La lingua Doku
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Giocata del 28/04/2020 dalle 15:05 alle 19:06 nella chat "Foresta di Mangrovie"
Dopo la lunga discussione tra Itsuki e Nemurimasen in cui ha fatto, in buona sostanza, il palo ha deciso di tornare ad occuparsi dei suoi affari, più precisamente di un certo ninja strambo incontrato per caso e che l’ha incuriosita al punto di volerlo al suo fianco in quello che li aspetterà in futuro. Cammina quindi lei, tra la nebbia con un incedere lento e deciso, i piedi si alzano appena dal terreno mentre cerca di godersi quelli istanti, gli accadimenti più importanti della sua vita sono sempre avvenuti all’interno di quello specifico fenomeno atmosferico, si muove in essa sicura di sé stessa e per nulla intimorita. Si muove lei vestita con quello stile tutto nuovo, da donna e non più da ragazzina con una lunga gonna nera, talmente lunga da lambirle le caviglie, due lunghi spacchi laterali a permetterle non solo di mostrare generosamente le cosce ma soprattutto di camminare e muoversi senza alcun impedimento, ai piedi un paio di calzari da ninja, sandali in gomma che le garantiscono la presa necessaria. Sul petto invece un piccolo corsetto in cuoio, come parte di un’armatura, senza spalline ma dal profondo scollo tra il seno quasi inesistente, l’addome è lasciato completamente nudo, per quanto sia una ninja a lei è sempre convenuto maggiormente restare esposta così da avvelenare chiunque arrivi al punto da colpirla, inutile difendersi quando si è una creatura dell’aldilà, non è la morte che teme ma la resistenza altrui. I capelli sciolti ondeggiano dietro alle sue spalle solo qualche ciuffo sul petto, adagiando delicatamente, la frangia ricade sulla sua fronte incorniciandole quel viso dalla carnagione di porcellana, come tutto il resto del suo corpo, una perfezione estetica la sua che nasconde molte cicatrici e molti segreti, un indizio di quest’ultimo dettaglio lo si trova nei suoi occhi, il destro ancora azzurro e freddo come il ghiaccio, in un colore estremamente chiaro tanto da poter dare l’illusione di scorgere la sua anima all’intero, certo se non avesse donato quell’anima alla morte, il sinistro invece appare rosso, inteso e pigmentato non esprime però sentimenti, proprio come il gemello. Mentre il chakra si muove libero nel suo corpo lei andrebbe solo a concentrarsi, è da un bel po’ che non passa del tempo con le sue compagne e quale momento migliore di quello? Così mentre cercherebbe di andare ad attingere, tramite il chakra, al suo legame infernale andrebbe a comporre i sigilli necessari di cane, capra, drago e serpente. Successivamente alla composizione di quei sigilli la mano destra andrebbe verso le sue labbra, le apre appena così da permettere ai denti candidi di sfiorare e rompere quella pelle apparentemente illibata, una piccola crosta quella che vien spezzata e staccata mentre il chakra andrebbe ad affluire in quella mano con prepotenza. Se fosse quindi riuscita ora andrebbe a mischiare sangue velenoso e chakra prima di piegarsi per accovacciarsi e andare di fatto a rilasciare quel miscuglio nel terreno paludoso ai suoi piedi. Un semplice sussurro quello che seguirebbe le sue parole <Seika> null’altro dalle sue parole, in compenso quella farfalla dovrebbe ora apparire richiamata proprio da lei. Si tratta di una grossa anthela nicothoe di colore bianco e rosso. Non una parola tra loro, solo un sorriso da parte dell’evocatrice, come un sorriso [chk:-20][seika] Permane lì. Seduto sotto quella Mangrovia, poggiato con schiena e nuca alla sua lignea superficie. Gli ischi e le gambe sono sopra la grossa radice appartenente alla stessa. Non si bagna, quindi, con quel terreno paludoso distintivo di quel luogo. La postazione è la stessa in cui ha da poco salutato la giovane Hisuko. Il mento è all’insù a scorgere la folta vegetazione sopra di lui e quei pochi raggi solari che vi penetrano attraverso. Le mani sono poggiate sulle cosce in un intreccio tra le dita che le tiene unite. Indossa quella sua tipica tuta viola. Composta da un giacchetto ed un pantalone e percorsa da diversi dettagli lineari di colore rosso vivo. Le caviglie sono avvolte da delle fasciature con al di sotto i sandali neri. Il coprifronte penzola davanti l’anca destra scivolando al di fuori della radice ove siede, inevitabilmente. Gli occhiali, immancabili lasciano la possibilità a qualche ciocca dei capelli castani di poggiarsi al di sopra dell’esile montatura. Le labbra invece sono posizionate in un modo alquanto particolare. Leggermente estroflesse ed a contatto tra loro, tranne che per la loro zona più mediana. Qui, raggrinzandole lascia una lieve fessura ove passa