Calamite

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Stanza Creata: Tendopoli di Konoha.

21:49 Saisashi:
 La notte è ormai scesa sul villaggio della Nebbia, nome più azzeccato che mai. Nebbia, nebbia ovunque, il povero taijutser dopo pochissimi giorni vorrebbe già spaccare qualsiasi cosa che faccia parte di questo obrobrio di villaggio.. ma non può, ha ben altri problemi per la testa. Facendo un breve riassunto, il corvino si è ritrovato a Kiri per caso e senza memoria, dopo 3 anni di girovagare, senza sapere che cosa gli sia successo, se non per una cicatrice profonda sulla faccia , sulla parte dell'occhio sinistro. In pochissimo tempo si è trovato a dover cercare un artigiano della rondine (di cui ancora non ha traccia) , trovare per puro caso in piena notte un amico con cui è nato un progetto strampalato, quanto interessante... ma soprattutto si è ritrovato dopo secoli in cui si è ritrovato ad essere passato inosservato tra la gente...a provare delle emozioni...forti. MOLTO FORTI. Caldo, il tepore, il profumo della pelle di un'altra persona che in quel momento è li per dargli conforto. Sembra tutto troppo, ma è così. Questa stessa persona gli ha detto che lui"deve vivere la vita". Beh in questo momento lo sta facendo. In mezzo a tutto quel caos nella testa, quel suo passato folle pieno di traumi e rabbia, mascherati da una maschera idiota che indossa ogni volta che ha a che fare con qualcuno...in questo momento crollano mostrando per la seconda volta ad una persona tutte le sue fragilità. Il corvino sembra essere particolarmente sfinito. Le ultime notti ha dormito poco, per DIVERSE ragioni, alcune molto piacevoli, altre meno. Quando dorme non riposa, sembra sempre che qualcosa lo perseguiti nel sonno, il suo passato ed il seme della caccia lo attaccano costantemente nel momento in cui è più indifeso. Finchè poi al risveglio, come sempre, tutto viene dimenticato. In questo momento si ritrova all'interno della tenda in cui è ospite di Furaya, la donna che in qualche modo è riuscita a far ragionare e far sentire nuovamente umano Saisashi. Si ritrova n mutande, mostrando il suo corpo forgiato e perfetto, pieno di cicatrici che portano con se i ricordi dei suoi allenamenti folli. Tutti i vestiti gettati a terra ai lati, come se si fosse lanciato il prima possibile sul morbido, cadendo in un sonno profondo. Nonostante la sua apparenza scimmiesca, quando dorme appare così sereno ed ordinato... Si rannicchia su di un lato, in posiziione fetale, facendo quasi tenerezza, mentre il volto passerebbe dall'essere sereno a....ad essere turbato. Gli occhi verrebbero strizzati più e più volte, come se qualche cosa stesse iniziando a tormentarlo [ch off]

22:10 Furaya:
 Terminata la doccia ed essersi vestita - sì, completamente - può tornare nella propria tenda dove ha sistemato due futon. Due, sì, perché secondo lei l'altro sarebbe dovuto fungere a Saisashi per un letto differente dal proprio. Chissà perché, poi, lo hanno condiviso per un paio di notti a causa dei motivi più disparati... e privati, ecco. Indossa abiti comodi, quali un pantalone nero in tessuto ben stretto in vita da una fascia elastica, in cui è infilata una canotta dello stesso colore. Priva delle maniche, lascia risaltare cicatrici e tatuaggi. La testa d'un dragone infuocato è incisa sulla spalla sinistra, ben visibile. Così come la cicatrice di qualche centimetro su quella opposta. Il resto degli avambracci è disseminato in diversi punti di sottili e lunghe cicatrici: frustate. Altre e svariate sono disseminate in diversi punti del corpo: ventre, schiena, spalle... al momento non sono comunque visibili, ma è quasi certa che in alcune circostanze il ragazzo abbia potute vederle eccome. Ha lasciato tutte le armi nell'apposito armadietto, quindi su di sé non ha praticamente nulla. Soltanto i vestiti. I capelli rosei son raccolti in una coda di cavallo alta e lascia fluire i capelli sulle spalle, coprendo in parte il marchio a fuoco che vien altresì protetto dagli indumenti. Gli occhi azzurri cercano la figura di Saisashi che... beh, s'è addormentato di nuovo sul letto non suo. < Come al solito. > Bofonchia, avvicinandosi in sua direzione per poter meglio adocchiar quando dorme. Apparentemente, sembra davvero sereno, eppure pare che stia iniziando a sognare qualcosa di brutto. Strizza gli occhi, però decide di lasciarlo stare per il momento. Poggia i glutei sul materasso, volendo in qualche modo tener d'occhio l'evolversi degli eventi. Per ora. [ Chk on ]

22:26 Saisashi:
 La vita di Saisashi è come il gioco d'azzardo: potresti sollevare le carte in una partita di poker e trovarti in mano una coppia d'assi...e quindi trovare Furaya uscire dalla doccia calda, mezza nuda ed in vesti tutt'altro che sobrie....oppure trovarsi con due carta casuali e perdere tutte le fish alla prima mano, proprio come in questo caso. Un vero peccato, penserebbe se fosse sveglio. Ma non lo è. Il ragazzo attualmente non sembra accorgersi della figura della ragazza dai capelli rosa, e continua a rimanere li, fermo, vulnerabile nel suo sonno. Il suo tormento sembrerebbe andare in crescendo. Comincierebbe a muoversi di tanto in tanto con qualche piccolo scatto, mentre il viso assumerebbe un'espressione di dolore, come se stesse soffrendo, molto. Si girerebbe un paio di volte, passando da un lato ad un altro, come in cerca di una via di fuga xche in questo momento non potrebbe trovare. Sta combattendo con se stesso, da questo non esiste uscita. Nella sua testa, uno dei soliti sogni ricorrenti che lo tormentano da anni, da quando ha perso tutto: in questo momento si troverebbe in mezzo ad una stanza vuota, circondato dal buio più totale. Al suo interno solo una luce, che punterebbe su di una scrivania, su cui sono presenti 3 foto. Sembrano una donna (Mekura), un ragazzo (Lind), ed una ragazza (Sakura). La sensazione che prova è quella di conoscere questi volti, eppure non riesce a distinguerli. Si troverebbe immobilizzato su di una sedia, quando una voce cupa, sussurrerebbe al suo orecchio sinistro. <sei solo un debole.... guardati...non hai niente...non sei nessuno....tu...tu sei nessuno...sai perchè?> domanderebbe con un tono pungente <per colpa loro....sono traditori ricordi? Ti hanno fatto del male...ti hanno distrutto...ti stanno logorando....> e nel mentre la scrivania andrebb lentamente a fuoco portando via tra le sue fiamme quelle foto, di fronte agli occhi di Saisashi ch enon potrebbe far nulla, nonostante la sensazione di disagio, come se stesse perdendo tutto <bruciali...brucia tutto... dovrai solo vendicarti del mondo ninja...sono un mondo di egoisti..nessuno ti ha mai aiutato.....ricordalo...> continuerebbe persuasivo, mentre il giovane, cercando di urlare troverebbe una forza ad impedirglielo, creando delle urla sorde. Nel frattempo nel letto comincerebbe ad agitarsi di più, boffonchianto alcune parole incomprensibili ed agitate a denti stretti <lasciami...non voglio...non voglio...> ripeterebbe cominciando a sudare. Probabilmente tutto questo è una metafora ed una visione di ciò che il giovane ha passato e sta passando. Ma quella voce nella sua testa non è nuova e non sembra un sogno. [ch off]

