Lettere, lettere ovunque.

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con Mekura, Rio

10:50 Mekura:
  [tenda Mekura] Aveva un paio di cose da fare, un paio di messaggi da mandare. In realtà non aveva ancora ricevuto nessuna informazione ne da Yukio, ne da Furaya, ne da Kimi. Questo significa che i messaggi non sono stati consegnati. Poco male, non c'era nulla di realmente importante e che dovesse essere nascosto nel caso avessero letto quei messaggi, detto questo sono cose importanti per lei e non ricevere risposta le impone di spingere personalmente Indosso all'interno della sua tenda piegata in avanti su un tavolo da campo con accanto sulla destra una tazza di thè di seconda mano fumante una mano sulla fronte a sostenerla mentre l'altra continua a scrivere con la penna sulla carta, continuando a comporre il messaggio che le serviva inviare. Lo guarda mugugnando non troppo convinta, sollevandosi in piedi e guardandosi intorno, in particolare il simbolo della rondine che deve attaccare momentaneamente fuori dalla tenda. Si massaggia la schiena al livello dei fianchi, piegando indietro la schiena fino a farla scrocchiare per via della posizione tenuta fin ora e annoiata allunga la mano libera, la sinistra verso la tazza per dare un sorso veloce. Indosso la donna porta una canotta bianca ed un paio di pantaloni di cuoio nero satinato insieme ad un paio di stivali da combattimento. Sopra la canotta porta solo un kimono di lana chiuso mollemente alla vita, bianco con delle rifiniture cucite sulla schiena di scaglie di serpente stilizzate. Le maniche sono rigirate fino ai gomiti mostrando l'interno in seta viola e un paio di guanti ninja alle mani. Ha ancora un po' la faccia sfatta dal sonno e da una piccata espressione, condizione inevitabile della sua attuale inoperatività che sta cercando di risolvere come meglio può. Esce dalla tenda, con la tazza in mano e si guarda attorno assaporando la caratteristica umidità nell'aria del villaggio della nebbia. Si guarda attorno, per il campo, fronte corrucciata mitigata dal calore e dalla fragranza, seppure non sia delle migliori, del thé che consuma con regolari ma lente sorsate. [ch on]

10:53 Rio:
 Una mattina, come tutte le altre. Ormai le giornate sono scandite solo dal ripetersi delle medesime cose per il Genin. Sveglia, ronda, pranzo, ronda. Sporadiche le missioni. Ed eccolo aggirarsi per l’accampamento di Konoha. L’unico luogo che gli ricorda un minimo la sua dimora, non tanto per le caratteristiche, ma quanto per i volti che incrocia. Gli manca casa, inevitabile, seppur i nuovi avvenimenti nella sua vita lo hanno portato a capire quanto quell’attaccamento sia fittizio. Spesso si creano legami indissolubili, di attaccamento verso cose o persone solamente per le abitidini che si hanno. Ed il caso dell’Akari, che così tanto tempo ha passato a ripensare alla sua vecchia casa, ritrovandosi solo ora a capire quanto il sangue nelle sue vene sia distante da quel luogo. Eh già, il sangue Kokketsu, impiantatogli ora lo rende meno Konohano di quanto già si sentiva. Il Genin è un ragazzo di media altezza e corporatura esile, capelli castani come gli stessi occhi. Su di essi sono ben distinguibili gli occhiali da vista, posizionati ove è più consono. Il busto è coperto da una maglia bianca sottostante ad un giacchetto smanicato di colore blu. Del medesimo colore i pantaloni che si stringono intorno alla vita tramite una cinta, nera a cui si aggancia la tasca porta oggetti. Le altre due, tramite un cinturino, sono poste intorno alle cosce. Una per lato. Il coprifronte penzola di fronte l’anca destra tenuto da un nodo ben saldo alla cinta. Non proferisce parola, solitario si muove lentamente tra i tendoni dell’accampamento, sguardo vigile a squadrare ogni volto che incrocia. Avvolto nell’abitudinaria noia di un’abitudinaria ronda. [Equip. coscia sx: Shuriken (x2); Kunai (x2); Fuuda (x2) con tronchetto da sostituzione(x2) su cui incollate 2 carte bomba (x4) già attive; Equip. coscia dx: Fumogeno (x2); Carta bomba(x4); Fuuda (x2) con sigillato (1|Veleno Inibente)(2| Veleno composto speciale) (Chakra per liberarli: 0,5) Tasca portaoggetti: Filo di Nylon conduttore (x1) con attaccata carta bomba (x1); Tonico recupero Chakra (x1); Tonico curativo (x1); Tonico recupero Chakra speciale (x2); Fuuda libero (x2); Pennello e inchiostro]

