Voglio un trono

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19:04 Rasetsu:
 A seguito della capatina a Kusa dove ha fatto suo il lavoro al quale da tempo auspicava, torna a bazzicare per le vie dell'impervia Kiri. In questo preciso istante, si trova in compagnia di Sosachi al quale sta prestando attenzione. Ci sta provando. E' in botta da qualche giorno, ormai. Studiare non è mai stata così una perdita di tempo ora che ha tutto a disposizione, libero acceso alla struttura ospedaliera di Kusa e un Luminare coi fiocchi. Ghigna al sol pensiero di vedere Kouki nuovamente vestita da infermierina, con un rivolo di sangue nero che gli scivola dalla narice sinistra. Con un frettoloso gesto della mano, eloquente, rimuove la scia di sangue e si schiarisce la voce. Sì, lo sta davvero ascoltando. Non c'è che dire. La sua mente non è altrove, non è rimasta nella tenda assieme a Lingua Biforcuta. Veste con abiti insoliti per un ninja, tuttavia sappiamo bene che il Rosso non è mai stato avvezzo ad uno stile simile. Porta, infatti, pantalone e camicia neri, le cui maniche son piegate sin ad altezza dei gomiti. Son in bella vista sia gli avambracci pallidi che le cicatrici sparse sul polso, usate principalmente per attivare l'innata Kokketsu al momento del bisogno. Il cinturone attorno alla vita, dentro al quale son infilati i lembi della camicia, sostiene anche una tasca Porta Oggetti nei cui vari scomparti vi ha sistemato: tonici coagulanti e tonici di recupero chakra. Dal momento che può sfruttare tecniche a lungo raggio e dalla distanza, opta per portarsi dietro soltanto pillole e tonici che potrebbero tornargli utili. Non è avvezzo all'uso di NESSUNA arma, pertanto se ne priva. La Sbrilluccica non manca mai, anzi è posta nelle rispettive due tasche anteriori del pantalone. Sogghignante, cammina con le mani nelle rispettive tasche mentre lancia rapide occhiate nei dintorni, senza soffermarsi eccessivamente su qualcosa o su qualcuno, bensì preoccupandosi di ben altro al momento. Il piano deve proseguire. <Ho delle novità per la Famiglia ed anche un'idea malsana che non sono sicuro tu possa accettare.> Caso mai dovesse accadere, potrebbe pur sempre sfruttare la manipolazione della memoria per rimuovergli un tal ricordo mal insito. Glielo accenna, come se al momento non gliene stesse poi molto fregando della situazione altrui, bensì -egocentrico- solo della propria. <Ho tutto sotto controllo! NYAHAHAHAH!> Se ridi così, caro Rasetsu, non si direbbe affatto. [Chakra ON]

19:08 Sosachi:
  [Foresta] E' passata un'altra nottata ed un altro giorno si apre per il giovane Doku: sì, essere una salamandra vuol dire essere più attivo la sera, decisamente. Durante il giorno ha dormito, mangiato, accarezzato il gatto, isomma ha fatto tutto tranne che svolgere attività rilevanti ed importanti. Sosachi si è dato appuntamento con Ryuuma per discutere di alcuni temi di lavoro e per costruire un po' le future mosse della Yakuza, così da espandere le loro mire e i loro obiettivi nell'ottica di allargare il business anche. Si trova già in compagnia di Rasetsu e non fa altro che camminare al suo fianco per non lasciarlo sfuggire. Si stanno addentrando nella foresta, al limitare. L'intento è forse quello di addentrarsi nella vegetazione per evitare di farsi ascoltare da orecchie indiscrete e per evitare che qualcuno possa, quantomeno intromettersi. Questo pomeriggio ha dovuto indossare la seconda maschera, quella che può concedersi con gente come lui, Saisashi. Non di certo, la stessa che può usare con Kimi e Tamaki, non perchè non si fidi, ma perchè, per rispondere a certe personalità, servono forti ideali e forti animi. < Allora Ryuuma .. mi stai portando nella foresta .. non vorrai mica provarci .. > Sorride dandogli una pacca sulla spalla e ridendo < Ahahahahhah > D'altronde Ryuuma è un vecchio pazzo criminale, se non si comporta così con lui, con chi può farlo? Indossa una camicia nera, aperta sul davanti fino al plesso solare, sotto il quale, invece, i bottoni si serrano. La camicia, inoltre, è infilata nei pantaloni, dei jeans altrettanto scuri che finiscono ad altezza caviglia, dove incontrano delle calzature a mo' di stivaletto. Non ha armi con sè, ma sul suo corpo ci sono diversi monili: dei bracciali e una collana. Rasetsu sembra strano e perde sangue dal naso < Oh vecchio .. tutto bene? > Non sa perchè perda sangue dal naso così. < Hai un'idea? Io controbatto con una nuova idea e una super notizia. Quale vuoi ascoltare prima? > E poi < Io invece non ho sotto controllo un bel c***o di niente! > Afferma facendo anche un bell'Ok con il pollie destro. Vai così. [Chakra on]

