Missione C - Trasporto Fallace

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Missione di Livello C

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Attendere esito, bestioline ❤️

È una nuova giornata. Il sole è alto da qualche ora ed i nostri eroi odierni dovrebbero essere già all'opera. I confini del Villaggio non si difenderanno certo da soli, anzi hanno qualcosa o qualcuno da dover cercare. La squadra odierna è formata da tre elementi più una mascotte: Yosai Akimichi, specializzato nel combattimento corpo a corpo; Rio Akari in Kokketsu, che ha risvegliato da poco la sua innata e relativa immortalità; Sakir Inuzuka, assieme al fido Aisu (che non dirà niente all'Hokage) dotati entrambi di un olfatto piuttosto sviluppato. Potrebbe essere un'ottima squadra, considerando i membri. Non resta da far altro che vedere cosa saranno in grado di fare una volta riscontrato il pericolo. La missione odierna verte su una consegna merci finita male. Non è insolito trovare delle spiacevoli scoperte nella Foresta, chiamata persino della Morte. Qui, vi morì un grande Hyuuga, molti anni or sono. Infatti, l'ingresso è pressoché vietato se non dietro ordine dell'Hokage stesso o, come nel caso della consegna, per motivi utili che costringono i viandanti ed altri Ninja a passare per uno dei tanti sentieri che, pur non inoltrandosi completamente, si affacciano alla Foresta. Il punto in cui sono stati mandati è poco distante dalla carovana distrutta e dal suo equipaggio in malora. Sono stati recuperati i corpi sbranati, o quel che di essi rimaneva, sancendo come non vi fosse assolutamente nulla di normale nel modo in cui erano stati attaccati. Non sembra la furia omicida che di tanto in tanto colpisce l'uomo. Priva di premeditazione, probabilmente perseguita soltanto per un unico fine: la fame. I tre si trovano su uno dei sentieri che si affaccia, appunto, sulla Foresta a Sud. Il sentiero non è interno, quindi la vegetazione è sì folta ma limitata ed è possibile percorrere la via senza alcun problema, attualmente. Non c'è niente che possa loro sbarrare la strada finché non raggiungono la zona inerente alla carovana andata distrutta. A circa venti metri, essa sarà perfettamente visibile, ma lasciamo questo dettaglio al dopo poiché la visuale non è ancor ben nitida per distinguerla. Ora come ora, i nostri cari eroi devono presentarsi, devo dare una dimostrazione pratica di essere Ninja. Sono lì, mandati direttamente dell'Hokage, senza il quale non avrebbero l'accesso al folto della Foresta. Servirà entrarci? Non è dato saperlo. Servirà combattere? Neppur questo è dato saperlo. Sta soltanto nelle loro mani e nelle loro decisioni lo svolgimento della missione. L'occhio del destino osserverà, valuterà e, in base alle loro scelte, si compirà la storia. A destra, la vegetazione si fa ancor meno folta poiché si trovano al limitare della Foresta stessa. A sinistra, invece, gli alberi son alti e folti, fastidiosi se teniamo conto del fatto che, anche di giorno, filtra la luce necessaria soltanto a distinguere il cammino. [Missione C - Start][Nessun limite di tempo per la prima, ma non mettiamo molto, per favore][Turnazione libera, per adesso][Per dubbi/domande: chiedete pure!]

11:22 Yosai:
 Le leve inferiori, possenti e scolpite, sono coperte dall’ampio, nero pantalone d’un chimono, con la stoffa infilata nelle fasciature da combattimento color cremisi che ti avvolgono la caviglia da sotto il polpaccio squadrato fino ad infilarsi nelle calzature ninja. Il torso, simile al tronco d’un albero, è coperto dalla casacca del chimono, tenuta chiusa dalla cintura costituita dal coprifronte cucito su un’elegante frappo rosso a cingere la vita sottile rispetto alle larghe spalle su di esso, dietro la schiena è saldato il portaoggetti. Non che tu ci tenga chissà che, le tue armi le hai appese alle spalle, ma qualcosa può sempre essere utile. Le braccia definite sono lasciate ad oscillare solide ai lati del busto, ben separate dal corpo dalla larghezza dei dorsali. La larga manica del chimono arriva fin sotto al gomito, lasciando presto spazio alle medesime fasciature che ti cingono le caviglie, lunghe dalle falangi delle dita fin sotto le maniche. Il collo taurino che emerge dal profondo spacco sul chimono sostiene il volto affilato, dipinto in un’espressione che in realtà è atona, ma che l’intera figura contribuisce a far percepire come scontrosa. A decorare i tratti del tuo viso le due cicatrici ben evidenti. La prima in verticale dalla fronte allo zigomo sinistro, salvando l’occhio, la seconda in orizzontale sulla fronte. Ai fianchi del viso i lunghi calli nero-rossicci lasciati sciolti ad incorniciare lo sguardo blu, profondo, pesante, che si sofferma solo quanto basta sulle figure che supera. Alla vita l’unico segno distintivo che porti: il coprifronte, cucito su un drappo di stoffa rossa che fa da cintura, all’altezza della vita. Non ti saresti mai permesso di uscire dal villaggio senza il chakra in circolo e pronto all’uso, avresti quindi portato la mandritta al plesso solare, nella forma del mezzo sigillo della capra, ti saresti poi concentrato su te stesso, immaginandoti etereo e tentando di andare a fondo dentro di te, concentrandoti prima sul richiamare ciò che dà vita alle tue emozioni, ai tuoi sentimenti, ai tuoi pensieri, più a fondo nella tua mente fino a trovare l’energia psichica. Avresti poi cercato di spostare la tua concentrazione sui tuoi muscoli, sul tuo corpo, a cercare ciò che permette al sangue di scorrere, al cuore di battere, in fondo ad esso avresti trovato l’energia fisica. avresti portato le due sfere all’altezza del plesso per innescare il movimento circolatorio delle due sfere l’una nell’altra, l’altra nell’una fino a fonderle nell’unica, irruenta energia che desideri. Il tuo chakra. L’avresti poi spinto nel suo sistema circolatorio a scorrere violento. È così che ti trovi in quel postaccio che è la foresta della morte. Ma almeno non sei solo. Poggi lo sguardo blu profondo e tempestoso sui tre compagni di viaggio che ti trovi. Due li conosci <è un piacere muoversi di nuovo con lo *sfregiato* di konoha> la sibili quasi quella parola, indirizzando la frase ovviamente a Sakir Inuzuka. Quasi a lanciare un interrogativo su quel nome. Si, tu sfregiato lo sei davvero e si vede, ma lui? Dove i suoi segni? Sposti lo sguardo su Rio <Sono Yosai. Taijutser> non ti serve che sappia molto altro. Quelle due parole ti definiscono molto meglio di mille giri di parole, e siamo in missione. Bisogna essere asciutti. Non ti sfugge il dettaglio che si sta piano piano palesando alla vista di tutti, quella carovana <ci siamo…> mormori.[3/4 Tentativo di impasto del chakra][SE chakra ON][Equip: 1 tonico curativo, 1 tonico curativo speciale, 5 tonici di recupero del chakra, 3 tonici recupero del chakra speciali, 5 fumogeni]

11:26 Sakir:
 Nuova convocazione per una nuova missione, sempre di livello C. Stavolta si trova nel suo paese d'origine: il Paese della Foglia. Questa mattina indossa un paio di pantaloni blu, una maglietta nera, un maglioncino nero e le sue scarpette chiuse. Come equipaggiamento ha il suo portakunai e shuriken, legato ne fianco destro, dove al suo interno vi sono tre shuriken e due kunai mentre nel portaoggetti, legato nel fianco sinistro, tiene tre fuuda con i tronchetti da sostituzione, un filo di nylon, un set di fumogeni, cinque carte bomba, due tonici di recupero chakra e due tonici curativi. Con sè ha anche avambracci, schinieri e guanti per protezione. Il suo coprifronte è legato nel braccio sinistro, con un nastro di colore verde scuro. Si presenta come un ragazzino alto e magro, con i capelli lunghi, mossi, rossi ed un ciuffo bianco e gli occhi grandi e arancioni. Importante dire che ha disegnato sulle guance delle zanne di colore rosso, segno di appartenenza al Clan Inuzuka a tutti gli effetti. Il suo compagno animale, AISU, è un cucciolo di cane con gli occhi color ghiaccio, un manto bianco e grigio e le orecchie tese. Lo sguardo si sposta verso i suoi compagni dicendo con tono pacato <Come state?> domanda ad entrambi dicendo poi a Yosai <Sono contento che ci sei tu con me. Ci siamo trovati bene la volta scorsa> lo sguardo poi si sposta verso il Kokketsu <Rio, il mio amico ti ha dato ciò che cercavi?> fa un ghigno, mostrando i denti canini appuntiti, tipici dei membri del suo clan per poi muovere velocemente le mani, le quali formano il sigillo caprino per essere appoggiate al plesso solare. Tenterebbe di estraniarsi da quel luogo per cercare di rilassarsi sia il corpo che la mente. Adesso proverebbe a richiamare la sua energia psichica, la quale dovrebbe nascere nella mente. Se la immagina come una sfera di colore blu che inizierebbe a vorticare su se stessa. Poco dopo tenterebbe di chiamare l'altra energia necessaria, quella fisica; questa è l'energia che scorre nei suoi muscoli e cellule del suo corpo e se la immagina come una sfera rossa; anche essa vorticherebbe su se stessa. Proverebbe adesso di far fluire l'energia psichica dall'alto verso il basso mentre l'energia fisica dal basso verso l'alto per farli incontrare nel plesso solare e fonderli assieme. Se tutto riesce alla perfezione, ecco che dovrebbe aver richiamato il chakra, come se avesse aperto una diga e l'acqua scorresse su tutto il corpo <Compagni, siamo in un posto pericoloso e non so cosa ci aspetterà in questa missione ma dobbiamo risolverla nei migliori dei casi> chiude in questo modo osservandosi intorno per vedere il da farsi [Tentativo richiamo chakra]x[Chakra 35/35]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 3 fuuda con tronchetto sostituzione, 1 filo di nylon, 1 set fumogeni, 5 carte bomba, 2 tonici recupero chakra e 2 tonici curativi]

