[Cure per Sakir] e droga (?)

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10:51 Tenshi:
 Anche oggi la rosata si trova all'ospedale. La guerra non risparmia nessuno. E' proprio tra quelle corsie che le sofferenze vengono fuori. Continuano ad arrivare ninja feriti ogni giorno, alcuni gravi, altri meno. Mantenere la lucidità in quel posto è davvero dura. Mantenerla in quella situazione è dura. Li ricorda, quei momenti in cui non era stata più sé stessa. Aveva deciso di lasciare andare Onosuke, perché aveva paura di distruggerlo. Di continuare a ferirlo. Eppure, anche in quel momento, lui era stato lì per lei. Le aveva detto che andava tutto bene. Ma sarà veramente così? Come può una persona così fragile come lei reggere tutto quello che sta accadendo? Ed in quell'ospedale, l'unica cosa che la fa andare avanti, è il sorriso delle persone. Quel sorriso che le viene rivolto quando il suo lavoro è stato portato a termine. La mano destra regge una cartellina blu, in cui vi sono scritte le postazioni dei pazienti che le sono stati affidati. I passi camminano veloci, cercando la postazione 7, dove si troverebbe la prossima persona da curare. I lunghi capelli rosa sono legati in una coda di cavallo alta, con il bracciale rosso che Onosuke le ha regalato, ed oscillano da un lato all'altro, accompagnando i suoi movimenti. Sul capo è legato il coprifronte nero, a mo' di fascia, sul quale vi è la placca metallica con inciso il simbolo della Foglia. Indossa un camice bianco, che copre parzialmente una maglietta in cotone rosa, con uno scollo a barca, e dei jeans a vita alta, che evidenziano le sue esili forme. Sulla coscia destra sono legate alcune fasce elastiche bianche, che reggono il portakunai nero. Ormai non esce più senza armi, perché in quel momento ci si potrebbe aspettare di tutto. Quell'essere potrebbe ricomparire quando meno se lo aspettano. Ai piedi ha, invece, delle scarpe di tela nere. La mano sinistra si trova dentro la tasca del camice, mentre gli occhi cerulei, veloci, vanno alla ricerca della postazione giusta. Si fermerebbe per qualche secondo, prima di continuare a camminare, per cercare di attivare il Chakra, dato che per curare le ferite ha bisogno di tenerlo attivo. La cartellina verrebbe portata sotto il braccio destro e stretta con esso per evitare che cada. Le mani verrebbero portate al petto e congiunte, a formare il sigillo della Capra. Ovviamente, per svolgere il suo lavoro, ha bisogno del Chakra. A questo punto, immaginerebbe due sfere: una rossa, l'altra blu. La prima, quella rossa, in corrispondenza della fronte, rappresenterebbe la forza spirituale. La seconda, quella blu, nei pressi del ventre, simboleggerebbe la forza fisica. Comincerebbe a far ruotare le due sfere, dapprima sul loro stesso asse, per poi spingerle, l'una verso l'altra, nel petto. Qui proverebbe ad unire le due sfere, formandone una sola: quella del Chakra. Se il richiamo fosse andato a buon fine, sentirebbe una grande forza invadere ogni singola cellula del proprio corpo. Scioglierebbe, così, il sigillo, prendendo nuovamente, con la mano sinistra, la cartellina. E continuerebbe a camminare lungo il corridoio. < Oh, ecco qui la postazione... > mormorerebbe tra sé e sé, poggiando la destrorsa sulla tenda azzurra che divide la piccola stanza dal resto. [Tentativo richiamo del Chakra][Chakra 30/30][equip: 3xshuriken - 3xkunai - 1xcarta bomba]