19:36 Rasetsu:
 Scrolla rapidamente la spalla dove il ragazzo gli dà una pacca, allontanandosi di mezzo passo. <Toccami un'altra volta senza permesso e ti stacco la mano. Avvisami, sei un Doku!> Non ha un antidoto per ogni fottuto veleno, non vuole rischiare la pellaccia soltanto perché il ragazzo è molto amichevole nei suoi confronti. La schiena resta ingobbita, chiuso nelle proprie spalle. Il sorrisone che aveva finora va a sbiadire, lanciandogli delle occhiate infastidite pari a piccoli lampi d'odio. Non lo deve toccare. O almeno deve avvisarlo. <Non ho più certe inclinazioni. E poi, sono impegnato.> Ormai reputa sia deleterio nasconderlo, dal momento che si tratta d'una Famiglia e che, ben presto, vuole rendere tutti partecipi delle scelte fatte e dei piani creati appositamente per loro. <E NON DARMI DEL VECCHIO!> Eccolo sbraitare nuovamente in sua direzione. Gli ha appena fatto scendere tutto il brio accumulato in questi giorni, desideroso di raccontare ad un amico, ad un collega e ad un familiare ciò che è riuscito ad ottenere con così tanta fatica. <Ero entusiasta sino a due secondi fa. Sta finendo l'effetto della Sbrilluccica, inizio pure a vederti bene.> Che cosa sorprendente tornare ad essere un comune tossico in preda alla crisi d'astinenza. Vero? <Parlando di cose serie, io e il mio braccio sinistro siamo riusciti a prendere possesso dell'ospedale di Kusa. Lei è appena divenuta la Luminare, mentre io sono tornato a tutti gli effetti a lavorarci come Genetista. Ciò sta a significare che non abbiamo alcun problema di materiali per la creazione delle nostre droghe.> Si farà costruire un laboratorio tutto suo, attrezzi tutti suoi, un luogo in cui poter peccare e far tutto quello che vuole. Ogni cosa. Gli si illumina lo sguardo, raddrizzando il corpo con il consueto ghigno, una mezzaluna dai bordi rivolti verso l'alto, a far capolino sul pallido viso dell'uomo. <Voglio la super notizia, sperando non si tratti d'una super cazzola.> E torna a guardarlo male, non fidandosi affatto dello spiccato entusiasmo altrui. <In che senso non hai sotto controllo niente? Non te lo puoi permettere!> Esclama, pensando fin da subito che si tratti della Yakuza e rimbeccandolo come si deve. <La mia idea in cambio della tua.> Conclude per il momento così. [Chakra ON]

19:47 Sosachi:
  [Foresta] I due continuano ad addentrarsi nella foresta e cominciano subito a parlare di lavoro, non c'è tempo da perdere! No, signori. La cosa più preoccupante che stanno parlando di cose serie, e i due sono dei decerebrati. Si, il Sosachi che si vede ogni tanto è la versione pacata, quella che si vede in compagnia di Ryuuma è quella con il cervello semi spento: d'altronde, per essere un membro della Yakuza bisogna non essere completamente in bolla. < Sono successe molte cose .. eheh > Afferma passandosi la mano dietro la nuca, massaggiandosi i capelli e scombinandoseli un poco. Da che cosa potrà cominciare? Forse sarà meglio attendere che lui parli ed esponga il suo piano, o quello che ha in mente. < Ma prima, non avere paura, non ucciderei mai mio zio Ryuuma. Non pensarci nemmeno. > E poi, rinfrancato dal fatto che non sia più in botta < Meno male, sono anche bello, quindi non è un problema guardarmi. > Sorride dandogli una pacca < Paccasenzavelenoinarrivooooooo! > Si, sono due idioti. Ma ecco che si parla di cose serie. < Perfetto, direi che la cosa si inserisce pefettamente nella nuova idea .. sei stato previdente, o io lungimirante. Anche se devi dirmi chi è il tuo braccio sinistro. > Una volta ascoltato tutto il suo discorso e dato un suo parere con annesse risposte, introduce quelle che sono le sue due "questioni". I due continuano ad addentrarsi nella foresta e cominciano subito a parlare di lavoro, non c'è tempo da perdere! No, signori. La cosa più preoccupante che stanno parlando di cose serie, e i due sono dei decerebrati. Si, il Sosachi che si vede ogni tanto è la versione pacata, quella che si vede in compagnia di Ryuuma è quella con il cervello semi spento: d'altronde, per essere un membro della Yakuza bisogna non essere completamente in bolla. < Sono successe molte cose .. eheh > Afferma passandosi la mano dietro la nuca, massaggiandosi i capelli e scombinandoseli un poco. Da che cosa potrà cominciare? Forse sarà meglio attendere che lui parli ed esponga il suo piano, o quello che ha in mente. < Ma prima, non avere paura, non ucciderei mai mio zio Ryuuma. Non pensarci nemmeno. > E poi, rinfrancato dal fatto che non sia più in botta < Meno male, sono anche bello, quindi non è un problema guardarmi. > Sorride dandogli una pacca < Paccasenzavelenoinarrivooooooo! > Si, sono due idioti. Ma ecco che si parla di cose serie. < Perfetto, direi che la cosa si inserisce pefettamente nella nuova idea .. sei stato previdente, o io lungimirante. Anche se devi dirmi chi è il tuo braccio sinistro. > Una volta ascoltato tutto il suo discorso e dato un suo parere con annesse risposte, introduce quelle che sono le sue due "questioni". < Ah, pensavo volessi prima ascoltare la mia idea .. no, non è una super cazzola .. > Lo dice diventando anche vagamente rosso in faccia come Ryuuma. < E poi avrei bisogno di un consiglio .. ma devi prometterti che rimane tra me e te e basta. Se esce fuori avveleno tutti quanti e brucio l'ospedale. > Lo guarda negli occhi < Me lo prometti? > Si, perchè sarebbe il primo a cui parla di una cosa del genere, deve sentirsi onorato di essere il primo ed unico confidente di Sosachi. Strano, per altro, avere un confidente come Ryuuma. < Ecco .. come te lo posso dire .. > Allora, è tempo di metafore e di giri di parole < .. allora, immaginiamo che tu sia venuto a scoprire una nuova droga, no? Ecco, è una droga fantastica, che ti prende. Che dici, come ho fatto senza, no? > Non ha senso. Se ci fosse un qualche essere senziente sulla sua spalla potrebbe ucciderlo. < Ecco, immagina che questa pillola sia bellissima, e la vuoi, no? Come ti comporteresti? > E poi non sapendo su che genere di specchi arrampicarsi gli sussurra. < Mi sono innamorato .. > Non dice altro. Sa che l'altro lo sommergerà di insulti, ma non ci può fare nulla < E' cresciuto un fiore nel mio deserto che ho dentro di me .. non so se mi spiego > Spera di sì [Chakra On]

