Sei viva..

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13:31 Ichirou:
 Giunto a Kusa ormai da qualche giorno, il nostro protagonista si aggira per la foresta dei ciliegi della suddetta, attirato dal loro odore, anche se ovviamente privo della vista, vi è giunto senza problema alcuno, non come la foresta di mangrovie di Kiri, piena di ostacoli e sempre ricoperta dalla nebbia. Nonostante il suo animo sia abbattuto e si ritrovi sotto i propri piedi, una volta essersi posto sotto uno di quei bellissimi alberi profumati ed in piena fioritura, lo Hyuga andrebbe tranquillamente a raggiungere il retro della propria nuca, andando a sciogliere quella presa che le cinture in pelle nera hanno intorno ai suoi occhi. Per un occhio attento, se lo si guardasse in volto si potrebbero tranquillamente notare delle grosse occhiaie sotto le sue palpebre inferiori, non sa nemmeno più da quanto ormai non sta dormendo, ma la cosa poco gli importa, non poteva non guardare uno spettacolo simile. Legando le cinture intorno al proprio braccio destro, quest'ultimo raggiungerebbe il proprio petto, in modo da permettere allo Hyuga di entrare in possesso del proprio flusso di Chakra, andando a formare il sigillo della Capra. A questo punto il ragazzo proverebbe ad attivare il proprio flusso di Chakra. Nella sua testa, la solita stanza buia andrebbe a crearsi, all'interno della quale si andrebbero successivamente a formare due piccole sfere di colori diversi. La prima sfera, di una colorazione bluastra, si andrebbe a formare all'altezza della sua fronte e, quasi in contemporanea, tutto intorno ad essa, dei piccolissimi aghi del medesimo colore, prenderebbero posizione, come degli squali intorno ad una balena ferita, andando quindi successivamente ad attaccare quella povera sfera come per nutrirsi di essa, tuttavia, è l'esatto opposto, in quanto la suddetta venendo attaccata per modo di dire, comincia ad ingrandirsi andando a rappresentare l'energia psichica dello Hyuga. La seconda sfera, di un bel colorito scarlatto, si formerebbe all'altezza dell'ombelico del giovane ma a differenza della prima, questa ha un effetto vampiro, infatti assorbe il proprio nutrimento direttamente dai muscoli del ragazzo, raggiungendo la stessa grandezza della prima, in maniera tale da formare l'energia fisica del giovane. A questo punto, lo Hyuga tenterebbe di farle collidere tra loro, unendole e creando quel flusso di Chakra che comincerebbe a scorrere lungo tutti i punti di fuga del ragazzo, che con molta calma andrebbe a riportare la mano destra lungo il fianco gemello. Una volta che il processo è compito, la mancina del ragazzo verrebbe passata svogliatamente tra i propri capelli, ormai tornati neri, le immagini che ha visto quel giorno alla spiaggia lo hanno davvero sconvolto, i raggi solari riescono a far brillare quella sua stessa capigliatura con dei riflessi quasi violacei, ma è solo un effetto ottico, le sue iridi sembrano prive di ogni forma di vita, per quanto ne sa lui, Sango potrebbe essere morta, nonostante egli continui a ripetersi che fosse solo un illusione, non riesce a togliersi dalla testa che magari, quella stessa, fosse una sorta di avvertimento, e che quindi, le immagini vissute fossero in realtà, un avvertimento datogli dallo stesso che gli ha lanciato quel maleficio visivo, rendendolo ora più che mai, apatico e privo di ogni voglia di andare avanti coi suoi progetti. [Chakra on]

13:54 Sango:
 Il sole, finalmente il sole. Stanca di quella pioggia che porta seco notizie e avvenimenti per la propria vita, per la propria psiche. La pioggia di Ame che le riporta indietro nel tempo e che le dona qualcosa di inaspettato, un nuovo fratello. Un suo consanguineo. Per quanto sia felice di poter riabbracciare qualcuno che sia veramente vicino alla propria famiglia la cosa la turba. Perchè proprio in quel momento quando tutto sembrava andare bene, quando la guerra contro il falso dio sembra essere sull'orlo della fine mentre un altra si prepara a scuotere parte di quel mondo. Le decisioni sono state prese, i passi ormai mossi verso quella direzione , eppure eccola ancora li a Kusa, a vegliare non solo sul proprio clan ma anche su quel nuovo fratello che le abita in casa. E' stato strano vederlo muoversi goffamente all'interno del dojo Ishiba, strano vederlo e sentirsi chiamare sorella. Il corpo ormai avanza da tutto il giorno in quella camminata interminabile , non sembra vedere nemmeno il suo cammino finch+ quel verde e quei fiori non la riportano alla realtà. Lo stesso luogo dove ha avuto modo di apprendere un ulteriore verità sul proprio passato, un tassello che è stato inserito nel quadro della sua vita con dolore. Il vento che le scompiglia i lunghi capelli rossi, il viso stanco e vuoto non mostra alcuna espressione, solo un lieve sollievo data dalla brezza pomeridiana ove il sole batte più forte sul loro capo. Indossa lo yukata rosso sangue , il corpo formoso fasciato da quel leggerissimo tessuto che si apre in un profondo scollo a v sul seno. Le maniche arrivano ai gomiti, i cui bordi sono stati decorati con ricami rappresentante una tigre bianca. Il tessuto scende fino a sotto i glutei e sulla schiena di questo vi è lo stemma della gru, la rappresentazione del proprio clan, dell'onore che ha indossandolo e del fatto che ormai è in dirittura d'arrivo per divenire lei stessa il capo clan definitivo. Sul polso destro inoltre indossa un bracciale sottile a cui è stato legato un simbolo rosso, una piccola fenice donatale molti anni prima dalla madre stessa, collegamento che ha fatto riunire due dei suoi figli. Avanza come uno zombie, non dorme da un pò in attesa che il sannin venga da lei , ma sa che trovandosi ad Oto vi si sarebbe fermato per diverso tempo. Ma qualcun altro oggi attirerà l'attenzione della rossa, un ragazzo alto, snello ma muscoloso, i cui occhi sono aperti e le cintole slegate < Ichirou > la voce tradisce la sorpresa, inconsapevole di cosa abbia visto l'altro giorni prima, nemmeno ha avuto tempo e modo di salutarlo durante la ritirata da kiri a kusa, ma sono ninja, non vi è tempo per addii o saluti < non pensavo di trovarti a kusa > dopotutto quello non è il suo villaggio < cosa fai qui? > lo sguardo che si fa più vivo venendo attratto da quegli occhi perlacei, curiosa di sapere e comprendere. [chakra on]

