Brother-zoned

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15:35 Ichirou:
  [In giro] Finalmente una giornata di sole, anche se in questo periodo sarebbe solo un bene venire nascosti dalla nebbia, però lo Hyuga necessitava assolutamente di un po' di vitamina D, la sua pelle pallida certo ne risentirebbe se stesse troppo tempo sotto quel maestoso astro che regna alto nel cielo, ma dopo il tempo passato senza dormire lo ha indebolito parecchio, quindi quale modo migliore se non quello di assorbire un po' di raggi solari per rigenerarsi. Nonostante l'immensa luce solare, il giovane decide di attivare il proprio flusso di Chakra, quindi facendo ausilio della mano destra, andrebbe a formare il sigillo della Capra proprio di fronte al suo petto, in maniera tale da poter incominciare quel rito. All'interno della sua testa, la solita stanza buia andrebbe a crearsi, all'interno della quale si andrebbero successivamente a formare due piccole sfere di colori diversi. La prima sfera, di una colorazione bluastra, si andrebbe a formare all'altezza della sua fronte e, quasi in contemporanea, tutto intorno ad essa, dei piccolissimi aghi del medesimo colore, prenderebbero posizione, come degli squali intorno ad una balena ferita, andando quindi successivamente ad attaccare quella povera sfera come per nutrirsi di essa, tuttavia, è l'esatto opposto, in quanto la suddetta venendo attaccata per modo di dire, comincia ad ingrandirsi andando a rappresentare l'energia psichica dello Hyuga. La seconda sfera, di un bel colorito scarlatto, si formerebbe all'altezza dell'ombelico del giovane ma a differenza della prima, questa ha un effetto vampiro, infatti assorbe il proprio nutrimento direttamente dai muscoli del ragazzo, raggiungendo la stessa grandezza della prima, in maniera tale da formare l'energia fisica del giovane. A questo punto, lo Hyuga tenterebbe di farle collidere tra loro, unendole e creando quel flusso di Chakra che comincerebbe a scorrere lungo tutti i punti di fuga del ragazzo, che con molta calma andrebbe a riportare la mano destra lungo il fianco gemello, rimanendo nel silenzio più assoluto mentre continua il suo cammino verso una panchina, intenzionato a sedersi per poter arricchire l'assorbimento di luce solare che già è in atto. [Tentativo attivazione Chakra]

15:50 Sango:
 Oh com'è strana quella giornata, finalmente i raggi solari colpiscono la terra della nebbia perenne, parrebbe quasi un genjutsu creato su tutta la città ma veramente oggi i raggi solari colpiscono anche la sua pelle nivea e delicata. Oggi anche quei posti vedranno di nuovo la special , un loco quello davvero misero e povero. Le case stesse diroccate e lasciate crollare, i bambini che sono più dei delinquenti che altro . Non ne ha paura, ne di loro nei dei balordi che nel caldo pomeriggio sono chiusi nelle proprie case, la sera sembra movimentarsi il tutto e ciò le porta alla memoria diversi ricordi. Ritornata dalla missione conclusasi con successo si è recata solo in parte all'accampamento per notificare l'avvenuta di questa, per il resto del tempo ha ripreso a vagare per Kiri stessa. Non desidera ancora allontanarsi per via della situazione del clan Uchiha e Yakushi e della sua promessa di intervenire per esse. Ecco dunque che i calzari ninja vanno a riprender piede nel quartiere. Indossa uno Yukata leggero, le temperature ormai calde che non permettono più vestigia pesanti come il mantello dell'Akatsuki, nascosto in un fuuda tra le pieghe delle vesti. Lo Yukata si presenta abbastanza corto sulle gambe lunghe e longilinee, arrivando un pò di centimetri sotto i glutei. La scollatura abbastanza ampia e le maniche a tre quarti, soffre il caldo evidentemente. Di un colore rosso sangue che richiama il colore dei capelli legati nella solita coda alta sul capo, e con ricami sopra dei petali bianchi per tutta la veste. La cintura infine al di sotto del seno che tiene tutto non rivelando il suo corpo. I passi che la portano in tranquillità proprio verso lo Hyuga , ma sul proprio viso vi si potrà leggere forse per la prima volta un vago senso di serenità, uno status che quasi mai ha avuto modo di provare, forse merito del Seiun, forse no. Ma il fato decide di riportarla verso il figuro alto, troppo alto in verità che conosce . Giungerebbe dalla sua sinistra , da una delle tante viuzze e le iridi non riescono a non fissarlo < Ichirou > la voce melodiosa si presenta quasi dolce , carezzandone il nome < cosa ci fai qui? > forse si potrebbe sentire un vago senso di preoccupazione? Il passo lento e cadenzato che si ferma d'improvviso, lasciando che qualche metro possa separarli. Ovviamente il chakra è stato richiamato , non si permette il lusso di andare in giro senza di esso. [chakra on]

