Hitori de

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14:37 Tenshi:
 Buio. Oscurità. Yami. Quella notte, lei ha abbracciato quella parte di sé. Ed è diventata un tutt'uno con essa. Ne ha assaporato gli angoli nascosti. Ha bruciato il suo passato. Un fuoco nero, che non si spegne. Un vortice d'aria, che lo alimenta. Un vortice scuro in cui lei si è tuffata. Occhi blu notte che scrutano i movimenti attorno a lei. Chi la conosce sa che quegli occhi non sono mai stati così scuri. In essi, non vi è più luce. Le spalle sono poggiate contro la corteggia di una mangrovia. E' seduta su una grossa radice che viene fuori dal terreno paludoso. La foresta di mangrovie non è certo un luogo sicuro per una ragazzina. Eppure, lei è lì. E pensa. E riflette. I lunghi capelli rosa, unico tocco di colore, sono raccolti in una coda di cavallo alta. Stavolta, il suo coprifronte nero lo tiene legato al capo, dove è sempre stato, a mo' di fascia. Ha deciso di combattere quella guerra. Per se stessa. Non più per l'amore di qualcuno. Perché, assaporando quell'oscurità, ha assaporato il potere. E ne vuole di più. Sempre di più. Vuole diventare più forte. Vuole dimostrare al mondo che può farcela anche da sola. Che non ha bisogno degli altri. Non più. Gli occhi blu notte oggi sono contornati da una leggera matita nera, che li mette in risalto. Indossa semplicemente un top nero a maniche lunghe e dei pantaloni larghi, anch'essi neri, che si stringono in vita ed alle caviglie. Sulla coscia destra tiene legate delle fasce elastiche bianche che reggono il portakunai nero. Ai piedi porta delle scarpe di tela nere, logorate dal tempo e dall'uso. Il polso sinistro, al quale di solito teneva legato il bracciale rosso che Onosuke le aveva regalato, quest'oggi è libero. Nessun bracciale lo contorna. Le mani, velocemente, verrebbero portate al petto, congiungendole e formando il sigillo della capra. Immaginerebbe, a quel punto, due sfere: una nera, l'altra viola. La prima, all'altezza della fronte, simboleggerebbe la propria forza spirituale. Da cosa è composta quest'ultima? Semplicemente, dal proprio buio. E' la vera essenza di sé. Quell'essenza che per troppo tempo era stata celata agli occhi altrui ed ai propri. La seconda, all'altezza del ventre, rappresenterebbe la propria forza fisica. Essa è composta da tutti i suoi sforzi. Da tutte le volte in cui si è impegnata al massimo. Dal potere che, poco alla volta, la rosata va acquisendo. E comincerebbe a far roteare le due sfere, dapprima sul loro asse. Poi le spingerebbe, l'una verso l'altra, all'altezza del petto. Qui, in un vortice scuro, cercherebbe di unirle, formando una sola sfera: quella del Chakra. Unica parte di lei che brilla ancora. E, se il richiamo fosse andato a buon fine, quella grande forza invaderebbe ogni sua cellula. E lei ne assaporerebbe la forza. La potenza. Un respiro, prima di sciogliere il sigillo della Capra. Un respiro, prima di abbracciare nuovamente ciò che è diventata. Yami. [Tentativo richiamo del chakra][Chakra 30/30][equip: 3xshuriken - 3xkunai - 1xcarta bomba - 1xfuuda con tronchetto sigillato]

15:05 Meijii:
 Dopo avere passato tutta la mattinata ad allenarsi, e avere pranzato con una grossa ciotola di Ramen, il Genin di Kusa, si è diretto, ad esplorare la forsta di mangrovie di Kiri, muovendosi rapidamente qui e la, per la foresta. Meijii è un ragazzo di sedici anni ed è alto un metro e ottanta centimetri con un fisico allenato, dei capelli verdi piu lunghi su lato destro della testa e più corti su quello sinistro della stessa sono tenuti lontani dagli occhi dal coprifronte di Kusa, una bandana in tessuto elastico verde scuro sale dal collo non completamente tesa arrivando a coprire il naso e la bocca del Genin fasciando anche il retro della testa sin sotto le orecchie, si possono vedere facilmente gli occhi azzurro ghiaccio che risaltano subito nella fascia di pelle scoperta tra la bandana e il coprifronte, al momento indossa, come praticamente ogni giorno, un completo da allenamento verde scuro con una grossa fenice fiammeggiante stampata sulla schiena del completo, le cui ali fiammeggianti circondano entrambe le spalle del giovane genin finendogli sul petto, porta un ombrello per chiodi legato alla schiena nel proprio fodero, una katana azzurra nel suo fodero azzurro con nel centro puntini azzurri sul fianco destro, una protezione in metallo e cuoio decorato con delle fiamme giallo arancioni uguali a quelle delle ali della fenice, copre totalemente l'avanbraccio destro di Meijii, mentre la mano destra è protetta da un Guanto Ninja decorato con un tema sullo stesso stile, al fianco sinistro una tasca portaoggetti con fumogeni, carte bomba, una bomba di luce e tonici di varia natura, su ogni coscia è fissato un porta Kunai e shuriken, con 9 shuriken a spirale a destra di cui uno con una carta bomba e uno con una bomba di luce e nove shuriken speciali a sinistra di cui uno con una carta bomba e uno con una bomba di luce. sull'avambraccio sinistro è presente un porta shuriken, con 9 shuriken speciali al suo interno. Una volta che si sarà addentrato nel bosco a sufficienza andrebbe a fermarsi e a prendere un respiro profondo e quindi una volta alzate la mani alla volta del centro del proprio petto provare a comporre il sigillo della Capra, e andare a provare ad immaginare di raccogliere la propria energia fisica da tutte le cellule del proprio corpo e a concentrarla, provando a plasmare in una sfera bianca, e quindi andando a immaginare di raccogliere e concentrare la propria energia mentale, cercando di raccimolarla tutta e provare a concentrarla e plasmarla in una sfera Nera. Per poi nel caso ci fosse riuscito, provare a fare ruotare su se stesse le due sfere cercando di mantenerle intere e integre, e mentre prova a farle ruotare su se stesse provando a non farle disperderle nel mentre, andando quindi se ci riesce, a provare a muovere le due sfere una contro l'altro, provando a muoverle verso il centro del proprio petto, provando a farle collidere e a farle ruotare una dentro l'altro cercando di farle fondere in una sfera unica, come Yin e Yang, nel tentativo di richamare l'esplosiva energia di cui ha bisogno per potersi allenare o difendersi all'interno di quel bosco, e quindi sorridendo andrebbe ad addentrarsi ulteriormente all'interno del bosco, fermandosi solamente quando una chioma Rosa richiama la propria attenzione e una volta arrivato nei pressi dei rosei capelli in questione, si guarderebbe solamente attorno, attentamente, muovendo le proprie iridi di ghiaccio, lungo tutta la figura della ragazza, per poi potere aggiungere solamente con un sorriso <Buongiorno, anche voi qui ad esplorare la foresta?> alla volta della ragazza dai rosei capelli, prima di posare la mano sul pomolo della katana al proprio fianco e tornare a sorriderle, <io sono Meiji un Genin di Kusa, tu?> chiederebbe con un sorriso alla volta di Tenshi, tenendo fisse le proprie iridi sul viso della ragazza. [4/4 Tentativo di richiamo dell Chakra] [Chakra 20/20] [Ombrello di chiodi, katana azzurra, 9 shuriken a spirale di cui uno con cata bomba e uno con bomba di luce, 18 shuriken speciali di cui uno con cata bomba e uno con bomba di luce, 3 tonici salute tonici chakra, 5 salute e 3 charka speciali, guanti ninja, vambracci, 5 fumogeni, 8 carte bombe, 1 bomba di luce, Veleno composito speciale, coprifronte di Kusa.]

