[Entrata in clan Mattyse] - Una nuova alleanza

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14:40 Tenshi:
 Se ne sta seduta su un ramo di un grande albero, a qualche metro dal terreno florido, con le spalle poggiate contro la spessa corteccia. Ormai, quel bosco, è diventato la sua seconda casa. O forse la sua prima, dato che adesso sta in una casetta di fortuna in un piccolo villaggio non molto lontano da lì: non ha voluto fare ritorno a Konoha. Non riesce più a guardare quei cittadini allo stesso modo. Non riesce più a guardare l'Hokage e quel villaggio, che l'avevano resa fragile. Sul capo, non porta più nessun coprifronte. Ha fatto una scelta. Tagliare i legami. E ciò include anche stroncare il rapporto con il proprio villaggio. Perché Konoha stava per ucciderla. Era il villaggio a comandarla come una pedina. E' stato il villaggio a strapparle via tutto. E adesso non sente più l'appartenenza ad esso. Non vuole più essere mossa da nessuno. Combatterà la guerra per sé. Per migliorarsi, giorno dopo giorno. E per dimostrare al mondo quanto si possa diventare forti da soli. Indossa semplicemente un top nero a maniche lunghe e dei pantaloni larghi, anch'essi neri, che si stringono in vita ed alle caviglie. Sulla coscia destra tiene legate delle fasce elastiche bianche che reggono il portakunai nero. Ai piedi porta delle scarpe di tela nere, logorate dal tempo e dall'uso. Il polso sinistro, al quale di solito teneva legato il bracciale rosso che Onosuke le aveva regalato, quest'oggi è libero. Nessun bracciale lo contorna. Le mani, velocemente, verrebbero portate al petto, congiungendole e formando il sigillo della capra. Immaginerebbe, a quel punto, due sfere: una nera, l'altra viola. La prima, all'altezza della fronte, simboleggerebbe la propria forza spirituale. Da cosa è composta quest'ultima? Semplicemente, dal proprio buio. E' la vera essenza di sé. Quell'essenza che per troppo tempo era stata celata agli occhi altrui ed ai propri. La seconda, all'altezza del ventre, rappresenterebbe la propria forza fisica. Essa è composta da tutti i suoi sforzi. Da tutte le volte in cui si è impegnata al massimo. Dal potere che, poco alla volta, la rosata va acquisendo. E comincerebbe a far roteare le due sfere, dapprima sul loro asse. Poi le spingerebbe, l'una verso l'altra, all'altezza del petto. Qui, in un vortice scuro, cercherebbe di unirle, formando una sola sfera: quella del Chakra. Unica parte di lei che brilla ancora. E, se il richiamo fosse andato a buon fine, quella grande forza invaderebbe ogni sua cellula. E lei ne assaporerebbe la forza. La potenza. Un respiro, prima di sciogliere il sigillo della Capra. Un respiro, prima di abbracciare nuovamente ciò che è diventata. Yami. [Tentativo richiamo del Chakra][Chakra 30/30][equip: 3xshuriken - 3xkunai - 1xcarta bomba - 1xfuuda con tronchetto sigillato]

15:02 Mattyse:
 Lo sguardo ambrato del giovane è quello di uno che ancora non ha ben deciso sul da farsi. Sente che manca qualcosa al suo stramaledetto piano, qualcosa che potrebbe costargli la vita o addirittura peggio. Anche se è difficile constatare cosa possa essere peggio del perdere la vita... Forse una morte rapida e indolore? Ma in fondo è solo una sensazione, una sensazione che gli impedisce di far crollare l'obbiettivo il giorno stesso, vedendosi così obbligato a guadagnare tempo per poter avanzare e strutturare meglio quel suo attacco a Konoha. E' camminando che il bianco ha perso la cognizione del tempo e della strada, non sa esattamente dove sia o come ci sia finito, esattamente come a Kiri, in cui camminava mantenendo la propria attenzione su un libro, questa volta la sua attenzione è rivolta nei propri pensieri. Gli stivali alti schiacciano quella dovrebbe essere una foglia, facendo avanzare così l'intero corpo del giovane, questi stringono fino a metà stinco un paio di pantaloni neri, gli stessi della sera precedente, un paio composti da un tessuto particolare, che li rendevano comodi all'apparenza eleganti, sicuramente non una stoffa pregiata di alta qualità, da vicino sarebbe palese riconoscere che non fanno parte di un vero completo. Il busto è coperto da una maglietta a maniche corte di colore bianco, mostrata senza il timore di sporcarla. Sulla coscia sinistra è presente un porta kunai che mostra nelle due tasche esterne, quella più a sinistra e quella più a destra, due kunai a cui sono legate due carte bomba l'una. Sulla vita, rivolta verso il fianco destro, vi è una borsa porta oggetti contenente una ventina di carte bomba ancora da attivare. I capelli bianchi, sono legati in una piccola coda alta, stretti da un filo di nylon che tiene ad un capo un kunai e all'altro una carta bomba. Questi due verrebbero fatti ciondolare lievemente ad ogni passo oltre che messi in bella vista. E' anche visibile sul polso destro, un fuuda, contenente due kunai legati l'un latro da un intreccio di fili di nylon. Un arma improvvisata che vede come idea di base un nunchaku, volendola però riutilizzare con due lame. Mat continuerebbe a camminare assolto nei propri pensieri, passando sotto agli alberi che gli nascondono il cielo nuvoloso. Come fare? Anche l'ospedale non è un bersaglio tanto facile da fare da solo, anche se già più fattibile rispetto il resto del villaggio. [Equip: 2x kunai con 2 cb, 1x kunai con cb, 20x cb, 1x fuuda con sigillati 2 kuani legati]

