una cena alternativa.

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22:10 Mekura:
  [dentro la tenda] on tutto quello che sta accadendo è strano che non si sia trasformata nella più grande palla da flipper delle nazioni ninja. Dovrà fare un salto a Konoha e portare parte del suo equipaggiamento. Non è troppo tardi ancora ed ha dormito durante la mattina proprio per muoversi la sera con maggiore tranquillità. In quel momento rimpiange il fatto di non aver mai voluto estorcere i segreti delle tecniche spazio temporali da Yukio, Azrael o Akendo, sarebbe stato tutto molto, molto più semplice. Fatto sta che deve muoversi. Prende un lungo respiro e inizia ad infilarsi l'imbracatura della armatura di cuoio. Indosso la donna porta una maglia senza maniche a collo alto che le copre interamente il collo ed il mento rimanendo aderente alla figura. SUl petto vi sono due larghe strisce verticali che riproducono delle squame di serpente. Pantaloni a vita alta neri a loro volta, coperti da una gonna in seta bianca tagliata a mentà davanti e per 1/4 della lunghezza totale sul retro. Stivali alti in pelle nera, manicotti blu scuro con sopra dei vambracci legati stretti all'arto. Continua ad agganciarsi la pettorina di cuoio adibita alla protezione della sua figura. é una pettorina lamellare composta da pezzi di pelle montati insieme attraverso un filo di pelle spesso. Pone sul letto i soldi da portare con se per ogni evenienza e il materiale che avrebbe sottomano da utilizzare in missione...e da una parte un libro, non suo. [ch on][armatura leggera]

22:16 Mattyse:
 Panico. Era passato un giorno intero senza che Mat riuscisse a leggere una pagina del suo libro, sparito nel nulla. Già la sera precedente si era impanicato, tanto da prendere a correre per tutta Kiri, ripercorrendo le strade e i posti visitati nei giorni precedenti. Non ha trovato nulla nella foresta di mangrovie, neanche nei quartieri malfamati. Il libro pare essere sparito nel nulla. La giornata così è passata troppo lentamente, con la testa rivolta solamente a ricordare ove possa averlo lasciato. Non gli è mai successo di perdere un libro, soprattutto un libro che sta leggendo! Poi è un flash, un ricordo rapido che lo attraversa. Mekura. Lo aveva quando la ha incontrata il giorno prima, che sia da lei? Preso un profondo respiro, è consapevole che quella sia la sua ultima speranza, però non è intenzionato ad andare da lei così per chiederle se avesse visto il libro. In fondo, le ha promesso una cena no? Quindi, cosa può preparare di buono, o simile, per la donna? Sono entrambi di Konoha, quindi perché un piatto che, in media per lo meno, piace a tutti i Konohani? Un po' di ramen. Di cosa ha bisogno? Uova, acqua, salsa di soia, miso, sake e tanti, forse anche troppi, ingredienti. E' impiegando buona parte della giornata che il ragazzo tenterebbe di fare diverse prove, non avendo mai fatto molta esperienza in cucina, per assicurarsi di fare per lo meno qualcosa di commestibile. Metà giornata, finisce appena in tempo, o almeno spera che il risultato sia decente. Non ha tempo per poter far altri due piatti. Gli stivali alti stringono un paio di pantaloni bianchi a metà dello stinco, i pantaloni sono coperti da un grembiule bianco, legato a metà vita da due estremità, due lunghe stringhe dello stesso tessuto del grembiule, che fanno il giro della vita per due volte prima di legarsi in un nodo sul fianco sinistro. Al petto indossa la semplice T-shirt bianca del giorno prima. E' a passo svelto, stringendo le due ciotole di ramen, che Mat giungerebbe dinanzi alla tenda di Mekura, intenzionato a fare capolino senza avvisare, un po' da sfacciato forse, ma cosa potrà mai vedere? La Hyuga priva di vestiti? Ma che peccato! "Ho portato la cena!" Esclama a gran voce andando a studiare l'interno della tenda con i propri occhi ambrati.

22:35 Mekura:
  [dentro la tenda] Finendo di legare quella pettorina mentre porta le mani verso gli oggetti cercando di metterli in ordine. Non ha neppure mangiato ma aveva solo bisogno di organizzare il suo equipaggiamento e poi potrà mangiare qualcosa al volo. Scuote la testa mentre si allontana dal letto per andare a prendere qualcosa da un contenitore metallico. ne estrarrebbe una matita per gli occhi ed uno specchietto Toglie il tappo della matita e controlla che sia abbastanza appuntita, poi usando lo specchietto inizierebbe a definire la linea sugli occhi lasciando una lunga linea rossa, una coda sulle palpebre che è il suo marchio distintivo. Ha appena finito quando all'interno della tenda, senza presentarsi si paleserebbe Mattyse di colpo, tanto che per reazione la donna usando il chakra attivo,ne prenderebbe il controllo che rapidamente sposterebbe verso i punti di fuga delle tempie e dei bulbi oculari. Comprimerebbe facendo attenzione a non esagerare e rilascerebbe verso l'esterno così che, il chakra impregnasse gli occhi in modo tale da far apparire le caratteristiche venature grottesche attorno agli occhi e questi risvegliare la propria innata il Byakugan. la quale , le permetterebbe una visione attorno a se di 359 gradi con un unico punto cieco per almeno 120 m di raggio mentre con la visione di frontale con un massimo di 1.5 km. A quel punto la donna di girerebbe in direzione di Mattyse assumendo una posa difensiva tipica del suo clan. La mano destra con il pamlo rivolto in avanti, il corpo teso e rivolto verso il giovane come se fosse una mantide religiosa, il braccio sinistro invece verrebbe ritratto al livello della testa in modo tale che potesse proteggere il volto in caso di attacco. La gamba destra in avanti, piegata e la gamba sinistra indietro con la punta del piede rivolta verso l'esterno. Solo a quel punto si accorgerebbe chi è entrato e che cosa sta portando <Mattyse...> si rilasserebbe ma ancora non rilascerebbe il byakugan ma intanto si avvicinerebbe a questo. Non dice nulla, non vuole fare la morale del "si bussa quando si entra", se non è completamente stupido avrebbe capito. La tenda è una normale tenda da campo, quadrata e abbastanza grande da poter entrarci in piedi e rimanerci. Il letto è basso, da campo ed è appoggiato da una parte, sull'altra ci sono una scrivania, delle sedie e diverse scatole/bauli e borse piene di scartofie, rotoli, oggetti da lavoro o resti di pellame. Sul letto è adagiato parte del suo equipaggiamento ninja. Il libro è vicino all'entrata. <alla fine hai portato sul serio da mangiare> [ch on][armatura leggera]

22:45 Mattyse:
 Appena buttata dentro la testa, la prima cosa che gli occhi ambrati possono vedere è la velocità con cui la donna si prepara a difendersi, voltandosi, cercando una posizione di guardia e attivando quello che è il Byakugan. Il ragazzo si sofferma su questo, senza perdere il sorriso sul volto. Che sia voglia di prenderle da quella donna o fiducia che non lo attaccherà non lo sa nemmeno lui. Fatti i primi passi all'interno della tenda, stringe nelle mani le due ciotole, che mostra con particolare piacere alla donna. "Pensavo che i tuoi occhi fossero stupendi, ma così mi piacciono anche di più." Non vi è ironia nella sua voce, è un parere sincero il suo che fa qualche passo all'interno della tenda prima di osservare come l'insegnante sia vestita, lasciando ricadere gli occhi poi sui vari strumenti ninja. "Si. Te lo avevo promesso no?" Chiede mentre il sorriso va lentamente a svanire, ora che è palese che la donna sia intenzionata, per lo meno, ad abbandonare l'accampamento. "Te invece te ne stavi andando, vero?" Chiede accennando ad un gesto del capo, indicando gli strumenti con il mento. E' un profondo sospiro che sfugge dalle sue narici poco prima che possa scuotere il capo, agitando lievemente i capelli bianchi. Non sa esattamente che dire, come continuare e se c'è effettivamente qual cosa che possa dire, ma si doveva aspettare che se vi fosse stato bisogno, Mekura sarebbe corsa via. "Quindi? Hai il tempo per mangiare qualcosa o vai di fretta?" Tenta di far risorgere il sorriso, anche se questo appare un poco forzato, mentre la mano mancina si allungava per porgere alla donna la ciotola di ramen ancora caldo.

