Come sarebbe stato giusto andasse...

Quest

Giocata di Clan

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Il Dojo Hyuuga è immerso nel verde e nella fioritura, trovandoci in una stagione prettamente estiva in cui son sbocciate parecchie piante e tanti fiori colorati. Non è questo che però interessa ai protagonisti -anzi, alla sola ed unica- quest'oggi. Appena varcata la soglia d'ingresso, riconoscibile dai gradini che dal sentiero che attraversa il giardino conducono alla veranda in sua direzione, ci si ritrova in una piccola anticamera ove è richiesto di togliersi le scarpe. A questo punto si può procedere lungo un corridoio che divide il piano inferiore in due metà: sulla sinistra è presente un'ampia sala ove si tengono le riunioni del Clan. Dunque, Mekura viene convocata esattamente in questa sala delle riunioni assieme a Juusan Kagura, il ragazzo ch'era andato a chiamarla durante la missione di recupero delle tracce con Yosai e nessun altro in particolare eccetto lei, ovviamente. Qualora la Jonin abbia lasciato le sue scarpe all'ingresso, potrà tranquillamente accedere alla sala riunioni dov'è attesa. Essa non è troppo grande, invero, con una porta scorrevole in legno pregiato. Spostandola verso destra e rientrante nel muro, dà accesso ad una stanza di stampo nipponico, con un tavolo in legno e rettangolare posto centralmente. Su di esso, son disposti dei bicchieri piccoli e dai ghirigori azzurri assieme ad una bottiglietta utilizzata sovente per il sakè. Una teiera è posata, invece, su un altro vassoio ma pur sempre sulla superficie dell'oggetto stesso. Diversi cuscini gialli e rossi son disseminati al suolo, composto in legno, attorno al tavolo. Dal lato opposto all'ingresso, son seduti Juusan e il giovane Hyuuga dal taglio corto e sbarazzino. La coppia di occhi bianchi e perlacei aspetta soltanto l'arrivo della donna, ora come ora, tenendo le mani poggiate in grembo. Vestono entrambi con un kimono di colore blu scuro, la cui fascia addominale è d'un bianco splendente. A differenza del ragazzino, su quella dell'ex capo Clan spicca il simbolo del loro Clan. I capelli di lui hanno iniziato ad assumere un colorito sempre più spento, ingrigendosi, le rughe attorno agli occhi son ormai più marcate. Non è più lo stesso giovanotto d'un tempo, se n'è reso ben conto anche senza la necessità che fosse qualcun altro a dirglielo. Non resta che attendere. [ Ambient per Mekura ]

15:29 Mekura:
 Aveva un passo sicuro, e calcava la terra con la suola della scarpe provocando un certo rumore. O forse sembrava a lei alle sue orecchie che al momento sentono il mondo attorno a lei ovattato tranne quel "Tic, tac" della suola delle scarpe. La Hyuga indosso porta una armatura leggera in cuoio lamellare, composta da lamelle di cuoio montate insieme in un intricato sistema di legacci che fanno assomigliare tale armatura come se fosse formata da squame di pelle, un chiaro riferimento al suo patto con i serpenti bianchi. Solo che tale armatura è nera e composta da una pettorina che copre lo sterno ed il petto sparendo sopra una gonna blu scura tenuta alta e legata sotto il seno da una cintua Haori bianca. La schiena è lasciata scoperta ove si vede l'incrocio a x della pettorina e al di sotto di questo la maglia aderente nerache copre il collo, le spalle e le braccia interamente. La gonna ha un largo spacco sulle gambe, uno per lato sul davanti e uno centrale ove si può intravvedere i pantaloni di pelle nera e gli schinieri protettivi. GLi avambracci sono coperti da un paio di vambracci protettivi. Stivali lunghi e neri con la punta chiusa. Sulla schiena tiene una tasca porta oggetti, con all'interno inserite in modo ordinato porta: due tonici coagulanti e due tonici per il recupero del chakra, 2 fumogeni, un rocchetto di filo di Nylon conduttore e 3 fuuda nel quale all'interno vi sono 3 tronchetti per la sostituzione, un kunai collegato ad una bomba luce, una ricetrasmittente ed infine una boccetta di veleno composito. Alla gamba destra è legato un cosciale con all'interno 3 kunai