Il lato oscuro della Luna

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21:07 Onosuke:
 Non riesce a dormire. Incubi, insonnia, ecco cosa lo colpiscono da giorni. Più precisamente da quando ha lasciato Kiri. I momenti di guerra non c'entrano. Non si fa influenzare da ciò. Il suo punto debole è stato colpito. Le hanno levato lei: Tenshi. La rosata è l'unica, da sempre, che lo ha tenuto a galla. Ora, senza il suo salvagente, Onosuke rischia di affogare e di precipitare verso gli abissi del suo animo. Queste ultime settimane sono state dure. Ha dovuto, più del dovuto, dare spazio a Tsuki, il secondo se stesso. Ha dovuto indossare più del dovuto la maschera bianca per proteggere il suo villaggio e senza la sua ancora è stato impegnativo. Steso sul letto, cerca di eliminare il veleno che, volta per volta, il suo alter ego sta iniettando all'interno di quel corpo che, orami, ha una identità poco distinta che lo comanda. Una voce all'interno della sua testa. Una voce che solo da pochi giorni lo tormenta dì e notte senza dargli tregua. Vive nella casa di quella che dovrebbe essere la sua promessa sposa da quando è successo la prima volta, in modo tale da non far preoccupare i suoi genitori che potrebbero allarmarsi sentendo le urla. < Basta! Vattene! >. Non serve a molto. Quella voce con intenti poco chiari continua a parlare. Scompare solo nel momento in cui Onosuke decide di dare spazio al suo lato oscuro, alla sua altra personalità. Veramente questa è l'unica medicina a questo problema? Al momento non riesce a pensare a qualcos'altro e, stufo, decide di vestirsi e uscire. Pantaloni della tuta neri che seguono le forme delle gambe del ragazzo stringendosi all'altezza delle caviglie grazie ad un elastico, maglietta a maniche lunghe nera totalmente monocolore, scarpe della tuta nere rovinate ma pulite e mascherina nera a coprire naso e bocca. Il porta kunai e shuriken legato alla coscia destra e la sua lama sul fianco sinistro. La maschera da Anbu viene indossata per ultima. Appoggiata sulla testa, viene posta davanti al viso. La voce nella testa scompare e tutti i sentimenti che prima lo colpivano sono svaniti nel nulla. Pronto, decide si tentare a impastare il chakra. Così porterebbe le mani al petto congiungendole provando a formare il sigillo della capra. Successivamente proverebbe ad immaginare le due sfere: quella della forza spirituale a livello della testa che presenta un moto a spirale e quella della forza fisica a livello della pancia che presenta lo stesso movimento della prima. Infine proverebbe a immaginare di unirle proprio all'altezza del sigillo e mescolarle per formare quella che sarebbe la terza sfera: quella del chakra. Questo, nel caso tutto fosse andato per il verso giusto, si spargerebbe all'interno di tutto il corpo in modo tale da rinvigorire tutti i tessuti. Ora, con la mente sgombra, prende il coprifronte e il nastro rosso che gli ha regalato la rosata ed esce dalla finestra di camera sua e si dirige verso il Monte dei Volti di pietra, luogo in cui pensa, dato l'orario, di non trovare nessuno. Arriva poco dopo e notando che la sua deduzione è giusta, decide di sedersi sulla testa del secondo Hokage così da avere le gambe a penzoloni. In tutto questo Onosuke non c'è. In questo momento c'è solo Tsuki. [Tentativo impasto chakra][eq solito]

