Giocata del 03/06/2020 dalle 14:31 alle 17:34 nella chat "Monti Ardenti"
<uff... ma dove c***o siamo tsk...> borbotta stile Brontolo con braccia conserte e broncio sul viso il nostro simpatico Scimmiotto di Quartiere. Infatti il corvino, si trova quest'oggi a percorrere una strada nuova, o per lo meno una zona che non ricorda di aver già percorso. Fru Fru ha deciso di portarlo in "gita". Non gli ha dato molti dettagli e questa cosa lo preoccupa parecchio: ha decisamente ansia, anzi...CI STIAMO CACANDO SOTTO...ripeto..CI STIAMO CACANDO SOTTO. Ecco perchè assume questo atteggiamento scontroso, perchè oltre ad essere a conoscenza del fatto che Furaya ha trovato "qualcuno" che potrebbe aiutare alla causa, e che quest'ultima lo sta accompagnando da lui...beh. Non sa un TUBERO di niente. <manca ancora tanto...? E poi...cos'è questo posto desolato in mezzo al nulla...sembra un altro pianeta...NON VORRAI LIBERARTI DI ME VERO? SIGH> lamenterebbe con fare ironico, mentre dalle retrovie, a circa un metro di distanza dalla Kage, seguirebbe le sue orme spostanto le smeraldine iridi a destra e sinistra, scrutando ogni dettaglio di questo paesaggio arso. <pff..certo che uno che vive qua in mezzo non deve essere tutto a posto...> parla il mezzo schizzato a cui hanno messo un qualcosa nel cervello. Va beh. La cosa positiva è che stranamente, dopo giorni di tensione e paura, i due vengono da qualche giornata di tranquillità e positività, in cui (impegni del Kage a parte) hanno potuto ritrovare un pò di quell'intimità di cui avevano bisogno. Molta intimità. TANTA INTIMITA', MOTHERF**ERS. Anche se oggi potrebbe accadere di tutto. Chi è questo tizio? Come potrà aiutare Saisashi? La situazione potrà essere risolta oppure sprofonderà nell'oblio? Queste domande lo attanagliano dalla partenza. Il sublime dai pugni indomiti, indossa i suoi pantaloni neri slim, tessuto lucido che poggiano su degli stivali ninja in pelle nera. Canotta bianca che mette in mostra il suo fisico scultoreo e lascia intravedere le tante circatrici, con il simbolo di Konoha stampato sul petto , color rosso..probabilmente gliel'ha procurata Furaya visto che la sua ultima t shirt è finita male la notte con Sango. Guanti mezze diita in pelle nera, capelli lunghi e corvini lasciati selvaggi che si spostano ad ogni passo, coprendo gran parte della cicatrice presente sul visto dalla fronte fino giù alla guancia. Oggi non indossa la sua armatura, soltanto gli schinieri. Una piccola sacchetta nella tasca sinistra contenente qualche tonico recuperato qua e la, niente di più. <allora...siamo arrivati...non ne posso più...dai torniamo indietro, qua non c'è nulla> cerca di sviare da ciò che gli tocca. [ch on] Monti ardenti. Anche in questa landa desolata, ricca di lava e luogo dei suoi intensi allenamenti con quest'ultima, non vi metteva piede da tanto, troppo tempo. E' un luogo che la fa sentire quasi sicura di non poter nuocere a nessuno, libero da innocenti che potrebbero subire la furia della natura. Eccetto qualcuno che, nonostante quest'aspetto dei Monti, ha deciso di abitarvi comunque. Cerca di metter ben i piedi laddove sia possibile per entrambi poggiarli, lanciando un'occhiata alla volta di Saisashi. <Tutto bene?> Insomma, la giornata odierna verterà sul poter aiutarlo a trovare una soluzione per ciò che ha nella testa, la stessa "cosa" che ha tormentato più lui di chiunque altro gli stia attorno e che, nonostante tutto, ha cercato di supportarlo come meglio si poteva. <Okay, non va tutto bene.> E allungherebbe la manca per afferrare la mano altrui, stringendola con poca forza. <Non voglio abbandonarti qui, per chi mi hai presa?!