collegati con un filo di Nylon a 3 carte bomba uno per arma. Mentre un Kunai sarebbe nascosto all'interno dello stivale sinistro. Al petto porta un sigillo potenziante per il ninjutsu speciale. Insomma, come l'hanno chiamata lei si è lanciata a capire che sta succedendo di nuovo al clan. Arrivando nei pressi delle guardie all'entrata precederebbe la loro richiesta di lasciare le armi. Si staccherebbe il cosciale e la tasca portaoggetti consegnandole per poi dirigersi meccanicamente verso l'anticamera dove potersi togliere gli stivali è l'unico momento in cui ha modo di ascoltare i suoi penseri chiaramente. Kaori è scomparsa, degli oggetti sono scomparsi, che tipo di oggetti e come fa Kaori con la sua potenza a sparire in questo modo? Per un'attimo una parte di lei vorrebbe gridare e spaccare qualcosa: ha lasciato Yosai da solo e si sente come se la stessero tenendo in attesa. Stringe i denti, la gola le fa male il petto diventa pesante. Chiude gli occhi per due secondi e prende un lungo respiro, poi un'altro, poi un'altro ancora fermandosi a contemplare la bellezza del giardino del Dojo. La sua bellezza è immutata dalla prima volta che lo ha visto, anzi, adesso le sembra anche più bello dopo tutto il tempo che è stata lontana da questo e quello che significava. Prende un'altro lungo respiro e si costringe a presentarsi a chi la stesse aspettando con come una vipera assetata di sangue ma con una dignità che si rispetti alle Hyuga che doveva essere e che è. Mette a posto gli stivali e senza perdere troppo tempo, ma con un passo più calmo dirigendosi verso la porta, la fa scorrere con la mano sinistra e guarda in direzione dei presenti nella stanza. Juusan Kagura, suo zio e il ragazzo che l'ha chiamata. Rimane con lo sguardo fisso verso lo zio e si prostra in un saluto piegando la schiena in avanti con una specifica angolazione da etichetta non di meno. <Onorevole Juusan Kagura Hyuga sama...> solleva la schiena di nuovo fissandolo con uno sguardo addolcito ma preoccupato. Da un po' non lo chiamava zio per...evidenti problemi passati: a causa sua ha distrutto la linea di discendenza al comando, si è macchiata di disonore e lui stesso l'ha esclusa dal clan strappandole il cognome non di meno e solo con il cambio di guida che Mekura è stata reintegrata nel clan, un'altro segno di disonore per la Hyuga che doveva rientrare in quel clan con le sue sole forze, ma non ne hanno più parlato, in realtà non parlava troppo con suo zio, Conosce i suoi figli, conosce il marito è stato invitato al matrimonio ma da quando è successo a parte i richiami ufficiali del clan e le feste, si parlano solo una volta all'anno e lei non si è mai più permessa di chiamarlo in un modo familiare. é invecchiato certo, ma ha come l'impressione che quella vecchiaia sia dovuta allo stress ed ai dispiaceri degli ultimi anni. Si chiude la porta alle spalle e rimane in piedi fino a quando non le verrà dato il permesso di sedersi, guarda anche il ragazzo ma, per ora non si esprime con lui vuole solo sentire il perché è qui <vorrei i dettagli> non perde tempo a parlare, vuole sapere [ch on]

Una volta varcato l'ingresso, è Juusan ad alzarsi in piedi per primo. Intima anche al giovane d'alzarsi, salutando Mekura come si deve. Chinano ambedue il busto in avanti in un reverente inchino, dritti nella postura e con le braccia ben stese lungo i rispettivi fianchi. Fujazaki, il ragazzino dai capelli neri che s'aggira sui vent'anni, è il primo a rialzare il capo a differenza dello zio della donna che, con lentezza, abbassa nuovamente le leve inferiori per potersi sedere sul morbido. <Accomodati pure, Mekura-san.> Le indica il posto a sedere libero frontalmente ad entrambi. "Serviti pure", invita dunque la Hyuuga a prendere da bere, servendosi da sola qualora lo voglia. Ella però parte direttamente con la richiesta dei dettagli, ai quali Juusan non si sottrae. <Perdonaci se ti abbiamo allarmata> Lo stesso Fujazaki china il capo arrossendo appena sulle gote, poiché è stato colui il quale è corso direttamente ad avvisare la Hyuuga. <ma pensavamo fosse di vitale importanza che tu sapessi della scomparsa di Kaori Hyuuga.