11:29 Rio:
 Come non notarla? Quella palla lucente alta, lì nel cielo, a mandare i suoi raggi in ogni dove, illuminando e riscaldando qualsivoglia cosa si trovi sul terreno. Nessuna coltre, nessuna nebbia interrompe il sopraggiungere di quei raggi. Quanto gli era mancato, il Sole. Tutto nota, ma la cosa che più lo colpisce è l’assenza della nebbia a disturbarlo. Quasi ci aveva fatto l’abitudine. Insomma si trova nei pressi di Konoha, il Genin. Motivo? Una missione. Si muove con il suo passo solito, flebile e cadenzato con il riecheggiare metallico del coprifronte penzolante. Sbatte, ad ogni appoggio contro la coscia e la tasca porta kunai/shuriken qui posizionata causando quel tintinnio. Un’altra tasca è simmetrica alla gemella sull’altra coscia. Il Kokketsu indossa una tuta dal colore violaceo avente alcuni dettagli dal colore rossastro. Linee casuali che dai trapezi si portano sul dorso a formare una sorta di Kanji, seppur insensato. Pura arte. Semplici, disegni. La tuta è monocolore, come detto, viola sia per i pantaloni sia per la giacca. Vi è l’aggiunta di una semplice cinta nera, ove si agganciano il coprifronte e la tasca porta oggetti. Immancabili gli occhiali da vista, ormai puramente stilistici ch’indossa per la semplice abitudine di metterli ogni mattina. D’altronde dopo la trasformazione subita la sua vista è diventata perfetta. Ora si ferma al fianco dei compagni. Non è tipo da molte parole il Kokketsu. Ma è bene presentarsi, a quel bestione che non conosci < Rio, piacere > La sensazione è che vi potreste trovare bene insieme < Ninjutser > bofonchia. Poi il volto viene girato verso Sakir < mh mh > annuisce, alla sua domanda. Non è il momento di parlare di quello. Adesso le mani si portano al petto, ove si uniscono in abbraccio formulante il sigillo caprino. I gomiti larghi fuoriescono lateralmente al busto. Ogni singolo muscolo verrebbe spremuto di quell’essenza che li inebria, di quella forza contrattile, di quell’energia , sotto forma di un succo, liquido. Partirebbe dai polpacci, per poi salire ai quadricipiti e i muscoli posteriori della coscia. Gli addominali, i pettorali, i dorsali, i trapezi, i muscoli del collo. Ognuno di questi verrebbe spremuto per generare quell’essenza, quella sostanza racchiudente le sue energie fisiche. Tale succo verrebbe portato a formare una sfera rotante all’altezza dell’ombelico. Nel mentre, nella sua testa calerebbe il buio. Un buio, tetro, assoluto. Ogni suo pensiero, ogni suo sforzo, ogni sua capacità intellettiva, ora verrebbe portata a formulare una sfera blu. Lucente. Quel buio così progressivamente dovrebbe diradarsi, in una battaglia. Luce contro ombra. Quella luce non sarebbe altro che il conglomerato delle sue energie psichiche. Formulate queste due fonti di energia, così distanti ma così correlate cercherebbe di portare quella luce al plesso solare. Nella zona del suo processo xifoideo, nella parte più inferiore del suo sterno. Qui la sfera delle sue energie fisiche verrebbe inglobata da quella luce ed in un’esplosione si unirebbero a formare ed inebriare un sistema circolatorio parallelo a quello sanguigno. Qualora ogni passaggio venisse effettuato come ai tempi dell’Accademia, quel sistema si troverebbe percorso dall’energia fondamentale per ogni ninja. Il chakra. [Equip. coscia sx: Shuriken (x2); Kunai (x2); Fuuda (x2) con tronchetto da sostituzione(x2) su cui incollate 2 carte bomba (x4) già attive; Equip. coscia dx: Fumogeno (x2); Carta bomba(x4); Fuuda (x2) con sigillato (1|Veleno Inibente)(2| Veleno composto speciale) (Chakra per liberarli: 0,5) Tasca portaoggetti: Filo di Nylon conduttore (x1) con attaccata carta bomba (x1); Tonico recupero Chakra (x1); Tonico curativo (x1); Tonico recupero Chakra speciale (x2); Fuuda libero (x2); Pennello e inchiostro] [SE Chakra: 20/20]

Yosai è il primo a comparire sulla scena, richiamando il proprio Chakra. Unisce l'energia fisica a quella spirituale, le quali roteando si condenserebbero in un'unica sfera. Il Chakra, appena richiamato, si espande in tutto il corpo possente del giovane che si presenta agli altri. Sakir ed Aisu sono i secondi, anch'essi pronti (al peggio?) per questa nuova missione. Il ragazzo non ha al suo fianco i membri del team da poco creato, conscio che si trovano tra le mani del nemico. Quella di oggi non è una missione dell'Alleanza e, probabilmente, potrebbe sentirsi più tranquillo. Aisu, dal canto proprio, dotato d'un olfatto ben più sviluppato senza l'attivazione di Hijutsu alcuna, lo potranno vedere intento ad annusare il terreno. Prima con lievi sospiri, poi con la coda che inizierebbe a scodinzolare a più non posso. Amici? Compagni? Odori conosciuti? È passato del tempo da quanto tutto è avvenuto, ma qualcosa è rimasta. Qualcosa di fresco? Non è dato ancora saperlo. Questo perché necessitano di avvicinarsi ancora, di macinare quei metri rimanenti tra loro e la carovana distrutta. Superati i dieci metri in avanti, il corso esegue una lieve pendenza dabbasso e una piccola curva sulla sinistra, non eccessiva. Gli alberi svettano verso il cielo diurno sul lato sinistro, appunto, ergendosi in tutta la loro magnificenza, ma non per questo bloccando poi molto la visuale dei tre. Rio, ultimo ma non per importanza, attiva a sua volta il Chakra, come gli altri due, il quale si espande per tutto il corpo del giovane. Tutti e tre sono pronti, devono soltanto avvicinarsi. Con cautela? Correndo? Chi lo sa? Sta di fatto che Aisu ha iniziato a sentire delle tracce ed è volenteroso di seguirle. Lancia dei piccoli guaiti al suo fido compagno Sakir, come se volesse appunto fargli capire che è l'ora di seguirlo e smettere di ciarlare. Cosa decideranno di fare i nostri tre eroi? Per ora, ciò che interessa loro è poco distante. Bisogna... Iniziare, no? Aisu ha fatto il suo, dandovi modo di comprendere che qualcosa c'è effettivamente. [Missione C - Go!][Turni: Yosai, Sakir, Rio || Per invertire la turnazione, avvisare preventivamente il master prima dello scadere del tempo limite, ovviamente][Tempo limite: 20 il primo, 10 il secondo, 5 il terzo (Ora esito:11.45)][Per dubbi&domande: chiedete SEMPRE!]

12:08 Yosai:
 Annuisci al dire di Sakir. È vero, ti sei trovato bene con lui e Aisu. Ai due rivolgi anche un sorriso affilato stirando le labbra sottili, prima di rivolgerti di nuovo verso Rio. Annuisci <molto bene> è ottimo. La bestia Inuzuka potrà sicuramente essere d’aiuto nel corpo a corpo e avere due ninjutsu affianco ti fa sentire con le spalle protette. Così incedi con i tuoi compagni verso quella carovana che vedi in lontananza, graffiando il suolo ad ogni passo. È bene che si crei una formazione però. Probabilmente sei il più adatto a fronteggiare le situazioni corpo a corpo, e Aisu si è dimostrato utile l’ultima volta. Più di quanto credessi a dire il vero, ma questo è meglio non dirlo, come la maggior parte di quello che pensi. È proprio il quadrupede a dare i primi segni di vitalità. Lo osservi inquieto. Non particolarmente spaventato, si direbbe, ma sicuramente ha trovato qualcosa. Uno sguardo al suo padrone <andiamo a dare un’occhiata, mh?> quasi chiedi permesso. Non tanto per te, tu fai quello che vuoi, questo è chiaro, ma per il cane… non è tuo e di sicuro avrà bisogno del via del compagno Inuzuka <… occhio> nient’altro. Non serve. D’altronde, e sei tu il primo a guardarti intorno. Ti concentri sul tragitto di strada che ti separa dal carro. Cerchi con lo sguardo. Cosa? Qualsiasi cosa ti risulti strano. Trappole, luce deflessa dai fili di nylon, qualsiasi cosa possa impedire il tuo avvicinamento alla carovane. Solo qualora fossi certo che non vi sia nulla di strano ti limiteresti ad assecondare il quadrupede, qualora avesse ricevuto il via, scattando in avanti con lui ed adeguando il tuo passo al suo. Manterresti lo sguardo altalenante tra la strada, i suoi bordi, principalmente il sinistro, ben più buio e infido, il quadrupede e la carovana. Fermandoti solo a 5 metri dall’obbiettivo per spingere i tuoi sensi nella zona. Percezione. Cerchi di capire se ci sono presenze oltre voi. Fruscii, scricchiolii, strani rumori od odori. Qualsiasi cosa possa aiutarti a capire se siete soli o meno.[1/4 osservazione][2/4 avvicinamento (15 metri)][1/4 tentativo di percezione della presenza][chakra: 15/15][Equip: 1 tonico curativo, 1 tonico curativo speciale, 5 tonici di recupero del chakra, 3 tonici recupero del chakra speciali, 5 fumogeni]

