{六尾の尾獣}

Quest

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Siamo arrivati all’epilogo di questa storia, signore e signori. Prendete posto nella platea perché i vostri occhi osserveranno quanto un’anima dannata dalla sete di potere può spingersi oltre ogni limite imposto dalla natura per raggiungere il proprio desiderio. Ciò che vedrete sarà la storia di un’entità che è arrivata a toccare il cielo grazie alla sua immortalità. Ora il suo sguardo intravede l’infinito dello spazio però. Il braccio si allunga in alto perché vuole raggiungerlo. Non gli basta avere quel che già possiede. Troppa ambizione potrebbe essere fatale. Si finisce per essere vittime di se stessi. Oggi il fato ha deciso che qualcuno dovrà morire in questa ultima pagina macchiata dall’inchiostro dello scrittore. Un desiderio per un’anima, no? L’anima di Kimi non è stata presa e il prezzo di quel patto non è stato pagato. Nemurimasen, credi che te la caverai così? Un patto con un Demone è come fare un accordo con il Diavolo. Non puoi sfuggire ad esso. Il suo potere è troppo superiore all’essenza della tua immortalità. Entra in quella caverna che si dipinge davanti ai tuoi occhi. La roccia contorna quell’ingresso che nulla mostra. L’oscurità si cela oltre ad esso. Puoi sentire solo un odore acre che si percuote nel tuo olfatto. Entra qui dentro, cammina nel buio e percorri un sentiero stretto. Puoi sentire quelle pareti umide tramite il tatto delle tue mani. I tuoi occhi iniziano ad abituarsi a quella oscurità. Inizia a vedere le forme di quel che si palesa davanti al tuo sguardo, puoi vedere quella roccia che si protrae lungo il corridoio. Una luce più accesa può essere intravista 10 metri davanti a te, anche se un leggero velo di nebbia non ti permette una visione completa di ciò che c’è. <Cosa sei venuto a fare, essere umano? Cosa cerchi in me?> la voce di un Demone inizia a risuonare nella tua testa. Si domanda il perché tu sia lì. <Hai scelto di continuare la tua strada, nonostante ti avessi avvertito della morte che sarebbe giunta su quella donna. Non conta niente per te lei? Non sei capace di vivere un legame oltre te stesso?> un legame che unisca altro oltre alla tua anima con il corpo che decidi di possedere. Cosa c’è oltre a questo, Nemurimasen? Mostra con le tue parole ciò che i tuoi occhi vedono nell’immortalità della tua esistenza. Dimostra chi sei. Oltre quei dieci metri, arrivi in un ampia sala priva di qualunque ostacolo. Roccia sul pavimento, roccia sulle pareti. Quest’ultimi sono pervasi da quel liquido viscoso che ti ha accompagnato per tutto il tempo. Quella bava cola dai muri in roccia della stanza in cui ti trovi. La temperatura si abbassa e lo puoi percepire. Sei solo, in quello spazio che ha un raggio di 20 metri dal suo centro. Questa è la distanza che ti separa da quel punto. È tempo di cominciare adesso, Nemurimasen. [Quest | Tempo libero | GO!]

21:36 Hanae:
 Katsumi. E' un uso comune dei pescatori del villaggio della Nebbia dare un nome alla propria esca, normalmente qualcuno a cui si è voluto bene, qualcuno di perduto. Sarebbe stato strano portare con sè chiunque, dentro questa caverna. Persino Hanako è rimasto indietro ed è attualmente irraggiungibile, sotto il peso di un ordine superiore. Ma più d'ogni cosa, è strano sentire il cuore stringersi, per l'Insonne. La saliva è immobile alla gola mentre si trascina con il residuo di graffi e ustioni passando per il lato di quella caverna poc'anzi raggiunta. Non s'è più guardato indietro, rispettando completamente se stesso. Prima di muovere l'ultimo passo nell'oscurità ha alzato il mento al cielo, così da poter condividere con i Kami l'ingannevole gioia diffusa dal crepuscolo primaverile. Prima d'entrare nella grotta è stato sfiorato da un puro velo di malinconia, ma appena mosso il primo passo..Ogni cosa è svanita. Un brivido gli ha attraversato il corpo ed ha automaticamente resettato quel sentimento. Lo sguardo s'abbassa sui piedi, nei quali ancora scorre il chakra residuo dal rilascio. S'alza appena, raggiungendo la vita, dove son legate le poche sacche contenenti i suoi tonici e sigilli potenzianti. La mano sinistra tiene fermo l'obi, mentre la destra slaccia la sacca poco fa citata per farla cadere a terra, producendo un tonfo sordo. Si lascia alle spalle ogni cosa entrato lì dentro, se non i vestiti indossati. Nella camminata che precede il fermarsi di fronte alla luce viene pervaso da un dolce sentimento di tregua. E' mosso da un gaudio che soltanto i più illuminati buddhisti o i più fanatici potrebbero comprendere. Aspira oggi a diventare artefice di qualcosa di superiore. E come nascondere la propria ombra di fronte ad un'entità nata dalla separazione di un potere primordiale? Non può. Ed infatti la voce giunge al proprio udito completamente aspettata, nel momento in cui i propri sensi vengono stimolati non fa altro che affilare appena lo sguardo. Il gioco derivante da azioni e reazioni tra la sua sensibilità verso le cose esteriore è ormai stato stabilito su una trama precisa di esperienze dirette. Non ha idea di come potrà vincere questo confronto, ma è completamente certo di una cosa: non può perdere. Le labbra si schiudono ed entrambe le braccia s'alzano all'altezza del petto, uno scatto repentino nel quale per un momento va a incrociare le dita per comporre un sigillo. Per un momento valuta il rilascio di un genjutsu, ma subito dopo gli arti cadono lungo i fianchi, riportando il chakra a riposo. Non sta venendo attaccato. E' un test nel quale la trasparenza è requisito minimo per muoversi. "Sono qui per voi, Rokubi." Arresta il passo, valutando quella coltre di nebbia e assimilando informazioni sullo spazio presente; certamente la stanza deve avere una certa dimensione, per tenere al suo interno il bijuu. Contempla quello spettacolo senza lasciar da parte le percezioni, avendo avuto problemi con le bolle. "A lungo ho contemplato la natura, al punto dal vedere in me soltanto il palpito di tutto il creato. " Lo stesso pensiero che ebbe nel momento in cui aprì gli occhi in questo corpo. Quella profonda sensazione di respirare assieme al Mondo. D'essere tutto e parte di tutto. "Voi siete necessaria per raggiungere la mia metamorfosi ideale. Essere albero che assorbe con le sue radici i fermenti sotterranei, imitando con le mie cime il verbo dell'oceano. " Non è questa una vita superiore? S'apre e snuda completamente, facendosi avvolgere da una ebrietà capace di trasfigurare quella grotta in spazio vuoto ed illimitato. Gli occhi s'alzano, intenti, cercando d'osservare di più. { chakra on } {con sè ha solo il rotolo con il sigillo}

