La Tigre Rossa

Quest

Giocata di Clan

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23:20 Sango:
 Oh quanti pochi giorni ha passato in quella sua falsa casa, tra i rami di ciliegio in fiore che sbocciano ed ogni giorno divengono sempre più belli. Ma la donna non s'è data assolutamente pace, anzi, dopo quel primo breve incontro in cui ha visto la predatrice si è sempre diretta nel loco. Anche nella notte lo farebbe, probabilmente seguita dal Seiun in questione, curioso e probabilmente annoiato della sua monotonia e del suo smisurato potere per poter vedere un ennesimo incontro con quelle tigri. Come quella notte la donna è concentrata, silente, gli occhi ben chiusi non ad analizzare la situazione intorno a se, ma più a percepirlo, a sentire l'energia che la natura espone in quel mondo. Il respiro è calmo, ma il suo correre è sempre più selvaggio, ormai non è più l'intelletto a guidarla, ma il sentire e percepire le sensazioni che prova, come la luna lambisca ogni parte di essa con la sua tenue luce, come ogni albero sembri sospirare al suo passaggio, la terra stessa che affonda ad ogni proprio passo. Quella notte la donna non indossa i suoi soliti sudari ninja, ha messo su qualcosa di particolare ed importante. Un kimono creato dal suo clan con delle farfalle incise sul tessuto pregiato. Farfalle rosse su uno sfondo bianco, le cui maniche ricadono fino all'inizio delle dita, e la sua lunghezza è fino a metà delle sue lunghe cosce. Un sudario in effetti, simile al kimono indossato per il funerale nella bara vuota di Ren, un corpo mai più ritrovato e dato per morto, un qualcosa in suo onore e in suo nome. Le gambe si muovono verso quel posto che conosce , quello in cui ha incontrato una tigre magnifica e bellissima. Ogni salto , ogni istante della sua corsa, fatti con eleganza ma anche aggressività, quasi fosse divenuta ella stessa un felino dalle bellissime fattezze. Proverebbe a raggiungerlo , i lunghissimi capelli rossi che sventolano alle sue spalle e quella notte raccolti nell'ennesima coda di cavallo alta, e dei semplici sandali. Un onore per l'Ishiba poterli indossare quella notte nella sua ennesima ricerca, una ricerca spirituale la sua, ignorando il fatto che Akendo ci sia o meno con lei, spettatore nel suo fare. Oh come il cuore la convince ad andare avanti e il dubbio insieme a dirle che forse sarà come Ren, incompatibile magari. Ma tutto ciò non ha importanza, il suo fare rimane determinato, le iridi leggermente strette da quelle palpebre semi calate, senza lasciarsi sfuggire alcun rumore, desiderosa e inquietata lievemente da poter incontrare lei. La tigre, Kamachiteki stessa. Proverebbe dunque a portarsi in quello stesso spiazzo, quella notte non bagnato a quanto pare, ma pur sempre magico. Deve incontrarla, vuole incontrarla,e dimostrarle che ne è all'altezza . [chakra on]

Una notte poco illuminata caratterizzata il bosco dei Ciliegi. Le nuvole, maliziose, impediscono ai raggi della luna Nuova di raggiungere il terreno e creano naturali impedimenti alla vista. Persino uno shinobi, abituato a lavorare col favore delle ombre, non si muoverebbe senza cautela. Forse un Seiun, qualcuno che nel colore Nero ne è geneticamente immerso, come Akendo. Ma in questo momento non è con te, nonostante tu possa supporre sia in quel luogo. Le tigri hanno già notato la sua presenza, una presenza forte..sicuramente superiore alla loro. Tra i due, se proprio dobbiamo fare un paragone, il più mistico è il sannin. L'ampio spiazzo di questo luogo si presenta quasi interamente vuoto, dove i tronchi di ciliegio circondano con forma circolare la zona dandogli un'area mistica. Manca ogni indizio di umanità, come se si potessero contare sulla punta delle dita gli uomini che han pestato l'erba ai tuoi piedi. Per un momento, le nuvole permettono alla luna di far filtrare la sua luce, carezzando il tuo sguardo per un istante; al termine, al centro di quello spiazzo, due ombre appaiono. La prima è immensa, alta oltre 7 metri, dal maestoso pelo che apparirà bianco come il latte e luminoso come la luna stessa. Lo sguardo dorato non vela in alcun modo la sua feralità e attorno al collo e ad una zampa porta una gran collana d'oro, ben più pesante di te probabilmente. Rimane lontano, a trenta metri circa, in una posizione di riposo. I suoi occhi si poggiano una sola volta sulla tua figura, ma si concentrano maggiormente sulla seconda ombra presente, a lui affiancata. La riconosci: Kamachiteki, la predatrice. Il corpo robusto e longilineo, il pelo tipico d'una tigre ed il dorso appena incurvato. Lo sguardo è carico di malizia umana e coscienza, rendendo a tutti gli effetti l'immagine di sensuale predatrice. Col muso carezza il viso del Re a riposo, per poi distaccarsi. Si muove molto lentamente in tua direzione, passo dopo passo, sinuosa come la fiera ed orgogliosa regina che nel suo mondo è. Si porta a dieci metri di distanza da te, affilando lo sguardo senza mai assumere una posizione di riposo, al contrario della figura che dalla distanza osserva con occhio pigro...Probabilmente come starà facendo il sannin. "Il tuo sangue ha già fallito una volta, Ishiba." Eccome come s'introduce a te, rimembrando l'onore infangato dal fallimento di tuo fratello, che fu rifiutato dalle Tigri. { Per info chiedi } { quest/ambient per Sango } { tempo fino a 00:00 }

