Re:gen

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22:06 Yukio:
  [Spiaggia] Ultimamente il Tessai ha preso come vizio il recarsi sulla spiaggia verso la sera, un posto frequentato di rado dai ninja e dalle persone ultimamente, anche considerata la situazione di Kiri del resto risulterebbe difficoltoso. Yukio è seduto al suolo sabbioso, mani che poggiano sulla soffice sabbia, schiena inclinata all'indietro, gambe distese e volto proiettato verso l'alto. I capelli sono raccolti all'indietro e tenuti da un semplice elastico nero che li raccoglie in un codino alto sulla nuca, visibile il proprio tatuaggio sul collo che lo orna a tutto giro, una maglia a maniche lunghe rigorosamente nera con ricamo fra le scapole raffigurante il simbolo di kusa con un bordo bianco, un paio di pantaloni shinobistici aderenti neri con un elastico in vita alto e due elastici alle caviglie, sandali shinobistici levati e posti al suo fianco sinistro lasciando i piedi completamente nudi infilati sotto la sabbia. Il mare disterebbe da lui una decina di metri, giusto il necessario per poter osservare le onde infrangersi; in quella oscurità l'unica fonte di luce è un fuuda che simula la torcia posto vicino ai suoi sandali shinobistici, nulla di più. Nella zona sono immancabili le sue figure da clown anche se lo stesso Yukio non indossa e porta con se la maschera dei Pierrot. Gli occhi sono tipicamente trasformati con la sclera nera e la pupilla color rosso vivo. Nelle tasche dei propri pantaloni i soliti oggetti, un pacco di sigarette, uno zippo, alcuni fuuda e niente di più, del resto dentro quei foglietti potrebbe nascondersi tutto ciò che è necessario. Il chakra come da prassi è sempre attivo, soprattutto se si sposta fuori dalla tendopoli.[ck on]

22:22 Kioku:
  [--->Spiaggia] La notte ricolma il cielo di Kirigakure, poche sono le stelle visibili e la luna è ancora nella sua forma primordiale, ben lungi dall’essere la più splendente nel cielo, gemella del sole. La spiaggia è il loco più vicino ove ora, in dirittura d’arrivo, veloci passi si muoverebbero, passi veloci e difficili da captare, passi che però portano una pesante figura, quella del Rikudo Sennin. Abile nel captare messaggi e pazientare, infine è riuscito a scoprire l’ubicazione consona dello stesso Yukio che ormai occupa abitualmente, il Kusagakure ma soprattutto sua più antica conoscenza, ai suoi occhi sarà sempre il suo “senpai” Kyuzo Hosoi Yoton ma al tempo stesso con il tempo ha accettato che quella persona ormai non esiste più se non nella sua memoria e anche quell’antico ricordo mal si lega a ciò che è Yukio, in parte lo capisce…in parte non comprende come quella persona si sia potuta perdere, non che disdegni ciò che è divenuto quest’ultimo. Falcate infinite tranne l’ultima, ad il massimo della potenza ed agilità possibile, lo vedrebbero scomparire ormai nei pressi di una figura poggiatasi sopra il manto sabbioso, riapparire pochi istanti dopo alle sue spalle, Kimono nero, tanto quanto la lunga criniera scendergli dalle spalle, vestiario che prenderebbe posto a quel manto oscuro, d’altronde lui stesso dato a Sango per motivi ancora non ben precisi, nessuna Katana ed il proprio Rinnegan ancora sopito se non per quel violaceo colore solito, lo stesso Kage di Kusa potrà percepirlo ma non noterà alcuna intenzione ostile del resto dovrebbe riconoscere quel passo, il Seiun poco si curerebbe della reazione dei due clown che difficilmente potrebbero seguire le sue movenze ma sa benissimo che non è così per il Kokketsu, poche parole verrebbero allora proferite < è passato molto tempo> breve pausa prima di concludere <Yukio> ed ecco infine il loro incontri. Nulla di più, nulla di meno, poche parole ma che racchiudono così tanto e al tempo stesso mostrano così poco, un incontro tra due titani che condividono ben più di quello che vorrebbero mostrare realmente, dopo così tanti anni eccoli infine, l’uno di fianco all’altro. [chakra on]

22:35 Yukio:
  [Spiaggia] inutile dire che il tempo senza sigaretta per lui scorre in un modo totalmente diverso, le ampie falcate di Akendo verrebbero percepite sin da quando gli sarebbe disponibile, i clown non batterebbero ciglio, sono molto lontani per pattugliare la zona e non si intrometterebbero mai, già soltanto il pensiero che il Sannin possa sfuggire alla loro vista li fa battere in qualche modo in ritirata o a mantenere le loro posizioni distanti dal duo. La destra si sposterebbe dalla sabbia pulendosi sulla propria coscia desta, due colpetti sul tessuto per poi estrarre sigarette e zippo dalla suddetta tasca, portandosene una alle labbra con il filtro. Un sorriso si mostrerebbe ancor prima di accendere la sigaretta, proprio in quel lasso di tempo Akendo compirebbe l'ultimo scatto per svanire; lo zippo si accenderebbe e una fiamma brucia in quell'attimo la corona della propria sigaretta, il tempo necessario per compiere il primo tiro ed accenderla che la fiamma dello zippo si sposterebbe in avanti, quasi a spegnersi, Akendo alle proprie spalle. Il fumo uscirebbe dalle proprie labbra, la testa a scuotersi a destra e a sinistra, incredulo "Pf... HAHAHAHAHA" Sbatterebbe la destra sulla sabbia "Sei vivo, uhm? Ce l'hai fatta" Risata isterica? Ormai è di prassi una sua risata immotivata, che si sia messa qualche rotella fuori posto più del dovuto dall'evento di Kimi? È una cosa comunque molto probabile. "Fin troppo tempo-" Un tiro di sigaretta "Akendo" Cercherebbe di sollevare il proprio volto in modo da poter vedere dal basso e all'inverso la figura del possessore del Rinnegan "Casualità?" Io non credo. "Sai... Avevo giusto giusto bisogno di avere una conversazione con te..." Ed è passato veramente TANTO, molto tempo dall'ultima conversazione fra i due. [ck on]

