Mattyse usa Carta Bomba!
Mat continua il gesto, senza sicurezza di esser riuscito a camuffare le proprie intenzioni. Non conosce chi ha davanti, come non sa quanto questo possa prestare attenzione ai dettagli e ai movimenti, ma se sapesse che il ragazzo dinanzi a lui non sarebbe contrario... Bhe, eviterebbe sicuramente di nascondere una carta bomba pronta ad esplodere nella propria bocca. Le prime parole che giungono alle sue orecchie lo pietrificano. Che lui stia solo ipotizzando, non può saperlo. Ecco la prima scelta che il genin si trova a fare in pochi secondi. Bluffare o scoprire le carte. Gli occhi ambrati andrebbero rapidamente a posarsi sulla parete situata alla propria sinistra, mentre la mente vagherebbe rapida. Può tentare di combattere ed usare le carte bomba per far crollare la parete su di lui, come può usarle come diversivo per guadagnare tempo che, con un po' di fortuna potrebbe anche essere sufficiente per concedergli la fuga. Potrebbe anche tentare un approccio più diretto e aggressivo: sputare la stessa carta bomba che tiene tra le labbra nella sua direzione potrebbe anche concedergli il vantaggio necessario per abbatterlo in poco tempo... Sempre ammesso che questo caschi nella distrazione o in qualche sorta di panico. No, l'ultima viene scartata rapidamente, consapevole che nascondere l'esplosivo era rischioso e difficile, ma il fatto che non abbia mostrato interesse nel gesto lascia capire che il corvino abbia una certa consapevolezza e sicurezza di se. Se lo mangerebbe vivo in poco tempo. Rimarrebbero quindi due opzioni che vedrebbero l'uso dell'ambiente intorno al giovane Mat, che torna a posare il proprio sguardo su Itsuki, catturato solo allora dalla sua sigaretta che ha smesso, già da qualche tempo, ad essere retta dalla sua mano. Ecco l'ennesima idea: all'interlocutore non pare importare nulla se Mat sia intenzionato a far scoppiare qualcosa o meno. Potrebbe essere una trappola, magari non è sicuro di cosa lui abbia in mente... ma in tal caso potrebbe sempre optare per le opzioni precedenti. La mancina andrebbe a sollevarsi e a prendere rapidamente la lattina posata prima sul proprio capo, la destra si poserebbe dinanzi alle proprie labbra, per sputare rapidamente sul palmo la carta bomba e, successivamente, gettarla all'interno del rifiuto. "Vuoi fumare o no? Apprezza la creatività" Risponde in maniera più secca rispetto a prima, ma non vuole risultare ancora aggressivo... solo non tenta di nascondere la sua preoccupazione verso un ipotetico problema. Con lo sguardo Mat tornerebbe in direzione di un bidone, visto poco prima, durante la ricerca. Ha bisogno di una fiamma per accendere la sigaretta, ma un esplosione non garantisce nulla di ciò, potrebbe però aumentare la possibilità che questa nasca con l'aggiunta di un tessuto qualsiasi. La gamba destra ora sarebbe la prima che prenderebbe ad avanzare in direzione di quel bidone, per avvicinarcisi a sufficienza da gettarvi dentro la lattina. Le mani poi andrebbero ad afferrare due lembi distinti della propria maglietta, sollevandola poi per sfilarla da proprio busto e successivamente gettare pure quella sopra alla lattina esplosiva. Usando in fine il piede sinistro come perno, il genin ruoterebbe in senso antiorario, incamminandosi nuovamente in direzione dell'interlocutore. [Movimento 10m verso bidone 1/4][Movimento 10m verso Itsuki 1/4][Chakra 24][Equip 3x Kunai, 4x carta bomba, 3x fuuda vuoti] Ovviamente, di tutte quelle congetture miste a paranoia nella mente del Genin, lui non è minimamente al corrente. No, lui dopotutto ha la voce di un'altra personalità a se stante, che volete che sia. Quel biondo davanti a lui, invece, sembra una di quelle persone che ha un che di potenzialmente interessante, ma che pare arrovellarsi più del dovuto agli occhi del Chunin, il