Un nuovo incontro

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14:27 Hisuko:
 La giornata nuvolosa ha dato occasione alla bambina di Konoha di allontanarsi dall’accampamento e raggiungere la spiaggia di Kiri per lasciarsi un po’ alle spalle la confusionaria routine tra le tende. Ha attraversato la pineta che costeggia la strada di terra battuta che porta direttamente alla spiaggia, la quale è costituita più da scogli e pietre che da della vera sabbia, per questo motivo lei cerca di prestare attenzione a dove mette i suoi piccoli piedi per evitare di incorrere a dolorose storte che potrebbero comprometterla. Si muove con cautela tenendo il viso abbassato per vedere chiaramente dove posare i piedi, in questo modo i lunghi capelli neri leggermente mossi, ricadono per lo più in avanti nascondendo il suo pallido viso. Lei si è vestita stamattina con una maglia nera attillata senza maniche lunga con due spacchi laterali che presenta un piccolo fiocco rosso al petto, dei semplici pantaloncini corti di jeans e un paio di sandali neri. E’ di corporatura minuta e altezza piccola essendo una bambina e la sua carnagione è molto pallida, quello che però salta facilmente all’attenzione sono i suoi occhi gialli con le pupille nere e verticali, occhi uguali a quelli del sannin traditore di Konoha Orochimaru. Per questo motivo questi occhi le danno sempre dei problemi con gli altri perchè suscitano verso di lei occhiate di perplessità, timore e diffidenza. Si ferma in uno dei pochi punti dove è presente la sabbia sfruttando una di quelle macchie sporadiche prive di sassi e scoglie e raddrizza la testa voltandosi verso il mare per osservarlo e respirare a pieni polmoni un po’ di aria salmastra. "Dicono che l’aria di mare faccia bene." il forte vento presente in quella zona le scompiglia i capelli rendendoli ingovernabili e lei fa del suo meglio per non essere vinta da quella forza e cadere col sedere per terra.

14:33 Ichirou:
  [Lido] Una splendida giornata si affaccia sulla vita dello Hyuga, non si parla ovviamente del tempo, in quanto sia parecchio nuvoloso ed il sole viene a tratti mostrato agli abitanti dell'isola, ma questo non ferma la gioia del ragazzo, in quanto gli è arrivato il messaggio tanto atteso, è finalmente entrato a far parte dell'Ordine dei Medici! Per chi non lo conoscesse, in questo preciso istante il ragazzo potrebbe sembrare un pazzo, in quanto il suo sguardo ha assunto una sorta di forma ebete, gli occhi sono socchiusi. la bocca forma un sorriso beato e la sua testa è sorretta dal palmo della sua mano destra, in quanto il ragazzo si trova seduto sulla sabbia proprio davanti al mare e alle sue onde, che si infrangono sul lido, provocando quel calmo suono che rimbomba nella testa dello Hyuga, regalandogli un senso di pace e calma interiore. Le sue gambe sono incrociate. In questa bella giornata, il giovane indossa la sua bianca e pura casacca a maniche larghe, tipo kimono, con lo stemma del suo Clan impresso sulla schiena, braccia e mani vengono protette da un paio di guanti ninja placcati sui dorsali in metallo e dei vambracci, nascosti proprio da quelle stesse maniche larghe. Al collo, insieme al ciondolo a forma di testa di lupo che raggiunge quasi il petto, si trova il suo splendido coprifronte della Foglia, che quando viene colpito dalla luce solare riesce a scintillare come se fosse uno specchio, legato al collo come se fosse una collana. Le gambe vengono coperte da un paio di pantaloni in tela neri. anch'essi larghi e comodi, mentre sotto di essi, ai polpacci, vi sono delle fasciature bianche che nascondono degli schinieri a protezione degli stinchi. Ai piedi porta i suoi soliti sandali ninja, mentre la tasca porta oggetti è situata sul suo fianco destro. I suoi pensieri sono totalmente rapiti da quei pensieri di gioia, che non riesce nemmeno a sentire il vento o la voce della ragazza che si trova in quello stesso spazietto di sabbia, anche se ne sente la presenza, in quanto i suoi sensi sono comunque affinati.