20:03 Rasetsu:
 Il peregrinare del Rosso lo tiene ancor al fianco del Doku, per quanto precedentemente si sia spostato d'un paio di passi per ovviare al tocco altrui. Sa essere molto antipatico quando vuole. <Non mi uccideresti perché sarei io il primo ad uccidere te.> Non lo farebbe neanche avvicinare, se fosse per questo. Esattamente come sta facendo adesso. <TI HO DETTO BASTAAAAAA!> Queste dannate pacche sulle spalle. S'allontana celermente dalla figura del biondo, ancora ed ancora. Non si guarda neanche dietro o al lato, piuttosto continua a spostarsi senza avere concezione dei dintorni. Non a caso, mentre lo fissa e spera di essersi allontanato abbastanza, inciampa in una delle numerose radici delle mangrovie. Così facendo, non farebbe altro che ruzzolare in un cespuglio. <GYAAAAAAAH!> Il sedere è l'unico che sporge dalle fronde dell'arbusto, agitandolo da un lato all'altro per districarsi come meglio può da quel groviglio di rovi. Si ritrova con qualche graffio lungo il volto e gli avambracci dei quali ancora deve prendere nota. <GUARDA CHE CAZZO MI HAI FATTO!> Ma hai fatto tutto tu, Rasetsu. Sosachi non ha mosso un dit- cioè, la mano sì, ma non dovrebbe essere riuscito neppure a sfiorarlo poiché il Rosso, appunto, s'è spostato in tutt'altra direzione. Ed è capitolato a terra. Inginocchiatosi, quindi, cerca di prendere nuovamente compostezza sistemando anche gli abiti e tastandosi le tasche. Vuole evitare di perdere qualche pasticca, sono preziose e costose. Vi spende sempre del tempo per crearne con le proprie manine. <Kouki Yakushi.> Gli annuncia, non avendo ormai più motivo per nascondere qualcosa del genere. <Alla prima avvisaglia di te che bruci l'ospedale, fatti trovare il più possibile lontano da Kusa perché ti castrerò.> Si rimette in piedi, rendendosi però conto di non aver più gli occhiali sulla punta del naso. <Ecco, io lo dovevo sapere!> E si sbatte i palmi delle mani sulle cosce per esternare il proprio fastidio. <Ora aiutami a trovarli!> Senza specificare ovviamente cosa. Potrebbe persino pestarli prima di poterli raccogliere. <Ad ogni modo, dai, avanti. Spara. Ti sei scopato una tipa che aveva qualche virus contagioso ed ora vuoi il mio aiuto per uscirne? Io te lo dico sempre di usare le protezioni, ma tu non mi dai MAI retta.> Scuote il capo con evidente disappunto, anche se un discorso del genere tra i due non c'è mai stato. Può essere ancora la Sbrilluccica che parla al posto suo, poco ma sicuro. <UNA NUOVA DROGA? COME? MA TI RENDI CONTO CHE QUESTO POTREBBE METTERE IN CATTIVA LUCE I NOSTRI AFFARI. NON PUOI DIRM---> Si blocca di colpo, sgranando gli occhi e girandosi repentinamente in sua direzione. <NYAHAHAHAHAHAHH> La risata potranno sentirla pure i bambini a Suna, persino i morti di Konoha, le fronde degli alberi che si smuovono per via dei corvi che volano altrove, impauriti e infastiditi. <No, dai, prendiamola seriamente.> Ed ora è lui a tornare ad avvicinarsi al nipotino, per così dire. <Non posso prenderti in giro, prenderei per il culo anche me stesso.> Uh, sta ammettendo qualcosa. Che carini questi piccioncini. <Racconta nel dettaglio. Quanto porta?> RASETSU. [Chakra ON]

20:18 Sosachi:
  [Foresta] Eppure erano venuti a parlare di lavoro. Ryuuma non sembra assolutamente cambiato dal pazzo criminale solito e non sembra nemmeno essere particolarmente in bolla. Il fatto che odi il contatto, però, lo fa un attimo risentire. Come sia possibile una cosa del genere? < Ma .. Così mi offendi. > Serio nel tono, ma ironicamente sottile. Il ragazzo però comincia a correre e inciampa in un cespuglio e cade in terra. < Cavolo .. sei un cretino. > Dice correndo in sua direzione e cercando di aiutarlo a rimettersi in sesto senza toccarlo. < Vedi che cosa combini? > Afferma in tono calmo e pacato, andando ad aiutarlo a cercare gli occhiali. < Non ti muovere, li cerco io che ci vedo .. > Aggunge in direzione del Rosso. Si infila nel cespuglio dov'è caduto Ryuuma per cercare di trovare il sacro tesoro: gli occhiali di Ryuuma. < Non puoi castrarmi .. non sarei più io. > Che c'entra? Queste sono le due punte di diamante della Yakuza? Un cretino ed un drogato. Meno male che c'è Kouki < Kouki .. Kouki .. già sentita, ma mai conosciuta. > Dice, facendo provenire delle parole dal cespuglio, come se fosse una bestia o un animale che ruzzola in mezzo alla natura. < Dammi tregua, forse li ho trovati. > Afferma per poi sentire un grido < AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH > Vuole spaventare Ryuuma, uscendosene con i suoi occhiali che ha trovato, fortunatamente. < Scusa, i tuoi occhiali sono talmente brutti che mi sono spaventato .. > Sospira, come se avesse effettivamente visto un fantasma o altro. < No, nessuna malattia venerea, ho smesso con il Tanzaku .. lo sai. > Lo gestiscono, dovrebbe avere un registro clienti. < No, nessuna nuova droga. Anche l'altro progetto non c'entra nulla con la droga, ma te ne volevo parlare. Stai tranquillo .. non ridere però .. > Ma qualche cosa succede ed è molto strano. Sosachi già si immaginava risate e prese in giro: urla e sbeffeggiamenti, ma invece no! < AH > Aspetta, cosa? < No, ferma, cosa hai detto? > Cioè, anche Rasetsu è innamorato? < Cioè, tu .. > Lo indica < .. tu avresti una cotta per qualcuna? Il Rasetsu che conosco si è davvero innamorato? Ma dici sul serio? > E' confuso, sicuro non l'abbia drogato? < Fammi capire. Tu hai trovato una persona che ti piace e la stessa persona .. prova qualche cosa per te o è attratta da te? Cavolo, in questi tre anni deve esserci stata proprio penuria di uomini .. > Una battuta ironica che viene pronunciata scuotendo la testa. < QUANTO PORTA COS - .. > Ingenuo Sosachi. Chiude gli occhi. < Non so .. cioè, non .. > Questo è un depravato < .. cioè, tra tutte le domande, così, subito. Pam, via, pronti via e "quanto porta" .. > E poi si volta, dandogli le spalle. < Sarà una terza penso. > Non si gira. < Una domanda a testa ora: dimmi come si chiama la tua donna. > Non gliene frega delle sue misure. Scusaci, Kouki. [Chakra on]