23:54 Sango:
 Oh che sguardo, che visione che le si palesa d'innanzi. Bellissime ed eleganti, due figure gigantesche all'occhio di un singolo umano. E lei lo è. Attratta immensamente da quel loro fare, da quei movimenti, dai loro muscoli che si traggono sotto il vello irsuto di esseri come loro. Ne trae piacere nel vederle, il cuore che le batte forte, ha avuto modo di vederle, già quello sarebbe un grande traguardo...ma non si ferma li. Non desidera essere li per ammirarle e basta, sola con loro, che ci sia il sannin o meno, non le importa se non il desiderio intrinseco che la porta a scendere i propri passi d'innanzi alla bellissima figura della predatrice. Il volto rivolto verso l'alto, preda di quella maestosità femminile che anche tutte le donne infondo si portan dietro e dentro. Il vento che le scompone i capelli, le iridi che la visualizzano senza pronunciarsi, ne verso di lei, ne verso l'enorme tigre bianca che riconosce grazie ad Akendo stesso, a come le ha raccontate e descritte, ma non ne sarebbe sicura almeno sulla tigre bianca come la neve. E le prime parole arrivano, dalla parte di ella d'innanzi, le ascolta attentamente e altrettanto lascia che sia il suo istinto ad adire, a farle muovere le caldi carni per pronunciarsi infine < sono onorata di incontrarti> lo è? Sicuramente, stretta a lei da un legame indissolubile come quello per il proprio fratello. < comprendo che Ren abbia fallito > nonostante sia stato il migliore degli Ishiba vissuti fino al suo tempo non può non concederle quello, conscia che probabilmente il fratello non abbia mostrato la sua parte più animale e insita a lei < ma io non sono lui. Porto su di me i suoi sogni e i suoi desideri, ormai divenuti miei.. > continua , la voce delicata e leggermente nervosa che fluirebbe verso ella < .. desidero che mi mettiate alla prova, desidero che Kamachiteki possa vedere chi sono io , cosa posso fare.. e cosa cela il mio cuore > la osserva nelle iridi gigantesche , se ci riuscisse, per mostrarle la sincerità del proprio dire. Desidera veramente quel contatto , si, ma non pregherà per averlo. Statuaria nel suo fare e nel suo dire, solo le parole lasciano uscire il proprio animo. Orgogliosa anche lei di quello che ha raggiunto anche solo nel vederla, nel poterle parlare, nel proprio corpo anche, il petto in sù senza averne paura, ma non perchè non ne provi, ma perchè il desiderio di conoscerle è troppo alto. < il solo vedervi.. > direbbe anche in confronto all'enorme tigre dietro di lei < è per me un onore immenso. Ma ripeto, non sono Ren. Sono Sango Ishiba, desidero che voi mi possiate considerare nel mio nome e non di quelli che son venuti prima di me > le labbra che infine si sigillano, dritte . Non attende altro che loro , non sentendo nient'altro che la natura intorno a loro , attendendo il loro fare. [chakra on]

La nobiltà e l'orgoglio sono uno degli elementi che fanno da prerogativa a quel gruppo di animali che intrinsecamente adottano un atteggiamento superiore. Non ad ogni cosa, ma a gran parte sicuramente. Tutto, di loro, è fatto per essere in qualche modo evoluto. La loro mente, capace di eguagliare quella umana. Il loro corpo ed i loro sensi, tanto affilati dal poter competere con i più grandi ninja. Una tigre è geneticamente predisposta alla superiorità, così come deve esserlo chi vuole firmare un contratto con loro. Alla fine sei lì per questo, non è vero..Sango? Un sorriso tenue si presente sul viso della tigre; e, alzando il capo, abbassa gli occhi su di te, evidenziando l'oro nello sguardo che getta un'ombra di superiorità su tutte le cose belle a cui puoi pensare in questo momento. I movimenti son come piumati, inudibili e perfetti, ma non avanza ulteriormente. "Rispettiamo colui che ti ha condotta fino a qua, ecco perché siamo in due a guardarti" Non sta sottolineando che tu sia in debito con il rikudo..ma ricambia quell'implicito orgoglio nell'avere l'occasione di confrontarsi con una prescelta di una leggenda. E ti osserva, inizia a muoversi circolarmente usando te come punto centrale della circonferenza, mantenendo la stessa distanza ma osservandoti nella tua integrità, ascoltando ogni tua parola e faticando nel rivelare un che di soddisfatto nel sentire l'altra come onorata. "Conosciamo la tua figura. Sappiamo che sai combattere." Constata, effettivamente rendendo ovvio il fatto che se bastasse uno scambio di colpi allora sarebbero tanti i ninja ad aver stretto un contratto d'evocazione; ma no. Serve qualcosa di più, per potersi affiancare a entità nobili come loro. Serve un'energia ed un furore superiori, una passione tale dal potersi differenziare e prendere un ruolo. Serve possedere una personalità superiore, un sangue intrinsecamente nobile. "Testarti è inevitabile. Ma il potere, senza ambizione, non è che un deterrente. " E finalmente interrompere quel movimento circolare, avvicinandosi zampata dopo zampata, lenta e suadente, fino al raggiungere cinque metri di distanza. Uno spazio che rispetta le vostre intimità e che vi costringe contemporaneamente a fissarvi una negli occhi dell'altra. La coda è ferma, in parte a contatto con l'erba. "Spiegami dunque, cosa si cela nel tuo cuore, fallo come meglio credi." Prostrati, combatti, scalpita, ragiona....scegli tu come vuoi mostrare ci che nel tuo cuore si cela. E' una prova su due fronti. { ambient/quest per sango } { tempo fino a 00:37}

