lezioni e prima parte della concia della pelle

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15:13 Mattyse:
 Forse passare la giornata intera all'accampamento non è una delle idee del secolo per il giovane, che definiva normalmente le sue idee alquanto discutibili. La giornata pare avanzare noiosa, il ragazzo si trova al di fuori di quello che potrebbe definire il suo alloggio, seduto a terra con le gambe incrociate, con la mano destra a reggere un libro mantenuto aperto dal pollice, mentre la mancina è posata sul ginocchio, avvolgendolo con il palmo e le dita. Ai piedi Mat indossa i soliti stivali alti, che catturano fino a metà stinco i pantaloni, quel giorno di colore nero. Il busto è coperto da una semplice t-shirt bianca, un poco spiegazzata. I capelli bianchi ricadono dinanzi al suo volto, senza però disturbare gli occhi ambrati che avanzano spediti nella lettura di un romanzo con il titolo in copertina, anche ben visibile. Il libro è il primo della triologia che ha catturato tutta la sua attenzione: il paradiso della pomiciata. Mai avrebbe pensato di innamorarsi in quel modo di un testo che non fosse di carattere scientifico, politico o storico... ma a quanto pare qualsiasi parola scritta può attirare la sua attenzione

15:23 Mekura:
 Il messaggio dalla sua copia è arrivato, con tanto di rotolo e la commissione di un mantello da parte di Yosai. Meraviglioso. Meno meraviglioso è la storia di quel ragazzo e di quello che sta subendo al villaggio, poi è normale se le persone scappano da condizioni come queste. Ad ogni modo, si trova nella tenda/laboratorio continuando a leggere nel suo bancone a gambe incrociate l'interno del rotolo con grande attenzione. Concludendo la lettura lo rimette a posto e afferrando un grembiule di cuoio si passa le bretelle dietro la schiena e le lega con delle stringhe di pelle rosso attorno alla vita sollevandosi in piedi nel processo. Si tratta di un grembiule di media rigidità ma spesso, questo perché oggi, con molta probabilità non arriverà al taglio, del resto le ha dato una idea per il mantello in questione ma voleva vedere cosa si potesse fare con questo, intanto studiare un po' cosa poteva ricavarcene con quello che ha. Sperava solo che fosse in buono stato. Va verso l'esterno della tenda poggiando su un tavolone da campo il rotolo che aprirebbe completamente su questo, in modo tale da'avere il sigillo di fronte a se. Poggiando una mano sopra questo, distendendo bene le dita in modo tale che la maggior parte della mano sia a contatto con la superficie, raccoglierebbe una certa quantità di chakra che coinvolgerebbe verso il palmo della mano, raccogliendo tale energia per poi comprimerla attraverso i punti di fuga e quindi verso l'esterno a contatto con il sigillo. Se tutto fosse andato per il meglio l'azione della donna dovrebbe scatenare una reazione che, permetterebbe il rilascio di quanto racchiuso all'interno. Sbiancherebbe ritrovandosi davanti non una pelle già squoiata, ma il vero e proprio animale: un grosso lupo, dalle ferite assenti, quindi ucciso a mani nude o con il veleno, considerando Yosai è verosimile il primo caso. <povera bestia> commenta la donna mentre fisserebbe il pelo della creatura, carezzandolo con le dita per poi infilarsi con queste al di sotto dello strato superficiale in modo da controllare il sottopelo e il "vello" dell'animale. Indosso la donna oltre al grembiule porterebbe una camicia di pelle anche questa marrone e un paio di pantaloni lunghi e neri a vita alta, insieme a dei guanti protettivi per le mani. Nessun orpello e nessun oggetto ninja con se dietro se non all'interno della sua tenda é li che osserva il cadavere della povera bestia mentre decide da dove iniziare e cosa fare. [2/4 per il sigillo 2/4 per il resto][ch on]

