A volte... ritornano!

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con Koichi

13:34 Koichi:
  [Perimetro Accampamento.] Una mera scintilla, una scossa sufficientemente debole ma efficiente per risvegliare un'unita sopita da fin troppo tempo: questo è il percorso che sancisce il fattore per cui lui sia qui, con quella chioma celeste che ancora si lascia vibrare dalla brezza del luogo. Lungo crine che scivola ed accarezza le proprie spalle, mentre le iridi arancioni, simili a due diamanti lucenti, attraversano l'intera area circostante, lungo il confine di quell'accampamento improvvisato, ove la propria figura permane ancora statuaria, con le braccia conserte dinanzi al proprio petto. Nessun sigillo richiesto, nient'altro che solida prova della propria determinazione, nell'intento di racimolare lungo il plesso solare una quantità discreta delle due sfere d'energia, sia quella fisica che la psichica, affinché possano attivarsi in un processo di combustione. Un motore che ancora ricorda come rombare, un impasto che non dovrebbe avere difficoltà eccessiva nell'attuarsi, con quelle due sfere che prima si sfiorano e poi collidono, per amalgamarsi. Caldo, un tepore che suscita e riscalda l'organismo maschile, provando ad irradiare l'intero organismo di quel composto, con una carezza misera ma efficace per affinare il proprio intento, così come le proprie capacità motorie. Intanto la fisionomia maschile risulta essere piuttosto anonima, esile figura, rivestita da un paio di jeans scuri lungo le leve inferiori ed una maglia blu oltremare per coprire la diafana pelle del torace, decisamente povera di quella massa muscolare che tutti sembrano invidiare; ma non lui. Un respiro, blando e secco, mentre si osserverebbe attorno, vagamente, ancora incuriosito di quella realtà da cui era fuoriuscito per un innumerevole tempo, per un lasso di tempo che sembra essere infinito. I ricordi sono vaghi, in parte sbiaditi, ma non per questo ha dimenticato totalmente la propria essenza, la propria forma in quel contesto. Silenzioso, per ora, debolmente abbandonato nel trovarsi e constatare nuovamente la propria esistenza. Ciò che era morto è tornato e ciò che è tornato non si definisce. Non ancora, almeno. [Chakra On][2/4: Impasto Chakra.]

13:42 Utente anonimo:
  [Perimetro Accampamento] Cammina lungo l'accampamento che si trova presso la Foresta di Mangrogie il giovane, il passo è calmo e tranquillo, le mani tenute dentro le tasche di quel soprabito nero con i bordi dorati lasciato aperto che copra solo parzialmente il suo petto nudo e le gambe, che sono vestite con dei pantaloni bianchi che arrivano a tre quarti di polpaccio e sono rifiniti con un bordino alto due dita di stoffa nera e un alccio enre per stringerli legato dietro. le scarpe sono simil sandali, mentre attorno al colo porta una sciarpa bianca, tenuta parecchio larga, che contrasta sia con i suoi capelli rossi che sono tutti sparati in alto in modo naturale, e solo qualche ciuffo verso il basso, sia con i suoi occhi che sono rossi come sangue. <...> Non si avvede ancora di Koichi, distratto, dal guardare altro per il momento, o più probabilmente è distratto dai suoi pensieri.

14:56 Koichi:
  [Perimetro Accampamento.] Per quanto il cielo si ritiene decisamente positivo, senza alcuna precipitazione a solcare quel territorio, il banco di nebbia è decisamente intrinseco in quella zona, permettendo una debole difficoltà nell'individuare qualcosa nei suoi pressi, ma facilitando quel recupero graduale. Come se il non poter osservar bene l'esterno non fosse un problema, ma bensì un vantaggio da poter utilizzare per allentare la pressione nella propria mente, in quanto dovrà farsi carico di una quantità minore di elementi, potendo dunque interfacciarsi ben presto con una nuova sagoma, dalla forma umanoide, che solo in un secondo momento intravederebbe come Shinuja. Lo sguardo che cadrebbe su di lui e sul moto che l'altro ha intrapreso, notando come la proiezione dall'altrui presenza intrapresa sia qualcosa di decisamente tranquillo. Sembra quasi quieto, in quella condizione di emergenza, come se non fosse nulla di rilevante o preoccupante. <Uh.> Un respiro poco più accentuato, mentre il cranio si ripiega verso sinistra, in una torsione del collo neanche eccessiva: circa dieci gradi per poter constatare meglio le varie sfumature che l'altro potrebbe proferire con la propria movenza. Lo segue, attentamente, prima di far fluire le braccia verso una tasca, un sacca decisamente capiente, e poter estrarre un piccolo strumento: un Kiseru, nonché una pipa dallo stampo orientale. Un'estremità viene congiunta verso le proprie labbra, mentre dall'altra parte, dopo aver implementato del tabacco, si limiterà ad accendere mediante un semplice fiammifero, per potersi godere di quella combustione. Inspira, un paio di volte, per alimentare l'esercizio imposto sull'oggetto, affinché la brace possa incrementare e possa trainare un primo quantitativo di quella sostanza. [Chakra On]