> Comincia a parlare in sua direzione, mantenendo il classico tono cheto e austero, non perdendo la sua severa espressione che resta ben focalizzata sul viso della Jonin. <Ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla famiglia, per il momento, ma non abbiamo avuto altre informazioni in merito alla faccenda. So che suo marito, il Tessai Azrael Nara, è comunque reperibile.> Aggiunge in merito alla faccenda, non scomponendosi neppure per un secondo, mantenendo una rigida postura e le mani posate sulle rispettive cosce. <Ciò che vorremmo chiederti è di prendere in mano le redini del nostro Clan. Ci sono stati attriti da noi, ma non hai mai mollato la presa ed il legame con gli Hyuuga. Mi spiace per quanto accaduto in passato, ti ho affibbiato colpe che non meritavi affatto.> Le cede dunque il dire, avendo fin da subito scaricato il malloppone che aveva bisogno di raccontarle, affinché possa prendere consapevolezza della situazione e, in caso, anche in mano le redini del Clan ch'è disposto a cederle poiché la motivazione della sua convocazione l'ha resa fin da subito palese, senza girare troppo attorno alla questione. Mekura, dunque, può decidere cosa e come rispondere in perfetta tranquillità. [ Ambient per Mekura ]

16:35 Mekura:
 Mekura si accomoda, si mette a sedere al fianco di Fujazaki andando a servirsi da sola del thè verde aspettando che questo le racconti che cosa è successo. QUando lo fa la Hyuga passa dal preoccupato e ansioso, ad uno sguardo che ha poco, davvero poco di tranquillo. Afferra il thè, da un breve sorso e lo tiene tra le mani <quindi, fatemi capire bene> afferma quasi sibilando senza guardare una vera direzione per poi appoggiare una tazzina <il ragazzo qui mi è venuta a chiamare, urlando il mio nome, mentre ero in una missione di ricerca, cercandomi in preda al panico esclmando a gran voce "il capo clan è scomparso" in un luogo OVE erano presenti altre persone che hanno sentito tutto e questa cosa ormai la sapranno ogni pietra del monte degli Hokage, facendomi temere che qualcuno o qualcosa si fosse accanito su di lei, o sulla sua famiglia facendoli appunto sparire considerando che c'è un tizio che gira con il Byakugan in faccia che fa danni, per poi dirmi che si è ritirata a vita privata?> ha un tic nervoso nell'occhio destro che farebbe fatica a controllare e sembrava quasi sul punto di esplodere in un atto di ferocia inaudita i segnali c'erano: lo sguardo le mani che stavano scrocciando, le nocchie bianche, l'area di frustrazione che alberga attorno a lei e che il povero ventenne sentirà molto, molto vicino. Sembrava una pentola a pressione pronta a far saltare non la valvola, l'intero coperchio per quanto fosse arrabbiata. Poi si spegne, di colpo: ispira l'aria e da un breve colpetto di tosse coprendolo con la mano, era come se avesse toccato un interruttore. <molto bene, allora gli farò recapitare un messaggio al tessai Azrael Nara ed alla famiglia di riposarsi e vivere serenamente e che Ken voglio comunque vederlo e avere la possibilità di mantenere i contatti come li avevamo lasciati in comune accordo> era per questo che era arrabbiata. Ken, il suo figlio adottivo, aveva paura che in tutto questo casino fosse successo qualcosa anche a lui. Questo le ha dato la forza di rimanere composta. E poi ecco il vero motivo: la guida del clan. Mekura rimane con gli occhi sgranati mentre lo sente non riuscendo a non nascondere la sorpresa: tra tutti lei? e per giunta la proponeva lui? una parte di se urlava di accettare senza fare domande: era il suo posto, il posto che le spettava di diritto, un'altra voleva sentire di più riguardo a questa scelta. <lei come capo clan ha fatto quello che doveva fare> afferma la donna tagliando il discorso, non voleva sentire queste affermazioni <Juusan Kagura, a prescindere dalla considerazione che vi è stata data negli ultimi anni io so bene chi siete: il capo del cambiamento, della rivoluzione, a voi si deve l'unita interna