00:34 Sango:
 Che visione che si palesa, quella notte se la sarebbe ricordata per tutta la vita. La lascia parlare, perchè mettersi in mezzo alle sue di parole poi? Quello è un confronto , quello è il loro primo vero incontro, ma niente verrebbe lasciato sfuggire alla sua psiche. Lascia che il tempo passi, lasci che veramente il silenzio si esponga tra di loro, non per poterne reggere il dire, solo per potersi riempire il cuore di quell'adrenalina che la pompa. Il respiro si farebbe più intenso, la mente che rimarrebbe fissa su quel dire. Allora andrebbe ad attingere a lei, a quel suo senso interno, a quella sua anima e a quel chakra elegante che la percuote insito in lei. Lo lascerebbe scivolare in lei, all'interno del corpo, così da poter immergere il proprio chakra in quella strana essenza delicata. Se tutto fosse avvenuto la sua innata sarebbe stata attivata. Le braccia della donna si allargano, il cuore stesso che si spalancherebbe in un gesto simbolico d'innanzi a loro < cosa si cela nel mio cuore è turbine di amore e devozione > le iridi che lentamente si celano dietro le palpebre chiuse, a sentire quello che si cela dentro di lei, il corpo che lento andrebbe a disgregarsi normalmente, delle farfalle di carta rosse che prendon vita da lei < quello che si cela non è vendetta, ma redenzione. Desidero essere colei che possa portare Ame di nuovo alla sua vecchia gloria, senza alcuno che debba spaventarsi , senza sangue che possa unirsi alla sua pioggia , e io che possa proteggerli dalla stessa ingiustizia di cui son stati prede > una pace che possa portare la luce sugli abitanti vittime di troppe guerre < quello che cela il mio cuore è voler essere una guida migliore, immensamente grande e immensamente innamorata. L'amore mi spinge, verso la mia terra e quello che ho perduto un tempo. Un amore che non si spegnerà mai, la mia luce vibrerà nell'oscurità di tutto questo mondo, sarà quella che mostrerà a tutti di cosa noi siamo capaci, di cosa siamo in realtà noi > le braccia che lentamente scenderebbero sui fianchi , lenti in quel movimento di farfalle , il capo verso di lei che infine si piegherebbe al suo cospetto < Ren stesso vi ha definito come delle personalità meravigliose > il corpo stesso che si piegherebbe d'innanzi a lei infine, il ginocchio destro che poggia verso la terra ma il capo che lentamente si solleva < io adesso son qui, con la mia anima ignuda, vi mostro quello che per me è importante..> l'amore verso Ame e il suo orgoglio che traspaiono dalle stesse iridi <.. vi dico cosa mi fa muovere in questo mondo. Vi chiedo adesso di considerare il fuoco stesso della mia anima, di considerare il desiderio che porto dentro di me e di non ignorarlo > non un ordine il suo, ma un desiderio. La guarderebbe, tanto vicina la tigre, i suoi occhi che brillano adesso, il fuoco che si sprigiona dentro di se e in quella bellezza che si porta dietro in forma di farfalle delicate. Rosse. Come il sangue versato d'innanzi a se. Come il dolore che ha provato. Come quello che vuole raggiungere...e soprattutto il desiderio e l'amore stesso che prova proprio per lei, per la predatrice. Colei che un tempo non ebbe un legame col fratello, arrogante probabilmente in quel suo fare, ma adesso tace, in attesa. [chakra on]