15:23 Tenshi:
 E, mentre se ne sta lì, decide di giocare un po' con la propria innata, affinando le proprie capacità: da quando aveva cominciato ad andare giornalmente in quel luogo, allenarsi con il legno era diventata un'abitudine. Le mani verrebbero portate al petto e congiunte, fino a formare il sigillo del serpente. Immaginerebbe due sfere: una forte e dura, nei pressi del suo polso destro, che simboleggia il Doton, l'altra fluida e fresca, vicino al polso sinistro, che simboleggia il Suiton. Farebbe ruotare queste due sfere, spingendole con forza l'una verso l'altra. Non appena esse si toccherebbero, si unirebbero in un vortice veloce e creerebbero un nuovo elemento, fluido ma allo stesso tempo duro: il Mokuton. Se tutto fosse andato a buon fine, la sua innata sarebbe pronta a qualsiasi evenienza. Scioglierebbe così il sigillo del serpente, poggiando le mani contro il ramo, proprio accanto ai fianchi di lei. Ma è proprio in quel momento che i suoi occhi blu notte, cangianti come il colore del cielo, incontrano una figura: capelli bianchi,occhi ambrati. È lui. Quel tizio che le deve un favore. Un favore bello grosso. Così, senza pensarci due volte, si lancia giù dal ramo, verso il suolo. Le gambe si piegherebbero, così da favorire l'atterraggio. Con un tonfo arriverebbe al terreno, ad un paio di metri dall'albo, e si raddrizzerebbe. La mano destra andrebbe a smuovere quei lunghi capelli rosa, per attirare l'attenzione dell'altro verso di sé. D'altronde, come potrebbero gli altri dimenticarsi di lei? Quei capelli ed il suo modo di fare la rendono un tipetto davvero particolare. La destrorsa, poi, scivolerebbe verso il fianco, appoggiandosi proprio su di esso. < Mat? > chiederebbe, per avere conferma da parte dell'altro. Allora, caro Mat, ti ricordi di Yami? Ti ricordi del vostro conto in sospeso? Hai portato a termine il tuo compito, o lo hai completamente ignorato? Ovviamente, lei aspetta di sapere solo questo, dato che non ti vede da settimane. Per il momento, comunque, lei si limita a fissare l'albo, in attesa. [2/4 tentativo attivazione innata - 1/4 salto][chakra 29/30][equip lo stesso]

15:46 Mattyse:
 E' solito perdersi nei pensieri o nella propria lettura, è un dato di cui tutti sono a conoscenza, ma in poche occasioni si è trovato tanto immerso in qualcosa non riuscire ad udire l'atterraggio di una fanciulla che potrebbe saltargli fisicamente sulle spalle e rompergli l'osso del collo. Difatti il bianco non recepisce l'atterraggio della rosea come il suo movimento non ne attira l'attenzione. Ancora troppo concentrato sul da farsi. Se trovasse un fottuto aiutante interno al villaggio, qualcuno che possa coprirlo come ha fatto Itsuki quella sera... E' la voce che lo chiama a bloccare il suo avanzare continuo, obbligandolo a sollevare lo sguardo in direzione del vuoto, pare essere un attimo eterno quello che lo segue, non ha inquadrato la ragazza nel proprio campo visivo e non l'ha riconosciuta... Quindi le domande sono naturali: chi è? Come conosce il mio nome? Cosa vuole? Che sia per il ponte? No. Quest'ultima è stupida, sicuro che il compagno non lo abbia tradito. Gli occhi ambrati si volterebbero in favore della ragazza mentre la mancina andrebbe a posarsi sul porta kunai, pronto ad estrarne uno ma... quando la riconosce, rilasserebbe subito i muscoli. "Oscurità. Pensavo di trovarti per Konoha." Ammetterebbe lui dopo averle affibbiato quel soprannome un poco particolare. "Quasi pensavo fossi morta a Kiri." La mente andrebbe ad analizzare la ragazza, prendendo in considerazione la possibilità che sia proprio lei ad assisterlo... In fondo se quello che coltiva dentro è veramente odio, trarrebbe un bel vantaggio anche lei in quella sua distruzione quasi insensata. Magari collaborerebbe anche con Itsuki per l'attacco di grandi dimensioni. "Sarebbe stato alquanto deludente non riuscire a saldare il mio debito." Si, si ricorda molto bene di lei. La prima persona che lo ha toccato in maniera tanto provocante e divertente... ancora un brivido alla sensazione della sua mano che premeva contro la propria ferita, entrandovi lievemente con la punta delle dita... Solo il veleno di Medusa ha riuscito a superare quella stupenda emozione. [Equip: 2x kunai con 2 cb, 1x kunai con cb, 20x cb, 1x fuuda con sigillati 2 kuani legati]

16:07 Tenshi:
 Il ragazzo pare non accorgersi di lei e di quel tonfo, inizialmente. Poi però la voce della rosata attrae l'attenzione di lui. Non ci sono dubbi: si tratta proprio di quel tipo a cui aveva affidato quel compito. Qualche metro, dunque li divide e gli occhi di lei sono inevitabilmente fissi su quelli di lui, studiandolo. Dall'ultimo loro incontro, l'altro sembra essere cambiato: i capelli sono legati con delle armi e perfino al polso tiene legate altre armi. Interessante evoluzione, non c'è che dire. Al momento però, a lei nonn interessa del motivo di quella trasformazione, dato che ha ben altro a cui pensare. Per cui, i passi avanzano lenti e felpati verso di lui, accorciando la distanza che li divide a poco meno di un metro. Dalle labbra di lui, dunque, vengono fuori delle parole, affilate ma allettanti. Quel soprannome lei non lo disdegna, anzi le piace come gli altri la descrivano in quel modo. Oscurità. Buio. Yami. Questo è ciò che ha dentro. Questo è ciò che è diventata. < Non sono tornata a Konoha >. Perché tornarvi, d'altronde, quando quel paese le aveva distrutto la vita? Perché tornarvi quando aveva deciso di non avervi più nulla a che fare? Eppure, un legame è rimasto. Il più buio tra tutti, datole dal suo stesso sangue. Il legame con il suo clan. L'unica appartenenza che sente ancora d'avere. Forse perché vorrebbe vendicare la propria madre, morta per colpa di quel sangue. Per colpa di suo padre, che l'aveva abbandonata,senza pensarci due volte. Quegli occhi gelidi li ricorda ancora e, dopo tutto, sono uguali a quelli di lei. Suo padre è il motivo per cui il legame con il clan non è stato ancora spezzato e per questo aveva intrattenuto rapporti con il capoclan, che crede ancora che lei sia degna di portare quel cognome, dopo aver continuato a dimostrare il proprio valore a Kiri. < Io morta a Kiri? > una fragorosa risata seguirebbe la domanda e, di riflesso, la mano destra verrebbe portata alle labbra, per smorzarla. < Solo i deboli muoiono in battaglia >. Parole cariche di sentimento, che fanno capire quanta stima e quanta fiducia abbia nelle sue stesse capacità. Un po' egoista, un po' egocentrica, sicura di sé stessa. Forse dovrebbe scendere dal piedistallo, dato che ancora è solo una genin. Ma non le importa. Perché crede di essere abbastanza forte da poter sopravvivere ancora in quel mondo marcio. Marcio come il suo cuore. < E allora? Mi stai dicendo che lo hai saldato? >. È avida di risposte, avida di informazioni. Perché i suoi pensieri tornano sempre a quella misteriosa figura: Kioshi Uchiha. [Chakra 28/30][equipe lo stesso]