Stanotte, non puoi affidarti solo al fato. Lascia che la fortuna entri in gioco. Lancia un dado del valore di 100. Pari, il gioco è nelle tua mani. Dispari, no.

Hanae tira un D100 e fa 95

Ogni cosa viene lasciata indietro. Kimi, la donna che lo ha sempre amato e che darebbe la stessa vita per veder compiere i desideri di lui. Hanako, quell’anima gemella che esegue i suoi ordini attendendo immobile il Nemurimasen. La sacca viene lasciata prima dell’ingresso in quella stanza di rocce. È nudo davanti alla porta che conduce al Demone. Una solitudine in cui Nemurimasen ritrova un brivido di paura e, allo stesso tempo, quell’iniezione di adrenalina che lo spinge a proseguire. Ecco le sue parole giungere all’udito del Demone. È lì per il Rokubi, il Demone a sei code. L’umidità stagna il quella stanza e puoi sentire il freddo entrare nelle tue ossa. <Per chi?> la risposta non tarda ad arrivare all’orecchio dell’essere immortale. <Come può crescere l’albero se le radici sono marce? Dimmi, essere umano> risponde a quelle parole e nel mentre, i tuoi occhi possono osservare in lontananza un altro ingresso. L’oscurità non mostra molto ma lentamente una figura esce da essa. I suoi passi rimbombano nella stanza. E la tua anima non potrà che riconoscerla. Tu, Nemurimasen, vedrai con le tue stesse iridi la tua essenza in vesta umana. Nessun corpo di un’Uchiha, nessun corpo di questo fanciullo di cui hai preso possesso adesso. Ti sei mai immaginato nella tua essenza, Nemurimasen? Prima di ogni incontro, prima di diventare l’Insonne, prima che tutto questo viaggio ebbe inizio. Dona questa immagine al mondo intero e lascia che la tua figura si riveli per quella che è. Guardalo attentamente e potrai osservare qualcosa di diverso in lui rispetto a te. È paura quella che si riflette nei suoi occhi. <Nemurimasen..> la sua voce trema al porre il suo sguardo su di te. <Non credo sia una buona idea la strada che hai intrapreso.. C-Credo che dovresti fermarti, sì. Fallirai..> la sua voce debole giunge a te. Dimostra di aver più paura di te ma il suo discorso è deciso. Sa quel che sta dicendo. <Non possiamo raggiungere tutti i nostri obiettivi? Lo vuoi capire? Vuoi capire che non sei perfetto?!> il suo tono si alza decisamente mentre l’eco rimbomba per la sala. Che effetto ti fa vedere te stesso che non crede nelle vostre capacità? <La perfezione non esiste, Nemurimasen. Guarda Kimi..> ancora il nome di quella donna che sembra non volerti abbandonare. <Avevi giurato di ucciderla e, in entrambe le vite, hai fallito> nella tua testa sai a cosa si sta riferendo. Hai già fallito una volta e per questo non puoi essere perfetto. <Il fallimento è parte di te. Katsumi ha fallito.. Con Kimi hai fallito.. Tu hai fallito, me> ti chiama così ora per farti capire quanto siete simili. Il suo corpo si avvicina al tuo. Sembra non volersi fermare. <Non posso permetterti di fallire ancora.. Devo fermarti.. Solo io posso.. Ora. Adesso> la distanza si riduce a 10 metri ora. Le sue mani si portano al petto formando il sigillo del Drago. I suoi arti si muovono veloci e dalla sua bocca esce un forte getto bollente di fuoco pronto a colpirti in pieno. La velocità è elevata, il fuoco divampa verso di te. Il Demone è giunto a te, Nemurimasen. <Come potrai arrivare a me se non sei capace di convivere con te stesso, uomo?> la voce del Rokubi arriva mentre i tuoi occhi si accendono per le fiamme in arrivo. Sei tu il Demone ora, Nemurimasen. [Velocità 125][Quest | Tempo per difesa: 2/4 | Tempo libero | GO!]