> Non è mica un cane da abbandonare in mezzo alla strada quando ci si è scocciati di lui. La donna ha dovuto optare per un abito più leggero e differente dal solito yukata che indossava. La parte superiore è formata da un tessuto rosso acceso simil kimono, con una chiusura a V sul petto che lascia sì intravedere la pelle e lo scorcio, ma evitando di sembrare provocante. Non ne trova il bisogno. I lembi sottostanti son infilati in una gonnella con una fascia elastica che ne copre la vita, d'una tonalità scura tendente al grigiastro. Le giunge sin ad altezza delle ginocchia, dotata di piccole frange che non ne limitano i movimenti. Sulle spalle, inoltre, di seta fine, v'è un haori bianco con delle maniche larghe e giungenti sin alla chiusura del gomito; dietro la schiena, ad altezza delle scapole, vi è raffigurato sia il simbolo del Villaggio della Foglia in rossiccio e quello del Clan Nara in nero subito sotto. I bordi delle maniche son circondate anch'esse di rosso, mentre è lasciato aperto sul davanti. Tramite un cinturone, vi son agganciate le due katane dalle quali difficilmente si separa, poste precisamente sul fianco sinistro. Attorno alla coscia destrorsa, v'è una tasca Porta Kunai e Shuriken con oggetti non dissimili da questi ultimi al suo interno. Sul gluteo sinistro, infine, porta anche una Tasca contenente degli oggetti utili quali tonici -sia di recupero chakra che coagulanti- e Fuda di differente genere. Avendo le braccia scoperte, sgombre persino dei vambracci metallici che solitamente userebbe nelle battaglie o nelle missioni alle quali prende parte, son visibili delle sottili cicatrici frastagliate e poste più o meno su gran parte di esse. Son talmente parte di sé che non se ne cruccia oltre. Attorno al collo, troviamo anche una fascia cremisi ed una collana recante il ventaglio degli Uchiha, sempre in bella mostra; tra i lunghi ciuffi rosei, tenuti sciolti, capeggia invece il coprifronte di Konoha. All'anulare sinistro, mostra un anellino che l'è stato donato proprio dal ragazzo che quest'oggi la sta affiancando. Si limita, dunque, a volersi avvicinare al luogo in questione, lanciando rapide occhiate nei dintorni e aguzzando ben l'udito per prevenire possibili attacchi a sorpresa e star sicura che non vi sia nessuno a disturbarne l'avanzare. <Smettila di fare tanto casino!> Lo rimprovera, abbassando volutamente il tono della propria voce e continuando ad avanzare. <Qui, venivo ad allenarmi con lo Yoton, è un bel posticino.> COME NO, BELLISSIMO. Circondato da VULCANI ATTIVI. <Siamo quasi arrivati.> Pronuncia ancora, con la necessità quasi obbligatoria di tappargli la bocca in qualche modo. [Chk ON]Siamo qui riuniti oggi per celebrare la sacra unione. Ahn no! Oggi siamo qui per vedere come l’Hokage riuscirà a risolvere i pasticci in cui si è cacciato Saisashi! Ahn no altro errore, riproviamoci. Oggi i due si trascinano in quel posto accogliente quanto l’inferno stesso con il solo obiettivo di incontrare il pensionato più burbero e precoce della storia dei Custodi, di certo non una personcina affabile e che ama l’umidità, basti pensare a dove ha deciso di trasferirsi. In un’insenatura piuttosto sicura e al riparo sorge una minuscola casupola in legno, non ci sono fronzoli inutili c’è giusto quel poco che serve e mentre il sole scalda i nostri due avventori pure il loro obiettivo si gode la bella giornatina, proprio davanti alla porta di casa trovate una figura con pantaloncini corti e canotta poco elegante, sui toni del nero e grigio scuro, seduto a godersi la giornata; se ne sta sugli scalini d’ingresso con lo sguardo che punta proprio in vostra direzione ora. I capelli sono ancora lunghi, di un verde smeraldo meno lucido di quanto ci si poteva aspettare a causa dell’età che avanza e dalla vita che ha sostenuto fino a quel momento parecchi sono i fili argentei all’interno della sua un tempo folta chioma, ma tranquilli nessuna stempiatura! Una barbetta incolta sotto al mento e qualche ruga di espressione specie ora che sta provando a mettere a fuoco le vostre due figure. Se fossimo in un film western probabilmente ora starebbe più prendendo il fucile ma per estrema fortuna siamo nel mondo di Naruto motivo per cui non si può intuire altro se non lo sguardo torvo tra quei capelli disordinati e ciglia decisamente grigie. Senza divagare ulteriormente comunque mentre i nostri eroi si avvicinano, passo dopo passo, l’uomo sembra distendere la fronte appena appena lasciando che non ci siano pericoli di un attacco, tanto Furaya salverebbe entrambi con imbarazzante facilità. Resta seduto comunque limitandosi ad alzare la mano destra e con un gesto invitarvi ad avvicinarvi, ovviamente sempre a vostro quasi rischio e forse pericolo. [ambient chiuso]
