Serpenti Giganti - Hanae

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con Kimi, Hanae

18:34 Hanae:
 "Che aspetti?" La domanda del Demone risuona immediatamente al proprio subconscio, le mani esitano appena dall'allungarsi ulteriormente; per più di qualche secondo s'è fermato a osservare la maestosità del panorama scalato. I guanti usati son ora graffiati e sporcati lungo l'intero palmo di polvere; dalla fronte di tanto in tanto cala una goccia di sudore - più lenta del normale a causa di una viscosità notevole. Il piede sinistro inizia ad essere sollevato per raggiungere l'ultimo gradino che lo separa dal potersi spingere sul terriccio sovrastante. "...niente.." In viso porta quel suo sorriso rilassato e malizioso, portando avanti finalmente lo sforzo necessario a poggiare ogni arto dove dovrebbe trovarsi. Vacilla, lasciando andare una gamba sul vuoto, come se nel calcolare l'altezza di sollevamento si fosse ingannato. Sentendo cedere una zolla si sofferma, volgendo lo sguardo in direzione di Hanako e facendogli un cenno ormai pieno di significato 'non salire da qua'. Gli occhi rimangono aperti mentre con una disinvoltura rinnovata dalle proprie capacità mentali elevate visualizza e prepara le sfere del fisico e del mentale ad incontrarsi all'altezza della bocca dello stomaco. Un'immagine mentale che corrisponde nel reale all'avvicinarsi di mente e corpo per ruotare tra loro e mischiarsi, sparendo nel processo per dare vita alla mistica energia del chakra, rilasciata conseguentemente nel keirakukei. Un'irrorazione d'energia rara per lui; aveva forse scordato quell'ebrezza istintiva causata dal potenziamento di fisico e mente. I sensi s'espandono e torna a guadagnare completa competenza di sè. E con un ultimo sforzo delle braccia andrebbe a sollevarsi sul terriccio, volgendo un ultimo sguardo al vuoto sottostante. Ha scalato quella Montagna come prova di essere un magnifico esemplare della propria specie, un degno e certamente superiore di qualsiasi altro evocatore...La prova più prossima è l'uccisione di Arima. "..Questa scalata ci è stata utile." Nel pronunciare queste parole si rivolge ad Hanae con lo sguardo e al Sei code con l'anima. Ed è proprio al bijuu che richiederebbe l'intima essenza del chakra, tentando di estrarne una quantità definitivamente immensa grazie alla profondità e potenza del loro rapporto. Ed infatti non sarebbe più un'aura rossa ad uscire, ma una quantità di chakra tanto densa da avvolgere l'intero corpo e renderlo scuro. L'energia aderisce su quella pelle umana e la brucia, portando il corpo dell'Immortale a diventare alto ed irriconoscibile, coperto di sfumature nere e rosse. Quattro code si dovrebbero manifestare, a prova dello stadio di potere raggiunto. Un'energia che se avesse provato ad utilizzare prima della scalata lo avrebbe consumato in maniera potenzialmente irreversibile. Poter entrare in questa forma rinnova la certezza di aver fatto la cosa giusta a cercare le serpi. Respirando attraverso il mondo si trova adesso in una delle cime supreme. Ed ora procede, verso Manda. Hanako lo segue, di fianco. { Tentativo attivazione chakra 1/4 - mente 125 } { tentativo attivazione possessione a quattro code } { Flex on }

Lui è lì. Come pattuito recentemente lo aspetta sul picco più alto di quella montagna, in una placida attesa. Quel volerlo mettere alla prova solo una semplice ricerca di conferme, ha potuto saggiare il suo valore durante lo scontro con Arima, il fatto stesso che le farfalle si siano scomodate e ancora la presenza di quel demone sono prove sufficienti eppure non era sull’abilità che nutriva dubbi quanto invece sulla sua decisione. Vede la mano spuntare, lo osserva issarsi finalmente giunto al traguardo e l’immensa corpo viola s’alza appena, raggiungendo i cinque metri di altezza. Le scaglie che riflettono la luce arancione di un sole prossimo alla morte. Si puntano su di lui gli occhi della serpe, lo osserva il ragazzino che ora sprigiona il suo potere, il vero potenziale. La lingua esce e va a saggiare l’aria e la tensione di quel momento, sibila appena per poi passare sul muso. Non striscia lui per avvicinarsi, non si abbasserà mai ad un simile gesto, attende solo che l’altro lo raggiunga a lui e che si palesi con quella magnificenza dovuta al demone stesso. Lo fissa con intensità e decisione, si può quasi respirare la solennità di quel momento. Non giudica più ha avuto tutte le conferme che cercava <sei arrivato> una semplice constatazione e in un certo senso anche un complimento, non è certo da tutti portare a termine una simile impresa senza l’ausilio del chakra <sei deciso?> una domanda necessaria visto il momento, non che si aspetti una risposta diverso dalle conferme, meglio sottolinearlo, ma comunque lascia passare del tempo a torturarlo un po’ forse o semplicemente in un continuum di quel test [ambient chiuso-Hanae]

