La via dell'alba

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19:50 Sosachi:
  [Tenda Sosachi] E' da poco rientrato nella sua tenda dopo aver assistito allo scontro tra Tamaki ed Amaya, uno scontro di cui sapeva già a causa delle chiacchierate con la ragazzina nei giorni scorsi. Era stato in disparte, su un albero ad osservare la scena ed aveva visto un grande scontro, una battaglia senza esclusione di colpi che aveva portato ad un pareggio a causa dell'intervento dell'esaminatore. Uno scontro alla pari, per altro. Tuttavia, si erano dati appuntamento per parlare dello scontro e così, rientrato nella tenda, il Doku attende l'arrivo della giovane che ha preceduto L'incontro avverrà nella tenda del giovane. Sosachi, però, da buon padrone di tenda, decide di prepararsi a dovere per accogliere la ragazza. Il biondo, seduto alla sua scrivania, sempre ordinata, la attende. Lui, per non essere da meno rispetto agli altri ninja, ha sulla scrivania di legno dei fogli bianchi, altri scarabocchiati, ma tutti rigorosamente impilati e .. ordinati! Alla fine serve dell'ordine per dare rigore al caos mentale. Una sorta di contrapposizione alle due differenti realtà: il caos mentale del giovane versus la placida organizzazione della sua stanza. Si trova seduto su una sedia di legno dietro al tavolo, con un cuscino bianco sulla seduta. La stanza, inoltre, è adornata in maniera decisamente particolare, e non è stato modificato dal precedente incontro con Kimi. La pavimentazione è ricoperta da enormi tappeti pieni di arabeschi, che servono anche a tenere l'ambiente caldo e decisamente ospitale. Infatti, per questa ragione, Sosachi è scalzo. A chi si avventerà alla tenda del Doku, infatti, potrà notare, davanti all'ingresso della tenda il solito cartello arrangiato abbastanza male che dice "Levarsi le scarpe una volta dentro". La tenda, infine, oltre al tavolo disposto sulla destra di chi entra, ha anche un tavolino molto basso con tre cuscini attorno dove, eventualmente accomodarsi e sedersi per discutere, chiacchierare o fare qualunque cosa si voglia. Infine, dietro una specie di separè creato con una specie di velo c'è il letto, perfettamente visibile a chi entra sul quale si scorge una massa nera, spessa. E' il suo gatto, il valoroso Bibò, che aveva vissuto con lui e che gli era stato donato da Hiashi. Il gatto si presenta con un manto nero, spazzolato ed un collare rosso con un campanello. Dorme, al momento. Infine, sempre nella zona notte, si trova una specie di mobile, presumibilmente un armadio, con dentro abiti ed un'armeria. Indossa degli abiti comodi: pantaloni a sbuffo grigi, una casacca aperta sul davanti di tessuto molto leggero, tipo lino e di color magenta. Per adesso attende la ragazza senza dire nulla: la tenda ha i lembi dell'entrata chiusi, per cui sarà necessario anche presentarsi all'arrivo, oltre che levarsi le scarpe. [Chakra On]

19:58 Tamaki:
  [Tenda Sosachi] ~ E dunque si incammina, non le è stato ancora recapitato il coprifronte Ninja al momento e la cosa le dispiace, potrebbe anche non aver superato l'esame e la cosa la lascia mortificata. Non sa bene come intendere questa cosa, ma non ha intenzione al momento di crucciarsi troppo anche perché il braccio le fa anche male al momento, lieve ferita quella che le è stata fatta da Amaya, la ragazza con cui dovrà fare un ulteriore scontro anche quando avranno appreso quello che da Genin possono sapere. Ci pensa tanto, si sforza di concentrarsi mentalmente a tal riguardo e cerca tutto sommato di donare attenzione alla volta di quella tenda che le si para dinnanzi al momento cruciale. Un avviso che impone loro di togliersi le scarpe prima di entrare al suo interno, e dunque ella cercherebbe di andarsi a togliere gli stivaletti che per altro sono quelli che ha utilizzato sul terriccio nel combattimento contro l'altra Kunoichi. Sembra che abbia preso a cuore la richiesta e non ha intenzione di disubbidire, non fa parte di lei. Per essere una fangirl presenta un umore abbastanza spento la Kunoichi, cercando successivamente di farsi largo con le mani ed avventurarsi all'interno della tenda di Sosachi. Dovrebbe palesarsi a lui nella propria altezza di 1 metro e 78 centimetri, con una maglietta logore rossa e che mette in mostra l'ombelico tra cui la firma che l'altro le ha lasciato e che custodisce gelosamente in quanto il suo EROE. E poi una gonna rossa anch'essa logore e sporca, lasciando spazio alle gambe snelle e longilinee, presentandosi al cospetto dell'altro che non sa nemmeno se l'ha adocchiata. Un particolare che potrebbe anche aver notato sarà sicuramente la presenza del ciondolo con il simbolo di oto ad altezza del collo, in mezzo alla spaccatura del seno ed avendolo tenuto come un portafortuna per tutto lo scontro. Spera di non aver fallito ma non si sente molto sicura di sé. <E' permesso?> Domanda con aria visibilmente stanca, cercando dunque di farsi largo lì dentro e non muovere un ulteriore passo se Sosachi dalla sua scrivania non dovesse darle alcun permesso. E' una donna a modo quando deve, e questo non cambierà di certo oggi. <Credo di aver fallito.> Con un sorrisetto smorzato che viene a dipingersi sulle proprie labbra screpolate per assenza di acqua, non ha toccato ancora nulla, era uscita con l'intento di bere qualcosa ma ci ha nettamente ripensato. Non ha con sé tutto l'equipaggiamento Ninja però, alla fine è in una tenda amica, o almeno lo crede.

20:06 Sosachi:
  [Tenda Sosachi] Sosachi sta aspettando l'arrivo della ragazza, non conoscendo ancora il suo stato d'animo dopo lo scontro che si è appena concluso. Non ha preparato nulla da mangiare, anche perchè non ha avuto il tempo per farlo dopo la battaglia. Il biondo si alza dalla sedia avvicinandosi al gattone e accarezzandolo < Aiutami questa sera .. stai buono qui e non disturbare, vero? > Afferma prendendo il micio in braccio e posandolo in una sorta di cuccetta morbida che ha comprato al piccolo tempo fa. Il gattone viene "posato" mentre lui emette un soave miagolio. < Bravo piccolo .. > Lo accarezza dolcemente, sorridendogli. Ad un certo punto, però, sente un rumore provenire dall'esterno della tenda, sembra che stia arrivando qualcuno. Si volta portandosi verso l'ingresso: è Tamaki < Ah, ciao! > Le sorride ancora andando in direzione della ragazza. < Sono veuto a controllare, sei stata brava. > Si avvicina < Non penso sia merito di quello .. > Indica il ciondolo che tiene al collo. < Vieni .. > Le prende la mano per condurla dentro la tenda, notando come abbia preso a cuore anche la regola scritta dal biondo all'ingresso della tenda. < Sei stata bravissima, non preoccuparti. Vedrai che il sensei ti farà recapitare un coprifronte. Ne sono sicuro .. > Afferma verso la ragazza. Ma, sempre tenendole la mano, la conduce verso la scrivania, al centro della sua postazione. < Allora, ti piace come ho arredato la tenda? Guarda che bei tappeti .. direttamente da Suna > Un interior designer < Ah, ma sei ferita, fai vedere .. > Le lascia così la mano, attendendo che ella gli mostri eventualmente la ferita per capire che cosa le sia successo. In tutto questo non le manca di sorriderle. [Chakra on]

20:16 Tamaki:
  [Tenda Sosachi] ~ E' ormai arrivata alla volta della tenda del suo Eroe, con cui ha ancora una discussione da continuare e fare dopo che ha terminato l'Esame per diventare una Genin. Crede ormai di potersi ritenere tale al momento opportuno, cercando tutto sommato di stringere con attenzione il ciondolo che tiene ad altezza del collo, il simbolo di Oto che dovrebbe rappresentare il villaggio da cui proviene l'altro e di cui ha un ricordo di quando erano piccoli. Osserva il gattone che viene posato dall'altro, dicendogli di fare il bravo andando a commentare rapidamente <Bello.> lei non ha nemmeno animali, non si è mai saputa prendere cura di loro alla fine per quanto si sforzasse, non sa avere la dedizione che possono avere gli altri per le cose, persone o animali. Spera di rimediare in futuro però, lo deve ai suoi affetti sicuramente. E scopre che l'altro alla fine è andato ad osservarla, l'ha vista proprio mentre stava combattendo! Il suo Eroe! Arrossisce un minimo nel mentre pensa a quanto possa essere stata impacciata e l'altro cosa possa mai aver visto, e poi le viene detto che è stata brava e che ha controllato appositamente. <Dici? Secondo me no, sono stata interrotta nel momento migliore. Mi mancava poco a far esplodere la carta bomba ed il maestro ci ha bloccate ahaha!> Se la ride immaginando quello che sarebbe accaduto nei secondi successivi se il sensei non l'avesse bloccata insieme all'altra, tagliando il Filo del Kunai. Si lascia afferrare la mano andando a fare una piccola smorfia verso di lui <Mh?> mordendosi il labbro e non avendo capito ancora a pieno il motivo di quella presa che le viene fatta. Cerca dunque di andare ad avanzare verso il retro della tenda <Dove mi porti?> domanda in un primo momento non sapendo cosa immaginarsi al momento, non conoscendo le capacità mediche dell'altro e non sapendo cosa pensare adesso. <Sì, è molto carina, a modo. Hai forse più ordine di una ragazza, tra cui me.> Lo ammette, soffre fosse da disturbo di vedere tutte le cose in ordine e lo immagina bene.. non che sia una cosa spiacevole, anzi, forse dovrebbe imparare da lui anche lei. <Oh è una sciocchezza, non preoccuparti. Mi farò controllare da qualcuno.> Decidendo di non scoprire ancora il tutto, non vuole occupare ulteriormente tempo all'altro in questo momento e quindi permane ferma lì nell'intento di guardarsi intorno amichevolmente. <Uhm.. Comunque ti ringrazio, non mi aspettavo saresti venuto ad assistere.> Dichiara tranquillamente verso di Sosachi, la cosa l'ha stupita in positivo ovviamente.