Un passo dopo l'altro procede, palesemente contro voglia, mentre verrebbe immediatamente rimproverato dalla sua dolce metà, che giustamente lo sente squillare, forte come un citofono a mezzanotte. <uffi...> direbbe gonfiando le guance, mentre ad ogni metro fatto, l'ansia andrebbe ad aumentare. Un pò come quando devi andare dal dentista, e fino a che non ti ritrovi nella sala d'attesa tutto va bene...ma poi... <hihihi, lo so lo so...però chi lo sa, magari ti sarebbe stato più facile farmi sparire, PUFF. Sublime vaporizzato e non se ne parla più> le sorride buffamente per poi sentire afferrare la propria mano da quella della ragazza. Arrossisce girando lo sguardo, palesemente imbarazzato. La cosa lo rassicura e gli da il calore necessario, tuttavia non è ancora facile per lui mostrarsi per mano con quella che nella sua testa definisce la sua super fidanzata ufficiale. Starebbe al passo della rosea abbassando il tono di voce per quanto possibile. Fa caldo, troppo caldo. <io sto morendo...lasciami qui....troppo caldo...addio mondo crudele...> direbbe con una mimica facciale paragonabile ad uno dei peggiori attori di un film di serie C alla "SharkNado". Però fa ridere, molto. E come sempre è questo il suo intento. Tanto se la fa sotto, tanto vale sdrammatizzare. <uhm...ah si...lava eh?> no non l'ha mai vista usare la lava, ed unpiccolo tremore gli giunge fino alle gambe <azz....> sussurra con volto pallido e bocca che si allarga stile rana. Quindi potrebbe essere sciolto in qualsiasi momento eh? No bueno..per niente bueno. Ma va beh, dopo tutto la adora, se deve resistere al calore, diventerà lui stesso un torero caliente (?). <ehm...arrivati dici...vuoi dire che quella casupola in mezzo al nulla...è la nostra soluzione? F*ck, come faccio a fidarmi di uno che vive qua in mezzo!> deglutisce mentre la sua fine è semre più vicina. Giungerebbero quindi a destinazion, e prima ancora che Furaya possa parlare, il corvino scrutere con sguardo sottile quella strana figura in canotta <sei seria...? Il vecchietto in canotta è la soluzione? Dai, se volevi farmi uno scherzo non era il caso...> direbbe prorio lui che indossa comunque una canotta. Seguirebbe Furaya nel caso lei si avvicinasse in risposta al cenno di quel tizio ed in quel momento rimarrebbe un pò intimorito, un paio di passi indietro, guardandosi intorno con fare nervoso. Eh si. Paura eh?[ch on] Quando si tratta di rischio e pericolo, solitamente, Saisashi è bravo ad attirarne tanto quanto la Nara che, seppur ostenti l'egoistico desiderio di mantenere la pace, finisce impelagata in guerre e battaglie d'ogni genere. La dura vita dell'Hokage! La figura che stanno cercando li sta aspettando sulla soglia di casa, come se li avesse sentiti arrivare e fosse già pronto al peggio. Ed anche lei lo è tutto sommato. E' un vecchio ed è quasi certa che non si tratterà d'una discussione pacifica e tanto tranquilla come vorrebbero loro due. Proseguirebbe nel suo avanzare per cercare di raggiungere la struttura in legno nel quale abita questo strano vecchietto, nel bel mezzo dei vulcani. <...> Un'occhiata in tralice è l'unica risposta che vorrebbe lanciare alla volta di Saisashi, tirandone appena il braccio con un lieve strattone e avanzando con ampie falcate. Cerca di non mettere il piede in qualche anfratto, attenta ovviamente agli spostamenti che andrebbe a compiere per avvicinarsi ulteriormente. Il vecchio pare anche attirarne l'attenzione per cui potrebbe essere volenteroso nell'aiutare la coppietta in questione. Ammesso Saisashi non faccia qualcosa di sbagliato che ne causi il fastidio generale. <Non ho deciso io dove trovarlo né dove lui abitasse, ma mi hanno detto che è il migliore nel suo lavoro> Si stringe nelle spalle, mentre dovrebbe ormai riuscire a portarsi nei pressi e a ridurre la distanza che li separava da questi. <quindi, fidiamoci di lui!