19:08 Hanae:
 Contemporaneamente entrambe le braccia si portano dietro la schiena, con la mancina che si tiene al polso della gemella. Una camminata lenta in direzione di chi non ha intenzione di strisciare. Gli occhi completamente celati dal chakra demoniaco si voltano senza muover il viso su Hanako, seguiti dalle labbra che si schiudono per produrre poche parole emesse con un tono appena distorto. "Bravo." Con quelle parole lo spirito Seimei arresta il passo ed annuisce fiero con la testa, puntando entrambi gli occhi su Manda e tenendoli dritti, da ora e probabilmente fino al termine dell'incontro in corso. Scalare questa Montagna è stata per Hanako l'equivalente di scavare dove prima aveva paura: nel proprio animo. Comprendersi è difficile, richiede la capacità di accettare qualsiasi cosa si possa diventare; e forse, fidandosi maggiormente dell'Insonne, è capace di sentirsi anche al sicuro. Il jinchuuriki in quel suo lento gesto par quasi un'ombra che osserva le cose vive con la vaga illusione che il contatto possa lasciare come residua la vitalità del prossimo; un po' come le farfalle lasciano labile polvere al battito delle ali. Ascoltando le parole del Signore delle Serpi alza appena il mento, squadrandone la grandiosità. Lo sguardo, seppur ben celato dietro pesante chakra, cambia. Il suo caratteristico abbassarsi delle palpebre e l'analisi silenziosa che ne consegue. Eccolo alla fine, Manda. Fino a poche ore fa egli non sapeva che l'anima dell'Immortale era giunta a tanta pienezza. Osservarlo in cima a questo luogo è forse una felice rivelazione che viene dal bisogno subitaneo di spandere e versare la sua dovizia. Inesauribile, la serpe, capace di alimentare le essenze prescelte. Scegliersi è dalla prospettiva di entrambi un merito e premio causato da pregi e sforzi. La domanda suona come una pesante formalità, certamente necessaria per poter dare a questo momento la memorabilità caratteristica di ciò che vuol'essere 'epico'. "Da tempo." Al pronunciarsi di quella risposta la densità di chakra attorno al corpo vien diminuita, rendendola visivamente meno opprimente e degradando quell'essere pieno ed ebbro d'energia in qualcosa di meno potente. Si forma l'aura e due code spariscono, permettendo però d'osservare nella sua completezza le forme dell'Insonne. Gli occhi affilati cercan quelli di Manda. "Voi?" Qual'è l'esito di voi serpi? { chakra on } { possessione a 4 code > possessione a 2 code } { hanako off } { flex on }