23:42 Hanae:
 Forse la vita superiore è una libertà senza confini, una forma di solitudine fertile che permetta a chi la vive d'esser catturato dalle emanazioni più calde che il mondo ha da offrire. Ma la libertà, per uno shinobi, è inutile. E' necessario anche al più grande utilizzatore del chakra essere al servizio di una serie di principi chiamati Nindo. La via del Ninja di Nemurimasen richiede perpetuo sacrificio, ed è quello che avrà. Nudo d'ogni elemento non necessario reclina appena il mento al giungere di quella secca risposta, di quella sfiducia automatica nei confronti di un'anima che per quanto libera dal cerchio del Samsara è pur sempre rinchiusa dentro un corpo umano. Per chi? Le labbra s'allungano appena, ricordando un fattore essenziale, qualcosa che in effetti viene destato dalle parole artificiose del Demone. "Per l'Albero del Mondo. Non ha bisogno di crescere più di così." Le vecchie radici e la terra assorbono troppi nutrimenti, sarà questo a renderlo marcescente? Tra analogie e metafore, si ferma, spostando gli occhi verso la figura in entrata. Più alta, caratterizzata da quello stesso corvino nei capelli e da un corpo per metà velato nelle ombre e per metà in - metaforiche - fiamme. Una figura che non fa fatica a riconoscere, come specchio distorto della propria essenza. Indubbiamente un'illusione, ma sa di non poter far altro che affrontare quella prova come gli viene presentata. Sarebbe poco gentile fare il contrario, se non propriamente infattibile. Ascolta quelle parole e apre bene gli occhi, come se si trovasse sbigottito di fronte ad elementi che ne turbano la pace. In quei primi istinti dona ogni cura a quel dire, cercando effettivamente il tasto dolente che scopra i propri deboli nervi. Ma quanto tutto è quasi completamente esplicato, l'ardore ingannevole nel proprio sguardo decade, ritrovando in fondo a quel riflesso di sè stesso l'inquietudine e lo scontento del passato. Le palpebre s'abbassano e il naso s'arriccia, per la prima volta alza il mento, fissando quell'entità con infinito sdegno, come se... stesse guardando spazzatura. "O Demone...Le parole non possono penetrare in me. E' completamente inutile; Tutto, di me, è già rivelato. " Non ha bisogno di nascondere alcun dubbio o turbamento, perché nulla di tutto ciò lo turba. Quel che appare come un rifiuto della propria umanità, è invece il completo e totale abbraccio di sè e dei propri ideali. La completa pace ed armonia dei sensi, la sua coscienza è pulita, Demone. E perfetto o meno, le sue azioni sono nobili. Osservando l'intenzione altrui, che possa o meno essere una prova, prosegue immediatamente a inspirare profondamente per gonfiare la cassa toracica, nel tentativo seguente di far confluire una gran quantità del proprio chakra all'altezza delle ghiandole salivari. Lì, tenterebbe dunque di manipolare il chakra per renderlo suiton: vorrebbe generare così delle sfere che verrebbero soffiate fuori dalla bocca, un ammasso estremamente denso e violento d'acqua che ingigantirà per impattare contro il katon altrui. Fuoco contro tre sfere d'acqua...il risultato sarà vapore, forse. "Non temo me stesso, ma questa..è una pallida imitazione." Sarebbero queste le parole di risposta all'ultima domanda del demone, con le quali tenterebbe di scattare repentinamente sbilanciando il peso in avanti, allo scopo d'affiancarsi e superare di qualche metro l'ombra creata, in un gesto simbolico. "Accettami e farò ciò che più desideri. Rifiutami e sarà il nostro nemico comune a venirvi a cercare. " Un esercito di qualche villaggio. Prima o poi, anche il demone dovrà affrontare la potenza dell'uomo come entità unita. Piccole scintille che assieme generano la più grande e possente fiamme, capace d'annichilire qualsiasi cosa. { Sfere acquatiche, 3 create - 15 chakra speso } { Portata: 12,5 metri } { 2/4 sfere acquatiche, 2/4 movimento AGI 30 }

