Incontro fugace al porto

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17:13 Hotaka:
  [Porto] Un nuovo giorno è sorto in quel di Kirigakure no Sato. Non si può dir certo che sia stato un percorso tranquillo quello vissuto recentemente dal giovane ragazzo di Konoha passato in poco tempo – oltre che dal suo villaggio natale – da ben due isole: la piccola Chumoku è la più vasta Kiri. Una cosa ha praticamente sempre accumunato i due posti: il meteo nebbioso. Anche se lamentarsi della nebbia in un villaggio che porta proprio il suo nome sarebbe da ipocriti. Ciò detto il Konohano è comunque riuscito nei suoi intenti, ha avuto la promozione tanto desiderata, per poter quindi essere più utile al suo Paese in questo tetro stato di emergenza. Il giovane genin non si è certo rilassato comunque, desideroso di allenarsi e di migliorarsi sempre di più. I suoi capelli neri come la pece svolazzano liberi al vento, li ha tagliati più corti di recente per cui non ha più bisogno di legarseli. Novità assoluta, e che aiuta la pettinatura, è rappresentata dal coprifronte raffigurante l’effige del villaggio della foglia, che è legato tramite una fascia nera alla fronte del ragazzino. Indossa una maglia nera a maniche corte con un ampio colletto alla coreana, che arriva a coprirgli una piccola parte del mento lievemente arrotondato. I pantaloni sono grigi e lunghi, piuttosto aderenti. Ai piedi porta sandali neri, mentre le mani sono infilate nei nuovi guanti ninja. Come equipaggiamento indossa una tasca Kunai-Shuriken legata al quadricipite destro e una tasca portaoggetti fissata in vita da una sottile corda nera e che ricade all’altezza del gluteo sinistro. Si è concesso quest’oggi un piccolo momento di svago: sta passeggiando infatti nel piccolo porto cittadino, situato nelle immediate vicinanze del grande ponte Naruto. Cammina infatti sul molo con passo piuttosto lento, mani infilate nelle tasche. Le iridi scure inquadrano i vari pescatori ai margini intenti a caricare e scaricare pesce dalle piccole navi. Mantiene tuttavia una certa attenzione, visto lo stato di emergenza che vincola sul loco. Dopotutto lo stesso risente dei recenti e tragici avvenimenti. Non dice nulla, fermandosi proprio in questo momento a circa metà strada sul molo, girandosi verso una barchetta lasciata ormeggiare. La fissa, concentrato non tanto su di essa quanto su quali saranno le sue prossime mosse nell’immediato futuro. [Equipaggiamento: Tasca Kunai Shuriken: Kunai x3 Shuriken x3; Portaoggetti: Fuuda con tronchetto sigillato x1; Fumogeno x5; Sigillo potenziante fisico speciale x1; Tonico recupero chakra speciale x1]

17:28 Ichirou:
  [Porto] Non sapendo cosa fare in una giornata nebbiosa e, purtroppo, non avendo ancora sffrontato nessun tipo di esame per la promozione a Genin, se non quella con l'Hokage stesso, oggi lo Hyuga ha deciso di visitare il Molo dell'Isola in cui staziona momentaneamente insieme al suo villaggio. Quegli occhi perlacei, dotati di un'ottima vista ma ancora privi dell'Innata del suo Clan, riescono a scrutare in mezzo alla nebbia che ricopre i dintorni, come un sottilissimo velo che va a cadere sull'acqua, appoggiandosi delicatamente su quello specchio calmo ma ahimè, opaco per via di essa. Mentre cammina sul molo con la sua solita andatura rilassata ed allegra, lo possiamo vedere, si fa per dire, mentre scrive qualcosa, degli appunti, su di un quadernino di colore verde spento, la matita, impugnata con la destra, dopo aver terminato un appunto, viene calmamente posizionata sull orecchio medesimo, dopodichè, quella stessa mano vuota ormai, raggiunge il mento, mentre il suo sguardo incomincia a leggere ciò ch'egli stesso ha scritto dopo gli insegnamenti dell'Hokage. Veste con la sua solita casacca nera, decorata sulla schiene con delle cuciture color oro, che rappresentano delle figure oniriche. I pantaloni dello Hyuga, sono semplici e di colore blu scuro, in tela e stretti sui polpacci da delle fasciature bianche, mentre ai piedi indossa dei comunissimi sandali. Nostante la sua vista non abbia problemi, per ora non nota la presenza del Genin poco distante da lui, ci andrà a finire contro se non sta attento, o forse no, staremo a vedere.

