La carta e il veleno
Free
Giocata del 11/04/2020 dalle 17:47 alle 21:18 nella chat "Luogo Sconosciuto"
Il pomeriggio inoltrato non filtra le proprie luci all'interno dell'accampamento, tantomeno nella tenda della rossa già in piedi da quel mattino. Un altra cosa è cambiata da qualche settimana, quella tenda non sembra essere una normale tenda, non dall'interno. I tavoli sono pieni di appunti e cosparsi di boccette di veleno accompagnati da testi di diversi libri a riguardo, anche qualcuno dedicato allo studio di piante velenose. Questi tavoli sono disposti in fondo alla tenda, non troppo grande ne troppo piccola, che abbia scambiato qualche favore per averla lo sa solo lei ovviamente. Il resto è normalissimo, un letto sulla sinistra da una piazza e mezza, e sulla destra sostano le sue armi e armature, e diversi dei vestiti succinti che indossa giornalmente. Il vestiario è cambiato quel giorno, niente pantaloncini che ha dovuto buttare, reduci dal suo sangue e dalla cicatrice che spicca sul gluteo, indossa una gonna molto corta, nera che arriva sotto i glutei e una maglia scollata abbastanza, non che si degni di indossare nulla di meno succinto, non quando sta in "casa" propria. Ma il tutto sarebbe per lo più coperto da un camice bianco, lungo fino alle ginocchia e aperto sul davanti. Le mani affusolate son coperte anche quelle da lunghi guanti in pelle nera, utili per ovvie ragioni nel manipolare con più sicurezza quei veleni sparsi nella stanza. Il viso tradisce una certa concentrazione mentre sosta davanti ai propri appunti, in piedi giustamente, ha difficoltà pure a sedersi, tanto che per passare il tempo andrebbe a muoversi in lungo e in largo alla stanza con il rumore dei suoi tacchi che risuonano limpidamente nel silenzio totale. Gli occhi son concentrati su dei fogli relativi a diverse proprietà di alcune piante a lei ancora sconosciute, e sul nasino svettano un paio di occhiali da vista molto sottili la cui montatura sarebbe quasi invisibile, non le servono degli occhiali belli, ma utili a non far stancare i propri occhi. I capelli, quell'unica sfumatura rosso vivo, è trattenuta da un elastico, solo alcuni ciuffi son lasciati andare davanti al volto. Attende anche Sosachi nella propria tenda, ma di certo non sarebbe stata li ad aspettare il suo arrivo senza far nulla, almeno riempie il tempo con i suoi studi ..."medici". [chakra on] [Accampamento - Tenda di Sango] E' il giorno seguente alla missione svolta in compgnia della giovane Sango Ishiba e, fortunatamente, portata a termine senza alcun tipo di danno, ma riuscendo, di fatto, ad avere successo senza ricorrere all'uso di forza bruta e del suo istinto. Ha solamente utilizzato la sua mente, la ragione, provando a cavarsi d'impiccio sfruttando le competenze della collega e provando a prendersi gioco dell'istinto primordiale degli animali. QUesto pomeriggio, però, è stato chiamato in causa in qualità di ex appartenente all'ordine dei medici mondiali. Per questa ragione ha ancora delle reminiscenze di quelle arti e dell'uso di quelle particolari tecniche di cura che potrebbero servire anche al givane in caso di crisi. Questo pomeriggio il sole si sta per abbassare, il cielo si sta schiarendo per lasciare spazio ai raggi più scuri del tramonto. < Che bel tempo . > Dice camminando in direzione della tenda di Sango, dove lei gli aveva chiesto di raggiungerlo per delle cure. Lui stesso si era proposto per uno spirito di .. sacrificio, ma non pensava che lei stessa potesse chiederglielo. Per lo meno passerà un pomeriggio differente. Indossa una giacca aperta sul davanti, di cotone, mentre non indossa praticamente nulla sotto. Ha anche dei pantaloni scuri e degli stivali neri. Sul petto brilla qualche pendente che ha addosso e che gli ricordano il suo passato. Il giovane cammina per gli accampamenti, provando ad individuare la tenda di Sango che lei gli aveva descritto ed indicato la giornata prima. < Sarà questa? > Sosachi ha già il chakra impastato e libero di circolare tranquillamente nel corpo, come un fiume in piena, anche perchè sarebbe stato necessario aiutare. L'innata, invece, non è richiamata per non intossicare la sua giovane cavia .. cioè, paziente. La cura sarà un po' "clandestina" non essendo un membro dell'ordine, ma un ex membro dell' stesso gruppo. E' davanti alla tenda. Come si fa? Si bussa? < Ehm .. toc toc .. Sango! Sono Sosachi > Si annuncia e se lei gli dicesse di poter entrare, cercherebbe di sollevare un lembo per entrare nella stessa. Solo se gli potesse dare il via libera, altrimenti attenderebbe ancora fuori. [Chakra ON] I passi da fuori vengono avvertiti dalla chunin grazie ai suoi sensi ninja, ma non si scompone, non èdi certo la prima volta che vengono a farle visita i ninja dell'alleanza, anche solo per darle le direttive da seguire per le missioni. Attende con calma finchè la voce del Doku non si fa strada attraverso il pesante tendaggio che divide l'interno del loco con l'esterno, in modo da non far entrare troppa umidità < entra pure > lascia che sia l'altro a fare gli onori dentro la sua stanza, notando come la rossa sia in piedi davanti a lui, occhiali sul naso e iridi puntate verso quei fogli che stringe . Inoltre avrà la completa visuale di quella specie di laboratorio, dove provette e fiale ne fanno da padrone < non pensavo saresti arrivato così presto > no, non è vero, se l'aspettava da quel mattino, ma il lavoro la chiama comunque e di certo non può lamentarsi di quel pomeriggio tranquillo, tranne per il fatto che non riesca a sedersi degnamente o a dormire a pancia in su. Aspetterebbe qualche secondo ancora prima di parlare < fa come se fossi a casa tua e sta attento ai tavoli, non voglio che si distrugga nulla > lo avvisa sollevando infine le iridi dagli scritti per osservarlo dritto negli occhi, hanno dopotutto la stessa altezza. Lo sguardo corre lungo la sua figura, analizzandolo in tutta la sua interezza , compresi quei gioielli strambi e particolari. Le dita che si muovono sulla carta, o meglio, i guanti di pelle lo fanno provocando uno strano rumore su di essi prima che le braccia calino verso il basso per andare ad appoggiarli su uno spazio libero nelle vicinanze < spero solo che non mi avveleni > direbbe dal nulla, non sa bene di cosa sia composto quel clan, i Doku, ma dall'ultimo incontro con Kimi, meglio conosciuta da lei come Medusa, sa che potrebbe avere del veleno. La cosa strana è che ciò la intriga abbastanza < beh complimenti, abbiamo passato anche la missione > e così s'è sottratta da Yukio e dalla sua vista, ancora il dolore è profondo per averlo tradito, per starlo tradendo in ogni attimo della sua vita. Un dolore che ormai fa parte della sua giornata,un peso che le opprime il petto e che le fanno dimenticare delle altre emozioni di cui un tempo ne era in possesso. [chakra on] [Accampamento - Tenda di Sango] Sango dà il permesso al giovane Doku di entrare nella tenda e di accomodarsi facendo gli onori di