15:38 Tenshi:
 Cosa farà da adesso in poi? Vivrà per sé. Quella notte ha preso una decisione. Una decisione che condizionerà il suo futuro. Quella notte, lei è rinata. La sua anima si è macchiata di nero. E sente di non aver più bisogno di nessuno. Perché lei non vuole più venir fuori da quel buio. Perché lo ha fatto suo. Lei è l'oscurità. Quella stessa oscurità che Kioshi le aveva mostrato quella notte. Quella stessa oscurità che nascondeva dentro, nelle viscere. Quell'oscurità che aveva sempre cercato di sopprimere. Adesso, è la parte portante di sé. Aveva capito che non c'era bisogno di uscirne. Andava solamente accettata. E quell'intuizione era stata giusta. Perché adesso sta meglio. Perché adesso sente di non dover contare più sulla forza degli altri. Può contare, semplicemente, sulla propria forza. Il futuro è ancora incerto. Ma è indolore. Già lo percepisce. Quel dolore che la stava divorando, è scivolato via, senza lasciare tracce. Senza lasciare motivi per essere triste. I legami sono stati spezzati. Si è liberata da quelle catene. Si è liberata da ciò che non la lasciava trasformare in farfalla. E adesso, quelle ali, nere come la pece, si spiegano in volo. E lei sente l'aria sul proprio volto. E la respira, come se non avesse mai respirato prima d'ora. Come se non avesse mai vissuto fino a quel momento. Fino a quella notte. Fino a quell'incontro che le ha aperto gli occhi. Kioshi, lei si ricorderà di te. Perché tu l'hai aiutata a tirar fuori quelle ali. Ed a volare via, finalmente libera da ogni cosa. Da ogni incertezza. Da ogni timidezza. Da ogni emozione. Da ogni legame. Lui l'ha aiutata a vedere oltre la propria debolezza. A mostrare quel cuore coraggioso. Quel cuore da guerriera che ha dentro. Le ha donato una nuova personalità. Poi, qualcosa la distoglie dai suoi pensieri. Una figura si avvicina verso di lei. Una figura completamente... verde. Un colore così strano, quello. Un colore che, ormai, non fa più parte di lei. E lei non fa nulla. Lascia che il ragazzo s'avvicini, restando immobile, a fissarlo con i suoi occhi color della notte. < Voi? > uno sguardo a destra, poi a sinistra. Eppure, le sembra proprio di essere sola. < Meiji, genin di Kusa, io sono Yami >. Non dice il proprio villaggio d'appartenenza. Non ve n'è bisogno. D'altronde, basta già il suo coprifronte con il simbolo di Konoha a palesarlo. < Sei il mio grillo parlante per caso? > tagliente, come una lama. Schietta, come non lo è mai stata prima. Ovviamente, si riferisce al fatto che egli indossi degli abiti verdi, oltre che possedere capelli verdi. [Chakra on][equip lo stesso]

16:03 Meijii:
 Sorridendo alla volta di Tenshi, ascolterebbe quello prima domanda, guardandola direttamente negli occhi color della notte della ragazza, rispondendole <era a sottointendere che non sapevo chi foste, e non volevo combinare dei pasticci con i gradi, poteva, potevi essere la figlia di un Daymo o un ninja di grado superiore al mio.> direbbe solamente con un tono serio, che va via via scemando, ed ecco che quindi, tenendo i proprio occhi di ghiaccio sul viso della ragazza dai capelli rosa, e ascoltando quello che ha da dirgli, andrebbe a risponderle solamente con un sorriso e porgendo verso di lei la propria mano sinistra <Piacere di fare la tua conoscenza Yami.> . passa il proprio sguardo una seconda volta sulla figura intera di Tenshi, dicendole a quella ultima domanda, con la voce macchiata da un velo di dolcezza e gentilezza <la risposta dovrebbe essere, chiederti se pensi ti possa fare comodo un Grillo parlante di passaggio, in quel caso posso provare a fare quanto in mio potere di grillo parlante, per aiutarti, fornendoti un punto di vista esterno.> direbbe solamente guardando alla volta della ragazza con un sorriso, per poi potere aggiungere subitaneamente <Per quanto sia uno spadaccino ufficialmente, mi è già capitato di fare da grillo parlante, consulente o comunque tu vuoi chiamarlo ad alcuni ninja, durante questa emergenza, sui temi più disparati.> direbbe solamente con un sorriso, per poi potere aggiungere lentamente poco dopo <se pensi ti possa venire comodo un grillo parlante, o anche solamente un confidente, parla e vedremo se e come io possa provare ad aiutarti, a volte anche solo parlarne e sfogarsi potrebbe aiutare, a pensare la cosa da un altra prospettiva, se chi ti ascolta non ti giudica.> le direbbe con un sorriso pensando a come cambi il proprio occhi sinistro, e a come sia appropriata la cosa, con i lineamenti che si addolciscono, e un enorme sorriso che appare e perdura per alcuni secondo ancora, prima di sparire. [Ck On][ECP]