23:07 Mekura:
  [dentro la tenda] LO guarda incuriosita e lusingata, inevitabilmente, da quello che dice il ragazzo sui suoi occhi. Rilascerebbe il chakra e si rilasserebbe, la sua espressione e così anche il suo corpo andando a curiosare su cosa abbia portato il ragazzo. Piega la testa e fa un sorriso verso questo <adulatore e anche cuoco, strano che tu passi il tuo tempo con me e non con un compagno/a> afferma la donna ridacchiando per poi fargli cenno d'entrare e di accomodarsi come meglio crede e dove meglio crede. Annuisce anche alla domanda successiva. <vero e sei di parola...ahn lasciami il tempo di liberare il tavolo> commenta questa muovendosi verso il tavolo iniziando a togliere gli oggetti dal tavolo per liberarlo <apparecchia qui perfavore>. Si vede che non mangia spesso in tenda, ma a dire il vero quella tenda è poco vissuta, sembra più un magazzino di stoccaggio con un posto letto, il letto stesso è appena sfatto ma questa è l'unico segnale di vivibilità. <si> commenta la donna scuotendo la testa andando ad afferrare delle sedie, aprendole,tenendole vicino al tavolo. <no no certo, ho tempo per mangiare qualcosa, avevo intenzione di mangiare qualcosa domani mattina appena arrivata, ma così è meglio: il ramen è altamente energetico> magari ne mangerà poco per poi partire verso il villaggio. Raddrizza la schiena e sgrana gli occhi, poi scivolando con la mano, seguendo il profilo del tavolo, si dirige verso l'entrata della tenda per poi afferrare il libro e porgerlo verso il giovane allievo. <tieni, lo hai lasciato qui> commenta la donna seriamente piegando la testa di lato. <lettura interessante, è da tanto che non vedo un libro così vecchio> afferma ironica aspettando che lo prendesse prima di mettersi a sedere al suo posto a tavola. [ch on][byakugan off]

23:21 Mattyse:
 "Ci sarà un motivo no? Fatti due domande e datti delle risposte" Non si è mai considerato fortunato con le ragazze, affatto, ma trova decisamente la compagnia della Hyuga migliore di quella di altre persone... Forse la risposta sta proprio lì? "In fondo, non porto la cena a tutti quelli che mi rivolgono parola" Esclama ancora, trovando quella sua prima affermazione alquanto noiosa, meglio tradirsi un poco per rendere le cose più divertenti. Gli occhi ambrati osservano la donna sistemare il tavolo, renderlo adatto ad una cena, per poi avvicinarcisi e posarvi sopra le due ciotole. Afferrata una delle sedie la tira verso di se per creare lo spazio necessario per il proprio corpo fra lei e il tavolo. "Posso chiedervi dove sei diretta?" Chiede curioso, osservandola ora mentre si allontana e va a prendere il libro tanto cercato dal giovane. Questo spalanca gli occhi, andando ad afferrare il romanzo con la mancina per poi scattare in piedi. "Dio... lo stavo cercando ovunque." Si esprime dopo aver tirato un respiro di sollievo, il sorriso si amplia sul suo volto per poi andare a cercare lo sguardo della Hyuga. "Non credo di poterti mai ringraziare abbastanza!" Elogia lui prima di sentire la sua opinione. "Casa mia è piena di libri. Più e meno vecchi. Ho sempre sottovalutato questo tipo di letteratura ma mi sta piacendo molto. Penso che rivaluterò qualsiasi romanzo." Continua lui, annuendo appena con il capo, allungando in fine la mano per posare il libro sul tavolo, affianco al proprio piatto. "Davvero. Non hai idea di quanto lo stessi cercando." Che sia la parte infantile o meno, il ragazzo pare non avere più un freno, continua a parlare entusiasta, cercando di far comprendere quanto si senta in debito nei confronti della donna. "Credo che una sola cena non possa bastare..." Si volta ora guardando le due ciotole, soffiando poi l'aria dalle labbra mentre la mente va a pensare a quali altri piatti possa preparare alla hyuga in futuro. Se solo avesse letto più libri di cucina in passato!

23:40 Mekura:
  [dentro la tenda] Solleva le sopracciglia incrociando le gambe sotto al tavolo per poi puntellare con i gomiti sulla superficie reggendo il mento con le mani messe a coppa. <è un peccato> commenta la donna sinceramente dispiaciuta, risate isteriche a parte sembra un ragazzo affidabile, una buona compagnia e con letture interessanti. <io? vado a Konoha> spiega brevemente la donna senza entrare nel dettaglio. <ho una missione da portare a termine, tornerò appena avrò concluso> non può lasciare Yosai da solo con una copia in una situazione potenzialmente pericolosa, considerando anche il rapporto con il demone rosso. Ridacchia tra se e se quando questo la ringrazia per una cosa così piccola, assottigliando le palpebre mentre abbassa lo sguardo sulla ciotola. Afferra delle bacchette li vicino al tavolo e ne passa un paio anche al ragazzo così che potesse mangiare a sua volta. Rimane un secondo bloccata a fissarlo con le bacchette tra le dita mentre sta per mangiare, scrutandolo incuriosita. <bhe> afferra la ciotola con la mano libera andando a soffiarci sopra., poi commenta <bhe, se una cena non può bastare finirà che dovrai cucinare anche per i miei figli> afferma la donna seriamente <e mio marito> ribadisce. guardandolo in faccia. <ma sicuramente sei invitato: cucini meglio di me e questo è inamissibile> afferma ridacchiando allegramente <dovrò imparare dal mio nuovo maestro, è inevitabile> e lo guarda portando avanti la testa ed il petto, prima di tornare composta e iniziare a mangiare zittita e calma con un sorriso imbarazzato sul volto. [ch on]

23:52 Mattyse:
 Drizza il capo sentendole pronunciare Konoha, apparendo interessato a quelle che sono le motivazioni del suo rientro nel villaggio, ma il modo in cui la donna tenta di non entrare nei dettagli gli fa intuire che forse è meglio evitare. Mat così non può che annuire, afferrare le bacchette offertegli con la destra e la ciotola con la sinistra. Questa verrebbe sollevata ed avvicinata al busto del giovane che prende a girarne il contenuto e a soffiare nel tentativo di portare la temperatura del piatto ad una mangiabile. "Ti aspetto qui o sarai te ad aspettarmi a Konoha?" Chiede cercando di sapere se per lo meno tornerà a Kiri in breve tempo o se dovrà continuare i suoi allenamenti da solo, speranzoso più nella prima risposta. Mekura va a nominare i suoi figli ed un marito, cose che non vanno a intaccare ne l'espressione ne l'orgoglio del ragazzo dai capelli bianchi, che nel mentre afferra il cibo con le bacchette per tirarlo nelle proprie labbra, prendendo a masticare. Non parla prima di aver mandato giù, per un concetto di educazione. "O con piacere!" Esclama con un ampio sorriso. "Sarei felice di conoscere tuo marito. E' proprio un uomo fortunato." Nella testa vi è tutt'altro pensiero. Non tanto di gelosia, rabbia o simile... In fondo una creatura tanto testarda come lui da ignorare l'istinto di sopravvivenza, può abbattersi per la presenza di un ostacolo come un marito? Ma per piacere. Già la reazione che Mekura ha avuto non appena gli è stato fatto un banale complimento agli occhi dice molto su come questa possa esser stata corteggiata da lui. "Non sono molto bravo, ho passato tutta la giornata a provare e riprovare... Mi sono limitato a ricordarmi qualche capitolo letto un po' di tempo fa su un libro di cucina." Ammette lui prima di riempirsi ancora la bocca, masticare ed ingoiare. "Ma credo di aver trovato un valido motivo per continuare a leggerlo!"

