Missione [D]: Ricostruzione
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Missione di Livello D
Giocata del 23/04/2020 dalle 14:43 alle 18:25 nella chat "Luogo Sconosciuto"
[Entrata Ospedale] Che triste giornata, come sempre, a Kiri; una nebbia che ha deciso di non andarsene più se non in quelle rare occasioni in cui piove - giusto per mantenere quel grado di umidità che qualsiasi donna ama alla follia, soprattutto quando deve districare i capelli. Se poi li hai lunghi due metri e ti dimentichi ogni volta di legarli - perché quando lo fai torni al punto precedente - ecco a voi la perfetta ricetta per una Yuukino non proprio simpatica. A questo si aggiunga, seppur a sua insaputa, i geni del clan col più alto tasso di ‘zero voglia di vivere’ ed ecco a voi ciò che ci ritroviamo davanti. Una figura imponente, alta e slanciata. Avvolta in un kimono composto da due pezzi neri - un top che a mala pena riesce a tenere a bada quel seno prosperoso ed una gonna con ampio spacco sulla sinistra che ‘copre’ senza nemmeno più di tanto le gambe toniche e lucenti. E’ lì, all’entrata dell’ospedale, con le mani sui fianchi, ad osservare quell’enorme buco dentro la parete. Nemmeno un filo di vento che possa alzarle i capelli lunghi che ricadono come pioggia sulla schiena fino ad avvolgerne le natiche, né quelle due ciocche della propria frangia che ricadono sui lati ad incorniciare un viso candido dove per contrasto si notano subito gli occhi blu come l’oceano e la bocca rosea, sottile. Una fronte spaziosa ricoperta da un coprifronte con tre angoli acuti stilizzati che puntano verso l’alto. I piedi - invece - sono coperti (parzialmente, come tutto il suo vestimentario, d’altronde) da dei sandali neri in gomma, i migliori quando si tratta di mantenere l’equilibrio e non scivolare - specialmente in luoghi così umidi. Le mani sono appoggiate in vita mentre naso e bocca si distorcono in un ghigno disprezzante <L’avessi fatto io quel buco> e invece no! Ma sarà lei a rimetterlo a posto. Se lo ricorda come fosse ieri: feriti da portare nelle proprie stanze - coso bianco che esce da uno di loro - attacco - palle di fuoco e carte boma - fine missione: ovviamente fallita. Espira pesantemente cercando di scrollarsi di dosso quella pesantezza mentre aspetta i propri compagni: fortunatamente entrambi uomini. [Entrata Ospedale] Una nuova missione di livello D. Sembra che ci sia stato una battaglia all'interno dell'Ospedale di Kiri e bisogna dare una mano nella ricostruzione dei danni. Questo pomeriggio indossa un paio di pantaloni viola, una maglietta bianca, un maglioncino verde scuro e le sue scarpette chiuse. Non sa nulla di moda e si può notare dal suo abbigliamento odierno. Come equipaggiamento ha il suo portakunai e shuriken, legato ne fianco destro, dove al suo interno vi sono tre shuriken e due kunai mentre nel portaoggetti, legato nel fianco sinistro, tiene tre fuuda con i tronchetti da sostituzione, un filo di nylon, un set di fumogeni, cinque carte bomba, due tonici di recupero chakra e due tonici curativi. Con sè ha anche avambracci, schinieri e guanti per protezione. Il suo coprifronte è legato nel braccio sinistro, con un nastro di colore verde scuro. Si presenta come un ragazzino alto e magro, con i capelli lunghi, mossi, rossi ed un ciuffo bianco e gli occhi grandi e arancioni. Importante dire che ha disegnato sulle guance delle zanne di colore rosso, segno di appartenenza al Clan Inuzuka a tutti gli effetti. Il suo compagno animale, AISU, è un cucciolo di cane con gli occhi color ghiaccio, un manto bianco e grigio e le orecchie tese. Cammina lungo la via che porta nell'Edificio dove deve svolgere la missione, immerso in quella nebbia perenne <Che cazzo. Mai un giorno di sole> sbotta scuotendo il capoccione <Aisu, che dici? Richiamo il chakra? Siamo in guerra ed è meglio essere pronti a tutto> visto che nell'ultima missione dello stesso livello, quella fallita, era necessario ma non hanno sfruttato al meglio. Dettagli che fanno crescere e migliorare. Fa un sospiro per poi muovere velocemente le mani, le quali formano il sigillo caprino per essere appoggiate al plesso solare. Tenterebbe di estraniarsi da quel luogo per cercare di rilassarsi sia il corpo che la mente. Adesso proverebbe a richiamare la sua energia psichica, la quale dovrebbe nascere nella mente. Se la immagina come una sfera di colore blu che inizierebbe a vorticare su se stessa. Poco dopo tenterebbe di chiamare l'altra energia necessaria, quella fisica; questa è l'energia che scorre nei suoi muscoli e cellule del suo corpo e se la immagina come una sfera rossa; anche essa vorticherebbe su se stessa. Proverebbe adesso di far fluire l'energia psichica dall'alto verso il basso mentre l'energia fisica dal basso verso l'alto per farli incontrare nel plesso solare e fonderli assieme. Se tutto riesce alla perfezione, ecco che dovrebbe aver richiamato il chakra, come se avesse aperto una diga e l'acqua scorresse su tutto il corpo. Dopo aver fatto ciò, riprende nella sua camminata, arrivando dopo qualche minuto all'ingresso dell'Ospedale, vedendo la figura della donna <Buon pomeriggio. Come stai?> domanda aspettando con lei l'ultimo membro del team prima di iniziare a lavorare. [Tentativo richiamo chakra]x[Chakra 35/35]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 3 fuuda con tronchetto sostituzione, 1 filo di nylon, 1 set fumogeni, 5 carte bomba, 2 tonici recupero chakra e 2 tonici curativi]15:08
Utente anonimo:
[Entrata Ospedale] Capelli rossi, occhi rossi rubino, carnagione chiara, sciarpa bianca tenuta larga attorno al collo, fasciato dal coprifronte con inciso il simbolo identificativo di Kusa, un soprabito leggero di colore nero bordato di tessuto color oro, smanicato che è tenuto aperto e che va a coprire leggermente il petto nudo del giovane. Alla vita, attaccato alla cintola ha il porta oggetti, all'altezza dell'osso sacro, mentre i pantaloni sono di colore bianchi con le estremita che arrivano a tra quarti del polpaccio di colore nere, tenute strette da un laccio altrettando nero. Sulla coscia destra si può ben notare come vi è tenuto un porta Kunai, mentre ai piedi della scarpe aperte, simili a sandali, molto comode. <La prima missione, speriamo di levarcele presto..> Impaziente di passare di grado il giovane, come è impaziente di attivare i suoi occhi, fonte di potere per gli Uchiha,e quindi anche per lui> Buon pomeriggio a tutti <Va a dire, guardando il buco nel muro <Sono Shinuja Uchiha, e sono il terzo elemento assegnato a questa missione> Afferma, presentandosi per poi tornare silente, appoggiandosi al muro, non quello danneggiato però con una spalla..<Chi ha combinato questo casino?> Domanda infine, andando solo dopo qualche istante a staccarsi dal muro rimanendo in piedi con le braccia incrociate e din silenzio, passando lo sguarod tra i due. [Chakra Off][Inventario: Fuuda con tronchetto + carta bomba sigillato x1 - Kunai x3 - Tonico curativo x1 - Tonico Chakra x1 - Veleno Inibente x1 - Bomba Luce x3] [Entrata Ospedale] Eccolo il primo compagno di merende, di missione, di ricostruzione. Ne ode i passi in avvicinamento ma aspetta che questi sia vicino prima di voltare il proprio capo e leggermente il busto - quanto basta per mostrare la propria ‘mercanzia’. Occhi che si disperdono nel vuoto prima di lasciare che il volto si direzioni verso il basso (eh, troppo abituata a gente più alta di lei - ogni riferimento a persone realmente esistenti è, ovviamente, puramente casuale) <Aisu…!!!> le braccia si scompongono e abbandonano i fianchi mentre cercherebbe di avvicinare la mano sinistra al muretto del cagnolino. Se lo ricorda, dall’incontro in ospedale. Pare che per i primi secondi ad entrare sia stato solo il quadrupede essendo che la kusana non pare sia intenta a dare attenzioni ad altri. <Oh e ci sei anche tu> aggiungerebbe lei con un tono meno dolce - d’altronde, datele un cucciolo e l’avrete persa, per tutto il resto: scordatevelo! <Ciao Sa…Sakir?> buona memoria? Migliore per il compagno del ragazzino ‘capelli di carota’. Si sente quasi in colpa per quella mancanza di un attimo ma tant’è, ormai la gaffe se l’è bella che fatta e poi, spera ancora che da buon Inuzuka sia almeno contento che si sia ricordato del compagno a quattro zampe. Il suo flusso di pensieri, rapido, istantaneo, viene interrotto da un’altra voce, anch’essa maschile. Lei quindi flette il busto andando a scrutare quel elemento che sfoggia tranquillamente nome e cognome <Uchiha, eh?> domanda lei quasi con un tono sprezzante - ironico, no? Alla domanda seguente, quasi se l’aspettasse, lei socchiude gli occhi sentendo la soddisfazione montarle addosso, scorrerle come un brivido lungo la schiena mentre alza il mento. Ispira profondamente finché i polmoni non sono completamente invasi dall’ossigeno per poi aggiungere <Una tua parente…> aggiungerebbe. La kusana era presente ma di certo non era in grado di cotanto danno <Quindi forse…> e alza la sinistra indicando col palmo il buco come a invitarlo ad essere il primo a fare un passo verso quella nuova entusiasmante missione: la più adatta per una come lei che non alza da terra manco un pacco di biscotti. [Entrata Ospedale] Il suo fido compagno a quattro zampe, l'eroe delle terre ninja, colui che non dovrà dire nulla all'Hokage, raggiunge per primo la ragazza, prendendosi le sue coccole scodinzolando e cercando di leccare le sue mani mentre il tredicenne, con il chakra attivo, fa un piccolo ghigno mostrando i denti canini appuntiti, tipici dei membri del Clan Inuzuka <Sakir ma chiamami Lo Sfregiato> presentandosi anche all'altro membro di quel team, mandato a ricostruire l'Ospedale assottigliando lo sguardo in sua direzione <Uchiha eh?> scrolla le spalle facendo un sospiro <Su su. Non mi va di perdere ulteriore tempo. Diamoci una mossa per aggiustare il danno: un foro al muro e delle crepe al suolo, oltre togliere la polvere e dare una sistemata al posto <Come vogliamo organizzarci? Dobbiamo andare a prendere gli strumenti necessari> lui non sa effettivamente cosa servono, visto che non è pratico per queste cose <Io sono un Medico e non un muratore> fa l'ennesimo sospiro della giornata, gettando aria dalle narici che si trasforma in una nuvoletta di vapore, visto le temperature <Su, entriamo> dice alla fine, avvicinandosi ad un gruppo di civili, in divisa e con gli strumenti <Buon pomeriggio a tutti. Ai belli e ai brutti. Siamo la squadra ninja che avete richiesto per la ricostruzione del danno> si presenta mentre quest'ultimi danno solo una lunga occhiataccia al tredicenne, in completo silenzio. [chakra on]x[Chakra 35/35]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 3 fuuda con tronchetto sostituzione, 1 filo di nylon, 1 set fumogeni, 5 carte bomba, 2 tonici recupero chakra e 2 tonici curativi]15:34
Utente anonimo:
[Entrata Ospedale] Guarda entrambi ed anche il cane al quale fa un leggero sorriso il giovane <quindi anche tu sei un Uchiha, buono a sapersi> Va a dire, con tono pacato, andando poi a muovere i rossi occhi verso i Konohano <Si hai ragione diamoci una mossa, e comuque serviranno due tavole di legno, dei chiodi un amrtello e del cemento ed anche dellos tuccl successivamente <Asserisce verso gli altri, non che lui fosase un muratore, però ha sempre ben osservato quando la sua casa veniva restrutturata, con al speranza che potesse un giorno servire, e di fatti.. <Almeno così ho visto lavorare i muratori quando mi restrutturavano casa, se nona vete idee migliori> Va a dire verso i due, seguendoli, entrando dentro all'ospedale, si guarda attorno per qualche istante <Buongiorno a tutti> Va a dire, con tono sempre pacato, non esponendosi mai troppo..non per paura ma perchè per ora non serviva. Le mani sono tenute in tasca, e los guardo vaga in giro per la struttura, o almeno lungo l'entrata dove sono ora, non essendo mai stato all'ospedale, un posto nuovo ecco, dovve vorrebbe essere anche istruito sull'arte medica a dire il vero. [Entrata Ospedale] Si lascia leccare le mani del piccolo cucciolo che sembra riconoscerla oltre a dimostrare una certa contentezza nel rivedere la Genin di Kusa. Lei sorride e lo lascia fare prima di dare un’ultima carezza sfiorando coi polpastrelli il capo per poi scivolare lungo l’orecchio sinistro, punto preferito dei canidi in circostanze del genere. Riprende così una posizione eretta dispiegando le gambe e raddrizzando le ginocchia fino a poco prima flesse per essere raggiunta e raggiungere a sua volta quella massa di pelo davvero curiosa. <Lo Sfregiato?