15:38 Mattyse:
 Gli ambrati occhi di Mat passano rapidi di parola in parola, giungendo al termine di una frase, seguita però da un'altra simile. Si tratta di un libro di cui la lettura è sconsigliata ad un pubblico minorenne a causa di contenuti di carattere sessuale, il bollino sopra, presente in alto a destra sulla copertina, è ben chiaro nel rivelarlo. Il ragazzo pare giungere proprio ad una di queste parti, a tradirlo sono le guance che assumono un lieve rossore, ma inizialmente non pare volersi fermare. Continua imperterrito la lettura, intenzionato però a raggiungere il termine della pagina, più che dell'argomento. E' sempre difficile ricordare ove è stata interrotta la lettura se non si ha terminato la pagina o almeno le due facciate! Saltati di parola in parola, finalmente gli occhi riescono a vedere un punto, posto alla fine di una di queste facciate. Prima ancora che il romanzo possa incuriosirlo tanto da dover continuare, Mat sfila il pollice per poi far pressione su entrambe le facciate della copertina con le restanti quattro dita, chiudendolo con un tonfo secco. "Meglio fare una pausa..." Parla fra se e se, sollevando lo sguardo prima di scuotere il capo intento a far ricadere i capelli ai lati, o almeno allontanarli dal proprio volto. I pensiero si perdono nella ricerca di cosa poter fare per occupare il tempo, le opzioni sono diverse, fra l'esercitarsi con le tecniche al cominciare una qualche passeggiata che con buone probabilità lo porterebbero in chissà quale altro posto rischioso, a giocare la pelle con un paio di dadi truccati. Scattato in piedi, l'ultima ipotesi pare essere quella più interessante, Mat inizierebbe così a camminare per l'accampamento, volgendo lo sguardo a destra e a manca, speranzoso di vedere qualcuno o qualcosa che possa fermarlo verso la sua ennesima marcia verso l'ennesima minaccia

15:53 Mekura:
 La Hyuga si sposta, andando a prendere i suoi materiali da lavoro: diversi coltellacci puno più lungo e largo dell'altro che lascerebbe ordinatamente sul tavolo. Poi, sollevando da terra la tela da concia la posiziona da parte e afferra la corda di canapa ruvida, alla quale vi porrebbe un cappio,semplice in uno delle estremità Lo posizionerebbe sulle zampe posteriori della bestia e lo raccoglierebbe tra le sue braccia per trasportarlo, lui e la corda verso un albero li vicino e poi, dopo un'ultima sistemata stringerenne il nodo, in modo da assicurare il lupo alla corda. Si inginocchierebbe nei pressi del tronco abbassandosi e lasciando dolcemente la creatura a terra, con rispetto e con dispiacere per quel destino. <eri davvero una bestia bellissima, cercherò di far vivere parte di te in quello che creerò> afferma verso il cadavere, sollevando la testa verso l'alto e individuato un ramo abbastanza resistente la donna prenderebbe la mira afferrando l'estermità senza cappio. Lo farebbe ondeggiare sotto il suo polso avanti ed indietro e prendendo abbastanza mira e carica per il lancio, solleverebbe il braccio e lancerebbe la corda in direzione del ramo prescelto cercando di mirare con una traiettoria alta, così che potesse superare il ramo e cadere a terra. Ove lo raccoglierebbe e piegando le ginocchia aiutandosi con il proprio peso e la forza delle braccia tiererebbe facendo ondeggiare il corpo a destra ed a sinistra in modo tale da mantanere l'equilibrio e allo stesso tempo sollevare il lupo a mezz'aria con la testa rivolta verso il basso. Fatto questo la donna continuando a tirare si dirige verso il tronco e lo legherebbe alla base del suddetto così che il cadavere rimanesse appeso senza il pericolo che le cadesse all'ultimo. Sospira presa dal lavoro facendo avanti ed indietro mentre, una volta tornata alla sua tenda, si infila in un taschino esterno i diversi coltelli che si è portata appresso e il raschiatore, lavora diligentemente senza mai fermarsi, non s'aspetta d'essere fermata del resto. [ch on ]

16:07 Mattyse:
 Ed è in quella sua ricerca, in cui cerca qualcuno che possa salvarlo da se stesso, che si avvicina agli alberi rivolti alla stradina di terra che lo avrebbe condotto verso la città, facendosi però catturare da un oggetto volante, lanciato da qualcuno non così lontano. Fermato il passo, gli occhi ambrati vanno a cercare l'oggetto, riconoscendo, con il dovuto tempo, una corda, che passa su un ramo che pare alquanto robusto. Da un lato di questo vi è legata la carcassa di un lupo. Mat non fa in tempo a volgere lo sguardo in direzione del lato opposto che il corpo privo di vita prende a muoversi, sollevandosi lentamente da terra, mantenendo il muso rivolto verso il basso. Inizialmente la scena fa accennare al ragazzo un passo verso le proprie spalle, eseguito con il piede destro che pare essere il dominante, ma gli occhi ambrati riconoscono una figura femminile che lega il lato opposto della corda che ha sollevato l'animale. Una risata, inizialmente lieve, colpisce il giovane che abbassa lo sguardo e scuote il capo, agitando lievemente i capelli; man mano che la risata continua, diventa sempre più forte, una risata isterica nata da chissà quale pensiero sbagliato e ridicolo che è stato fatto. "Ma a che diamine stavo... " Commenta fra se e se, continuando a ridere prima di portare il piede destro, da dietro al gemello, a davanti a lui, compiendo il primo passo verso la figura di Mekura. "Hey!" Tenta di salutarla ad alta voce, sollevando la mano mancina, mentre la destra, che ancora stringe il romanzo, viene lasciata penzolare lungo il fianco. "Vuoi una mano?" Chiede cercando di mantenere una discreta serietà, nonostante sia ancora vittima di alcuni spasmi dovuti alla risata precedente.

