Giocata del 02/06/2020 dalle 16:08 alle 18:27 nella chat "Ponte Tenchi"
C'erano una volta... Una Ishiba ed una Senjuu nel Paese dell'Erba. Si sono lasciate la nebbia alle spalle, recandosi in un luogo piuttosto soleggiato. Fortunatamente per loro, questa non è una storia e, sfortunatamente, non è detto che finisca con un lieto fine od un "vissero felici e contenti" come tutte le altre storielle che si raccontano ai bambini. La vita è ben diversa da quella che tutti sognano e, prima o poi, si sarà costretti a fare delle scelte oppure semplicemente sopravvivere alle avversità che si parano di fronte ad ognuno di noi. Tra Kusa e Iwa, un Villaggio che ben poche persone tengono in considerazione per qualche motivo, v'è un ponte neppur troppo grande. Ha una lunghezza di venti metri appena ed una larghezza di ben quattro. Rispetto al Ponte Naruto che collega Uzu no Kuni a Kiri, beh, c'è una bella quanto sostanziale differenza. Le travi sono di legno, tante piccole assi unite tra di loro con dei chiodi. Sotto questo ponte, v'è un precipizio che termina su un piccolo fiumiciattolo sottostante. Finché il ponte è in piedi, ciò che vi è sotto non sarà assolutamente per loro due un problema. Tamaki Ishiba e Tenshi Senjuu si trovano all'imbocco del ponte, privo di scalini ma collegato direttamente al terreno e ben piantato in esso. Il corrimano è d'un rosso acceso che, sotto la luce del sole, appare brillante e ne riflette alcuni raggi. Devono avvicinarsi per poter captare qualcosa -qualunque cosa- pertanto è bene che non si fermino innanzi alle prime apparenze. Il terreno nei pressi del ponte è brullo, ricco di erbetta e piccoli arbusti che fanno da contorno allo scenario di quest'oggi. Cosa si prospetterà loro di fronte? Un nuovo assalto nemico? Morte e distruzione? O soltanto delle tracce da riscontrare e riportare in saccoccia per completare in maniera efficace la missione. [Missione LvL C - CHIUSA | Turni liberi - Nessun tempo limite per la prima]
E' la prima volta che si trova nel Paese dell'Erba. Non c'era mai stata prima d'ora, così ha deciso di rimanere qualche giorno lì, in un villaggio non lontano da Kusa. Perché si trova lì? Semplicemente, una missione da portare a termine. Non che le interessi poi molto della missione in sé. Si rende disponibile solo per migliorarsi. Solo per dimostrare quanto forte sia diventata. Per mostrare agli altri la potenza e la bellezza dell'oscurità, così come Kioshi aveva fatto con lei. Probabilmente, non farà ritorno a Konoha: deve ancora trovare il proprio posto nel mondo e quel villaggio, ormai, non le appartiene più. Sul capo, infatti, non porta più nessun coprifronte. Ha fatto una scelta. Tagliare i legami. E ciò include anche stroncare il rapporto con il proprio villaggio. Perché Konoha stava per ucciderla. Era il villaggio a comandarla come una pedina. E' stato il villaggio a strapparle via tutto. E adesso non sente più l'appartenenza ad esso. Non vuole più essere mossa da nessuno. Combatterà la guerra per sé. Per migliorarsi, giorno dopo giorno. E per dimostrare al mondo quanto si possa diventare forti da soli. Indossa semplicemente un top nero a maniche lunghe e dei pantaloni larghi, anch'essi neri, che si stringono in vita ed alle caviglie. Sulla coscia destra tiene legate delle fasce elastiche bianche che reggono il portakunai nero, all'interno del quale tiene varie armi e dei tonici. Ai piedi porta delle scarpe di tela nere, logorate dal tempo e dall'uso. Il polso sinistro, al quale di solito teneva legato il bracciale rosso che Onosuke le aveva regalato, è libero, come difatti è stato nelle ultime settimane. Nessun bracciale lo contorna. Le mani, velocemente, verrebbero portate al petto, congiungendole e formando il sigillo della capra. Immaginerebbe, a quel punto, due sfere: una nera, l'altra viola. La prima, all'altezza della fronte, simboleggerebbe la propria forza spirituale. Da cosa è composta quest'ultima? Semplicemente, dal proprio buio. E' la vera essenza di sé. Quell'essenza che per troppo tempo era stata celata agli occhi altrui ed ai propri. La seconda, all'altezza del ventre, rappresenterebbe la propria forza fisica. Essa è composta da tutti i suoi sforzi. Da tutte le volte in cui si è impegnata al massimo. Dal potere che, poco alla volta, la rosata va acquisendo. E comincerebbe a far roteare le due sfere, dapprima sul loro asse. Poi le spingerebbe, l'una verso l'altra, all'altezza del petto. Qui, in un vortice scuro, cercherebbe di unirle, formando una sola sfera: quella del Chakra. Unica parte di lei che brilla ancora. E, se il richiamo fosse andato a buon fine, quella grande forza invaderebbe ogni sua cellula. E lei ne assaporerebbe la forza. La potenza. Un respiro, prima di sciogliere il sigillo della Capra. Un respiro, prima di abbracciare nuovamente ciò che è diventata. Yami. Adesso, si trova davanti al ponte Tenchi, dove il dio ha fatto uno dei suoi attacchi. Si tratta di un ponticello, niente a che vedere con il Ponte Naruto, molto più grande di questo. La cosa positiva, però, è che esso è fatto di legno e questo potrebbe essere un vantaggio per la Senjuu. Gli occhi blu brillano, colpiti dai raggi solari, mentre un sorriso sadico si disegna sul suo volto. < Io sono Yami > direbbe solo adesso alla propria compagna di missione, rivolgendole uno sguardo inespressivo. Non che le importi il nome altrui, ma dovrebbe pur avvisarla se vedesse qualche pericolo incombente. [Tentativo richiamo del Chakra][Chakra 30/30][equip (tutto nel portakunai): 3xshuriken - 3xkunai - 2xcarta bomba - 2xtonico curativo - 1xtonico recupero chakra - 2xtonico curativo speciale - 2xtonico recupero chakra speciale - 2xfuuda con tronchetto sigillato] ~ E' una giornata importante. La sua prima effettiva missione da Genin, strano, non sa nemmeno quello che la sta aspettando al momento ma vuole scoprire il tutto al più presto. Sosachi non lo ha visto questa notte ed il ché la sta preoccupando, ma non deve pensarci o rischierebbe di fallire nel compito che le è stato dato. Si trovano a Kusa ormai, sono rientrati da Kiri e lei che tecnicamente sarebbe dovuta tornare a Konoha adesso ha preso nuovamente residenza in quel di Kusa, laddove ha sede il Clan Ishiba di cui ella è una componente per genetica. Ella indossa una camicetta bianca, una gonna corta, e stivaletti anche loro bianchi, in testa ha il Coprifronte di Kusa, mentre al Braccio quello di Oto - Un regalo dell'amato Doku - così come la Collana con la nota musicale del suddetto Paese, indossata per portare con se sempre anche una parte di Sosachi. Sorride, in fondo non ha motivo di essere triste quando pensa a lui ma adesso deve concentrarsi sulla missione. Nel portaoggetti ha tutto l'occorrente, così come nel porta Kunai e Shuriken che starebbe adoperando dietro nel taschino della Gonna, mentre alle braccia i Vambracci che le regalò il Golden Hero la notte prima dell'esame Genin, qualcosa che custodisce con sé da parecchio tempo ormai. Osserva la compagna di missione, sorridendole <Salve. Io sono Tamaki, e sono contenta di avere al mio fianco una Donna, questa missione ha il successo garantito ahaha!