11:08 Mekura:
  [tenda Mekura] TOrnando dentro, lascia la tazza sul tavolo, si avvicina al letto e afferra quello che sembra un semplice panchetto di legno, poi uscendo dalla tenda se lo appoggia fuori andando poi a sistemare il set di scrittura su tale panchetto. Così, afferrando un vello che usava come isolante per la terra lo appoggia a terra vicino a tale panco e successivamente come "seduta" a quello sdraio improvvisato vi appoggia un sacco gonfio e abbastanza comodo dove poter appoggiare le schiena tanto che una volta seduta contro questo si accomoda agitando le spalle ed i fianchi così da creare un solco e portandosi il panchetto sui fianchi continua a scrivere comodamente, gambe distese ed incrociate e testa piegata verso il foglio con poco interesse per quello che le succede attorno a lei. Continua a scrivere rapidamente, con una calligrafia comprensibile ma dura, quasi grezza e con la punta che solca la carta, un controsenso considerando che è Hyuga e come tale da questi ci si aspetta delicatezza in ogni loro aspetto, pregiudizioso o meno è quello che si percepisce a pelle quando si guarda il loro aspetto e Mekura in questo non è da meno: ha tutte le caratteristiche ed i colori Hyuga, seppure con una certa durezza nello sguardo e nei lineamenti spigolosi ma aggraziati e piacevoli alla vista. QUesta è una delle rare occasioni in cui ultimamente non si vede con il trucco addosso, ma si era appena svegliata del resto. finendo una lettera la appoggia di lato, chiudendola e lasciandola in un punto dove non potesse bagnarsi, poi passerebbe al secondo messaggio. Il mondo attorno a lei, intanto continua ad andare avanti come al solito, i genin che fanno una ronda dopo l'altra, missioni, c'è tanto movimento, così tanto da fare...eppure così poco di concreto verso questa minaccia. Ma può solo parlare per lei. <Alla onorevole Furaya, mi accingo a richiedere il permesso di richiedere un trasporto di materiali da Konoha a Kiri per l'alleanza tra pellami, cuoio e strumenti per la riparazione di oggetti/armature, inoltre richiedo la possibilità di esercitare la professione all'interno del campo e ad una collaborazione con gli altri artigiani per fare si che vi siano sempre un certo quantitativo di equipaggiamento minimo per i ninja nel campo oltre che ad un gratuito sistema di riparazioni...> e continua boffocchiando a voce un poco più alta del normale per rileggere quello che sta scrivendo e caso mai, correggere gli errori nella lettera. [ch on]

11:14 Rio:
 Le leve inferiori s’alternano in quel flebile passo che riecheggia in un rumore metallico dato dalle movenze del coprifronte. L’inerzia, infatti, lo porta inevitabilmente a sbattere contro la tasca porta kunai/shuriken sulla coscia destra. Ed ecco che ogni passo viene sottolineato da quel suono. Non se ne cura il Genin, assorto nei suoi pensieri. Le mani sono rifugiate all’interno delle tasche, con i gomiti sporgenti dietro il busto in una lieve flessione. Lo sguardo muove, cadenzato, da un lato all’altro < mh ? > aggrotta la fronte nell’avvedersi di una figura non troppo distante da lui. Una donna, mora che si appresa a crearsi un piccolo nido di scrittura al di fuori di una tenda. Gli occhi si fessurizzano dietro le lenti da vista nel cercare di riconoscere le fattezze e i lineamenti tra quella fottuta nebbia. L’avvicinarsi, nel frattempo, lo dovrebbe portare ad una distanza tale da poterla scorgere nettamente. E’ indubbiamente lei. La sua fama la precede, d’altronde. Mekura, Hyuga. Ed è proprio questo che lo fa sentire a casa, l’avvedersi di volti associabili a quelle storie sentite fin da quando era piccolo < hey > un cenno della testa accompagnerebbe quella parola. Non s’aspetta di essere riconosciuto < lei è Mekura Hyuga !! > dice estraendo la mandritta e portando l’indice verso di lei. Non è tipo, l’Akari, da disturbare e superare quei limiti oltre cui sarebbe invadente. Infatti il tono utilizzato sarebbe basso e non troppo disturbante. Tuttavia la noia della ronda lo porta a cercare distrazioni. Il suo camminare cesserebbe, fermandosi a due, tre, metri circa da ove è seduta la Hyuga. [Equip: lo stesso]

11:31 Mekura:
  [tenda Mekura] Quando si sente gridare il suo nome, praticamente solleva lo sguardo per ritrovarsi di fronte la mano di un genin rimanendo interdetta come se fosse l'ultima cosa che si aspettasse oggi. Quasi non sa come reagire poi scuotendo il capo solleva a sua volta la mano destra, dopo aver appoggiato la penna sul ripiano e scivola via dalla sua postazione improvvisata, rimettendosi in piedi e avvicinandosi al ragazzo in questione, un po' anonimo in effetti. <hem si piacere> non sarebbe neppure la prima volta che un denshi o un genin la fermano per chiedere consiglio o lezioni, cosa che purtroppo non può dare in questo momento. Lo fissa un po' stringendogli la mano, se Rio glielo avesse permesso ancora e piegando la testa solleva lo sguardo al livello degli occhi del ragazzo <molto piacere, con chi sto parlando?> chiede con gentilezza e formalità mentre guarda verso la tenda alle sue spalle. <guarda, so che è un po' rude come richiesta, ma se sei qui per chiedermi delle lezioni o dei consigli purtroppo non posso aiutarti al momento> insomma mette già le mani avanti <avrei dei lavori da fare, piuttosto urgenti in effetti, ma potrei liberarmi tra un paio di ore> lo dice un po' a macchina, come se dovesse ripetere quotidianamente quei discorsi ed è diventata un po' una forma preimpostata di discorso, quasi come se fosse in completo pilota automatico della quale non se ne accorgerebbe subito neppure lei. Poi dallo sguardo spendo, finalmente, si illmina qualcosa negli occhi e con la mano libera, imbarazzata va a massaggiarsi le tempie. <...scusami. sono appena sveglia e non sono proprio al massimo delle mie facoltà> da un colpo di tosse coperto dalla mano ovviamente e continua <sto dando per scontato che ti serva qualcosa, magari sei solo di passaggio> sorride cercando di nascondere l'imbarazzo <ma se può essere una scusante, sono dietro ad aprire una possibile tenda per la riparazione di oggetti in cuoio, armature, pelli qui per l'alleanza e la richiesta formale mi sta prendendo un po' di tempo e tenendo impegnati i miei pensieri> [ch on]