16:18 Mekura:
 Mekura S'abbassa e come ultima cosa prende una grossa bacinella di legno tenendola con entrambe le braccia arrivando vicino all'albero, di nuovo, si prepara al taglio ponendo tale bacinella alla base del lupo: non vi sono ferite e lei deve prima di tutto dissanguare l'animale e sventrarlo altrimenti i succhi interni dell'intestino della bestia, una bestia che, in quanto morta ha attivato il processo di putrefazione, potrebbero rovinare la qualità della pelle. si gira perplessa verso la provenienza della rista, lo fissa mentre tiene fermo il corpo dell'animale con entrambe le braccia. Lo guarda avvicinarsi senza dire assolutamente nulla, afferrando un lungo coltello da macellaio controllandone il filo. Corruga la fronte, riconoscendo Mattyse ancora preso dalle scosse della sua risata isterica. <non necessariamente> in realtà era come se volesse rivolgere la stessa domanda al ragazzo prima di guardarsi attorno e poi fare un cenno con la mano a questo. <Tienimi il lupo per la collottola, assicurati che la testa sia indietro, voglio un taglio pulito e senza troppo sangue in giro....ah...> guarda i suoi vestiti e poi con il coltello gli indica la sua tenda <prendi dei guanti e un grembiule come quello che indosso per lavorare, non voglio che ti faccia del male inutilmente e/o ti sporchi di sangue i vestiti> Dovrebbe essere facile trovarli dato che si trovano appoggiati all'esterno della tenda un secondo paio di guanti e un grembiule che al ragazzo starà un poco corto, non gli coprirà completamente le gambe ma almeno la sicurezza di non beccarsi una pugnalata al ventre ce l'ha. <come mai da queste parti?> domanda ironicamente per poi guardare in direzione del libro che terrebbe in mano il giovane, con una curiosa copertina che le ricorderebbe qualcosa di familiare. [ch on]

16:31 Mattyse:
 Un ampio sorriso nasce quanto viene riconosciuto dalla donna, che pare non aver effettivamente bisogno del suo aiuto, ma accettarlo in ogni caso. La prima richiesta che gli viene fatta pare semplice, avvicinatosi abbastanza, Mat poserebbe il libro sul terreno per poi allungare una mano verso la collottola del lupo, ma viene fermato successivamente a causa dei suoi abiti. Mekura ha ragione, il sangue non è facile da lavare, soprattutto quando questo è proprio il suo. "Va bene. Torno subito" Si volta così in direzione della tenda indicatagli, dirigendocisi a passo svelto, più simile ad una corsa leggera che ad una camminata. Preso il grembiule, è il primo che viene messo, posato davanti al ventre; questo pare essere corto per lui, così si avvolge la vita fra due lacci, o bretelle, intenzionato poi a usarli per legarsi l'indumento davanti alla pancia, in maniera per lo meno da coprirsi quelli che sarebbero punti delicati, quali cosce, ventre e parti ancor più delicate. Afferrati i guanti, Mat li mette voltandosi ancora verso l'insegnante, tornando da lei mentre la mano destra andava a mettere il guanto alla mancina, per poi far si che fosse questa ad aiutare la prima. "Volevo fare quattro passi." Risponde avvicinandosi alla carcasse del lupo, ove tenterebbe di afferrare la collottola di quest'ultimo con la mano destra e posare la mancina sotto al muso, se vi riuscisse, manterrebbe il capo dell'animale sollevato, regalando a Mekura la gola. "Era davvero bello..."