12:11 Sakir:
 Il chakra sembra essere stato richiamato correttamente e quest'ultimo si espande per tutto il suo corpo. Nel frattempo, il suo cucciolo di razza Husky ha iniziato a fiutare una traccia, iniziando a scodinzolare <Bravo bello. Continua a fiutare. Dobbiamo capire se ci sono superstiti> dice a bassa voce e subito dopo non perde ulteriore tempo e proverebbe di far fluire il chakra verso il basso facendolo passare per le gambe fino a giungere nei piedi ed è proprio li che cercherebbe di convogliarlo. Tenderebbe a farlo uscire dagli tsubo presenti in quella parte del corpo per creare una patina di chakra sotto la suola delle scarpette da ginnastica che sta indossando, per avere maggiore abilità e controllo del suo corpo, in qualsiasi situazione si presenta da li a poco per poi fare dei lunghi respiri e cercherebbe anche di rallentare i battiti cardiaci per rilassare mente e corpo per poi tentare, tutto all'improvviso, di accellerare il flusso di chakra che continua a nascere dal plesso solare per mandarlo in circolo con una spinta ed una forza maggiore rispetto a prima in tutto il corpo. Cercherebbe di potenziare il flusso di questa energia per mandarlo in ogni muscolo e cellula del corpo per tentare di migliorare udito e olfatto, oltre i riflessi e l'elasticità muscolare. Il chakra continua a nascere ed essere spinto sempre con maggiore forza in tutto il corpo del tredicenne <Aisu, sai cosa fare> dice poco dopo mentre il fido compagno a quattro zampe continua nella sua osservazione, odorando le diverse tracce olfattive presenti nell'aria per poi iniziare a correre, nella sua velocita e agilità, zig-zagando nella boscaglia, arrivando ai quindici metri dalla carovana, affiancando il gigante, continuando la sua ricerca ed osservazione. [Chakra on]x[Tentativo rilascio chakra base]x[Tentativo richiamo innata]x[Turni Sakir: 2/4 per il rilascio chakra base e 2/4 per l'innata]x[Turni Aisu: 1/4 di osservazione iniziale, 2/4 per lo spostamento di quindici metri e 1/4 di osservazione vicino alla carovana]x[Se riesce il tutto: chakra 34/35]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 3 fuuda con tronchetto sostituzione, 1 filo di nylon, 1 set fumogeni, 5 carte bomba, 2 tonici recupero chakra e 2 tonici curativi]x[Aisu:https://i.imgur.com/TnPXIqP.png]

12:16 Rio:
 Quella mefistofelica energia ora circola dove dovrebbe circolare. Le mani vengono sciolte dal sigillo mentre porta lo sguardo verso gli altri < Lo Sfregiato > ghigna al pronunciare quel nome. Lo diverte, fin troppo. Nel frattempo, insieme a quella nuova energia richiamata inizierebbe a sentire una sensazione di euforia. Quell’agitazione fisiologia a tenere le sue capacità attentive ben vigili. Euforico, ed eccitato dalla missione. Sente formicolare i muscoli e una strana sensazione nella pancia. Un sorriso, permanente in volto a delineare questo suo sentimento ormai comune ad ogni missione. Adora il pericolo, adora sentirsi in questo modo. Pura adrenalina. La droga da cui è maggiormente dipendente (dopo la sbrilluccica). Lo sguardo viene direzionato a studiare la zona. Vegetazione e sentiero < mh > mugugna notando lo stesso Aisu cercare tracce e scodinzolare. I passi s’alternano cercando di accorciare la distanza verso quella carovana. Noterebbe anche la pendenza e il curvone. I tre si avvicinano. < vai tu!! > Chi più chi meno. L’Akari, infatti, si avvicinerebbe quanto basta. Cercherebbe di percorrere quello spazio, ma restando leggermente indietro rispetto ad Aisu e Yosai. Fermandosi prima dell’obiettivo. Qui la mano sinistra verrebbe portata con il suo dorso al fronte della bocca. Qui, con il prominente canino inciderebbe parte della pelle al di sotto del polso. Serrando i denti in un morso e scostando la testa in direzione opposta tenterebbe di reciderla creando un’apertura. Una ferita. < tzk > nel frattempo, il suo chakra verrebbe richiamato a liquefarsi. A prendere quella forma elementale che lo contraddistingue. In un fiume d’acqua che inebrierebbe il sistema circolatorio del Chakra. Inondando quel sentiero lo farebbe straripare convogliandolo all’interno del lume vasale del suo vero e proprio sistema circolatorio. Quello sanguigno. Qui il suo chakra suiton andrebbe a legare il sangue nero. Quello che lo ha reso immortale. Ogni cellula di plasma verrebbe immersa in un circolo di acqua, stando ben attento a non lasciare neanche una cellula di sangue nero senza questo legame. Inevitabile, nel frattempo, il sangue si dirigerebbe alla ferita poc’anzi aperta. Fisiologica destinazione. In un richiamo innato, dovuto alle piastrine. Qui il sangue nero inizierebbe a fuoriuscire da quell’apertura andando a fluttuare intorno al Kokketsu. Gli occhi prenderebbero un colore violaceo, simile al colore della tuta. Il suo chakra innata lo avvolgerebbe in un’aura del medesimo colore qualora riuscisse nel richiamo e due lacrime di sangue scenderebbero lungo le guance fermandosi al mento. Quasi a voler ricordare i dolori patiti per la trasformazione. Semplice precauzione, richiamare l’innata. Aisu sembra aver fiutato qualcosa d’altronde. Osserverebbe ora il fare di Yosai, ben attento e cauto nell’osservazione. L’Akari farebbe lo stesso, guardandosi intorno, vigile ed attento ad eventuali rumori provenienti dalla foresta e dai dintorni. [Equip: lo stesso] [Chakra: 19/20] [PV: 99/100][SE Kokketsu LVL1] [1/4 spostamento (12,5 m)] [2/4 Richiamo Innata] [1/4 osservazione]

Aisu potrebbe rivelarsi il fido compagno che tutti vorrebbero in missione, probabilmente più del padrone(?). Yosai lo osserva, attende il via libera proprio dall'Inuzuka che è l'unico a poter effettivamente capire cosa voglia dirgli il cane. Sono legati da un filo indissolubile, tanto da renderli un unico essere con le dovute tecniche. Combattono e agiscono in sincro. Ma non questa volta, strano ma vero. Yosai è il primo a partire in direzione della carovana, attento a tutto ciò che lo circonda, scrutando ogni angolo del sentiero e tutto ciò che potrebbe sentire o vedere coi propri occhi. Nel camminare, il terreno è brullo, normale, scavato in alcuni punti da due righe parallele e distanziate tra di loro: le ruote del carro utilizzato per trainare le merci. Non sono fresche, si vede che son lì da almeno qualche giorno. D'un tratto, continuando ad avanzare e girando quel piccolo angolo di sentiero che curva a sinistra, potrà notare che le due righe parallele smettono di esser dritte. D'un tratto, è come se la carovana avesse sbandato verso destra, venendo quindi colpita dalla sinistra abbastanza da farla cadere. Come farà a capire che la carovana è caduta? Oh, è semplice. A cinque metri dalla sua posizione finale, or raggiunta, la vede lì. Riversa sul fianco e volgente il tettuccio scoperchiato sulla destra. Una delle due ruote del lato sinistro è distrutta, quindi sarebbe persino impossibile rimetterla in piedi e pretendere che funzioni ancora. Certo, non siete lì per occuparvi di questo. Aisu, di colpo, rizza il pelo e ringhia sommessamente. Ha sicuramente sentito qualcosa. E non solo. Dalla posizione di Yosai e Aisu, i quali distano un metro l'uno dall'altro con il cane alla sinistra del ragazzo, possono intravedere delle gocce di sangue che partono da dove la carovana è caduta. Dapprima, piccole gocce, poi un vero e proprio bagno. Una pozza dai bordi distorti, segni di trascinamento in ogni direzione. Il sangue è ormai asciutto, in ben pochi punti si potrà notare che è ancor lievemente fresco. La pozza è perlopiù sotto la carovana, dal lato destro dove il tettuccio è stato graffiato, morso, ridotto a brandelli. La percezione della presenza (Mente/2=15m) dell'Akimichi percepiscono qualcosa, nel folto della Foresta. Non sa bene di cosa si tratti e neanche il numero esatto. Tuttavia, sa bene che deve iniziare ad ingegnarsi qualcosa. Lì, in agguato, c'è chi li sta osservando in religioso silenzioso. Yosai non può vederlo, ma lo percepisce. Aisu lo annusa e inizia a ringhiare sommessamente, senza abbaiare. Sa di non dover partire verso la foresta, l'istinto però gli farebbe compiere un passo verso di essa. Nelle macchie di sangue, qualora si facesse più attenzione, vi sono delle impronte non dissimili dalle zampe di Aisu o, comunque, soltanto impronte non totali. Si possono avvicinare alla carovana, volendo. Anche perché il cane sembra indeciso. Avverte odori sia da un punto che dall'altro. Sakir resta a venti metri dalla carovana, mandando avanti il fido compagno che si affianca, da buon guardiano, a Yosai. Attiva il Rilascio del Chakra sotto la pianta dei piedi (gli sarà veramente utile?), assieme alla sua Doubujutsu che gli fa assumere dei connotati semi animaleschi ed un olfatto ben più sviluppato. Grazie ad essa, dalla sua posizione attuale, riesce a sentire l'odore ferroso del sangue. Non è secco nella sua totalità, però si rende conto che non è neppure molto fresco. Avverte anche l'odore del proprio compagno, distante quindici metri dalla sua posizione. Alle narici dall'olfatto sviluppato giungono anche gli odori della natura: resina, erba, tronchi, rugiada, terra che, in un certo senso, lo confondono dal vero odore che servirebbe loro. Quell'odore di cui Aisu si è accorto, poiché più vicino, e che Yosai percepisce come una presenza. Sakir, dunque, converrebbe avvicinarsi? Oppure adottare una strategia differente? Quel che è certo è che la carovana è lì, ancor distante dalle sue mani e dai suoi occhi. La situazione potrebbe prendere una piega differente come la curva del sentiero? A lui scoprirlo. Passiamo, infine, a Rio. Egli riesce a percorrere senza problemi ben dodici metri e mezzo, fermandosi a sette e mezzo dalla carovana e a due e mezzo dal duo di Yosai e Aisu. A differenza di questi ultimi, dunque, potrà vedere sì la carovana, il sangue e quel che effettivamente balza agli occhi dell'Akimichi, compresa la pozza di sangue in prossimità del tettuccio divelto. Al contrario, però, non può rendersi conto di ciò che la foresta sta cercando di nascondere. Quel dettaglio possono averlo in mano esclusivamente coloro i quali hanno avanzato più degli altri due compagni. Quindi, può decidere cosa sia meglio fare per sé stesso e gli altri, avendo altresì attivato correttamente l'innata Kokketsu che lo avvicina d'un passo all'immortalità desiderata. Sakir, dalla distanza, potrà percepire l'attivazione della sua Hijutsu e intuirne la provenienza. È un dettaglio fondamentale? Probabilmente no. Ordunque, ragazzuoli! Cosa deciderete di fare? Ci sono molte informazioni in ballo, voi siete in quattro compreso il cane, e probabilmente qualcuno stava aspettando soltanto un vostro passo falso. Il vero quesito è: folto della foresta o carovana? Aisu vi sta dando delle indicazioni, sta a voi decidere quali seguire per svolgere al meglio la missione. [Missione C - Go!][Turni: Yosai, Sakir, Rio || Per invertire la turnazione, avvisare preventivamente il master prima dello scadere del tempo limite, ovviamente][Distanze: Yosai - Aisu (1m), Yosai&Aisu - Rio (2.5m), Sakir - Yosai&Aisu (15m), Sakir - Rio (12.5m), Yosai&Aisu - Carovana (5m), Rio - Carovana (7.5m), Sakir - Carovana (20m)][Perdonate l'attesa, se ho dimenticato qualcosa fatemelo pure notare. Poiché è ora di pranzo, mi assento anch'io. Quindi, non c'è un limite di tempo effettivo!]

