Una famiglia

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17:36 Riuka:
  [Interno bosco] Riuka ha passato la mattina ad allenarsi con le poche tecniche che conosce ma sa che deve padroneggiarle perfettamente per superare l'esame; Ha pranzato in un chiosco di ramen nel centro di Kusa da solo , dopo pranzo si è spostato in questo meraviglioso ambiente adesso si trova seduto per terra , il fondo schiena è appoggiato sul morbido prato molto pulito nonostante è un bosco, la schiena tocca il tronco di un albero di ciliego , la testa invece rimane retta ; la gamba sinistra e completamente distesa e la destra è piegata a metà , dove il piede tocca per terra e Riuka può vedere solo il suo quadricipide e la punta del ginocchio ; le braccia sono incrociate fra esse , le labbra non si curvano in nessuna espressione particolare , tutto ciò può dare l'impressione che il ragazzo sia molto pensieroso; Indossa una paio di pantaloni elastici grigio scuro il tessuto termina a metà polpaccio poi rientra nelle bende bianche che risaltano le forme; andranno a chiudersi dentro la scarpa sotto il tallone ; le scarpe sono aperte lasciando libere le dita e il dorso del piede ; Superiormente indossa una maglietta nera a rete tipica degli shinobi con le maniche corte ; è abbastanza aderente tanto da mette in risalto i suoi pettorali naturali e i bicipiti lascinado intravedere il colore della pelle , l'avambraccio rimane scoperto e si possono intravedere dei bendaggi che coprono i gomiti , Sulla cintura c'è un porta oggetti e un porta shuriken - kunai ; in fine sul petto c'è un ciondolo legato da un cordoncino in pelle nera , quest'ultimo rappresenta un cigno di origami fatto di argento.
I ciuffi dei capelli bianchi/rossi vengono continuamente spostati dal leggero venticello ; L'albero copre i raggi del sole , creando un ombra rinfrescante tutta attorno a Riuka per circa 4 metri partendo dalle radici; qualche volta Riuka si guarderà attorno spostando solo gl'occhi mantenendosi sempre vilige .
[Chakra off ] [3x Shuriken , 1x Kunai]

17:56 Sango:
 La riunione è finita finalmente , i piani sono stati espressi, sa cosa deve fare , uccidere un capo clan doku, avanzare poi per Oto stessa in quella landa sconosciuta che porta il nome del Suono. Tutto questo solo per avere Ame per se, tutto questo per avere la possibilità di creare un ulteriore accordo col capo clan Uchiha e averlo dalla sua parte a tempo debito. Quanto sono contorti quei piani, quei legami che ha costruito solo per giungere ad un punto più alto , per giungere al punto estremo di quel folle piano e potersi prendere sotto di se l'intero villaggio della pioggia cercando poi di strapparlo alle mani di Yukio. Avanza adesso attraverso quei petali di ciliegio, una delle più belle rappresentazioni di Kusa stessa, dove li incontrò a suo tempo quella tigre che ormai è divenuta sua fidata compagna , li dove quella notte ebbe finalmente l'onore di avere un contratto con le tigri della foresta. I pensieri si affollano mentre il passo va lento e cadenzato, indossa le vesti del proprio clan, quel bellissimo e raffinato yukata color rosso sangue, i cui disegni di fiori son stati ricamati con le più belle e delicate sfumature dell'oro e dell'arancio, fino a quel simbolo che porta fiera sulla schiena e sul petto destro, un origami rappresentante gru, a simboleggiare non solo il proprio col clan ma quanto ella adesso sia l'ufficiale reggente del clan a Kusa. Manca poco per averlo completamente sotto il proprio controllo, facendo adesso da voce al capo clan Kimamura stessa. I capelli rossi sono lasciati ondeggiare, lunghi fino alle natiche, mentre sul polso destro un piccolo gingillo s'illumina alla luce del sole, visibile date le corte maniche della veste. Questo rappresenta un uccello, una specie di fenice formata da un origami rosso , lo stesso colore dei propri capelli, un dono della madre defunta per lei e un altro per il fratello che ormai tiene conservato con estrema gelosia, un ultimo pegno e ricordo di quel che fu la sua morte tra le proprie braccia. Avanza verso Riuka inconsapevole di quel legame di sangue che li unisce, ma quel rosso che lo distingue la fa sorridere, anche il fatto che l'altra parte dei suoi capelli siano bianchi la lasciano alquanto stranita. Si avvicina, curiosa e forse desiderosa di passare ad argomenti leggeri con qualche sconosciuto < quel rosso ti dona molto > la voce chiara e limpida esce dalle morbide labbra, un dire il suo molto lieve e delicato, mostrando interesse per quel colore tanto simile al proprio < si dice che i capelli rossi siano simbolo del demonio stesso..eppure son convinta che siano la fiamma vitale di questo mondo > che parole strane quelle pronunciate da lei, dopotutto il ragazzo potrebbe sentirsi stranito dal fatto che una sconosciuta per lui, per quanto ormai il proprio nome sia famoso in quella terra, venga a parlargli solo del colore dei capelli. Sosta d'innanzi a lui, il bracciale visibile così come la sua collana, e le iridi verde azzurro vanno a puntarla non comprendendo ancora il suo significato, ma ci sarà tempo anche per quello. [chakra on]

18:16 Riuka:
  [Interno bosco] Una folata di vento scompiglia un ciuffo bianco che si posa sulla fronte del ragazzo , solleva lo sguardo per vedere i capelli ,distaccan le braccia e alza il braccio sinistro andando a spostare con l'indice della mano il ciuffo rimettendolo in ordine , è una sensazione che gli causa abbastanza fastidio ; poi avvede la figura di Sango che si avvicina sempre di più , rimane fermo in quella posizione mentre ritorna ad incrociare le braccia , appena Sango si ferma davanti a lui e gli rivolge quel commento , scosta il suo sguardo verso i suoi capelli , ne rimane altrettanto affascinato , schiuderebbe le labbra per rispondergli con tono abbastanza normale senza tramutare emozioni , lo sguardo è rivolto verso l'alto visto che è seduto "Demone.. nemmeno sanno cosa sia un demone , gli basta puntare il dito senza preoccuparsi della persona che riceve questo giudizio, senza preoccuparsi se possono ferire." scioglierebbe le braccia per poi alzarsi poggiando un mano sulla fresca terra ed erba e fare pressione sia sulle gambe che sul braccio destro , una volta in piedi ripone le braccia sui fianchi e le rivolge nuovamente lo sguardo dritto agl'occhi , siccome sono piu o meno uguali di altezza , continua adesso col discorso "Il tuo pensiero mi piace sei diversa , non ci avevo mai pensato ma credo che hai ragione " ammette con un tono compiacuto ; andrà a notare il suo vestiario e in particolar modo sia il gioiello che il simbolo della gru sul petto poi tornerà a guardarla in viso "Cosa ti porta in questo bel posto?" chiede con gentilezza senza essere troppo invadente ; la ragazza gli appare cortese nel modo in cui si è espressa prima e fin'ora non sospetta che sia una minaccia , quindi asseconda la sua voglia di diagolare [Chakra off]