21:05 Rasetsu:
 Rimessosi in piedi, brontola parole sconnesse e ingiurie nei confronti di Sosachi. Questi gli s'avvicina per cercare di recuperare gli occhiali del Rosso, il quale gli rifila un'altra occhiataccia delle sue. <CHE TI URLI? CHE E' SUCCESSO?> E se i suoi preziosi occhiali si sono rotti? Non riuscirà a trovarne d'altri tanto belli e rossi. <MA SEI UN COMPLETO IDIOTA! IO CI CAMPO CON QUEI COSI!> Non gli mancano poi molti gradi, però passa molto tempo sui libri ed è costretto a vederci bene per leggere quel che vi è scritto. Si infila nuovamente gli occhiali, sistemando i capelli e le asticelle. Nel frattempo, spazzola le spalle e gli abiti per togliersi di dosso tutte le foglioline ed i ramoscelli che s'è trovato addosso. <Tutti abbiamo smesso col Tanzaku ma è il Tanzaku a non aver smesso con noi. Potrebbe averti lasciato addosso più di quello che credi.> Mica è come per il Kokketsu che non s'ammala -secondo lui- e che reputa impossibile morire per una malattia, ancorché sia venerea. <Non sto ridendo, dimmi di questo dannato progetto che hai in testa cosicché possa dirti il mio.> Sbuffa sonoramente dalle labbra schiuse, piegando le braccia sul petto in attesa di possibili risposte da parte di questi, oltre che doverose spiegazioni per quanto pronunciato. Una vena sulla tempia inizia man mano ad ingrossarsi, specialmente per quanto riguarda i numerosi quesiti che riceve in merito all'essersi ipoteticamente innamorato. Le gote si colorano d'un rosso acceso, mentre digrigna i denti. Vuol far passare il tutto per mera rabbia e nervosismo, quando è palese così non sia. <CHE COSA C'E' DI MALE? EH? TU PUOI ED IO NO?!> Sbotta allargando le braccia verso l'esterno in una scena del tutto teatrale, condita dal doveroso fastidio che gli ha creato con le sue parole. <UHHHH, CI SEI GIA' FINITO A LETTO?> Mica come lui che ha aspettato almeno quattro anni per riuscire a concludere qualcosa, per quanto abbia semplicemente atteso che lei fosse finalmente pronta ad un passo così grande. Non si direbbe, ma non è un deficiente a tutti gli effetti, non con Kouki almeno. <QUANTE STORIE, GUARDA CHE CI CONOSCIAMO DA UNA VITA!> Non è propriamente così, però è pur vero che non c'è molto altro da nascondere specialmente tra loro due che condividono la Famiglia e i segreti di quest'ultima. <Mh.> Soppesa la sua risposta. <Direi che non è messa maluccio.> Sì, ma non ti riguarda. <Te l'ho già detto il suo nome: Kouki Yakushi.> Glielo serve s'un piatto d'argento, facendo poi spallucce. <Per questo, se qualcuno la sfiora, verrà infilzato a dovere.> Ghignante, torvo, malefico, lo squadra come se fosse il vero nemico quest'oggi. <Le ho regalato ciò che le spetta di diritto, non sono un fidanzato amorevole?> Sarà la prima volta in quattro anni che utilizza un termine del genere. E' proprio cotto. [Chakra ON]

11:48 Sosachi:
  [Foresta] Che conversazione amorevole e per amorevole si intende che si parla di amore, non che siano amorevoli le due bestie ivi presenti. Ryuuma può tornare nel suo magnifico aspetto da .. Rasetsu. < Sai che ti donano questi occhiali, tesoro? > Lo prende in giro, tanto ormai, peggio di così cosa potrebbe andare storto. < No, nessuna malattia venerea. Lo sai anche tu che sono una boccia di veleno ambulante .. non mi succede nulla. > Non è proprio così, ma non smontate il castello di carta che si è costruito con tanta dovizia e cura. Presta poi l'orecchio a Ryuuma tentando di capire che cosa voglia chiedergli effettivamente. < Non urlare, che qui mi conoscono .. > Si, grande preoccupazione per lui. < NO > Risponde categorico alla domanda più piccante. < Non le ho nemmeno detto cosa provo per lei .. > Lo guarda, tornando serio. < Penso non sia corrisposto, visto che il suo cuore è di un altro. Io, però, mi sono innamorato e non posso farci nulla. > Si volta, non volendo mostrarsi triste. La voce si fa tremolante ed incerta < Io so cosa voglio: voglio il meglio per lei. Qualunque sia la sua scelta non mi intrometterò e non chiederò. Non voglio decidere per lei .. > Spera che Ryuuma non si prenda gioco di lui, avendo anche dimostrato di saper amare. < Kouki? Beh, una coppia non solo lavorativa. > Dice voltandosi verso il rosso che potrà vedere un volto rilassato, ma non spensierato e felice. < Penso che noi, come Yakuza, spesso ci possiamo intromettere nelle decisioni altrui, veicolarle. Ma, in questo caso, va ben oltre le nostre capacità. > Cerca di parlargli con il cuore in mano < Per quanto tu sia pazzo, sei sempre stato un amico. E un alleato. > Avevano anche fatto una missione insieme. < Cosa faresti al mio posto se fossi in me? Rispondi da Sosachi, non da Ryuuma. > Dice, attendendo che lui possa parlare e dargli un consiglio fraterno, una sorta di spinta a percorrere una scelta, un cammino. < E per quanto riguarda quel progetto .. > Si, il lavoro ora chiama. < Io avrei pensato ad una cosa .. e questo tuo piano potrebbe anche inserirsi a perfezione con il mio .. > Si guarda intorno. < .. un nuovo business. > Lo prende per il braccio portandolo ancora più dentro nella foresta. < Se ci prendiamo l'ospedale come hai detto .. tutto combacia. Immagina, noi siamo la Yakuza, i .. cattivi, no? Ecco. Immagina se nel nostro ospedale, noi, o meglio tu che sei capace di fare operazioni, trapiantassimo organi con innate? > Pausa per poi continuare < Hai capito bene, mio rosso amico .. contrabbando di organi di soggetti con poteri innati. Sai quanto traffico illegale potremmo avere e quanto potrebbe fruttarci? > Almeno, nella sua immaginazione si. Attende che le informazioni vengano metabolizzate da Ryuuma per poi attendere una serie di risposte. [Chakra On]