quale semplicemente lo osserva in quel perdersi assorto nei propri ragionamenti nel mentre del fare i propri vari gesti e le preparazioni necessarie a quel teatrino. Ha chiesto solo di accendere una sigaretta, non voleva un'intera messinscena, ma in realtà, è meglio così per il canto suo, tanto meglio evitare di soffermarsi andando a pensare alla sua perdita, alienandosi piuttosto in quei modi di lui enigmatici, curioso il corvino di vedere dove l'altro abbia intenzione di arrivare. Osserva la lattina, osserva la mano e lo sguardo di lui in quell'andare a puntare la propria sigaretta che nel frattempo di aspettare che venga accesa continuerebbe volteggiando nell'aria sospinta dal vento da lui stesso generato, indice e medio a descrivere qualche cerchio o invece figure più distorte ed imprecise, ritrovandosi in un qualche modo in grado di utilizzare quel giocherellare come potenziale antistress, qual'ora non ci siano le condizioni per accendere una sigaretta <{ Avresti potuto chiedere a qualcun'altro }> direbbe Eiji da dentro, sì interessato al fare di quel curioso individuo, ma allo stesso tempo già quasi stufo di restar in quel quartiere, quasi nauseato dalla povertà che li circonda, sentendosi in un certo senso in difetto in quel posto, nel senso più superbo e bastardo che possa esserci a riguardo, mentre Itsuki gli risponde con un'espressione di sufficienza sul volto, seppur inudibile realmente <{ Si sta impegnando tanto.. Vediamo, alla peggio possiamo farlo esplodere noi, se ci annoia. }> e mantiene quello sguardo piatto su di lui in quel seguirlo con gli occhi quando starebbe infilando la carta bomba attivata nella lattina che è lì semi spiegazzata a riflettere in maniera bizzarra la luce fioca sull'alluminio che la compone <{ Non è esattamente un'effetto ottenibile con il Vento. }> direbbe il fu Principe in risposta alle parole di prima, riferendosi appunto all'alterazione di quel loro corpo, portando una mano sotto al mento in quel riflettere, mentre da fuori il Goryo continuerebbe a far volteggiare la sigaretta con pigrizia <{ Potremmo trovare nuove applicazioni. }> risponde quindi quello stesso che vorrebbe soltanto accendersi una sigaretta, sedando il discorso in quell'andare a fissarlo con le iridi del color del sangue, rispondendogli poi finalmente, qualche istante dopo quelle sue parole < Oh.. Ma certo, come ho già detto, stupiscimi. > direbbe lui dimostrando un filo di fiducia nell'altro, una cosa solo di contorno in quel voler aspettarsi qualcosa di poco oltre al banale, non chissà quale mirabolante trucco, ma comunque qualcosa di per se originale, mettendo da parte l'intenzione di tentare di gonfiare forzatamente il corpo del Genin d'aria sino eventualmente a farlo esplodere, qual'ora non dovesse stupirlo, ora come ora, se la appunta, ma la mette da parte. Ah, gli mancava quasi ragionare in maniera così macabra e non riuscire a definire quel suo voler arrecare sofferenza, era un troppo di tutto, qualche giorno fà, per concepire qualcosa di doloroso quanto estetico. Che poi, se solo sapesse di quell'apparente passione per gli esplosivi, probabilmente il Chunin starebbe già andando a traviare il giovane andando a proporgli cose indubbiamente losche, ma un passo alla volta, per ora davanti a sè, crede di avere giusto una sorta di aspirante prestigiatore, o chissà che altro. Lo segue con gli occhi sino a quel togliersi della maglia, lì la sigaretta si sofferma per aria e l'espressione non muta di una virgola se no per quell'andare semplicemente ad innalzare il sopracciglio destro, di qualche impercettibile millimetro, ma comprensibile ad ogni modo quella sua perplessità, un qualcosa al cui far attecchire il fuoco, è abbastanza logico, ma avrebbe potuto anche solo strapparsi le maniche ed evitare di rimanere a petto nudo, che