18:31 Sango:
 Oh com'è gioca sporco il fato, gioca con le loro vite, unendoli e distruggendoli come più gli piace, un gioco che non possono controllare ma che possono solo accettare, e li a pochi passi la rossa non sa nemmeno di trovarsi d'innanzi ad un suo consanguineo, non solo per il clan..ma per molto di più. Lo osserva da quella posizione, calma e tranquilla adesso, la riunione che è durata poco ma comunque le ha lasciato molto a cui pensare. Perchè quel bambino possiede l'anello di Konan? Le proprie parole sono già state pronunciate, ora è il momento di ascoltare le novelle altrui su quanto detto. Il volto che si apre in un sorriso delicato, cosa che contraddistingue molti Ishiba con la loro educazione rigida e severe atta al raggiungimento della bellezza suprema < oh beh potrei essere un demone dopotutto al di fuori dei miei capelli > sembra quasi un ragguaglio il proprio ma non vi è minaccia alcuna nel proprio tono, perchè minacciare gente a caso poi? Che senso avrebbe per la propria vita? < oh e tu ne sei una parte a quanto pare > sembra averlo preso in simpatia anche solo per quel colore, strano che abbia quella divisione così netta tra il bianco puro e candido della neve, e il rosso fiammante e distruttivo del fuoco stesso . A quella domanda solleva lo sguardo verso quel tramonto che cala su di loro rendendo il loco ancora più caldo e rilassante < alle volte è bene allontanarsi dagli impegni di un capo clan e godersi quello che la natura ci ha donato. Lasciare che la mente voli verso lidi più calmi e dolci prima di scendere nell'inferno nella quale viviamo > un sussurro flebile, udibile al ragazzo stesso, un monologo interiore che prende forma con parole ricercate . Le iridi che tornano di nuovo a lui < Sono Sango Ishiba> si presenta < tu chi sei? > una domanda non troppo intima, solo per conoscere chi sia veramente il figuro con chi sta parlando e le iridi vengono nuovamente catturate da quel ciondolo appeso al collo. < posso vederlo? > una domanda stramba mentre il corpo lievemente cala verso di lui, la mano tesa col palmo verso l'alto in attesa che l'altro possa fargli dono di quel ciondolo per osservarlo da vicino < non ho intenzione di rubartelo, voglio solo vederlo da vicino..mi ricorda qualcosa > ma cosa? Non riesce a collegarlo ancora, troppo piccolo e lontano, anche se una piccola parte di se sembra stare per realizzare qualcosa di potente e la mente cerca solo di opprimere quell'ipotesi . No, non può essere lei. Il sorriso permane, non ha ancora realizzato. [chakra on]

18:50 Riuka:
  [Interno bosco] Riuka ascolta con piacere le risposte di Sango ,un sorriso appare nel suo volto che dapprima era immutabile nella sua serietà gli risponderebbe al suo primo commento con un tono elegante "E che problema ci sarebbe ad esserlo " Il suo sorriso diventa piu maligno ma sul positivo e con un tono ironico commenta "A furia di sentirsi chiamati in quel modo lo ci si diventa, no?" Guarderebbe la sua reazione ma subito dopo si giustifica velocemente dicendo "Ovviamente scherzo, ognugno è responsabile di se stesso su ciò che diventa" . I suoi occhi non riescono a distaccarsi da quel rosso intenso dei capelli , sono così straordinareamente simili ai suoi , potrebbe dire che siano fratelli per scherzare ma non lo prende in considerazione adesso; se ci pensa per lui è impossibile .. Seguirebbe dopo il suo sguardo rivolto verso il tramondo , ammira anche lui il panorama che la natura offre e commenterebbe con tono sereno grazie alle circostanze "Allora non sono il solo a farlo.." Ritorna a guardarla dritto negl'occhi , rimane particolarmente sorpreso dal suo cognome , crede di averlo gia sentito , ma ancora non ha studiato tutti i clan dei paesi "Hai detto Ishiba? L'ho gia sentito questo cognome.. o letto" fa una piccola pausa dopo la risposta e continua " Sono Riuka, piacere di conoscerti" Un sincero sorriso gli dona , specialmente ad una persona così fuori dall'ordinario che ne attira la sua curiosità , vedrà in fine la mano di Sango aperta davanti il suo petto , stenta a rispondegli non sa se può fidarsi , in circostanze normale non lo darebbe ma qualcosa lo spinge a farlo , ne rimane comunque timoroso perchè anche se non vale molto è l'oggetto piu caro che ha nel cuore , dunque con la mano sinistra prendere il ciondo e lo farà uscire dalla testa passando dai capelli morbidi ; lo porgerà sulla sua mano facendo prima poggiare il cordone nel palmo e di seguito il pendente . Direbbe con un tono quasi preoccupato "Era di mia madre , fai attenzione perfavore" Non è aggressivo ne minaccioso semplicemente mette in guardia la ragazza con gentilezza . [Chakra off]