12:13 Rasetsu:
 Vorrebbe ucciderlo. Infilzarlo. Torturarlo. Talvolta, è davvero così poco paziente. Tuttavia, il veleno del Doku gli serve e non può in nessun modo fargli del male. Altrimenti, da chi prende il veleno? <Te li ficco per la gola.> Gli ribatte contrariato mentre ancor se li sistema. Son sporchi, quindi tira fuori un panno nero dalla tasca del pantalone. Con dovizia, si isola per quei due o tre minuti buoni che gli servono per renderli nuovamente lucenti e splendenti. Non commenta oltre sulle malattia veneree, agitando la dritta in aria per dimenticare questo assurdo discorso. <Ma chi cazzo vuoi che ti conosca?> Gli bercia contro con fastidio ormai palpabile con mano. Sbuffa come un toro, se non fosse per gli argomenti successivi che, tutto sommato, lo riportano in carreggiata ed anche piuttosto interessato al discorso. <Sei un idiota, forse? Se ti ho riportato nella Famiglia è perché non lo sei. Cioè, a volte sì, però in questa situazione cosa pensi di fare? Tenerti i tuoi segreti? A che pro?> Scuote il capo, spostando il peso da una leva all'altra e restando ancor a fissare l'interlocutore. I lineamenti del viso or appaiono duri e scocciati, come se la risposta appena datagli potesse essere evitata per quanto ovvia. <Pensi che io non abbia avuto lo stesso timore quando ho iniziato a comprendere se riuscivo anch'io a provare un sentimento diverso dall'odio?> Sincero, scrolla le spalle. Non nasconde che prova dei sentimenti, che venga pur preso in giro non gli importa. Kouki gli è sempre stata affianco, lo ha sempre aiutato quando non sapeva più dove sbattere la testa: si merita questo ed altro. <Devi metterla di fronte ad una scelta. Dille i tuoi sentimenti, lei deciderà cosa farsene. Sono più suoi che tuoi, in questo momento. Ed il fatto che te lo stia dicendo io che non ne capisco un cazzo, può voler dir qualcosa.> Incrocia le braccia al petto, infastidito dal modo in cui sta parlando alla di lui volta. Non ha mai fatto simili discorsi con nessuno. Con cipiglio, accoglie la sua domanda nella quale gli viene chiesto di non agire come il Rosso, ma come Sosachi. Che tragedia nella tragedia. <Punto primo, non sono pazzo. Sono uno scienziato eccentrico. Punto secondo, non usare quel fottuto nome in mia presenza o non avrai risposte dal sottoscritto. Punto terzo, qualsiasi sia il modo di pensare che dovrei adottare, va e diglielo. Cosa pensi di risolvere altrimenti? È l'unico mezzo per giungere ad una conclusione. Ci ho messo quattro anni per capire di amarla, non fare lo stesso errore.> Storce le labbra e la punta del naso, scocciato dal dover ammettere simil cose. <Cambiano argomento o devo riempirmi di pasticche e sono già alla seconda della giornata.> Commenta con il solito velo di fastidio che lo contraddistingue. Quando non assume droghe, solitamente è così che lo si può vedere. L'effetto della prima pasticca è ormai già svanito. <L'ospedale è in mano alla -mia- bambina.> Detto così, suona male. Possessivo ogni oltre limite. <Quindi, ciò che passa lì dentro deve essere approvato da lei. Un commercio degli organi non è così impensabile come credi, anche se rischieresti di metterti contro innumerevoli clan. Potremmo iniziare dagli organi comuni.> Asserisce, dondolandosi da un lato all'altro mentre cerca di ragionare. <So impiantarli.> Ghigna, sadico. Non sta negando affatto tutto ciò. <Adoro quest'idea. NYAHAHAHA!> Scoppiando nella sua fragorosa risata. <In tutto ciò, hai mai pensato al motivo per il quale sei rientrato tramite me e non hai avuto altri contatti con Jinto?> Vuole indurlo sul piano finale per prendersi definitivamente la Yakuza. [Chakra On]

