Gashadokuro 餓者髑髏

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Giocata di Clan

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con Hanae

21:41 Hanae:
 Scalare la Montagna delle Serpi è un'azione che chiunque riuscirebbe a compiere con una minima capacità di manipolazione del charka; è una cosa che negli ultimi tempi ha effettuato incessantemente ma che adesso richiede una nuova prospettiva di riflessione: in assenza di chakra, il gioco si fa più pericoloso e certamente meno accogliente. La pioggia cade incessantemente bagnando il viso che s'è volontariamente privato di un ombrello che attualmente non avrebbe davvero modo di portarsi dietro. Ai piedi di quella montagna analizza ormai da un po' le diverse insenature allo scopo di trovare un punto d'appoggio perfetto per iniziare con quella personale avventura. C'è un che di positivo nell'animo, l'esaltazione dell'avventura mista al vago maledirsi per non aver più dalla sua parte la forte risorsa del genjutsu. In più occasioni sarebbe stato un'arma potente, ma la più importante era contro Manda. Sarebbe stato facile convincerlo di voler stringere un patto, eppure.. "Tramite Collegando potremmo aggirare facilmente l'ostacolo imposto dal Re dei Serpenti." Pronuncia queste parole Hanako, che come l'Insonne inizia inconsciamente a riflettere sul come risolvere i problemi che gli si presentano davanti. Lentamente quello spirito è passato da vittima a - in qualche modo - collaboratore nei piani di Nemurimasen. Tanto che è stato definito un membro della Yugure, il che lo mette sullo stesso piano appartenente ad altri shinobi del Crepuscolo. Forse, si è stancato di essere la ruota che semplicemente segue. O forse, ancor più interessante, è considerare che gli ideali di Nemurimasen non sono poi così folli. Non in un mondo dove nessun diritto umano è scritto da nessuna parte. { Equipaggiamento: tonici coagulanti e chakra in un sacchetto} { diversi tipi di fuuda portati con sè } { Hanako: agilità 125 res 125 } { Hanae: Agi 30, res 125 } { forzaa}

21:41 Hanae:
 "Chiamalo Manda..." Inizia così, mettendo la mano sinistra su un pezzo di roccia e spostandola subito dopo. Sta cercando un punto da cui partire che sia ovviamente privo di alcun tipo di muschio, nonché lo strato di roccia meno friabile. La propria presa non è forte e per questo le condizioni devono essere quanto più favorevoli possibile. Dovrà contare sui propri movimenti che - per quanto lenti nella media nel mondo ninja - sono certamente più e più volte superiori a quanto potrebbe mai auspicare un qualsiasi cittadino delle cinque terre. "Non useremo 'collegando', comunque. Se vuoi usare il rilascio, fai pure. " Suggerisce ad Hanako, definendo intanto la propria intenzione. Sarebbe intellettualmente poco onesto aggirare i limiti; furbo, certo. Ma vuole essere completamente limpido nella coscienza. Continua a muoversi, a girare e finalmente dovrebbe trovare un punto che reputa il migliore da cui iniziare. Con una pendenza non troppo elevata che gli permetta di contare in questo percorso non tanto sulla forza fisica quanto sulla propria resistenza, che per le intemperie vissute e per la propria naturale propensione possono salvarlo da tanti degli effetti peggiori di una scalata. L'equipaggiamento è scarno, non avendo reali competenze nell'uso degli strumenti, ma ha attorno alle mani un paio di guanti che saranno certamente utili tra qualche mezz'ora. "Non mi aspettavo che avresti accettato d'essere testato.." parla la Lumaca dal profondo della sua coscienza, con una disinvoltura che segna quanto naturalmente segue dall'essersi naturalmente venuti a conoscere sempre di più nel corso di quello che è stato oltre un mese di intenso confronto mentale. Quel rapporto è evoluto al punto che persino L'Insonne sbruffa quasi divertito da quella frase che appare come un pizzicarlo al fianco, facendo leva sul suo sentirsi superiore. La mano destra viene alzata e la roccia viene afferrata, utilizzandola come leva per sollevare conseguentemente l'intero piccolo corpo posseduto, abbastanza leggero dal renderlo facilmente sollevabile dalla propria forza definitivamente nella media. La gran resistenza gli consentirebbe di proseguire a piccoli passi per lunghissimo tempo. { Equipaggiamento: tonici coagulanti e chakra in un sacchetto} { diversi tipi di fuuda portati con sè } { Hanako: agilità 125 res 125 } { Hanae: Agi 30, res 125 } { forzaa}