22:45 Furaya:
 Oh, c'è passata anche lei. Conosce quella sensazione che ti attanaglia durante il sonno, prima e durante d'esso. L'impossibilità di dormire serenamente a causa dei sogni che ti tartassano e non ti lasciano in pace. Durante il periodo passato a seguito delle torture e del rapimento da parte del padre, la Nara era soggetta ad incubi piuttosto frequenti. Riuscì persino ad attivare l'innata Yoton nel bel mezzo del sogno, poiché risvegliata da potenti sensazioni. Saisashi, pur trattandosi d'una situazione diversa in cui ha perso i ricordi, subisce un incubo dietro l'altro. Non è la prima volta che lo sente mugugnare nel sonno, ha sempre i sensi all'erta ed il sonno leggero. Lo scruta con attenzione, conducendo la dritta ad altezza del petto altrui per cercar di far sì che non si muova eccessivamente. Il contatto fisico dovrebbe fungere da aiuto, iniziando lentamente ad accarezzarne la pelle cosparsa di cicatrici. < Shhh... > Gli sussurra, cercando di calmarlo per quanto gli sia possibile farlo. < E' solo un sogno, Saisashi. > Spera che sia abbastanza capace da poterla sentire, nonostante il fioco orizzonte che in questo momento potrebbe riuscire a vedere. Svegliarlo di botto potrebbe essere peggio, ma anche facilitare questo suo status. Dal canto proprio, non si sente affatto convinta e vuole evitare di svegliarlo in così malo modo. Potrebbe sfruttare molti altri metodi, per i quali le scappa un sorrisetto. Non è il momento, decisamente. Il palmo continuerebbe a muoversi lentamente sul di lui petto, caldo a contatto con altro calore. < Va tutto bene. > Come se si trattasse d'un bambino persosi nei meandri del proprio incubo che vuol far tornare indietro con la propria delicata voce. Non si discosta da lui, bensì resta seduta vicino a questi pur di non lasciarlo solo. Sa che ha bisogno di tutto l'aiuto possibile - e non solo - ma per il momento può limitarsi a questo e, a costo di qualsiasi cosa, lo aiuterà fin dove sarà possibile. Come detto, in un certo qual senso, a venir tormentata vita natural durante persino di notte c'è passata anche lei. Può capirlo probabilmente meglio di chiunque altro. < Sono io, non ti farò del male. > Replica alla sua affermazione finale, lasciando che la mano ancor resti posata sul petto altrui. [ Chk On ]

23:03 Saisashi:
 Il fuoco continuerebbe a bruciare nella stanza, cancellando completamente i volti riportati nelle foto. Questo provocherebbe un dolore lancinante a Saisashi, che pur non riconoscendo i volti , avverte che fossero qualcosa di molto importante per lui o per lo meno che lo siano stati. Il dolore porterebbe a far lacrimare il giovane nel sogno, con le continue grida sorde, mentre il calore della mmano di Furaya sembrerebbe calmarlo solo un istante, finche questo non viene sopraffatto dal calore all'interno della stanza immaginaria, causato dalle fiamme che pian piano inizierebbero ad avvolgersi anche intorno al Taijutser, inerme, immobilizzato su quella sedia <questo è quello che ti hanno fatto provare...senti questo dolore....? dovrai ricordarlo per sempre, riviverlo sulla tua pelle ogni notte> sussurrerebbe la voce, mentre nella realtà un paio di lacrime leggere inizierebero a scendere e solcare le guance del corvino, finchè di punto in bianco non riuscirebbe a svegliarsi di colpo, sudato, ansimante, con il viso bagnato da quel pianto sordo. <ANF...ANF...ANF....> si ritroverebbe quindi seduto sul fuuton, dopo quel movimeto di scatto che lo ha svegliato, fermo a respirare affannato, come se per qualche istante non possa essere in grado di riprendere pieno contatto con la realtà. Gli occhi sono spalancati ed i capelli corvini andrebbero a coprire il viso mentre porterebbe entrambe le mani a stringere la testa a livello delle tempie. Dopo poco tempo il respiro comincerebbe a tornare ai livelli normali, e solo ora guardandosi intorno per riprendere contatto con la realtà noterebbe Furaya accanto a lui. CHe imbarazzo, lo avrà visto dimenarsi nel sonno, debole come un verme.Proprio lui che vuole mostrarsi tanto forte, arrogante, e ribelle. <hey...che ci fai qui...> direbbe ancora provato, con tono basso, mentre riprende fiato. Con la mancina ndrebbe ad asciugare velocemente il viso, che sene essere bagnato da quel paio di lacrime incontrollate. E' già abbastanza imbarazzante <devo essermi addormentato senza volere... spero non sia notte fonda e di non averti svegliato ehehe> comincerebbe a smorzare i toni prendendo via via il suo fare idiota, forzando un sorriso sul volto, come a voler tranquillizzare Furaya. <non dirmi che...miiiii stavi spiando nel sonno forse?? volevi uccidere il SUUUBLIME? > direbbe gonfiando il petto con una smorfia buffa, cercando di strappare un sorrso. E' sempre il solito, è appena uscito da un forte dolore, ma non perde tempo a mascherare il tutto. Fisserebbe quindi la ragazza, in attesa di risposta [ch off]

23:16 Furaya:
 Per fortuna, col suo tocco oppure a causa del termine del suo sogno, Saisashi si sveglia di colpo. Sudato, col volto sporco di lacrime. Toglie appena in tempo il braccio, evitando che se lo trascini via. Poggia or le ginocchia sul futon, mentre allungherebbe la mano in direzione dei suoi capelli. Lenta, calcolatrice, carezza. Sta attenta perché toglierebbe la mano nel momento stesso in cui l'altro non volesse. Sa bene che è sintomo di impotenza e di vergogna, lo conosce abbastanza da comprendere. < Ehi, è tutto okay? > Chiede, piegando appena il capo di lato per poter meglio scrutar il viso altrui qualora sia possibile farlo. < La vera domanda è cosa ci fai tu nel mio letto. > Cerca a sua volta di smorzare la situazione con un mesto sorriso, contornato dagli occhi azzurri e sinceri. < Sai, la tenda sarebbe ancora la mia. > Giusto per sottolineare l'ovvio con una mezza risatina trattenuta. Ritira dopo la mano, lasciando che possa riprendersi e calmarsi da solo. Il suo aiuto, potremmo dire, non serve più per il momento per cui lascia che da solo si riprenda coscienza di sé. Scuote la testa subito dopo, assecondando le sue domande con un tono apparentemente tranquillo. S'è un po' preoccupata per il sogno fatto, ma non lo darà mai a vedere. < Hai... ricordato qualcosa? > La domanda le sfugge dalle labbra schiuse prima che possa effettivamente fermarla. < Se ne vuoi parlare, ecco. > S'affretta ad aggiungere, portando la dritta ad altezza della nuca dove massaggia la cute e i piccoli ciuffi rosei. Distoglie per un attimo lo sguardo, prima di tornar su questi e replicare alle successive domande ed affermazioni poste. < In realtà, ero appena tornata dal fare la doccia. > E LUI non era lì per vederla, mannaggia. Che sommo dispiacere! Si mette comoda, pur restando seduta, sul letto in questione così da averlo frontale, distante ben poco: il necessario affinché possa respirare e riprendersi in maniera autonoma dal brutto sogno che gli ha squassato il sonno. < Se avessi voluto ucciderti nel sonno, la mano che avevo poggiato sul tuo petto sarebbe stata incandescente. > Uh, potrebbe effettivamente rendere la serata più bollente... e non per forza in quel senso! < In realtà, stavo cercando un modo per buttarti giù dal mio letto. Non volevo certo spiarti. Anche se... > Non riesce a smettere di ridere. < ...sembri quasi tranquillo quando dormi. > Lo sfotte, sissignori. Lo sta sfottendo apertamente. [ Chk On ]