> domanda la mora un po’ perplessa e certo questo effetto è anche piuttosto palese dall’espressione che assume il viso con le sopracciglia, fini e lunghe, che si arcuano verso l’alto lasciando che la pelle si accumuli in piccole rughe d’espressione sulla fronte, fortunatamente celate dal freddo coprifronte <Mi piacerebbe sapere a cos’è dovuto questo… soprannome> lo incalza non tanto perché vuole che ora lui inizi a raccontarsi quanto a far presente la propria curiosità. La sua attenzione viene nuovamente catturata dall’altra presenza meno enigmatica, più decisa. L’espressione muta. Corruga la fronte mentre lo osserva interdetta <Uchiha? Chi?> domanda mentre porta le mani sul seno. Stava riferendosi indubbiamente a lei essendo che l’altro è palesemente appartenente al clan Inuzuka - lo aveva anche chiarito poco prima e poi, il compagno a quattro zampe è di certo un grido enorme di questa condizione <Non sono stata io…> aggiunge quindi la mora. Lei? Uchiha? Ma non scherziamo! Un clan di antipaticoni che vogliono primeggiare su tutti e fanno a gara a chi ce l’ha più grosso? No grazie. Le spiegazioni sul come muoversi, poi, non tardano ad arrivare mentre lei si dirige verso quel buco <Servirà qualcuno che osservi da una certa distanza che vengano rispettate le proporzioni: mi propongo io tranquilli!> primo tentativo di non sporcarsi le mani; potrebbe sembrare che ne approfitti della sua condizione data dal genere di appartenenza ma sotto sotto ha solo paura di svelare le proprie capacità fisiche decisamente sotto tono rispetto a quelle dei suoi pari-grado. Lo sguardo, insieme all’espressione, si fa pensosa <Vado a prendere lo stucco, il cemento e l’acqua…> meglio filarsela il prima possibile. E lo farebbe anche qualora nessuno glielo impedisse. Si avvicinerebbe al bancone dell’ospedale, alla receptionist <Mi scusi, tutta la roba per ristrutturare?> non accorgendosi che gran parte di quanto richiesto è proprio lì, a due passi dal buco dove alcuni civili sono presenti intenti a dar loro una mano. [Ospedale] Aisu lecca le mani che la riconosce molto bene, visto che è stata gentile ed educato con il suo padrone quando era all'Isola di Chumoku, dopo l'attacco dello pseudo Dio che ha rovinato una giornata di festa e felicità ai presenti. Ascolta la domanda dell'altra dicendole <Si. Lo Sfregiato e questo è un mio segreto. Non voglio mostrare il mio corpo e far capire il motivo di questo soprannome> ovviamente si riferisce alla scritta che si porterà a vita nelle chiappe, cuoricino compreso <Forse un giorno te lo dirò ma non oggi e soprattutto non ora. Concentriamoci sulla missione che voglio andare via il prima possibile> vuol andare a mangiare, farsi una doccia e fare altro che è meglio non dire. Alza il sopracciglio quando sente le parole di Shinuja <Oh, sei ben preparato su come si riparano i buchi. Quindi servono chiodi, martello, cemento, acqua, stucco, tavole di legno ma mi sembra di aver letto in qualche rivista che serve anche uno scalpello per allargare il fondo del buco> poco dopo dice ai civili presenti <Cazzo, non siamo invisibili e potete pure portarci un po' di rispetto visto che siamo qui per aiutarvi> scuote la testa mentre il cagnolone rizza il pelo e le orecchie in loro direzione "Senti ragazzino, lavorate e non rompete le scatole" questa è la risposta del capo mastro presente "Avete tutto davanti ai vostri occhi. Tzk, che razza di imbranati ci hanno mandato per aiutarci?" fa spallucce allontanandosi in un'altra zona della stanza, lasciando adesso spazio e parola agli altri presenti. Il tredicenne esclama alla fine <Li ucciderò a fine missione> a voce bassa mentre si dirige verso gli strumenti lasciati dagli operai. [chakra on]x[Chakra 35/35]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 3 fuuda con tronchetto sostituzione, 1 filo di nylon, 1 set fumogeni, 5 carte bomba, 2 tonici recupero chakra e 2 tonici curativi]16:01
Utente anonimo:
[Entrata Ospedale] Vede la donna allontanarsi non dice nulla si muove verso il muro e tutto il necessario per poterlo riparare, osservando il capo mastro assieme agli operai, un cenno ed un sorriso, prima di andare a prendere il sacco del cemente e metterlo dentro il recipiente <Sfregiato, lasciali stare> Va a dire, non suona come un ordine anzi. Prende poi il recipiente con l'acqua, andandoa versarne un poco per poi mescolare con l'apposita cazzuola <Il buco è da parte a parte non c'è bisogno dall'alrgarlo, ma solamente di mettere una tavolo da l'altro lato rispetto a dove siamo noi e fissarla, poi mettere dentro il cemento fino a farlo arrivare al paro del muro e chiuderlo con l'altra tavola, così rimirrà un lavoro preciso e che non sborderàò una volta che verranno tolte le tavole a cemento asciutto> Spiega, mentre mescola il cemento, tenendolo relativemente duretto, non vuole farlo troppo liquido per non rischiare che coli e sporchi il muro <Ci pensi tu a fissare la tavola dall'altra parte?> Domanda verso Sakir, tornando poi a concentrarsi sul cemento che sembrava inziare a raggiungere la densità da lui ricercata. [Entrata Ospedale] L’altro elude la domanda, dà una risposta poco chiara eludendo il perché di quel soprannome ed è proprio questo tentativo evasivo di cambiare argomento che la incuriosisce ancor di più. Inarca un sopracciglio mentre sul viso compare un’espressione maliziosa e curiosa - tipica della kusana. <Sai che non te la cavi così facilmente?