21:41 Hanae:
 "Nel rispetto della loro essenza, ho deciso di poter allungare la mano per primo." decidere di farsi mettere alla prova suona anche ad egli in qualche modo assurdo. Sopratutto a chi già conosce la quantità di potere che può manifestare anche senza l'ausilio della grande energia del Sei Code. Quella superbia gli infiammerebbe l'animo d'ira, se fosse un sentimento a cui ancora potrebbe dedicare spazio. Ma l'ira viene sostituita da un che di comprensivo quando ragiona maggiormente sulla natura dell'Anima, gli vien naturale mostrare un silente sorriso alla spontanea realizzazione che in fin dei conti gli sta dando corda. Superbo, l'Insonne. Ma non senza motivo. Anche la gemella s'allunga finalmente sulla roccia, rendendo entrambe le mani occupate e tenendole immobili mentre anche le gambe vanno a cercare appiglio. La postura è adesso stretta, simile a chi sale un gradino molto fine, ma ovviamente è destinata ad allargarsi e rilassarsi nel tempo per favorire il lungo percorso che segue. Ed iniziando a sollevarsi, facendo presa poco a poco sulla parete, inspira, gonfiando la cassa toracica allo scopo ultimo di regolarizzare il respiro e utilizzarlo saggiamente in questo suo viaggio. Hanako, improvvisamente, segue il suo percorso, afferrando la roccia poco più al lato ed avviandosi in un percorso di spontanea 'tortura' del corpo fisico. Una scelta piena di determinazione e che vede quello Spirito avere in viso gli occhi non più di una vittima ma di un virtuoso shinobi. Più veloce persino dello stesso Insonne, riesce a raggiungere la stessa altezza e così assieme proseguono quasi affiancandosi. Non mancano le soste, ma specialmente i lunghi tempi di attesa passati da Nemurimasen a calcolare meticolosamente la prossima posizione che deve assumere ogni arto. C'è un'armonia superiore, in quell'immagine; i due che sotto la pioggia si muovono senza sosta stringendo con tutta la forza delle mani la roccia allo scopo di muoversi da un punto all'altro. Di tanto in tanto, al posto di salire, si spostano di lato alla ricerca di un punto più accessibile dal quale proseguire il movimento. Altre volte tastano la roccia e, vedendola cadere, rimangono per un momento fermi a osservare la formazione rocciosa cadere fino al battere rovinosamente ai piedi della Montagna. { Equipaggiamento: tonici coagulanti e chakra in un sacchetto} { diversi tipi di fuuda portati con sè } { Hanako: agilità 125 res 125 } { Hanae: Agi 30, res 125 } { forzaa}

21:42 Hanae:
 Ed il tempo passa rapidamente, quando si è concentrati e assorti in un qualche tipo di missione. Continuano a muoversi verticalmente e non mancano i momenti nel quale la presa viene meno a causa di un pezzo roccioso troppo fragile o per la naturale presenza di elementi fangosi e muschiosi che rendono realmente impossibile il non scivolare. Sta di fatto che essendo quella la montagna delle serpi, come accade in questo momento, si trovano in gran quantità le insenature naturali che vengono utilizzate da parte del Jinchuuriki al fine di riposare e ristabilire una completa quantità d'energia per poter proseguire senza rischio che i muscoli smettano da un momento all'altro d'obbedire a causa di un peso superiore. La pioggia lo tiene quanto meno pulito e non permette al viso di sporcarsi di quel poco sudore che per la propria resistenza emette di tanto in tanto. Un sudore viscoso e di cui non va realmente fiero. Ed è mentre riposa che i cloni superiori precedentemente creati dovrebbero inoltre mandare tutte le informazioni sull'incontro avvenuto presso i quartieri Uchiha di Kusa. I ricordi lo portano a bearsi per un minuto di troppo ma non rallentano la ripresa del percorso, anzi, fanno da utile distrazione tra una fatica ed un'altra. "Hanako, mi piace vederti intraprendente." Ammette sinceramente mentre si gode la vista a cui può accedere soltanto dall'insenatura attuale. Recupera fiato senza produrre più rumore del necessario ed intanto si massaggia i polpastrelli delle mani. Lo spirito abbassa contemporaneamente lo sguardo con un fare quasi timido, forse perché sta sentendo parole che normalmente non uscirebbero mai dalle labbra dell'Insonne che negli ultimi due mesi s'è forzatamente legato a lui. Eppure, entrambi si stanno rendendo conto di un mutamento inevitabile nella personalità. Non sta semplicemente cambiando, sta sbocciando. Il trauma causato dall'apparizione dell'Insonne ha creato un grande scompenso mentale nel Seimei e ciò che era prima è stato di conseguenza annientato. "Siamo legati, ma non da prigionia. La libertà è stata fonte di metamorfosi per me. Devi diventare libero." { Equipaggiamento: tonici coagulanti e chakra in un sacchetto} { diversi tipi di fuuda portati con sè } { Hanako: agilità 125 res 125 } { Hanae: Agi 30, res 125 } { forzaa}