16:27 Mattyse:
 Ed ecco che la situazione precipita ad una velocità incredibile. No, non ha saldato quel suo debito, non ha trovato Kioshi Uchiha. Neanche l'ombra, ma non si è scordato del fatto che le dovesse un favore anche di una certa importanza. Non è tornata a Konoha, se ne scoprisse le motivazioni potrebbe anche chiederle di collaborare, che sia proprio la distruzione la ricompensa e il continuare a distruggere assieme una forma di fiducia... Non smetterebbe così di cercare informazioni sul soggetto tanto caro alla rosa ma per un legame che così si sarebbe formato rapidamente, anche se non quanto avesse fatto il bianco con il corvino. "E posso sapere come mai? In fondo sembri una ragazza che, per lo meno prima, era solare e sgargiante. Un raggio di sole che illuminava l'oscurità di altri. E ora?" Chiederebbe lui informazioni, intenzionato a valutare se la distruzione che sta progettando possa veramente essere qualcosa per lei interessante. "I deboli dici? Bhe, penso che la morte sia solo la resa del corpo. Muori se non hai più le forze per vivere." E' un pensiero alquanto stupido, visto che una decapitazione non ti lascia molte speranze di sopravvivenza, ma si tratta di convinzione, l'idea che essere sicuri di se, nello stesso modo in cui pare essere lei, è l'unico modo per sopravvivere e avvicinarsi il più possibile a quello che può essere definito un immortale. Riassumendo? Si, Tenshi si mostra alquanto egocentrica e sicura di se con quell'affermazione, ma in fondo la apprezza, quel comportamento quasi lo ammira, o meglio, lo ammirerebbe se non lo mantenesse anche lui, pure se in maniera lievemente diversa. "No..." Ammetterebbe ora il bianco riguardo il compimento della sua missione. "Non ho trovato nulla riguardo l'uchiha se non le informazioni che hanno tutti." Per quanto il dispiacere possa averlo investito, è ancora sicuro di poter ripagare quel debito. [Equip: 2x kunai con 2 cb, 1x kunai con cb, 20x cb, 1x fuuda con sigillati 2 kuani legati]

16:50 Tenshi:
 Intrepida, mentre aspetta quelle agognate risposte. È ormai passato più di un mese da quando ha visto per la prima ed ultima volta Kioshi. Ormai, le sembra soltanto un sogno. Possibile che se lo fosse immaginato? Possibile che quell'incontro non fosse reale? Eppure la mano di lui, sulla quale s'era poggiata quella di lei, la ricorda ancora. Quegli occhi cremisi e quei dettagli neri al loro interno sembrano ancora così vivi nei suoi ricordi. Ma adesso non lo sa più. Forse, lo sta cercando inutilmente. Forse dovrebbe smetterla e dimenticarsene una volta per tutte. Ma vuole ancora sapere. Vuole sapere dove si trovi e come poterlo raggiungere. Arrivare da lui e chiedergli di poter stare al suo fianco. È lecito tutto ciò oppure il mondo le impedirà ancora una volta di realizzare qualcosa? < La mia luce si è spenta > o meglio, era stata proprio lei a spegnerla, nel momento in cui aveva accettato la propria oscurità. < Io odio Konoha >. Queste ultime parole, forse, sono una conferma per le orecchie dell'altro, anche se lei non ha la minima idea di ciò che lui stia confabulando. < Sono d'accordo con questa tua affermazione > qualche altro passo, a dividerli pochi centimetri, mentre la mancina si poggerebbe, se le fosse permesso, sul petto altrui. < Le mie forze non mi abbandoneranno facilmente > un'altra conferma del suo egocentrismo, che non fa altro che farla sentire forte. No, le sue forze non dovranno abbandonarla. Perché deve continuare a portare oscurità in quel mondo. Deve far conoscere alla gente il proprio nome. Tutti dovranno ricordarsi di Yami, prima che lei muoia. Poi, però, arriva la cattiva notizia. Ascolta quelle parole, con una nota di disappunto in volto, ben visibile all'altro. Apparentemente, sembrerebbe solo delusa ed il suo corpo non farebbe nessun movimento. Eppure, qualcosa succederebbe. Dagli stufo dei suoi piedi comincerebbe a far fluire il proprio Chakra mokuton all'interno del terreno, andando alla ricerca della radice più vicina. Ed il Chakra la inonderebbe, esplorandone ogni punto e rendendola propria. Con un movimento invisibile agli occhi dell'altro, la radice comincerebbe a muoversi all'interno del sottosuolo, verso i piedi dell'altro. Ed in un movimento velocissimo, forse troppo veloce per essere avvertito dall'altro, fuoriuscirebbe dal terreno, circondando dapprima i piedi altrui, per poi risalire lungo tutto il resto del suo corpo, circondando, legandolo, stringendolo con forza, fino al suo petto. Non potrebbe più muoversi, a questo punto, e probabilmente comincerà a mancargli l'aria, data la stretta pressante sul suo petto. < Dammi un solo motivo per cui non dovrei ucciderti oggi > esclamerebbe, con occhi affilati simili a quelli di un felino. [2/4 bloccaggio con radice][chakra 27/30][equip lo stesso]