poi ognuno è libero di fare quello che vuole ed Itsuki non se ne cura più di tanto a riguardo, solo un filo di iniziale perplessità, visto che non si toglierebbe mai la camicia in pubblico, insomma, un semplice essere spensierati contro l'essere crudelmente ferrei e puntigliosi, smosso solo da accenni di follia. Mentre Eiji, beh, lui è un'altra storia ancora. { ck 44/50* (prima non avevo omesso due punti) : Manipolazione Fuuton } E' un peccato che Mat non possa udire i pensieri dei due esseri presenti nella testa di quel ragazzo che, lentamente, sta conquistando punti su punti dal suo punto di vista, avrebbe risposto con particolare piacere ai dubbi che lo attanaglierebbero... Ma il genin non legge nella mente, non può sapere a cosa stiano pensando come non sa che in quella testa vi siano due voci. Sa solo che quel ragazzo si veste in maniera, a suo dire, stupenda e che pare non gli importi molto di cosa lui possa effettivamente fare... Mat cercherebbe di raggiungere il ragazzo, tentando poi di conquistarne il fianco per voltarsi in favore del bidone. Si mostrerebbe un poco pensieroso, intenzionato a pensare se effettivamente possa bastare... "Mi tranquillizza che non ti dia fastidio se faccio saltare qualcosa." Ammette cercando di intavolare un dibattito, avvicinando le labbra della mano destra verso le proprie labbra. L'impulso di tirar fuori le restanti carte bomba e attaccarle in fila alle pareti è tanta. Lo proporrebbe anche, se non fosse che anche lui pensa che con molta probabilità Itsuki si stia innervosendo. Aveva chiesto di accendere una sigaretta e lui la sta facendo tanto lunga. Il genin annuisce con il capo, facendo ricadere la mano destra dinanzi al plesso solare, formando il mezzo sigillo della capra. "Speriamo di far andar via un po' di questa nebbia di me**a. Kai!" sarebbe la sua ultima affermazione prima del comando relativo all'esplosione della carta bomba. E' un momento quasi di panico per il ragazzo, che non può che sperare di riuscire in questo modo a far nascere almeno una fiammella valida per l'utilizzo necessario al corvino. Gli preme, essendo per lui l'unico modo effettivo, e ai suoi occhi valido, per guadagnarsi magari qualche cosa simile ad una stima. Mat all'esplosione abbasserebbe il volto, rivolgendolo al proprio stomaco mentre un lieve sorriso nascerebbe sul suo volto, la lingua andrebbe poi rapido a bagnarlo, passando la punta appena sulle labbra. "Neanche una scheggia? Che p***e..." Risponderebbe lui visibilmente scocciato mentre il sorriso andrebbe a svanire rapidamente, mostrando un volto alquanto deluso a Itsuki [Esplosione carta bomba][Chakra on][Equip 3x Kunai, 4x carta bomba, 3x fuuda vuoti] Tutto a suo tempo, prima o poi il ragazzo verrà a conoscenza di quelle due entità se quella loro conoscenza porterà ad eventuali sviuppi, per ora permane semplicemente sotto l'osservazione del Chunin che appunto mantiene le vermiglie su di lui in quel giungere al proprio fianco in quel posizionarsi ad una distanza di sicurezza dall'esplosione che giungerebbe di li a poco. Scosta le iridi in quel farle ruotar lentamente verso la propria destra guardando con la cosa dell'occhio la figura del ragazzo che pare pensieroso nei confronti della propria azione, elementare, ma comunque con passaggi precisi e necessari quasi come nell'impastare il chakra, un processo che lo si fa in maniera tanto automatica che non si è convinti si possa mai sbagliare, anche se l'errore è umano e loro appunto non sono macchine. Il fallimento è sempre dietro l'angolo, basta essere accorti abbastanza da lasciarlo sempre alle proprie spalle e non peccare di eccessiva superbia. Un breve sospiro a quel suo chiudere degli occhi, non è affatto contrariato al tutto, anzi, è solo che il far esplodere un bidone per accendere una sigaretta, per quanto