l’aria. La lingua è posizionata sul margine superiore dell’arcata dentata inferiore facendo da binario conduttore per quell’aria inspirata ed espirata in quel modo così particolare. L’obiettivo è quello di fischiare. Di lasciare andare diverse note in direzione del vento e di sé stesso. Una semplice e banale melodia, ora dovrebbe esternarsi da quel suo fare. Un motivetto che lo accompagnerebbe in quel puro momento di relax. Da sottolineare, inoltre, come il Chakra precedentemente impastato sia ancora lì ben vigoroso a circolare parallelamente al sistema circolatorio . Mai abbastanza cauti in questo periodo bellicoso. < … > La testa barcolla, inclinandosi ritmicamente a destra e poi a sinistra seguendo quel suo fischiettare. I pensieri sono nulli, concentrato al masso a percepire le sue stesse note e quindi poco attento ad eventuali rumori esterni. D’altro canto, però, quei suoi suoni sono ben udibili a chi si trovi nei paraggi essendo prodotti con vigore ed una grossa spinta diaframmatica. La gamba sinistra, nel mentre, viene sollevata quanto basta per accavallarsi alla gemella. Entrambe distese. [Equip: lo stesso] x [Chakra: ON] La farfalla è apparsa al suo fianco e finalmente ha il tempo che le serve per lavorare su quel rapporto che da qualche tempo stava trascurando, reputandole più un’arma segreta da mostrare all’ultimo che una vera e propria caratteristica di ciò che è, qualcosa però le ha evidentemente fatto cambiare idea in quel periodo di continua auto analisi che sta affrontando, non sarà così sconvolge vederla tornare a considerarle solo come armi da nascondere al mondo, in ogni caso oggi va così. La farfalla si alza in volo, stando a circa dieci metri dalla sua testa quando riprende il cammino rialzandosi. Si sente più tranquilla, sicura e forte in sua presenza. Un debole fischiare giunge alle sue orecchie, una melodia semplice che però la portano a sospettare di aver appena trovato il su obiettivo, approfittando della nebbia si limita a comunicare con la farfalla sopra di sé, non dovrebbe aver bisogno di urlare quindi tiene un tono basso <sorvola la zona e attacca chiunque si attacchi, lascia stare il ragazzo che fischietta> ammette quindi andando così a separarsi dalla farfalla, o meglio andando a camminare verso quel suono sicura e convinta che chiunque oserà avvicinarsi troppo passerà davvero dei bruttissimi momenti. Ma torniamo a noi, lei si muove lenta e silenziosa, attenta a non calpestare nulla che possa provocare rumori sospetti mentre va ad avvicinarsi alla fonte di quel fischiettare che giunge fino alle sue orecchie, dovrebbe giungere dalle spalle di Rio, eppure non appena lo può notare la sua parte più melodrammatica decide di avere il sopravvento. Dovrebbe trovarsi a non più di cinque metri dal ragazzo, se non si fosse fatta scoprire con qualche rumore ora con un solo sorriso mentre andrebbe nuovamente a portare il controllo sul suo chakra mentre cercherebbe di utilizzarlo lasciandolo fuoriuscire da tutti i suoi punti di fuga andando a collegarsi con l’ade, in questo frangente andrebbe anche a comporre i sigilli di serpente e drago. Se fosse giunta fino a questo punto andrebbe a lasciare che il suo corpo di scomponga in tante farfalle scure. Quello sciame di piccole farfalle infernali ora vorrebbe andare a portarsi proprio di fronte al ragazzino, solo lì, solo dopo avergli svolazzato attorno, si spera spaventandolo ed infastidendolo, dopo aver fatto e percepire alle orecchie del ragazzo lo sbattere compulsivo delle loro ali, allora sola lì andrebbe a ricomporsi, le farfalle che si riuniscono tra loro, vanno prima a disegnare la sua sagoma e solo successivamente la lasceranno, mostrandola quindi in un corpo fisico <ti piace la musica> questo vorrebbe essere il suo saluto, questa la sua presentazione. Seika in tutto questo continua a volare dieci metri sulla testa, controlla senza mai allontanarsi troppo, pronta a colpire. Non ci sono altri ordini, non la richiama a sè[chk:-32 tot][seika][scomposizione dello shinigami] Continua in quella produzione di melodia. Stonato probabilmente ma alle sue orecchie pare tutto sommato orecchiabile. Gli occhi sono aperti e puntati in alto. Completamente assorto da quel suo fischiare. Non può accorgersi di Kimi e tantomeno percepire che si stia avvicinando. Proprio per questo il suo piano va a buon fine. Si scompone e ricompone. Curioso come ultimamente sia frutto di donne che si scompongono e che lo torturano con gli scherzetti. Ieri scomposizioni in carta, quest’oggi in farfalle. Ciò che giungerebbe all’attenzione del povero Genin non sono altro che quelle farfalle svolazzanti che lo disturberebbero con la loro presenza e con le loro ali