17:42 Mattyse:
 Forse è a livello filosofico che vede diversamente la luce di quella yami, vedendola più in maniera oggettiva e variandone così il suo significato. "Non penso sia corretto dire che la tua luce si sia spenta, penso sia meglio dire che hai trovato una luce diversa." Si riferisce a quella teoria che affermerebbe che la luce sia in grado di attraversare ogni cosa e perdere solo una percentuale di se stessa e che sia proprio questo a far si che i corpi di oggetti e persone siano visibili. Maggiore è la luce in grado di attraversare un corpo e più questo apparirà trasparente. Motivo per l'ombra di un oggetto non è mai tanto scura da non vedercisi dentro. Al termine di quella conversazione che avrebbe del filosofico da parte sua, arriva l'informazione che desiderava, quell' odio verso Konoha. "Potrei aver qualcosa di interessan..." Si bloccherebbe notando quell'espressione delusa sul volto della rosa, è palese, sta per accadere qualcosa e lo capisce anche da quella confidenza che non riteneva possibile che lei si prenda. Il tocco sul petto con la mano, seguito, dopo le tempistiche assegnate. Il ramo che spunterebbe dal terreno lo catturerebbe senza troppe difficoltà, Mat non proverebbe neanche a resistervi, si limiterebbe a spalancare gli occhi e ad abbassare lo sguardo in direzione da cui sta spuntando quel ramo tanto minaccioso. Che cos'è? Ha sentito di qualcosa di simile, l'unione del acqua e della terra, come sa che quasi nessuno è in grado di combinarli formando quella che è l'arte del legno. Anche se ignora che sia questo il suo nome. In poco si ritroverebbe così avvolto, stretto come un salame, mentre respirare diverrebbe una cosa sempre più difficile... Perché non ucciderlo? Più motivi. "Perché non ho ancora saldato il debito. Ho detto che non ho trovato nulla... non che ho smesso di cercare..." Anche parlare diverrebbe una cosa più difficile. "E da morto... Non posso far scoppiare Konoha..." [Equip: 2x kunai con 2 cb, 1x kunai con cb, 20x cb, 1x fuuda con sigillati 2 kuani legati]

17:26 Tenshi:
 Una luce mutevole. Una luce che è soltanto diversa da prima. Forse è davvero così per la rosata. Forse la sua luce è soltanto cambiata. Se prima quella luce era bianca ed accecante, adesso ha semplicemente cambiato colore. Un colore scuro, in sintonia con il colore della propria anima. < Potrebbe essere così > sussurrerebbe dunque all'altro, rispondendo alle sue parole. Un'affermazione interessante, comunque, quella di lui, che le fa capire un po' di più il suo modo di pensare e di essere. Certo, quello resta ancora un completo sconosciuto agli occhi di lei. L'unica cosa che conosce di lui è l'appartenenza al suo stesso clan. Un legame di sangue, quindi, li lega inevitabilmente. Ma lui sarà davvero degno di quel sangue che scorre nelle sue vene? Oppure si rivelerà un fallimento, come molti altri Senjuu che non riescono ad usare l'arte del legno? Scoprire questo potrebbe rivelarsi eccitante. Adesso, la radice circonderebbe completamente il corpo dell'altro, bloccandolo e non permettendogli di respirare alla perfezione. Prima che la radice lo bloccasse, egli stava per dire qualcosa. Ovviamente, quella frase è rimasta impronunciata, vedendo ciò che stava accadendo. Poi, però, altre parole vengono fuori dalle labbra altrui. La sua ricerca non era mai finita, non si era ancora arreso. Ciò vuol dire che stava continuando a cercare Kioshi, probabilmente. Però sono trascorse fin troppe settimane. Forse, dovrebbe ucciderlo per la sua inutilità. Eppure, la risposta di lui alla domanda precedente di lei, la porta a fissare gli occhi brillanti su quelli dell'interlocutore. Un sorriso sadico si disegna sul viso di lei. Un sorriso che lui ha già visto. Un sorriso che potrebbe significare che lei si sta nuovamente fidando di lui. La radice, però, rimane ancora stretta attorno a lui e, per il momento, pare che ella non voglia liberarlo. < Scoppiare Konoha? Sei debole, moriresti appena tutto venisse scoperto >. I passi riprendono lenti e felpati. Gli gira intorno, prendendosi qualche secondo di silenzio per pensare. < Dimmi di più > esclamerebbe infine, interessata a ciò che l'altro ha in mente. Quell'affermazione l'ha allettata parecchio.[Chakra 26/30][equip lo stesso]

17:51 Mattyse:
 Per lui quella missione non è ancora terminata, ma in quel momento il discorso pare perdere importanza, per ben due ragioni: la prima è che Yami è interessata a quel suo piano, quella sua voglia matta di far scoppiare la foglia come se fosse un palloncino di carta e il ramo che lo avvolge rende questo suo interesse alquanto fondamentale per la sua sopravvivenza... la seconda però ha maggior importanza. La rosa sta mettendo in dubbio il suo piano, dando per scontato che vi sia una parte in cui la foglia sarà consapevole della minaccia. "Perché dovrebbero scoprirmi prima? Il ponte Naruto è scoppiato prima che venisse dato l'allarme." Rivelerebbe così di essere stato lui l'autore di quell'attentato, anche con una certa soddisfazione. "Sarò debole, ma con la giusta preparazione anche Konoha non può avere vita lunga." Svuoterebbe ora i polmoni per poi cercare di fare un lento quanto lungo respiro, necessita di aria per parlare e quella stretta non lo aiuta. "Ti dirò tutto, ma dovrai darmi una mano." Pare essere lui ora a voler una ricompensa per quelle 'informazioni'. "in fondo, ti porgo la soddisfazione di far crollare il villaggio in relativa sicurezza." Si, nonostante la difficoltà nel respirare, è sicuro del suo piano e nel caso la ragazza accettasse, i passi non cambierebbero, vi aumenterebbe solo la sicurezza nel compierli. Mat non ha sufficiente fiducia in lei per poter partire all'attacco al suo fianco, ma questo non significa che non meriti una possibilità... "Ti dispiacerebbe... se soffoco non parlo e Konoha rimarrà in piedi." Quasi ringhia quella sua richiesta, soffiando via quella poca aria rimasta dalle labbra, speranzoso che la giovane sia intenzionata a lasciarlo respirare. Gli occhi ambrati passerebbero rapidamente sulla figura di Yami, andando poi rapidamente a osservare il ramo che lo sta stringendo... i senjuu, possibile che siano loro gli attuali possessori del Mokuton? Certo che tornerebbe utile... Riuscire a farsi una maschera in legno gli permetterebbe di non farsi vedere durante gli acquisti... Deve scoprirne di più. [Equip: 2x kunai con 2 cb, 1x kunai con cb, 20x cb, 1x fuuda con sigillati 2 kuani legati]

Sticazzo di Konohani che vogliono far esplodere stacazzo di Konoha.