> Ride perché crede che le donne siano superiori agli uomini, ed in fondo, sappiamo tutti che è dannatamente vero! Ella starebbe lì dinnanzi al Ponte Tenshi, non dicendo niente e provando ad adocchiare al meglio la Zona circostante. E nel mentre le mani vanno ad altezza del Busto, chiudendo gli occhi e componendo il sigillo della capra creando un intreccio con le proprie dita. Da lì lascerebbe il proprio corpo dividersi su di una asse verticale, con le sfere mentali e fisiche che andrebbero a fondersi tra di loro e generare una distesa di Chakra in ogni angolo della Ishiba. Ella proverebbe dunque a richiamare il proprio Chakra, tra cui quello elementare Futon, senza però concentrarsi sull'Innata Ishibaku, non crede possa servirle al momento anche se ha della carta nascosta nella Gonna. Potrebbe sempre tornarle utile in fondo! [Tentativo Impasto Chakra][Equipaggiamento: Tutto quello in Scheda]. Sia Tamaki che Tenshi riescono a richiamare correttamente il proprio Chakra, formando il sigillo caprino e, subito dopo, compiendo la normale procedura per l'unione delle due sfere -fisica e spirituale- per unirle in un'unica concentrazione di Chakra che, dal centro del petto, si espande per tutto il resto del corpo delle due giovani fanciulle. Trovatesi or di fronte al ponte, appaiono come un'accoppiata totalmente differente tra di loro. Tamaki sembra solare, una normale Genin del Villaggio dell'Erba, per quanto la gente di lì sia solitamente meno buona e solare di quanto possa esserlo lei. Dall'altra, invece, abbiamo una Konohana che, per modi di fare, or come ora, non apparirebbe neppur tale. E' come se si fossero scambiate i ruoli e siano ambedue nel Villaggio d'origine sbagliato. Ma le constatazioni non sono qualcosa di cui dobbiamo interessarci quest'oggi, poiché l'attacco del Finto Dio ha causato non pochi problemi. Ci sono delle tracce da trovare, le quali però non staranno lì a lungo. L'unica cosa che veramente potrete vedere adesso, man mano che vi avvicinate al ponte, è la mancanza di alcune assi. Alcune, però, è dire poco. Qualora effettuassero appena un metro o due, potrebbero finalmente iniziare a vedere la distruzione che quell'essere ha lasciato non poco tempo prima, ossia nel momento esatto in cui è stato richiesto il rientro dei Ninja nei rispettivi Villaggi d'appartenenza per questa motivazione. Almeno dieci metri del Ponte Tenchi non esistono più e le ragazze devono far qualcosa per poter trovare delle tracce sostanziali. Il Ponte è stato soltanto un punto di passaggio per recarsi da Kusa ad Iwa, ragion per cui or loro si trovano nel punto allocato nel territorio dell'Erba. Manca il punto centrale del ponte, quello che sotto dà direttamente al precipizio del quale parlavamo poc'anzi, attraversato da un piccolo fiumiciattolo ed almeno un centinaio di metri a separarli. Cinque metri dal punto d'inizio e cinque metri dal punto finale: questo è rimasto del Ponte che, per chissà quale bontà divina, non è crollata del tutto. Sta a loro due decidere se proseguire o trovare delle tracce dapprima nel punto iniziale, tenendo ovviamente conto del fatto che per superare il cratere dovranno trovare una soluzione utile e degna di questo nome. [Missione LvL C - Turni: Tenshi > Tamaki][Nessun tempo limite, ma evitiamo di impiegarci troppo | Per dubbi/domande, contattate in pvt]
L'altra, per un motivo sconosciuto alla rosata, sembra sprizzante di gioia. Cos'è tutto quel colore che emana? Distoglierebbe lo sguardo, quasi infastidita dal modo di essere dell'altra, esattamente opposto al proprio. Non risponderebbe nemmeno alle parole di lei, d'altronde non le importa creare complicità. Le importa solo di portare a termine quella missione e dimostrare, ancora una volta, quanto sia forte. Perché le sue debolezze, lei le ha bruciate. Verrebbe compiuto qualche passo verso il ponte, ma subito il movimento s'arresterebbe, perché lo sguardo si sofferma su qualcosa di interessante: la parte centrale del ponte è stata completamente distrutta. Di esso, rimangono solamente cinque metri dal punto in cui si trovano loro ed altri cinque metri dalla parte opposta. < Mmm > mormorerebbe, compiendo altri passi su quelle assi di legno che sono rimaste lì, sperando che reggano il suo esile peso. Si avvicinerebbe al corrimano rosso, dalla parte sinistra del ponte, poggiando la mano su di esso e continuando a camminare. Osserverebbe quel lato di ciò che rimane del ponte, le sue assi di legno, qualche erbetta qua e là, strisciando la mano su quel corrimano, alla ricerca di eventuali polveri o oggetti che potrebbe percepire con il tatto. Poi, si fermerebbe, a qualche centimetro dallo strapiombo. La mano si allontanerebbe dal corrimano e le gambe verrebbero piegate, per abbassare il proprio baricentro verso il suolo. Lo sguardo, attento, osserverebbe quelle ultime assi prima del precipizio. La mano destra andrebbe a toccarle, per cercare di capire cosa abbia causato la distruzione del ponte. E, dunque, la mano verrebbe ritirata e portata al petto, insieme alla gemella. Entrambe si congiungerebbero, fino a formare il sigillo del Serpente. < Ho una soluzione > annuncerebbe all'altra, riferendosi ovviamente a quel precipizio da attraversare per poter arrivare dalla parte opposta. Difatti, ciò che vuole fare è attivare la propria innata e creare una passerella che possa portarle dall'altra parte. Immaginerebbe due sfere: una forte e dura, nei pressi del suo polso destro, che simboleggia il Doton, l'altra fluida e fresca, vicino al polso sinistro, che simboleggia il Suiton. Farebbe ruotare queste due sfere, spingendole con forza l'una verso l'altra. Non appena esse si toccherebbero, si unirebbero in un vortice veloce e creerebbero un nuovo elemento, fluido ma allo stesso tempo duro: il Mokuton. Se tutto fosse andato a buon fine, la sua innata sarebbe pronta a qualsiasi evenienza. Scioglierebbe così il sigillo del serpente, rialzandosi nuovamente in piedi e sgranchedosi le gambe. [2/4 osservazione/ricerca di eventuali indizi e spostamento di 5 mt. - 2/4 tentativo attivazione innata][equip lo stesso] *EDIT [Chakra 29/30 (sorry <3] ~ Sono state mandate a controllare fino a lì, ed ora non resta che vedere quello che le aspetta tutto sommato. Ella ha intenzione di andare fino in fondo, pensando intanto all'amato Sosachi che resta comunque accanto a lei sempre nonostante tutto. Sorride un attimo, tornando con la concentrazione verso la Donna di nome Yami, essendosi lei presentata come Tamaki ma senza precisare il Clan di appartenenza dal proprio nome. E' un dettaglio che non conoscono in molti e che ella tiene privato e conosciuto a pochi in fondo, come Sosachi, Sango, Furaya e Shinuja, pochi eletti. Sorride ancora mentre andrebbe a dire verso la Donna <Andiamo a vedere? Facciamo attenzione.> ormai il Chakra è stato richiamato correttamente, non possono temere nulla o meglio di essere colti alla sprovvista senza sapere come reagire. Ella muove il piede sinistro in avanti, successivamente il destro, provando tutto sommato a controllare il Ponte che appare per una bella manciata di metri distrutto, come se qualcuno fosse passato di lì creando del marasma generale. Sposta la testa a destra e manca, cercando con la concentrazione di notare quello che sta avvenendo, cercando di trovare indizi sul legno, cosa possa essere stato a distruggerlo e chissà chi, sta provando a creare nella propria mente un'analisi generale della situazione avvenuta in loro assenza. <Mh..