rumorose. Interrompe immediatamente il fischiettare andando a scostare testa e schiena dal tronco e rannicchiandosi in un riflesso di difesa. Sempre frutto di quel riflesso il braccio destro si alzerebbe portandosi intorno alla testa e proteggere l’orecchio (destro) e gli occhi. La testa incastonata e le labbra che schiudono in una normale parlata. < MA CHE CAZZO !!!! > ci sta. E’ stato preso piuttosto alla sprovvista. Il tono sarebbe acuto, urla ed inizierebbe a scattare con il busto ruotandolo a destra e sinistra come a volersi ulteriormente proteggere da quello ‘sciame’. < eh ?! > di colpo, l’attacco cessa. E quelle farfalle andrebbero a palesare la formazione di una figura che ben presto riconosce < Medusa !! > la saluta da quegl’occhi ormai ricomposti. Nota la gonna e il suo addome scoperto. < Dovresti farti chiamare Farfalla, non Medusa .. HIHIHIHIHI ! > torna sé stesso. Tranquillizzatosi e facendo una battuta che sicuramente diverte solo lui. La risata è sempre acuta, stridula. Ma ormai dovrebbe essere abbastanza abituata la Doku per non infastidirsene < .. l’apprezzo .. ma è pur sempre arte e l’arte merita attenzione .. HIHI > sibila riacquistando quella posizione di relax precedente. Con schiena, spalle nuca poggiate al tronco < e quella ? > domanda, avvedendosi solo ora della farfalla gigante sopra le loro teste. A circa dieci metri .. sgrana gli occhi .. non ne aveva mai vista una così grossa. [Equip: lo stesso] x [Chakra: ON] Sorride per quanto in quel sorriso non ci sia nulla di positivo o anche solo un tratto d’affetto sembra più che altro che le sia stato dipinto in volto da qualcuno che non ha minimante pensato a rendere coerente il resto del viso con quell’espressione. In ogni caso gode di quell’espressione del ragazzo, da tempo ormai ama mostrare la sua forza, incutere timore, spaventare e far stare sull’attenti chi la circonda <perché non hai provato a toccarmi> replica quindi a quella battuta flettendo appena il busto così da andare ad avvicinarsi a lui, lo fissa cercando di superare i suoi occhiali, andando oltre quelle lenti che ne schermano almeno in parte la vista, si piega andando a mostrare la scollatura ma il seno comunque quasi inesistente, quindi non è che sia chissà quanto provocante eh. Ad ogni modo lascia che i capelli scivolino davanti alle sue spalle mentre effettua il suo movimento <altrimenti non ti verrebbe mai in mente di chiamarmi farfalla> puntualizza quindi andando poi ad effettuare un passo per avvicinarsi a lui mentre continua semplicemente ad osservarlo, il sorriso resta lì sul suo volto. Altri secondi dopo quelle domande in cui però non si scompone, vuole continuare a giocarci esattamente come ha fatto fin ora, esattamente come durante il loro ultimo incontro. La risata del ragazzo viene semplicemente ignorata, ha ormai compreso che si tratta di una specie di tic, non si ritiene nemmeno lontanante offesa dalla cosa, o almeno per oggi dato che con lei non si può mai sapere. Lascia passare del tempo prima di raddrizzarsi <Seika> replica quindi a quella domanda, non ha bisogno di cercarla con lo sguardo, le appare abbastanza ovvio a che cosa mai potrebbe riferirsi il Kokketsu <è una compagna dell’ade> aggiunge ancora. Un’idea le circola per la mente, ci riflette andando semplicemente a rimuginarci sopra, un tempo si sarebbe trattenuta, avrebbe preso in considerazione molti fattori ma ora? Ora no, non ha bisogno di domandarsi quanto potrebbe essere o meno deleterio, il suo unico scopo è far calare oscurità ed insicurezza <vuoi giocarci?> domanda quindi andando semplicemente a prendere un profondo respiro mentre gli occhi andrebbero a staccarsi da Rio, adesso sta cercando di scrutare attraverso la nebbia, intorno a loro, per quanto possibile [chk:-32 tot][seika][scomposizione dello shinigami] Le palpebre si assottigliano portando lo sguardo del Genin a fissare quella Farfalla. La osserva palesemente interessato < HIHIHI > se la sghignazza al sentire il dire dell’altra riguardo il fatto che sia sempre meglio non toccarla o farsi toccare. E quindi di come sia più appropriato il nome ‘Medusa’ . Ma eccola continuare a giochicchiare avvicinandosi notevolmente. Il Kokketsu non può far molto avendo dietro il tronco, dunque rimane semplicemente immobile incrociando le dita . L’unico che ha è quello di spingere la testa indietro portandola ad abbassarsi, ma per il resto non è che possa fare molto .. Per fortuna l’altra si discosta < Seika eh ? > bofonchia riposizionando gli occhiali con la spinta dell’indice < Giocarci ? > replica curioso, alternando lo sguardo tra la farfalla e la stessa Medusa < dipende .. HIHI > divertito dalla proposta dell’altra piegherebbe ambedue le