Doveroso ma Correttamente Incorretto

Free

0
0
con Furaya

13:46 Utente anonimo:
 Il sole bacia il paese del fuoco, ed anche konoha è baciata dall'astro che brucia e riscalda, donando una visuale pressochè perfetta dai volti di pietra, della quale ne sta godendo a piena la giovane Stumure, che ora se ne sta in piedi, sopra la testa del volto di Stunade-Sama, mentre osserva la città nella sua interezza, con i suoi occhi dal colore blu mare. Una leggera brezza estiva, che porta con se il profumo dei fiori, muove leggermente i suoi lunghissimi capelli sottili e neri come la pece, scoprendo per qualche attimo la brutta ciccatrice che ha alla base tra collo e petto. I lunghi capelli neri formano un bel contrasto con il suo kimono bianco, lasciato aperto e dalla maniche larghissime, nelle quali scompaiono le sue mani, e in basso in quel chimono bianco, vi sono i simboli sia di Konoha, ricuciti sempre in colore nero, che quelli del suo clan lo Yoton, cuciti di color rosso. Quest'ultimo, ricopre almeno in parte una veste nere che sta sotto di questo, tenuta chiusa da una fascia tricolore, la parte a contatto con la veste è bianca poi ha unos trato nero e unos trato più piccolo bianco, il tutto tenuto assieme da un laccio di colore rosso. Ai piedi porta dei sandali di colore rosso, molto comodi a dire il vero, mentre all'altezza del fianco sinistro, vi è la sua fedele Katana, dalla quale non si divide mai. <Un posto migliore dove vivere> Queste sono le parole che vengono sussurrate al vento, e che quest'ultimo porta via con se, mentre la calma sembra essere padrona della mente della deshi, che ora con fare tranquillo, va a piegare le gambe, finoa sedersi a terra, incrociando le gambe, e poggiando le mani sulle ginocchia, rimanendo li in silenzio, a contemplare quella vista, nona vendo altro da fare, almeno per oggi, almeno per il momento, cercando di poter raccogliere energia positive, e focalizzarsi sull'esame che dovrà affrontare per poter inziare quella scalata dei ranghi militari ed anche sociali perchè no, che il mondo degli Shinobi, gli sta per mettere davanti e di cui il suo cammino sarà costantemente costellato.

13:57 Furaya:
 Perché quando non si ha niente da fare in ufficio, con Jushan-san che s'è allontanato dalla mansione per occuparsi d'altro, è giusto sgattaiolare fuori dalla finestra della Magione e salire sui Monti. Non s'è neppure allontanata troppo dai propri doveri, vuole soltanto prendere un po' d'aria. La donna ha dovuto optare per un abito più leggero e differente dal solito yukata che indossava. La parte superiore è formata da un tessuto rosso acceso simil kimono, con una chiusura a V sul petto che lascia sì intravedere la pelle e lo scorcio, ma evitando di sembrare provocante. Non ne trova il bisogno. I lembi sottostanti son infilati in una gonnella con una fascia elastica che ne copre la vita, d'una tonalità scura tendente al grigiastro. Le giunge sin ad altezza delle ginocchia, dotata di piccole frange che non ne limitano i movimenti. Sulle spalle, inoltre, di seta fine, v'è un haori bianco con delle maniche larghe e giungenti sin alla chiusura del gomito; dietro la schiena, ad altezza delle scapole, vi è raffigurato sia il simbolo del Villaggio della Foglia in rossiccio e quello del Clan Nara in nero subito sotto. I bordi delle maniche son circondate anch'esse di rosso, mentre è lasciato aperto sul davanti. Tramite un cinturone, vi son agganciate le due katane dalle quali difficilmente si separa, poste precisamente sul fianco sinistro. Attorno alla coscia destrorsa, v'è una tasca Porta Kunai e Shuriken con oggetti non dissimili da questi ultimi al suo interno. Sul gluteo sinistro, infine, porta anche una Tasca contenente degli oggetti utili quali tonici -sia di recupero chakra che coagulanti- e Fuda di differente genere. Avendo le braccia scoperte, sgombre persino dei vambracci metallici che solitamente userebbe nelle battaglie o nelle missioni alle quali prende parte, son visibili delle sottili cicatrici frastagliate e poste più o meno su gran parte di esse. Son talmente parte di sé che non se ne cruccia oltre. Attorno al collo, troviamo anche una fascia cremisi ed una collana recante il ventaglio degli Uchiha, sempre in bella mostra; tra i lunghi ciuffi rosei, tenuti sciolti, capeggia invece il coprifronte di Konoha. Sulle spalle, indossato, vi è anche l'haori da Hokage con la scritta cremisi portata dietro la schiena, in bella vista. Sale sulla testa dei primi Hokage, soffermandosi per un istante su quella di Sarutobi. La figura di Stumure non viene ancora adocchiata, preoccupata a godersi il Villaggio dall'alto. Tuttavia, lei è alquanto visibile e non fa nulla per nascondersi. Solleva soltanto l'arto manco per schermarsi il viso dal sole. [Chk ON]