14:12 Yosai:
 Ti avvicini attento al tuo obbiettivo come un grosso felino mentre il quadrupede vicino a te ti segue, sguinzagliato dal compagno umano. Assottigli lo sguardo quando le iridi blu si posano su quei dettagli. Ruote, un viaggio tranquillo, uno scossone, una ruota distrutta, sangue, scie, orme, morsi, schegge, tessuti lacerati, una pozza di sangue semifresco. Irrigidisci la mascella stringendo i denti fino a farli scricchiolare, mentre schiocchi la lingua contr i palato <tsk. Merda> spingi fuori quella parola graffiandola con i denti che non si separano tra loro. Non ti volti neanche. Ti fidi dei tuoi compagni, è il presupposto fondamentale. Ma soprattutto non ti volti perché percepisci qualcosa . ti si rizzano i peli sulla nuca, anche se in maniera sicuramente meno evidente che al quadrupede che accompagni. Vi siete accorti della stessa cosa. <RIO.> lo chiami. Non sei sicuro che possa cogliere quello che cogli tu, ma va avvisato <Entro una quindicina di metri, da quella parte, nel fitto del bosco c’è qualcosa. *Occhio* > di nuovo quella parola. Hai bisogno che l’altro sappia dove colpire. Per questo enfatizzi l’ultima parola mentre compi un nuovo scatto, ma non in avanti questa volta, ti dirigeresti in diagonale, percorrendo la distanza che ti separa dal carro con un paio di metri in più con l’intento di frapporti tra il lato SINISTRO della strada e il carro stesso, sfruttando i 5 metri scarsi di spazio che hai a disposizione prima di entrare nel fitto del bosco. È li che ti posizioni. Le leve inferiori scolpite e nascoste dal pantalone, si flettono. Distanziandosi tra loro, la gamba sinistra indietreggia, aprendo l’anca e dando vita alla catena cinetica che ruota la spina dorsale e il torso, con le spalle e le braccia. Braccio sinistro indietro, avambraccio semiflesso a proteggere il busto, braccio destro avanti, avambraccio semiflesso a proteggere il volto, dita spesse ricurve, le usi come artigli. Non fai nient’altro <SAKIR! Ci serve un’occhiata nel carro> te ne sei disinteressato. D’altronde sei con un ninjutser e un cane. È tuo compito collaborare affinchè tutto vada bene. Per questo non attacchi. Non tu. Ti trattieni reprimendo il brivido della caccia che t’assale. La missione è di capire se ci sono superstiti da portare in salvo. Per adesso devi solo fare in modo che niente attacchi di nuovo quel carro. Ed è per questo che resti con lo sguardo blu, sottile e tempestoso, diretto verso ciò che c’è di fronte a te, sul lato sinistro della strada, nel profondo del bosco. E spingi di nuovo in quella direzione i sensi, di nuovo per cercare di carpire qualche informazione in più, qualcosa di più definito, nient’altro se non questo. [1/4 spostamento (7 metri in diagonale tra il carro e la parte sinistra della strada) ¼ percezione della presenza][Chakra: ON] [Equip: 1 tonico curativo, 1 tonico curativo speciale, 5 tonici di recupero del chakra, 3 tonici recupero del chakra speciali, 5 fumogeni]

14:35 Sakir:
 Aisu, il suo fido compagno a quattro zampe, inizia a sentire l'odore di sangue prima di drizzare il pelo e iniziare a ringhiare in direzione della carovana, fatta a pezzi prima di sentire qualcosa provenire dal fitto della foresta. L'Inuzuka non perde ulteriore tempo, sa che ogni secondo è prezioso, soprattutto se ci sono dei superstiti e lui da Tirocinante Medico potrebbe salvarli <Non mi piace per nulla> fa un ringhio anche esso mentre assume delle sembianze animalesche, cone le unghie che si allungano, grazie all'attivazione della sua abilità innata. Scarica il chakra nelle gambe allargandole leggermente prima. Con la sua innata attiva sente tantissimi altri odori: erba, piante, tronchi, resina, rugiada e terra che lo confondono e infatti da delle smorfie con le labbra e le narici. Non deve perdere tempo. Deve avvicinarsi il più possibile al carro e al suo cucciolone, in quanto loro possono essere utili. Ecco che adesso flette le gambe prima di muoversi il più velocemente possibile mettendo le braccia dietro la schiena per tentare di arrivare ai venti metri che lo distanziano dal carro per poi osservarsi intorno dicendo all'Husky <Aisu, tocca a noi ispezionare il luogo mentre i nostri compagni ci difendono dai possibili attacchi> annuisce dando un'occhiata ai due. Ognuno di loro ha un proprio compito in quella missione, in base alle loro capacità, punti di forza e punti di debolezza. Il fido compagno a quattro zampe dell'Inuzuka, quando sente l'ordine del tredicenne, fa un nuovo scatto, per tentare di avvicinarsi al carro per poi provare ad entrare dentro di esso per osservare al suo interno cosa ci sia. Adesso al fato l'ardua sentenza![Chakra on]x[Rilascio chakra base on]x[Innata on]x[Chakra 33/35]x[Turni Sakir: 2/4 per avvicinamento e 2/4 per osservare dall'esterno del carretto]x[Turni Aisu: 1/4 per avvicinamento, 1/4 per entrare nella carovana e 2/4 per osservare]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 3 fuuda con tronchetto sostituzione, 1 filo di nylon, 1 set fumogeni, 5 carte bomba, 2 tonici recupero chakra e 2 tonici curativi]x[Aisu:https://i.imgur.com/TnPXIqP.png]

14:41 Rio:
 Euforia. Questa la sensazione nel suo corpo. Il richiamo dell’innata non è altro che il vincolo tramite cui il demone che è in lui viene richiamato. E con questo, quell’altro lato suo carattere. Da silenzioso, pacato e tranquillo ora l’adrenalina nel suo corpo viene prodotta in quantità industriale. Lo stesso Sakir, potrebbe far fatica a riconoscerlo. Lo sguardo, gli occhi del Kokketsu ora sono diversi. Sogghigna. La lucidità nella sua mente ora dovrebbe fare spazio a quella voglia di sadismo. Deve ancora lavorare su questo suo aspetto di bipolarismo. Le pupille sono dilatate e gli occhi spalancati. Quell’aura violacea lo avvolgerebbe emanando una sensazione di leggero malessere a chi lo osserva. E’ irriconoscibile. Malvagio nello sguardo, demoniaco nel suo essere. Odia dover fare ricorso al suo sangue nero, ma allo stesso tempo lo ama perché lo trasforma. Lo rende ciò che non sarebbe mai potuto essere. < AAAHHH > sospira inalando quanto più ossigeno possibile. Si gode quella sensazione. Quel Potere che così tanto ha sudato. Il sangue nero che scorre nelle sue arterie, nelle sue vene. E quella sensazione indescrivibile. Si sente così vivo, seppure potremmo considerarlo già morto. Antitetico, come il suo stesso bipolarismo. Veniamo a noi, però. Lo sguardo riprenderebbe l’osservazione e l’udito cercherebbe di captare ogni provenienza di rumori sospetti. Non facile, essendo ogni folata di vento un possibile elemento attrattivo. Il sangue nero aleggia intorno all’Akari, mentre altro proviene da quella ferita auto-inflittasi. Lo riversa pronto ad ogni evenienza. Si avvede della reazione di Aisu. Non troppo difficile capire che qualcosa lo infastidisce e il suo ringhiare verso la foresta potrebbe essere un’informazione per il Kokketsu. Capendo così l’eventuale pericolo e, soprattutto il lato di provenienza. Ma ecco Yosai che gli conferma proprio questa intuizione < Capito Yosai!! > i denti digrignano mentre si dovrebbe avvedere anche della pozza di sangue, del carro e le sue condizioni. Tuttavia l’attenzione per ora non può che essere attratta dalla foresta e dall’ampia zona indicatogli da Yosai. Osservandola < mh .. > Le leve inferiori, nel mentre, verrebbero mosse per spostarsi velocemente in direzione del carro, portandosi a circa meno di due metri DIETRO di esso. Non alla sua destra perché sarebbe probabilmente inutile e non alla sua sinistra perché sarebbe nella zona più pericolosa. Come comunicatogli dall’Akimichi. Si troverebbe quindi con il carro di fronte. Non attenderebbe oltre e tenterebbe, quindi, di comandare il suo sangue nero tramite il chakra Suiton immessovi precedentemente. Questo coagulerebbe andando a creare una struttura ben definita. Struttura immaginata chiara nella mente del Deruta. Delineerebbe un’asta lunga circa ottanta centimetri e di diametro di otto. Abbastanza corposa. Al termine di quest’asta, si concentrerebbe a creare una sorta di forcone. Distinguendo precisamente tre capi. Tre punte. Un tridente. Tutti e tre avrebbero la lunghezza di venti centimetri e distanti l’uno dall’altro di circa dieci. La grandezza non sarebbe certo la forza di tale costrutto ma cercherebbe di rendere i tre denti, triangolari e quanto più affilati possibili nel loro vertice. Tale costrutto, qualora venisse creato, inizierebbe e terminerebbe la sua composizione a meno di un metro dal Kokketsu, precisamente SOPRA la sua testa ed in posizione orizzontale, parallela al terreno. Lo formerebbe lì così da avere in traiettoria anche la parte superiore del carro, che ora sarebbe perlustrata da entrambi gli Inuzuka. La coppia che scoppia (?), la quale si dovrebbe essere messa in azione durante la sua creazione di sangue. Non gli resterebbe che rimanere vigile, con lo sguardo che controlla ogni zona e l’udito ben attento. Sinistra, destra, carro ed attende informazioni su eventuali superstiti o su cosa vedono all’interno della carovana. [Equip: lo stesso] [Chakra: 18/20] [PV: 98/100][Kokketsu LVL1: ON] [1/4 spostamento (circa 5m)] [2/4 SE creazione Costrutto] [1/4 osservazione]

10 minuti che finisco una cosa e inizio a scrivere l'esito!