casa < Ciao Sango, tutto bene? > Chiede, gentilmente, visto che così è il biondo: gentile e professionale, bisogna ricordarlo. Nell'entrare vede una stanza molto ordinata, se non si considerano le scartoffie sulla scrivania e sulle superifici lignee. < Si, mi ero intrattenuto ad allenarmi. > Non mente e soprattutto non cogle l'ironia della giovane ragazza che si presenta con un camice e dei guanti, come se stesse facendo qualche cosa di particolare. < Cosa c'è di così tanto prezioso su questi tavoli? > Chiede per capire che cosa stia facendo, giusto per scambiare anche due parole e per provare ad instaurare un dialogo anche al di fuori della loro professione. Una volta entrato comincia a guardarsi attorno vedendo boccette qua e là, come se stesse effettivamente facendo qualche cosa. < Non ti ho disturbata sul più bello, vero? > Sorride nel porre la domanda e guardando un po' tutto quello che si trova sui tavoli, per cercare anche di indagare sulla figura della Rossa. < Non è immediato avvelenare una persona .. > Dice avvicinandosi alla ragazza, ma mantenendo un paio di metri di distanza. <.Se ti toccassi ora non ci sarebbe rischio che ti contagiassi, anche perchè non mi va di farlo, ma .. potrebbe scapparmi durante la cura e potrei erroneamente avvelenatrti > Sorride maliziosamente, ma la sua conoscenza dell'innata non gli permetterebbe di fare errori così grossolani. < .. ma potrei curarti subito, ho l'antidoto con me .. > Intende chiaramente la possibilità dei Doku di secernere veleno ed antidoto contemporaneamente. < Ieri, tra l'altro, mi dicevi di aver conosciuto un membro del mio clan. A chi ti riferisci? > Chiede, riferendosi, probabilmente a Kimi, la più famosa del clan insieme a lui (coff, coff). < Si, è stata una missione decisamente strana, ma l'importante è stata portarla a termine per il bene dell'Alleanza .. > Lo dice guardandosi attorno, come a voler salvare l'apparenza. < In realtà, una missione fatta e completata è una rottura in meno > Non nasconde il suo lato pigro, mentre ieri sembrava decisamente motivato e dall'animo condottiero. < Comunque, ieri eri ferita, hai ancora male? > Così da capire come iniziare e procedere con la cura. Osserva quel volto giovane e bello sotto diversi punti di vista, non bello come quello di Yukio, che trova parecchio attraente, ma una bellezza naturale e non deviata . < sempre così gentile > mormora lei con un mezzo sorrisetto sul volto < prezioso? > direbbe andando a osservare i veleni e tutto il resto < stavo mandando avanti delle ricerche sui veleni.. > e magari provare a crearne un altro, con effetti diversi..e a quel punto gli sarebbe servita una cavia sulla quale testarla, ma non è questo il momento. < sono entrata in un modo molto strano tra le fila dei medici .. ma diciamo che la mia inclinazione non sta nelle cure vere e proprie > ammette l'evidenza della situazione, non che faccia molto per nasconderla se non agli occhi dei superiori e dei medici che la stanno istruendo. < non ancora, sono in una fase di .. conoscenza > la stessa che un Seiun le ha donato, conoscenza su quello che più desidera, su quello che desidera per Ame e per il clan stesso, ma che in questo momento sta cercando da se, una via diversa da quella di un semplice medico assecondando la sua ritrovata passione per veleni e incisioni < potrebbe scapparti durante una cura? > solleva un sopracciglio ma l'espressione non è sorpresa, più divertita in realtà. < oh quindi è una cosa del tuo clan suppongo? Secerni veleno dal tuo corpo naturalmente ? > si avvicinerebbe il più possibile e se concesso si fermerebbe dinnanzi i suoi occhi, alla stessa altezza, con solo il seno della donna a far da divisorio . Il suo interesse più che intellettuale < ma dimmi, come funziona? puoi decidere tu quando usarlo proprio come un innata qualsiasi? > lo bombarda di domande, nella speranza che l'altro le dica qualcosa ovviamente < ho conosciuto una certa Medusa Doku qui all'accampamento , non avevo mai avuto modo di vedere il vostro clan da vicino > ammette lei senza scomporsi troppo < almeno Yukio non ci punirà vuoi dire > beh loro dovrebbero conoscere il carattere del kage meglio di tutti gli altri , come le sue inclinazioni molto ..strane < beh in realtà si, ecco perchè ti ho chiesto di venire. Non riesco a sedermi e lavorare come si deve > ammette lei, le mani che vanno ad aprire il camice bianco dei dottori per farlo scivolare a terra , i doppisensi si sprecano con lei < dovrò mostrarti la ferita perchè tu possa guarirmi > lo osserva dritta negli occhi, per nulla imbarazzata di quel gesto, non se ne vergogna così a suo agio con se stessa. Le mani andrebbero lentamente a far scendere la gonna, mostrando uno slip rosso fuoco come i propri capelli. Povero Sosachi. [chakra on] [Accampamento - Tenda di Sango] La giovane Sango si mostra nel suo lato sospettoso e comincia a tempestarlo di domande che vanno dal semplice pour parlè alla sua innata. < Sono io, non fingo. > Risponde alla sua domanda sulla gentilezza. < Uh, ricerca sui veleni? E' bene non schrzarci con i veleni, potresti anche soccombere con uno di loro .. > Ne ha subiti di effetti collaterali, nonostante sia una persona affine a quel tipo di "elemento". < Trattare i veleni è decisamente complesso. E non sempre si riesce a trovare la soluzione migliore per maneggiarli. Sappi che anche una goccia potrebbe essere deleteria. > Spiega alla ragazza, cercando di metterla in guardia su quello che potrebbe capitarle in caso di un uso scorretto di questo tipo di sostanze. < Anche io ero nel gruppo dei medici, ma ho lasciato l'ordine perchè non riuscivo a rispettare i miei compiti ed i miei doveri. Non avrei reso al meglio il servizio che mi era stato richiesto. Però, appartenendo all'ordine un tempo, ho ancora qualche reminescenza. > Sorride gentile, come suo tratto distintivo. < No, non mi scapperà, altrimenti moriresti. > Schietto. < Si, siamo naturalmente predisposti a creare veleno naturalmente, ma non possiamo crearlo in .. fialette. Noi lo combiniamo al nostro chakra. Motivo per cui non posso avvelenarti senza alcn tipo di volontà, ci deve essere infusione di chakra. > La vuole tranquillizzare. Poi le spiega chi sia la kunoichi che appartiene al clan Doku: Medusa. < Ah, Medusa. La conosco sisi > Sa essere l'alterego della cugina Kimi, la diabolica Kimi Doku. < Yukio? Mi ha tirato fuori da una situazione spiacevole anni fa .. gli sono debitore. E' una brava persona, anche se è da molto che non gli parlo. > Effettivamente vorrebbe farci due chiacchiere. Poi ecco che potrebbe partire la cura, ma qualche cosa non va, o meglio va e non va come dovrebbe andare (?). < Cos .. > Si blocca nel vedere la ragazza levare il suo camice e lasciare andar giù anche la gonna. La faccia di Sosachi diventa rossa come gli slip ed i capelli della ragazza. < Ma cosa .. stai .. facendo? > Imbarazzato, al massimo. Dglutisce lentamente, perchè oggettivamente messo a dura prova il suo