11:41 Rio:
 La Hyuga sembra molto indaffarata e lo comunica tempestivamente al Genin. Quest’ultimo non fa caso alla modalità e tanto meno a quanto potrebbe sembrare scortese. Non se ne cura minimamente, anzi. Il suo carattere infatti è particolare < mh > annuisce mentre ascolta con attenzione il dire dell’altra. La mandritta viene stretta e a tempo debito sottratta, riportandosi nella medesima tasca. < Piacere mio, sono Rio, Rio Akari. > si presenta, tralasciando quel secondo cognome. Quasi lo dimentica, essendo acquisito recentemente. Deve farci ancora l’abitudine < oh nono, non si preoccupi, ero qui di passaggio > sibila, facendo comparire un sorriso di convenienza < anzi, se vuole le posso dare una mano. Sono immerso nella noia questa mattina. Ho appena finito la ronda > bugia. Questi doveri da shinobi, così abitudinari quanto li odia. Non è la prima volta che in pieno turno ricerca altro da fare < non cerco alcuna lezione e le confesso che ora che me lo dice non mi dispiacerebbe riceverne da lei, ma le giuro che non era questo il motivo per disturbarla > confessa sincero estraendo la mandritta dalla tasca e portandola dietro la nuca a massaggiarla in un segno, di timidezza, quasi < non si scusi, non deve. Le ripeto, se ha bisogno di qualcosa chieda pure > fa spallucce, sostando alla medesima distanza precedente < di questi tempi ha avuto un’ottima idea > conclude, sostando e sigillando ambedue le labbra. Una contro l’altra. [Equip: lo stesso]

12:09 Mekura:
  [tenda Mekura] <Bene Rio Akari> ripete la donna con un sorriso sottile facendo cenno con la sinistra verso la tenda nel caso volesse accomodarsi. Sente anche quello che ha da dire e addirittura si propone di aiutarla dato che ha finito la ronda. <come stanno andando le missioni? e le ronde? lei mie sono piuttosto tranquille > fin troppo, non le piace questa calma apparente, non le piace come si è comportato il Mizukage verso Furaya, non le piacciono molte cose per come sta andando questa guerra. <no, non penso di avere bisogno al momento, magari se e quando arriveranno i miei strumenti avrò bisogno di persone che mi aiutino a trasportarli, ma per ora il mio lavoro non richiede altro se non le mie mani> però schiocca la lingua, piega la testa di lato e aggiunge <però è anche vero che ultimamente sono un po' dissocita dalle missioni, francamente, so davvero poco di quello che sta accadendo e delle informazioni condivise con Kusa. Sei genin vero? in quanto genin come va la collaborazione con gli altri genin di Kusa?> domanda la donna mentre facendo qualche passo tornerebbe verso l'entrata della tenda scostandola, poi si gira verso Rio di nuovo <lo vuoi del thé? è appena fatto, la qualità lascia a desiderare ma si fa di necessità virtù> Aspetta che questo le parli, le dica di si o di no e poi si adeguerebbe alle richieste. <come ho detto si fa di necessità virtù> afferma sollevando le spalle <in realtà ci ho messo anche troppo: ero concentrata verso l'idea che in questa guerra sono una Kunoichi, ma in verità io ho altre virtù e talenti che possono essere utili alla alleanza> afferma allargando il sorriso, in modo molto più gioviale rispetto a prima <ed è questo quello che dovremmo fare in questa guerra: se fossimo solo degli strumenti ci adegueremo a fare solo un compito preciso come formiche, quando in realtà questa guerra deve essere anche la dimostrazione di una individualità personale, di una personale collaborazione e aiuto e importanza verso l'altro> sospira <in questo modo, non importa se sei denshi, genin o kage, l'importante è che la tua unicità ha valore e della quale non possiamo fare a meno> discorsi filosofici a stecca insomma e tanti bei propositi da una che in fin dei conti si sente tanto una bestia quanto un'arma alla fine dei giochi. [ch on]