14:50 Hisuko:
 Le onde del mare si infrangono sulla spiaggia causando un fragore assordante ma anche rilassante per chi apprezza questi suoni, lei è in piedi ad osservare coi suoi occhi la schiuma bianca che si trascina a lungo sulla sabbia e sui sassi per poi scomparire perché assorbita dal terreno. Le onde tornano indietro e si preparano a ripartire con un nuovo slancio sperando ogni volta di andare un po’ più in là ma non è nel loro destino e i loro sogni si infrangono su quelle rocce. Con la mano destra cerca di trattenere qualche ciocca contro l’orecchio ed evitare che il vento la scompigli troppo, ma quelle ciocche così smosse continuano il loro movimento come se avessero vita propria ricordando dei serpenti agitati come quelli che aveva sulla testa Medusa. Sposta lo sguardo lungo il litorale e in quel momento si accorge di un ragazzo seduto sulla sabbia intento a guardare il mare, lui non sta facendo niente di che ma la bambina decide comunque di muoversi e iniziare ad andare verso di lui. Mette con cautela un piede avanti l’altro e cerca di camminare solo in punti sicuri dove c’è la sabbia o dove i sassi non sono troppo pericolosi, in questo modo si avvicina lentamente al ragazzo e si ferma a qualche metro di distanza da lui per osservarlo in totale silenzio. Piega le ginocchia e si accuccia stando in equilibrio sulle punte dei piedi distribuendo il peso in avanti e tenendo le mani sulla sabbia poco più avanti rispetto ai piedi, lei rimane in silenzio e fissa il ragazzo senza apparente ragione. Nota che è un altro ninja di Konoha e quindi la noterà molto presto anche lui, non per questo evita di fissarlo in quella maniera insistente e maleducata, preferendo agire così piuttosto che interagire.

15:07 Ichirou:
  [Lido] Mentre il vento continua ad incalzare sulle teste dei presenti, arrivando ad alzare anche un po' di sabbia, l'attenzione del ragazzo viene attirata come se si fosse appena svegliato da un lungo sonno, da degli strani fili neri e lunghi, più comunemente chiamati capelli dai mortali, che purtroppo alla vista dello Hyuga, sembrano la cosa più strana del mondo in quel momento, come se apparissero dal nulla in un film horror. Notati quindi questi filamenti di capelli smossi dal vento, il giovane Hyuga li segue fino alla loro base, fino a notare ed entrare in contatto con una ragazzina, più precisamente con i suoi occhi gialli, come il più chiaro dei topazi, simili a quelli di un serpente, ma che al ragazzo non fanno alcun tipo di effetto, se non quello dello stupore, quindi andrebbe a dirle <Buon pomeriggio!> un sorriso gli si staglierebbe in volto <Bella giornata non è vero?> ovviamente non parla del tempo sia chiaro, ma questo lei non lo può sapere. Seppur sia in piene estasi per i recenti avvenimenti, il ragazzo non si dimentica la prima regola da rispettare in questo periodo, ossia non rivelare a nessuno troppe informazioni riguardo la propria persona, quindi con il semplice ausilio delle mani e di un movimento rotatorio assunto dalla sua colonna vertebrale, costui andrebbe a girarsi verso la ragazzina con la quale sta parlando in questo momento che, dopo averlo riportato nel mondo delle persone reali, gli fa ricordare dove si trova, il che gli fa perdere un po' di colore <Cosa ti porta in questo posto tetro..?> la poverina si ritroverà con delle domande in testa, che purtroppo nessuno potrebbe mai capire, solo lui e Tamaki sono a conoscenza di cosa ha causato quel luogo qualche tempo fa, staremo a vedere come si comporterà la sua interlocutrice.