21:42 Hanae:
 E' una richiesta, un ordine? Non si sa. Ma quelle parole riescono certamente a smuovere qualcosa nello spirito in guerra di Hanako. Di quel ragazzo cui vita è stata completamente ed improvvisamente sconvolta dall'arrivo del maestoso Insonne. Forse, è la cosa migliore. Forse se ne renderà conto; forse, già la freddezza del suo pensiero lo stupisce. E' sempre stato così predisposto ad ascoltare? Forse no, ma osservando quel che ha potuto fare l'ambizione di chi sfrutta il corpo di Hanae gli vien naturale domandarsi se non sia davvero corretto il gran credo di Nemurimasen. Le sue parole penetrano negli animi e lo fanno come raggi di pura luce, con un che di troppo forte per essere assorbito immediatamente. E' una luce forte, sviluppata e resa sempre più perfetta all'aumentare del connubio con lo spirito del Demone a Sei Code, Rokubi. E riprendendo silenziosamente quello scalare, dopo l'ennesima pausa e l'ennesima insenatura, la mente si rivolge istintivamente a sè stesso. Anche Nemurimasen è stupito da sè stesso. Dal suo stato di prigionia sfruttava la poca libertà concessa per esprimersi in vagamente eleganti ma specialmente caotiche ondate di influenza. Prendeva vasi e li rompeva, cercando qualcosa che alla fine non era mai abbastanza da poter saziare la sua fame. Adesso capisce, che la distruzione che tanto ha inseguito non è che un pezzo della bellezza che voleva creare. Come potrebbe mai apprezzare un mondo di cose rotte? Non sarebbero neanche rotte, a quel punto; sarebbero e basta. Insomma, è sempre un'occasione di evolvere, in quei lunghi minuti in cui le mani non fanno altro che ripetere lo stesso movimento, tirando su con l'aiuto delle gambe il corpo per elevarsi sempre di più. Non guarda neanche più a terra, probabilmente non riuscirebbe a vedere un granché. Riflettendo, sembra tutto ben più rapido. La crudeltà è un dono che l'umano ha fatto a sè stesso, realizza. Persino il concetto di crudeltà. Sapeva già che il mondo non era fatto di cose buone o cattive, ma non aveva altra definizione per la Natura. Adesso può dire e comprendere che la vita è vita. Che il mondo è. "Continui a salire, Nemurimasen." Le parole della Lumaca, in parte metafora ed in parte no. { Equipaggiamento: tonici coagulanti e chakra in un sacchetto} { diversi tipi di fuuda portati con sè } { Hanako: agilità 125 res 125 } { Hanae: Agi 30, res 125 } { forzaa}

21:42 Hanae:
 Lunghi silenzi più tardi, la melodia della purificazione è ormai terminata; il pensiero è cessato ed intanto i suoni dell'Alta natura lo preparano intorno alla sua grandiosità al futuro. Eccolo, travagliato da forze immense dell'animo che gli danno una sorta di furor cieco, che rendono quell'evento rapido da vivere per l'animo e per la mente. Concentrando tutti gli elementi della sua vita interiore crea, trasfigura e squarcia ogni singolo movimento delle mani rendendolo qualcosa di più grande. Scala la montagna di antichi corpi che tanto tempo fa vide in sogno. Torre di Amati corpi, ricordi, Insonne? Quell'immenso filo fatto dagli intestini di chiunque abbia conosciuto e sia morto. Una torre immensa che ha continuato a scalare, ancora e ancora; ed è in quell'attimo che realizza la propria intima natura. E' come vedere il proprio riflesso osservando semplicemente la parete rocciosa. Gli occhi s'illuminano sapendo d'essere non più la risultante di tutto ciò che era Katsumi e forse i ricordi rubati ad altri, ma bensì la risultante delle centinaia e migliaia di vite che son state rovinate a causa propria. Gashadokuro di questo mondo, immenso scheletro generato dalla disperazione di tanti altri. Eppure cosciente, ancora dotato della fiamma dell'ingegno. Queste concentrazioni e dispersioni del pensiero continuano a passare su quel tumulto, accompagnate dal forte rumore del vento. Vede con la stessa intensità di un sogno febbrile, la terra arsa e fatale dove egli voler far vivere le anime della sua tragedia; e nè sente tutta la sete in sè. L'antica arsura si converte poi in fiamme; ed il fuoco, come l'acqua, passano su tutte le cose, cancellando ogni segno e diffondendosi, in un costante errare, lottare e trionfare. La lotta patetica di due grandi volontà cosmiche. Alla fine di quel maestoso immaginario le mani sono finalmente poggiate non più su roccia ma su un sottile strato di morbida terra. La cima tanto ricercata, raggiunta al riaprirsi degli occhi. E col corpo completamente fradicio, è pronto a proseguire. Una volta ancora.
{ END }


Hanae, Hanako e Rokubi scalano la montagna delle Serpi rafforzando legami e idee. Nemurimasen, come sempre, si fa trip strani.


Hanako inizia a trovare la sua personalità, sopratutto sapendo cosa desidera per lui L'Insonne.

Nemurimasen scala la sua 'amata torre di corpi', sempre più in alto; trovandosi nel mito del Gashadokuro.

Al termine della lunga meditazione è convinto di sapere perché "La vita è vita".

chiedo valutazione in funzione di affinità demone!