Il precedente Jinchuuriki

Free

Giocata di Clan

0
0
con Hanae

03:02 Hanae:
 Un ultimo passo e finalmente con il solo sguardo può osservare il gran cumulo dei morti. Gli occhi privi di vita s'abbassano sotto la scogliera ed immediatamente può ben vedere le onde infrangersi su corpi esanimi e completamente distrutti dai feroci impatti oceanici. Trecento metri; è quella più o meno l'altezza del dirupo. Sarebbe impensabile che qualsiasi uomo privo di manipolazione del chakra avanzata sia capace di sopravvivere. E persino L'Insonne gettandosi sull'orlo di quell'Abisso dubita che la propria naturale resistenza possa salvarlo. La concentrazione di male dovrebbe esser fondamentalmente infinita, soltanto allargare le narici ed inspirare l'aria può far capire quanto il luogo sia corrotto. Il caratteristico odore di salsedine è offuscato dal tonfo della morte. Un sapore estremamente marcio al quale Nemurimasen non è tuttavia nuovo. In realtà, mentre il vento smuove l'Haori, si sente persino malinconico d'un passato traumatico appartenuto però all'entità che era prima di cambiare corpo. Ha passato settimane assieme alle cose più terribili di questo mondo. Ha passato giorni ad esser trattato come la parte più passa della catena alimentare, ben più sfortunato persino degli uomini gettati costantemente dal freddo dirupo. Come può essere così poco inorridito? E' semplice; questo non è nulla. Non è nulla rispetto a ciò che ha visto e ciò che può fare adesso. C'è un senso di rinnovata grandiosità nel sapere d'essersi insediato ancora più profondamente nelle radici del mondo ninja. Ed essersi accettato completamente l'ha innalzato virtuosamente a degno Jinchuuriki, tanto dal non esser più semplicemente un Umano ma bensì l'insonne; allo stesso modo la Lumaca a Sei code non è più il mezzo per raggiungere un fine ma in qualche modo un'avventuriera silenziosa, una forza intellettualmente elevata alla quale vuole mostrare la propria natura. C'è un che di rinnovato in sè, il proprio spirito ha finalmente raggiunto uno stato di risveglio e ascensione tale dal dargli la possibilità di apprezzare serenamente anche le cose che in lui erano prima inquietanti. Quel martirio che ha tanto ostentato è sì sacrificio, ma adesso viene visto anche come un punto d'arrivo molto lontano. "Osservate, Rokubi." Gli occhi finalmente s'abbassano sull'incavo del dirupo dove tutti i frammenti di cadaveri son confluiti nel tempo; un bacino naturale colorato di sangue e certamente avvolto da una negatività immensa. Per un Seimei, avvicinarsi a quei cadaveri sarebbe l'equivalente di sentire un gran numero d'anime urlare nell'attesa fatale che vengano traghettate al Naraka. Il Bijuu, richiamato, osserva quello spettacolo, ed immediatamente esterna il proprio chakra per coinvolgere l'Insonne e fargli vedere cose che realmente non esistono. A partire dalla sua ombra s'innalza una figura e lo affianca, affacciandosi con occhio spento sulla brutalità esposta: prende le forme di Seiri, la defunta Sorakage e l'ultimo contenitore umano posseduto dalla Lumaca. "La natura umana è deludente." Pronuncia, l'entità. { chakra on } { Hanako poco distante } {dopo sole 3 ore, la prima azione}