16:11 Ichirou:
  [In giro] Giunto a quella panchina da lui bramata, lo Hyuga non vi si siede in modo consono e composto, bensì, poggiando il piede destro sulla seduta, andrebbe a scalarla, posizionando il sedere sullo schienale della suddetta, ricoprendola in parte con il mantello. Mantello che viene indossato a mo di gonna tuttavia, un sole così splendente non si può sprecare coprendo il proprio corpo, infatti si potrebbe vedere il ciondolo a forma di testa di lupo che funge in qualche modo da cintura. La parte superiore del suo corpo viene coperta, sì e no, da una maglia a rete grigia, senza maniche che mette in risalto il suo fisico atletico e ben definito ormai, gli allenamenti che affronta sono duri e fortunatamente se ne vedono i risultati. Al collo, come un collana, il coprifronte della Foglia ne fa capolino, mentre i vambracci ed i guanti, questa volta sono stati lasciati alla tenda del ragazzo. Le leve inferiori, seppur coperte dal mantello, vesto un paio di pantaloni in tela neri, leggeri, larghi e comodi, sotto la quale, le fasciature e gli schinieri, oggi non sono presenti, data la temperatura elevata. Ai piedi i soliti sandali ninja e la tasca porta oggetti, come sempre, è situata sul suo fianco destro, contenente dei tonici di vario tipo, un veleno che ha intenzione di studiare il prima possibile e quella farfalla di carta rossa, custodita con gelosia. Seduto dunque su quella panca un po' malandata, lo Hyuga assorbe quanta più luce possibile, la testa infatti viene portata in alto verso il sole, dato che le sue scure occhiaie non sono sparite, mentre i suoi occhi si chiudono lentamente, anche se per poco, dato che si sente chiamare all'improvviso. Voltando il capo verso la sua sinistra, una figura a lui molto conosciuta fa la sua apparizione uscendo da un vicolo li vicino, mentre i suoi occhi si spalancano appena nel notarla <Sango..> un lievissimo e quasi impercettibile sorriso si presenta sul suo volto un po' sciupato dalla stanchezza <C'è poca gente in questo quartiere, volevo stare un po' tranquillo sotto il sole..tu invece cosa ci fai qui?> le pone la stessa domanda sperando di non essere troppo invasivo, come sempre del resto, ma nota un leggero tono quasi preoccupato nel dire altrui, decide però di non darci troppo peso in questo momento <Ti va di sederti o preferisci camminare..?> chiederebbe alla donna che stazione alla sua sinistra che, purtroppo, attira troppo l'attenzione dello Hyuga in questo momento, che la squadra come se stesse guardando un gelato, senza rendersene conto ovviamente. [Chakra on]

16:27 Sango:
 Giunge alla sua figura in evidente relax dai compiti di un comune ninja, ronde o missioni che siano. Ne osserva le vesti, la pelle pallida del collo e se ne trova affascinata. La pelle così delicata di chi ancora non ha visto molti combattimenti, quasi un giglio. Ma non direbbe alcunchè dopo le sue prime parole ,attendendo che possano arrivare al ragazzo in questione e questi si desti dal proprio fare. Ne osserva le espressioni, i movimenti, il modo in cui la guarda e se ne trova quasi lusingata da quello sguardo , tuttavia non si trova a parlare con lui solo per cercare di abbindolarlo, non oggi < attento ai bambini del posto, sono soliti derubare chiunque non sia della zona > un suggerimento a nasconder tutto quello a cui tiene insomma e al ricordo di una delle ultime missioni fatte proprio li, dove un Itsuki si era fatto derubare di tutti i propri ryo < Oh sono venuta per staccarmi dall'accampamento e star lontana dai miei doveri > un sospiro di sollievo ne esce dalle morbide labbra, e che Yukio possa dirne qualcosa non importa, non dopo il patto che hanno siglato entrambi per cederle il clan e Ame stessa. I passi silenziosi e leggeri la portano sempre più vicino alla figura del ragazzo invadendo il suo spazio personale ovviamente < questo posto mi piace > un sussurro mentre le iridi scorrono intorno a loro < vi è una sorta di normalità > non vi sono ninja da combattere, da cui tenersi d'occhio, solo gente normale anche se povera < oh, preferirei non star troppo sotto il sole > il pensiero completamente opposto all'altrui, un piccolo rimando alla sua infanzia nella perenne pioggia che l'ha accompagnata per tanto tempo < non sopporto il caldo > confessa quasi come se fosse una debolezza mordendosi lievemente il labbro inferiore < ti andrebbe di farmi compagnia? Stavo cercando un locale dove sedermi e bere qualcosa. Dopo una missione penso che rilassarsi sia quasi un obbligo > stranamente gentile nel suo dire e nel suo fare, dopo esser stata sempre immersa nella sua nube di tristezza quella sferzata di felicità sembra averla quasi cambiata. Quasi. Il corpo si muoverebbe tranquillo verso una delle tante vie, le conosce abbastanza bene da sapersi orientare, ovviamente si sarebbe mossa insieme allo Hyuga , sempre che lui abbia accettato < qui vicino c'è un posto che appartiene ad una signora anziana, è molto dolce . Il cibo è buono e il sakè pure > ecco cosa sta andando a cercare in verità l'Ishiba , dopotutto mangiare è una priorità no? < tu come stai? > una domanda buttata li forse, ma le iridi si rivolgono al ragazzo rimembrando il loro ultimo incontro. [chakra on]

16:56 Ichirou:
 Si desta quasi subito da quel suo stato di trans nel guardare la Ishiba, che incomincia a parlare del luogo e dei suoi abitanti, una cosa che non lo stupisce affatto date le condizioni del luogo in cui si trova <Non preoccuparti..> serio nel suo dire anche se con un sorriso che mentre lei spiega il motivo della sua passeggiata, va lentamente a svanire dal suo volto <E' giusto staccare un po' ogni tanto...Credo di averlo fatto anche io oggi..> ammette, in quanto l'ultima settimana l'ha passata sui libri e ad allenarsi quanto meglio riuscisse. Mentre la guarda avvicinarsi, una leggera folata di vento porta al naso dello Hyuga l'odore del mare che circonda quel luogo, ovviamente sente anche il suo di profumo, quasi indescrivibile per lui, dolce ma intenso, fin troppo, però non è il momento di venire di nuovo rapiti dal quella presenza <Ah sì?> andrebbe a domandare a quella sua affermazione, mentre lo sguardo si staglia su tutto il circondario <Credo tu abbia ragione..anche se mi fa sentire un po' triste questo posto..vedere la fame e la povertà che ha reso questo luogo così diroccato, mi mettono malinconia..> è ovvio che il ragazzo vorrebbe fare qualcosa per chiunque abbia bisogno di aiuto, ma purtroppo non tutto è possibile. Arriva dunque la risposta alla sua domanda, il che fa immediatamente alzare da quella panchina lo Hyuga, che unendo i piedi, salterebbe giù dalla panchina, arrivando nuovamnete a pochi centimetri dalla sua interlocutrice, in quanto si è avvicinata parecchio a lui <Fai strada allora..> un piccolissimo sorriso, impercettibile ad altri, ma a lei sicuramente no, data la poca distanza che li separa. La ragazza parla di quel posto , sembra conoscerlo quindi si fida <Certo che ti faccio compagnia..voglio dire..> il ragazzo si schiarisce un po' la voce, come se avesse detto qualcosa di sbagliato o con forse troppa energia, anche se il tutto viene surclassato da un dubbio che gli piomba in testa come pochi <Quindi non ti da più fastidio la mia "voglia di affezionermi a te"?> lo trova strano che lei sia così tanto amichevole, anche se gli piace c'è da ammetterlo. A questo punto i due cominciano a camminare per le vie di quel quartiere, alla ricerca del locale citato dalla Ishiba stessa, che adesso affianca lo Hyuga mentre camminano all'ombra e che arriva anche a porgli quella domanda, alla quale risponde con tono pacato <Non saprei dirtelo con certezza..ultimamente faccio fatica a dormire con gli studi e gli allenamenti..però credo di stare bene..tu invece?> pone quella stessa domanda mentre torna lentamente silenzioso, lasciandole spazio per rispondere. [Chakra on]

