precedenza, tendeva a trascurarsi e a non ascoltarsi. Ma, adesso, ha cominciato ad amare se stessa. Ha cominciato a trarre piacere da ogni movimento del proprio corpo, da ogni parola che viene fuori dalle proprie labbra, da ogni tecnica che le proprie abilità riescono a portare a termine. E' così sbagliato amarsi e voler essere al centro dell'attenzione? Poi ciò che accade, la lascia senza fiato. Anche l'altra riesce a manipolare il legno, seppur in modo diverso rispetto a lei. La corteccia di alcuni alberi viene trasformata in origami di carta nera. Quel colore è perfetto per quelle farfalle. Farfalle che vanno a danzare sopra il povero malcapitato. Una si poggia perfino sul capo della genin, la quale, allungando la destrorsa, cercherebbe di prenderla, lievemente, evitando di distruggerla. E la osserverebbe, con occhi sgranati. < Non poteva essere di un colore migliore di questo > esclamerebbe, guardando ancora quella farfalla tra le proprie mani. < La tua arte è bella tanto quanto la mia > direbbe, senza sminuire né l'una, né l'altra innata. [Chakra 27/30][innata on][equip lo steso]

16:30 Utente anonimo:
 Due donne.Un Genin.No, non è quello che pensate, anzi tutto il contrario, una vera e propria seccatura, altrochè. In effetti quella calma, poteva avere due effetti o tre al massimo, mettere a disagio qualcuno, far innervosire qel qualcuno, o trascinare quel qualcuno in unos tato di calma e di tranquillità, o magari essere ignorato, ma questa volta non sembra essere andata, in nessuna di queste direzioni, la cosa, almeno per il momento. Osserva il fare della rossa, quelle farfalle di carta, che si creano dalla corteccia di alcni alberi, le trova belle, originali, ma non le sottovaluta, non sottovaluta mai nulla il giovane, in fondo non può permetterselo ora. <...> vorrebbe dire qualcosa, ma non sa esattamente cosa dire, trovandosi un momento spiazzato dalla situazione anche se non lo da a vedere. {Ma che diavolo..qualsiasi cosa possa dire non andrà sicuramente bene. il silenzio questa volta non può aiutarmi.} E si, caro il mio Shinuja, ora sei in un bel pasticcio, e come te ne verrai fuori? {Susanoo, ecco sarebbe quella una bella risposta, ma non ha ancora la possibilità di usarlo, il che è una cosa da scartare, per quanto ora avrebbe voluto usarlo per togliersi da questo impiccio, e proseguire la strada, senza queste due seccature, a impedirglielo. <dove risiede il mio errore?> Domanda verso le due, già immaginandosi, che non sarebbe riuscito a venirne fuori nemmeno con una logica percorrenza della situazione, spiegata passo passo come si fa ai bambini. {Sarà da sopportare tanto?} Si domanda, visto lo spalleggiarsi delle due, o almeno all'apparenza e ai suoi neri occhi questo appare di vedere, e altro non potrà fare, che rimanere li e vedere come si evolverà la situazione, di cui sfortunatamente, ès tato tirato in mezzo.[Chakra On}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

16:48 Sango:
 Sembra che le due donne si siano ritrovate, ognuna egocentrica a modo suo, amante della natura e dell'arte che ne posson ricavare , come in quel momento , gode di quel commento e di quella visione, di certo la genin le sta abbastanza simpatica adesso. I sussurri che arrivano alle orecchie della ragazza, rimembra quello che fu uno degli antenati più conosciuti e forti < puoi esser meglio di così mia cara, addirittura meglio dello stesso Hashirama Senjuu. Qualcuno che potrà eguagliarlo e sorpassarlo > quasi vedesse in lei una parte di se, di quel desiderio di divenire ancor meglio di Konan, poterla sorpassare e innalzarsi anche lei oltre il conosciuto. Parole che vengono sussurrate come se fosse