16:45 Mekura:
 Mentre Mattyese usa il suo tempo per prepararsi, la donna fissa dispiaciuta quella splendida belva tenendo le mani sulla testa di questo come se lo stesse consolando. Un gesto inutile e sciocco, ma in quale modo voleva far sapere quanto meno al corpo dell'animale che lo avrebbe trattato con l'attenzione ed il rispetto che merita. Un bel lupo come lui merita di continuare a correre, anche se sarà un uomo a indossare la sua pelle <spero che Yosai saprà meritarti...e che io ti possa dare una nuova vita> del resto, non come quella pelle umana che ha tenuto nascosta per tanto tempo e che poi ha regalato allo stesso Yukio con tanto di pacco postale ed un bel "fatti tuoi è più credibile che sia in mano tua che in mano mia" come messaggio...detto ovviamente con tutta l'eleganza della quale dispone. Appena l'allievo arriva, lascia che questo prenda posto e le offra la gola della carcassa. Mekura fissa per un secondo il ragazzo quando questo fa quel commento sull'animale. <si è bellissimo> sospira <di solito io non uccido gli animali per farne delle pellicce o materiali, non lo trovo particolarmente etico, sopratutto per quanto riguarda un lupo come questo, tendo a comprare le pelli dai mattatoi, in questo modo ho del pellame resistente e fresco. Però è una commissione e farò del mio meglio per rispettare il lavoro e la materia prima offerta...ma si spero che si reincarni in qualcosa di meraviglioso come lo è stato con questo lupo> detto ciò passando la lama del coltello lo affonderebbe sulla gola per fare un taglio netto dividendo la pelle, la carne e le vene. Il sangue inevitabilmente le finirebbe addosso, la maggiorparte sul grembiule ma uno schizzo le arriverebbe in faccia sulla gota sinistra. Non vi farebbe troppo caso. Allargherebbe il foro e lascierebbe la presa sull'animale, dandogli il tempo di scolare il sangue, facendolo sgocciolare verso il catino. <vorrei inventare una tecnica Suiton per il controllo del sangue, magari si velocizza questo processo e si ha un lavoro sicuramente più igenico> commenta ad altavoce guardando il fiume rosso che continua a scendere lentamente dal collo della bestia, poi con il grembiule laverebbe il coltello togliendogli gli eccessi di sangue e si rivolge a Mattyse <cosa stavi leggendo mentre facevi quattro passi?> chiede per far passare il tempo più che altro. <quando ha finito di sgocciolare poi lo apriamo, tin insegno un po' cosa conservare e cosa non conservare dell'animale che dici?> [ch on]

16:58 Mattyse:
 Le parole della donna sembrano essere cariche di dispiacere e malinconia, ma queste sono dovute all'effettiva perdita dell'animale o vi è sotto altro? Questa domanda Mat non si sente di farla, preferisce rimanere lì, con la collottola stretta nel pugno destro e la mano mancina che regge il muso della creatura per favorire il taglio, che successivamente diventa il far fuoriuscire il sangue dalla ferita inferta. "Cosa stavo leggendo?" Chiede conferma per quella domanda, mentre gli occhi ambrati si posano sul viso di Mekura, notando quella goccia di sangue che l'ha colpita. Non gli dispiacerebbe allungare una mano per cacciarla dalla sua gote, ma vede i due arti un po' occupati al momento. "E' un romanzo, pare il primo di tra... E' alquanto datato e non so nulla riguardo l'autore al di fuori del suo nome." Commenta tentando di star alla larga dal dire di quali contenuti tratti, nonostante il bollino situato sulla copertina lasci poco all'immaginazione. "Si grazie!" Risponde entusiasta di quella sua offerta, saper cosa buttare e cosa no, di una carcassa è un ottima lezione di anatomia, anche se non umana. Saper aprire un animale può tornare utile per la sopravvivenza, saper uccidere e pulire la carne prima di poterla mangiare... Vi sono tanti lati positivi in quello che la donna si offre di fare e rifiutare andrebbe contro i principi del giovane. Imparare quanto più possibile prima di morire. "Quel poco che so' è che per scuoiare un animale è consigliato partire dalle zampe posteriori, tracciare una sorta di anello e poi, con calma, scendere, dividendo la pelle dalla carne. Ma penso che sia più facile a dirlo che a farlo"

17:23 Mekura:
 <e bravo Mattyse, vedo che sai di cosa parli> afferma la donna mentre effettivamente si metterebbe a fare esattamente quello che ha detto il ragazzo: partendo dal centro delle zampe posteriori, la donna con un coltello lungo e affilato penetra la carne e compirebbe un anello attorno alla zona genitale andando poi a scendere verso il basso, aprendo il ventre arrivando fino al collo per poi poggiare il coltello da una parte e dedicarsi a sventrarlo inserendo un pugnale più corto all'interno della carcassa. <ah ah> commenta per quanto riguarda la lettura senza chiedere troppo al riguardo. <come va l'allenamento?> e quasta volta parla del suo percorso come ninja <hai ricevuto le nozioni per quello che riguarda il chakra e le altre accademiche?> domanda verso il ragazzo guardandolo di sfuggita, prima di tornare a quello sporco lavoro. Prende un lungo respiro inalando, purtroppo gli odori della carcassa appena aperta, fa una leggera smorfia ma a furia di abituarsi a quell'odore ormai non le da fastidio come agli inizi. <lascia perdere il fegato dell'animale è pieno di batteri e parassiti, ci vuole troppo tempo per pulirlo e non ne vale neppure la pena, un'altra cosa importante: la carne dei lupi come quella di molti predatori non è il massimo per l'essere umano: la puoi mangiare ma non la riusciamo a digerire correttamente, conseguentemente c'è il rischio di vomitare e prendersi altre malattie simpatiche come la rabbia...te la faccio molto semplice, la lezione non è su questo> Afferrerebbe l'intestino e le frattaglie interne rimaste, mostrandogliele <bisogna sempre spurgare e lavare le interoria, sono utili per creare fasce sottili una volta seccate e trattate, un tempo servivano anche per certi tipi di cordame ma francamente preferisco il filo di cotone cerato: è molto più resistente> li divide lasciandoli a terra nell'erba dove non si possono "asciugare" dal resto del sangue rimasto sulle pareti della carne e continua con la spiegazione <il cuore cerca di salvarlo sempre, le fibre che si possono ricavare da questo sono molto spesse e dure, hanno moltissime funzioni, poi tolti i polmoni e le restanti interiora ci occuperemo di staccare la pelle dai muscoli e i muscoli dalle ossa> commenta la donna seriamente mentre continua la procedura. <ti interesserebbe diventare un conciatore per caso?> chiede la donna senza guardarlo [ch on]

