Lo spettacolo della fame

Free

0
0
con Jikan

01:13 Jikan:
 Ora è da solo, in quella stanza, con qualche minuto a disposizione per impressionare e intrattenere quel clown. E tutto questo per un po' d'acqua e del cibo. Aveva già potuto intravedere il contenuto di quella stanza, ma ora ha più tempo per osservare tutto. La stanza è grande quanto la camera da letto di un bambino, a dire il vero non gli dispiacerebbe stare in quella stanza se solo non ci fosse un altro essere umano. Lui invece è stato costretto a dormire per terra, in quel marciume di polvere e sangue secco. Rimane per un attimo in piedi a guardare quel corpo legato e bendato: non sembra aver reagito alla sua entrata quindi presume che sia stato addormentato o qualcosa del genere. < Mi dispiace, ho fame. > Direbbe, con un tono di voce completamente alterato dalla maschera che suona quasi più freddo e metallico. Poggia i piedi sul tappeto bianco e prosegue, più avanti, raggiungendo l'armadio. Lo apre e nota alcuni completi eleganti, non da gentiluomo però, hanno l'eleganza stupida e malata di un clown. Li osserva, uno ad uno, provando a capire che uso potrebbe farne. Farli indossare all'uomo sarebbe troppo difficile dal momento che è legato. Considerando la tunica bianca sudata che porta da quasi due giorni, inizia a pensare che quegli abiti potrebbero essere più comodi. Perlomeno sono più puliti, più normali, un po' meno da prigioniero e magari potrebbero aiutarlo a inscenare meglio quello che vuole fare, apparendo più convincente. Prima, però, una modica quantità di chakra viene diretta verso la scapola sinistra. Le fibre attorno al cuore del Demone Fuuton iniziano ad agitarsi e a muoversi, stimolando quest'ultimo a fuoriuscire in un violento getto verso l'esterno. La maschera si è scucita e ora prende forma di un quadrupede fatto di fibre, con due ali improvvisate, alto 1 metro e lungo 2. È grande e, a giudicare dal becco posto di fronte, lo si può definire come un bizzarro volatile. Jikan ha intenzione di usare il Cucciolo di vento per essere più efficiente nelle preparazioni che deve fare. Mentre lui, per esempio, indossa uno di quei completi - che ricordiamo abbia deciso di farlo per essere più comodo, rispetto alla tunica - il demone può iniziare a lavorare sul corpo. Jikan, dunque, indossa uno di quei completi eleganti: un paio di ghette strette eleganti a strisce bianche e nere, salendo poi ci sono dei pantaloncini grigi con delle bretelle. Le bretelle arrivano fino sopra e vengono appoggiate sopra a una maglietta semplice bianca. Il colletto è largo e ondulato di colore bianco, che ricorda vagamente i vestiti francesi di epoca rinascimentale. Ci sono anche dei guanti e una cravatta in più, ma quelli li lascia da parte. Mentre mette via il resto dei vestiti si accorge di una spillatrice che cade verso il piano dell'armadio. Non sa ancora se la userà. [Innata Kuroi Sen'i I Descrittiva]