14:28 Ichirou:
 La mente del ragazzo ripercorre lentamente quelle immagini, come se non si volesse nemmeno riprendere da quell'avvenimento, o per lo meno, è come se non ci riuscisse, i suoi occhi quasi tremano, come se stessero scorrendo delle immagini, quelle immagini, davanti ad essi, i ciliegi in fiore non vengono nemmeno visti dallo stesso Hyuga, che si è tolto le bende appositamente per poterli guardare mentre il vento smuove le loro fronde ed il sole nutre i loro fiori, la mano destra lentamente verrebbe portata al tronco di quello stesso albero situato di fronte a lui, nel toccarlo sente come esso sia caldo, ruvido, vivo, la mano lentamente scivolerebbe su quelle sue venature, la corteccia increspata e con delle piccole gocce di linfa che ogni tanto entrano in contatto con la pelle del ragazzo. Chiudendo le palpebre, il ragazzo ritornerebbe ad osservare quelle terribili immagini, nel buio della sua mente infatti, il volto sfigurato di Sango ed il suo corpo privo di vita riprendono posizione, come se fossero stati impiantati all'interno delle proprie palpebre, infatti nell'esatto istante in cui ciò avviene, le sue sopracciglia si innescano, come una trappola per orsi, andando a corrugarsi e ad aggrottare la sua fronte, creando sul suo volto un espressione di disprezzo tale, da fargli persino tirare fuori i denti, come se venisse sguainata una spada, mentre la mano, appoggiata su quel legno scuro, andrebbe a chiudersi a pugno, grattando su quello stesso arbusto in segno di rabbia, rancore e dolore, non riesce a capacitarsene, soprattutto del fatto che lei stessa, riuscì a dirgli solo "Non sei riuscito a salvare la mia anima", quella è stata la cosa peggiore, il colpo di grazia, gli è stata data la colpa della sua morte, come se quest'ultima non fosse già abbastanza per traumatizzarlo. Una voce tuttavia si palesa, mentre il suo nome viene pronunciato, all'interno della sua testa sente quel tono quasi ovattato, ovviamente non riesce a riconoscerlo subito, quindi spalancando gli occhi in uno sguardo omicida a dir poco, la sua testa farebbe uno scatto verso la persona che ha pronunciato il suo stesso nome, come se avesse commesso un errore madornale, ma nel vedere quel rosso manto di capelli smosso dal vento, il suo sguardo passa dall'ira allo stupore, incredulo di cosa lui stia guardando, la mano lentamente lascia il tronco dell'albero come se lo stesse soffocando e volgendo l'intero corpo verso la presenza altrui, comincerebbe lentamente a camminare verso di lei <S..> non riesce nemmeno a dire il suo nome per quanto sia sconvolto, i suoi occhi stanchi non riescono nemmeno a metterla perfettamente a fuoco. Nell'avvicinarsi a lei, sente quel suo commento, ma una volta raggiunta e messa a fuoco la sua figura, la mano sinistra, tenterebbe di raggiungere il suo volto, non arriverebbe nemmeno a toccarla, ma solo a sfiorarla appena, un tocco quasi impercettibile, ma che al corpo del ragazzo fa arrivare una tremenda scossa che gli genera una forte pelle d'oca, talmente forte da fargli arrivare delle lievi lacrime agli occhi, la mano viene ritratta immediatamente e trattenuta dalla destra, il cuore comincia ad accelerare i suoi battiti, mentre il suo respiro, anche se non si sente, accenna ad aumentare, come se stesse di nuovo avendo un attacco di panico, anche se in realtà, non succede nulla. Nell'udire quella sua domanda, lo Hyuga non riesce nemmeno a rispondere, si limita a guardarla, mentre le sopraccigli dall'ira più profonda, passano ad assumere uno sguardo triste, malinconico, la sua espressione rabbiosa svanisce del tutto mentre il suo viso, solitamente pallido, acquista un bel colorito roseo, come se stesse arrossendo per qualche ragione, alchè tenterebbe nuovamente di pronunciare il suo nome <S-San..> ma non ci riesce, le lacrime cominciano a scendere da quei suoi occhi perlacei, non sa nemmeno come reagire, il suo corpo non risponde neanche più a se stesso, però, una cosa riesce a dirla <M-m-mi..d-dispiace..> nonostante fosse solo un'illusione, lo Hyuga si sente in colpa nei confronti della Ishiba. In questa giornata di sole, indossa una casacca grigia con il colletto alto e senza maniche, fa troppo caldo per i suoi gusti, non indossa nemmeno i guanti ninja. Le gambe vengono fasciate da un paio di pantaloni in tela neri, larghi e leggeri, niente fasciature ne schinieri. La tasca porta oggetti bianca sta sul suo fianco destro, mentre ai piedi i sandali ninja completano il suo abbigliamento. [Chakra on]

14:54 Sango:
 Le iridi iniziano a metterlo a fuoco, riconosce quel ragazzo ma perchè sembra essere così arrabbiato? Ne osserva il corpo che dice molto su cosa stia provando, almeno crede di poterne comprendere almeno una parte. Prova ad avvicinarsi dunque, il passo udibile per non mettergli paura, la destra che lentamente si allunga verso la sua spalla destra provando a toccarla..ma prima che questo possa accadere lui stesso va a girarsi, richiamato dalle proprie parole. Di certo sorpresa di vederlo li a kusa, lontano dal suo clan e dal suo villaggio, eppure la cosa che riesce veramente a prenderla contro piede è quella sua reazione. La mano che scatta indietro tornando a piegarsi davanti al petto, il corpo che si tira indietro di un passo, ancora decisamente confusa dal motivo che la spinge a muoversi lontano dal ragazzo e dal perchè quello sguardo stesso verso di lei. Lo guarda spaesata, quello sguardo omicida e folle , di una rabbia miscelata male con una profonda tristezza che lo sta annegando < Ichi...ro > la voce ridotta ad un sussurro rotto non comprendendo, come mai potrebbe farlo? Non è stata lei a vedere quelle cose, non è stata lei a vedere una persona che ama spezzata in due tra le proprie braccia. Le emozioni scorrono su quel giovane volto , gli occhi perlacei che prendono lentamente coscienza di quello che sta accadendo , di chi si trova di fronte a lui. Lo osserva dal basso verso l'alto data la differenza d'altezza , confusa, la parola esatta per descrivere come si sente. Lo osserva camminare verso se, il corpo che si irrigidisce. Mai avrebbe creduto di provare a pensare di attaccarlo, nemmeno adesso quel pensiero la sfiora, lasciando che la sua mano possa allungarsi. In questo momento potrebbe veramente colpirla eppure non si sente in pericolo, perchè dovrebbe? Le dita che sfiorano la propria calda pelle e le iridi che mai si staccano dal suo volto notando quelle lacrime che sorgono dal suo animo. < Ichirou > la voce che si fa più ferma e tesa, perchè adesso sta piangendo? < mi dispiace? > la domanda che le rimbomba nella mente, per cosa dovrebbe dispiacersi? < cosa ..cosa è successo Ichirou? > per un singolo istante la domanda che sfiora le labbra della rossa è un altra, ben peggiore e diretta, la trattiene mentre il sole lentamente scompare dietro quelle nuvole. La destra della donna che prova a sollevarsi verso di lui, lenta e tremante la mano prova a toccare la sua guancia li dove le calde lacrime hanno preso il loro corso < Ichirou..che ti è successo? > la domanda che si ripropone desiderando davvero sapere cosa stia accadendo a quel ragazzo. [chakra on]