del clan senza casate principali o secondarie, qualcosa che solo una figura potente non solo nel chakra ma anche nella psiche e nel comando vi sarebbe riuscito. Quella forza si traspare anche dalla scelta di esiliarmi: lei ha pensato al clan prima che al suo stesso sangue, questo non è un atto di cui si deve scusare> sospira <io lo meritavo, ho fallito nel dimostrarmi degna di molte cose: di non essere un campione tra gli Hyuga, di non essere forte mentalmente, di non proteggere i miei simili, se mi aveste lasciato all'interno del clan avreste causato più dissesto che altro. Non ce l'ho con voi e mai ce l'avrò, al contrario vi guardo con ammirazione, ancora adesso> Ma adesso, le redini del clan...sarebbe in grado di prenderle? è un riconoscimento incredibile ma cosa penseranno gli altri Hyuga: Kaori che abbandona in questi momenti di crisi non è solo un dissestamento ma un vero e proprio presagio. <...molto bene, ho bisogno di sapere qualcosa prima di decidere, voglio avere ben chiaro come sta il clan> e qui iniziano le domande <siamo i soli che sanno che il capo clan è irraggiungibile? com'è la morale all'interno del clan in generale rispetto ai recenti avvenimenti? ci sono conflitti? ma soprattutto, perché io? voi siete l'ex capo clan però mi domando quanta capacità decisionale avete realmente. Considerando che sono figlia di Akane Hyuga e delle mia infamia sociale per quanto Kaori si sia prodigata in quel discorso non cambia che ci possano essere delle persone che non siano d'accordo, chi sarebbe stato il prossimo in linea di successione e chi è l'anziano> il grado < con più popolarità all'interno del clan?> [ch on]

Non appena pronunciata con scetticismo dovuto ed assolutamente coerente la situazione che ha visto il giovane Hyuuga correre da Mekura per darle la notizia, proprio quest'ultimo china il capo dabbasso imbarazzato. Le gote si son ormai tinte d'un rosso acceso, mentre la manona di Juusan si poggia sul capo del giovanotto facendogliela abbassare ulteriormente, come se dovesse chiedere scusa al mondo intero e finché campa. <In un primo momento, s'è soltanto preoccupato in maniera eccessiva, venendoti subito a cercare.> Fujazaki stringe le palpebre, apparendo assolutamente dispiaciuto per la situazione venutasi a creare. "Pensavo fosse successo qualcosa d'irreparabile alla Capo Clan, per questo motivo sono corso da lei senza neppure aspettare che finissero di dirmi le motivazioni. Mi spiace", si scusa ancora alla volta di Mekura, rialzando il capo sol quando lo stesso ex Capo Clan gli permetterà di farlo. <Ciò che è stato pattuito tra di voi non è né di mio interesse né di quello del Clan.> Per quanto riguarda Ken, infatti, non vuole affatto essere messo in mezzo e dovrà vedersela lei direttamente con Azrael o con chi intercede per lei. <La scelta di Kaori è stata improvvisa, ma imprescindibile. Non ha voluto sentire ragioni.> Aggiunge, restando inflessibile a sua volta e ben rigido nella postura. Il giovinastro, invece, è ingobbito in avanti per via della pessima figura fatta nei confronti di Mekura e del Clan tutto, pertanto sceglie di starsene in silenzio. Annuisce con un cenno del capo alla donna che concorda con lui per quanto è stato dovuto fare in passato. <Ero sicuro del fatto che avresti capito, Mekura-san.> Non mostra alcun sorriso né emozione differente dalla statuaria espressione mostrata sempre, rigido e ligio alle regole del Clan. <Lo so bene. Non avevo altra scelta, ma non credere che io stesso non sia umano. Come te, come lui> Indicando il ragazzo che gli siede di fianco. <provo sentimenti, anche se non sono solito farne vedere alcuno. Meritavi delle scuse, hai eseguito alla lettera ciò che ti venne chiesto di fare, ora sei l'unica che potrebbe davvero prendere le redini di questo Clan.> Chiosa ancora in sua direzione, stringendo i pugni sotto al tavolo per via di ciò che da lei proviene pronunciato successivamente. <Tutto quello che vuoi sapere.