> Avrà pur sempre al cospetto l'Hokage in persona, pertanto è fiduciosa delle risposte che potrà ottenere. Quindi, qualora niente e nessuno ne abbia fermato l'avvicinamento, dovrebbe riuscire a trovarsi nei pressi di quest'anziano signore dai capelli verdi fighissimi. <Ahm... Salve? E' lei Kinmochi Kusaga?> Ci prova, aggrotta le sopracciglia a sua volta. <Avrei bisogno di discutere con lei circa la possibile esistenza d'un sigillo particolare.> Passa subito al dunque poiché non ha tempo da perdere né vuole che venga perso in questo modo senza ottener nulla in cambio od anche una parvenza di soluzione. [Chk ON]Guardate come Saisashi giudica subito un libro dalla copertina! Insomma non si presenterà al meglio ma rimane comunque un pensionato che non sopporta più i ninja e il loro mondo, insomma un po’ di rispetto! Sottolineiamo anche il fatto che se li ha fatti avvicinare è solo perché ha riconosciuto la figura dell’Hokage e per quanto non si senta di dovere niente a nessuno, insomma lei rimane una figura importante in quel mondo di cui ha fatto parte e da cui non potrà mai fuggire davvero, nemmeno abitare lì in mezzo al nulla può aiutarlo. Lo sguardo si sposta verso la donna appunta che per prima va a parlare, annuisce in segno d’assenso a quella prima domanda <le avranno anche detto che non mi occupo più di certi argomenti> replica lui, freddo senza un minimo di interesse in quel caso, talmente tanto poco interessato che non si alza e nemmeno fa la grazia di invitarli ad entrare in casa, resta così seduto sui suoi stessi gradini in totale silenzio per qualche attimo. Lo sguardo si posa dalla Nara fino al ragazzo come a voler analizzare il rapporto tra i due, il legame che essi hanno. Decisamente più serio di come appare vero? Così imparate a non giudicare un libro dalla copertina! Passano gli istanti in cui si permette di analizzare la coppia senza un minimo di pudore <ma lei è l’Hokage> replica solo ora, lasciando quindi intendere che per quanto si sia allontanato volontariamente dalla società ha ancora abbastanza cervello da non disinteressarsi completamente dei cambi e soprattutto dei potere <quindi potrei farle un favore> sorride appena affilato <a rendere s’intende> aggiunge quindi a bassa voce, lasciando che lei capisca fin troppo bene cosa vuole in cambio. Una promessa per ora ma un favore che spera proprio lei renderà al momento più opportuno, alla fine è il balurdo della pace no? Rappresenta tutto ciò che di onesto e buono esiste a Konoha come oserebbe mai sottrarsi dall’aiutare un amico? Ecco. <di cosa si tratta?> domanda infine, andando al sodo. Non ha intenzione di discutere sul prezzo, è stato abbastanza chiaro in questo alla fine PER ORA non ha chiesto proprio niente[ambient chiuso]
Le espressioni del sublime sono in continuo mutamento, dal nervosismo, al buffo, al disorientato. Ancora poco e potrebbe decidere di svignarsela. Tuttavia verrebbe strattonato con la forza aggrazziata di Fru Fru, la forza di un fottuto Kage, il che lo farebbe desistere dal fare scemenze. <pfff..spero che sia così...e niente punture...ho troppa paura degli aghi sigh> direbbe tremando con aria spaventata di un bambino al primo prelievo. <io mi fido di te...di lui non lo so. > direbbe mantenendo quel fare imbronciato, dovuto alla situazione a cui non è per nulla propenso. Non sapere nulla di ciò che gli spetta lo fa incazzare e rabbrividire. Chissà che strane idee si è fatto. Un piccolo sorriso ed una risata trattenuta, girando il volto così da non essere visto, al sentire il pronunciare il nome del vecchio..Kin...Mochi? Ma seriamente? Troppo buffo. Il vecchio li squadra con fare non poco ostico, sembra un osso duro, ma Saisashi non è da meno. <quindi...? Cosa potrebbe fare per aiutarci...se ha intenzione di usare degli aghi, potete stare freschi!