un serpente , a spingerla a dare di più < elevati oltre i comuni ninja Yami e prendi ciò che desideri > continua quella lenta cantilena, le iridi che sono poste verso il povero genin che ha intrapreso la strada di tue tizie abbastanza fuori di testa. Le farfalle che volano adesso, circondano il loco, accolgono la pioggia su quelle ali mentre svolazzano intorno a shinuja stesso, non lo toccano nemmeno, ma è come se si formasse un piccolo tornado intorno a lui, di una bellezza incredibile di un oscurità che lentamente s'è insinuata in lei, cambiandola in parte, riuscendo ad aprirle gli occhi su cosa è veramente quel mondo e sulle strade che si possono percorrere solo col sangue dei caduti. < la tua arte è nobile mia cara, puoi fare quello che desideri se lo vuoi..accogli il dolore di questo mondo e fallo tuo, e la tua anima sarà nera > il sorriso si spande su quel giovane volto mentre scosta il capo da ella per osservarla in viso ancora meglio < usa e alimenta la tua fiamma interiore > quasi come a volerla spingere a dare di più adesso con la propria innata < il tuo errore mio caro, è quello di ignorare un tuo superiore > non le importa nulla dei ninja di Kusa, sta già progettando di eliminarli , almeno la maggior parte, eppure il suo nome a Kusa stessa non è mai stato sottovalutato. L'ultima volta che era accaduto un ragazzo non si sarebbe seduto più come prima. < la mia domanda è.. perchè detesti la natura? E l'acqua poi, fonte di vita in questo mondo? > le iridi che si fermano su di lui, non si muovono di un millimetro dal suo viso, occhi che non perdono nemmeno un suo sospiro ponendosi dietro a Yami stessa, quasi con fare protettivo. Matrona ella di quelle piccole anime disperse e oscure, alla ricerca di un sogno più grande, di un obiettivo più alto, matrona di quelle fanciulle che poche volte hanno avuto un ruolo fondamentale nella storia ninja. .[chakra on][vesti akatsuki][copri fronte di Ame][Ishibaku III , controllo della carta][chakra 85/90]

17:00 Tenshi:
 Il ragazzo rimane spiazzato. Non sa come reagire, cosa dire. Beh, forse è normale, davanti alle abilità ed alla bellezza delle due, non trovare le parole giuste. Almeno però, questa volta, le degna di uno sguardo e scambia qualche parola con loro. Anche se non coglie del tutto la situazione in cui si è cacciato. Due ragazze che si sostengono a vicenda possono essere molto pericolose. Altre parole giungono alle orecchie della rosata da parte dell'Ishiba. Parole che la rafforzano, parole che la fanno sentire potente. Che la fanno salire su quel piedistallo di cristallo che lei stessa ha creato per sé. Ha appena trovato nell'altra un'alleata, una persona con la quale condividere il proprio modo di essere, il proprio stile di vita. Un'altra anima nera, che si aggiunge alle sue conoscenze. E, rafforzata da quelle parole, andrebbe a comporre nuovamente il sigillo del serpente, per poi esclamare < La mia anima si è già tinta di nero, quando ho accolto il mio dolore... e la mia oscurità >. Gli occhi adesso sarebbero fissi su quel turbine oscuro di farfalle, che rotea violentemente sul capo del kusano. Adesso, il suo Chakra Mokuton scorrerebbe nuovamente all'interno del terreno, convogliandosi sotto i piedi del corvino. Comincerebbe a roteare e lei lo plasmerebbe, immaginando nella propria mente delle fruste. Dal terreno verrebbero fuori tre rampicanti, simili a delle fruste, che andrebbero a roteare attorno alla figura dell'Uchiha, completando quel vortice nero che l'Ishiba ha creato. Non le userebbe per attaccarlo, ma, semplicemente, continuerebbe a creare arte. L'arte del legno, che si mescola, incessante a quella della carta, in un turbine