> domanda lei, in maniera retorica mentre alza le spalle trattenendo una risata <Ce l’hai sul…> e indica con l’indice, senza allungare troppo la mano, proprio quella zona, dove finiscono le gambe ed inizia la vita. Il viso diventa paonazzo, si arrossisce un po’: è chiaro che sta tentando in tutti i modi di trattenere una risata mentre si immagina un tredicenne con una cicatrice in luoghi ‘sconosciuti’. <Fai fai, fingi che tanto ti ribecco> minaccia infine lei inghiottendo, se pur a fatica, la risata, mandandola giù come una grossa pallina di tennis lungo la trachea. La signorina alla reception intanto le risponde indicandole semplicemente il buco e tutto l’occorrente lì di fianco; la kusana, dal canto suo, risponde con un sorrisino neanche troppo simpatico prima di muovere nuovamente passo verso quell’apertura dalla quale entra, senza nemmeno troppa fatica, tantissima umidità. Osserva il fare di Shinuja, forse il più centrato in quella stanza, che non si fa pregare due volte prima di iniziare a mescolare il cemento per poter iniziare i lavori. Parla di tavole, di cosa da fare e lei, a fine spiegazione, ne sa quanto prima. Gli si avvicina, come fosse una spia, in punta di piedi con un’espressione simile a quella di un cerbiatto impaurito <Scusa eh> chiosa con una voce quasi impercettibile prima di ispirare per poter dar più sonorità alla voce <Come ti posso aiutare?> e non finisce bene di domandare che sente quei civili schernirsi nei loro confronti <Questi imbranati sono quelli che ti salveranno il culo dall’essere ridotto in poltiglia quindi fammi un piacere: dati una rilassata prima che apra un’altro buco con la tua testa> tono iracondo, deciso, severo. Sguardo infuriato che si calma al finire della frase tornando la persona solare che chiede con cura e gentilezza all’Uchiha come aiutarlo. Bipolarismo: siamo sulla buona strada. [Ospedale] Fa un nuovo sospiro scuotendo la capoccia. Perché questo odio nei confronti degli altri? Come mai questo atteggiamento negativo? A cosa è dovuto? Sarà da quel pomeriggio al bar, quando ha bevuto con il suo futuro Sensei, drogato con il Rosso e ricevuto quel bellissimo tatuaggio dall'Ishiba? Quando ha fallito la missione? Quando lo stronzo del Mizukage ha spezzato la zampa del suo fido compagno a quattro zampe? Ebbene si. Tutto un mix di emozioni e sensazioni che sta vivendo in queste ultime settimane, sia a livello fisico che a livello mentale. Si lecca le labbra con la punta della lingua dicendo all'Uchiha <Oh, li lascio stare ma può finire male se continuano a punzecchiare> dice secco e serio dando una lunga occhiata ai muratori e soprattutto al capo mastro <Sei un grande esperto. Io odio questi lavori manuali> fa un sospiro <Penso di essere stato mandato perchè sono un Medico> che parolona. Sei ancora un Tirocinante ma son dettagli. Poco dopo si rivolge alla ragazza <Tzk, ti ho detto che te lo farò vedere il motivo del perché mi faccio chiamare in quel modo ma solo se tu vieni con me e conoscerai un mio amico> che sia il suo terzo cliente per il Rosso? Lui ci prova senza problemi. Dopo le istruzioni di Shinuja, va a prendere un tavolo di legno, dei chiodi e un martello, avviandosi verso l'altro lato del buco <Quindi posso fissare?> visto che è lui l'esperto, rimanendo in attesa. Non vuol causare ulteriori danni. [chakra on]x[Chakra 35/35]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 3 fuuda con tronchetto sostituzione, 1 filo di nylon, 1 set fumogeni, 5 carte bomba, 2 tonici recupero chakra e 2 tonici curativi]16:27
Utente anonimo:
[Entrata Ospedale] <Non sono un esperto, mi rifaccio solamente da qanto ho visto fare ai muratori che mi restrutturavano la casa> spiega <E comunque si, puoi fissarlo senza troppi problemi, però vedi di farlo delicatamente non verrei che si creassero altre crepe nel muro> Afferma, andandoci di logica il giovane che continua ad impastare quel cemento, che sembra essere quasi pronto "Un altro po di cemento, e ci siamo" pensa tra se e se, andando a immergere la mano nel sacchetto e prendendo un pugno di polvere di cemento va a metterla assieme alla mistura di quest'ultimo e acqua che stava già amalgamando per farlo diventare un composto più duro <Vai ad aiutare lo sfregiato, io qui me la cavo bene, ti ringrazio> Asserisce verso la giovane, alla quale fa un leggero sorriso prima di tornare la suo amato cemento <Io ci sono, quando avete fatto possiamo procedere a tappare il buco> Afferma, andando poi a togliere, quel poco di polvere e destriti dal buco, pulendolo alla bella e meglio, così che possa venire fuori un bel lavoro..<i chiodi non metterli tutti dentro, lasciali fuori un po, altrimenti non riusciranno poi ad estrarli per levere le tavole, capito sfregiato?> domanda verso quest'ultimo, affacciandosi dal loro lato per assicurarsi che lo si senta meglio, e anche per capire quanto ancora ci vorrà prima di poter inziare a tappare il buco. [Chakra Off][Inventario: Fuuda con tronchetto + carta bomba sigillato x1 - Kunai x3 - Tonico curativo x1 - Tonico Chakra x1 - Veleno Inibente x1 - Bomba Luce x3] [Entrata Ospedale] Niente. Non è riuscita a strappare la confessione ma una promessa: che le mostrerà lo sfregio se lei - cosa? Conoscere un amico? Rimane perplessa osservando ‘Lo Sfregiato’ come si guarderebbe un asino che vola non riuscendo a cogliere se quanto appena proposto sia una battuta o una cosa seria. Incrina leggermente la bocca e strabuzza per un attimo gli occhi <Conoscere un amico? Potrei pensarci… se prima mi dici…> e alza le spallucce. Non c’è bisogno di proseguire con quella frase che sappiamo bene tutti dove vada a parare. <E chi è questo tuo… amico?