14:14 Utente anonimo:
 La magione degli Hokage, la via principale di Konoha e tutto il resto viene visto e osservato dalla giovane, che nel coltempo, ricerca la pace e la concentrazione, che sembra potergli dare solamente quel posto, almeno per ora. non si accorge subito della decima Hokage, che sta qualche testa più in giù, rispetto a dove sta seduta ora lei. <Tu mi hai promessa una vita migliore, che sia davvero questo, la migliro vita per me?> Domanda, a qualcuno che ha solamente dentro la propria testa, ad un ricordo, o meglio ad un lontano ricordo di quello che fu sua madre, e di quelle parole delle quali si ricorda solamente con uno sbiadito ricordo di quando era piccolissima., ed ancora in fasce, si potrebbe osare dire. Sposta los guardo attorno a se, con svogliatezza, quasi uan stanchezza intrinseca in lei, con quellos guardo che sembra sempre esse di una persona spenta, quasi depressa, che potrebe essere angosciante anche per qualcuno, ed è proprio in questo attimo che può ben vedere la figura della Kage. Si alza in piedi, stando attenta alla katana, andando ad osservare quest'ultima per lunghi istanti {Il decimo Hokage, Furaya-sama} Pensa dentro al sua testa, e con un movimento ben preciso, ma morbido va a fare un piccolo inchino con il capo verso quest'ultima <Hokage-sama non vi avevo visto, perdonate> Il tono è leggermente alto, per far si che la sua voce gli arrivi, e se lo farà potrà ben vedere l'altra questa giovane, Deshi, ancora per poco si spera che la sta guardando con occhi spenti, e sguardo altrettanto spento, ma rispettoso, per poi voltarsi e tornare ad osservare il villaggio, in silenzio, rimanendo sopra la testa del quinti Hokage, Lady Stunade.

14:29 Furaya:
 Stende la colonna vertebrale, solleva le braccia verso il cielo e intreccia tra di loro le dita. Cerca di stiracchiarsi come un gatto al sole, strizzando le palpebre e assottigliando tra loro le labbra rosee. In piedi, dunque, sulla testa del Terzo Hokage, riabbassa lo sguardo verso il panorama che riesce ad adocchiare. Konoha. Il Baluardo della Pace che è al contempo la sua maledizione, ma non prima d'esser casa sua. L'ha protetta così tante volte soltanto per l'affetto che nutre nei confronti di questo luogo, divenendo poi l'Hokage e cercando ancor un valido modo per governarlo come si deve. Ha commesso molti errori, sicuramente ne commetterà ancora. S'è trovata con le mani in pasta, innanzi ad una guerra contro un'entità sconosciuta neppur dopo pochi mesi. Insomma, se la si vede da questo punto di vista, non è neppure colpa sua. Certo che lo è, però. Lei se lo ripete ogni giorno, poggiando sulle proprie esili spalle tutto il peso che un Hokage deve sopportare e che i cittadini ed i ninja non devono conoscere. I problemi li deve risolvere la Nara, nessun altro, perché ciò che comporta il suo ruolo è anche proteggere, addossarsi responsabilità d'ogni genere e persino le colpe: soprattutto queste. Immersa nelle proprie paturnie, le solite dalle quali si lascia investire neppur si trattasse d'un attacco dalle dimensioni esponenziali, resta a contemplare ciò che v'è sotto e di fronte a lei. Viene però interrotta dopo poco -e meno male- da una voce che non conosce affatto. Volge il capo verso la fonte del suddetto suono, arricciando le sopracciglia verso il centro della fronte. Non che sia crucciata per essere stata interrotta, tuttavia non riconosce la figura in piedi su qualche testa più in là. Verso la testona di Tsunade inizierebbe ad incamminarsi, sfruttando la propria destrezza e abilità, attenta a non cadere di sotto o prendersi chissà quale scivolone che la costringa a fermarne il passo. <Non c'è niente di cui farsi perdonare> Esordisce con un sorrisetto stampato sotto al naso, arcuato leggermente verso l'alto. <anch'io non ti avevo vista> Ammette, stringendosi appena nelle proprie spalle, quasi scusandosi a sua volta per la mancanza di rispetto. <quindi, siamo pari.> Come al solito, lascia che la colpa ricada anche su di sé seppur in minima parte. Non è affatto una novità. <Piacere di conoscerti...?> Lascia la frase in sospeso, volutamente interrogativa affinché a sua volta possa presentarsi. Deduce che non vi sia bisogno di dir il proprio nome, ma tutto può variare in base ai prossimi discorsi. [Chk ON]