23:36 Saisashi:
 Saisashi, con un pò di imbarazzo, arrossirebbe leggermente una volta captata la vicinanza di Furaya in tutto il suo splendore, e calmata la situazione. Mentre lei lo scruterebbe, lui discosterebbe leggermente lo sguardo cercando di non far notare l'imbarazzo e l'arrossare del viso, che purtroppo non può mascherare. Ha tanti difetti ma è troppo genuino e sincero per poter fingere e nascondere certe cose, non ne è mai stato capace. La cosa divertente è che per lui il fatto di stare a pochi centimetri dalla persona più importante di Konoha, non è minimamnete un problema, anzi nemmeno ci pensa. TUTTAVIA, dato che quella persona viene identificata nel cervello di Saisa come colei che gli ha fatto provare taaaaante cose tutte insieme...dentro il cranio ogni tanto appare una scimmia battipiatti che manda in fumo tutti i pensieri logici. <coff coff...ehm...si si certo> serra le braccia incrociandole al petto mostrandosi in modo buffo molto serio e forte < sto benissimo non le vedi??> mostra ora un bicipite. Povera Konoha. <ah si...?? EEEEEHM...> fischietta sollevando lo sguardo in alto <beeeeh sai com'è...queeeesti fuuton sono così simili....EHEHEH> si gratterebbe la nuca in modo nervoso con la mancina, perchè sta palesemente arrancando scuse. < tua? TUA DICI?> direbbe avvicinando il volto a quello di Saisashi <Tu oseresti sfidare il NOBILE SUBLIME ?!? ORA TI FACCIO VEDERE DI CHI E' LA TENDA AHAH> schiamazzerebbe in modo divertente , tralasciando per un attimo dietro di se tutta la situazione, per poi cercare di balzare letteralment verso Furaya cogliendola di sorpresa ed atterrandola sul fuuton eitrovandosi sopra di lei, immobilizzandole i polsi con le mani. Se lei lo consentisse e fosse riuscito, si ritroverebbe quindi in una posizione moooolto vantaggiosa. STICAZZI, aggiungerei. <beh sai...ecco.....> mugugnerebbe ora con una smorfia <è che non riesco a prendere sonno...> e quindi cosa centra? < le ultime notti dpo tanti anni sono riuscito a riposare più del solito perchè....ecco....eheheh, ho scoperto delle cose che non sapevo esistessero> intende emozioni? frase molto ambigua , non sa proprio parlare in certe situazioni. Però è sincero ed è bello per questo <quindi siccome ero stremato.. ecco...mi metto nel tuo letto perchè.... > boffonchia ancora come per non farsi sentire <c'è il tuo profumo..e mi riesco a rilassarmi. Ecco tutto.> conclude di colpo serioso. Cavolo, forse ha detto una cosa bella senza saperlo. <EH?! COOOOOSA?!? > esclama subito dopo come un forsennato spalancando gli occhi <hai fatto la doccia.....e non mi hai detto niente? FUUUC*! Con quella visione....mmmmmh. Non avrei avuto incubi no! TU VUOI IL MIO MALE!> si commenta da sola. Come ha potuto giocare così sporco? Vergogna Furaya, verogna. <ah ma allora eri tu. Non erano le fiamme nel mio sogno eri tu a darmi fuoco! ARGH!> si ritroverebbe quindi ad vvicinarsi al suo volto come a sfidarla in modo giocoso < comunque non lo so... cioè ogni notte da 3 anni è la stessa storia...sogno qualcosa..non riesco a dormire...avverto il dolore, forte, anche nel momento del risvelgio e sento di aver visto qualcosa di importante...ma tutto ciò che ricordo sono solo delle fiamme che...bruciano...fanno male...e una voce...sempre la stessa voce> direbbe per poi scuotere la testa come a voler dimenticare tutto <tranquillo eh? il SUBLIME NON E' MAI TRANQUILLO! IN GUARDIA! TECNICA SEGRETA DELLE CENTO DITA SUBLIMI!> direbbe sorridendo a 32 denti per poi tentare di punzecchiare nei fianchi ripetutamente la Kage, in cerca dei punti che più stiimolano il solletico. [ch off]