15:25 Hisuko:
 Non rientra nelle intenzioni di lei quella di fare paura al ragazzo o di essere inquietante, anche se sa bene che alcuni suoi atteggiamenti tra i quali fissare la gente a volte rimanendo nascosta, possano darle un aspetto inquietante e malevole. I suoi capelli indomabili attirano l’attenzione del ragazzo appartenente al clan Hyuga e lui si volta nella sua direzione notandola. La bambina rimane immobile e con un’espressione priva di sentimenti mantenendo lo sguardo da rettile fisso su di lui alla ricerca di una reazione, e quell’attesa le provoca ansia tanto che i muscoli si irrigidiscono poiché è abituata alle reazioni più disparate e negative di fronte ai suoi occhi da serpente. Il sorriso del ragazzo scioglie ogni dubbio di lei e ricambia quello stesso sorriso ma più contenuto, il quale rimane per poco tempo sulle labbra e poi svanisce tornando a un’espressione di vetro. "Buon pomeriggio." risponde con cautela. "Si, è davvero una bella giornata, l’aria di mare fa bene ai polmoni e le nuvole coprono il sole, così evito di scottarmi." avendo la pelle molto bianca è anche molto delicata e incline a frequenti scottature, fortunatamente quest’oggi può girare senza problemi all’aria aperta. Parla con tranquillità verso il ragazzo anche se non mostra emozioni dal viso e nemmeno dalla voce però sembra calma e rilassata rimanendo in quella posizione accucciata anche mentre il ragazzo si gira verso di lei, inizia solo a ondeggiare leggermente indietro e avanti. "Tetro?" si guarda intorno non comprendendo il motivo di quella scelta di parole infatti lei trova molto più tetra la foresta delle mangrovie, ma il tetro le piace e non le crea problemi. "Non lo definirei proprio così… a te sembra tetro?" gli domanda confusa e curiosa di sapere il parere altrui. "Volevo rilassarmi lontano dalla gente. E tu invece perché sei qui? Sei un ninja… come ti chiami?" fa un sacco di domande e ormai lascia che quei capelli indomiti si muovano come meglio credono spinti dal vento.

15:43 Ichirou:
  [Lido] Tutto ad un tratto, il Ninja Medico si ritrova a chiacchierare con una ragazzina apparentemente priva di ogni singola emozione, non sa nemmeno come ci sia arrivato in quel luogo maledetto, era talmente preso dalle notizie che gli sono state date, che probabilmente è arrivato alla spiaggia senza nemmeno accorgersene, infatti comincia a guardarsi attorno come se si sentisse osservato da chissà quale entità maligna, pronto a farlo ritornare a quell incubo vissuto settimane addietro. Però il suo pensiero viene nuovamente destato ora, dal dire di quella bimba, che fa posare le sue iridi perlacee di nuovo sui suoi occhi rettilei, portandolo a rispondere in maniera distaccata <Una vera fortuna allora che ci siano le nuvole a coprire il sole..> ammetterebbe in sua direzione. Ma ecco che arriva quella domanda, alla quale il ragazzo non sa bene se rispondere o meno, sa solo che ormai è tutto parte del passato e che prima o poi dovrà superarlo questo trauma <Perdonami..ho brutti ricordi legati a questo posto...se devo essere sincero non so nemmeno come ci sia arrivato...probabilmente ero sovrappensiero..> il giovane si giustifica portandosi la mano destra alla fronte e dopo qualche secondo <Sì, Ichirou Hyuga> non gli sembra così cattiva, quindi va a presentarsi <Neo Ninja Medico della Foglia!> andrebbe a fare un bel sorriso a questo punto, felice dei risultati ottenuti e di dove è arrivato con le sue forze <Tu invece come ti chiami?> andrebbe ora a porle la stessa domanda, speranzoso di non avere davanti una spietata assassina, ma solo un'innocente bambina.

16:03 Hisuko:
 Solleva lo sguardo verso il cielo guardando le nuvole e il sole che gioca a nascondino con loro, non direttamente o si fa male agli occhi, ma si distrae un poco mettendo da parte il fatto che con lei sia presente un ragazzo. L’espressione assente prende tonalità annoiate non sentendosi coinvolta particolarmente nella discussione col ninja di Konoha, lei è una bambina che perde facilmente l’interesse. Ora lo sguardo si abbassa e osserva le proprie mani e le dita che giocano con quella poca sabbia presente creando disegni serpentiformi. "Si, altrimenti dovrei uscire con un ombrello e sarebbe poco pratico." Si capisce che lei è una bambina non abituata a interagire con le persone, soprattutto se non si sente particolarmente coinvolta come le è successo con Rio. Ascolta le parole di Ichirou e solleva lo sguardo tornando a guardarlo con maggior interesse, affascinata dalla storia che le è stata appena raccontata nonostante non sia nulla di che, però nasconde sicuramente qualcosa di più interessante sotto sotto. "Cosa ti è successo in questo posto? Parlare delle cose che ci fanno male aiuta a sentirsi meglio, poi, sai?" sorride una seconda volta e gli occhi si illuminano di una luce curiosa, non è interessata infatti al ragazzo in sé quanto alla storia che potrebbe avere da raccontare, sicuramente parlare fa bene glie lo hanno detto molte volte i suoi genitori. Le stanno venendo dei fastidiosi crampi alle gambe a stare continuamente accucciata però non cambia posizione continuando a cullandosi col moto del corpo avanti e indietro. "Sei un ninja medico? Una bella responsabilità, complimenti." Sorride un’altra volta. "Hai mai visto morire qualcuno?" sia come ninja e sia come medico, non può sapere lei da quanto lui sia un nuovo ninja medico potrebbe esserlo da un paio di giorni e la guerra porta molti morti. "Io mi chiamo Hisuko Kobura, piacere. Sono una deshi ancora." Non è una pericolosa assassina, ma solo una bambina, tuttavia chissà che non lo potrà diventare in futuro, non va molto distante dai suoi desideri, ma ha imparato grazie a Rio che non deve parlare col cuore aperto con tutti.