23:01 Kioku:
  [--->Spiaggia] Il tempo è passato per entrambi, se non fisicamente sicuramente a livello mentale, molte lune ormai distanziano il loro ultimo incontro, quando tutto stava per finire, ad un passo dal crollo dell’Akatsuki. Combatterono assieme ed infine una volta liberatosi non si videro più tranne nella loro ultima chiacchierata, prima che il possessore del Rinnegan rintracciasse Katsumi per poi svanire una volta esaudito il desiderio dell’Uchiha. Da quel momento in poi più nulla, immemori anni sono passati, molte cose sono cambiate eppure quel loro incontro riporta il tutto a quegli antichi momenti, come se il tempo d’un tratto fosse tornato indietro, privo di logica e coerenza, un flusso temporale tutto loro. Nonostante questo, è innegabile che il tempo sia passato, come per Akendo così per Yukio stesso, problemi mentali a parte di quest’ultimo, convinzione e pensieri hanno seguito lo stesso moto di cambiamenti, osserva la sua reazione, buffo e senza un preciso senso come sempre, ormai abituatosi a quella sua forma, ode le di lui parole e le ascolta senza proferir parola o anche solo emettere alcun suono, lascia che le parole scorrano fluide per poi lentamente sentirle scemare e a quel punto, un sospiro iniziale, volto a spezzare quel silenzio poc’anzi creatosi tra i due, le labbra schiudersi infine, lasciando che parole come acqua di rugiada, scorrano lente come un fiume appena nato, origine di una montagna ben più grande <ci hanno provato ma hanno sempre fallito> rispondendo in maniera anche piuttosto divertita a quella domanda seppur probabilmente retorica, abbattere persone come loro due è più un sogno che un qualcosa di concreto… <sappiamo bene entrambi che raramente qualcosa accade per casualità> fin troppo potenti per permettere ad un qualcosa di casuale come il caso stesso di decidere delle loro vite o influenzare loro azioni, loro stessi son fautori del destino e giudici delle proprie azioni <l’ultima conversazione che abbiamo avuto non è stata così pacifica> ironizza palesemente, d’altronde l’ultima volta hanno respinto una divinità pari a loro se non oltre il loro potenziale, dunque in un tentativo quasi di scorgere una sorta di reazione divertita o meno chiuderebbe il discorso proferendo <che casualità> rimarcherebbe volontariamente proprio per le parole poc’anzi pronunciate <anche io avevo bisogno di questo incontro> certamente le ragioni sono ben altre e certamente vi è più di quel che sembra. [chakra on]

23:14 Yukio:
  [Spiaggia] La testa rimarrebbe sempre sollevata per poter vedere la figura di Akendo dal basso verso l'alto. Lo lascerebbe parlare senza alcun tipo di problema mantenendo sulle proprie labbra quel sorrisino che lo contraddistingue "Si, però puoi anche spostarti, così mi fai venire il torcicollo" La mano sinistra si staccherebbe dal suolo mantenendo una lieve inclinazione con la schiena sforzando l'addome per quel momento, si pulirebbe la sinistra sulla medesima coscia per poggiarla poi sul proprio collo, dietro, ruotando poi la testa a destra e a sinistra generando i soliti scrocchi. Cercherebbe quindi di sollevarsi mantenendo la sigaretta fra le proprie labbra, un semplice scatto con il busto in avanti e le gambe a flettersi per potersi mettere in una posizione con le gambe flesse, braccia lunghe e distese in avanti come se dovesse rimanere in equilibrio e culo all'indietro. Si rimetterebbe composto levandosi la sabbia da dietro i pantaloni ascoltando ugualmente le parole del possessore del Rinnegan mentre la sigaretta continuerebbe a fumare, sfruttata dai polmoni del Tessai fra inspirazioni ed espirazioni. "Speriamo soltanto che questo nostro incontro non generi un ennesimo cataclisma, sennò due domande dobbiamo anche farcele noi due eh" Ironizza in merito, sollevando finalmente il proprio sguardo dai piedi di Akendo, squadrandolo, fino ai suoi occhi "Un dialogo senza filtri, mi mancava un pochettino" Conferma a se stesso più che verso Akendo in fin dei conti "Prima botta? Inizio io dai" Facendo segno con la sinistra a formare un pugno muovendolo di qualche centimetro in avanti come a voler rafforzare le sue parole con la gesticolazione "Kimi ha mandato a fanculo me e l'Akatsuki" Il tono di voce non è alto ma comprensibile senza problemi da Akendo "E volevo cercarti in primis per questo punto" Specifica prima di poter continuare. La sinistra si aprirebbe ed il palmo impatterebbe sul proprio fianco sinistro generando uno spazio con quest'ultimo ed il suo fianco; il peso del proprio corpo si sposterebbe sulla gamba destra, lasciando così la sinistra più tesa e senza peso verso la sua direzione "Una a testa? Io parto dalle più recenti, sai che non ho una buona memoria" Già, se ti droghi e ti alcolizzi in continuo è anche normale eh! [ck on]