12:30 Sosachi:
  [Foresta] Non sembra essere tanto diversa dalla normale comunicazione che hanno i due, anzi: odio, battute, qualche insulto, insomma, tutto nella norma. Fissa Rasetsu per cercare di capire che cosa stia per dirgli. Ma andiamo con ordine: prima riceve una minaccia, e vabbè, ci è abituato, ma poi passa anche a insultare < Ehi, guarda che sono famoso .. a proposito. Posso aiutarti nella vendita di Sbrilluccica. Io e un altro decerebrato, poi ti dirò chi, abbiamo messo su un'associazione che ha, a sua volta, anche una band. Abbiamo cantato al bar riscuotendo un modesto successo. Potremmo far vedenre la tua roba anche lì dentro. > E quindi, dopo aver lanciato il sasso senza nascondere la mano, continua il discorso che aveva avuto precedentemetne. < No, ascoltami. Poi la finiamo, perchè vedo che questi temi non sono di tuo gradimento .. > Si passa una mano sugli occhi, leggermente lucidi. < Non è una questione di segreti. Io so quanto sia difficile la sua poszione, non voglio portarla a scegliere. Deve essere una sua decisione, non mia. Non so se mi spiego. > Lo guarda. < Non so se tu ti ricordi, ma quando ci siamo conosciuti ero giovane, inesperto, vuoto .. > Una sorta di guscio < Ora, invece, mi sento vivo: mi ha dato una ragione per cui svegliarmi la mattina. Mi ha fatto capire che anche in un deserto, può nascere un fiore. > Ancora quella metafora. < Sono sempre stato considerato un'arma .. > Alza la faccia, per coprire la sua tristezza e gli occhi. Mani sui fianchi. Rasetsu capirà, sicuramente lo stato del ragazzo. < .. ma ora no. Io non sono un'arma. Io sono una persona come le altre e ho bisogno di sentirmi apprezzato per la persona che sono. Non perchè produco veleno e perchè sono .. bravo. > Inteso come termine di "esperienza sul campo di combattimento". < Ho pensato che fosse la cosa giusta > Aspettare, intende < Non voglio aspettare tanto tempo come hai fatto tu. Non sono sicuramente in grado di aspettare. Sono più emozionale di te, questo è vero. > Non mette in dubbio la sua passione per Kouki < Hai ragione Rasetsu .. > Riporta la testa in maniera eretta, asciugandosi un po' gli occhi lucidi con la manica della camicia. < Scusa, è un periodo abbastanza difficile. > Diversi pensieri, diversi legami andati, ritrovati e creati. < Si, cambiamo argomento. > Conclude. < Non voglio prendermi i meriti di Kouki, anche se non la conosco. Sono sicuro essere una grande persona. > Pausa < Capisco anche il tuo timore iniziale, potrebbe essere un rischio impadronirsi di altre innate ed implementarle. Ma, ipotizziamo. Io e te siamo in missione: io perdo la vita .. il cadavere sarà sottoposto ad autopsia. > E' stato medico anche lui < In quel caso, essendo nostro l'ospedale, potremmo agire indisturbatamente. Però, davvero, capisco cosa mi stia dicendo. Meglio iniziare per gradi. > Ed infine sorride, di rimando alla risata del pazzo < Jinto? Non so, effettivamente non lo vedo da decisamente tanto e non lo sento da altrettanto tempo. Non mi sono mai posto il problema, in realtà. > Sincero nel rispondere e non capendo le reali finalità del Rosso. [Chakra On]

12:46 Rasetsu:
 Che l'argomento non sia di suo grande gradimento è piuttosto ovvio. Non si è mai aperto con nessuno sull'argomento sentimentale, eccezion fatta per Kouki ovviamente con la quale è sincero, non le ha mai nascosto niente. <Puoi spacciarla dove ti pare purché si evitino Ninja di grado elevato. Se questo tuo compare non fa parte della Famiglia, sai già come comportarti: discrezione. Possiamo vantarci di averlo grosso quanto vuoi, ma davanti a chi non deve sapere devi anche imparare a tacere. Prendi questo tuo compare o la ragazza di cui sei invaghito. Io non voglio fare quello cattivo, Sosachi.> Lo avvisa in un primo momento, addolcendo fintamente i tratti del suo viso. <Ma se solo scopro che quei due sanno qualcosa di noi e di quello che facciamo senza il mio consenso, sta pur sicuro che avrai due corpi dai quali prendere degli organi freschi. Sono stato chiaro?> Beh, in base al discorso fatto e concluso in questo momento, dovrebbe essere stato molto più che chiaro nei confronti dell'altro. Per questo motivo, sceglie or di zittirsi e di aspettare una risposta da parte sua. Ciò che aveva da dire lo ha detto molto esplicitamente. Altrettanto bene, il biondino sa che su queste circostanze non si scherza con Rasetsu. <Per tutti i Kami, potrei vomitare da un momento all'altro.> Emula un conato di vomito, girandosi da tutt'altro lato e simulando due dita che si ficcano in gola. <Qualsiasi sia il tuo pensiero, se non glielo dici apertamente non saprai mai cosa ti sei perso. Sei un fottuto membro della mafia, Sosachi. Ti spaventa un rifiuto?> Fa roteare gli occhi verso l'alto, contrariato dal timore che attanaglia il giovane. Invero, riesce a capirlo ma dirlo ad alta voce è ben lungi da lui. <Quel che posso dirti io è solo questo. Va e colpisci. Potresti fallire? Assolutamente. In quel caso, butta giù una pasticca e tutto passa.> La prende a ridere, rendendo la situazione meno grave di quella che potrebbe essere in realtà. Tuttavia, il ragazzo voleva un parere sincero e Rasetsu è privo di peli sulla lingua in tal senso. <Non hai torto su quello, anzi sono più che convinto che così facendo potremmo avere accesso ad un mercato ampio. L'ospedale ci fornirà l'attrezzatura corretta. Per rispetto gerarchico, parlane anche con Kouki. Sono sicuro che sarà entusiasta tanto quanto noi~> Sghignazza nuovamente, lasciando però che sia Sosachi a parlarle. Devono pur iniziare a conoscersi tra membri. <Iniziamo così.> Sembra essere piuttosto d'accordo, tutto sommato. Non ha niente da recriminare oltre alle ovvie considerazioni e minacce che già gli ha rivolto. <Quindi, non ti interesserà se viene ucciso, giusto?> Man mano scopre le carte, arcuando il ghigno in una mezzaluna lucente e niente affatto simpatica. Malvagio. <Voglio prendere il comando, Sosachi.> E lancia la bomba. [Chakra On]