18:23 Tenshi:
 Far scoppiare Konoha. Eliminare del tutto i legami della sua vita precedente. Sì, perché in fondo lei non è più Tenshi. E' una nuova persona, rinata, e rivive i suoi ricordi in modo distaccato, come se la ragazzina debole e timida di una volta non fosse in realtà lei. Perché la rosata adesso è Yami. Ed i propri obiettivi sono completamente diversi da quelli di Tenshi. Far scoppiare Konoha sarebbe un grande obiettivo da compiere. Un altro passo che la completerebbe, che farebbe risaltare quell'oscurità di cui si è vestita. < Quindi sei stato tu > sibilerebbe, esilarata da tutta quella discussione. Sì, Matt è proprio una di quelle persone di cui ha bisogno per portare a termine la propria trasformazione, non ci sono dubbi. I passi la riporterebbero nuovamente di fronte a lui, a qualche centimetro dal suo corpo bloccato. E lo lascerebbe parlare, lascerebbe che lui gli spieghi quali siano i suoi piani. Distruggere Konoha in modo silenzioso, nello stesso modo in cui è stato distrutto il Ponte Naruto a Kiri. Proprio una persona interessante Matt, non c'è che dire. Certo, lei vorrebbe restare anonima. Non vorrebbe mica una taglia sulla propria testa. Non adesso che è ancora una genin e le sue forze non sono per nulla equiparabili a quelle che possiede il villaggio. Se venisse scoperta, sarebbe davvero una donna morta. Ma provare la soddisfazione di vedere quel villaggio esplodere, non sarebbe per nulla male. < Quindi... vorresti il mio aiuto > sibila quelle parole, come se in quel momento si sentisse ancor di più al centro dell'attenzione. < Non mi piacerebbe essere scoperta, sai? >. Pone già le basi di quello che potrebbe essere un futuro piano. Lei agirà nell'ombra. Non vuole morire adesso. Soltanto i deboli e, forse, i folli muoiono. < Ah, soffochi? > chiederebbe ironicamente, con un altro sorrisino stampato in viso. Così, le viene in mente qualcosa. Ha bisogno di un segno. Di qualcosa che le faccia capire che quello che ha davanti non è un debole, ma una persona di cui potersi fidare. E, d'altronde, ciò che sta per fare potrebbe far comodo anche a lui. Il proprio Chakra mokuton comincerebbe nuovamente a fluire dagli tsubo dei propri piedi fino a quella radice che circonda il corpo altrui. La invaderebbe nuovamente, in ogni suo angolo, in ogni sua scheggia. Sposterebbe leggermente il legno che circonda il suo busto, dandogli la possibilità di poter muovere parte delle braccia e le mani. < Voglio che mi dimostri il tuo valore. Dimostrami che non sei un debole > farebbe una pausa, guardandolo energicamente negli occhi, come a scavargli dentro, in uno sguardo senza fine. < Attiva la tua innata e liberati da solo >. Potrebbe chiedersi: come? Ed ecco che la spiegazione arriverebbe subito dopo. < Innanzitutto, componi il sigillo del Serpente > le sue mani si congiungerebbero e si muoverebbero fino a formare il suddetto sigillo, mostrandoglielo < Ti servono gli elementi dell'Acqua e della Terra. Se ne possiedi solo uno, vai alla ricerca di quello sopito. Dentro di te, se sei un vero Senjuu, ci saranno entrambi. Quando lo avrai trovato, unisci i due elementi. Se li unirai per bene, avrai trovato il Mokuton, la nostra vera forza > una breve spiegazione, ma abbastanza esaustiva. < Quando ci sarai riuscito, spingilo fuori dai tuoi tsubo ed invadi la radice. Poi, cerca di farla muovere > andrebbe, ancora, a spiegare ciò che deve fare, come si fa con i bambini. Ma d'altronde, lui non ha neanche idea di come si usi una simile innata, quindi va bene così. < Dimostrami il tuo valore > direbbe ancora una volta, osservando poi la reazione altrui. [2/4 spostamento legno][Chakra 25/30][equip lo stesso][L'attivazione dell'innata ti occupa 2/4 di turno - Ogni volta che la usi per muovere il legno, occuperai altri 2/4, quindi se vuoi provare a fare sia l'attivazione che il movimento, in tutto occuperai 2/4 per la prima ed altri 2/4 per il secondo - Ogni turno con innata attiva ti costa 1 pt. Chakra]