00:07 Mekura:
  [dentro la tenda] <bhe, dovrò tornare per combattere qui, quindi ci vedremo qua> afferma la donna prendendo una pausa di tanto in tanto, andando a mangiare con lentezza la cena offerta dal denshi continuando a gustardi dignitosamente il pasto serale leccandosi via i residui del brodo che sgocciolano dalle labbra. Lo punta con le bacchette, con fare serio e autoritario passando da qualsiasi cosa fosse al momento nei confronti del ragazzo al sensei di sempre <mi aspetto che al mio arrivo tu abbia completato le missioni e che tu sia pronto per l'esame> è imperativa su questo e magari potrebbe metterci un paio di giorni in più per tornare a Kiri, in questo modo potrà prendersi qualche ora di congedo per salutare la sua famiglia. Quando pensa ai suoi bambini la donna sorride involontariamente. <è già qualcosa seguire la ricetta, la difficoltà sarà farlo piacere ai miei due diavoli> un bambino piccolossimo e uno di 3 anni o poco meno. è strano, tra l'altro come questo non sembri toccato dal fatto che lei sia una madre in carriera. Anzi, sembra super soddisfatto. <ah se è per creare ottimi manicaretti allora si fallo, potrebbe diventare un lavoro in più magari> propone la donna tornando a mangiare senza replicare questa volta senza riuscire questa volta a reprimere un mugolio soddisfatto. [chon]

00:16 Mattyse:
 La donna risponde chiaramente a quello che dovrà fare il giovane, dandogli poi un ordine ben preciso. Vuole che al suo ritorno sia almeno pronto a sostenere l'esame per diventare genin? Bhe, si vede che ancora non ha ben chiaro com'è il giovane se pensa che basti questo. Mat tira fuori le bacchette dalla ciotola, andando ad incrociarle con quella della donna, accennando poi ad un lieve sorriso, senza preoccuparsi di osservarla con una palese aria di sfida. "Quale sarà la mia ricompensa?" Chiede mantenendo lo sguardo fisso sugli occhi della Hyuga, passando rapidamente la lingua fra le proprie labbra per raccogliere una goccia di brodo che stava rischiando di scappare. Il giovane annuì alle parole successive, non sa lui l'età dei due bambini, li immagina in torno ai sei anni e può solo immaginare le difficoltà nel farli mangiare. "Penso di potermi inventare qualcosa. Basta non dirgli si ci sono verdure no? E nel caso assicurarsi che i pezzi di queste siano poco riconoscibili." Esclama sicuro di avere una valida soluzione al problema. Non gli causa nessun fastidio il fatto che sia una donna in carriera, in fondo non può farci nulla se non apprezzare, no? "Non ho mai pensato di cucinare per lavoro... Magari il giorno che la guerra sarà finita." Annuisce appena con il capo, tornando a mangiare con particolare calma, più intenzionato a godersi la compagnia che il piatto.

21:27 Mekura:
 Non sa perché ma quando questo incrocia le bacchette con le sue, lei giocosamente cerca di chiuderle attorno ad una per strapparla a Mattyse, ma tira leggermente senza effettivamente strapparglielo prima di tornare a mangiare con un mezzo sorriso sul volto <scusami> lo dice un poco soffocato, per l'imbarazzo e per la reazione giocosa che ha avuto e un poco fuori dal "carattere" da Shinobi con anni d'esperienza alle spalle. prende un lungo respiro soffiando sulla ciotola in modo da abbassare la temperatura sollevando la testa solo quando questo chiede una ricompensa <eee che ricompesta vorresti Mattyse?> domanda la Hyuga sempre ironicamente, si potrebbe dire gioiosa in un certo seno e poi iniziare a mangiare. <oh bhe, uno di questi non ha neanche i denti ancora...anche se ormai starà mettendo i denti da latte> è da un po' che non vede i suoi figli, spera appunto di vederli a breve. <ma è una buona idea: mi sforzo molto di dargli da mangiare di tutto ed in buona quantità> scuote il capo <si comunque si, è una buona idea> si limita a rispondere prima di afferrare i noodles con le bacchette e alla fine iniziare a succhiare con le labbra, masticare lentamente ed inghiottire [ch on]

21:37 Mattyse:
 Gli occhi si aprono bene nel vedere quella che è la reazione della donna... Scusarla? Non è stato nulla di negativo, anzi, quel suo movimento lo ha bloccato per qualche secondo, strappandogli una probabile risposta secca. "scusarti?" Scuote il capo, accennando ad un ampia risata mentre va a posare le bacchette affianco alla ciotola. "Non devi scusarti se la cosa ti ha fatto sorridere." Pare essersi dimenticato di quella sua ricompensa, o forse sta temporeggiando per poter chiedere qualcosa in proporzione, giusto per non esagerare con qualcosa di strano e inadatto. "E' ben tanto piccolo? Pensavo avessero sei o sette anni..." Annuisce appena, abbassando i propri occhi ambrati verso la pietanza, mantenendo quel sorriso dolce, a tratti spensierato. "Allora dovrò aspettare qualche giorno per sapere come stanno?" Solleva il sopracciglio sinistro, tentando ora di guardarla con la coda dell'occhio, mostrando una lieve preoccupazione verso i due pargoli della Hyuga. "Non trovo una valida ricompensa." Ammette ancora, annuendo appena con il capo prima di sollevare il capo in favore della donna.

22:07 Mekura:
 <ahhh> tira un lungo sospiro mentre questo chiede il perché deve scusarsi <ahn...non lo so a dire il vero> smette di mangiare con un sorriso pacato sul volto. <In realtà, rido abbastanza, ma è proprio il fatto di ridere a cena, trovarmi in una situazione quanto più simile al casalingo senza dover mangiare di fronte ad un chiosco, è un po' nostalgico> afferma la donna bevendo ul brodo dalla ciotola <combatto questa guerra proprio per fare in modo di poter rivivere questi momenti con la mia famiglia, un po' paradossale dato che me li sto perdendo molti> ma questo è il problema di essere dei combattenti e li preferiva al sicuro dove si trovano ora. <ah si, Kurako ha solo un annetto ormai, Hiashi il maggiore ha tre anni. Ma poi ci sarebbero gli altri miei figli adottivi: Ai, che è di servizio qui come ninja e...Ken> il quale si trova a Konoha, vuole controllare cosa succede a Konoha anche per questo. Ha uno sguardo triste mentre ci pensa a quel bambino dalla quale è stata allontanata. <anche meno secondo me, dipende da quanto tempo rimarrò impegnata> rimane in silenzio ripensando alla ricompensa da dare al giovane. Lo guarda silenziosa stringendo le dita tra loro mentre le bacchette si trovano chiuse tra il pollice e l'indice, nell'incavo ove vengono tenute orizzontali. <di solito quando i giovani chiedono una ricompensa da me si tratta di un allenamento o un favore, sicuro che non trovi nulla di adeguato da chiedere?> domanda la donna <non che io ti voglia spingere a darmi una risposta oggi> Guarda verso l'esterno della tenda, di nuovo, mentre pensierosa ripensa a quello che l'aspetta a breve. <humm...allora: quale ti piace di più della trilogia?> chiede in contropiede per cercare una fonte di discussione per passare il tempo <il paradiso della pomiciata è un grande classico e di solito viene premiato perché è il primo ed era la novità, ma penso che si perda un poco con le violenze della pomiciata, non che non mi dispiaccia come lettura si intende, per essere libri leggeri> si, leggeri, con tematiche adulte, ma leggeri. [ch on]