10:58 Sakir:
 Ha appena terminato, stavolta con successo, una nuova missione in quel Paese distrutto dal fantomatico Dio. Ha sconfitto i tre avversari e ha fatto capire alla popolazione che non sono loro i nemici. Ha dovuto combattere e anche questa volta è stato ferito e non solo lui. Anche il suo fido compagno a quattro zampe è stato preso da un kunai, per salvare una bambina. Ha gli stessi abiti della missione, macchiati di sangue e sudore e questi sono un paio di pantaloni beige, una maglietta azzurra, un maglioncino blu elettrico e le sue scarpette chiuse. Come equipaggiamento ha il suo portakunai e shuriken, legato ne fianco destro, dove al suo interno vi sono tre shuriken e due kunai mentre nel portaoggetti, legato nel fianco sinistro, tiene tre fuuda con i tronchetti da sostituzione, un filo di nylon, un set di fumogeni, cinque carte bomba, due tonici di recupero chakra e due tonici curativi. Con sè ha anche avambracci, schinieri e guanti per protezione. Il suo coprifronte è legato nel braccio sinistro, con un nastro di colore verde scuro. Si presenta come un ragazzino alto e magro, con i capelli lunghi, mossi, rossi ed un ciuffo bianco e gli occhi grandi e arancioni. Importante dire che ha disegnato sulle guance delle zanne di colore rosso, segno di appartenenza al Clan Inuzuka a tutti gli effetti. Il suo compagno animale, AISU, è un cucciolo di cane con gli occhi color ghiaccio, un manto bianco e grigio e le orecchie tese, tenuto nelle sue braccia <Aisu, abbiamo fatto il nostro dovere> esclama mentre si dirige all'Ospedale da campo, presentandosi agli shinobi di guardia con <Sono Lo Sfregiato, membro del Clan Inuzuka, Tirocinante Medico, Genin di Konoha> il tono è mantenuto pacato e tranquillo indicando poi il suo cucciolo di razza husky <Lui è il mio compagno Aisu> abbozza un sorriso dicendo <Abbiamo appena terminato una missione classificata di livello C e entrambi abbiamo bisogno di cure> chiude in questo modo, cedendo parola agli altri presenti. [Chakra Off]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 3 fuuda con tronchetto sostituzione, 1 filo di nylon, 1 set fumogeni, 5 carte bomba, 2 tonici recupero chakra e 2 tonici curativi]

11:24 Tenshi:
 Non appena il ragazzo è arrivato all'ospedale da campo, è stato portato nella postazione 7, dove adesso è diretta la rosata. Così, ella aprirebbe la tenda azzurra, dietro la quale si trova l'Inuzuka. < Sakir? > uno sguardo verso di lui, un altro verso Aisu. Ancora una volata il suo amico è finito in ospedale. Cosa sarà successo stavolta? Probabilmente sarà stato di nuovo quell'essere. Quell'essere che non guarda in faccia nessuno. E le brucia dentro il fatto di non poter fare nulla per distruggerlo. Era riuscita a distruggere alcune copie con Yosai ed Onosuke durante una missione. Ma l'originale? Dove si nasconde? Perché non si fa vivo? Avrà paura di loro? Gli incisivi superiori mordono il labbro inferiore, con forza. Chi la conosce, sa bene cosa significhi quell'espressione: è furiosa. E' arrabbiata. E' nervosa. Sia Aisu che Sakir sembrano essere ricoperti di sangue. Ormai si è abituata a vedere i propri amici ridotti in quel modo. Ha dovuto. Altrimenti non sarebbe mai più riuscita a fare il suo lavoro da medico. Ma non potrà mai abituarsi alla rabbia che le cresce dentro nel vederli così. Una rabbia incontrollabile, che spesso la porta a non stare tranquilla. Che spesso la porta a perdere la propria lucidità. Chiuderebbe la tenda azzurra dietro di lei e si avvicinerebbe al ragazzo. Ancora non può vedere con i propri occhi l'entità delle sue ferite, ma sa già cos'ha. Uno sguardo veloce alla cartellina che stringe tra le mani: contusione all'addome e alcune costole rotte. < Cosa... > alzerebbe gli occhi, assumendo un tono più deciso < cosa è successo stavolta? >. Non può permettersi di crollare in quel momento. Non può permettersi di lasciarsi trasportare dalla rabbia. Quello, è sicuramente un lavoro pesante. Ma è stato lei a sceglierlo. E non può più tirarsi indietro, perché in quell'ospedale c'è bisogno anche di una semplice tirocinante come lei. Tutti sono indispensabili in quella guerra. Nessuno può permettersi di fare un passo indietro. Altrimenti, l'intero edificio che i ninja reggono, tutti insieme, crollerebbe. [Chakra on][equip lo stesso]