03:56 Hanae:
 Dopo aver sentito quelle parole, l'Insonne non fa che comprimere per un momento le labbra, allungandole in un sorriso di circostanza. La natura umana è deludente, mai però sbagliata nè giusta. Le parole della formazione di chakra lo lasciano piacevolmente sorpreso. Quell'espressione ha efficacemente riassunto un pensiero che più termini avrebbero facilmente reso fraintendibile. Pondera quanto detto, un'introspezione. Cosa si desta in lui, osservando quella scena? Non è realmente deluso, in effetti non sa dare un nome a ciò che prova in questo istante. E' tuttavia certo che non provi alcun tipo di rammarico o tristezza. Uno dei sentimenti predominanti è l'infelice attesa di poter ricevere completamente il chakra dell'entità, il resto sembra in qualche modo esser estremamente sottile in quanto a importanza. Volta lo sguardo sul ben noto volto della defunta Sorakage, gli occhi s'alzano appena per inquadrare ogni centimetro di quella figura e gli vien spontaneo scuotere appena il capo. I meriti di Seiri, pubblicamente parlando, son fondamentalmente esser stata cresciuta per contenere la Lumaca ed aver poi fatto il doppio gioco col noto gruppo fanatico di Pain. Poche esperienze che a malapena la elevano dal fango, ed infatti..è stato breve il regno di lei. Riflettendo sulla storia dei precedenti contenitore di Saiken sboccia in lui la realizzazione che effettivamente il Demone conosce ben poco delle recenti e recentemente passate generazioni shinobi. "L'alleanza è nata per garantire pace ai cittadini; Ma di fronte al potere tutti continuano a chiudere un occhio e ad erigere muri, per non vedere dall'altra parte." Le parole dell'Insonne trattano un'esperienza vissuta. Lui stesso, in una forma ben più primordiale di quella attualmente posseduta, ha pensato di dover diventare qualcosa di non troppo dissimile da un Sasuke. O da Kunimitsu, a livello di crudeltà. Non ha mai guardato ciò che è giusto, ma solo ciò che è forte. Il potere fa da maestro d'orchestra ai suoni prodotti da ogni entità. La fama delle carceri di Oto è ben nota, così come son noti i metodi estremamente violento e brutali degli shinobi più segreti d'ogni villaggio. Può dire davvero che Oto è il villaggio più crudele? Probabilmente no; è semplicemente il più trasparente. Fa della sua terribile fama un punto di forza che ha contribuito al misticismo che si è creato tutt'attorno. "Perché sei qui, allora?" Domanda il Bijuu, muovendo fittizi passi al bordo del dirupo dove si trovano, assicurandosi d'osservare quel pietoso spettacolo. La risposta di Nemurimasen non tarda ad arrivare; le braccia s'incrociano e nascondono tra le larghe maniche dell'Haori indossato, una penombra convulsa copre gli occhi ed il vento soffia lo strascico residuo del suo vestiario. "E' naturale voler vedere se qualcuno è abbastanza astuto da scavalcarli." I muri di cui si parlava, intende. Potrebbe scavalcarli da solo. Potrebbe rifarsi al chakra del Demone e abbattere con una violentissima bijuu dama l'intera Torre centrale delle prigioni. Dubita sia persino faticoso. Ma abbattere un muro non genera niente, se non macerie. E' qua a Keimusho in qualità d'osservatore, per raccogliere dati utili perché qualcun'altro diventi la forza motrice delle proprie ambizioni. "Inoltre, è una buona occasione per mostrarvi le terre Ninja." { chakra on } {blabla}

06:22 Hanae:
 Per quanto parli di mostrare le terre Ninja, al momento non ha esattamente intenzione di spostarsi un granché nei territori più lontani. La propria mira è posizionata nello spazio che triangola sommariamente Oto, Kusa e Konoha; villaggi che al momento fanno da colonne portanti degli Shinobi più importanti praticamente dell'intero secolo. Nonostante siano spazialmente solo una piccola frazione dell'Intero suolo calpestabile, è anche vero affermare che sono il fulcro di tutto. E con quelle parole, finalmente smette di fissare sulle rocce appuntite presenti più giù per dedicarsi invece ad effettive realtà. Inspira profondamente, gonfiando la cassa toracica per poi piegare le ginocchia e abbassare il baricentro, sedendosi a terra e lasciando la gambe libere di penzolare sul vuoto oltre il quale solo cadaveri son presenti. Lo sguardo s'abbassa sulle maniche dall'Haori ed è proprio da lì che va estraendo un foglio perfettamente bianco; contemporaneamente la mano gemella estrae in rapida successione due fuuda: uno contenente un finissimo pennello ed il secondo contenente una boccetta d'inchiostro nero. La lumaca dalle fattezze umane rimane invece in piedi, si guarda attorno con sguardo atono e di tanto in tanto fa scivolare lo sguardo in direzione del suo Jinchuuriki. "Stai scrivendo un'altra lettera?" Vien chiesto con un che di curioso. E scostandosi appena di lato col busto permetterebbe facilmente agli occhi altrui di vedere quanto scriverà. Il pennello viene bagnato ed una goccia d'inchiostro fa da esordio a quella che sarà la missiva. "Sì. Non è una persona che conosciamo, non direttamente" Se non di nome, di fama, e tramite i ricordi acquisiti di Akendo. Ed in effetti il pennello rimane immobile a lungo prima di posarsi sulla carta, pondera a lungo quanto vuole scrivere e prima di iniziare a disegnare i kanji sposta gli occhi su 'Seiri'. "Tanti anni fa, seppur ben oltre la morte di Seiri, il Kyuubi ha rotto il suo sigillo, a Konoha." Esordisce con una storia ormai diventata popolare, che probabilmente non è nota alla figura di Saiken, sigillata a lungo in un'urna prima di esser liberata soltanto per rintanarsi nella parte più profonda della Foresta Piangente. "Il ragazzo in cui fu sigillato il Nove Code è diventato in poco tempo Hokage, e da qualche anno a questa parte ha ceduto la carica di Nono e si è ritirato. Recentemente è riapparso alla difesa della Foglia. " Insomma, è accurato dire che sia ancora all'apice delle sue abilità, se è stato facilmente capace di respingere assieme alla Decima l'avanzata di Hotsuma e del Dio. Percependo il potere del Rokubi persino l'Insonne riesce a immaginare quanto la potenza completa di un jinchuuriki sia inarrestabile, tanto quanto l'essenza stessa del Rinnegan. Come può non impallidire un avido ed implacabile autoproclamato Dio ottimista di fronte a entità simili? Il pensiero lo porta istintivamente a sorridere, come se si fosse trattato di qualcosa di divertente. {chakra on }