15:20 Ichirou:
 Lentamente, l'atmosfera in quel luogo si fa cupa, le nuvole assalgono il sole, facendolo sparire del tutto, e quasi immediatamente arriva la pioggia, che lentamente comincia a bagnare il circondario, anche se all'interno della mente dello Hyuga, la pioggia è presente da giorni, tutta la tristezza che ha provato nei giorni passati sta uscendo solo ora, ora che guarda quei suoi occhi verdi e azzurri, quegli stessi occhi che ogni volta sembrano studiarlo a fondo, quelle stesse iridi che ogni volta attraggono le proprie facendole incatenare alle sue, i SUOI occhi. Il suo sguardo osserva nei minimi dettagli quel volto, non è sfregiato, non è privo di vita, lei si trova lì davanti a lui, non è un allucinazione, non è frutto del suo dolore, Sango è viva, e finalmente le sue parole ora hanno un senso "Non era reale", una litania che si ripeteva ogni notte, mentre il buio lo avvolgeva, mentre quelle sue stesse cinture, invece di diventare una sorta di allenamento, sono diventate la sua più grande disgrazia, facendolo cadere sempre di più in un turbinio di pensieri negativi e di oscurità perenne, all'interno della quale, solo l'immagine della Ishiba priva di vita tra le sue braccia riusciva a prendere forma, nessun ricordo felice, nessun contatto col mondo esterno, l'unica cosa che gli fece compagnia, era il suo senso di colpa. Quando la mano di lei raggiunge la sua guancia, un'altra scarica di pelle d'oca si presenta su tutto il suo corpo, le sue gambe cominciano a tremare, fino a fargli perdere l'equilibrio e facendolo inginocchiare davanti a lei, la sua testa si piega lentamente in avanti, le lacrime ormai hanno preso il controllo del suo volto, cadendo al suolo e confondendosi con la pioggia che cade su di loro. In quella posizione, la testa viene lentamente appoggiata all'addome della ragazza, il tocco è leggero, ma presente su di lei, le sue mani lentamente raggiungono le sue braccia, il suo tocco è quasi impercettibile, come se avesse paura di farla sparire non appena l'avesse toccata, il tempo sembra essersi fermato per lo Hyuga, che mentre la sente parlare, non riesce a fare a meno di cominciare a singhiozzare, come un bambino che ha fatto un incubo, la sua voce comincia ad uscire, ma è un tono che la Ishiba non ha mai sentito, rotto, dolorante, sofferente <I-i-io..c-ci ho provato...h-ho p-provato a s-salvarti..!> dopo quella sentenza, quel sussurro si trasforma in un urlo colmo di odio e tristezza allo stesso tempo <NON VOLEVO CHE TU MORISSI!! MI DISPIACE!!> probabilmente, questa sua reazione è dovuta dal fatto che si è tenuto tutto dentro per diversi giorni, il fatto che non dorme potrebbe aver contribuito ovviamente, non si sta nemmeno rendendo conto che lei non è morta, gli sembra di vivere all'interno di un sogno, è probabile che non sappia nemmeno lui come sia finito lì a Kusa, ora rimane lì, in attesa che ella possa dirgli qualcosa, continuando a piangere ed evitando di toccare troppo la ragazza stessa, limitandosi a sfiorarla appena con le dita sulle sue braccia. [Chakra on]

15:39 Sango:
 Cosa sta accadendo a quell'animo? lo vede rompersi lentamente, pezzo dopo pezzo quello specchio va sgretolandosi lentamente rendendo il riflesso del moro una macchia confusa e informe..un riflesso di quello che sta provando e che la donna non può capire, non riesce a comprendere affatto . Le dita che salgono per sfiorare quella guancia umida e bagnata, le iridi che non si spostano lasciando che adesso sia quella pioggia sottile ad accompagnarli. Quella pioggia sempre presente , il cuore che si stringe lievemente, come se Ame stessa saprebbe già che è pronta a ricevere un altro colpo, un altro dolore, un altro peso sulle sue spalle. La pelle tocca per un attimo quel volto prima di vederlo crollare completamente ai propri piedi, in ginocchio. Il volto sul proprio addome e le sua mani che cercano le proprie braccia, le sfiorano soltanto. Un movimento che lo sguardo non riesce a cogliere subito, rimanendo fisso di fronte a se,preparandosi a qualcosa , il volto che si arrossa lievemente vedendolo in quella posizione ..mentre piccole gocce arrivano su di loro, li bagnano, accompagnando il pianto altrui con la loro musica. Il volto della donna che cala lentamente, bagnato come se stesse piangendo , tutto per ascoltare quel ragazzo e il suo dolore . Lo percepisce come una stilettata nel cuore , non l'ha mai sentito in quel modo ma quelle parole la lasciano pietrificata < salvarmi? > salvarla da cosa? Non che sia stata mai così in pericolo e in difficoltà dal chiedere ad altri aiuto, non ricorda alcun momento in cui abbia chiesto aiuto e ci fosse stato anche lo Hyuga con lei. < cosa stai dicendo Ichirou? > le mani che provano a poggiarsi su quelle spalle larghe stringendole con tutta la sua esile forza , e quelle urla di dolore e rabbia sono la prova che qualcosa non va < morire? Ma..io non sono morta > e non lo sarebbe stata per ancora molto tempo , ma quel pensiero rimane solo per se al momento < cosa ti fa credere che io sia morta ? Sono qui..mi puoi toccare > sussurri che si susseguono , le dita che toccano le sue vesti . Perchè crede che sia morta? La vede, la sta toccando eppure non sembra crederle basandosi solo su quello. Non smette di osservarlo, col cuore che si stringe per la seconda volta in pochi giorni vedendo piangere un altro ragazzo. Il corpo che lento scende anche lui per portarsi alla sua stessa altezza < ei > il sussurro cerca di raggiungerlo e riuscire a fargli alzare quel volto verso di te < sono qui, sono viva > come poche altre volte nella vita, consapevole di quella sua condizione, vivendo appieno ogni singolo istante e momento su quella terra. La pioggia che continua a cadere sui loro volti , sui loro corpi, provando a lenire le loro pene o lasciandoli sprofondare in essi..a loro la scelta su cosa provare. [chakra on]