> Le concede, lasciandola dunque parlare quando vuole chiedere dei chiarimenti inerenti alla situazione interna del Clan. <Senz'alcun dubbio, Kaori-san è molto rispettata tra gli Hyuuga di tutte le età, ma accettano con dispiacere questa scelta. Confido nel fatto che i miei -i tuoi, se accetterai- siano ben disposti verso di te. Chiunque ha fatto errori in passato. Se dovessi prendere come esempio la tua linea di discendenza, non saresti qui. Ma non sei l'unica nella storia dei Capo Clan, anche al di fuori del nostro, ad essere legata a mostri che hanno causato soltanto disagi.> Un chiaro riferimento, magari, all'attuale Hokage, figlia d'un Traditore della Foglia e del suo stesso Clan di cui dapprima era a capo. <Se la gente ti vedrà soltanto per i tuoi legami, vuol dire che non è abbastanza intelligente da comprendere quale persona tu sia diventata negli anni. Sono sicuro che capiranno il mio punto di vista tanto quanto il tuo.> Spiega alla di lei volta, prendendosi il tempo che serve per ragionare adeguatamente ed esporre frasi consone al contesto. <Il prossimo in linea di successione, per quanto tu dovessi esserlo già prima di Kaori, sarebbe lui.> Indica proprio il ragazzo dai capelli scuri e il taglio corto. <E' giovane ed inesperto, mi spiace dirlo ma non è ancora pronto per prenderne le redini.> Il giovane china ancor più il capo, mordendosi il labbro inferiore. <Restiamo tu ed io e, come ben sai, io non posso più garantire protezione al Clan come un tempo. Tu, invece, sei una Jonin.> Ha più potenza ed è decisamente più giovane, tanto da poter difenderlo secondo Juusan. Ma spetta sempre a lei prendere una decisione ultima. [ Ambient per Mekura ]

17:45 Mekura:
 Lo fissa con lo sguardo severo il ragazzo, solleva il mento e incrocia le braccia mentre è appagata dal fatto che gli viene abbassato ulteriormente il capo. "si, bravo, prostrati" sembrava che dicesse tutta la sua figura mentre si versa dell'altro thè. ad ogni modo non le va giù per niente di questa improvvisata. Non tanto per Kaori, Mekura si è dimessa da consigliera ma ha continuato a combattere fino alla risoluzione di quel problema prima di ritirarsi a vita civile e per quanto importante era sostituibile dagli altri consiglieri, lei invece no non di meno così improvviso.<si sono consapevole della imprenscindibilità della capo clan> ma questo è l'unico commento che le viene da dire sulla faccenda per quanto la disturbi profondamente. il discorso va avanti l'ex capo clan continua a scusarsi e la donna porta il bicchiere sul tavolo una seconda volta <le scuse non sono richiesta, ma sono comunque accettate> ci sono altre persone che si devono scusare e non è certo lui. intanto il discorso verte sulla accettazione e Mekura mugugna non condividendo del tutto quello che lo zio le sta dicendo <per quanto sarebbe bello, non è un metodo di valutazione affidabile: bisogna tenere conto anche dell'imprevisto e di quello che non possiamo vedere, siamo il clan Hyuga, cerchiamo di non essere troppo ciechi sulla faccenda> ed a proposito di cecità ci sarebbero altre cose da chiedere e fare. <io dovrò dimostrare di essere all'altezza di un capo capace come voi e uno gentile amato come Kaori, tutti quelli con un passato simile al mio ad un certo punto devono fare i conti con questo> come Yosai, quel ragazzo che per forza di una incomprensione è stato lasciato indietro da Mekura. Guarda poi il ragazzo in questione e sorride ferale mentre lo fissa, quasi se lo volesse mangiare <ma davvero..> era una situazione difficile e lei era la migliore alternativa possibile...bhe ora non ci sono più scuse, grida l'altra parte di se: prendi ciò che è tuo. <accetto umilmente la nomina come capo clan del clan Hyuga allora, promettendo di proteggerlo e servirlo> è una fortuna che suo marito non fosse a Konoha al momento, altrimenti poteva immaginarlo che se lo sarebbe ritrovato fuori la magione con un sorriso soddisfatto. <e...ragazzo> in effetti non si è ancora presentato < tieni la schiena dritta per cortesia, sei uno Hyuga, gli Hyuga gobbi non combattono bene> lo dice senza ironia continuando a fulminarlo, ben conscia che non è del tutto colpa sua, povero ragazzo. <ad ogni modo questo incontro è fortuito, avevo bisogno di parlare con voi e con gli anziani del clan per le ricerche sugli Otsutsuki con la quale condividiamo un legame e le dichiarazioni di Akane riguardo alle ricerche fatte nello stesso campo dal cappuccio rosso. Mia madre l'ultima volta l'ho vista sull'isola, non ho idea se sia tornata al villaggio> è un peccato che non ci fosse anche lei presente. [ch on]