Yosai e Aisu captano il pericolo FIN TROPPO bene. Il cane, però, vien attirato anche dalla carovana. Quindi, spetta al padrone di quest'ultimo (l'unico dal quale prenderà gli ordini) decidere dove andare e cosa fargli fare. Ma andiamo per gradi! Iniziamo dall'Akimichi che inizia a mostrarsi come il Leader vero di questa missione. Avvisa Rio del pericolo, così come coordina Sakir - rimasto indietro - affinché possa avvicinarsi alla carovana e farsi aiutare dal fido compagno. Il ragazzo opta per avvicinarsi in diagonale di sette metri, riuscendo a porsi a metà strada tra il folto della Foresta - dove v'è un rialzo dovuto alla terra, sistemata e appiattita per permettere la formazione del sentiero poco più in basso - e la carovana divelta. Nella posizione che ha raggiunto adesso, potrà notare che v'è del sangue anche sul fondo della carrozza. E, finalmente avendo visuale anche del fronte, sarà intuibile la presenza di cavalli. O quel che ne resta. Nel ventre d'uno dei due, potete notare i morsi e la carne strappata senza ritegno alcuno. Sangue che ormai è stato riversato al suolo. Erano coperti dalla carovana divelta, per cui Yosai stesso ed Aisu non li hanno potuti inquadrare. Però, giustamente, il cane stava annusando proprio in quella direzione probabilmente avendo potuto sentire un altro odore: carne e sangue. Dal lato sinistro, invece, probabilmente da dov'è provenuto l'attacco, inizierebbero a formarsi due piccoli fori. Rossi, profondi, come se fossero del colore del sangue. Piccoli, sottili, ad altezza della vita. Quindi, si può presupporre che sia un animale che appare anche piuttosto affamato. Aisu, dal canto proprio, smette di preoccuparsi del lato sinistro ed, anzi, si avvicina alla carovana e al tettuccio spalancato per poter scrutare al suo interno. Drizza la coda ed i peli perché quel che è a poca distanza da Yosai sembra pericoloso, tuttavia ha un altro obbligo in questo momento. Il cucciolo, poiché di questo si tratta, entra all'interno della carovana e inizia ad uggiolare sempre più forte. Ha trovato qualcosa... o qualcuno? Al suo interno, non è molto grande: c'è abbastanza posto per poter far sedere almeno due persone - più il cocchiere all'esterno che pare sparito - mentre il resto dell'interno era ovviamente atto a contenere la merce che stavano portando, compreso il retro esterno. La merce, però, non la trovate. Neanche i rimasugli, neppure le confezioni: NIENTE. Che sia stata rubata dai passanti o da possibili viandanti? Non potete certo escluderlo. Anzi, potrebbe addirittura essere quella la soluzione ai vostri problemi. Il vero quesito da porvi adesso, specialmente Sakir che è ancor fuori dalla carrozza, è: chi o cosa c'è dentro? Il cane inizia ad abbaiare, questa volta con insistenza per cercare d'attirare verso di sé Sakir. Inevitabilmente, attirerà anche qualcos'altro che, per ovvietà, sarà visibile da Yosai in primo luogo. Rio si trova di fronte alla carrozza, a due metri da essa ed un totale di quattro metri di distanza dall'Akimichi, diagonalmente e alla sua sinistra. Crea un costrutto dalla grandezza pari ad un metro, ossia entro il limite imposto dalla sua innata particolare. Esso svolazza sulla testa del Genin, ancor immobile ed inutilizzato. Però... Beh, torniamo a Yosai che, per oggi, sarà la nostra vittima designata. Dal folto della Foresta che tanto ha tenuto d'occhio potrà notare lo sbilanciarsi in avanti d'una massa piuttosto grossa. Con una zampata rompe un piccolo ramoscello, quindi potrete TUTTI sentire che si sta avvicinando. E poi il ringhio... così basso e gutturale, così roco e animalesco. "GRRRR..." ch'è esattamente ciò che fa rizzare il pelo del cucciolo, pur trovandosi esso momentaneamente fuori dal pericolo. Sakir è protetto, in un certo senso, dalla carovana e, dunque, non riesce bene a vedere quel che accade oltre quest'ultima. Però, può decidere di aiutare in altri modi. Qualora deciderà di entrare nella struttura, potrà finalmente individuare un... superstite. E' ferito, la gamba destra sanguina ed è circondata da un pezzo di stoffa che ormai non è più neppure utilizzabile. E' acciambellato su se stesso, probabilmente svenuto per la fame o per la sete. Sei tu il medico, sei tu il salvatore quest'oggi. Serve constatare se sia vivo e se si possa definire effettivamente un superstite. Aisu ha svolto sapientemente il suo lavoro, l'Inuzuka cosa sceglierà di fare? Yosai, invece, si vedrà finalmente balzare addosso un LUPO di modeste dimensioni. Una volta uscito fuori, avendo spiccato un balzo aereo che lo distanzierebbe da terra d'un paio di metri appena, l'Akimichi e il Kokketsu potranno vederlo nella sua maestosità: un metro e mezzo al garrese, due metri di lunghezza, pelo nero e folto, occhi rossi e denti bianchi ed aguzzi. Sono digrignati e il muso lungo è spalancato, sta puntando il COLLO/SPALLA dal lato DESTRO di Yosai, il quale lo potrà vedere ai due metri che lo separano e decidere come agire. Dietro di sé, ha tre metri di spazio dove v'è poi la carovana. Ai rispettivi lati, tutto lo spazio del quale potrebbe disporre. Rio non è in regime difensivo, ma potrà decidere d'aiutare uno dei due tra Sakir e Yosai. A loro, dunque, il da farsi. [2/4 Difesa - YOSAI][Rio - Sakir - Aisu: libera scelta di come muovervi][Stessi turni: Yosai, Sakir, Rio || Per invertire la turnazione, avvisare preventivamente il master prima dello scadere del tempo limite, ovviamente][Distanza Aisu-Sakir: 1m][Distanza Rio-Sakir: 3.5m][Distanza Rio-Yosai: 4m][Distanza Lupo-Yosai: 2m][Distanza Lupo-Rio: 6m][Missione C - GO!][Per dubbi&domande: chiedete pure!]

[Aggiungo: tempo limite 20 minuti al primo, 10 al secondo, 5 al terzo (orario esito: 15.35)]

16:09 Yosai:
 Osservi solo davanti a te, non ti curi della carrozza, dei guaiti di Aisu, dei passi di Sakir, del costrutto di Rio, che ci pensino loro stessi, tu fissi un punto oscuro davanti a te, senti l’adrenalina circolare in colpo, non esplosiva, lenta e controllata, a darti quella sensazione di calore al cuore e di pizzicore alla pelle, ti si stendono le labbra, preghi che attacchi, certo che lo fai. Fiuti l’aria, mentre quel buio ti avvolge come se ti ci trovassi dentro. Improvvisamente vieni investito dal rosso sanguigno di quegli occhi famelici. Si è un animale. Guarda i cavalli, guarda le impronte, guarda i morsi. <Rio.> che stia pronto. Il ghigno ti si stende fino a snudare la bianca dentatura, e fletti ulteriormente le gambe. Bestia contro bestia. E vediamo chi vince. Ma di che bestia si tratta? È il nemico a rispondersi, palesandosi maestoso, sgrani leggermente lo sguardo. Da dove spunta quel cazzo di lupo-cavallo? Lo osservi, lo ascolti ringhiare, quel ringhio ti penetra dentro, dando il via alla tua orchestra, note sinfoniche di una melodia sempre crescente, Ogni volta la stessa storia. Quell’istinto omicida che si tramuta in musica nel tuo cervello bacato. Attendi e lo osservi balzare, maestose come tu non potrai mai essere. Non puoi schivare di lato, lasceresti in un caso il tuo compagno indifeso e comunque lasceresti sguarnita la carovana. Serve una schivata calcolata. Osservi il lupo fino all’ultimo istante disponibile, tentando di calcolare al meglio la traiettoria, fatto questo lasceresti esplodere le leve inferiori che hai precedentemente caricato. Porti tutto il corpo all’indietro, usando ambo le gambe per assicurarti uno scatto all’indietro il più veloce ed efficace possibile, sfrutti tutta l’agilità che hai e quanto percorri? Il minimo indispensabile per schivare l’attacco del lupo senza finire fuori distanza d’ingaggio. Con uno/due metri massimo di schivata all’indietro dovresti esserti messo al riparo da quelle grosse zanne. Il tuo intento è quello di veder sfilare quell’animale in caduta libera davanti a lui. Fatto questo, rapido e veloce tenteresti di caricare ambo le braccia definite e fasciate verso l’alto, tornando a spingere il baricentro in avanti, proprio verso il lupo in discesa verso il suolo. Spingeresti, se ti riuscisse, anche una modica quantità di chakra dal plesso solare alle spalle e poi su per i fasci muscolari definiti del braccio e dell’avambraccio fino al polso e quindi sulle mani. Sguaini quelle che sono le tue armi, mano aperta, dita come artigli, lo sguardo luccica di brivido omicida. Miri alla testa del lupo che dovrebbe ora essere proiettata verso il suolo davanti a te, se il suo attacco fosse andato a vuoto <GRRRRIOOO! Lo chiami, ringhi, gioisci, non lo sai nemmeno tu. Speri solo di esser capito. Miri poco dietro le orecchie, alla giuntura tra il cranio e le vertebre cervicali, è li che tenti di sparare i proiettili in cui hai trasformato le tue mani. È un attacco volto a schiacciare con tutta la forza che hai il capo del lupo al suolo, le mani aperte andrebbero ad afferrare pelo, muscolo, osso, qualsiasi cosa gli riuscisse. Un colpo inferto con tutta l’agilità e la forza di cui disponi, ma non è quello l’obbiettivo della strategia. Ringhi, non lo sai neanche tu. Speri solo di essere capito. Tenti di mantenere il lupo immobilizzato a terra quel tanto che basta consentire al compagno di agire. [1/4 osservazione][1/4 tentativo di schivatata (scatto indietro)][2/4 Attacco a mani nude (colpo alla base del collo con ambo le mani)+Combattimento senz’armi (+10 danno)][Chakr: 14/15][Equip. Lo stesso]

