Cappuccetto rosso e il lupo cattivo

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11:55 Yosai:
 Da quanto sei lì in quella foresta? Chi può dirlo. Tu no di certo. Sei poco più che una mastodontica ombra nera. Ti stagli lì, in alto a quattro-cinque metri d’altezza sull’enorme radice di curva di una mangrovia, al limitare del sentiero. Quasi ti confondi con il paesaggio, se non fosse per la tenue luce che proviene dal cielo, perfora le fronde, e ti fa da sfondo, se non luminoso, sicuramente più chiaro che il fitto della foresta. Le leve inferiori, massicce e tornite, sono coperte dal nero, largo pantalone di un chimono. La stoffa è stata chiusa all’altezza del polpaccio in rosse fasciature cremisi, che ti avvolgono l’arto fino ad infilarsi nei calzari ninja. Il torso. Più simile al tronco d’un albero che a quello di un’umana persona, è avvolto nella solita canotta senza maniche, tanto aderente da esser come una seconda pelle per i muscoli che paiono esplodere, emergendo ad ogni movimento. Le spalle stondate sono libere dal tessuto. La pelle delle braccia scolpite, crea deliziosi e sinuosi giochi di luce con le forme dei muscoli e quelle scure dell’inchiostro sulla tua pelle. Anche gli avambracci sono stretti in fasce da combattimento color cremisi, da sotto il gomito fino alla prima falange delle dita. Il collo taurino sostiene il volto affilato, dai lineamenti marcati, decorato dalle solite cicatrici La prima in verticale dalla parte sinistra della fronte scende fino a segnare lo zigomo sotto di essa, salvando l’occhio, la seconda corre in orizzontale sulla fronte. Gli occhi blu sono circondati da un profondo alone scuro all’intorno, appesantiti da due borse abbastanza evidenti, che fanno il paio con il colore della pelle, decisamente meno sano rispetto al tuo solito. I capelli scuri con riflessi rosso sangue, cortissimi ai lati del capo, d’una lunghezza media sulla parte superiore e lasciati lunghi fino ad arrivare tra le scapole nella parte inferiore, incorniciano il viso. Qualche ciuffo noncurante che s’incurva sul viso, senza tuttavia arrivare agli occhi. Solo dietro hai lasciato la lunghezza di sempre, con i capelli che arrivano fin quasi alle scapole. Sei zuppo, ovviamente, ma non sembra importarti. Ovviamente non saresti mai rimasto fuori dall’accampamento senza il chakra impastato, ricercando, dopo aver compiuto il sigillo della mezza capra con la mano sinistra davanti al plesso solare, per prima l’energia alla base dei tuoi pensieri, delle tue emozioni, tanto turbolente in questo momento, dei tuoi sentimenti. Avendola trovata, avresti quindi portato l’energia psichica al plesso solare per concentrarti su ciò che ti permette di muoverti, che permette al tuo sangue di scorrere e al tuo cuore di battere, trovando, in fondo a te stesso, l’energia fisica, che avresti portato ad affiancare la prima per innescare subito un moto circolare dell’una nell’altra, dell’altra nell’una, fino ad ottenere la tua energia, il tuo chakra, che avresti spinto, violento come te, nel suo sistema circolatorio. La spalla sinistra appoggiata al freddo tronco dell’albero, le braccia incrociate, sembra quasi tu stia aspettando, ma chi?[Impasto del chakra][Chakra ON]