Mekura continua a parlare, rispondendo alle diverse affermazioni e domande poste in precedenza da Juusan. Egli si limita ad annuire un paio di volte, considerando così conclusi alcuni punti del discorso. <Mekura-san> La interrompe ad un certo punto, duro nel tono. <se è questo il problema che ti spinge a rifiutare questa carica, ti affiancherò fintantoché sarà necessario.> Le comunica. <Finché non riuscirai a camminare con le tue gambe. Ma sei adulta, nipote mia, sono certo che non avrai bisogno del mio appoggio altrimenti non avrei scelto te come successore.> Le spiega in maniera lineare i diversi modi in cui la situazione potrebbe ristabilirsi e volgere a loro favore, mettendo ben in chiaro le varie clausole che potrebbero tornare invece utili proprio a Mekura per gestire al meglio il Clan. Fortuna vuole che Mekura prenda finalmente la decisione giusta, facendo compiere sia a Juusan che a Fujazaki. Lo stesso ragazzino si porta una mano al petto quasi come se ciò bastasse a rallentare i battiti del suo cuore che erano arrivati alle stelle. In tutto ciò, l'ordine che gli viene impartito dalla Jonin viene preso immediatamente alla lettera. Come un tronco di legno, si porrebbe adesso ben dritto con la schiena per porre il fronte alla donna. "Scusate, Capo Clan", sfrutta fin da subito il ruolo che lei ha appena confermato di voler ottenere. Manca soltanto di rispondere alle specifiche poste da Juusan per facilitarle il tutto, avendola comunque vista piuttosto disorientata rispetto a poc'anzi o comunque molto dubbiosa in merito alla richiesta fattale. <Perché sugli Otsutsuki? Sono estinti da tempo, oramai.> Confessa l'ex Capo Clan, zio di Mekura stessa che lo vedrà aggrottare le sopracciglia verso il centro della fronte. <Dimmi pure tutto ciò che vuoi sapere.> Poi, in merito a sua madre, è costretto a stringersi nelle spalle. <Non ho avuto sue notizie al momento, mi spiace. Potrebbe essere rimasta sull'isola. A proposito, come va lì la situazione al momento?> Chiede, interessandosi appunto alla vicenda per quanto abbia scelto di restare a Konoha proprio per via del Clan, del Dojo e dei Rotoli nascosti nella Magione: tutto ciò che per gli Hyuuga è importante. [ Ambient per Mekura ]

18:32 Mekura:
 quando questo le dice che sarebbe in grado di muoversi da sola la donna prende un lungo respiro <Juusan Kagura dono, io mi aspetto che voi mi affiancate invece, ma non per paura ma per dare un ulteriore messaggio di solidità al clan, parlando sia al passato che al presente che al futuro> e guarda anche il ragazzo giovane <se voglio parlare agilmente con tutte le menti della famiglia dovrò usufruire della vostra esperienza e saggezza in modo da parlare ai più anziani e far valere anche la loro parola seppure le decisioni ultime rimarranno a me e per te giovane voglio che tu sia le mie orecchie per il futuro del clan oltre al tuo lavoro da attendente> del quale è stato appena ufficiato. <se sei il prossimo in linea di successione non dobbiamo farci trovare impreparati nel caso dovessi perire o scomparire e imparerai tutto quello che c'è da sapere da me eda Juusan...a cominciare dalla discrezione> e siamo a tre stoccate al povero Fujazaki ma torniamo alle cose serie. <ho avuto modo di incontrarlo di persona> commenta la donna guardando lo zio <il suo bacino di chakra è anormale, può aprire varchi spazio temporali, può generare copie ben superiori a quelle che conosciamo noi. Inoltre, le caratteristiche fisiche sono similari a quelle che ricercava il cappuccio rosso per ricreare Hamura: nessuna pigmentazione dei capelli e della pelle, semmai ridotta, Byakugan