20:55 Sosachi:
  [Tenda di Sosachi] Il ragazzo è contento di vedere Tamaki, non si poteva immaginare che quella ragazza potesse entrare prepotentemente nella sua vita risollvando anche qualche cosa che aveva sopito nell'animo e nei meandi della sua memoria. < Ti piace? Si chiama Bibò. E' un ricordo delle selezioni chunin di Konoha. > Sorride, facendole notare il gattone per poi ascoltarla e cercare di capire il suo punto di vista. Da quello che aveva potuto vedere Tamaki è una ragazza non molto sicura di sè, e la cosa potrebbe essersi rivelata fatale nello scontro, che comunque si è concluso non con una sconfitta. < Si, è un pareggio sicuramente. Non importa la ferita, ma la fine. E' meglio vincere la guerra, perdendo anche qualche battaglia. > Chiosa verso la ragazza facendole anche l'occhiolino, per tranquillizzarla, sempre se ce ne fosse bisogno. L'altra gli fa vedere la ferita che non sembra essere particolarmente importante. < L'ordine è importante. Serve a calmare il caos che ho qui dentro e che mi rende decisamente poco stabile, a volte. L'importante è che ci sia qualcuno che mi aiuti a rimanere con i piedi per terra .. > Poi guarda la sua ferita. < Mmm vediamo .. ho un passato tra i medici .. non preoccuparti. > Non sa se l'altra si possa fidare, ma lui, si rivela sincero e decisamente tranquillo. Non avrebbe modo di fregarla o di ferirla ulteriormente. < Siediti sul letto, cerco qualche cosa per fasciarti almeno. Passerà da solo, dormendoci sopra. > Ed una volta presa ancora per mano la scorta vicino al letto dove potrebbe andare a sedersi. < Aspettami qui un secondo .. > Ed ecco che la lascia eventualmente sedersi. Lesto si dirige verso un armadietto contenente materiale di primo soccorso, antidoti, garze, veleni e tutto ciò che potrebbe servire in caso di ferite o altro. Prende, quindi, un rotolo di bende. < Uh? Mi hai chiesto di presenziare e l'ho fatto. Non avrei voluto perdermi lo scontro. Non mi sono fatto vedere per evitare di farti emozionare, ma c'eroo. > Le dice, riavvicinandosi con le bende in mano. < Mi è davvero piaciuta la tua strategia, sei stata bravissima. > Si complimenta con lei. < Se sei d'accordo, vediamo di sistemarti questo povero braccio. > Ironico, anche perchè la ferita non era assolutamente grave. [Chakra on]

21:02 Tamaki:
  [Tenda Sosachi] ~ Il tempo scorreva ormai inesorabile, da quando aveva terminato lo scontro ormai era passata anche qualche ora a questa parte, ed ella è abbastanza tranquilla al solo pensare che ormai è tutto finito. Forse ha fatto il grande passo per diventare anche lei una Kunoichi degna di questo nome e mettersi in mostra per avere quello che le spetta nel mondo ninja, sicuramente ha tanto ancora da fare e dare. Anche se l'umore della ragazza non è dei migliori, è inasprito, si taglia con estrema tranquillità in questo momento, potrebbe accasciarsi e piangere da un momento all'altro. Sente di aver fallito, ma non lo dimostra. Semplciemente permane turbata ed in silenzio più del dovuto, e l'altro potrebbe anche capirlo questo dettaglio concentrandosi sui di lei occhi assenti. Il gatto non passa inosservato nel mentre si trova nel retro della tenda, le piacerebbe consolarsi con quella massa di pelo ma forse al momento le priorità sono tutt'altre. E poi lo sguardo verrebbe spostato in direzione di lui, ascoltandone il dire nel mentre permane in assoluto silenzio. Studia con attenzione ogni singola parola che viene emessa dalla sua bocca scrutandolo con attenzione pensando a quando dovrà fare ritorno alla stanza per l'orario della cena e soprattutto per incontrare Shinuja: Vuole vedere se anche lui ha assistito all'esame proprio, e se ha considerazioni da farle al momento. Dannatamente curiosa da mordersi il labbro inferiore, leccandosi il rivolo di sangue che ne uscirebbe per la pressione dei denti al di sopra. Schiude le labbra un attimo dopo e dona spazio alla voce, andando a rispondere a Sosachi <Vero, tu sei un Chunin. E come ricordo? Nel senso che qualcuno te lo ha regalato per la tua promozione?> Gli domanda innocentemente, non potendo immaginare altro per come si sono messe le cose al momento. <Non è sicuramente finita. Affinerò le mie abilità e tornerò più agguerrita di prima.> Non ha intenzione di demordersi, ed avranno un nuovo scontro con la Kunoichi avversaria questo lo hanno già decretato in tempo rapido. Abbassa il capo nel mentre lo vede pensare alla ferita mostrandosi come un medico e non avendo mai scoperto questo particolare in fondo. Ed in tutto questo si sarebbe seduta sul letto intenzionata ad asserire la richiesta altrui e lasciarlo operare tranquillamente. <Un medico? Sei pieno di risorse Sosachi, ora ho capito perché sei un eroe.> Lo dice con una punta di sorriso sulle labbra, rilassata per certi versi, molto meglio di prima. <Ahn te l'avevo chiesto? Non ricordavo nemmeno.> Rivela verso il suddetto biondino, per l'emozione di fare l'esame si era dimenticata persino di questa richiesta. Che sciocca! <Oh, se puoi mi faresti un favore. E' abbastanza fastidioso da sopportare.> Rivela sentendo un dolore non molto grave a ridosso della ferita impressa su di sé. <La mia strategia? E' stata fallace, mi sono mossa prima che il maestro desse il via, altrimenti sarebbe dovuta andare diversamente.> Ma immagina che si possa capire quello che ella voleva fare in quel dato momento, ha colto semplicemente male i tempi dalla propria parte.

21:21 Sosachi:
  [Tenda di Sosachi] Il biondo si siede a fianco della ragazza decisamente triste e abbattuta, non capendo e non riuscendo a concepirne il perchè, la motivazione dietro alla quale c'è tutta questa mestizia e tristezza. Sosachi si accomoda, prendendole delicatamente l'arto. La ragazza potrà sentire le sue mani calde e asciutte toccarle la pelle. La ferita è abbastanza pulita, per cui non serve far altro che prendere la garza, srotolandola sulle gambe di lui. < Ti vedo ... turbata. In memoria dei bei, forse, tempi andati .. sai che puoi fidarti di me. > Beh, al secondo incontro? < Ehm .. cioè .. > Diventa un po' rosso sulle gote. L'imbarazzo. < Volevo dire .. > LA voce perde la sua tonalità. Colpo di tosse. Attimi veloci. Sosachi pensa "Dai, vecchio cretino, non puoi farti fregare così. Sei un membro della Yakuza .. non puoi!". Sgrana gli occhi tornando sulla terra ferma < Volevo dire, che mi sembri .. giù di morale. Sai che puoi sempre trovare il tuo eroe a disposizione. > Una frase che non risponde a quello che doveva dire, ma va bene lo stesso. Le mani si fanno ancora più calde. L'emozione. < No, il gatto .. cioè, conobbi un ragazzo durante la fase di selezione chunin che me lo regalò. E' stato davvero un bel regalo. Si è fatto un bel viaggetto con me .. > Il viaggio per i vari Paesi. < Le mie fan .. o meglio, la mia fan numero uno non può farsi abbattere da un taglietto. > Le sorride per poi iniziare a trattare la sua ferita. Con la destra cercherebbe di far passare sopra e sotto l'avambraccio quella garza, per poi compiere una serie di giri. < Troppo stretta? > Chiede, in caso di risposta negativa allenterà la presa, prima di chiuderla con un nodo piccolo. < Bene, dovrebbe almeno evitare di sporcarsi. > La guarda negli occhi per poi risponderle < Beh, non si può rivelare proprio tutto .. io rivelo queste mie abilità solo a chi merita. > Lei, evidentemente, lo merita < Si, o comunque, non so se me lo avessi chiesto direttamente. Ma ho voluto non mancare. > Per poi fargli venire un'idea. < Questa sera, basta parlare di guerra e strategie, avrai tempo per affinarle e diventare forte. Questa sera voglio farti passare quel broncio .. > Lo ha visto. In fretta si erge, su due piedi, e si dirige ad un armadietto che c'è davanti a loro. Lo apre, sta cercado qualche cosa, ma cosa? [Chakra On]