Lo sterno, le costole e le scapule paiono letteralmente trasparire attraverso quella pelliccia che riempie ogni spazio cavo; quasi par magra, se non fosse che passando lo sguardo sul collo e su ogni zampa traspare ben visibile pura e tonica muscolatura. Un corpo da predatrice agile, che si mostra sempre in quel pieno splendore, nel completo orgoglio. In silenzio nella medesima contemplazione, il Re e il sannin osservano, forse in posizioni opposte, ad un momento che potrebbe fare da punto di partenza per qualcosa di molto più grande. Conosci l'effetto farfalla, Sango? Quella misteriosa teoria per cui qualcosa d'apparentemente debole e insignificante sia in realtà capace di provocare un evento più grande e caotico, come una farfalla col suo battito potrebbe generare un tornado. Tu, sei la farfalla. Eppure i tuoi movimenti non generano alcun tornado visibile, ma forse iniziano a muovere il vento. Ad alimentare l'aria di cambiamento che permea le terre ninja dall'inizio delle vicende di Kiri. E la tigre t'ascolta, spostando occasionalmente lo sguardo alla luna nuova, che par quasi baciarvi quando ne ha l'occasione. Il tempo passa, indefinito. E lo sguardo feroce della tua giudice rimane implacabile, non vuole risparmiarti nessuna pressione. Ed i ricordi, si palesano in entrambi gli occhi. Ricordi di Ren, l'umano che fallì. Uno dei tanti che hanno fallito, tra i pochi che effettivamente son stati testati. Ma non siamo qua per soffrire..non siamo qua perché Sango snudi la sua afflizione. Non ci son parole realmente necessarie. La tigre muove passi indietro, inizia a creare distanza, per cinque metri potresti esser pervasa dall'orrore derivante dall'idea che ti stia rifiutando. Per un momento potresti capire come s'è sentito tuo fratello. Eppure, nel suo tornare indietro, parla una volta ancora. "Se il tuo desiderio è bagnare Ame d'acqua e non di sangue, ecco dunque la tua prova. " Con lo sguardo ti indica in successione tre punti: alla tua sinistra, alla tua destra e alle tue spalle. Guardando in successione, tra i ciliegi, potrai notare gli occhi illuminati di tre tigri ben più piccole, quasi definibili cuccioli. Se li conosci, se hai avuto l'occasione di leggere o ascoltare qualcosa, loro sono i cuccioli del branco: tsumamai, tsumiruku e teppuyona. "Fermali, senza ferirli. Dimostra di avere il potere di far valere i tuoi ideali." Al concludere di queste parole, rimane immobile a 15 metri di distanza da te, mentre i tre cuccioli scattano celermente e contemporaneamente verso di te, tentando d'azzannarti: tsumamai e tsumiruku alle tue caviglie. Teppuyona alla tua schiena. { hai 2/4 di difesa, resto del turno libero } { tempo fino all' 01:20 }

01:16 Sango:
 Dopo le sue parole la vedrebbe allontanarsi e nel suo animo si creerebbe un buco, qualcosa che la attira giù. Allora ha fallito? Davvero quello che sta facendo non ha nessuno convinzione o chisssà cosa? Domande che verrebbero infine risparmiate dal suo dire date le sue parole successive. La prova. Eccola dunque arrivata a quella prova che la mette infine contro quelle tre piccole tigri, piccole in confronto ai due giganti che la osservano. Alla propria sinistra, alla destra e alle spalle... fermarli senza ferirli? Non vuole fargli del male, vuole solo instaurare qualcosa di insito, un legame interno tra di loro, qualcosa che possa portarli insieme verso diverse strade. Li osserva per poi prendere una decisione . Le mani che salirebbero al proprio nucleo di chakra, il plesso solare , per formare i seguenti sigilli in perfetta sequenza, cane serpente cane e cinghiale. La propria innata adesso andrebbe ad influenzare direttamente il proprio corpo, cosparso di esso. Il corpo in questione che si dividerebbe in tanti origami di farfalle rosse, per poi provare a spostarsi in avanti, cioè dando le spalle alla tigre dietro, lasciandone una sulla sinistra e sulla destra, per circa 5 metri prima di fermarsi in quel moto di farfalle. Il movimento sarebbe fulmineo, voluto dalla sua volontà di muoversi in quella sua innata in moto diverso dai tre, sperando di farli scontrare tra i tre, teste contro teste, spera almeno che quello possa rallentarle . E' quello l'obiettivo iniziale. Lei si volterebbe per fronteggiarle nuovamente, le mani che salirebbero di nuovo per formare altri sigilli, quello della capra, cinghiale capra, in rapida successione. Adesso andrebbe a plasmare il chakra del proprio clan intorno alla propria figura , il chakra che dunque verrebbe fatto aderire attorno al proprio corpo come una patina, adesso lo proietterebbe ai propri fianchi, ricordando come ella è fatta dai capelli rossi e legati ,gli occhi azzurri, la sua altezza ,il tuo vestiario particolare da Ishiba con quel kimono, perfino agli stivali da ninja, ne visualizza colore e forme così come il proprio corpo. E così andrebbe a comandare il proprio chakra Ishibaku ai propri lati e se tutto fosse andato come dovuto, sarebbero tre le copie fatte completamente in carta , identiche a lei, perfette in ogni cosa, con dentro di se una piccola parte del proprio chakra . Dal singolo capello fino alle unghie, se tutto fosse andato bene. Adesso sarebbero loro in 4 d'innanzi ai giovani cuccioli. Attende dunque il da farsi. Non deve fargli male. E quella copie potrebbero essere fondamentali , non tanto per combatterle in se, ma per fermarli.[ 2/4 tentativo disgregazione + 2/4 tentativo 3 copie di carta ][ishibaku III livello][chakra 80 - 5- 5 -15 (5 a copia ) ]