17:45 Mattyse:
 "Te l'ho detto no? Meglio sapere un po' di tutto." Risponde a quella sua prima affermazione, osservandola poi eseguire quel primo taglio, seguito da un affondo. La donna può essere abituata a quel tipo di odore, ma Mat non lo è, fa fatica a non voltare lo sguardo e la smorfia che si impossessa del suo viso ne è la prova. Gli occhi ambrati, nonostante l'espressione disgustata presente sul volto, rimangono fissi sulle mani di Mekura mentre va a prendere le interiora del corpo e li estrae. "Quindi il fegato è meglio evitarlo. Il cuore va bene per le fibre ed è sconsigliato mangiare carne di carnivori selvaggi." Riassume rapidamente lui nel tentativo di saldarsi quelle nozioni in fronte, sicuro che un giorno possano essergli utili. "L'intestino non può avere nessuna utilità? Dopo averlo pulito, chiaramente." Chiede incuriosito dalle possibili opzioni e usi dei diversi organi. E' sollevato da come la donna lascia ricadere l'argomento del libro, sviando il discorso. "In realtà no. Però anche saper scuoiare e pulire un animale è una conoscenza utile. Potrebbe tornarmi utile saper scuoiare un coniglio, cosa poter mangiare e non, o saper prendere della pelle per scaldarmi. Con la fortuna che ho è meglio saper tutto!" Esprime così il suo parere, facendo un passo indietro prima di accucciarsi sulle gambe, piegando le ginocchia e mettendosi sulle punte dei piedi per mantenere l'equilibrio. "Quanto riguarda le lezioni... Si, mi è arrivato il materiale. Ho provato la tecnica della trasformazione ma da solo non sono riuscito ad ottenere nessun risultato."

17:57 Mekura:
 <Per l'intestino, come ho detto prima si può fare dell'ottimo cordame, anche con i tendini si possono fare diverse cose> Quando sente le motivazioni per la quale questo vuole imparare da lei cosa sta facendo Mekura sorride divertita <allora non ti servo io, ti serve un cuoco e non un cuoco qualsiasi ma qualcuno di specializzato nella selvaggina, anche un coniglio può essere mortale per il tuo corpo se non lo tratti bene e...io lo so spellare bene, ma di certo non vado a mangiare la carcassa> commenta la donna continuando il lavoro passando poi ad un coltello piatto e largo. Inizia così ad infilarsi sotto, tra la pelle ed i muscoli, iniziando a segare per separare, con calma e pazienza sempre più spazi partendo dalle zampe fino al groppone, una tecnica che le richiede più minuti del solito ma, si tratta di una pelle pregiata, deve fare le cose con calma. <ah> commenta per quanto riguarda le lezioni e le difficoltà nella tecnica della trasformazione. <dimmi un po' che cosa hai fatto con quella tecnica? come hai provato a trasformarti e in che cosa hai cercato di trasformarti> chiede la donna incuriosita dal fallimento dell'allievo mentre continua a staccare sempre più la pelle dai muscoli con la prima che inizia a penzolare ad ogni strattone che da la donna durante la lavorazione. <perché non mi fai vedere? richiama il chakra Mattyse poi vediamo quale è il problema principale> e con questo parte una lezione accademica improvvisata ma, perché no del resto [ch on]