carattere. < Questa mi è nuova .. > DIce voltandosi. Che fare? Lento e tremolante alzerebbe le mani poendole a circa una spana dal gluteo ferito di Sango, senza toccarle. Sta sudando freddo. CHiude gli occhi, non vuole vedere, si sente in un imbarazzo profondo. Probabilmente è rosso per l'imbarazzo anche fino alle dita dei piedi. Lento andrebbe a far confluire il chakra all'altezza delle mani per poi farlo fluire sotto forma di chakra medico dal colore verdastro. Le mani, infatti, dovrebbero infondere quell'energia verso l'esterno, per entrare in contatto co l'epidermide ferita e lambita da quelle ferite. La ragazza dovrebbe avvertire del formicolio, segno della costruzione cellulare che dovrebbe permettere la ricrescita dei tessuti. Sosachi ha gli occhi chiusi, cementati, non li apre. < Controlla se è tutto a posto > Chiede alla ragazza che, voltandosi, potrebbe vedere il colore del suo volto e la posizione, oltre al chakra verde e medico uscire dalle mani. Se avesse avvertito l'altro della sua avvenuta guarigione, Sosachi aggiungerebbe < Bene, vestiti > il tono è chiaramente imbarazzato. Spera di aver finito e che lei si rivesta. [Chakra 61/70][Tentativo mani terapeutiche C][PS curati 10] < l'importante è esser sinceri con se stessi > e lei si, ha dovuto affrontare quel passaggio nel modo più doloroso, il pentimento c'è ma nulla di più, ha deciso di aggrapparsi alle parole del riduko sannin per non soccombere di fronte al proprio dolore < ecco perchè indossi i guanti e cerco di stare attenta > conosce i veleni, sa come funzionano, ma il fatto che stia cercando di capire come usare quelle conoscenze per altri scopi ...quello è preoccupante in realtà . Ma non si scompone più di tanto, anzi prende nota dei veleni del doku per qualsiasi ricerca futura e anche prende nota sul fatto che la doku conosciuta utilizza quell'arma di propria volontà, anche se ammette che non l'ha avvelenata alla fine. < si.. è un bravo kage > direbbe lei col sorriso che torna a splendere mentre dentro un dolore si spande sempre di più al solo pensiero di quello che sta facendo. Ma in tutto ciò la donna come se nulla fosse andrebbe a spogliarsi della gonna per mettere sotto gli occhi altrui il suo corpo formoso e delicato, bianco come il latte e con nessuna cicatrice se non quella sul gluteo. Osserva i movimenti del ragazzo, il suo rossore e nervosismo nel vederla in quel modo e ciò porterebbe quel sorriso ad allargarsi ancora, inquietante tanto da accenderle gli occhi di una strana luce < beh ti devo mostrare la parte lesa > il perchè l'abbia fatto in quel modo è solo per divertirsi, poor Sosachi. Lo vede scendere, con le mani vicine al proprio sedere mentre utilizza il chakra medico per poterla guarire. Un lieve pizzicorio la raggiunge, delicato e piacevole in effetti. < mh ?> andrebbe a voltarsi in modo da poter guardare il volto del giovane con gli occhi chiusi, la destra che proverebbe a scendere sul suo volto, le dita che provano a sollevargli il mento così da poterlo fissare intensamente, da costringerlo quasi ad aprire gli occhi < c'è qualcosa che non va? > sussurra lasciva < sembra andare meglio in effetti > la voce calda e suadente lo raggiungerebbe senza problemi < ti vedo abbastanza accaldato Sosachi > dopotutto è un medico, ne avrà viste di donzelle ferite nei punti più disparati . Scende lentamente a terra sollevando la gonna ma non la indossa ancora < non ti facevo come uno che si imbarazza davanti ad una donna seminuda > rigira il coltello nella piaga ovviamente, divertita dal comportamento altrui. Che stronza [chakra on] [Accampamento - Tenda di Sango] La cura sembra essere andata nel verso giusto e Sango pare sentirsi meglio, oppure, per così dire guarita. Non fa altro che prestare il suo servizio. < Non serve i guanti possono servire, specialmente in caso di ferite e contatto del veleno con il sangue del malcapitato. E' per questo che si usano sulle lame e sulle spade, per far penetrare il veleno nel sangue e nell'organismo. > Una spiegazione veloce sui veleni, cosa che può conoscere sia come Doku che come ex medico. < Si, spero che possa gestire il villaggio come ha fatto in questi anni .. anche se non sono stato presente negli ultimi anni. > Se vorrà indagare potrà chiedere. Ma la concentrazione, ora, è rivolta ad altro. Non sente e non vede nulla, come se fosse in una campana di vetro. La ragazza sembra essere particolarmente sicura di sè. E Sosachi, invece, assolutamente no. Sicuramente è una situazione particolare, decisamente nuova e mai sperimentata dal biondo, benchè lei possa pensare che la pratica della medicina gli abbia permesso di assistere a tali visioni. < Uhm? > Mugugna nel mentre in cui sta praticando la cura: un dito, freddo, gli scorre lungo il suo viso. Non può essere chiaramente nessuno, se non Sango che, immediatamente lo porta alla normalità. Va bene essere imbarazzati, ma, al suo cospetto, dovrebbe mostrarsi sicuro di sè. Riapre, infatti, gli occhi osservando la ragazza e cercando di capire se la sia riuscita a curare correttamente, come testimoniato dalle sue parole. Il flusso di chakra medico viene interrotto permettendo al ragazzo di concentrarsi su sè stesso, controllando le sue sensazioni e la sua grande .. grandissima sensazione di imbarazzo. Cerca di calmarsi facendo un respiro molto profondo. < Sono un animale a sangue freddo, le temperature anche miti .. mi mettono caldo, si. > Una mezza scusa, anche perchè non sembra essere particolarmente convincente. La ragazza si china per raccogliere il suo abito, ma non pare indossarlo. Sosachi è ancora rigido e fisso, la muscolatura in vista sull'addome in vista e quasi scolpita, non per la sua preparazione fisica, ma per il rigore assunto. < Non è imbarazzo, mi hai preso alla sprovvista. > Altra menzogna, ma questa volta pronunciata con un tono meno .. tremolante. Dovrebbe essere più convincente. < Dai, rischierai di prendere freddo. > Cerca di essere premuroso, passandosi poi il braccio destro sulla fronte. [Chakra On] < magari potresti aiutarmi con i veleni.. > indicherebbe diversi libri relative a delle piante velenose < magari riuscirò a sintetizzare un nuovo tipo di veleno .. chi lo sa > che sia questo il suo vero obiettivo? Solo la donna può saperlo e al momento non si espone più di tanto, almeno ha davanti un ex medico < dove sei stato se posso chiedere ? > anche la donna per quanto sfacciata si impone una certa eleganza, sia nel corpo ma sopratutto in tutti quei gesti che va a compiere per svestirsi e tutto il resto. Lo osserva consapevole di quel rossore, non che sia il primo a provar tanto caldo per via del proprio atteggiamento disinibito, se ne crogiola in quegli attimi, non ha perso il suo tocco per così dire . Lo ascolto con quel lieve sorriso appena accennato agli angoli della bocca, solo qualche millimetro rivolto in alto mentre lo osserva come farebbe uno studioso davanti ad un esperimento < un animale a sangue freddo? > direbbe lei < se