gambe avvicinando le ginocchia a sé < dipende se è possibile toccarla senza bruciarsi .. > domanda accertandosi che non abbia una qualche abilità simile alla stessa evocatrice. < E come potrei giocarci ? HIHIHI > il busto si scosta dall’albero andando a farsi in avanti, già elettrizzato da quella proposta. Di certo quest’oggi la noia non è concepita .. Gli occhi si fissano su Seika, studiandola. Che possa volare con lei forse ? O che sia solo un altro modo per spaventare il povero Kokketsu ? < potremmo farci un giretto insieme ? sarebbe …. > non conclude iniziando a viaggiare con le possibilità di utilizzo di quella farfalla. Quello che è certo è che sembra poco docile all’apparenza. Dunque da solo il Genin ci salirebbe MAI! < HIHIHIHIHIHIH > se la sghignazza divertito dall’immagine dei due a volare. Non sa se sia fattibile, ma ormai ha iniziato ad immaginare. Chi lo ferma? [Equip: lo stesso] x [Chakra: ON] Alza la mano destra in direzione della farfalla, un gesto dell’indice che si alza e si abbassa, null’altro da parte sua. Sa chiedendo alla farfalla di discendere appena, di avvicinarla e raggiungerla. Qualche metro quindi viene guadagnato ma nulla di più, non le ha ordinato di lasciar stare il suo compito, di fermarsi e per fortuna l’intesa tra loro è accora abbastanza forte da permetterle di comunicare con quei gesti abbastanza eloquenti. Torna quindi sul genin a quella risposta, il sorriso si amplia e una fredda risata esce delicatamente dalle labbra che vanno appena a socchiudersi. Non spiega quale delle frasi abbia trovato esilaranti ma in ogni caso ci è riuscita. Quella risata comunque stride con ciò che comunica, non è ingenua né tantomeno dotata di allergia e felicità, no assomiglia più che altro al destino che ti sta prendendo in giro, quando ti sei appena vestito bene per andare ad una festa di compleanno e inciampi con tanto di regalo nel fango, quando sei in ritardo ma perdi la strada, insomma quella è la risata che esce dalle sue labbra fredda e distante, lontana da quel mondo e da quei due <è una farfalla dell’Ade> si prende tutto il tempo di spiegare non appena il sorriso sfiorisce dal suo volto, come una rosa morente anch’esso va a marcire ed infine scomparire <sarò contenta di permetterti una passeggiata con lei ma avrei sperato di giocare con te e con questo mondo prima di doverti uccidere> aggiunge andando ad avanzare solo di un passo in sua direzione, torna a fissarlo con intensità, il tono potrebbe suonare in qualche maniera dispiaciuto, come se non avesse voglia di ucciderlo ora ma hey a caval donato non si guarda in bocca! In ogni caso attende, solo andando ad allungare ancora una volta la mano destra in sua direzione, non lo tocca, ma è pronta a farlo, il palmo della mano viene rivolto verso la guancia sinistra del ragazzino che nel suo ritenersi immortale forse sta sottovalutando un bel pezzo del problema <se invece vuoi lasciare che sia lei a giocare con te> sospira e scuote appena le spalle <glielo farò fare ma non accetto pentimenti> continua quindi, lo studia mentre lo provoca, prova a spaventarlo, gioca come il gatto con il topo portandogli comunque del rispetto, sta passando il suo tempo in compagnia, non lo ha avvelenato e se ne è andato, ha addirittura riso, all’incirca almeno ed ora attende una vera risposta affermativa prima di lasciare che lei possa godersi lo spettacolo di Seika che da il meglio di sé, che mostra la sua vera natura. Non bisognerà mai dimenticare che per quanto ora Rio le sembri interessante e divertente, per quanto possa volerlo come suo alleato in un futuro sempre più vicino lui non potrà mai reggere il confronto con il divertimento delle sue sorelle o con il suo, non è ancora a quel livello[chk on][seika] Le ginocchia sono al petto ed il busto leggermente avanti. La testa alta a fissare la farfalla mentre l’altra gli parla < mh .. > ascolta quello che dice, non è distratto. Sta viaggiando mentalmente ma sa bene quanto sia pericolosa la Doku. < mmm si infatti … > si interrompe notando che l’altra si avvicina portando la mano in vicinanza della guancia sinistra. E che cavolo !!!! E lasciatelo in pace, povero Rio (?). Il baricentro verrebbe spostato sulla natica destra, seguendolo anche con busto e il successivo allontanamento della guancia da quella mano. La mandritta si poggerebbe sulla grossa radice ove è seduto ed estendendo le gambe e portandosi in posizione eretta. Starebbe ben attento a ritirarsi indietro o di fianco così da evitare, qualora possibile, la sua mano protesa. Il tutto verrebbe eseguito con il proprio chakra diretto sulle piante dei piedi, ove rilasciandolo al di fuori degli tsubo ivi presenti dovrebbe avere maggior controllo