Haruki - Moltiplicazione del Corpo

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con Haruki

17:40 Haruki:
  [[Villaggio]] Erano passati diversi giorni da quando finì la sua prima lezione, eppure quel momento era impresso a fuoco nella mente di Haruki. Ricordava perfettamente tutto quello che era successo, quello che aveva provato e quello che sarebbe significato per lui. Nana-sensei, la sua prima insegnante. Ricordava i suoi capelli corvini, corti e a caschetto; i suoi particolari piercing e quel maledetto vizio di fumare. Ricordava le sue parole, i suoi insegnamenti su cosa fosse il Chakra, cosa fosse la Forza Spirituale e quella Fisica. Unire quelle due forze per creare qualcosa di unico, questo rappresentava la manipolazione del Chakra. Erano passati diversi giorni esattamente due giornate, dove il ragazzo continuava ad esercitarsi col Chakra, a fare sue le conoscenze basilari del mondo ninja ed essere pronto per il suo futuro. Camminava lentamente nel villaggio in direzione della Biblioteca. Passati quei giorni oscuri di pioggia; il sole era alto nel cielo portando buon umore nel cuore di Haruki, tutto era tranquillo e in pace. Fra i cespugli si poteva udire il frinire dei grilli mentre in lontananza un povero gattino veniva inseguito da un cucciolo di cane. In alto nei cielo, stormi di uccelli che sorvolavano l'intero villaggio. Quella mattina Haruki indossava una semplice T-Shirt rosso fuoco con le maniche leggermente piegate. Portava poi, al polso sinistro, un bracciale regalatogli da suo padre il giorno del suo decimo compleanno. Aveva un pantaloncino che arrivava fino alle ginocchia, questo era di colore bianco. La gamba sinistra era completamente avvolta da delle strisce bianche che arrivavano fino alla tibia, mentre ai piedi indossava dei comunissimi stivaletti aperti. Erano circa le otto di mattina quando arrivò d'inanzi all'Accademia, pronto a provare qualcosa di nuovo; la tecnica della Moltiplicazione del Corpo.

18:04 Haruki:
  [Biblioteca] Entrò in Accademia che a quell'ora era già piena di studenti. Quest'ultimi, come lui, erano lì per imparare. Riconobbe e salutò uno degli studenti che era presente alla prima lezione, Kirito Hyuga. Era per Haruki, impossibile non riuscire a riconoscere quello studente; difatti i suoi occhi bianchi facevano ben capire chi fosse senza nemmeno bisogno di presentazione alcuna. Salutò altri studenti presenti quel giorno ma ricordarsi tutti i loro nomi era assai difficile. Proseguì poi per la Biblioteca, salendo le scale e dirigendosi al secondo piano. Quella stanza era assai familiare al ragazzo, infatti trascorreva lì gran parte del suo tempo in giovane età ma ora non era diretto lì per il suo solito motivo. Haruki voleva apprendere la sua prima tecnica, ovvero la Moltiplicazione del Corpo, justu tanto semplice ma efficace. < Buongiorno. > entrò in Biblioteca e salutò la responsabile < Vorrei imparare la tecnica della Moltiplicazione del Corpo, mi sa dire dove posso trovare il rotolo? > proseguì poi con una domanda diretta senza se e senza ma. Il rotolo in questione si trovava nella sezione adibita alle tecniche per gli allievi, in un piccolo scaffale in fondo alla stanza posizionato sulla sinistra, quasi vicino ai bagni. < Moltiplicazione del Corpo..Moltiplicazione..ah eccolo! > trovò il rotolo, anche se non era molto difficile visto che le tecniche a disposizione degli allievi non erano molte. Portò il rotolo con se d'avanti ad un banco lontano da altri studenti, in modo da non recare fastidio ad essi. Il rotolo era abbastanza piccolo da non creare problemi nel suo trasporto, era poi chiuso con un laccio di colore nero. Fu' semplice scogliere quel nodo e ad aprire il rotolo, leggendone poi il contenuto. < Quindi questi sono i sigilli da eseguire > chiuse poi il rotolo, strinse nuovamente il laccio e lo riportò al suo posto, dove sarebbe sicuramente servito a qualcun'altro. Era pronto per provare ad effettuare la tecnica ma voleva essere solo e quindi la Biblioteca, non era di certo un luogo adatto. Camminò in direzione dell'uscita, custodendo quelle informazioni nella sua mente < Alla prossima e buona giornata >