02:14 Jikan:
 Medita su ciò che vuole fare, su quale potrebbe essere il miglior modo per intrattenerla. A giudicare da quello che ha visto finora può pensare che gradisca uno stile macabro, che per lei ogni cosa grottesca sia divertente. Dopo aver indossato quel completo si volta e torna sulla scrivania: vede dei blocchi note, pennarelli e penne più un bisturi. I primi due sicuramente gli possono essere d'aiuto. Crede che, essendo loro tanto ossessionati da queste maschere, potrebbe avvicinarsi al loro senso d'umorismo creandone una da zero, magari disegnandola su un foglio di carta e poi trovando un modo per fargliela indossare. Non crede che il bisturi gli servirà... se proprio dovesse arrivare a fare qualcosa di violento, cosa che non si augura, allora potrebbe tranquillamente usare le fibre, che già sono abituate a penetrare nel molle tessuto della pelle. Si siede sulla sedia, strappa un foglio grande da uno dei blocchi e prende una penna nera, inizia a scarabocchiare qualcosa. Il Cucciolo di Vento, nel mentre, si solleva e si mette sopra al corpo dell'uomo. Un filamento fibroso viene allungato verso il volto di lui, per poi sfilare via la benda che gli copriva i due occhi. Si volta in quel momento, Jikan, d'altronde quel che fa il demone corrisponde alla sua volontà. Vede due iridi piccole e nere, probabilmente di una persona in preda al panico. Eppure fino a qualche attimo prima non sembrava dare segno di vita. Il prigioniero si è già dispiaciuto all'inizio, per il momento decide di tornare a fare quello che stava facendo. Per l'appunto: attualmente Jikan sta cercando di abbozzare un'espressione su quel foglio, un'espressione felice, simile a una di quelle che si potrebbe trovare sulla maschera dei clown. La penna nera viene usata per disegnare due cerchi irregolari, con due linee spesse e rimarcate che li attraversano. Dovrebbero essere delle iridi, un po' strane, come se fossero state lavate via dall'acqua. Poi una mezzaluna, un sorriso, con alcuni denti a quanto pare, irregolari e disegnati male. Le linee sono tremolanti, denotano inesperienza e imprecisione. < Non sono bravo a disegnare. > E si può chiaramente notare da questo tentativo di disegnare un'espressione felice su un foglio bianco. Sembra più un terrificante scarabocchio. < I denti non li faccio tutti, basta così. > Il disegno è incompleto, ma forse è proprio questo a donargli quella sua terrificante bellezza. Un'espressione felice, ma non di una classica felicità. Linee sbagliate, storte, inserite male tra di loro, che si allontanano dalla perfezione che può avere il genuino sorriso di un essere umano. Quello è un sorriso malato, quello che Jikan sta disegnando. Una volta terminata quella grottesca opera d'arte, prende il bisturi e inizia a tagliare la carta lasciando una forma ovale, tipica di una maschera. Anche il taglio è stato fatto male, ma a quel punto non c'è da aspettarsi perfezione o meticolosità da lui. < Andrà bene. > Dice lui, tornando a stare in piedi, sempre vicino alla scrivania, per poi mettere la maschera di carta appena realizzata in controluce. È imperfetta ma utilizzabile per quello che ha in mente. Le preparazioni, tuttavia, non sono ancora finite. [Innata Kuroi Sen'i I Descrittiva][Disegno di Jikan: https://i.imgur.com/uOgdEYK.png ]

12:26 Jikan:
 Continua a pensare a quello che potrà mangiare e bere una volta finito tutto ciò, sta già pregustando un eventuale pezzo di carne, piuttosto che dell'acqua fredda. Le sue papille gustative sono in fibrillazione. Prima si impegnava tanto per non pensarci, ma ora che ha la possibilità di ottenere qualcosa di commestibile non riesce a pensare ad altro. Ed è ciò che lo spinge a fare questa pazzia. Si avvicina al letto, camminando sopra al morbido tappeto bianco ancora una volta. In mano ha la maschera di carta appena realizzata e, con la sinistra, l'avvicina al volto sbendato e fa come per prendere le misure, si assicura di metterla centrale, in modo da coprire tutto il volto. < Farà male. > Eccome se quell'uomo sentirà dolore, perché Jikan ha intenzione di usare le sue fibre per cucire quella maschera. Mentre con entrambe le mani lui tiene la carta immobile sul viso di lui, il Demone Fuuton inizia ad allungare due filamenti fino a raggiungere la carta. Prima perforano, con un sottile buco, il tessuto della maschera improvvisata, successivamente proseguono di poco in basso, fino a penetrare all'interno della pelle di quel povero disgraziato. Urla, lui, inizia a dimenarsi e le sue pupille si fanno ancora più piccole. < Lo so... > Prova compassione, mentre lo sente urlare, al tempo stesso non può negare a sé stesso di voler mettere qualcosa di consistente sotto i denti. Inoltre se non c'è almeno un urlo, il tutto non risulterebbe credibile e poi... non è questo ciò che piace a quei clown? Lui almeno l'ha inteso in questo modo. Godono nel sentire quelle urla di dolore, probabilmente interpretandole come urla di gioia, forse provano a vedere felicità nella tristezza? Soddisfazione nella sofferenza? Ad ogni modo Jikan continua a cucire. Formerebbe 9 punti di sutura tramite le fibre, legando per bene quella maschera di carta al volto dell'uomo. Con il disegno fatto dal Kakuzu, che ora è diventato una maschera, viene riprodotto un patologico sorriso sul volto del corpo legato. < Bello. > Si sta impegnando, il ragazzo, per entrare nella loro ottica di bellezza, una bellezza brutta in poche parole, grottesca. A quel punto, si distanzia dal letto, e si avvicina al poster della banana. Lo osserva, giusto per qualche istante, riflettendo su quel che potrebbe fare con quest'ultimo. Non ci vuole molto prima che, immedesimandosi nello stupido umorismo di Nana, riesca a trovare un utilizzo per quella banana. Avrebbe presto ricreato uno di quei banali doppi sensi che tanto piace ai bambini appena entrati in pubertà. [Innata Kuroi Sen'i I Descrittiva]