> mugugna, tranquilla ancora mentre proverebbe ad applicare quello che le venne insegnato da Komamura, la Capo Clan Ishiba, immaginando il proprio corpo a galleggiare in una distesa di mare lontana ed isolata dal mondo intero.. lasciandosi pervadere dal proprio Chakra che dovrebbe prendere il sopravvento sul proprio corpo, mentre la mano va ad afferrare istintivamente un foglietto di carta e lo modella velocemente con l'afflusso di chakra per creare un Origami a forma di Fiore e provando a tenerlo nelle mani. Ha intenzione di risvegliare la propria capacità Innata, sapendo che potrebbe tornarle comunque utile tutto sommato. Ma nel frattempo i piedi dovrebbero condurla alla volta del Cratere, mantenendosi ad un metro di distanza (non volendo rischiare di caderci dentro) ma di provare ad affacciarsi con la testa in avanti e vedere quello che c'è sotto, se ci sono tracce di passaggi e movimenti sospetti.. Così come proverebbe a controllare le assi se sono spezzate, o tagliate di netto così da aiutarsi a comprendere se la distruzione del Ponte è stata accidentale durante una eventuale battaglia o intenzionale. La ricerca la ispira molto, non si è mai basata su compiti del genere, ma crede di poter fare la sua parte al momento!E la vista proverebbe tutto sommato a controllare anche quanti metri ci sono di distacco dal proprio punto fino all'altra parte del cratere, così da poter pensare ad un eventuale modo per oltrepassarlo [Chakra On][Chakra 34/35][1/4 Tentativo Spostamento 5mt/Osservazione Indizi][2/4 Tentativo Richiamo Innata Ishibaku I][Equipaggiamento: Tutto quello in Scheda]. Tenshi inizia a percorrere quei cinque metri che la conducono sul ponte. La mano poggia sul corrimano, cercando possibili presenze di tracce od oggetti vari che potrebbero essere lì rimasti. Il tatto non riscontra alcunché, a differenza della vista. Gli occhi della fanciulla possono notare come non sia stata una tecnica Katon a distruggere il ponte, poiché non vi sono bruciature e non v'è cenere. Le assi non sono annerite dal fuoco, anzi appaiono distrutte da un forte attacco. V'è stata una battaglia, questo potrete notarlo, ma non nessuno in particolare è riuscito a fermare l'avanzata del Finto Dio, ammesso fosse effettivamente da solo durante quest'atto di distruzione che ha deciso di compiere. D'altronde, non conoscono l'effettiva potenza di questi, anche se ne ha data stregua dimostrazione durante i vari atti e le varie copie che ha mandato in giro per Kiri e per il resto dei Villaggi dell'Alleanza. Alcune assi, in base a quel che potrà vedere TENSHI sotto di sé, essendo quella che più s'è avvicinata allo strapiombo tanto da fermarcisi a ben poca distanza per un'attenta visione di quanto la circonda, sono consumate ma non dal tempo, da agenti atmosferici o dal fuoco, come dicevamo prima. L'attacco è stato un concentrato d'acqua, le assi di legno sono marcite, come se fossero state troppo tempo immerse nell'acqua e si siano asciugate poi consecutivamente. Questo sta a significare che alle due estremità distrutte le assi sono CEDEVOLI, affatto resistenti come lo sono quelle poche rimaste. E, man mano, proprio la Senjuu potrà avvertire come il sostegno sotto i piedi possa venir meno rischiando di farla cadere dabbasso. Una trave si stacca di netto sotto di sé, finendo col cadere nel precipizio e raggiungere dopo qualche secondo, data l'altezza, proprio il fiumiciattolo sottostante. Può decidere di spostarsi o di lasciarsi cadere, ovvio, ma sappiamo bene che ci tiene ancor alla propria vita abbastanza da non volerla perdere in un modo tanto stupido. Ovviamente, il Mokuton viene attivato correttamente. Stessa cosa per Tamaki, la quale richiama l'Ishibaku, non prima d'essersi avvicinata a propria volta. Anch'ella potrà notare il motivo per il quale il ponte è stato distrutto, iniziando a potersi fare un'opinione degli attacchi commessi dal Finto Dio o chi per lui. Al tempo stesso, potrà notare delle tracce di sangue sull'altro pezzo di ponte, quello che tra loro ha almeno dieci metri di cratere a separarle. Sono delle piccole macchie, delle strisciate. A lei ragionare su come comportarsi e cosa pensarne in merito. Qualora voglia, trovandosi ad appena un metro e mezzo da Tenshi, potrà anche decidere d'aiutarla ad uscire da questo suo problema. [ 1/4 - Difesa Tenshi (Resto dei quarti libero) ][Missione LvL C - Turni: Tenshi > Tamaki][Nessun tempo limite, ma evitiamo di impiegarci troppo | Per dubbi/domande, contattate in pvt]
Per qualche istante si volta, osservando come l'altra prenda tra le mani un foglio di carta e ne faccia un origami. Cosa sta cercando di fare? Le sembra per caso il momento di giocare? Ovviamente, la Senjuu non conosce quella particolare innata di cui è dotata l'altra ed il fatto che, secondo la rosata, quello sia solo un gioco, la innervosisce, come se l'altra volesse perdere solo tempo. Distoglie nuovamente lo sguardo, quasi con aria stizzita, per riportarlo sulle assi di legno. Proprio nel momento in cui il Mokuton viene attivato, la rosata nota come quelle assi siano state consumate da un attacco. E vi è di più: si tratta di una tecnica suiton. Di fatti, il legno sotto ai suoi piedi è completamente marcio e sembrerebbe non reggere il peso di lei. E, proprio mentre pensa che sarebbe meglio spostarsi di lì, la trave che si trova sotto i propri piedi comincia a cedere. Mossa da un attimo di violenta lucidità, la genin andrebbe a piegare le proprie gambe di qualche centimetro, quanto basta per fare leva su di esse, per spingersi verso l'alto. Sta cercando di fare un salto all'indietro, di circa un metro, prima che sia troppo tardi. Così, i propri piedi andrebbero ad impattare contro il suolo e le proprie ginocchia attutirebbero l'atterraggio, piegandosi. Se ci fosse riuscita, adesso potrebbe vedere quelle assi venire giù e cadere a capofitto verso il torrente sotto di loro. Si allontanerebbe ancora di un ulteriore metro, per evitare di correre altri rischi. < Hanno usato una tecnica suiton > avvertirebbe la compagna, che intanto par aver trovato altri indizi. Il fatto che il legno sia marcio non è proprio un buon segno. Difatti, se creasse una passerella, essa potrebbe anche cedere sotto il proprio peso. Comunque, ci proverebbe ugualmente, perché in ogni caso, va trovata una soluzione. Farebbe fluire il proprio Chakra Mokuton dagli tsubo dei propri piedi verso le assi di legno sotto di sé. Cercherebbe di insinuarsi all'interno di esse, per arrivare nel punto in cui si trovava lei precedentemente. L'ultima trave dovrebbe essere in condizioni migliori rispetto a quella che è appena caduta, dato che poco prima precedeva quella completamente marcia. O, almeno, questo è ciò che spera. Per cui, cercherebbe di modellarla a proprio piacimento e, per quel che può, rinforzarla con il proprio chakra. Tenterebbe di allungarla verso l'altra sponda del ponte, creando una passerella lunga dieci metri e larga due. Prima di percorrerla, vorrebbe assicurarsi che essa sia agibile. [1/4 salto di 1 mt. all'indietro - 1/4 spostamento di 1 mt. all'indietro - 2/4 creazione passerella, 10 x 2 mt.][Chakra 28/30][equip lo stesso] ~ L'altra rischia di cadere sotto di sé per la rottura del Legno, non sa come intervenire, vorrebbe allungare la mano verso di lei per darle una base di appoggio con cui tirarla verso di sé. Ha intenzione tutto sommato di provare a muoversi anche lei, ma sembra che l'altra sappia contare su se stessa per questo tentativo di salvataggio quindi la lascia fare <Attenzione!