17:40 Hotaka:
  [Porto] Molto è successo negli ultimi tempi, gli attacchi del demone a Chumoku prima e Kiri poi hanno portato tutti i paesi a radunarsi e a cercare di combattere uniti il nemico comune. Il prossimo attacco potrebbe avvenire in qualsiasi momento, per questo il genin mantiene comunque alta la guardia. Si trova in un altro villaggio, peraltro Kiri è sempre stata nota per la scarsa collaborazione e tolleranza verso gli stranieri, altro motivo per non lasciarsi distrarre troppo mentre vi si risiede. Pensieri molto elaborati se commisurati alla sua giovine età, ma in tempo di guerra è necessario mettere da parte il più possibile la paura e l’incertezza per cercare di essere i più risoluti possibile. La classica brezza presente tipica dei porti continua a smuovergli leggermente i capelli, che sembrano così litigare fra loro sul coprifronte. Si è allenato molto nell’ultima settimana, ha appreso nuove cose su di sé, e il suo carattere forse si è fatto leggermente meno solare del solito. Sa bene infatti che la strada da fare è ancora parecchia. Continua sempre a fissare quella barchetta, vuota e ridotta piuttosto male, lasciata li ad ormeggiare solitaria nell’acqua senza alcun occupante. Solo una sottile corda la tiene ancorata al porto. Continua a rimuginare silenzioso il genin, come premesso però la guardia è alta. Sebbene il velo nebbioso certo non favorisca la sua visibilità, gli altri sensi sono pronti a captare eventuali segnali che potrebbero palesarsi nelle sue immediate vicinanze. E in effetti i suoni emessi dai passi del ragazzo in avvicinamento dovrebbero allertarlo, in particolare quando questo si sarebbe trovato ormai a pochi metri da lui. Veloce il capo si gira, e le iridi scure e apparentemente inespressive prima o poi dovrebbero inquadrare il nuovo arrivato. Pare sia distratto dalla lettura, in ogni caso occorre fare qualcosa prima che finisca irrimediabilmente contro di lui. Lesto farebbe qualche passo in avanti, verso il bordo del molo, per poi rivolgersi al figuro < Buon pomeriggio… > Proferisce con tono piuttosto piatto, mentre le mani non vengono per ora smosse dalle tasche. Lo squadra, l’aspetto non pare minaccioso ma visto il periodo preferisce non saltare a conclusioni affrettate < Presta più attenzione mentre cammini, stavi per finirmi contro > Esclama con un tono tutto sommato conciliante e non scontroso. Rimane poi fermo, osservandolo, senza presentarsi per ora. [Equipaggiamento: Tasca Kunai Shuriken: Kunai x3 Shuriken x3; Portaoggetti: Fuuda con tronchetto sigillato x1; Fumogeno x5; Sigillo potenziante fisico speciale x1; Tonico recupero chakra speciale x1]

17:57 Ichirou:
  [Porto] Nella sua mente continua a ripetere tutte le cose scritte su quel quadernino, è da poco che ha intrapreso il cammino del ninja, quindi pù cose impare e meglio è, soprattutto per un ragazzo che ambisce a diventare un ninja medico. Il solo pensiero delle scors serata, passata in compagnia del ragazzo di Kusa, lo innervosisce, non troppo, ma quanto basta per fargli accendere lo sguardo di quella sua classica fiammella, la voglia di apprendere è tanta in lui. Il suo soliloquio mentale viene però interrotto dal Genin della Foglia, infatti ecco che solleva lo sguardo, per notare la presenza del suddetto, alchè si blocchrebbe immediatamente e, con un sorriso un po' imbarazzato <Oh scusami, ero assorto nella lettura!> la mano destra passa ora da sotto il mento a dietro la nuca, mentre la mancina continua ad impugnare il quadernino. Squadrando la figura maschile che gli si presenta di fronte, lo Hyuga come prima cosa nota immediatamente il coprifronte della Foglia che porta il ninja, il che gli accende il viso <Sei un ninja della Foglia!> non riesce a trattenersi purtroppo <Buon pomeriggio a te! Anche io sono della Foglia, purtroppo non sono ancora un ninja però..> imbarazzato distoglie lo sguardo per qualche secondo. Tutta questa eccitazione, fa completamente dimenticare al ragazzo le buone maniere <Perdonami, mi chiamo Ichirou Hyuga, piacere di fare la tua conoscenza..!> Sa perfettamente che bisogna stare attenti alle presentazioni di sto periodo, è solo grazie al coprifronte che il ragazzo dà fiducia al suo interlocutore.