> direbbe come se questa fosse lapriorità. GLi ha dato pure del lei, vista l'età, ma solo perchè voleva far bella figura con Furaya. Se no poi chi la sente nella tenda <beh...forse Furaya sarà in grado di spiegarle meglio. Ma ho qualcosa, dentro la testa. Una presenza, che mi sussurra...che vedo nei sogni...che mi porta in momenti di incoscienza intrappolandomi quasi in una strana realtà parallela, che vedo solo io dentro la mia testa...io la vedo solo come una sagoma nera..con una voce terribilmente..da brividi...eppure convincente. Mi suggerisce cose terribili, mi racconta storie su ciò che mi hanno fatto e ciò che dovrei fare...eppure io non ho memoria, e non so se quel che dice sia vero e soprattutto come mi sono ritrovato ad avere questa cosa nella mia testa...so bene che è qualcosa di maligno...eppure mi ritrovo spesso a cededere alle sue parole...come se fosse in grado di prendere il sopravvento e, come mi vedo spesso nella mia testa, legarmi senza darmi libertà di scelta...lo so , sono pazzo....ma è quel che vedo...> direbbe in uno strano momento di serietà. Non è qui per fare stupidaggni, ha detto che si sarebbe fatto aiutare da Furaya e mantiene sempre la promessa. Vuole darle fiducia e capire cosa fare per essere aiutato da quel vecchiaccio [ch on] Il vecchio le si rivolge e, dopo qualche altro attimo di riflessione, la riconosce in quanto Hokage. Non si occupa più di quel ruolo, questo lo sa anche lei, ma è senza dubbio colui il quale conosce maggiormente le tecniche di sigillo e confinamento. Lasciando la mano del ragazzo, si esibirebbe in un inchino alla di lui volta, chinandosi con il busto e ponendo le braccia lungo i rispettivi fianchi. Si raddrizzerebbe soltanto in un secondo momento, facendo passar pochi attimi in quella posizione di saluto. <Lo so bene e mi spiace importunarla> Lo sguardo serio e l'attenzione alle parole usate fanno però ben capire quanto sia importante per lei un incontro del genere, tanto da portarla effettivamente a farne richiesta comunque. Una volta trovato, non intende tornarsene al Villaggio a mani vuote. <tuttavia, non sapevo a chi altro rivolgermi e lei è il migliore nel suo settore. Od era.> Solleva gli occhi al cielo, correggendosi anche in merito alle parole altrui. Il semplice fatto che chieda qualcosa in cambio è talmente ovvio da esserne già consapevole, prima ancor di poterlo incontrare. La mandritta verrebbe poggiata poi sull'avambraccio di Saisashi, come a volergli indicare in maniera indiretta che deve stare calmo, che va bene spiegarsi ma non deve fare come il suo solito. Ecco. Gli occhi azzurri della Nara glissano in sua direzione proprio per guardarlo mentre spiega a Kinmochi della situazione che lo vede protagonista, portando alla luce il motivo per il quale sono lì. Tocca a lei però spiegare, adesso, cosa vorrebbero ottenere da lui. <Non sappiamo bene di cosa si tratti> Comincia col dire, melliflua nel suo disquisire, cercando di non girarci attorno e andar dritta al sodo. <sono riuscita a parlare con quest'entità o, comunque, a capirne le intenzioni. Sono collegata mentalmente a lui> Indicando appunto il Taijutser che le sta di fianco. <quindi, per questo motivo, ho avuto modo di capire più o meno ciò che ha dentro di sé. Non so se si possa definire una seconda personalità, ma credo agisca anche come quest'ultima. Non ha nessun sigillo apposto su di sé, oltre al mio> Del sigillo empatico sul pettorale sinistro. <e non abbiamo riscontrato nient'altro sul suo corpo che faccia pensare ad una possessione. In breve, non sappiamo veramente di cosa si possa trattare, tuttavia in stati di particolare stress viene istigato ulteriormente da questa voce.> Così come lo ha spiegato Saisashi, supportando la sua tesi e le sue spiegazioni, facendo in modo che tutto sia ben più chiaro. <Non conosco nessun metodo canonico per poter togliergli dalla testa questo "qualcosa" perché non mi sembra nulla di legato alla sfera mentale o normale d'un individuo.> Non è niente che la medicina sappia spiegare, praticamente. <E lui ha perso la memoria, ma secondo il mio parere potrebbe averla persa a causa proprio di questo male.> Inspira profondamente, prima di concludere. <Voglio sigillarglielo.