> domanda infine sempre più incuriosita dal tredicenne. E pensare che sembrava un tipetto poco interessante e senza nemmeno tanto da dire eppure eccolo lì, con mille segreti ed amici avvolti nella nebbia di cui merita sapere qualcosa in più. Dopo aver messo a tacere quei civili ecco quindi che porterebbe nuovamente l’attenzione su Shinuja che a quanto pare non vuol prendere parte a quel degrado che sta mettendo in scena la mora. La invita ad aiutare lo Inuzuka e lei non poteva chiedere di meglio soprattutto in vista a tutte le cose che ha ancora da scoprire su di lui. Per questo motivo, poco dopo, lo segue anche lei andando all’esterno, dall’altra parte del buco. Occhi che si posano sulla tavola di legno <Da’ qui> andrebbe a dire al ragazzino prima di continuare <Io tengo la tavola e tu batti i chiodi… mi raccomando, non ficcarli troppo in profondità> consiglia lei. Sorriso beffardo sulle labbra. [Ospedale] Gli operai ridacchiano sotto i baffi osservando l'operato dei tre shinobi che stanno lavorando nella ricostruzione del danno provocato durante una missione. Il suo fido compagno a quattro zampe fa un ringhio in loro direzione e subito l'Inuzuka esclama <Aisu, lasciali perdere. Siamo qui per un motivo> annuisce un paio di volte tenendo nelle mani la tavola, il sacchetto con i chiodi e il martello ascoltando le nuove parole che vengono dette in quel posto. Prima risponde al ragazzo che sembra essere il vero leader <Shinuja, sei un grande. Io già mi sarei confuso e avrei mandato a fare in culo tutti quanti> fa un ghigno mentre lascia la tavola, facendola tenere alla ragazza che lo aiuta <Perfetto. Allora inizio a mettere la tavola ma senza fissarla troppo e lo farò in maniera delicata> ripete per confermare che ha capito bene le nuove istruzioni andando a prendere il primo chiodo dal sacchetto, il quale appoggia per terra e inizia a batterlo con il martello nell'angolo sinistro in basso rispondendo adesso alle domande della Nakamura <Cosa vuoi che ti dica? Dillo senza troppi problemi> la punzecchia divertito di quella situazione <Oh, il mio amico è molto divertente, simpatico e pieno di gioia e vorrei che assaggiassi le sue specialità. Sono delle caramelle fatta in casa> si gira verso di lei, facendole un sorriso. E' un tredicenne che ha convinto Tenshi e Rio a seguirlo e portarlo dallo spacciatore, facendo uno spettacolo teatrale meglio degli attori presenti in circolazione. Torna adesso in silenzio, andando a prendere un secondo chiodo e in maniera delicata lo posiziona nel lato destro in basso della tavola, battendolo con il martello che tiene nella mano destra, la mano dominante, dove ha più forza. [chakra on]x[Chakra 35/35]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 3 fuuda con tronchetto sostituzione, 1 filo di nylon, 1 set fumogeni, 5 carte bomba, 2 tonici recupero chakra e 2 tonici curativi]16:52
Utente anonimo:
[Entrata Ospedale] il cemento è pronto, va a dargli un altra mescolata ancora prendendo la cazzola con la manod estra e girando in senso orario, continuando a guardare il buco di tanto in tanto, mentre ascolta il dire di tutti quanti, girandosi verso il capo mastro e gli operai quando il cane dell'Inukuza gli abbia contro, andando a muovere la testa in un movimento impercettibile orizzontale. <Ci vuole calma e sangue freddo, voglia di arrangiarsi e testa, sono questi gli ingredienti magici per poter andare avanti> Asserisce <Più tutto il resto, ma comunque ti ringrazio> Spiega, mentre si alza dalla posizione in cui era, che lo vedeva con le gambe piegata e il busto leggermente piegato avanti. <ditemi quando ci siete, che metto il cemente e possiamo poi chiudere anche di qua> va a dire verso di loro, cercando di tenere un tono normale in modo ce possano sentirlo, ma che non disturbi troppo ne i medici, ne i pazienti ne in generale le persone che sono li vicino a loro. <Finito questo, mettiamo los tucco sulle crepe e poi ci siamo, non ci vorrà tanto> Afferma, verso di loro, andando a piegarsi con il busto in avanti, per prender eil recipiente con il cemente dentro e la cazzuola e poggiare il tutto sopra un banchetto li vicino, così d'averlo ad un'altezza ottimale per poterci lavorare. <sakir, hai detto che sei un medico, con chi ha parlato per poter inziare questo lavoro?> domanda verso di lui, andando poi a poggiare la mano destro sul banchetto, con il braccio teso, quasi perpendicolare al corpo, andando a metterci peso, stando attento a non ribaltare tutto <signorina, lei non si è presentata, chi è?> domanda, non avendo tralasciato quel piccolo ma importante dettaglio. [Chakra Off][Inventario: Fuuda con tronchetto + carta bomba sigillato x1 - Kunai x3 - Tonico curativo x1 - Tonico Chakra x1 - Veleno Inibente x1 - Bomba Luce x3] [Entrata Ospedale] La kusana afferra quella tavola e la a va a posizionare sul muro premendo con un poco di forza, neanche troppa: non ci sarebbe comunque pericolo essendo che non è molto dotata da quel punto di vista. Per aiutarsi e non dover tenere le braccia issate in altro troppo a lungo si aiuta appoggiando il seno prosperoso sulla lignea superficie: quelle di sicuro riescono a tenere fermo la tavola meglio di quanto non possano fare le sue mani e dita da principessa - figuriamoci se rischia che si faccia male o ancor peggio che rovini le mani per un’azione di così poco conto. Abbassa verso sinistra lo sguardo cercando di scorgere quanto più possibile dell’Inuzuka <Vorrei solo sapere perché ti chiamano Lo Sfregiato essendo che alcun punto visibile del tuo corpo mostra segni di sfregio> dice lei, semplice. Tout-court. Senza troppi fronzoli andando dritto al sodo, all’informazione che vuole avere. Curiosa? Sì, sempre! In merito alle informazioni circa quell’amicizia la donna inarca le sopracciglia mentre spinge ancor di più la tavola fino a ritrovarsi il proprio seno quasi in gola - ci si appoggia leggermente anche col mento mentre le mani sono appoggiate delicatamente alla base lignea di quell’elemento <Il tuo amico è un pasticcere?> domanda lei mentre il viso muta d’espressione; si aspettava qualcosa di più scenografico, interessante, stimolante e non uno che si diverte a mischiare zucchero ed altre diavolerie per creare cibo spazzatura il cui unico fine è appoggiarsi sui fianchi ed il sedere facendoli lievitare come spugna sotto acqua corrente. Lo sguardo poi ritorna oltre la tavola di legno, in direzione di Shinuja che diligentemente si sta preparando a riempire il buco: la loro ancora di salvezza perché fossero stati lo Inuzuka e la Nakamura da soli a quell’ora sarebbero ancora lì di fronte al buco chiedendosi l’un l’altro come procedere <Eh se fosse un po’ più veloce a battere sti chiodi…> giustifica lei rispondendo alla domanda dello Uchiha <Dai Sfregiato… hai finito?