12:20 Rio:
 Le iridi vengono mosse, seppur velate dalle lenti da vista, dall’alto verso il basso nel tentativo di squadrare l’altra figura. Permane fisso sul volto e quegli occhi, così particolari, seppur restando ben attento a non sembrare eccessivamente invasivo e strambo in quel fissarla. Non ci tiene ad essere pazzo, più di quanto già lo sia realmente. Quel suo lato che viene fuori in situazioni di pericolo e combattimento. Quell’aspetto demoniaco e mefistofelico che libera solo quando ne ha realmente bisogno. Ma questa è tutt’altra storia. Ora siamo in un momento di tranquillità, nell’accampamento di Konoha e senza quel semi dio a seccarli. < le missioni devo dire bene, fin troppo bene > sottolinea proprio quel fatto che sono forse troppo tranquille per essere in guerra < oh certo, se ne avrà bisogno non si faccia scrupoli. Questa proposta di aiuto non è assolutamente valida solo per adesso, ma anche in futuro. Anche per semplici trasporti come sta dicendo lei> sorride, affiancando quel proferire. < si certo lo voglio il the > dice portandosi verso l’entrata di quella tenda, seguendo la stessa Hyuga. Cercava distrazioni, l’Akari, qualcosa che lo facesse uscire da quella noiosa ronda ed eccola trovata in un semplice the e una semplice conversazione. < comunque con i Genin di Kusa mi trovo abbastanza bene devo dire, la collaborazione all’inizio non è stata semplice, ma quando poi le cose si fanno rischiose essere un Ninja ti porta a collaborare inevitabilmente > bofonchia cercando di rispondere quanto meglio alle domande poste. I Genin di Kusa sono particolare, si sa, ma non se ne cura o non vi fa molto caso il Konohano essendo molto particolare anche lui. Poi ascolterebbe con molta attenzione quel dire dell’altra. Ne rimane attratto, l’attenzione viene completamente catturata dalla Jonin . Una risata, fievole gli scapperebbe nell’ascoltarla < vede Mekura, aveva detto che non aveva tempo impartire lezioni .. > sopprimerebbe solo ora quella risata < ma me ne sta dando una inconsapevolmente. Quello che sta dicendo è vero, ogni pregio, ogni capacità di chiunque di questi tempi andrebbe messo al servizio dell’Allenza > confessa. La saggezza della Hyuga viene fuori anche da semplici discorsi. La sua esperienza. Trapela conoscenza da ogni poro. Ed il Genin lì, ingenuo e inesperto ascolta ora con molta attenzione. Che fortuna averla trovata questa mattina. [Equip: lo stesso]

12:34 Mekura:
  [tenda Mekura] Va a prendere una tazza di riserva, una pulita che possa dare a Rio, poi afferra il pentolino d'acqua calda e la versa nella tazza insieme a delle foglie di thé macinate e messe all'interno di un filtro di carta. <dagli un paio di minuti> e poi glielo consegna andando, un po' abitudine, un po' perché ci sono "ospiti" nella tenda a rimettere a posto quel poco che era in disordine. <tieni conto che il paese dell'erba è una nazione molto più inclusiva rispetto alla nostra, non tanto per carattere ma per via della loro scelta in passato di accogliere altre nazioni più piccole al loro interno, questo ha portato ad una mescolanza di culture e modi di pensare differenti rispetto a Konoha, non è un bene o un male in se, è solo un certo approccio alla vita che va rispettato e compreso anche se alcune volte può essere pesante> solleva le spalle guardando poi Rio di sfuggita mentre continua a sistemare. <ma è un bene che vi troviate bene...ci manca solo che ci siano delle discussioni anche con Kusa> già, con quello che è successo in quella missione D. <comunque, dici fin troppo bene? mi puoi fare un esempio?> chiede la donna in modo da sapere di più su tale frangente date le sue attuali preoccupazioni riguardo a questo fantomatico DIo <hai avuto modo nelle tue missioni di incontrare il nemico?> chiede per curiosità per vedere se quel ragazzo, semmai sia sceso in campo, di darle qualcosa su cui lavorare in più. Ormai vale tutto. Quando sente le successive parole le viene da ridere, divertita, incrocia le braccia e scuote la testa <non farci caso, sono i primi segnali di senilità, in quanto sono una vecchia Kunoichi che sente il bisogno spasmodico di parlare senza rendersene conto. Oggi la lezione magari può piacere, ma domani, chissà, me ne uscirò fuori con un classico ed inevitabile "non ci sono più i denshi di una volta" > continua a ridacchiare con le labbra strette mentre afferra da fuori il foglio piegato e lo ripone vicino ad un sigillo per la ceralacca. Accende un fuoco, un lume e lo lascia scaldare. <ma se vuoi cerco sempre allievi per questo lavoro, sei interessato ad un po' di....lavori in pelle?> è un accenno di battuta il suo, quasi citazionista. [ch on]

12:47 Rio:
 Le mani vengono portate ad afferrare quella tazza. I palmi l’avvolgerebbero in ambedue le parti < grazie Mekura .. > sibila iniziando a soffiare lievemente verso il liquido. Farebbe ora qualche passo verso un ripiano ove poserebbe cauto quella tazza. Lo sguardo seguirebbe l’altra nel suo sistemare, non necessario per lui. Se solo vedesse la sua di tenda in che condizioni è . Lasciamo stare. < beh vede .. > sibila mentre porta la mano destra a rifugiarsi dentro la medesima tasca < non ho tutta questa esperienza sul campo. Ho fatto un paio di missioni. E non l’ho ancora incontrato … > lascia intendere di chi parli. Sicuro che l’altra capisca < ma ho diversi colleghi che hanno avuto modo .. > riporta la memoria alle diverse conversazioni avute in momenti morti come questo che sta appena vivendo < sarò un folle, ma li invidio .. > confessa. Sincero. Quanto vorrebbe misurarsi con quell’entità. Sarà pazzo ma è pur sempre un Ninja. Lo spirito combattivo, lo spirito di confronto è ben vivo in lui. Sa bene il rischio, ma sentire sempre parlare per racconti altrui non fa altro che alimentare la sua curiosità. Un occhio, celere, verrebbe direzionato alla tazza, mentre la mano sinistra vi si poggerebbe con il dorso. Nel tentativo di percepire la sua temperatura < non scherzi, la starei ad ascoltare comunque. Ha così tanta esperienza sul campo che potrei imparare così tanto da lei > sibila, mentre la mano sinistra volgendosi con il palmo verso la tazza, afferrerebbe quest’ultima e con fare alquanto lento l’avvicinerebbe alla bocca. Un ulteriore soffio per diminuire la temperatura verrebbe riversato verso il liquido < hahahahah > una lieve risata uscirebbe alla battuta dell’altra per poi sorseggiare una piccola quantità di quel the < buono > proferirebbe dopo aver deglutito < lei ha avuto modo di incontrarlo ? > chiede, riferendosi al fantomatico dio. [Equip: lo stesso]