Il test inizia senza reali ulteriori parole. Che parlino gli sguardi e le azioni, che siano gli occhi del Saggio delle Sei Vie e del Re e Regina delle tigri a valutare che sia effettivamente reale il tuo ideale. Nel mondo ninja, parlare di pace senza sangue è un'utopia. E' il sogno di qualche folle, folli che normalmente finiscono ammazzati. Trovano la morte in qualche luogo sperduto e vengono conseguentemente dimenticati. Per non parlare dell'idea stessa di fermare un conflitto senza causare danni. E' difficile, e sono pochi a possedere un kit di abilità tale dal poterselo permettere. Forse, ci riuscirai? Ma in ogni caso partiamo. I tre cuccioli tentano di morderti e tu procedi a disgregarti in carta, lasciando tra i denti dei due che miravano alle caviglie dei foglietti privi di chakra, incastonati nei canini. Non sbattono uno su l'altro, poco plausibile per qualsiasi creatura possieda una coscienza. E a tal riguardo, una nota off è utile: [ inserisci meglio le informazioni nei tag. Il chakra residuo al posto che una serie di numeri da sommare e contemporaneamente una serie di info tecniche legate ai jutsu usati. Ripetere velocità, metri di spostamento; per semplificare l'ampia ricerca di chi va poi a verificare tutto. ] Riesci ad evocare i cloni senza difficoltà, mostrandoti padrona della tua strategia. E mentre i due cuccioli con la carta ai denti muovono le zampe per staccarli, il terzo, Teppuyona, balza nuovamente in tua direzione, cercando di graffiarti al petto con le zampe frontali. Potrai osservare la regina delle tigri alzare gli occhi al cielo, in reazione ai due cuccioli che sprecan tempo per staccarsi dai denti la carta. { 1/4 schivata, resto del turno libero } { due cuccioli rimangono dov'erano }

01:58 Sango:
 Le copie sono andate in porto, le osserva, sono tre, ma un terzo sarebbe li , intento a braccarla. Non è li per essere una preda, nemmeno un cacciatore, ma qualcosa di più. Il corpo che si muoverebbe prima del pensiero, un atto istintivo il suo per la propria sopravvivenza, ancora con la disgregazione attiva perchè il fattore di poter schivare è importante sopratutto se il suo deve essere un non attacco. Le gambe che si flettono, il baricentro che si sposta verso destra e così anche il corpo, partendo dal busto per poi conseguirne nel resto del corpo. In quel momento proverebbe dunque a spingere i talloni contro la terra, contro quello che sta sotto, con la potenza delle gambe e anche dei muscoli, proverebbe dunque a spostarsi verso destra per altri 50 metri per poi frenare con quei stessi talloni, il corpo che si piegherebbe in modo contrario per attutire lo spostamento stesso , spostando probabilmente la terra dove i suoi passi si fermerebbero, provando ad allontanarsi quanto può dai piccoli. Le copie sono ancora li per fortuna o sfortuna che sia no? Si concentra nuovamente sul chakra del proprio corpo che lentamente andrebbe a disperdersi, pezzi del suo corpo che si staccano letteralmente mantenendo quella posizione adesso . Cerca di controllarla al meglio. Le mani che si alzano nel frattempo per salire a formare dei sigilli tigre lepre serpente e cavallo in sequenza . Andrebbe dunque a muovere il proprio corpo lasciando dunque che quella energia dilaghi dal proprio corpo generando una tempesta di carta, che le smuove i capelli e non solo. Quella verrebbe indirizzata al massimo del suo alto ninjutsu non contro la tigre, ma attorno a se stessa, in un vortice, in un ciclone di cui lei è il fulcro stesso, questo andrebbe a circondarla a massima potenza da un diametro di 3 metri con lei al centro. Una tempesta rossa di carta, atta semplicemente a provare a far smettere qualsiasi cosa che la insegua di provare ad entrarci, un modo per creare un muro intorno a se. Un muro alto ovviamente di almeno 2 metri, creato con quella carta che possiede, che la compone, la sua stessa essenza disparata in quel tentativo < NON ATTRAVERSATE > un moto per i giovani tigrotti sempre che la sentissero, quella tempesta avrebbe potuto fargli male, ma il suo intento è anche mostrare la propria potenza insita in lei, cercando di far comprendere loro che quello è uno spazio che non devono attraversare. Lei dopotutto non gli avrebbe fatto male volontariamente < NON VOGLIO FARVI DEL MALE, NON VOGLIO ESSERVI NEMICA. IL MIO DESIDERIO E'QUELLO DI POTERVI CONOSCERE ANCORA E ANCORA, IN TUTTO IL TEMPO DELLA MIA VITA, POTERMI CONSIDERARE VOSTRA ETERNA AMICA E CONGIUNTA, POTER IMPARARE AD ESSERE ANCHE IO UNA TIGRE > la voce che si alzerebbe di tono per farsi sentire da loro instillando in quelle frasi tutto il suo desiderio, il suo volere, quasi le lacrime uscirebbero dalle sue iridi con il cuore che le batte, l'anima proiettata verso qualcosa di più insito e profondo , non vuole fargli male, vuole solo poter esser degna di quel contatto con loro, di esser degna di poter instaurare con loro un legame indissolubile. [1/4 spostamento 50 metri + 3/4 tempesta di carta di 3 metri di diametro intorno a se ][chakra 45-2-2-20 ][mantenimento disgregazione ]