06:27 Hanae:
 Finalmente, il pennello si poggia sulla carta ed inizia a scrivere il messaggio che vorrebbe rivolgere alla leggendaria figura di Hitomu. Esita per un attimo ancora, indeciso su come possa rivolgersi a lui in maniera tale dal destarne l'interesse. Non vuole soltanto fargli avere un'informazione, vuole creare comunicazione, e seppur gli sembri inverosimile - nonostante nella realtà sia perfettamente plausibile - sarebbe curioso di incontrarlo. ' A Kibou Hitomu, Jinchuuriki del Kyuubi e Dainin del villaggio della Foglia. ' Si ferma, andando a capo e abbassando gli occhi, rivolgendoli senza difficoltà alle rocce appuntite sottostanti. Ha uno strano retrogusto scrivere una missiva al simbolo della pace, in un luogo che ha il fetore della morte. Ironico. ' Vedo che seppur in tempi cupi, c'è ancora chi comprende pienamente cosa voglia dire ricoprire un ruolo. ' Esordisce con quelle parole, ponendole al centro del foglio e fissandole al termine della scrittura con sguardo particolarmente soddisfatto. Quel richiamo è estremamente sottile, forse basterà per far capire alla figura del Jinchuuriki che chi ha spedito la missiva non è una persona qualunque. Quel semplice convenevole altre non sono che le parole usate da Akendo per introdursi a Kibou alla magione dell'Hokage, ai tempi della guerra di Oto. Tempi lontani, nei quali L'Uchiha non era altro che un neofita dell'Akatsuki, il possessore dell'anello della tigre bianca ma all'effettivo poco più che un chuunin con gran capacità d'utilizzo del proprio sharingan. Il tono femminile dei Sei-code attira la sua attenzione in quel momento di pura contemplazione, portandolo a fermarsi per ascoltare. "Se il guscio del Kyuubi è simbolo della pace, non stai forse compromettendo la tua posizione?" Effettivamente, rivelare la propria natura al possessore del nove code non è troppo diverso dal far sapere quanto meno ai reparti speciali della foglia che possiede il Sei code. Dopo qualche istante, le labbra si schiudono, finalmente parla. "Rokubi, penso vi siate fatta una cattiva idea delle mie intenzioni." Risponde, sfruttando il tempo di silenzio per far cadere una volta ancora il pennello sul foglio per scrivere qualcosa di nuovo. 'Come voi, trascino il peso delle mie responsabilità; e sul percorso verso la completezza ho intravisto la vostra scia. ' Annuisce al termine di questi kanji, osservando e rileggendo da capo il periodo scritto e finalmente udendo la riposta del Sei code al proprio dire. "Non puoi dire di avere buone intenzioni, Insonne." {chakra on} {blabla}