Per accettarti, il Demone ha bisogno di una dimostrazione. Perchè sigillare il suo chakra nel corpo del primo essere umano che passa. Cos'hai di diverso da tutti gli altri, Nemurimasen? Perchè deve scegliere te? Non puoi cavartela con quell'affermazione. Non oggi, essere immortale. La tecnica di fuoco viene contrapposta alle tre sfere d'acqua create da lui. L'impatto provoca, come preventivato, una reazione chimica in cui il vapore nasce da quel contatto tra i due jutsu. Il gas si innalza tra i due Nemurimasen e con uno scatto, l'originale si porta oltre il corpo dell'opposto. Non lo guarda neanche. Lui dice di aver rivelato tutto ormai di se stesso. Non ha niente da nascondere. I Demoni però convivono con noi, Nemurimasen. Li abbiamo dentro. Proviamo ad ucciderli ma a volte un pezzo di anima rimane attacco a te. Non ti lascia finchè non decidi di affrontarlo. Forse tutto questo non ti tocca. Pensi che le parole non possano toccarti e forse hai ragione. Come può un essere immortale lasciarsi toccare dalle parole? <Ho bisogno di un umano, io. Non di certo di un Demone> queste parole arrivano al tuo udito direttamente dal Rokubi. La Lumaca a sei code preferisce esser sigillata in un corpo. Un corpo che abbia l'anima di un umano che possa comprendere cosa significa convivere insieme ad un bijuu. Il tuo sguardo ha superato il corpo del tuo opposto gemello. Guarda oltre quell'ingresso adesso. L'oscurità rivela un'altra ombra. Il suo crine azzurro si mostra ai tuoi occhi. La sua faccia sembra proprio quella di un bravo ragazzo, pulito, che non ha subito mai traumi nella sua vita. Lo riconosci, Nemurimasen? Si tratta di Kankri, certo. La sua figura si avvicina a te restando a 10 metri circa. <Ti ricordi la mia vita all'inizio? Ero così felice.. Prima che arrivassi tu> le sue parole sono dette con un tono sconsolato, molto intristito. <Tu invece non provi niente. Non provi emozioni, non provi sentimenti.. Niente. Nulla. Zero> il suo tono si accende diventando sempre più ostile. <Perchè hai sempre rifiutato l'amore? Perchè non ti bastava quello che io avevo?> si domanda mentre puoi osservare come il suo corpo si irrigidisce dalla rabbia. <Passerai la tua immortalità nella solitudine. Senza nessuno che ti ami, neanche quella donna che finirai per uccidere..> si rivolge nuovamente alla Doku. <E la tua immortalità sarà vuota> conclude di dire il Goryo verso di te. <La tua immortalità sarà nulla perchè la tua Giustizia non vale niente. Non sei il Giudice di questo mondo e non potrà mai esserlo> il Nemurimasen alle tue spalle riprende a parlare. Kankri compone i sigilli Drago, Capra, Cane e Bue e dalla pianta dei suoi piedi viene trasmessa una quantità densa di chakra. Attorno al tuo corpo, Nemurimasen, si sta per creare un'area piena di aria infettata dal sangue Goryo. Nello stesso momento, il tuo opposto compone i sigilli del Drago, del Bue e della Tigre. Avvicina la mano alla tua schiena e intorno a te si sta per formare una prigione, composta da una sfera acquatica. <Per quale motivo, dovrei far esaudire a te i miei desideri?> ti domanda adesso il Rokubi. Nel frattempo, i tuoi occhi, qualunque cosa tu faccia, possono osservare un bagliore rosso provenire dall'ingresso davanti a te. Il buio confonde la sua forma però. Pensa a difenderti per adesso. [Velocità entrambe: 125][Quest | Tempo di difesa: 2/4, resto libero | Tempo massimo: 00.55 | GO!]

Tempo: 00.55

00:53 Hanae:
 Egli è legato a quella suprema umanità, lo sarà fino ad una possibile ed eventuale morte. Inizia a capire il gioco che la Lumaca sta facendo, inizia a comprendere chi gli stia mettendo davanti e specialmente perché. Sta testando la sua determinazione, contemporaneamente la propria umanità. Come provare, in questo momento, che non è un Demone anch'egli? Che l'assenza totale di reazione a quanto gli è stato esposto non è semplicemente abbandono di sentimenti ma l'effettivo abbraccio di qualcosa d'antico. La fenice, è un paragone forse troppo abusato. Lui non sta rinascendo dalle proprie ceneri - per quanto a livello letterale possa..essere persino vagamente corretto. Lui è sempre stato vivo. E' sempre stato lì e mai è mutato. "Voi avete bisogno di un alleato, come me." Mette da parte ciò che è astratto con questo suo dire, sottolineando invece un'urgenza più reale. Per quanto tenti di mettere all'angolo il demone con la Logica è l'Insonne stesso messo in un angolo, avendo completa necessità del chakra altrui. "Non possiamo essere consapevoli di un'altra forma di vita senza amarla. Sarebbe illogico mostrare la mia umanità con delle illusioni." Volge finalmente lo sguardo in direzione di colui che facilmente identifica come Kankri. Le palpebre s'abbassano e ascolta le sue parole, con un che di meno aggressivo rispetto a quanto avesse fatto verso l'ombra precedente. In effetti, ascolta le sue parole ma gli passano da un orecchio all'altro. E' vano, tentarlo così. Ma il ricordo di Kankri desta un sentimento quasi paterno. L'ha visto rompersi, per otto lunghi anni. E' stato protagonista di quella rottura che alla fine li ha uniti. "Era un bravo ragazzo. Ma ogni sua gioia fu artificiale. " Creata da una lunga serie di macchinazioni che egli stesso ha permesso. Alla fine, comunque vada, è morto. Immediatamente si rende conto di quanto sta accadendo e reagisce. L'adrenalina naturalmente presente nel corpo viene alimentata da un incessante presenza di chakra che va ad essere concentrata da prima al plesso solare ed immediatamente a seguire in tutto il suo corpo. Passando dal busto e scendendo attraverso le gambe irrorerebbe ogni fibra e muscolo di chakra manipolato con l'alterazione del raiton. Sembra quasi che si giochi per opposti. Ma il punto non è attaccare, anzi...abbandona completamente l'idea d'offendere per tentare d'effettuare uno scatto in cui è la propria manipolazione del chakra a fare da padrona a quel movimento. Si lascerebbe cadere in avanti, spingendosi con forza eccelsa sul terreno per scattare fulmineamente in avanti, leggermente in obliquo nella traiettoria, con lo scopo ultimo di superare qualsiasi ostacolo per avvicinarsi certo al bagliore rosso. Il raiton si manifesterebbe come piccoli sprizzi d'elettricità che gli circondano il corpo, arrestandosi una volta percorso poco più di 12 metri. "IO sono l'umano!" l'umano inteso come massima estensione dell'essenza di un uomo. Si auto dichiara la cosa più perfettamente simile ad un umano. E nel pronunciare quelle parole torna a farsi serio negli occhi. "Hai già visto nella mia mente. Ho visto ciò che era necessario vedere. Questo non mi rende soltanto umano, ci rende simili. " La coda dell'occhio si porta alle proprie spalle, verso quelle figure che sta tentando continuamente di lasciarsi dietro. E tenta di procedere, ancora. { 2/4 movimento fulmineo - Velocità = 100% ninjutsu = 125 . 12,5 m} { chakra totale speso: 21 } { resto del turno movimento }