00:05 Furaya:
 La scimmia battipiatti di Saisashi è probabilmente il jutsu segreto e proibito che soltanto lui - unico utilizzatore - può usare nei momenti meno opportuni. < Non mi stai ascoltando, vero? > Non sarebbe la prima volta che lo fa, pertanto non c'è da sorprendersi. Si lascia sfuggire un'ennesima risata. In sua compagnia, non riesce davvero a non ridere. Probabilmente, il Chunin è quel tipo di persona che nella vita di Furaya non farebbe altro che bene. Ha un disperato bisogno di non pensare al peggio e ridere; un bisogno che non soddisfa appieno poiché probabilmente niente e nessuno l'ha mai più fatta ridere in questi anni. Ritrovare il sorriso è stata una battaglia lunga, attraverso ostacoli di ogni genere che lei ha superato man mano, anche da sola. Tornare a ridere, beh, sarebbe un passo davvero enorme che la condurrebbe ad essere nuovamente una persona normale. Abbastanza normale da dimenticare tutto ciò che in passato ha subito. < Sì, sto vedendo. > Di tanto in tanto, poi, anche nella testa della donna si formano delle piccole scimmiette che battono i piatti. Se mettiamo poi di mezzo il fatto che Saisashi è praticamente nudo, eccetto le mutande che ne coprono le zone intime, mostrarle un bicipite muscoloso le fa ottenere uno sguardo ebete... per pochi istanti. Si riprende in fretta, come se niente fosse accaduto, volgendo lo sguardo in tutt'altra direzione. < Dicevamo. > Si schiarisce la voce a sua volta, poggiando il pugno chiuso di fronte alle labbra. < Certo che è mia- > La tenda dell'Hokage. Di chi altri potrebbe essere? Molteplici i punti interrogativi che si formano sulla testa della Kage, mentre Saisashi si lancia letteralmente addosso a lei. Potrebbe spostarsi velocemente se soltanto lo volesse. Contrariamente, è appena uscita dalla doccia per cui non trova davvero le forze necessarie per effettuare uno spostamento. < Asp-- > Cerca in qualche modo di fermarlo, spostandosi sul futon e all'indietro, riuscendo soltanto a finir distesa di schiena con lui direttamente sopra a bloccarle i polsi. < Questo non è giusto. > Indica proprio le mani bloccate dall'altro. Le gote si colorano di rosso, pur cercando di opporsi alla stretta altrui con decisamente poca forza. Non che ne sia dotata e sia forzuta, eh, però potrebbe facilmente divincolarsi con l'arsenale di tecniche apprese nel corso del tempo. < Sottolineo, comunque, che la tenda continua ad essere mia. > Pur trovandosi sotto di lui, esattamente. Non si sposta granché dalle proprie convinzioni, testarda come un mulo qual è. < Eh? > Sbatacchia per un attimo le palpebre, non riuscendo ben a comprender quel che voglia dirle. Sorvola volutamente su quella frase che potrebbe apparire con un bel doppio senso di mezzo. < Sorvoliamo su quel ch'è successo... > Beh, è successo, certo. Non se ne pente. Ma da qui a parlarne lo reputa ancora troppo presto. Lascia che la situazione evolva senza porle freni o deviarla dove non sarebbe dovuta andare. Perché dovrebbe pentirsene? < ...s-sei consapevole che questa è la cosa più carina e dolce che mi abbiano detto nell'arco di... quattro anni? > Gli occhi azzurri si riverserebbero in quelli altrui, ancor bella rossa sulle guance, non volendo però distogliere lo sguardo. Ammette che la frase l'è piaciuta parecchio, non di meno lo lascia dormire nella sua tenda quando gli aveva promesso che sarebbe rimasto soltanto una notte. < Ti piace così tanto il mio profumo? > Fiori di ciliegio, per inciso. E se ora stavamo trattando un argomento delicato, il ragazzo opta per mandare in malora - come al solito - e smorzare quell'atmosfera semi romantica che si era venuta a creare. < Stavi dormendo! Non è colpa mia! E poi non t'avrei invitato comunque. > Bugiarda. MENTITRICE. Lo sappiamo tutti, TUTTI, che avrebbe accettato. Chi è lo scellerato che rifiuta una doccia in due? < ... > Quando lui s'avvicina, potrebbe reagire in modi differenti. Si morde il labbro inferiore, aspettando probabilmente un momento più propizio. < Ahm... > Cerca di cambiare argomento, è troppo dannatamente vicino. < ...cosa ti dice quella voce? > Lei ci PROVA a seguire un DISCORSO che abbia una parvenza di serietà, ma lui non è affatto d'accordo. < NON OSARE! > Un Chunin che fa il solletico all'HOKAGE, ma dove diamine siamo finiti?! E quindi, per farsi rispettare, aggancerebbe le gambe ai suoi rispettivi fianchi. Ginocchia contro fianco, senza volergli far troppo male, ma abbastanza per poter essere attaccata al suo corpo. Spingerebbe altresì con le braccia verso l'alto, avvantaggiandosi con la forza della zona lombare e dei propri muscoli addominali, nonché delle gambe. Il suo obiettivo è di spingerlo di lato, quindi toglierselo di dosso però, al TEMPO STESSO, bloccarlo ORA sotto di sé. Vuole ribaltare la situazione, cercando a sua volta di bloccargli i polsi contro il materasso e sormontarlo. < Non sfidarmi. > Oh, non lo fare, Saisashi. Qualora vi sia riuscita, comunque, seppur coi capelli un po' spettinati, dovrebbe riuscire a sedersi direttamente su di lui. E tenerlo bloccato lì, appena curva innanzi. Si è vendicata. Tutto qui. < Devo parlarti e mi servi serio. Riesci ad esserlo per cinque minuti? > Solo cinque, vedraaai. [ Chk On ]

00:27 Saisashi:
 DELLE PANATINE TI INNAMORERAI! Sorry, non potevo non dirlo. Ma torniamo a noi. In effetti a discolpa della domanda retorica di Furaya....NO, NON LA STAVA ASCOLTANDO. Mi sembra il minimo per il Sublime Taijutser del villaggio dei mangiaramen. Il corvino si appresta quindi ad eseguire la sua micidiale tecnica segreta, che tuttavia verrebbe interrotta in modo tempestivo da un contrattacco inaspettato della vomita lava, che in pochi secondi ribalterebbe la situazione di vantaggio creata da Saisashi. Peccato, ce l'aveva quasi fatta...ma resta sempre il Kage, mica una venditrice di folletti. Dura batterla. Poi le curve fanno da distrazione. DIO DI KONOHA SALVAMI! < waaaa> esclamerebbe con voce idiota ritrovandosi di colpo bloccato sotto Furaya. L'imbarazzo tornerebbe in men che non si dica , ed ecco che disogliendo lo sguardo per evitare di eccitarsi al vedere quelle forme che tanto adora, gonfierebbe le guance come segno di un bambino che disapprova la sua sconfitta <uffa. Ce l'avevo fatta. FU*K!> blatera tra se e se come se quella fosse una sfida di vitale importanza. <quindi dici che è la tenda è tua eh?> inarcherebbe un sopracciglio tornando a fissarla. <ok. in questa posizione non posso contraddirti. Hai vinto. > ujn vero combattente sa quando la sua vita è in pericolo. In questo momento i suoi testicoli sono appesi ad un filo, ed un solo passo falso potrebbero costargli la sua intera virilità, TWO BALLS ONE KAGE (?). <uhm... davvero? Ho detto qualcosa si carino?> direbbe con aria completamente tranquilla, come se per lui dire quelle parole fossero un atto di totale sincerità . Arrossisce. Che imbarazzo ora penserà ch eil sublime è un debole DOH! < beh si. Mi fa sentire bene. Protetto. Strano eh? COme può un sublime combaaaattente come il sottoscritto, sentirsi in pericolo? Eppure..> direbbe con una faccia che paragonata ad un peperone risulterebbe molto più rossa < ah quella voce....> stringerebbe lo sguardo, mostrando di colpo una certa preoccupazion..< sei sicura...di volerlo sapere?> lui ricorda qualche parola, anche se non tutto ciò che gli vinee sussurato nel sogno. E non è nulla di buono. Tutto d'un tratto la richiesta dell Hokage. Deve dirlgi qualcosa. ODDIO, LO VORRA SBATTERE FUORI?!??! <ahm...ehm.... noooo ti prego, giuro che non metterò più in disordine , non farò baccano e non gocciolerò in giro nudo dopo la docciaaaaa...NON MI CACCIAREEE! >piagnucolerebbe ironicamente come se quelo potesse essere il problema < dimmi...sono tutto orecchi. > si fa serio [ch off]