> lei non vede, appoggiata com’è. Sente solo le vibrazioni dei colpi del martello che giungono fino al seno e si propagano alla schiena e collo - onde, forze. <Sakir medico? Al massimo sarà un tirocinante> niente. Ha deciso di dargli addosso: forse si sta vendicando per quanto non ancora confessato? Probabile <Oh io> si accorge solo allora di non essersi presentata manco fosse la principessa del villaggio <Scusami, Shinuja - che maleducata> la voce con l’altro si fa più suadente, soffice e comprensiva <Mi chiamo Yuukino, Yuukino Nakamura e sono una Genin di Kusa> ecco. Così ha sicuramente completato il quadro di sé; chiara - essenziale. [Ospedale] Il tredicenne va a prendere il terzo chiodo e lo va a posizione nel lato destro in alto della tavola di legno che tiene Yuukino, esattamente con il seno prosperoso che la ragazza tiene, sentendo le sue nuove parole. Fa un ghigno dicendole immediatamente con tono rilassato <Non ha senso dirlo quando potresti vederlo il prima possibile> esatto, lei potrebbe essere una delle pochissime persone che vede quel tatuaggio che tiene sul culo, compreso il cuoricino e poi va mettere un quarto chiodo, sempre non molto in profondità in modo tale che poi è facile estrarli per levare la tavola, in alto a destra. Insomma, li posiziona nei quattro angoli e un paio di rinforzo al centro continuando a dire <Pasticcere?> alza il sopracciglio sinistro <Assolutamente no. Crea queste bellissime e buonissime caramelle che hanno un sapore meravigliso e inoltre un effetto molto rilassante. Li ho presi in un momento di puro nervosismo ed adesso non ne posso fare a meno> ammette sincero leccandosi le labbra sentendo le nuove parole del ragazzo che finisce di impastare il cemento <Ho finito ho finito> gesticola con la mano destra, dove tiene il martello <Yuukino, mia cara, bisogna aggiustare per bene il danno che qualcuno> sottilinea quest'ultima parola <ha causato e come ha detto il nostro amico qui presente, ci vuole calma e sangue freddo> infine risponde alla domanda che gli viene posta da Shinuja <Ho partecipato ad un incontro dopo aver sentito che all'Ospedale di Konoha cercavano personale. Ho fatto il colloquio con un medico, nello specifico il precedente Luminare dell'Ospedale. Il dottor Higuchi Ryobe> dice alla fine, cedendo parola agli altri presenti mentre il nostro eroe a quattro zampe scondizola li accanto al suo padrone, lasciandolo lavorare ma tiene sotto tiro i civili e nello specifico il capo mastro, antipatico e poco cordiale con loro. [chakra on]x[Chakra 35/35]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 3 fuuda con tronchetto sostituzione, 1 filo di nylon, 1 set fumogeni, 5 carte bomba, 2 tonici recupero chakra e 2 tonici curativi]17:15
Utente anonimo:
[Entrata Ospedale] Ascolta il loro parlare, e quando l'altra si presenta il giovane andrà a fare un sospiro <Piacere, Yuukino> e fa un sorrisetto che però non può essere visto dall'altra, visto il muro che li divide <Bene allora inzio a mettere il cemento> Avverte quando sentirà l'altro avvertirlo che ha finito di sistemare la tavola nel muro. con la destra prende la cazzarola, e con questo prende del cemento e poi con un movimento secco e breve in avanti del braccio, quasi un leggero scatto va a mettere il cemento dentro al buco, stando attento a non farlo andare a macchiare le parti di muro sano. continua così, fino a rempimento, andando ogni tanto a controllare che tutto vada bene, con uno sguardo più attento.> Venite che bisogna metterla qua ora la tavola> Afferma verso i due, andando a slisciare il cemente in modo che rimanfa poi bello compatto e uniforme quando toccherà la superficie lignea della tavola. Yuukino, potresti gentilmente, preparare lo stucco per le screpe per favore, mischiandolo dentro al recipiente piccolo con poca acqua?> domanda, lasciando presuporre che sia lui che Sakir si occuperanno della tavola intanto, volendo dare un lavoro un poco più impegnativo anche alla donna, che a prima vista sembrava tanto, troppo delicatina per questo lavoro. [Chakra Off][Inventario: Fuuda con tronchetto + carta bomba sigillato x1 - Kunai x3 - Tonico curativo x1 - Tonico Chakra x1 - Veleno Inibente x1 - Bomba Luce x3] [Entrata Ospedale] Il coraggio dell’Inuzuka la sorprende: se il luogo indicato da lei inizialmente è azzeccato la proposta è a dir poco indecente ma lei non si lascia prendere dallo sconforto - ci vuole ben altro. Inspira mentre un sorrisetto malizioso si dipinge sulle sue labbra mentre il volto assume un espressione di chi sta per accettare una sfida a scatola chiusa <Va bene, quindi mi farai vedere lo sfregio ed in cambio io conoscerò questo tuo amico…> non fa in tempo a finire la frase che quello spiega maggiormente quali siano i prodotti che questa fantomatica persona produce e, presumibilmente, vende <Beh non è il massimo una caramella che una volta assunta ti porta a non farne a meno> si dovrebbe chiamare qualcosa tipo, dipendenza? Un po’ come la sigaretta, il tabacco, il cioccolato, il the. Alle altre parole lei si limita a sbuffare prima di aggiungere <Ero presente al momento del danno ma non c’entro proprio nulla> e accompagnerebbe quelle parole con un gesto plateale delle mani che si alzano al cielo mentre si distacca dalla tavola di legno <Non ne sarei stata in grado> aggiunge rimanendo sulla difensiva. Una volta riempito il buco ecco che lei andrebbe a fare quanto consigliatole in precedenza tornando a passo svelto dall’altra parte e fiancheggiando Shunuja <Ok ok> andrebbe a dire accovacciandosi vicino al recipiente vuoto e versandoci dentro lo stucco prima di aggiungerci dell’acqua per poi mischiare con quel bastone in legno trovato lì di fianco <Shinuja, anche tu di Kusa? Non ti ho mai visto…> come se lei dovesse conoscere qualsiasi essere vivente in quel luogo. Intanto alza gli occhi che a quel punto dovrebbero inquadrare anche Sakir, anch’egli portatosi dall’altra parte della crepa per issare la nuova tavola anche davanti di modo che il cemento possa solidificare senza colare via. [Ospedale] Il gruppetto dei civili, maleducati e che li hanno preso in giro, continua ad osservare l'operato dei tre shinobi "Ah. Sti bambinetti se la stanno