14:59 Utente anonimo:
  [Perimetro Accampamento] Le movenze e lo sguardo sono tranquille, o almeno alla ricerca di

15:04 Utente anonimo:
  [Perimetro Accampamento] Le movenze e lo sguardo sono tranquille, o almeno alla ricerca di quella tranquillità che gli serve per poter essere pronto a richiedere di essere esaminato per passare al grado di Genin. Nei suoi occhi rossi, quella scintilla rivolta al futuro e ai suoi obbiettivi brilla sempre più intensa, sempre più forte e si trasforma in energia e voglio di fare, di essere, di diventare. Solo, che lo tiene per se, è un tipo riservato, non vuole dar molto a vedere ne quali siano le proprie emozioni ne cosa stia pensando. Koichi ormai è nel suo raggio visivo, sposta lo sguardo verso di lui per qualche istante, inquadrandone la figura con calma <...> non dice nulla, ma le labbra si schiudono leggermente, e le mani vanno a muoversi dentro la tasca, con un movimento non emglio definito, solo per cercare il loro posto dentro quell'altro di stoffa, che sembrava esser diventato per loro scomodo in questo momento. Come lo è del resto, tutta quella nebbia per il giovane, non abituato ad avere costantemente nebbia attorno, ed anche quell'umidità che questa comporta.

15:13 Koichi:
  [Perimetro Accampamento.] Avverte ogni fibra del proprio corpo sgorgare con quel flusso d'energia che lo mantiene costantemente agile e vigile, pronto ad ogni minima variazione dell'area circostante, seppur sia temporaneamente impegnato a preoccuparsi di quella pipa che intanto inizia ad avviarsi. La combustione fortunatamente, anche avverso all'umidità presente nel luogo, e riuscirà ad esprimere all'esterno un paio di piccole coltre di fumo biancastro, espirando appena verso l'alto, in modo tale cha la nube possa dissolversi repentinamente, verso il firmamento grigio, decisamente poco invitante quest'oggi. Le labbra che indi si schiudono, nel notare l'avversa figura, cercando di richiamare una vaga mole di ossigeno nei propri polmoni, una quantità minuscola ma sufficiente a vibrare le proprie corde vocali e potersi esprimere correttamente: <Ehi.> Graffia l'aria, la fenderebbe con quel suo richiamo fin troppo impersonale, non conoscendo chi abbia dinanzi e non vi siano elementi sufficienti a comprendere il grado opposto. Lo studierebbe qualche altro secondo, anche per appurarsi di esser notato, adocchiato correttamente, e non solo come un'ombra del passato. <M'accompagni a fare una ronda?> Una domanda che neanche risuona come tale, quasi spinto dalla noia dell'occasione, rimasto fin troppo tempo inghiottito da un'oscurità e solo da poco ha notato una luce, una fioca possibilità di salvezza. Peccato che si sia svegliato con uno stato d'allarme da poco elargito e dunque ha dovuto partire nell'immediato. Ora attende solo che l'altro si avvicini, poco più, prima che possa cambiare idea e... divorarlo. Ops, l'ha pensato davvero? Scuote appena la nuca, in vaghi cenni di dissenso, quasi una risposta per se stesso, che per l'altro. [Chakra On]

15:20 Utente anonimo:
  [Perimetro Accampamento] Continuando quella sua camminata, immerso nella nebbia il giovane, ancora una volta sposta lo sguardo verso Koichi, ma solamente quello poichè il volto rimarrà dritto in avanti, e a quel richiamo, e a quella domanda artresterebbe il passo, voltando ora verso questa figura <Ehi.> Risponderebbe con calma e tranquilla <Se vuoi ti accompagno, ma ti avverti sono un Deshi e sono prossimo all'eseme> chiarisce subito che non arà di molta utilità se succederà qualcosa, anche se è una cosa che odia però sa che è così, e con riluttanza l'accetta < Io sono Shinuja Uchiha, e tu?> domanda in fine, tornando silente, e mantenendo quei tre, quattro metri di distanza dall'altro per ora, continuando a guardarlo per fissarsi nella mente anche i particolari del suo interlocutore, cosa che sta imparando a fare, poichè non vuole diventare uno shinobi disattento, anzi tutt'altro.