La tempesta di carta non prevede di essere utilizzata in questo modo, è un vortice che parte di fronte all'utilizzatore e si muove per prendere qualcosa nella traiettoria. Il centro dovrebbe essere pericoloso tanto quanto i bordi. Le tecniche che permettono questa tua azione ne specificano tale caratteristica, vedi la tempesta di sabbia (ninjutsu doton, grado jonin). Comunque, è un appunto di cui devi tenere in considerazione per vere ed effettive quest, dove la cosa potrebbe venir penalizzata. Qua, in nome della descrizione, chiudiamo un occhio. Riesci a spostarti con successo, creando una distanza che per le giovani tigri è tecnicamente troppo alta per essere raggiunta in così poco tempo. Essendo parecchi i metri di scatto, ti avvicini ai ciliegi che fanno da perimetro alla zona, evocando conseguentemente la tempesta di carta e danneggiando uno di quegli alberi decennali. Non che la natura si offenda. Le tue urla raggiungono senza difficoltà tutti, e segue un momento di silenzio. Due dei cuccioli si muovono verso la regina ed il terzo rimane immobile a osservarti. Lei, la predatrice, si mette improvvisamente in guardia, la coda si alza ed il dorso anche, come se stesse accadendo qualcosa di strano e pericoloso. In un battito di ciglia, di fronte a te c'è l'enorme tigre dal manto d'argento. E' più corretto dire che ai tuoi occhi ne appaiono sette, di lui, ma si tratta solo di un'illusione causata da un movimento estremamente rapido. Non riesci a seguire quel movimento troppo rapido, ma vedrai una scia di chakra dalla sua zampa frontale che annichilisce all'improvviso il tuo tornado, creando uno spostamento d'aria tale dall'alzare ogni tuo capello. Ed annullata la tempesta, si ferma di fronte a te, dalla sua immensa altezza. La sua possenza fisica copre persino la luna, dalla tua prospettiva. Ti osserva, severo. Il rinnegan scruta dalla distanza, invisibile. E finalmente, Royarutaiga parla. "Le tue idee sono acerbe, umana." abbassa gli occhi, lentamente, illuminando il tuo sguardo. E' maestoso e fiero, l'espressione artistica dell'orgoglio. I suoi occhi tradiscono il suo anonimato, rivelando uno sguardo antico, che trascina a sè il retaggio di innumerevoli esperienze. "Non credo in te. Non credo che riuscirai a realizzare nulla, guidata da cieco ottimismo. " Alza gli occhi verso l'albero di ciliegio vicino e subito dopo ti da le spalle, muovendosi per prendere le distanze. E senza voltarsi, la sua voce è udibile ancora. "Ma a prescindere dal tuo sogno, desideri davvero questo patto. Vai da Kamachiteki." Come un severo padre, che nell'esser rude rivela qualcosa di più profondo e difficile da cogliere. Con la testa fa un cenno verso la predatrice, che volge lo sguardo su di te, attendendoti. I cuccioli, rovinata la festa dal Re, si son prima fermati ed ora riuniti uno vicino all'altro. { ambient/quest per sango. tempo fino alle 2:56 }