22:21 Mattyse:
 Ecco cosa voleva evitare. Quello sguardo. Che il sorriso dal suo volto svanisca come ha fatto in quel momento. E' un lampo che così attraversa la sua mente. Mat tenterebbe di afferrare entrambe le bacchette con la mano destra per poi cercare di portarle all'interno della ciotola della donna, gesto sicuramente poco gradevole, ma la sua intenzione è quella di distrarla, riportare il suo sguardo su di se per distrarla. "Ho trovato." Risponde secco, saltando il discorso inerente ai due... quattro, figli. Non che la cosa non gli interesse, quanto al fatto che stia dando la priorità a quello a cui può riparare ora. "Voglio che sorridi" Esclama secco, drizzando il busto prima di scrollare le spalle e posare entrambi gli avambracci sul tavolo. "Come ricompensa voglio poter ballare con te." E' una richiesta bizzarra, soprattutto sentendo cosa altri allievi hanno chiesto. Allenamenti? Lezioni? Si, avere Mekura come insegnante torna utile, ma molte cose le sta facendo da solo. Per se, da lei, vuole solo la sua compagnia. "Oh, ho appena iniziato a leggerlo. Gli altri due ancora non li ho letti. Ma con questa informazione... Vedrò di godermi di più i successivi" Annuisce con il capo, sfoggiandole un amplio sorriso. E' combattuto se muovere o meno una mano in direzione di lei, ma forse farlo sarebbe troppo da ragazzino, infantile o frettoloso. Meglio stare con le mani in mano e non rischiare. "Sto trovando però molto particolare lo stile... ma a volte mi sento in colpa per i temi trattati."

22:45 Mekura:
 Sbatte gli occhi quando sente quella richiesta: sorridere e poi dopo ballare. Rimane sorpresa nella richiesta della quale aveva perso l'abitudine. <Ballare?> le viene da ridacchiare e scuotere la testa mordicchiandosi il labbro inferiore. <io ballo solo quando combatto ormai, l'ultima volta che ho ballato sul serio è stato....al mio matrimonio? credo? non sono tanto brava in questo> rimane a pensarci un po' agitando le dita della mano destra sotto il mento facendo fare un'onda con le dita prima di toccarsi le labbra e scoppiare in una leggera risata <ma perché no? dai! richiesta accordata> allarga il sorriso e stringe gli occhi in un momento di pace, di tranquillità, un evento raro che non vuole farsi scappare, anche se crede di avere dei difetti in questo. Rimane ad ascoltare poi i suoi commenti riguardo ai libri ed al fatto che avesse appena iniziato a leggere i libri anche se si sente in colpa delle tematiche trattate. Mekura corruga la fronte e scuotendo la testa piega la schiena in avanti e porta le mani a coppa sotto il mento, continua a sorridere con tranquillità. <perché?> chiede questa prima di aggiungere <no, nel senso, capisco quello che vuoi dire, possono essere un po' imbarazzanti ma appunto puntano a questo, non ai sensi di colpa, credo che voglia emozionarti non farti sentire male> è incuriosita e piegando la testa prova a chiedere di più riguardo alla scelta curiosa di quelle parole, il sentirsi in colpa, per qualcosa raccontato in un libro, anche se è quel libro. [ch on]

23:06 Mattyse:
 Annuisce alle parole della donna. Ballare, è questa la sua richiesta, il premio che vuole. Ballare con lei. Quella sua risposta passa per la testa del ragazzo come un segnale, giusto o sbagliato che sia: non balla da molto, dal matrimonio e pare dispiacerle come cosa. E' veramente così? Mat pare convincersi di questo, pare essere sicuro di aver colto un informazione, data dallo sguardo e dalla tonalità usata durante la risposta, quella che non si senta più così speciale per qualcuno. Ha azzeccato o capito bene? Non lo sa, non può chiederlo, si deve tenere il dubbio e deve trovare altre informazioni per poterne avere la certezza. La posa che assume Hyuga darebbe una nuova tematica. E' veramente interessata? Ma alla risposta? Questo lo può presupporre, tentando di non darsi troppe arie e non perdersi in chissà quale film mentale. Il ragazzo decide di cogliere quei segnali, accettando il rischio di sbagliare, come delle valutazioni sul suo lavoro fino ad allora. Si tratta di poco, ma per quanto hanno effettivamente parlato, dovrebbero essere resoconti positivi. "E' complicato... Mi piace, la tematica mi ha stupito, l'ho sempre sottovalutata. E' il fatto di leggere determinati capitoli... fuori dalle mure domestiche. Ho il terrore che qualcuno possa allungare un occhio e farsi una pessima idea su di me. Ho avuto paura che anche te potessi valutarmi un maniaco o qualcosa di simile." Tenterebbe così di esprimere il suo parere, sollevando entrambe le mani per portarle sul proprio capo e tirare in dietro i lunghi capelli bianchi. "Solo perché non mostro paura nello stuzzicare una affascinante donna non significa sia privo di senso del pudore." Esclama ora allungando la mano mancina in direzione di Mekura, intenzionato ad avvicinare il dito indice tanto da poterle toccare la punta del naso, se vi riuscisse, premerebbe appena questo con il polpastrello

23:35 Mekura:
 Non sa neppure perché ha pensato a ballare, perché ha risposto con così tanto vigore...aveva solo voglia di divertirsi, di non essere la solita palla al piede gelida come una dama di granito ed altrettanto stoica. Ogni tanto anche un'arma come lei aveva bisogno di sentirsi di carne e di lasciarsi andare alla frenesia della vita, al piacere di una semplice serata con un giovane uomo ed in disparte, parlare di libri sconci di ninja morti e sepolti da anni. Si schiarisce la gola e si umetta le labbra di nuovo rimettendosi a posto sulla sedia mentre valuta cosa rispondergli <quando ero più giovane, sai, ti fai delle idee su come questi temi sono e poi ti ritrovi a provare qualcosa che è completamente differente: sicuramente più strano, meno romantico e più sporco> sbuffa mettendosi a sorridere di nuovo mentre ci pensa portando gli occhi al cielo, non ci crede che sta parlando di questi argomenti con un perfetto sconosciuto, alla fine Mattyse è ancora questo. <ma è il bello di questo> solleva le spalle rilassando il corpo per poi mettersi in piedi scivolando dalla sedia per percorrere il tavolo e poggiare la schiena sul bordo di questo. <e non credo che tu sia un maniaco perché leggi qualcosa del genere è un po' come dire che sei un criminale assassino perché chiedi il latte al bar degli alcolici> é una battuta classica legata ad una classica storiella, deve essere comunque giovane il protegonista di questa storiella per digerire il latte per bene. Vede il dito di questo avvicinarsi, sbatte le palpebre e con gentilezza porterebbe la mano destra a pararsi e scostare il dito. Piega la testa con un sorriso stanco senza dire nulla li per li. Poi schioccando la lungua la giovane prosegue. <affascinante..> sogghigna mentre si stacca con un colpo di reni dal bordo del tavolo e si massaggia il collo mentre, portandosi al centro della tenda guarda questo facendogli un cenno. <volevi ballare?> lo aspetta li attendendo che fosse pronto per ripagare la richiesta [ch on]

23:52 Mattyse:
 Mekura non ha torto, tutto il suo ragionamento pare avere un filo conduttore che fa da guida alla ragazzo, avanzando pian piano verso quella che può essere una nuova consapevolezza, un nuovo pensiero e quindi, quella che sarà una nuova parte del suo carattere. Se avesse maturato prima questa conclusione chissà quante cose sarebbero state diverse anche solo in quel rapporto con la donna. Gli occhi ambrati del giovane seguono la figura di Mekura, che si alza cammina. Non può che fare lo stesso, cercando la posizione eretta e seguendola con qualche passo. Come avanzano nel discorso, osserva la Hyuga spostarsi al centro della tenda. E' tanto lo spazio attorno a loro, o almeno a confronto del suo alloggio. E subito a metterlo in difficoltà. E' un test o forse si sta rilassando ben tanto da voler provare l'emozione del ballo in sua compagnia. "Mi metti in difficoltà.." risponde avanzando ancora lento verso di lei, portando avanti per primo il piede destro, seguito dal gemello. "L'ho richiesto come premio, come ricompensa. Riscuotere ora rischia di non farmi risultare un uomo di parola. Non trovi?" Chiederebbe mentre tenterebbe di avvicinarsi a lei, porgendole in ogni caso quella che sarebbe la mano destra, collegata all'avambraccio e ad un gomito piegato di novanta gradi. La mano che viene posta a Mekura ha il palmo rivolto verso l'alto. "Ma credo tu sappia già che non ho intenzione di fallire. Ti lascio libera di valutare. Se sei sicura che io possa riuscire... mi mostreresti anche una bella dose di fiducia. O posso anche aspettare il tuo ritorno."