14:48 Utente anonimo:
 Si immerge di nuovo in quella visuale, che non sembra stancarla mai, anche perchè in quell'immagine, quasi da cartolina, vi sono molte domande che aspettano risposta, molte ancora sono da sscoprire, altri malauguratamente saranno da nascondere, ma per ora tutto questo riguarda solamente marginalmente la giovane Yoton, che sente l'arrivo della giovane Kage, e la va a guardare all'inizio con la coda dell'occhio, e solamete poi andrà a voltarsi del tutto verso quest'ultima, rimanendo ad una distanza di cortesia di alemno un metro. <Io sono Stumure Yoton> si present, facendo un piccolo inchino solamente con il capo questa volta <Vivo a Konoha da qualche mese dopo la mia nascita, e sono una delle poche Yoton ancora in circolazione, che io almeno sappia> Asserisce verso quest'ultima, tornando poi a guardare l'orizzonte, in silenzio, e così ci resterà per alcuni lunghi minuti, andando a deglutire una piccola quantità di saliva, che potrebbe anche servirgli per poter digerire quel magon che costantemente ha alla bocca dello stomaco. <Oltre a quello che è visibile ai nostri occhi da qui, cosa pensa raffiguri filosoficamente la vista che si ha, da quassù, dell'intero villaggio della Foglia?> Domanda verso l'Hokage, in totale tranquillità, con quel tono di voce quasi lento e trascinato, che però scorre via anche bene in unc erto senso, anche se potrebbe risultare pesante da ascoltare per lungo tempo, ma di questo la giovane nemmeno si cruccia, in fondo come potrebbe è sempre stato il suo tono di voce da che se ne ricorda. forse proprio quei ricordi, ha bisogno di scoprire, forse molte risposte sono nel suo passato, e nel tempo potrebbe scoprirle, forse no, la sua vita prima è solamente un mistero per lei. com'è arrivata a Konoha? Chi ha ucciso i propri genitori? Perchè ha quella ferita tra i collo ed il petto? Sono domande queste che si pone ogni dannatissimo o santissimo irono, dipende poi da come vada la gironata, fatto sta che vivere con più domande che risposte, non è il massimo, alcuni impazzirebbero o si dispererebbero, ma per Stumure, è semplicemente la normalità delle cose.

15:20 Furaya:
 Le iridi azzurro cielo glissano dallo spettacolare panorama al viso della fanciulla sconosciuta. D'altronde, pur essendo al comando, non può pretendere di conoscere tutti. Vorrebbe ma ciò sarebbe possibile soltanto col tempo. Conoscere tutto e tutti, alla fine, porterebbe soltanto ad una vita priva di stimoli e ridondante, non potendo trovar null'altro che ne risvegli l'interesse. Vi sono pro e contro in ogni scelta e in qualunque desiderio, sarebbe consono valutare sia l'uno che l'altro prima di prendere una decisione. La sua presentazione la lascia basita. In via del tutto involontaria, sgrana gli occhi e compie un mezzo passo indietro per acquisire maggiore stabilità sul terreno. Le dita annaspano in cerca di qualcosa d'afferrare, mentre si serrano e giacciono lungo i rispettivi fianchi. <Conosco quanto accaduto al vostro Clan> Sa anche piuttosto bene chi sia stato il fautore della loro disfatta e dello sterminio che hanno subito. <anzi, devo dire che conosco davvero molto bene gli Yoton.> Un sorrisetto amaro è quello che compare sul volto pallido dell'Hokage, la quale conduce il pollice della mandritta alle labbra per morderne l'unghia. Un tic nervoso, nulla di più. Non ha mai nascosto -non ha mai voluto accadesse- la sua capacità d'usare la lava, innata del territorio kiriano e che lei non avrebbe affatto dovuto possedere. Proprio per questo motivo, ha fatto leva affinché sia Hotsuma-sama che il capo Clan Yoton sapessero della sua condizione, mai nascondendo la duplice innata che possiede e che non ha affatto richiesto. Usarla per difendere il Villaggio è ovvio, per quanto sia stata l'arma per uccidere il Mizukage. Morto con la sua stessa moneta, per mano d'un Clan del suo stesso Villaggio. Non è karmico? Allo stesso modo, anche a Konoha, è risaputo di questa sua particolare condizione. Il sorriso amaro che l'è sbucato è in memoria proprio di quanto ha dovuto subire per poter sopravvivere, per evitare che lo Yoton la logorasse dall'interno poiché indomito, all'inizio. Ha dovuto soffrire, è stata obbligata ad allenare un'innata che tutt'ora non sente al cento percento sua, nonostante il sangue abbia legato con quello di Mei Terumi: un esperimento andato a buon fine. <Quindi, i tuoi genitori sono kiriani.> Per essere una discendente degli Yoton, potrebbe avere appunto delle origini in quel Villaggio che da poco hanno abbandonato per poter tornare nei rispettivi a causa dei continui attacchi del Finto Dio. <Filosoficamente?> La sua domanda la lascia interdetta per qualche attimo, attimo che perde a pensare ad una risposta esaustiva da poterle dare. <Filosoficamente parlando, i volti degli Hokage scolpiti qui in cima> Dove le due sono ferme ad ammirare il panorama della Foglia. <rappresentano la strenua difesa che hanno sempre rivolto nei confronti di Konoha. E' anche -soprattutto- grazie a loro nove> Escludendosi dal conteggio, per il momento, essendo stata eletta relativamente da poco tempo. <che è possibile ammirare tutto questo. Dall'alto del Monte> Inghiotte un grumo di saliva, cercando nel mentre le parole giuste da esternare in risposta a Stumure. <possiamo vedere i sacrifici compiuti da chi prima di noi è stato in vita ed ha portato a compimento i suoi obiettivi. Senza di loro> Sottolinea, ancora. <non vi sarebbe niente di filosofico ma neppure di pratico di cui poter parlare.> E le cede la parola, fiduciosa che abbia dato una spiegazione adeguata a quel che la stessa Nara riesce a scorgere. [Chk ON]