oscuro. < La tua prima affermazione riguardo la pioggia era fuori luogo, tesorino > un piccola pausa, mentre il sigillo del serpente verrebbe mantenuto e quei rampicanti continuerebbero a roteare attorno al genin < e poi ci hai completamente ignorate, come se nulla fosse. A noi donne non piace essere ignorate > scandirebbe per bene parola per parola, con una nota acida tra di esse. Sta semplicemente giocando con una nuova preda, per puro divertimento. Per trarre ancora piacere dalla realtà che la circonda. Quel piacere che per fin troppo tempo era rimasto sopito dentro di lei. Probabilmente, prima della sua trasformazione, non sapeva neanche cosa fossero il piacere ed il divertimento. Sapeva solo sfoggiare un sorriso finto e tendere le proprie mani verso gli altri, nonostante le enormi ferite sul proprio corpo. Ma che vita era? Che vita era quella, in cui, non solo doveva reggere il peso delle proprie sofferenze, ma anche quello delle sofferenze degli altri? Forse, quella notte al porto, ai piedi del faro, aveva cominciato davvero a vivere. E tutto grazie a Kioshi. Quell'Uchiha di cui non ha più saputo nulla da allora. Quello stesso Uchiha che è rimasto fisso tra i pensieri di lei e non la lascia mai andare, neanche per un secondo. E' vero, potrebbe sembrare una specie di ossessione nei confronti di lui, eppure per lei quella figura misteriosa rappresentava tutto. Perché era stato proprio lui a mostrarle quanto potesse essere bella la vita se vissuta nel giusto modo. Se vissuta nell'oscurità. [rampicanti mantenuti per tutto il turno][Chakra 19/30][innata on][equip lo stesso]

17:16 Utente anonimo:
 La situazione si stava veramente facendo seccante e noiosa, con quelle due donne che volevano soltanto giocare a chi propbabilmente era più brava bella e forte, nei confronti del giovane, che però non vuole reggere questo noioso gioco, che trova altamente stupido e irritante. Non fa niente, lascia che Sango muova quelle farfalle attorno a lui e che tanshi, usi quelle radici come più vuole. Si ritrova in quel vortice, nell'occhio del ciclone qualcuno oserebbe dire, ed i capelli un poco si muovono, seguiti da quella tunica bianca, mentre gli occhir imangono fissi sulle due, che sembrano pavoneggiarsi e credersi le regine di un mondo, che alla fine di tutti i conti, le abbatterà senz anemmeno pensarci troppo. {Ignorare un tuo superiore} In altre occasione avrebbe anche riso, Sango una sua superiore? Nonc rede proprio, ma gli e lo lascia credere, deve, per quanto questo possa essere fastidio {Quante volte ancora, dovrai ricordarmi che ancora non posso nulla?} Pensa il giovane, rivolgendosi alla vita stessa, e alla sua spietatà cinicità pietatà, nei suoi confronti. {Ma forse è giusto così, hai ragione..Forse devo ancora imparare, e capire, conoscere, prima die ssere e potere..} Un ragione, una riflessione che fa li in quel momento, {Ma prima o poi, piegherò anche te al mio volere} Ha talmente tanta arroganza da sfidare la vita stesso il giovane Uchiha. Lo fa si, e ne è convinto, è consapevole della attuale debolezza, ma è anche consapevole della sua futura forza, e di chi vuole diventare, costi quel costi. Los guardo però viene mantenuto sugli occhi di sango, tranquillo, pacato, nonostante tutto, non si fa mettere paura, regge il confronto, altri avrebbero abbassato los guardo lui no, non lo ha fatto davanti a Kioshi, suo capo Clan, non lo farà di certo verso una rossa, che usa divertirsi con la carta. <Non ho motivo per detestare la natura> Afferma, in fondo la natura non glia veva fatto nulla, anzi era parte del mondo e l'accettava in quanto tale. <Non vi ho ignorate, semplicemente, non ho nulla da dirvi.