21:28 Onosuke:
 Avanti e indietro. Avanti e indietro. Le gambe continuano il loro movimento mentre lo sguardo è rivolto verso il cielo. La luna, la splendida luna, è piena e sorveglia su tutti gli abitanti del mondo. Questo è stato il motivo per cui Onosuke ha scelto quel nome come nome Anbu. Voleva essere colui che nella oscurità protegge gli altri. Ma se, per caso, il motivo fosse un altro? Se, per caso, Tsuki abbia condizionato la decisione di Onosuke quella volta? Si code la tranquillità. Non sente niente ora il ragazzo. Prova solo pace e serenità. Niente che lo disturba. Niente che lo irrequieta. Tranquillità assoluta. Ma va veramente ben così? Si tratta veramente nel modo giusto di agire? Una scossa lungo la spina dorsale. Uno scatto con la mano destra a levare la maschera. < Basta! >. Un urlo del ragazzo rivolto all'oggetto bianco. La voce torna. Quella voce che, solo dopo aver indossato il coprivolto, era scomparsa riprende a parlare "Sai che non posso andarmene.". Le parole sono chiare. Sta impazzendo? Come mai sente le voci? < Vattene! Tu non esisti! >. Risponde ad alta voce Onosuke. Con chi sta parlando? Perchè sente questa voce? Gli occhi dorati sono spalancati. Guardano quei due buchi neri che, a loro volta, sembrano ricambiare. La faccia dell'Aburame è sfinita. Occhiaie ricoprono la parte subito inferiore agli occhi. La mano sinistra, libera, viene portata alla testa e le dita cominciano a stringere i capelli. "Oh si che esisto. Tu esisti quindi io esisto.". Le dita cominciano a fare ancora più pressione. Sta cercando un modo per soffrire. Sta cercando un modo per scacciare quella voce che lo perseguita. "Non fare così. Accettami e starai meglio.". In che senso accettami? Come si fa ad accettare una voce? Domande su domande all'interno della testa di Onosuke che, frastornato, non riesce a trovare alcuna risposta. < Basta.. Basta. >. Si morde un labbro mentre bisbiglia a sé stesso parole confuse. Ancora non ha capito che la voce è Tsuki. Non ha ancora capito che quella parte di sè sta cercando di uscire. Non ha ancora capito che quello senza sentimenti vuole prendere il posto dell'Onosuke debole e con legami. Tsuki vuole, come una forbice, tagliare i fili che rendono l'Aburame debole e vuole sfruttare il momento. Che ingenuo Onosuke.[chakra on][eq solito]

21:44 Onosuke:
 Debolezza, legami. Ecco cosa intralcia Onosuke. Una vita senza quei pesi sarebbe una vita più tranquilla per lui. Questo è quello che vuole fare Tsuki. "Ascoltami" dice la voce nella sua testa. "Indossa la maschera e tutto ti sarà chiaro". Un invito leale? Una trappola? Cosa ci si può aspettare da Tsuki? Una persona che tortura, uccide, senza scrupoli. Cosa potrebbe far fare al giovane Aburame che si trova sotto shock? Una mente perversa la sua, che vorrebbe solo prendere il potere su quel corpo buttando via la spazzatura che ora lo comanda. Il ragazzo trema. Gli occhi, ancora spalancati, fissano il nulla. Anche se la maschera è ancora davanti al suo viso, non la sta guardando. Il suo sguardo va oltre, preso dal panico. Non ce la fa più, è sfinito dalla situazione. Quel dolore alla testa non vuole andarsene. Quella voce non vuole andarsene. Come una sanguisuga vice nella sua mente divorandola come un parassita. La sua mano destra, quasi muovendosi da sola, poggia la maschera sul viso. Silenzio totale, proprio come la prima volta, ma Onosuke è ancora là. "Capisci ora? Io sono te, ma più forte. Io posso risolvere i tuoi problemi, basta che mi lasci libero.". Onosuke non risponde. Quel silenzio, che ormai non sente da giorni, vuole assaporarselo. Il mal di testa, prima del tutto insopportabile, si calma quasi scomparendo del tutto. I sentimenti, però, sono ancora là. La tristezza di essere lontano da Tenshi è ancorata al suo cuore. Ricorda il momento in cui, piangendo, le ha dato le spalle dopo che lei le ha detto che lasciarsi sarebbe stata la cosa migliore. La mano destra, quella che prima teneva la maschera, viene unita alla sinistra, che prima stringeva i capelli, all'altezza del pettorale destro: il punto in cui gli fa male. "Ti fa male eh?" la voce domanda, sapendo la risposta. < Si, moltissimo. >. "Dimenticala!". < Non riesco. La amo troppo. >. "Si che riesci. Devi impegnarti.". < Ci ho provato. >. Un dialogo. Se qualcuno si trovasse di fianco a lui in quel momento, potrebbe dire di sentirlo parlare da solo. Così non è .La voce è chiara. Non come in stanza prima, quando era solo un rumore confuso. "E se ti dicessi che io posso non farti soffrire più, cosa mi risponderesti?". Ecco la prima scoccata.[chakra on][eq solito]