cavando!" dice a voce alta il capo mastro ai suoi sottoposti, incrociando le braccia al petto. Il duo Inuzuka li osserva con una brutta occhiata <Sti bambinetti ti faranno il culo se non stai muto e non continui a lavorare, riparando gli altri danni> secco e serio il dire del tredicenne che ascolta le altre istruzioni dati dal suo compagno di missione e il dire della ragazza. Prima risponde a quest'ultima con <Esatto. E' un offerta che non si può rifiutare> fa su e giù con la capoccia dicendo poco dopo <Oh, questo perché fa bene a me visto che ho un problemino a mantenere la calma e la rabbia. Una ogni tanto mi fa tenere in tranquillità. Non ne che ne prendo una al giorno, come una medicina fissa> si lecca le labbra con la punta della lingua <C'è chi spacca i muri, chi corre, chi urla, chi si masturba, chi trapana> lo dice con il doppio senso <chi mangia e chi si prende una caramella ogni tanto come me per scaricare le tensioni e i cattivi pensieri> fa una piccola pausa prima di continuare a parlare con lei <Oh, allora potresti dirci come è stato causato questo danno> per poi muoversi in direzione di Shinuja, afferrando il sacchetto con i chiodi e tenendo nella mano destra il martello, andando ad osservare il riempimento del buco con il cemento per poi appoggiare nuovamente il sacchetto a terra per poi andare ad afferrare la nuova tavola da piantare <Piantiamo questa pezzo di legno> dice al compagno di missione, lasciando che lo aiuti in quel passaggio, necessario, per la ricostruzione dell'Ospedale di Kiri, luogo dove stanno da diverse settimane oramai <Poi vi va di andare a bere?> dice alla fine, ritornando in silenzio, cedendo parola. [chakra on]x[Chakra 35/35]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 3 fuuda con tronchetto sostituzione, 1 filo di nylon, 1 set fumogeni, 5 carte bomba, 2 tonici recupero chakra e 2 tonici curativi]17:49
Utente anonimo:
[Ospedale] <Vedete di non prendere sostanze troppo tranquillanti, ricordatevi che non è un buon periodo per farsi cogliere impreparati> Afferma verso i due con sgaurdo serio, prima di andare a volgerlo verso il capomastro <Per essere la prima volta, spero che venga bene!> Positivo certo, al contrario dell'altro, aggraziarselo o comunque sia, farlo sentire superiore poteva essere un vantaggio per lui, in quel momento <Sfregiato, lascia perdere è la seconda volta che te lo dico> Afferma, mentre va a prendere la tavola di legno, reggendola con entranbe le mani, posizionandola sul muro a coprire il busco riempito di cemento, stando attento che lo copra perfettamente, andando poi a muovere la tavola un paio di volte sia orizzontalmente sia verticalmente, come a voler spianare ulteriormente il cemente, prima di fermarsi> Vai sfregiato fissiamo la trave, e con questo siamo a posto> Afferma, con tono positivo ma ugualmente pacato <Yuukino, prendi la spatola> e gli e la indica con un cenno del capo <e metti los tucco nelle crepe, poco per volta, non dovrebbero essere profonde, e passaci un paio di volte per raschiar via los tucco che è di troppo, pulendo la spatola ad ogni passaggio> spiega all'altra come deve fae, spera in modo chiaro e semplice <si, perchè no, però andiamo al coschetto del Ramen che io ho fame, e mi voglio prendere una bella porzione> quasi ha la quolina in bocca il giovane al sol pensiero. [Chakra Off][Inventario: Fuuda con tronchetto + carta bomba sigillato x1 - Kunai x3 - Tonico curativo x1 - Tonico Chakra x1 - Veleno Inibente x1 - Bomba Luce x3] [Entrata Ospedale] I civili ancora a lamentarsi e sebbene Sakir abbia già risposto a dovere non può non aggiungere anche lei del suo <Ascolta rapa vuota, se non la smetti di parlare in questo modo mancandomi di rispetto e definendomi bambina giuro che questo stucco lo uso per occludere qualsiasi buco di cui tu sia in possesso>. Facile. Veloce. Ascolta quindi il dire dell’Inuzuka seguendo ogni sua parola molto attentamente dovendo girare lo stucco con un movimento circolare e ripetitivo che non richiede una così alta concentrazione. <Cioè è una pastiglia che ti da energia, un po’ come farebbe un tonico del chakra ma che in più ti fa anche sentire invincibile> afferma, non domanda <Interessante anche se qualsiasi cosa mi faccia perdere il controllo di me stessa alterando le mie percezioni non è di mio massimo gradimento> e lo dice lei che ha fatto del proprio asso nella manica proprio i Genjutsu che, a modo loro, sortiscono proprio quell’effetto sulle vittime <Però sono curiosa di sapere chi ha inventato questo… portento> aggiunge lei lasciando intendere che l’inventore è sulla lista delle prossime persone da conoscere, dopo l’Husakage. La domanda di Sakir necessita risposta, assolutamente e lei non può che arrivare prontamente con un <Niente di che, dovevamo trasportare dei malati nelle loro stanze quando degli esseri bianchi ci hanno attaccate e la mia compagna di missione non ha potuto evitare che uno dei due distruggesse la parete con una palla di fuoco o qualcosa di simile> spiega lei, tagliando corto. Non conosce bene le meccaniche in quanto a sua volta impegnata a fronteggiare un altro nemico quando tutto ciò accadeva. Alle parole dell’altro compagno annuisce con il capo <Ecco Shinuja, hai colto in pieno. Modificare la propria percezione della realtà, volutamente, in questo periodo, può costarci anche la vita> chiosa prima di dispiegare le ginocchia tornando in posizione eretta portandosi dietro la spatola ed il contenitore dello stucco prima di affondare lo strumento in quel liquido denso. Lo tira fuori prima di schiaffare parte di quella sostanza nella crepa andando a riempirla mentre col bordo della spatola cercherebbe di affinare la grana del prodotto di modo che aderisca con la parete e abbia la stessa rifinitura <Per il bere ci sto…> non specifica che lei, dal canto suo, si fionderà sul the nero - non è proprio tipa da ubriacarsi. [Ospedale] <Sostanze troppo tranquillanti?