16:05 Ichirou:
 La pioggia continua a cadere sui di loro, su Ichirou in particolare, sembra che quella pioggia gli stia lasciando dei lividi addosso, è una cosa che percepisce solo lui però, in realtà è una normalissima condizione atmosferica qualunque, eppure, sente come se gli stessero cadendo dei piccolissimi aghi addosso, come se il suo stesso dolore si stia manifestando su tutto il suo corpo, non si è mai sentito così, forse è perché non ha mai avuto nessuno accanto a se, mai come con la Ishiba stessa, forse il sapere che l'unico legame che abbia mai creato si stava lentamente dissolvendo gli ha creato questa enorme sofferenza, o forse solo perché si trattava della Ishiba. Sentendo le mani di lei sulle sue spalle, il suo corpo ha come un leggero sussulto, come se fosse spaventato di ciò che potrebbe vedere se mai dovesse alzare lo sguardo, timoroso del fatto che possa rivedere il suo volto sfigurato nel caso in cui l'avesse guardata adesso, le sue mani continuano a sfiorarla lentamente, gli sembra di toccare la cosa più fragile del mondo in questo momento, ha l'impressione che lei possa rompersi o svanire se il suo tocco si fosse fatto più presente sul di lei corpo. La sua testa si stacca lentamente dal suo addome, sente che lei si abbassa, le sue parole non lo raggiungono, se non fosse per quel suo unico sussurro, quel suo richiamo nei confronti dello Hyuga, di nuovo un accenno di pelle d'oca, questa volta il suo viso però, si solleva, le lacrime ormai si sono fuse all'acqua piovana che crolla su di loro, ma la sua sofferenza non scompare, non ancora almeno, muovendo il capo lentamente, i suoi occhi catturano la di lei presenza, le sue forme, i suoi vestiti, quei suoi capelli rosso sangue sino a raggiungere di nuovo quelle sue splendide iridi, la cosa però gli arreca sia gioia che dolore allo stesso tempo, la sua espressione è rotta quindi, uno specchio infranto, la sua mano destra questa volta, invece di sfiorarle il viso, si appoggia delicatamente sulla sua guancia, percependone il calore, la delicatezza, le dita, ormai quelle di un non vedente dato lo sviluppo che le cinture gli hanno recato, riescono a sentire tutti i suoi tratti, assimila il suo volto attraverso la vista ed il tatto ora, per poi lentamente avvicinare la fronte alla sua, continuando a piangere e versare lacrime che cadono al suolo, solcando quel suo ormai roseo viso, mentre la sua voce, sempre rotta, andrebbe a proferire alla ragazza <C-credevo di..a-averti persa..> i suoi occhi si andrebbero a chiudere lentamente, mentre la sua mente pian piano torna nel mondo reale <M-mi dispiace..> il giovane si scusa di nuovo, i sensi di colpa pervadono il suo animo nuovamente <Me lo sono ripetuto almeno un migliaio di volte che era solo un illusione..m-ma non riuscivo comunque a capacitarmene..> ammette alla volta della Ishiba, tentando di spiegarle come mai credesse ch'ella fosse morta, mentre ora anche la mancina del ragazzo raggiunge il suo volto <H-ho temuto..c-c-che fosse la realtà..e ho finito per c-crederlo davvero alla fine..!> un espressione di disprezzo ora si dipingerebbe sul suo volto, disprezzo verso se stesso ovviamente <M-mi dispiace..d-d-diventerò più forte..> sentenzia quella frase come se fosse una promessa, atta a far capire che la prossima volta sarà in grado di proteggerla, cadendo in un profondo silenzio poco dopo, rotto solo dal rumore del suo pianto e della pioggia. [Chakra on]

16:25 Sango:
 Quelle sue passeggiate la portano inevitabilmente a scontrarsi con delle verità che alle volte preferirebbe non sapere, per una volta lasciare che sia solo una semplice vita, dove lo stesso respirare non sarebbe che un enorme dono dei kami. In quel mondo tanto grande, ove la sofferenza bagna gli animi di tutti in un modo o nell'altro, si cerca sempre un piccolo angolo di pace propria..come lo Hyuga, forse troppo affezionato alla rossa. Comprende quel legame e se ne rammarica. Se solo non gli avesse permesso di avvicinarsi allora quel momento non sarebbe arrivato, vederlo crollare ed avere la forza per farlo sollevare da quel limbo in cui si è immerso. Ne ha la forza anche per gli altri? Il corpo ormai alla sua stessa altezza , cerca di parlare a quello che sembra solo un guscio vuoto, incastrato ancora adesso in quell'illusione che lo porta lontano dalla realtà . Occhi che paiono vedere altro piuttosto che il reale volto che porta con se, triste, malinconico, eppure ancora vivo nella scintilla degli occhi. Non è lei ad esser morta quel giorno, solo una parte grande o piccola che sia dello Hyuga, frantumatasi per il diletto di qualcuno . Lascia che possa toccarle la guancia , che possa avvicinare la sua fronte eppure ancor non comprende quelle parole..ma la spiegazione non tarda ad arrivare . Novelle vengono narrate intrise di un significato che può infine comprendere , un illusione. Probabilmente un illusione sulla propria morte < non sono morta > un piccolo mantra per l'altro < non dispiacerti..alle volte è difficile scindere la realtà da un illusione..specialmente se questa tocca qualcuno di ..importante > e lei è importante per lui? Credeva di conoscere a fondo quel legame, la sorpresa permane sul viso comprendendo come quelle radici siano molto più profonde di quanto potesse mai immaginare . Stringe i denti rialzandosi in piedi, la mano tesa verso di lui < non so chi sia stato a gettarti dentro un illusione del genere..ma è comunque qualcuno che ha avuto modo di osservarci > qualcuno che sa che il loro rapporto sia molto stretto e come fu in quella singola notte anche molto intimo < diventa più forte giovane Hyuga, sembra che qualcuno possa avercela con te > la sinistra che si stringe in un pugno, chi mai vorrebbe avercela con quel ragazzo? Qualcuno intento a ferirlo, a renderlo debole come in quel momento. I sensi che si attivano adesso più di prima, lo sguardo, l'udito, tutto quanto nel circondario. Qualcuno che li ha spiati nel tempo, che è riuscito a trovare un punto debole per poterci affondare le sue spire < vieni con me..questo posto non è sicuro, mi spiegherai tutto quanto lontano da qui > l'istinto protettivo che cresce ancora, spaventata anche solo all'idea che qualcuno possa mettere gli occhi su qualcuno a cui tiene. Lui, suo fratello, non lo avrebbe permesso, non una seconda volta. La mano è ancora tesa, lo sguardo allarmato, attende solo che l'altro possa prenderla e comprendere che ancora il proprio cuore batte. [chakra on]