13:57 Utente anonimo:
 Ascolta quanto gli viene detto dalla giovane Kage, il viso si incupisce ancora un poco, ma non sembra esserci una vera e propria differenza con qualche attimo fa. <Si, i miei genitori erano Kusani, però è da molto che non ci sono più> Va a dire, andanto a parlarne con un tono di voce neutro, ormai troppe lacrime sono scese, sia a rigargli il viso che il cuore.Un qualcosa di superato di elaborato e accettato, forse del tutto, forse parzialmente, non si potrebbe definire per bene questa cosa. <Quello che è successo, è stato davvero brutto, ma vorrei ascoltarlo ancora una volta> Spiega <Ho solo piccoli frammenti di informazione, dei quali non ricordo quasi nulla> Ammette, in fondo era molto piccola, e quello che sa, è talmente sbiadito che ance si sforzasse, non riuscirebbe a ricordare. <Sicuramente da qui, c'è una vista eccezionale, si può ammirare la grandezza e l'unione della foglia stessa> Afferma, mentre un altro soffio di vento leggero e delicato va, ad accarezzargli la morbida pelle, e a smuovere in contemporanea i suoi lunghi e fini capelli neri. Ma non aggiunge nulla, almeno per ora, si gode quella carezza, dolce, fugace, ma intensa. In fonda è una persona parecchio solitaria la giovane, o meglio che si sente sola anche in mezzo a molte altre persone, forse questo è dato proprio dal crescere senza genitori, da quel vuoto che quel nefasto destino gli ha lasciato dentro e che non sarà semplice staccarsene, o riepirlo, anche se non potrà mai riempirlo del tutto o distaccarsene del tutto. Sarebbe impossibile.

14:41 Furaya:
 Accenna un movimento del capo in sua direzione, venendo a conoscenza della scomparsa dei suoi genitori. Beh, era da immaginarselo, data la fine che hanno fatto i membri del clan Yoton per mano di Yukio Kokketsu. Si stringe nelle spalle, non sapendo bene quanto consono e giusto sia parlarne, lei che è entrata nella storia degli Yoton soltanto per un'innata che non avrebbe affatto desiderato far sua. Contrariamente a quanto sperato, si sente a disagio nei confronti della ragazza appena conosciuta, verso la quale abbassa dapprima lo sguardo. <Mi spiace per i tuoi genitori.> Ma non è l'unica orfana, si sa. Nel mondo dei Ninja, è tutto assolutamente e perfettamente normale. D'altro canto, le guerre e le battaglie sono sempre all'ordine del giorno e non è affatto innaturale che si senta di gente che i genitori li ha persi, magari anche in giovane età. La stessa Hokage non è esente da tutto questo. <So soltanto che c'era una faida con l'Hasukage Yukio Kokketsu> Asserisce, trattandosi d'una informazione ben nota e che neanche lui stesso ha mai avuto premura di nascondere. <non so bene però per quale motivo sia accaduto tutto questo.> Aggiunge al contesto principale, riportando le iridi azzurre sul viso dell'altra e contraendo la muscolatura facciale della propria. Si morde la lingua, forse avendo pronunciato qualcosa di troppo sconveniente. Una domanda potrebbe persino sorgere spontanea: perché la Nara, nota utilizzatrice dell'Arte della Fusione oltre che della Kagemane dei Nara, non è stata fatta fuori a sua volta? Beh, è una domanda che persino la donna, durante questi anni, si è posta ma ha comunque trovato una valida risposta da dare al Kokketsu. <Oh sì. Per te, invece?> Le ribalta la domanda che in precedenza le ha posto, volendo in qualche modo dialogare con Stumure e capirne il pensiero. [Chakra ON]