18:22 Haruki:
  [Cortile] Uscì dall'Accademia, motivato e pronto dirigendosi in cortile. C'era uno spazio enorme, ricco di vegetazione, di un altalena e addirittura un piccolo bar. Passavano le ore e il caldo aumentava. Cercò un piccolo riparo dal sole posizionandosi sotto un albero, proprio accanto all'altalena. Era arrivato il momento di mettersi al lavoro. Doveva focalizzare quelle due sfere, quella Fisica e quella Spirituale. Iniziò a tirare dei piccoli sospiri cercando di rendere più leggero il peso di quell'ansia che ogni volta lo aggrediva e difficilmente lo abbandonava. Era sempre cosi, un ragazzo che facilmente andava sotto pressione nei momenti più difficili. La causa? Forse la sua giovane età, o forse la poca esperienza avuta con il mondo esterno, sapeva di quel suo difetto e combatteva ogni giorno per vincerlo. Respiri profondi e occhi chiusi. Cercò di isolarsi dal mondo esterno e provare a focalizzare una sfera rossa posizionata all'altezza della testa, ovvero la forza spirituale; ed una sfera blu all'altezza dello stomaco che rappresentava la forza fisica. Portò entrambe le mani all'altezza dello stomaco con la mano sinistra leggermente più in altro della destra, l'indice e il medio alzati mentre il restante delle dita che andavano ad accavallare la mano destra. Provò ad eseguire il sigillo della pecora che avrebbe dato esito positivo o negativo, della manipolazione del Chakra.
[Tentativo Impasto Chakra][Chakra 10/10]

18:46 Haruki:
  [Cortile] 'Due sfere colorate', 'Rotazione', 'Fusione' era questo quello a cui pensava in quel momento, doveva cercare di manipolare il Chakra, riuscire a sentire quella strana energia muoversi dentro al suo corpo, a provare ad unire quelle due entità, proprio come insegnato da Nana-sensei. Avrebbe voluto che ci fosse in quel momento, che lo avrebbe guidato e magari sotto la sua supervisione, imparare molto di più, capire se e dove stesse sbagliando, in cosa migliorare e come rendere più veloce la manipolazione del Chakra. Una forza che scorre in ognuno di noi ma che era tanto difficile da controllare quando si iniziava ad approcciarsi a lei. Haruki sapeva che in futuro doveva velocizzare questa fase, altrimenti sarebbe stato vittima di tanti fallimenti e a non riuscire a raggiungere i suoi obiettivi. Siamo arrivati dunque nella parte clou della giornata, ovvero nell'esecuzione della tecnica. Concentrato, privo di ansie e paure, tentò di Manipolare il Chakra. Doveva ora proseguire con quello che era il suo traguardo della giornata. Bue, Cane, Drago, Chingiale. Questi erano i sigilli che dovevano essere compiuti. Provò a portare entrambe le mani all'altezza del addome, cercando di compiere i suddetti sigilli in rapida successione. Nel mentre doveva anche focalizzare quelle due copie di se stesso che avrebbero dovuto prendere posto una alla sua sinistra, mentre l'altra alla sua destra. Copie perfette di se stesso, un ragazzo alto circa 125 centimetri, capelli rosso fuoco e occhi verdi. Provò a focalizzare quello che indossava, a quel bracciale che tanto egli era caro. < Bushin no Jutsu > era arrivato il momento del verdetto, di scoprire se era riuscito nell'eseguire quella tanto sudata tecnica.
[Tentativo di Moltiplicazione del Corpo - 2 Copie][Chakra 10-2-2=6/10]

19:04 Haruki:
  [Cortile] Erano circa le dieci del mattino. Il tempo era passato in un baleno ma per Haruki, quello che stava facendo valeva oro. La sua prima tecnica da imparare, la prima di tanti jutsu che avrebbe dato il via al suo repertorio di armi da usare in battaglia. Sapeva che aveva ancora tanto da imparare, da migliorare. Velocizzare la manipolazione del Chakra, ampliare il suo personale arsenale di conoscenze per guadagnare poi un posto fra i grandi ninja della storia. Conoscenza e numero di jutsu rappresentavano la forza di un ninja, ma una buona strategia poteva battere qualsiasi nemico. Questo era il suo obiettivo, riuscire ad imparare tante tecniche che unite avrebbero creato una strategia degna del suo nome. Indipendentemente dall'esito della prova, sentiva la stanchezza abbattersi sul suo corpo. Come se il mondo gli stesse crollando addosso. Anni passati ad allenarsi, ma tutto questo superava di gran lunga l'allenamento di questo giorno. Cadde a terra vinto dalla stanchezza, sedendo con il sedere per terra e con lo sguardo provato dalla fatica. Il sole iniziava a farsi alto nel cielo e il caldo ad aumentare. Ormai il riparo offerto dall'albero non aveva più effetto e d'improvviso il suo sguardo andò su quel piccolo bar presente nel cortile dell'accademia. < Una bella bibita fresca è quello che ci vuole > disse mentre iniziava ad alzarsi, piegando entrambe le ginocchia e con la mano mancina sulla coscia sinistra. Camminava lentamente in direzione di quel piccolo bar, mentre sentiva le ginocchia farsi più pesanti ad ogni passo. < Una bibita per piacere > disse allungando la mano verso il venditore. Afferrò la lattina con foga e aprendola di colpo iniziò a berne pochi sorsi, rinfrescandosi il proprio corpo. Aveva provato a compiere quello per cui era qui quel giorno ed ora non gli restava altro che tornare a casa, dove avrebbe trovato un pasto e un buon riposo.
[End.]