Lascia che si avvicinano, proprio come silenziosamente aveva chiesto. Non può sorridere ma dal vibrare della lingua biforcuta lascia intendere quanto apprezzi l’essere che ora ha davanti, degno senza alcuna ombra di dubbio. Il tempo si estende durante quei passi, entrambi impegnati ad osservarsi mentre il sole si sposta come a non volerli disturbare, lento cala e si rintana preferendo nascondersi e non essere testimone di una simile unione, due anime differenti ma entrambe tese al potere e che di potere nelle loro mani/code ne hanno già. Un lieve annuire del muso viola come a mostrare non solo una conferma alle parole altrui ma anche la sua stessa maestosità, chinandosi infatti in quel gesto permette alla luce arancione di colpire le squame violacee donando loro nuova luce, splendente in quell’istante mentre persino la natura si piega alla sua bellezza e si allontana. Eccolo Manda, il re delle serpi il più superbo ed orgoglioso tra loro, il più potente e sicuro. Aveva già capito come sarebbe andata, durante il loro primo incontro aveva già compreso che sarebbero arrivati a quel punto ed è per questo che ora andrebbe solo a strisciare di lato, verso destra. Un movimento veloce seppur sinuoso, elegante e insieme minaccioso, un semplice levarsi dalla traiettoria visiva lasciando che gli ultimi scorci di luci brillino sulla sua pelle per poi rivelare alle sue spalle, meglio dire dietro a lui, una seconda presenza. Quand’è arrivato? Questa domanda resterà nell’etere senza alcuna risposta. Decisamente più piccolo di dimensioni il secondo serpente, lungo quattro metri motivo per cui nemmeno in punta di coda avrebbe potuto mostrarsi viste le dimensioni di Manda. Sta con il corpo sollevato da terra di un massimo di un metro e mezzo, un cobra a giudicare dal muso e dalla forma. Le sue squame appaiono meno lucide rispetto a quelle del re, così nere da riuscire ad imprigionare il sole stesso e al contempo non essendo più la sua prima muta si nota come siano opache, l’età che avanza si mostra in quel frangente, il suo corpo non più in grado di produrre una pelle luminosa. Gli occhi sono arancioni e semi chiusi, stretti nel tentativo di poter osservare bene ciò che ha davanti <ti presento Reiki> è Manda a parlare, solenne. Il serpente in questione non è in posizione d’attacco al momento, infatti le nervature intorno al collo non sono tese, anzi richiuse intorno ad esso <potrebbe bruciare ma resta fermo> la voce è tremolante e proviene proprio da colui che ha le squame nere. Si avvicina ad Hanae <le braccia> si limita ad andare a far scorrere la sua lingua biforcuta sull’avambraccio destro del ragazzo, attendendo che sia lui a permetterlo tendendolo verso di lui, non c’è violenza in quel frangente per quanto dai modi decisi del vecchietto e del Re si comprenda bene quando quella linea sia sottile[ambient chiuso-Hanae]

19:56 Hanae:
 Quelle brevi onde sonore s'estendono e svaniscono nel vuoto della Vetta. Nessuno se non i presenti potrà mai esser testimone della grandiosità di un momento che segna in realtà il completamento di qualcosa che può ergersi in qualsiasi momento come colonna delle Cinque terre. L'Insonne abbassa il mento, non per osservare la serpe appena spuntata ma come gesto caratteristico di riflessione. La mente si carica dei pensieri di grandezza narrati e sale al suono della voce altrui con parvenza negli occhi sempre più nobile e prestigiosa. Gli occhi distinguono curiosamente la seconda Serpe, apprezzandone i tratti e ancor di più il dire. Implicitamente, la propria domanda ha ricevuto risposta. E tutti i fatti ad ora cumulati hanno portato facilmente alla comprensione di quanto sta per avvenire. La mente viaggia in direzione della Doku evocatrice ed intanto immagina come la propria presenza verrà arricchita dall'esistenza di queste creature nel proprio stesso spazio. Virtù e analogie misteriose, impronunciabili adesso ma leggibili nello sguardo dell'Immortale. La cosa più vicina a Orochimaru, dopo il sannin stesso. L'ultimo custode. L'idea che un marchio venga posto su quel corpo lo appesantisce appena ma vedendolo in funzione di quanto prestigio possa portarsi dietro non prova riluttanza nell'allungare le braccia in direzione della serpe avvicinata. Il manto attorno all'avambraccio verrebbe persin indebolito se non momentaneamente debellato, permettendo un'operazione quanto più precisa sulla propria pelle. Alla raccomandazione altrui annuisce. "E' un onore, Reiki." Risponde formalmente alla presentazione della creatura, alzando gli occhi e tenendoli adesso dritti sulla figura di Manda. Ed ecco che il calare del Sole segna l'inizio di qualcosa di tormentato e solenne. Quel luogo un po' nascosto e vestito della freddezza argentina della roccia conferisce al tutto il mistero tipico di un Genjutsu. Al centro di una delle vette, un brivido scorre lungo la schiena del jinchuuriki. { chakra on } { possessione a 2 code } { hanako off }