L'Insonne mostra ciò che è. La sua anima è viva ed è intatta all'interno di quel corpo. Il passato lo ha accettato, ormai. Non lo tocca più. Sembra quasi che quelle persone che lui vede non sfiorino il suo stato mentale. Le osserva ma le loro parole non colpiscono ciò che lui ha costruito per anni. Si dimostra con una mentalità forte, pronto a prendersi il peso della sua ambizione sulle spalle e trascinarle verso il mondo intero. La Lumaca osserva ora, in silenzio. Quello scatto ti aiuta a superare quel doppio ostacolo, grazie al tuo chakra di tipo Raiton. Con la coda dell'occhio osservi le altre due figure che nel frattempo si avvicinano a te. Una sulla tua destra e una alla tua sinistra, entrambe a 8 metri. Quel bagliore si fa sempre più luminoso davanti a te fino a quando i passi di quel corpo iniziano a risuonare nella stanza. Destro. Sinistro. Destro e ancora sinistro. Il suono degli stivali rimbomba in quel luogo. Guarda davanti a te, Nemurimasen. Il Mangekyou Sharingan appare davanti ai tuoi occhi. Osserva i suoi dettagli e non puoi che riconoscere quel corpo che hai posseduto per così tanto tempo. <Tu.. Dovevi morire con me> la voce di Katsumi arriva direttamente a te. Siete uno davanti all'altro, potete guardarvi in faccia nonostante la differenza di altezza. Il suo occhio rosso si riflette su di te. <Sono stato l'unico corpo in cui sei riuscito ad entrare. Senza di me, tutto questo non sarebbe potuto essere realtà> continuano quei monologhi atti a destabilizzarti. Non sembrano riuscirci, però, a quanto pare. La voce di Katsumi riprende a danzar nell'aria arrivando al tuo udito. <Io sono un fallimento. In tutto e per tutto. E tu, Nemurimasen, sei parte di me. Parte di un fallimento> dichiare l'Uchiha osservandoti con sguardo serio. <Abbiamo sempre fallito. Nell'amare Kimi..> la sua voce si spezza abbassando un attimo quello Sharingan. <Nell'ucciderla..> una vita privata di qualsiasi momento di gloria, in fondo. <Per quanto tu creda di essere perfetto, i tuoi ideali si basano su fragili fondamenta. Fallire è nella tua natura.. Guardami..> sussurra quella richiesta. <Guardami!> la voce si alza adesso cercando un contatto con i tuoi occhi. <Per quanto tu sappia che questa è solo un'illusione, noi abbiamo il dovere di fermarti. Non puoi essere ciò che vuoi. Noi siamo parte di te. Tre fallimenti dentro un'anima che crede di essere perfetta..> la sua voce si interrompe. Dietro di te, l'opposto Nemurimasen e Kankri soffiano verso di te un alito infuocato. Nel mentre, il Susano'o di Katsumi si attiva. Parte di quell'ingresso crolla alle sue spalle. Una spada infuocata brandita dalla mano della divinità è pronta a tagliarti in due. <Se sei l'umano allora, muori. E il tuo desiderio sarà realizzato> parole criptiche da parte della Lumaca a Sei code. Devi morire, Nemurimasen? Come può un'Immortale morire però? Prendi la decisione più giusta che possa portarti a raggiungere la tua più grande ambizione. [Alito di Fuoco 125][Sferzata Susano'o 125][Quest | Tempo di difesa: 2/4 Alito di Fuoco, al termine dei 4/4 arriva l'altro attacco | Tempo massimo: 02.05 | GO!]