12:01 Tamaki:
  [Foresta] E' la prima volta che la Kunoichi s'aggira da tali parti e non ha ancora compreso che non deve allontanarsi dalla tenda di konoha o qualche volta rischierà di finire malissimo. Glielo stanno dicendo in tanti ma lei è dannatamente cocciuta e non ha intenzione di tornare sui suoi passi e quindi per questo la si vede andare comunque tutti i consigli che le vengono dati.. e poi adesso è in grado di controllare i suoi primi jutsu basilari, niente di ché ma comunque è qualcosa, no? Ella indossa una magliettina scollata che mette in mostra il proprio ombelico e poi una gonna corta che lascia spazio alle lunghe gambe snelle e gli stivaletti rossi ai piedi. Un outfit abbastanza semplice e classico, forse anche un po' troppo per un cielo mite e nuvoloso a tratti ma mal che vada si prenderà un acquazzone e pace. E dunque ella va con l'avanzare mentre prova a studiare il loco intorno a sé come a volerne studiare tutti gli eventuali tratti descrittivi senza dimenticare niente, memorizzando anche la posizione delle mangrovie che s'ergono dal mare e rendono la foresta molto caratteristica. Ed intanto lo sguardo finirebbe al porta oggetti relegato al fianco destro dove può notare il Kunai che le è stato regalato da Aisu e Sakir e di cui è ancora grata, deve ancora incontrarli per far vedere loro quello che la sua mente diabolica ha imparato alla fine. E <Hop! Hop!> allungherebbe il passo con un salto della sinistra e poi uno della stra, come se fosse su di una passerella a momenti ma lei si diverte a comportarsi in tale modo pacato e genuino soprattutto se nessuno la sta guardando. La mano destra va a fare da visiera ad altezza della fronte mentre si china in avanti la schiena e muove il capo da destra verso sinistra e poi nella direzione opposta per un paio di volte. <Se non mi sbaglio l'accampamento di Shin è da queste parti nella foresta. Mmh.. Beh mal che vada mi perderò!> Ottimosmo portami via insomma. E dunque nel mentre continua ad avanzare nella foresta non avrebbe ancora modo di notare Yosai a ridosso del freddo albero ma lui sicuramente potrà percepire il disturbo della deishi che calpesta tronchetti, saltella, parla da sola e quanto di altro ancora. Non è una presenza confortevole! Ma in tutto questo il suo chakra non viene minimamente richiamato a raccolta, forse irresponsabile o semplicemente maledettamente ingenua [Chakra Off].

12:17 Yosai:
  [Foresta] È un suono così atipico, quello di una donna in un posto così infausto. Il terreno paludoso e molliccio, gli alberi umidi e freddi, la luce che filtra poco, insomma, non proprio il massimo della vita, eppure quella voce giunge alle tue orecchie dal sentiero sottostante, lo sguardo blu s’assottiglia di poco quando individua la fonte di quella voce. Come un predatore resti immobile ad osservare quella che per te potrebbe sicuramente essere una preda. La percorri con lo sguardo senza pudore, cercando i dettagli, e principalmente, oltre all’aspetto che immediatamente memorizzi, noti alcuni dettagli importanti. Non indossa un coprifronte, intanto, o almeno non che tu veda, ma questo comporta poco. Neppure tu hai il coprifronte, del resto. Il fatto che parli con questo livello di voce in fuori da uno dei due accampamenti la porta ad essere o abbastanza sicura di sé da pensare di essere al sicuro, o sufficientemente sprovveduta da pensare di essere al sicuro comunque. Il fatto che non ti abbia notato ti porta a propendere per la seconda… anche i più sicuri di sé del resto, davanti a un eventuale nemico presterebbero più attenzioni. Attendi dunque che lei si avvicini ancora fino ad una distanza di più o meno cinque metri, per poi allungare la leva inferiore destra per compiere semplicemente un passo e precipitare nel vuoto. Con un colpo di reni alla fine della caduta porteresti le gambe a picchiare contro il suolo morbido con un tonfo flaccido, flettendole fin quasi a toccarti i talloni con i glutei per ammortizzare l’atterraggio, per poi issarti in tutta la sua altezza. E maledizione se sai alto, lo sguardo piantato su di lei in quella che per te è un’espressione tutto sommato atona ma vista la corporatura e gli sfregi che hai in faccia, potrebbe risultare come aggressiva, e il fatto che a te questo non importi di solito non aiuta le braccia son lasciate ai fianchi del corpo, ben distanziate dal torso dall’ampiezza dei dorsali <mmh> mugugni mentre lo sguardo del color dell’oceano la inonda, irruento, memorizzandone i dettagli <Non te l’ha detto nessuno che questo non è il miglior posto in cui girare?> chiedi semplicemente compiendo altri due passi in avanti verso di lei. Non ti è sfuggito in realtà il suo dire. Cerca un accampamento e un ninja che nel nome ha le sillabe che lei ha scandito per chiamarlo tu lo conosci anche… ma per ora queste informazioni te le tieni per te e ti limiti a scrutarla, con il capo abbassato per via dell’altezza che vi separa.[Chakra ON]