13:01 Mekura:
  [tenda Mekura] <prego> è sempre formale nei modi di fare, quanto meno quando deve essere gentile. <meglio così infondo> commenta la donna sul fatto che Rio non lo abbia ancora incontrato, poi lo guarda e sospirando le esce fuori un amaro <ti posso capire> anche lei vuole rivedere quel Dio, deve sapere e conoscere di più, come combatte, come si comporta, come agisce. <ne avete mai parlato tu e i tuoi colleghi? non vi scambiate possibili informazioni?> domanda verso Rio per curiosità tenendo sempre le braccia incrociate e in ascolto sulla faccenda. Glissa sul insegnare da lei e sulla fiducia che le viene data ultimamente abbassa lo sguardo per un attimo, ma solo un attimo prima di rispondere alla domanda successiva <si, sull'isola> fa una breve sintesi prima di continuare le spiegazione. <ho avuto modo di conoscerlo, non sono scesa in uno scontro, l'ho affrontato su un piano più...verbale> c'erano i suoi bambini li, denshi e altre persone, sicuramente: attaccare qualcuno significa mettere in conto che nella linea di tiro di entrambe le parti ci siano persone che non possono difendersi. <è una persona molto potente, consapevole di esserlo, molto arrogante e distruttivo: ha una idea prestabilità e netta su di noi, ci considera dei ladri di chakra e che il chakra tornerà a lui> lo guarda di nuovo mugugnando appena <non a lui, ma al suo popolo> perché ha parlato di altri come lui. <quindi, voglio capire da dove deriva questa arroganza. Dal suo ego? è un pazzo con manie di grandezza? manca sempre in queste considerazioni la domanda, il motivo per la quale desidera il chakra. L'ego e la pazzia non sono abbastanza prove per dimostrare gli intenti di una persona, c'è sempre una motivazione alla base a prescindere da come si agisce> spiega la donna in full poliziotta come lo era un tempo. <comunque, ho provato a scucirlo dalla bocca, ma non ci sono riuscita, dovrò studiare su altri fronti se voglio scoprire altro> [ch on]

13:10 Rio:
 Continua a soffiare alternativamente e dirigendo in maniera circolare quel flusso verso il the. Ormai la temperatura si è mitigata quindi lo sorseggia, seppur in piccoli sorsi < beh vede > sibila scostando la tazza dalle labbra < l’unica informazione che ho è che ultimamente si palesa con diverse copie di se stesso. Ma nient’altro > abbassa la testa come a volersi scusare delle poche informazioni in suo possesso. D’altronde è un Genin, alquanto novello. E decisamente inesperto < ah si ? > replica, ascoltando con attenzione il suo racconto riguardo l’incontro che ha avuto con il dio. Ascolta attento, recependo e sentendo all’interno del suo stomaco un gonfiarsi. Si gonfia di voglia d’incontrarlo. Quei racconti hanno solamente quest’effetto sul Kokketsu. Combattivo più che mai < è un pazzo da come mi dice. Ma già il definirsi un dio la dice così lunga su con chi abbiamo a che fare > sentenzia, al termine del suo racconto. La tazza verrebbe riportata vicine alle labbra che schiudendosi lascerebbe libero accesso al thè. Sorseggiandolo < ma non doveva scrivere delle lettere? Non vorrei farle perdere tempo Mekura !! > sibila notando che l’altra è ormai inoltrata a pieno nella conversazione con il Genin. Non vuole essere d’intralcio, quest’oggi. La mandritta si porterebbe fuori dalla tasca per posarsi, in una flessione del gomito, dietro la nuca. Scuotendo il cuoio capelluto in quella zona e mostrando in volto un sorriso che trapela il suo sentirsi d’intralcio. [Equip: lo stesso]