01:56 Hanae:
 Snudarsi dev'essere un processo lento. Sono parole che utilizzò l'Insonne proprio contro il tessai Kokketsu. Non può un'anima essere veramente mostrata nella sua grandiosità con un semplice genjutsu. Niente, se non lo tsukuyomi forse, è capace di valicare le porte dell'anima. Non bastano i ricordi, sono necessari sentimenti genuini. E' necessario tempo per costruire qualsiasi fortezza. Ed improvvisamente non s'eleva più, come se avesse percepito un cambiamento nelle parole altrui. La lumaca smette d'esser criptica ed improvvisamente si raggiunge un climax d'azione. Morire. La morte. Uno dei grandi cardini, assieme all'Amore. E più accarezza quell'ideale e meno parla, chiudendosi in un una nuova crisalide; evita qualsiasi manifestazione esteriore lasciando gli occhi smorti e immobili, spostandoli appena per potersi accorgere di ciò che di nuovo compare. E' come se ogni minimo urto potesse sollevare nel fondo del suo spirito quei sentimenti oscuri che tanto si è impegnato ad esternare precedentemente. E nel comprendere quale sia per la Lumaca la massima dimostrazione forse comprendere, o forse no. Cade un lungo silenzio nel quale Nemurimasen pare quasi angosciante, con le forze del cuore che si consumano inutilmente. Non sa più quale sia il pensiero corretto; la mente diventa abisso. E il suo osservare e affacciarsi ed esistere in quell'abisso diventa un istinto cieco con cui si getta con tutto il corpo. Si stringe e soffoca da solo, impaziente di possederla. E riflette tra sè e sè, come fa sempre. L'Immortale non è soltanto un umano che s'è confermato tale, non ha soltanto conosciuto i suoi sentimenti ma s'è elevato a pioniere della mente. Continuando a mettere in dubbio ciò che è fragile per poter rinascere ad ogni Alba come la versione più virtuosa di sè stesso. Guardando il mangekyo sharingan altrui riflette. Gli occhi s'alzano su quel corpo abbandonato, smuovendo appena un ciuffo proiettato sulla fronte. "Fermatemi, dunque." Da corda a quel gioco, tenendo le labbra appena aperte, quasi sorridente. Si prende il più grande rischio, quello di portare il gioco al suo finale o di interromperlo bruscamente. Gli occhi si chiudono lentamente ed il mento s'innalza per dirigersi verso l'alto. Mentre gli attacchi confluiscono uno dopo l'altro ciò che fa è portare la mano destra sul cuore, col palmo poggiato allo yukata. La mano sinistra invece viene distesa e allargata. Il busto si china appena ed il piede sinistro viene trascinato indietro. La sua non è una schivata, ma un teatrale inchino. Che i Kami lo abbandonino adesso, se davvero sta morendo. Che la disillusione s'insinui in lui e lo uccida per la seconda volta, una volta per tutte. La scommessa del favorito. { chakra on 21 spesi } {sta fermo }

E morte sia, dunque. L'anima scelta dal fato da portare via con se questa notte sta per essere presa. Nemurimasen ha scelto di donare la sua, senza tentar di prender una di quelle tre che si sarebbero rivelate esser soltanto una alla fine. Ovvero, lui stesso. Il fuoco arde la roccia fino ad avvolgere il corpo di Hanae ricoprendolo di fiamme. La sua pelle inizia a sciogliersi a causa dell'elevatissima temperatura del fuoco. Le ustioni si formano su tutto il corpo bruciando parte di quelle vesti che indossa. Senti il corpo di quel fanciullo prender fuoco, Nemurimasen. Lo senti il dolore che può provare un essere umano? Attendi qualche secondo e sentirai quella spada infuocata conficcarsi sulla tua spalla sinistra arrivando fin a metà del tuo petto. Il fuoco divampa al tuo interno e le tue carni si aprono. Litri di sangue inizia ad uscire da quel corpo, così piccolo e così martoriato dalle scelte che hai preso. Inchinati ai Kami, sì. In ginocchio mentre ti pieghi alla ferocia di quei colpi subiti. Quei tre corpi che rappresentano il tuo passato si uniscono in una sola figura. La forma possiede i lineamenti di Hanae che si avvicina a te mentre il tuo corpo continua a perdere sangue. La sua mano si posa suoi tuoi capelli sollevando la testa tramite essi. <Morire come un essere umano.. Cosa si prova?> ti osserva con quel volto sorridente senza dire più niente. China solo la testa di lato, mostrando quella dentatura perfetta da fanciullo. Nel frattempo, quando i tuoi sensi stanno per abbandonarsi al sonno eterno, la rocca intorno a te comincia a tremare. Terremoti vengon causati ad ogni passo che risuona nella stanza. La figura di Hanae si dissolve e ai tuoi occhi si mostra uno shinobi composto interamente dal liquido acido della lumaca. Una copia di lei, con cui hai combattuto fino ad ora. L'illusione è terminata ma il tuo corpo continua a sanguinare, Nemurimasen. Il dolore è reale. Le ferite sono vere. Il tuo destino è quel che ora vedi. Le pareti rocciose iniziano ad esser ricoperte ancor di più di quel liquido viscoso che scioglie la pietra. La parete di fronte a te si sgretola e grossi massi finiscono alle tue spalle rischiando di colpirti. Il tuo corpo non subisce nessun colpo da quelle rocce. I tuoi occhi possono osservare adesso l'immensa figura della Lumaca. Bianca come la neve, ogni suo centimetro è riversato in una bava malmestosa. Le code danzano sinuose dietro di lei, ognuna delle sei. I suoi passi solo lenti e si ferma esattamente davanti a te. <E dunque stai morendo. Un desiderio per un'anima, ricordi?> ti chiede la lumaca adesso. Hai la forza per rispondere, Insonne. O ti addormenterai prima di parlare? [PV Hanae: 30/100][Quest | Alla fine del turno, non avrai più forze per restare sveglio | Tempo libero | GO!]