18:21 Mattyse:
 Si era perso la spiegazione di cosa si possa fare con l'intestino, ma riesce così a farglielo ripetere. Mat annuisce con il capo come risposta, per lasciar intendere che ha capito i possibili utilizzi di quelle interiora. "Bhe, un cuoco specializzato in selvaggina non sarebbe male, come un cacciatore per poterla cacciare. Ma questo non vuol dire che tu non mi possa dare informazioni utili no?" Chiede sollevando un sopracciglio, volgendo ora lo sguardo verso il pugnale che andava a separare la pelle dai muscoli. Che si tratti di pelle pregiata è evidente anche lui, anche se per lui qualsiasi pelle non danneggiata è da trattare come tale. "Eh? bhe..." Ed ecco che alle informazioni richieste sulla tecnica che viene colpito da un po' di timidezza. "Ammetto di averti usato come soggetto..." Risponde prima di accennare ad una risata, nervosa. Mat scuote il capo lievemente il capo, facendo ballare così i capelli che perdono qualsivoglia forma. "Non lo so. Non avevo uno specchio per darmi una conferma ma avevo la sensazione di non esserci riuscito..." Sospira prima di tornare in piedi, scuotendo ancora il capo, ora per cercare di riprendersi, lasciando indietro la timidezza. I piedi prendono la distanza delle spalle, mentre entrambe le mani vengono sollevate e portate all'altezza del plesso solare, ove formano il sigillo della capra. La donna si è offerta di assisterlo nel capire dove abbia sbagliato, quindi perché non approfittarne? Mat andrebbe a cercare le due energie, quella mentale e quella fisica: quella mentale, costituita dai pensieri, dai ricordi e dalle emozione, verrebbe ricercata all'altezza della fronte, e le verrebbe associato un colore verde acqua. Quella fisica a contrario, costituita dalle forze dei propri muscoli e del proprio corpo, verrebbe ricercata all'altezza della vita ed associata ad un colore roseo. Se riuscisse a trovare le due energie, il ragazzo proverebbe a compattarle in due sfere distinte, per poi cercare di portarle entrambe al petto, all'altezza del plesso solare, ove tenterebbe di farle incontrare e mischiarle. Se Mat ci riuscisse, avrebbe completato l'impasto del chakra, nuova energia che andrebbe a circolare nel suo corpo. [Tentativo impasto chakra 4/4] [Chakra 10]

18:44 Mekura:
 quando sente che l'aveva usata come modello per la trasformazione la donna, letteralmente, ammicca. E non è qualcosa di tranquillo no: furbescamente gli angoli delle labbra si allungano verso l'alto, lo sguardo si assottiglia e l'espressione generale che usa è come se gli stesse domandando "ma davvero?" mentalmente. Rimane per un lungo momento in silenzio, finendo di fare quello che deve fare: arriva a separare la pelle dai muscoli e la adagia da una parte, con la parte scuoiata rivolta verso la terra in modo che sgorgasse i fluidi ancora presenti. <mi lusinghi Mattyse, davvero, anche se mi viene da pensare che tu lo abbia fatto...con "cattive" intenzioni> lo prende un po' in giro continuando a fissarlo apposta per metterlo a disagio. Intanto il denshi riesce nell'impasto e Mekura spiega i motivi per la quale non è riuscito a completare la tecnica <la tecnica della trasformazione si basa tutto sulla conoscenza e la focalizzazione mentale di una immagine: prendi una mela ad esempio: hai mai provato a focalizzarti su una mela? prova a descrivermela così, a memoria. come la vedi? è sferica o un pochetto bombata sulla parte superiore? gialla pastosa con un succo dolce e corposo o rossa e succosa. Quali dettagli? non è solo rossa o gialla, ma ha anche delle sfumature no? ha un modo di brillare alla luce del sole, ha anche una texture con quei puntini più scuri verso il picciolo e come è fatto? come lo immagini quel piccolo punto legnoso? ha una foglia? quanto è lungo il gambo ha un aspetto ruvido?> afferma la donna cercando di far capire l'esempio al ragazzo <Ecco vedi quanto può essere complesso descrivere una mela? immagina un essere umano: non ci sei riuscito perché ancora non mi hai ben impresso nella memoria, non mi conosci abbastanza per poterlo fare e non avevi nessuna mia immagine per aiutarti> ecco il problema. La tecnica della trasformazione è magnifica per le infiltrazioni ma ha bisogno di meticolosa preparazione. <dato che ti piace prendere le mie sembianze perché non provi ora> Si allontana dalla carcassa e si mette in bella vista di fronte a questo <eccomi qua, fatti un giro attorno alla mia figura, studiami per bene e poi esegui la tecnica, vediamo se è solo questo l'errore> [ch on]