16:28 Tenshi:
 Gli occhi scrutano quella figura davanti a lei. Nessuna espressione compare sul volto della rosata. Nessun cambiamento. Impassibile, ascolta le sue parole. Ne osserva i movimenti. Fin troppo gentili. Sta parlando con una sconosciuta. Il ragazzo non sa chi ha davanti. Eppure, le mostra tutta la gentilezza di cui è capace. < Puoi darmi del tu >. E non aggiunge null'altro sul suo grado. Il grado non mostra chi sei. Chi sei viene mostrato da ciò che ti porti dentro. Lei porta l'oscurità. E tu, giovane Meijii, cosa porti dentro? La mano dello sconosciuto viene tesa verso di lei, aspettando che lei faccia lo stesso. Ma ciò non avviene. La genin si limita solamente a guardare i suoi occhi, freddi come il ghiaccio. Strano vero? Occhi freddi e personalità gentile. < Piacere mio > esclamerebbe, senza troppi fronzoli. E poi ascolta ancora il suo discorso. Lei non voleva certo che la discussione prendesse quella piega. Era solo una stupida battuta, la sua. E mentre il ragazzo dai capelli verdi continua il suo discorso, lei porta le mani al petto, congiungendole nuovamente, a formare il sigillo del serpente. Yami, cosa stai cercando di fare? Vuoi mostrargli la tua forza? Vuoi mostrargli la tua indipendenza? Ciò che vuole fare è, semplicemente, attivare la propria innata. Dimostrargli che si sta sbagliando. Che quel discorso a lei non importa. Immaginerebbe due sfere: una forte e dura, come la sua volontà, nei pressi del suo polso destro, che simboleggia il Doton, l'altra fluida e fresca, come l'oscurità, vicino al polso sinistro, che simboleggia il Suiton. Farebbe ruotare queste due sfere, spingendole con forza l'una verso l'altra. Non appena esse si toccherebbero, si unirebbero in un vortice veloce e creerebbero un nuovo elemento, fluido ma allo stesso tempo duro: il Mokuton. Il sigillo del serpente verrebbe sciolto. Meijii non noterà nulla di diverso in lei. Potrà solo vedere la composizione di quel sigillo. Null'altro accade subito dopo lo scioglimento. Perché tutto ciò che fa lei e far fluire il proprio chakra mokuton fuori dagli tsubo dei piedi, in un movimento costante ed invisibile al semplice occhio umano. Ed il chakra mokuton fluirebbe proprio all'interno della radice su cui è seduta. E si impadronirebbe di quella mangrovia. La farebbe sua. Come un tutt'uno di natura ed oscurità. La radice su cui lei è seduta, si nasconde sotto il terreno, proprio nei pressi del ragazzo. La sua intenzione è coglierlo di sorpresa. Infatti, farebbe muovere all'interno del terreno quella radice. Neanche questo potrà essere percepito dal ragazzo, intento nel suo discorso. Ma poi, dopo qualche secondo, egli vedrà chiaramente sbucare fuori dal terreno quella radice, che si allungherebbe, ai suoi piedi. E comincerebbe a vorticare, sempre più veloce, attorno alla figura dello sconosciuto. Ciò che la genin vuole fare, se egli non si spostasse, è bloccare completamente i suoi arti ed il suo busto con una semplice radice che si attorciglia attorno al suo corpo. < Ti sembro una che ha bisogno d'aiuto? > direbbe, con tono pacato, come se nulla fosse successo. [2/4 tentativo attivazione innata - 2/4 bloccaggio con radice][Chakra 29/30][equip lo stesso]