21:29 Tamaki:
  [Tenda Sosachi] ~ Se ne resta stesa sul lettino nel mentre la mano libera andrebbe ad appoggiarsi ad altezza dello stomaco massaggiandolo in corrispondenza della firma che l'altro le ha impresso, una cosa che ha chiesto direttamente lei per ufficializzare il suo essere diventata una fan diretta dei random heroes anche se deve conoscere chi vi siano in questi. Chiude un attimo gli occhi volendo immaginare meglio lo scontro e come sarebbe potuto andare se avesse agito in un modo anziché un altro e forse le cose sarebbero andate meglio. Lei è visibilmente affranta dentro di sé, e starebbe pensando anche a Shinuja che conta di raggiungere giustamente visto che le è stato accanto nella nottata di ieri, sebbene alla fine non ha ancora compreso le priorità altrui tra i suoi affari del clan e lei. Ha un dubbio in merito, ed un giorno riuscirà ad esternarlo tranquillamente. Ma ora ha intenzione di concentrarsi su quanto starebbe facendo Sosachi, che gentilmente le tratta le ferite, senza che nessuno possa averglielo chiesto e quindi ottiene punti a favore sicuramente. Ne ascolta il dire, andando a commentare rapidamente dopo, ma non prima di aver tirato un sospiro laconico che dimostra quanto possa essere scontenta nell'animo. E non prima di aver chiesto <Hai un po' d'acqua?> le labbra screpolate sono ben visibili, ha bisogno di bere un pochino ma non ha niente al momento, si sente di sfruttare la gentilezza altrui in merito chiaramente. Solo un attimo dopo andrebbe a donarvi una risposta attenta <Sono semplicemente triste. Credo che avrei potuto fare di meglio, ma è andata. Inutile piangere sul latte versato.> Se lo dice in maniera poca convinta nel mentre, cercando di alzarsi un attimo con la schiena e tirarsi su quando l'altro le applica le varie cure e bende. <No va bene così.> Sentenzia dicendo che non è stretta, le sta been e non le da assolutamente fastidio e non serve intervenire ulteriormente in tutto questo. <Ahaha.> Se la ride un momento quando la chiama fan numero uno, la cosa le rende piacere vuol dire che se ne ricorda tutto sommato. <Comunque mi fido. Anche se mi dicono di stare attenta a chi incontro, e di non fidarmi. Me lo hai detto anche tu in pratica.> Ci pensa sopra, ma la discussione con Shinuja anche su questo verteva alla fine nella nottata precedente, non ha dimenticato nulla in merito la ragazzina. <Comprendo per la storia del gatto, è sicuramente un ottimo regalo.> Accetta la storia e non può che trovarsi concorde, avere un cucciolo amico non è di certo una cosa da tutte. <Comunque Amaya è una mia amica possiamo dire, anche se accetto la rivalità che c'è tra noi e mi piace.> Una nota positiva almeno l'ha trovata in tutta questa storia la Kunoichi, e non vuole gettare la spugna presto non è ancora detto alla fine. Lei merita evidentemente di conoscere una parte delle abilità altrui, così sembra almeno, la cosa la lascia stranita non crede di aver fatto granché alla fine.. lo ha semplicemente accettato come suo eroe ed ha deciso spontaneamente di diventare una sua Fan. <Si concordo, non voglio parlarne ulteriormente. Penso che comunque tra non molto farò ritorno alla mia tenda, credo di averti occupato anche fin troppo tempo. Un Eroe non può stare sempre fermo in uno stesso punto no? Ha tanti impegni da portare a compimento, immagino.> Abituata insomma al vedere le persone a cui tiene andarsene per delle missioni e lasciarla per altro alla fine, mettendola forse anche in secondo piano. La cosa non la stranisce affatto, eppure lo osserva nel mentre sembra che stia cercando un qualche cosa.

21:49 Sosachi:
  [Tenda di Sosachi] Non pensava di potersi trovare bene con una persona così come Tamaki: forse gli ricorda un passato felice e spensierato, ormai andato e lontano dalla realtà. Ma quello che conta è il presente e, in più, il futuro e l'avvenire. Il destino è scritto, non si sa se mai potrà portare a termine. In fondo, il pensiero di Tamaki non è lontano dal suo: il destino è scritto, Eppure, non vuole andarsene da questo mondo, proprio perchè gli manca vivere certe esperienze, quelle umane, quelle che ti rendono una persona vera. Tamaki noterà Sosachi, con la schiena in sua direzione, mentre è indaffarato a Cercare qualche cosa da .. regalarle. Ad un certo punto lo sente, sente una targhetta metallica. < Trovato. > Sempre voltato, cerca di voltare il collo, senza perdere la presa. < Sai cosa succede quando si diventa genin? > Non le lascia il tempo di rispondere. < Si diventa ninja e, soprattutto, si viene "premiati", fammi dire così .. > Pausa facendo un'espressione strana come se facesse dell'ironia sulla parola "premiato" < Si viene premiati con un coprifronte. > Quindi si volta, ma le mani rimangono dietro la schiena. < Il coprifronte è un simbolo di maturità e di crescita. Ma io non l'ho mai messo una volta. Per questo motivo .. > Tira fuori dalla schiena le mani e nella destra ha un coprifronte, il suo. < Questo è mio .. visto che non so ancora se sia mio questo ciondolo che hai al collo .. vorrei che tu avessi questo > Le vuole donare il suo coprifronte. Una sorta di regalo che cerca di darle come "premio" per le sue gesta odierne. < Te lo voglio regalare, finchè non riceverai il tuo, perchè sono sicuro verrai promossa. Tienilo. Quando lo avrai ufficialmente .. poi, me lo restituirai se vorrai. > Un regalo, un gesto anche inaspettato per il giovane che decide di lasciarle questo suo "pezzo" del passato. La ragazza, poi chiede dell'acqua. Le lascerebbe il coprifronte e, nel caso avesse entrambe le mani libere, di corsa andrebbe a riempire un bicchiere d'acqua portandoglielo. < Ecco, tieni > Le porge anche il bicchiere sorridendole con gentilezza e con riguardo. < Devi anche essere affamata penso. Se vuoi ho qualche cosa da mangiare .. > Offre non solo bibte, ma anche vivande, volendo. < E io mi fido di te .. > Abbassa il capo un po' emozionato ed imbarazzato. < Ehi, ma hai ancora la mia firma? > E l'indice si dirige verso il suo ombelico, seza toccarla, non oserebbe mai toccarla senza il permesso e senza invadere la sua intimità < Si, è un ottimo compagno .. mi ha sopportato durante il mio viaggio. Un amico. > Lo gurda sorridendogli mentre dorme: i gatti dormono e basta. < Sono contento tu abbia trovato una compagna di allenamenti: alle volte è essenziale avere un rivale con cui crescere. Un punto di riferimento con cui crescere e con cui diventare sempre più forti .. > La osserva a una distanza di un metro ormai, inclinando verso destra il capo. < Tranquilla, non disturbi affatto .. non disturbi .. > "mai", perchè gli si è strozzato in gola? Il diavolo sulla spalla sinistra gli da un bel colpo, una strigliata di orecchie, diciamo. Non deve farsela scappare. < Un Eroe? Beh .. non devi preoccuparti per me > Le sorride. < Attualmente i miei impegni sono i soliti. Ormai ci sono anche diverse priorità .. > Cosa vorrà dire? < .. e se avessi avuto da fare te lo avrei detto. Con te mi sento a mio agio, non avrei nulla da nasconderti, qualora chiedessi. > Anche di essere della Yakuza, non mente. Eppure, lei aveva conosciuto anche Ryuuma. [Chakra On]

22:03 Tamaki:
  [Tenda Sosachi] ~ Si è alzata un minimo, andando ad appoggiare la schiena contro il bordo del letto al di là del cuscino e non essendosi nemmeno accorta di star usufruendo del letto altrui inavvertitamente anche se è stato lui ad invitarla a posizionarsi là sopra. Sospira rilassandosi un attimo <...> nel mentre lo sguardo attento andrebbe alla volta del Gattone, cercando di incontrare i suoi occhietti con i propri. E poi lo sguardo verrebbe voltato in direzione di Sosachi, andando a commentare con un semplice <Che stai combinando?> il dire dell'Eroe, di cui ha anche la firma addosso e ricordiamolo questo dettaglio che non è niente da trascurare al momento. Sussulta un attimo quando pensa che si sta facendo anche tardi e deve rientrare, non può passare la notte qui come ha fatto alcune sere addietro: sarebbe un altro motivo per far preoccupare immotivatamente Shinuja, che potrebbe anche andarla a cercare giustamente e non se ne farebbe stupore alcuno. E poi va col rispondere alle parole del Biondino, con le labbra ancora screpolate che necessitano assolutamente di acqua per permetterle di dissetarsi ed ottenere il loro classico candore. Si passa la lingua al di sopra, cercando di scostarsi una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro e liberandosi anche la visuale un attimo per vedere meglio cosa l'altro starebbe facendo. Che ha trovato? Se lo sta chiedendo la ragazzina andando a volgere il capo in direzione sua, provando tutto sommato ad adocchiare ancora una volta lui. <Un regalo?> stranita mentre sgrana la vista e cerca di adocchiare alla perfezione il tutto. <Che bello.> Il coprifronte altrui, andrebbe ad afferrarlo nel mentre lo cinge ancora per le mani e lo adocchia, sembra utilizzato e sicuramente ha un certo valore anche, lo comprende bene da come è stato tenuto. <Oh grazie mi piace. Ma non credo lo utilizzerò, e credo che te lo renderò presto se avrò il mio. Il Ninja senza il suo coprifronte non può essere tale mi hanno detto, sai?> Non vuole privarlo di questa noema tutto sommato. E l'altro andrebbe a notare la firma, dunque non può fare a meno di commentare con celerità alcuna <Si ce l'ho ancora. Credevi che me la togliessi in qualche modo? Sono una tua fan, la prima anzi. E' mio dovere proteggerla e custodirla!> Alza il braccio destro verso l'alto provando tutto sommato ad adocchiare ancora una volta il coprifronte altrui, lo apprezza, è stato un gesto molto carino tutto sommato. <Oh bene, sono lieta di non disturbarti allora. Sappi che la stessa cosa vale anche per te eh!> Urla un attimo con la voce la ragazzina, volendo far comprendere al biondino che ricambia quelle parole tutto sommato. <Oh non voglio chiederti nulla al momento. Penso che non ne avrei nemmeno le forze, ho consumato una buona parte di chakra quest'oggi e preferisco non pensare tanto.> Commenta sincerandosi della cosa, apprezzando la sincerità alla fine.