possa sembrare eccessivo, agli occhi del Goryo è poco più che una trovata sagace, andando giusto a precisare, con poche parole, tranquillizzando probabilmente il Genin, o forse sminuendolo, non è chiaro visto che il tono rimane piatto e privo di qualsiasi inflessione come la maggior parte delle volte, così come lo sguardo, ma dopotutto, chi se ne frega di un cestino? Cioè sì, non è una cosa da tutti i giorni far saltare in aria un cestino della spazzatura, però insomma, sono Ninja, qual'ora ci sia un qualsivoglia problema, dirà che stava insegnando qualcosa al biondo, o qualche cazzata simile al puntiglioso di turno. Quindi gli occhi tornano in direzione del cestino dopo che lui avrebbe posto il mezzo sigillo e quindi andrebbe annunciando in maniera visibile lo stesso imminente esplodere della carta bomba, la quale reagirebbe al chakra del ragazzo al comando di quel preciso gesto, sei paia di occhi praticamente in quell'osservare il compiersi di quell'opera < Magari. > direbbe semplicemente Itsuki che porterebbe le braccia ad incrociarsi all'altezza del petto, con la mano destra che tiene la sigaretta quindi sulla sinistra del corpo, facendola fluttuare con l'indice un paio di volte, considerando che far esplodere tutta Kiri per diradare quella maledetta nebbia una volta per tutte, non sarebbe una cattiva idea e nemmeno una grave perdita. Basterebbe anche qualche mese, il tempo poi di incominciar quel ritorno a casa, ma insomma, forse è chiedere troppo, anche se continua pensando in quell'esplodere del contenitore davanti a loro. Un boato, uno scoppio potente che andrebbe a far voltare qualcuno e a creare una leggera onda d'urto, lui non si scompone minimamente e rimane lì con gli occhi che si assottigliano di un paio di millimetri, i vestiti vengono smossi, va indietro la cravatta così come la coda d'ebano, per poi ritornar al loro posto, mentre l'immagine appena sfocata e velata di fumo del cestino divelto si mostra. Un ridacchiare dell'altro altezzoso e più elegantemente molesto, ma comunque ironicamente divertito dalla trovata distruttiva di Mattyse <{ Che dire, una personalità indubbiamente esplosiva. }> direbbe parlando in maniera praticamente letterale, in quel concedersi un sorriso beffardo per poi andar a far sì che il Goryo si diriga proprio in direzione di quel cestino qualche passo, e portando la sigaretta tra le labbra, reggendola con la mancina mentre la destra si posa dietro alla schiena, si china inclinandosi dei gradi necessari per avvicinarsi a far sì che una fiamma lambisca la punta di quella sigaretta, chiudendo gli occhi in quel tirare senza evitare di scottarsi, chiaramente decaduta alla distanza necessaria la manipolazione del vento ondevitare un'alimentare delle fiamme indubbiamente scomodo. Dunque, voltandosi, smuoverebbe soltanto un paio di passi per rimaner di fronte al ragazzo, dietro di lui il fumo nero e le fiamme che divampano, seppur contenute, chiaramente nulla di cui preoccuparsi < Questa tua.. Passione per le esplosioni, hai mai pensato di voler vedere le cose.. Più in grande? > domanda con un tono che si fà più mellifluo ed invitante, l'espressione allo stesso modo si tinge di un che di malevolo e di quello sguardo che indica il non essere per nulla propensi a fare qualcosa di buono, nessuna buona intenzione traspare da quel flettersi dei lineamenti un pò più marcato del solito. { ck 44 } edit: andando giusto a precisare, con poche parole < È solo un cestino. > // Sry me l'ero perso. La preoccupazione è completamente rivolta alla presenza o meno di quella stupida fiammella utile ad accendere quella sigaretta, diventata quasi una questione di orgoglio, del tipo che se dal bidone non fosse spuntato il magico fuoco, avrebbe preso di miro una qualche casa, forse anche il suo interno con l'ausilio dei