17:15 Sango:
 I due ninja cominciano a muoversi, i passi proseguono lenti ma decisi verso la direzione pensata dalla special < triste? > solleva un sopracciglio mentre una risata tetra le sfugge dalle labbra < il mondo è triste Ichirou > una frase posta li come una sentenza , uno scorcio del proprio modo di vedere il mondo. Sempre in conflitto, sempre sofferente per un motivo o per un altro. Nota benissimo il sorriso dell'altro ma il proprio viso non si scompone, non ancora almeno < questo mondo è abitato da noi ninja, come potrebbe non esser così triste mi chiedo? > sono loro stessi a permettere le guerre, le discriminazioni, tutto il marcio che proviene da li. Un pensiero senz'altro tetro che si accompagna malamente alla giornata di relax dei due < ma direi di lasciare da parte per oggi la tristezza > un lieve sorriso viene donato al ragazzo, come se la malinconia che si porta dentro fosse sparita d'un tratto. La domanda arriva , la sente, ma non risponde ancora. Si prende il tempo di poter usare le parole che servono senza esser aggressiva. Il corpo che d'un tratto si ferma davanti ad una piccola locanda < oh ci siamo > fa strada dentro quell'anfratto, una locanda semplice ma pulita , i cui tavoli son separati in diverse stanzette con delle tende , i tavolini bassi e diversi cuscini nella quale sedersi < salve > la voce melodiosa si fa sentire nella stanza vuota dove vi è un bancone con delle sedie alte < sono Sango, posso avere la stessa stanza di sempre? > quel che parrà chiaro allo Hyuga è il fatto che la rossa frequenta spesso quel locale. Qualche secondo ed una signora anziana fa capolino da dietro una porta annuendo semplicemente. < vieni > un sussurro tutto per Ichirou adesso facendosi strada tra le varie stanzette fino a trovare l'ultima, la più nascosta a tutte. COme se fosse a casa propria andrebbe a togliere gli stivali ninja per entrarvici e accomodarsi, dando le spalle ad una delle pareti < non mi da fastidio che qualcuno si affezioni a me > torna seria per un attimo < nemmeno che tu ti affezioni a me..ma devi capire che..è pericoloso farlo > le iridi che cercano quelle bianche < non comprendi che potrei esser pericoloso per te starmi vicino? > oh lo è eccome, con Yukio che la fa seguire e cerca di controllarla, lo stesso vale per il riduko . Un sospiro fuoriesce dalle labbra < ma suppongo che mi risponderai con il tuo desiderio di starmi vicino comunque, dunque chi sono io per dirti di no? > il capo che cala verso il tavolo scuotendolo lievemente < e poi oggi mi sento...felice, credo, o rilassata > non saprebbe trovar la differenza tra le due cose , ma almeno adesso ha come accettato la presenza dello Hyuga li con lei. [chakra on]

17:44 Ichirou:
 Ascolta quelle parole come se fossero una sorta di profezia, anche se in un modo o nellatro, lo Hyuga è costretto ad assentire in questo caso, conscio del fatto che non vorrebbe esser circondato dalla tristezza, ma purtroppo il mondo, è un luogo triste in tutto e per tutto. Non risponde quindi a quelle affermazioni, lascia solo uscire un sospiro dalle sue labbra, lasciando cadere quel discorso con la stessa velocità con la quale è cominciato e, dopo qualche minuto di cammino in mezzo alle vie, la ragazza avverte del raggiungimento della locanda che lei stessa ha consigliato pocanzi, quindi la segue all'interno senza alcuna esitazione, andando anch'egli a salutare la locandiera <Buon pomeriggio..> il tono è basso, non troppo sia chiaro, calmo e pacato, mentre si sente chiamato nuovamente dalla ragazza, che lo intima a seguirla, costui obbedisce, seguendola in quell'ultima stanza nascosta e privandosi di quei sandali come la Ishiba ha appena fatto, sedendosi di fronte a lei dopo averli posizionati all'ingresso di quella stanzetta. La Ishiba comincia dunque a parlare, andando a rispondere alla domanda da lui fatta prima in strada, cominciando di nuovo a parlare di pericolo, un discorso che ha già sentito la volta scorsa, ma per educazione la lascia finire, il suo sguardo non si distacca per un secondo dalle sue iridi, anche se dopo un po', comincia a farlo salire appena verso i suoi capelli, quel colore così acceso che lo attira ogni volta come una falena con una fiamma, mentre ella finisce di parlare però, le sue iridi si incatenano di nuovo su quelle altrui, andando finalmente a rispondere alla sua interlocutrice <Ti avevo sentito già la prima volta che me lo dicesti..> ammetterebbe il ragazzo serio <Il mio non è un desiderio..è già successo..se starti vicino significa rischiare la vita ogni giorno, non mi interessa..è per quello che mi sto allenando, che ho perso il sonno..> poggiando il gomito destro su quel tavolino e di conseguenza il mento sulla mano, lo Hyuga sposterebbe il suo sguardo verso un punto vuoto della stanza per poi ritornare a parlare <Come ti dissi già quella sera..non mi apetto che tu capisca..è una cosa che non capisco bene nemmeno io se devo dire la verità..però è una cosa che voglio provare..mi sto rendendo conto di star perdendo il contatto con la realtà, sto diventando apatico e non riesco nemmeno più a sorridere come prima..> in effetti ogni suo sorriso e quasi sempre tirato e forzato <Ma in ogni caso..> torna composto a guardare la ragazza di fronte a lui <Mi fa piacere che non ti di più fastidio..e che tu sia felice.> un piccolo sorriso, l'ennesimo, le viene donato a questo punto <Comunque!> il ragazzo si desta da quel turbinio di dubbi <Come funziona questo posto? Non penso di averlo mai notato da quando sono qui..> chiederebbe alla ragazza incuriosito dal luogo. [Chakra on]