> non prima di esclamare preoccupata verso la neo conosciuta, non sapendo cosa potrebbe accadere da un momento ad un altro. Sospira, si rilassa con la mente, osservando quelle tracce di Sangue che paiono attirare l'attenzione della Ishiba. E dunque ella in tutto questo farebbe in modo di controllare il Sangue che è stato rinvenuto dai propri occhi, muovendosi in codesta direzione, nel mentre adocchia il legno ormai marcito da acqua e colpito da Katon, come se fosse passato qualche giorno ormai dal misfatto. E loro cosa dovranno scoprire tutto sommato? Non lo sa nemmeno lei, ma al momento niente sembrerebbe essere chiaro per la Ishiba. Sospira, cercando di portare l'attenzione alla volta del Legno su cui si starebbe incamminando.. passi leggeri i propri, cercando prima di studiare le varie assi ed evitare di andare ad appoggiare i piedi su quelle deboli e che potrebbero sprofondare verso il basso. Non vuole correre lo stesso rischio della ragazzina Yami, dubbiosa che potrebbe accadere se non presta attenzione a dove mette i propri piedi. <Mmmh...> mormora preoccupata, non sprizza più felicità come fin da prima sapendo che le cose ora iniziano a farsi decisamente complicate e non può permettersi di sbagliare o fallire o chè, anche perchè ha qualcuno che potrebbe aspettarla in questo momento e non vuole farlo preoccupare. China le ginocchia verso il basso un attimo e piega anche la schiena in modo da studiare correttamente quello che è il sangue, volendo vedere la quantità della chiazza e se questo si propaga verso una specifica direzione dal punto di partenza, provando a captare se il malcapitato che ha perso quel sangue possa essere caduto dal Ponte Tenshi. Insomma, sfrutta l'intelligenza per arrivare ad un punto di svolta ed avere qualche dettaglio o indizio interessante. Intanto il Chakra permane attivo dentro di lei, ricoprendo ogni parte del proprio corpo e facendola stare tranquilla, così come la sua innata Ishibaku che non smette di far affluire il chakra anche esternamente al corpo in modo da poter maneggiare la carta con una facilità ingente. <Vediamo un po' cosa ci dice questo.> Mentre con un dito proverebbe a toccare il suddetto Sangue per capire se è asciutto e coagulato da giorni ormai, o se è ancora fresco.. per poi portare il dito alla volta del naso e odorarlo attentamente e ripetute volte. Vuole studiare la traccia fino in fondo e prendere tutto quello che essa potrebbe donarle al momento. <Suiton? O una Senjuu.> Dovrebbe riuscire a vedere l'altra creare quelle travi di Legno, e non è una sprovveduta da non conoscere l'arte del Legno, molto importante in fondo, al pari degli Uchiha. Non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi con una di loro. <Interessante.> Ammette, la cosa la stuzzica abbastanza, ma per ora si concentra sul Sangue. <Qui c'è del sangue, sto cercando di capire dove porta.> Le rivela infine [Chakra On][Chakra 33/35][Tentativo Studio Sangue 2/4][Equipaggiamento: Tutto quello in Scheda].
Giocata del 08/06/2020 dalle 15:45 alle 18:30 nella chat "Ponte Tenchi"
Tenshi deve spostarsi per evitare che possa cadere dabbasso, essendo cedute alcune assi del ponte grazie ad un attacco dell'arte dell'Acqua da parte del finto Dio. Che sia un abile utilizzatore degli elementi è noto, ma è stato spesso visto utilizzare tecniche simili. Che poi abbiano un alto tasso distruttivo non è innaturale. Inoltre, il ponte Tenchi è - forse è meglio dire "era" - composto da assi di legno, a differenza del Ponte Naruto che è costruito in cemento. Era. Oh, insomma, basta distruggere i ponti! Che vi hanno fatto? Torniamo ai nostri affari. Tenshi salta all'indietro di appena un metro, il limite minimo essenziale per riuscire nella sua impresa e non cadere di sotto. Oltre a riuscire in ciò, indietreggia di un metro ulteriore per riuscire conseguentemente a creare una passerella di legno che partirebbe dal punto distrutto. Le radici si saldano nella struttura lignea, la ragazza incanala il suo Chakra per permettere alla compagna di andare oltre e riuscire ad oltrepassare quel tratto rotto del ponte stesso. La passerella non è eccessivamente grande, dieci metri di lunghezza per due di larghezza, ma ciò è più che sufficiente per permettere ad entrambe di portarsi dall'altro lato. Non si spostano ancora, eccetto Tamaki che si porterebbe in direzione del lato prefissato dove ha potuto intravedere del sangue. Tenshi resta a dieci metri da Tamaki, dovendo appunto percorrere il ponte creato dalla sua stessa abilità Mokuton. L'Ishiba potrà notare come il sangue sia sì rappreso, quindi non è lì da poco ma che, al tempo stesso, non è neppur tanto asciutto da esserci stato per molto tempo. Non vi è alcun corpo tuttavia dove si trovano. Sta a loro indagare in merito. Qualora Tamaki rialzasse lo sguardo da terra, oltre l'altra estremità del ponte, potrà notare l'arrivo di due figure mascherate e vestite con pettorine, mantelline e divise Ninja d'assalto. Sono Anbu, sarà abbastanza chiaro. Riportano l'effige di Kusa sulla fronte, le cui striature sulla maschera recano proprio un colorito verdastro rispetto a quelle di Konoha che rispecchiano il rosso del Fuoco. Le nostre amichette di quartiere possono decidere cosa fare, tenendo pur sempre conto delle distanze che al momento le dividono e dell'arrivo di due Anbu. Essi sono a circa quindici metri, quindi a breve dovrebbero facilmente raggiungerle e intravederle meglio. Chiaramente, va ricordato il fine ultimo della missione! [Missione lvl C - Chiusa][Turni: Tenshi > Tamaki][Distanza Tenshi>Tamaki: 10m | Distanza Tamaki>Anbu: 15m | Distanza Tenshi>Anbu: 25m][Per info/dubbi: sapete dove contattarmi!]
La passerella è stata creata correttamente e sembra che il proprio chakra abbia rafforzato quelle assi marce. Difatti, l'altra la percorre senza problemi, senza prima, però, assicurarsi se fosse stabile. Un azzardo o, semplicemente, fiducia? Di certo, la rosata non sarebbe la persona giusta di cui fidarsi. Ma in quel momento deve fare di tutto per far sì che quella missione sia un successo. Non può permettersi un fallimento. Se ciò comporta lavorare in squadra, allora lei lo farà, come ha sempre fatto finora. Non che le importi qualcosa dell'altra, probabilmente dopo quella missione non la rivedrà più. L'anima altrui è troppo candida e quel bagliore che emana quasi la disturba. In ogni caso, aspetta prima che la compagna arrivi dall'altra parte della passerella, per poi percorrerla anche lei e diminuire quella distanza tra loro. Verrebbero percorsi in tutto dieci metri e, solo adesso, noterebbe anche lei quel sangue rappreso, forse lì da un giorno o da qualche ora. Si avvicinerebbe adesso, per cercare di sfruttare le proprie capacità mediche che, nonostante tutto, non l'hanno mai abbandonata. Si abbasserebbe, analizzandolo con lo sguardo, cercando di carpire altre informazioni che potrebbero risultare utili. Una domanda, nel frattempo, le verrebbe in mente: quel sangue si trova lì, ma il ferito, o l'eventuale cadavere, dov'è? Forse è stato spostato? O forse è stato fatto cadere giù, nel torrente sotto di loro? Lo sguardo attento