17:37 Meijii:
  [Foresta mangrovie] Ecco che quindi guardando la ragazza, andrebbe solamente ad aggiungere, <me lo ero preso già da solo il permesso di darti del tu, ma grazie della concessione> direbbe solamento con una lieve risata, andando solaente ad aggiungere poco dopo <la mia mano non mordeva, chiede il permesso prima di mordere, la ho addestrata bene, non morderebbe mai a caso, mi metterebbe nei pasticci.> direbbe solamente ridacchiando alla volta della ragazza, <comprendo appieno, il significato di Yin e Yang, azione e reazione> provando a rendere scenicamente la cosa andando a concentrare mentre parla, andando quindi a stringere con maggiore vigore il pomolo della propria spada e provare a richiamare il proprio chakra dalle riserve di tutto il proprio corpo, e solamente allora, proverebbe a farlo salire prima verso la testa mandandolo verso la propria fronte quindi a centrarlo tra i propri occhio, e poi a farlo salire su verso il centro della fronte, concentrandolo proprio sotto lo tsubo del terzo occhio, o perlomeno provandoci sempre mantenendo contatto con la propria spada, con cui andrebbe a provare a legare il proprio chakra, e se tutto avesse funzionato a dovere, l'occhio sinistro del giovane Genin perderà il suo naturale colore azzurro ghiaccio, sostituendovi al posto del normale colore il simbolo dello yin e dello yang, e indicandolo alla volta della ragazza direbbe solamente <Vedi, tu che combini di bello?> e lui ha visto la ragazza fare il sigillo del serpente, ma non vi ha prestato attenzione più di tanto, non pensando minimamente alla cosa, con tutte le informazioni non visive che gli arrivano direttamente dentro la testa, vede la radice sbucare, e sfoderando la spada, andrebbe a richiamare nuovamente il proprio chakra mandandone prima fuori da tutti gli tsubo del proprio corpo, senza espellerla con troppa violenza, provando ad avvolgere se stesso e la propria Komokuten di chakra, come a volere ricoprire ogni cosa con una patina bianca, e tenerla appiccicata alla propria pelle e alla propria spada divina,come una seconda pelle sino a quando non scatterà via e l'altra metà alla volta dei muscoli della gambe andando a provare a concentrare metà del proprio Chakra nei muscoli delle gambe, cosi da permettergli uno scatto maggiore come una gigantesca molla che viene caricata, andando a provare a rilasciare quindi la potenza esplosiva del chakra, dentro le cellule muscolari delle leve inferiori che dovrebbero consumarla in uno scatto, provano uno scatto all'indietro, per provare a evitare la radice,e provando a rilasciare al contempo quella patina bianca che ha vestito sino a quel momento, li sul posto, e trasformarla in una sagoma bianca aventi le forme del Ninja, che dovrebbe rimanre immobile nella posizione assunta dal giovane genin prima di sostituirsi. <attenta, qualcuno ci vuole attaccare o farci uno scherzaccio, se non hai bisogno di aiuto, preparati a difenderti.> direbbe solamente mettendosi in guardia dando le spalle alla ragazza, se fosse riuscito ad evitare la radice spuntata dal terreno <Provare a colpire di nascosto, è da vigliacchi? venite fuori e affrontatemi.> direbbe solamente alla volta di un ipotetico nemico, al di fuori dal proprio raggio di visuale. [2/4 arte divina sesto senso.][Arti Oscure primo passo: Kokuei][Tecnica sostituzione secondo tipo2/4 indietro di 3.125 metri velocità 75] [Chakra 13/20]

18:07 Tenshi:
 Osserva i suoi movimenti. Nel momento in cui lei ha composto il sigillo del serpente, lui non ha mosso un dito. Anzi, ha continuato a parlare e ridere come se nulla fosse. L'espressione della genin cambia, guardando la figura davanti a sé. Lo sguardo s'assottiglia. Gli occhi vengono ridotti in due fessure, che lo scrutano. Le labbra vengono mosse in un mezzo sorriso. Un'espressione che non ha nulla di dolce. Nulla di carino. Un'espressione evidentemente divertita dai modi di fare altrui. Continua ad osservarlo, soffermando il proprio sguardo su quell'occhio che cambia. Forse, si tratta della sua innata. Forse, anche lui vuole dimostrarle di essere abbastanza forte. Ma i suoi modi lo contraddicono. Così come i suoi pensieri. E, proprio nel momento in cui le radici spuntano dal terreno, lui le schiva, da buon ninja qual è. E, subito, le radici si ritirerebbero all'interno del terreno. E null'altro accadrebbe. Lei, facendo leva su quelle esili gambe, si solleverebbe, con un movimento fluido del corpo. Con passo lento, felpato, si avvicinerebbe a lui, fino a quando la distanza che li divide è di pochi centimetri. Alza il viso, avvicinandolo a quello di lui. I piedi sulle punte, per far sì che l'altezza venga colmata. Le dita della mano destra andrebbero a sfiorargli il petto, con un movimento cadenzato. Se lui le avesse permesso di avvicinarsi in quel modo, i loro volti sarebbero vicinissimi. < Kusano, non c'è bisogno d'aver paura > sussurrerebbe, quasi in modo sibilante. I piedi, adesso, tornerebbero a poggiarsi completamente al suolo. Il viso verrebbe allontanato da quello altrui. Ma le dita continuerebbero a sfiorare i suoi vestiti. I passi riprenderebbero lenti, inesorabili. Lo accerchierebbe, trovandosi ora alle sue spalle. Se lui non si fosse mosso, le dita avrebbero carezzato i suoi vestiti per tutto quel tempo. < Meiji, genin di Kusa, tu sei un ingenuo > un altro sussurro, rivolto allo sconosciuto. E' solamente un gioco. Un gioco di potere. Un gioco per far vedere agli altri la sua potenza. Che bel modo per coronare la sua rinascita. Ciò che è stato fatto a lei, adesso sarà lei a farlo agli altri. Lei non ha più paura. Sarà proprio lei, invece, l'oscurità che trasmette la paura. [Chakra 28/30][equip lo stesso]

18:45 Meijii:
  [Foresta mangrovie] ecco che quindi continuando ad assorbire informazioni non visive, da tutto attorno a se, la testa non si muove, gli occhi sono puntati sui rami alti di qualche albero di mangrovie, andrebbe a percepire Tenshi avvicinarsi a lui da varie angolazioni, come se la stesse guardando con più di diecimila occhi, potendo godere per la prima volta davvero della bellezza della ragazza, senza per questo perdere il quadro generale della situazione <se dovessero attaccarmi nuovamente rischierai se ti avvicini a me, lo sai?> chiederebbe solamente alla volta della ragazza con un tono velato dalla preoccupazione che una sconosciuta possa venire ferita nonostante innocente, ben conscio che se lui si accorgerà sicuramente di possibili attacchi rivolti alla propria figura, aggiungendo solamente poco dopo, <proverò ad avvisarti quando me ne accorgo, va bene? non vorrei che rimanessi ferita per un attacco rivolto originariamente a me, a prescindere da quanto sei forte.> chiederebbe solamente alla volta della ragazza sorridendole e abbassando la spada, con la punta verso terra per permetterle di avvicinarsi a se, e dirle solamente con un sorriso sente le dita della ragazza che lo sfiorano, in un modo diverso, esattamente allo stesso modo di come vede in questo, momento, sa che lo sta sfiorando sul petto, ma è una sensazione strana, è la prima volta che lo sfiorano in quel modo, è ne sta assorbendo ogni sfumatura e inquadratura <Non è paura, è la tensione della battaglia, nascono dagli stessi stimoli, ma mi spinge ad agire, non a scappare io lascio volontariamente che mi attraversi, cosi da potervi vedere il più chiaramente possibile attraverso.> direbbe solamente con un sorriso andando a portare il proprio volto leggermente verso il basso, nel tentativo di posare le proprie labbra sulla fronte della Genin della foglia provando a darle un piccolo bacio sulla fronte, lo fa perché sul momento gli viene quasi meccanico farlo, quasi fosse la cosa più giusta e sarà probabiilemente visibile da come lo fa. <la lascerebbe muoversi tutto attorno a se, seguendola sempre, <Perché sarei un ingenuo Yami di Konoha?> chiederebbe curioso, aggiungendo poco dopo <se non mi spieghi, non posso dirti se hai ragione o meno.> direbbe solamente alla volta della ragazza con un sorriso. <ma questa ragazza forte e che non ha bisogno di aiuto, sa di avere trovato un grillo parlante quando e se mai le servirà.> [Sesto senso 1][Chakra 12/20][ECP]