00:01 Kioku:
  [--->Spiaggia] Che incontro il loro, e non sono nemmeno poi così isolato, non molto distanti…giusto un po’ più in là, altre figure si staglierebbero all’orizzonte, persone però lontane da ciò che sta avvenendo, abbastanza lontane da tenere privata tale conversazione o beh si probabilmente sparirebbero in tutti i sensi. Ascolta le parole del Tessai, non preoccupandosi però di muoversi neanche un centimetro, se può farlo soffrire per puro capriccio o godimento momentaneo non si farà scappare l’occasione, lasciando però che quest’ultimo continui, sotto l’attento occhio violaceo dell’osservatore, in ogni sua movenze e gesto, non tanto perché sia preoccupato ma paradossalmente rimane più sull’attenti su cosa dovrebbe fare più che se mai capitasse qualcosa, ma è conscio di ciò che ha sempre unito e legato loro due e ci vorrebbe davvero una casualità per vederli su fronti opposti aziniche l’uno di fianco l’altro. A quel punto, una volta ottenuto lo scambio di sguardi con il ninja a sua volta leggendario, muoverebbe pochi semplici passi verso il fianco del Kokketsu così giusto per muoversi e poter dare il proprio sguardo anche all’immenso mare che si para d’innanzi a loro, novelle parole verrebbero portate alla sua attenzione, una smorfia divertita al calar della di lui affermazione su varie catastrofi alla quale risponderebbe semplicemente con <beh l’ultima volta non è stato neanche così male> ironizza su come entrambi hanno palesemente rischiato di perderci la vita eppure sono ancora là e dunque perché non marciare sul fatto che apparentemente sembrino immortali agli occhi dei tanti. Ciò che ode successivamente però, ne catturerebbe maggiormente l’attenzione , quel nome, tanto antico come i tempi da Yukio rievocati…l’Akatsuki, quel sogno quell’ideale <oh l’Akatsuki> un sussurro più che una esclamazione, quasi sorpreso di sentir ancora per una volta pronunciato quel nome <quel sogno è ormai svanito Yukio e tu più di tutti dovresti saperlo> un sospiro, pesante, lungo, il peso delle anime strappate, di quelle due in particolare lo gravano parecchio <il sangue di centinaia di persone più due non ha portato a nulla se non l’inevitabile fallimento> nelle sue parole c’è più rammarico e dolore di quel che sembra, non è una lamentela ma qualcosa con cui convivere giorno per giorno, lo stesso Kage dovrebbe saperlo, ad uno di questi due tolse lui stesso la vita e per questo si colpevolizza maggiormente, per non essere riuscito a fare qualcosa che avrebbe dovuto fare lui e invece lasciò al Kokketsu l’ingrato compito di porre la parola fine sulla vita del giovane Kurako Senjuu, quando lui, Akendo, la persona più vicina a quel giovane ninja si rifiutò di compiere quell’atto più di amore che di giustizia ed infine Katsumi Uchiha anch’esso perduto e questa volta per mano e decisione dello stesso Seiun. Quel nome infine rivelatogli non porterebbe alcuna ira, alcuna rabbia, conscio inoltre di come anch’essa quel giorno perse Katsumi in un certo qual modo, eppure le regole erano chiare, l’unico modo per uscire dall’Akatsuki era per la morte o per la perdita totale della memoria <quell’organizzazione è ormai morta e con essa tutto quello che le riguardava> volgerebbe lo sguardo verso Yukio per poi concludere <faccia ciò che vuole, non vi son più vincoli, non vi è più nulla, anche per me> così si ufficializza con gli unici superstiti quello che fu più un capitolo infelice che un ideale ed una visione migliore del mondo. “Qui, infine, sulle rive del mare, si scioglie la nostra Compagnia. Non vi dirò Non piangete, perché non tutte le lacrime sono un male” reciterebbe un sommo poeta di altri tempi ormai dimenticati lo sguardo del Rikudo Sennin si poserebbe nuovamente sulle gelide acque di Kirigakure, nuvola condensata lascerebbe le proprie labbra per vibrare nel cielo <la tua memoria non è mai stata delle migliori> lo prende in giro, come può, indubbiamente i toni si sono smorzati rispetto all’aria sicuramente più goliardica di prima ma d’altronde non vi sono catene e dolori che possono essere dimenticati <ciò che mi interesserebbe sapere è> breve suspence <cosa è accaduto durante la mia assenza? Cosa sta succedendo, soprattutto qui a Kiri> d’altronde è mancato per così tanti anni e altrettanti

21:48 Yukio:
 Gli occhi rimarrebbero sulle onde del mare, fra un tiro di sigaretta ed un altro mentre Akendo con le sue poche ma coincise parole inizia a definire tutto e a rispondere alle sue domande, amplierebbe il discorso in qualcosa di più, qualcosa che inevitabilmente farebbe sgranare gli occhi a Yukio "M-ma..." Sapeva quanto lui teneva all'Akatsuki, sapeva alla famiglia che si era costruita, ma sapeva anche come doveva andare a finire "La caduta... Da Kurako, ah?" Riportando gli occhi verso il mare, abbassandoli. Manterrebbe il filtro della sigaretta ancora fra le labbra, continuando "Sai, ho ancora il suo corpo, intatto, in un rotolo" Espellendo del fumo dalle labbra "Non me la sento tutt'ora ti lasciarlo andare via" Ha sbagliato tutto Kurako, ma solo in quell'ultimo periodo di possessione dove si è lasciato soggiogare dalle emozioni negative, da quel dannato che si è impossessato del suo corpo. Non poteva fare altrimenti "Ho comunque tutti gli oggetti miei e di Kimi... Quando ti serviranno, se ti serviranno, dimmelo e ti sarà dato" Del resto il suo anello è sempre stato identificativo di unione con Akendo, si conoscono da tempi immemori seppur si sono incontrati rarissime volte, ciò non toglie l'importanza delle due figure a livello mondiale e l'importanza che ognuno ha nei confronti dell'altro. "Cosa è accaduto? Un sacco di cose, dipende da quanto tempo non ti sei più informato sugli avvenimenti mondiali" Ridacchia, rivolgendogli nuovamente l'attenzione con i propri occhi "Hotsuma da quel che mi è stato detto è morto per mano di Konoha, Furaya. Una divinità, così la interpretano, ha preso il possesso della zona, riesce a duplicarsi, ha gli occhi con il byakugan, sembra una antica leggenda che lessi tanti tantissimi anni fa... Ma non posso darne la certezza e qui di pergamene inerenti c'è ben poco, ma non è uno Hyuga" Tende a specificare "Non si è mai vista una tecnica di scissione di una simile portata e durabilità, credo si tratti di innata. Al termine i suoi cloni si sgretolano in terriccio o sabbia, ma si esclude anche una duplicazione con il chakra Doton, troppo complessa" Perchè l'ha già vissuto attraverso i ninja di Kusa del resto "Gli spadaccini sembrano ok, vorrei portarli fuori da questa situazione ma dopo la morte di Hotsuma non so che fine abbiano fatto, se c'è da cercali o meno... Possiedono sempre... Sai..." Le sette spade della nebbia, un gioiello non da poco, speriamo soltanto veramente che non tutti siano morti in questa situazione "E ho divorziato" Questa si che è l'informazione più utile fra tutte quante! "Tu, devi raccontarmi qualcosa?" Domanda, rivolgendo lo sguardo nuovamente altrove tirando semplicemente una soffiata d'aria con il fumo bianco e denso che si unisce in avanti, mischiandosi nella nebbia circostante.[ck on]