16:53 Ichirou:
 Lentamente, molto lentamente, le lacrime dello Hyuga rallentano, pian piano riesce a capire che Sango si trova effettivamente li davanti a lui, è viva e vegeta, la sua testa comincia a capacitarsi del fatto che si trattasse effettivamente di un'illusione in piena regola, la peggiore che abbia mai subito fin ora si potrebbe dire, anzi, senza ombra di dubbio. Mentre la pioggia continua a cadere, la voce della Ishiba si fa strada nella mente del ragazzo, che va a riaprire gli occhi, trovandosi di fronte il viso di lei, non ci sono lacerazioni, i suoi occhi sono pieni di vita, la cosa gli provoca un lieve e quasi impercettibile sorriso sul volto, la studia adesso, vorrebbe non dimenticarsene mai di questo preciso istante, la sua mente assimila quella sua immagine, tentando di scacciare via quell'incubo dai suoi ricordi, anche se non è così semplice, ci vorrà del tempo, solo lo Hyuga stesso lo potrà superare e solo lui saprà quanto tempo ci vorrà. Nel vedere come lei si alzi tendendogli la mano, lo Hyuga arriverebbe a raggiungerla, afferrandola delicatamente, rimanendo lì a terra per qualche istante ancora prima di alzarsi, il viso viene volto al cielo, come se cercasse di lavare via quelle sue stesse lacrime, allora, solo allora si andrebbe ad alzare, le leve inferiori andrebbero a flettersi, il ginocchio sinistro verrebbe sollevato per primo, la mano gemella si posizionerebbe su di esso, utilizzandolo come appoggio, dato che la destra è in mano a Sango ora, non ha intenzione di privarsi di quella presa per il momento, flettendo nuovamente i muscoli inferiori, il corpo del ragazzo torna in posizione eretta, mentre la mano della Ishiba viene leggermente stretta dallo Hyuga stesso, che ascoltandola, capisce che c'è qualcuno che potrebbe osservare i due, ma soprattutto lui, date le continue illusioni che riceve, la cosa ovviamente, gli scatena una sorta di odio interiore, che tuttavia non viene manifestato per il momento, si lascia guidare dalla ragazza verso un luogo più sicuro <Perché dovrebbero avercela con me..sono solo uno stupido Genin..> la sua voce è leggermente debole, chi come lui solitamente è abituato a parlare in maniera calma, quell'urlo di prima ha lievemente danneggiato la sua voce, le sue corde vocali, un effetto temporaneo ovviamente, tuttavia quello sfogo, l'ha portato a ciò <Dove vuoi andare..e soprattutto dove siamo..?> in effetti, lo Hyuga si è ritrovato lì in una sorta di trance, non ha idea di dove lui si trovi in questo momento, ma sa di non essere a Konoha, la conosce perfettamente e non ricorda di un luogo simile, quindi attende che sia lei a parlare ora, speranzoso di ricevere delle spiegazioni, ma non prima di aver detto un ultima cosa <Perdonami..> con quella sua voce ormai bassa e leggermente rauca <Diventerò più forte..è una promessa..> di nuovo, lo Hyuga si sente in difetto. [Chakra on]

17:13 Sango:
 Le rivelazioni aprono la mente dei due, comprendendo che l'Ishiba non è morta e che lo Hyuga stia venendo controllato a distanza. Quel loro rapporto, quella notte pure probabilmente..la rabbia che le monta dentro è atroce per esser stata guardata nei momenti più intimi del suo io, quando entrambi hanno lasciato cader quelle maschere rivelandosi. La mano che prende quella del ragazzo, lo aiuta come può a rimettersi in piedi stringendola forte alla propria. Il corpo è teso, il senso di nausea che aumenta dentro di lei mentre osserva intorno a se, alla ricerca di qualcosa di fuori posto, che sia qualunque cosa. Le arti magiche sono insidiose quando penetrano le menti, e lo sguardo corre di nuovo al ragazzo stesso < uno stupido genin con due occhi Hyuga > rimembra lei, la voce tesa , il corpo pure anche mentre si muove trascinandolo con se < ti sto portando a casa mia. Li ci sono diversi ninja a sorvegliare, nessuno oserà avvicinarsi a tanto > il piano di guerra che si stila velocemente nella propria mente adesso < come fai a non saperlo? Sei a Kusa Ichirou! Non puoi spostarti così tanto da konoha da solo..sei un genin maledizione , avrebbero potuto ucciderti in qualsiasi momento > la rabbia che ribolle adesso verso di lui , la stretta della mano che si fa più forte, una morsa che non lo lascia andare. Cammina in fretta, senza mai dimenticare di usare i propri sensi nel miglior modo possibile, anche se quella pioggia rende i rumori più lontani e ovattati < ti porterò a casa..e li conoscerai..mio fratello > eccola la bomba, sganciata immediatamente. Avrebbe voluto dirglielo in un modo diverso, non con la paura di ricevere qualche attacco e non essere in grado di difenderlo a dovere < è una lunga storia, si chiama Riuka ed è mio fratello per metà..condividiamo la stessa madre > il tono duro , la posizione rigida, sta nascondendo anche lei delle emozioni, troppo fragile per lasciarsi andare in quel momento . Giunti all'entrata del bosco, sotto quel portico enorme i passi si fermerebbero per voltarsi verso di lui. Le mani che si sciolgono dalla sua per porsi sulla sua veste e spingerlo contro il muro con la forza che possiede. Le labbra vicine alle sue, lo sguardo serio come poche volte < Ichirou > un sussurro solo per lui < questa è una cosa seria, se qualcuno ti ha puntato potrebbe esser per quegli occhi che ti trovi. Promettimi che non camminerai mai più solo, senza usare il tuo potere e tutto quanto > le parole che scorrono come un fiume in piena , instancabili lo travolgono < io ti scorterò tutto il tempo a Kusa, ti accompagnerò io a konoha se servirà ma devi promettermi che non farai cazzate > la serietà di tutto viene condita con la sua ultima parola, una parolaccia uscita fuori dalle labbra di Sango Ishiba. La prima volta che qualcuno potrà dire di averla sentita in tale modo. < prometti o non ti lascio andare e ti trascino io direttamente da Furaya in questo stesso istante e non sarà piacevole > a te la decisione Ichirou se controbattere all'Ishiba o meno.[chakra on]