00:15 Mekura:
 Già, lo aveva richiesto lui come premio e gli stava dando preventivamente il premio <va bene, ma questo è solo per vedere se me la cavo ancora o no, due salti in croce> spiega questa facendo valere ancora la richiesta. <non cambia nulla e poi va bene se riesco ancora a mettere in difficoltà qualcuno> significa che ancora sa stupire e farsi desiderare un po'. S'accorge quello che sta facendo e per un attimo ha un ripensamento tentenna avvicinando il braccio destro per incontrare la mano del compagno di danza allargando le dita per poi toccarne il palmo premendo contro questo mentre si mette a posto con la schiena dritta, impacciata mentre s'affida a quello che conosce, andando quasi ad assumere una posa di battaglia. Annuisce a quelle parole e guardando verso il basso prova a posizionarsi senza schiacciare il piede al giovane. In quel momento s'accorge di certe caratteristiche similari al suo primo maestro d'accademia: occhi gialli e capelli bianchi. Rimane a fissarli facendo caso alla sua figura mentre quel pensiero le scatta nel cervello e sbattendo gli occhi, prende un lungo respiro <ascolta, se posso chiederti, se non sono impudente, chi è la tua famiglia? hai avuto altri ninja tipo, fratelli, genitori?> per un attimo si deprime quando dentro di se una voce inizia a gridarle che sta diventando così vecchia che i figli dei suoi maestri ora sono maturati abbastanza da portarla a ballare, seppure nell'isolazione di una tenda. RImane così non sapendo bene cosa fare <va bene, ora?> chiede sogghignando sollevando lo sguardo per poi finire di rispondere al giovane <hai la mia fiducia > e sopratutto non vuole che Matt rimanga in stallo per aspettarla dato che non ha davvero idea di quando sarebbe tornata in carne ed ossa <e comunque ci sarà una mia copia in giro per controllare come sta andando la guerra, se ti senti solo puoi cercare lei> afferma ironica mentre rimane li senza avere una sola idea da che parte cominciare. [ch on]

00:29 Mattyse:
 La donna pare essere sicura di quella sua decisione, anticipare il pagamento, se così si può dire, ma quando giunge il momento di prepararsi, unendo anche semplicemente la mano destra di lui con la sua, pare titubante, sembra quasi ripensarci. Mat non è intenzionato a darle fretta o metterle pressione, mantiene lo sguardo rivolto sui suoi occhi nell'intento di trasmetterle un briciolo di sicurezza. Neanche lui sa ballare, gli rimane però la voglia di provarci per farla sorridere. Senza alcuna fretta, la Hyuga si avvicina, afferrandogli la mano; il ragazzo solleva lentamente la mano mancina, tenendo serrate le dita fra loro, tenterebbe di posare i polpastrelli sul suo fianco. Se vi riuscisse, manterrebbe il tocco delicato, le dita sarebbero appena appoggiate per non risultare grezzo, arrogante o sfacciato. Mantenere una nota di eleganza nei confronti di Mekura è la cosa che più importa a lui. "Non che io sappia. Io e mio padre siamo Kanishiro. Mia madre non ho mai compreso come mai fosse di un clan separato. E' come se non si fossero mai sposati." Non può non notare lo sguardo della donna che va a incupirsi, non può neanche sapere che la motivazione sia un suo sentirsi vecchia, ma certamente ha una vaga idea di come reagire. Il piede destro si solleva appena da terra, dirigendosi verso la propria destra e un poco in dietro, Mat tenterebbe di far comprendere il movimento alla donna senza però tirarla o meno, si limiterebbe ad un lento e vistoso movimento, visibile dal busto, mentre gli arti tentavano di accompagnare i due punti su cui hanno presa. "Ottimo. In tal caso ricorderò alla tua copia di non pensare troppo. Quando lo fai ti spegni." Commenta sfoggiando quello che dovrebbe essere il migliore dei sorrisi.

00:45 Mekura:
 Rimane ferma con la testa che scende a seguire la mano gemella di Mattyse al suo fianco e lei mima come un speccio quel gesto riflesso in modo che avesse assunto una posa indentica. Ascolta la storia e presto si rende conto che non stanno parlando degli stessi geni <ah> il hche è bene: sapere che non è un congiunto con quel sensei è abbastanza per ora.<bhe, non è così anormale, poi la vita è strana e ad un certo punto una persona che non voleva pianificare nulla, non voleva sposarsi manco meno avere figli, si ritrova a dichiarare amore perso ed assoluto ad una compagna, che non sei tu, a sposarsi e fare figli> e tutto questo in meno di un paio di mesi. SI mette a ridere di gusto mentre ci pensa: ed era stata quasi paragonata ad una sgualdrina perché lo ha aspettato per ben tre anni. Continua a ridacchiare ma non aggiunge altro. SI limita a seguire cercando di ricordarsi qualcosa in cui è carente di esperienza <magari volevano una famiglia ma senza questo tipo di legami tradizionali> commenta a bassavoce la donna mentre continuerebbe a sorridere e seguirlo continuando a guardarsi i piedi. <ah questo non lo posso promettere più di tanto: devo pensare ed assumere una espressione quanto più minacciosa possibile. e poi devo vagliare un universo alla ricerca della domanda...la domanda che tutti ci facciamo nella vita> afferma la donna mentre sghignazza, si sta divertendo è rilassante. <quello che faccio è giusto per me o per gli altri?> chiude gli occhi e cercando di prendere il ritmo con il giovane e scuote la testa tornando a guardare i piedi. [ch on]

01:01 Mattyse:
 Non necessitava di una scusa per cui i propri genitori non si siano sposati, ha solo risposto alla domanda che gli aveva fatto. La donna pare seguirlo, abbassando più volte lo sguardo verso i loro piedi. E' il sinistro ora a sollevarsi, accompagnando il peso sul destro prima di raggiungerlo. Il successivo è più complicato da far comprendere. Si tratta di sollevare ancora il destro, andando sempre nella propria destra, ma spostandolo anche in avanti. Mat Tenterebbe di usare lo stesso metodo per il primo passo ma al contrario, tenterebbe di esercitare una lieve pressione sulla sua mano e sul suo fianco per farle intendere di dover essere lei ora a indietreggiare. "Su lo sguardo." La riprende repentino, mantenendo il sorriso sul viso. "Sei una donna, sei una hyuga e sei umana. Stai ballando, se mi pesti i piedi mentre ti diverti non morirò." Giustifica quel suo richiamo in maniera rapida. "Sii orgogliosa di quello che sei. Se sbagli hai imparato qualcosa." Termina lui il commento, senza però essere intenzionato a porre fine al loro ballo. "Facciamo così. Lascia a me il compito di essere minaccioso. Quando siamo insieme, in un contesto pubblico, io dovrò cercare di fare paura e tu dovrai essere semplicemente stupenda. Non mi sembra ti sia difficile no?" Chiede lui chinando appena verso la propria destra il capo, mantenendo gli occhi ambrati rivolti ai suoi. "Vuoi davvero saperlo?" Chiede ironico, prima di allontanarsi in un passo un poco più bizzarro, allontanando la mano mancina dal fianco della donna, mentre il busto ruota in senso antiorario, mettendosi di profilo nei confronti di lei. Tenterebbe poi di rifare il movimento al contrario, per riavvicinarsi e riconquistare la posta di prima, con una mera differenza: tenterebbe di chiudere maggiormente il gomito destro, intenzionato a farla avvicinare maggiormente al proprio petto. "Non glie ne frega nulla a nessuno degli altri. Se servisse, o se ne avessero modo, mi calpesterebbero tutti. Quindi perché devo pensare a cosa sia giusto per loro? E' la mia vita, solo io so quanto una cosa mi faccia stare bene o meno."