del proprio equilibrio. Non ha intenzione di cadere di nuovo, come la scorsa volta. Dunque si alzerebbe rimanendo nel punto di uscita di quella grossa radice dal tronco della Mangrovia < sì infatti, preferisco restare qui anche perché vediii .. > un lieve sorriso si palesa sul volto trasformandosi presto in quella stridula risata < HIHI > prende fiato stando ben attento alla reazione dell’altra < .. avrei una cosa da dirti .. eh sisisisisi HIHIHI .. > annuisce celermente accentuando quelle affermazioni ripetitive. Divertito, ma allo stesso tempo in leggera ansia per la loro vicinanza. E’ lì spiaccicato contro il tronco. In realtà ha qualche informazione che le potrebbe interessare e se le gioca ora, furbamente. Per quanto riguarda il giocare con la farfalla, lo tralascia. Non è stata abbastanza persuasiva o forse il Koketsu è fin troppo conscio della pericolosità della Doku e consequenzialmente della stessa Seika. Fa il pazzo, ma non è completamente scemo .. credo . [Equip: lo stesso] x [Chakra: ON] [Rilascio del Chakra base: ON] La mano si allontana dal ragazzo, lasciandolo quindi finalmente stare, senza però accennare nemmeno un movimento per allontanarsi da lui, anzi restando esattamente lì dov’è, continuando a farlo sentire come costretto al tronco della mangrovia, se continuasse così potrebbe addirittura convincerlo a non farsi più trovare lì. La mano si direzionerebbe con la farfalla e punta al cielo, appena ode le parole dell’altro, un dettaglio quello su cui si focalizza. L’ordine impartito è semplice tanto che l’altra torna ai dieci metri come in precedenza, riprende così la personale ronda la farfalla mentre lei si fa decisamente più seria, ammesso che possa apparire persino più seria di quanto non sia normalmente, lei che ha quello sguardo così glaciale e deciso da far apparire anche la morte uno scherzo <che informazioni cucciolo di caos?> domanda appena, attribuendogli quel piccolo soprannome, poco avvezza ad usare i nomi delle persone o forse poco incline a memorizzare quello dell’altro che ritiene, al momento, solo una semplice pedina a cui non ha la minima intenzione di dedicare più attenzione del necessario, un gioco e una pedina da muovere quando più le converrà. Lascia perdere il resto dei discorsi, propri come preventivato dal ragazzo giocandosi quella carta annulla la sua attenzione verso tutto il resto della realtà che li circonda, certo questa è anche un’arma a doppio taglio visto che si aspetta di sentire qualcosa di interessante, di davvero interessante e non certo un gossip da bambini. Resta silente quindi, schiena ben ritta e capelli scomposti davanti al suo petto, ricadono verso i ventre candido e piatto, gli occhi dei due colori così opposti hanno una luce lievemente diversa, appena più presente, un luccichio d’interessamento, curiosità, qualcosa che già aveva provato durante il loro primo incontro ma che aveva mascherato dietro a quell’apparenza gelida e che ora decide di rivelare, Seika intanto controlla che quella sia effettivamente una conversazione privata, niente orecchie indiscrete, niente di niente o almeno anche ammesso che ci fosse qualcuno ora sarebbe sotto l’effetto dell’illusione della sua farfalla, di quella compagna d’avventure ritrovata, della sorella mai lasciate o abbandonata La situazione di tranquillizza. La mano si allontana ed il Kokketsu lascia andare un respiro di sollievo seppure il proprio chakra sarebbe ancora indirizzato ai piedi e la loro faccia plantare così da aderire al massimo del suo equilibrio su quella radice. La mandritta si alza afferrando l’asticella destra dell’occhiale e smuovendoli leggermente li riposiziona meglio < mh .. > mugugna andando a portare il proprio sguardo dritto negl’occhi dell’altra. < cucciolo ? ufffff .. > sbuffa vistosamente. Di certo in eventuali battaglie non sarà sintomo di paura quel nomignolo. Immaginatevi la Doku che di fronte ad un avversario lancia all’attacco il Kokketsu dice ‘ vai cucciolo di caossss !! ‘ Voi avreste paura ? Naaa, non credo . Per niente . Ma pazienza, non ha alcun poter per opporsi a quel soprannome . Le labbra si schiudono e lasciano uscire delle nuove parole < hai saputo dell’attacco del Mizukage a Konoha? > il tono è basso, come a volersi accertare che ascoltatori nascosti possano udirle. D’altronde i due sono alquanto vicini, quindi un tono basso sarebbe comunque abbastanza per sentirsi. Le informazioni gli sono pervenute da un avviso affisso nell’accampamento dall’Hokage e dunque sono notizie ‘ CERTE ‘. < L’Hokage ed Hitomu hanno difeso Konoha e il Mizukage è morto .. > continua cercando di recepire da parte dell’altra qualsiasi reazione che gli faccia intendere che lei sia già