18:41 Mattyse:
 La ragazza pare cadere dal pero riguardo il suo traguardo, il ponte, e poi affermerebbe di non voler essere scoperta? Cosa c'è di tanto difficile da capire? Mat non si vuole far scoprire, questo richiede solo una maggior preparazione negli attacchi... In fondo si sa di un Itsuki Goryo ma solo perché è stata la sua volontà farsi vedere e riconoscere. Itsuki... necessiterà di lui più che mai se la giovane donna accetterà di aiutarlo. "Punto in alto. E per arrivarci devo far scoppiare tutto senza farmi riconoscere." puntualizzerebbe così per rassicurarla sul suo piano. Non verrà beccata se non per un suo errore o di sua volontà. Ecco, di nuovo quella sua voglia di vedere se la persona che ha davanti sia degna di un suo aiuto, ancora? Già una volta la avrebbe convinta, quale sarebbe ora il problema? Il ponte Naruto non è già un timbro di qualità per un genin? No? Allora lo sarà la foglia. "Va bene..." In primo luogo, liberatosi i polsi, blufferebbe con l'intenzione di far credere alla rosa di essere in possesso di chissà quante carte bomba che aspettano solo di essere attivate... Ma la sua proposta arriva rapidamente, impedendoli quel tentativo. "Ottimo... e come me lo dovrei cercare l'elemento della terra? Mi immagino un grande sasso? O mi concentro tanto fin quando non coltivo il rametto?" Battuta squallida, a dir poco pessima. In ogni caso, non vi sono scuse che reggono, la prima cosa da fare è richiamare il chakra. Mat porterebbe così entrambe le mani, liberate dalla stretta del ramoscello, dinanzi al proprio plesso solare per poi unirle e comporre il sigillo della capra, successivamente andrebbe alla magica ricerca delle due energie a lui necessarie: quella mentale e quella fisica. L'energia mentale, composta dal proprio vissuto, dal proprio modo di pensare e dalle proprie conoscenze, verrebbe ricercata all'altezza della fronte e le verrebbe assegnato un colore verde acqua. Se il bianco riuscisse a trovarla, tenterebbe di rinchiuderla in una sorta di sfera per poi andare a cercare la seconda energia all'altezza del ventre, assegnandole un colore roseo. Se riuscisse a trovare anche questa, farebbe la stessa identica cosa fatta con la prima, ovvero tentare di racchiudere l'energia in una sfera. Se la cosa avesse successo, le due energie verrebbero spostate in direzione del plesso solare per poi cercare di essere mischiate l'una con l'altra. Il risultato del miscuglio darebbe vita al chakra. [tentativo impasto chakra 4/4][Chakra 25/25] [Equip: 2x kunai con 2 cb, 1x kunai con cb, 20x cb, 1x fuuda con sigillati 2 kuani legati]

19:32 Tenshi:
 Non farsi riconoscere è una grande sfida. Insomma, lei è una kunoichi da anni ormai e quei capelli rosa li riconoscerebbe chiunque l'abbia incontrata almeno una volta. Per questo vuole agire nell'ombra. Non vuole esporsi, non vuole che la sua vita finisca solo per un piccolo sfizio. Beh, non tanto piccolo, in realtà, dato che si parla di far esplodere il villaggio. Ma quello sarebbe l'apice del suo egoismo. Fare le cose per sé, dimostrare quanto a Konoha non importasse dei suoi sudditi. Perché, in quella guerra, erano stati semplicemente trattati come pedine. Pedine sacrificabili, carne da macello. Dei semplici genin che si sono ritrovati a dover combattere contro qualcosa più forte di loro. Perché è così, nonostante lei sia sicura di se stessa, sa bene che ci sono molti altri ninja più potenti di lei. Ma al villaggio questo non era importato. Aveva mosso dei genin come più voleva, non curandosi delle conseguenze. Aveva lasciato la rosata completamente sola. In balia di se stessa. Fortunatamente, era proprio dentro di sé che aveva trovato la forza per andare avanti. Aveva trovato quell'oscurità nascosta che ogni giorno di più l'abbracciava. Aveva trovato l'amor proprio, che adesso non la fa più agire per gli altri. Ma solo per sé. Qualcuno potrebbe pensare che sia sbagliato. Ma esistono davvero giusto e sbagliato in quel mondo? Non ribatte alle prime parole dell'albino, adesso vuole solo vedere cosa è in grado di fare. Vuole capire se lui è un vero alleato. Se il sangue che scorre in loro davvero li lega ad un solo clan. Non ride alla sua battuta, che semplicemente la infastidisce, ma cerca di mostrarsi quanto più comprensiva possibile. D'altronde quel ragazzo non sa nemmeno cosa sia capace di fare il suo clan d'appartenenza. < Io immaginavo la terra, il sottosuolo. Immaginavo la vita che scorre al suo interno e di essere un tutt'uno con essa. Tra questi pensieri trovavo il doton > spiegherebbe, senza troppi fronzoli. Ognuno ha il proprio modo, a lui spetta trovare il suo. Lei può solamente spiegargli come ci riusciva. Dunque, aspetterebbe che l'altro attivasse il Chakra. < Davvero? Un ninja che va in giro senza Chakra attivo? > una risata seguirebbe queste parole, come se non capisse davvero il motivo di quel chakra non attivo. D'altronde, si deve essere sempre pronti a combattere, in quel mondo d'odio. [Chakra 24/30][equip lo stesso]