22:25 Sosachi:
  [Tenda di Sosachi] Quali sono le migliori sorprese? Quelle che arrivano e nascono in condizioni inaspettate. Un fiore nel deserto, ad esempio, è una di queste sorprese: non crederesti mai di vederne nascere uno tra le sabbie e nei territori meno ospitali e più caldi. Ma quando nasce sembra un miracolo, sembra qualche cosa di .. irreale, di fantastico, di fiabesco. Sosachi ha donato quel coprifronte, come un gesto di devozione verso quella ragazza che potrebbe essere davvero un tassello del suo passato. Sosachi osserva la ragazza rilassarsi un attimo: è contento che la giovane si possa sentire a suo agio. < Ti lascio qua l'acqua se ne hai bisogno .. > Poggiandola sul comodino a fianco del letto, a disposizione dell'altra. Non è molto pratico con le ragazze, è decisamente imbranato e non saprebbe cosa fare in caso .. beh, in .. in .. vabbè, avete capito. < Tienilo .. davvero. > Sorride. < Non mi serve, non lh'o mai messo .. perchè è un qualche cosa che non mi interessa .. > Si deve spiegare. < Non lo metto mai, ma mi ricorda casa, mi ricorda Oto . > Si avvicina alla ragazza, sedendosi al suo fianco. < Sai .. quando ti ho incontrato l'altra sera, pensavo di aver incontrato l'ennesima persona .. che fa una comparsa nella mia vita. Ma poi vengo a scoprire che forse tu sei già stata una mia conoscente > Immagina se fosse stato lui lo stesso Sosachi che ha donato il ciondolo alla piccola Tamaki < Io sarei onorato di essere quel Sosachi che ti ha donato questo .. ciondolo. > Cercherebbe di allungare la mano e se gli fosse permesso, tirando la catena porverebbe a sollevare il ciondolo, per guardarlo. < Sarebbe davvero interessante scoprire che, in qualche modo, le nostre vite si sono già incrociate, per quanto sia strano il destino. Forse, lo stesso destino, ha voluto così. > Dice, lasciando che il ciondolo ricada nella sua posizione iniziale. Tossisce. < Sono davvero felice i avere una fan .. come te > La guarda, intensamente, per poi chiudere gli occhi e voltarsi, non riuscendo a guardarla. Ma che gli prende? E' rosso in volto, ma deve cercare di contenersi, non può farsi vedere così, sebbene Tamaki sia l'unica he abbia potuto fare breccia in quella corazza in così poco tempo. < Dovremmo fare chiarezza sul nostro passato. Voglio assolutamente scoprire se sia io quel .. Sosachi. > Si vede voglia esserlo davvero. < Devi sapere .. il mio clan è paricolarmente famoso a Kusa: ci siamo sposati da Oto a Kusa con la guerra civile e abiamo affrontato diversi problemi interni, ormai passati. Ma un giorno, tutto quello, sarà mio .. e .. > "vorrei fossi con me" altro pezzo non detto. Il diavoletto sulla spalla di Sosachi ha perso le speranze < e .. vorrei .. > Niente, non riesce a cotninuare, ancora più rosso in volto. Si alza, voltandosi e rimanendo immobile, sperando che quel rossore scenda e che si possa rendere di nuovo presentabile. Una volta tornato "normale" si andrebbe a sedere ancora < Mentre la tua famiglia? Sei di Ame giusto? > Chiede per poi zittirsi. Vuole sapere da lei qualche cosa di più, sperando che non sia troppo furba da aver smascherato in pieno Sosachi ed il suo imbarazzo. [Chakra on]

22:37 Tamaki:
  [Tenda Sosachi] ~ Mormora ancora nel mentre afferra il bicchiere di acqua andando ad appoggiare il suddetto alla volta della bocca e assaporando il tutto nel mentre si sciacqua la gola e si sente molto meglio, con le labbra che hanno ottenuto una nuova forma, non sono più srecpolate fortunatamente e si è dissetata. Alza lo sguardo in direzione di Sosachi, andando a commentare verso di lui in maniera attenta una volta data la possibilità di terminare a lui. <Ad ogni modo sono in dubbio, ce la farò? Mi arriverà?> Intende il coprifronte ninja, ha tanti dubbi per la mente al momento, non sa bene cosa deve aspettarsi in tutto questo. E quel gatto almeno la rasserena, le piace guardarlo, cercherebbe tutto sommato di andare a far scendere le gambe al di là del letto per metterle a terra nuovamente. Sussulta nel mentre pensa che deve ancora fare rientro, è qualcosa che la sta tormentando troppo, poi deve ancora chiedere a Shin se ha assistito all'esame Ninja. Ma cerca di concentrarsi sulla parola di Sosachi, cercando di comprendere quello che starebbe dicendo. <Grazie per l'acqua comunque.> Dichiara non essendo di meno della riconoscenza verso l'altro, è comunque una ragazza a modo per quanto possa andare ad arrabbiarsi. <Oh comprendo, ma è il tuo ricordo di casa. E' meglio che stia con te, credo almeno.> Lo priverebbe dell'unico ricordo che possa relegarlo al villaggio dell'erba di cui ella è ormai a conoscenza al momento. Sospira la ragazzina andando ad osservare tutte le movenze altrui, lasciandosi ancora afferrare la mano nel mentre mormora ancora una volta nel mentre nota questo gesto. <Mi fa piacere, addirittura onorato? Sono io ad essere onorata di aver incontrato te al massimo, un eroe così non lo incontri tutti i giorni alla fine ahaha!> Se la ride la ragazzina al momento opportuno, cercando di donare attenzione alla volta di Sosachi che sembra essere visibilmente in difficoltà ed arrossire. Non riesce a comprendere quello che vorrebbe dire l'altro. <Ah, anche io vorrei comprendere bene cosa ne è del mio passato. Anche perché è da quello che sto cercando di scappare.> Dichiara tranquillamente la ragazza, non avendo mai fatto accenni di questo a nessuno, nemmeno a Shinuja se non in pillole minuscole, ma non si sente ancora di aprirsi in questa materia. <Era descritto nel destino già, lo so per certo.> Lei crede a questo alla fine, così come era prescritto che sarebbe accaduto quello che è accaduto oggi all'esame ninja, cosa che potrebbe averle garantito l'esame Ninja. Mormora ancora nel mentre non accenna a fare nessun movimento, cercando di studiare il comportamento altrui e comprendere a cosa voglia arrivare. <Sono contenta. Punti ad essere il Capo Clan della tua famiglia insomma? Mi ricordi qualcuno in merito alle tue ambizioni.> Shinuja e la sua fissa per il Clan Uchiha, la sua ammirazione per i loro avi e soprattutto Madara di cui ricorda si sono illuminati gli occhi al solo nominarlo. <Ti auguro allora di avere tutto quello a cui stai puntando, te lo meriteresti.> Sincera di questa cosa, glielo augura con il cuore e con un sorrisetto che va a dipingersi sul proprio viso candido. <Vorresti?> Domanda incerta, prova a capire cosa l'altro vorrebbe mai chiederle. Non si fa alcuna aspettativa e nemmeno domande o dubbi, preferisce rilassarsi mentalmente come ha detto. <Sì, sono di ame. Sono un membro del clan Ishiba, ed ho intenzione di tornare lì e riprendere ciò che mi spetta di diritto. La nomina del mio clan.> E non solo, tutte le derivanti dello stesso. Ha tardato fin troppo, e questo sarà il primo passo per entrare nel mondo Ninja a tutti gli effetti, una questione da cui estranierà volutamente anche Shinuja come lui del resto ha fatto con il suo clan e di cui lei ne è al corrente. <La mia Storia è abbastanza ostica e difficile. Non amo parlarne, spero capirai questa mia scelta.> Rivela convinta, sperando di non fare un torto all'altro, suppone che la capirà.