01:32 Mekura:
 Mugugna annuendo per sollevare lo sguardo continuando a seguirlo senza dover vedere dove sta mettendoi piedi. <forse> commenta la donna continuando a ridacchiare mentre fa attenzione a continuare quella danza. le viene da reidere quando questo si propone di essere minaccioso al posto di Mekura. Fa un po' fatica ad immaginare il ragazzo al posto della Hyuga, ma del resto faceva fatica a continuare quel momento di sogno e pace. <alla fine si deve sempre imparare qualcosa ed è strano che io non abbia ancora ballato all'inizio della guerra, sai dice che porti bene> Scivola sullo sguardo verso il basso in modo tale da seguire il gesto ultimo del compagno di danza. si allontana di un passo arrivando a distendere il braccio destro. Lo segue e guarda come questo si muove ritrovandosi di fronte al suo petto Il ragazzo è più alto di Mekura e non è difficile sovrastare la sua figura. <potrebbe essere una bella idea: avere qualcuno che regge una faccia da mantenere...> che carino ma scuote la testa affranta <ma non voglio mettere qualcuno di fronte ad un mio peso: sopratutto te. Sei un allievo e devi ancora fare le tue esperienze, i tuoi esami, non vorrei che ti perdessi delle opportunità solo per aiutare una vecchiaccia come me> afferma ironicamente abbassando di nuovo lo sguardo contro il petto di fronte a se. Prende un lungo respiro e prova a fare un passio indietro e rallentare la danza: tra un po' doveva andare, è stato bello ed ha ancora un poco di empo ma è giusto che inizino a rallentare e smettere quella danza. <si mi piacerebbe pensarlo allo stesso modo..ma poi viene il dovere di occuparsi di un compagno, di un allievo e ti devi dedicare al loro bene, per forza di cose: ogni essere umano che aiuti è un contatto, una rete che copre il mondo volendo ed ogni tanto è giusto sacrificare il nostro piacere per il dovere, se lo facessimo tutti forse non saremo in condizioni di guerra di questo tipo> ma è un grosso se, probabilmente la guerra sarebbe differente [ch on ][freeze]

22:11 Mattyse:
 la ascolta attentamente durante quelli che sarebbero i loro ultimi passi, poi facendo ampliare il sorriso sul suo volto quando la vede tanto vicina al suo petto. E' più alto di lei, ma questo già lo ha notato. Le parole successive non sono particolarmente apprezzate da Mat, che tenterebbe di allungare la mano mancina per avvolgerle il fianco e posare il palmo di questa dietro alla sua schiena. "Hey vecchiaccia. Sto condividendo con te quella che sarebbe la mia scelta." E' sicuro di quello che dice, mantiene lo sguardo sul suo, osservandola poi abbassare lo sguardo. Mat cercherebbe di sollevare la mano sinistra per posarla dietro alla sua nuca. "Che sia un tuo peso o meno mi interessa poco, dal momento che è una mia scelta alleggerirtene e farne mio una parte." Continua lui. "La conoscenza è un arte. Farsi credere quello che non si è già mi ha aiutato per salvarmi fino ad ora. Crescere e migliorare con te e per te non potrà che rendermi abbastanza forte da essere io a difenderti." Ed ecco che ora ha spiegato il suo intero ragionamento, che le permetterebbe di allontanarsi dal suo corpo, un poco deluso non essendo riuscito a memorizzare neanche il suo profumo. Il discorso è ancora aperto e la donna pare esserne alquanto vittima. "Pensaci bene. Salvi il tuo allievo perché vederlo crescere ti rende felice. Salvi i tuoi compagni perché è di loro che hai bisogno. Salvi uno sconosciuto se non lo reputi troppo rischioso. Pensare al bene degli altri spesso è collegato indirettamente. Io non mi metterei mai in mezzo a un kunai e a un allievo della foglia, possa essere cresciuto con me. Però lo farei per te. Perché dell'allievo mi importa relativa poco, di te no."

22:36 Mekura:
 Si porta bene ballare in una guerra, dice il detto, da una ragion d'esistere così si dice, tanto per non parlare dei veri motivi per la quale si compie una guerra: interessi. Ballare è un buon modo per distrarsi, non a caso si fanno delle celebrazioni anche in guerra quando sarebbe il caso di non farle, come i matrimoni ad esempio. Pensava al suo, a tutto il circo attorno a lei ed al marito, Orochi e le aspettative di quella famiglia. Non avevano invitato nessuno se non una cerchia ristretta, ma è bastato a far intendere per cosa erano li: affari. Mekura si è sposata per convenienza, per avere la certezza quanto meno di avere dei figli suoi e ripagare il "debito" con suo zio Juusan Kagura Hyuga e lo stesso clan. Per quanto non glielo avesse mai chiesto e volesse solo la sua felicità. Ma, dato che la felicità era un lusso che non se lo poteva permettere allora quanto meno doveva prendersi uno Hyuga, di bell'aspetto, ricco e sopratutto che si è offerto da solo a lei...per chiari motivi personali non certo per amore, quello? non era importante in quel momento. Ambiva alla sua dimensione di normalità per quanto falsata e se doveva diventare il trampolino di lancio per delle mire ambiziose riguardo alla dinastia allora sia. Non rimpiange nulla: ha due figli meravigliosi ed era quello che voleva principalmente. Eppure, perché si sta comportando esattamente come una ragazzina? con tanto di scossa elettrica che le percorre la schiena quando sente la mano dietro la schiena quando magari si sta facendo un viaggio spettacolare nella fantasia di sentirsi desiderata, da qualcuno che non sia ogni tanto Orochi. <ah siamo arroganti allora> bofficchia prendendolo in giro. mentre gli girerebbe attorno per andare a prendere un paio di cose sul letto mentre continua ad ascoltarlo. S'accorgerebbe che l'armatura ancora non sarebbe bel legata alla vita e con le dita inizia a muoversi per cercare di stringere i legacci, poi si ferma e dando la schiena a Mattyse muove la testa contro la spalla destra, attendendo qualche secondo prima di allontanare le braccia dalla vita allargandole verso l'esterno. <Mattyse, avrei bisogno di una mano> vecchia mossa da laida nasconde un sorriso pensandoci mentre continua a giocare con il fuoco, quando non dovrebbe. <e come mai tu sei così disposto verso di me? con così poca conoscenza?> domanda la donna senza guardarlo ma il tono quasi cinguetta mentre ci pensa prima di tornare ad un tono serio <perchè vuoi rischiare per una come me?> questo è curioso e vuole sentirlo parlare. [ch on]