12:58 Sosachi:
  [Foresta] Sosachi è sempre più combattuto, non vuole perdere i legami che ha creato e non può nemmeno permettersi che soffrano. < No, tranquillo. Non ho mai pensato di rivelargli qualche cosa .. anche perchè non capirebbe. Io so cosa voglia dire essere discreto. Non temere, il nostro segreto è al sicuro. E lei .. beh, non dirò nulla a Tamaki, non voglio metterla in mezzo a cose più grandi di lei. > Dice anche il nome della ragazza, che, per altro ha già incontrato. < Bada bene, se mai dovessi darle qualche cosa .. verrei a prenderti. > Serio, quasi minaccioso. Non vuole che cominci a prendere quelle "cose". Lui sa che cosa sono e non vuole che si macchi con quelle medicine dopanti. < Ti prego, lasciala fuori da qualunque di questi commerci: dillo ai vari galuppini che magari hai. Se io scopro che uno di loro ha venduto a lei qualche cosa del genere, sappi che lo ucciderò. > Serio, freddo, crudo nel dire quelle parole. Gli sta facendo capire che non farà nulla per esporla a problemi, ma allo stesso tempo devono evitare di venderle quella robaccia. < Si, mi spaventa il rifiuto. > Schietto, non gira tanto attorno, tanto con Rasetsu non serve < Preferisco fallire e non prendere nulla. So di cosa sono fatte, c'è qualche cosa di mio anche in quelle pasticche. Se c'è qualche cosa che ho appreso nei miei viaggi è che bisogna sempre rimanere calmi, non mi farò sopraffarre dai sentimenti. Una volta che avrò la risposta, mi sarà tutto chiaro. > Dice, ammorbidendosi, rispetto alle battute precedenti, dove è stato decisamente più duro e forte. < D'accordo, organizzami un incontro con lei. Anticipale qualche cosa, ma preferisco entrare nei dettagli io .. vorrei che fosse comunque una mia idea, anche per scalare la gerarchia e potermi elevare. Ne ho basta della mediocrità dei piani bassi .. > Volontà di elevarsi anche, crescere professionalmente e caratterialmente. < Ora ho ben poche persone di cui mi importa se vivano o meno. Jinto non è tra loro .. fanne quello che vuoi. > Incrocia le braccia al petto, sotto ai pettorali. < E' un combattente valoroso, immagino. Ti servirà fuoco di copertura, immagino. > Lui, invero. < Vuoi prenderti il comando? Già non lo hai tu, di fatto? > Non sembra, però. < Se ti prendi il potere tu, ho solo una richiesta. > Prima di esporla, attende che l'altro possa dargli il via libera. [Chakra On]

13:55 Rasetsu:
 Il Doku lo tranquillizza circa il rivelare agli altri conoscenti della sua appartenenza alla Yakuza. Il Demone si rilassa, riuscendo finalmente ad avere chiara la situazione e ad essere soddisfatto della vicenda. <Lo spero per te.> In tutta risposta, fissandolo torvo e serio da dietro le lenti degli occhiali cremisi. <Dimmi almeno il suo nome, no? Se non so chi sia né che aspetto abbia, non posso garantirti che io e i miei sottoposti non le venderemo alcunché.> Mette subito le mani avanti, ghignante e soddisfatto palesemente della risposta che gli ha appena dato, come se lo facesse sentire più sicuro di sé avendo la situazione sotto controllo. La minaccia del ragazzo gli fa sbarrare gli occhi, niente affatto impaurito, bensì sorpreso. <Ohhh~ Mi stai minacciando? Sono così orgoglioso di te.> La prende ben poco seriamente, per quanto stia annotando tutto ciò che gli viene detto. Probabilmente, potrebbe restituirlo con gli interessi. <Te lo prometto soltanto perché fai parte della Famiglia.> Non le venderà alcunché, anche se ci ha già provato senza saperlo. Non ne conosce ancora il nome, pertanto aspetta che sia lui a rivelarsi. <Tienimi aggiornato, allora. Sono proprio curioso di sapere se ricambia o meno. Tutto sommato, vuole sapere se potrà prenderlo in giro successivamente oppure no. Non gli interessa sul serio se vi riesca, quanto più che non abbia bisogno di una spalla sulla quale piangere. Non è veramente il tipo. <Certo. Ognuno si prende carico delle proprie idee.> Sosachi si occuperebbe del commercio nero degli organi, Rasetsu della droga, Zashiki dei locali e delle prostitute, Kouki degli organi e dell'ospedale. Hanno davvero una bella squadra, per non parlare di Sakir che fa lo spaccino a tempo pieno con una lauta retribuzione. Il discorso finale lo mette non poco di cattivo umore. <Buona parte di ciò che guadagno dalla Sbrilluccica, devo darla a lui. Capisci perché i prezzi sono così alti? Non potrei abbassarlo neppure volendo finché c'è lui al comando, altrimenti a me non verrebbe nulla in tasca. Provare a trattare con lui è come parlare con un muro.> È consapevole che non scendere a patti con il Rosso, pertanto deve agire per vie traverse. <Chiaramente, mi servirà qualcuno che mi appoggi. Kouki ne è già al corrente e intende aiutarmi. Potrei dovermi assentare per un periodo, tra l'altro.> Deve raggiungere Oto assieme alla Yakushi e al Capo Clan degli Uchiha, col quale si è alleato. <Sicuramente Jinto avrà saputo di quello che ho fatto a Kusa, ma non mi importa. Deve alzare il culo da quel trono, con le buone o con le cattive.> Ringhia fuori dalle labbra, stringendo i pugni. Si rilassa per via della richiesta che giungerebbe da Sosachi. <Parla.> Lo invita poco gentilmente. [Chakra On]

14:32 Sosachi:
  [Foresta] Non sempre si può essere mansueti, specialmente quando entrano in gioco dei meccanismi protettivi che mettono in circolo sentimenti, sensazioni, idee .. tutto. < Te l'ho già detto .. ma vista la vecchaia, te lo devo anche ripetere. Tamaki, questo è il suo nome. Stampalo nella testa di chi lavora per te. > Lo guarda beffardo. < Non puoi garantirmi questa cosa? Non potrò garantire una mia reazione, allora. > Continua serio: Ryuuma dovrebbe essere sorpreso e colpito da questo nuovo Sosachi. Decisamente orgolgioso, ferreo nell'animo e nella sua volontà. < Non è una minaccia a te. Sei mio amico .. è un monito. > Precisa < Come se minacciassero Kouki, che faresti? > Probabilmente darebbe alle fiamme l'intero villaggio e oltre. < Grazie, spero che tu possa capire. > E poi alla richiesta di ulteriori news e informazioni, Sosachi ricambia con un cenno del capo < Sei solo curioso .. non ti interessa sapere se io ce la farò. > Lo conosce ed anche lui sarebbe del suo stesso avviso: sono fatti suoi. Ora però, l'argomento torna sull'argomento Yakuza. Non parla, ma ascolta, per cercare d capre bene come siano messi a livello organizzativo ed amministrativo. < Allora non è cambiato nulla .. > Sì, il pagamento a Jinto è sempre stata una prerogativa della Famiglia: tutto deve essere gestito dal capo che non può rimanere all'esterno delle trame ordite, a parte, ovviamente, quello che richiedono segretezza e che lo vogliono morto. < E' un ostacolo .. > Commenta le parole dell'altro < Ti appoggio .. lo sai, per due palle di fuoco non mi tiro mai indietro. > Chiosa, un po' con magnificenza ed autcelebrazione. < Dove devi andare? > Vuole saperlo, visto che dovrebbero saper come organizzarsi di riflesso. < Nel caso non ricevessi particolari ordini, preferisco restare a Kusa, a gestire i nostri traffici. > Non gli chiede di farsi portare da lui in viaggio, non glielo potrebbe chiedere. < Ecco, appunto. Se lo deponiamo .. voglio avere una stanza nel palazzo della Yakuza. > E aggiunge. < E voglio avere un trono, di marmo. > Perchè? Manie di grandezza, sicuro. Rasetsu si aspettava chissà quale richiesta, e invece .. [Chakra On]