22:58 Sosachi:
  [Tenda di Sosachi] Stabilire un rapporto di fiducia è essenziale per avere un dialogo stabile e duraturo con chiunque: che siano alleanze poltiche, sociali, militari, quelo che è essenziale è creare fiducia ed un collegamento. La ragazza beve il sorso di acqua per sentirsi meglio, così da soddisfare la sua richiesta. < Ce la farai sicuramente, non lo metto in dubbio. > Le dice poggiandole la mano sulla sua < Sono davvero convinto che tu oggiabbia sostenuto una prova davvero importante. Non dubito minimamente una singola mossa .. sei stata impeccabile. La ferita non è nulla. Questa è una ferita .. > Le rifà vedere la sua ferita sul collo, come già le aveva mostrato qualche sera prima. < E probabilmente ne avrò altre, anche se .. so che avrò sempre qualcuno su cui contare. Non posso perdere ciò che ho ottenuto. > Cosa sta dicendo? Un tono sibillino, come se fosse una sorta di enigma anche per lui. < Probabilmente anche quel ciondolo è mio, ma non per questo lo rivoglio indietro. Un regalo è un regalo. Per cui, come ti ho regalato i vambracci, vorrei che tu prendessi quello .. > Le dice, sempre cercando contatto con la sua mano, non afferrandogliela, ma poggiandola sulla sua. < Voglio il bene per me e per la mia famiglia: non sarei qua senza di loro. Ma non rincorro i fantasmi del passato. Voglio creare un futuro .. > "insieme a te": il diavolo sulla sua spalla è morto, decisamente. Ha perso ogni speranza. < voglio creare un futuro dove non ci si debba nascondere e non voglio chiudermi dentro una bolla di vetro, come ho sempre fatto. Ho bisogno di fidarmi di qualcuno che non mi abbandoni per una qualche ragione > Si riferisce a Kimi, la cui farfalla continua a svolazzare nella stanza. < Non inseguo ciò che è passato, voglio costruire un mio futuro. Dirti che ammiro i fantasmi del passato non ha senso. Io sarò la nuova luce del clan, e avrò bisogno di una mano > Non la vuole esporre, non vuole che lei si prodighi ad aiutarlo. Per adesso, soltanto vuole costruire un rapporto di fiducia con lei. E poi quel "Vorresti": e ora cosa s'inventa? < Vorrei .. che .. > Basta, deve vincere la sua timidezza. < vorreichemifossivicina > Dice questa cosa tutta d'un fiato, in maniera rapida e diventando rosso, ritraendo la mano e portandosela dietro la nuca, grattandosela e cercando di coprire il suo sguardo. < Ishiba? > Come Sango. < Capisco che cosa tu stia puntando, immagino. > Si vuolta verso di lei < Vorrei dirti che .. se avessi bisogno: io ci sono .. > Si gira verso la ragazza, portando la gamba sul letto, per essere di fronte a lei, non solo vicina. Le prende la mano e gliela porta sul cuore del biondo. < Senti? > Senti il battito del cuore, Tamaki? < Ti giuro di aiutarti .. qualunque cosa di cui tu abbia bisogno. > Le vorrebbe far portare la mano a contatto sul pettorale del chunin per farle avvertire il battito: un battito abbastanza regolare, non mente. < Non voglio entrare nella tua storia senza il tuo permesso, ma .. se tu fossi in difficoltà, beh .. > Sorride < guarda l'ombelico e sai già chi chiamare. > Sorride, lasciandole la mano, permettendo alla giovane di lasciarla lì o ritrarla. [Chakra On]

23:11 Tamaki:
  [Tenda Sosachi] ~ Sopporta ancora quella lieve sensazione di dolore alla testa non sapendo nemmeno come possano andare le cose, cercando tutto sommato di sfruttare gli attimi che ha nella tenda per rilassarsi prima di fare ritorno alla volta della propria. Di certo non sarà comoda come questa, ma spera almeno che le basti per riposarsi.. e per questa sera non vuole fare eventuali altri incontri, sta bene al momento, ha soltanto bisogno di chiudere le palpebre e dormire e rilassarsi. Per un attimo cerca di farlo, restando comunque seduta al di sopra del lettino e non accennando a muoversi di lì mentre i piedi toccano il terreno. China un attimo il capo verso destra nel mentre cinge il coprifronte altrui, carezzandone la parte metallica ed andando a legarselo ad altezza del collo poco più sopra del ciondolo con la nota musicale di Oto. Fa in modo che le due cose possano stare a stretto contatto, essendo collegati tra di loro e di certo non potrà andare in giro con un Coprifronte che non le appartiene e soprattutto non porta il simbolo del villaggio della ragazzina. E che fare adesso? Semplice: lascia il bicchiere con cui ha bevuto, sul comodino possibilmente o dove le viene comodo senza fare danni alcuni e poi provando a concentrare le orecchie tutte verso di Sosachi. Lo scruta con attenzione, lo studia e non si rende conto di niente di particolare. Mormora un attimo, leccandosi ancora le labbra per fare in modo di renderle fresche e carnose come lo erano fino al termine della battaglia d'esame, che è andata come è andata tutto sommato. <Ti ringrazio.> Apprezza la sua gentilezza sul fatto che tutto sommato creda in lei, in quello che ha fatto, le sue capacità al momento. La cosa la rincuora, sa di poter contare sull'altro al momento opportuno e non le dispiace affatto. <Uhm?> domanda nel mentre adocchia la ferita alla volta del collo, cercando tutto sommato di sprigionare il proprio interesse alla volta di questa avvicinandosi con la testa e fissandola da vicino. <Non è molto bella.> E' una ferita del resto, che cosa dovrebbe esserci mai di bello in tutto questo? Ovvio, nulla. Sospira andando ad adocchiare ancora l'altro che sembra prendere la propria mano e metterla sulla sua. Insomma sembra che apprezzi il contatto, lei invece non accenna a niente al momento e preferisce dedicarsi ad ascoltare quanto Sosachi abbia mai da dire. <Ma io ti sono già vicina, non ho intenzione di abbandonarti eh! Altrimenti che Fan sarei mai?> Domanda curiosamente la ragazzina, cercando tutto sommato di comprendere cosa voglia dire visto che lei crede di dover rispecchiare quella richiesta a priori se vuole essere una degna fan dell'altro. Comprende che l'altro ha subito una delusione, un abbandono indiscusso che lo ha portato ad essere un solitario molto probabilmente e nota soltanto adesso quella farfallina, non ci aveva fatto caso minimamente prima di adesso. Ma non accenna nemmeno ad una parola, in questi casi ella predilige il dono del silenzio, sa che il silenzio può valere più di mille parole e non lo mette in discussione. <Oh..> La propria mano viene portata verso il suo cuore, lo sente battere all'impazzata, ma questo cosa vorrebbe dire? Che sta avendo problemi cardiaci? Non sa dirlo con estrema certezza la ragazzina. Mostra leggero stupore nel mentre ascolta quella richiesta molto tranquillamente <Sento.. ma perché?> "batte così? perché me lo chiedi? perché me lo fai sentire?" sono tante le domande che frullano nella propria testolina al momento. Le vorrebbe esplicare tutte verso di lui ma al momento preferisce vivere nella non consapevolezza e lasciare che sia al massimo l'altro a dirle qualcosa in merito a tutto questo. Si morde ancora le labbra sconcertata dal fatto che abbia fatto una conoscenza molto piacevole come questa e soprattutto che possa essere collegata al proprio passato da quello che ha capito: la lascia senza fiato la cosa a momenti, ma non capisce cosa sta accadendo, non sa darsi una spiegazione logica. <Apprezzo il tuo aiuto, sai che anche tu puoi contare su di me nel caso dovessi averne bisogno ma so bene che tu sei un grande uomo, sicuramente potrai farne a meno di me Ahaha!> Se la ride, un'eroe non ha bisogno di lei di questo ne è totalmente certa la ragazzina. <Ti chiamerò se dovessi aver bisogno ancora.> Ma la mano non viene tolta, resta lì, a sentire ancora il suo battito cardiaco accelerato. Che situazione.