vuoi possiamo provvedere a farti diventare un animale a sangue caldo > il doppiosenso ovviamente voluto a farlo arrossire ancor di più mentre passa infine a rialzarsi i vestiti per la fortuna del Doku < ti vedo teso > proverebbe ad indovinare lo stato d'animo altrui, dopotutto sembra un pezzo di legno < rilassati, non mordo mica > o eccome se morde < davvero? Dovrei allora avvertirti che potrei spogliarmi da un momento all'altro? > scettica in quel modo di dire altrui, solleva un sopracciglio nel constatare le sue di emozioni , un bluff noto solo a se stessa . E l'ultima frase è quella invece che la lascia più sorpresa di tutti, sente una lieve preoccupazione? Lo osserva e sul proprio volto quell'espressione non riesce a camuffarla in altro . Si prende tutto il tempo , togliendosi con grazia anche gli occhiali per poggiarli sul tavolo < ti interessi se possa prender freddo? > una domanda fatta dandogli le spalle, la voce che si fa più morbida, carezzevole quasi nel solo pensarlo, e non se ne crogiola per quel gioco che ha intrapreso, ma forse per un vivo interesse nel comprendere perchè uno sconosciuto qualsiasi dovrebbe preoccuparsi per lei. Dopotutto Akendo l'aveva annegata nel proprio dolore per poi tendergli la mano, uno sconosciuto anche lui, ma sa che non avesse in mente e a cuore la sua salute mentale o fisica. Anzi. Desiderava proprio scaraventarla nei demoni del proprio animo. Gli darebbe le spalle ancora, incapace di guardarlo momentaneamente, e prima di voltarsi nuovamente andrebbe a ricomporsi, con quel lieve sorriso pronto ad accompagnarla ovunque .[chakra on] [Accampamento - Tenda di Sango] < Certo, non ho problemi con i veleni, visto che saprei trattarli e saprei anche come .. riconoscerli. Ma posso aiutarti solo con nuovi veleni. Se la domanda che avevi in mente era: posso sintetizzare il tuo veleno? La risposta sarebbe no, o meglio, non so. > Non è mai successo che nella storia recente qualcuno sintetizzasse veleno Doku. Ci aveva provato Ryuuma, ma il piano era andato in fumi, a causa dell'allontanamento volontario di Sosachi. < Oto, sono tornato ad Oto. Io provengo da là, una terra fredda nel senso che è priva di amore e di affetti .. > Oto allena le sue genti per arrivare a creare delle macchine da guerra, come se fossero dei mostri. Privandoli dei loro sentimenti anche. < Sono andato là per seguire le orme del mio maestro .. per iniziare un percorso di crescita e di ritorno all'origine. Stavo studiando per apprendere l'arte del richiamo dei serpenti giganti. Tu per caso sai invocarli? > Chiede, dando per scontato di avere davanti una conoscitrice di tale arte. Poi, inevitabilmnete, il discorso si porta Su tematiche scomode e non così .. facili da gestire, almeno per la situazione che si è venuta a creare. < Sango .. > Non riesce a dire nulla, perchè non saprebbe come rispondere alla richiesta di rendere più caldo il suo sangue, quindi preferisce passare alle altre parole < Teso? N-n-no, al massimo sorpreso. Ieri eri davvero .. istintiva e rabbiosa .. > Sta cercando volutamente aggettivi che la possano descrivere come una ragazza cruda e fredda. < .. mi hanno stupito certi atteggiamenti e basta, non ti preoccupare. > Cerca di levarsi da questo impiccio mirando un po' la stanza per capire il suo modus operandi anche semplicemente osservando il modo di arredare la sua stanza, l'arredamento eccetera. Sembra una persona con una certa cura per le cose proprie e di suo interesse. < Cosa?! > Chiede perplesso, anche perchè colto alla sprovvista da quelle parole e da quelle confessioni. < No, dai .. cioè, è così bello quel camice .. non buttarlo in terra. > Ma che sta dicendo? Chiaramente Sango è una bella ragazza, ma Sosachi non è il tipo da comportarsi in "certi" modi, ma prova sempre a mantenere, appunto, sangue freddo. < Uhm? > Mugugna all'ultima domanda dell'Ishiba che poi si volta e si dirige verso il fondo della tenda, dandole le spalle. < Beh, si. Perchè non dovrebbe, sei una compagna di missione. La prima dopo tanto tempo, potrebbe essere una formazione vincente. > Effettivamente si erano comportati bene < Se prendessi freddo non saprei con chi potrebbero abbinarmi ahahah > La butta sul simpatico, per smorzare i toni, non avvertendo e non conoscendo il dilemma interiore della ragazza. [Chakra On]
Giocata del 14/04/2020 dalle 18:26 alle 22:38 nella chat "Luogo Sconosciuto"
< se non ti spiace mi piacerebbe saperne di più > ovvio che si riferisca al veleno, e magari avrebbe avuto modo conoscere anche quello dei Doku, non sarebbe una brutta prospettiva. Si intromette dunque nella vita altrui adesso, mentre ascolta silente di quel loco di cui le parla, Oto. < ne ho solo sentito parlare > in effetti che motivi avrebbe avuto per andare via da Kusa o da Ame? Nessuno. < capisco > andrebbe a mormorare, le iridi che calano un poco mentre comprende cosa voglia dire l'altro < non è mai semplice per noi essere ninja vero? > non si sta riferendo direttamente e soltanto a loro due, ma un discorso più generale < chi nasce tra l'odio.. chi tra il sangue > un lieve riferimento ai propri capelli , ma che l'altro possa intuirlo non potremmo saperlo; un modo forse per fargli capire che non è l'unico e di certo non l'ultimo. L'attenzione si riporta sulle parole successive, evocazioni. < mh non so evocare i serpenti giganti > ammette con tranquillità cercando di non tradirsi < ma dimmi, sembra che tu sia più informato, conosci altri tipi di evocazioni? > il pensiero corre immediatamente al fratello, e a quelle evocazioni che tanto ha desiderato per riportare la pace. Le iridi azzurre andrebbero senza alcun timore a cercare le sue, ha sorretto sguardi ben peggiori di un suo collega in effetti. < mh? > si sorprende quasi della definizione che le calza forse, o forse no? < in missione non sono che uno strumento di Yukio > ammette lei < combatto per lui, non ha senso lasciarsi distrarre dal portarla a termine > conclude così il suo discorso, forse strano, enigmatico per il doku, ma ovviamente non si perde in alcuna spiegazione ulteriore . Lascia anche che i bollenti spiriti vadano a freddarsi, giusto per concedergli il lusso di potersi calmare . Le braccia che adesso passano ad incrociarsi sotto i seni abbondanti < non dovresti > direbbe con un lieve tormento < preoccuparsi per gli altri crea dei legami alla fine > le iridi che scendono lente verso il pavimento, la mente che si perde nei ricordi e nel dolore < e un giorno potresti perderli definitivamente > si stringe in quel solitario abbraccio, ricordando il bellissimo volto del fratello e quello strano e a tratti inquietante dell'hasukage. Due legami che si sono separati da lei, sostituiti con uno forse più forte ma altrettanto malato < tranquillo > direbbe infine per riportare gli occhi su di lui, le mani che stringono ossesse le braccia che lentamente sciolgono quella presa < non fallisco mai una missione > forse è un modo per dirgli che se fosse stato con lei, sarebbe