12:54 Jikan:
 Stacca il poster dalla parete e compie giusto un paio di passi in dietro, avvicinandosi alle gambe dell'uomo. Appoggia il foglio sopra la parte inferiore del suo corpo, allineandolo il frutto con la zona pelvica. Si guarda attorno dunque, alla ricerca di qualcosa che possa aiutarlo a far aderire il poster al corpo del poveretto. Raccoglie dal piano dell'armadio la pinzatrice, pensava che non gli sarebbe servita ma in questo caso può essere comoda. Quindi pinza il poster da un lato, alle mutande dell'uomo, poi le altre due estremità vengono pinzate con il tessuto del letto. Essenzialmente ha usato quel poster di banana per creargli una minigonna aderente. Quest'aggiunta, rispetto a quelle fatte finora, è la più indolore. Ad ogni modo il Genin riprende a guardarsi attorno, mentre nella sua mente continua a ripetersi di avere fame, di voler addentare qualcosa di succoso e morbido, che lo possa saziare. Prende una cravatta da uno di quei completi, e la mette attorno al tipo, provando a legarla a modo suo, è la prima volta che ha di fronte a sé quelle terribili invenzioni tessili. Qualcosa di più semplice no? Perché ci vuole un addestramento per legare e stringere una cravatta? Ad ogni modo ora con lo sguardo passa in rassegna l'intera stanza, osservandola, prova a capire cosa manca. La preparazione è incompleta, secondo lui, quel che ha fatto non basta a garantirgli il successo. Perciò afferra un'altra cravatta e, questa volta, la lega attorno al collo del demone Kakuzu. Anche lui dev'essere un minimo presentabile. Dopodiché afferra un pennarello rosso e disegna delle occhiaie attorno agli occhi, altrimenti bianchi e vuoti, della maschera Fuuton. Non è finita lì però, adesso si avvicina nuovamente al corpo dell'uomo e prova a replicare il disegno che ha fatto sulla maschera, sul suo ventre. Per fare questo usa un pennarello nero, che crea un netto contrasto con la carnagione chiara della sua pelle. Maneggiare il corpo di qualcun'altro, soprattutto se non ti sta a cuore, è piuttosto schifoso, per fortuna lui finora non ha dovuto toccarlo fisicamente. [Innata Kuroi Sen'i I Descrittiva]