12:26 Tamaki:
  [Foresta] La ragazzina farebbe in modo di avanzare nella foresta ed era anche la prima volta che ci stava mettendo piede alla fine, se non si considera la notte in cui ha fatto il tratto di strada per raggiungere l'accampamento del ragazzo Shinuja e stare con lui, dopo aver vinto una scommessa che ormai sapeva di avere in tasca la Kunoichi. Le braccia s'avviano verso la schiena ad altezza delle natiche tenendosi in quel punto e andando a congiungersi tra di loro senza difficoltà alcuna, con le lunghe gambe che ancora muovono passi accelerati in avanti tra un saltello ed un altro come se si trovasse in un pieno centro di città. Tamaki è fatta così e va compresa, può essere timida a momenti ma estroversa ad altri tratti, solare o arrabbiata e tutto dipende da come le va la giornata alla fine. Lo sguardo s'acutizza tutto intorno come se avesse sentito qualcosa che ne potesse destare il sospetto e far attivare il campanello di allarme che le fa credere di essersi cacciata finalmente nei guai. Strano ma vero, è qualcosa che potrebbe anche accadere d'un certo senso e la cosa ironica? Che lei lo sa, è stata avvisata così tante volte. <Spero solo di non incontrare quei venditori ambulanti di caramelle.. Anche se forse una adesso mi ci vorrebbe, non ne ho più.> piagnucola, dove si trovano Ryuuma ed il suo compare quando servono? Ora una caramella l'avrebbe accettata volentieri, che tristezza! Tutto sommato però non ha molto tempo di concentrarsi sui propri pensieri e deve donare uno sguardo attento nella direzione in cui potrebbe udire degli spostamenti ed una voce. Si china in avanti con la schiena arrestando il passo e donando l'attenzione verso di Yosai squadrandolo da testa a piedi e provando a riconoscerlo ma niente, non le sembra affatto di averlo mai conosciuto o intravisto da qualche parte e quindi c'è la possibilità che sia un nemico. La mano destra -accompagnata da un rapido gesto di scatto- si fionda verso il porta oggetti al fianco destro laddove è relegato il kunai ma non lo estrae, è solo un gesto istintivo per non farsi trovare impreparata nel caso delle peggiori ipotesi. E se lui si avvicina, lei invece due passi li muove verso le proprie spalle cercando di allontanarsi dalla postazione occupata in precedenza. <Ehm?> Ritrovandosi a finire di spalle contro una mangrovia, senza una possibilità di fuga dall'avvicinarsi altrui che ella potrebbe intendere come una minaccia o meno, tutto dipende dai punti di vista. <Me lo dicono in tanti in realtà signore, ma non m'interessa. E se vuole attentare alla mia vita sono intenzionata a rispondere!> Sta pensando al peggio e la mano non si stacca dal kunai, in fondo sakir le ha detto di farne uso per difendersi da eventuali minacce visto che ancora non possedeva ancora nessun Jutsu. Ed intanto le mani della ragazza vanno a portarsi ad altezza del seno, compiendo il sigillo della capra e lasciando che la sfera della forza e quella spirituale possano incontrarsi tra loro dando origine al chakra, impastandolo e risvegliandolo in ogni singolo angolo del proprio corpo. Un qualcosa che ormai le riesce abbastanza facile avendo seguito lezioni e avendo fatto i relativi addestramenti. Ma l'altro come risponderà? [Chakra On].