08:36 Hanae:
 Ecco la riposta che giunge, al seguito della quale il Rokubi - nell'illusoria forma della Sorakage - va sedendosi poco distante nella scogliera, fissando anch'essa quanto è presente al dì sotto. "Eppure, sono convinto sia così. Questo luogo ne è la prova." Risponde con una leggerezza disarmante, continuando a scrivere probabilmente una delle ultime frasi per il jinchuuriki del nove code. 'Voglio farvi sapere che non siete più soli. Dopo esser stato schiacciato e quasi ucciso, ho avuto modo di sopravvivere grazie al chakra rosso.' Con questa frase, dà una rivelazione immensa. Un'informazione attualmente nota soltanto alla figura di Kimi. "Seiri aveva buone intenzioni. Tu, quante persone hai ucciso?" Questa domanda proveniente da Saiken segna un lungo momento di pausa nel fare dell'insonne. Nonostante viaggino assieme sono entrambi scettici l'uno della volontà altrui, esistono elementi di contrasto in quelli che sono i nervi più scoperti d'ognuno. Seiri aveva buone intenzioni. Chiude gli occhi, Nemurimasen, immaginando e riflettendo. Ripassando i ricordi di Akendo e contemporaneamente rifacendosi alla storia ben nota del villaggio della pioggia. "Molte più di Seiri, senza dubbio." Ed è ben noto che ce ne saranno altre. Centinaia e centinaia sono le vite cadute, migliaia quelle influenzate indirettamente. Ed i numeri son destinati a salire. "Seiri era solo una vittima che già da bambina è stata designata ad essere jinchuuriki. La sua ferita più grande è stata la solitudine, se non consideriamo l'assassinio. " In toni formali ma estremamente sinceri suggerisce come la Lumaca fosse potenzialmente affezionata ad un jinchuuriki dotato di una volontà debole, plasmata da poco e nulla. Ed in effetti con le ultime parole sembra accanirsi sul passato della Sorakage, forse perché le proprie ragioni sono state messe di fronte ad un dubbio irrazionale. Può comprenderlo, in fin dei conti la Lumaca aveva un rapporto con la ragazza, ma il passato non dev'essere un cardine del presente. Questa è la volontà dell'Insonne che ha imposto su Kimi, Itsuki e che sarà dispsto a imporre su ogni cosa. "Distruggeremo questa prigione, esistita dai tempi di Orochimaru. Nessuna figura con buoni propositi ha mai sollevato lo sguardo verso questo luogo."
{ chakra on }

08:36 Hanae:
 Forse troppo impegnati a difendere gli interessi vicini. Quante migliaia di vite ha visto spezzarsi il dirupo qua presente? E quanta è stata l'indifferenza perché tutto andasse avanti? Buoni propositi o meno, l'azione distruttiva che verrà portata avanti sarà comunque ben giustificata. Schiocca la lingua sul palato, riflettendo un'ultima volta sulle buone intenzioni della precedente jinchuuriki. "Non fatevi confondere dal numero di uccisioni. Viviamo in tempi ben più oscuri degli ultimi da voi conosciuti." E' la sua conclusione, con la quale torna a scrivere la missiva in preparazione per Kibou. Il pennello cala e s'appresta alla conclusione di quel breve ma estremamente espressivo messaggio. 'Mi piacerebbe conoscervi. In fede, H.' Finalmente termina quella missiva e con un vigoroso scatto balza in piedi, infilando quel pezzo di carta sotto la larga manica dell'Haori e allontanandosi lentamente dal dirupo presente. "Ve lo dimostrerò." Termina, finalmente allontanandosi da quel luogo e assistendo alla scomparsa di quel costrutto illusorio generato precedentemente dal Demone. A poco più di un centinaio di metri avrà occasione di ricongiungersi con Hanako, e da lì in poi potrà decidere con assoluta certezza come muoversi e con chi farlo. {end}

Come sempre, da far valutare a Hitomu in quanto legata all'affinità v.v

Nemurimasen mostra al sei code la crudeltà di Keimusho, intanto avviene una comparazione tra lui e Seiri.


"Seiri aveva buone intenzioni. Tu, quante persone hai ucciso?"

"Molte più di Seiri, senza dubbio."



Contemporaneamente al loro discorso scrive una missiva, rivolta a Kibou Hitomu.
La lettera verrà data da una copia, che sparirà ASAP:


A Kibou Hitomu, Jinchuuriki del Kyuubi e Dainin del villaggio della Foglia.

Vedo che seppur in tempi cupi, c'è ancora chi comprende pienamente cosa voglia dire ricoprire un ruolo.

Come voi, trascino il peso delle mie responsabilità; e sul percorso verso la completezza ho intravisto la vostra scia.

Voglio farvi sapere che non siete più soli. Dopo esser stato schiacciato e quasi ucciso, ho avuto modo di sopravvivere grazie al chakra rosso.

Recentemente pensavo di visitare il Monte dei Volti, è tradizione aggiungere il volto del nuovo Kage, no?



In fede, H.