15:41 Koichi:
  [Perimetro Accampamento.] Fortunatamente l'altro, per quanto risulta rilassato, non è affatto disattento, riuscendo a captare la fonte di quel fonema, senza che il Chuunin si impegni nel mostrare la propria presenza, senza sventolare nessun braccio per richiamare ulteriormente l'attenzione d'egli. Non è che risulta essere uno che si preoccupa eccessivamente dai modi di agire, in questi contesti, preferendo rimanere con un profilo piuttosto basso, per ora, incurante di quanto potrà accadere da lì a poco; oltremodo deve ancora concepire alcuni lati di quanto sta accadendo a se stesso, dunque non intende neanche esagerare. <Oh.> Secco vocalizzo, quando ascolta la presentazione avversa, notando quel particolare interessante: <Dunque un aspirante.> Labbra che si riuniscono, una contro l'altra, per evidenziare una piccola smorfia di disappunto, forse con l'intento di aver preferito qualcun altro che sapesse molto di più delle ultime dinamiche in corso, qualcuno con un quantitativo di esperienza maggiore. <Sarà un modo per sgranchirti, prima dell'Esame.> Nel caso in cui dovesse accadere qualcosa, ovviamente. Anche perché in quel caso dovrebbe proteggerlo, in quanto persecutore della salvaguardia della vita umana. Ancora crede in questo ragionamento, sembra. Le spalle si innalzano appena, permettendo al cranio di incassare fra queste, prima che possa muovere un paio di passi accanto alla figura estranea: si posizionerà a [4 Metri] rispetto a lui, ponendolo ad [ore 3] rispetto alla propria posizione, in questo modo non fuoriuscirà mai dal proprio campo visivo e potrà scrutare anche l'ambiente attorno. <Il mio nome è...> Si blocca, solo per qualche secondo, neanche se ci riflettesse in tutto ciò, se sia giusto concederlo così facilmente. <Koichi.> All'altro l'ardua sentenza di capire se sia verità o bugia, in tutto ciò. [Chakra On]

15:48 Utente anonimo:
  [Perimetro Accampamento] continua ad osservalo con calma e tranquillità, cominciando a camminare per effettuare questa ronda, rendendosi utile in qualche modo <In effetti sono un po teso, sarà un modo per rilassarmi un po> Perchè a lui, rendersi utile aiuta a rilassarlo in qualche maniera, o forse perchè gli permetteva di non fare troppi pensieri. <Koichi, da come parli sembra che tu sia uno shinobi esperto invece> Afferma verso l'altro, andando a guardarlo per qualche istante ancora prima di riportare los guardo vantasi a se <sono giunto da poco qui, e non ti ho mai visto, sei sempre stato fuori in missione?> domanda in fine, cercando d'intavolare una chiacchierata, che li accompagnerà lungo la ronda, tra pensieri e nebbia.