17:39 Ichirou:
 All'improvviso si sente trascinare via, probabilmente è per via del fatto che non dorme da svariati giorni, ma non riesce proprio ad opporsi, sente il corpo intorpidito, privo di forze, uno degli effetti dell'insonnia si sa ormai, ma in ogni caso si tratta di Sango, quindi non si sarebbe mai opposto al suo volere, quindi si ritrova a seguirla come un cagnolino svogliato di fare la propria passeggiata, la sua mano viene stretta da quella della Ishiba, con abbastanza forza da fargli provare un leggerissimo dolore, quasi impercettibile ma comunque presente. Quelle sue parole arrivano come un fulmine a ciel sereno nella mente del giovane, che viene a conoscenza del fatto che si trova a Kusa! La cosa che lo shocka di più è che non si ricorda nemmeno del giorno in cui è partito, ne perché non si sia fermato a Konoha, le parole che escono dalle sue labbra sono basilari, comprensibili più che altro <A Kusa..?> la domanda di uno che sembra esser stato fuori gioco per tutto il tempo <Non ho molta memoria degli ultimi giorni..mi spiace..> ammetterebbe alla Ishiba, che ora aumenta il passo, sembra che sia davvero preoccupata ora. Un'altra notizia sconvolge il ragazzo, che viene a conoscenza del fatto che il fratello della Ishiba sia vivo, certo, ma sia comunque un fratellastro, non si tratta di Ren, colui che conosceva appunto lo Hyuga, ma bensì di Riuka, a quanto pare il fratellastro della ragazza, in quanto condivide solo la madre con lei, non si permette dunque di far alcun commento a riguardo, lascerà che le spiegazioni vengano fatte più tardi, com'è giusto che sia. Una volta giunti davanti a quel portico all'entrata del bosco, la Ishiba si permette di attaccare il ragazzo al muro, purtroppo le sue energie non sono sufficenti per opporsi a tale atto, ma non l'avrebbe comunque fatto, nota come lei si avvicini a lui, i loro respiri nuovamente si incrociano, come molte volte è successo durante i loro precedenti incontri, questa volta però, il discorso è diverso, nota perfettamente che non ci sia nessun secondo fine da parte sua, i suoi occhi stanchi la fissano dritta negli occhi, ascoltandola poi, andrebbe a proferire una volta che lei finisce di parlare <Ho capito..> le sue parole sono molto dirette, la sente perfino imprecare per la prima volta da quando la conosce, sgrana leggermente gli occhi ma non commenta, si vede che preoccupata ed in preda ad una certa rabbia <Non volevo causarti problemi..non so nemmeno come ci sono arrivato qui..> ammetterebbe alla volta della Ishiba <Te lo prometto..> il suo sguardo stanco è incatenato a quello della Ishiba ora, un lieve rossore si presenta sulle sue guance, un riflesso incondizionato dato da quella vicinanza, non se ne accorge nemmeno, però dice un'ultima cosa <Sono felice però di esser venuto qui..di averti vista..> serio, nessun sorriso, troppo provato per poter sorridere ora, lascia che sia lei ora a prendere il comando della situazione, osservandone il viso in silenzio, mentre la pioggia, continua la sua discesa. [Chakra on]

18:04 Sango:
 La conversazione cambia improvvisamente tono, con quella sua intuizione. Riesce a prendere il ragazzo anche se più alto e pesante di se per sbatterlo al muro, le labbra così vicine eppure non le cerca, non è li per pensare a cosa possa provare anche lui, cosa possa pensare. L'agitazione che cresce in lei, il sentire in pericolo non se stessa ma lui, non lo avrebbe accettato, avrebbe fatto di tutto pur di tenerlo al sicuro, a costo di mettergli le manette e legarlo da qualche parte. Il viso dopo quelle parole che si allontana lievemente lasciandogli lo spazio per fiatare almeno < non mi stai causando problemi > la voce dura si ammorbidisce un poco, comprendendo come possa sentirsi l'altro adesso, o almeno ci prova. Non è di certo lui il colpevole, ma quell'individuo che lo ha preso di mira < perdonami tu se sono così diretta, ma non posso permettere a qualcuno di far del male a qualcuno a cui tengo > le iridi che si incastrano nelle sue, un vago senso di preghiera fuoriesce da lei, con quelle mani ad allentare la presa su quelle vesti provando a risalirgli sul volto stesso , su quelle guance < devi stare attento Ichirou, lo stesso falso dio porta i tuoi stessi occhi. Non puoi abbassare la guardia nemmeno per un minuto > il sussurro che si spezza di angoscia, la stessa che si dipinge sul volto della donna. < anche io sono felice di vederti > vivo, con gli occhi al loro posto anche, e soprattutto col cuore ancora integro per lo più < mi spiace che tu mi abbia vista morta, ma voglio che tu sappia che non morirò ne adesso ne per molti anni > cerca adesso di alleggerire quella situazione scostandosi un poco, indietreggiando < ho troppe cose da fare > parole che sanno di promessa. NOn se ne sarebbe andata tanto facilmente da quel mondo. Le mani che ormai sarebbero calate da quel volto < pensavo mi chiedessi qualcosa..> il passo che riprende il suo cammino, meno veloce ma sembra guardinga < ti ho appena detto di avere un fratellastro e a malapena hai mosso un sopracciglio > che voglia cambiare discorso è palese anche se una domanda le brucia la lingua, pizzica la sua curiosità < e dunque mi hai vista morta? > deve sapere cosa abbia visto il ragazzo, quale sia stata la sensazione, il dolore, cosa ha visto . Sarebbe stato d'aiuto per comprendere chi lo sta perseguitando ,e per lei ,che avrebbe avuto una comprensione più profonda del legame che li unisce. [chakra on]