22:05 Onosuke:
 Quel momento di tranquillità è, per Onosuke, un sogno. Da giorni non si sentiva così tranquillo. Il male al cuore, però, c'è. Essersi lasciato con Tenshi lo ha ridotto molto male e questo Tsuki lo sa. Per questo ne sta approfittando per arrivare, come ha sempre desiderato, al potere su quel corpo. Una battaglia tra due animi. Una battaglia interiore per due persone diverse. Una che sa amare, una che non ama. Una che soffre e una che non soffre. Un umano e uno che di umano ha ben poco. Tutto questo, fino ad ora, non è venuto fuori grazie a una cosa molto semplice: l'amore. Tolto questo ad Onosuke, lui è diventato vulnerabile come un nervo scoperto. Ora si trova come una granata innescata, cioè pronta ad esplodere. Nel caso dovesse prevalere Tsuki, l'Onosuke che si conosce non si troverebbe più, ma sarebbe distrutto. Tutto ciò che è stato non sarà mai. Solo i ricordi rimarranno salvi, ma rimarranno ricordi sopiti all'interno di un pozzo senza fondo. Resteranno per sempre in caduta libera verso l'oscurità che, in caso, diventerebbe parte del nuovo Onosuke. Sono una parte luminosa e una parte oscura, proprio come la Luna. Forse è questo il vero motivo del Nome Tsuki. La doppia personalità del ragazzo. Quella che viene vista dall'esterno, luminosa, e quella che rimane nascosta, oscura. "E se ti dicessi che io posso non farti soffrire più, cosa mi risponderesti?". Queste sono le ultime parole si Tsuki. Segue silenzio, come se Onosuke ci stesse pensando. Sta veramente pensando di dimenticare Tenshi? Sta veramente pensando di non volerla più ricordare? < Come è possibile che tu ci riesca? >. Una domanda che, forse, sarebbe stato meglio non fare. Ovviamente, per non perdere alla prima mossa questa partita a scacchi, Tsuki non può dire la verità. Andare a spifferare alla sua vittima che vuole prendere il suo posto lo farebbe tornare a casa a mani vuote. "Basterebbe solo che tu mi lasciassi prendere il comando per qualche secondo. Non ti accorgerai di nulla da quanto sarò veloce.". Bugie su bugie. Vuole fregare il ragazzo nel momento di sua piena debolezza. < No, non esiste! Io ho il controllo e riuscirò a tirarmi fuori da questo male. >. Parole tremolanti le sue, come se neanche lui ci credesse veramente. Come potrebbe in fin dei conti. Ormai sono giorni che tenta, senza riuscirci, di non soffrire per la perdita. Non ce la fa. Lei è stata la prima. Non può non soffrire. "Non prendiamoci in giro. Io non sono stupido come te ragazzino.". < Ho detto di no.. Basta. >. Si morde il labbro, cominciando a piangere. Quel dolore al petto è insopportabile. Tutto gli ricorda ciò che erano lui e la Senjuu prima di andare a Kiri. In mente tutti i bei ricordi dei momenti passati insieme. "Smettila! Contieniti." dice Tsuki infastidito. Nessuno vuole mollare.[chakra on][eq solito]

22:25 Onosuke:
 Mani al petto. Occhi che piangono. Testa che trema con gli occhi spalancati che guardano il mondo attraverso i due fori. Onosuke è in crisi e Tsuki ne sta approfittando. Una mossa sleale del secondo che da tempo sta ai comandi del primo. Proprio stufo di ciò, sta cercando di convincere Onosuke a lasciargli il posto. Il dolore è sempre più forte. Si tratta di un veleno che, piano piano, lo corrode. "Se continua così moriremo entrambi.". Quel vuoto dentro lo finirà prima o poi se non trova una soluzione. Tornare a Kiri non può. Deve rispettare ciò che ha scelto e in più non potrebbe scappare senza essere ritenuto un disertore. Trovare un'altra persona non esiste. Tenshi è e sempre sarà l'unica. Sembra che la possibilità sia una sola allora. < Satà per poco hai detto? >. La voce continua a essere tremolante. Tsuki, sentite le parole, sa che gli manca pochissimo prima di arrivare al suo traguardo. "Si. Pochissimo. Puoi fidarti di me.". Quale errore può essere peggiore di fidarsi di lui? Sicuramente Onosuke questo non lo sa. Sta pensando veramente di dare alle mani di quel demone la sua vita? Tsuki prende la vita di Onosuke e la butta al vento come si fa con la sabbia. "Basta che ti rilassi e lasci il tuo cuore aperto a me. Entro e esco semplicemente cancellando e portando con me il male che senti. Poi scomparirò come sempre e potrai tornare alla tua vita.". Quante belle parole ornate con altrettante bugie. Ancora silenzio. Questa volta è più lungo del solito. Onosuke pensa. Pensa a quello che potrebbe andare storto e se veramente ne vale la pena. Pensa se veramente vuole dimenticare la rosata. Quella ragazza che gli ha cambiato la vita. "Ti ha lasciato e ti ha fatto soffrire. Perchè ricordarla? Poteva venire con te al posto di rimanere là a fare la dottoressina se ti amava così tanto.". Gli occhi che poco prima erano stati chiusi, vengono riaperti a queste parole. < Ha fatto la cosa giusta. >. "No! Lei si è comportata da egoista.". < Anche io ho fatto la stessa scelta. >. "No! Tu sei partito perchè ti è stato ordinato. Lei poteva tornare!". I muscoli delle spalle si rilassano. Un respiro profondo riempie e poi svuota completamente i polmoni del ragazzo. < Ok facciamolo! >. "Perfetto! Scelta sbagliata ragazzo. Addio!".[chakra on][eq solito]