16:00 Koichi:
  [Perimetro Accampamento.] L'altro dimostra il suo essere insicuro, alquanto teso per la prova che dovrà renderlo totalmente un esponente della carriera militare, sul primo gradino di quell'immensa scala gerarchica che, poco più in alto, vedrà imporsi anche lo stesso ragazzo, da quel crine così singolare e raro. Passi che si imprimono, uno dopo l'altro, mentre la mancina mano aiuta a mantenere il Kiseru, tra un'inspirazione di quel tabacco d'ottima fattura ed espirarlo lentamente, con le labbra appena schiuse, in un fior di respiro leggero, atto ad incrementare quasi la nebbia che li circonda. I sensi verrebbero aguzzati, sopratutto l'udito, ora che la vista risulta essere drasticamente impedita, ostacolata, dalle condizioni atmosferiche presenti, vigenti. <Non dovresti aver timore, devi avere il coraggio di affrontarlo.> Un respiro, minuscole e debole. <Noi Shinobi siamo destinati ad interfacciarci sempre con pericoli più grandi di noi, ma non scappiamo.> Eppure sembra rinvenire qualcosa: <Almeno non tutti almeno.> Come se potesse avere trovato qualche rarità, qualche eccezione a quel concetto appena proferito. Intanto marcherebbe la zona, prestando la doverosa e giusta attenzione, mentre l'altra domanda viene posta: <Una missione che è durata qualche anno, ma sembra che..> L'altra mano, la destra, viene sollevata dal fianco corrispettivo e si appoggia un paio di volte sul petto, a toccarlo un paio di volte con il palmo: <Son ancora vivo.> Un sorrisetto, dalle tonalità amare, si prospetta in quel volto, prima di prosciugarlo rapidamente e far scivolare nuovamente il braccio destro verso il suolo, ondeggiando appena dovuto al movimento in corso. [Chakra On]

16:08 Utente anonimo:
  [Perimetro Accampamento] <non ho mai detto di aver paura di affrontare l'esame, ma che sono un po teso, superare l'esame vuol dire riuscire a diventare uno shinobi a tutti gli effetti, è un passo importante e come tale ne sento e riconosco l'importanza> Afferma con calma, guardandosi attorno anche lui, mentre ascolta l'altro, sempre con le mani in tasca, dimostrando quel modo tranquillo e pacato di fare <Una missione che dura diversi anni, deve essere stata una missione al quanto importante> ALmeno questo è quello che pensa lui, ma non indaga troppo, non perchè non sia curioso, ma perchè non credo sia il caso <Se fuggissi davanti al pericolo, non potrei mai arrivare dove voglio arrivare, e quindi sarebbe tutto inutile> Afferma ancora, per poi tornare silente, facendo una leggerla smorfia, come se qualche pensiero lo tormentasse quasi, sopratutto ora che ha la possibilità di diventare shinobi a tutti gli effetti <di quale clan fai parte?> Domanda in fine, lasciandosi un poco più andare.

16:20 Koichi:
  [Perimetro Accampamento.] Nota la precisazione dell'altro e sembra ascoltarlo attentamente, seppur i lineamenti facciali del Goryo si ammorbidiscono debolmente, per proferire ulteriormente: <Presto comprenderai come il problema non sia arrivare in quella scala, ma sorreggersi una volta entrato in questo ciclone.> Perché considera la vita militare una delle più pericolose, capace di stravolgere interamente un eco sistema, con decisione che spesso devono allontanarsi da quelle che si vogliono prendere. <A volte ti sarà chiesto di negare te stesso per migliorare.> Uno shinobi è considerato, sotto alcune regole, quasi al pari di uno strumento che devono evolvere ogni loro minuscola essenza verso un ordine, verso un comando di un superiore. <Ma è inutile incaricarti di questo peso, non lo comprenderesti ugualmente.> Soffia via altro fumo, inspirando a pieni polmoni qualche altro tiro. <Lo capirai da solo, a tempo debito.> Quasi come riponesse fiducia nel fatto che ben presto l'altro potrà ottenere quanto voluto, quanto ambito. Quel primo passaggio dopotutto non risulta essere nulla di eccessivamente pericoloso, nulla di così impossibile; quanti Genin ne ha visto scorgere, oltrepassare quel filo e poi inciampare poco dopo, perendo nei peggiori dei modi. <Sicuramente.> Sulla missione, non esprimendo molto a riguardo, come se la cosa fosse decisamente personale, ristretta solamente alla propria conoscenza. <Non confondere però la fuga con la ritirata, questa a volte può salvare più vite di quanto tu possa pensare.> Seppur sia una scelta che i ninja tendono a non approcciarsi, fin troppo orgogliosi del loro tentativo di schiacciare il nemico. Stolti loro. <Io?> Ci pensa, vagamente. <Non credo d'aver una famiglia.> Cauto, nell'esprimere quelle informazioni, soprattutto perché ancora ignaro di molti particolari, ma ben cosciente di altri. Tesse, lento. [Chakra On]