18:36 Ichirou:
 La sua presa viene allentata, lentamente il corpo dello Hyuga si stacca da quel muro, gli occhi non abbandonano il viso altrui, nemmeno quando si allontana da lui, non si aspettava nulla ovviamente, ma averla avuta così vicino gli ha dato un po' di serenità. La ragazza continua a parlare, tenta di rassicurare lo Hyuga, che solo ora abbassa lo sguardo, fin troppo demolito dalla situazione per poter accettare un commento simile, ogni volta sembra dover per forza farsi vedere da qualcuno in un momento di debolezza, andrebbe però a scuotere la testa in segno di diniego, quando è lei a scusarsi con lui <Non devi scusarti..> andrebbe a rispondere alla ragazza mentre porta lo sguardo di nuovo su di lei <E' piacevole sentirselo dire..> in effetti nessuno glielo aveva mai detto prima. Le mani della Ishiba raggiungono nuovamente il volto dello Hyuga, la lascia fare, oramai il contatto con lei è l'unica cosa che lo riesce a far sentire in pace con se stesso negli ultimi tempi, la guarda quindi, quando gli rivela quelle stesse informazioni, non risponde tuttavia, si limita ad ascoltarla, non avrebbe senso chiedere di nuovo scusa per ciò che ha fatto, risuonerebbe come una cantilena, quando lei però arriva a dire quella cosa, quel sentimento, un piccolo sorriso si forma sul suo viso, lieve e puro, ma le scuse che riceve seguite da quel commento lo fanno tornare serio, rispondendo alla rossa <Sarà meglio..perché a quel punto sarei io a doverti venire a prendere all'inferno..> e ne sarebbe capace? Non di certo ora. Le mani si distaccano dal suo viso, viso che viene inclinato per far si che una delle due mani possa fargli una sorta di carezza nel cadere giù, una sorta contatto con la sua realtà, avrebbe voluto che durasse di più quel contatto, ma si riprende a camminare, mentre lei gli fa quel commento, riguardante il fratello acquisito, si aspettava un commento da parte dello Hyuga, ma lei stessa ha detto che sarebbe stato meglio parlare altrove <Ho pensato fosse meglio parlarne in un altro momento..sei stata tu a dire che non è sicuro parlare qua..quindi ho preferito evitare domande scomode..> nonostante il suo stato mentale, il ragazzo riesce comunque a pensare in maniera lucida questa volta, per fortuna almeno. Arriva però quella domanda, i suoi occhi non hanno una reazione, il suo corpo subisce a malapena un sussulto, che la ragazza potrebbe tranquillamente notare in quanto i due stiano camminando l'una accanto all'altro, quindi facendo un bel respiro, il ragazzo andrebbe a rispondere <Morta..sfregiata..probabilmente stuprata dato che eri nuda e piena di segni sul corpo..> il suo sguardo si fa fisso davanti a se privo di vita, le palpebre sono socchiuse, come se fosse in una sorta di trance, anche se in realtà è ben lungi dall'esserlo <Hai esalato il tuo ultimo respiro tra le mie braccia mentre ti coprivo con il mio mantello..dicendomi che non ero riuscito a salvare la tua anima..mi si frantumò il cuore nel momento in cui lo dicesti..> il racconto termina così, chiudendo lo Hyuga in quel cupo silenzio, lasciando a lei la parola, mentre camminano sotto la pioggia. [Chakra on]

18:54 Sango:
 Che giornata per i due, intenti a sopravvivere in quel mondo ove il dolore bussa loro la porta in qualsiasi momento, ove tutto sembra potersi sgretolare in un attimo e per lei che vuole e deve tenere tutti al sicuro, vicini a se e lontani, quanta frustrazione che si ritrova a provare. < ti avevo detto che starmi vicino avrebbe avuto delle conseguenza, questa è una di quelle > ritrovarsi un Ishiba sul piede di guerra contro non si sa chi sia, e col fiato sul collo, non la migliore delle situazione per lo Hyuga insomma. < non è giunto il momento dell'inferno..stiamo camminando nella nostra dannazione personale, atti ad espiare ogni giorno peccati commessi in passato > parole criptiche le proprie mentre descrive quello che è per lei quel cammino su quel mondo, un passo alla volta per liberarsi di quello che fece. Il silenzio adesso proviene dalla donna intenta ad ascoltare le sue parole, quello che è il suo pensiero su quella situazione, camminandogli al fianco, tanto vicino da essere invadente < non è sicuro per te parlare qui..se solo qualcuno osasse avvicinarsi a Riuka e al clan > lo sguardo che rivolgerà allo Hyuga saranno quelli di un demone sceso in terra, bellissima e implacabile , furiosa al solo pensiero, il demone che si risveglia dentro di lei in una di quelle poche volte in cui sentimenti di odio e rabbia si mescolano < chiederà solo che la morte arrivi il prima possibile > terribile anche nella voce stessa. Non avrebbe permesso a nessuno di toccare suo fratello, non lo avrebbe perso di nuovo . Quell'aura maligna che lentamente scema, per lasciare il posto ad un viso stanco, martoriato dal tempo, come se fosse invecchiata tutto d'un colpo al solo pensiero di quello che perse e quello che rischia di perdere adesso. Riesce anche a comprendere il motivo per cui il Seiun cerchi di proteggerla così tanto..senso di perdita, solitudine si abbattono adesso su di lei. Sospira lasciando che il racconto prosegua < capisco che cosa hai visto..orribile giocare con te in quel modo > se dovessero mostrare i corpi delle persone che ama ridotte in quel modo sarebbe impazzita anche lei < perdonami se non ho capito subito > e come avrebbe potuto farlo? Il corpo che si muove veloce verso il suo, provando ad abbracciarlo e a stringerlo a se < se dovessi morire sarà per vecchiaia o durante un epico scontro > una lieve risata accompagna il tutto < non devi preoccuparti per me adesso, pensa a te e sta attento > quell'abbraccio permane, vivendo lei adesso con la sua immaginazione diversi visi e corpi ridotti in quel modo. Le palpebre che tremano , le iridi che si celano in quell'istante per godersi quel calore. [chakra on]