Gli viene quindi permesso d’avvicinarsi senza utilizzare la forza, espone le proprie braccia il futuro evocatore e Reiki senza ulteriore esitazione fa scorrere la biforcuta proprio sul destro, un semplice passo, una leccata potremmo dire meno finemente e il bruciore sulla pelle del ragazzo. Ciò che si comporrà sarà una ferita, un sigillo o almeno un rimo pezzo. Senza ulteriore esitazione ora la serpe si sposta, striscia a sinistra e ripete semplicemente quell’operazione. Ferite aperte sulle braccia, sangue che si mescola al sudore forse dettaglio che aumenterà la sensazione di bruciore e dolore. Il sale nel suo sudore non fa che amplificare le sensazioni di quella ferita. Attendendo che il corpo faccia il suo dovere è manda ad avvicinarsi, quel tanto che gli serve per osservare dall’alto dei suoi cinque metri il segno sul corpo dell’altro <non sei l’unico> un semplice avviso verso di lui <non solo tu rientri tra i prescelti da noi. Dopo la dipartita di Arima un altro ninja si è guadagnato il nostro favore> sono semplici informazioni quelle che lui sta fornendo, non rivela il nome di Kouki, non è di certo il tipo ma informa l’Insonne così come similmente la Serpe verrà informata a sua volta. Il rapporto tra loro infondo non è affare del Re, che decidano di coesistere e collaborare o annientarsi a vicenda non è affar suo. Il migliore sopravvive e solo i migliori possono vantarsi di quel segno sulla pelle. Pelle che ha smesso di piangere rosso, veloce si sta riparando la ferita, per quanto non così velocemente da permettere in maniera immediata l’intervento di Reiki che diligentemente e saggiamente attende a qualche centimetro dal braccio sinistro. Non è ancora finita [ambient chiuso-Hanae]

20:58 Hanae:
 Inerte ad un dolore che definire semplicemente familiare e conosciuto è ormai un eufemismo. Quel bruciare a cui non presta neanche il proprio sguardo, non intenzionalmente. E' ben più concentrato sul fissare Manda ed ascoltare ogni suo sibilo ed osservare ogni sua mossa. Ma queste, son semplice apparenze. La mente è in realtà inoltrata in pensieri e speculazioni che non aveva tanto intense da che ha in sè il demone a sei code. Le labbra si schiudono appena, accompagnando quel momento di aspettazione ansiosa. Ed immediatamente quell'ustione dovrebbe ritrovarsi prossima a guarire, non soltanto per esser fondamentalmente simbolica ma a causa del chakra demoniaco che attivamente ripristina qualsiasi ferita senza mai smettere. Una rigenerazione accelerata che gli permette di mantenere senza difficoltà una delle forme e manifestazioni più avanzati dell'essenza del chakra rosso. Quella forma che, quando manifestata, attrae tutte le essenze della vita e le fa convergere in lui come ne fosse centro assoluto; il mondo è suo tributario di bellezza e con questo grande ultimo tributo s'appresta a offrire uno dei più preziosi tesori del mondo ninja, condiviso secondo le parole del Re delle serpi soltanto da un'ulteriore figura di cui già può aver idea. Ignaro che è proprio la ragazzina a cui ha offerto le tre domande. Intanto, nell'attesa che quel processo di ottenimento dell'evocazione giunga a compimento, la voce del Sei code risuona, inudibile a qualsiasi esterno. 'Adesso nascerà il crepuscolo, dunque..' quel commento silente di un'entità che è sia osservatrice che complice in una serie di azioni che difficilmente può essere definita buona o cattiva. Che sia breve o lungo termine, che ci siano o meno morti, tutto è diventato sempre più convulso e complesso da analizzare in una società ninja che mai come adesso sta spezzandosi sotto il peso delle potenti fazioni presenti. "Prenderemo Oto, prima." Sibila anch'egli a voce bassa, udibile da ogni presente. { chakra on } { possessione a 2 code } { hanako off }