22:10 Kioku:
  [spiaggia] Paradossale come le cose cambino, anche le più importanti il tempo e le ferite riescono a eroderle riducendole a nulla di più di un amaro sorriso intriso di dolore e colpe. Nonostante questo si continua a vivere, come se avere tutto quel potere fosse più una maledizione che una virtù stessa, incapace di perire, destino a vagare per quella landa finché i Kami non si riterranno soddisfatti e reclameranno le sue carni ormai stanche, ascolta quelle breve annunciazioni, riguardati il Senjuu, poche parole alle quale eviterebbe anche di rispondere ma del resto non ne hanno mai parlato è questa è la prima volta dopo oltre dieci anni quasi, quell’evento cambiò ogni cosa allora <entrambi sbagliammo ma sappiamo bene che non vi era altra scelta> motivo per il quale nei confronti dello stesso Yukio provò rabbia per ciò che fece, per come strappo la vita dalle mani di Kurako, ma non era una rabbia fine a se stessa, non per averlo fatto bensì perché non ne fu capace lui stesso, il Rikudo Sennin, a prendere quell’ardua scelta, consapevole di come avrebbe agito il Kokketsu lasciò deliberatamente a lui l’onere ed il fardello di compiere quell’omicidio perché di quello si tratta, per questo in parte si odia e si fa peso non solo della vita del giovane Senjuu ma anche per come indirettamente costrinse il Tessai all’epoca a compiere ciò che doveva lui stesso, con le proprie mani fare. Sospira, lo sguardo si stirerebbe lungo tutto l’orizzonte ora immerso in quel mare senza fine <a volte mi capita di pensare> breve pausa, un novello sospiro prendere il largo, schiudendo quelle gelide labbra <se solo volessi, anche ora…potrei> ma entrambi sanno perché ne allora ne oggi Akendo lo ha resuscito con il proprio potere oculare, una scelta altrettanto difficile da compiere che lo ha profondamente deviato e distrutto in un certo qual modo. La voce del Kage di Kusa fortunatamente irromperebbe come non mai in quel silenzio malinconico creatosi, elencando uno alla volta ogni evento possibile ed immaginabile ad oggi accaduto con particolare attenzione alla situazione odierna di Kiri, alla propria guerra e dei nemici a capo di tutto, ascolterebbe con attenzione, lasciando che fino all’ultima frase venga proferite, infine anche sugli spadaccini leggendari, che tra l’altro furono per diverso tempo quasi un’ossessione per loro due. Una smorfia divertita sul proprio volto all’udire del suo divorzio <beh è durato più di quello che pensassi…complimenti, vedo che non hai mai perso il tocco> breve pausa per poi sfoggiare un tono beffardo ed ironico <sensei> marcando con forza quelle parole, un ovvio rimando al loro antichissimo status di quando al fianco del Seiun vi era Kyuzo Hosoi Yoton, spostando infine la discussione sulle entità comparse <ho parlato con una ragazza, ha saputo darmi interessanti informazioni riguardante proprio coloro che muovono battaglia> ripensa attentamente alle parole di Sango, ma senza citarla direttamente, del resto lui è a conoscenza del “legame” che ha con Yukio ma non viceversa <parlava di Otsotsuki, pelle bianchi e corna> il tono diverrebbe più serio, così come lo sguardo, il viso lentamente si girerebbe verso il Kokketsu alla ricerca del viso altrui <e se tornasse? Sappiamo bene che all’epoca più che sconfiggerlo lo respingemmo>, le violacee iridi cercar quelle altrui <e ci costò quasi la vita, credo sia il caso di sapere effettivamente contro chi stiamo combattendo, soprattutto se è tornato> del resto non si sa molto su quell’antico “clan” se così si può definire un qualcosa che nacque molto prima del termine stesso, non vi è terrore o timore nella voce del Sannin ma sicuramente un remando a quei drammatici momenti. [chakra on]

22:34 Yukio:
 "No" Cercherebbe di interrompere le ultime parole in merito a Kurako per Akendo. "Non un pensiero... Sappiamo entrambi come andrebbe a finire, per la seconda volta. Sta bene sigillato..." Duro da dire, non è facile anche con il modo che ha lui di fare, cercando di smorzare sempre la situazione con la sua allegria da pagliaccio sadico, ma sta volta è realmente una questione delicata "E non ti chiederei mai di riportare in vita qualcuno" Spiega, poggiando i suoi occhi verso i propri piedi, osservando come le dita fuoriescano dalla sabbia e si infilino nuovamente all'interno di essa, continuando la propria sigaretta "sensei... Ah quanti ricordi" Poggiando la mano sinistra sulla propria tempia medesima "Diciamo che sei fatto decisamente grande per chiamarmi ancora maestro, uhm? Del resto sono io che dovrei chiamarti, Capo" Ridacchia in merito, scuotendo la testa "Gli Otsutsuki..." Sospira "Sai vero che la nostra cerchia di ninja non basterà a fermarlo definitivamente?" Domanda ironica "Perchè se è veramente lui, questa volta bisogna terminarlo definitivamente... Respingerlo di nuovo significherebbe aspettare altri anni per un suo ritorno, vorrei evitare un'altra disgrazia simile" La sigaretta verrebbe lasciata cadere sulla sabba, sotterrandola poco dopo con l'alluce destro. Si dondolerebbe avanti e indietro riflettendo ancora un po' sulla questione della divinità "Adesso siamo tutti quanti più vulnerabili, la maggior parte delle forze sono concentrate qui, quanto meno per Kusa e Konoha... Dobbiamo sbrigarci nel sciogliere la situazione qui" Riportando il proprio volto su Akendo "Come vorresti muovere i fili per Kiri?" Domanda, senza troppi giri di parole, del resto sotto la maggior parte degli avvenimenti, ci sono sempre stati dietro anche loro "Proclamazione ad onore di un ninja valoroso e non psicopatico o un consiglio? Sai come finì il consiglio a Kusa per me..." Tutti morti ed uno incarcerato perchè c'era un magna magna dietro che non finiva più "Qualcuno bisogna metterlo subito, che regga Kiri, no?" Un villaggio senza Kage, volere o meno, muore lentamente all'interno. "Tu hai intenzione di ritornare in gioco come Akendo di una volta?" Ovvia domanda, è da un po' che non si fa vedere del resto "Io... Ho modificato qualche progetto che avevo scritto per la mia vita, se vuoi sentirmi" Allargando le braccia in attesa di una sua risposta. [ck on]