e capacità di sottrarre il chakra. Ha anche specificato che siamo dei ladri ed il chakra ritornerà a lui, quando ho provato a fare una domanda non ha risposto al singolare ma al plurale, ha parlato di popolo e questo è quello che mi inquieta: già non riusciamo a fermarne uno, se poi sono di più è un problema> prende un lungo respiro e continua <ora...parto da delle supposizioni, non ho prove ma proprio per questo mi baso su quel poco che so e dalle fonti di informazione in cui posso accedere> ovvero quella biblioteca di cui dispongono. <il Mizukage è morto> commenta Mekura ma questo si sa <Norita è ancora in custodia dei suoi funzionari e ancora non ce lo hanno riconsegnato, abbiamo sommato le forze con Kusa in un unico accampamento> è molto diretta e rapida nella spiegazione prima di fare quelle domande <voglio sapere se nei nostri scritti vi è una descrizione degli Otsutsuki che possa combaciare con quella che ho descritto, voglio sapere anche della leggenda della dea coniglio e se ci sono dei sigilli o tecniche in grado di imprigionare questo nemico o eliminarlo, inoltre voglio i resoconti rilasciati da mia madre da visualizzare> si umetta le labbra e si solleva in piedi <ho intenzione anche di chiedere alle evocazioni se sapessero di più al riguardo: sono creature strettamente legate al chakra e alcuni di questi antichi, forse ci possono dare altre informazioni utili> [ch on]

Juusan ascolta con attenzione le parole di sua nipote, senza perdersene neanche una. In questo modo, vi può rispondere senz'alcun indugio. <Credo sia saggio, sì.> Farebbero appunto capire come la vecchia generazione e quella di Mekura, nonché quella di Fujazaki siano finalmente unite sotto un unico essere, dando forza e un'istituzione finalmente rigida e sicura al Clan. "Sissignora", risponde di rimando il giovane Hyuuga che, per dinastia e successione, sarebbe direttamente il prossimo discendente -per quanto non ancor pronto- legato al ruolo di Capo Clan. "Discrezione, sì, certo", non si fa cogliere impreparato ma dal tono della voce e dall'espressione che nasce e prende forma sul viso, si può facilmente intuire come sia ben impaurito dalla ragazza e che, al tempo stesso, è conscio di doversi dare da fare. Juusan, nel frattempo, si preoccupa d'ascoltare ed assimilare sia le nozioni riguardanti quanto accaduto a Kiri e, al tempo stesso, le idee che si sono fatte spazio nella testa della donna. <Che sia legato agli Otsutsuki, non saprei davvero confermartelo. Sono estinti, non si sente parlare di loro da davvero troppo tempo ormai. I varchi potrebbero voler significare qualunque cosa, potrebbe aver risvegliato potenzialità del Byakugan o del suo Chakra che nessun altro Ninja è in grado di conoscere od usare.> Cerca di darle una spiegazione pragmatica di ciò che potrebbe essere quel Dio, quel che invero è in grado di fare a dispetto delle idee che son venute alla Hyuuga. <Un Ninja esperto, con un Chakra illimitato o comunque importante, potrebbe davvero poterlo sfruttare per qualcosa di mai visto. Di volta in volta, vi sono delle evoluzioni persino nelle persone, persino nell'essere umano così com'è concepito. Non sarebbe inverosimile che possegga delle capacità fuori dalla norma, ma che per noi non sono affatto contemplate.> Espira profondamente dopo questo discorso, ascoltando anche le richieste che vengono rivolte in merito al cercare delle ulteriori informazioni. <Per cercare nel nostro archivio, Mekura-san, non sono più io colui al quale devi chiedere il permesso. Hai libertà d'accesso ovunque tu voglia. Fa ciò che tu credi più giusto fare.> E, qualora sia tutto qui quel che c'era bisogno da dire, lo stesso Juusan si alzerà in piedi nuovamente, trascinandosi verso l'alto la figura del giovinastro destinato a sua volta a diventare un Capo Clan. Con la mano posta dietro la nuca, lo costringe ad abbassare il capo con forza. Egli non obietta, non pronuncia alcunché, preferisce mordersi la lingua. In contemporanea, anche suo zio si inchina innanzi alla nuova eletta. <Felice e lunga vita alla nostra Capo Clan.> E così anche questa giornata si concluderebbe, dando modo alla donna di proseguire nei suoi studi circa il finto Dio con tutte le possibilità del caso, priva di catene che ne blocchino il sapere. Verrà ovviamente annunciata agli altri, ma questa è un'altra storia. [ END ]