16:26 Ichirou:
  [Lido] Lentamente, il vento soffia via quelle nuvole, scoprendo sempre di più il sole, che ormai quasi in fase di tramonto, illumina i presenti con la sua luce calda, il che fa venire allo Hyuga un'idea stramba, ma anche utile e premurosa, infatti alzando lo sguardo al cielo e notando la situazione, va a togliersi quella casacca di dosso, ovviamente non resterebbe a petto nudo, sotto di essa indossa una maglietta a rete grigia, classica per uno shinobi e dopo aver compiuto tale azione, la posizionerebbe lentamente sulla testa della bambina, facendole in pratica da tenda per i colpi che il sole potrebbe dare alla sua povera pelle, tutto ciò ovviamente, se ella glielo permettesse, se così non fosse, il ragazzo non farebbe nulla. Annuisce al dire della sua interlocutrice che dopo pochi istanti va immediatamente a fare domande riguardo a ciò che ha passato lo Hyuga in quella spiaggia, una domanda più che plausibile <Vedi...era notte, mentre facevo conoscenza con una Deshi di Konoha, un'aura tetra ha avvolto questa stessa spiaggia..ha cominciato a fare freddo e si sentirono delle urla, le trasportava il vento, erano le urla di un ragazzino..forse anche più piccolo di te..> tutto ciò che sta raccontando è successo veramente, ma non è tutto <Ad un certo punto, guardai in direzione del mare e..tutto ad un tratto, apparvero delle farfalle luminose..brillavano di un blu acceso..credo che vengano definite Farfalle dell'Ade..> il ragazzo abbassa lo sguardo in cerca di qualcosa da fissare, quando poi si ricorda di star parlando con una persona, allora andrebbe ad incatenare le sue iridi perlacee alle sue, aggrottando un po' le sopracciglia, come se ciò gli facesse provare dolore fisico <Ad un certo punto..io e la Deshi che era con me, fummo trasportati in una sorta di limbo...la spiaggia svanì, al suo posto comparve dell'erba fresca..era tutto così reale che si sentiva persino l'odore di quei fili verdi che si muovevano col vento..> i suoi occhi sono fuori controllo, a tal punto che non si rende nemmeno conto che da essi fuori escono poche lacrime, ma nessun singhiozzo, nessun lamento, solo il frutto di brividi talmente forti che gli cominciano a lacrimare gli occhi <Fu a quel punto che la vidi..> ci siamo <Una ragazza del villaggio della Foglia..con la quale pochi giorni prima, feci allenamento...lei non partecipò..si limitò a guardarmi e a farmi compagnia..ridemmo e scherzammo...mi resi conto immediatamente però...che era morta e io non ne sapevo nulla..quella che vedevo era la sua anima..> lascia perdere il complimento fattogli dalla ragazzina, passa direttamente alla domanda <Ho visto dei morti..ma mai morire qualcuno..> concluderebbe quindi il suo soliloquio, andando a malapena a sorridere alla affermazione finale della ragazzina, alla quale però, risponderebbe <Piacere mio...> rimanendo in silenzio poco dopo.