23:15 Kioku:
  [spiaggia] Le parole da entrambi scorrono, parole a tratti frivole a tratti serie, una conversazione con una tale oscillazione di argomenti che probabilmente farebbe rimanere di stucco qualsiasi altro ninja, parlare di vita, morte, villaggi e poi finire prendendosi in giro su alcune cose di dubbia utilità, questo è ciò che significa per loro parlare o discutere, per due montagne così immense, il resto perde sempre più di importanza, almeno per Akendo così è diventato. Inutile dire che quelle ultime parole di Yukio, chiuderebbero per sempre o almeno per adesso quel malinconico ricordo ricolmo di colpe e pensieri, i morti è meglio lasciarli sopiti, un affermazione quelle che ne segue che darebbe modo al Rikudo Sennin di alleggerire un po’ il peso della discussione, almeno per il momento, incrociando entrambe le braccia al petto e rispondendo di getto <finché non ti deciderai a morire rimarrai sempre il sensei di quel giovane ragazzo innocente> a tratti alquanto ambiguo indubbiamente come lo stesso Seiun si riferisca al se stesso da giovane in terza persona, ma del resto nemmeno più lui considera quella la sua vita, così tante cose sono cambiate d’allora, così tante da quella distruzione della roccaforte dei Samurai, il tempo muta ogni cosa. Un sospiro, lasciando che ora le parole del Kokketsu riempiano l’aria, lo sguardo fisso sul viso del Kage, ascolta silente mentre di tanto in tanto il proprio capo si muoverebbe leggermente, come ad asserire o confermare alcune delle affermazioni da lui pronunciate, ma non prenderebbe parola, lascerebbe che l’intero discorso si dirami alla perfezione e sia chiaro, prendendo parola solamente quando l’ultima parola verrebbe proferite ed un silenzio lentamente piomberebbe in quel loco, le braccia tornare verso i propri fianchi, così come il volto allo stato originale, lasciando che lo sguardo si possa poggiare nuovamente sul fil d’orizzonte del mare <nessun ninja basterebbe mai se solo vorrebbe fare sul serio> convinto ancora che quel giorno si lo respinsero ma non saggiarono altro che una parte del potere di quell’individuo <d’altro canto non arrestarlo adesso vorrebbe dire rimandare e chissà> breve pausa per poi riprendere <magari la prossima volta non ci saremmo neanche> del resto questa entità o individuo che dir si voglia chissà quanti anni ha atteso prima di entrare in azione, chissà quanto ancora può minacciare le terre ninja. Un sospiro, lasciando che i propri polmoni possano riprendere fiato e un silenzio voluto interrompa quella discussione, lasciando alla volontà delle proprie labbra, lo schiudersi, come acqua le parole nuovamente fluire all’attenzione del Tessai <Kiri ha sempre voluto un'unica persona a capo di tutto, non posto per un consiglio, se poi ci soffermiamo su come gli ultimi consigli sono andati a finire…> lasciando quella frase in sospeso poiché entrambi sanno che di certo non hanno fatto una buona fine e per tanto a poco servirebbe piazzarne un altro <non che mi interessa particolarmente ormai> non che gli interessi particolarmente di tutto, annoiato, svogliato a tratti, la vita stessa sembra più una lenta marcia verso una fine da lui già saggiata seppur con incognite logoranti <tornare in gioco? La cosa potrebbe allettarmi del resto non che io abbia molto da fare ora come ora> un modo come un altro per allentare la presa della noia, un modo come un altro per impegnare le proprie giornate quando non vi è Sango a tirarlo in mezzo per qualche folle ragione, non che la cosa lo dispiaccia anzi <parla pure Yukio Kokketsu, kage di Kusagakure, Tessai delle cinque grandi terre ninja etc etc> l’ultima parte soprattutto verrebbe rimarcata, gli piace prenderlo in giro perché è una delle poche cose che li lega assieme a quel passato così antico di cui ormai è stato dimenticato e a stento entrambi ne hanno memoria. [chakra on]

23:39 Yukio:
 Resta in silenzio, continuerebbe a dondolarsi di tanto in tanto quando termina il suo discorso ed Akendo prenderebbe parola. Ogni tanto disegnerebbe al suolo sabbioso qualcosa con i propri piedi, ricoprendolo subito dopo con la pianta di quest'ultimi, non perde la concentrazione ma semplicemente si terrebbe occupato in assenza di- "Birra?" Di punto in bianco, andrebbe a tirare fuori un fuuda dalla tasca sinistra, uno dei tanti. Quest'ultimo verrebbe messo sul proprio avambraccio sinistro in orizzontale, l'indice che premerebbe nel centro immettendo una misera quantità di chakra per liberare due bottiglie di birra che rimarrebbero in equilibrio sul proprio avambraccio. Andrebbe ad afferrarle entrambe con la destra unendo le proprie dita al collo di quest'ultime. Il fuuda verrebbe riposto con la sinistra mentre la destra si avvicinerebbe al petto di Akendo, se vorrà fargli compagnia; nel caso una birra verrà affondata per metà nella sabbia aprendo la sua con i denti semplicemente. "Se non si può sterminare, si può confinare" Schioccando pesantemente la propria lingua biforcuta sul proprio palato, facendo fuoriuscire i due lembi per leccarsi entrambe le labbra nello stesso momento "Del resto nei covi ci sono ancora quegli oggetti, nh? Abbiamo sacrificato molto tempo e risorse per prenderli" Si, con la forza e senza problemi del resto, gli oggetti dell'eremita delle sei vie s'intende. "E allora perchè non scendi in campo e ti occupi di Kiri? Se non direttamente quanto meno porta qualcuno su, no? Non sarebbe male come idea" Rivolgendo un'occhiata non proprio scherzosa, anzi quelle cose le sta dicendo sul serio "La ringrazio per la concessione potente Samurai, poderoso Sannin, Capo dell'Akatsuki e reincarnazione di Madara!" Porgendogli un inchino con il busto, scoppiando successivamente in una grossa risata. Se Akendo avesse accettato andrebbe a scontrare la propria bottiglia con quella del possessore del Rinnegan, un cin cin, in caso contrario solleverebbe la birra con un semplice "Alla nostra!" Nulla di più "Modifica del mio modo di gestione interno" Spiega semplicemente "Inutile prenderci in giro, non sono mai stato un pacifista di prima categoria, più un tizio che dove c'è casino si intromette perchè gli va" Detto papale e papale "Ho raggruppato una serie di persone che possono seguire in linea di massima i miei stessi pensieri, recuperare ogni singola informazione per avere una sottospecie di biblioteca con tutto ciò che accomuna il mondo in ogni aspetto... In questo modo possono e posso infiltrarmi nelle situazioni più delicate, un po' come quella attuale a Kiri; è in un momento di declino costante, una spintarella con dei fili dietro non sarebbe male" Solleva le spallucce, compiendo un ampio sorso dalla propria birra "I miei vecchi e amati Pierrot, insomma, inizio a farli uscire allo scoperto, hanno iniziato come semplici guardie del corpo per me sostituendo gli anbu, stile radice di secoli fa di Konoha per intenderci" Spiega brevemente "Sono dei bravi ragazzi" Abbassando lo sguardo "In un certo senso mi sento come se fossi te nel momento della costruzione di Alba, spero soltanto che i ragazzi non schiattino così velocemente o si facciano prendere dall'euforia. Sempre stata una pecca di coloro che non hanno visto il mondo a pieno" In cerca dello sguardo di Akendo come se volesse approvazione in merito alle sue parole "Quindi... Sapendo già bene a priori che non ti servirebbe una mano, mi offro ugualmente a collaborare come sempre con te. I contatti sociali li abbiamo mantenuti entrambi; se vuoi~" Canterino, compiendo un altro sorso di birra senza troppi problemi "Comunque, come stai?" Una domanda tanto semplice quanto letale, non si assenterebbe con i propri occhi ma li poggerebbe semplicemente contro quelli di Akendo in cerca di uno scontro con la stessa vista da parte di quest'ultimo cercando di capirne la reale risposta.[ck on]