19:02 Mattyse:
 Ed è in un primo momento che il colore rosso riconquistò le guance del giovane, che però non ha nulla da nascondere, motivo per cui riesce comunque a reggere lo sguardo della donna. La strana espressione della ragazza, d'altro canto, scioglie la tensione che rapidamente si è posata sulle spalle dell'allievo, strappandoli una flebile risata. "Non mi mischiare con gli altri. Se proprio devo pensare a qualcosa di simile vengo a chiederti una cena no?" Chiede divertito, mantenendo un lieve tono ironico, ma senza esagerare, non si sa mai, magari un po' di fortuna! la spiegazione della donna è esaustiva, non ha mai pensato quanto possa essere difficile avere in mente anche semplicemente una mela... E lui ci ha provato con una persona con cui non ha parlato così tanto. Per forza non ci era riuscito. Mat annuisce appena il capo, tenendo gli occhi ambrati verso di lei. Questi vanno a studiarne la figura, partendo dai piedi, salendo poi sulla figura coperta dal grembiule e osservando questo attentamente, cercandone qualche dettaglio, come le bretelle rosse che si legano alla sua vita. Ancora lo sguardo va a salire, lentamente, cercando di catturare i dettagli del suo aspetto, anche quello più piccolo e stupido, come la macchia di sangue che ancora è sul suo volto. Il ragazzo prende a camminare, spostando il piede destro verso sinistra, permettendogli di superare il gemello, cercando di disegnare un cerchio con il suo passaggio per poter osservare l'insegnante con maggior attenzione e da più punti. "Ci posso provare." Annuisce appena con il capo, andando lentamente verso le sue spalle, ove osserva il passaggio delle bretelle di quel grembiule.

19:20 Mekura:
 Insomma, Mekura si mette a ridere alla risposta pronta dell'allievo. SI mette a ridere a sua volta allegramente portando le mani sui fianchi e sollevando le spalle. <ah bhe, del resto cos'è una guerra senza una bella cena no?> non era proprio il momento di fare questo tipo di cose ma scherzarci sopra in modo innocente non è nulla di terribile, certo, lei è sposata e con figli, ma non è mai morto nessuno per uno scambio di battute. Sospira malinconica quando pensa a loro, ai suoi figli e in minima parte anche al marito: chissà come se la stanno cavando? dal messaggio della sua copia abbastanza bene ma, le mancano, le mancano molto. Sta ferma immobile mentre questo le gira attorno controllando i dettagli della sua figura: la sua altezza, il colore dei capelli, il modo in cui tiene i capelli, la forma del viso, gli occhi, il byakugan rilassato al momento, il collo lungo la corporatura sottile ma atletica, le vecchie cicatrici sparse un po' ovunque nel corpo, pallide come è pallida la sua pelle, bisogna fare attenzione per notarle, poi gli abiti che porta e non sarebbe male copiare anche il carattere di come appoggia il peso sul terreno, come il fianco destro sia spostato verso il basso e la gamba di quel lato regga la maggior parte del suo peso al momento. I lineamenti eleganti ma stranamente taglienti per essere una Hyuga queste sono delle caratteristiche che potrebbe enotare Mattyase osservandola. Il sangue sul viso non se lo è ancora pulito e un vecchio rivolo di minuti prima ha lasciato una scia di sangue accennata come la bava di una lumaca seccata al sole. [ch on]

19:50 Mattyse:
 Gli occhi ambrato sembrano voler divorare la figura di Mekura, intenzionati a studiarne ogni singolo centimetro, o almeno a provarci. Sono tanti i dettagli da tenere a mente, il ragazzo deve decidere in quale punto poter fermare la sua osservazione, cosa che farà variare la fatica con cui dovrà immaginarsela. Se riuscisse a trovare l'angolazione giusta, di fatti, riuscirebbe a far meno affidamento alla memoria, avendo gran parte dei dettagli davanti a se, usufruendo dell'immaginazione e dei ricordi per un numero minori di elementi. "Bhe, quale sarebbe il senso di lottare se non per qualche minuto di pace e felicità?" Reputa le due cose collegate, lottare, faticare e rischiare la vita in fondo che senso possono avere se poi non si usa ciò che si ha vinto per godere dell'esistenza? Battute, sicuramente, ma le battute tengono sempre un fondo di verità. Mat ha deciso, si riposerebbe davanti alla donna a cui sfoggia un ampio sorriso. "Va bene. Rendiamo le cose più divertenti?" Chiede intenzionato a fare l'ennesima battuta, però questa è più paragonabile ad una conseguenza. "Se ci riesco, verrò a romperti le scatole per mangiare qualcosa insieme. Qualcosa di diverso da un panino." Quella sua proposta è priva effettivamente di un punto interrogativo, sicuro che la risposta sarà negativa e che dovrà quindi impuntarsi per ottenere qualcosa. Fatto un profondo respiro, le mani vengono sollevate all'altezza del petto, posate dinanzi al plesso solare nel sigillo della capra. Mat tenterebbe di spostare il chakra all'esterno del proprio corpo, sopra la propria pelle come una patina. Tenterebbe di ricoprirvi così la propria figura, come fatto per la moltiplicazione la prima volta, ma senza staccare l'energia dal corpo. Gli occhi puntati su Mekura vanno a disegnarne i dettagli nella propria mente, dai capelli neri, che sembran corti in un taglio a caschetto, agli occhi caratteristici degli Hyuga. Andrebbe a disegnare nella propria mente il naso della donna e le sue labbra, tentando di lasciarci anche quella macchiolina di sangue con cui si è sporcata ed il percorso da essa fatto. Pian piano il ragazzo scenderebbe lungo la figura, aggiungendo a quella immagine il grembiule, stretto alla vita dalle bretelle, che lo avvolgono per poi unirsi in un nodo. Mat chiuderebbe gli occhi, se non ricorda, può sempre crearlo, no? Aggiungerebbe così dettagli a lui familiari alla figura che starebbe creando: due sandali ninja ai piedi e sotto il grembiule una lunga gonna di un colore verde che va a coprire gli arti inferiori. Sono quelle le sembianze che cercherebbe di prendere, usufruendo del chakra portato sulla propria pelle per tentare di variare la propria sagoma e le proprie sembianze. [Tentativo uso tecnica della trasformazione] [Chakra 10-2]