19:05 Sango:
 < oh nessun problema direi > il sorriso che si assottiglia, un ombra che passa da quel volto giovane e bello. Nessun problema tranne l'organizzare una guerra vera e propria e programmare di uccidere chissà quanti ninja e innocenti. Ma non è li per indugiare in quei pensieri oscuri, dubbi e titubanze che la fanno riflettere su quanto sia realmente giusto quello che sta facendo. < Ishiba, siamo il clan di Ame. Discendiamo tutti dalla grande Konan > di certo quel nome non passerà inosservato, grande fu la fama della donna nelle terre ninja, grande fu il suo ruolo nel caos di Ame stessa. E poi quella particolare richiesta, la mano ancora allungata verso di lui chiedendo quel ciondolo. Le iridi sono limpide e sincere, non avrebbe distrutto quell'oggetto per mero divertimento, non avrebbe fatto nulla del genere, solo una piccola sensazione che le contorce le budella. Alla fine l'altro titubante accetta. Lo osserva sfilare il proprio ciondolo, la collana che si muove al vento sempre più fretto che scintilla e il tramonto che lentamente si spegne . Viene poggiato sulla mano, le dita sottili che la circondano con attenzione < non farò nulla di male > assicura per tirarsi nuovamente in piedi così da stare comoda e finalmente portare sotto gli occhi quella collana. Le dita che la accarezzano mostrando quel disegno così simile e così..loro. Il corpo che sembra congelarsi a quel punto, non solo per i tuoni e la tempesta in arrivo , ma per qualcos'altro < h-hai detto che era di tua madre? > le iridi che si spostano, allargate adesso, scioccata tanto da non voler comprendere qualcosa di talmente semplice. La mano tremante scende, la collana che viene tesa verso il suo proprietario < vieni con me, la tempesta è in arrivo e conosco un riparo > no, non gli avrebbe permesso di negare quello che sembra un ordine più che un invito, muovendosi accorta nel loco alla ricerca di quel piccolo tempio con quella tettoia per ripararsi < quanti anni hai Riuka?> la voce esce tesa, sottile, tremante pure, l'atteggiamento che si fa allarmato adesso e confuso, qualcosa di certo la sta colpendo < no non può essere , no che diamine, è impossibile. Non lei. Oh no ,non è possibile > le parole escono selvagge , cerca di convincersi di qualcosa, e perchè quel ciondolo lo ha lui? Perchè quel simbolo è andato a quel ragazzo dai mezzi capelli rossi e mezzi capelli bianchi? No. Perfino quelle iridi, tanto somiglianti a quelle di Ren. NO. La voce interiore che grida dentro di lei, l'ansia e il panico che crescono, emozioni che non prova da quel giorno di 15 anni prima, quando morì il fratello, quando arrivò l'ultimo attacco al villaggio di Ame. No, non è possibile. Ma le iridi adesso non riescono a sciogliersi dal volto altrui anche camminando, conosce bene la strada e non aspetterebbe molto per farsi seguire. Deve capire adesso, deve comprendere cosa stia accadendo. [chakra on]

19:23 Riuka:
  [Interno bosco] Lasciato il ciondolo sul palmo della mano di Sango andrebbe a riporre il braccio lungo il fianco e guarderebbe in silenzio la scena , le sue parole gli riscaldono il cuore , non che siano dolci o cose del genere ma semplicemente la sicurezza che gli da gli basta per farlo finalmente tranquillizzare nel gesto appena compiuto nel frattempo ascolta le parole della ragazza riguardante il cognome e gli risponde con un tono quasi sorpreso " Quindi tu sei una sua discendente .." Gli occhi sgranano e il cuore comincia a pulsare piu del solito , non ha paura anche se dovrebbe visto che si considera solo un semplice novellino , ma si rende conto di ciò che ha davanti , mai prima ha incontrato una persona così importante , e adesso sente pronunciare dalle labbra di Sango che è un parente del ninja leggendario chiamata Konan , ovviamente conosce la storia ma non ne teme "Hai detto che gli Ishiba vengono da Ame?" Quel nome gli fa chiudere il cuore , se prima era accellerato a causa dell'emozione adesso è fermo quasi non batte dalla freddura, il suo umore cala , ma non ne da segni fisici , rimane sempre normale in volto e gl'occhi vivaci celano la sua attuale condizione "Mia madre veniva da Ame, in qualche modo sono legato a quel paese.. ma non ci sono mai andato" Non ne può più di questo argomento sente il cuore stringersi , la madre è qualcosa che non riesce ad affrontare, anzi il significato di famiglia in generale , per sua fortuna Sango cambia argomento e gli chiede gl'anni gli risponde velocemente " Quindici.." Il tono tutta via esce un pò spento svelando se la ragazza se ne accorge la sua finzione, il fato quasi vuole distrarli da quell'argomento fatale e incombe da lontano una tempesta, dunque si appresta in silenzio a seguirla fidandosi di lei , riconoscendo che la ragazza conosce meglio di lui il posto . Ascolterebbe in fine le parole ma non capisce cosa vuole dire Sango , rimane confuso in viso e non sa che dire , si limita a camminare a passo molto svelto .

19:41 Sango:
 Il passo accelera, la pioggia che inizia a cadere sempre più forte inzuppandola, i capelli che si fanno più scuri così come la veste stessa , i lampi e i tuoni che condiscono quel paesaggio bellissimo fino a poco prima, rendendolo ora lugubre e senz'anima < noi Ishiba siamo tutti suoi discendenti > la voce che si fa più alta mentre corre a passo di una normale donna, giusto per non sparire di fronte alla vista del ragazzo , per portarli infine verso quel tempio che dista poco, molto poco per loro fortuna . < gli Ishiba hanno avuto un ruolo fondamentale ad Ame , specialmente durante il periodo in cui Konan era ancora viva. La sua parola contava insieme a quella di Nagato stesso e di Pain e in molti l'hanno amata e desiderata > nomi importanti, nomi che rimbombano nelle menti di coloro che ancora ricordano e coloro che rimembrano il passato stesso. Konan, Nagato, Pain, coloro che furono il trio più famoso della pioggia , un unico altro essere è riuscito ad elevarsi al loro livello, solo il riduko sannin col suo rinnegan mostra ancora la potenza del fu Pain. Si ferma sotto il primo porticato, il corpo zuppo e pregno d'acqua che non ci mette molto a voltarsi verso di lui per inchiodarlo coi propri occhi, non sarebbe scappato, non da lei, non oggi < dunque tua madre veniva da Ame > la voce che si fa gelida, comprendendo qualcosa, qualcosa che non vorrebbe mai venire a sapere. Perchè adesso? Perchè in quel momento ? Perchè il fato ha deciso di metterle un altra prova sulla propria strada ? Come se non fosse già abbastanza quello che sta accadendo, tra oto, ame, il clan, Yukio stesso. < come si chiamava tua madre se posso chiederlo? > perchè attendere così tanto? Perchè non darle lo schiaffo finale e metterla al corrente di cose che non avrebbe mai voluto sapere..e poi quel quindici la fa riflettere ancora, la memoria che torna indietro nel tempo, durante l'attacco al centro di Ame, quella bijou dama che distrusse completamente il villaggio , le sedi dei clan, le case dei poveri che annaspavano per la vita stessa. Il sangue lo ricorda, le macerie e anche la solitudine stessa di dovercela fare con le proprie forze per giungere alla terra di Kusa. Quindici anni esatti sono trascorsi da quel momento, quindici da quando la sua vita è stata portata altrove verso una terra che non sente sua, una casa che non ha più. Eppure quel simbolo è innegabilmente un legame, no. Non lo vuole. Non è possibile. Lei è morta nell'attacco, non è sopravvissuta, non furono queste le parole terribili di odio e freddezza che le furono comunicate a quel tempo dalla stessa capo clan? Le ricorda come se fosse adesso, la nebbia dei ricordi che si dirada e il peso del passato che torna come un macigno a pesarle sull'animo. Pezzi di se che ha deciso nel tempo di nascondere a tutti eppure quella musica triste le risuona nell'animo, la pioggia che batte il suo ritmo creando ricordi terribili, ma non cede, non ancora. In piedi, rigida, frustrata di fronte quel ragazzino pretendendo di sapere la verità. E' stanca di rimaner all'oscuro di tutto, stanca di dover sempre annaspare verso il passato e appigliarvisi in quel modo patetico, eppure il passato è tornato a bussare alla propria porta con le forme di un ragazzo. [chakra on]