12:43 Yosai:
  [Foresta] La osservi, la ascolti. La prima reazione che mostra, correre al portaoggetti, è già chiarificatrice. La seconda, quella di mettersi a impastare il chakra, risulta solo confermare le tue ipotesi. Nel tempo che lei impiega ad indietreggiare, compiere il sigillo della capra e impastare il chakra tu letteralmente scompari ai suoi occhi per comparirle davanti, bruciando la distanza che lei ha cercato di mantenere. La tua mano destra, grossa e solida come una palanca di legno, compare a pochi millimetri dalla sua fronte, con le dita stese in avanti. Tutte tranne il medio che è tenuto dal pollice a formare la forma di un cerchio. Senza esitare, il pollice lascerebbe andare il dito medio che si infrange senza scampo al centro della fronte di lei. Una schicchera, questo è. Non usi tutta la tua agilità ne tutta la tua forza, ci mancherebbe, ma fai in modo che lei sia impossibilitata a reagire. È un gesto più scherzoso che altro. Non sei intenzionato a prendere la sua vita per ora. Perché mai dovresti farle del male. Ma le labbra si stendono in un sorriso affilato, mentre anche tu, dopo averle tirato quella schicchera, torni a compiere un passo indietro.<per tua fortuna non ho intenzione di farlo, ma tu non saresti comunque in grado di rispondere> le rispondi. <Cerca almeno di ricordarti di tenere il chakra impastato quando ti muovi in questo letamaio. Persino un cane potrebbe essere un problema, altrimenti> Resti fermo. Osservi quei capelli rossi con il tuo sguardo acquatico e quel sorriso affilato dipinto sul viso. Poi d’improvviso ti volti, dandole l’ampia schiena. Inizi a camminare <è Uchiha Shinuja che stai cercando, giusto?> chiedi, lasciando a lei la decisione di seguirti o meno. Sarà in grado lei di capire che sai dove si trova l’accampamento che sta cercando? Di sicuro non sa che è anche la tua meta. Ma tant’è, t’incammini.

12:44 Yosai:
  [Foresta] edit: [Chakra ON][Agilità: 30][Forza: 10]

12:50 Tamaki:
  [Foresta] Di spalle con l'albero sembra tutto perduto, ormai spacciata si definirebbe eppure qualcosa da un momento ad un altro potrebbe cambiare, chi lo sa. Ella non fa che mantenere lo sguardo costantemente a ridosso di Yosai -di cui ancora ne ignora il nome, e lo stesso vfale per lui sul proprio conto sicuramente- e cerca tutto sommato di prestare attenzione ad ogni suo singolo movimento sospetto, non volendo essere vittima di qualche brutta sorpresa.. e se deve esserlo almeno vuole essere in grado di reagire prontamente. La gamba destra si porta indietro rispetto alla gemella, tenendole comunque unite tra di loro e si sa, quando tamaki non le ha divaricate di almeno qualche centimetro tra loro vuol dire che ha la coda tra le gambe letteralmente. L'altro le appare come un uomo imponente e lei è una semplice kunoichi avventuratasi da poco nel mondo dei ninja, che speranze potrebbe mai avere? e sostanzialmente si stava domandando questo in quel dato momento. Gli occhi non si staccano di dosso dal ragazzo visto che è intenzionata a sfruttare il chakra nel caso in cui servisse, almeno per quel poco che sa fare alla fine che comunque non è da non considerare. China la testa in maniera leggiadra verso destra con un punto interrogativo che sorge dal lato opposto -ovviamente astratto, mera raffigurazione- ma che può essere intesa nei di lei occhi quando lo ascolta intento a parlarle e dirle qualcosa anche in merito al proprio comportamento e le risposte che ha donato poc'anzi fa. E per quanto cerchi di vederlo le compare dinnanzi al viso con un'agilità spaventosa <Cosa?!> non riuscendo nemmeno a comprendere quello che è successo che se lo trova dinnanzi. <Aia!> un impatto delle dita altrui sulla propria fronte. <Ma sei pazzo?!> inveendo contro di lui scioccamente e presa dall'istinto di reagire, ma forse riconoscendo di non essere pronta a ciò alla fine. <Sese, se voglio posso sbarazzarmi di te con.. con..> Ci deve pensare, intanto fortuna che sono all'aperto, prendono aria le ca**ate che dice. <Con un soffio, sì, proprio con un soffio.> Ah quanta irruenza in un metro e ottanta di ragazzina. <Farò buon uso del tuo insegnamento.> Non è del tutto sbagliata come cosa, almeno mantenere il chakra attivo è una cosa abbastanza basilare da fare. <Sì, come fai a conoscerlo?> e istintivamente andrebbe ad incamminarsi appresso a l'altro, il fatto che lo conosca la mette un attimino a disagio non sapendo se possa essere un suo amico, un suo conoscenze o addirittura un nemico e lei sta andando nella tana del lupo. Sono tante le ipotesi che possono vagare nella propria mente ma quale condurrà alla pura e chiara verità? Lo segue proprio perché vuole scoprirlo. C'è poco da fare quando si impunta. <Ad ogni modo il mio nome è Tamaki. Non è cortese fare quello che hai fatto e poi nemmeno presentarti eh!> Ma comunque il chakra continua ad essere attivo in lei, lasciandosi pervadere in ogni singola zona del proprio corpo e non mettendo da parte la possibilità di star andando incontro ad un tranello bello e buono. Dove la condurrà? Chissà!