19:08 Tenshi:
 Quel gioco si fa sempre più interessante. Poco prima che lei si sposti alle sue spalle, lui gli lascia un bacio sulla fronte, incurante del pericolo che sta correndo. Meiji, senza rendersene conto, sta giocando con il fuoco. Sì, è proprio un ingenuo. Perché non sa che dovrebbe aver paura di lei. Non sa che lui è solamente la vittima di un sadico gioco della rosata. Una risata, a metà tra il sadico ed il malvagio, viene fuori dalle labbra di lei, che si trova alle spalle di lui. < Sei proprio divertente, Meiji >. Si sta fidando di una completa sconosciuta. La sta addirittura difendendo. Da chi? Beh, dai suoi stessi attacchi. < Non avrò bisogno dei tuoi avvisi > ed ancora lo sfiorerebbe, avanzando il passo e tornando di fronte a lui. Adesso le dita risalirebbero lungo il petto di lui, fermandosi al collo. < Mi ricordi proprio una persona che adesso non c'è più > sussurrerebbe, fissando quegli occhi color ghiaccio. Le ricorda Norita. Le ricorda la sua voglia di fare, di mettersi sempre in mezzo, di cacciarsi sempre nei guai. Di volerla difendere a qualunque costo. E lei proprio non sopporta più di essere difesa da qualcuno. Le domande del kusano, in ogni caso, rimangono senza risposta. Il volto s'avvicinerebbe nuovamente a quello di lui. E silenziosamente, lei farebbe qualcosa. Ciò che la rosata vorrebbe fare adesso è attivare il proprio Chakra medico, senza il quale non potrebbe fare nulla. Non può permettersi di pensare ad altro. Deve pensare solo al proprio lavoro, mettendo da parte le emozioni che cercano di assalirla in quel momento. La prima cosa da fare è cercare le due energie che compongono il Chakra ed estrapolare solamente l'energia fisica. Si concentrerebbe sulle proprie cellule, immaginandole come una connessione infinita di parti. In ognuna di esse scorrerebbe un grande flusso chiaro, il Chakra. Esso scorrerebbe velocemente, senza fermarsi mai, in ogni cellula, in ogni connessione, da ogni parte. La parte difficile viene adesso: deve cercare di distinguere le due forze precedentemente unite. Cercherebbe di delineare più chiaramente quel flusso chiaro. All'interno di esso, nonostante il chiarore emanato, noterebbe due colori, lievi: uno rosso, l'altro blu. Immaginerebbe di scavare più a fondo, di essere un tutt'uno con quel grande fiume: ecco che qui distinguerebbe chiaramente i due colori, più vividi adesso. Cercherebbe di tirare fuori parte del filamento di colore blu, ovvero quello che simboleggia la forza fisica. Rinvierebbe la parte della forza fisica prelevata verso la propria mano destra, la quale sfiora il collo del ragazzo. Tutte le dita, tranne indice e medio, verrebbero piegate. Le due invece rimaste dritte, si unirebbero, con forza. Meiji, il quale possiede un'abilità oculare, potrebbe vedere attorno a quelle due dita come un prolungamento. La forma è simile ad un bisturi. Una lama di chakra, piccola ed affilata, che si avvicina pericolosamente alla carotide del genin. Il naso di lei quasi sfiorerebbe quello di lui. < Non dovresti fidarti così facilmente degli altri > un sibilo, mentre le due dita vorrebbero semplicemente sfiorargli il collo. [2/4 osservazione - 2/4 bisturi di chakra][Chakra 18/30][equip lo stesso]

20:00 Meijii:
  [Foresta mangrovie] ecco che quindi continuando ad assorbire le informazioni non visive, vedrebbe la ragazza ridere e quindi parlargli sorridendole gli direbbe solamente <mi trovi divertente in senso buono?> e quindi aggiungere subito dopo, appena finito di ascoltare il dire della ragazza <contenta te, non ti avvisero, se tu non vuoi, era un modo per difenderci assieme mettendo assiemei i punti di forza di entrambi.> chiederebbe solamente alla volta della ragazza con un sorriso, andando a vederla girargli attorno e sentirla muovere le dita sul proprio corpo. per poi quando lei gli dice che gli ricorda qualcuno che non c'è più direbbe solamente alla volta della ragazza con un sorriso <spero che si qualcuno che ti piaceva o stava simpatico e non qualcuno che non sopportavi, posso sapere di chi parli, cosi vedo se è lo stesso di volta scorsa.> chiederebbe solamente alla volta della ragazza con un sorriso, aggiungendo solamente poco dopo <non starai osando un po troppo?> chiederebbe alla volta della ragazza con un sorriso, quando prende a sfiorargli il collo, per poi assimilare indice e medio unite e una lama di chakra, che esce da esse, adrebbe subito a provare a prendere e spingere via da se il braccio della ragazza dal proprio collo, verso l'esterno, con la mano sinistra, e se gli fosse risuscito aggiungerebbe solamente <quello non mi piace.> direbbe solamente alla volta della ragazza, facendo sempre se fosse riuscito ad allotanare la mano di lei dal collo, un breve scatto indietro mettendosi in guardia <Cosa sono questi scherzi, decidi, se vuoi continuare a parlare o inziare a combattere.> direbbe solamente alla volta della rosata. [Sesto senso 1] [Chakra 11/20] [ECP]