02:55 Hanae:
 Il primo colpo vien assorbito mantenendo la massima compostezza possibile. Le ginocchia si piegano ed i sandali di legno quasi s'incastrano nella roccia per tenerlo immobile sotto la superiore forza delle fiamme. Immediatamente il secondo colpo lo porta a dover piegare il busto stesso, cadendo su un ginocchio e tenendo il palmo della mano sinistra a terra. Se solo il fuoco fosse venuto dopo il taglio, avrebbe bloccato l'immenso sanguinamento a cui assiste. Il dolore è reale, su questo non c'è dubbio. Può solo supporre che anche fuori da questa illusione stia ricevendo un trattamento simile. Nonostante l'anima sia capace di trasmigrare, è comunque collegata a quel corpo, il dolore è reale. Ha provato quelle ferite infinite volte prima d'ora, ma soltanto in un'occasione ha realmente pensato di star morendo. Quando la Izanagi di Akendo gli perforò il cuore, lasciandolo pietosamente a terra. Ricorda il lago, le mani che l'han tirato giù e infine il rinnegan dell'ex consanguineo utilizzato per ridargli l'esistenza. Il corpo fisico cede, ma il mento s'alza mostrando occhi ebbri -figurativamente e non- di sangue. Le labbra si schiudono e la prima reazione è un colpo di tosse, accompagnato dalla mano destra che si posa sulle labbra per impedire al suo stesso sangue di spargersi più lontano. Abbassa gli occhi sul palmo e li rialza poi sulla figura che possiede i lineamenti di Hanae. Eccoci al presente, dunque? "Niente di nuovo." Uno spiacere non mai provato. La risposta è secca ma fallisce nel nascondere l'ebrietà provata. Audace nella morte come in vita. La frase pare spavalda ma in realtà...vanta d'esser vera. E' sopravvissuto alla morte una volta L'Insonne, e quando non ci è riuscito si è comunque ritrovato nelle terre ninja. Finalmente osserva la realtà, lo sciogliersi dell'illusione che gli rivela il trucco usato dal demone. Vorrebbe sbruffare, ma certamente nello stato in cui si trova adesso le capacità motorie son alquanto limitate. Gli occhi s'abbassano come per spegnersi ma ancora viene alimentato dal suo feroce desiderio, dalla sua brama di sentir effettivamente la voce della Lumaca. Ed ella gli si presenta di fronte, ridando al cuore il vigore necessario per proseguire in quello spingere. La segue da immobile e annuisce appena all'ultima parola. I suoi lineamenti appaiono nella loro materiale verità, non modificati ma illuminati da una forza d'espressione spirituale. Per quanto i pensieri sian scorretti, l'Insonne pensa a quanto sia ilare l'ultimo dire altrui. Proverebbe a ridere tra i denti a quelle penose parole che quasi suonano come uno scherzo. Sarebbe la sua, l'anima da dare? "Ricordo." Dominato da un solo pensiero e incalzato dalla necessità dell'atto, non riesce a pensare al passato. Conferma inconsciamente senza realmente esser puntiglioso su parole e fatti. La sua vita interiore pare disgregarsi e sciogliersi come gli alberi della foresta piangente sotto l'influenza della lumaca; sorda è la fermentazione che invade gli strati pi ùprofondi dello spirito, rendendolo irriconoscibile ed inutile. Percepisce ogni sentimento andando estraniandosi, come in un una dormiveglia dalla straordinaria lucidità. Qualsiasi sia l'esito finale, riecheggia nella mente l'ultimo esilarante pensiero: che sfortuna, questo mondo. { stessi tag }

Hai scelto di morire e quel Demone ti guarda dall'alto della sua maestosità. Ella ti ha spinto al limite in una prova che tu stesso avresti agilmente superato. Non è il passato a farti paura, Nemurimasen. Lo hai creato tu. Hai mosso ogni filo nei tuoi anni per giungere finalmente ai tuoi desideri. Ed ora ridi nel sentire il fanciullo abbandonare quella vita terrena. Lo senti anche tu, sì, Insonne. Percepisci quel dolore, anche se non è nuovo per te. La Lumaca osserva il tuo corpo finire disteso al suolo. Creature superiori sono esse e il loro intelletto supera ogni forma umana. Loro hanno vissuto fin dall'inizio delle ere. I Demoni hanno visto il Ninshu diffondersi a macchia d'olio grazie all'Eremita delle Sei Vie. Essi sono stati cari compagni di Forze Portanti e macchine da guerra usate soltanto per il loro indiscusso potere. Ogni epoca è stata vissuta dalla loro esistenza. Nulla è vietato alla loro conoscenza e al loro sapere. Non sei tu che decidi di catturare un Demone. È lui a scegliere te, Nemurimasen. Se soltanto avesse voluto, non ti avrebbe fatto giungere fino a quel punto davanti a lei. Se avesse preso un'altra decisione, non avrebbe lasciato traccia di se per condurti in questa foresta. Tu cercavi lei e lei seguiva te, nei tuoi passi, nei tuoi movimenti. La parete rocciosa sopra di te trema ancora. Il fuoco arde e l'equlibro che mantiene quell'arco in piedi si spezza. Le rocce cominciano a cadere pronte ad investir il tuo corpo e schiacciarlo tramite il loro peso. Puoi osservare quei massi di pietra arrivar verso di te mentre esali uno degli ultimi respiri e i tuoi sensi si annebbiano completamente. Stai per lasciare questo mondo, Hanae. Da un pezzo di vestito che ti è ancora rimasto, visto che il resto è tutto bruciato, un oggetto esce fuori catturando l'attenzione del Demone. Il rotolo con il sigillo si apre e gli occhi della Lumaca si fissano su di esso. Il Bijuu sa benissimo cosa sta osservando. Riflette, però. Non prende una decisione immediata. <I tuoi desideri sono oscuri. Così come la tua anima..> la voce di Saiken rieccheggia nella tua mente quasi addormentata. <Chissà che io possa donarti quel legame che serve al tuo cuore per essere umano> interrompe il suono della sua voce. L'acido del corpo della Lumaca striscia verso quel rotolo rovinato. Il liquido lo avvolge e il chakra confluisce in esso. Il sigillo si solleva dalla carta cercando contatto con la pelle del corpo di Nemurimasen. Ogni simbolo di quel disegno si imprime contro il corpo dell'essere. Un bagliore illumina adesso Hanae. <Il tuo desiderio è realizzato> la voce della Lumaca si spegne e la sua figura si dissolve in miliardi di fasci di chakra che viaggiano in una danza che porta all'interno del tuo corpo. La tua anima può sentire quel chakra che inizia a scorrere al tuo interno. Il Demone sparisce da quella grotta e rimani soltanto tu, sotto quelle macerie. Sei morto, però. Con il passare dei secondi, le tue ferite iniziano a riemarginarsi. Quei tagli della carne si ricuciono fino a non lasciare segni sul tuo corpo. Pian piano, i tuoi sensi ritornano e puoi aprire gli occhi. Ti trovi sotto quei massi di roccia ma sei vivo. Come ti senti, Nemurimasen? Hai realizzato un'ambizione impossibile. Sei tornato dal mondo dei morti, ancora una volta. L'Immortale è ancora tra noi e non è più solo. Che sfortuna, questo fato. [End Quest | Credo che l'end sia d'obbligo, altrimenti avvisami]

