Giocata del 07/04/2020 dalle 15:25 alle 22:11 nella chat "Centro di Kiri"
Il centro di kiri, una delle zone più colpite dell'ntero villaggio, mentre da una parte troviamo la distruzione su larga scala delle strutture, dall'altro squadre ninja composte da membri di ogni villaggio possibile, hanno allestito delle zone di accoglienza, assistenza, e dove poter curare i feriti, in fase di prima assistenza, venendo trasferiti in ospedale [Ancora Integro Con La Sala D'Attesa Inagibile], per un trattamento, più mirato. è in questo scenario che i nostri si muoveranno, con lo scopo di ricercare quante più informazioni possibili su Quanto è avvenuto nei giorni scorsi, quindi inerenti alle apparizioni dei cloni del Dio, in posizioni casuali, o forse no, magari c'è dietro un Pattern, uno schema, o magari semplicemente sceglie bersagli random ed'è lì, che il nemico va poi a colpire. ebene lo scopo del nostro trio proveniente da Kusa, è esattamentemente questo che dovrà tentare di scoprire, durante una ronda di perlustrazione, cercando nel frattempo di cogliere quante più informazioni possibili. [Missione di Livello C - L'Assassino dell'Erba - Inizio][Turni: Liberi][Chakra OFF per tutto il Trio]
[Punto di raduno] Anche Jikan, come molti altri shinobi di tutto il continente, è stato chiamato a prendere parte allo spostamento in massa verso Kiri. Tutto è accaduto con un rapido e incontrollabile susseguirsi di eventi: anzitutto si è verificata la prima manifestazione del cosiddetto Dio in quel di Chumoku, rovinando una festa a cui lui non aveva preso parte. Poi, sempre basandosi sulle informazioni che circolano, si sono verificate sporadiche e casuali apparizioni sempre nell'isola, portando infine Kiri sotto i riflettori che, a giudicare dai recenti avvenimenti, sembra essere il primo macrobersaglio. Non è di certo la prima volta, per questo Shinobi di 15 anni, che affronta una missione di quel livello, tuttavia le aspettative devono adattarsi a quel contesto. Insomma, si è in guerra, l'ultima volta è bastato un attacco con le fibre per risolvere la questione, stavolta tutto potrebbe essere ancora più complicato. A livello di vestiario egli si è preparato con un’insolita meticolosità, giacché tutto è al suo posto: una leggera cotta di maglia ricopre il suo busto, su cui è incollato un sigillo potenziante, arrivando fino ai polsi. Una maglietta a maniche corte di colore verde scuro, posta appena sopra l’indumento in ferro, viene indossata sempre sul busto, forse un po’ sconveniente per le fredde temperature ma necessaria per favorire la fuoriuscita di fibre. Proseguendo verso gli arti superiori si possono notare i vambracci, oltre a dei semplici guanti neri con due placche in metallo sul dorso, su una di queste è stato inciso il simbolo dell’Erba e sostituisce il coprifronte. Guardano verso il basso si possono notare dei comodi pantaloni della tuta neri, su cui sono stati allacciati un paio di schinieri ma, come suo tipico, non è stata indossata alcuna calzatura. Sulla vita sono state inseriti, tramite comode clip, un porta kunai e un portaoggetti. In prossimità del suo petto, inoltre, è indossato un comodo zaino con strumenti di secondaria necessità. Sopra a tutto, che va a coronare quel set da combattimento, è stato collocato un mantello nero di media lunghezza, che arriva circa ad altezza polpaccio. Il cappuccio di quest’ultimo, tuttavia, è stato riposto lungo la schiena dal momento che sarebbe un ostacolo per la vista del Genin. Conscio di doversi preparare ad agili movimenti e a una spontanea reattività, il Kakuzu si era preparato impastando il chakra in via preventiva. Un lento e profono respiro, unito a gambe divaricate ed occhi chiusi favoriscono l'ideale concentrazione. La mano destra era stata portata in corrispondenza del plettro solare, formando il mezzo sigillo della capra. In contemporanea, dentro di sé, il ragazzo dalle mani ricucite stava avviando il processo fondamentale per impastare il chakra: avrebbe visualizzato anzitutto una massa d'inchiostro nera, in prossimità della fronte, che identifica per lui l'energia spirituale, più