13:10 Jikan:
 Allunga due filamenti verso il petto dell'uomo e inizia a tastare, attraverso le fibre, il tessuto cutaneo. Lui, a quanto pare, inizierebbe a dimenarsi mentre avverte questa sensazione. Sta sviluppando il terrore delle fibre, ed è visibile per via della sudorazione aumentata, piuttosto per via dei numerosi spasmi in atto. < Calma... > Mormora a lui, provando a fargli capire di non avere di fronte un carnefice, ma un semplice ragazzino che è disposto a tutto per mangiare, per soddisfare la necessità di sopravvivere. < Ti faccio due piercing. > Ha intenzione di bucargli, lateralmente, entrambi i capezzoli, creando quindi un buco in cui infilare due pennarelli. Certo, forse può sembrare tanto macabro e in un certo senso sadico, ma il lato positivo dei piercing è che sfruttano una zona normalmente molle della pelle, adatta a questo tipo di operazioni. Con l'impiego delle fibre, poi, può completare questa piccola manovra ricucendo tutto e facendo in modo che lui non soffra troppo. Jikan non si è ancora montato la testa, perciò se può evitare che lui senta troppo dolore, allora ci prova eccome. Le fibre vengono avvicinate a entrambi i lati dei due capezzoli, per poi compiere un rapido movimento di trapasso e bucare, come aghi finissimi, il tessuto epiteliale e penetrare nell'interno, fino a bucarlo uscendo dalla parte opposta. In contemporanea, la maschera Fuuton userebbe due filamenti per afferrare dei pennarelli dal portapenne, uno verde e uno giallo. Le fibre tengono in sospensione i due oggetti e li avvicinano al petto. A quel punto, con un rapido ma violento movimento, vengono infilati nei capezzoli della vittima. Questa tira un forte urlo di dolore, che però viene attutito in parte dalla maschera di carta. Dopo che i "piercing" sono stati infilati, Jikan inizia a ricucire il tutto, assicurandosi che non ci siano perdite di sangue e che l'operazione sia andata a buon fine. Un chirurgo efficiente, quel ragazzino con il cuore di fibre, non c'è che dire. I filamenti neri, nel frattempo, tornano dentro al corpo del Kakuzu, mentre lui torna a guardarsi attorno, provando a capire cosa potrebbe rendere tutto più schifosamente bello. Una bellezza schifosa, così la definirebbe lui. Sono comodi e facili da utilizzare, i pennarelli, pertanto probabilmente avrebbe presto trovato un ulteriore utilizzo, più classico di quello appena sperimentato, per questi.