a conoscenza del tutto. La gamba destra, nel mentre, si alza portando la pianta del sandalo non più a contatto con la radice, ma con tronco. Il sedere si lascia andare indietro ed anch’esso si poggia all’albero seppure il genin rimanga in piedi < se sono cose che già sai dimmelo che mi fermo .. > eh già, perché avrebbe altre informazioni. Idealmente incrocia le dita, perché se non sono cose nuove potremmo salutare il povero Rio.. Staremo a vedere. [Equip: lo stesso] x [Chakra: ON] [Rilascio del Chakra base: ON] Ascolta le parole del ragazzo, sorride appena divertita a quello sbuffare. In quel frangente, quel semplice gesto le riporta alla mente Sosachi, in qualche modo c’è una similitudine tra loro, si è avvicinata incuriosita ad entrambi nonostante la consapevolezza che un tempo l’avrebbe fermata, nonostante la possibilità di condurli alla morte entrambi sembrano essersi schierati dalla sua parte e al contempo quasi rassegnati ai suoi atteggiamenti, così come ora Rio accetta il nomignolo senza fare una vera opposizione così Sosachi ha sempre accettato veleno ed illusioni senza ribellarsi davvero. Un pensiero che in qualche modo la riporta alla discussione di qualche giorno fa, a quel suo distaccarsi e l’urlo della sua indipendenza quasi, ha detto addio a coloro a cui teneva ed ora si ritrova ad avvicinarsi a gente che di fatto sono molto simili a quelle persone, Rio ora a Sosachi ed Itsuki allo stesso Nemurimasen, come se stesse reiterando lo stesso schema, impossibile quindi non chiedersi quando finirà per cedere ed incatenarsi da sola. Lascia però che quel pensiero le attraversi la mente senza fissarsi in esso <dimostrami che posso chiamarti diversamente> replica dunque tagliando corto sulla questione, non è questa ad essere di interesse, non è su questa similitudine che deve soffermarsi. Non si pente delle scelte fatte fin ora, solo sorride a quanto è strana la sua vita e di come nonostante provi continuamente a scrollarsi di dosso certi schemi a conti fatti finisca sempre per andare a metterli nuovamente in atto <non ne sapevo nulla, continua> non dubita delle sue parole, quella storia è fin troppo importante per essere inventata, le basterebbe infiltrarsi nell’accampamento di Konoha, fare qualche domanda in giro per averne una eventuale smentita ed è fortunato che non gli faccia il torto di ritenerlo così stupido da mentirle <Kiri dunque è in balia del caos> lo deduce da sola, non solo la guerra con il Dio ma ora anche l’uccisione del Kage <interessante> aggiunge sempre a voce bassa, sì è molto interessante questo permetterà a lei e chiunque condivida il suo ideale di imporsi facilmente forse, di andare a lavorare in modo da portare a loro favore la situazione attuale, conquistare la nebbia così che resti per sempre in balia dell’oblio come ora. Molto interessante. La osserva inclinando leggermente il capo a destra. Quegl’occhi, quei dannatissimi occhi. Lo ipnotizzano, sono forse più potenti della paura che lei incude su di lui. La mano destra si alza in un semplice gesticolare < .. quando ne avrò modo te lo dimostrerò… > eccolo il suo altro lato. E’ forse la prima volta che lo mostra alla Doku. Il Kokketsu viene spesso considerato come lo scemo del villaggio, colui che è il pazzo da cui tutti si allontanano. Ma non è mai fuori controllo. Sa bene quando è il momento di fare il serio, affrontando i momenti critici con estrema lucidità. Tutto ciò si può notare dall’assenza di quel tic. Di quella risatina. Il volto è estremamente serio.. perché ora si fa sul serio. Le informazioni che gli sta dando sono di estrema importanza, o almeno le reputa tali. Proprio perché nella sua testa potrebbero essere un primo segnale per iniziare a portare quel Caos che così tanto desidera. Quel caos su tutti coloro che non fanno altro che farsi comandare, su tutte quelle marionette dei Kage < mh .. > annuisce avendo conferma che sono informazioni a lei sconosciute. < esatto Kiri è senza Kage ora ma soprattutto .. > e questo secondo l’Akari è il punto fondamentale < l’Hokage ha dato ai Konohani la possibilità di scegliere se tornare a ricostruire Konoha > eh già, parte del villaggio è stato distrutto, enfatizza la prima opzione alzando mano destra con il palmo rivolto verso sé e guardandolo < oppure rimanere a combattere il falso dio a Kiri .. > la testa si volge a sinistra ove alza la medesima mano < capisci cosa voglio dirti ? > domanda con una luce negl’occhi che rifletterebbe quella stessa luce della Doku. La fissa con un ghigno, quasi sadico < Konoha è completamente sguarnita ancora e soprattutto è già ferita .. > non lo tange minimamente il fatto che stia parlando della sua casa. Ormai la sua casa non esiste. Il