11:38 Sakir:
 Al tredicenne viene indicato la postazione numero sette di quell'ospedale da campo e poco dopo fa il suo ingresso una grande Kunoichi e Tirocinante, nonchè sua amica. Fa un lungo sospiro dicendole <Tenshi> fa un sorriso <Non è successo nulla di così grave> appoggia il cucciolo sul lettino e lui si accomoda anche su di esso <Non devi crollare. Siamo noi che abbiamo scelto di seguire la questa vita ed inoltre siamo pure medici o almeno tirocinanti> ridacchia per qualche istante. Lascia lo spazio necessario alla donna per farle leggere anche la sua cartella clinica <Ho appena terminato una missione di livello C, al centro di Kiri, insieme a Yosai Akimichi e Usagi Uchiha> inizia a raccontare cosa è successo <Dovevamo prendere informazioni di questo bastardo succhia chakra> si riferisce al simil dio che ha attaccato e che la Senjuu conosce molto bene <C'era un gruppetto di civili che ci hanno attaccato in maniera verbale, accusandoci che eravamo noi la causa di quella distruzione e della rovina. Abbiamo iniziato a parlare con loro, in maniera pacifica e civile, spiegando che siamo dalla stessa parte ma non hanno voluto ascoltarci> fa una pausa, gettando aria dalle narici <i civili hanno iniziato ad aumentare e all'improvviso sono spuntati tre Anbu che ci hanno attaccato> stringe le mani a pugni mostrando i canini appuntiti, tipici dei membri appartenenti al Clan Inuzuka <Ho provato a capire se erano dei veri Anbu e non lo erano e quindi abbiamo iniziato un combattimento. Uno di loro ha tirato un Kunai contro una bambina lì presente e ho mandato Aisu a salvarla, riuscendo nella sua impresa> da uno sguardo al cucciolo di husky, dandogli delle carezze <erano abili e veloci e non sono riuscito ad evitare un attacco di tipo suiton che mi ha colpito ma grazie all'attacco dei miei due compagni di squadra li abbiamo sconfitti e solo alla fine abbiamo capito che erano delle copie del figlio di puttana. Sono immediatamente venuto qui, per curare queste ferite visto che voglio essere in forma il prima possibile> annuisce un paio di volte, cedendole parola. [Stessi tag]

13:12 Tenshi:
 Ascolta attentamente le parole di lui. Stavolta erano stati... degli ANBU? Distoglie un attimo lo sguardo, cercando di capire cosa stia succedendo. Non erano veri ANBU? Che razza di situazione è quella? La cartellina verrebbe poggiata sul lettino. < Siete riusciti a capire chi si nascondeva dietro le maschere? > chiederebbe diretta. Possibile che qualcuno si sia infiltrato nei piani alti? Possibile che questa situazione è gestita da qualcuno che si trova all'interno della gerarchia ninja? Sono tanti i dubbi della Senjuu. Dubbi che solo con il tempo troveranno una risposta. Al momento, quelle informazioni sembrano un'accozzaglia di confusione. Non riesce a trovare un filo logico da poter ricondurre a qualcuno o qualcosa in particolare. Possibile che quell'essere abbia qualcuno a cui appoggiarsi? Nel frattempo si avvicinerebbe ad Aisu, che sembra perdere sangue. < Adesso fermo l'emorragia di questo bel cucciolotto > la mano destra si allungherebbe verso il capo del cucciolo, arruffandone il pelo. < Tu intanto puoi cominciare a spogliarti > gli occhi adesso si muoverebbero verso il genin dai capelli rossi e le labbra si piegherebbero in un sorriso. Ha ragione lui quando dice che sono stati loro stessi a scegliere quella vita. A scegliere di essere medici. E' proprio per questo che non può tirarsi indietro. E' proprio per questo che deve mantenere il controllo della propria mente. Non può permettersi di lasciarsi andare. Non adesso. Non in un momento così particolare della storia. Ciò che la rosata deve fare adesso è attivare il proprio Chakra medico, senza il quale non potrebbe fare nulla. Non può permettersi di pensare ad altro. Deve pensare solo al proprio lavoro, mettendo da parte le emozioni che cercano di assalirla in quel momento. La prima cosa da fare è cercare le due energie che compongono il Chakra ed estrapolare solamente l'energia fisica. Si concentrerebbe sulle proprie cellule, immaginandole come una connessione infinita di parti. In ognuna di esse scorrerebbe un grande flusso chiaro, il Chakra. Esso scorrerebbe velocemente, senza fermarsi mai, in ogni cellula, in ogni connessione, da ogni parte. La parte difficile viene adesso: deve cercare di distinguere le due forze precedentemente unite. Cercherebbe di delineare più chiaramente quel flusso chiaro. All'interno di esso, nonostante il chiarore emanato, noterebbe due colori, lievi: uno rosso, l'altro blu. Immaginerebbe di scavare più a fondo, di essere un tutt'uno con quel grande fiume: ecco che qui distinguerebbe chiaramente i due colori, più vividi adesso. Cercherebbe di tirare fuori parte del filamento di colore blu, ovvero quello che simboleggia la forza fisica. Rinvierebbe la parte della forza fisica prelevata verso i palmi delle proprie mani e, a questo punto, la spingerebbe oltre gli tsubo dei palmi. Se tutto ciò fosse andato a buon fine, vedrebbe le proprie mani avvolte da un alone verde e tiepido. Adesso, avvicinerebbe le proprie mani verso il manto del piccolo Aisu, fermandosi a circa dieci centimetri dalla ferita. Qui comincerebbe a far defluire il proprio Chakra medico: un alone verde che scorre, dalle proprie mani verso la ferita del cucciolo. < Se non riesci a spogliarti da solo, ti aiuto >. Aiutare gli altri. E' tutto ciò che può fare in quel momento. [Tentativo mani terapeutiche D (consumo 5+1)][Ps ristabiliti: punteggio d'attacco sul nin/3 -> 31/3 = 10 ps ristabiliti - ps Aisu: 85 -> 95][Chakra 25/30][equip lo stesso]