23:40 Sosachi:
  [Tenda di Sosachi] Fa caldo, non trovate? Sì, decisamente caldo. Sosachi ha decisamente trovato una persona importante, di quelle che fanno battere il cuore. Ma il cuore di lei è già promesso ad un'altra persona: non può intromettersi nel loro rapporto, anche perchè non sa se il legame sia ricambiato. Non vorrebbe lasciarla andare, vorrebbe continuare a chiacchierare con lei tutta la notte, perchè dei momenti così, non ci si vuole mai privare. Il biondino la osserva, essendole davanti. Sorride mostradole la dentatura candida e chiara. La vede mettere al collo il coprifronte. < Ti .. ti sta bene. > Intende il coprifronte che si lega al collo sopra al ciondolo sempre di appartenenza di Sosachi, o del suo omonimo, questo è ancora da capire. < Non ringraziarmi .. > Le dice scuotendo anche la testa come per dire "no", socchiudendo le palpebre. Poi mille pensieri attraversano la sua testa, migliaia di immagini, idee, tutto quello che ha vissuto viene messo a confronto con quello che sta vivendo adesso: tutto non vale gli stessi minuti che sta vivendo ora. < Grazie Tamaki. > Gli ha detto che sarà con lui, anche in futuro. < Anche io ci sarò, per te .. qualunque cosa di cui ti abbia bisogno. > La osserva e cerca ancora una volta il contatto visivo, per cercare di capire se nel suo animo ci sia qualche indizio del suo stato d'animo. I suoi occhi azzu e profondi cercano il contatto con quelli di Tamaki, sperando che gli venga ricambiato. < Non ti preoccupare. Il tuo futuro sarà radioso > E spera anche il suo, magari con lei. La mano della ragazza viene portata al petto: una mano calda, avvolgente. Il suo cuore batte forte, ma cerca di mantenersi calmo. Il cuore, invece, tradisce questo suo sentimento. Lei potrà chiaramente capirlo: ciò che vuole mostrare non è quello che realmente è. La sua calma non può essere mantenuta, non se la ragazza potrà sentire il suo battito. < Perchè voglio farti capire che sono vivo .. che finchè sarò vivo .. io ti aiuterò. > E poi va a dirle una cosa, che mai si sarebbe sognato di rivelare così a cuor leggero. < Io sono un membro del clan Doku. Una delle famiglie di Oto trasferitasi a Kusa. Il nostro potere è il veleno .. il nostro chakra è velenoso e potrei uccidere una persona con questo mio potere. Solo toccandola .. > Spera di non averla spaventata. Porta la mano al petto, cercando di mantenere quella di lei attaccata al suo pettorale. < Se solo avessi voluto, avrei potuto .. eliminarti. Ma non lo farei mai .. > Pausa < Ti ricordi quella storia del fiore nel deserto? > Ne avevano parlato la sera che si sono incontrati la prima volta. < Io sono come il deserto, potrei creare terra bruciata intorno a me .. dove passo io, potrei creare sabbia a aridità. Ma, se anche tra le sabbie riesce a nascere un fiore .. > Spera si ricordi la metafora dell'altra sera. < Se anche il deserto permette ad un fiore di sbocciare, allora vuol dire che ha trovato qualche cosa per cui vale la pena .. > Pausa < .. non essere più un deserto > Come a volerle dire che ciò che nasce nel terreno più impervio, è anche ciò di più bello che possa esistere. < ... > Silenzio, lasciandole la presa della mano, con la libertà, sempre, di ritrarsi. < Non ucciderei mai quel fiore, ma lo difenderei .. nessuno potrebbe coglierlo senza il mio permesso. > Usa delle metafore, sperando che lei capisca. < Ogni grand'uomo, ha bisogno di qualcuna al suo fianco .. > e poi < se avessi bisogno di me .. dovrai chiamarmi con il mio nome da eroe, mi aiuteresti a trovarlo? > Chiede, infine. [Chakra On]

23:56 Tamaki:
  [Tenda Sosachi] ~ Predilige starsene in silenzio, potrebbe fare molto più rumore il cuore altrui che sta battendo per quello che la riguarda al momento. Lo sente, ascolta attentamente e se potesse metterebbe anche le orecchie a ridosso per provare a sentirlo meglio ma non osa tanto, sta bene dove si trova e non vuole esagerare anche perché sta perdendo di vista l'obiettivo primario: Deve ritornare in stanza, deve scoprire se anche lei è diventata una Genin adesso, cosa che spera per avventurarsi immediatamente in tutto il resto ovviamente. Mugugna un attimo nel mentre la farfalla viene ancora adocchiata, sembra che possa essere un collegamento per Sosachi e lo ha capito dai suoi occhi attenti quando ha parlato di qualcuno che lo ha abbandonato, una perdita molto probabilmente di cui non vuole chiedere, non ha intenzione di indagare: come ha dei segreti ancora rispetto che li possa avere anche l'altro, sebbene sappia che non si faccia problemi a parlarne al momento opportuno. Sospira un attimo andando tutto sommato ad adocchiare ancora una volta Sosachi, non staccando la mano dal suo petto e sentendo ancora il di lui cuore che batte all'impazzata. Nel proprio silenzio mischiandosi fa anche un rumore assolutamente piacevole! Le piace, sebbene non ne comprenda la provenienza al momento. Ella non si sbilancia troppo, non crede di poterselo permettere al momento, ha prima intenzione di chiarire molte cose nella propria mente e deve riflettere.. pensare.. immaginare e soprattutto capire. Va fatta chiarezza nella propria mente e non solo, e non è questa la sera adatta visto che la stanchezza sta prendendo il sopravvento alla fine. <...> Silenziosa un attimo la ragazza non più deishi farebbe in modo di ascoltare quello che ha da dire il ragazzino, cercando di scoprire tutto sommato come stanno le cose, il fatto che quel cuore batte per una ragione precisa al momento e lei non sa spiegarselo, può avere una piccola idea ma non le sembra possibile da concretizzare, son tanti i dubbi che ha in mente in tutto questo. Che dire? Niente, predilige ascoltare la Genin e concentrarsi sulle sue di parole che possono essere abbastanza chiare al momento, almeno per lei per quanta la confusione possa essere tanta sicuramente. Si morde il labbro accuratamente fintanto che il rivolo di sangue andrebbe a cascare verso il basso, leccandoselo successivamente e assaporandolo nel mentre il taglio è ben evidente. Un segno di nervosismo, chi si mangia le unghia mentre lei si morde il labbro: ad ognuno il suo si dice, no? Si stringe nelle spalle andando poi a staccare la mano non volendo essere fastidiosa ancora e prendere un attimo le distanze sicuramente. Lo ascolta poi, commentando in maniera attenta una volta che ha avuto abbastanza tempo da canalizzare il tutto e creare una risposta con la propria testa, lasciandosi condizionare poco dal resto. <Grazie.> Sul fatto che il coprifronte le possa stare bene al momento, non aveva dubbi, ma sentirselo dire è sempre meglio di pensarlo alla fine. Prende tutto naturalezza ovviamente, la situazione non le dispiace di certo ovviamente e cerca in tutto questo di ascoltare ancora l'altro che la stupisce in meglio. Quando l'altro le rivelerà del suo dettaglio di appartenenza al Clan Doku, una famiglia con un'innata a dir poco velenosa. <Oh!> Si spaventa irrimediabilmente nel dirlo, cercando di ritrarre immediatamente la mano dalla sua temendo che possa accaderle qualcosa in questo momento. Ma quando lo ascolta si rende conto di aver sbagliato, di essersi lasciata prendere dalla paura che possa entrare in contatto con del veleno.. e morire, e non credeva fosse questo il giorno sarebbe dovuto accadere questa cosa. Non per merito di Sosachi almeno. <Perdonami, per un attimo mi sono spaventata.> Ma comprende la natura dell'altrui potere, il Clan Doku, una famiglia con un potere particolare.. E lui avrebbe potuto eliminarla con un qualcosa di molto facile non c'è che dire. Ha un minimo di paura, ma rinsavisce, dinnanzi a sé alla fine ha Sosachi non un'estraneo ovviamente. <Son contenta allora che non hai utilizzato questo Potere con me allora, penso che non mi sarebbe piaciuto essere vittima di un simile destino. E spero di non esserlo mai.> Sorride un attimo nel mentre pensa ancora tutt'ora al fatto che per volere altrui sarebbe potuta morire, anche perché una Deishi come avrebbe potuto difendersi da una simile abilità? non immagina nemmeno lei in tutto questo. Si accorge che l'altro utilizza la metafora che è stata fatta da lei la sera in cui si sono conosciuti, quando alla festa di matrimonio ella si è sentita come un fiore nel deserto, impassibile ed impossibilitato a crescere e maturare, o meglio: sbocciare. <Me la ricordo, è la storia di come mi sono sentita quella sera al matrimonio.> Come dimenticarlo? Ancora ne porta i segni destabilizzanti dentro, non è stato un bel momento, dove ciascuno si è ritrovato e lei si è semplicemente pentita di esserci addirittura andata. <Mi stai dicendo..> Si zittisce un attimo mentre scuote la testa, pensando alla metafora personale che l'altro sta modificando in base al suo animo e creando una storia del tutto particolare. Articolata sicuramente, e soprattutto tutto si rende sempre più chiaro e nitido dentro di sé, non sa che fare, non sa come interpretare e soprattutto non capisce ancora il tutto. <Che nel tuo deserto... hai trovato finalmente quel fiore?> Ha capito questo, ma non ha realmente compreso chi possa mai essere: E' tonta, o semplicemente preferisce esserlo per distaccarsi dalla realtà dei fatti. Una situazione abbastanza strana, non immaginava mai di potersi ritrovare nella suddetta. Ne ascolta poi la richiesta, un soprannome per un degno eroe che si rispetti.. ci pensa, mormora, non sa bene cosa. Lo fisserebbe intensamente provando tutto sommato ad immaginare qualcosa che vada a riflettere sui suoi capelli, il biondo naturale simile al luccichio dell'oro potrebbe essere un mero e particolare indizio da sfruttare. Sorride, un accenno sulle labbra carnose <Che ne pensi di... Golden Hero? I tuoi capelli mi ricordano uno dei minerali che si possono trovare ad Ame.> Sono artigiani in materia infatti, perfetti estrattori di minerali e lo ha ricollegato a quei capelli per via della classica colorazione. <Mi ricordano l'oro, un po' come il tuo cuore sai?> Giusto per essere un attimo smielata anche lei, non poteva farsi mancare di certo questa opportuna perla. E quindi, al destino l'ardua sentenza di quello che potrà dire l'altro adesso. Ella è dannatamente curiosa, anche se inizia a non capire niente.