kuani. L'arredamento brucia sicuramente meglio di una maglia. Successivamente all'esplosione, che fa ad alimentare quel briciolo di ego poco consono alla vita da ninja della foglia, lo sguardo ed i pensieri di Mat sono rivolti al proprio busto, che si mostra deluso dal fatto di non aver fatto partire alcuna scheggia in generale, ma soprattutto verso di se. Può far scoppiare cose, anche se di piccole dimensioni, e tornare a casa senza un graffio? Lui? "Quindi una non basta... allora meglio aumentare" Parla tra se e se mentre il ragazzo appena conosciuto va ad accendersi la sigaretta. Soffia via dell'aria dalle proprie labbra, mentre la mano mancina si pone sul proprio addome, con il palmo che preme contro di questo. Sollevato lo sguardo, gli occhi ambrati si volgerebbero in direzione del Goryo, a cui porge un lieve sorriso nel vederlo finalmente con la sua sigaretta accesa, ma non nascondendo quella nota delusa inerente ai danni subiti. La domanda che gli viene posta è alquanto bizzarra, o almeno così la reputa lui inizialmente. "Le cose più in grande?" Chiede conferma mentre la destra verrebbe portata appena sotto al mento, invitandosi da solo a ricordare effettivamente se ha mai pensato ad una cosa del genere... Non ha neanche mai pensato a quella come una passione, in fondo era la seconda carta bomba che faceva saltare, ma entrambe sono accomunate da un incredibile piacere, sommato ad un senso di vuoto nel vedere dei danni alquanto limitati... Che sia quello a cui si riferisce il ragazzo? "Intendi come l'istinto di attaccare gli esplosivi che mi rimangono alla parete per essere sicuro di farti accendere la sigaretta? O magari l'idea di far crollare l'edificio qua destra quando ho pensato che potessi aggredirmi?" Ed ecco che torna il Mat spensierato, quello che non si preoccupa a sufficienza di quello che dice e parla a ruota libera, forse anche speranzoso di incassare qualche ferita e tornare a casa con qualche livido da farsi curare da Mekura... In pratica essere malmenato gli darebbe piacere in due momenti ben distinti e separati. Quanto può considerarsi fortunato? "O magari con in grande ti riferisci a persone? In ogni caso penso che la risposta sia si." Si. Il pensiero ora viene rivolto a quella fanciulla che gli ha portato via il libro, quella che in pochi attimi è diventata soggetto di tutto il suo odio. La serata si è rivelata utile, uno stile da imitare in campo di abbigliamento e la consapevolezza che una carta bomba non basterà per farla saltare in aria e vendicarsi. Mancano solo qualche ferita e una notte con la Hyuga e Mat potrebbe anche definirla la serata migliore della propria vita. [Chakra on][Equip 3x Kunai, 4x carta bomba, 3x fuuda vuoti] Un paio di boccate ada quella sigaretta, labbra schiuse in quell'aspirare vagamente sonoro che si concede, andando a far sì che il fumo venga processato dai polmoni per poi apparir più velato, in quell'attendere il dire dell'altro che non tarda di certo ad arrivare, per quanto lì per lì quel suo parlare tra se e se lo lascia effettivamente con un che di perplesso < A me sembra sia bastata. > direbbe in quel voltarsi nuovamente verso il cestino, dandogli un'occhiata accennandolo allo stesso tempo con il mento per poi voltarsi e risollevare la sigaretta, sospesa lì non tropo distante dal volto, facendogli intendere che sì, dopotutto, si è accesa per quanto lui non possa andare ad intendere quel suo voler ferirsi, farsi male, provare. Ah, questo sarebbe un qualcosa che potrebbe far crepitare l'animo del Chunin come legna secca tra le fiamme di un'atteggiamento masochistico che potrebbe portarlo a rendere un candidato effettivo per l'affinare la propria tecnica personale, quel Genin da strapazzo, ma per ora c'è poco a livello di conoscenza tra quelli che sono poco più di estranei, per quanto