14:17 Sakir:
 Il ragazzino si trova seduto sul lettino, accanto al suo cucciolo ferito nel combattimento appena avvenuto. Lo sguardo e la sua concentrazione è rivolta maggiormente alla donna, sentendone le nuove parole <Si. Alla fine erano dei cloni del Dio. Sembra che crea confusione fra la popolazione, trasformandosi in Anbu> scuote la testa <Non so cosa sta succedendo ma dobbiamo risolvere il prima possibile questa situazione. Non dobbiamo permettere che quel figlio di puttana continui a metterci contro i civili, accumulando potere> lascia che la donna accarezzi la testa di Aisu che abbaia felice "WOLF WOLF" mentre l'Inuzuka si alza <Perfetto. Ti ringrazio molto per ciò che fai> dice pacatamente mentre senza pudore, inizia a spogliarsi. Mette le mani sul maglioncino, tirandolo dal collo e la stessa cosa fa con la maglietta azzurra, rimanendo a petto nudo, con i lividi della ferita ben visibili. Prende i suoi indumenti e li piega, appoggiandoli in una sedia accanto al lettino <Oramai sto prendendo resistenza al dolore. Giorno dopo giorno e allenamento dopo allenamento ma sembra che non sia così tanto agile> scuote la testa, lasciando nuovamente parola alla sua compagna. [Stessi tag]

14:39 Tenshi:
 Quell'alone verde che circonda le sue mani è confortante. E' flusso calmo e tiepido che riesce a tranquillizzarla per qualche momento. Le ferite del piccolo Aisu, nel frattempo, andrebbero restringendosi ed il sangue ha smesso di sgocciolare. E' vero che quello è un lavoro difficile. Ma poi, in fondo, la fa stare bene. La calma. La mitiga. Perché quella è l'unica cosa che riesce a fare. Sa di non essere un granché in battaglia, perché agisce impulsivamente, quando non dovrebbe farlo. Vorrebbe avere la stessa razionalità dell'Aburame, capace di analizzare la situazione in ogni piccolo dettaglio, che a lei invece sfuggirebbe. La fortuna di averlo come compagno di missione è che lui la ferma. La mette in agguato, le fa cogliere i piccoli dettagli. Probabilmente, da sola, non riuscirebbe a fare del suo meglio. E ci stanno provando tutti, a fare del loro meglio. Stanno combattendo con tutte le loro forze, per non far crollare l'intero edificio ninja. Ma se davvero quel dio fosse appoggiato da qualcuno, allora l'edificio non sarebbe già crollato? Lei questo non può saperlo. Ed ecco la risposta che arriva alle orecchie di lei: sì, erano cloni del dio. Quindi, si dovrebbe presupporre che, tra gli ANBU, ci siano degli infiltrati. La situazione, ovviamente si complica, perché diventa difficile in quel modo distinguere la gente di cui si può fidare dalle persone di cui non si può fidare. < No, non dobbiamo permetterlo >. L'espressione del viso si trasforma in una smorfia. Sta lasciando ancora che i suoi sentimenti intralcino il suo lavoro. Ma è difficile controllarli. E' difficile non guardare all'evidenza delle cose. E l'evidenza delle cose è che quell'essere si sta prendendo gioco di loro e di tutto il popolo, che non sa più da che parte schierarsi. < Sai, ci si può abituare al dolore...ma io credo che ciò che faccia più male sono i ricordi >. Ricordi di un periodo grigio della loro vita. Ricordi indelebili, che resteranno vivi per sempre. Hanno visto soffrire i loro compagni. Ci sono state persone che hanno perso la vita davanti ai loro occhi. Non dimenticherà mai lo sguardo di quei mercanti, che non erano neanche ninja, morti durante la sua ultima missione per mano del dio. Non c'è niente di bello nella guerra. Non c'è niente di bello nel dolore. [Tentativo mani terapeutiche][Ps Aisu: 95 -> 100][Chakra 24/30][equip lo stesso]