16:45 Hisuko:
 Lei sta già iniziando a sentire la pelle arrossarsi per colpa del sole che è riuscito a far capolino dalle nuvole grazie all’azione del vento che le ha semplicemente scacciate. La bambina corruga la fronte e compie una smorfia con la bocca, infastidita palesemente da quel cambio di temperatura nonostante a lei il caldo piaccia, infatti la sensazione di scaldarsi le ossa è un sollievo per lei che sembra essere costantemente fredda, tuttavia non può ignorare il dolore e le scottature. Il gesto del ragazzo però la porta ad osservare con sorpresa e stupore, rimane immobile mentre lui con quel gesto la copre con la sua casacca, in questo modo la bambina può scaldarsi ma senza avere conseguenze. "Grazie." Sogghigna e continua a guardarlo facendo tesoro di quanto è appena successo, ma le gambe ormai cedono e lei è costretta a lasciarsi cadere col sedere indietro e a distendere le gambe sulla sabbia provando un sollievo non invidiabile. Con le manine ora si massaggia le gambe su e giù, dalle cosce fino alle caviglie stringendo appena per riattivare la circolazione. Mentre compie quel gesto ripetitivo ascolta il racconto di Ichirou con molta attenzione anche se lo sguardo è basso ad osservare le sue gambe pallide, la casacca ovviamente è sempre posata sulla sua testa a farle da riparo, così i capelli non svolazzano nemmeno più. "E’ una brutta storia, mi dispiace." Il tono è abbastanza distanze e lo sguardo rimane concentrato sulle gambe, nonostante le parole esprimano vicinanza e cordoglio, i suoi atteggiamenti tradiscono una certa freddezza. "Mi stai dicendo che siete davvero stati portati nell’aldilà?" ora si ferma e solleva lo sguardo scettico su di lui notando solo ora le lacrime che scendono silenziose dai suoi occhi. "Hai del bagnato in faccia." Gli comunica con semplicità e un sorriso. "Quella ragazza era amica tua? Dovresti sentirti onorato che ti sia data un’occasione simile. Hai potuto vedere l’aldilà, sapere come è fatto, conoscere ciò che non si può conoscere da vivi. E hai potuto rivedere un’ultima volta la tua amica." Probabilmente è una bambina strana che non sembra saper dare il giusto peso alle emozioni e al racconto steso, infatti lei abbassa nuovamente lo sguardo sulle sue ginocchia iniziando a punzecchiarsele con le mani, sono ossute quelle gambe e lei è decisamente troppo magra. "Se non hai mai visto morire qualcuno allora non hai nemmeno mai ucciso." Perde un po’ di interesse verso quel ninja ma forse c’è ancora una speranza per lei. "Com’è vedere un morto?" domanda.

17:08 Ichirou:
  [Lido] Nota nonostante le sue afflizioni, che la bambina ha accettato quel suo gesto di premura, d'altro canto, lui è fatto così, per quanto provi a nascondere la sua indole premurosa verso chiunque, alla fine questa salta sempre fuori, come un coniglio fuori da un cilindro magico. Lei, sembra non aver mai ricevuto un gesto simile, quel ringraziamento però non viene lasciato al vento, il ragazzo lo raccoglie con orgoglio, andando a risponderle <Figurati..> un lieve sorriso gli si forma in volto, mentre il suo sguardo si posa proprio su di lei, che sembra un fantasmino con quell'enorme veste bianca addosso. Dopo aver ascoltato la storia dello Hyuga, la sua interlocutrice se ne dispiace, ma sembra non capire fino in fondo tutto il racconto, infatti fa dei commenti strani, che allo Hyuga non piacciono più di tanto, ma sopprime quel pensiero, andando semplicemente ad asciugarsi il viso con le mani, mentre il suo volto ora diventerebbe serio <Non è stata una bella esperienza...non la augurerei a nessuno..fidati..> ammetterebbe, forse chi è abituato ad una cosa simile, come urla di bambini che vengono uccisi a sangue fretto, odore di sangue e persone care che vengono trasportate verso la loro meta ultima, tutti dettagli che lo Hyuga ha tralasciato di proposito, in fondo si tratta pur sempre di una bambina <No, era la prima volta che parlavo con quella ragazza..e dopo quell'avvenimento non più vista..> ammetterebbe parlando di Tamaki, la Deshi che era con lui <Se però parli della ragazza..morta...in un certo senso si..ma quello non era l'aldilà, era solo un limbo...una sorta di passaggio delle anime dirette nell'aldilà e credimi...lei non era per niente felice...> no, infatti, piangeva sangue e gli ha dato degli indizi su chi l'ha uccisa, un uomo con la maschera, ma è un indizio un po' generico. Il ragazzo la guarda con occhi privi di gioia, è riuscita a rovinargli la giornata in pratica, ma non è un problema, infatti ascoltando le ultime parole della bimba, va a rispondere con semplicità <Presto ucciderò...> quelle parole sembra che non vengano nemmeno pronunciate da lui, non è nel suo carattere dire una cosa simile <Raccoglierò la mia prima taglia..> aggiunge in fine, facendo riferimento al suo lavoro da Cacciatore di Taglie per l'appunto <Brutto..> secco, terminerebbe il suo pensiero, lasciando a lei la parola.