13:30 Mekura:
  [tenda Mekura] <più che da quello che ha detto, direi da quello che ha visto. La sua quantità di chakra è....interessante per minimizzare> afferma la donna seriamente. ripendendo a quello che ha detto Rio. <si dovevo, ma questo non significa che mi sei d'intralcio, tutt'altro mi hai detto delle cose interessanti, ti dispiacerebbe passarmi la carta fuori dalla tenda? così intanto continuo. Scosta la sedia del tavolo spostandola di lato e intanto ne afferra un'altra aprendola mettendocisi a sedere sopra per poi trascinarla verso il tavolo. Una volta che il cero fosse caldo, vi avvicina lo stampo di ceralacca per poi farlo gocciolare sulla carta chiusa in abbondante quantità. Afferra il suo sigillo e poi lo preme contro la carta, lasciandolo li per diverso tempo con la pressione della mano e poi distacca la presa lasciando però il sigillo li. Si massaggia la fronte rimanendo in silenzio a pensare un po' tra se e se per poi borbottare qualcosa <copie> allunga la mano verso un tacquino e inizia a scrivere sopra questo dettaglio <copie> lo ripete corrugando la fronte. <lui manda delle copie di se stesso in battaglia? e quelle copie hanno abbastanza chakra per sostenere una missione...> perché no? le verrebbe quasi da domandarsi se le sue di copie non potessero sostenere una missione c ad esempio, da sole, però le sembra strano, le sole volte che ha lasciato delle copie a se stesse è per mandare messaggi, per proteggere persone mentre era presente, non certo per fare delle missioni. Ci sono troppe variabili da tenere conto anche per delle semplici missioni. La donna mugugna stringendo i denti. [ch on]

13:46 Rio:
 Sembra che il Kokketsu riesca a dare delle informazioni interessanti alla Hyuga < oh si certo, vado > la mano sinistra si abbassa a poggiare la tazza su quel ripiano precedentemente utilizzato per lo stesso scopo. Con fare lento si dirige l’esterno. La stessa mano afferra quanto richiesto da Mekura, per poi riportarsi rapidamente all’interno ed avvicinarsi alla postazione ove lei nel frattempo si siede < tieni, te le lascio qui > sibila mentre le poggia in un angolo del tavolo < non ho informazioni così dettagliate purtroppo. Come le ho già detto le parlo solo per ‘sentito dire’. Potrebbero anche essere notizie false o comunque che ho interpretato male > confessa. Lui ha riferito ma non l’avvisa sul non fidarsi troppo. D’altronde si sa che nel passaparola molto spesso vi sono fraintendimenti. Le leve inferiori ora darebbero inizio a dei piccoli passi verso la tazza, nel luogo ove l’ha lascia precedentemente. Qui l’afferrerebbe per riportarla, ancora una volta, alle labbra per farne un paio di sorseggiate < comunque le prometto che quando avrò maggiori informazioni gliele verrò a dire subito. Appena lo incontrerò o ne sentirò ancora parlare. Glielo devo .. > sogghigna alzando la tazza con la mano come a farle capire che sarebbe il pegno da pagare in cambio di quel the offertogli. Il sorriso rimarrebbe lì sul volto mentre la osserverebbe, indaffarata con quelle lettere. [Equip: lo stesso]

14:17 Mekura:
  [tenda Mekura] <intanto è qualcosa> afferma la donna cercando di prendere quanto meno delle voci, smentibili o meno, ma intanto è già qualcosa e vuole lavorarci su. <parlerò anche con gli altri ninja, per saperne di più> dovrà fare altre ricerche, del resto è solo all'inizio di questo immenso viaggio. Continua a scrivere senza preoccuparsi che Rio leggesse: in questo caso sta scrivendo ad un certo Juusan Kagura Hyuga, per chiedergli di usare il suo tempo sempre ammesso che non fosse in prima fila a combattere qui, per cercare delle informazioni tra gli Hyuga per quanto riguarda Hamura e la sua famiglia, fin anche quello che riguarda alla dea coniglio Kagura, del resto se vogliono avere delle informazioni sul fatto che questo individuo possa essere realmente quello che lei sospetti sia, la migliore fonte di informazioni ce l'ha il clan Hyuga stesso. C'è un motivo per la quale non parla direttamente con Kaori. Il primo è che in quella lettera vi sarebbe anche un messaggio personale, secondo, Kaori è qui presente, sa perfettamente che è in misione a sua volta e non vuole disturbare senza prima avere delle prove, terzo, era il vecchio capo clan, ha più contatti con i vecchi e sicuramente ha avuto più tempo per studiare la storia del clan, è un modo come un'altro per renderli partecipi a questa guerra. quattro e non meno importante, chiede nella lettera di inviare le informazioni sia a lei che a Kaori, l'unica cosa che vuole è scavalcarla ma allo stesso tempo ha bisogno di prendere in mano lo scopo del perché sia qui. Continua a scrivere rapidamente e altrettanto rapidamente chiude la lettera e la fissa con la ceralacca. <apprezzo molto Rio, ma vorrei che oltre a questo faceste una cosa molto importante> afferma lad onna fissandolo <è importante la condivisione delle informazioni corrette e la ricerca di informazioni sbagliate, basta solo una informazione fuori posto e sbagliata per scatenare il panico tra le file, per questo è necessario che voi genin condividiate le informazioni che avete riscontrato nelle missioni ed unirle insieme...anzi, perché non facciamo in questo modo?> afferma la donna sollevandosi in piedi mentre va a cercare tra i suoi averi un'altro libretto rivestito in pelle, con il marchio di fabbrica una rondine sulla copertina, in rilievo.Glielo porge tenendolo tra le dita della mano sinistra <Rio, te la sentiresti di raccogliere tutte le informazioni riguardo alle missioni svolte? fare un resoconto, prendendo le testimonianze degli altri di Konoha e Kusa?> chiede la donna sollevando un sopracciglio mentre parla <collaborare è vitale, anche e forse in particolar modo da basso> [ch on]