19:27 Ichirou:
 Nonostante sia rinsanito, lo Hyuga sente la testa ancora un po' troppo leggera, intontito un po' per il turbinio di emozioni che è appena scoppiato insieme alla pioggia, un po' per la stanchezza che ha ancora addosso, i suoi occhi si muovono lentamente, il passo tuttavia viene mantenuto, non è lento come ci si potrebbe aspettare da una sorta di zombie, riesce comunque a tenere il passo della Ishiba, che giustamente aumenta di poco la sua velocità per poter raggiungere il luogo desiderato, tuttavia lei continua con quella storia, non ha le forze di mettere in atto una scenetta comica questa volta, niente guance gonfie in segno di offesa, niente sorrisi, solo amarezza, stanchezza ed un pizzico di rassegnazione <I rischi del mestiere..> andrebbe a rispondere, facendo intendere alla stessa Ishiba che non ha intenzione di allontanarla <Come vedi sono sopravvissuto, magari ho perso un po' il sonno, ma sono ancora in piedi, nonostante io mi sia legato a te..> quelle parole vengono dette in un sussurro che giusto la Ishiba potrebbe udire, non vuole parlare a voce troppo alta in quel luogo. Ascolta come lei stessa stia dipingendo il loro cammino sulla terra, un discorso nella quale ultimamente riesce a rispecchiarsi, sente di aver fatto più errori che scelte giuste, quindi è giusto che ora stia camminando nel peccato, quindi si limita ad annuire a quelle sue affermazioni. Mentre lo avvisa che non è sicuro per lui parlare in quel luogo, il ragazzo annuirebbe nuovamente, una volta che lei avrà finito di dipingere quel suo dipinto di morte con le parole, allora andrebbe a rispondere a quella sua stessa affermazione, ribadendo il concetto espresso poco prima <Appunto..quindi ne parleremo una volta arrivati a casa tua..> paziente, il ragazzo volgerebbe lo sguardo verso di lei ancora privo di ogni tipo di espressione, nel momento in cui lei comincia nuovamente a parlare, sente come lei chieda di nuovo scusa <Non devi scu..> il corpo di lei impatta con il suo, sente come le sue braccia si stringano intorno al lui, facendolo in qualche modo sentire apprezzato, quindi portando la mano sinistra sulla sua schiena e la destra sui suoi capelli bagnati, il ragazzo la abbraccerebbe a sua volta, stringendola a se senza però fare troppa forza, lasciando che le parole che stava dicendo prima, continuino ad uscire dalle proprie labbra <Non ti devi scusare..nessuno avrebbe potuto capire in quel momento..> ammetterebbe <Mi dispiace che tu abbia dovuto vedermi così però..> ammette alla volta della Ishiba, andando ad appoggiare delicatamente il mento sulla sua testa, data la differenza di altezza, sogghignando appena per quella sua battutina <Spero di poter assistere a tutte e due gli scenari in ogni caso..> non penso si sia reso conto di quello che abbia detto, ma il discorso continua <Ci proverò..ma non penso sia possibile..> sente come la presa non accenni ad allentarsi, la sua mano destra passerebbe dunque dai suoi capelli alla sua guancia, quella libera e non appoggiata al suo petto, che ora potrebbe dare la possibilità alla Ishiba di udire il suo cuore battere, lento ma forte, è calmo nonostante la situazione appena passata e la vicinanza con lei <Premetto però che non ti liberi di me così facilmente..> adesso è lui a fare quella piccola risata, accarezzandole il viso rimanendo appoggiato sulla sua testa ed assaporando quel suo abbraccio. [Chakra on]

19:43 Sango:
 Lo stringe a se, lo sente vivo, il cuore che batte nel suo orecchio mentre le dita stringono quella veste. Resta li, stretta per qualche momento lunghissimo, sentendo le sue parole, il mento altrui sul proprio capo, le mani sulla schiena. Un semplice abbraccio, uno scambio per loro ma lentamente anche quello viene sciolto. < non è orribile vederti fragile..sarebbe orribile se non lo fossi > una confessione che la mette in imbarazzo ma aggiungere altro diventa superfluo per lei , quei sentimenti nella quale vive e si sente viva, disprezzando ancora quel non sentire nulla dei suoi anni passati, dove nulla riusciva a coglierla di sopresa, farla arrossire o preoccupare. Quei legami che tanto ha negato adesso fanno parte di lei, di loro, riuscendoli ad unire con sottili fili colorati che tendono l'uno verso l'altro.< credo veramente che sia l'ora di andare a casa e di corsa > per quella notte il ragazzo sarebbe stato suo ospite all'interno del dojo Ishiba, di certo protetto dai ninja che sorvegliano giorno e notte il perimetro e non solo . Andrebbe dunque a muoversi, il corpo elegante e potente come quello di una tigre, la corsa che si fa aggressiva nella pioggia mantenendo tranquillamente il passo altrui per non lasciarlo da solo e potergli fare strada. Quella notte avrebbe spiegato lui tutta la situazione con Riuka certamente e probabilmente anche quella col riduko sennin, confessando lui il suo legame con il Seiun stesso. < non credo che sarebbe un bello spettacolo vedermi in quel modo > una piccola risata accompagna il tutto al solo pensiero di quello che sarebbe capitato agli stolti che si fossero avvicinati al clan e a suo fratello pure. La corsa continua, il sole che tramonta dando una piccola luce attraverso quella perenne pioggia accompagnandoli nei loro movimenti, fino al raggiungimento del loro obiettivo. Quella notte avrebbero dormito molto poco. [end]

20:06 Ichirou:
 Quel bel momento viene lentamente sciolto, il suo animo ormai sta lentamente ritrovando un po' di pace, riesce anche a sorridere, anche se non come si deve, il suo sorriso è lievemente statico, quasi forzato, ma è pur sempre un sorriso, la ascolta dunque mentre profetizza quel commento, un commento che gli mette una certa pace interiore, sa che se mai dovesse crollare di nuovo, lei sarebbe li ad ascoltarlo, probabilmente a consolarlo come ha appena fato, a rassicurarlo insomma, la cosa gli da una bella dose di fiducia in lei stessa, una cosa che già provava, ovviamente, però non aveva ancora mai mostrato quel suo lato alla Ishiba, quindi andrebbe a rispondere <Tenterò di aprirmi il più possibile con te allora..ci proverò..> anche se la sua apparenta apatia non glielo permetterà spesso, le sue parole sono sincere, non le mentirebbe mai dopo tutto. Il ragazzo viene intimato ad aumentare il passo, in effetti il sole sta calando, quindi i due cominciano a correre, è più un trotto il loro, entrambi sono stanchi e si vede, probabilmente non dormono tutti e due da svariati giorni, quindi la loro corsa non è poi così rapida come si potrebbe pensare per dei ninja come loro, a quella stessa battuta fatta dalla Ishiba, una piccola risata verrebbe pronunciata dallo Hyuga, che si limita ora a seguirla in silenzio fino alla sua abitazione, volenteroso di spiegazioni e chiarimenti vari. [END]

Ichirou, dopo aver visto e subito quell'illusione in cui vedeva Sango morire tra le sue braccia, perde il sonno per diversi giorni, ritrovandosi misteriosamente a Kusa. Nel bosco di ciliegi, incontra fortunatamente Sango stessa, che dopo aver assistito ad un suo immenso sfogo, riesce a calmarlo e "portarlo in salvo da se stesso"..


P.S.: Si raccomanda l'ascolto di questa canzone per una buona dose di Feels ---> https://youtu.be/vgOoWTpT73U