18:00 Sango:
 Siedono l'uno di fronte all'altra, le occhiaie del ragazzo che si fanno vedere e presto ne arriva anche la spiegazione . Lascia che sia lui adesso a terminare il proprio dire mentre le spalle della special vanno ad abbassarsi rilassate . Il corpo che si sporge verso di lui, il gomito sinistro che sostiene il busto poggiandosi sul tavolino basso ma la destra andrebbe ad allungarsi verso di lui, verso il suo viso. L'indice proverebbe a toccargli il centro della fronte, precisamente tra le due sopracciglia e li vi spingerebbe leggermente < stai perdendo il sonno per questo? > curiosa della questione non comprendendola appieno. Come può quel ragazzo che nemmeno al conosce volerle stare vicino rischiando la propria vita? La destra che lentamente tornerebbe al proprio posto, poggiata col palmo sul tavolo a sentire la durezza del legno poco pregiato e intagliato in varie parti < se non lo comprendi nemmeno tu come posso riuscirci io? > la luce naturale che entra da una piccola finestrella lasciando che li illumini di quel sole caldo in quel giorno di maggio. < apatico? Che cosa..triste > un sospiro ne accompagna le parole < credo che sia il peggior modo di far morire la propria anima > un sussurro spezzato il proprio < io vivo delle mie emozioni, son quelle che mi fanno sentire viva. Dolore, rabbia, solitudine.. queste sono le cose che condiscono la mia vita > una vita non felice insomma, preda sempre di qualcosa di più grande di lei. Ma ciò regala all'altro un ennesimo scorcio del proprio animo , qualcosa di più profondo, come a volergli far comprendere come sia strano il suo cammino < e non penso che le cose potranno mai cambiare più di tanto..ad ogni sacrificio un pezzo di me vola via e un peso arriva a sostituirlo > un dire enigmatico forse per l'altro, di processi interiori che la donna ha ogni giorno. I pesi che si accumulano via via che percorre la propria via, sacrificando ogni cosa sia in suo possesso..e che un giorno debba esser costretta a sacrificare anche quel dolce ragazzo? < ma tutto per qualcosa di più grande > un ultimo susssurro prima di ricomporsi lei stessa < non mi dai fastidio, hai un viso molto bello dopotutto , e gli Ishiba apprezzano sempre le cose belle > accompagna il tutto con un occhiolino mentre si diverte a provar a metterlo in imbarazzo < oh aspetta qualche minuto e arriveranno a prender le ordinazioni. Puoi decidere di mangiare e anche di bere > mentre lo dice ecco che la signora fa capolino dalla tenda < siamo pronti per ordinare > prende lei la decisione per entrambi < per me dei takoyaki, e ha ancora quel sake freddo dell'ultima volta? Mi porti anche quello per favore > le iridi che tornano al genin di fronte < ordina pure quello che desideri, offro io > un invito a prender ciò che vuole ovviamente. [chakra on]

18:27 Ichirou:
 Quello scorcio di sole che entra dalla finestra da una sensazione di pace al ragazzo quando viene colpito da quella luce calda direttamente sul viso, mentre la donna comincia a parlare, il suo respiro rallenta, a malepena il movimento del suo torace diventa impercettibile, i suoi occhi si vanno a chiudere come se stesse venendo inebriato dal suono della sua voce, e una volta chiusi gli occhi, il giovane non si accorge della mano di lei in avvicinamento, che con l'indice lo spinge leggermente all'indietro, dopo aver subito ciò, i suoi occhi si andrebbero a riaprire, sbattendo velocemente le palpebre, come se non avesse capito soa fosse stato <Ho troppi pensieri, dubbi..paure..> in fondo, nonostante la sua età, il ragazzo è sempre stato isolato dal mondo, quindi fare nuove conoscenze e provare certe cose, si può dire che siano delle esperienze del tutto nuove per lui <Infatti non mi aspetto che tu capisca..non mi fraintendere, quello che voglio dire è che appena ci capirò qualcosa anche io, magari riuscirò a spiegartelo meglio..> andrebbe ad ammettere con calma alla volta della sua interlocutrice, quando però sente quella sentenza, il suo viso aggrotta un sorta di tristezza, andando a sospirare in direzione di lei <Vorrei provare qualcosa..ma sento che questo avviene solo in tua compagnia..> ammette lo Hyuga <Ogni volta che sorrido con altre persone, lo faccio per gentilezza..con te mi viene spontaneo..> continua a parlare come se nulla fosse, ma tornando serio dopo un po', quasi disgustato da se stesso, andrebbe a scuotere il capo, andando a proferire <Basta..mi sto rendendo patetico..> ammetterebbe il suo pensiero soggettivo, ma gli arriva una freccia dritta al cuore quando lei fa quel commento, che dopo tanto, troppo tempo, lo fa diventare rosso come i capelli di lei, però, invece di balbettare, il ragazzo si limita a guardare altrove, come un bimbo che è appena stato complimentato nel migliore dei modi. Nel momento in cui arriva l'anziana signora per prendere le ordinazioni, ascolta quello che dice la Ishiba e, tenendo lo sguardo basso per il rossore che si staglia sul suo viso, andrebbe a dire con un tono di voce poco alto <P-prendo quello che prende lei..> ammetterebbe alla volta della signora, per poi posare lo sguardo su di lei e dire, con uno sguardo un po' offeso ma comunque imbarazzato e paonazzo, arrivando anche a gonfiare un po' le guance come i bimbi <Assolutamente no..o-offro io..!> fissando quelle splendide iridi, che aimè, lo fanno arrossire ancora di più, andando completamente in contraddizione con quello che ha appena detto su di se, anche se involontariamente. [Chakra on]