17:29 Hisuko:
 In effetti nessuno sconosciuto le aveva mai offerto un gesto simile, per questo lo stupore, però non se ne priva e lascia che Ichirou esprima verso di lei tutta la sua indole premurosa, sebbene la bambina non sia abituata. La bambina forse perché tale non riesce ad afferrare quello che il ragazzo ha passato e nemmeno i sentimenti che esprime attraverso le sue lacrime, rimane invece ad osservare le sue ginocchia ossute mentre con le dita continua a pizzicarsi la candida pelle sulle gambe. Quegli occhi da serpente sono lontani e il volto non esprime altro se non un sorriso il cui valore non sembra venir colto. "No?" solleva lo sguardo a guardarlo con una leggera sorpresa. "Penso che dipenda da persona a persona allora." Ci sono persone che potrebbero trovare quella un’esperienza interessante mentre altri potrebbero invece trovarla traumatica, lei prende atto della cosa e sospira. Solleva le mani aperte sopra le ginocchia tenendole parallele alle stesse e poi di colpo le abbassa andando a colpirsi con un sonoro -Ciaff!- rimane immobile così a lungo, cosciente del fatto che le sue parole e il suo modo di vedere le cose possano dare fastidio a un ragazzo di Konoha come lui, e infatti Rio l’aveva avvertita, non tutti possono comprenderla non quanto è riuscito a fare lui. Osserva il ninja medico e ancora gli sorride e alla lunga quell’espressione immutabile risulta inquietante soprattutto durante un argomento come questo. "Mi dispiace." Sorride. "Deve essere brutto vedere un’amica soffrire e comprendere che stai guardando la sua anima." Lei ora con le mani prende la sabbia accanto alle proprie gambe e inizia a farla scorrere sulle stesse perdendosi in quel piccolo e innocente gioco. La giornata della bambina non è stata rovinata ma nemmeno resa più piacevole, è stata resa leggermente interessante ma niente che la faccia ribollire di gioia ed emozione, Rio almeno le ha insegnato a fischiare e la comprende meglio. "Sei un cacciatore di taglie? Ma è strano… un ninja medico ha a cuore la vita giusto? Ha in mente di curare le persone. Però fai anche il cacciatore di taglie e dici che ucciderai." Ora la bambina sente molto più interesse verso di lui e lo fissa negli occhi. "O rispetti la vita, o non la rispetti… oppure pensi che ci siano vite di serie A e vite di serie B?" che animo curioso che si è ritrovata a scoprire.

17:46 Ichirou:
  [Lido] Il vento è diventato una leggera brezza che a malapena smuove i capelli dello Hyuga, mentre il sole, astro caldo che regna alto in cielo, diventa lentamente sempre più rosso, incominciando a tutti gli effetti il suo tramonto, rendendo il circondario di un arancione piuttosto scuro, ma allo stesso tempo luminoso e caldo. A questo punto il suo sguardo passa dalle sue iridi gialle ai gesti che sta compiendo, lasciando completamente attraversare quelle parole come se neanche fossero state pronunciate, è chiaro che lei continui a non capire, ma non è ha colpe, l'anima dei bambini è sempre così pura ed innocente, o almeno la maggior parte. Lei si dispiace, ma lo Hyuga non è triste in questo momento, solo amareggiato dalla situazione, non è stato in grado di salvarla al tempo e ciò, lo fa ripensare a quanto lui si senta e si sentisse inutile, pensiero che spera svanisca col suo tirocinio come medico, magari salvare la vita a qualcuno o allungargliela lo farà stare un po' meglio in futuro. Quelle domande da lei proferite, a differenza delle sue iniziali, si bloccano all'interno della sua testa, in quanto effettivamente sia un paradosso vivente <Un cacciatore di taglie ed un medico sì..> andrebbe ad ammettere <Non mi aspetto che tu capisca..ma sono diventato medico per aiutare le persone, e cacciatore di taglie per rendere più sicure le strade dei paesi dell'alleanza..in pratica caccerei criminali per far vivere meglio la gente..> ammette dunque il suo pensiero iniziale, è così che è nata quest'idea malsana del Medico a caccia di teste <Essere medico non vuol dire giocare a fare Dio..non esistono vite di seria A o B, ne di C ne di nessun altra lettera...un medico che si rispetti guarisce chi ne ha più bisogno senza fare distinzioni..> ha appena creato un altro paradosso però <Ripeto, non mi aspetto che tu capisca...ma essere un Cacciatore ed un Medico, mi porterà a capire quale strada devo seguire per davvero, e mi farà vedere quale sarà il mio posto nel mondo..> prendendo un pugno di sabbia con la mano destra, lo Hyuga la fa cadere al suolo, come se la sua mano fosse una clessidra.