14:17 Mekura:
  [tenda Mekura] <intanto è qualcosa> afferma la donna cercando di prendere quanto meno delle voci, smentibili o meno, ma intanto è già qualcosa e vuole lavorarci su. <parlerò anche con gli altri ninja, per saperne di più> dovrà fare altre ricerche, del resto è solo all'inizio di questo immenso viaggio. Continua a scrivere senza preoccuparsi che Rio leggesse: in questo caso sta scrivendo ad un certo Juusan Kagura Hyuga, per chiedergli di usare il suo tempo sempre ammesso che non fosse in prima fila a combattere qui, per cercare delle informazioni tra gli Hyuga per quanto riguarda Hamura e la sua famiglia, fin anche quello che riguarda alla dea coniglio Kagura, del resto se vogliono avere delle informazioni sul fatto che questo individuo possa essere realmente quello che lei sospetti sia, la migliore fonte di informazioni ce l'ha il clan Hyuga stesso. C'è un motivo per la quale non parla direttamente con Kaori. Il primo è che in quella lettera vi sarebbe anche un messaggio personale, secondo, Kaori è qui presente, sa perfettamente che è in misione a sua volta e non vuole disturbare senza prima avere delle prove, terzo, era il vecchio capo clan, ha più contatti con i vecchi e sicuramente ha avuto più tempo per studiare la storia del clan, è un modo come un'altro per renderli partecipi a questa guerra. quattro e non meno importante, chiede nella lettera di inviare le informazioni sia a lei che a Kaori, l'unica cosa che vuole è scavalcarla ma allo stesso tempo ha bisogno di prendere in mano lo scopo del perché sia qui. Continua a scrivere rapidamente e altrettanto rapidamente chiude la lettera e la fissa con la ceralacca. <apprezzo molto Rio, ma vorrei che oltre a questo faceste una cosa molto importante> afferma lad onna fissandolo <è importante la condivisione delle informazioni corrette e la ricerca di informazioni sbagliate, basta solo una informazione fuori posto e sbagliata per scatenare il panico tra le file, per questo è necessario che voi genin condividiate le informazioni che avete riscontrato nelle missioni ed unirle insieme...anzi, perché non facciamo in questo modo?> afferma la donna sollevandosi in piedi mentre va a cercare tra i suoi averi un'altro libretto rivestito in pelle, con il marchio di fabbrica una rondine sulla copertina, in rilievo.Glielo porge tenendolo tra le dita della mano sinistra <Rio, te la sentiresti di raccogliere tutte le informazioni riguardo alle missioni svolte? fare un resoconto, prendendo le testimonianze degli altri di Konoha e Kusa?> chiede la donna sollevando un sopracciglio mentre parla <collaborare è vitale, anche e forse in particolar modo da basso> [ch on]

14:27 Rio:
 La mano sinistra s’alterna nell’inclinare periodicamente quella tazza di the ormai giunta al termine. Farebbe quindi un ultimo sorso, deglutendolo ed assaporandolo al massimo < aaah, ci voleva proprio!! > sogghigna, riposandola definitivamente sul tavolo. Non legge Rio, non è tipo da farsi gli affari altrui. Curioso, ma anche discreto. Gli occhi non cadano neanche per un attimo su quelle lettere. Non gli interessano e dunque non spreca movimenti inutili. Seppur sarebbero minimi. < mh? > ascolta, poi, con estrema attenzione quello che le dice Mekura. Gli occhi, sta volta si portano ben precisi verso gli stessi dell’altra. Il discorso si fa serio. Le sta affidando un compito che all’apparenza sembrerebbe banale ma ragionandoci meglio potrebbe avere un ruolo cruciale nello svolgimento di questa guerra. Non ci pensa due volte il Genin, le labbra si schiudono e la lingua schiocca sul palato per poi danzare nella formulazione di quelle parole proferite < certo Mekura, sarei onorato di svolgere questo ruolo > la mano sinistra si allungherebbe ad afferrare quel taccuino con la rondine sulla copertina. Pollice sopra e indice sotto si serrerebbero tenendolo tra le due e portandolo all’interno della tasca del giacchetto ch’indossa < Raccoglierò quante più informazioni possibili e le farò rapporto quanto prima Mekura. Non si preoccupi> sibila deciso. D’altronde è un compito facilmente svolgibile e con il carattere del Genin potrebbe essere svolto anche celermente. E soprattutto potrebbe essere un modo per raggiungere le grazie della stessa Hyuga ed eventuali insegnamenti. Tutto si aspettava quest’oggi il Kokketsu tranne che trovarsi in questa situazione. [Equip: lo stesso]