18:48 Sango:
 Le dita che toccano la fronte altrui, la sente calda sotto quella bianca pelle , come a voler sentire il suo pensiero , cosa ne attanaglia la mente in quel momento < dubbi e paure? > il sussurro della donna che si fa più basso, gentile a tratti < dimmi cosa pensi > lo sguardo carico non si stacca dai suoi, cercando di leggerne l'anima e le emozioni che prova < attenderò che tu comprenda quello che senti > delicata proverebbe a prendergli la mano che sorregge il volto , proverebbe a stringerne le dita inizialmente < oh > sussurra presa in contro piede da quel dire < m-mi fa piacere > un balbettio e una lieve linea rossa che si forma sul viso, lieve ma c'è . E' senz'altro più brava a mantenere sotto controllo le proprie emozioni, eppure con il ragazzo non vi riesce molto. Dovrebbe allontanarlo, ma è come se vedesse in lui qualcosa del proprio passato, come se vi vedesse lo stesso Ren dentro. Così delicato , bello allo stesso modo , un anima pura e leggera che svolazza in quel mondo. Forse è per questo che si sente attratta da lui in quel modo, che gli concede di starle vicino < mi ricordi una persona importante > sussurra ad un tratto, e pensare che proprio a lui ha confessato di aver ucciso il proprio fratello < quando Ren morì, mio fratello..fu perchè durante un attacco interno ad Ame decisi di uscire. Non dovevo farlo, dovevo seguire gli ordini eppure lo feci. Ren arrivò a salvarmi alla fine ma per farlo morì tra le mie braccia > il ricordo che riaffiora , con malinconia ma stranamente non ne sente il dolore momentaneamente < mi ricordi lui in un certo senso, gli somigli > ammette prima di sospirare < non sei patetico. Mostrare i propri sentimenti non vuol dire esser un debole. Io vivo di essi e non me ne pento > un sorriso viene donato infine, dolce come pochi l'hanno mai vista. E il sorriso continua nel vederlo particolarmente imbarazzato da quel complimento , un bambino quasi offeso da quel dire . Una lieve risata armoniosa accompagna la propria visione ma non vi è tempo di commentare che gli ordini vanno detti alla signora e questa dopo un cenno si allontana via < oh credo di guadagnare molto più di te e poi sono affezionata alla vecchina che hai visto. Pago io > lo avrebbe fatto per un piacere personale < e sei ancora rosso vedi > come girar il coltello nella piaga? < ti sei offeso perchè ti trovo bello? O perchè l'ho detto io? > sarebbe la prima volta in effetti che qualcuno non accetti un complimento da lei < dopotutto non sei un Ishiba > una lieve smorfia giocosa si forma sul viso prima di restare nuovamente in silenzio, curiosa delle future espressioni altrui. [chakra on]

19:35 Ichirou:
 Nel vedere la sua mano avvicinarsi ed afferrare la proria, lo Hyuga la lascia fare, mentre seppur rimanendo rosso, andrebbe a rispondere a quelle domande più serie <S-sì..ho dei dubbi su me stesso, sulle mie capacità attuali e future..e soprattutto ho il timore che per un mio errore qualcuno a cui tengo possa finire nei guai..> ammetterebbe stringendo a sua volta la mano della Ishiba, che accenna ad un piccolo rossore in quel momento, cosa che lo manda un po' in palla <E-eh..? A-a-ah ma no f-figurati..!> nota che quel suo pensiero le ha fatto piacere, ma questo sembra veramente mandarlo fuori di testa per qualche istante, non si aspettava una reazione simile, anche se piano piano, quel panico va a scemare lentamente, e la mano non viene minimamente mollata dallo Hyuga, che nell'ascoltare quel racconto, assume uno sguardo serio, triste. La lascia quindi finire il suo racconto, andando a capire quello che gli aveva rivelato qualche sera fa, ovvero che suo fratello era morto, si, ma per un suo errore non perché l'avesse ucciso lei, anche se forse la intendeva in quella maniera, ma lo Hyuga è potuto arrivare a tale conclusione solo oggi e dopo un po' andrebbe a rivelarle <Lo considero un onore..> ammette alla volta della Ishiba guardandone il viso e mentre gli arrivano quegli altri commenti, il suo sguardo si fa malinconico sembrerebbe, mentre con uno strano tono colpevole, andrebbe a dire <Non è facile per me non pensarlo..dubito continuamente di me stesso e il fatto che sono sempre stato da solo mi amplifica questi dubbi all'interno della mia testa..che poi si riflettono nei miei atteggiamenti verso le persone..> ammetterebbe <Anche se ultimamente faccio fatica a mostrare ciò che sento veramente..come puoi ben vedere..> il suo rossore infatti non svanisce affatto. La Ishiba ammette di guadagnare molto più di lui a questo punto, il che probabilmente è vero, gli viene persino fatto notare che il rossore non scompare, il che lo fa guardare altrove con un po' di imbarazzo <..!!> ascoltando quelle domande il ragazzo scoppia, per modo di dire si intende, andando a rispondre <N-n-n-non mi sono..I-io non..> non sa che pesci pigliare insomma, quindi tirando un sospiro atto a rilasciare un po' i nervi tesi, andrebbe a guardarla aggrottando un po' le sopracciglia e gonfiando di nuovo le braccia <N-n-non è giusto che tu possa dire quello che vuoi e io invece mi devo studiare cosa dirti nei minimi dettagli..! N-n-non si f-fa..> A quell'ultima smorfia, non sa come reagire, quindi con la mano sinistra, andrebbe a sostenere la sua testa come faceva prima la destra, solo che non lascia andare la mano altrui con quella, gli viene talmente naturale che non se ne rende conto, o forse si, ma gli piace la sensazione della sua pelle morbida a contatto con la sua mano. [Chakra on]