14:48 Sakir:
 Il Genin del Villaggio della Foglia sta a petto nudo, mostrando i muscoli che si è fatto in questi mesi di allenamento mentre lo sguardo e l'attenzione vengono rivolte all'operato della Tirocinante Medico che guarisce le ferite del suo compagno a quattro zampe, curandolo del tutto. Si prende qualche minuto di silenzio. Ha bisogno di formulare bene le sue prossime parole ma sarà l'adrenalina o qualcos'altro che gli fa dire <So che non dobbiamo permetterlo e i ricordi possono fortificarci. Hai saputo ciò che è successo a Norita Hyuga e Chiha Megumi?> li dovrà conoscere e pure bene <Sembrano essere scomparsi> non dice altri dettagli. Non vuole ancora parlarne. Ha bisogno di tempo per metabolizzare ciò che è successo, visto che c'entra il Mizukage in questa storia. Ha avuto modo di parlare con Yukio, prendendolo come suo allievo e presto dovrà parlare con la sua Kage, Furaya Nara, anche se lei è stata presente in quell'incontro <Sei molto abile nelle arti mediche. Ti sei impegnata molto e penso che avrai studiato. Io non ho avuto molto tempo per approfondire e penso che vorrò specializzarmi nei veleni> ammette sincero <Hai scelto in cosa vorresti specializzarti tu?> chiede facendole un sorriso mentre il suo cucciolone, oramai guarito del tutto, scondizola felice provando a leccare il braccio della ragazza. [Stessi tag]

15:06 Tenshi:
 Ecco che, ormai, il cucciolo è stato guarito del tutto. La sua ferita si dovrebbe essere completamente rimarginata adesso, mentre lecca felice il braccio della rosata. Un'altra carezza sul capo, per poi allontanare le mani da Aisu. E, mantenendo quell'alone verde, si avvicinerebbe al torace dell'Inuzuka, posizionando le mani a circa dieci centimetri dalla contusione. E comincerebbe a far fluire ancora una volta il proprio Chakra, stavolta verso il suo torace. < N-norita e Chiha? >. Il cuore perde un battito. Le mani cominciano a tremare. Cosa è successo? Non ha loro notizie da qualche giorno, ma si sa come è Norita, a volte sono passati mesi prima che si rifacesse vivo. Ma se Sakir glielo sta chiedendo, vuol dire che è successo qualcosa. Qualcosa di grave, di cui lei non è a conoscenza. < Scomparsi? > ripeterebbe, mentre gli occhi si perdono nel vuoto. Che significa? Dov'è Norita? Il fiato si fa corto. Cos'è successo? Perché lei non ne sa nulla? E ricomincia, quell'iperventilazione che ormai accompagna le sue giornate. Quell'ansia che la assale. Ma le mani stanno ferme lì, mentre il Chakra medico continua a fluire, unica ancora a cui appigliarsi in quel momento. Il mondo le è caduto addosso. Norita, il suo migliore amico, è scomparso. E cambiano colore, quegli occhi persi nel vuoto. Si colorano di grigio, come le giornate di nebbia lì a Kiri. Sono vuoti, quasi come se stesse combattendo nuovamente una battaglia interiore. Vorrebbe rimanere appigliata alla realtà, a quell'alone verde che circonda le sue mani. Ma i pensieri sono più forti e veloci. Cos'è successo? Continua a ripetersi. Deve cercarli. Deve trovarli. La sua vita non può essere la stessa senza lo Hyuga. Aveva trovato una certa stabilità nell'averlo accanto. Ma adesso, i giorni in cui scherzavano, sembrano così lontani. E non ascolta più le parole di Sakir, le sue domande. Non gli risponde. Ormai i suoi sensi sono altrove. In quella stanza, ci sono solo quelle mani circondate dal Chakra medico. Tutto il resto di lei è altrove. Il matrimonio? Un'utopia ancora più grande adesso. Era così felice quando glielo aveva detto a Norita. Eppure, adesso, quel ricordo fa male. Perché lui è scomparso. E lei non ha idea di dove sia. [Tentativo mani terapeutiche][Ps Sakir: 70 -> 80][Chakra 23/30][equip lo stesso]