02:37 Sango:
 Il suo tornado non è fatto per quello, lo saprebbe , la sua volontà sola prova a mutarne il corso e le conseguenze. La sua voce giunge infine a lei..e quello che ne accade e sorprendente. L'enorme tigre bianca come la neve che annulla il suo attacco in un attimo vorticando attorno a lei al contrario. La tempesta si placa, ella non sarebbe riuscita a seguirlo in quei movimenti fulminei , i capelli testimoni di quel movimento appena fatto prima di cadere giù in una cascata di fiamma. Lo vede, impressionante d'innanzi a se, enorme e regale. Lo osserva col volto verso l'alto per poterne ascoltare le parole. Non crede in lei, questo è chiaro, e la cosa la turba dentro in un certo senso. Il suo ceco ottimismo? O solo un modo per poter vivere di desideri altrui? Quando ha avuto modo di sperimentare quella sua parte? Quel suo volere esser se stessa e non solo per mano del fratello? Ella non lo saprebbe, non aprirebbe bocca, conscia forse che potrebbe aver ragione. Stringe solo i denti. No, non se ne sarebbe andata da li così, mai e poi mai avrebbe tentennato nel raccogliere il frutto che era stato perso tra gli Ishiba stessi. E l'ultima frase...quella.. la sbalordisce. Non comprende subito ma il suo cuore che si gonfia di gloria ed orgoglio, di una felicità tale di non averne mai provate prima < si lo desidero davvero.. spero che voi un giorno possiate aprirmi ancor di più la mente > direbbe all'enorme tigre abbassando lievemente il capo, desiderosa di comprenderne le motivazione che l'hanno portato a dire quelle parole, ad avere quei pensieri, ed il corpo infine che come fosse in un sogno si muoverebbe veloce verso la predatrice, proverebbe dunque a raggiungerla ponendole gli occhi addosso. Si porrebbe d'innanzi a lei a circa 3 metri di distanza osservandola, fermando il proprio fare < sono pronta > lo è? Si. Non si sarebbe nemmeno arresa al re in persona, o animale che sia, avrebbe conquistato anche lui , ma tempo al tempo, adesso è il momento di poter fare qualcosa di grande, portare in alto il nome Ishiba. Un pensiero le riempie la mente , Ren, è li li per compiere quello che lui non era riuscito. Un sentimento dolce amaro il suo, qualcosa che forse avrebbe salvato la sua di vita, ma adesso l'importante è che ci sia lei. Un lieve sorriso verrebbe fatto a Kamachiteki stessa, lasciando che questa svenisca lentamente, il tempo non conta più nulla, non sa nemmeno dove sia il sannin in questione, adesso ci sono solo lei e quelle tigri magnifiche. E' tempo di attendere qualcosa di ancora più grande che possa sigillare il loro patto, che possa rendere eterna la loro amicizia. [chakra on]

Quel piccolo e straordinario episodio ha portato una mutazione notabile nel contegno della predatrice. Lo sguardo rimane per qualche istante, nel corso del tuo spostamento, sul Re delle Tigri. Lo fissa con un che di sorpreso, che si distacca tanto dalla solita espressione orgogliosa e violenta. Non è un gesto normale, quello del Re. No, non sgridarla o dirle di aver poca fiducia nelle sue idee. Quello è perfettamente normale. Ma da protocollo il solo esser presente è straordinario, tanto quanto dare di persona il proprio consenso ad un'umana giovane com'è l'Ishiba. Interrompe brutalmente ogni gioco come se avesse capito ogni cosa. Chissà, se il sannin era lì vicino a osservarlo con sguardo severo. O se stava semplicemente seduto su un tronco, a fissare annoiato la scena, con ben poca intenzione d'agire. Parlerete, ma ora la protagonista è l'Ishiba. "Ah- come son rare le creature sulla Terra che sanno soffrire in silenzio." Borbotta la predatrice, con un che di vago, spostamento finalmente lo sguardo dal Re in tua direzione. Tra le fauci puoi adesso osservare un grosso rotolo, che viene poggiato gentilmente sull'erba. I fiori di ciliegio, anch'essi ancora pochi e acerbi, vengono fatti spostare dal vento, dando un che di onirico a quella scena. Come dici tu, un momento fuori dal tempo, eternamente scolpito nella tua memoria. Il solo mostrarti quel rotolo è la prova che sei giunta da qualche parte. Che stai portando avanti l'eredità antica di tuo fratello-- Anzi. E' più corretto dire che sei finalmente andata un passo avanti a lui, riuscendo dove precedentemente ha fallito. "Certo che lo sei." Quasi rassicurante nel tono, rivelandosi non solo predatrice ma anche madre, capace di provare empatia dalla sua posizione. Con il muso da un colpetto al rotolo, aprendolo e rivelando una complessa serie di sigilli che convergono in un punto indicato da lei con la zampa sinistra. Quello, è il rotolo che suggella il patto tra evocatore ed evocato. Tra te e loro. Ma è anche un simbolo d'appartenenza, macchiato di sangue antico e ormai sbiadito. "La luna nuova sarà testimone di questo patto di sangue, con cui tu, Ishiba Sango, entrerai a far parte di questo branco." Indietreggia di un metro, lasciando il rotolo a terra e attendendo che sia tu a firmare col tuo chakra e col sangue. { ambient per sango } {tempo fino alle 3:21}