13:06 Yosai:
  [Foresta] Ti godi la reazione a quel gesto, è ovvio. Non l’hai fatto senza un senso. Osservi i suoi modi di fare, la sua voglia di reagire, la sua decisione - saggia – di non farlo e infine quel punto rosso che le si forma al centro della fronte per via della pelle irritata <oh non lo metto in dubbio> magari un giorno sarà davvero così. Ma non è questo il giorno. E lo sapete bene entrambi. Eppure quell’imbarazzata scelta di parole ti stende ancora di più il sorriso fino a snudare la dentatura perfetta, li in alto. Quando lei si limita a seguirti adegui la tua falcata, che naturalmente sarebbe ben più ampia e profonda della sua, a quella di lei, in modo da poter finire affiancati. Sposti lo sguardo blu su di lei guardandola di profilo, oltre la spalla definita e stondata che sarà grande quanto il suo cranio probabilmente. <oh beh, questo lascerò che sia lui a raccontartelo> Lo conosci appena a dire il vero, ma averlo come compagno di missione è stato interessante. La osservi, di tre quarti in modo da non perdere la direzione del terreno ma da poterti godere i dettagli della figura che hai affianco, mentre la ascolti <beh, Tamaki> assapori quel nome tra le labbra <dovresti ritenermi abbastanza cortese da non averti fatto ben di peggio. Non ci sono limiti alla perfezione umana quando in ballo ci sono un uomo grosso e cattivo e una bella fanciulla indifesa> perché quello la ritieni, una bella fanciulla indifesa. <Sono Yosai> ti preseti, almeno lei avrà un nome da fornire all’Uchiha quando lo vedrà <Se stai cercando l’accampamento di Kusa deduco tu non provenga da li, e l’aspetto di una persona che ha vissuto la devastazione di Kiri non ce l’hai neanche un po'… dimmi Tamaki, sei forse di Konoha?> un velo di curiosità sulla voce musicale ma profonda, non le distogli lo sguardo da dosso se non per controllare di dimanere al centro del sentiero, di fianco a lei. [Chakra On]

13:16 Tamaki:
  [Foresta] Si stringe un attimo il cuore in gola al pensiero che possa essere un nemico di Shinuja che potrebbe addirittura catturarla ed utilizzarla contro di lui. Ha visto che era particolarmente teso e preoccupato ultimamente e questa cosa è stata motivo di discussione tra di loro, ma non immagina le motivazioni visto che non le sono state dette. La mente ipotizza tanto, arriva a generare persino tante situazioni non belle nei confronti del ragazzino del clan Uchiha e la cosa non le piace affatto. Eppure i piedi le comandano di avanzare in quella direzione e stando al passo di Yosai, che solo adesso di rimando alla propria presentazione fa altrettanto e lo apprezza. Almeno non dovrà chiamarlo con nomignoli dispregiativi come nel caso di Sakir che si rifiuta di chiamare come lo sfregiato, non è una cosa carica secondo Tamaki. E dunque ella andrebbe a dire verso di Yosai, una volta che le orecchie possano aver captato ogni singolo filo del suo discorso <Non vale così. E poi Shin non mi dice quasi mai niente, preferisce tenere i suoi scheletri nascosti nell'armadio.> cosa che li ha portati a discutere profondamente e lo ha lasciato con una scelta da fare, ancora dovrà sentirlo e capire cosa ha scelto al momento. Sospira andando ad adocchiare il loco intorno con il pugno destro che si porta ad altezza del seno, stringendosi e sentendo ancora il cuore in gola in una morsa tenace e spaventata da quel che potrebbe accadere da un momento ad un altro. <Effettivamente, ma non lo hai fatto, potevi presentarti no? E grazie per il ' Bella fanciulla ' lo prendo come un complimento indiretto.> E la cosa la fa effettivamente ridere alla fine, l'altro le ha fatto un velato complimento tutto sommato, la ritiene bella e giovane, vuol dire questo no? Secondo Tamaki alla fine sì. <Esattamente, sono di Konoha.> Non del tutto, ha vissuto lì ma le sue discendenze sono tutt'altre e nonostante tutto è una cosa che mantiene segreta e che al momento conosce soltanto Shinuja che l'ha quasi costretta a rivelare la verità sulla propria natura. <Di solito sto alla tenda all'accampamento di Konoha ma sapevo che Shin stesse da queste parti quindi mi sono avventurata da sola. E sì, so che è fortemente sconsigliato agire da sola in simili posti blablabla.> come una cantilena ripetuta andrebbe a dire quello che solitamente le viene detto da chiunque, un mantra che ormai vien ripetuto dalla ragazzina e con cui deve fare i conti tutto sommato. Una disdetta non c'è nient'altro da fare. <Dove stiamo andando comunque?> Glielo domanda direttamente e senza troppi fronzoli, avendo la curiosità di capire un po' meglio cosa sta accadendo e sopratutto dove sono diretti.. o sarà solo una passeggiata di piacere? Non lo sa minimamente.