14:52 Utente anonimo:
 <Vi ringrazio Hokage> Altro non dice, ascolta soltanto quelle poche parole che vengonod ette dall'altra, andando a fare un respiro a pieni polmoni, che va a buttar fuori dalla bocca, senza far rumore. <Prima o poi verrò a sapere quello che è successo per filo e per segno> In fondo si tratta del suo clan di appartenenza, e crede sia giusto sapere cosa e perchè sia successo, quella strage. <Per me..> Va a dire, con tono basso, tornando a guardare l'orizzonte, e la cittadina sotto di loro <Konoha, è una grande città, questi volti di pietra la osservano attentamente, essi giudicano ciò che vedono, ma non danno sentenze o risposte, si limitano a osservare, e a proteggere questo villaggio idealmente> Asserisce verso l'altra <Danno la forza di andare avanti, sono un punto di riferimento, per l'anima e lo spirito, essendo comunque sempre volti di pietra.> Afferma, andando poi a tornare silente, richiudendosi dietro a quel silenzio, per qualche attimo. <Rappresentano figure nobili, che hanno guidato questo paese..> Altro non dice, non sa che dire, se proprio vogliamo dirla tutta, in fondo per quanto Konoha rappresenti un ancora di salvezza per lei, non si sente appartenere del tutto a questo villaggio, il suo clan non è qui con lei, e in qualche modo lei lo rappresenta. Una stranierà per metà, così si difinirebbe, ma forse con il passar del tempo, e delle vicende, Konoha diverrà qualcosa di più per lei, ma per ora non è così, almeno non del tutto.

15:26 Furaya:
 <Oh, di niente.> In fin dei conti, non ha pronunciato proprio alcunché sulla situazione venuta a galla, non avendo informazioni utili in merito che avrebbero potuto aiutarla. <Forse, il vostro Capo Clan ha sicuramente altro da raccontarti.> Si stringe nelle spalle, avendoci comunque avuto ben poco a che fare. Anzi, son anni ormai che non vi si scambia neppure mezza parola. Potrebbe anche recarsi da Yukio, ma rischierebbe di essere seccata sul posto. Non ha proprio superato l'affronto subito, anzi, detesta gli Yoton più di qualunque altra cosa. E' uno dei motivi per i quali sono stati sterminati tutti quanti ad eccezione di pochi membri. <Non direi che giudicano quel che vedono> Si riferisce ai Volti degli Hokage, aggrottando le sopracciglia e glissando proprio su di essi con una rapida occhiata. <quanto più proteggono dall'alto, ci danno quella sicurezza che in vita ci hanno altrettanto tanto.> Una smorfia compare sul pallido visetto, spostandosi su Stumure. <Eccezion fatta per Kuugo Gaito, ovviamente, il quale non ha fatto altro che cospirare contro Konoha, sfruttando la sua posizione.> La Nara è altresì famosa per aver sventato, assieme ad altri potenziali Ninja, alcuni dei quali tutt'ora in vita, quanto creato e attuato dall'Ottavo Hokage. Quella testa sarebbe da togliere immediatamente da quel monte, pur non essendo in grado di prendere una decisione tanto ardua e sofferta. Si tratterebbe di prendere una decisione sulla base di antipatie passate, ma si tratta pur sempre d'un traditore che macchia quella parete nella roccia, messa lì comunque assieme ad altri Hokage che la storia del Villaggio l'hanno fatta davvero. Kuugo non merita di star loro di fianco. <Sì, su questo ci troviamo d'accordo. Vorrei lo fossero stati tutti, però.> Tornando sull'argomento di Kuugo, involontariamente, non perché voglia davvero parlarne. E' un quesito che si pone da sola ormai da molto tempo: quanto giusto sia che si lasci lì la sua faccia? [Chakra ON]