16:09 Sakir:
 La missione procede, per ora, senza intoppi. Tutti i membri della squadra stanno procedendo nei migliori dei modi, con le loro capacità. Sakir riesce a raggiungere la carovana, osservando l'esterno mentre Aisu riesce ad entrare all'interno della struttura. Non passa molto tempo che il cucciolone inizia ad abbaiare, attirando le attenzioni del tredicenne ma anche di qualcos'altro. Infatti un ringhio, basso e gutturale, animalesco e roco si sente molto bene, soprattutto per il duo Inuzuka, visto la capacità amplificata, facendo rizzare, ancora una volta, il pelo al cucciolo, nonostante sia fuori pericolo, come il suo padrone, in quanto coperto dalla carovana. Deve fare una decisione. Aiutare i due compagni o controllare il motivo dell'abbaiare del cucciolo? La loro missione consiste di capire se ci sono dei superstiti e quindi decide di avvicinare ed entrare anche esso nella carovana, togliendo quella distanza fra lui e il suo fido compagno quadrupede che ha compiuto con successo il suo lavoro. Spalanca gli occhi quando vede l'uomo acciambellato, con una ferita alla gamba e svenuto <C'E' UN SUPERSTITE. CI PENSO IO> urla ad alta voce per farsi sentire dai due all'esterno, non sapendo del lupo e il combattimento contro di esso. Aisu rimane accanto a sè mentre lui alza le maniche della maglietta e gli prende il polso, per controllare i battiti cardiaci per stabilire se è ancora vivo o meno. Se lo fosse, inizierebbe il suo lavoro. In quel momento, ogni singolo secondo è prezioso fra la vita e la morte. Toglierebbe la pezza, oramai inutilizzabile per capire le sue ferite e se ci fosse riuscito continuerebbe con il cercare di estrapolare solo l'energia fisica, per richiamare il Chakra Medico. Chiude gli occhi per tentare di concentrarsi su quel delicato compito. Il chakra, precedentemente richiamato con successo, è formato sia dall'energia psichica che fisica ma lui li deve separare e continua a immaginarsi quelle due sfere che vorticano insieme prima di sforzarsi ancora ed ancora per distinguere la sfera rossa, la sfera d'energia fisica per cercare di tirarla fuori da quel vortice e spingerla verso i palmi delle proprie mani e, a questo punto, la spingerebbe oltre gli tsubo dei palmi. Se tutto ciò fosse andato a buon fine, vedrebbe le proprie mani avvolte da un alone verde e tiepido. Così, avvicinerebbe le proprie mani verso la gamba dell'uomo, per provare a risanare la sua ferita, concentrandosi solo su ciò che sta succedendo all'interno della carovana. [Chakra on]x[Rilascio chakra base on]x[Innata on]x[Tentativo mani terapeutiche]x[Se funziona la tecnica chakra 26/35]x[Turni Sakir: 1/4 per avvicinamento, 1/4 per osservare se è vivo o morto e 2/4 per la tecnica]x[Turni Aisu: 4/4 d'osservazione rimanendo dentro con il tredicenne]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 3 fuuda con tronchetto sostituzione, 1 filo di nylon, 1 set fumogeni, 5 carte bomba, 2 tonici recupero chakra e 2 tonici curativi]x[Aisu:https://i.imgur.com/TnPXIqP.png]

16:14 Rio:
 Il gioco si fa duro. Nei loro movimenti alquanto coordinati si ritrovano separati, ma comunque in una situazione favorevole per i futuri spostamenti e strategie. Il Kokketsu crea il suo costrutto, fluttuante sopra la testa e può avvedersi di Sakir che insieme al cane si mettono in perlustrazione. Tuttavia, nel frattempo un rumore proviene dalla foresta. Subito la sua attenzione ne viene rapita. < tzk > gli occhi si assottigliano dietro le lenti da vista e quei rumori preventivi di movimenti si palesano ai loro occhi come un’entità ben definita < UN LUPOOO !!! ATTENTO YOSAI !!!! > Proferirebbe a gran voce, dando avviso all’Akimichi, seppur non ne avrà bisogno vista la sua attenzione a quella zona della foresta. Pronuncia quelle parole anche per darne avviso allo stesso Sakir che è all’interno della carovana e che dunque non potrebbe accorgersi del pericolo. La comunicazione, in un team, è fondamentale. Il tono con il quale uscirebbero quelle parole sarebbe alquanto acuto, ma anche divertito. L’adrenalina gli scorre in corpo e la dipendenza ad essa non farebbe altro che divertilo ulteriormente < AAAAAAAAH> un urlo, accompagnato da un ghigno sadico. Gli piace quella sensazione e non riesce a trattenere l’euforia facendola fuoriuscire in quell’urlo, presto travisato in una risata. Il Lupo proviene dall’alto e la testa del Genin si alza per seguirne la traiettoria. Sembra chiaro che l’obiettivo della bestia sia la bestia umana. Yosai. Mentre Kokketsu, può fare una scelta. Non avrebbe senso entrare ad aiutare Sakir, per cui rimane li, volgendosi con il corpo verso il lupo. Le poche informazioni pervenutogli dall’Akimichi in questo frangente gli potrebbero essere utile. Sa bene infatti che l’abilità di quest’ultimo è il corpo a corpo ed è per questo che si affiderebbe a questa abilità di Yosai. Sa che le probabilità che schivi sono alquanto alte ed attenderebbe lo svolgimento così da capire come muoverli. Cautela, anche nei momenti caldi. Cosa vi aspettate da uno che ha il corpo freddato dalla morte? Gelido. Sangue nero, ma anche sangue freddo. Osserverebbe il movimento di Yosai ed il seguente contrattacco. Non resterebbe altro da fare. Il tuo chakra elementale immerso nel sangue del tridente verrebbe richiamato mentalmente, dandogli un impulso. Quello di partire. Lasceresti quindi partire il colpo verso il lupo. Ma stando ben attento a direzionarlo sul fianco DESTRO del lupo e lontano dalla testa ove si troverebbe (qualora schivasse e contrattaccasse) l’Akimichi. Mirerebbe al costato. Nel tentativo di perforare pleure e polmone. Un attacco combinato quasi. Ma che starebbe alla mercè delle abilità di schivare di Yosai. [Equip: lo stesso] [Chakra: 17/20] [PV: 97/100][Kokketsu LVL1: ON] [Costrutto: Vel: 100% Nin | For e Res: 11,5 | Portata: 10 m] [2/4 attesa] [2/4 attacco con costrutto]

[Yosai] deve schivare e, per farlo, cerca di non distanziarsi eccessivamente. Anzi, opta per spostarsi all'indietro d'un paio di metri. Il lupo, nella fase di discesa, atterra sulle quattro zampe a neanche mezzo metro da lui. Chiude con un colpo secco le fauci, causando un ennesimo ringhio gutturale che risale dalla gola dell'animale. Ora potete vederlo in tutta la sua... bellezza, per quanto possa essere stupendo un lupo che ha senza dubbio causato tutto quello. Uno solo? Beh... per ora occupiamoci di questo. Atterra e si inclina maggiormente sulle zampe anteriori, pronto a contrattaccare se necessario. E' una bestia famelica, schivare non rientra totalmente nel suo DNA. I cazzotti che Yosai vuole lanciargli non lo colpiscono in pieno ed è presto detto il motivo. Si riassesta velocemente e, con la medesima furia animale ed omicida di poc'anzi, furia dettata probabilmente dal fatto che sono in quello che reputa il SUO territorio, riparte alla carica. La coppia di pugni, quindi, lo coglierebbe ad altezza del capo. Gli causa dolore, sia chiaro, ma il lupo continua a ringhiare e si lancia all'attacco, mirante l'avambraccio DESTRO di Yosai. Il canide non si cruccia affatto della presenza di Rio, poiché calcola e segue soltanto il proprio istinto animale. Quindi, vede nell'Akimichi la preda più grossa e succulenta che possa desiderare, nonché quella più vicina ai propri desideri. Dato il lieve spostamento in avanti, il tridente lanciato da Rio, non colpisce direttamente il punto prefissato da quest'ultimo, però riesce a colpirlo ad altezza del fianco, in prossimità della coscia. Ne limiterà senza dubbio i movimenti futuri, per non parlare del cazzotto presosi dall'altro Genin - a doppia mano. Nonostante questo, non s'arrende perché è questo che fanno i lupi: sono orgogliosi e, se attirati dal sangue e da quella che reputano essere la loro preda nonché territorio invaso, beh... c'è ben poco di cui tener conto. Non si fermerà. Rio può decidere di ritirare la lancia oppure lasciarla infilzata nella coscia dell'animale. Yosai, invece, si vede bloccato dalla carovana dietro di sé - ormai distante anch'essa neanche mezzo metro alle sue spalle. Rio permane alla stessa distanza antecedente, ridottasi di a malapena un metro. Può ancora decidere come muoversi, poiché il lupo non ha adocchiato lui, bensì la preda primaria che deve, appunto, evitare un attacco simile e così ravvicinato. L'animale è ferito ed i suoi movimenti sono rallentati, bisogna anche considerare questo. Ma non solo... Mentre sono alle prese con il primo lupo, potrete sentire un ululato provenire da oltre trenta metri nel folto della Foresta: "AUUUUUUUU!", segno inequivocabile che ne stanno arrivando altri. Quello che avete lì di fronte è soltanto UNO del branco (perché bisogna ricordare che il lupo NON è mai solitario, ma possiede un gruppo ben fornito d'altre specie). Inoltre, il motivo della missione che vi spinge lì è trovare i superstiti, ammesso ve ne siano. Ebbene... passiamo a Sakir. Egli si assicura che il ragazzo, all'incirca sulla ventina, sia ancora vivo. Potrà percepire che il suo respiro è molto corto, così come il battito sia piuttosto rallentato. E' allo stregua delle forze, pertanto bisogna intervenire nell'immediato. Sfrutta le mani terapeutiche per curare la ferita che ha sulla gamba, cosa che gli riesce piuttosto bene. In un primo momento, riesce a fermare l'emorragia, ch'è sicuramente quella che maggiormente lo stava indebolendo. Aisu, però, non è d'accordo sull'esito delle vostre azioni, vero? "WRAAAFF", abbaia, avvisa il padrone il quale potrà facilmente intuire che il cucciolo è lievemente spaventato. E' un cane Ninja, sì, ma avete iniziato la vostra avventura da poco. Gli animali, come sempre, riescono a percepire prima il pericolo. Te lo ricordi dalla missione D? Stesso aneddoto. Le bestie che si stanno avvicinando, poiché anche l'Inuzuka potrà sentire l'ululato, sono fameliche e pronte a combattere non appena saranno scese a valle: non è difficile immaginarlo. Dall'interno del carro, sia Aisu che Sakir possono sentire i versi del lupo e la lotta che sta avvenendo fuori da esso. Però... lui ha tra le mani il superstite. Come agire? [Difesa 1/4 - Yosai (resto dei quarti liberi)][Rio può ancora decidere se aiutare Sakir o Yosai][Sakir può decidere se aiutare il superstite o i compagni][Stessa turnazione: Yosai - Sakir - Rio || Per invertire la turnazione, avvisare preventivamente il master prima dello scadere del tempo limite, ovviamente][Missione C - GO!][Per dubbi&domande: chiedete pure!]