03:34 Hanae:
 E si spengono i suoni, di quell'anima che tutto ha provato a rivelare. Non s'è più fermato, non c'è più niente alle proprie spalle ne al proprio fianco. Non c'è niente di divertente nella morte, ma come può non essere ilare credere per un momento d'esser pazzo? Credere davvero che il proprio sogno d'aver sfiorato il divino fosse appunto un semplice sogno. Pensare per un momento che ogni idea d'esser in qualche modo elevato fosse falsa. L'Anima si spegne al solo pensiero. Non vede più nessuna luce. Non riesce più a pensare a ciò che riterrebbe un luogo a cui tornare. Non il sole, ne un paese ne i suoi abitanti; ma quel che vede.. precisamente neanche io so dirlo. L'originario oblio, pensieri che s'accomunano a chi vive il delirio della febbre. Ah, che implacabile fuoco che lo consuma. Se solo riuscisse a muoversi, potrebbe quanto meno ridere. Potrebbe quanto meno cercare di raggiungere un luogo più bello, per morire. Non che la foresta piangente sia male. Ah, ma che importa? Nel crepuscolo cinereo, sempre più inquietanti si fanno le ombre. Ed il suono del crollo va in secondo piano quando le parole della Lumaca raggiungono il suo udito. Un delirio, ancora? Non riesce neanche a ragionarci. La visione va sfocandosi mentre percepisce qualcosa di vagamente simile ad una scrittura del chakra sul proprio corpo, la formazione di quel sigillo. Chiude gli occhi. Non è morto, ma in quel suo stato di svenimento, mentre il corpo prende a rigenerarsi grazie al potere del Jinchuuriki, probabilmente sogna. Vive nella coscienza il momento più alto, sta seduto sul punto più alto del mondo mentre osserva la tenebra sacra. In cima all'alto promontorio, rimasto a lungo vuoto, rimane in silenzio e seduto sul precipizio, con le gambe che scalciano sul vuoto. Guarda quanto sta al di sotto e scuote la testa. Pronuncia parole inudibili, che faranno parte d'un ricordo frammentato; e tutto sfuma quando improvvisamente il livello dell'acqua sale fino al raggiungere quel promontorio, inghiottendo qualsiasi cosa. Di scatto, apre gli occhi. Come un morto che resuscita, immediatamente muove le pupille con fare ferale da un punto all'altro, realizzando la sua posizione. Realizzando d'esser in mezzo alle macerie. La prima cosa sarà certamente trovare il modo di guadagnare spazio. Spazio minimo per poter ridere. Come un bambino che riceve il regalo sperato. Fanciullesco e grottesco per chi ne conosce la natura. Aveva ragione: avrebbe comunque riso. Però la risata attuale è difficile da fermare. Come quella notte al lago nero in cui cambiò corpo. E' piena di pura gioia e cupe prospettive. Benvenuto all'inizio del resto della tua immortalità, o Insonne. { end }

Lo scontro finale tra la Lumaca a Sei code e Nemurimasen ha inizio.
L'Insonne rivive tutto il suo passato in quell'illusione che lo porta al punto di morte. La Lumaca concede a lui una possibilità riversando il suo intero chakra all'interno del corpo altrui tramite il sigillo ottenuto in precedenza.

Non è per niente facile far una quest del genere. Il Demone ha tante potenzialità e sembra sempre di non far abbastanza. Per la natura della Lumaca, ho deciso di metterla sul piano mentale cercando di far capire al Demone cosa fosse Nemurimasen. Le descrizioni ottime, le tecniche utilizzate efficaci, niente da dire. Spero solo ti sia piaciuta!

Per ora, niente px in quanto il Demone è il premio. Altrimenti, domani modifico e assegno.

Complimenti, Hanae!