14:11 Jikan:
 Quella stanza è pulita, tanto da sembrare nuova. Forse è troppo perfetta quella stanza, e dev'essere preparata a sua volta, come è accaduto con il corpo di quell'uomo. Impugna un pennarello nero, Jikan, lo stesso che ha usato poco fa per disegnare quella terrificante espressione sulla pancia della vittima. Il Demone Kakuzu lo assiste e si abbassa, permettendo al suo padrone di usarlo come supporto per sedersi. A quel punto, stando a cavalcioni sulla testa del mostro, viene fatto alzare di mezzo metro più in alto. Può avvicinarsi così alla parete perpendicolare rispetto al letto, sui cui disegna la stessa espressione. Ormai è la terza volta che la fa e considerando la sua semplicità, data soprattuto dall'imperfezione e dalle linee poco precise, è in grado di riprodurla fedelmente. La parete, prima pulita, viene quindi marcata con quel pennarello, fino a raffigurare quel sorriso malato e distorto immaginato finora. Fatto ciò, la maschera Fuuton si abbassa, permettendo all'omino di scendere e di osservare ancora una volta l'opera da lui progettata. Si accorge che, nonostante le varie operazioni fatte, il corpo dell'uomo è ancora maggiormente inalterato. Immagina che Nana, una volta entrata, voglia vedere almeno il suo busto sfigurato. < Ho fame, mi dispiace. > Ripete, scusandosi inutilmente, giacché quell'uomo ha sofferto abbastanza finora e c'è poco che lo possa far stare peggio al momento. < Devo farti male. > Un dovere, una costrizione, perché il ragazzino non vorrebbe. Quattro filamenti sottili fuoriescono, due dalle sue braccia e altri due dal demone Kakuzu, per poi piantarsi violentemente contro l'addome dell'uomo, trapassandolo da parte a parte. Quest'ultimo urlerebbe, ancora una volta, in preda a un dolore allucinante. Jikan stringe i denti, rendendosi conto di non essere capace di assistere a una scena come quella. Chiude gli occhi e trapassa l'uomo con i quattro filamenti ancora una volta. in totale gli lascia 8 buchi sul corpo, che presto avrebbe ricucito, facendo in modo di lasciare visibile il sangue. Dopotutto a loro interessa quello, quel colore. Il Kakuzu è stato volutamente impreciso, per non far sembrare la cosa troppo studiata e premeditata, pertanto potrebbe aver danneggiato, oltre ai tessuti esterni, anche qualche organo. Il suono della carne che viene trapassata non è affatto gradevole, ma ormai il Kakuzu ha vomitato tutto quello che poteva vomitare il giorno precedente. Come tocco finale, avrebbe preso delle scarpe eleganti dall'armadio, per poi infilarle nelle mani, ancora legate, dell'uomo. Lo stesso avrebbe fatto con un paio di guanti, che avrebbe infilato, seppur con un po' di fatica, nei piedi di lui. Una rapida occhiata a tutto ciò che è stato realizzato per quell'opera e Jikan capisce di aver fatto abbastanza. Anche perché i minuti a disposizione erano pochi, quindi ha dovuto fare velocemente. < Nanaaa... > Prova a urlare ma per via della gola secca non gli riesce, perciò estende la pronuncia dell'ultima vocale sperando che lei lo senta. < Ho finito. Il vestito me lo tengo. > Giusto, ha indossato uno di quegli abiti eleganti, non tanto da gentiluomo ma più da pagliaccio forse, ed ha appurato che sono più puliti e comodi delle tuniche. Vuole provare a tenerselo. < Ho fame. > Ripete a sé stesso, come se ciò potesse giustificare tutto l'orrore che ha commesso. Si metterebbe a fianco del letto, con accanto il suo demone Kakuzu. Una volta entrata, Nana, avrebbe potuto trovare quanto descritto finora, che può essere riassunto in questo modo: un ragazzino, Jikan, con indosso la sua maschera e gli abiti eleganti, la maschera del suo mostro è stata un attimo decorata e indossa una cravatta. Sul muro è stata disegnata un'espressione di felicità malata, mentre di tutto e di più è stato fatto al corpo di quell'uomo. Pennarelli come piercing, infilati nei capezzoli, una maschera di carta, con la medesima espressione sul muro, gli è stata cucita sul volto con nove punti di sutura. Il sorriso patologico è stato riprodotto anche sul ventre dell'uomo, ma più in alto sull'addome vi sono otto buchetti cosparsi di sangue ma cuciti. Procedendo verso il basso si può notare il poster raffigurante una banana, che è stato pinzato alle mutande dell'uomo, fino a diventare una minigonna. Infine, come tocco finale, le scarpe eleganti sono state infilate nelle mani e i guanti nei piedi. Jikan, avrebbe ripetuto: < Ho fame. > Osserva, quindi, un'ultima volta quello che ha fatto e dentro di sé, dove l'istinto di sopravvivenza ha prevalso sulla morale, si chiede: che cosa ho fatto? Ma ormai è troppo tardi. Non ci vuole nemmeno pensare, desidera solo qualcosa da bere e da mangiare. Ne ha dannatamente bisogno. [Innata Kuroi Sen'i I Descrittiva][Disegno di Jikan: https://i.imgur.com/uOgdEYK.png ][END]

Role in solitaria che si propone come sequel della Free "Il trionfo della vita". Dopo che Jikan è stato rinchiuso nella stanza con un uomo bendato, inizia a preparare lo spettacolo come richiesto da Nana. Il tutto per riuscire a soddisfare quella fame, per poter avere qualcosa da mettere sotto i denti.

Fa parte delle giocate di BG importanti per Jikan, che fare con i Pierrot ☺