> Spiega, con calma, tranquillità, come se tutta quella teatralità delle due non l'avesse colpito, ed in parte è così, ma questo non vuol dire che non possa provare emozioni, anche contrastanti dentro di se. Sicuramente questi due nomi verranno ricordati, ci sarà una punizione anche per loro, ma non è questo il momento ne il tempo. {Spiegare qualcosa a queste due, è inutile, oltre che contro producente} Quindi si mio caro Shinuja, dovrai attendere la fine del loro divertimento.[Chakra On}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

17:29 Sango:
 Le parole serpentine sembrano far breccia in quell'animo che ha già abbracciato l'oscurità. La osserva con quel vago sorriso sul volto, lei stessa che porta adesso consapevole quel manto nero e di cui l'innata ha iniziato a cambiare < questo ti renderà più forte > non avere dei limiti, ecco cosa le porterà a poter divenire ancor più grandi. Eppure tutta la situazione sembra esser comandata proprio dalla Senjuu in questione, lei semplice spettatrice di quello sfogo e del divertimento che l'altra si concede. Non sarà lei di certo a dirle di smetterla o fermarla, mentre altri rampicanti si formano per provare ad accerchiare il povero genin . Lascia a lei la palla della conversazione, rimanendo di fianco, e porre dunque le proprie domande su quella stessa natura rigogliosa che li circonda. E no, non si tratta semplicemente di metter in posizione la loro mera forza o bellezza, quanto più la propria anima. Lei s'è trovata con una sua simile, una piccola genin che sconosceva prima di allora, eppure adesso ne osserva i movimenti e tutto, la sua sete di sangue che sente propria, la differenza è che la propria sete di sangue è stata rivolta verso un obiettivo < punta più in alto mia cara, un semplice ragazzo non ti donerà alcuna soddisfazione se non vi è un motivo preciso > prova a spingerla a scegliere una via, a cogliere qualcosa di più profondo e intrinseco nella stessa natura, nella sua stessa oscurità, trovare un motivo a cui appigliarsi con tutta se stessa , e no, non vi è nessun pavoneggiamento in corso, non ha motivo di farlo nemmeno di fronte al riduko sennin , colui che porta non solo il volto di madara ma anche il rinnegan stesso. Ha trovato un anima nera da condurre nel baratro . Ascolta le parole del giovane oltre quel muro, le farfalle che adesso vengono di nuovo comandate per lasciare quel posto e spostarsi su di loro, intorno a lei e alla giovane rosata < calma il tuo animo mia cara, non vi è bisogno di sprecare energie > le iridi che cercano la sua attenzione sul proprio volto, un consiglio per contenere la propria emozione < sono sicura che troverai un momento e qualcuno migliore sulla quale far forza nello spirito stesso > tutto quello esula dal mero mostrarsi, non ha bisogno di mostrare la propria arte se non a chi ha una reale importanza, e per adesso la ha la giovane che s'è posta in maniera molto particolare in quel frangente. Quella è solo una dimostrazione di puro spirito, e lei ha avuto modo di scorgere quello che si cela nell'animo altrui, quando le proprie parole sono state accolte dall'altra motivandola ad elevarsi oltre il normale raggiungimento di obiettivi biechi, di inoltrarsi e non essere come quelle antiche e lontane figure, ma altrettanto potenti ed ergersi sopra di loro ancor di più. [chakra on][vesti akatsuki][copri fronte di Ame][Ishibaku III , controllo della carta][chakra 83/90]

17:44 Tenshi:
 I rampicanti e le farfalle roteano in una danza armoniosa, che sembrerebbe rispecchiare l'armonia della natura, ma anche la sua caoticità. Perché il mondo, in fondo, è caos. E ci si deve adeguare a qualsiasi cambiamento improvviso, altrimenti si viene risucchiati dal vortice eterno della morte. Quello stesso vortice che adesso rotea attorno a Shinuja, il quale sembra continuare a non reagire davanti a quello spettacolo della natura. Dice di non detestarla, eppure non la ama nemmeno. Altrimenti, anche lui avrebbe contribuito ad arricchire quel turbine come meglio può. < Forse non hai nulla da dirci perché sai che abbiamo ragione? >. Beh, quello sarebbe un buon compromesso. D'altronde, chi tace acconsente. < Il cielo piange per noi > concluderebbe così il proprio discorso nei confronti di quello che lei non sa essere un Uchiha, dato che non ha nemmeno mostrato il suo sharingan. Scioglierebbe il sigillo del serpente e, di colpo, i rampicanti cesserebbero il loro movimento. Il Chakra raggiungerebbe poi quella parete di legno creata in precedenza e la tirerebbe giù, permettendo all'altro di continuare per la propria strada. La sua anima, secondo la genin, è vuota e neanche la natura è riuscita a riempirla. Nel frattempo, anche Sango ritirerebbe le proprie farfalle, spostandole accanto a loro, volteggianti. Altre parole verrebbero pronunciate dall'altra, la quale cerca nella rosata qualcosa di più forte, qualcosa in cui quelle energie possano essere impiegate con più sentimento, con più vigore. In lei, c'è qualcosa del genere? Per cosa sta vivendo, adesso, la genin? E' semplice. Va alla ricerca di un uomo. Quell'uomo che le ha cambiato la vita. Non si tratta di amore, né di sentimenti dolci. Si tratta di ammirazione. Vuole semplicemente incontrarlo di nuovo e dimostrargli quanto sia diventata forte dall'ultima volta. < Io non so ancora quale sia il mio obiettivo > lo sguardo ceruleo, seguito da una leggera torsione del busto, adesso, si sposterebbe sull'Ishiba dietro di lei < ma so che voglio incontrare una persona e mostrargli la bellezza della mia oscurità >. Riprende esattamente le parole che l'Uchiha le aveva detto ai piedi di quel faro, a Kiri, mentre la luna splendeva alta nel cielo. < Il suo nome è Kioshi Uchiha > quest'affermazione è stata pronunciata in modo abbastanza alto, da poter essere udita anche da Shinuja. Tutti, probabilmente, ne avranno sentito parlare, dato che è a capo del proprio clan. Purtroppo, però, questa è l'unica cosa che lei sa di lui. Lo ha cercato, ha cercato altre informazioni, ma, finora non ha trovato nulla. Eppure, lei vuole ancora seguire quella figura misteriosa, portatrice di buio. [2/4 spostamento parete][Chakra 18/30][Innata on][equip lo stesso]

17:58 Utente anonimo:
 Il tutto però sembra pian piano spegnerse, come il fuoco di paglia che le due rappresentano, agli occhi del giovane Uchiha. Con entrambe le mani va a sistemarsi la tunica, cercando di spiegazzarla il meno possibile, e si va a sistemare anche i capelli, muovendo leggermente la testa, non amava essere in disordine, per quanto quel disordine poi in verità non sia presente su di lui. <o forse perchè nessuna delle due, mi suscita un interesse> Va a dire, rispondendo a tono certo, ma sempre in maniera educata e calma, pacata, andando poi ad incrociare le braccia, sotto al petto, non sapendo esattamente cosa fare in questo momento, se andarsene, e quindi dare le spalle a queste due, non convinto che ancora la loro sciocca e inutile opera sia finita, oppure rimanere li finoa quando quelle due non gli lasceranno campo libero e quindi sarà sicuro di poter rientrare senza alcun problema, in fondo la stazione none ra nemmeno troppo lontano. {Kioshi Uchiha eh?