20:00 Riuka:
  [Sotto il porticato] I piedi camminano sul fango e l'erba causando schizzi ovunque , da che era una normale camminata veloce adesso comincia a correre perchè la tempesta è giunta sopra le loro teste e comincia ad inzupparli dappertutto; durante la frenetica corsa sente le parole di Sango , assottiglia gli occhi e si deve concentrare perchè la sua voce è coperta dal rumore forte della pioggia intensa ; poi risponderebbe anche lui con un timbro alto per coprire il rumore "Nei vai fiera del tuo clan , si vede" fra un passo e l'altro finalmente giungono sotto il porticone del tempio , poggiando una mano sulla colonna e l'altra sul proprio fianco riprende adesso fiato , alza lo sguardo verso di lei che la guarda non piu come prima, in un modo che gli mette agitazione, ascolta la sua affermazione le iridi sgranate e tonde accentuano la sua perplessità , poi il modo in cui l'ha detto , così strano , triste e preoccupato ; Riuka nella sua mente non se ne capacita di cosa passi nei pensieri di Sango ; ma è la domanda che lo scombussola maggiormente , distacca dapprima la mano da cui si reggeva e solleva la schiena ,mantendo così una posizione corretta ormai il suo respiro si è regolarizzato, passano una manciata di secondi dalla sua domanda si limita a guardarla , ma alla fine dalle sue labbra pronuncia il nome di sua madre , il tono è instabile e malinconico come se fosse costretto a dirlo "Misaki." Lo dice molto direttamente , in modo secco . Poi nella sua testa si pone delle domande , perchè questa sconosciuta è cosi interessata? Perchè voleva sapere il nome di sua madre? E perchè si sta comportando cosi stranamente con lui , tutta via non ha la forza di chiederlo.

20:17 Sango:
 Lo osserva ancora, il tempio che sembra dargli quel poco di riparo a quella tempesta che imperversa sopra di loro ma i tuoni e i lampi iniziano a scemare lasciando posto solo a quella pioggia perpetua . Come se il cielo stesso di Ame fosse sopra di loro, a ricordare a quella terra che ancora vi sono alcuni sopravvissuti, che ancora vi sono delle fiamme pronte a far brillare quel villaggio caduto. La malinconia che inizia a prender posto a quelle parole, sfuggono quasi rabbiose, la tigre che graffia dentro provando ad uscire , a lasciarsi andare a quel dolore e quel rammarico. Non può crollare d'innanzi ad alcuno, nemmeno quando lo stesso fato sembra esser tanto terribile d'innanzi a lei. Tante di quelle cose che vengono rivelate hanno un grande significato , riescono ad unire piccoli e lievi tasselli ma il dubbio vi è ancora, non v'è spazio per altre domande, non v'è spazio per pensare ad altro. Non smette di osservarlo, lo vede agitato, bagnato e sporco insieme a lei < certo che lo sono, il suo desiderio scorre ancora dentro me. Io non ho dimenticato nessuno dei suoi insegnamenti per quanto non tutti gli Ishiba siano mai stati in grado di tenerle testa. Solo uno ci stava riuscendo prima di ..> il respiro che si fa più pesante, i capelli impregnati di quella pioggia pesanti e scuri, le gocce che adesso scivolano sul volto come se piangesse davvero < morire > l'ultima parola pronunciata e carica di estremo dolore. Chiede il nome di ella, colei che lo mise al mondo, colei che un tempo conosceva, colei che un tempo..era sua madre. La propria madre. Il nome, la provenienza da Ame, tutte coincidenze senza credibilità eppure l'altro porta seco quel gioiello . Lei stessa ne porta uno piccolo al polso, conserva ancora quello di Ren ..e infine l'ultimo pezzo di quel trio che nessuno avrebbe mai avuto modo di immaginare. Le lacrime cadono calde, si uniscono a quella pioggia, il cuore che piange per lei. Perchè è così triste e felice al tempo stesso? Perchè nulla di tutto questo s'era presentato a lei prima di quel momento? Domande che non trovano risposta ancora. < Misaki > assapora un altra volta quell'antico nome < Misaki.. conoscevo una donna con quel nome un tempo > la voce rotta mentre parla, sussurra, la pioggia che sembra volersi calmare lenendo le sue paure e le sue membra < Misaki Ishiba > pronuncia per la prima volta dopo tanti anni il nome della propria madre, colei che si credette morta e defunta. Colei che non trovarono più per tanto tempo, senza mai avere il suo corpo indietro, senza poterle donare una sepoltura < dunque non era morta > la rabbia adesso che la invade < perchè non è morta quel giorno? > una domanda strana che viene posta al cielo, ai kami, un grido il suo di aiuto a comprendere cosa accadde veramente. Che anche la donna dai bianchi capelli volesse solo lasciarla sola dopo aver ucciso Ren? < perchè non ha scelto di restare con me > un sussurro soffocato. Le calde lacrime che non smettono di scendere rigandole il volto ancora, e il cuore spezzato un altra volta. Quanto può soffrire un cuore prima di morire? Vorrebbe solo crollare adesso, piangere e non pensare più, vorrebbe solo avere il Seiun con lei, vorrebbe..vorrebbe solo esser morta quel giorno. [chakra on]