10:25 Onosuke:
 Vuoto. Leggerezza. Onosuke apre gli occhi dopo aver sentito quelle parole. 'Addio'. Perchè addio? Intorno a lui il nulla. La sensazione di cadere che non lo abbandona. Ecco il vuoto in cui Tsuki ha sempre vissuto. E sempre più giù in questo pozzo senza fondo. Ha creduto alle parole del suo alter ego. Ora è rinchiuso lì, in caduta libera, senza modo di uscire. Ci sarà un modo per tornare alla libertà? C'è un modo per ribaltare la situazione? Non si sa. Il corpo apre gli occhi. Lo sguardo è freddo e viene rivolto verso l'alto. La luna è scura, come se si fosse girata. Come se il suo lato nascosto avesse preso il sopravvento. Così è successo anche ad Onosuke che, ormai, è lontano. Ora c'è Tsuki: quello freddo, quello senza emozioni, quello che non soffre, quello cattivo e senza scrupoli. Le mani vengono poste davanti alla faccia e vengono mosse con un movimento di pronazione e supinazione come per capire cosa si sente ad avere il pieno controllo di quel corpo che, per troppo tempo, era mosso da una mente debole. La destrorsa, poi, viene mossa verso la maschera per levarla dalla faccia. Viene appoggiata, successivamente, a terra proprio di fianco a lui. Ora il viso è scoperto e ciò che è successo non cambia. La vocina non si sente. Il dolore alla testa è scomparso. Il dolore al cuore è solo un lontanissimo ricordo. Malvagità, ora, riempie la mente di quello che fu Onosuke. Quello che prova per Tenshi? Simpatia. Lei è stata quella che ha indebolito l'Aburame in modo tale che lui potesse prendere il suo posto. "Grazie mille." dice piano guardando l'orizzonte come se potesse ringraziarla .Sa che ora, però, potrebbe essere un pericolo. Sa che, forse, potrebbe essere l'unica persona a levargli quel potere. Sa che deve tenerla lontana altrimenti rischierebbe di perdere tutto quello che si è guadagnato con l'uso di molte energie. Riprende la maschera con la destrorsa, mentre con la mancina prendere il fodero della lama, con la lama dentro, che si trova alla sua sinistra. Successivamente la prende con due mani tenendola parallela al terreno davanti a se con l'impugnatura sulla destra. La destrorsa andrebbe ad appoggiarsi su di essa per poi, con le dita, avvolgerla. Un movimento lento andrebbe a sfoderarla. Riappoggerebbe il fodero, ora vuoto, nel punto in cui si trovava prima e poi andrebbe a poggiare la stessa mano sulla parte di lama piatta, circa a metà di essa. La guarderebbe, vedendo riflessa la sua immagine. Occhi dorati che spuntano dai fori trasmettono timore. Ecco cosa, da oggi in poi, si vedrà in quelli che prima esprimevano fiducia. Nessun sorriso, solo cattiveria.[END]

Onosuke, dopo l'abbandono di Kiri, deve combattere una battaglia interiore contro il suo alter ego.

Per chi la leggerà, anticipo che ho usato <> per i discorsi di Onosuke e "" per i discorsi di Tsuki.