20:35 Mekura:
 <concordo> non c'è nulla che possa ribattere e se anche ci provasse a fare la saggia forzatamente risulterebbe solo una sciocca. In questo caso non ha nulla da dire, è pienamente d'accordo, ma del resto non è lo stesso significato del vivere? Quando sente quella richiesta Mekura solleva un sopracciglio, sogghigna e rimane a fissarlo per vedere come verrebbe il risultato. Non ribatte alla proposta, annuisce ma rimane in attesa a guardare il risultato sempre con quel sorriso ironico sul volto.Mekura sogghigna al risultato e si avvicina a questo scuotendo la testa <apprezzo il tentativo ma ti insegno una cosa: non immaginare quello che non vedi, se non lo vedi non lo riprodurre> spiega la donna andando ad alzare il grembiule mostrando i pantaloni neri a vita alta. <perché per quello che non vedi devi pensare a due cose insieme: devi "disegnare" me e poi devi pensare a qualcosa per coprire , si può fare, tu lo hai fatto ed il risultato non è malaccio per essere una prima volta> sogghigna la donna <ma ci vuole pratica per questo: non fare cose che possono minare la credibilità della tua trasformazione> Detto questo afferra la pelle, la piega e guarda di nuovo il ragazzo. <allora, cosa vuoi invece del solito panino?> domanda verso questo invitandolo a mangiare all'interno della sua tenda, ci sarà un'"ottima" cena nella mensa dello squadrone, ma chissà magari c'è qualcosa di differente nel menù del solito. QUalunque cosa avesse scelto a quel punto la donna si spiccerebbe a mettere la pelle ad asciugare in un trespolo e subito dopo a prendere il sangue per metterlo in grosso calderone d'acciaio, penserà domani a eliminarlo.Si pulisce e si rivolgerebbe a Matteyse <allora, vuoi rimanere?> [end]

21:11 Mattyse:
 Non riceve risposta per quella sua offerta lanciata senza il tempo di risposta, però sembra apprezzare l'idea. Conclusa la tecnica, osserva la donna avvicinarsi e proferire l'ennesimo consiglio, non può darle torto, ma vi sono diversi pensieri che lo investono, uno è più forte degli altri e non può che uscire dopo aver visto i pantaloni sotto agli indumenti della Hyuga. "Ho preferito andare a immaginazione e avere qualcosa sotto... Che mancarti di rispetto." E' una risposta sicura, mentre il sorriso è mantenuto lieve sul volto. Il peso si sposta sulla gamba destra, piegando in quella direzione il bacino nel tentativo di imitare la posa della donna. Ed ecco che lei da una risposta per quella proposta, alquanto positiva e sicura, invitandolo all'interno della tenda. Ma non era quello che pensava Mat, che scosse appena il capo. "Oh no. Dammi il tempo di preparare qualcosa da mangiare. " La osserva mentre va a recuperare gli attrezzi e i vari oggetti utilizzati durante la giornata. "Sarò sicuro di farti mangiare qualcosa diverso, o per lo meno reputabile speciale." Si volta ora il ragazzo, prendendo a camminare in direzione del proprio alloggio. Preso dai pensieri, forse la felicità per aver strappato qualche sorriso alla Hyuga, si dirige al proprio alloggio, senza recuperare il libro con cui si era presentato. "Torno presto!" [End] [Chakra on]

Mekura sta lavorando per Yosai intanto arriva Mat che chiede aiuto per la trasformazione.
FInisce con una cena.