20:01 Mekura:
 <fatto sta che ha il byakugan è innegabile> afferma la donna seriamente in risposta allo zio <se è così allora dovremmo cercare all'interno del clan informazioni di individui particolarmente potenti, se invece è l'ennesima conseguenza del cappuccio rosso allora potrei trovarlo nelle informazioni che ha da formire mia madre, se invece quegli occhi sono stati rubati allora è nostro dovere recuperarli> afferma la donna secca <anzi, è nostro dovere recuperarli e basta o assicurarci che vengano eliminati, ogni Byakugan al di fuori del nostro controllo è un'arma che può finire nelle mani sbagliate> schiocca la lingua sollevandosi in piedi mentre continuerebbe a dare gli ordini <ragazzo, ci sono delle lettere da mandare: scrivi a tutti gli Hyuga dai genin in su di stare in allerta, se per caso l'alleanza riuscisse a sconfiggere questo nemico dobbiamo recuperare la sua testa o assicurarci di sapere di preciso chi ha preso in custodia gli occhi> ed in effetti deve ancora chiedere alla Hokage di darle quel byakugan che hanno trovato in possesso del Mizukage dopo le ricerche. Ed ora ha accesso anche ai luoghi di ricerche. Nel mentre la Hyuga continua a fagocitare pensieri interni, continua a pensare e soprattuto altre idee si susseguirebbero. Solleva il capo con un mezzo sorriso sul volto <eterni siano gli Hyuga> risponde a questi prima di congedarsi. <Juusan sama...zio, siete invitato a cena a breve, voglio festeggiare con Akane e il resto della famiglia, vorrei farvi vedere come sono cresciuti i vostri nipoti> afferma sempre formalmente prima di dirigersi verso la porta scorrevole. <buon lavoro e buona serata> e con questo la donna si prenderebbe un momento per salire quella scalinata diretta verso la camera del capo clan. La fissa con un ampio giro con la testa chiudendosi la porta alle spalle. Spalanca le braccia gonfiando il petto: era suo, era suo. Anni di fatica, di sofferenza, di dolore...e alla fine è venuto lui da lei, non il contrario. Già...le è stato ceduto, ancora una volta perché Kaori non era in mezzo. Ancora una volta la sua gloria veniva annebbiata dal fantasma di quella donna. <Non più> un sorriso soddisfatto si palesa sullo sguardo mentre afferra la sedia della "sua" scrivania mettendosi a sedere portando la testa all'indietro...ne valeva la pena? ha abbandonato un ragazzo per fedeltà verso il clan e ora viene fuori il vero motivo. Tutto si ripete, il trauma di aver lasciato che Kaori per trovare il rifugio dove l'avrebbero portata, Hiashi che muore e lei che viene lasciata libera. Non può scappare, non può scappare...lei è un mostro sotto la pelle di una pecora, un serpente che striscia silenzioso, un agente del Caos e che non meriterebbe di stare li, moralmente quanto meno. Lei non è e non sarà mai l'immagine iconica di un capo clan Hyuga...è più simile ad una Mukenin su un trono, una bestemmia. Stringe i denti mentre questi pensieri la opprimano, la cercano quando cerca di scacciarli. Afferra la sedia sollevandosi in piedi e la schianterebbe sulla prima cosa che le ricorderebbe Kaori. <AHHHHHHHHHH!> grida per sfogarsi con tutta la sua forza <non più> sussurra <Io ora non sono più all'ombra di nessuno, non devo più nulla a nessuno ne ai morti, ne ai vivi, ne agli scomparsi > continua a ripetersi piena di rabbia, non credendoci del tutto neppure lei [end]

Mekura viene convocata da Juusan-san, suo zio ed ex Capo Clan. Il motivo del loro incontro è legato a chi debbano essere lasciate le redini del Clan data l'assenza improvvisa di Kaori che ha preferito la famiGGhia. Lei accetta con tentennamento iniziale, strappando a Juusan la promessa d'affiancarla nella reggenza del Clan.

GG, no EXP!
Complimenti per il ruolo, aggiungo +10 punti fama per via della nomina ♥