15:37 Utente anonimo:
 <Forse lui avrà qualcosa da raccontarmi, ma per ora, non sono ancora pronta per poter portare un fardello simile.> Si contraddice, poco prima aveva chiesto all'hokage di raccontargli quello che era successo, in modo convinto, serio, eppure ora non si sente pronta, proprio per niente. > Avrò modo e tempo, chi lo sa> Misteriosa? Imprevedibile?dualista? non lo sa nemmeno lei, se si dovesse definire da sola, non saprebbe che parole usare all'infuori di un semplice e categorico [boh.] <Uno specchio dove riflettersi, e trarne volontà> Definisce così in fine i volti dei precedenti Kage, scolpiti su quella roccia. <Stunade..> Sussurra, la quinta hokage del villaggio della foglia, quella dove ora, poggiando entrambe i piedi, sussurra quel nome, in qualche modo la rispetta più degli altri Hokage, non sa perchè, non sa per come, è un mistero pure questo. <Ditemi Hokage, se ora doveste scegliere, chi sarebbe il vostro successore?> Pone questa domanda, con tono sofferente quasi, come del resto anche tutto il resto è stato pronunciato, e come appare, in uno stato di continua agonia e sofferenza, che però sono solamente all'apparenza, non ha nulla di cui soffrire, non ha nulla di cui gioire per il momento, è tutto precisamente piatto nella sua vita, in questo preciso momento, e chissà per quanto lor esterà ancora. Per sempre? Per poco? un'altra volta ancora, la risposta esatta, sembrerebbe essere, an<i possiamo dire che sia, un forte e coinciso, Boh.

16:06 Furaya:
 La risposta della donna è sensata, permettendo alla Nara di scorgere parte del carattere altrui. Si ritrova concorde con essa, muovendo persino la testolina dal roseo crine per annuire in sua direzione. <Credo sia giusto così. Quando sarai pronta, potrai sopportare qualsiasi fardello esso sia. Alla fine, trattandosi delle tue origini, trovo sia doveroso conoscerle.> Col suo tempo, ovviamente, ma restarne all'oscuro potrebbe essere decisamente più controproducente del dovuto. Quindi, ancor ferma sulla testa di Tsunade, ne ascolta il pronunciarsi nei confronti delle teste degli Hokage, pronunciando il nome di quella su cui poggiano. La sua ultima domanda, però, la lascia piuttosto basita. E' costretta a piegare le sopracciglia verso il centro della fronte, facendosi oltremodo pensierosa. Chi potrebbe mai essere il prossimo sostituto della donna? Un sorriso le compare a fior di labbra nel pensare a Saisashi con indosso l'haori ed il cappello da Hokage, scuotendo per un attimo il capo. Non potrebbe affatto ricoprire quel ruolo, specialmente non ora con quel che ha per la testa. Dunque, passa oltre, cerca in rassegna chiunque abbia un minimo di potenzialità e ne trova veramente pochi. Molti altri sono ancora in crescita, devono ancora maturare e trovare la loro strada prima di poter effettivamente ricoprire quel ruolo. Jushan-san? Sarebbe un ottimo candidato, ma non è sicura che sia disposto a prendersi carico d'un onere tanto grande. Non sa bene come risponderle, si prende del tempo per farlo e per trovare una risposta adeguata. <Probabilmente, sceglierei qualcuno d'affine al ruolo, che s'è sempre dimostrato adeguato al contesto e che per Konoha ha fatto tanto. Quasi sicuramente, qualcuno dei Consiglieri.> Eccola la risposta. <Potrebbe anche darsi che, dopo la mia dipartita> La quale avverrebbe comunque in missione, perdendo la vita e non perché abbia deciso di abdicare per qualche motivo. <ci sia qualcuno in grado di ergersi come Undicesimo Hokage, ma non per forza presente tra i miei Consiglieri.> Senza dubbio Aisu, il cane Ninja di Sakir Inuzuka. [Chakra ON]

16:18 Utente anonimo:
 <Doveroso dice..mmh> Fa una piccola smofietta dopo aver pronunciato quelle due parole,mentre torna a guardare la Kage di Konoha, per qualche altro momento ancora, prima di andare a fissare un punto indefinito di quel cielo terzo, che sovrasta l'intero paese del fuoco. <Più che doveroso, penso sia giusto definirlo Correttamente incorretto> In fondo è vero, sono le sue origini, ma la sua vita si è svolta a Konoha. Non ha vissuto a Kiri s enon per qualche mese dopo al sua nascita, cosa da poco osa pensare, nulla di ciò che è e che rappresenta Kiri la tange in questo momento e non la toccata fino ad ora. <La mia vita si è svolta qui, mi reputo una konohano solamente per metà, mentre l'altra parte di me, non è altro che un fumo che aleggia vicino a me e mi circonda, ebbro di dolore e verità, una verità che non so se voglio ascoltare, e che non so cosa comporterebbe ascoltare> Dice il vero, in fondo non sa cosa potrebbe suscitare in lei, tutto questo. Ma lascia cadere questo discorso, per potersi concentrare sull'altro, ascoltando le parole di ella <Una risposta come tutte le altre, ma trovo giusto che sia così, almeno per ora> si aspettava un nome ed un cognome, evidentemente ancora non ci sono, o se ci sono, sono nascosti un mare ancora non esplorato del tutto dalla Kage. <A quale, di questi Hokage si ispira di più e si sente maggiormente vicino?> Domanda ancora, non perchè sia veramente curiosa, ma per un'inerzia che quel parlare gli comporta, muovendo qualche domanda, che potrebbe essere anche inopportuna, ma del quale si disinteressa completamente.