16:30 Utente anonimo:
  [Perimetro Accampamento] <non importa quanto sia difficile vsorreggersi su quella scala, o quanti sacrifici io debba fare per riuscire nel mio intento, ma ci riuscirò, ne va del mio onore di Uchiha> Altro non aggiunge per ora, e le parole che ha pronunciato, sono state dette con tono fermo, serio di chi è pronto a qualunque cosa pur di raggiungere i suoi obbiettivi, come se nulla o nessuno potesse impedirglielo < non sempre agire e incorrere in una morte è la risposta, ritirarsi se è strategicamente vantaggioso, può essere fatto senza sentirsi disonorati, la fuga è tutt'altra cosa> Afferma verso Koichi, dall'alto della sua inesperienza e del suo modo di vedere ora il mondo e di pensare <Non credi d'aver famiglia..ai perso la memoria, oppure è successo qualcosa che non si può dire?> Questa domanda viene posta con un misto tra serietà e curiosità da parte del giovane, che continua a tenere un passo regolare durante quella ronda.

16:43 Koichi:
  [Perimetro Accampamento.] Orme che si susseguono uno dopo l'altro, mentre permane ad osservare l'ambiente attorno, tra quella nebbia che scivola nell'area circostante e quella sagoma che continua a marciare con la stessa accelerazione, la quale si dimostra essere minima, seppur possa convergere facilmente in un movimento decisamente più intenso ed incisivo, in qualsiasi momento, data la natura di quel chakra che continua a ribollire all'interno del proprio organismo. Scalda l'intera macchina, olia ogni ingranaggio presente, permettendo al corpo maschile di protrarsi con una semplicità incredibilmente elevata, fluida e dinamica, seppur non manchi di ricompensare la propria tratta con quel fumo. Inspira ed espiri, in un continuo esprimere di fumo che spinge verso l'alto, come una locomotiva a vapore, che non sembra terminare il proprio intercedere. <Capisco, capisco.> Sembra così voler eludere quella determinazione, non per spegnerla, ma per evitarla prima che possa coinvolgerlo, assimilarla brutalmente e rendere più difficile il percorso. <Posso ammettere che l'ultima missione mi ha reso in parte più vuoto, ma nulla di irreparabile.> Senza entrare nei dettagli, senza fossilizzarsi perfettamente in una propria diagnosi, in quanto vuole far eclissare l'argomento, ma con abilità e furbizia. Intanto dovrebbe ritrovarsi verso un grosso albero, che l'hanno utilizzato per differenziare i settori da controllare. Lo superano, vedendolo scivolare alla propria sinistra, dall'altra parte rispetto alla figura opposta. <Perché intendi diventare Ninja?> Una classica e semplice domanda, la prima che si formulerebbe, in un potenziale colloquio con un esaminatore. Anche lui dopotutto farebbe lo stesso, se fosse in tale figura, volendosi assicurare della consistenza dell'allievo. [Chakra On]

16:52 Utente anonimo:
  [Perimetro Accampamento] <Essere resi vuoti non deve essere affatto bello, ma l'importante è riuscire a riempire quei voti prima che l'odio ci scivoli dentro e ci cambi senza che noi possiamo accorgercene> Afferma, lasciando però cadere il discorso a sua volta, capendo che l'intenzione dell'altro era quella di non parlarne <Diventare ninja è la chiave che mi serve per poter realizzare i miei obbiettivi> Afferma, andando poi a sorridere leggermente, seguendo l'altro <Non vi sono solamente obbiettivi signoli e quindi egoistici, ho abbiettivi di cui non parlerò con te, ne con un istruttore, dovrete essere bravi a sopravvivere e a vederli realizzati> spiega, tornando a fare un sorrisetto non ben definibile <ma più tosto, tu perchè sei diventato Ninja?> rigira la domanda a sua volta, attendendo la risposta dell'altro.