00:32 Kioku:
  [spiaggia] Osserva i movimenti dell’ambiguo Yukio, lo è sempre stato, con quelle fattezze insomma è ambiguo è ambiguo nonostante ciò, le sue movenze catturerebbero l’attenzione, compreso il rilascio di quel fuuda che alla sparizione di un po’ di nuvolette lascerebbe intravedere quelle che sono chiaramente due birre, se in questo momento fossero in un anime lo spirito dentro Akendo sverrebbe con un incredibile facepalm, tutto si aspetterebbe da lui meno che un fuuda con delle bir-no ok si aspetterebbe anche questo tecnicamente, soprattutto da lui. Birra che verrebbe accettata solamente per riporla nella sabbia e in un secondo momento aprirla, lasciando che ora siano le parole del Kage a succedere alla proprie, così che il discorso continui, in particolar modo riguardante il da farsi della situazione attuale <si beh, nei covi dovrebbero ancora esserci gli oggetti necessari a sigillarlo ma> breve pausa <sai bene quanto sarà rischioso, ben più dell’ultima volta> combattere senza risparmiarsi è a dir poco semplice ed istintivo per due ninja come loro, d’altro canto, cercare di sigillare qualcuno di così potente, richiederà tempo, un strategia, prendere tempo e trovare il momento giusto per bloccarlo ed infine sigillarlo per sempre, ma il discorso ha perfettamente senso <inizierò a cercare nei vari covi comunque, non ricordo bene in quale di essi> ipotizza ovviamente quello centrale, nonché base operativa dell’allora organizzazione dalle nuvole cremisi, ma l’affermazione ed il tono successivi a quell’argomento volgerebbero il busto, con una rotazione di tre quarti, e di conseguenza viso e sguardo in direzione del Kokketsu <occuparmi di Kiri eh? L’ultima volta non è finita poi così bene> e quando mai del resto finisce qualcosa di buono se ci sono loro in giro, distrussero buona parte di Kiri e dovettero pure fuggire, motivo per il quale a distanza di così tanti anni nemmeno sa se le autorità di Kiri ancora lo diano come ricercato o meno, non che la cosa lo preoccupi ma è pur sempre un fastidio, un dannato fastidio. Saetta il suo sguardo verso il ninja leggendario <ci penserò in ogni caso> pur sempre meglio che non fare in attesa di qualcosa di divertente da fare. Ripresa la bottiglia, la scontrerebbe con l’altro al suono della voce altrui attua a prenderlo in giro come lui stesso ha fatto in precedenza con l’altro, sorseggiando quella birra quanto basta a compiacere la propria gola e lasciando che nuovamente la voce di Yukio riempia quel silenzio, novelle parole verrebbero proferite, parole riguardanti i suoi pani, alquanto ironico come Sango stessa sia incaricata di riferirgli qualsiasi cosa ed ora lo sta ascoltando direttamente dalla fonte, ma ci sarà tempo anche per rendere efficace quel patto con l’Ishiba, per adesso, ascolterebbe attentamente le intenzioni di quest’ultimo su questi…Pierrot, che già indentificherebbe come qualcosa di ambiguo proprio come…Yukio ecco, proprio uguali, soprattutto quel panzone tutto scemo vestito da clown al matrimonio e rivisto poco fa mentre veniva qui, per non parlare dell’ambigua nana parlante che cianciava cose strane su delle paste, di certo non le famose paste delle cinque terre ninja che intendeva il Rikudo Sennin. Annuirebbe a quella sua ultima affermazione <molto dipenderà anche da te, immagino debbano essere seguiti, mostrata una via, non un compito semplice se te ne incaricherai> d’altronde un po’ come allora per l’Akatsuki le parti si invertono quasi ed ora sarà compito del Tessai far girare il tutto all’interno di questi Pierrot, una domanda infine, una domanda tanto semplice quanto complicata, nonostante pensare di chiedere una cosa del genere ad una creatura così complessa come il possessore del Rinnegan possa sembrare folle nonché priva di molto senso, al livello tale in cui risiedono i due ninja leggendari è come una comunque discussione, come se entrambe le parti si annullassero quasi a vicenda <questo mondo ninja non ha più molto da offrirmi Yukio> hai fatto la domanda eh…mo’ ti prendi tutti gli anni di sofferenze, pene, complotti, paranoie e quant’altro di Akendo Seiun, prossima volta magari chiedigli il suo vestiario preferito o qualcosa sulle spade <e io non credo di poter offrire poi più così tanto a queste stesse terre> d’altronde il suo percorso seppur intriso di potere è macchiato di sangue e fallimenti, colpe e a tratti quasi rimorsi, ben altro poteva essere fatto, molto poteva cambiare eppure lui è ancora lì, immortale in quella sua inconsistenza, non è umano ma non è un Kami, ha carni lacerate eppur non soffre più, non si sente parte di nulla e al tempo stesso si sente lui a sua volta un buco nero gigante, un gargantua che cattura ogni singola flebile fiamma e luce per inghiottirla nella propria oscurità…ecco come sta…ecco cosa è Akendo Seiun. Sospira, le labbra schiudersi e lasciare che l’aria condensata prenda il largo in quel mare sconfinato, come il colore dei violacei occhi dalle forme concentriche <ciò nonostante siamo ancora qui Yukio, incapaci di morire> quasi con un tono beffardo l’ultima esclamazione <ho viaggiato molto in questi anni, visto posti ancora inesplorati, dove la natura regna selvaggia e anche ben altri posti> terrà per se i posti popolati e le civiltà seppur sconosciute che vi vivono in quelle terre ignare ai ninja delle cinque nazioni <la mia figura non è che un ricordo, leggenda per bambini da raccontare la notte> breve pausa, raccogliendo a se l’ossigeno nei polmoni <per adesso è mai intenzione far si che così rimangano le cose> non vuole mostrarsi ancora, ne fare un ritorno in pompa magna, molti parleranno di lui man mano che si mostrerà…poco alla volta. La birra verrebbe nuovamente portata alle sue labbra, liquido alcolico riempire la propria gola ed infiammarne le carni, poi posarla nuovamente nella sabbia <tu piuttosto, cosa ti spinge dopo tutti questi anni a fare il…Kage di un villaggio?> una domanda quasi più come un test, atto a comprendere cosa spinga un essere come lui, simile sotto certi aspetti al Rikudo Sennin, perdere tempo con sciocchezze come un villaggio, la vita dei ninja inutili che al compongono, insetti agli occhi del Possessore del Rinnegan. [chakra on]