[Edit: NO Tempo, voglio vedere cosa vi giocate perché potrebbe essere decisiva]

[Cambio turno: Yosai - Rio - Sakir]

17:20 Yosai:
 La vostra strategia riesce solo in parte, non sei riuscito a tener ferma quella bestia che per giunta ti attacca, ti passa veloce davanti agli occhi il tridente di Rio, che almeno arriva a colpire l’obbiettivo, è forse proprio per questo motivo che hai modo di cercare la schivata di quelle fauci. Spingi chakra, energia e adrenalina nelle gambe flesse facendole scattare a spingere con tutta l’agilità che hai il tuo corpo verso l’alto. Un salto di un paio di metri ti dovrebbe consentire di portare il tuo avambraccio destro, nel mirino del lupo, fuori dalla sua portata. È lì che ti arriva quell’ululato. Digrigni i denti. Una bestia va bene. Un branco iniziano ad essere troppe. Sakir e Aisu non ti stanno aiutando, vuol dire che hanno cose importanti da fare <FORZA!> sproni. Dovete andare, ma hai intenzione quanto meno di dare ai tuoi compagni il vantaggio necessario a scappare. Puoi solo sperare che Rio abbia avuto il buon senso di concentrarsi sulla missione, visto quell’ululato. Ma in fondo non puoi curartene più di tanto. L’unica cosa che cerchi di fare, qualora tu sia riuscito a saltare in alto abbastanza in fretta da schivare quelle mascelle affilate e lasciarle schioccare al vuoto, è richiamare al busto ambo le leve inferiori, fin quasi a toccare il petto con le ginocchia. Tenti di infondere una modesta quantità sui poderosi quadricipiti, giù per i polpacci squadrati fino ad arrivare ai piedi. Sguaini di nuovo le tue armi. Qualora il lupo fosse sotto di te, mireresti a qualsiasi parte del lupo tu abbia sotto, preferibilmente il collo, ma anche le scapole, o la schiena, qualsiasi cosa. Lasceresti quindi esplodere ambo i talloni per picchiare prepotentemente contro il corpo dell’animale con tutta la forza che hai, aiutato anche dalla forza di gravità che ti proietta contro di lui. Qualora tutto quanto fosse riuscito tenteresti, facendo forza con tutto il tuo peso sull’animale, di estrarre dal porta oggetti dietro la schiena un fumogeno. Uno sguardo per meorizzare la strada che presto non vedrai più, per poi tentare di lasciarlo cadere proprio sul volto del lupo sotto di te. Devi scappare, ma prima di tutto devi coprire la fuga dei tuoi compagni. [1/4 Tentativo di schivata (balzo in alto, 2m)][2/4 Tentativo di attacco corpo a corpo (Calcio con i talloni sul collo del lupo) + combattimento senz’armi (+10 danno)][1/4 Tentativo di utilizzo del fumogeno][Chakra: 13/15][Equqip: lo stesso -1 fumogeno]

Yosai usa Fumogeni!

17:27 Rio:
 Il colpo va a segno, seppure non nel punto prestabilito. Tuttavia l’animale sembra esserne colpito, notabile anche dall’incazzatura che aumenta. Vistosamente. L’Akari non ha fatto molto spazio e il lupo non sembra essersi accorto di lui. Yosai, invece, continua la sua lotta con la bestia ritrovandosi con le spalle al carro. La prima schivata è andata bene ed è per questo che il Kokketsu utilizza la medesima strategia. Sa bene che potrebbe di nuovo schivare facilmente l’Akimichi, d’altronde il lupo è anche più lento . < mh ? > Aggrotta le sopracciglia a quel suono. E come non sentirlo? Quell’ululato nella foresta < cazzo > digrigna i denti < SAKIR, YOSAI !!! > urlerebbe < ANDIAMOCENE !!!!! > non attenderebbe oltre. Rapido, attiverebbe la muscolatura delle leve inferiori per portarsi in direzione della carovana . Sa bene che Yosai potrà schivare, già lo ha fatto una volta e con il lupo già colpito avrà ancora più possibilità di riuscirci < SAKIR , PORTALO FUORI !!! > direbbe, portandosi al fianco destro del carro ed attendendo che l’Inuzuka gli passi una sua porzione del corpo < PASSAMI I PIEDI !! > Direbbe allungandosi ed afferrando le caviglie del superstite e facendo forza per portarle verso l’alto ed a sé < CE NE DOBBIAMO ANDARE, HAI SENTITO L’ULULATO ? > direbbe infastidito da tale decisione. Fuggire. Si stava divertendo così tanto. Facendo forza con i bicipiti e le spalle lo solleverebbe e attenderebbe Sakir che scende dalla carovana. Una volta sceso non resterebbe altro che correre. Percorrere quanto più spazio possibile. Rallentati dal peso da trasportare < MA NON PUO’ CAMMINARE ? A CHE PUNTO SEI ARRIVATO CON LE CURE? > chiede senza fermarsi, qualora potesse camminare d’altronde sarebbero molto più veloci. Fatto sta che per ora si dovrebbero sbrigare, aiutati dall’eventuale riuscita di schivate e utilizzo di fumogeno di Yosai. La direzione della corsa, ovviamente, sarebbe la medesima da cui sono provenuti . [Equip: lo stesso] [Chakra: 16/20] [PV: 96/100][Kokketsu LVL1: ON] [Costrutto: Vel: 100% Nin | For e Res: 11,5 | Portata: 10 m] [1/4 spostamento verso carovana (3,5/4 m)] [2/4 aiuto superstite] [1/4 fuga]

17:29 Sakir:
 Non sa ancora cosa sta succedendo all'esterno della carovana. Lo Shinobi della Foglia sta dentro con il suo cucciolone che lo assiste in quel momento di cura del superstite. Con le sue conoscenze di corporazione capisce che è allo stremo delle forze, con il battito debole e il respiro corto. Riesce a richiamare il chakra medico, iniziando le cure alla gamba, visto che è la ferita più esposta, fermando quella emoraggia ma Aisu non è d'accordo di rimanere lì. Il cane capisce che sono in pericolo così come il tredicenne. La loro missione è di capire se ci sono dei superstiti e il ventenne è l'unico rimasto ancora in vita. Deve fare una decisione e pure alla svelta, visto l'ululato del lupo che stanno combattendo gli altri due membri della squadra. I lupi non sono mai soli e fanno parte di un branco <Aisu, avvisa gli altri che bisogna scappare. Adesso> secco e serio mentre finisce le prime cure necessarie al ventenne per portarlo in Ospedale e continuare con i colleghi più esperti per rimetterlo a posto del tutto. Poco dopo allungherebbe le braccia in sua direzione per tentare di afferrarlo sotto i gomiti per tentare di trascinarlo fuori dalla carovana della morte (?) per poi dire <Dobbiamo immediatamente andare via da questo posto. Fanculo. Abbiamo il superstite e non voglio morire morto ammazzato in questo posto> fa dei lunghi sospiri dicendo poi a RIO <Aiutami a portarlo via. Alle ferite di Yosai ci penserò dopo> cercando di fargli prendere i piedi del ferito. Non ci dimentichiamo di Aisu, l'eroe internazionale. Il cane ninja più valoroso degli ultimi tempi. Colui che si è sacrificato per salvare una bambina nella loro precedente missione. Dopo aver sentito l'ordine del padrone, esce fuori come una saetta dalla carovana, iniziando ad abbaiare "WOLF WOLF" per far capire che bisogna scappare il prima possibile avvicinandosi poi al tredicenne che aspetta l'aiuto del Kokketsu prima di andare via il prima possibile insieme agli altri presenti, aiutato anche dal fumogeno dell'Akimichi. [Chakra on]x[Rilascio chakra base on]x[Innata on]x[Tentativo mani terapeutiche]x[Se funziona la tecnica chakra 19/35]x[Turni Sakir: 1/4 per terminare le prime cure da campo, 1/4 per afferrarlo sotto le ascelle, 1/4 per uscire dalla carovana e 1/4 per iniziare la fuga]x[Turni Aisu: 1/4 per osservare, 1/4 per uscire ed abbaiare e 2/4 per iniziare la fuga]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 3 fuuda con tronchetto sostituzione, 1 filo di nylon, 1 set fumogeni, 5 carte bomba, 2 tonici recupero chakra e 2 tonici curativi]x[Aisu:https://i.imgur.com/TnPXIqP.png]