20:33 Riuka:
  [Sotto il porticato] Vedere una persona legata così tanto ad un clan ad un sogno , avere un obiettivo , cose che Riuka non ha mai avuto fino a qualche mese fa , quando decise di iscriversi all'accademia Ninja di Kusa ; vissuto nella solitudine il suo unico pensiero è sempre stato uno soltanto , sopravvivere; non poteva permettersi queste cose, dei sogni dei legami . Seguendo il suo discordo riaffiorano queste sensazioni , ma il bello deve ancora arrivare , essendo distante a malapena un metro da lei può notare le lacrime le quali scendono dai suoi occhi ; Lo sguardo del ragazzo se prima era perplesso adesso non sa proprio dove sbattere testa , sa che c'è qualcosa di strano in tutto ciò e immagina che la ragazza ne sappia qualcosa , purtroppo non è mai stato un bravo consolatore , rimasto con le labbra aperte e assumendo un espressione sorpresa dice "Stai.. piangendo.." vorrebbe rendersi utile ma non può se non ha nulla su cui ragionare , può pensare che sia una persona molto emotiva e strana ma di sicuro c'è altro , e le parole che sentirà ne saranno la conferma; a sentire quelle frasi tutto attorno a se si blocca , i suoi occhi cominciano a dilatarsi e riceve una forte fitta al cuore , il respiro si smorza e rimane incredulo a quell'affermazione. "Tu.. conoscevi mia madre.." Afferma con un tono incredulo e tremante , fa un passo verso di lei non gli importa in questo momento della riservatezza o altre sciocchezze , afferra l'avambraccio della ragazza con la mano sinistra , lo stringe come se stesse cercando conforto , sebbene è un taboo qualsiasi cosa che intacchi le suoi origini e gli fa ogni volta male doverne parlare adesso c'è un fuoco dentro di se , gli chiede con una voce frenetica "In che senso perchè non è rimasta con te? Ti prego .." Quasi come se il pianto di Sango fosse contagioso sulle guance del ragazzo cominciano a cadere delle lacrime "Devi dirmelo , non so nulla di lei .."

20:51 Sango:
 Il dolore arriva, affonda le sue unghie nella rossa, ne dilania le carni per poter giungere a qualcosa di più profondo, la sua stessa anima. Spezzata, ridotta in in tanti pezzi..come uno specchio che mostra così tante crepe da non potervisi più riconoscere nemmeno il proprio riflesso. Un altro pezzo che si sgretola, lentamente lo sente volare via da se, le lacrime che non smettono di scendere, sgorgano come fiume in piena < non riesco a fermarle > come riuscirebbe in quel momento a farlo? Non vuole che quel dolore vada via, quel momento in cui la distruzione sembra volersi abbattere su di lei, toglierle l'ennesimo ricordo che conservava con una certa pace. Una morte la può accettare col tempo, col dolore, col sangue stesso versato in quel nome per non dimenticarlo, ma lei non era morta li. Perchè non ha scelto lei? Perchè non ha scelto semplicemente di stare con lei fino alla fine invece di scappare altrove. Un altro pezzo del suo animo vola via come carta trasportata dal vento. Emozione specchio del volto del ragazzo, diversa di certo ma comprende come anche per egli sia strano sentire parlare di quella fu sua madre..morta. Quando è morta? Perchè è morta? < la conoscevo bene , o almeno così credevo > il corpo si muove, il volto che guarda quel cupo cielo scuro che piange insieme a loro . Sente afferrarsi l'avambraccio, gesto che la riporta a lui, gli occhi colmi di lacrime da entrambi, uniti in un dolore così simile eppure così diverso < lei..lei era mia madre > cosa potrebbe aggiungere adesso per consolare quel ragazzo tanto giovane? Quel ragazzo che in realtà sarebbe chi? Suo fratello? Fratellastro? Cosa potrebbe importarle su quello che potrebbe essere per lei? Eppure una lieve speranza si accende nel profondo del suo cuore, li dove il dolore si annida vi è quella piccola luce < lei è stata mia madre fino ai miei dieci anni..poi mi dissero che era morta nell'attacco ad Ame > quel ricordo e la consapevolezza che non fu così ma decise solo di allontanarsi da tutti quanti , allontanarsi da lei, da il via ad un nuovo ciclo di lacrime. Il capo che si china, i capelli che le nascondono il viso, le mani strette in pugni lungo i fianchi..e le iridi strette nel dolore che le stringe il petto e il corpo stesso. Lentamente anche quello cala, il corpo intero che si inginocchia sul legno di quel tempio, le mani su di esso , le unghie conficcate nei palmi per il solo piacere di provare quel dolore fisico . Ma in quella posizione andrebbe a sciogliere quel bracciale che porta per tenderlo col braccio allungato verso il ragazzo. Non lo guarda nemmeno < prendilo. Guardalo .> porgendo quel dono che molto tempo prima le era stato consegnato proprio dalla loro madre, un segno che li legava come famiglia, come fratelli con Ren, un simbolo indissolubile di quello che erano. La famiglia che sarebbe sempre venuta prima di qualunque altro, nulla avrebbe avuto importanza se solo fossero stati vicini. Eppure lei rimase sola fino a questo momento, dove un altro piccolo fiore sembra pronto per sbocciare e sapere quello che fu il loro passato. Ma lei è pronta per considerarlo come tale? Una domanda che le rimbomba insieme a tutte le altre , insieme a tutti quei dubbi. [chakra on]