19:58 Sango:
 La mano che riesce a prendere l'altrui tra la propria, un gesto semplice, di calore e vicinanza < comprendo la tua paura, specialmente su un errore che puoi fare e come questo possa far del male > lo sa eccome, la sua intera vita gira intorno a quel pensiero < non farlo, non lasciare che ti portino via qualcosa. Sarà terribile e il loro sangue macchierà per sempre il tuo animo > il suo stesso animo è macchiato del sangue di Ren, sporco e mai più limpido < e il peso che porterai dentro di te non si allevierà mai > funesta nel proprio dire ma la mano si stringe alla sua semplicemente < un onore? Non dovresti affezionarti per questo, perchè se mi affezionassi a te e poi ti perdessi > le iridi che si fanno lontane , ad un ricordo passato e al dolore che ne conseguì. Un sospiro malinconico prima di continuare < sono terribilmente egoista a tenerti qui > un animo non può sopravvivere completamente da solo, ne è conscia. E lui così delicato, così Ren nel suo animo la stanno facendo vacillare sempre di più. < la solitudine o ti distrugge o ti fortifica, raramente fa entrambe le cose, ma quando accade non sarai più lo stesso > come successo a lei < dunque per questo non desideri più essere il consigliere di Konoha? > ricorda ancora quello di cui parlarono al loro primo incontro sulla spiaggia < se non sei all'altezza allora fa di tutto per diventarlo. Nessuno ti potrà fermare se la tua volontà è forte ma dopotutto per diventare più forte qualcuno ti dovrà mostrare la via > le iridi su di lui e potrà leggere il dubbio e l'incertezza su quello che starebbe per dire < io sto seguendo la mia strada, ho sacrificato tutto ciò che possiedo,perfino la mia anima pur di raggiungere il mio obiettivo > confessa quel suo fare, dove ha sacrificato veramente tutto pur di farcela < se vuoi qualcosa di grande, quello che dovrai donare lo sarà ugualmente. Devi esser pronto ad una tale evenienza > seria adesso in quel suo dire < se vuoi ti mostrerò la strada ma la decisione sarà solo e soltanto tua > un ultimo sussurro verso quel discorso , notando come l'imbarazzo altrui aumenti, ma anche la signora con le loro ordinazioni fa capolino nuovamante poggiando il tutto sul tavolo . Il sole che lentamente tramonta lasciando un bagliore arancione < tra poco farà buio, potreste portarci delle candele? > una richiesta non troppo strana, non desidera certo star li senza un illuminazione. Un altro cenno e si ritrovano di nuovo soli < puoi dirmi quello che desideri, non farti problemi > il sorriso che si fa molesto mentre il versa il sakè freddo in entrambi i bicchierini bassi e tozzi < oh beh, sai bere?> non sa nemmeno quanti anni abbia l'altro e se non lo stia portando verso il mondo dei morti dopotutto. Ma poco importa, il bicchiere che viene portato alle labbra mentre viene finito in un solo sorso. Il gusto fresco e dolciastro, un lieve fuoco che brucia la gola mentre il liquido vi scende < ma vederti imbarazzato con me è molto bello e divertente > ammette con un sorrisetto da stronza qual'è < puoi anche continuare a balbettare per tutta la notte > un sussurro languido mentre prende le bacchette per afferrare una delle polpette e mangiarla piano, elegante nel suo fare ma non distacca lo sguardo da quello altrui anche solo per..provocarlo. E' pur sempre lei dopotutto. [chakra on]

20:40 Ichirou:
 Quel legame creato dalle loro mani ancora non trova fine, si sente come se avesse trovato qualcuno con la quale parlare senza problemi di qualsiasi afflizione intacchi la mente dello Hyuga, una persona che non sia per forza la sua Maestra sia chiaro, ma in questo momento si limita ad ascoltare ciò che ella proferisce, mentre i suoi occhi vengono colpiti direttamente dalla luce soffuse ed arancione del sole in fase di tramonto, nota anche che i capelli della sua interlocutrice sembrano prendere una vita loro sotto quell'illuminazione, andando a presentare dei riflessi che il ragazzo non aveva mai visto prima in vita sua, il suo sguardo pare studiarla, anche se in realtà vuole ricordarsi ogni singolo istante di quello che sta succedendo in quella stanzetta, anche se sa perfettamente, che quello che prova non verrà mai ricambiato, prima lo capisce e meglio è per lui <Farò di tutto per far si che ciò non accada Sango..> andrebbe ad ammettere <Non posso pensare di creare un legame con una persona per poi farla stare male se io dovessi sparire per sempre..non potrei mai farti un torto così grande..infatti mi alleno giorno e notte per affinare i miei sensi, accrescere la mia conoscenza e soprattutto migliorare le mie tecniche..> andrebbe a guardarla fissa negli occhi ora <Perché dovresti essere egoista..? Il fatto che tu mi stia dicendo queste cose mi fa sapere che un po' a me ci tieni, anche se sarebbe meglio il contrario secondo te..e lo capisco credimi..> ammette il ragazzo a questo punto stringendo ancora quella candida mano, minuscola rispetto alla sua <So esattamente cosa porta la solitudine..solo adesso riesco a capire cosa sia la compagnia..e la mia paura è proprio questa..> lo sguardo dello Hyuga passa alla mano di lei, mentre col pollice andrebbe ad accarezzare il dorso di essa <Ritornare in quel baratro una volta diventato consigliere..a quel punto sì che ne verrei distrutto..quindi sì, per questo non lo voglio più diventare..> lo Hyuga fissa quella mano mentre la stessa Ishiba lascia che quelle sue parole escano con calma dalle sue labbra, mentre gli ordini arrivano, la mano le viene lasciata libera, proprio per darle modo di poter mangiare e bere, ed andando ad afferrare quel bicchiere si sakè, lo Hyuga lo butterebbe giù senza fare apprezzamenti, un lieve bruciore lungo la trachea, ma dulla di esagerato <Io decido di seguirti, Akarigami..> i suoi occhi perlacei si incatenano ancora una volta alle iridi di lei <Mostrami la strada, non ho intenzione di restare debole..e penso che tu sia in grado di farmi crescere a dovere..> ammetterebbe con serietà. Dopo qualche momento vengono portate le candele richieste dalla ragazza di fronte a lui con dei fiammiferi, che prontamente, vengono afferrati, la scatola viene aperta facendola scivolare premendo con il pollice ad una delle estremità, prendendo un fiammifero, il ragazzo lo strofinerebbe con decisione nella striscia di accensione, provocando la reazione con il fosforo rosso presente su di esso, avvicinandolo successivamente ad una delle candele poggiate sul tavolo, dando alla stanza quella luce soffusa del fuoco. Il suo volto è sempre più rosso, ma lei lo invita a parlare liberamente, quindi, senza indugi <S-sei la donna p-più bella che io abbia m-mai incontrato..> la balbuzie non gli sparisce e afferrando le bacchette, andrebbe a prendere una delle polpette a sua volta, mentre con lo sguardo arrabbiato di un bimbo adirato <S-sei c-c-contenta..!?> morderebbe a questo punto quella palletta di carne, rimanendo comunque garbato ed educato nel farlo. [Chakra on]