Le tattiche utilizzate quest'oggi son quelle che possono definirsi: gioco di squadra. Certo, hanno spedito Yosai a combattere con un lupo. Però - e c'è da dirlo - ognuno di loro ha svolto un degno lavoro, hanno ricoperto un utile ruolo. Yosai, il Taijutser, obbligatoriamente diretto in prima linea; Rio, il Ninjutser, funge da supporto dalla distanza; Sakir, il medico, si occupa della possibile vittima ed è quello che più di tutti va salvaguardato dagli attacchi nemici. Yosai spicca un balzo verso l'alto che lo conduce a due metri dal suolo. Durante la fase aerea, il lupo serra nuovamente le fauci sul niente. Si porta dietro soltanto un lembo dei suoi pantaloni, procurandogli null'altro se non un graffio neppur percettibile. Non lo trova più di fronte agli occhi, cerca di seguirne l'odore, ma durante questo suo cercare, se lo vedrà crollare addosso. Ora, si tratta pur sempre di un Genin, ma il buon Akimichi non è certo mingherlino. Centocinque chilogrammi son pur sempre centocinque chilogrammi che cadono letteralmente con forza e speso sulla spina dorsale del lupo. Quest'ultimo vorrebbe tentare di scappare, ma si rende conto che la zampa posteriore è abbastanza ferita. Dunque, il movimento che compie per scartare di lato non è propriamente celere, tanto meno riesce nella sua interezza poiché costretto a zoppicare vistosamente. Gli atterra sopra con tutta la forza che possiede, con tutto il peso che ha. Il povero animale non può far altro che subire e alcune costole della cassa toracica cedono, si spezzano. E' pur sempre una bestiola che, per quanto forte, possiede dei punti deboli e fragili. Uggiola un metro distante dal punto in cui Yosai è atterrato, cercando di mettersi in piedi con evidente fatica. Non è ancora morto, ma ormai è prossimo a trapassare. Come ultimo regalo, vuol lasciarvi soltanto un... "AUUUUU!" ...basso, cavernoso, ma non per questo non udibile dai lupi che stanno scendendo dalla foresta per andare loro incontro. Sono a circa venti metri adesso. Yosai lascia cadere un fumogeno a terra che, appena sfiorato il terreno, rilascia una densa nube di fumo che copre un'area complessiva di cinque metri. Blocca la visuale, ma non l'olfatto. Ora, non gli resta che fuggire o vuol restare lì? Rio, invece, smette d'aiutare il compagno e si preoccupa dell'altro. Assieme, riescono a farlo uscire fuori dalla carovana, notando come si stia lamentando. Riapre gli occhi nel giro di pochi istanti, quelli necessari sia a Sakir che a Rio, oltre ad Aisu, guardandosi attorno. Non riesce a muoversi come vorrebbe poiché indebolito, preso di peso da Sakir. "Eh? Voi chi siete? Lasciatemi andare!", esclama. Non riesce a divincolarsi ed, anzi, si lascia andare fin da subito. "Anche voi volete uccidermi...", seppur non si renda conto in un primo momento delle cure effettuate da Sakir. Pesa poco, invero, quindi possono riuscire a trascinarlo in due. Non riesce a camminare come vorrebbe, anzi farebbe perdere loro non poco tempo. In totale, Sakir riesce a percorrere una distanza di dieci metri, stessa cosa per Rio che è più avanti rispetto a lui. Quindi, ora si trovano a dieci metri dalla carovana immersa nel fumo. Yosai deve soltanto raggiungerli. Aisu, invece, è avanti a tutti loro e li precede, abbaiando come se volesse chiedere loro di sbrigarsi e far presto. Rio e Sakir, dunque, sono teoricamente fuori pericolo. L'unico inghippo è Yosai che deve iniziare a correre per poterli raggiungere, ammesso non voglia affrontare da solo quel branco di lupi ch'è sceso a valle. [ END per Sakir e Rio (opinabile), Yosai END obbligatoria perché è rimasto indietro ]

18:24 Yosai:
 Percepisci la sensazione delle costole spezzate sotto il tuo peso. Ghigni, mantieni un attimo lo sguardo sulla strada, con le gambe che rimangono tanto flesse da far si che ti tocchi i glutei con i talloni. Appoggi una mano a terra tra le gambe, l’altra la porti al viso a spostare i capelli mentre gonfi il torace d’aria pulita, prima di smettere di respirare. Tutto diventa nero intorno a te e in quel momento ti volti verso il lupo. Hai gli occhi tanto socchiusi da essere ridotti a due fessure, ma vuoi goderti lo spettacolo di quella bestia elegante e spietata muoversi come una sagoma nella notte. Le sue braci ardenti ti attirano, mentre la musica nella tua testa lentamente viene meno. Prima gli archi, poi le percussioni, e infine le voci, tutto tace. Non vuoi più uccidere. Hai solo tanto rispetto per quella bestia che non potrebbe mai mostrartene. Un cenno del capo che non può essere visto da nessuno gli indirizzi, veloce e rapido, inutile per tutti tranne che per te, prima di voltarti verso la strada che hai memorizzato e far esplodere di nuovo le gambe. Corri, con tutta la velocità che hai, corri lontano. I lupi portano rispetto ai loro morti, ma non possono trasportarli ne seppellirli. Tornerai. Certo. Ma non adesso. Adesso corri con tutta l’agilità che hai in corpo tentando di uscire dalla nube del fumogeno e di dirigerti spedito verso i tuoi compagni. Nessun commento. Nessun ordine o consiglio, niente, hanno agito tutti al meglio, questo lo sai, ma la missione non è finita e non è il caso di abbassare la guardia proprio adesso. Non annunci nemmeno la tua presenza. Ti limiti a stare 4 metri indietro rispetto a loro, adegui il passo alla loro andatura e resti indietro. Qualora qualcosa dovesse andare storto dovrai essere tu ad intervenire, lo sai, e se davanti c’è il cane, dietro devi essere tu gli occhi del gruppo. Per questo tieni costantemente il viso girato di tre quarti, tenendo d’occhio le retrovie ma senza perdere la strada. L’orecchio è teso, hai bisogno di ascoltare gli ululati diminuire di intensità, solo questo potrà essere un segno che forse vi state allontanando dal pericolo. Sorridi <ottimo> mormori. Solo questo. Stendi le labbra sottili in un sorriso affilato [END]

18:26 Rio:
 Il superstite si sveglia ed inizia a dimenarsi, impaurito vistosamente. Il Kokketsu si trova ai suoi piedi, afferrandolo per le caviglie come precedentemente detto. Le tiene salde, avendo l’istinto di stringere la stessa morsa appena questo si inizia a dimenare < tzk > un gesto di stizza seppure non si deconcentrerebbe sul da fare. Scappare. E portarlo in salvo. < STIA FERMO, E FORSE SOPRAVVIVERA’ > non il migliore dei modi per tranquillizzarlo. Ma il Kokketsu è così, non curante e diretto. Di poche parole. < YOSAIII !!! > urlerebbe poi, giusto per avere sue notizie dato che è immerso nel fumo e lo stesso Akari è rivolto verso la direzione opposta. < Sbrighiamoci!! > bofonchierebbe. Le leve inferiori sono azionate al massimo della velocità possibile in quello spostamento con zavorra. Cercando di essere coordinato a Sakir che tiene quel tizio per le spalle. Si muovono, rapidi cercando di macinare tanti metri quanti più possibili. I muscoli sono contratti e lo sguardo fisso verso l’obiettivo. Quel medesimo sentiero da cui sono provenuti. Le scapole sono ben adese l’una all’altra, permettendo alle spalle di aprirsi quanto fisiologicamente possibile dietro il busto. Da qui le braccia si distendono indietro nel mantenimento di quella presa sulle caviglie. Non c’è molto altro da dire. La priorità era salvare superstiti. Ed è ciò che i tre stanno facendo. [Equip: lo stesso] [End]

18:28 Sakir:
 Il trio presente ha fatto un eccellente lavoro di squadra e il merito se lo prende anche Aisu, visto che è stato fondamentale in questa missione. Ognuno di loro ha svolto il suo compito in maniera perfetta. Il ventenne, curato dall'Inuzuka, si risveglia e lui gli fa un sorriso <Sono Lo Sfregiato, Genin della Foglia, Tirocinante Medico e tuo salvatore, baby> fa un ghigno il tredicenne mostrando i denti canini appuntiti continuandolo a tenere sotto le ascelle mentre Rio per le gambe. Tecnicamente sono fuori pericolo e stanno aumentando il passo per scappare il prima possibile da quel posto. Sanno che ci sono un branco di lupi. Hanno scoperto il motivo dell'attacco alla carovana e hanno portato in salvo l'unico sopravvisuto. Non hanno fallito la missione e questo è molto molto importante per l'Inuzuka. Aisu, il cucciolone di razza Husky, si trova più avanti rispetto a loro, abbaiando per far accellerare il passo continuando ad osservare il luogo facendo da apripista. Sente, grazie alla sua innata ancora attiva, l'arrivo e i passi dell'Akimichi <Yosai, Rio> li chiama coordinandosi con quest'ultimo mentre macinano metri per allontanarsi da quel posto <Ottimo lavoro> chiude in questo modo. [END]

Nella Foresta della Morte, una carovana che portava delle merci è stata attaccata. Sulla base di questo, dovevano indagare per scoprire chi fosse stato e recuperare possibili superstiti. Scoprono che si trattava d'un branco di lupi scesi dalla Foresta e, nella carovana, trovano soltanto un ragazzo di circa vent'anni con una ferita alla gamba e rannicchiato, prossimo alla morte se non fosse stato per loro.

Valutazione: Devo ammettere che come trio mi siete piaciuti molto. Avete svolto tutti e tre un ruolo specifico nella missione, partendo da Yosai che s'è dimostrato essere il vostro Leader.

Yosai: Non ho niente da dire, anzi, buone azioni. Mi sfugge il perché del tuo mancato utilizzo della terza persona singolare, però le azioni erano complete, ben descritte e non hai sbagliato proprio nulla. Si può dire che la quest sia stata svolta perfettamente. Se vorrai, potrai tornare a recuperare la carcassa del lupo come mi hai richiesto.

Sakir: Questa volta c'è stato un netto miglioramento. Ti sei comportato molto bene, ma anche su di te ho da ridire s'una piccola cosuccia, ossia il Rilascio del Chakra. A cosa serviva in quel frangente? Ti saresti potuto avvicinare fin da subito anche tu con l'innata attiva. Non hai perso eccessivo tempo, sia chiaro, però l'utilizzo della tecnica - come hai visto - alla fine non serviva proprio a nulla. Ottimo il ruolo del Medico e del salvatore! Non hai svolto il ruolo centrale d'attacco o di difesa, ma quando un PG sceglie di fare il medico deve anche decidere quale ruolo assumere nella quest. E mi sei piaciuto, congratulazioni!

Rio: Ottime tattiche, buon uso dell'innata Kokketsu. Stai facendo dei bei progressi! Anche su di te, non ho niente da dire. M'è piaciuto in linea generale proprio come vi siete comportati nel gruppo formatosi. Anche tu, come Sakir, non sei stato propriamente parte viva poiché era Yosai quello più esposto (non perché non ne fossi capace, sia chiaro!). Hai svolto un ruolo da support, ma che è stato fondamentale per Yosai.

In soldoni, vi portate a casa il ragazzo salvato e la missione è COMPIUTA! ♥
Se avete qualche altro dubbio, potete anche parlarmene in privato.