00:47 Furaya:
 Riequilibrate le sorti, la donna è ben comoda sopra al ragazzo. Non si sposta neppur d'un millimetro, lasciando che le proprie mani si serrino sui polsi altrui. Vuol tenerlo lì fermo, alla propria mercè in un certo senso. E' fortunato che non si intravedono eccessivamente le forme femminee della Kage, seppur la scollatura vi sia non è eccessiva. < Non ce l'avevi proprio fatta a far un bel niente. > Borbotta, scoppiando nuovamente a ridere nel veder la sua faccia. < Io dovevo parlarti seriamente! > Lo accusa, seppur non si sposti affatto e resti lievemente arcuata in avanti. Non è comunque distante dal viso altrui, ma per il momento deve preoccuparsi di parlargli. < Certo che hai detto qualcosa di carino. E apprezzo davvero molto ciò che fai per me. > La sta facendo ridere e star bene, cosa che difficilmente in questi anni qualcuno era riuscito a fare. < Ti sei guadagnato un'altra notte nella mia tenda con quella frase. > Non lo dice in maniera lasciva, iniziamo a non pensare subito in questa chiave. Può restare a dormire tutte le notti che vuole, in realtà, ma non è pronta per dirglielo. Tuttavia, finché c'è si gode la sua compagnia. D'altronde, come anticipato, è un toccasana che sia tornato nell'accampamento di Konoha. < Non sei in pericolo, infatti. Come ti dissi qualche sera fa, lascia che sia io a farmi carico delle preoccupazioni e dei problemi dei Konohani. Tu non sei escluso. > Il tono è serio, così come l'espressione addolcita che le compare sul volto. < Certo che voglio saperlo. Ma soltanto se sei pronto tu a dirmelo. So bene quanto male possa fare. Fino a qualche anno fa, mi svegliavo anch'io nel cuore della notte dopo un incubo ricorrente. > Gli rivela un aneddoto che, in realtà, non ha mai detto a nessuno prima d'ora. Con la morte d'un bel po' di gente fidata che la circondava, è rimasta piuttosto sola in effetti. < Uh? > Ridacchia nuovamente al sentir delle sue preoccupazioni. Si china dabbasso, poggiando un delicato bacio sull'angolo del mento. < Non ho intenzione di cacciarti. Ma stammi a sentire. > Dovrebbe riuscire ad avere la sua attenzione così facendo. Forse. Ed è per questo che le labbra si muovono lente e sinuose, sino a raggiungere il collo altrui. Il respiro lieve si riversa sulla calda pelle altrui, prima di cominciare a parlare. Ha bisogno della sua attenzione e se la prende con la forza. < Tra qualche giorno, dovrò tornare al Villaggio. > Sentenzia, seriosa. < Lascerò qui una copia, ma devi promettermi di stare attento. Non ci impiegherò molto né ad andare né a tornare. > Nessun viaggio, nessuna crociera. La Dislocazione è utilissima proprio per questo genere di cose. < Devi solo promettermi che non ti caccerai nei guai in mia assenza e che non sparirai una seconda volta. Vedilo come un ordine del tuo Hokage. ~ > ORA è lasciva, volutamente. In realtà, quel che doveva dirgli, in effetti, è tutto lì. [ Chk On ]

01:13 Saisashi:
 Le cose si alternano tra il serio, il romantico, il divertente, un susseguirsi di circostanze che Saisashi cambia continuamente, probabilmente perchè non è ancora in grado di gestire alcune di queste. Non serve specificare quale delle tre. La cosa certa è che in questi pochi momenti, la stessa persona che potrebbe ridurlo in cenere in pochi istanti, è l'unica a riuscire a renderlo spensierato e "vivo".Tuttavia può esser vivo quanto vuole, ma si ritrova comunque bloccato sotto l'Hokage e quelle sue forme pronunciate non aiutano la causa. Lei lo vuole concentrato, eppure lo sguardo del giovane non riesce a non cadere sulle curve di Furaya, e con lo sguardo oltre ad aumentare incontrollabilmente i battiti cardiaci, anche il rumore e la forza con cui la scimmia batte i piatti nel cervello si fanno più forti che mai. Scuote nuovamente il capo in cerca di concentrazione. <HEY!> esclamerebbe con un broncio triste <soooolo una notte?! MA SEI INGIUSTA! Come puoi sbattere fuori il sublime??? E POI COME FAI SENZA DI ME.> in realtà, molti farebbero a meno, o per lo meno nessuno si è mai preoccupato se non rare persone, di conoscerlo a fondo e scoprire il perchè dei suoi comprtamenti così STRONG. <guarda che..> si farebbe serio ed il tono di voce avrebbe una nota dolce in queste parole <è il contrario. Dopo quel che mi hai detto l'altro giorno, è proprio tutto il contrario > che cazz* dice? < io non ricordo nemmeno di essere un Konohano, e soprattuto non ho nulla da perdere in questa vita > forse ora però lo avrà, chissà <ecco perchè non devi preoccuparti per me, il sig Nessuno. Piuttosto sono io che mi voglio far carico delle tue preoccupazioni... strapparti un sorriso è la cosa più bella che ho potuto fare in questi anni. Dopo tutto non avevo e non ho uno scopo. Se tu pensi a tutti...ci va qualcuno che pensi a te ehehehe> ridacchia per po mostrare il suo solito sorriso stupido, dopo aver detto qualcosa in cui crede veramente. Non vuole che sia lei a prendersi cura di lui. Tanto a chi importa? Però se Konoha perdesse la ninja più importante, allora qullo sarebbe un problema. <beh dice...dice delle cose....delle parole orribili...tra i vari sogni riesco a ricordarne solo alcune...non riesco a pronunciarle...non ce la faccio, non ancora...ma prometto che ci proverò in futuro...> per ora ha paura ch ciò che potrebbe dire possa rivelare una sorta di...pazzia? Qualcosa di grave? Qualcosa d maligno che è stato instaurato nel suo inconscio? Non lo sa e non vuole ancora affrontare la cosa. Ascolterebbe poco dopo il dicorso di Furaya. Fortunatamente non lo vuole cacciare, è già qualcosa. DOpo aver dormito anni per strada si stava abituando ad un fuuton. Ed anche a due COMODI CUSCINI. COFF COFF. <hey per chi mi hai preso? dimentichi forse che sono il SUUBLIME? Ho vagato per anni da solo sopravvivendo senza memoria. Posso stare qualche giorno da solo tsk. > direbbe fingendosi offeso come un bimbo <come se io potessi combinare casini, sono così tranquillo. Un angioletto > farebbe spallucce da terra con aria innocente. Seh come no. Saisashi è un fottuto tornado. Peggio di Tazmania. Il fare di Furaya ha sicuramente attirato la sua attenzione ma con una palese controindicazione. Le sue labbra sul collo, ed il suo avvicnarsi, innescherebbe una sensazione mitologica su di lui ben più nota fin dagli antichi come VOGLIA DI SES*O. E con essa, laggiù dove il sol batte ben poco, una piccola torre mise breve tempo a sollevarsi. Torre di Babele MODE ON. Più dura del diamante (?). Ovviamente non può che trovarsi in imbarazzo ma che può farci? Deglutisce mentre il respiro si farebbe più pesante. Non può farci nulla, le faquesto effetto. Spera solo che non si accorga della protuberanza nelle mutande. <comunque cercherò di non fare casino. Forse> schietto distoglie l'attenzione cambiando discorso <ma che vai a fare a Konoha? Voi mangiaramen siete tutti uguali, non riuscite a resistere troppo senza chioschetto eh?> parla l'ex re delle abbuffate in ciotola < bene ... maaaaa domanda importante. > sembra serio , molto serio <ma cooooon la tua copia....ecco si insomma....si può.....> non conclude la frase bensì rotea lo sguardo < approfitterò della tua assenza per due cose. La prima... devo trovare un artigiano. Ti mostrerò il suo simbolo. Ho cercato inq uesti giorni ma non ho trovato info a riguardo...non so ancora perchè sia così importante per me ma un fantasma mi ha detto di andare a fondo > e non mente quando dice un fantasma <ti mostrerò quel simbolo ...magari almeno tu sai qualcosa> beh probabilmente si, lo sa . Mekura la conoscerà molto bene <seconda cosa. Credo di avere un amico. >WTF? < ed ho un progetto...non so se riesco a rivelartelo maaaa.. Mi darai il permesso di fare qualcosa di unico?!?!?!?> non aggiunge altro [ch off]