Grazie al demone le ferite del ragazzo si rigenerano molto velocemente, così mentre guariscono poco prima che la cicatrice passi dall’essere in potenza all’essere in sostanza Reiki va a passare le sue nere squame proprio sulle ferite, al contrario di prima strisciando da sinistra verso destra. Un movimento semplice atto a lasciare che il naturale inchiostro serbato sotto alle sue opache ed anziane squame vada a riversarsi nelle ferite e in quel simbolo proprio come un fiume nel suo naturale letto. Goccia dopo doccia corre tra la pelle che ora finire per rimarginarli imprimendo così quel tatuaggio dal fortissimo significato e della grossa potenzialità <ora> sibila manda in sua direzione, come in risposta a quella dichiarazione di intendi di Nemurimasen <il nostro potere è tuo>. Non è facile accorgersi del momento preciso ma Reiki sembra andare semplicemente a strisciare verso la sua casa, scompare mentre si allontana dalle braccia del ragazzo, svanisce alla loro vista con lo stesso movimento iniziato al solo scopo di marchiarlo, il momento coincide con perfezione alle prime parole di Manda, in uno svanire teatrale a prescindere che fosse organizzato o meno. Altri istanti in cui il Re resta in presenza del nuovo evocatore, tace attendendo nuove domande, fissa l’opera appena terminata. Il sole infine si nasconde, la luce da arancione diventa prima rossa per poi svanire lasciando il posto ad un tenue raggio bianco, timido visto che la luna ancora non risplende alta nel cielo ma appena appena si mostra. Un segreto tra loro. Mentre il crepuscolo si fa largo su quel nuovo patto al contempo lo stesso si manifesta pronto alla nascita. Tutto inizia così, con la fine di altro e mai come in questo momento le due cose coincidono: mentre il crepuscolo e la luna si affacciano ad una nuova notte così Hanae si affaccia ad un nuovo mondo, così entrambi si preparano a risplendere nell’oscurità lasciando che il sole stesso provi invidia per loro. Se non dovessero sopraggiungere ulteriori domande il Re delle Serpi si limiterà a svanire, un movimento della coda a provocare rumore alle sue spalle, alla destra. Lo spostamento di un sassolino ma questo basterà per distrarre il nuovo evocatore, lasciare che per un solo istante l’attenzione vada verso un possibile intruso e quando il trucco sarà ormai ovvio e palese allora e solo allora, al posto del serpente dalle splendenti squame violacee ci sarà il nulla, ombra e oscurità. Il contratto è stato firmato, le richieste esaudite. Il piano di Hanae non è giunto al termine ma ormai manca sempre meno, persino con quell’evocazione si è avvicinato un po’ di più a quella perfetta estetica a cui mira. Perfetto nella potenza e perfetto nel manifestare la propria forza [ambient chiuso-Hanae][end]

Hanae tira un D10 e fa 8

21:35 Hanae:
 Sorride annientando il proprio stato di quiete. In quel corpo, ma più grandiosamente nell'animo, il potere delle serpi gli appartiene. Gli appartiene come una cosa che si può tenere nel proprio pugno, come un anello al dito o una veste. Un vino che non può versare a terra ma solo sorseggiare occasionalmente durante i momenti che più richiedono una dimostrazione di abilità. L'immortale fissa nelle pupille il Re; poi, completato quel processo, rilassa ancor più i tratti di viso ma ancor di più smette di circondarsi della pesante aura del Sei code, rimpicciolendosi dal nascondiglio d'aura creatosi per ritornare al proprio originale stato. Nessuna ulteriore parola se non uno sguardo di saluto, un arrivederci questa volta. Finalmente, fissa quel che è divenuto un tatuaggio sulla pelle. Bellissimo, veramente, e come le cose derivanti dalla natura portatore di mistero, semplice e puro. E sul perché lo trovi così bello, non sarebbe capace di dire una parola nè mille. Il pregio di quel simbolo è nullo o incalcolabile, a seconda di chi effettivamente lo osserva. La cassa toracica si gonfia, e finalmente la larga manica dell'Haori indossato viene riabbassata. Si volta e cammina verso Hanae, avvolto dal sorriso del successo. Lo stesso sorriso del momento in cui ha cambiato corpo e ottenuto l'approvazione del Sei code. Quel sentimento è palpabile e quasi addensa l'aria. Si affaccia al vuoto sottostante la montagna scalata precedentemente senza uso del chakra, affidandosi solo ad un corpo estremamente resistente. Dov'è ora un profumo di fiori illumina l'ambiente. Attende alcuni istanti. Hanako riprende a muoversi, affiancandolo. Gli occhi si fissano al crepuscolo di vita e morte. Un infinito sorriso illumina la faccia dell'Immortale, infinito e distante come l'iride dei ghiacciai, come l'alone degli astri sovrastanti. Gli occhi non son quasi capaci di sostenere la maestosità di quello spirito. "Salterei, adesso." Pronuncia, rivolgendosi ai presenti e allungando lo sguardo sul lago sottostante al termine del vuoto. E' un commento privo o forse no di proseguo. Non importa. La sola verità osservabile è la propria posizione elevata in contrasto con il decadente sotterraneo della tana degli eredi di Manda. { end }

Hanae riesce nel compito dato da Manda, già che c'è flexa pure il demone.

Nuovo evocatore tra noi!
No px il premio sono i serpenti


Lancia un D10 e fa 8