13:38 Yosai:
  [Foresta] La osservi, pensosa? Forse, non puoi dirlo, eppure quando parla le sue parole rivelano più del previsto. Inarchi un sopracciglio, assottigliando lo sguardo su di lei, sul suo volto <mh> mormori, pensoso <abbiamo un nomignolo per l’Uchiha e il dispiacere per la poca condivisione…> ponderi quegli elementi, prima di schiudere le labbra di nuovo, all’indirizzo di lei <Dimmi, Tamaki, sei amica di Shinuja? O ritieni di essere…*amica* di Shinuja?> è una frase che potrebbe sembrare identica ma nella seconda metti un’enfasi e un’attenzione al termine “amica” che lasciano chiaramente intendere qualcosa di più della normale amicizia. Lo sguardo è sottile e cerca il volto di lei, per cogliere ogni sfumatura. Annuisci lentamente quando lei conferma la tua supposizione. La successiva frase ti stende di nuovo il sorriso affilato sulle labbra, scuoti il capo. <è impossibile restare tutto il giorno chiusi in un noiosissimo accampamento> le vai in contro confermando il suo discorso. <e non ti preoccupare. Non ho coprifronte. Non è compito mio stabilire cosa puoi o non puoi fare> saresti un suo superiore in realtà, ma questo lei non può saperlo. Torni a guardare in avanti. Le braccia scolpite nelle forme dei muscoli che le compongono, oscillano placide ai lati del busto, mentre continui a camminare. Ascolti la domanda, che suscita una risata mormorata, snudandoti la dentatura e scuotendo il capo <sai, non credo che te lo dirò, Tamaki di Konoha. Puoi solo contare sul fatto che a tutti gli effetti nemmeno prima sapevi dove stessi andando, che conosco il luogo e la persona che sono la tua meta, che ora non sei più sola e che a tutti gli effetti sono uno degli incontri migliori che ti potesse capitare di fare in questo postaccio.> mormori spostando di nuovo lo sguardo su di lei <escludendo un incontro con il *tuo Shin*> poni di nuovo enfasi sulle ultime due parole, solo per goderti la reazione che suscitano, <dovrai cambiare direzione e perderti o camminare con me e fidarti. E io ho altre domande da farti> riveli, mostrando la tua curiosità [Chakra on]