14:36 Tenshi:
 Il ragazzo, inizialmente, sembra ancora non capire le intenzioni di lei. Lei che, in quel momento, sta solo giocando. Meiji è la sua preda. E lei lo graffia con i propri artigli. Artigli velenosi. Artigli che non aveva mai tirato fuori prima d'ora. E più quella situazione va avanti, più le piace. Le piace aver potere sugli altri. Perché lo ha sperimentato solo adesso? Dovrà ringraziare Kioshi anche per questo. < In senso fin troppo buono > risponderebbe alla sua prima domanda. Perché quel ragazzo è un po' come Norita. Glielo ricorda proprio. Troppo buono. Troppo disponibile. Perché comportarsi in modo così gentile con una sconosciuta? Lei non lo capisce. Eppure, anche la rosata era così. E adesso non sa spiegarsi i suoi comportamenti passati. Perché ha assaporato un altro lato di sé. Quello più bello. Quello più travolgente. Yami. E si sente potente, come non lo è mai stata prima d'ora. Si sente forte. Si sente in grado di affrontare qualsiasi cosa. E le piace. Le piace quell'oscurità. Perché è lei stessa quell'oscurità. E le dispiace averlo scoperto solo adesso. Le dispiace aver patito le pene dell'inferno, quando in fondo era così semplice affrontare la vita. < Io me la cavo anche da sola, caro Meiji > sussurra, mentre il suo volto è accanto a quello altrui. Le dita scivolano ancora sul suo collo, poco prima di creare il bisturi di chakra. Sta gustando ogni attimo. Ogni secondo. Ogni lato di quella nuova sé. L'oscurità è diventata la sua linfa vitale. E' come una droga. Non può farne a meno. Perché è diventata un tutt'uno con essa. E non se ne può più separare. < Non importa chi fosse > taglia corto quel discorso sopra Norita. Non importa più. Non adesso. Perché il legame è stato tagliato. E lei non prova più niente per lui. Solo rabbia. Perché è stato troppo buono. E quella bontà, probabilmente, lo ha divorato. Come stava facendo anche con lei. E, mentre il bisturi adesso si avvicina alla carotide del kusano, egli finalmente apre gli occhi. E la genin lascia che lui allontani il braccio di lei. Perché era proprio questo ciò che voleva. Che lui non si fidasse di lei. Perché fidarsi fa sempre male. Adesso lui si allontana. Gli occhi blu notte della kunoichi vengono ridotti in due fessure. Lo scruta. < Non era uno scherzo > stava giocando sì, ma se lui avesse continuato a fidarsi, come se niente fosse, lei lo avrebbe ucciso, senza pensarci < Adesso hai capito perché non dovresti fidarti degli sconosciuti, Meiji di Kusa? > una tonalità melodiosa, sibilante, in quella foresta di mangrovie. La mancina viene poggiata sul fianco sinistro, mentre la gemella si abbassa. Egli potrà vedere come il Chakra che prima circondava indice e medio adesso non ci sia più. Infatti, ella proverebbe a ritirare il proprio chakra medico. Andrebbe a ricongiungere la forza fisica che era stata espulsa, quel filamento blu, alla forza spirituale. E adesso, silenzio. [Chakra 17/30][equip lo stesso]

15:20 Meijii:
  [Foresta mangrovie] ecco che quindi guardando alla volta della ragazza, ripeterebbe le sue parole <In senso fin troppo buono.> ripetendole, provando a capirle meglio, per poi potere aggiungere solamente <quasi tutti, se la cavano bene anche da soli, ma una volta che si possiedono propria fondamenta stabili che ci facciano resistere a tutto lo schifo che il destino ci potrebbe tirare addosso allora e solamente allora, se troviamo persone con cui ci si completa, che sia in combattimento o in altro, potremo crescere più facilmente come persona e avere qualcuno con cui farci forza nei momenti più impegnativi o delicati, ma questa è la mia visione> direbbe solamente alla volta della ragazza, poi arriva quel tentativo di tagliargli la gola da parte della ragazza e tutta quello che ne consegue, con lei che lascia che il ragazzo allontani quella lama traslucida dalla propria gola lui che si allontana dalla ragazza e si mette in posizione di guardia, con la spaa divina, punta verso il basso leggermente inclinata verso Yami <Devo considerarlo un attacco e considerare te solamente un nemico da abbattere, dal momento che non era uno scherzo idiota?> chiederebbe estremamente serio e funereo, alla ragazza mentre assorbe infomazioni da tutto attorno a se, in forma non visiva, tenendo sotto controlla la ragazza a 360 gradi con la stessa facilità con la quale respira, <Spiegamo per quale motivo un mio presunto alleato, un Ninja della Foglia voleva tagliarmi la gola?> chiederebbe solamente alla volta della ragazza, con tono serio, mentre la destra stringe maggiormente l'impugnatura dell'arma. <non dovrei fidarmi degli sconosciuti? quel coprifronte dice che non sei una sconosciuta quanto un alleata, quel coprifronte è la più importante e sicura delle presentazioni, e quando i nostri villaggi sono alleati, la più vera dichiarazione di comunione di intenti.> direbbe solamente alla volta della ragazza con un sorriso <sino a che indossi il coprifronte di un villaggio alleato, sei una mia alleata, non una sconosciuta qualsiasi, è una dichiarazione di comunione di intenti e fedeltà al proprio villaggio anche nelle alleanza che stringe, indossare un coprifronte. Non è solamente un pezzetto di metallo su una bandana, è un simbolo, forse il simbolo più potente di tutti in tutto il mondo ninja, quindi spiegami, Yami perchè volevi attaccarmi riparandoti dietro di esso o ti dovrò considerare un mio nemico, e agire di conseguenza.> direbbe solamente alla volta della ragazza. [Sesto senso 1][Chakra 10/20][ECP]