15:16 Sakir:
 Il cucciolo riceve le carezze da parte della rosata mentre lecca il suo braccio e poco dopo fa un piccolo saltello scendendo dal lettino e zompettando si avvicina al suo padrone, sedendosi. Lo sguardo del ragazzo è rivolto principalmente a Tenshi, la quale si avvicina al suo torace, con il chakra medico ancora attivo, iniziando le sue cure. Fa un lungo sospiro e proverebbe ad appoggiare le sue mani alle spalle della Senjuu, la quale inizia nuovamente con l'iperventilazione dicendole seriamente <Abbiamo fallito una missione qualche giorno fa e possibilmente i due sono andati da qualche parte per allenarsi o sono ritornati a Konoha. Non devi avere paura. Non abbiamo notizie e si sa come è fatto Norita> abbozza un sorriso. Sono solo bugie quello che sta dicendo ma lo fa a fin di bene, in quanto deve provare a calmare la ragazzina con i battiti accellerati e le mani tremolanti <Anche io sono fatto così. Anche appena ho fallito la missione sono scomparso la sera e non ho voluto vedere nessuno> fa su e giù con la testolina <Possibilmente sono in Biblioteca. Stavamo facendo delle ricerche riguardo questo fantomatico Dio e i Demoni Codati> dice ancora, rivelando ciò che hanno fatto in queste settimane per tentare di farla ritornare tranquilla, come prima <Ti prometto che andrò a cercarli e appena avrò notizie, te le dirò> chiude in questo modo, cedendole parola. [Stessi tag]

15:40 Tenshi:
 Le parole di Sakir, adesso, vengono recepite. Non c'è niente di cui preoccuparsi. Norita è fatto così. Saranno andati ad indagare chissà dove. Il respiro diventa meno affannoso, il battito comincia a calmarsi. Non è il momento giusto per perdere le persone più importanti della sua vita. Ma vuole sapere. Vuole sapere dove siano, perché il pensiero che possano essere morti la fa stare male. In quel momento tanto delicato, ha bisogno di risposte. La sua mente non è stabile e potrebbe perdere il controllo da un momento all'altro. Dopo aver fatto del male ad Onosuke, ha toccato il fondo. Ha perso la propria lucidità. Ed è riuscita a malapena a tornare a galla. Se le succedesse qualcos'altro, se succedesse qualcosa alle persone che ama... perderebbe se stessa. Forse, resterebbe sul fondo, al buio, senza riuscire più a risalire. < Sakir > la voce è spezzata, gli occhi sono sull'orlo delle lacrime < promettimi che ciò che mi stai dicendo è vero >. Perché ne ha bisogno. Ha bisogno di certezze. Ha bisogno di colore in quella vita grigia. Quel colore che lei, da sola, non riesce più a dare. Sono sempre gli altri che la aiutano a tornare su. Perché lei è troppo debole. Perché non ce la fa con le sue sole forze. E' come se fosse sempre sull'orlo del precipizio, e, proprio nel momento in cui ha deciso di buttarsi giù, qualcuno la prendesse per mano, non facendola cadere. Non aveva mai avuto amici. Eppure, adesso, quegli amici che è riuscita a farsi con il tempo sono la sua unica ragione di vita. Sono coloro che la accompagnano ogni giorno, senza lasciarla mai sola, nemmeno per un istante. Perché in un solo istante, tutto potrebbe diventare nero. Buio. E lei potrebbe perdersi, senza trovare più la via d'uscita. E quell'alone verde è l'unica cosa reale che riesce a percepire in quel momento. L'unica ancora di salvezza. Perché non sopporta quella situazione. Non sopporta il dolore. Non sopporta le cicatrici che si porta dietro. Non sopporta i ricordi. < Vengo a cercarli con te > direbbe alla fine. Perché lei deve essere sicura che Norita sia vivo. [Tentativo mani terapeutiche][Ps Sakir: 80 -> 90][Chakra 22/30][equip lo stesso]