19:32 Mattyse:
 E' vero, non farsi riconoscere per la kunoichi è alquanto complicato visto i capelli rosa che la rendono difficile da non riconoscere, ma anche Mat si vede nella stessa situazione, in quella combinazione capelli-occhi che lascerebbe poco da dire. Ma questo non significa che il bianco per lei non abbia qualche ottima soluzione, in fondo non necessita solo di una squadra per difendere e far scoppiare tutto, necessita anche di qualcuno di fidato che possa andare a proteggere una precisa abitazione e dare poi il segnale di via libera... Necessita di qualcuno che possa tenere al sicuro la casa di Mekura Hyuga. Il dubbio che si vuole togliere la ragazza è lecito e uguale a quello che sta affliggendo Mat, può lui usufruire della sua stessa arte? Il Mokuton? Sarebbe fantastico, utile e usufruibile in diverse maniere... il bianco ascolterebbe così l'intera spiegazione della rosata, trovando così una via utile per tentare in quella folle richiesta. Però non inizia subito, aspetta che lei abbia posto quella domanda alquanto particolare. "Il chakra è l'unione di due energie, quella fisica e quella mentale. Ma dipendere da questa unione non è il massimo. Unione significa che le due energie devono collaborare... Ma quando spegni il cervello, quando cadi nell'ira o nella disperazione, il corpo che fa? Si difende e da modo al compagno di ricominciare da zero? No. Il corpo parte, reagisce di istinto per colpire e fare male, esponendi a rischi sempre più grandi, che da solo non può gestire. Le due energie non collaborano sempre e quando non lo fanno creano dei grossi danni. Se io e te siamo qui a parlare del mio progetto, vuol dire che entrambi abbiamo vissuto un evento che ha visto proprio l'energia fisica lavorare senza quella mentale e la cosa ci ha danneggiati. Poteva andare peggio, quando a mancare è l'energia fisica presuppongo sopraggiunga la morte." Ecco una valida risposta. Sapersela cavare senza necessariamente il chakra, come se l'abitudine di contare su questa unione possa a lungo andare indebolirli più che rafforzarli. Ora Mat farebbe un profondo respiro per poi comporre il sigillo del serpente con le mani, portandole all'altezza del plesso solare. Le informazioni ricevute sono scarne ma in fondo può arrivarci anche da solo... o almeno lo spera. Mat andrebbe poi in cerca dei due elementi: quello dell'acqua, già posseduto, che verrebbe ristretto in una piccola sfera e portata sul polso sinistro, lasciata poi ad attendere per il completamento della parte difficile. Yami ha parlato della vita nella terra, si immagina il suolo... e così farebbe anche lui, andrebbe concentrarsi per portare una parte di chakra che gli scorre nel corpo sul polso destro, tentando di comprimerlo inizialmente in una piccola sfera per poi immaginarsela guadagnare resistenza, divenire dura e resistente proprio come la terra sotto ai suoi piedi. Se la immaginerebbe come una piccola sfera di terra secca, con presenti delle venature, una piccola roccia di forma sferica... E se riuscisse così a trovare il doton, andrebbe a muoverlo verso i palmi delle proprie mani che si stringono nel sigillo del serpente, ove dall'altro lato si avvicinerebbe anche l'elemento suiton, da lui già conosciuto. Se riuscisse nel tutto, tenterebbe di unirle, impastarle insieme nonostante le differenze per unirle e tentare di creare quello che sarebbe un nuovo elemento. Il Mokuton. Se il tutto riuscisse, Mat tenterebbe di convogliare questo nuovo elemento verso i propri tsubo per andare a invadere le radici che ancora lo stanno tenendo legato, con l'intento di controllarle, o almeno provarci, e cercare di far si che queste inizini ad aprirsi e allontanarsi dal suo corpo. [tentativo attivazione innata 2/4][tentativo spostamento legno 2/4][Chakra 24/25] [Equip: 2x kunai con 2 cb, 1x kunai con cb, 20x cb, 1x fuuda con sigillati 2 kuani legati]

19:55 Tenshi:
 È vero, spesso il corpo agisce quando la mente si spegne. Le era capitato, in passato, di perdere completamente la ragione. Ricorda ancora quei due episodi in cui, con i rampicanti, aveva quasi ucciso due persone, senza pensarci. Adesso quei ricordi non le fanno più male, dato che per lei infliggere dolore quando più vuole è diventata quasi un'abitudine. Ma allora, quei gesti inconsapevoli l'avevano distrutta. Perché non riusciva a scegliere. Non riusciva a schierarsi. Bianco o nero? Luce o oscurità? Adesso, quella scelta lei è riuscita a farla. E l'oscurità permea ogni singola cellula del proprio corpo. Non c'è nulla di sbagliato nel buio, come non c'è nulla di sbagliato nella luce. Giusto o sbagliato non esistono, semplicemente. Esistono solo le scelte che ti portano a stare bene. Le scelte che non ti fanno stare più male. Quelle scelte che annullano la guerra interiore, quella battaglia tra bene e male che spesso si porta silenziosamente dentro. Ma lei lo ha capito. È stata quella guerra a mostrarle la verità: bene e male non esistono. Perché, in fin dei conti, l'idea del dio non è poi così stramba. Togliere il Chakra dal mondo, portando la pace ed evitando le guerre future. È davvero sbagliato il suo pensiero? Con il senno di poi, la risposta della rosata sarebbe no, quell'idea non è sbagliata. Così come non è sbagliata l'idea di Mattyse. Distruggere Konoha, eliminando quel villaggio che l'ha fatta stare così male. Quel villaggio che non l'aveva mai fatta sentire abbastanza. Mai all'altezza della situazione. Quel villaggio che le aveva portato via tutto. Per questo aveva deciso di bruciare quei legami. Perché era troppo difficile continuare a vivere senza Onosuke. Senza Yosai. Senza Norita. Adesso, lei vive solo per sé. Le sue scelte non sono più condizionate da nulla. Che male c'è nel voler vivere in questo modo? Che male c'è nel voler distruggere l'origine dei propri mali? È davvero così sbagliato? Certo, è anche vero che lei non vuole farsi riconoscere. Lo sa, è ancora troppo debole per poter affrontare le forze del villaggio. Ma, forse, collaborando con l'albino, potrebbero venir fuori grandi cose. O, in modo più specifico, una grande esplosione. < Mi piace la tua idea, Bianco > un piccolo soprannome, che si permette di dare all'altro, come a dimostrare che lei sta cominciando a fidarsi delle sue parole. Così, lo osserverebbe. Osserverebbe quel sigillo e come egli si impegni nel richiamare la propria innata. Lei, inizialmente, non può sapere se essa sia stata attivata o meno, ma subito dopo arriverebbe la conferma: quella radice attorno a lui comincerebbe dapprima a tremolare, insicura, per poi muoversi ed aprirsi, lasciando all'altro libero movimento. Così, lei tenderebbe la destrorsa verso di lui, aspettando che lui la stringa, quasi per sigillare un patto. < Farò presente al capoclan che tu sei uno di noi > una piccola pausa, mentre quegli occhi cerulei incrocerebbero quelli ambrati dell'altro < Allora abbiamo un patto? >. Non sa ancora quale sarà il suo compito, ma adesso è disposta a tutto. Perché in quel ragazzo ha riposto la propria fiducia. [Chakra 23/30][equipe lo stesso]