stato certo della perfetta riuscita di quella missione. Ma non altro, le labbra che si sigillano per una volta tanto, in una linea dritta priva di emozioni mentre cerca di soffocarle. [chakra on] [Tenda di Sango] < Saperne più del nostro veleno? Beh, non sono .. temi che tratto così liberamente. Noi ne produciamo, si. Ma forse non ho .. stimoli, non ho interesse a parlartene. Non so .. > Sorride malizioso, come a voler dire che non si parla e non si dice nulla per niente. Sosachi, con questo sorrisetto, si aggira per la stanza, cercando di capire che cosa stia architettando. Passa vicino a Sango, la quale potrà evidentemente scorgere più da vicino il suo "benefattore" che sembra rinfrancato. Forse, il fatto di non doversi più preoccupare di medicare Sango e di vederla in quel modo lo ha reso di nuovo la persona che in realtà è. < Beh, Oto è così .. ti cresce, ti culla e quando c'è da svezzarti lo fa con il sangue e la furia. Creano dei soldati che ora sono alle dipendenze di Yukio, a causa della guerra civile. > Un oriundo, praticamente. Un emigrato in un Paese dalle differenti radici. < Tu, invece, sei nata a Kusa? Conoscevo una ragazza, una Ishiba .. non mi ricordo il nome, ma, secondo me le piacevo .. mi disse di essere di Ame, o meglio, la sua famiglia era di Ame. Ma poi, sai, i tempi cambiano e le cose si modificano: non so i risvolti politici del clan Ishiba. Adesso come adesso, i Doku sono di Kusa, non di Oto, sebbene le loro origini siano quelle. > Un discorso abbastanza lungo, mentre cammina per la stanza cercando di mettere mano su una di quelle boccette per prenderla e vederla da vicino, sempre che la ragazza non gli vieti di prenderla e toccarla. < Lupi, lupi giganti. Ma la persona che li evocava è deceduta. > La osserva, fissandola ancora negli occhi per cercare di analizzare la sua persona, la sua personalità, soprattutto. < In missione siamo chiamati spesso a fare scelte azzardate, ma penso sia essenziale prendersi cura anche degli alleati. > Sorride verso la ragazza, in maniera però cordiale e non maliziosa. Non ha una personalità semplice. < Stai tranquilla, sono abituato a creare legami e a perderli. Fa parte della vita, del gioco. Probabilmente la mia fuga ad Oto ha spezzato un paio di cuori, ma sono tornato. > Sorride per poi ascoltare ancora le parole della ragazza che sembrano decisamente tristi. Almeno, sembra essersi persa nel vento quella sicurezza che l'ha contraddistinta nelle battute precedenti. Si avvicina alla ragazza, porgendole una mano sulla spalla destra. Cerca la sua attenzione e alle parole "non fallisco mai una missione", le direbbe negli occhi < C'è sempre una prima volta. > Lapidario, freddo, crudo. Il suo comportamento è un misto di gesti affettuosi e freddi e sadici. Non è una personalità facile. Ma dopo avergli detto quelle parole si staccherebbe, portando le mani dietro la schiena e camminando per la tenda in tondo. [Chakra On] Oh com'è facile comprendere quelle prime parole, non esiste nulla da poter avere se non con uno scambio equo. Sorride adesso, conscia benissimo di quel che deve dire < che tipo di ...stimoli ti servirebbero? > ribatte con calma e forse un pò di lussuria, non sa cosa vuole l'altro, cosa potrebbe interessargli nell'effettivo. Lascia che l'altro faccia quello che desidera, come muoversi nella stanza senza sentirsi realmente a disagio, tutto quello che è più prezioso per lei è ben nascosto . Prende informazioni su quel loco che mal conosce, come quegli stessi ninja vengano creati per essere delle semplici forze < conoscevi un Ishiba ?> solleva un sopracciglio ma la cosa non la turba minimamente, non ha interesse per altri del suo clan, solo uno era meritevole di esser un vero discendente di Konan < io sono nata ad Ame > non che lo nasconda a chicchessia dopotutto < e ho visto la guerra quando ero poco più che una bambina > riperde un attimo quel controllo, forse nemmeno lo sta ascoltando più, rivivendo qualcosa di troppo lontano < mi sono unita ai ninja di Kusa dopo un paio d'anni > nulla verrebbe rivelato ulteriormente, tantomeno sulle questioni interne politiche del proprio paese, ne di quelli degli Ishiba. < essenziale dici? > non se ne è mai fatta un problema, se qualcuno fosse morto, di certo non potevano incolpare nessun altro che la sua inettitudine , tranne che poi Yukio l'avrebbe bacchettata un pochetto, ma nulla di più. Lo osserva mentre l'altro è libero di poter osservare i veleni presenti in quel tavolo, studiarli se vuole < perderli > ripete lei con una punta di acidità. Che facile sarebbe stato perdere qualcuno, un amico forse, un compagno di squadra , qualcuno che potrebbe comunque rimanere vivo. Ma tagliarli da se aveva richiesto un costo più alto. Lascia pure che si avvicini senza muoversi, rilassata in quella conversazione solo perchè si trova all'interno dell'accampamento. Sente la mano altrui toccarla, un calore umano che poche altre volte ha avuto modo di sentire, o meglio, che ha voluto sentire. Le iridi seguono ogni suo movimento, ogni sua parola ed espressione e a quella frase non può che ripetere un sorriso, più maniacale, sadico a tratti < oh non posso permettermi di farlo > quasi ringhia quelle parole, in quella fiamma calda che le accende l'animo rosso e incandescente < e tu ? > un altra domanda posta, le dita della mano che proverebbero a salire sul volto altrui, e sempre se concesso, proverebbe a posizionarle sotto il suo mento per sollevarlo di qualche millimetro provando ad avvicinarsi con il corpo e col viso, pochi centimetri a separarli < tu potresti permetterti di fallire? > lo sguardo che ne cercherebbe quello del biondo, sembra quasi volerlo ipnotizzare . L'altro ovviamente è libero di scostarsi da quel contatto e da quella vicinanza. ][chakra on] [Tenda di Sango] Sango non sembra essere una sprovveduta e capisce immediatamente cosa stia dicendo il ragazzo. < Boh, stimoli .. non so nemmeno io cosa stia cercando. Forse potere, ricchezza, amore, odio, popolarità .. insomma, è un po' difficile capire che cosa cerchi. > Effettivamente non conosce nemeno lui le profondità del suo animo e le controversie che sta vivendo. < Sì, ma non saprei nemmeno dirti come si chiamasse. Era una genin quando avevo appena superato il rango ed ero diventato chunin. > Sorride ripensando ai bei tempi andati. < Vedere la guerra .. io ho partecipato alla guerra. Ero nell'esercito dei ribelli che si era opposto al colpo di stato dell'allora Kage del Paese del Suono. Da allora la guerra civile di Kusa, poi quest di Kiri .. diciamo che dove c'è una guerra ci sono anche io. > Prende le boccette e le guarda, potrebbe berle e non sentire nulla, sempre che siano sopportabili anche per uno come lui. Tocca la ragazza che non prova alcun tipo di terrore e non sente la necessità di ritrarsi nonostante la sua appartenenza ad un clan tosico. < Non hai paura che io possa .. avvelenarti? C'è gente che avrebbe paura soltanto a sfiorarci per le conseguenze che