13:45 Tamaki:
  [Foresta] E nel lungo passare del tempo ella continuava ad avanzare nella direzione intrapresa da Yosai, seguendolo e standogli accanto ma comunque distaccata per pochi centimetri al massimo un metro. Sospira abbassando il capo verso il basso e mantenendo l'attenzione verso il ragazzone che ha conosciuto da non molto e che forse la sta portando da Shin o semplicemente in bocca alla tana del lupo essendo lei una deishi di konoha alla fine. Le mani permangono ad altezza della schiena, trattenendosi tra di loro e volendo assumere una postura composta ma che almeno la faccia stare bene e rilassata, ha tanto stress addosso e quello al momento le basta e non vuole altro. E dunque le orecchie si fiondano ad ascoltare quello che viene detto dall'Uomo, sorridendo un attimo e fermandosi con la mente a pensare ad una eventuale risposta da fornire in rimando. <Sono - tecnicamente - la sua ragazza. Ma non ne sono nemmeno sicura dopo ieri, sai?> Glielo pone come una domanda che potrà far intendere all'altro che le cose hanno avuto una scossa, delle problematiche ma forse sta rischiando di aprirsi con la persona sbagliata e lei deve valutare ogni dettaglio del caso. Almeno non verrà giudicata dall'altro che pare essere per certi versi in una situazione simile alla deishi <E come mai non lo hai? anche tu sei solo un deishi ancora?> vi chiede andando innocentemente a rivelare il grado di allieva di cui è in possesso al momento, non considerabile nemmeno una genin alla fine. Non avrà una risposta in merito al dove stanno andando, la cosa le dispiace ma sta cercando almeno di memorizzare la strada da fare per il ritorno una volta che dovrà andarsene da lì, anche se potrebbero essere gli ultimi minuti tranquilli per quanto ne sa lei. <Quanto sei loquace e misterioso. Se è un tentativo di giocare con la mia mente, bello, te lo concedo. Ma sono abbastanza lucida da dirti che mi fiderò di quello che stai dicendo e della destinazione a cui vuoi condurmi, anche se il mio sesto senso mi urla puzza di marcio.> Senza peli sulla lingua dice quello che stava pensando sulla situazione che stava prendendo una piega inaspettata e che non si aspettava nemmeno. <Non conosco molte persone in generale. Sono sempre stata nel mio senza calpestare i piedi di nessuno, né tanto meno li hanno calpestati a me.> Solo recentemente si sta aprendo al mondo ninja e l'esterno di konoha, le va dovuto questo atto di immenso coraggio in fondo. <Che domande? Sono tutta orecchie.> Gli lascia la libertà di continuare dunque, avendo anche un certo senso di curiosità di scoprire a cosa fa riferimento l'altro.

13:59 Yosai:
  [Foresta] Quando ti arriva quella risposta rallenti il passo fin quasi a fermarti, voltandoti quasi totalmente con le ampie spalle verso di lei <oh> si, sicuramente c’è della curiosità, ma è anche vero che la notizia che lei ha dato è tutt’altro che positiva <mi dispiace sentirlo> ammetti e l’espressione che ti si disegna sul viso è effettivamente contrita <e cos’è successo ieri?> le chiedi inclinando il capo da un lato, simile a un cane curioso, mentre riprendi a camminare. Vi scambiate domande e risposte. La domande che lei ti pone ti stende di nuovo le labbra in un sorriso affilato. <immagino tu ti sia accorta che non sono un Deshi, ma posso darti un’altra schicchera se desideri, magari potrei arrossarti il naso stavolta> una velata minaccia che però questa volta è accompagnata da un sorriso. Scuoti il capo, divertito <Diciamo che non sono un ninja. Non più> commenti semplicemente. Ti manca la voglia di affrontare argomenti dolorosi in questa giornata che, per il tempo di kiri, sembra quasi bella. Le doni di nuovo la tre quarti, posando lo sguardo blu su di lei, la voce musicale di lei e le sue parole ti suscitano di nuovo una risata, fragorosa questa volta, profonda, sembra quasi provenire da una grotta, ed effettivamente la tua cassa toracica è abbastanza ampia da lasciarlo pensare. Una risata che proviene da un ringhio iniziale <GRRRAHAHAHAH> scuoti il capo <sono un vero incapace a giocare con la mente delle persone, fidati> scuoti il capo, <ti sto conducendo dal tuo amato, non preoccuparti> ti riveli, alla fine lei ti suscita simpatia. La ascolti, mentre quel sorriso lentamente diventa un’espressione normale, ti invita a farle domande, e questo è strano effettivamente, ma lo apprezzi <Perché sei qui, Tamaki di Konoha> le chiederebbe tornando a guardarla <non qui nella foresta con me… intendo qui a Kiri, con l’alleanza, in guerra, a fare l’accademia… perché hai deciso di abbracciare il mondo ninja?> specifichi, osservando il suo viso delicato e aspettandone le reazioni.>[Chakra On]