15:49 Tenshi:
 Lo sguardo blu notte è fisso su quello di lui. Quello è uno scontro silenzioso di ideali. Uno scontro tra due opposti. E' come se davanti ai propri occhi ci fosse lei stessa. Quella stessa Tenshi che si fidava troppo degli altri. Che li abbracciava. Che li consolava. Senza dare peso ai propri sentimenti. E poi, mentre gli altri rinascevano, lei si distruggeva. Ogni giorno di più. E' davvero questo ciò che vuoi, Meiji di Kusa? Stringere legami, sapendo che poi ti distruggeranno? Solo a questo servono. A null'altro. Perché più il tempo scorre, più tieni agli altri. E dopo? Cosa succede quando quella persona a cui tieni tanto si allontana da te? Tu muori. Lentamente. I tuoi pensieri diventano i tuoi fantasmi. E ti perseguitano. Di giorno, di notte. Senza darti tregua. E' questa la realtà. Non ci sono né vincitori, né vinti. Solo sopravvissuti. Dilaniati da sensi di colpa. Coperti da ferite. < Gli altri ti distruggono > è tutto ciò che direbbe, rispondendo all'osservazione del ragazzo. A cosa è servito stringere legami? A nulla. Quei legami l'hanno semplicemente portata sull'orlo del precipizio. E lei brancolava, senza fiato. Perché il fiato glielo avevano portato via. Poi, aveva tagliato quelle corde che la legavano agli altri. E aveva potuto fare un respiro profondo. Quell'aria che gli altri le avevano tolto, è stata lei stessa a riprendersela. E sembra che, fino ad ora, non abbia vissuto. Sembra che la sua vita sia cominciata solo quella notte. Perché quella notte ha conosciuto il piacere di vivere. Il piacere di vivere per sé. < Meiji, la vita è un gioco. Il vincitore è solo colui che è riuscito ad affilare meglio le unghie >. Solo ora riesce ad assaporare la bellezza di quei sibili di Kouki. Solo adesso capisce quanto siano importanti quelle parole. Parole che non sono state gettate al vento. Parole che adesso ha fatto proprie. E lei sta ferma, davanti a lui, senza attaccare o solo pensare di farlo. Segue i suoi movimenti, come un felino che punta la preda. < Anche i kiriani indossano un coprifronte >. Meiji, capisci cosa sta cercando di dirti? Forse i suoi modi sono sbagliati. Forse quel gioco è fin troppo sadico. Ma i suoi pensieri, adesso hanno una base solida. Non può più fidarsi di nessuno. Non può più stringere legami. < Eppure, alcuni di loro stanno dalla parte del dio >. Ricorda al kusano quella grande verità. Perché anche Kiri è un'alleata di Konoha. Ma, stavolta, si era schierata dalla parte sbagliata. < Indossare un coprifronte, non vuol dire essere una brava persona >. Un sorriso sadico le si disegna sul volto. Quello che ha detto è semplicemente la verità. E lui non potrà negare queste parole. [Chakra 16/30][equip lo stesso]

17:35 Meijii:
 il Genin dai capelli verdi assorbe da tutto attorno a se, informazioni non visive, osservando la ragazza a 360 gradi e tutto quello si trova a dieci metri da se, con la stessa facilità con la quale respira, <ho conosciuto svariete persona da quando sono Diventato Genin qui a Kiri, persone distrutte e devastate dalla perdita delle fondamenta sulle quale avevano costruito tutto il proprio essere, tutto loro stessi che era diventato macerie, o era prossimo a divenirlo, persone che si sono fidate di me e hanno fatto affidamento su di me proprio grazie al coprifronte che indosso, a tutta la miriade di cose che significa. la più potente della quale è il senso di unione che porta ad unire tutte le persone che lo indossano.> , andrebbe solamente a dire lentamente <Gli altri ti distruggono dici? cosi come la mancanza completa di altri, vivere indossando esclusivamente la bandiera di un ideale o la mancanza totale di uno qualsiasi in cui credere ed identificarsi.> chiederebbe solamente alla volta della ragazza lentamente <ho conosciuto persone distrutte, con dubbi sul futuro o sul proprio scopo nella vita, che avevano perso le proprie fondamenta e ora si sentivano persi e senza una scopo nella vita, ho imparato da queste persone e dato loro consigli per quanto mi fosse possibile, e posso dire con certezza, che, se tu puoi costruire sugli altri le tua fondamenta, andando ad usarli per provare a costruire il tuo futuro, ma difficilmente queste costruzione, anche se tra le più belle mai realizzate, resisteranno al primo scossone che gli darà il destino o alla separazione tra te e chi avrai usato come fondamente per te stesso.> direbbe solamente alla volta della ragazza con un soriso <se tu costruisci il tuo futuro, solamente su te stessa, tutti gli altri possono aiutarti a migliorare, il destino può aprire buchi nei muri o scoperchiare il tetto, ma tutti assieme potrete riparare i danni, dal momento che difficilmente cadrà tutto al suolo e divverranno tutte macerie.> direbbe solamente alla volta della ragazza <Come ninja nessuno ti insegnerà come superare le difficoltà della vita, Come direbbe Sosachi, Io sono convinto che solamente tu puoi imparare e decidere come fare. Gli altri ti distruggono se tu li metti prima di te stessa, ma ti potrei fare esempio di persone distrutte completamente dalla mancanza di questi altri.> direbbe solamente alla volta della ragazza <Yami, la vita non è un gioco, tutti venderebbero metà della propria anima,perché la propria vita diventi un gioco, Istantaneamente, La vita non ha regole fisse, è molto peggio di un gioco non ha la vittoria come scopo, solamente il viverla al meglio possibile provando a raggiungere i propri obbiettivi,e spesso a chi vuole Vincere a tutti i costi, non resta altro che solamente una vittoria temporanea, perché ci saranno sempre altre persone più giovani con più cose da sacrificare per dire di avere vinto uccidendosi e sacrificando ogni cosa bella della propria vita, mentre chi vuole solamente vivere e muoversi verso i propri obbiettivi, che vinca o che perda avrà sempre cose positive, nel passato nel presente e nel futuro a cui appigliarsi e non solamente cose negative da usare come carburante per abbattere il prossimo che la pensi come lui che vuole strappargli la vittoria. che poi cosa è la vittoria, in una cosa complessa e complicata come la vita Yami?> chiederebbe solamente alla volta della ragazza dai capelli rosa. <Anche i Kiriani hanno un coprifronte certo, e noi da alleati siamo qui ad aiutare quelli che non sono alleati con il falso dio> direbbe solamente alla volta della ragazza con un sorriso <Non ti starai paragonando a delle persone che hanno tradito tutto il loro villaggio, tutti quelli che indossano un coprifronte della nebbia, le persone che credono in loro e loro stessi, prima di tutto> e quindi andando ad osservare meglio la ragazza aggiungere solamente <il coprifronte è un simbolo, puoi decidere di rispettarlo e onorarne il significato, o provare ad usarlo come un arma, la scelta è solamente tua, ma tu non stai indossando un coprifronte della nebbia in questo momento, e non ci sono sostenitori del Dio tra chi indossa quel coprifronte a che io sappia.> [c.ON.][ECP]