potrebbe avvertire > Sorride, divertito e sorpreso di questa sua strana mancanza di codardia. Ammirevole. Continua a camminare per la stanza quando si arriva al discorso missioni. Inevitabilmente, per un niinja deve essere un obbligo portarle a termine, un po' per non incappare nelle ire del Kage, un po' per non ledere il proprio ego, decisamente elevato per un ninja, almeno da quello che ha potuto vedere in questo periodo. < Io ho un concetto decisamente ampio di fallimento .. > Dice portandosi davanti alla ragazza < .. per me fallire potrebbe voler dire non portarla a termine, oppure portarla a termine e perdere un compagno. Per te cosa vuol dire fallire? Lasciare un segno nella storia anche a costo di perdere dei compagni, oppure essere dimenticata? > Insomma, per lei risulta essere più importante perdere un incarico o un amico? Una persona? Un compagno di team? Ella, poi, s'avvicina prendendolo per il mento. Le sue dita calde lo afferrano e alzano lievissimamente il capo. Non prova imbarazzo nel vederla così vicina, ma anzi, la guarda fissa negli occhi e dice < Mi permetterei di fallire solo se questo non comporti la morte di qualcuno. Se fallisco da solo, sarò in grado di portare l'onta del fallimento, ma se perdessi qualcuno per causa mia, sarebbe un peso troppo grande. E tu .. la crudele e temibile Sango, sarebbe disposta a fallire pur di salvare qualcuno? > Dice senza cambiare minimamente posizione e rimanendo fermo, ma rilassato, sicuro di sè. Lo sguardo è segno della sua decisione. [Chakra on] Lo ascolta , sa bene che non è facile comprendere cosa si desidera nel proprio io. Lei per comprenderlo aveva ricevuto un demone che l'aveva messa davanti a due strade tra cui scegliere. < quando saprai cosa vorrai..torna a parlarmene > una specie di promessa quella che chiede . Le spalle vengono alzate a comprendere come quel nome possa essergli sfuggito < si vede che non era importante > fredda e tagliente in quel dire. < avrei voluto essere io in guerra > ammette con amarezza < poter far qualcosa > era riuscita solo a perdere l'unica persona amata, oltre tutti, oltre i suoi stessi genitori, oltre il clan. Lascia che quel contatto avvenga, senza scomporsi e ascoltando le parole del Doku < Sosachi > comincia ella, con la voce che si abbassa di tono in un morbido sussurro < non ho intenzione di morire adesso > una sfida la sua lasciata al compagno d'armi < e tu non ne ricaveresti nulla se mi avvelenassi in questo momento > riferendosi alle parole precedentemente pronunciate < quindi se un giorno potrò donarti qualcosa che desideri .. non mi avvelenerai con tanta leggerezza > un lieve sorriso si palesa in lei, così scostante nelle proprie emozioni, come se vivesse nel presente e nel passato contemporaneamente. Lascia adesso che sia lui a parlare a concludere il proprio discorso fino alla fine. La mano destra riesce a posizionarsi sul suo volto prima di cominciare i suoi sussurri , le iridi dirette nei suoi per affondarci e farlo affondare in lei < io non ho alcun legame > non con una persona di certo, non ancora, non più ormai < il mio momento giungerà di certo per lasciare un segno su queste terre > l'intensità del suo sguardo , delle sue parole, non ammettono repliche, non per lei < non esiste qualcuno per cui fallirei.. se ci fosse veramente allora il fallimento non verrebbe nemmeno contemplato > criptica nel suo vociare , così delicata ma così aggressiva al contempo. Il pollice della destra che proverebbe ad accarezzarne il mento delicatamente < sono i legami a renderci tanto deboli.. > .. < .. ma sono quelli che ci rendono forti e ci danno un obiettivo > ancora continua con quei sussurri, senza mai staccarne gli occhi dai suoi < e un giorno tutti saremo costretti a scegliere quale strada intraprendere > non si rivela poi molto, ma qualcosa l'altro potrà ben intuire, il fatto che la donna sia più egoista di quanto possa sembrargli. Non si allontana ancora lasciando che quel contatto perduri per altro tempo, in attesa che sia lui adesso a parlare. [chakra on] [Tenda di Sango] < Forse mi godo solo il momento. Quando trovo qualche cosa che mi interessi, stai pur certa che mi fiondo con tutte le forze per averla .. > Cosa nello specifico? Non entra nel dettaglio. < Forse non so cosa tu possa offrire. Se ti dicessi come produrre veleni particolari cosa mi offriresti? Protezione? Un posto nella tua personale guerra contro il cielo? > Così la chiama, non riesce a comprendere da dove derivi tutto quell'odio e quella freddezza. < No, le persone che hanno la possibilità di essere ricordate .. fidati che sono state altre. > Evidentemente non gli aveva creato un ricordo così positivo. < La guerra forma, ma anche un periodo di calma non guasta. Giusto ieri mi sono rilassato in spiaggia, potevi venire .. ho preso un po' di sole. > Dice sempre senza muoversi. < No, potrei non ricevere nulla dall'avvelenarti, o forse si. Chi lo sa, vuoi provare? > Malizioso dice umettandosi il labbro inferiore con la lingua, come a volerla provocare. D'altronde ha non solo il suo veleno, ma anche l'antidoto che naturalmente produce. Ma questo Sango non lo può sapere. < Forse,. Ma come fai ad essere così sicura che quello che io voglio, tu possa darmelo? Cosa ne sai di quello che possa passare per la mia mente? > Poco e niente < D'altronde questa è la seconda volta che ci incontriamo. Certo, ho visto molto di più di molti altri .. > Riesce anche a fare ironia su quello che prima creava solo imbarazzo < .. ma non per questo tu mi conosci, come io non conosco te. > Lapidario. Tra l'altro la sua voce penetra facilmente nelle orecchie della rossa, essendo sempre a pochi centimetri da lei. Iridi nelle sue iridi, come una prova a chi possa cedere per primo. < Bene, lascerai un segno, ne sono sicuro. Ma non mi convinci: torniamo alla mission. Se avessi dovuto scegliere tra me o il conseguimento della missione, cosa avresti scelto? > Schietto. Il pollice della ragazza gli passa sul volto provocadogli un leggerissimo brivido lungo la colonna vertebrale, inavvertibile da parte della ragazza. < Sono i legami a renderci tanto forti. Non sarei qui davanti a te se non avessi avuto legami. > Sorride, provocando un mutamento della fisionomia e della muscolatura, avvertito anche dalla mano della stessa Sango che, inevitabilmente, è ancora in contatto. < E tu quale strada intraprenderai? > Chiede per poi zittirsi e lasciarla parlare. [Chakra On] < quello che potresti chiedermi in un futuro..> si umetta le labbra lentamente < .. dovrà essere un uguale prezzo per quello che io voglio > non si sarebbe di certa messa oltre a quel semplice dato di fatto, uno scambio equivalente è quello che dopotutto manda avanti il mondo < non chiederò di più.. e tu nemmeno > sicura in quello che dice, abituata a dover scambiare qualcosa per riceverne altre e soltanto se il desiderio fosse stato veramente grande avrebbe dato tutto.. come ha fatto con la sua anima. < in spiaggia? > solleva un sopracciglio prima di sbottare in una leggera risata < ti sembro il tipo che va in spiaggia Sosachi Doku? > ne pronuncia il nome completo quasi a prenderlo in giro < ho tante cose da fare, non esiste il riposo per.. > chi vuole arrivare in alto ..