} Va a pensare, quando sente quel nome, che non gli fa nessun effetto, se non fargli sentire, ancora e ancora di più quel desiderio di crescere ed essere e in fine di potere, per poter prendere il suo posto all'interno del clan Uchiha, e farlo tornare ai fasti di un tempo e alla gloria che merita, seguendo l'unica strada giusta e possibile.Ma abbandona questo piensiero, non è ne il momento ne il luogo adatto per poter meditare e pensare a queste cose. <...> Un altro momento, come prima, vorrebbe dire qualcosa, ma preferisce far silenzio, osservando le due, riparandosi da quella fastidiosa pioggia, sotto l'ombrello, che è sembrato resistere bene, sia alle folate di vento, che a quel turbine che l'ha avvolto {Cosa cerchi di dirmi? Cosa vuoi che io faccia o tragga oggi da questa cosa?} Domanda, rivolto alla vita, al suo essere, a se stesso.. {Eppure sei giusta con me, forse non del tutto però} Un altro pensiero ancora, si dissocia dalla realtà in questi brevi momenti, per poi tornarci di nuovo, un processo automatico, non può controllarlo, causa forse, di quei gengutsu di Ekazu, forse gli effetti collaterali, sono proprio questi, bisognerà però scoprire per quanto tempo andranno avanti, si spero per poco tempo.[Chakra On}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}

18:14 Sango:
 Le parole dell'altra sapranno accender infine il fuoco dell'Ishiba, l'affermazione che ne viene fuori, al solo sentire quelle parole una strana fiamma ravviva il proprio sguardo < il cielo piange sempre per noi..Per tutto il sangue versato di innocenti, per tutto il dolore che prova questo mondo , eppure siamo noi artefici stessi di questo triste destino > lei stessa che desidera solo far smettere al sangue di sporcare quella terra eppure pronta a macchiarlo lei stessa. Le stesse membra si muovono, le braccia che si alzano mostrando al meglio quel manto che significa adesso troppo per lei < nuvole di sangue che scorrono sopra il nostro animo, il sangue di coloro che permetterà la rinascita stessa > quel manto che lentamente si disgrega insieme a parte del suo corpo, le farfalle che sono nere eppure qualcuna di questa rimane rossa a tingere quell'oscurità con l'unico colore che merita di esser visto . Nota come i rampicanti vadano a calare, a tornare alla terra stessa, i loro movimenti che si fermano . Ascolta le parole che la ragazza pronuncia, silente nel suo fare, sentendo quel nome che ben conosce , ha avuto modo di incontrare diverse volte quell'Uchiha con cui ha stretto un patto < non far si che sia un semplice obiettivo, fa che sia un sogno. Il sogno ci dà forza e ci tormenta, ci fa vivere e ci uccide. Per raggiungerlo saresti disposta a cedere tutto quanto in tuo potere, la tua stessa vita..eppure nemmeno per un secondo sarà stato vano > lei stessa che insegue quel sogno, lo ammira lassù in alto, irraggiungibile a tratti eppur unica luce in quell'oscurità <Si nasce per caso, senza volerlo. Molti finiscono per trascorrere una vita senza significato, ma io non sopporterei un'esistenza simile > non avrebbe mai potuto vivere una vita senza significato, quando il Seiun la spinse oltre quel nero baratro di cui si nutrì allora e continua a farlo oggi < Kioshi Uchiha, il capo clan. Ho avuto modo di incontrarlo..se il tuo desiderio sarà tanto forte potrei ,chissà, farti arrivare a lui > potrebbe farlo veramente, eppure cerca una dimostrazione di quel desiderio insito in lei ma adesso l'attenzione si sposta verso l'altro Uchiha < adesso nulla ti trattiene qui dunque, il passaggio è libero. Scegli la tua via e allontanati se il tuo interesse è posto verso altro > non si scompone , da la possibilità di potersi allontanare come l'altro desidera, di certo non incline a parlare con loro tanto quanto a pensare di loro stesse, il tono che utilizza è lo stesso di qualcuno che ha imparato ad esser un leader. Per il proprio clan in primis, per Ame stessa in futuro. Non avrebbe sprecato energie per qualcuno il cui interesse non è li, nei loro pensieri che sfarfallano quel giorno e che tanto son simili, di coloro che hanno avuto molto più tempo di calcar quella stessa terra e di venire a patti con i demoni interiori, alla ricerca di qualcosa di tanto grande che ad occhi ciechi mai si mostrerà. [chakra on][vesti akatsuki][copri fronte di Ame][Ishibaku III , controllo della carta][chakra 81/90]