01:04 Yukio:
 "Ma potrebbe essere la miglior soluzione per ridurre il minor numero possibile di vittime, forse" Sollevando il sopracciglio destro in un sorso di birra quando anche lo stesso Akendo commenterebbe in merito alla confinazione del possibile membro degli Otsutsuki "Semmai sarà la volta buona che ci rimettiamo la pelle, nh? Una bella statua nelle piazze cittadine, AKENDO SEIUN. Tanto di targhetta, sotto una bella foto" Riportando gli occhi su di lui "Te la faccio ora la foto però, hai una pelle meno stressata del solito, renderebbe meglio" MA HAI FINITO DI CAZZEGGIARE?! Scuote la testa in una risata che andrebbe a scemare, un sospiro pesante per riprendere in modo corretto il discorso "Se hai voglia di setacciare tutti i covi fai pure, io sicuramente dovrò ritornare per un po' a Kusa a prendermi cura del villaggio" Dice la sua in base agli impegni "Tanto sai come trovarmi in qualsiasi modo, non ci sono problemi, e sai che hai una zona in cui sei sempre ben accolto, senza la necessità di nasconderti o di non volerti mostrare" Lasciandogli intendere che avrà sempre un benestare in una zona neutra all'interno del mondo ninja. Ennesimo sorso di birra accompagnato da un silenzio che per svariati attimi unirebbe entrambe le figure "Nah non per forza devi ragionare sul fatto che devi occuparti direttamente di Kiri, ti ricordi il quarto Mizukage? Del resto era controllato da una persona che muoveva i fili dietro, potresti fare benissimo la stessa cosa in fin dei conti" Recuperando anni e anni di storia passata ovviamente ma non sarebbe male far ritornare alcuni metodi nuovamente alla luce, le generazioni sono passate e nessuno è sicuramente in grado di ricordarsi una situazione analoga, ancor più difficile se non si venisse a sapere che Akendo è dietro le quinte di Kiri, no? "Pensaci... Non sarebbe male come opzione, poi ti terresti impegnato" Ah certo, bel passatempo che avrebbe in fin dei conti! Un altro sorso di birra veloce ascoltando le parole in merito ai Pierrot "Cercherò di renderli quanto più indipendenti possibili, però fai conto che potresti trovare interessate come opzione il volermi uccidere" Un occhiolino ed una risata a seguire di quelle parole "Si potrebbero innalzare non di poco delle stranissime taglie su delle maschere stravaganti, chi lo sa" Che una di quelle maschere possa essere sia quella di Yukio che di Sango o di altri ninja dentro quella corporazione? "Ah non dire sta minchiata a quest'ora eh, mi prendo il permesso di mandarti a fanculo eh Akendo" Sollevando la bottiglia di qualche centimetro "Non iniziare con il fatto che ti senti inutile di qua e di la" Compiendo una rotazione del proprio busto si avvicinerebbe ancora di più al Seiun "Sei una persona essenziale per questo mondo. Ed il mondo ha altrettante novità e situazione da offrirti, oh! Sei il possessore del Rinnegan, ti devo ricordare ogni quanto accade una situazione simile? E quante persone possono possedere questa abilità? Una, tu" Semplice, veloce e coinciso "Non ti far venire strane idee eh! Per favore" Ritornando alla sua posizione originale "Tsk" Sbattendo la lingua sul proprio palato ed andando a compiere un sorso di birra "Più perchè mi incazzerei se prendessi una decisione stupida... E so che non sei il tipo" Che ci tenga è un dato di fatto, per come l'ha inteso Akendo, Yukio avrebbe capito un lento abbandono dell'esistenza di Akendo e questa cosa sicuramente non gli andrebbe giù chissà quanto facilmente, forse mai. "Già... Incapaci di morire" Continuando a dondolarsi con i propri piedi infossati nella sabbia avanti e indietro di qualche centimetro, giusto per tenersi in movimento e fare qualcosa, proprio come un bimbo speciale iperattivo "Al massimo se proprio dobbiamo, ci uccidiamo a vicenda, senza troppi problemi, peccati e motivazioni, ci organizziamo e facciamo il tutto" Non male come soluzione del resto. "Un ricordo che si è voluto dimenticare del resto, ti devo ricordare che il tuo predecessore non era chissà quanto amato, ma per ovvi motivi... E tu comunque potresti tornare alla ribalta, io sfrutterei proprio questa situazione, per Kiri... Eh, spero che siano tutti morti dall'ultimo episodio sennò ci potrebbero essere delle complicazioni" Quanto meno Yukio ha avuto un cambiamento estetico non indifferente dagli anni precedenti. "Che domanda strana..." Cosa ti spinge a fare il Kage dopo tanti anni? "Tutto" Ultimo sorso di birra, tenendola fra le mani ormai vuota "Ti devo ricordare che ero un semplce bambino lasciato a morire nella foresta?" Sorride, scuotendo la testa di nuovo "Il mio ruolo a Kusa non è fare il Kage, ma fare il papà" Allargherebbe le braccia e le mani "Un po' come era la nostra cricca all'inizio, capisci che intendo? Vorrei dare agli altri ciò che io non ho mai avuto, è una cosa paradossale per il mio carattere ma mi appaga veramente tanto, far sentire una persona all'interno di una famiglia, una famiglia così grande che ovunque tu vada ti sentirai a casa. Una grande famiglia che ti dirà sempre che andrà tutto bene, per questo mi piace fare il Kage" Lasciando cadere la bottiglia al suolo sabbioso (poi verrà raccolta, tranquilli ecologisti) andando in cerca di una seconda sigaretta e lo zippo, accendendola "È sempre stata una mia mania il voler proteggere le persone e vederle felici, potrebbe essere anche questa la motivazione del mio comportamento, sempre distratto e stupidamente divertente, bho, vai a capire come ragione la mente" Non può ovviamente definire mente umana, per ovvi motivi "Ma principalmente è questo... Potrei abbandonare quando voglio questo ruolo, sparire come tu sai chi aveva fatto" Kyuzo "Mi dispiace toccare ogni tanto con te quel ricordo, ma è l'unico esempio che posso tirare fuori con te" Per rendere l'idea "Non sono come lui, per questo continuo. Seppur a tratti ma voglio essere costante nelle mie cose e portarle avanti" Tiro di sigaretta, mantenendo i polmoni ancora pieni di nicotina "Quindi... Se al mio allievo servirà una mano... Al mio allievo verrà tesa la mano per poterlo aiutare in tutti i modi" Ruotando unicamente gli occhi verso di lui, mostrando quel sorriso dannatissimo e sadico sulle sue labbra che si arriccerebbero in quel lasso di tempo "In tutti i modi." Rimarca quelle parole per rafforzarne il concetto "Io andrei a dare qualche ordine di movimento ai miei ragazzi. Puoi sempre travestirti in qualche modo e seguirmi se per una notte vuoi dormire al caldo e rimpinzarti di cibo, nh? Sicuramente Ganbo e Nana saranno di tua lieta compagnia" COSA?! [Se End]