suo sangue nero è la sua nuova famiglia e konoha merita la vendetta dei maltrattamenti subiti < . ed inoltre .. > continua , riprendendo fiato e palesando un nuovo ghigno sul volto < so per certo che l’Hokage resterà qui a kiri per tenere fede all’alleanza… HIHI .. > una breve sghignazza. Non la trattiene, troppo euforico per la condivisione di quelle informazione che ora sa per certo siano utilissime alla Medusa. Attende, a mani alzate, un responso e parere dalla stessa. [Equip: lo stesso] x [Chakra: ON] [Rilascio del Chakra base: ON] Questo si che è interessante. Ma con calma. Annuisce appena al suo dire, è serio e ne nota il cambiamento certo, apprezza forse maggiormente quel lato visto che esattamente come lei hanno cambiato modo di porsi, lo apprezza proprio perché normalmente appare diverso, forse persino stupido. La similitudine non è più con Sosachi ora ma con sé stessa, si rende conto quanti le sia simile nel modo di venir percepito degli altri, quanto lui corra il rischio di venir sottovalutato continuamente, quanto le farà comodo? Davanti a lei due possibili scelte: farne un vero allievo, aiutarlo a non commettere i suoi stessi errori o limitarsi ad usarlo, vedere fin dove può esserle utile, fino a che punto può sfruttarlo. Annuisce appena mentre apprende quelle informazioni <ed Hitomu?> domanda a sua volta, la volpe il jinchuriki può essere decisamente un problema per lei, sa di non essere in grado di affrontarlo, di certo non le basterà il supporto di Hanae eppure attaccare direttamente Konoha, quanto si sta rivelando grande il piano a cui lei nemmeno aveva pensato? Quanto è ardito e quanto degno di stima può diventare ai suoi occhi quel ragazzo dalla risata nervosa? Tante domande retoriche perché certo è che la posizione di Rio ai suoi occhi è sempre più complicata, quasi vorrebbe tendere una mano ed aiutarlo ma dall’altro non ha intenzione di farsi fermare instaurando veri e propri rapporti, lei deve essere libera per poter portare l’oscurità di cui è detentrice <sai dov’è l’isola nera?> domanda quindi mentre la mente analizza, cerca dettagli e di elaborare un piano. Gli spiegherà in caso dove si trova il luogo adagiandosi a terra e disegnando una piccola mappa rispetto al luogo in cui si trovano ora <mi troverai lì> la sua base momentanea, niente accampamenti dei villaggi è diventata qualcosa di diverso da una Kunoichi di Kusa o un membro dell’Alba <sii i miei occhi nel villaggio, voglio sapere chi rimane e soprattutto QUANDO> sottolinea quella parola pur senza urlare. Attende una risposta, elabora un piano, oh colpire Konoha, che sogno celestiale per lei, far piombare proprio il simbolo della pace all’interno del baratro oscuro del caos, sarebbe ridurre l’alleanza in ginocchio, non starà forse correndo troppo? Beh dopo che ha avvelenato il cibo ad un matrimonio correre è diventata la sua specialità Il Kokketsu ora è nettamente più rilassato. Il bacino si poggia al tronco con la pianta del piede destro che lo aiuta in quel sostegno. Le mani sono alte dato il suo continuo gesticolare ma ciò che lo colpisce è quanto sembrino importanti le informazioni date. Sapeva che fossero rilevanti ma non credeva così tanto. Nota anche come l’altra si perde nei pensieri, nell’analisi di quelle stesse cose che il Kokketsu sta dicendo. Non sa cosa pensi e soprattutto come quest’incontro stia cambiando strutturalmente il loro rapporto. Non sa come l’altra vacilli nella scelta di quanto sia importante il Demone per lei. Non sa nulla, ma lui la fissa. Tramite le lenti trasparenti e le iridi castane. La fissa in quegl’occhi eterocromatici che fin dal primo giorno sono stati il fattore attrattivo per il Kokketsu. Nota solamente come la luce in essi prenda vigore e nel farlo non può che accadere la medesima cosa nei suoi . Si sente collegato a lei, visceralmente. Sente come sia debitore alla Doku per avere uno scopo, per avere un modo per raggiungere i suoi obiettivi. Sango e Kimi, sono entrate di prepotenza nella sua vita e sono dei punti fondamentali per i suoi obiettivi, tanto quanto il Kokketsu sia un punto importante per i loro . < eh .. > un sospiro, abbassando per un attimo lo sguardo < di lui non so niente, purtroppo .. > eccola la lacuna delle sue informazioni. E da esperta shinobi la Doku lo trova subito . E’ ovvio d’altronde che se l’Hokage è a Kiri, Hitomu potrebbe essere a Konoha. Ma il Genin è inesperto, troppo ingenuo. Tanto da aver pensato così tanto in grande quando ha avuto queste informazioni < sì so dove è l’Isola nera .. > replica, non dovrebbe essere troppo difficile raggiungerla d’altronde < all’inizio avevo pensato di rientrare a Konoha per vedere la situazione, ma primo ho