01:37 Furaya:
 Fa roteare gli occhi verso l'alto prima di riportarli su di lui. < Okay, okay. Puoi restare nella mia tenda a patto che tu faccia meno casino in futuro. > Deve dare l'esempio, lei. Non dovrebbe far sentir chissà quali versi, parole o frasi provenire dalla propria tenda. < E ricorda che è costantemente sorvegliata. > Dagli Anbu, per di più. Quindi, potrebbe uscire nella notte per andare ad innaffiare le piante e trovarsi delle manette anti-chakra ai polsi. Esatto. Le parole successive lasciano le gote della Nara dipinte d'un rosso sempre più acceso. < ... > Gli lascia andare i polsi e le mani, cosicché possa essere finalmente libero... in un certo senso. Anche perché resta seduta ancor sul suo bacino. < Contrario in che senso? > E' confusa e disorientata a sua volta. Lo lascia però parlare per riuscire a comprendere meglio cosa voglia dirle. < Fidati di me, no? Sei un Ninja di Konoha a tutti gli effetti. E non sei affatto il Signor Nessuno. Continuerò a preoccuparmi per te anche se continuassi a dire di non farlo. Ho la testa dura quando voglio. > E non transige affatto sul non doversi preoccupare per i propri konohani. Non esiste. E' nata per quel ruolo, per ricoprirlo al posto del padre e per governare con serenità ed armonia. < Indirettamente, hai trovato uno scopo, lo sai? > Farla sorridere, per l'appunto. Lo ha detto lui stesso. E' l'unica cosa saggia ed utile che sia riuscito a fare in questi anni in cui ha perso la memoria; da quando è tornato ad avvicinarsi alla via del Ninja di Konoha. < Ho sempre retto tutto da sola, quindi non devi preoccuparti per me. Sono io, come ti ho detto, a doverlo fare per voi. > Lo ribadisce per l'ennesima volta, per quanto sia contenta d'aver potuto sentire una simile rivelazione. < Ti ringrazio, comunque. > Perché se lo merita, una volta tanto. E risale, poiché le labbra le aveva posate dapprima sul collo, sin a quello inferiore altrui. Lo sfiora appena in un altrettanto delicato bacio, a stampo, di ringraziamento. Si permette un lusso qualora lui non la fermi. Lascia che continui a parlare, portando poi la dritta a fermar il suo parlare. Ne sfiora appena le labbra con delicatezza, ancor eretta e con le gambe piegate. < Non sforzarti. Quando e se vorrai. > Lei non ha assolutamente fretta, per non parlare del fatto che può comprenderlo benissimo. Difatti, cerca di pensare a tutt'altro discorso e rispondere alle due elucubrazioni. < Proprio perché sei il "Sublime" e mi ricordo di te, rammento anche di quanto fossi catastrofico. Quindi, se ti chiedo di starti buono per qualche giorno, cerca di starci. Anche se... beh, non dovrei star via a lungo, come ti dicevo prima. Vorrei trovare la tenda così come l'ho lasciata, magari. > Ecco, sarebbe già un grosso vantaggio. Stessa cosa non può dirsi per quanto accade di sotto. < ... > China il capo, arrossendo totalmente dalla punta dei capelli alla base del mento. < Sei indecente. > Sussurra, permettendogli di muoversi e sdraiandosi di fianco al ragazzo. Cerca di far sbollire i bollenti spiriti, per adesso, standogli un briciolo lontano. Devono finire di parlare! < Se in questi giorni ti trovo con una ciotola di ramen tra le mani, te la farò andare di traverso. > Mangiaramen di qui e di lì, senza ancor ricordare che lui stesso ne andava ghiotto. < C'è un problema che riguarda il villaggio e devo assicurarmi che sia tutto in ordine. Tuttavia, nessuno deve saperlo. > Oltre agli Anbu e... Saisashi. Capite la differenza? Le Forze Speciali e Saisashi. Fa già ridere così. < Con la mia copia che... cosa? > Lo scruta con palese dubbio, NON osando neanche lontanamente pensare a quel che crede lui. < Dimmi che non è quel che penso. > Diglielo, ti prego. Sta rischiando di dormire fuori dalla tenda per così poco. < Quale simbolo? > Domanda, successivamente con un lieve sbuffo. < Beh, un amico è già qualcosa. Dipende a cosa alludi quando parli di unico. > Lo fulmina con lo sguardo, consapevole che sarà qualche altra sua follia... forse addirittura perversa. [ Chk ON ]

02:02 Saisashi:
 Furaya ha sicuramente la testa dura. Ma si è imbattuta nel pane per i suoi denti. Far cambiare idea a Saisashi è praticamente impossibile. Quindi può star certa che non cambierà idea sul fatto di volersi far carico delle sue preoccupazioni. Lui ha davvero poca rilevanza per se stesso, tanto vale dedicarsi qualcun altro allora. Sentendo di aver guadagnato un posto fisso nella tenda potrebbe emettere un gemito di gioia <YES!> direbbe a denti serrati stringendo la mancina in un pugno, segno di vittoria. Il kage sembra capire il disagio del ragazzo nel parlare di questa "voce " maligna ricorrente nei suoi sogni, e per fortuna l'argomento viene archiviato, per ora. < fidarmi di te? Beh dubitavo mi sarei mai fidato di qualcuno > anche se un tempo lo ha fatto < ma se riesco a dormire accanto a te è perchè ho fiducia. Il sonno è l'unico momento in cui sono vulnerabile > brutto doversi guardar le spalle dormendo all'aperto in posti di fortuna, con il costante pensiero di poter essere colpiti da un momento all'altro < forse. E direi che questo scopo lo sto facendo nel migliore dei modi a giudicare dalle tue risate.> in effetti, la vede spesso sorridente, sarà merito completamente suo? <puoi dire quello che vuoi. Ma tanto nell'esatto istante in cui ti ho dettoche sarò io a preoccuparmi per te, avevo sancito che sarebbe stato così. BLEEEEE> farebbe una linguaccia verso la donna, come per farle capire in modo molto maturo chi comanda . FOLLIA. < beh cara mia. Abituatici, ora non sei più sola. Eeeeee ti assicuro che non mi caccerai facilmente. Sei una calamita, dannazione> concluderebbe in modo molto onesto. <durante le sue raccomandazioni, il corvino sbadiglierebbe vistosamente, come se stesse palesemente ignorando il tuto <si si...troverai ancora la tenda. Al massimo ci faccio un paio di cose > smorfia provocatoria giusto per infastidirla un pò <sicuramente potrò girare nudo, EVVAI!> grandi soddisfazioni visto che Fru Fru glielo impedisce. Nulla è meglio della libertà del proprio membro (?). < un problema dici? Oh beh, i villaggi ne hanno sempre. Dopo tutto i ninja sono solo degli egoisti> si rifarebbe ai suoi pensieri dovuti ai trascorsi. Intanto quel bacio delicato ricevuto è durato così poco da non lasciargli il tempo di assaporarlo. DANNATA, poi come fa uno a non cadere in fissa?!? Ecco che succede ciò che non sarebbe dovuto succedere. La ragazza dai capelli rosa si accorge.....della stalattite nelle mutande. Subito Saisashi inizierebbe a dimenarsi muvendo le mani qua e la come a far intendere che c'è un malinteso <nooo no no no no...noooooo> balbetterebbe come una scimmia < non è come pensi! E' che...ecco...io non ...> piagnucola < non posso controllare il mio corpo, la sotto fa tutto da solo! E' che mi fai ...questo effetto...> beh è la verità. Quella specie di serpente , si gonfia e vive di vita propria. Non riesce ad ammaestrarlo è un compito impossibile! < beh si ecco...se la tua copia è proprio identica a te...voglio dire...sono riuscito a dormire finalmente queste notti..> pausa d imbarazzo. Deglutisce. <vorrei dormire tante altre notti > if you know what i mean. <beh riguardo il simbolo > si allontanerebbe pochi istanti per recuperare il vambraccio che fece anni prima Mekura per lui. < è qeusto..> mostrerebbe la rondine incisa su quell'opera < ti dice niente? Ho conservato questi vambracci come una reliquia portandoli sempre con me..ma non ho idea del perchè..vorrei scoprire qualcosa del mio passato..anche se ho quasi paura ad addentrarmici> direbbe sconsolato tornando a sdraiarsi a fianco della donna. < si beh..h beccato uno strano biondino a notte fonda in spiaggia. Ha scoperto un mio segreto...mi ha sentito...beh ecco.....cantare...e suonare...> si l oha detto. < l'ho minacciato di non dirlo a nessuno o lo avrei ammazzato. Lui in tutta risposta ha rivelato di cantare e suonare...così ecco in modo completamente casuale ci siamo tornati a parlare di ideali, suonare insieme...e avremmo deciso di portare la nostra arte alla luce. PER DEI FINI NOBILI! LA BENEFICIENZA!> direbbe orgoglioso, mascherano i fini secondari, ovvero quello di creare un harem per Sosachi di fan, ed un organizzazione di eroi segreta [ch off]