18:10 Hotaka:
  [Porto] È da un po’ di tempo che il Genin non incontra persone, in vero da una settimana. Si è concentrato su sé stesso negli ultimi giorni, cercando di migliorare le proprie abilità che sono ancora grezze ovviamente. Ora che la distanza fra i due è ridotta può vedere meglio la persona che gli sta di fronte. Il primo dettaglio importante è l’altezza imponente che certo lo sovrasta. Anche i suoi occhi perlacei lo incuriosiscono, è sicuro di aver conosciuto una persona che gli aveva molto simili. Procede poi ad ascoltare le parole proferite del ragazzo, che si suppone essere non certo una minaccia. < Nessun problema, avevo notato > Risponde veloce, conciliante, alle scuse. Distoglie poi per qualche attimo lo sguardo, lasciando il tempo all’allievo di finire di parlare. Interessato dopo pochi secondi le iridi scure tornano a posarsi su di lui. < Hyuga eh? > Proferisce mentre le labbra sottili si incurvano in un lieve sorriso. < Siete un clan molto rispettato, dovresti esserne contento! > Forse era per quello che gli occhi dell’astante lo avevano incuriosito, molto simili al suo conoscente Harai, chi lo sa. Intanto estrae lento le mani dalle tasche, che vanno a premere i fianchi. < Piacere mio, mi chiamo Hotaka Kimura, Genin della Foglia! > Incalza, osservando chiaramente dal basso verso l’alto. < Io sono stato promosso da poco, posso capirti! > Dice nuovamente, tono che diviene via via più allegro. < Che stavi leggendo? > Chiede infine, continuando ogni tanto a dare un’occhiata qua e là. [Equipaggiamento: Tasca Kunai Shuriken: Kunai x3 Shuriken x3; Portaoggetti: Fuuda con tronchetto sigillato x1; Fumogeno x5; Sigillo potenziante fisico speciale x1; Tonico recupero chakra speciale x1]

18:26 Ichirou:
  [Porto] Nota con piacere che il ragazzo di fronte a lui, si stia pian piano sciogliere i nervi alla presenza inaspettata dello Hyuga. Ascolta con aria rilassata ed allegra le parole proferite dal suo interlocutore, riguardanti il suo Clan, il che lo fanno arrossiere lievemente <A-ah, beh grazie, certo che ne sono contento!> Non è molto pratico nel ricevere i complimenti <Hotaka Kimura...Genin della Foglia...Ichirou Hyuga, ninja medico della Foglia..> proferisce quel dire a voce fioca, come se fosse un bisbiglio. Dopo pochi secondi però, torna in se con un bel sorriso, per andare a rispondere alle affermazioni altrui <Ah, congratulazioni allora per la tua promozione, io devo sostenere ancora qualche esame, ho appena iniziato, ma non mi demoralizzo, anzi, forse aver davanti un neo Genin mi spronerà ancora di più!> con la mano destra afferra la matita che teneva sopra l'orecchio medesimo, per poi aprire il quadernino e cominciare a prendere appunti <Su cosa si basa l'esame di Trasformazione?> Cerca in tutti i modi di facilitarsi il lavoro e lo studio, chi meglio di chi ha appena affrontato l'esame in questione. Le azioni dello Hyuga, fortunatamente, si intrecciano alla perfezione con la domanda del ninja <Stavo rileggendo degli appunti scrittia da me, mi sono stati proferiti dall'Hokage in persona!> Ne va fiero, dopotutto, la prima lezione sull'attivazione del chakra l'ha fatta proprio con la suddetta. Pronto ad asimilare informazioni dal Genin, lo Hyuga attende in silenzio, con gli occhi fissi sul suo intirlocutore, con gli occhi che si infiammano e le narici che sputano vapore, ipotetico ovviamente.

18:41 Hotaka:
  [Porto] Continua la tranquilla conversazione fra i due, che permangono sempre incorniciati dal velo nebbioso caratteristico del loco. Le parole proferite vengono spesso accompagnate dal rumore delle onde che vanno a scrosciarsi sul piccolo molo cittadino. Il panorama sarebbe anche piacevole, sebbene la devastazione provocata dai recenti avvenimenti lasci tracce un po’ ovunque, finendo inevitabilmente per macchiare quella che normalmente sarebbe un’attrazione paesaggistica non certo di poco conto. Gli occhi sono sempre posti sull’alto astante presente innanzi a lui, che si rivela entusiasta dell’incontro odierno. Si limita a sorridere alle prime affermazioni dell’Allievo, con le mani poste sempre a contatto con i rispettivi fianchi e le braccia che di conseguenza formando due triangoli su entrambi i lati. < Grazie, in effetti anch’io ho incontrato un Genin poco prima dell’esame, che sia un buon auspicio? > Ribatte, sempre sorridente. Ascolta poi la seconda questione, inerente pare alla prossima lezione in programma dello Hyuga < Beh sarà una bella lezione vedrai, si tratta di una delle prime tecniche che si apprendono, per cui danno una certa emozione la prima volta… > Proferisce, mentre i ricordi tornano proprio ai tempi in cui per la prima volta ha messo all’opera il proprio chakra < Se vuoi qualche dritta volentieri > Aggiunge poi, vedendo che l’allievo si è già preparato per scrivere. Nonostante gli sembri una domanda scontata la fa ugualmente, non vorrebbe averlo frainteso. Ovviamente il Genin non ha né il titolo né la capacità effettiva di insegnare una tecnica, ma forse può aiutarlo un poco per la lezione che gli si prospetterà in futuro. < Un grande onore, non avresti potuto avere un sensei migliore allora! > Esclama poi, in effetti ricevere una lezione dall’Hokage in persona non è così comune. [Equipaggiamento: Tasca Kunai Shuriken: Kunai x3 Shuriken x3; Portaoggetti: Fuuda con tronchetto sigillato x1; Fumogeno x5; Sigillo potenziante fisico speciale x1; Tonico recupero chakra speciale x1]