> Socchiude appena le palpebre con un sospiro pesante, tornando a fissar subito dopo proprio Kinmochi. <Mi dica cosa vuole in cambio e gliela procurerò. Ho bisogno- abbiamo bisogno del suo aiuto.> Conclude, sicura di quel che ha pronunciato e senza mai abbassar lo sguardo. [Chk ON] Non solo lui pare farsi serio ma finalmente anche Saisashi che senza nemmeno farsi troppo pregare inizia a spiegare, a modo suo, quello che vede e che sente, insomma il problema. Riflette quindi il nostro pensionato andando ad osservarlo e fissandolo, ultimamente continuano a disturbarlo per problemi che proprio non lo riguardano, non ci sono più gli indipendenti di un tempo, mo tutti lo vogliono. Lasciando però perdere le sue idee in merito si presta davvero ad essere recettivo, tramite le descrizioni del ragazzo va a farsi almeno una piccola mappa mentale di quello che potrebbe essere il problema, una specie di tarlo? Decisione imposta, un sigillo che potrebbe tranquillamente aver ideato lui che in qualche modo orienta le scelte di quel chunin. Riflette con attenzione andando a cercare di immaginarsi il nocciolo della questione e del problema annuisce di tanto in tanto come per farlo proseguire nella sua descrizione <la pazzia non la posso sistemare> replica quindi alla fine di quel discorso <per tutto il resto basta solo la giusta motivazione> resta freddo, non è che sia colpito da quello che è accaduto a Saisashi, si tratta di uno sconosciuto ai suoi occhi, non ha valore per lui, Un’occhiataccia a Furaya per quel suo “era il migliore” ma nulla di più, qui si parla di affari. Più i due parlano più nella sua mente si forma la soluzione, a lui lampante e semplice solo perché negli anni di lavoro aveva già elaborato qualcosa con un simile scopo, a quanto pare non dovrà nemmeno sporcarsi troppo le mani <un favore Decimo> replica quindi <io faccio un favore a voi e lei un giorno, quando verrò a riscuotere, farà un favore a me> semplice no? Con queste parole andrebbe ad alzarsi per poi entrare in casa. Li lascia fuori senza preoccuparsi di farli accomodare o delle formalità. Dentro sentirete un lieve trambusto come se stesse facendo qualcosa <accettate?> un urlo dall’interno, una domanda molto semplice ma la cui risposta non è così facile, Furaya sarà pronta ad un simile patto? Non è chiaro se e quando riscuoterà, ancora meno chiaro quale sarà il favore ma è proprio questa la sfida. In ogni caso lui è ancora dentro la casetta a far casino, come se stesse producendo qualcosa. [ambient chiuso]
La sua descrizione, seppur non sia entrato nei minimi dettagli, forse per paura di dare ulteriori informazioni di ciò che sente e vede nella sua testa a Furaya, non pare sbalordire più di tanto il vecchio. Questo lascia piuttosto perplesso il corvino, che non riesce ad intendere se la causa della tranquillità sia indice del menefreghismo oppure della sua esperienza in grado di fornire facilmente una soluzione. Eppure non ci crede che possa essere tutto risolto così in modo semplice. Con aria seria, fissa il vecchio nel suo dire, stringendo i pugni ai lati del corpo in una morsa nervosa mentre andrebbe a stringere i denti. <io...avrei una richiesta. So che per il mio bene, sigillare questa cosa è sicuramente necessario...e voglio farlo per poter continuare a portare su di me parte del peso del Kage, come promesso. Tuttavia....non ho idea di cosa mi sia successo in questi anni, e quella che ho scoperto essere la mia sensei, mi ha accennato alcune cose, tra cui la mia fuga dal villaggio in cerca di Lind...sono passati forse 6 anni, eppure non ho ricordo. Se ci fosse un modo...qualsiasi...anche il più doloroso possibile, per poter venire a conoscenza dei miei ricordi, scoprire quale bastardo o cosa mi abbia fatto questo...per poterlo in qualche modo raggiungere e spaccargli il c**o per tutto il dolore che ho patito, creato e rischio di creare...allora le chiedo di applicarlo... e se può essere d'aiut...