14:51 Rasetsu:
 Fa roteare gli occhi verso l'alto, crucciato dalla mancanza di rispetto del ragazzo. Ha ancora un minimo quantitativo di droga in circolo, comprendetelo. <Ho già detto che te lo posso garantire con le informazioni giuste. Tu collabora con me per Jinto.> Commenta in sua direzione, agitando la manca nell'etere come se volesse chiudere quanto prima un discorso prolungatosi eccessivamente nel tempo. Un brivido di puro gelo e rabbia gli attraversa la schiena. <Oh, chiunque minaccia Kouki è un morto che cammina.> Come minimo. Non ci penserebbe due volte a ferirlo o ad ucciderlo, esattamente come successo durante la missione. L'uomo l'ha ferita. Certo, anche il Rosso aveva un buco nel fianco, ma la scarica voltaica che gli ha lanciato era finalizzata esclusivamente al vendicarsi della fanciulla. Andiamo oltre. Pessimi ricordi. <E' comunque un interesse da parte mia, non trovi?> Pur non volendo davvero interessarsi della faccenda in sé e per sé. E' curioso, vero, vogliamo fargliene una colpa? Altrettanto, Rasetsu è sincero nei suoi confronti ed è difficile che racconti frottole. <E' un ostacolo nei nostri affari. Il guadagno va pattuito soltanto tra noi cinque, quattro se togliamo il nuovo arrivato. Non intendo dargli un centesimo in più dei miei profitti.> Piega le braccia sul costato, continuando ad ondeggiare da un piede dall'altro. Odia stare fermo più del necessario. E' sempre euforico di suo, anche senza ingerire la droga che ne causa proprio l'effetto. <Ad Oto. Devo aiutare una persona che ha fatto un patto con la mafia. I dettagli li conoscerai a tempo debito.> Commenta alla di lui volta, dandogli le informazioni che vorrebbe appunto ricevere. Annuisce alla necessità di voler restare a Kusa. <Per me, nessun problema. Puoi essere dove vuoi purché ci si possa tenere in contatto. Anch'io bazzicherò più spesso da Kusa ora come ora.> Della guerra non gliene frega proprio niente. <A proposito, mi serve del veleno. Una buona quantità di veleno. Devo fare un lavoro per l'Hasukage.> E non può permettersi di rifiutarlo in nessuna maniera. Davvero, nessuna. <...> Resta per un attimo a bocca aperta, la quale rischia di toccare il suolo per quanto sia... sorpreso? Deluso? Non lo sa neanche lui. <TUTTA QUESTA FANDONIA PER POI DIRMI CHE VUOI UN TRONO? PORCA PU****A TE LO CREO IO!> Che coppia di deficienti. Infine, se lo trascinerebbe semplicemente verso il bar di Yukio per una buona sessione di spaccio e ubriacatura. [END]

15:08 Sosachi:
  [Foresta] Poche volte è stato visto così serio e risoluto, dovrebbe essere decisamente contento di questo. < Ok, perfetto. Abbiamo un patto. > Una vita per un'altra: si scambiano anime come se fossero oggetti. Aiutare a falcidiare quella di Jinto per avere protezione per Tamaki? Si, salirebbe anche sul monte più alto per eliminarlo, se servisse a qualche cosa. < Esatto, la stessa cosa vale per me. Non intendo vederla soffrire .. > Aggiunge sempre con volto duro, crudo ed anche deciso. Stringe i pugni, al solo pensiero di doverla difendere da qualcuno. < Sì, vallo a raccontare a qualcun altro .. da quando ti interessi a me? Non mi fai nemmeno gli auguri di compleanno!!! > Sì, una tesi decisamente importante e seria, vero? < Concordo, i guadagni sono di chi si sbatte. A meno che non azzeri il guadagno sulle nostre idee, lo voglio deposto .. > Non dice se morto o cosa, solo deposto. < A proposito, c'è un quinto membro? Fammelo conoscere, sempre se posso fare un po' di nonnismo. > Non lascia nulla al caso, ma dice tutto, senza freni inibitori. < Non ti preoccupare, ti manderò tutte le missive che vuoi .. ci metto anche un po' di mio profumo, così ti ricorderai di me, stellina. > Lo percula, non può farci nulla. Se non si arrabbiasse, non glielo direbbe. < Ah, prima di insulti e poi "mi serve del tuo veleno". Che modi .. non esiste più l'educazione, qua? > Dice portando le mani sui fianchi e non capendo effettivamente la reazione di Rasetsu. < Perchè ti inalberi tanto? Un trono. Ringrazia che non ho molte pretese. Non sono uno di qualli che fanno richieste pazzesche. > E poi < Ahhhhh che bello, così è come se ti poggiassi il mio sedere sopra. > Si, chissà che trono gli farà, a questo punto. < Va bene, un po' di veleno per il trono. Ti faccio un disegno io .. > Chissà che disegno. E insieme all'altro se ne andrebbe al bar per bere e parlare di altro, forse. [END]

Due idioti si incontrano nella foresta e parlano di lavoro, cuori, organi, veleno, occhiali.
Nascono piani, progetti, idee di business e di interior design.

Jinto comincia a sentire freddo