00:33 Sosachi:
  [Tenda di Sosachi] Vivere di menzogna o vivere nella luce? Sincerità oppure menzogna più vera? Non sono domande che ora vorrebbe farsi e che nemmeno spera di farsi per il resto della sua vita: ci sono troppe cose per cui vorrebbe capire molte cose e dovrebbe fare molto per capirlo e per comprendere che cosa attraversi l'animo del Doku. < Lascia stare quel labbro .. ti farai venire delle cicatrici .. > Non sta nemmeno bene presentarsi in questo modo durante le missioni, feriti e nervosi. Non dice altro per poi affrontare il tema innata Doku, il che la fa trasalire, spaventandosi. Sosachi nota questa esclamazione e vede la ragazza ritrarre l mano, spaventata < Non ti preoccupare. > Non morde. Ma capisce che possa averla spaventata. Si alza, andando a prendere in braccio il suo gatto nero, Bibò. Lo prende, nonostante non voglia molto farsi disturbare. Lo accarezza sul capoccione per poi tornare verso la ragazza, rimanendo in piedi < Se fossi pericoloso, il nostro peloso amico Bibò sarebbe morto. > E lui comincia anche a spazientirsi < Non credere a tutti quelli che dicono di essere dannati .. > E ora una battuta per sdrammatizzare < .. con quello che mi scorre nelle vene non riesco nemmeno dedidarmi al giardinaggio. > Sorride, facendo una battuta, sperando l'altra capisca. < All'inizio dovevo accarezzare sto birbante con i guanti .. > Le dice facendole l'occhiolino, per indicare la sua battuta. < Va bene, ti poso .. > Lo poggia sul letto lasciando che si avvicini alla ragazza < Non morde, tranquilla ..> Potrà eventualmente accarezzarlo. < Tranquilla, posso dare e togliere la vita con il mio potere. Ma spiegherò tutto più avanti .. > Oltre a produrre il veleno potrà anche curare il veleno, con l'antidoto. < Si, esatto, la storia dell'altra sera. > Afferma per poi voltarsi dandole le spalle prendendo una boccata d'aria profonda, come se stesse usando qualche parola pesante. < Non lo so se io abbia trovato quel fiore .. > Prende quella farfalla, il lascito di Kimi. La prende delicatamente. < Nella mia vita ho perso, più che trovato. Persone che pensavo potessero starmi vicine, poi mi hanno abbandonato. Dalla famiglia agli amici .. > Sorride, quasi stranamente, parlando di perdite < Perdere non ha fatto altro che aumentare quel deserto ed ho sempre pensato di essere tossico .. di non riuscire a creare legami. Ma il mio recente viaggio mi ha cambiato... ho capito che per creare dei legami bisogna trovare un terreno fertile in cui farli crescere e in cui farli nascere. Se non c'è una base anche questo miracolo non può capitare. Se, ad oggi, posso dire di aver trovato un fiore nel deserto, vuol dire che sono cambiato .. > Gira intorno alla risposta alla domanda < Questa farfalla è un lascito: mi ha insegnato che le persone vanno e vengono, ma che il legame rimane per sempre.. > Lascia volare la farfalla che torna a posarsi sulla scrivania. < Ma, in ogni caso, anche se vorrà dire ben poco .. la difenderò, perchè mi ricorda chi c'era e che ci sarà > Kimi < Quello che voglio dirti è che la strada per capire se abbia trovato quel fiore è lunga ancora .. ma so che ora sono pronto a farlo attecchire in questo deserto. > Il suo volto perde il suo tipico sorriso diventando serio < Quando sono tornato qua ho capito di chi fidarmi .. quel dannato rosso mi ha donato una nuova ragione di vivere > Ryuuma < Saisashi mi ha dato un nuovo motivo di esistere ed un amico, un pazzoide .. un altro eroe > Appunto Saisashi < Medusa mi ha .. lasciato un insegnamento: la distanza non è importante, ma serve solo a separare corpi e non le menti > Chiama Kimi in codice < E tu, nel tuo piccolo, mi hai spiegato che a volte il mondo non è solo sangue e missioni, ferite e scontri. E' anche fare due chiachiere e sorridere. In questo mondo manca la gioia .. > Guerre e solo guerre, non si parla di altro. Una sorta di risposta molto lunga, in cui è insita la risposta per Tamaki, probabilmente troppo complessa e poco intuitiva. < Golden Hero dici? > Chiede anche a sè stesso, reciprocamente e retoricamente. < Mi piace, vada per Golden Hero. > Afferma facendo una "V" con le dita e poi .. < Cuore d'oro? > Abbassa la testa, scuotendola < Il mio cuore non è d'oro. Ho imparato a concedere il mio lato migliore a chi lo merita. Ho lasciato vittime, ho fatto anche cose orribili e forse un giorno dovrò pagarne il conto, salato. Ma non è adesso il momento .. > Non può essere d'oro il cuore di un membro della Yakuza < .. piuttosto, il mio cuore è nero, non come la morte, ma come la notte. > Una contrapposizione interessante: bello come il sole per il suo crine, la sua leggiadria, il suo sorriso, il suo sguardo, ma con un cuore carico di esperienze, di dolore, di ferite. Due mondi che si guardano e che si sfiorano, due parti di un intero: luce e oscurità che creano il crepuscolo. Sosachi si sente così: un sole che abbraccia l'oscurità, un tramonto .. d'altronde, il cielo al tramonto è rosso. [Chakra On]