15:49 Sakir:
 Fa dei lunghi sospiri mentre continua a tenere le mani nelle spalle della ragazza e gli occhi si rispecchiano nei suoi. Ne ascolta le parole e le dice <Non posso prometterlo perché dopo la missione ci siamo divisi. Non so cosa sia successo ma sappiamo il carattere di Norita. Scompare per giorni se non mesi e poi ricompare all'improvviso> abbozza un sorriso. Sta dicendo una mezza verità, in quanto lui non sa cosa sia effettivamente successo allo Hyuga ma sa esattamente dove si trova la fidanzata: Chiha Megumi. Nelle mani del Mizukage con diverse carte bombe sul suo corpo. Gli occhi della rosata diventano lucidi e immediatamente esclama <Stai tranquilla. Devi rilassarti corpo e mente. Siamo in guerra e non dobbiamo assolutamente crollare, qualsiasi cosa sia successo> annuisce mentre il cucciolo di husky proverebbe a zompettare verso Tenshi, per tentare anche esso di farla calmare e farle togliere i cattivi pensieri che stanno scorrendo nella sua testa <Tenshi, non mi piace che sei pessimista. Devi trovare un rimedio per calmarti e so io come fare> inizia la sua opera di acchiappa clienti al Rosso. [Stessi tag]

16:19 Tenshi:
 Due lacrime vengono giù dal volto di lei, che ormai non sa più quale sia la verità dietro tutto ciò che sta succedendo? Contro cosa stanno combattendo? A che serve quello spargimento di sangue? Perché deve veder soffrire i propri amici? Forse è vero. Non si abituerà mai a quella situazione. Cadrà sempre più in basso. Sempre più in giù. Sarà sormontata dal buio. E da quella maledettissima nebbia. Quella nebbia che abbraccia e stringe il suo cuore. In una morsa mortale. Una morsa che si fa stretta, giorno dopo giorno. Una morsa insopportabile. Una morsa che la porta a non avere fiducia nel futuro. E quelle mani, tremanti, continuano a far fluire quel chakra, come se quell'alone verde fosse la sua unica speranza. Le lacrime scendono giù, rigandole il volto e cadendo al suolo. < E se fosse successo qualcosa? >. Sta cercando di calmarsi, ma non ci riesce. Sta cercando di riprendere il controllo, di accettare le parole del ragazzo dai capelli rossi, ma non ci riesce. L'unica cosa che ha in mente è: dov'è Norita? Sa che lui sparisce per mesi. Ma in quel momento in cui niente ha colore, non riesce a trovare una speranza. Non riesce a pensare in modo chiaro e razionale, come invece farebbe Onosuke. Cosa avrebbe detto lui? Avrebbe accettato la situazione senza andare troppo nel panico? Sì, probabilmente, non si sarebbe lasciato influenzare dall'ansia. Le mani di Sakir sulle spalle di lei sono quasi rassicuranti in quel momento. Perché almeno ha una certezza: lui non è scomparso insieme a Norita e Chiha. Ed insieme, li ritroveranno. Devono ritrovarli. Altrimenti, lei cadrà a pezzi. Pian piano, verrà distrutta, fino a quando non ne rimarrà più nulla. < E' che non riesco a vederci chiaro, capisci? Non riesco a capire quale sia la verità. Io mi fido di te, ma ho paura > altre lacrime continuano a scendere sul volto di lei. < Di che rimedio parli? >. L'unico rimedio che in quel momento riuscirebbe a farla stare tranquilla, sarebbe rivedere il proprio amico. Poterlo riabbracciare. Potergli parlare. [Tentativo mani terapeutiche][Ps Sakir: 90 -> 100][Chakra 21/30][equip lo stesso]