21:15 Riuka:
  [Sotto il porticato] Una estranea , può esserlo o no , ma sta di certo che la sta afferrando dall'avambraccio e non si rende conto nemmeno del gesto , è stata un azione impulsiva , finalmente davanti a se aveva delle risposte che da anni lo tormentavano nel suo buio nella sua ignoranza , non vedeva altro che questo , non gli interessava altro , con ansia aspettava delle risposte , e la sua piu che una domanda era una supplica , non gli interessa delle conseguenze , se gli può dire cose cattive o buone , qualsiasi cosa è pronto ad accettarla , una persona che conosceva sua Madre , non può sembrargli vero , ciò che ne segue fu un'altro shock emotivo ; sentire quelle parole.. -lei era mia madre- .. comincia a tremare il corpo e smette di respirare , gl'occhi sgranano piu di prima , come se avesse ricevuto una rivelazione o qualcosa del genere ; distacca la mano dal suo avambraccio e fa un passo indietro appena ascolta il continuo del discorso , sua madre doveva essere morta ad Ame? Sua madre era una donna che ha abbandonato sua figlia? Non poteva crederci , non voleva. Nota come tutto il corpo di Sango sta trasmettendo una sensazione molto chiara agl'occhi di Riuka perchè lo conosce bene , la Rabbia. Allora le sue labbra che erano schiuse incredule adesso vanno vanno a calare assumendo un espressione seria "Tu.. sei arrabbiata?" La guarda capendo le sue intenzioni.. i suoi sentimenti ; ma Riuka ancora deve realizzare il fatto che davanti a se non ha una qualsiasi ragazza , ma sua sorella . Non sa cosa sia una famiglia e non sa come comportarsi , per adesso non ci pensa proprio , anzi cerca di concentrarsi sulla sua rabbia e prova a dargli conforto raccontandogli la sua storia , quello che sa; dunque riapre la labbra ed esce una voce inizialmente tremolante per poi ridefinirsi ed essere piu stabile anche per farle seguire meglio il discorso "La donna che mi ha accudito mi raccontò della mia nascita , mia madre arrivò alla sua porta era ferita e sanguinava , la supplicò di aiutarla perchè stavo per nascere , una volta che mi diede alla luce morì ; per fortuna gli chiese il suo nome senno.." Dalla sua voce gia triste ma almeno continua si interrompe con una specie di singhiozzo, che smorza la voce e le lacrime si fanno piu frequenti "Nemmeno conoscevo il nome della donna che mi ha messo al mondo" Qui si interrompe e comincia davvero a piangere con tanto di sussulti , la mano sinistra la porta davanti gl'occhi per coprirsi , evidentemente non vuole farsi vedere in quelle condizioni , poi Sango gli chiede di prendere il bracciale allora , spostando la mano e scoprendo quegl'occhi rossi e bagnati andrà a vedere cosa gli sta porgendo , lo prenderà con la mano bagnata di lacrime , ma non riesce a dire nulla , ormai il suo umore è a pezzi .

21:58 Sango:
 Arrabbiata. Lo è davvero? Delusa, tramortita, resa in pezzi..ma arrabbiata non è tra quelle emozioni che prova adesso. Solo un vago senso di ulteriore solitudine che si amplia nel suo petto, le lacrime che lente scendono, li per terra come non si trovava da così tanto tempo. Sempre pronta a non crollare mai, a non cadere mai, a reggersi sempre con le proprie singole forze, eppure d'innanzi al ragazzo non è che creta, potrebbe distruggerla con un solo dito, affondare in lei senza nessuna resistenza e farla crollare . < non sono arrabbiata > sussurra riaprendo gli occhi, le ginocchia che si puntellano sul quel freddo legno che sta sotto di loro, le mani scorticate da quelle unghie e i palmi che porta sotto i propri occhi ad osservarle. Perchè. Una sola domanda si pone nel suo cuore. L'oblio che vuole accoglierla adesso, la tira verso il basso, profondo quanto l'inferno e pur privo di alcun dolore, solo il non sentire più nulla. < pensavo solo di aver trovato un pò di pace > un angolo dove esser felice, dove poter avere una vita strappata indietro col suo Akendo. Il voler sapere, ecco cosa l'ha sempre distrutta, trovare per forza una spiegazione che potesse aiutarla in qualche modo ad andare avanti, ma a quello vi è davvero una spiegazione? Rimembra il volto della madre, colei che li accudì in quei cupi giorni, con quel sorriso gentile e con la sua innata eleganza, colei che fu sempre pronta per loro eppure il racconto non è terminato ancora, le parole distrutte di quel ragazzino giungono alle proprie orecchie. Volta il proprio sguardo per ritornare infine su di lui le cui calde lacrime sgorgano ancora. Il corpo a fatica si rimette in piedi , hanno la stessa altezza, può facilmente guardarlo negli occhi, può facilmente vedere il dolore che ricopre quell'animo ancora innocente. Perchè permettere anche a quell'anima di spezzarsi come la propria? Vede i suoi pezzi cadere, schegge che affondano nel suo cuore. Potrebbe distruggerlo anche lei, potrebbe urlare, gridare qualcosa, farlo sentire peggio..potrebbe farlo. Ma non lo fa. Non è la rabbia a muoverla, non è il rancore verso altri ad abitare le proprie membra , non è quello che si è ripromessa di non fare mai? La destra si muove donandogli quel piccolo gioiello eterno, un dono che condividono entrambi. Non conoscere nemmeno il nome di colei che lo mise al mondo. Quanto può essere terribile quel mondo? La destra dopo averlo consegnato si sposterebbe provando a posarsi sul suo capo, su quei capelli solo per cedergli una piccola carezza intima < mi spiace > un sussurro lieve, di lacrime che lentamente smettono di scendere . Allora lei, la loro madre, nell'ultimo atto della sua vita aveva donato al mondo un bambino, come potrebbe prendersela con lei se quello che ha di fronte non è altro che suo fratello. Lo carezza in quel modo < io ho venticinque anni. Ho vissuto abbastanza con lei da ricordarla..e potertene raccontare la vita che facevamo..insieme a nostro fratello > le lacrime che riprendono quel corso, loro fratello, Ren lo era. < porti i suoi occhi > sussurra ancora, lei è sempre stata così diversa da quella donna, un demone per il clan, un rosso volgare nato da chissà quale uomo, un padre che non ha mai conosciuto nella sua infanzia e che mai le è mancato alla fine. Adesso è tempo che sia il giovane a versare le proprie lacrime, a versare il suo animo per poterne rinascere più forte. Rimane li, con quella mano e quelle carezze sempre che l'altro non decida diversamente. [chakra on]