23:37 Tenshi:
 Tutto ciò che lei fa in quel momento è ascoltare. Ascoltare quelle parole così sincere da parte sua. Che non sono altro ciò che lei pensava prima della sua rinascita. Anche lei ci credeva. Anche lei credeva d'aver bisogno degli altri per sopravvivere. Si era appoggiata a quelle persone. Come se fossero l'unico motivo per cui continuare a vivere. Perché non c'era più nulla di quella vita che le andasse bene. Non c'era più nulla che la facesse stare tranquilla. Onosuke era l'unica persona che manteneva la sua mente stabile. E quando poi era stato costretto ad allontanarsi, lei era crollata. Ed è stato proprio in quel momento che ha abbracciato un nuovo lato di sé. E' stato proprio in quel momento che ha trovato una ragione per vivere: se stessa. Vivere la vita, solo per il piacere di viverla. Senza più contare sugli altri. < Anche io la pensavo come te > esclama, infine. Guarda i suoi occhi, sfidandolo con lo sguardo. Cercando di comunicargli che quelle sono solo parole gettate al vento. Perché presto quelle fondamenta crolleranno. Perché puoi reggerti solo da solo. E gli altri, nel momento del bisogno, ti abbandoneranno. Magari non per loro volere. Ma soltanto perché il destino lo voleva. Perché il destino voleva farti sperimentare la solitudine. Quella solitudine che non ti fa dormire la notte. E poi, capisci che puoi contare solo su te stesso. < Ma non è andata bene >. Qualche passo verso di lui. Se Meiji glielo permettesse, la mancina si poggerebbe sul petto di lui. < Ho capito che potevo contare solo su me stessa >. Altri passi, lenti, per affiancarlo, mentre le dita sfiorerebbero ancora i suoi vestiti. Il gioco è appena finito. Yami si è stancata della sua preda. < Io non sono una nemica > esclamerebbe, cercando di incrociare nuovamente il suo sguardo. < Io sono solo l'oscurità > ammetterebbe, solo infine. Oscurità. Yami. Questo è ciò che è diventata. Questo è ciò che lei è adesso. Questo è ciò per cui lei vive. < Affila le tue unghie, Meiji, genin di Kusa > un sibilo sospeso nell'aria, che fa risuonare le parole dette da Kouki quel pomeriggio sul Monte dei Volti. < Impara a vivere da solo >. E, se lui non avesse nient'altro da aggiungere, continuerebbe a camminare, sparendo all'interno della Foresta. [END]

00:05 Meijii:
  [Foresta mangrovie] ecco che quindi guardando alla volta della ragazza, con un minimo di sforzo andrebbe solamente a posare i proprio occhi in quelli di Yami e sorridendole, direbbe solamente con un sorriso <e se la pensavamo in maniera uguale, ti va di vederci una volta, e raccontarmi cosa ti è successo e cosa non è andata bene? potrebbe aiutare me, e magari aiutare entrambi come cosa, credo> direbbe solamente con un sorriso, andando a lisciarsi il completo da allenamento <ti stavo dicendo che ho trovato un sacco di gente che fondava se stesso su altri, io vengo da una lunga solitudine, durata un sacco di anni, ho costruito chi sono, solamente su me stesso e so di potere contare su me stesso se è necessario, ma preferisco e sono certo che gli altri possano aiutarci a migliorare noi stessi, sempre, anche nella cattiva sorte e a rendere la nostra vita molto migliore.> direbbe solamente con un sorriso, per poi potere aggiungere poco dopo avere sentito la ragazza parlargli <non sei una mia nemica ma mi hai attaccato.> direbbe solamente per poi potere aggiungere solamente con un sorriso, lasciando che lei le tocchi il petto, pronto a colpire se lei facesse un qualche scherzo strano. <le mie unghie sono affilate, molto affilate, ma se tu colpisci chiunque ti passi affianco, perdono il filo, e non colpiranno con efficacia ogni volta che sarà davvero necessari e so già vivere da solo...> direbbe solamente alla volta della ragazza <posso tornare con te, e farti altre domande mentre torniamo? mia devi ancora spiegare perché volevi attaccarmi? e mi piacerebbe sentire la tua storia Oscurità incarnata, Kami e di come sei diventata Oscurità.> direbbe solamente alla volta della ragazza. <tu sai vivere da sola, e contare solamente su te stessa, senza stravolgere te stessa?> [chakra 8/10] [ECP] [Sesto senso 1]

Yami e Meijii si incontrano nella foresta di mangrovie. Yami fa cose, Meijii non capisce, ma alla fine trovano un punto d'incontro: saper vivere da soli.