22:48 Utente anonimo:
 <Doveroso dice..mmh> Fa una piccola smofietta dopo aver pronunciato quelle due parole,mentre torna a guardare la Kage di Konoha, per qualche altro momento ancora, prima di andare a fissare un punto indefinito di quel cielo terzo, che sovrasta l'intero paese del fuoco. <Più che doveroso, penso sia giusto definirlo Correttamente incorretto> In fondo è vero, sono le sue origini, ma la sua vita si è svolta a Konoha. Non ha vissuto a Kiri s enon per qualche mese dopo al sua nascita, cosa da poco osa pensare, nulla di ciò che è e che rappresenta Kiri la tange in questo momento e non la toccata fino ad ora. <La mia vita si è svolta qui, mi reputo una konohano solamente per metà, mentre l'altra parte di me, non è altro che un fumo che aleggia vicino a me e mi circonda, ebbro di dolore e verità, una verità che non so se voglio ascoltare, e che non so cosa comporterebbe ascoltare> Dice il vero, in fondo non sa cosa potrebbe suscitare in lei, tutto questo. Ma lascia cadere questo discorso, per potersi concentrare sull'altro, ascoltando le parole di ella <Una risposta come tutte le altre, ma trovo giusto che sia così, almeno per ora> si aspettava un nome ed un cognome, evidentemente ancora non ci sono, o se ci sono, sono nascosti un mare ancora non esplorato del tutto dalla Kage. <A quale, di questi Hokage si ispira di più e si sente maggiormente vicino?> Domanda ancora, non perchè sia veramente curiosa, ma per un'inerzia che quel parlare gli comporta, muovendo qualche domanda, che potrebbe essere anche inopportuna, ma del quale si disinteressa completamente.

23:20 Furaya:
 Piega appena il capo verso la spalla manca assieme ad un sopracciglio che s'arcua verso l'alto. <Ho detto qualcosa di sconveniente?> Chiede alla di lei volta, non sapendo esattamente come replicare oltre all'affermazione fattale. <...> Non trova un modo per rispondere alla sua asserzione secondo la quale sarebbe correttamente incorretto andare a fondo alle proprie origini, limitandosi ad un'appena accennata alzata di spalle. <Io non la penso così, ma proprio perché è un mio pensiero, non obbligo gli altri a credere la stessa cosa. Anch'io non volevo conoscere il mio passato, tuttavia è stato doveroso> Lo ripete, essendo diventato un termine importante nel discorso che le due stanno tenendo. <per comprendere molti aspetti di me e di chi ho e avevo attorno.> Le braccia si trovano ancor piegate sull'addome, incrociate ad altezza della fascia addominale, assumendo una posa equilibrata e, al tempo stesso, anche comoda per se stessa. <Tuttavia, appunto, ognuno ha un buon motivo per cercare nel suo passato ed uno altrettanto per non farlo.> Non si sente d'obbligarla, non obbligherebbe mai nessuno a far una scelta che non vorrebbe fare per principio. Così come gli altri non devono dirle cosa fare o cosa sia giusto per lei, sbattendoci da sola con la testa, allo stesso modo pretende che con gli altri si comporti allo stesso modo. Tornando al discorso che verte su quale sarebbe potuto essere il prossimo Hokage dopo di lei, la donna ha ovviamente dovuto rispondere con una frase che fatta è dir poco. Chi altri avrebbe potuto pronunciare del resto se non i propri Consiglieri, ovviamente i più conosciuti e coi quali è stata maggiormente a contatto? <Già.> Replica soltanto alla di lei volta, facendosi per un attimo pensierosa in virtù della risposta che riceve, stringendosi appena nelle spalle. L'ultima domanda di Stumure fa sì che la Decima abbia qualche attimo di ripensamento, esattamente come poc'anzi. Sarebbe corretto citare Shikamaru Nara o Khalux Nara, ma in realtà non si sente al loro livello e non vi si trova granché in comune. Le torna alla mente il discorso compiuto con Shinuja Uchiha al Grande Porto dell'Acqua di Kiri e, di getto, le vien da rispondere con un singolo nome. <Hashirama Senjuu.> Il perché... beh, non riuscirebbe neppure a dirlo e lascia che sia proprio la Yoton ad intuirlo o a farle domande in merito. [Chakra ON]