22:25 Riuka:
  [Sotto il porticato] Con il palmo della mano rivolto verso la propria faccia guarda questo gioiello di famiglia , una stupenda fenice rossa , potrebbe scappargli un sorriso appena pensa che almeno aveva buon gusto sua madre ma figurati se lo potrebbe fare , adesso andrebbe a stringere fra il palmo e le dita quell'oggetto che è molto prezioso alla ragazza difronte a lui , e la può capire benissimo del resto anche lui ha il suo pendente ; schiuderebbe le labbra rimanendo sorpreso dalla sua risposta, pensava fosse rabbia e invece no , ancora Riuka deve comprendere bene le emozioni specialmente di sua sorella , ma dalle sue parole non può che nascere un pensiore di cui si tormenta , "Ho rovinato la tua pace.." abbassa lo sguardo per terra , si sente nuovamente inutile un peso verso il mondo che l'ha fatto nascere senza uno scopo fino ad adesso , vissuto nella miseria sa quanto è stato insignificante ma adesso addirittura ha influenzato una persona ? E non in meglio. Le lacrime scendono ormai sole , ma i sussulti cessano "Dispiace a me averti rovinato una bella giornata.. sai " vorrebbe di nuovo scoppiare in lacrime ma si trattiene , fermando la voce un momento poi continua "Avvolte è meglio rimanere nell'ignoranza ed essere felici" . Quando si rialza Sango può vedere nei suoi occhi quanto sta soffrendo assieme a lui e questa sensazione vi è nuova , non ha mai condiviso un sentimento cosi forte con qualcuno , e qui stiamo parlando di sua madre. Tutto si poteva aspettare ma non una carezza , rimane inerbe a tale gesto , non sa cosa sia l'affetto di un familiare , non sa se ciò che vede è un gesto di consolazione da parte di sua sorella o semplicemente una ragazza gli sta poggiando la mano sui capelli ; questi pensieri non riesce a trattenerli dentro di se e quasi come uno sfogo gli risponderebbe alla sua presentazione "Io ne ho quindici e ho vissuto con quella donna nella miseria e povertà di Kusa..quando avevo sei anni è morta di malattia e sono rimasto completamente solo sopravvivendo ogni giorno alla fame facendo quello che potevo; " Non aveva altro da dire , questa è stata la sua vita , per quanto fosse strano anche per lui era arrivata la pace da qualche anno , quando finalmente con un corpo sviluppato poteva fare lavori piu pagati , cominciò a vivere da cittadino e iniziò gli studi ."Non so cosa significhi avere una famiglia" commenta col tono deluso; Poi andrebbe a riporre lo sguardo verso le iridi di sua sorella e gli diribbe con un sorriso , che sembrerebbe una piccola luce avvolta da tanta oscurità "Hai degl' occhi .. bellissimi" il sorriso rimane trattenuto pronto a cedere e gl'occhi infondono questa sua forza di volontà , lo voglia di riprendersi ma non riesce anche perchè ha appena realizzato che nella sua frase c'è una parola strana, fratello? che fratello? con voce incredula gli chiede "Cosa intendi con nostro fratello?

22:47 Sango:
 E' davvero colpa sua se la sua pace effimera e breve è terminata? Forse si, forse no, nessuno potrebbe dirlo eppure è accaduto comunque < credo sia stato il fato ad aver unito le nostre strade alla fine> anche se nel dolore e nell'angoscia li ha portati a quel legame che è solo loro. Il corpo sembra stanco e pesante, come se avesse appena finito di combattere una guerra tutta da sola, ed è così < alle volte penso che sarebbe stato bello non sapere nulla, non ricordare nulla e andare avanti > delicata va a donargli quelle piccole carezze sul capo, cercando di consolare un anima così fragile e delicata < ma allora non sarei io a vivere questa vita ma qualcun altro > un insegnamento che ha imparato dalle più dure delle maestre, la vita stessa. Di fronte a quel passato aveva cercato di scappare, di nascondersi e quando finalmente era riuscita ad affrontarlo allora era rinata, come un fiore di loto o una fenice, due figure che sente molto vicino. Sospira, come può poter odiare quel piccolo ragazzo che si trova davanti? Lo ascolta ancora, riuscendo a sapere quella che è stata la sua vita, eppure lei anche se bistrattata, odiata dallo stesso clan, sola, non aveva mai sofferto di fame e povertà. Lo sguardo che si addolcisce di fronte a lui provando ad avvicinarvisi a lui, le braccia che provano a stringerlo delicatamente a se, il più dolce e sincero degli abbracci, quello delicato di una persona che sa cosa sia l'amore per un fratello < sei mio fratello > sussurrerebbe direttamente al suo orecchio se quel gesto fosse avvenuto < non sarai più solo > una promessa per lui e una promessa per se stessa, per non rimanere più soli a quel mondo < pensavo fosse una maledizione..eppure i kami hanno mandato a me di nuovo un fratello > e su quelle parole vi si concentra per stringerlo ancora un pò prima che questo abbraccio venga sciolto per guardarlo di nuovo in volto . E' suo fratello. < una famiglia ti aspetta > il sorriso che permane e le lacrime che si fermano su quel volto giovane < non sei solo, non con me Riuka..Ishiba > quello è il cognome che gli spetta per diritto di sangue e di nascita,quella è la sua identità < somigli a Ren per una parte.. > le dita che provano a carezzargli dei ciuffi bianchi e bagnati e per quegli occhi < e in parte a me > per quella metà rossa che si trova ad avere, simbolo di un fuoco che arde in loro. Il connubio tra due che erano, e due che sono adesso. Rimangono loro due. < un posto ti spetta al clan, un posto solo per te > nessuno avrebbe potuto dire alcunché adesso, in quanto reggente di quel clan avrebbe avuto massima autorità di riprendere seco colui che porta dentro di se il suo stesso sangue. < se solo lo vorrai certamente > quello è il posto che gli spetta, vivere al di sopra di ogni altro, avere l'onore di portare con se il cognome non solo di Konan ma anche della madre stessa < un tempo non ero sola..con me c'era Ren.. nostro fratello. Morì tanti anni fa ad Ame per colpa della guerra > la stessa guerra che tolse la vita alla loro madre , ma non è questo il momento di parlare di lui, di morte e tutto quello che fu < dunque, vorrai venire con me? > l'invito è valido e anche se l'altro non avesse accettato, si sarebbe prodigata nel proteggerlo e tenerlo d'occhio sicuramente. Nessuno avrebbe avuto modo di toccare il proprio sangue, non come l'ultima volta. La destra avanza verso di lui, il palmo verso l'alto attendendo la sua decisione, se prendere o meno quella mano. [chakra on]