02:22 Furaya:
 E' fortunato che non possa andare da nessun'altra parte, seppur gli avesse promesso di trovargli una stabile sistemazione. Davvero fortunato. Lo lascia esultare, chiudendo gli occhi per qualche istante così da potersi rilassare a sua volta. < Tanto vulnerabile, concordo. > Lo prende in giro con far giocoso, nient'affatto cattivo. Si limita ad annuire un paio di volte, apparendo però un minimo pensierosa in merito. < A volte, mi chiedo se me lo merito. > Tace, lascia che si insinui una pausa nel suo discorso. < Tutto questo, intendo. > Il suo ruolo, il posto di comando, persino la presenza di Saisashi nella propria tenda. < Devo ammettere che, per la prima volta dopo tanto tempo, riesco a non sentirmi più totalmente sola. > La compagnia di Saisashi, in qualsiasi forma essa sia, le fa piacere. Fa sì, come anche l'altro ha notato, che sorrida di più. E tutt'ora sul suo viso compare un nuovo e naturale, del tutto spontaneo sorriso. < Vuol dire che così ho sancito anch'io. E se proprio non vuoi cambiare idea, vuol dire ognuno si preoccuperà dell'altra. > E' diplomatica, in fin dei conti, riesce a trovare delle possibili soluzioni per evitare che altra gente possa discutere. Monaca pacifista che non è altro. Le vien nuovamente da ridere. Non riesce a trattenersi quando si tratta di Saisashi. E' come se risvegliasse in lei quel lato sopito e divertente, quello che ormai da troppo tempo ha lasciato andare. Si gira s'un fianco, così da averlo nuovamente frontale nel riaprire gli occhi. Solleva appena il capo, poggiando il gomito sul materasso e il palmo della mano sulla guancia, così da sollevarne il capo. < E perché sarei una calamita? > Permane sorridente poiché, in fin dei conti, le sta dicendo delle belle parole. Parole che incidono sul di lei umore. < ...un paio di cose? > Assume di nuovo un'espressione corrucciata, come se lo stesse tenendo d'occhio. < ...tu non farai assolutamente niente di tutto ciò. Rammenta che si tratta della tenda dell'Hokage. > Avete idea di cosa possa succedere se, durante un incontro con un Ninja d'alto rango o basso che sia, passa un Saisashi nudo che corre con della carta igienica in mano? Trattiene una risata mordendosi il labbro inferiore, scuotendo il capo al sol pensiero d'una eventualità del genere. Lei ch'è così seria e pragmatica. Tutto svanisce, poi, quando asserisce che i Ninja siano degli egoisti. < Oh... > Apparentemente delusa, sorride nervosa. < ...non pensavo d'esserti sembrata una egoista. > Insomma, Saisashi! Stavi andando tanto bene. Perché siamo caduti in basso proprio adesso? Il discorso susseguente riguarda ciò che... beh... s'è risvegliato lì sotto. E lui non fa altro che accusarla. < C-Cosa c'entro io? Non ho fatto assolutamente n i e n t e. > Sì, proprio niente. Zero assoluto. < E poi... non è che tu faccia un effetto poi molto diverso a me. > AH. Beccata. Con le mani nel sacco. Proprio in flagrante. < Non ti sembrerà strano dormire con qualcuno che sono io ma che... cioè, insomma, non sono io? > Come glielo fai a spiegare? Si metterebbe poi seduta per potersi occupare del simbolo della rondine sul suo vambraccio metallico. < Mi ricorda qualcosa, ma devi darmi del tempo per trovare un significato. > Mekura la conosce abbastanza. Però... quel simbolo l'è familiare, ma non abbastanza. Deve indagare a modo suo. Quindi, gli porge un ennesimo aiuto, incapace di rifiutarsi. Ed è costretta a sfarfallare le ciglia, confusa. < T-tu canti? Neanch'io sapevo che tu cantassi- Insomma, davvero? > Lo sta prendendo di nuovo in giro. Assurdo. Questa sarebbe l'ora per fargliela pagare. < Beneficenza? > Assottiglia le palpebre. < Sicuro non ci sia altro dietro oltre a questa beneficenza? > No, non ha capito niente della corporazione che vogliono mettere su. Si riferisce alla possibilità di donne, droghe, alcol, altre donne e chissà cos'altro possa aver partorito quel deviato(?). [ Chk On ]