16:32 Sakir:
 Deve pensare alle sue prossime parole. La ragazza è sul filo di un rasoio. Sta male e deve cercare di farla calmare. Distrarla. Non farla pensare in maniera negativa. Ha il cuore a pezzi così come i pensieri che la distruggono giorno dopo giorno. Le mani sono tenute ancora nelle sue spalle <No. Non dobbiamo pensare in maniera negativa. Dobbiamo essere positivi e pensare alla prossima nostra mossa per distruggere quell'essere e ritornare tutti in pace> il tono di voce si fa più serio rispetto ai minuti precedenti. Lui sa tutta la verità. Sa cosa è successo. Sa che dietro il rapimento c'è il Kage del Paese che li sta ospitando. Paese in distruzione e che l'Alleanza sta cercando di rimetterlo all'impiedi, combattendo giorno dopo giorno e cercando di aiutare l'intera popolazione con i loro gesti <Ogni singolo secondo, minuto, ora, giorno, mesi ed anni dobbiamo lottare contro i nostri pensieri negativi. Non aspetta a noi decidere. Siamo dei semplici Genin e non abbiamo questo potere. Dobbiamo renderci utili e svolgere ciò che possiamo. Sappiamo perché siamo qui> si lecca le labbra con la punta della lingua. Un tic o un vizio? Non è dato saperlo. La ragazza termina nelle sue cure. Adesso il duo Inuzuka è ritornato sano <Ho un amico che potrebbe darti una caramella per rilassarti. A me ha fatto molto bene e potremo andare insieme da lui. Potresti provare e vedere se ti fa bene. Anche Aisu è stato felice che l'ho presa perché come te stavo passando un periodo negativo e solo grazie a lui sono riuscito a rinascere e superarlo> le sorride, mostrando i canini appuntiti dicendo alla fine <Posso rivestirmi?> tornando in silenzio. [Stessi tag]

16:47 Tenshi:
 Le ferite di lui ormai dovrebbero essere del tutto guarite. Allontanerebbe le mani dal suo torace. Adesso, cercherebbe di ritirare il proprio Chakra medico. Spingerebbe verso l'interno quell'alone verde che poco prima circondava le proprie mani. Andrebbe a ricongiungere la forza fisica che era stata espulsa, quel filamento blu, alla forza spirituale. Se ci fosse riuscita, il chakra medico scomparirebbe dalle sue mani. < So che dovremmo pensare positivamente, ma io vedo tutto grigio... non riesco più a gestire la mia ansia > lo ammette. Ammette che il panico che la assale giorno dopo giorno la sta distruggendo. < Sì hai ragione... ma è difficile lottare contro i propri pensieri >. Lei ne sa qualcosa. La settimana scorsa, non c'era riuscita. Era stato Onosuke a farla ragionare. Da sola, quella lotta non l'avrebbe mai vinta. Ascolta ancora le parole di lui, allungando la mano per riprendersi la cartellina. < Tranquillanti? > chiederebbe, prima di dare una risposta. Magari potrebbero farle bene in quel momento. Potrebbero allontanare quei pensieri negativi, senza lasciarsi prendere dal panico. In più, lei si fida di Sakir. Lo conosce da mesi, ormai, e sa che anche lui pensa al bene delle persone. < Allora magari provo anche io a prenderli >. Le lacrime si fermano, pensando alle sue parole. Ovviamente ha completamente fuorviato il discorso: non si è resa conto che ciò che le sta proponendo Sakir è droga. Troppo ingenua per capirlo. < Sì, puoi rivestirti adesso >. Qualche passo verso la tenda azzurra, per poi voltarsi nuovamente verso di lui. < La prossima volta allora mi accompagnerai da questo tuo amico. Ciao Sakir >. Troppo innocente per capire ciò che si cela dietro le parole di quello che sembra un semplice ragazzino di tredici anni. E, così, lascerebbe quella postazione, andando dal prossimo paziente. [END]

16:57 Sakir:
 Le ferite sono del tutto guarite ma continua ad osservare dritto negli occhi di lei. Ne ascolta le nuove parole dicendole poco dopo <Ci conosciamo da mesi e sei diventata una persona molto importante per me. Abbiamo fatto un patto l'ultima volta che ci siamo visti e cioè che ci saremo sempre, l'un per l'altro e che insieme diventeremo forti per difendere le persone che amiamo> le fa l'ennesimo sorriso mentre si riavvicina alla sedia, per andarsi a rimettere sia la maglietta che il maglioncino <No. Molto meglio dei tranquillanti> annuisce un paio di volte <Si. Tu prova una volta e vedrai. Io mi sono sentito molto diverso da quella volta e ho visto il mondo in modo migliore> parole su parole per farla persuadere ancora in quel gioco che sta creando con lo spacciatore di Kusa. Ha tredici anni e nessuno potrà credere che lui è in combutta con lui per portare clienti <Si. Ti ci porterò il prima possibile. Te lo prometto. Ah, io vado a farmi una doccia, mi cambio e faccio il turno notturno. Ti porto la cena per ringraziarti> le dice alla fine. [END]

Tenshi cura Sakir. Sakir le dice che Norita è scomparso. Tenshi si traumatizza. Sakir le offre la droga. Fine.