cercherebbe eventuali tracce di trascinamento o spostamento, per cercare di capire se effettivamente sia stato spostato o si sia allontanato da sé. Ma sarebbe proprio nel momento in cui lo sguardo si muove a cercare altre tracce, che esso incrocia qualcosa. O qualcuno. Potrebbe vedere due figure con una maschera in volto ed un corpifronte, appartenente al villaggio di Kusa. Si tratta di due ANBU del paese dell'Erba. Raddrizzerebbe la propria schiena, puntando uno sguardo inquisitore su quelle due figure che avanzano verso le due genin. Non si muoverebbe, non cercherebbe di avanzare. Resterebbe semplicemente lì, a cercare di capire se essi siano effettivamente ANBU o se si tratti di qualcuno manovrato dal dio. Perché, in effetti, vi erano stati molti attacchi da parte di ANBU che si erano rivelati essere poi delle copie dell'originale. Per questo era stata data a tutti i ninja una parola d'ordine da usare proprio in queste occasioni. Varrà anche adesso o sarà tempo sprecato? < Parola d'ordine? > chiederebbe, con decisione, verso i due, i quali, a quella mera distanza che li divide, potrebbero benissimo sentirla. [1/4 spostamento 10 mt. - 2/4 analisi del sangue e ricerca di eventuali tracce - 1/4 osservazione ANBU][Chakra 27/30][equip lo stesso] ~ Il tempo scorre tranquillamente, non è successo ancora niente alla fine non sa nemmeno come prendere quel sangue che ha trovato lì, lo sta adocchiando e studiando ma non nota niente di interessante. Il misfatto non sembra essere accaduto troppo tempo fa, il ché quindi lascia intendere che c'è ancora un corpo fresco fresco da rinvenire. Abbassa lo sguardo un attimo nel mentre adocchia Tenshi che parrebbe salvarsi dalla caduta, creando quella passerella di legno che potrebbe permettere loro di andare oltre il Cratere. Avere una Senjuu in squadra è sicuramente una nota positiva, ma lei una Ishiba per genetica, che avrebbe mai potuto fare se non volare oltre il cratere permanendo in carta? Niente, quindi ottimo che sia andata in questo modo. Sospira andandosi ad alzare da lì, guardandosi intorno con meticolosa attenzione e non notando altro per il momento.. Se non l'arrivo delle Forze Anbu di Kusa. Li adocchia, mentre Yami chiede loro una parola d'ordine, è a conoscenza del fatto che tale pratica è adoperata per evitare loschi inganni delle forze del Dio con cui sono in guerra al momento. Non parla, andrebbe ad alzarsi in piedi, permanendo dinnanzi alla passerella di Legno ma non osando oltrepassarla ancora, vuole prima capire cosa possano essere venuti a fare gli Anbu di Kusa, una piccola curiosità che le sta logorando l'animo. <Già, parola d'ordine?> Domanda anche lei di rimando a Yami, standole accanto e provando a fiancheggiarla alla sua Destra, facendo sempre attenzione alle travi di legno traballanti e non volendo rischiare di cadere di sotto. Un rischio che non può permettersi sicuramente, non avendo di certo l'innata altrui. In tutto questo il Chakra impastato dentro di lei continua a scorrere, cercando tutto sommato di tenerla pronta ad una qualsivoglia reazione senza farsi trovare impreparata ad una eventuale minaccia. <Siamo in missione.> Spiega, con un tono di voce abbastanza tranquillo per far capire loro che li stanno disturbando mentre hanno del lavoro da svolgere, ma senza mettere superbia od altro nelle proprie parole alla fine, semplice e chiara al tempo stesso. L'innata Ishiba sveglia dentro di lei non fa che tenersi attiva, potendo usufruire della carta lì con lei nel taschino portaoggetti eventualmente, o diventarlo lei stessa tranquillamente. Ed ora? Attende i risvolti dello scenario odierno, in trepidante attesa di comprendere come mai gli Anbu siano giunti sino a lì. Mukenin of Kusa? Oh, Yeah! (?) [Chakra On][Chakra 33/35][Equipaggiamento: Tutto quello in Scheda]. [Edit][Innata Ishibaku I] Gli Anbu son ormai in dirittura d'arrivo. Mancano pochi metri. Le due fanciulle si trovano dunque affiancate, per quanto stiano cercando delle informazioni utili e necessarie allo scopo della missione. Per quanto riguarda il sangue, anche Tenshi potrà constatare le stesse informazioni rinvenute da Tamaki. Il sangue è sì asciutto, ma al tempo stesso non è vecchio di chissà quanto tempo. In egual maniera si sarebbe potuti giungere a questo risultato, tenendo conto delle assi del ponte ancor fradice e marcite. Or ferme a seguito della passerella creata dalla Senjuu, la quale non verrebbe richiamata né subirebbe danno alcuno, entrambe vedranno arrivare la coppia d'Anbu precedentemente avvistata dalla Ishiba. Quello sulla sinistra d'entrambe è un bel po' grassottello, seppur vestito con la consueta divisa e la pettorina che tira un po' ad altezza dei fianchi e del ventre. La maschera nasconde a malapena le guancione, se non fosse per il cappuccio ben calcato sulla testa che ne copre i lineamenti ed i capelli. L'altro, invece, è molto smilzo. Se quello sulla sinistra raggiunge a malapena il metro e sessanta, quello sulla destra lo supera di gran lunga e si assesta sul metro e ottanta. Non v'è molto altro da dire a proposito di questi due individui, poiché ben poco possono notare le giovani fanciulle su di questi, almeno per quanto riguarda la fisionomia. <Fermatevi.> Intima il grassoccio, allungando la mancina in avanti e portando la destrorsa ad altezza della Ninjato posta dietro, ad altezza della zona lombare. <Tu> Indica proprio Tamaki quello smilzo. <Mh?> Ma vien fermato dal loro dire, le quali -giustamente- chiedono loro la parola d'ordine. Si guardano per un istante l'un l'altro, scrollando le spalle e replicando in coro con: <Ponte Naruto.> Teoricamente, quindi, niente infiltrati. Gli occhi, da dietro le maschere bianche, glissano sui volti d'entrambe. Il ciccione prende parola nei confronti di Tenshi, in primo luogo. <Che missione state svolgendo?> Tono mellifluo il suo, ovviamente modificato. Quell'altro, invece, che finora è sempre rimasto a fissare la ragazza dai capelli arancioni, si rivolge proprio a quest'ultima. <Tamaki Ishiba?> Sembrano conoscere il suo nome, il che potrebbe sembrar strano considerando come la fama della ragazzina sia pressoché inesistente al momento. Ha compiuto poche missioni. <Avremmo bisogno di farti un paio di domande.> Esordisce, se non fosse per la voce rotta di qualcuno che proviene dabbasso. Non si sa precisamente dove, ma sembra provenire proprio dal fossato o, comunque, da sotto la passerella di legno che ha creato Tenshi per passare dall'altro lato del ponte. <A... Aiu...> Cerca di alzar la voce ma a fatica, non riuscendo nel proprio intento. Sembra femminile, ma è piuttosto roca come se non riuscisse a parlare. Qualora decidano d'affacciarsi, in particolar modo Tenshi che ha il fianco sinistro libero, potrà notare in una piccola insenatura nel fianco del monte che sostiene le estremità del ponte una figura raggomitolata su se stessa. Dovrà avvicinarsi, così come inventarsi un modo per scendere o... beh, la decisione spetta a loro, tutto sommato. Tamaki potrà sentire la voce, ma non vederne la figura essendo dall'altro lato rispetto alla Senjuu. E' sotto di loro, dunque in una parete a circa venti metri di distanza. Ciò spiegherebbe perché quel sangue striato... no? [Missione LVL C - CHIUSA][Stessi turni, nessun tempo limite][Per info/dubbi: sapete dove contattare!]