00:51 Tamaki:
  [Tenda Sosachi] ~ <Uhm?> Mordersi il labbro è un vizio irrimediabile. <Le cicatrici son tesori no?> Ma rovinano sicuramente la pelle, meglio evitare sicuramente e lei non ne ha tenuto conto tutto sommato. Ed intanto il gatto? Non lo ha di certo dimenticato, lo adocchia di tanto in tanto e non ha intenzione assolutamente di andare da questo, teme che possa graffiarla non essendo lei la padrona in fondo e non avendola mai visto. Non ha mai avuta una certa affinità con gli animali in fondo, la lasciano stranita tutto sommato; Soprattutto ora che viene afferrato da Sosachi, ah che dolore per la Ninja. Sospira tornando con l'attenzione alla volta del Gatto non potendo fare a meno di provare un certo interesse per lui. Il gatto le viene messo accanto, facendola quasi sobbalzare sul letto <Comunque la prossima volta, mi lasci accarezzare il tuo gatto? N..Non ora!> Domanda innocentemente, avendo questo desiderio al momento.. ma non ora, non adesso che sta perdendo troppo di vista il punto focale, tornare alla volta della propria Tenda laddove potrà finalmente riposarsi in vista della giornata di domani che sicuramente non sarà affatto facile. Lo immagina molto bene la Deishi ormai diventata una Genin, non potendo fare nient'altro che rilassarsi con la mente.. pensare, immaginare e riflettere al tutto. Si stringe nelle spalle nel mentre cerca di starsene ancora sul letto, non muovendosi nemmeno di un passo e chiacchierando con il ragazzo dalle abilità del veleno -una cosa che ha scoperto da relativamente poco per poter immaginare anche lontanamente di cosa possa mai essere in grado infine- e nutrendo maggiore interesse nei suoi riguardi. Lo studia attentamente, sicuramente non passa inosservata la sua chioma bionda che come detto le ricorda ancora i minerali che era solita vedere da piccola quando aiutata la sua famiglia nella loro estrazione. Sospira andando ad adocchiare ancora Sosachi, ripensando al fatto che qualcuno sicuramente la sta aspettando alla tenda. Una cosa che non è di certo passata in secondo piano durante tutta la serata in questo momento. Mormora innocentemente, nel mentre si tira indietro con la schiena per stiracchiarsi un attimo e togliersi tutti gli acciacchi presi dallo starsene troppo sdraiata. La ferita intanto è stata trattata e medicata attentamente, e l'altro può vantare anche abilità mediche un ulteriore cosa per cui dovrebbe ringraziarlo insomma. <Ah, mi spiace, perdonami: grazie mille per la cura. Sono sicura che ora passerà in fretta.> Alla fine era un medico no? Può tranquillamente fidarsi, e se voleva farle del male gli sarebbe bastato usufruire del suo veleno doku, non lo ha fatto quindi può immaginare che non ha niente da temere. <E spero di evitare di ferirmi ancora, o dovrò tornare a scocciarti ancora per qualche trattamento medico.> E non le dispiacerebbe di certo eh, alla fine si sta trovando abbastanza bene nel chiacchierare con lui. Non si aspettava tutta questa benevolenza che gli sta dimostrando.. e tutto sommato, forse sta andando anche oltre quelle che erano le sue aspettative: per una volta le tocca decisamente ricredersi. Punterebbe dunque adesso a drizzare le orecchie in direzione della sua bocca, e gli occhi azzurri che si incontrano innocentemente con i suoi senza malizia alcuna e semplicemente rispecchiandosi non avendo compreso a pieno quello che viene detto dall'altro in questo momento. Ne ascolta il primo dire senza andare ad interromperlo, non vuole intromettersi, non è una bella cosa e lo immagina piuttosto been. Proverebbe dunque ad alzarsi un attimo, tirandosi in un colpo secco e deciso in avanti con la schiena <Preferisco alzarmi comunque se non ti dispiace, tra non molto penso farò ritorno alla mia tenda come ti avevo detto.> Non hanno ancora cenato e l'orario è abbastanza vicino ormai, se non l'hanno già superato chiaramente si intende. E dunque cercherebbe di porgere la propria attenzione verso la Porta, mantenendo i piedi a contatto con il pavimento caldo altrui.. ha espressamente chiesto di non entrare con le scarpe alla fine. Ed a proposito! <Le scarpe? Non è che me le hanno rubate?!> Una semplice insinuazione, una preoccupazione più che altro: Teme che qualcuno possa essere passato da fuori e le abbia rubato le scarpe, erano anche ultimo modello (P)ucci, un famoso artigiano ninja che le fabbrica e da cui le ha pagate anche care! Occhio a chi gliele possa mai andare a toccare, non approverebbe mai e poi mai la ragazzina. <Vabè in caso rubo le tue, non sarà un problema. Ammesso che non abbiano rubato pure le tue, si intende eh..> Non ha nemmeno fatto caso se l'altro possa averle lasciate come lei fuori e quindi qualcuno possa aver rubato anche le sue, anche se poi c'è da valutare se potrebbe mai indossarle visto che sicuramente avranno una differenza sulla misura dei piedi: almeno ella crede, non è sicura di questa cosa, e non è nemmeno una sua priorità verificare al momento. Tutto sommato adesso va a concentrarsi su ciò che Sosachi ha da dirle, non facendosi troppi problemi e fronzoli a prendersi del tempo per capire il come rispondergli, soprattutto se deve riflettere prima o può dare una risposta tutto di getto. Non tarda molto dunque a portare le mani ad altezza dello stomaco e formulare una risposta mentre inizia a sentire anche freddo addosso, sarà il tempo o qualche gelida sensazione che si sta prendendo gioco di lei? Chissà! <Quindi, non sei ancora in grado di darti una risposta. Lo capisco, non è mai qualcosa di estremamente facile una cosa del genere.> Si rivede un attimo in lui sicuramente, estraniata da quello che starebbe cercando di comunicarle con tutte queste parole. Nomi che vanno e vengono, come immaginava quella farfalla era la raffigurazione di qualcuno che ha vissuto con lui e per lui. <Uhm? Sai, una notte sono stata vittima di un Genjutsu, alla fine ho visto delle farfalle blu.. quando ho provato a toccarle una, si è smaterializzata ed ho visto una donna. Molto bella, incantevole.> Ecco cosa le ricordava quella maledetta farfalla, l'illusione in cui è cascata come un pero ed a cui tutt'ora non sa donare una discreta spiegazione! Un giorno magari arriverà alla verità, ma non è questo il momento adatto per pensare ad una cosa del genere. Non ora, proprio no. <Sono felice allora di averti lasciato qualcosa dentro, qualcosa che potrai portarti dietro come un insegnamento. Dal canto mio posso dirti che tu anche mi hai insegnato che non avevo torto sul credere al destino.. Quella sera ho fatto bene a voltarti le spalle e fidarmi delle mie sensazioni che non mi sarebbe accaduto mai nulla.> Che dire? Non si è dimostrata una scelta assolutamente sbagliata per quanto molti possano aver provato a dirle di stare attenta a chiunque visto che adesso si trovano in periodo di guerra, non sa mai cosa potrebbe accadere e cosa debba aspettarsi. Sono tante le vicende che possono capitarle se dovesse prestare poca attenzione, ma non vuole pensarci adesso. <Son contenta che ti piaccia questo nomignolo allora. L'ho scelto accuratamente per ricordarmi qualcosa che mi sono lasciata alle spalle e che da oggi potrei ritrovarmi di nuovo davanti.> Qualcosa che appartenga ad Ame insomma, un pezzo di quel destino che non ha voluto narrare all'altro al momento, poiché lo ritiene fin troppo personale e nemmeno Shinuja è stato messo al corrente per la solita sensazione della Genin. <Cosa credi? Che io ora non dovrò lasciare anche vittime sul mio cammino? E' un peso che accettiamo vivendo nel mondo dei ninja, non è qualcosa da cui possiamo sottrarci, non è lontanamente qualcosa di cui possiamo fare a meno, dobbiamo imparare a conviverci.. E soprattutto non mettere da parte le sensazioni positive che nutriamo dentro di noi.> Non crede che quel cuore possa essere pressoché nero, si rifiuta di crederlo tutto sommato e non ha alcuna intenzione di dare per scontato questa cosa al momento. <Il tuo cuore non è nero. E la disperazione che potresti provare è solo derivante della paura. Tu combatti l'oscurità perché la temi.> E forse questo lo costringe ad affidarsi a questo cuore nero di cui ella non concepisce la provenienza, anche se non conosce i traffici illeciti che egli concepisce insieme a Ryuuma, che per altro lei ha conosciuto in un singolo incontro farto nella foresta della morte, dove ha avuto per altro moltissima paura. <Ora però devo andare. Credo sia ormai buio fuori, mi fai compagnia per un tratto del tragitto?> Gli chiede innocentemente. Con o senza di lui ella farà ritorno all'accampamento, o meglio alla propria tenda che non è molto distante da qui tutto sommato, ma semplicemente un altro paio di chiacchiere con lui non le dispiace scambiarle. Si sta trovando decisamente bene con questo incontro che sta crescendo, ed oggi è stata una giornata molto interessante: Non solo è diventata una Genin, ma ha capito che c'è qualcuno su cui può contare a tutti gli effetti. E così si chiude un altro capitolo per la ragazza di ame, conscia che domani sarà l'inizio di un altro ancora. Tu che vivi tra luce ed oscurità perché biasimi noi che viviamo sull'orlo del nulla? ~ [END].

01:22 Sosachi:
 Sembra che siamo giunti alla fine dell'incontro di oggi: piacevole e decisamente diverso da quelli che ha sempre avuto. Non si parla di sbrilluccica per una volta, alla fine. Non potrà di certo fare a meno di rivelare questo suo pensiero < Ho fame. > frase che spezza l'armonia di questo incontro, il che non fa altro che rendere ironico e comico questo incontro. La osserva per poi far finta di annotare questa cosa sul suo taccuino immaginario < Promemoria per Sosachi: far giocare Tama con Bibò. > sorride nel farlo per poi sentire ancora le sue parole e i suoi ringraziamenti per la cura. < Ma smettila, ho imparato questi segreti quando ero ancora nei medici.. nel caso potrei chiedere a Ryuuma un corso di aggiornamento. > No, testa di c***o. Però calma .. potrebbe non ricondurlo alla yakuza ancora. < VOLEVO DIRE .. AHHHH CHE FAME > MA CHE COSA STA DICENDO? Cerca di coprire questa sua gaffe con una battuta precedente. Tamaki decide di alzarsi facendo leva sulle sue gambe e va anche a tirarsi per favorire la ripresa della mobilità. < va bene, si, dovrei uscire a prendere da mangiare anche io. > e poi < ma le hai lasciate davvero fuori? Potevi lasciarle dentro .. > indica una zona dopo l'entrata senza tappeto w dove avrebbe potuto lasciare le sue scarpe. < Vabbe, andiamo a controllare. Al massimo ti presto delle ciabatte .. > Scuote il capo sorridendo, visto che sarebbe una scena simpatica. < COSA?! > ha conosciuto anche Kimi. In pratica, ha conosciuto Ryuuma e Kimi, le due persone più impattanti della sua vita. < Un giorno ti parlerò anche di quelle farfalle. Ma ti basti sapere che ci sono rimasto fregato .. > intende per l'abbandono, ma subito corregge il tiro < .. intendevo con un'illusione. Si la ragazza è affascinante, mi ha affrontato diverse volte ..> Si, perché Kimi ama bullizzare Sosachi. Poi la sia testa si volta verso l'ingresso andando a controllare che le scarpe di lei ci siano ancora. Le afferra e le porta dentro < Fortuna che erano ancora fuori .. > Le poggia all'ingresso. < Golden Hero sia! > si sente già chiamare "aiuto goldeeeeen herooooooo"! Che sensazione pazzesca. < Uhm? No, ucciderai anche tu. Questo é fuori discussione, maaaaa.. parliamone un'altra volta di cuori neri .. d'oro o altro. > Si è fatto tardi e deve tornare alla tenda. Combattere l'oscurità? Forse si, ma forse per combatterla servirà avere qualche cosa per cui combattere. Un giorno troverà una risposta a quello. < Dai, andiamo. Ti accompagno cosi vado a prendermi qualche cosa da mangiare ..> afferma per poi avvicinarsi all'entrata della tenda. Sosachi si infila le scarpe e poi aspetta che l'altra si avvicini per indossare le sue. Una volta vestiti la accompagnerebbe verso casa. Forse vivere tra luce e oscurità é quello che rende così forti, perché si sa che cosa sia bene e cosa sia male. Vivere all'orlo del nulla, invece vuol dire attendere che qualcuno tenda una mano per tirarsi indietro. L'arte della guerra è saper discernere bianco dal nero, luce dall'oscurità. Scegliere è capire cosa sia bene e cosa sia male, ergendosi come giudici inflessibili. Vivere tra luce e oscurità è la cosa migliore. Ma forse non è nemmeno la via del crepuscolo quella che dovrà percorrere, ma quella dell'alba .. [END]

Incontro post esame di Tamaki. Si chiacchiera e Sosachi riceve il suo nuovo nome da eroe: "Golden Hero".

Si armi di pazienza chi la leggerà