20:19 Mattyse:
 Sentirebbe finalmente la radice allontanarsi pian piano dal proprio corpo, il respiro poter tornare privo di limitazione ed il sangue circolare nonostante la stretta potesse essere solo in superficie... Ma anche la pelle vuole respirare no? E' una soddisfazione, non tanto aver soddisfatto la richiesta della ragazza quanto più essere stato in grado di conciliarsi con quello che sarebbe per una volta un clan di appartenenza, avere quella caratteristica dei Senjuu che la rosea ha fatto intendere che non hanno tutti. Mat allungherebbe la mano destra in direzione di quella offertagli poco dopo essersi liberato, nonostante la più che palese fatica... Vuole e deve prendere confidenza con quella abilità che lo accomuna con quella sorta di cugina. Stretta la mano il bianco si metterebbe a pensare rapidamente, per qualsiasi utilizzo di quella risorsa necessita di un dettaglio importante. "Se non tornerai dentro Konoha risulterai disertrice e traditrice. Credo di avere già qualcosa per te, ma in qualsiasi caso, per uscirne pulita, sarebbe meglio tornare dentro e fare come il sottoscritto. Buon viso a cattivo gioco." E' un consiglio, la giovane può seguirlo o meno e lui sarà ugualmente più che felice di contarla come propria risorsa. Ma quella sua arroganza e sicurezza, come il Mokuton, è da valutare con attenzione. Il compito sbagliato potrebbe costarle la vita o l'anonimato. Ma il corretto utilizzo di una risorsa tanto singolare potrebbe essere fondamentale per il successo dell'operazione. "In ogni caso..." Volterebbe ora gli occhi ambrati in favore dell'albero da cui la ragazza era scesa all'inizio del loro incontro. "Spero di rivederti qui o dentro il villaggio per quando avrò aggiornamenti." Ecco una sorta di promessa, quella di farsi vivo per dirle come sarà sfruttata in quella sua missione. "Compresi sul tuo Uchiha. E per assicurarmi che tu non abbia altro da chiedere." Erano quelli gli accordi iniziali di quando si sono incontrati a Kiri. Lui doveva trovare Kioshi e lei doveva contare sulla sua presenza. Visto l'evolversi del loro rapporto, Mat si sente abbastanza fiducioso da definirla un'alleata... e da lì a poco potrebbe diventare anche una persona fidata, abbastanza fidata da essere lei incaricata della casa Hyuga o quanto meno di sapere di quel suo problema. [Chakra 23/25] [Equip: 2x kunai con 2 cb, 1x kunai con cb, 20x cb, 1x fuuda con sigillati 2 kuani legati]

20:33 Tenshi:
 Tornare a Konoha come alleata, apparentemente, potrebbe permetterle di portare a termine l'obiettivo di Mat,che adesso è anche il suo. Potrebbe anche aprirle le strade a nuove missioni, e quindi a più fama. A più potenza. Magari, potrebbe portarle anche una promozione. Ma il costo è grande. Dovrebbe tornare a vedere per le strade tutta quella gente che adesso proprio non sopporta. Dovrebbe tornare a guardare in faccia l'Hokage, nascondendosi le sue reali intenzioni. Ma ciò porterebbe a grandi risultati, senz'altro. Una scelta difficile. Una scelta che, però, va fatta. Perché non può continuare a fare una vita da nomade per sempre. Stare lì, in quel bosco, è la scelta migliore che abbia mai fatto. Ma da lì, non può dimostrare agli altri la sua forza. Non può mostrare ciò che lei è diventata. Per questo, probabilmente, accetterà quella proposta. < Tornerò >. Sì, tornerà. Si presenterà direttamente all'Hokage, spiegandole i motivi che l'hanno tenuta fuori dal villaggio finora. Facendo, come ha detto Mattyse, buon viso a cattivo gioco. Tutto questo per un semplice sfizio: eliminare il problema alla radice. Eliminare Konoha. < D'accordo, allora >. Stringerebbe la mano altrui, per poi riportare la propria lungo il fianco. Un patto è un patto. E come tale va rispettato. Certo, non sanno ancora a quali conseguenze porterà tutto ciò. Ma, per qualche momento, potrà sentirsi viva. Potrà sentirsi libera. Potrà sentire la sua potenza. E, forse, potrà rivedere Kioshi. L'unico problema sarà raggirare Furaya Nara. Riuscirà davvero la rosata ad essere abile con le parole? D'altronde, chi la conosce lo sa: non è mai stata brava a parlare e a rapportarsi con gli altri. Ma, stavolta, deve riuscirci ad ogni costo. Ne va della propria reputazione. < Aspetterò tue notizie allora > concluderebbe, mentre i passi comincerebbero a muoversi, dando le spalle all'albino. E si allontanerebbe, con un cenno di saluto tramite la mancina. Un nuovo patto. Un nuovo obiettivo. Una nuova alleanza. [END]

21:15 Mattyse:
 Il sorriso di Mat torna sul suo volto per poi espandersi più di quanto la rosata possa mai aver visto da lui. Il bianco la reputa un incredibile alleanza e l'averla dentro il villaggio è un incredibile vantaggio strategico per entrambi. "Se avrai qualche difficoltà cercami nelle librerie" Ecco invece ove sarebbe lui semplice da trovare, in fondo è un ragazzo di coltura, amante della lettura, quale altro posto sarebbe consono a lui e alla sua fame di conoscenza? Mat accennerebbe così ad un passo indietro prima di abbassare lo sguardo verso quelle radici che con tanta fatica era riuscito a smuovere. Si, è davvero interessante quell'arte, ne vuole sapere di più. Ne deve sapere di più. Come pretende delle risposte dal padre, ma che è sicuro che non riceverà mai. Il ragazzo osservò la donna allontanarsi, non sa cosa questa abbia intenzione di fare nei giorni successivi ne quando questa sarà intenzionata ad apparire al villaggio o a lui... Ma è fiducioso, apparirà. In fondo non può scappare da un 'parente' no? Il bianco prenderebbe a osservarsi attorno, intenzionato a trovare un angolino nascosto in cui poter approfondire quella tecnica, quel controllo di qualche rametto che avrebbe potuto trovare attorno a se. [END]

Tenshi e Mattyse si incontrano per caso al bosco. La prima pretende informazioni su Kioshi, che l'altro purtroppo non ha. Allora l'albino le propone un ulteriore accordo, ma la rosata ha bisogno che lui le dimostri la sua forza: per questo gli chiede di attivare la sua innata.

Lascio al cv la valutazione per l'entrata in clan di Mattyse <3