Ecco che i due ANBU, adesso, s'avvicinano verso le due genin. Uno è basso e grassottello, mentre l'altro alto e magro. Gli occhi di lei scrutano quelle due figure, ansiosa di sentire quella parola d'ordine o, forse, di non sentirla e divertirsi un po' con loro. Quegli occhi blu notte luccicano e si illuminano, in quell'attesa che fa crescere l'adrenalina nel corpo di lei. Sì, avrebbe proprio voglia di giocare con qualcuno. Prima della parola d'ordine, arrivano delle parole e dei gesti e ciò porta la rosata ad assottigliare in due fessure quello sguardo gelido, come se si stesse preparando all'attacco. Ma la parola d'ordine arriva. Ponte Naruto. E, piano, l'adrenalina scivola via dal suo corpo, mentre gli occhi si riaprono. Probabilmente, oggi non potrà divertirsi. Il ciccione sembra voler parlare con la Senjuu. Fantastico, un'altra rottura. < Una missione di ricerca > non aggiunge altri dettagli e non parla dell'Alleanza. Purtroppo, non si fida facilmente degli sconosciuti. O, forse, del genere umano in generale. < Insomma, chi ha combinato 'sto casino? E perché? > cerca di spiegare il loro scopo, senza essere troppo vaga e far pensare, dunque, di essere una spia o quant'altro. Poi, l'interesse dei due ANBU si sposta sull'Ishiba accanto a lei. E la rosata inclinerebbe il proprio capo, cercando di capire perché vogliano lei. Che sia un'anima nera, ma non lo dimostra? E mentre si fa queste domande, sente provenire dal fossato una voce che sembrerebbe invocare, come meglio può, aiuto. Ed ella si sporge verso sinistra, cercando la sorgente di quella voce femminile. In un'insenatura, a circa venti metri da loro, è raggomitolata una figura, probabilmente senza forze. Che si tratti della persona che è stata ferita su quel ponte? Se la risposta fosse positiva, allora dovrà tenerla in vita a tutti i costi: potrebbe avere importanti informazioni per la loro ricerca. Così, cercherebbe di convogliare il proprio Chakra alla base dei propri piedi, come in due spirali violente, che la spingono verso il terreno e la portano ad aderire meglio ad esso. Se ci fosse riuscita, percorrerebbe i cinque metri che la dividono dalla fine del ponte Tenchi e, facendo qualche passo verso sinistra, se nessuno glielo impedisse, vorrebbe camminare sulla parete rocciosa del fossato. Se ci riuscisse e se i propri piedi aderissero per bene alla parete verticale, adesso correrebbe per venti metri, fino a raggiungere quell'insenatura in cui si trova quella figura. Se fosse arrivata e ci fosse posto anche per lei all'interno dell'insenatura, adesso si posizionerebbe di fianco alla figura e abbasserebbe il proprio bacino, inginocchiandosi ed analizzando il corpo altrui, cercando eventuali ferite. Non chiederebbe qualcosa, dato che i suoi occhi potrebbero già intuire le sue condizioni. D'altronde, non vuole che muoia per lo sforzo di dire qualche parola: potrebbe avere informazioni troppo rilevanti per lasciare questo mondo. [ 2/4 rilascio del Chakra base - 2/4 spostamento (5 mt. ponte | 20 mt. parete)][Chakra 26/30][equip lo stesso] ~ Non ama essere riconosciuta come una Ishiba, ha sempre mantenuto il segreto ma sa bene di non poter sfuggire alle informazioni degli Anbu. Ed ora non ha niente da rinnegare di sé stessa e quella che è diventata adesso, una fiera Ishiba che aiuterà Sango nella sua ascesa al Potere per il ritorno di amegakura. Ha un obiettivo e non lo perderà di vista certamente, la ragazzina. E dunque delle domande vengono fatte nel mentre adocchiano, lei e Yami, quello che starebbe accadendo lì. Devono fare delle domande a lei? Che cosa vorranno mai gli Anbu da una Genin semplice come lei? Non sa nemmeno spiegarselo. Sospira nel mentre sente quella voce di una Donna, ma lascia che possa occuparsene Yami visto che gli Anbu si sono recati da lei con tanto impegno e non vuole di certo deluderli o sdegnarli della propria attenzione al momento. <Yami, la lascio a te. Io penso a sistemare le cose con gli Anbu.> Hanno identificato che si tratta di loro, hanno riconosciuto la parola d'ordine come Ponte Naruto di cui ha potuto sentire che vi è stato un grande crollo, e non sa nemmeno che l'artefice indirettamente è lei. Questo le darà almeno un po' di fama? Chissà! Cercherebbe dunque di avanzare sulla Passerella di Legno, volendo oltrepassare il suddetto pontile ed arrivare alla volta degli Anbu che la starebbero adocchiando. Il Chakra dentro di lei si mantiene costantemente attivo, così come l'Innata Ishiba della carta, potendola adoperare al momento opportuno insieme all,'elementare Fuuton. Si sente molto in soggezione nell'essere adocchiata in questo modo, non sa nemmeno cosa possano mai volere da lei in fondo ma pare abbiano delle domande da farle, perché negarsi dunque? Ella farebbe in modo di provare a raggiungerli, percorrendo il pontile creato dalla Senjuu e arrivare dall'altra parte del Cratere che hanno trovato. Una volta, eventualmente, oltrepassato il Pontile farebbe in modo di fermarsi lì dinnanzi e porre la propria attenzione verso gli Anbu in coppia, uno grassottello ed uno smilzo tutto sommato. Li studia perfettamente, provando a cogliere ogni loro tratto visibile e non dimenticando niente di niente. <Preferisco non venga utilizzato il " Ishiba " con così tanta leggerezza. Tamaki Takahashi, è questo il mio nome.> Ci tiene a precisare che non le va di essere catalogata come una Ishiba dinnanzi a tutti, hanno praticamente svelato a Yami quella che è la sua essenza nascosta! Un punto a sfavore sicuramente. <Ma ad ogni modo sono io. Mi avete trovata, se è me che stavate cercando. A vostra disposizione, cosa ha portato gli Anbu di Kusa alla mia attenzione?> Domanda sconcertata e dubbiosa un attimo, mantenendo pur sempre le distanze tra di loro e volendo ascoltare quello che hanno da chiederle. E' stranita, sembra che ci sia qualcosa che non va <Sosachi..> si ricorda che non era tornato, che possa essergli capitato qualcosa? <Ditemi che non siete qui per darmi qualche spiacevole notizia su di lui. Ve ne prego..> Occhi affranti e prossimi alle lacrime. Sta temendo il peggio la ragazzina, non vorrebbe mai che possa essergli accaduto qualcosa, e le gambe inizierebbero già a tremare.. Qualcuno le dia notizia positiva! Oh dai, un faccino così tenerello potrebbe mai far esplodere il Ponte Naruto?! [1/4 Tentativo passaggio Passerella][Chakra On][Chakra 32/35][Innata Ishibaku I][Equipaggiamento: Tutto quello in Scheda]. La Genin di Konoha, per prima, risponde al dire degli Anbu. Questi annuiscono distrattamente, poiché non è lei quella di maggior interesse al momento. Difatti, Tenshi attiva il rilascio del Chakra base che le permette di scendere dabbasso, lungo il muro che condurrebbe in quella piccola insenatura. Percorre i metri necessari, tenendosi ben in equilibrio e non rischiando caduta alcuna per via della patina sottostante. Giunta ai venti metri più in basso, sotto gli occhi vigili degli Anbu che, per il momento, si preoccupano soltanto per Tamaki, potrà soffermarsi s'una piccola rientranza che potrebbe riuscire a reggerne il peso per quanto abbia una lunghezza di un metro e larghezza di mezzo. La figura femminea giace raggomitolata su un fianco con la testa che dà verso Tenshi. Il corpo è nella rientranza, una piccola grotta che funge soltanto da copertura ma non da vero riparo. La fanciulla, non più che trentenne, veste con uno yukata bianco e nero, privo di stemmi particolari o d'altri simboli se non quello di Kusa dato dal coprifronte che porta tra i lunghi ciuffi corvini. Gli occhi son d'un azzurro ghiaccio, ormai privi della forza vitale che l'avrebbe contraddistinta se fossero arrivate in anticipo sulla scena del crimine. <Co-Cosa...> Mugugna, cercando d'alzare e modulare il tono di voce per farsi sentire il minimo indispensabile. Purtroppo, qualora guardi attentamente, proprio come sta facendo, potrà notare una ferita piuttosto profonda al fianco sinistro, ossia quello sul quale è stesa. Incapace di girarsi dall'altro verso o di far qualunque altra cosa se non aspettare il sopraggiungere della morte, tiene una mano sul fianco ferito e l'altra al petto, laddove giace una collanina il cui ciondolo non è visibile, poiché circondato dal palmo e dalle dita. <...fai...> Cerca di chiederle con evidente sforzo. La ferita è piuttosto profonda data la perdita ematica consistente e, data anche la posizione, potrebbe aver colpito il pancreas - qualunque cosa sia stata a ferirla, sia chiaro. Finché non controllerà meglio, non potrà farsi una visione chiara della cosa. Ciò che è certo è che la perdita di sangue è consistente, dunque potrebbe aver ben poco tempo a disposizione pur tramite una cura immediata. Ne ha perso troppo, il viso è pallido e gli occhi son cerchiati, lo sguardo è languido come se non la vedesse nemmeno. <...conf...> Cerca nuovamente di biascicare in direzione della Senjuu. <...ine...> Una parola che potrebbe aiutarle? Forse. Tamaki, invece, alla presa con le guardie, chiede loro dapprima di non usare il cognome legato al suo Clan e, subito dopo, s'informa circa le motivazioni che hanno spinto questi ultimi da lei. <Non si tratta di nessun altro se non di te, Tamaki-san.> Dandole comunque un certo rispetto. Non è in arresto immediato, quest'è palese altrimenti l'avrebbero già attaccata senza colpo ferire. <Vorremmo soltanto che ci seguissi perché abbiamo bisogno di rivolgerti alcune domande, come detto poco fa. Seguici senza fare resistenza e tutto andrà per il meglio. Non farci ricorrere alla forza.> La missione, tutto sommato, è stata svolta e ha recuperato delle informazioni. Ha fatto il proprio. Può anche decidere d'aiutare Tenshi con la Ninja in fin di vita, ma son tutte varianti che spettano a lei vagliare. [Missione LVL C - CHIUSA][Stessi turni, nessun tempo limite][Per info/dubbi: sapete dove contattare!]