02:46 Saisashi:
 I due si ritrovano l'uno frontale all'altro a pochi centimetri di distanza. Quel fuuton è piccolo e nemmeno ilmassimo del comfort ma per Saisashi in questo momento sembra di aver trovato la sua El Dorado. La fissa qualche istante imbambolandosi qualche secondo senza nemmeno accorgersene mentre lei continua con i vari discorsi, botta e risposta. Farebbe una smorfia stranita nel sentire la domanda di Furaya < meriti? che domanda stupida. > boffonchia quasi scocciato. Ma che intende? < davvero hai questo dubbio? Una persona che senza farsi problemi accoglie e supporta qualcuno ritenuto un caso perso come me? Se non lo meriti tu....chi dovrebbe? > è sincero. Non vedrebbe persona più indicata per meritarsi il meglio. <se ti riferisci al meritarti la mia presenza...beeeeh.. so che è dura reggere il confronto sapendo di aver di fianco il miglior caso perso della storia ehehe> ammiccherebbe in modo buffo. Le parole successive di Furaya farebbero nuovamente comparire del rossore sulle guance del giovane < ah...si? lo dici per la mia presenza??> guarderebbe poi ilmembro la sotto < cioè intendo per la mia presenza, non per quel maledetto la sotto > fa tutto da solo, povero mondo ninja < ti meraviglia sapere che per me è lo stesso? Beeeeh...e poi....voglio dire avere una....> inizi a bisbigliare <ragazza così bella nel fuuton, è un sogno> termina il bisbiglio cercando di far percepire meno parole possibili. < affare fatto, dopo tutto hai vinto tu la lotta questa sera. Non posso oppormi> così sia. Vedremo chi dei due dovrà supportare mggiormente l'altro. Domanda stupida, anche un brapido con la colite saprebbe rispondere subito senza pensarci. <ah ehm...eheheh> si strofina il capo nervosamente ritrovandosi a dover rispondere alla domanda di Furaya. Mannagga alla sua linguaccia dice cose senza rendersene conto ma poi non è in grado di gestirle. <beh mi sembra normale...cioè insomma guardati...come potrei io...cioè...si una calamita... > non riesce ad esprimersi oltre, un passo alla volta, è sempre Saisashi. < tranquilla stavo scherzando, questi giorni sarò sempre fuori, come detto prima userò la tua assenza per trovare ciò che cerco. Userò la tenda per dormire. Ma ti dico già che dormirò neltuo fuuton. Per il tuo profumo. E NON PROVARE A FERMARMI > direbbe con aria da scimmia provocatoria < hey ! COME NON HAI FATTO NIENTE! > direbe ora sollevandosi sulle ginocchia ponendosi ad un altezza superiore < ma sei seria??! MI HAI..si insomma...baciato....> si mangia le parole mordendosi il labbro < e poi mi attacchi con quelle curve... MA SEI MATTA?!? GIOCHI SPORCO? SOLO UN FOLLE GUARDANDOTI NON AVREBBE QUESTA REAZIONE TSK> incrocia le braccia convinto della sua fiera e sincera affermazione che alla fine è una sorta di complimento. Anzi lo è eccome <oh davvero?? > finalmente potrebbe avere un primo indizio <attenderò quanto serve! eheheh> potrebbe essere una svolta? Poco dopo fingerebbe di arrabbiarsi alle sentenze della Kage < cooome? dubiti del suuublime?! Si, canto. Ma non lo sa nessuno. Finchè io non lo farò sapere. E lo farò in grande. E non ho doppi fini!> o meglio , un fine secondario c'è ma è a scopo di bene. Beneficienza verso la giustizia. GLI EROI STANNO ARRIVANDO FOTTUTI BAS***DI. <mi darai il permesso ? mi vedrai cantare per la prim volta . Chissà che non abbia un pezzo speciale> che abbia forse scritto qualcosa per lei la notte scorsa? Lascia trapelare ma con aria ebete non dice nulla <ED ORA AVRAI LA SUBLIME COLLERA PER AVER DUBITATO DI ME. ARTE MAGICA!> finge di comporresigilli a caso , seppur non ne conoscese nemmen uno <TECNICA! .....> griderebbe per poi fingere di lanciarsi addosso, come a volerla spaventare. Ma si bloccherebbe silente di colpo, tentanto di avvicinarsi al suo viso, poggiando lentamente le labbra sulle sue <capisci...perchè dico calamita...il corpo si muove da solo. tsk> direbbe per poi rimanere li...nel caso fosse riuscito nell'intento, sopra di lei, a fissarla silente con le verdi iridi brillanti. Lasciando che sia lei a scegliere ed avere il controllo su ciò che potrebbe ssucedere dopo. [end]

03:13 Furaya:
 Quella poca distanza a dividerli è voluta. Al sol pensare d'anni prima dove nessuno dei due avrebbe pensato a niente d'anche solo lontanamente possibile, le vien da ridere. Dovrebbe anche sentirsi in colpa per com'è fatta la Nara, ma effettivamente... di cosa? D'essere finalmente un briciolo felice? Di riuscire a sorridere più del dovuto? Di riuscire persino a ridere? Scaccia il malaugurante pensiero in men che non si dica. Ha il tempo per dedicarsi a Saisashi e non vuol perderne un briciolo. Non adesso. < Tu non sei un caso perso. > Poggia la mano sul suo petto, delicata come sempre nei modi di fare. < Lasciamo stare, forse è un discorso troppo complesso da fare con uno come te. > Ridacchia, di nuovo. La si può aver sentita ridere più in queste sere in sua compagnia che con chiunque altro negli anni precedenti. E' come se fosse rinata sotto un'altra luce e sia una persona totalmente nuova. < ... > Cerca d'ignorare l'ennesime allusione, schiarendosi la voce. < I-intendo la tua presenza. Tua. > Sottolinea di nuovo, volgendo lo sguardo altrove per qualche istante; il necessario per riprendersi del tutto. Il rossore riprende il suo dannato posto sul volto della ragazza che, di rimando, non riesce a commentare oltre e obietta qualcosa molto sottovoce. Roba non molto dissimile dal chiedersi cosa stia dicendo e perché lo faccia. < L'avrei vinta a priori. > La lotta, cercando appiglio in questo discorso per poter riprendere la compostezza che fa parte di lei. All'ennesima ammissione di colpe da parte del ragazzo, la Nara permane con un sorrisetto ebete dipinto sotto al naso. < Una calamita, mh mh. > Può ben notarlo, ma d'altronde ha ammesso che la stessa cosa vale per lei. Tutto sommato, ha trovato nel mondo qualcuno con cui possa essere se stessa senza drammi e senza possibili perdite. Tuttavia, è ben lungi dal riuscir a provare qualcosa che assomigli ad un sentimento vero. Probabilmente, non saprebbe neanche da dove iniziare ad unire i cocci e metterli assieme. < Avviserò Jushan della tua presenza anche senza il mio permesso. > Glielo deve, poiché rischierebbe di finire in manette prima anche sol di dire "Sublime". < Se è per un motivo tanto importante, non oserò mai fermarti. > S'addolcisce nel guardarlo. Quanto può esser bella l'ammissione di voler dormir lì perché è possibile sentire il profumo dell'altro? Non crede d'esserselo mai sentito dire davvero. E' imbambolata lì a pensare, in un primo momento, con l'ennesimo sorrisetto da ebete della giornata. < Beh, ti ho appena sfiorato in realtà! E... Cioè, non è che posso nasconderle. > Le curve, ovviamente, ottenendo un nuovo colorito rossastro ed acceso sulle guance. < Sei tu che giochi sporco. Fino a prova contraria, quello nudo sei tu. > Uno ad uno, palla al centro. Tira su col naso, convintissima d'avere ragione. Testarda come un mulo è un eufemismo. < Ti giuro... > Parlando del suo nuovo passatempo o band che sia. < ...che se sotto sotto nascondi qualcosa e io lo vengo a scoprire... > Perché lo scoprirà, statene certi. < ...qui dentro non metterai più piede. > Infame, questa è davvero cattiva. Il dannato, però, ha sempre la risposta pronta e riesce nuovamente ad ammansirla. < U-U-Un pezzo speciale? > Ehi, Hokage, contegno! CONTEGNO. Come farsi infinocchiare da Saisashi, ma dove cazzo siamo arrivati? < A-Asp- Cosa?! > Porterebbe involontariamente le mani avanti per fermarlo, riaprendo gli occhi e trovandoselo così vicino. Il cuore accelera per un attimo i battiti, sfiorando appena la punta del naso altrui col proprio. < A-Ah... > Sussurra di rimando. < ...calamita. > Si lascerebbe semplicemente andare. Combacia le proprie labbra con quelle altrui, la dritta tra i corvini ciuffi. E il resto... è storia. O pvt. Vabbe, oh, non vi riguarda. [ END ]

Sapete quando accogliete un cucciolo PER UNA SOLA NOTTE e quello rimane con voi per tutta la vita? Saisashi, identico. Il tutto inizia con un incubo del ragazzo, che Furaya decide ovviamente d'aiutare. Tra... disagio, sdolcinerie, altro disagio, discorsi seri e... ho già detto disagio? Beh, lei annuncia che dovrà andare a Konoha e lui che ha messo su una... BAND.

//OFF: Io - SOTTO SOTTO - già li shippo, eh.