< me > conclude quel discorso lasciando che la risata lievemente scompaia . Ne vede quella malizia, un istinto le direbbe di allontanarsi ma resta dov'è < provo un certo gusto a trovarmi ad un passo dalla morte > sussurra , provando lentamente ad avvicinarsi, le labbra contro le sue ma non le appoggia, sempre che tutto ciò fosse stato concesso < ma sfuggirgli proprio quando sta per prendermi > un desiderio malsano quello, che la fa sentire ancor più viva in quei momenti dove sente di star per perdere la propria vita . < tutti desiderano sempre qualcosa > direbbe prima di stabilire di nuovo uno spazio tra loro due < denaro..gloria..potere..amore > tutti desideri che si convogliano nell'animo umano < quello che hai visto non è che un mero corpo > vocia lentamente e con un sorriso malizioso < non fermarti a ciò che t'ho mostrato oggi.. ma a quello che ti sto dicendo.. e forse avrai modo di comprendermi un giorno > non si fa problemi di quella carne e di quel corpo che le permettono quella vita, un mero involucro . A quella domanda sorride semplicemente < avrei scelto me > egoista come pochi, ma quella è una verità assoluta per lei, prima se stessa, poi quello che ne resta . La mano che salirebbe lungo lo zigomo destro, per spostargli i capelli e solleticare con delicatezza il suo orecchio < sono sicura che sia così > anche lei è arrivata li per un mero legame, un unico legame ancora. < io? > si avvicinerebbe nuovamente se fosse concesso, sempre li, in uno stallo che li separerebbe per qualche millimetro tra le proprie e le altrui labbra < io ho già scelto la mia strada > soffia come un serpente quello che l'altro non potrebbe sapere, il come abbia scelto la sua strada < è un costo che sono stata disposta a pagare .. tu saprai pagarlo a tempo debito? > o sarebbe rimasto ancora attaccato a quelle sue convinzioni? [chakra on] < In questo caso vorrei farti notare che sono io quello che ha delle informazioni interessanti per te, signorina Sango > La prende anche in giro < Forse dovresti capire che un bel viso spesso nasconde qualche cosa di più profondo e serio. > S', perchè essere aggraziato e grazioso come Sosachi dovrebbe essere, non può mascherare una vita di sofferenze e di disavventure. < Ma tu esattamente, che cosa vuoi da me? > Perchè non sembra che il discorso si fermi a delle mere informazioni su come sia composto il veleno del Doku. La domanda sulla spiaggia la fa un secondo bloccare, come se nel suo vocabolario non esistesse tale concezione. < Certo, sai .. qualche volta rilassarsi serve a .. staccare la spina. Conoscevo una persona, è stato il mio maestro. Mi ha insegnato ad usare bene le parole e a darmi uno scopo nella vita, scopo che dovrò riagguantare. Ma mi ricordava che non sempre bisogna concentrarsi nei doveri, anche il piacere vuole la sua parte. > afferma, cercando di rispondere ribattendo ad un tema a lui molto caro che è quello del godersi del relax per poter carburare e per riprendere le forze. < Esiste riposo per tutti, signorina Sango Ishiba. > Risponde con nome e cognome. < Così, Sango Ishiba. Alla domanda: temi tu la morte? Risponderesti no? Vogliamo provare? > Malizia in quelle parole che pronuncia senza muoversi e ritrovandosi la ragazza a qualche millimetro dalla sua bocca. Temperamento, immobilità. < Non credo a queste tue parole. Ti credi più dura di quello che sei .. in realtà, stai scappando da te stessa. Non so se sia il tuo passato, ma nascondi qualche cosa. E io lo scoprirò .. > E poi che ne farà? Non è dato saperlo, ma è comunque un freddo calcolatore. Sente la mano della giovane salire fino ai suoi capelli e all'orecchio per poi ritrovarsela praticamente vis a vis. Il soffio delle sue parole arriva dritto alle sue labbra, mentre gli occhi la fissano, intensamente. < La mia strada è stata già decisa e solcata. Ho già preso le mie decisioni, dure o meno che siano state. Ho sempre avuto in mente un obiettivo che porterò a termine. Le persone che incontro nel mio cammino potranno aiutarmi oppure essere degli ostacoli da eliminare. Tu da che parte vuoi stare? > Per adesso non fa nulla, la sta provocando, come lei sta provocando lui. [Chakra On] < oh probabile, e probabilmente potrei anche trovarle da tutt'altra parte > ribatte lei senza perdere tono sicura di quello che sta dicendo < ma che divertimento ci sarebbe poi? > come se barattare qualcosa di importante possa divertirla, e forse e proprio così < un bel viso è solo un bel viso alla fine > consenziente in quelle parole, detesta e adora al contempo che possano trovarla bella , ma che dietro ci sia molto di più è una verità assoluta < io? Ancora non lo so.. ma sei interessante > come un giocattolo o forse un esperimento, o magari per reale interesse rimarrebbe ignoto < sappi che i miei doveri hanno tempo limitato.. ciò che voglio ha tutto il mio tempo > non si sarebbe lasciata trasportare via solo per un dovere nei confronti di kusa e di quel copri fronte che porta < preferisco lasciare il tempo rimanente per i miei piaceri ambigua come sempre non si scosta da quelle labbra , con un sorriso forse folle stampato < non temo la morte > proverebbe a non spostarsi ancora < temo di non raggiungere prima il mio obiettivo > proverebbe ad appoggiare le morbide labbra sulle altrui , lentamente a prendere la sua forma per qualche secondo , come a dimostrazione che la morte non la spaventa , che la anela alcune volte < dura? Io vivo delle mie emozioni Sosachi, sono il carburante della mia intera esistenza > direbbe staccandosi da quell'ipotetico bacio < son venuta a patti con me stessa > con le sue emozioni, con i suoi desideri più intimi < e dopo che tu l'avrai scoperto..cosa ne faresti? > non crede che l'altro potrebbe mai comprenderla appieno, non per quello che le passa per la testa , non per quello che sta facendo. Se solo l'avesse saputo avrebbe provato orrore e forse sentimenti di disgusto . La destra che scenderebbe di nuovo, l'indice a solcarne il bel volto candido e pulito < questo obiettivo..cosa ti è costato? > se l'obiettivo fosse stato tanto grande avrebbe richiesto un prezzo molto alto , che strana la mente della donna, ormai in linea completamente con quella del riduko sannin < io sto dalla mia parte.. e tu starai dalla mia? > che domanda strana da fare, che sia solo per vedere fino a dove si spinge il doku è chiaro come la luce del mattino < o contro di me? > nessuna minaccia, solo una semplice curiosità di comprendere quale sia lo stato d'animo del giovane chunin, suo parigrado, suo compagno di missione. Ovvio che voglia provocarlo anche lei . [chakra on] < Non penso tu possa trovare le stesse informazioni da altre parti. A chi chiederesti? > Sorride, mentre una modesta quantità di