23:18 Riuka:
  [Sotto il porticato] Assurdo come il destino ha spinto due sconosciuti ad incontrarsi in questa normalissima giornata ; Dopo un allenamento e dopo un pranzo si aspettava un bel riposo in questo luogo meraviglioso e invece gli dona una seconda opportunità di nascere , con un identità finalmente; Ascolta con attenzione le parole a le interpreta come lezioni di vita , già ne ha ricevuti dall'anziana molti anni fa , ma adesso , riceverle da un familiare è tutt'altra cosa , ne fa tesoro e riconosce che la donna difronte a se ha tanta esperienza sulle sue spalle e non può far meno che esserne affascinato , da quelle dolci carezze chiuderà gl'occhi , il suo corpo dritto ed inerme , non sa nemmeno lui come sia ancora in piede , vorrebbe solo crollare e svegliarsi l'indomani; si gode quel gesto tanto affettuoso , ormai dimenticato negl'anni. Quando pronuncia quelle parole riapre gl'occhi , questa volte è sereno in volto , ha smesso di piangere ; gli occhi e le labbra aperte fanno capire che il ragazzo è sorpreso , in senso positivo finalmente dopo il carico di sofferenze e pianti . Avere una sorella , una famiglia .. l'ha appena realizzato ma dovrà ancora imparare cosa significa. Si farà abbracciare tranquillamente , anche perchè non avrebbe le forze di constrarla , ma non c'è ne bisogno gli piace quella sensazione nuova , andrebbe anche lui ad abbracciarla stringendola fortemente poggiando le mani sotto le scapole "Non sarò solo.." gli scappa questo commento mentre ascolta ciò che gli dice all'orecchio , poi ritornà di nuovo difronte a lei staccandosi dalla schiena e la guarda con uno volto diverso , più luminoso. Ecco un'altro colpo da subire, Suo fratello è morto? Il suo capo comincia a scuotere scostando lo sguardo verso terra , come se stesse dicendo no. "Anche lui è morto.. la nostra famiglia sembra quasi maledetta." Un commento acido verso la vita , pieno di disprezzo perchè proprio a lui? Non poteva godersi una vita felice con la sua famiglia? Essere una bambino normale? Ormai dalle parole di Sango non ha piu dubbi che è suo fratello , gli da un'altra prova del legame di sangue che hanno . Le parole che seguono dopo il discorso della somiglianza lo lasciano perplesso , sotto il rumore meraviglioso della piogga doveva prendere una decisione, non ha bisogno di pensarci ma stenta a rispondere perchè non realizza bene cosa il destino gli sta dando , è incredulo , vede questa mano davanti a se , un gesto importante ; se l'afferra avrà un nuovo inizio non piu da solo , degl'obiettivi e magari dei sogni . Alza lo sguardo verso la ragazza che gli ha gia donato affetto senza pretendere nulla in cambio , ha il viso bagnato e distrutto ma gl'occhi infonderebbero una speranza a chi lo guarda; alza il braccio e porta la mano toccando il palmo della sua mano con quello di sua sorella , le dita andrebbero a sfiorare le sue "Si, verrò con te" Finalmente un sorriso sincero appare nel suo volto e con la mano sinistra andrebbe a dargli il suo braccialetto che teneva stretta fra le sue dita , poi andrebbe ad affiancarsi a lei in fine conlude la frase dicendole con un tono stanco ma felice "Sorella" //END

23:34 Sango:
 Ascolta quelle sue parole, osserva il suo viso, il suo dolore e lo comprende come proprio < non lo sarai più > sussurra di nuovo < non saremo più da soli > un mantra per entrambi, forze portanti di quel peso insieme, riuniti forse da un destino crudele eppure nel momento in cui tutto sembra volgere in modo diverso, ha donato loro un legame unico e indissolubile. L'amarezza della notte che scorre via, lontano da quel cuore. Avranno tempo per parlare, per comprendere i sentimenti altrui, per conoscersi davvero. < maledetta? > che lo siano? < no, non è così > il sorriso compare, stanco ma c'è ancora < ascolta la pioggia, questo è il rumore di casa nostra, queste sono le lacrime che tanti di noi hanno versato nel tempo eppure questo permette alla vita di crescere di nuovo, un nuovo fiore sta per sbocciare > che si riferisca a lui è palese. La mano viene donata e viene presa, insieme a quel ciondolo che ripone al proprio braccio come monito di quel legame ancora non cancellato, non del tutto ancora. La stringe delicatamente concentrandosi e andando a richiamare quella che è la propria innata. Il chakra che viene immerso nella pura energia di quell'innata che conserva, e li in quel momento avrebbe richiamato l'innata degli Ishiba. Elegante e bella il proprio corpo va a disgregarsi lentamente , lasciando che il busto e le mani rimangano come tali, mentre il resto del corpo sarebbe ridotto in tanti fogli di color rosso sangue. Questi si muoverebbero per propria volontà sopra le loro teste a formare una specie di conchiglia, un ombrello fitto che li proteggerà dalla pioggia stessa < andiamo a casa, fratello > avrebbe camminato con lui in quel modo, mano nella mano, probabilmente cercando di comprendere se l'altro abbia qualcosa di suo in una sua ipotetica casa, con la mano che stringe la sua, il calore che si irradia dentro di lei, la speranza che cresce mentre tornerebbero al clan ,alla propria casa precisamente, sotto la pioggia di Ame , colei che sempre li bagnerà nel mondo. Qualcosa di straordinario li ha colpiti quel giorno, i kami che li hanno riuniti dopo così tanto tempo di solitudine, e s'aggrappa con tutte le sue forze a quel legame che sente già sua. < Ren..guardaci > una piccola preghiera sussurrata al cielo per terminare quella notte con la più dolce delle conquiste. [end]

Riuka si sta riposando nel bosco di ciliegi quando incontra Sango Ishiba , il destino li ha fatti incontrare e gli porta delle rivelazioni sconvolgenti.