14:46 Mekura:
  [tenda Mekura] Sorride quando questo le fa un cenno positivo accettando quell'incarico. <non è niente di ufficiale, quindi devi dare priorità alle tue mansioni ordinarie ricorda che sei agli ordini dell'Hokage, io sono solo una Jounin che chiede una collaborazione e semmai qualcuno in alto ti chiedesse come mai stai facendo domande non metterti nei guai, me la vedrò io, fai il mio nome ok?> porta le mani ai fianchi piegando la testa di lato, per poi prendere le lettere chiuse e legarle insieme con del filo di spago tranne alcune. Lo incrocia al centro e poi fai un nodo e con un kunai li accanto taglierebbe l'eccesso e piegandosi di lato va a prendere un Fuuda. Va a scrivere un ultimo messaggio rapido, ma questo non lo chiude con i sigilli, ma piuttosto all'interno di una busta indirizzato alla sua residenza sull'isola. Lascia la busta aperta e poi va a prendere il fuuda per poggiarlo accanto al blocco di lettere che ha scritto, piuttosto massiccio alla vista. A questo punto portando le mani uno sulla pila di lettere e uno sul kanji del fuuda, concentrerebbe una discreta quantità di chakra verso le mani facendo in modo di rilasciarlo verso l'esterno da entrambe le parti così da diventare una sorta di ponte tra i due oggetti cercando in questo modo di attivare il sigillo e di conseguenza inglobare al suo interno la pila di documenti chiusi insieme cercando di inserire all'interno di questo una modica quantità di chakra, in modo tale da proteggere i documenti da una lettura da parte di qualcuno indesiderato. Non è molto ma chiunque volesse leggerlo sarebbe costretto a dover usare una considerevole parte del proprio chakra. Se tutto fosse andato correttamente la donna vedrebbe la pila di carta sparire in un *puff*. Infila il fuuda all'interno della busta e la chiude sigillandola andando poi a scrivere gli ultimi dettagli. <bene, ora devo andare a spedirla, vuoi seguirmi?> chiederebbe la donna leggermente affaticata dalla perdita improvvisa di una notevole quantità di chakra in un solo momento. Aspetta la risposta di Rio e poi si incamminerebbe fuori dalla tenda, preoccupata, ma fiduciosa verso quello che sta facendo. [fontamenti Fuunjutsu (uso su sigillo 80 ch tot - end]

14:58 Rio:
 Una mattinata alquanto stravagante ma il Kokketsu decisamente fruttifera. Il taccuino affidatogli è ben al sicuro dentro la tasca del giubbotto all’altezza del petto. < va bene Mekura > annuisce muovendo il capo. Meglio non gli poteva andare, d’altronde. La Hyuga si prenderà anche le dirette responsabilità il che non è alquanto scontato in quel mondo di Ninja ma di ninja mercenari. Di questi tempi, molto si tirerebbero indietro ma la Hyuga si dimostra con sani principi. Questi ancora sconosciuti al Genin, ma avrà modo di impararla almeno teoricamente. Poi starà a lui decidere se farli suoi o prendere un’altra strada. La osserva attentamente nell’applicazione del sigillo, curioso. Lo stesso Akari è un appassionato di quell’arte e nelle sue modiche capacità vi si destreggia in sigilli di minore potenza. La vede anche visibilmente stanca, ma non si pronuncia. Non è tipo da dare così tanta confidenza ad un primo incontro. < Oh sì, la accompagno così mi spiega se ha delle richieste particolari oppure ho carta bianca nella ricerca .. > dice seguendola verso l’esterno della tenda. Raccoglierebbe così ulteriori informazioni riguardo quel compito che gli è stato affidato. Sarà un’occasione questa che non può lasciarsi andare il Kokketsu. Fino a poco tempo fa un Deshi della Foglia ed ora catapultato in quel mondo fatto di guerra. E la porta non è fatta solo di combattimenti, ma anche di informazioni. Quest’ultime molto spesso più preziose di qualsiasi strategia sul campo. E la Hyuga lo sa benissimo. [Equip: lo stesso] [End]

Mekura viene raggiunta da Rio mentre sta scrivendo delle lettere da mandare a diversa gente, ne nasce un piccolo discorso ove Mekura decide di consegnare a Rio uno taquino nel quale ha chiesto di fare un resoconto di quanto è successo nelle varie missioni, chiedendo in giro ai vari ninja/testimoni delle capacità del Dio e qualsiasi altra cosa possa essere interessante, intanto invia diverse lettere da mandare a differenti destinazioni.

-dentro la busta ci sono:

1 - la lettera stessa al Marito chiedendo dettagli su come stanno i bambini, come sta lui e di assicurarsi di mandare il resto delle lettere contenenti nel fuuda.

nel fuuda:

-una lettera indirizzata a Juusan Kagura Hyuga chiedendo come sta, se tutto va bene e se è possibile fargli un favore andando a cercare delle informazioni a Konoha (in particolare nello stesso archivio degli Hyuga) e di cercare tra questi degli anziani che sappiano di più sulla storia del passato degli Hyuga, su Hamura e su Kaguya (la dea coniglio) e le origini del byakugan.
Chiede inoltre di far collaborare Akane con loro per dargli tutte le informazioni che sono state raccolte negli anni con il cappuccio rosso su argomenti simili.
Infine chiede di mandare tutte questa raccolta di informazioni a Kaori ed a lei.
-una lettera da mandare ai suoi collaboratori per prepararli con le pratiche burocratiche con Kiri e di informarsi sui costi di spedizione di pellame e strumenti da portare alla tendopoli nel caso le fosse permesso lavorare come conciatore.

2.
Lettera sfusa a Furaya che chiede il permesso formale di poter adoperare una tenda per la riparazione di determinati oggetti e espone la possibilità di stringere contatti con altri artigiani/armieri tra Konoha/kusa e Kiri in modo da poter creare una temporanea cooperativa per garantire la riparazione degli equipaggiamenti e sostenere anche in questo modo l'economia del villaggio della nebbia.