quell'estraneo è riuscito a distrarlo da quel suo essere perennemente addolorato, un vuoto che a tratti si ripresenta in quel tentativo si spegnerlo più di quanto già non sia spento di suo, di trascinarlo verso il basso e farlo sprofondare ciecamente nel baratro dell'odio. E' giusto camminare nell'oscurità, ma bisogna saper guardare più in là del dovuto, nonostante sia buio. Annuisce poi in quel mentre che distende il braccio per andare a far cascare la cenere verso terra, seguendola per un'istante con lo sguardo in quell'andar poi riportando le rosse su di lui, osservandolo in quel suo andar a porre quelle domande apparentemente bizzarre, concedendogli un lievissimo e vago attimo d'interdizione, fissandolo in silenzio <{ Deve essere uno di quei geni incompresi. }> direbbe Eiji da dentro in un certo modo oramai stuzzicato ed incuriosito dal fare spensierato e sincero di quel biondo, verso il quale ora itsuki inclina appena la testa <{ È ironico pensare che una tattica del genere avrebbe funzionato. }> direbbe il corvino in risposta del fu Jinchuuriki per poi andar a rivolgersi invece a lui, scuotendo prima lievemente la testa in quell'andare a rispondergli chiaramente, sincero ma con il tono che è sempre il solito, non si smuove di una virgola < Esatto, più in grande. > direbbe semplicemente concedendosi un'altro tiro d a quella sigaretta per poi continuare < Idee istintive a parte, mi riferisco a qualcosa tipo.. > direbbe andando appena a guardarsi intorno, cercando di andare a far sì che la sua memoria vada disegnando una mappa che non si limiti a quei dintorni, rimembrando Kiri secondo i dati che ha potuto raccogliere in ormai quei due o tre mesi nel quale vive lì, ha perso il conto dei giorni ed ormai non gli interessa di nulla, però è in grado di orientarsi oramai abbastanza bene < Tipo il Ponte Naruto, ho sempre trovato quel nome orribile. > direbbe quindi voltandosi nuovamente verso di lui nel mentre che la dritta vada a scostarsi uscendo dalla tasca nella quale si era rifugiata per andare ad additare pigramente la direzione verso il quale dovrebbe trovarsi il grande ponte in questione, la costruzione presa di mira e proposta, potrebbe aiutarlo, coprirlo in un qualche modo e preparare il tutto per un'evento futuro, magari a lungo termine, chissà, l'idea di certo non dovrebbe essere poco allettante < Le persone se ne vanno troppo rapidamente esplodendo, io preferisco farle prima soffrire. > lo dice con un tono lento e serioso che và ad approfondirsi durante il parlato, facendosi più greve in quel lasciar scivolare lo sguardo verso la punta della sigaretta, tenuta lì ad una buona spanna sotto e davanti al mento, per poi concedersi un giro del solito ciclo da fumatore, andando ad attendere una qualche risposta seppur di lì a poco andrebbe a notare, con un'occhio che cade in direzione del cielo, al notar de crepuscolo, che incombe, riportando le rubine su di lui in quel guardarlo assottigliato, per concludere il tutto con < Vediamoci tra qualche giorno al ponte.. > potrebbe rivelarsi utile quel ragazzo oltre che vagamente divertente e lui pare effettivamente risultar inizialmente diffidente ma più in là propenso, pensieroso e relativamente perplesso ma in un certo senso smosso da un velo di eccitazione, probabilmente nel realizzare di far saltare un ponte intero, cosa che non sarebbe affatto un'evento da poco, insomma < Ah, Itsuki Goryo Kagurakaza.. > direbbe nel soffermarsi dopo avergli voltato le spalle per incamminarsi verso il suo dover soddisfare il fabbisogno nutritivo necessario al proprio corpo e tutte quelle stronzate, ondevitare di morire, smuovendo quel paio di passi mentre l'altro dovrebbe andare a dirgli nome e cognome a sua volta, per poi probabilmente allontanarsi possibilmente in cerca di una nuova maglietta. {End per entrambi}