22:53 Mattyse:
 Sono tante le cose che non sa, riguardo quella donna, la sua vita, la sua famiglia. Quello che sa lo ha visto e imparato negli ultimi giorni, da quando l'ha incontrata alla lezione sul suo lavoro, ove è stato aiutato per la tecnica della trasformazione. E' quella sua stessa arroganza che lo ha portato a chiedere una cena, rifiutando la prima offertagli per essere lui a preparare qualcosa di... singolare? Per Mat non è nulla di strana quella vita. Nato e cresciuto in tempo di guerra, forse dovrebbe dirgli qualcosa la differenza di età fra i due, ma non pare toccarlo, come la cosa che abbia famiglia. Come detto prima, in quel mondo c'è spazio per lui. Gli altri hanno spazio solo se possono far star bene lui. "Non è arroganza. E' consapevolezza." Risponde secco, voltando lo sguardo sempre in suo favore per non perderla mai di vista. Più volte abbassa lo sguardo nel tentativo di adocchiarla completamente, cercando sempre dei dettagli nuovi. "Con piacere." Risponde subito, tentando di avvicinarsi lentamente a lei, si avvicinerebbe con relativa calma alla sua schiena, per poi tentare di allungare entrambe le mani per afferrare i legacci. Momento di panico, le opzioni sono duecento mila, ma deve optare per quella più producente e rispettosa nei suoi confronti. "Poca conoscenza? Non sarò uno shinobi e vi saranno tante cose che non conosco. Ma leggere fin da bambino mi ha portato a tante cose." Risponde richiamato dal pensiero della Hyuga. Le mani tenterebbero di stringere i due legacci, sollevando poi lo sguardo verso quello che sarebbe il capo di Mekura a quell'ultima domanda. "Perché? Pensavo fosse palese." Risponderebbe con il suo stesso tono prima di provare a stringere i due legacci, tirando con ambo le braccia, usufruendo dei pettorali e delle spalle... E se tutto funzionasse a dovere, il movimento la tirerebbe contro il proprio petto. "Perché con te sto bene. Mi sento anche meno debole e inutile di quanto sia in realtà. Mi sembra di avere qualcosa effettivamente da perdere. E che non voglio perdere."

23:14 Mekura:
 Piega leggermente la testa mentre questo accetta di aiutarla a stringere. Prima ancora che questo la attirasse a se è la stessa Hyuga ad appoggiarsi come a prevedere un certo gesto da parte di questo. Si lascia andare anche un gemito dopo uno strattone, nulla di molesto, appena accennato ma provocatorio mentre si schiaccia ulteriormente contro questo. Rimane in silenzio mentre lo ascolta, non si gira ancora mentre si lascia coccolare da quella sensazione combattendo dal staccarsi a questa bella novità per comportarsi come ci si aspetti che si comporti. Cedere in questo modo significa che non ha davvero imparato nulla dalle sue precedenti relazioni ed è interessante la continuità con cui ogni tre anni si ritrova a cedere a certe attenzioni. Uno scadenziale prestabilito. <ci sono cose che sarebbe meglio sapere di me, cose che non potrebbero essere piacevoli e che forse sarebbe meglio sapere prima di dirmi queste cose carine: mi sono innamorata di certi uomini per molto, molto meno> sospira cercando di essere quanto più sincera possibile mentre lo dice, mettendo da parte il dubbio che forse sta immaginando tutte queste attenzioni scambiandole per altro, magari rispetto, magari voleva solo qualcosa da lei, ma non importa, anche se si fosse sbagliata l'imbarazzo sarebbe solo tra loro due. Solleva una mano verso il suo mento per toccarlo mentre l'altra la appoggia sul ventre come se qualcosa non tornasse, non era abbastanza stretto? <puoi anche essere più violento, non ti preoccupare riesco a reggere> Si rilassa prima di abbassare il tono di una tacca con dolcezza quasi <puoi?> non ci sarebbe neppure bisogno, infondo si tratta solo di una armatura, basta che sia ben salda al corpo e non balli e già, più o meno è così.. ma dato che c'è...[ch on]

23:39 Mattyse:
 E' la hyuga che si appoggia al suo petto prima ancora che possa essere lui a tirarla, ma non si stacca dalla sua schiena, a contrario, le si preme appena contro andando ora a catturare quel profumo che poco prima gli è sfuggito. Le parole di Mekura giungono alle sue orecchie, ma ciò non gli importa poi così tanto. "Pensi mi importi di chi ti sia innamorata prima?" Chiede prima di accennare ad una lieve risata, avvicinerebbe ora il capo verso la sua spalla sinistra, tentando di potervi posare sopra il mento. "O cosa tu abbia fatto prima di conoscermi?" Continuerebbe lui. "Mi interessa chi sei, cosa pensi e come pensi. Cosa ti piace leggere e fare. Mi interessa come stai, da sola e con me." Termina quella risposta, poetica quanto colorita, semplice quanto, almeno per lui completa. "Se ti innamorerai di me... non posso che essertene grato, no?" Tenterebbe poi di osservarla, se riuscisse la vedrebbe portare una mano sul ventre ed una sul mento... La richiesta per se non è molto chiara, ma a forse è meglio non sbagliare. Mat cercherebbe di avvolgere il fianco di Mekura con il braccio destro, nel tentativo di posare il palmo della mano sulla sua, mentre la sinistra tenterebbe di stringere con maggior forza il laccio, cercando l'ennesimo strattone con questa. La Hyuga ha chiesto di essere più violento, ma allo stesso tempo il ragazzo ha notato un qualcosa che non ha reputato positivo. Perché scegliere di abbandonare uno per l'altro? "Posso se lo vuoi."

00:00 Mekura:
 Sentendo la risposta la donna si mette a ridacchiare di nuovo, solleva le spalle e si accoccola meglio <ah lo spero bene, non mi piace parlare dei miei ex> spiega questa ridacchiando <era solo una battuta> gioca con le dita della mano libera quando questo pone una mano sul palmo della sua posizionata sul ventre lasciando dei piccoli segni con le unghie camminando con queste lungo tutta la superficie del palmo. <sei stoico> questa volta il tono ha un apprezzamento, ma non di sorpresa, non che sia una novità ha già dichiarato con vigore un certo pensiero e, continuare a metterlo in dubbio è un insulto alla intelligenza di entrambi e per questo non lo fa. Si limita a guardare il giovane e ancora una volta le viene da sorridere mentre il dubbio rimane che sia tutto uno scherzo crudele. <devi> è un tono autoritario, ma in qualche modo riesce a farlo sembrare dolce. Solleva un sopracciglio dandogli il tempo di mettere in atto quello che è richiesto e nel mentre tiene lo sguardo rivolto verso l'alto, per vedere la sua espressione incontrando la sua testa contro la spalla della Hyuga tenendola appoggiata a questo. non ha idea se possa sentire il suo battito Mattyse ma certamente lei ascolterebbe il suo cercando di analizzarlo fisicamente e aspetta. [ch on]

00:11 Mattyse:
 La soluzione da lui presa pare essere quella giusta, sia la risposta che Mekura dimostra apprezzare, o almeno così sembra vista l'espressione, sia quanto riguarda la sua presa. Le dita della Hyuga vanno a giocare con la propria mano. Il termine usato da lei è alquanto complesso, non di semplice compressione, Mat deve andarlo a ricercare nei propri ricordi prima di trovarne il significato ed accennare ad una lieve risata. "Ora sei più tranquilla?" Chiede lui sollevando un sopracciglio, mentre la donna le da quel via libera a riguardo la maggior... irruenza? La mano sinistra del ragazzo andrebbe ora a prendere anche il secondo laccetto, facendo fare ad entrambi un giro attorno al palmo, con l'intento di migliorare la presa. Mat chinerebbe appena il capo verso il basso, con l'intento di posare le proprie labbra sulla sua spalla, mentre la mano sinistra cercherebbe di creare dello spazio fra i loro busti. Se lo trovasse, tirerebbe con forza, con l'ausilio dei muscoli del bicipite, della spalla e del torace, verso l'alto, intenzionato a stringere l'armatura con tutta la forza che riuscirebbe a trovare nel proprio corpo, prendendo anche in considerazione la possibilità di sollevarla, se così si possa dire, di peso. Nel tutto la destra cercherebbe di premere la vita della Hyuga, come a stringere l'indumento da davanti