18:26 Tenshi:
 E lo sconosciuto dai capelli corvini se ne sta semplicemente lì, senza far nulla, osservando come la strada gli venga liberata. Vorrebbe essere educato, ma quelle sue parole lo tradiscono, mostrando la sua vera natura: sfacciata ed insolente. Non andrà da nessuna parte, in quel modo. Non potrà mai sostituire il capoclan, tanto più se si tratta proprio di Kioshi. Perché lui lo ucciderà senza pensarci, non appena gli dirà qualcosa di sbagliato. Shinuja, proprio non ci sai fare con la gente, mh? < Beh, neanche tu mi susciti interesse. Volevo solo divertirmi >. Lo sguardo s'assottiglierebbe come quello di un felino che osserva la sua preda prima di azzannargli il collo. Non è stato per niente piacevole fare la sua conoscenza. Cosa che, invece, è esattamente opposta per l'Ishiba: ha trovato un modello da imitare. Ha trovato in lei qualcosa a cui puntare. Ha riscoperto la bellezza sopita della realtà. Ha capito di concentrarsi sul proprio obiettivo. Sango, lei si ricorderà di te e sarà felice di incontrarti una seconda volta, quando le vostre vite si ricongiungeranno. < Akatsuki > una sola parola che racchiude il concetto appena espresso dall'altra. Nuvole rosse, ricolme del sangue versato, quello stesso sangue che permette la rinascita. La rosata sente nella rossa l'ardore, la voglia di vivere per qualcosa di più grande, per qualcosa di irraggiungibile, che però, ne è sicura, riuscirà a raggiungere combattendo. E lei, è disposta a fare la stessa cosa per qualcosa o qualcuno? Il suo voler vedere Kioshi significa davvero così tanto? < Io vorrei poter seguirlo per il resto della mia vita. E questo pensiero mi ossessiona >. E' questo ciò che sa. Perché lui è l'ideale perfetto a cui lei punta. E le sono bastate poche ore e poche parole per cogliere in lui quella perfezione tanto ricercata. < Conducimi da lui soltanto se mi riterrai davvero degna >. Perché non crede di essere all'altezza della perfezione di quell'uomo. Eppure, il suo desiderio è intenso. E, forse, sarebbe disposta a fare qualsiasi cosa pur di rivederlo. Non pretende che la rossa la conduca da lui. Non ha mai preteso nulla dagli altri, da quando è diventata Yami. Perché ognuno deve avere la libertà di poter scegliere. Niente può incatenare i pensieri ed i desideri di qualcuno. Il mondo stesso ci ha dato la libertà di vivere come più vogliamo. E poi, resterebbe lì ancora per un po'. Forse in compagnia di Sango, o, forse, da sola, rimuginando sull'incontro appena avvenuto. Un incontro in cui ha potuto trovare qualcuno di molto speciale: un'alleata. [END]

18:36 Utente anonimo:
 Potrà finire solo in due modi, con kioshi che riempirà la seconda sedia alla sua destra, dopo Ekazu, o farà da fertilizzante a qualche pianta in quel di Oto, ma per ora non è tempo di pensare a questo, è ancora troppo presto, i semi devono germogliare, e diventare piante robuste, e lui deve ancora essere, per cui la strada è ancora molto lunga. Alza le spalle, verso le parole di Tenshi, non che gli importi qualcosa, ne di lei ne di Sango, per lui sono solo due essere inutili. Forse è veramente così. Si girerà, cons guardo tranquillo, e riprenderà il suo cammino, quella di oggi per il giovane, è stata unesperienza che gli ha fatto capire alcune cose, su cui dovrà ben riflettere, gli ha dato altri due nomi da aggiungere ad una lista, che prima o poi dovrà rivedere, dando delle priorità. gli ha dato un motivo, per alimentare quell'odio, per poter poi prenderne atto, tornare e vincere, o solo elvarsi alcune soddisfazioni chi lo sa. Fatto sta che continua ad intraprendere il suo percorso, senza interrompere il proprio passo, una trasposizione di quello che dovrà fare, continuare ad avanzare, senza interrompersi, senza ripensarci, senza doversi fermare, ma facendo una dannata attenzione a tutto quello che in questo percorso incontrerà, e lui già sa, che non sarà così facile, da percorrere. {Eppure un giorno tu, sarai piegata alla mia volontà, ai miei occhi, che domineranno qualsiasi cosa loro vedranno} Continua apensare e riflettere su questo, quest'ogi, quello che è successo, ha suscitato in lui questa riflessione {Allora perchè?} A cosa si possa riferire, non è dato saperlo, a noi comuni normali, ma sarà un pensiero che lo tormenterà, sinoa quando non potrà affrontarlo questa sera, mentre mediterà al Dojo Uchiha, luogo di contemplazione, e di apprendimento.[Chakra On}[inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x4 - Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1}[END}

18:47 Sango:
 La ragazza che si rivela ancora un fiore acerbo, pronto a crescere e fiorire nel suo più bel disegno, e tutto avverrà per merito tuo Yami, quanto sarà forte il tuo desiderio e quanto vorrai raggiungerlo. Molte sono le cose che comprenderai in questo viaggio , soprattutto se al fianco di Kioshi, colui che cerca di portare nuova vita a Oto. Eppure qualcuno vuole muoversi contro di lui, sarà tutto da vedersi, specialmente quando siederà come Sorakage lei stesso riportando in vita un villaggio morto < Akatsuki > ripete , la comprensione della ragazza è elevata dopotutto se conosce abbastanza quel motivo che svolazza su quel manto nero. < lo farò mia cara > avranno avuto modo di incrociarsi di nuovo, sarebbe andata lei stessa a riprenderla in quel loco probabilmente, ne sarebbe valsa la pena. < oh, noi donne, forse troppo facilmente ci ossessioniamo > un pensiero che vola direttamente ad Akendo, lei stessa che vorrebbe solo accompagnarlo fino al profondo dell'inferno, lui stesso che s'è posto insieme a lei per produrre quella scia di sangue, che sia per amore, per noia, cosa le importa se lo avrà al proprio fianco. No, non è sua superiore, non lo sarà mai, ne sua inferiore, la propria fiamma che tingerà il nero come desidera. Non guarda nemmeno il ragazzino,acerbo in quei pensieri e troppo gradasso, se solo qualcuno sentirà i tuoi pensieri, non ci sarà un trono nella quale sederti. Le iridi invece accompagnano i movimenti della genin, avrebbe passato ancora del tempo con lei prima che la notte possa riportare i propri passi proprio al suo clan, adesso ci saranno molte novità, loro stessi si sarebbero macchiati probabilmente di tradimento, tutto per avere indietro Ame senza necessariamente sottostare ad uno stupido Hasukage. Dopotutto esser uno shinobi significa questo, poter modellare il mondo come si desidera, e non solo per volere, ma per potere. E' questo che distinguerà in quest'era chi veramente ha un valore e uno spessore. [end]

Shinuja Tenshi e Sango si incontrano al bosco di Shukosato, tutti e tre provenienti da diverse direzioni. Sango e Tenshi si trovano in sintonia nel loro pensiero,e anche contro Shinuja che parla poco e niente.
Le due rimarranno insieme fino a sera, mentre Sango spinge Tenshi a trovare un Sogno da inseguire.