preferito aggiornarti .. > già ora ha cambiato idea < io resterò a Kiri. Credo sarò più utile qui, non credi ? > chiede. Per non parlare delle missioni da fare e gli impegni presi. Ma qualora glielo chiedesse sarebbe pronto a partire il Genin. Ormai è pronto a tutto per quel Caos, e per Kimi stessa dunque. <… > annuisce solamente alla sua richiesta di ulteriori informazioni sul ‘chi’ e ‘quando’ . Vuole sapere, ora, cosa vuole che faccia. [Equip: lo stesso] x [Chakra: ON] [Rilascio del Chakra base: ON] Il veleno non è attivo, nulla potrebbe effettivamente avvelenare davvero il ragazzo eppure si è proprio meritato di sapere quantomeno a cosa sta per andare incontro, nulla di troppo traumatico. Lo osserva e questa volta si muove veloce, al massimo delle sue possibilità, non appena si rilassa lei torna all’attacco. Sentendolo parlare in lei prendono forma molte idee e da una parte le viene voglia di fargli un piccolo regalo, se così vogliamo chiamarlo. Senza alcun preavviso la mano destra torna ad alzarsi, questa volta è direzionata verso il collo del ragazzo, si muove al massimo della sua velocità, uno scatto portato con i muscoli completamente tesi, persino l’addome si contrae per permetterle di muoversi il più velocemente possibile, la mano andrebbe ad aprirsi così da stringersi appena sul collo altrui, effettuerebbe la forza necessaria per convincerlo a starsene fermo qualche secondo, tenerlo quindi così, in pugno mentre andrebbe a fissare in lui i suoi occhi. A questo punto vorrebbe solo avvicinarsi, con la stessa rapidità usata per il braccio, con il busto e soprattutto il volto, andrebbe a scartare appena verso la guancia destra del ragazzo, poggia prima le sue labbra lasciando che quella sensazione gli sia ben chiara e poi semplicemente andrebbe ad aprirle così da limitarsi a leccarlo, sì avete capito bene andrebbe a leccargli la guancia prima di lasciarlo libero <scopri dove si troverà Hitomu, scopri il più possibile restando qui, sii la mia spia cucciolo di caos> e con queste parole andrebbe effettivamente a fare un passo indietro. Il veleno dovrebbe agire seppur non a piena potenza, come abbiamo detto è un assaggio e non si tratta del suo chakra bagnato nelle ghiandole salivari, nemmeno il suo sangue nel quale solamente scorre è solo saliva, dovrebbe essere quindi abbastanza potente da portargli una dolorosa sensazione di bruciore laddove la sua lingua è passata ma nulla che rischi effettivamente di ucciderlo. A questo punto si limiterebbe a voltarsi e tornare da dove è venuta <ti aspetto presto> e con queste parole vorrebbe andarsene, deve riflettere e tramare per davvero, creare un piano e sperare che a Konoha non ci sia Hitomu, altrimenti almeno per ora dovrà lasciarsi sfuggire questa ghiotta occasione [chk on][agi 100][end] Ancora una volta si trova inerme con una ragazza che lo bullizza. L’altra si muove veloce. Sparisce ai suoi occhi per ricomparire dannatamente vicina. Ma sta volta sembra più agguerrita che mai. La mano gli afferra il collo che per un riflesso andrebbe in contrazione. Il mento si alzerebbe nel tentativo di aumentare il passaggio di ossigeno in trachea. Gli occhi, invece, si abbassando osservando il volto di lei così vicino < ma ma … > parla affannato, impaurito < ma che fai ? > spezza le parole, inevitabilmente. E poi eccola scostarsi alla lateralmente, alla sua destra ove posa le labbra e di nuovo torna quella sensazione. Calore, prima poco, ma progressivamente aumenta fino a sentire la guancia in fiamme e cose se non bastasse lo lecca . < AAAAAAAAAAAAA > un urlo incontenibile. Ma che cazzo fa? Lo lecca? Cos’è un segno d’affetto ? Di gratitudine? Di sto passo non gli porterà mai più un’informazione. Pazza, scatenata di una Doku < AAAAA .. brutta stroo.. > si blocca portando la mandritta nei pressi della guancia ma senza toccarsi. Un riflesso di contenimento lo farebbe ragionare e capire che non è il caso di toccarsi proprio lì ove c’è ancora posato quel veleno. Si aggomitola su se stesso, chinandosi con il busto in avanti e palesando quella smorfia di dolore. Brucia, cazzo se brucia quella guancia < se è un modo per ringraziarmi, la prossima volta dimmelo a voce … > digrigna i denti, spezzando ancora quelle parole e le stesse lettere che li compongono. Essendo il dolore accentuato dalla stessa movenza della guancia in ogni parola proferita .. Non direbbe altro, percepisce le parole dell’altra e il compito datogli prima che la Doku se ne vada. Lui rimarrebbe ancora lì, in preda al dolore. Soltanto quando sarebbe cessato, inizierebbe a muoversi per tornare nel centro abitato. A medicarsi, probabilmente. [Equip: lo stesso] x [Chakra: ON] [Rilascio del Chakra base: ON] [End]