14:07 Tamaki:
  [Foresta] Sospira lasciando un minimo di aria dalla bocca ed andando ad avanzare in maniera leggera verso il punto in cui la sta conducendo Yosai in questo momento. Intanto non può fare a meno di intraprendere una conversazione con lui, volendo in qualche modo rispondere nell'immediato <Preferisco non parlarne. Dovrei prima chiarire con lui e fare il punto della situazione. Diciamo che non mi piace essere tagliata fuori da tutto.> Un sunto banale di quello che è accaduto coin Shinuja e ciò che sarà movente di una discussione con lo stesso a cui ha lasciato una scelta da fare, un bivio a cui solo una strada potrà prendere alla fine e lei è curiosa di sapere cosa l'altro potrà mai aver deciso in merito al tutto. Si stringe nelle spalle allontanandosi un minimo quando l'altro fa accenno a volerle dare un'altra snacchera ma questa volta a ridosso del nasino, no e no, non ne vuole altre e si affida al senso altrui senza indagare oltre. <Beh se hai scelto di non esserlo più chi ti può biasimare. Avrai avuto le tue buone ragioni.> Si stringe nelle spalle andando successivamente ad avanzare nel tratto di strada che stanno compiendo senza indugiare un attimo, e con le mani costantemente unite ad altezza della schiena. E poi quella domanda che le sovviene in un attimo <Perché ho intenzione di prendere la mia posizione in questo mondo. Voglio diventare qualcuno e dimostrare a chi mi riteneva incapace di farlo che non lo sono. E' una scommessa col destino la mia.> Racconta apertamente verso il Ragazzo, seguendolo comunque e utilizzando una voce piuttosto chiara e calda quando va a parlare delle proprie ambizioni e sogni tutto sommato. <Andiamo comunque ti seguo.> E lo seguirà per la strada, rispondendo di tanto in tanto ma risultando piuttosto pensierosa nei minuti che ci saranno a venire fin quando non si separeranno [End].

15:11 Yosai:
  [Foresta] Inarchi il sopracciglio nell’ascoltarla. La risposta è un rifiuto, come è giusto che sia. Annuisci <mh, no, non è mai piacevole, in effetti> commenti semplicemente. Un ricordo ti prende l’attenzione mentre riporti lo sguardo davanti a te. La mente si perde finchè non è di nuovo la voce della giovane a riportati sulla terra. Ancora una volta ti limiti ad annuire. Ottime ragioni, ma come lei, anche per te forse è il caso di non parlarne in maniera così diretta e aperta col primo che passa. La risposta più interessante tuttavia la ricevi all’ultima domanda. Assottigli lo sguardo, interessato, pesando le parole che ti arrivano nella mente. Di nuovo annuisci <sono le più interessanti, no? Le scommesse col destino> e come potrebbe essere diversamente? È il regno dell’incertezza, quello, dove niente è reale, e tutto è lecito <beh, in bocca al lupo con la tua scommessa, Tamaki di Konoha…> mormori per lei <ricordati però, avrai ben poco da scommettere se non cominci a prendere qualche accorgimento quando ti sposti in contesti meno sicuri> un nuovo accenno al rocambolesco modo in cui l’hai incontrata, di nuovo un sorriso sottile, osservandola di sottecchi. Alle sue successive parole annuisci di nuovo <non manca molto> mormori semplicemente continuando a camminare al suo fianco. La accompagnerai finchè non sarà visibile l’accampamento di Kusa, per poi dileguarti lasciandola entrare da sola. Altre faccende attanagliano i tuoi pensiero. [END]

Tamaki, novella cappuccettorosso, si avvia nella foresta nella speranza di raggiungere l'amato. Trova invece il lupo (non troppo) cattivo. Si chiacchiera.

//: Un grazie alla player e a chi valuterà specifico che io non penso di dover ricevere la valutazione, avendo raggiunto il limite.