> direbbe sollevando la folta chioma corvina che copre la fronte in modo selvaggio, mostreando così il viso per intero, ed indicando ocn la destrorsa la profonda cicatrice che solca i viso partendo da sopra dell'occhio sinistro fino a scendere alla guancia. <a quanto pare questa non c'era prima...non so se possa servire a qualcosa o se possa derivare da tutto questo. Ma sono tutte le informazioni che ho. > Concluderebbe ascoltando successivamente la sua richiesta <Furaya...sei sicura di essere disposta a tanto per me...? Potrebbe chiederti qualsiasi cosa...e se....fosse un favore SESSUALE?! BLEARGH, no non potrei farcela! Pensaci bene!> direbbe tirando fuori la lingua con una smorfia schifata [ch on] Deve accettare. Qualunque sia la posta in gioco, qualsiasi possa essere ciò che Kinmochi chiederà loro in cambio, non può tirarsi indietro. Inspira profondamente, gonfia la cassa toracica e deve decidere come comportarsi. La decisione grava nuovamente sulle sue spalle, ma si tratta di Saisashi. Non può tirarsi indietro né vuole farlo. E' così vicina alla soluzione del problema che tirarsi indietro soltanto perché deve dargli qualcosa in cambio è fuori discussione. Lascia che Saisashi possa parlare, spiegare le sue intenzioni e far comprender meglio la situazione anche al vecchio con il quale stanno avendo questa pacifica discussione. Se tale la si possa deinire, al momento. Si morde il labbro inferiore, annuendo distrattamente e portando le braccia a difesa del petto. <Saisa> Lo richiama, stringendo appena la presa sul suo avambraccio, necessita di contatto fisico e lo vuole soltanto da lui. <sono arrivata fin qui per garantirti un aiuto e ho promesso che l'avrei trovato> Assottiglia appena lo sguardo, mostrando un debole accenno di sorriso. <non mi tirerò indietro adesso che ci siamo tanto vicini> Crede e spera che sia veramente così. <inoltre, hai acconsentito a farti aiutare da me.> Senza ribattere e senza battibecchi vari che avrebbero potuto fermare tutto questo. Infine, tornerebbe a squadrare Kinmochi che però è entrato nella sua abitazione, facendo trambusto all'interno come se stesse cercando qualcosa d'interessante e che possa dar loro. <Purché non mi chieda atti che vadano contro al Villaggio o al mio ruolo> Sua principale preoccupazione. <e... beh> Lanciando un'occhiata di sottecchi, di nuovo, a Saisashi. <atti osceni> Arrossendo appena sulle gote, attorcigliandosi una ciocca di capelli all'indice mancino. <sono sicura di poter accettare qualunque favore lei mi chieda.> E conclude così, accettando pur senza sapere, come se avesse di fronte una scatola chiusa e accettasse qualsiasi cosa vi sia all'interno di essa. <Voglio dapprima essere certa, però, che funzioni.> Perché altrimenti qualsiasi patto sarebbe del tutto vano e dovrebbero ricominciare a cercare. [Chk ON] Esce da quella casa, in mano un pezzo di rotolo scarabocchiato che non è ancora il momento di svelare. Le domande di Saisashi hanno un senso ma l’unica risposta che trova è una scrollata di spalle <per i ricordi non ho nulla> ammette lui semplicemente <potresti averli rimossi a causa di un trauma nel subconscio, gli unici a violare certe barriere sono gli esperti nelle illusioni> ammette lui senza farsi troppi problemi, menefreghismo? Forse sì o più semplicemente è stanco di quella vita, stanco di risolvere i casini altrui per dei compensi che pian piano perdono il loro valore. Lo studio di anni gli permette tutt’ora di guadagnare senza fare fatica, senza doverci davvero mettere dell’impegno <io posso solo sigillare questa parte di te, continuerà ad esistere solo che verrà rinchiusa> spiega in maniera molto semplice ciò che farà per lui. Sorride quindi lui alle parole dell’Hokage <non lederei mai volontariamente al villaggio> replica semplicemente lasciando quindi che la mano riveli quel pezzo di carta appena disegnato. Lo tende verso la donna, perché alla fine è con lei che sta concludendo un affare. Su di esso una piccola mappa del suo vecchio ufficio nella sede dei cdf, una libreria è segnata con una grossa “x” sopra <nel mio vecchio ufficio dietro alla libreria che ho segnato troverete una conca, in essa troverete un fuuda, il sigillo che vi serve è lì, diciamo che ero un lavoratore instancabile. Vi pregherei di rimetterlo a posto dopo averlo usato> e con queste parole, appena loro andranno a prendere quella mappetta, si limiterà a tornare a sedersi, quanto sarà o meno facile trovarlo sta a loro, quando potrebbe risultare difficoltoso entrare nell’ufficio beh, dovranno scoprirlo[ambient chiuso][fate pure end]