21:07 Sango:
 Ne ascolta le parole , non ritrae nemmeno la mano in quel gesto, lascia che possa accarezzarla come desidera. Non ci vede nulla di male in quel contatto, non ai propri occhi perlomeno anche se rimembra quel bacio donatole dal ragazzo. Ma non può nemmeno negare che le sia piaciuto < è da egoisti mettere una persona in una posizione del genere non credi? > chiede di rimando cercando di fargli comprendere come la propria presenza possa esser nociva per lui, ma non può negare a se stessa quella sorta di affetto che prova nei suoi confronti, una sorta di tenerezza e voglia di coccolarlo, e la cosa la trova particolarmente strana. Ma va bene così, che sia perchè in fondo le somiglia in quella sua fragilità che riesce a vedere, come un cristallo che se si toccasse troppo forte andrebbe a rompersi. < qual'è dunque il tuo desiderio? Cosa chiede il tuo cuore a gran voce? > una domanda intima la sua, per cercare di comprendere ancor di più i sentimenti e le sue ragioni, cosa possa mai desiderare invero . < cosa cova il tuo cuore? Cosa vuole il tuo animo? Non ti giudicherò su nulla, ma devi esser prima sincero con te stesso prima di poter andare avanti > lei per andare avanti ha dovuto fare un patto con se stessa, mettersi davanti quel dolore e assorbirlo completamente, farlo suo, essere consapevole di tutto quanto. La mano lenta che si scioglie dalla sua mentre il tramonto lentamente viene preso dalla luna e dalla nebbia perenne e fastidiosa ma li dentro si trovano comunque abbastanza al caldo. Lo osserva buttar giù quel bicchiere di sakè con una risatina < è abbastanza forte > commenta con le gote adesso più rosee dato dal liquore ingerito. Andrebbe a riempirli di nuovo velocemente < ti mostrerò la strada, ma nulla è semplice e facile da ottenere. Comincerò raccontandoti la mia e da li potrai capire di più > una promessa su quello che sarebbe avvenuto . Le candele che vengono portate, il ragazzo che si prodiga ad accenderle immediatamente così da esser circondati da un aria intima data la poca luce , il fuoco che danza vicino a loro e il volto dello Hyuga sempre più simile a quel colore. Lo ascolta, balbettante ma sincero parrebbe nel proprio dire. Le labbra che si tingono di un sorriso < sei molto gentile nel dire questo Ichirou > si ritrova ad esser addolcita da quel dire e stranamento non compiaciuta come al proprio solito < contenta? Forse > il corpo che si muoverebbe oltre il tavolo, cercando di non far cadere nulla per sporgersi verso il ragazzo. Proverebbe ad avvicinarsi a lui, al suo viso, alla ricerca delle sue labbra per provare a donargli un lievissimo bacio su di esse < grazie > un sussurro prima di tornare al proprio posto senza staccare gli occhi dai suoi . La mano che risolleva il bicchiere di nuovo per berne il liquido. Una goccia scende dal labbro morbido per scorrere lungo il mento, ma non la cattura, non ancora < spero basti come ringraziamento > povero Ichirou. [chakra on]