Arriva, dunque, sulla piccola insenatura ed osserva la figura femminile. Sembra che si tratti di una ninja di Kusa, dai lunghi capelli corvini e gli occhi color ghiaccio. Quindi lo sguardo scuro della Senjuu si sposta lungo il suo corpo, alla ricerca di ferite. Ciò che vede è sconcertante: ella, infatti, è stata ferita al fianco sinistro ed la ferita potrebbe comprendere dei punti vitali. Non sa se, al suo livello, possa riuscire a salvarla, ma deve comunque cercare di tenerla in vita. < Shh, non sforzarti. Adesso provo a curarti > esclamerebbe alle prime parole altrui, anche se non è totalmente sicura di poterlo fare. Ma quella donna le serve, le servono le informazioni che ha e quindi deve fare di tutto per far sì che non muoia. Nel frattempo, un'altra parola viene fuori dalle labbra altrui: confine. Confine. Cosa vorrà dire? Pesa. Pensa. < Confine > sussurrerebbe, mentre la mancina si allungherebbe verso la coscia destra, per poi aprire il portakunai ed estrarre un tonico curativo speciale. Lo avvicinerebbe alle labbra della sconosciuta e, se lei non opponesse resistenza, glielo metterebbe in bocca, sperando che riesca ad inghiottirlo. Che parli del confine tra Kusa ed Iwa? Eè proprio lì che si trovano in quel momento: difatti, quel ponte collega i due paesi. Oppure... il confine tra il paese dell'Erba e quello del Fuoco? Sì, ha bisogno di altre informazioni. Le mani verrebbero allungate verso la ferita dell'altra e posizionate a circa dieci centimetri da essa. Ciò che la rosata deve fare adesso è attivare il proprio Chakra medico, senza il quale non potrebbe fare nulla. La prima cosa da fare è cercare le due energie che compongono il Chakra ed estrapolare solamente l'energia fisica. Si concentrerebbe sulle proprie cellule, immaginandole come una connessione infinita di parti. In ognuna di esse scorrerebbe un grande flusso chiaro, il Chakra. Esso scorrerebbe velocemente, senza fermarsi mai, in ogni cellula, in ogni connessione, da ogni parte. La parte difficile viene adesso: deve cercare di distinguere le due forze precedentemente unite. Cercherebbe di delineare più chiaramente quel flusso chiaro. All'interno di esso, nonostante il chiarore emanato, noterebbe due colori, lievi: uno rosso, l'altro blu. Immaginerebbe di scavare più a fondo, di essere un tutt'uno con quel grande fiume: ecco che qui distinguerebbe chiaramente i due colori, più vividi adesso. Cercherebbe di tirare fuori parte del filamento di colore blu, ovvero quello che simboleggia la forza fisica. Rinvierebbe la parte della forza fisica prelevata verso i palmi delle proprie mani e, a questo punto, la spingerebbe oltre gli tsubo dei palmi. Se tutto ciò fosse andato a buon fine, vedrebbe le proprie mani avvolte da un alone verde e tiepido. E comincerebbe a far defluire il proprio Chakra medico dalle proprie mani verso quella ferita, sperando di riuscire a fare qualcosa per rimarginarla. Dopo qualche momento, chiederebbe < Di che confine parli? >. Spererebbe, dunque, che la sconosciuta abbia recuperato una parte delle proprie forze. [ 1/4 tonico - 3/4 tentativo mani terapeutiche (è un'istantanea, ma la mantengo fino a quanto posso)][Chakra 20/30][equip lo stesso - tonico curativo speciale] ~ Sospira nel mentre cerca di adocchiare Yami alla ricerca di quella figura femminile che potrebbe essere desiderosa di un soccorso. Lei non ha alcuna conoscenza medica e non saprebbe da dove iniziare per fare una sorta di operazione che possa permettere lei di restare ancora viva. Ella cercherebbe di andare ad adocchiare ancora gli Anbu nel mentre proverebbe a riflettere, sembra che Sosachi non c'entri niente con questo dettaglio. La cosa la tranquillizza e le permette di fare un respiro tranquillo e pacato, che soddisfazione non temere il peggio pere l'amato - Di cui porta ancora la firma ad altezza dell'ombelico, segnale di un primo incontro tra i due - ed in tutto questo andrebbe a dire verso di Yami. <Ei Yami! Tutto bene? Serve una mano? Aggiornami, io sto parlando con loro, tra non molto proverò a raggiungerti.> Chiede alla donna di darle qualche indicazione prima che possa scendere anche lei e raggiungerla per continuare il loro controllo su quanto successo lì nei pressi di dove sono. Ma ora l'attenzione verrebbe rivolta verso gli Anbu che le stanno chiedendo di seguirli, non sa nemmeno per cosa ma lei ha la coscienza pulita e tranquilla quindi cosa dovrebbe mai tenere. <Non potete farmi le vostre domande qua? Sono già pronta a rispondere eventualmente, non voglio perdere ulteriore tempo.> Ma non sembra avere alternative. Sembra proprio che alla fine sia accaduto qualcosa e che le toccherà seguirli se non vuole che possano ricorrere alla forza, lei contro due Anbu, che potrebbe mai fare? E' solo una insulsa Genin, o così lei crede di essere anche se Sosachi la spinge a credere di più in sé stessa ma è completamente inutile questa cosa. <...> Non direbbe niente al momento, cercando tutto sommato di abbassare lo sguardo e riflettere attentamente. <Va bene vi seguirò e mi rimetterò alle vostre decisioni, ma permettetemi di completare la missione insieme alla mia Compagna.> Indicando con un cenno di capo la Donna rosata, Yami, che starebbe portando avanti il tutto ancora una volta mentre lei è impegnata a chiacchierare per non sa nemmeno cosa. <E vorrei che...> Andrebbe ad afferrare due foglietti di carta, poggiandoli a terra per avere una maggiore base di appoggio, chinandosi poi sulle ginocchia per essere ad altezza giusta e cercando di morsicare il proprio dito in modo feroce per far uscire del sangue. Proverebbe rapidamente dopo a scrivere delle frasi al di sopra di entrambi i Foglietti, sfruttando il proprio sangue per scrivere bene le varie lettere e rendere il messaggio chiaramente leggibile. Se fosse riuscita nel suo intento farebbe in modo di piegare i foglietti in due, e tenerli con il testo nascosto. <Vi chiedo che una venga recapitata a Sango Ishiba, in quando mia compagna e prossima Capo Clan ci tengo che ella sappia. E l'altra invece vorrei venisse recapitata al Goruden Hiro, Sosachi.> Non spiega come mai ovviamente. Spera solo che possano acconsentire queste piccole richieste, ci tiene che vengano informati i suoi affetti più cari ora come ora di questo desiderio da parte degli Anbu di trattenerla con loro per non sa nemmeno cosa, e spera niente di grave. Il silenzio dovrebbe calare su di lei nel mentre cerca di studiare attentamente quello che la circonda volendo ascoltare la risposta del Duo dinnanzi alle proprie richieste. La stanno trattando con un certo rispetto ed ella farebbe altrettanto, ma vuole almeno essere accontentata nella possibilità che i suoi affetti sappiano il tutto! [Tentativo composizione messaggi 1/4][Chakra On][Chakra 31/35][Innata Ishibaku I][Equipaggiamento: Tutto quello in Scheda].Tenshi usa Tonico Curativo Speciale!