03:06 Sango:
 Non sa che ovviamente la presenza del grande re sia una cosa straordinaria, non ha avuto modo di chiedere chi si sarebbe presentato, ella voleva incontrare proprio lei, la madre, la predatrice . Non sa quanto onore abbia appena avuto quell'incontro nel poterlo vedere da vicino durante il suo primo incontro con loro. Difatti quelle parole la coglierebbero in contro piede..non sa se si riferisca a lei, che del proprio dolore la soffoca ogni giorno ma non vi è rabbia nel mondo nè vendetta, quando è lei l'artefice della cosa più orrenda che qualcuno possa fare, un dolore sordo sulla sua anima che la trascina affondo mentre le sue speranze di redenzione non sarebbero mai terminate, un eterno conflitto con se stessa. Si mostra infine d'innanzi la tigre che osserva e ne ascolta anche il tono, materno,di quelli che ha dimenticato da così tanto tempo da portarle una nota di nostalgia dentro riportandola indietro quando tutto era ancora bello e gentile, quando aveva ancora qualcuno su cui contare. Che sia quello l'amore di una madre? Si, più vero di qualsiasi altro legame e indissolubile, ma non è il tempo di incedervi oltre catturata infine da quel rotolo che si dilunga in tutta la sua lunghezza d'innanzi a se e dove viene indicato il loco preciso dove potersi suggellare ad essi. E' quello dunque il loro patto, quello che li avrebbe uniti fino alla morte. Ne osserva le fattezze, sempre attenta al dire altrui < ne sono fiera > fiera di essersi spinta oltre a Ren, fiera di aver ricevuto il loro consenso stesso..e magari anche il sannin stia da qualche parte ad osservarla. Un passo verso qualcosa di grande sta per esser fatto, un passo che avrebbe tramutato per sempre il percorso della rossa, un passo verso quel sogno che avrebbe riportato Ame alla sua precedente gloria. Il corpo cala lentamente, piegandosi verso il basso per poter raggiungere il rotolo. Il pollice destro che sale alle labbra, i denti che affonderebbero al massimo sulla carne per lasciare uscire il succo del proprio corpo, rosso come i propri capelli, un rivolo di esso ne sgorgherebbe fuori. LA mano si appoggerebbe direttamente sul punto indicato dalla predatrice, li al centro, mentre il flusso di chakra verrebbe di nuovo controllato. Trasportato verso la ragnatela del proprio corpo per poter giungere al braccio, alla mano, ed infine lasciato andare dagli tsubo della mano stessa finchè serve. Un legame di sangue e chakra, qualcosa che di più prezioso non esista. Lascia uscire quanto chakra serve, non ne ha idea, concentrata in quel suo fare e per una volta vera nella vita.....felice. [chakra on]

Il tuo sangue ed il tuo chakra scorrono naturalmente in quel rotolo, come una calamita nata per attrarre quelle due essenze. Non ti prosciuga di tante energie, ma anche se lo facesse probabilmente non sarebbe un gran problema. La madre fissa il tuo sangue che va inesorabilmente a creare un nuovo sigillo, un kanji, ed il suo sguardo s'alza dalla pergamena a te. "Tigre, Drago, Tigre, Capra, Tigre" Pronuncia quei sigilli attendendo qualche istante per assicurarsi che tu possa intuire quali siano le azioni da compiere per il loro richiamo. "Dopo di che basta morderti il pollice e toccare il terreno. Questo è il segreto del richiamo." Richiamo che può funzionare solo con chi ha lasciato la propria firma indelebile sul rotolo. Una volta terminata questa fase, il muso della predatrice va nuovamente a sbattere sul rotolo, chiudendolo per poi poggiarci al di sopra - in maniera molto gentile - una zampa. Ti fissa, lunghi secondi di silenzio che convergono in un gentile sorriso. "Per quel che vale, io ci credo." Sono le sue ultime parole, con le quali sparirà - assieme alle altre tigri - al tuo primo battere di ciglia, lasciandoti da sola in quello spiazzo d'erba. O forse..in compagnia del rikudo. Sta di fatto che ce l'hai fatta. {end, dimmi se vuoi fare l'exit }

03:22 Sango:
 Il proprio sangue e il proprio chakra infine uniti in quel patto , lo osserva trasformarsi, uscire all'infuori di se, del proprio corpo. La voce di ella che la riporta a lei, viso contro viso, con la ovvia differenza di altezza. Ne ascolta i sigilli , in sequenza precisa, non li avrebbe mai dimenticati < va bene > il sorriso che le spunta sul volto, largo e per una volta veramente gioioso, mentre il corpo si alzerebbe con grazia da quella posizione sistemandosi il kimono . La osserva riprendere quel rotolo, la zampa enorme che lo recupera e infine quel dire che non si sarebbe mai aspettata.. le iridi che si spalancano leggermente, un moto al cuore che la porterebbe vicina ad ella. Colei che aveva rifiutato il fratello stesso adesso forse sarebbe divenuta la sua più intima amica. Lei crede che possa farcela, che possa accadere tutto quello che ha rivelato in quella notte di luna, unica testimone di quel patto sanguigno. < non ti deluderò.. Kamachiteki > risponde solo questo, un ultimo sguardo prima che tutti spariscano lasciando infine la donna sola al centro di quel bosco. Le iridi che si portano al cielo, le palpebre che calano portando la notte dentro di se < sono qui Ren > ultimo dire forse in quella notte. Avrebbe passato qualche secondo li prima di andare nuovamente a ritrovare il sannin, sempre che non si sia annoiato e si sia addormentato sul posto (?). Avrebbe avuto modo di vedere quella notte l'Ishiba felice ed ..elettrizzante, molesta probabilmente, cavalcando le onde di quella sua tappa raggiunta. [end]


Sango viene messa alla prova dalle Tigri Bianche, ottenendo da loro il rotolo dell'evocazione e firmandolo col sangue.


La role è ottima, mi spiace non poter assegnare px ma bel bel lavoro v.v