17:11 Koichi:
 L'altro sembra scandire delle proposizioni decisamente complesse, particolari, qualcosa che non si sarebbe mai atteso da una figura così nuova, così inesperta del settore militare. Dopotutto non è ancora Genin e riesce già a scandire elementi come l'odio ed i vuoti da colmare nell'immediato? Lo sguardo scivola verso di lui, ancora una volta, per soppesarlo, valutarlo, senza preoccuparsi eccessivamente di quel rito. Qualche secondo, un breve lasso di tempo, prima di poter distogliere lo sguardo e curiosare attorno, ancora una volta, notando come siano oramai giunti all'estremità prestabilità, per quella ronda, cosciente che presto potrà dare il congedo all'altro. <Non credo che accadrà.> Non è qualcosa che sia un patito della rabbia e dell'odio, almeno non propriamente lui stesso, la figura che si mostra adesso all'aspetto esterno. Dopotutto non manca di comprendere qualcosa di potente e selvaggio dentro sé, qualcosa che potrebbe non limitarsi a qualche parola di convenienza e procedere immediatamente a graffiare chiunque osi esporsi come ostacolo nel proprio percorso. <Mh.> La domanda viene voltata, artisticamente, senza che l'altro esplichi il punto di vista. <Facile.> Respira profondamente, quasi traendo un senso di soddisfazione, ancora prima di esprimersi: <Avere le capacità per sopravvivere e conoscere i tuoi obiettivi.> Decisamente ironico, quanta fasulla la propria risposta, ma non sembra concederla, permettendo uno scambio equivalente: il nulla per il nulla, il niente per il niente. <Abbiamo quasi terminato.> Socchiude, infine, mentre espira altro fumo, bianco e candido, prima che scompaia ben presto. [Chakra On]

17:21 Utente anonimo:
  [Perimetro Accampamento] <Tu sopravvivi e osserva i miei obbiettivi realizzarsi, e tu mi dirai i tuoi ci stai?> Quel nulla per nulla era diventato qualcosa per qualcosa, in un attimo se l'altro avesse mai accettato. rimane silente, ancora una volta, si rinchiude dnetro quel silenzio, sempre con le mani dentro le tasche, andandoa d annuire quando l'altro gli va a dire che è quasi finita <Se vorrai farne altre, non farti problemi, sono sempre qui in giro, e poi sei un tipo interessante tanto quanto di poche parole> Spiega. <Interessante come persona, non capirmi male> puntualizza <Se vuoi che te la dica tutta, tu ne sai una più del diavolo, ma ci arriveremo chi lo sa, sono ottimista in questo> Un altro contatto, un altro legame che forse nascerà chi lo sa, ci spera, anche i contatti fanno parte del suo grande piano, anche apprendere da chi ha difronte, può dargli tanto, s saprà leggere, e anche questo, lo stimola ad andare avanti.[END]

17:34 Koichi:
  [Perimetro Accampamento] Il punto ambito sembra esser raggiunto ed il proprio passo volge in favore di questa conoscenza, iniziando un lento arresto, graduale e non brusco, per soffermarsi correttamente, in una statuaria posizione, che porterà il torso a ripiegarsi, con annesso corpo a seguito, per portarsi frontalmente all'avverso Uchiha. <Se saprai sorprendermi con i tuoi obiettivi, potrebbe essere un giusto compromesso.> Dopotutto non avrebbe nulla da consumare, da perdere, in quella trattativa, includendo un altro quanto fondamentale requisito. Sorprenderlo, per chi ne ha potuto constatare di diverse avventure, sembra un'impresa decisamente ardua, probabilmente alla pari di quegli obiettivi prefissati dall'altro. <Ah tranquillo.> Sia sul fatto che possa richiamarlo nuovamente per eventuale ronde, sia per la comprensione del fraintendimento, concependo un'implicita propensione verso il gentil sesso, quello femminile, ed affatto quello maschile. Ne è davvero così convinto, totalmente? Ripiega appena il capo in innanzi in forma di saluto, prima di congedarsi e distanziarsi qualche passo, mentre continuerebbe a fumare, arricchendo la propria tranquillità, i propri pensieri che si alleggeriscono. <Una in più del diavolo.> Incuriosito probabilmente da quelle parole, mentre, distante dall'altro e sicuro di essere invisibile ai più, lascerà che su quella bocca si esprima un sorrisetto. Divertito, dalle vaghe sfumature di sadismo. Sembra che qualcun altro sembra consolidarsi in quel giudizio, apprezzando quasi la riconoscenza. Chi è stato promotore di quel sorriso: Lui o l'altro? Vagabondo, continuerà a marciare intorno a quel sistema, probabilmente catturando l'attenzione di qualcun altro. Che qualcuno gridi, osanni: il suo ritorno è stato solo appena suggerito. Ritornato, seppur non totalmente.
[Chakra On][EXIT]

Koichi incontra un promettente Genin, per reclutarlo e spingerlo in una ronda lungo il perimetro dell'Accampamento.
Si argomenta dei propri obiettivi, rimasti celati, come sorta di sfida.

Ma in tutto ciò: We're Back!