La fanciulla dal crine corvino viene intimata al silenzio, onde evitare che la perdita di sangue sia più celere e che conduca la sua vita ad una fine precoce. <Luogo caldo...> Cerca ancor di parlare, prendendo tra le fauci il tonico curativo speciale che Tenshi cerca di infilarle tra le labbra. <...confine dei Villaggi...> Non riuscirebbe a dir nient'altro ed anche le mani terapeutiche di Tenshi risulteranno essere inutili al fine per il quale vengono richiamate. Non sarà in grado di curar nient'altro, avendo usato le ultime forze vitali per rivelarle una possibile posizione, un'informazione che potrebbe rivelarsi utile al contesto della missione. Vedrà gli occhi di questa farsi del tutto vitrei, risalire verso l'alto e lì giacere con le palpebre aperte. Il sangue smette di colare, non avendo alcuna pressione sanguigna in corpo. Nella sua semplicità, sopraggiunge la signora Morte senza che qualcuno ne abbia fatto richiesta o l'abbia sol interpellata. Tamaki, nel frattempo, è alle prese con gli Anbu. <Comunque, se può tornarvi utile, c'è stato un violento attacco di quello stronzo qui di recente.> Il che risulta comunque essere abbastanza palese dai danni che son stati causati al ponte che unisce i due confini. <Ha distrutto un'intera squadra Ninja che era venuta qui prima di voi.> Il che non ha comunque reso possibile catalogare questa missione d'un rango elevato, poiché sarebbe stato inutile per il malfattore tornare sul luogo del delitto. Tamaki decide di avvisare chi di dovere, ossia la propria -quasi- Capo Clan e il suo partner in crime, Sosachi Doku. Glielo lasciano fare, lei subisce soltanto un po' di perdita di sangue dovuta al violento morso che s'è autoinferta [-5PV]. <Direi che la tua missione è stata portata a compimento, delle informazioni su quanto successo le hai ottenute.> Sbrigativi, colui che ha parlato è sempre stato lo smilzo che ha tenuto lo sguardo fisso, da dietro la maschera, su di lei. <Avanti, ora seguici. Se vuoi aiutare la tua amica, fai pure, ma non osare fare scherzi. Siamo venuti qui con le buone.> Tutto sommato, con le informazioni che hanno potuto racimolare sino a questo momento, possono anche considerare la missione conclusa. A loro decidere il da farsi, ma coerentemente possono anche dividere le loro strade e andare ognuno per la loro. [ Se non c'è altro, fate le vostre End ]
~ Se ne resta lì la ragazza, cercando tutto sommato di controllare con attenzione ancora l'altra che starebbe medicando quella donna che hanno trovato ferita. La loro missione di ricerca sembra aver trovato un risvolto positivo al momento, sente un leggero dolore ad altezza del dito, ma non è il momento di pensarci, lo ha dovuto fare per dare un messaggio a Sango e Sosachi e fargli arrivare in qualche modo quelle lettere, sperando che gli Anbu possano fare al caso di lei ma non sa nemmeno di cosa vogliano mai parlare con lei. Non le resta che scoprirlo, così come il dove la condurranno, ma ha la sensazione che non tornerà presto da Sosachi questa sera, una piccola cosa che le viene trasmessa dal modo di fare loro. La missione è stata svolta correttamente alla fine, il chè è ottimo per lei, hanno ricevuto delle informazioni anche dagli Anbu che sono giunti sino a lì. <Ottimo. Non farò scherzi, ho detto che vi seguirò, non so perchè mi vogliate ma non ho niente da temere dentro di me. Sono perfettamente tranquilla.> Non teme nulla la Genin, ha solo un attimo di esitazione nel pensare che non sa quando potrebbe vedere il Doku Biondo. Il suo Golden Hero che non vede da tempo adesso, e la cosa la sta preoccupando abbastanza. E poi andrebbe ad adocchiare la ragazza rosata lì sotto ancora <Grazie per i risvolti della missione. Perdonami se non ho potuto aiutarti granché..> è stata indaffarata con gli Anbu in fondo, non c'è da biasimarla, ma almeno tutto è bene quello che finisce bene. <Ho una richiesta per te, non ti obbligo ad accettarla, ma ti sarei infinitamente grata se nel caso in cui tu trovassi un ragazzo Biondo di nome Sosachi, od una donna dal crine rosso fuoco di nome Sango, di avvisarli..> tira un semplice e classico respiro <Che sto bene. Non devono preoccuparsi per me.> Sorride nel dirlo sebbene dentro di lei abbia molta tensione e preoccupazione nel non sapere cosa le chiederanno, e quanto tempo potrebbe volerci ora come ora. Ordunque ella andrebbe ad adocchiare coloro che sono giunti sino da lei, muovendo i primi passi alle loro Spalle <Ci si vede Yami, spero di incontrarti nuovamente... in ambiti più tranquilli.> avrebbe piacere di conoscerla meglio, ma chissà se avranno questa possibilità. Testa bassa si metterebbe a seguire il duo verso non sa dove, con la consapevolezza che le lettere macchiate del suo sangue possano arrivare a Sango e Sosachi, e che vengano avvisati di quanto è successo direttamente. E così viene chiuso il giorno! [Chakra On][Chakra 30/35][Innata Ishibaku I][Equipaggiamento: Tutto quello in Scheda]. Altre parole vengono fuori dalle labbra della ragazza, stremata e senza forze. Luogo caldo... al confine tra i villaggi. Che si tratti del luogo in cui quel dio si nasconde? Deve metabolizzare per bene quelle parole. Ora come ora, non riesce a trovare una risposta giusta e lucida. Quando farà rapporto, dirà ovviamente questa informazione. In fondo, potrebbe proprio essere ciò che stavano cercando. Al momento, però, non può saperlo. E non ha nemmeno il tempo di curarla e chiederle altro, che ella perde completamente i sensi, mentre la morte si impossessa del suo corpo. Allontanerebbe le mani e cercherebbe di ritirare il proprio Chakra medico. Spingerebbe verso l'interno quell'alone verde che poco prima circondava le proprie mani. Andrebbe a ricongiungere la forza fisica che era stata espulsa, quel filamento blu, alla forza spirituale. Se ci fosse riuscita, il chakra medico scomparirebbe dalle sue mani. < E' morta > esclamerebbe, guardando verso l'alto ed aggiornando la propria compagna di missione riguardo le condizioni della sconosciuta. < Una richiesta? > ascolterebbe ancora le parole dell'altra, incuriosita dal fatto che lei si fidi a tal punto della rosata. Perché dovrebbe dire a quei due queste cose? Cosa importa alla Senjuu? Ma, soprattutto, cosa ci guadagna? E poi... rivederla? < Magari quando la tua anima sarà tinta di nero > sussurrerebbe, quasi tra sé e sé, nel vento. Tornerebbe a guardare la sconosciuta. E cercherebbe di caricarla sulle proprie spalle, prima di rialzarsi e concentrare nuovamente il proprio chakra verso i piedi, per avere aderenza sulla parete e poterla scalare con facilità. Di certo, il peso altrui non faciliterà quella scalata, ma il suo corpo potrebbe contenere, forse, altre informazioni. Probabilmente lo consegnerà all'Alleanza, così che possano occuparsene loro. Il suo compito lì è finito. [END]