00:37 Mekura:
 Non risponde a questo, aspettando che faccia quello che gli è richiesto. lo sente tirare e questo le toglie il fiato, piacevolmente contraendo la sua vita facendole sollevare il mento andando, involontariamente, a dargli ulteriore spazio libero alle labbra del giovane Dopo la mancanza d'aria la donna si lascia andare ad un sorriso ed un sospiro appagato, liberatorio nella sua costrizione. Mugugna, rilassandosi ulteriormente appoggiando di nuovo la nuca contro Mattyse, tempia contro tempia, guancia contro guancia. Non è difficile sollevarla, a prescindere dalla muscolatura è abbastanza "minuta" quindi non comporta troppi problemi fare una azione del genere se vorrà portarlo a termine. Porta la mano libera verso il braccio che la tiene stretta alla vita per sostenersi nel tempo necessario a questo di concludere e poi, con la testa che le gira leggermente si morde il labbro inferiore tenendo gli occhi chiusi ed i capelli un po' scompigliati sulal fronte. Il profumo, dato che Il ragazzo lo ha cercato prima, è un accenno di gelsomino, limone che copre un accenno di un odore pungente, metallico, tipico del sangue. <adesso...si> non sente neppure un briciolo di forza sui muscoli e si appoggia completamente contro questo tenendo ancora gli occhi chiusi mentre respira affannata dalla contrazione. <grazie> Alla fine ci prova a mettere un po' di forza sulle gambe cercando di riporare i piedi a terra (letteralmente) e rigirarsi verso questo in modo da affrontarlo direttamente, la distanza? ben poca. <vedi?> quasi lo sussurra <sono l'ultima delle persone che possa darti del maniaco o anche solo possa pensarlo> Ha ancora lo sguardo perso ma felice mentre parla. <è un buon modo per andarsene verso Konoha...mi hai fatto desistere fin troppo dalla partenza> [ch on]

00:57 Mattyse:
 Mat tenterebbe di reggere il peso della donna con il braccio sinistro, mentre il destro viene usato da appoggio da lei. In effetti è quello il suo vero scopo, premere sull'abbigliamento è pressoché inutile visto che è riuscito a sollevarla da terra. Appena ha modo di spostare le proprie labbra, dalla sua spalla un poco più in direzione del suo collo, ne approfitterebbe, andando a cercare con questa la pelle della Hyuga. Non molto dopo il ragazzo la accompagnerebbe con i piedi per terra, aprendo bene gli occhi, stupito quanto entusiasta, nel sentire il volto della ragazza contro il proprio, tempia contro tempia, guancia contro guancia. Ora il braccio destro pare cambiare rapidamente quella che è la sua utilità, difatti andrebbe a premere con forza il busto della donna contro quello di Mat, intento a reggerne il peso per non farla cascare. "Hey..." Sussurrerebbe lui poco distante dall'orecchio di Mekura, allontanando poi il capo per permetterle di voltarsi: in questo, non le staccherebbe mai la mano di dosso, intenzionato a riafferrarla con l'intero braccio nel caso accenni a cadere. "Non direi." Commenta lui, tentando ancora di avvicinarsi a lei, intenzionato a fare il giro del suo busto con entrambe le mani, riafferrando i due laccetti per tirarli ancora un poco, quanto poteva bastare per far sentire alla donna il gesto, e successivamente andare a farvi un piccolo nodo. In questo Mat non distoglierebbe lo sguardo dal volto della Hyuga ed il sorriso non svanirebbe sul proprio. Al termine del nodo, entrambe le mani si solleverebbero per andare a posarsi sulle spalle della donna, mentre il ragazzo tenterebbe di avvicinarsi a sufficienza per darle un piccolo bacio sulla fronte. "Allora torna in fretta."

01:39 Mekura:
 Si abbandona alla sensazione rimanendo ferma con le mani in appoggio sulle spalle di questo con le farfalle nello stomaco. Da un sospiro leggero quando sente di nuovo quella presa, sorridendo affettuosamente. Letteralmente un'altra persona rispetto a pochi minuti fa, letteralmente. Scuote la testa appena sente il bacio sulla fronte e velocemente si solleva sulle punte dei piedi e spingerebbe le mani sulle spalle di questo verso il basso per costringerlo ad abbassarsi, per appoggiare le labbra non sulla sua fronte ma a premere contro le gemelle del ragazzo, con una certa frenesia del momento, con la Hyug a che si lascia trasportare con troppo entusiasmo probabilmente considerando il suo grado e quello che è. Inoltre mentre le mani scivolano dalle spalle al collo fino al mento reggendolo a coppa. Un bacio casto, al momento seppure convinto, in segno di ringraziamento per quella strana, inaspettata e interessante serata. Fatto questo si staccherebbe e cerca la presa di questo con le sue mani in modo tale da dare un colpetto sulle nocche per chiedergli di lasciarla. Non dice nulla, lo guarda allontanandosi di nuovo per andare a prendere le sue cose inserendole dentro la tasca posteriore legandola alla schiena e il cosciale legato alla gamba destra. <ci proverò> sogghigna, ferina, camminando vicino a questo per superarlo, sistemandosi una ciocca di capelli fuori posto, scuote il capo e arriva verso l'entrata della tenda, lasciando che anche questo esca prima di iniziare il suo viaggio, sempre ammesso che il denshi non voglia fermarla di nuovo. [ch on - end?]

01:57 Mattyse:
 Datogli quel bacio sulla fronte sente una pressione esercitata sulle proprie spalle dalla donna, che lo obbliga ad abbassarsi e... Stupore, ma ben accolto dal giovane quando sente le labbra della hyuga premersi contro le proprie in un bacio, pacato, casto, quanto carico di entusiasmo da parte inizialmente di lei, bacio che ricambia non appena la mente riesce a ricollegare l'accaduto, portando la mano destra lentamente dietro alla nuca della donna per reggere quel contatto fra i due. Per Mat quel bacio non può essere un semplice ringraziamento, forse esagerato per essere tale. Portato al termine quel bacio, le mani di Mekura vanno a far intuire al giovane che è tempo di liberarla dalla sua presa e subito la accontenta. Gli occhi ambrati sono ora pieni di energie, come se si fossero appena svegliati, e seguono la figura femminile fino ai suoi oggetti. Il piede sinistro va nel mentre a fare strada al destro, è consapevole che la donna deve partire e ha dimostrato che, con molta probabilità, quello staccarsi è dovuto al semplice senso del dovere che ha lei, al posto suo. Mat andrebbe a raggiungere le due ciotole, incastrandone una dentro l'altra, per poi recuperare il libro con una delle due mani. "Ci conto." Risponde sicuro che Mekura non si sarebbe fatta attendere molto. Ora si dirige verso l'uscita, precedendola in questo, ma fermandosi poco dopo. La mano mancina, che regge le ciotole, sposta queste verso l'avambraccio, ove le avrebbe posate, tentando di incastrarle con la parte interna del gomito, usando l'avambraccio come appoggio e avambraccio destro ed il proprio fianco come sostegno. La mano mancina, ora libera, si allungherebbe in direzione del capo della donna, intenzionato a darle una lieve sistemata ai capelli sulla fronte con una rapida carezza. Si, la fermerebbe volentieri, per un altro bacio, per non farla andare da sola... Prende un profondo respiro che va a riempire i suoi polmoni. "Non pensare troppo. Sei molto più bella quando non lo fai." La lascerebbe ora andare, anche se a malincuore [End?]

Mattyase porta da mangiare a Mekura.
Poi il discorso ve avanti.