01:34 Kioku:
 Una cosa è certa, una discussione normale, con questi due, non è possibile averla, soprattutto se insieme, soprattutto se vengono tirare fuori certe storie e antichi passati ormai sepolti ma del resto è un po’ il loro modo di porsi nei confronti della vita, un modo che li rende unici come del resto lo sono. Accoglie con un certo piacere le prime parole che scorrono dal Tessai a lui, il poter agire liberamente e in zona neutra sicuramente gli faciliterà alcuni compiti che vuole portare avanti per impegnare il suo vasto tempo annoiato, chiudendo infine l’argomento Otsotsuki rispondendo per un ultima volta sulla questione <allora una volta trovata la giara mi dirigerò verso Kusa, da li vedremo cosa fare dunque> nulla di più, entrambi sanno che non sarà semplice perseguire quella via ma meglio rischiare che non ottenere nulla del resto. Un sopracciglio alzarsi lentamente alla proposta con tanto di rifacimento al quarto Mizukage, chissà potrebbe essere qualcosa da tenere in considerazione ma non esprimerebbe pareri, lasciando che il Kokketsu possa proseguire con alcuni toni scherzosi riguardati i pierrot e le taglie per poi destreggiarsi in un grande discorso che prendere anche alla sprovvista lo stesso Rikudo Sennin ma forse per i motivi diversi, non interverrebbe, ciò che ha compreso Yukio è molto distante da ciò che voleva far intendere Akendo, certo non ha più molto da fare in queste terre ninja, ma c’è ben altro da fare anche altrove, ciononostante, porterebbe nuovamente le braccia al petto conserte perché vuole gustarsi quel bellissimo spettacolo mentre lo stesso Tessai cerca quasi di spronarlo, rincuorarlo, si tratterrebbe dal ridere poiché ciò che sta assistendo è oltremodo divertente, potrebbe dirgli che non vuol assolutamente fare stupidaggini o strane idee ma perché togliersi dalle proprie iridi il Kage immolarsi in un discorso che comunque troverebbe del vero nelle sue parole, cose che in ogni caso non ha mai sentito dire, il fatto che sia tutto partito da un “errore” lo rende solo divertente ma ha ragione, eventi come lo stesso Rikudo Sennin difficilmente si realizzano e quelle poche volte che è accaduto non ha lasciato propriamente un buon ricordo, ma ci sarà tempo per parlare anche di questo, compresa la visione di Akendo, molto lontana e diversa da quella che può essere la sopravvivenza dei ninja a lui attorno, ma vi sarà tempo, godendosi fino alla fine l’intero discorso, sfoggiando infine una sorta di sorriso quasi beffardo, come a volerlo prendere in giro, forse Yukio prima o poi se ne accorgerà della gaffe o forse no, di certo non si toglierà il gusto di tenersi per se questa cosa. La risposta che arriva però riguardo la domanda posta dal Seiun stesso è qualcosa che lo catturerebbe particolarmente, attento nell’ascolto, capterebbe forse per la prima volta quello che veramente è insito nell’animo del Kokketsu, di Yukio, di Kyuzo come lo si vuole chiamare, forse ora più che mai, potrebbe intravedere quel lascito dello Yoton ormai estinto, un ombra come un passaggio che infine ha preso forma e sembianze di quello che ad oggi gli si para d’innanzi ai violacei occhi, per quanto ambiguo pur sempre Yukio Kokketsu. Ascolta e riflette su ciò che smuove le convinzioni di un essere tanto potente quanto lui, dovrò rifletterci attentamente per poter anche solo provare a comprendere quelle parole, quel discorso a lui così strano, difficilmente riuscirà a farlo ma del resto è fatto così il Seiun ormai, privo di comprensioni strettamente legate ad affetti o simili, forse l’unica in questo momento è Sango, a scuotere ogni suo dubbio e soprattutto continuare a confonderlo, sul perché continui a cercarlo e sul perché mostri questi atteggiamenti…affettivi proprio nei confronti del Rikudo Sennin, qualcosa che non comprende ancora, non appieno. Il tempo pare ormai giunto, le birre terminate e così come anche questa lieta rimpatriata, ultime parole da lui pronunciate, riconfermerebbero fiducia e legami e per quanto sia sotto un certo senso lieto di sapere ciò, non riuscirà a dimostrarlo o apprezzarlo come deve, limitandosi ad annuire in maniera docile e sentita, un sospiro prima di rispondere in maniera molto breve e concisa <dubito mi affiancherò a quelle strane presenze ambigue, soprattutto quel ciccione strano> come se poi lui alla fine non fosse forse il più ambiguo, probabilmente non si specchia da tempo ma dopo tutto il suo tono non è aggressivo e non rivolto ad insultare i suoi secondi in comando, almeno non intenzionalmente <ci rivedremo a Kusa una volta trovato ciò che ci serve> ormai partito in modalità mission impossibile, la sua mente sarebbe già occupata a visualizzare cosa fare ora che ha del tempo da spendere con un senso. Nel mentre che la figura di Yukio si dileguerebbe un ultimo sussurro al vento verrebbe proferito < è passato molto tempo> attimi di pausa <Yukio> nulla di più, terminando così come è iniziata quella strana serata intrisa di ricordi. [END]

Incontro fra Yukio e Akendo, si sono detti tutti e niente, qualche metodo organizzativo per la situazione di Kiri e qualche vecchio ricordo ritornato a galla che richiama la situazione attuale che i due stanno vivendo. Buona fine della Neo-Akatsuki.