18:08 Hisuko:
 Lei si volta a guardare il tramonto e si perde ad osservare il colore del sole e le sfumature che regala al cielo, sembra un dipinto e nemmeno tanto reale ma invece è la bellezza di ciò che la circonda, della natura, tanto bello quanto lo è la foresta di mangrovie. E’ rivolta verso il tramonto per lunghi momenti e le mani sfregano sulle gambe creando una piacevole frizione sulla pelle grazie ai granellini di sabbia che ci sono tra la pelle delle sue gambe e le sue mani. Infatti quelle gambe sono ormai diventare rosse come peperoni già da tempo, basta la sola pressione di un dito per creare irritazione a quella pelle. Non comprende lo stato d’animo di Ichirou e rimane convinta delle sue idee non esprimendo sinceramente tutto il dispiacere che afferma a parole, continua invece a sorridere come se tutto le facesse piacere. "Sono come tante piccole formichine." Ammette dopo un iniziale silenzio e poi torna a guardare lo Hyuga ritrovando il suo interesse per via della risposta che le sta per dare. In effetti la bambina non capisce questo paradosso e ritiene che sia tutto quanto parecchio confuso, non ritenere che le vite abbia diverso valore ma comunque decidere di ucciderne una invece di un’altra come cacciatore o anche solo come ninja. "Non fai distinzioni di importanza di vite, affermando che cureresti chiunque quindi anche un criminale se ne avesse bisogno. Ma allo stesso tempo vuoi eliminare i criminali per far vivere bene la bella gente." Corruga la fronte, non capisce dove il ragazzo voglia andare. "Anche i criminali sono stati bambini, sai? Chissà cosa hanno visto o subito per diventare quello che sono. Poverini… sono diversi dalla bella gente che magari riceve tutto l’aiuto possibile e quindi rimane bella. Penso sia più facile comprendere la bella gente, per questo cercano tutti di essere buoni, si riceve più affetto." Piega le gambe e punta i talloni, poi con le mani sul terreno si aiuta e si da la spinta per rimettersi lentamente in piedi e poi prende la casacca tra le mani ma senza ancora ridarla al proprietario. "Penso che un ninja medico che afferma di voler aiutare tutti indistintamente, non possa essere un ninja che uccide. O sarebbe solo un ipocrita." Sorride e non sembra turbata nemmeno da questo argomento. "Però forse ho capito cosa intendi dire tu." Intanto piega con cura la casacca senza alcuna fretta con le sue piccole manine osservandola. "Provi ad essere sia un medico che un cacciatore, per il momento ti fai andare bene così questa ipocrisia ma speri di capire verso quale delle due strade sei più affine." Solleva lo sguardo su di lui con un volto davvero allegro. "Se è così fai bene, ognuno sceglie i propri metodi per capire in che modo può essere più utile e può sentirsi più soddisfatto." Replica e rimane ad osservare il ragazzo ancora seduto attendendo un suo pensiero in merito dato che ha molta più esperienza di lei.