> ripete le parole dell'altro <So che siamo in guerra. Io sono stato il primo a combattere contro quel figlio di puttana succhia-chakra, quando eravamo ancora a Chumoku e poi lo stronzo ha attaccato queste terre e ci siamo trasferiti qui> annuisce un paio di volte <Io sono sempre con il chakra attivo, visto che in qualsiasi momento possiamo essere sotto attacco> poi fa un sospiro vedendo l'altro sistemare per bene la tavola di legno, facendo spianare il cemento che ha inserito nel buco in precedenza e quando ha il suo via libera, prende con la mancina un chiodo e inizia a martellarlo, in maniera piana e delicata, nell'angolo destro in basso ascoltando le parole dell'altra, facendo un nuovo ghigno, mostrando i canini appuntiti verso i civili <Esatto> dice ancora verso di loro che sembrano essere spaventati e dopo aver dato un'ultima occhiata al trio che sta per terminare i loro di lavoro, si allontanano ulteriolmente, borbottando qualcosa a voce bassissima per poi sparire in un'altra stanza <Yuukino, devi stare tranquilla. Nessuno ti obbliga a prendere la caramella> le fa un sorriso, ascoltando poi con attenzione le nuove parole che riguardano la loro missione <Cazzo, quindi erano delle copie che hanno attaccato. Hanno usato solo il Katon?> domanda visto che ha parlato di una palla di fuoco <Anche io ho dovuto combattere contro delle copie, oltre che con l'originale. Più informazioni abbiamo meglio è> dice seriamente continuando a mettere chiodi sulla tavolozza che tiene l'Uchiha <Ramen? Mi piace molto ma preferisco la carne, esattamente al sangue e poi del thè verde> non può dire che si è ubriacato a tredici anni <Penso che abbiamo concluso o serve fare altro?> domanda ai due compagni, più esperti di lui in questo tipo di lavoro. [chakra on]x[Chakra 35/35]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 3 fuuda con tronchetto sostituzione, 1 filo di nylon, 1 set fumogeni, 5 carte bomba, 2 tonici recupero chakra e 2 tonici curativi]18:11
Utente anonimo:
[Ospedale] Regge la tavolo in modo che l'altro possa applicare i chiodi mentre ascolta il racconto di yuukino <Certo che attaccare anche l'ospedale..fortuna non hannof atto danni rilevanti..> Afferma, andando poi a lasciar parlare loro, andando a curarsi che il lavoro sia venuto bene, e a quanto pare ai suoi occhi sembra proprio che sia così <dovremmoa ver concluso si> si guarda attorno <Le crepe sembrano essere riempite, il cemento è messo, le tavole sono a posto> Va a dire, andandoa scrocchiarsi le ossa del collo, piegandolo prima a destra e poi a sinistra <Credo che si possa andare, avverto che abbiamo finito e andiamo> Va a dire il giovane, che andrà dal capo Mastro avvertendo che i lavoro sono finit, prima di tornare li e dare una sistemata agli alttrezzi <Ragazzi diamo una sistemata agli attrezzi, puliamoli e poi andiamo> Va a dire, andando a prendere ciò che aveva sporcato, recandosi fuori dall'ospedale per porterli pulire alla cannela, così da riportarli puliti e pronto all'uso e sfruttare anche per potersi lavare le mani <Credo che ci siamo, pancia mia fatti capanna!!> Esclama poi quando sarà assieme aglia ltri due [END] [Entrata Ospedale] La giovane Genin sembra essere diventata un’esperta di stucco tant’è che quasi senza rendersi conto ha praticamente chiuso ogni crepa in maniera ottimale - si vede che ci è passata proprio per il colore leggermente diverso dovuto alla freschezza del materiale ed alla sua umidità che, una volta seccato, non darà più così nell’occhio e poi, parliamoci seriamente: a chi mai può importare dell’estetica delle mura di un ospedale in tempi di guerra? Alle parole di Sakir si sente un po’ punta nel vivo: lei non ha l’abitudine di impastare il chakra e si rende conto di quanto questo possa essere pericoloso - ha sempre riposto negli altri il compito di ‘proteggerla’ ma ora, con quel coprifronte addosso, non può permettersi di ignorare la responsabilità che porta con sé <Sì, sono uscite da corpi feriti assumendo una forma umanoide con le corna per poi attaccare - una delle due possedeva il chakra di tipo Katon mentre l’altra non si sa perché poi l’ospedale stava crollando e siamo scappate> dice lei alzando le spalle. <Però chi era con me so essere una Uchiha dai capelli…> breve pausa portando l’indice al mento e guardando all’insù cercando di rimembrare <… aveva i capelli rosa e delle campanelle ai codini> ma ne ha dimenticato il nome. Ecco. Quello le sfugge in quel momento. <Io qui ho praticamente finito> risponde felice come se avesse concluso la missione più importante della sua vita. Nella sinistra tiene la spatola mentre la destra il contenitore ormai vuotato dello stucco. Alle parole di Shunuja gli rivolge un’occhiata comprensiva e grata per aver saputo dare ottimi consigli ed alle parole di questi <Certo, puliamo tutto> non si cura di comunicare col mastro, figurarsi! <Ti accompagno> mormora prima di portarsi dietro quanto appena usato per pulirlo anche lei <Non vedo l’ora di un bel the caldo> aggiunge lei mentre dà un’occhiata a Shinuja cercando la sua approvazione <Ed il tuo ramen che credo vorrò assaggiare> giusto per rompere, sempre. Come al solito. [END] [Ospedale] L'Inuzuka martella e inserisce i chiodi in maniera delicata, come ha fatto con l'altra tavola ascoltando le altre parole pronunciate in quel posto <Deve essere sterminato il prima possibile. Attaccare un luogo come l'Ospedale non lo concepisco per nulla> stringe a pugno la mano sinistra, quella libera dicendo poi alla ragazza <Ah, quindi hanno usato la tecnica della trasformazione> sospira ancora una volta. Una informazione importante. Lascia che sia l'Uchiha ad informare il capo mastro che hanno terminato i lavori prima di uscire dall'Ospedale, ripulendo per bene gli strumenti utilizzati per poi riportarli indietro, lasciandoli alla reception <Ve lo offro io questa cena e pretendo che vi riempite le pance. Dobbiamo essere in forma ed in salute per la prossima missione che ci assegneranno> chissà se li rivedrà presto o meno, fatto sta che si allontana, seguito dal suo Aisu che li assistiti per tutto il tempo <Aisu, adesso papperai anche tu> esclama alla fine, sentendo abbaiare il cucciolone di razza Husky "WOLF WOLF" sparendo da quel posto, insieme ai due compagni di avventure. [END]