21:48 Ichirou:
 La luna ormai incomincia la sua ascesa, mentre la nebbia e l'umidità ritornano sull'isola di Kiri, andando creare però, all'interno di quella stanza, una certa armonia di colori, la fiamma delle candele accese che traballa danno allo Hyuga uno strano senso di pace, che ascoltando quelle parole da lei pronunciate, andrebbe a rispondere a quella stessa domanda <Credo di sì, ma finché non è quella persona a lamentarsi, non vedo dove sia il problema..> ammetterebbe, certo è un pensiero egoista, questo lo sa bene, ma a lui sta bene così se ciò significa riuscire a stare quanto può con lei. Quella domanda che gli viene posta così di punto in bianco, non trova immediatamente una risposta, per il momento, il ragazzo si limita a pensarci su per qualche minuto, ma la donna riempie nuovamente quel bicchiere, che viene preso dallo Hyuga come se fosse una sorta di sfida, al che andrebbe a proferire <Non preoccuparti..!> ovviamente parte del rossore del suo volto è dato proprio da quel liquore, ma la sua mente è incredibilmente lucida, quindi lo butterebbe di nuovo giù in un sorso solo, andando ad appoggiare il bicchiere poi sul tavolo come se nulla fosse, andando ad abbozzare una sorta di sorrisetto di sfida. Ascolta con piacere quelle parole, ha accettato quindi di fargli da guida <Non mi aspetto che lo sia, non mi piacciono le cose facili da fare..> ammetterebbe serio <Quando vorrai raccontarmela io la ascolterò più che volentieri..> un altra ammissione fatta alla Ishiba, che apprezza le parole dello Hyuga, forse in una maniera che non si sarebbe mai aspettato. I suoi occhi perlacei la seguono in tutte le azioni che compie, il tempo pare rallentare alla vista del suo viso in avvicinamento e non appena le labbra della ragazza entrano in contatto con le sue, anche se per un misero istante, i suoi occhi si spalancano e nell udire quel ringraziamento sussurrato gli fa persino venire la pelle d'oca. Nel momento in cui la ragazza torna a sedersi e beve quel bicchiere di liquore, subito l'attenzione dello Hyuga si fionda su quella semplice goccia trasparente che lentamente dalle sue labbra rosee cala sino al suo mento, quindi mettendosi in ginocchio e continuando ad osservarla, il ragazzo si avvicinerebbe a lei e con entrambe le mani, prenderebbe delicatamente il suo volto, portandolo verso l'alto, in maniera tale da far andare quella goccia lungo il suo collo. A questo punto con la mano sinistra che andrebbe a posizionarsi dietro al suo collo, lo Hyuga tenterebbe di raccogliere lui stesso quella misera gocciolina, andando a catturarla con le sue stesse labbra, seguendo il suo tracciato sino alla bocca di lei, tentando dunque di strapparle un secondo bacio, leggermente più lungo di quello che le ha donato. Nel caso in cui fosse riuscito nel suo intento, il ragazzo se ne tornerebbe seduto di fronte a lei, andando a schiarirsi la voce per poi finalmente trovare la, anzi, le risposte a quella domanda <B-b-beh ecco..l-la prima cosa, p-penso sia mantenere questo rapporto con te..> il rossore ormai fa parte di lui, ma quel colorito va scemando un po' quando arriva la seconda affermazione <La seconda..molto probabilmente..> il suo sguardo si incatena a quello della Ishiba <E' il potere..> non aggiunge altro, lascia a lei la parola. [Chakra on]

22:08 Sango:
 Quella specie di patto è stato fatto, strano che però la donna non abbia richiesto nulla in cambio..o magari se lo sta già prendendo di suo . Si diverte in quel modo, a metter in difficoltà un genin, a vederlo reagire ai primi incontri, dopotutto gli ha confessato troppo e la rossa non è quel che si dice una brava persona. Il sorriso permane sul viso dopo quel lieve bacio, innocente, casto, solo per dargli fastidio quasi, ma anche l'altro non sembra volersi arrendere tanto facilmente . Lo vede avvicinarsi, imbarazzata adesso lei e forse lievemente a disagio, ma lo Hyuga riesce nel suo intento, togliendole e assaporando quella goccia e donarle un bacio più intenso. Le iridi che si spalancano lievemente a quel fare mentre la testa viene tirata indietro lievemente per staccarvisi. Il volto lievemente rosso per quel passo inaspettato < non montarti la testa > sbuffa fissandolo , forse offesa dalla questione < questo rapporto? > che intenda il loro legame oppure qualcosa riguardante quel bacio? Un sospiro lieve esce dalle labbra morbide e umide < non sono qui per mentirti mio giovane Hyuga > comincia cercando di essere più delicata possibile nel dirlo < ho donato il mio cuore ad un uomo > un sussurro il suo delicato come a fargli comprendere che il loro rapporto si sarebbe concluso a quello, ad una sorta di legame dove ella gli avrebbe mostrato la via e lui l'avrebbe seguita. Non è sicura di quello che prova per il Seiun, rare sono le volte in cui riesce ad incontrarlo, ma tutte le volte che accade non riesce a pensare a nient'altro < ho detto che ti mostrerò la via e lo farò, ma te ne sarei grata se non parlassi con alcuno di quello che ti dirò ovviamente. Non voglio che qualcuno possa sapere qualcosa e tu ci andresti di mezzo > e perdere immediatamente il ragazzo sarebbe stato un altra macchia nella sua vita < ma detto ciò sei libero di continuare a fare le tue cose. Se avrai bisogno di me saprai dove trovarmi > dopotutto gli accampamenti sono molto vicini tra di loro, uniti ormai in quell'alleanza. Anche se non le piace starvici si sarebbe sforzata solo nel caso in cui lo Hyuga avesse deciso di parlarle. Ma adesso il tempo di quelle chiacchiere viene messo da parte per il cibo ovviamente per il momento, avrebbero continuato a parlare probabilmente di argomenti più leggeri . Sarebbe rimasta li a bere con il giovane in quella vecchia locanda, e probabilmente a fine serata si sarebbero dovuti sorreggere a vicenda nel ritorno alle loro tende. [end]

22:27 Ichirou:
 Nota di averla forse offesa un pochino con quel bacio, ma è una cosa che capisce, in fondo le parole che pronuncia forse già le sapeva, quindi con un piccolo sorriso malinconico, andrebbe a risponderle <Non mi sono montato la testa..già la prima volta che ti diedi un bacio mi venne il dubbio..quindi mi accontento di questo rapporto di amicizia "strana"..> enfatizzerebbe con un piccolo sorriso le virgolette <So che questa sarebbe stata l'ultima volta che potevo fare una cosa del genere, quindi ho preso la palla al balzo..> un piccola risata, finalmente. Non ci è rimasto neanche troppo male di quella notizia, anche se come detto poco prima, già se lo aspettava forse, quindi diciamo che si era già preparato alla notizia. La ascolta mentre continua a parlare quindi, andando anche ad offendersi un po', cosa che dura poco però <Non tradirei mai la tua fiducia Sango..> ammetterebbe alla volta della ragazza. Alle ultime parole, il ragazzo annuisce semplicemente, e con tutta la calma del mondo andrebbe a continuare quella cena soffusa, in compagnia della Ishiba, fino a probabilmente doverla anche riaccompagnare alla sua tenda, o magari sarà al contrario. [END]

Sango incontra Ichirou in una delle viuzze del quartiere povero. Da li si spostano insieme verso una locanda parlando dei desideri del ragazzo e dei suoi problemi. Sango rivede in lui il fratello morto, terminando il tutto con un lieve bacio ma con la consapevolezza che non vi sarà altro ma solo una strana amicizia.