chakra verrebbe inviata all'apparato salivare del giovane, andando, di fatto, a sprigionare quel potere demoniaco nascosto. Il chakra dovrebbe tingersi di viola, entrando e bagnandosi in quel calice venefico. Sosachi sorride maliziosamente, perchè solo lui saprebbe che succede nel profondo del suo animo, del suo organismo. Lo diverte stuzzicarsi con Sango, perchè la ritiene un animale come lui. L'unica differenza è il differente approccio alla realtà, ma forse sarebbe stata decisamente noiosa una conversazione di soli "sì, hai ragione". La rossa è decisamente una ragazza che sa il fatto suo e che potrebbe essere un valido alleato. < Beh, come passi il tuo tempo libero allora? Non ci credo che tu te ne stai qua, sola soletta a studiare i veleni .. > E poi si volta verso delle rose in un vaso < .. ti piace coltivare fiori? > Chiede sorridendo per poi vedere la ragazza appoggiare le sue morbide labbra sulle sue. Non sembra averlo scomposto < Non temi la morte quindi .. si può temere la morte in vari modi. Il tuo è decisamente filosofico e più poetico. Maaaa .. > Pausa < .. avere paura di non riuscire a raggiungere l'obietttivo è comunque dovuto alla tua paura della morte. > Un giro strano per dire questa sua considerazione < Si. Beh, durante la missione mi sei sembrata un po' .. fredda, cadaverica. > Gioca sul tema della morte < Ma per tua fortuna sono riuscito ad aiutarti. Tu credi che la mia favella fosse reale, che il mio aiutare la gente fosse per un fine maggiore. A me interessava, dopo tanto tempo, scaldare le mie membra con qualche .. colpo. Ma così non è stato. > Sorride per poi sentire l'indice della giovane rigare il volto del biondo e lasciarlo appeso in una sorta di limbo. < Mi è costato .. tutto. > Prende una pausa nel dire quelle parole. < Mi rimangono pochissime persone, forse una o due. Il resto sono scomparse, andate. > Intende, tra queste, sicuramente Kimi < Dalla tua parte? Non continuiamo a girarci intorno. Cosa ne ricaverò se starò dalla tua parte? E cosa subirò nel caso mi opponessi a te? > Dice sempre mantenendo il suo sguardo fisso, profondo, come se stesse provando a catturare l'essenza di quelle parole. Una volta ci riusciva! [Se innata on: chakra 59/70] < non rivelerò certo questo > ovviamente non avrebbe mai detto del suo rapporto con il Seiun, lasciando intendere che magari Yukio potrebbe esser dalla propria parte allo stesso tempo. Doppiogiochista. Non sa che l'altro andrebbe a richiamare la propria innata all'interno del suo corpo < ho diversi hobby , molto..personali > allude con un mezzo sorriso sornione, ma di più non andrebbe a dire < mh? > andrebbe a sollevare un sopracciglio < no , qualcuno le ha lasciate qua > quelle semplici rose bianche e gialle non smuovono nulla in lei, se solo fossero state rosse ne avrebbe avuto più cura < no.. quella non sarebbe la mia morte > criptica ancora nel proprio dire, non sarebbe stata la sua morte, ma quella di Ren. Non lo avrebbe perso una seconda volta . Si sorprende solo in quel momento, quando le iridi si allargano sentendosi descrivere in quel modo. Ecco cosa sembra alcune volte, come un cadavere, mosso per pura inerzia . Lascia cadere il discorso, non vuole andare a scavare ancor di più < tutto > ripete in un sussurro, qualcosa che lei può capire, glielo si potrebbe leggere negli occhi , sa quanto possa esser pensante e doloroso, un peso che li avrebbe tenuti per sempre verso il basso probabilmente < cosa desideri Sosachi? > rispondere con altre domande è divenuta ormai una sua caratteristica < non subirai nulla > non è una minaccia la sua ovviamente < potresti magari divertirti > un ultimo sussurro per adesso,le cui mani scenderebbero prima sul suo collo per poi prender posto accanto al proprio fianco. Adesso gli lascerebbe finalmente il suo spazio di muoversi mentre ella andrebbe a completare qualcosa da fare, lo avrebbe invitato a rimanere anche per tutta la notte, ma sta al chunin decidere il da farsi e come finire quella serata. [end] < Avrei anche io le mie fonti, le mie preziosi fonti che .. magari sono coincidenti con le tue. > Dubita, essendo stato nel giro della Yakuza ha certamente altre fonti. < Uh? Diversi hobby? Beh, se devo essere sincero anche io ne ho uno .. > Cosa? Non si sa, forse allenarsi o forse non ne ha, ma lo ha detto solo per circostanza. Non cerca di capire quali siano e nemmeno il perchè di così tanto ermetismo da parte della giovane Sango. < Qualcuno si diverte a lasciare rose? > Afferma per poi andare a guardarle: non sono le tipiche rose rosse, colore del sangue, della morte, ma candide. Una sorta di contrapposizione circa la mentalità della stessa giovane, crudele e mortifera. < Non sarebbe la tua morte .. > MA la morte di cosa? Non può sapere del suo passato, dei suoi rapporti, delle sue tristi radici. Non cerca nemmeno di indagare sulla reale situazione di Sango, lasciando un grande non detto, come se fosse una situazione "appesa", ipotetica. < Tutto, tutto quello che mi ero portato dietro, pian piano è caduto a terra, come foglie morte. Io sono come l'inverno che stacca le foglie dalle piante e che fa morire tutto. > Effettivamente lui si è sempre visto come un essere notturno, una sorta di inverno che si abbatte sulla vita. Il crine biondo è una luce in tutto questo, anche se .. anche se non sarà di certo un pigmento a definire la personalità del giovane. < Desidero arrivare a tutto quello che non ho ancora e che mi interessa, lo ripeto. Se mi interessa un oggetto, lo avrò. Se voglio eliminare un nemico, lo farò. Se vorrò una persona al mio fianco, l'avrò. Se voglio morte, la otterrò. Sono padrone del mio destino. > LApidario conclude < Bene, anche tu > Nel senso che vede in Sango una possibile alleata, non nemica. I nemici sono altri. < Non vedo l'ora. > Chiosa sentendo la mano della ragazza rigare il collo del giovane e portarsi parallela al fianco della giovane. < Quindi queste rose non sono importanti .. > Afferma dirigendosi verso il vaso. Prende una rosa, cercando di non pungersi con le sue spine. La ragazza potrà vedere chiaramente il movimento del ragazzo. Lesto si sposta nuovamente davanti alla ragazza, ad unaa distanza di circa due metri da lei. Quindi, facendo fluire il chakra nella rosa, cercherebbe di portare via la vita da quella rosa. Si ricorda come quando faceva ai tempi in cui si allenava con l'innata. Quello che farebbe ssarebbe solamente privare quella rosa di quella sua linfa. La rosa, dovrebbe in poco tempo appassire e .. morire di fatto. < Visto? > Dice all'altra gettando il risultato del suo operato in terra. < Io posso essere la morte che tu cerchi, ma .. che collaborerà e non sarà una minaccia. A patto che Sango Ishibia sia meno crudele con me. > Una crudeltà figurata, ovviamente. < Allora, quali erano .. i tuoi hobby? > Malizioso. Rimarrà in piedi con le braccia incrociate. Accoglierà quell'implicito invito a rimanere di Sango? Oppure se ne andrà? Ai lettori l'ardua sentenza. [END]