Sente il proprio avambraccio venir stretto più forte da Furaya come a volerlo rassicurare. In quel momento non può far altro che guardarla, nel suo splendore, con aria sognante...giusto qualche istante, tanto basta per sorriderle in silenzio e ricordarsi di quanto si senta fortunato ad avere una ragazza così tosta tutta per lui. <e va bene. Hai ragione. > conclude annuendo rassegnato, non potendo trovare scuse. <ho promesso. Farò quel che dici. In effetti pensandoci bene il suuublime sottoscritto, potrebbe valere anche più di un favore...eh?? Dico bene??> direbbe spolliciandole con la mancina con un'aria da principe azzurro ammiccante, giusto per tentare di farla ridere e spezzare quell'aria tesa. Si incupisce leggermnete sentendo la risposta negativa del vecchiaccio , che pare non poterlo aiutare per i suoi ricordi. < e poi se non si tratta di atti osceni va bene. MI RACCOMANDO VECCHIO!> alza la voce mentre lui è ancora nella casupola per farsi sentire. Poco dopo il nonnetto uscirebbe con qualcosa in mano <uhm...peccato. Ma ha già detto quanto basta. Cercherò qualsiasi stronzo capace di ipnotizzarmi con quelle strambe arti illusorie da checca. Mi aiuterai a cercare chi possa aiutarmi vero te...tes...> no non ce la può ancora fare, diventerebbe rosso come un idiota <Furaya?> conclude la domanda grattandosi nervosamente la nuca con la mancina. Andrebbe poi ad osservare silente la consegna di quello che potrebbe rivelarsi la soluzione. A quanto pare la gita non è finita <uff...ora dobbiamo un altra camminata al sole sigh...pure postini ci tocca diventare...> direbbe rassegnato, sperava di poter concludere tutto li, e subito. <sono nelle tue mani. Ti seguo. > stringe la destrorsa in un pugno serrato di fronte al volto , con aria decisa. Quando Saisa si mette in testaqualcosa, non ci sono cazzi. CI RIESCE! Dopo tutto, se ha conquistato il cuore della Kage, potrebbe fare qualunque cosa. Verso nuovi orizzonti! Sperando non facciano male e che non ci siano punture [end] Per fortuna, il vecchiaccio comprende le loro paturnie assieme ai discorsi che gli hanno propinato e Saisashi non ribatte oltre innanzi alla decisione di Furaya d'aiutarlo. Ha sempre dimostrato che per lui e per il Villaggio farebbe qualsiasi cosa, altrimenti non vi si troverebbe neppure lì al suo fianco. Kinmochi, dopo poco, esce fuori dalla sua catapecchia per porgere alla donna qualcosa: un rotolo? Una mappa? Non saprebbe dirlo con esattezza finché non l'avrà tra le mani. Segue la sua spiegazione, tendendo l'arto destrorso col palmo aperto e rivolto verso il cielo. Aspetta che possa prenderlo, annuendo man mano alla sua dichiarazione d'intenti. <La ringrazio infinitamente.> China nuovamente il busto innanzi, come poc'anzi, per ringraziarlo in maniera ufficiale ed adeguata. Lei non si rimangia mai la parola data, specialmente se questa serve per aiutare chi è in difficoltà. <Vorrei evitare le illusioni, ma se proprio non se ne potrà far a meno e le potremo usare per aiutarti, so già a chi chiedere.> Yukio Kokketsu, l'Hasukage che sicuramente non potrà dirle di no considerando l'aiuto che reciprocamente si stanno dando. E, qualora non intenda farlo lui, beh, l'importante è che gli trovi qualcun altro in grado di farlo. <Nessun problema.> Aggiunge ancor una volta verso il vecchio, iniziando ad incamminarsi al fianco di Saisashi. <Ne farò buon uso.> D'altronde, devono tornare da lui non appena riusciranno a recuperarlo. <Andiamo.> Pronuncia all'indirizzo del corvino, cosicché possano tornare al Villaggio... camminando. Potrebbe anche sfruttare la Dislocazione, ma non siamo pro player e non intende sprecare del Chakra per uno spostamento del genere. I Monti Ardenti non sono lontanissimi da Konoha! [END]