23:31 Utente anonimo:
 <No, non ha detto nulla di sconveniente> Afferma verso l'altra, se ne fosse capace adesso, avrebbe fatto anche un sorriso, ma no, rimane con quell'espressione sofferente, che costantemente le permane in volto. <Ognuno ha i suoi modi di fare, chissà un girono vorrò conoscere quella storia, se mi sentirò in grado di sopportarla> Spiega <Magari mi aiuterà lei, Hokage a farlo> le propone, senza nessuna enfasi in quel tono anch'esso sofferente e basso, come se soffrisse sempre. <Hashirama Senjuu...> Lo ripete a bassa voce, andando poi a gurdar il villaggio ancora una volta, andando poi a spostare lo sguardo sulla Kage <Una bella risposta, anche se debbo dire che essa può risultare scontata in qualche modo, ma chi sono io per poter giudicare> Se le canta e se le suona insomma, la giovane Yoton, che sembra essere sempre un po strana, se la vogliamo definire così. <Ho voglia di fumare> Lo dice, chiaramente, non lo nasconde, in fondo che c'è di male, mica sta dicendo nulla di così grave..<Lei fuma Decima?> Un'altra domanda ancora, portata sempre con rispetto, ma una tacchetta in più, verso il personale, che poi, personale, è una parola grande, se così vogliam dire.

00:22 Furaya:
 Per fortuna, pare non abbia detto niente di sconveniente, la qual cosa relativamente la tranquillizza. Fa sì che le spalle si rilassino un minimo. Un sorriso compare sul suo visetto, finora rimasto serio e imperscrutabile per risponderle, in virtù della richiesta che le fa. <Certamente, se vorrai.> Perché rifiutarsi? E' una delle poche Yoton, se non l'unica che è riuscita a conoscere in questi anni. Trova sia corretto, quasi dovuto, che le stia accanto in un momento che potrebbe rivelarsi essere, in effetti, anche abbastanza tragico. Tornando al discorso di Hashirama e all'Hokage a cui maggiormente si sente legata, la Nara opta per un'ennesima scrollata di spalle come se la considerazione appena fatta le scivolasse di dosso come pioggia. <Sarà scontato, ma non c'è nessun altro Hokage nel quale riuscirei a rivedermi meglio. Lui ha fondato Konoha, vorrebbe soltanto la pace per lui tutt'ora, ne sono sicura.> Stessa cosa che, senza alcun dubbio e senza doppi fini, vorrebbe lei, egoistico quanto utopico desiderio di permettere ancora al Villaggio della Foglia d'essere il Baluardo della Pace che merita. Scuote il capo alla sua ultima domanda, in segno di diniego. <Devo tornare ai miei doveri.> Ammette, iniziando ad avviarsi e ad allontanarsi compiendo qualche passo a ritroso. <Spero di rivederti presto, Stumure.> La saluta, quindi, lasciandola lì sulla testa di Tsunade mentre lei tornerà, per ovvi motivi, alla Magione per svolgere i suoi doveri. [END]

00:28 Utente anonimo:
 <Quando sarà, verrò a cercarci Decima> Asserisce, {Sarà interessante, forse} Pensa tra se e se, andando quindi a rimanere silente, ascoltando quanto viene detto <Utopica, quando speranza di tutti noi, trovare la pace infinita per questo luogo, ma sappiamo tutti che esiste un delicato equilibrio tra il bene ed il male, e per quanto ci piaccio o meno, dovrà essere sempre rispettato, altrimenti sarà caos> Questo viene detto verso la giovane Hokage, che ora si appresta a salutare con un cenno del capo <Ci rivedremo vedrà, non tema> Anche qui, sarebbe da fare un sorriso, ma non è da lei, e quindi gli regala un altro occhiata sofferente, prima di vederla andare via, mentre lei si rimette seduta sopra la testa di pietra di Tsunade <Sarà interessante, Decima..> Sussurra <E voi cosa ne dite Tsunade, sarà interessante?> Domanda alla statua di pietra e alla persona ormai defunta che rappresenta, chissà magari aspettandosi anche una risposta. [End}

Tsumure e Furaya si incontrano, in cima ai volti di pietra, e da li parte una chiacchierata, tranquilla e pacata, che spazia su vari temi e tematiche, forse potranno essere approfonditi, in un altra "allegra" chiacchierata.


PS: Prima giocata della mia seconda pg. Ancora ine rba, e da caratterizzare bene. Un azione sarà doppia, sotto richiesta di Furaya, il ripostarla.