19:02 Ichirou:
  [Porto] Una conversazione inspettata, tra due sconosciuti, sta diventando una chiacchierata sempre più amichevole, che magari potrà evolversi in una futura amicizia dei due Konohaniani, chissà! <Pensi sia un segno?> La punta posteriore della matita, il dorso, viene delicatamente portato sotto il labbro inferiore, non ha mai creduto molto nella fortuna, ma chissà, magari questa volta potrebbe essere veramente un segno del destino <Voglio crederci allora!> Un altro sorriso smagliante viene regalato alla volta del Genin, mentre lo Hyuga torna per qualche istante serio e con lo sguardo acceso <Ok, non chiedo che mi venga insegnata la tecnica, ma dimmi, hai qualche informazione che mi possa preparare all'imminente esame?> Prnto a scrivere tutto, il ragazzo pende dalle labbra del ninja, in attesa ch'egli risponda alle sue domande. Ascolta le parole proferite riguardanti l'Hokage, alché andrebbe a sorridere e rispondere <Assolutamnte! Mi è stata molto d'aiuto! I suoi consigli li ho scritti tutti qua e li ho impressi come un ricordo indelebile nel mio cervello!> diventa quasi strano nel parlarne, ma a lui non interessa, non se ne accorge nemmeno forse. <I che cosa ti specializzerai? Hai già qualche idea?> si rimette in posizione, pronto per scrivere.

19:26 Hotaka:
  [Porto] Il tempo scorre, mentre il sole pian piano si abbassa e la visibilità – già fortemente messa in discussione dalla perenne nebbia – dimuisce di conseguenza. Un tetro ambiente in un tetro periodo si potrebbe dire. Nel vedere le reazioni dell’Allievo un po’ il giovane Genin ricorda sé stesso poco tempo fa, quando la voglia di imparare era decisamente molta. Emette una lieve risata mentre ascolta l’Allievo scherzare sul discorso della fortuna. Continua ad ascoltarlo, mentre le braccia vengono ora fatte libere e lasciate ricadere lungo i fianchi. Lascia quindi parlare l’astante, concentrandosi successivamente sull’ultima frase. < Ancora non mi sono guardato troppo in giro, purtroppo l’attuale situazione come saprai ha la priorità su tutto > Proferisce flebile, in effetti non ha ancora pensato troppo al suo futuro, non che abbia avuto molto tempo. < Ahah anch’io me li terrei stretti! > Esclama riferito ai preziosi appunti che ha preso alla sua personale lezione con l’Hogake. Viene poi il momento di dialogare sui percorsi accademici dello Hyuga. < Sai anch’io chiesi la stessa cosa al Genin che incontrai prima dell’esame > Proferisce, sempre sorridente. Le coincidenze continuano a palesarsi imperterrite questa sera. < Lui mi rispose che non poteva aiutarmi, che ci sarei riuscito comunque! > Incalza, sempre con la mente immersa nei ricordi. Le mani intanto tornano ad essere inserite nelle tasche dei pantaloni del Genin. < Tuttavia io sarei ben contento di aiutarti > Si preme ad aggiungere < Purtroppo non adesso però, devo andare all’accampamento di Konoha > Sembra che un impegno urgente lo costringa a non essere d’aiuto al giovane studente. < Ci vediamo presto, Ichirou Hyuga > Termina infatti, sempre sorridendo facendo allo stesso tempo anche un cenno leggero col capo. Dopo averlo salutato si incamminerebbe verso il villaggio, pronto ad immergersi totalmente nel lavoro che il suo nuovo grado prevede per lui. I giorni passano in fretta, ma l’emergenza resta, anche se questo seppur breve incontro gli ha donato una rapida sensazione di spensieratezza, che ormai da troppo tempo non provava più.[END]

L'allievo e il genin si incontrano per la prima volta al piccolo porto del paese. Si scambiano celermente reciproche informazioni, tra ricordi passati e prospettive future.