18:32 Ichirou:
  [Lido] Il sole ormai non reca alcuna scottatura, troppo indebolito dall'ora e con fare stanco, lentamente si fa coperta dell'orizzonte e mentre la piccoletta si comincia ad alzare, lo sguardo dello Hyuga nota come elle si privi della protezione fornitagli dallo stesso, nel momento stesso in cui lei si alza, andrebbe ad alzarsi a sua volta, andando a sovrastarla per la sua immensa altezza, guardandola ancora negli occhi e prendendo quella stessa casacca tra le mani. Guardandola meglio, il ragazzo si sente in colpa, per tutto cio che ha passato e per il fatto di essersi sfogato, se così si può dire, con lei, prendendola un po' come se fosse stata la causa di quel suo malumore, anche se in realtà era da un po' che quelle sensazioni si insidiano all'interno della sua mente. Con quell'indumento in mano, il ragazzo lo aprirebbe, sciogliendolo da quella bella forma ordinata poggiandoselo poi sulle spalle, per poi andare a dirle <Mi dispiace...non volevo fare la vittima o sembrare fuori di testa..> non preoccuparti Ichirou, lo sanno tutti che sei uno Hyuga anomalo ormai <Mi sono persino dimenticato di chiederti da dove vieni...ma ormai penso non abbia più importanza..> andrebbe ad ammettere. Ascoltando poi quelle frasi, il giovane abbasserebbe lo sguardo in direzione del viso altrui, andando ad ammettere <Voglio solo provare a me stesso se sarei in grado di affrontare tutte le prove che mi si presentano, il cacciatore di taglie rappresenterebbe la mia paura di uccidere, mentre il medico la mia paura di perdere le persone a cui tengo...> detto ciò, il ragazzo rimane silenzioso, in attesa che lei faccia qualcosa, anche se pensa di sapere cosa voglia fare, data l'ora.

18:44 Hisuko:
 Cede la casacca senza problemi al ragazzo tendendo le braccia verso di lui e lo osserva mentre la riapre e la indossa, vanificando la piegatura della bambina che in effetti era inutile e anche superflua ma è stato un modo di fare come quando una persona gioca con una gomma da cancellare per parlare più in tranquillità. Il sole ormai sta calando e a occhio e croce per lei si è fatta l’ora di andare a mangiare qualcosa visto che dopo l’aspetta una lezione. Continua a sorridere nei confronti del ragazzo guardando i suoi occhi bianchi, lei non si sente offesa e non ha sentito su di sé nessuna colpa o peso di quanto accaduto al ragazzo. "Non lo sei sembrato." Non agli occhi da serpente della bambina e per confermarlo scuote anche la testa facendo ondeggiare quella cascata di capelli neri ormai completamente spettinata. "Sono di Konoha, come te." Si limita a rispondere e inizia a camminare con attenzione con un piede avanti l’altro allargando le braccia per mantenere l’equilibrio ed evitare i sassi tra una chiazza di sabbia e l’altra. "Ho capito." Alza la voce per farsi sentire dato che si è già incamminata e non si volta per non rischiare di cadere e farsi male, non sarebbe una bella cosa in vista della sua prima lezione di questa sera. "Allora sarò curiosa di sapere quale sarà il tuo verdetto quando avrai ucciso qualcuno!" si ferma e volta appena la testa per guardarlo con la coda dell’occhio e le labbra si piegano in un ghigno. "Mi piaci, non quanto Rio… ma sei passabile, ecco." Dopo aver dato il suo giudizio, la bambina solleva una mano e saluta lo Hyuga scuotendola, intanto che continua ad avanzare per raggiungere la via di terra battuta e tornare verso l’accampamento. (end)

19:07 Ichirou:
  [Lido] Un lieve sorriso si palesa adesso sul suo viso, la luce è ancora presente, anche se ormai il sole è quasi completamente svanito dietro l'orizzonte, il suo volto si distenderebbe, come se i propri nervi, dapprima tesi, si sciogliessero con l'affermazione della ragazzina, grato del fatto di non essere sembrato ciò che ha affermato poco fa, anche se ai suoi stessi occhi, si ritiene un fallito. Ne ascolta il parlato ed apprende che anche lei è di Konoha, il che lo fa sorridere di nuovo, andando a guardarla negli occhi dicendole <Spero che tu possa diventare una brava ninja un giorno..> ammetterebbe, tutti quelli che conosce sono dei bravi ninja alla fine, chi per un motivo chi per un altro. Detto ciò, la bimba le fa un altro complimento, alla quale, non essendo abituato, andrebbe ad assumere una lieve colorazione rosea sulle guance <Spero solo di scoprirlo il più in fretta possibile e che farò la scelta giusta..> detto ciò, la bambina lo saluta con l'ausilio della mano, alla quale lui risponderebbe con altrettanto movimento della destra, per poi voltarsi in direzione della strada che porta all'accampamento della Foglia, ha da studiare, ma soprattutto da riflettere. [END]

Ichirou è stato accettato nell'O.M.M., felice, non si rende nemmeno conto di essere arrivato alla spiaggia, un luogo per lui maledetto. Dopo qualche istante, una bambina si avvicina a lui e mentre i due chiacchierano, affiorano ricordi brutti, facendo di nuovo dubitare lo Hyuga delle scelte che ha fatto.