comunemente nota come Yin. Successivamente si sarebbe concentrato sulla sua controparte, se così vogliamo definirla, che si manifestava come un'ingente massa d'inchiostro bianco, posta in prossimità del suo ventre: quella era l'energia fisica, contenuta in ogni singola cellula del suo corpo e più comunemente nota come Yang. A quel punto, presa coscienza di aver visionato queste due formidabili forze all'interno del suo corpo, inizierebbe lentamente a sfruttare questa sua elevata concentrazione per farle fluire entrambe verso il centro, dando il via contemporaneamente a un lento moto rotatorio che si sarebbe intensificato al centro. Queste due, nel giro di qualche attimo, si sarebbero congiunte finalmente alla metà, esattamente sul petto dove è posto perpendicolarmente il mezzo sigillo. Giunta quella meta finale, avrebbero iniziato a vorticare su sé stesse, amalgamandosi e mischiandosi tra di loro, annullando quel divario che qualche minuto prima le separava. Se quella preparazione avesse avuto successo, dunque, Jikan avrebbe potuto avvertire il chakra fluire all'interno del suo corpo, rinvigorendo i muscoli e migliorando i sensi. Conscio dell'incarico che oggi deve portare a termine, il Kakuzu si è fatto trovare con qualche minuto di anticipo nel centro di Kusa che rappresenta il punto di raduno per lui e per chi ha preso parte a quella missione. È serio e determinato, nonostante l'ambiente attorno a lui sia tutt'altro che ospitale. La sua curiosità, che mai l'ha abbandonato, è in grado perfino di farlo sentire emozionato nel trovarsi in un luogo che mai ha visitato prima, il fatto che questo sia stato alterato dalla guerra è una ragione in più per intervenire. < Pronti? Iniziamo a cercare? > Direbbe lui, dopo aver notato la presenza dei suoi compagni di squadra. < Ah... sono Jikan. > Le presentazioni in guerra sono solo di contorno, questa volta gli si può anche perdonare che se le sia dimenticate. Detto ciò, in ogni caso, alzerebbe di poco la mano sinistra, anch'essa ricoperta di cuciture, in cenno di saluto. Ma niente stretta di mano.
[Tentativo richiamo del chakra 3/4][Equip: 2 Guanti, 2 Vambracci e 2 Schinieri | Porta Kunai e Shuriken: 2 Kunai, 2 Shuriken | Portaoggetti: 1 Tonico Curativo, 2 Tonici recupero chakra, 3 Fuuda con tronchetto | Zaino: 2 Tonici Recupro Chakra Sp., 1 Tonico Curativo sp., 1 Contenitore Fumogeni (5 usi), 2 Trasmettitori, 1 Filo di Nylon | Sigillo pot. Ninjutsu sp. sul petto] [Punto di raduno] Pronto ed operativo dopo la missione in cui per poco ci rimette le penne. Ed è stato fermo due giorni non per sua scelta, ma per un caso, visto che nei giorni precedenti non ha mancato di allenarsi, strafregandosene bellamente delle prescrizioni mediche. Ed è lì al centro di Kiri che si trova, dove i villaggi si uniscono e fanno squadra, in compagnia di Jikan e Itsuki. E’ un figuro alto un metro e ottanta per qualche chiletto di muscoli che gli conferiscono un fisico tonico ed agile, adatto al movimento. I capelli sono biondo platino e la carnagione è nivea. Nulla cambia, almeno esternamente, dopo le cure di Nana Aburame, la dottoressa che lo ha riportato in vita, praticamente, da mezzo morto che era. Solo una cicatrice enorme che parte dall’addome e arriva al pettorale destro. I vestiti nascondono il ricordo della battaglia completamente, però: indossa un paio di sandali ninja di colore nero, così come neri sono i pantaloni che sono lunghi e gli fasciano tutta la parte inferiore del corpo, fatti di un materiale elastico che permette il moto in toto. Una semplice t-shirt a maniche corte nera completa il vestiario. Indossa il coprifronte del proprio villaggio che poggia, appunto sulla fronte, legato e tenuto fermo, la placca di metallo con il simbolo dell’erba che è perfettamente visibile e lo qualifica come genin. Al fianco sinistro vi è un portaoggetti in cui vi è l’equipaggiamento necessario per la missione, mentre alla coscia sinistra è legato un portakunai, con kunai e shuriken all’interno. Volta verso i due compagni di squadra, entrambi presenti sul punto di raduno concordato e sente il dire di Jian. <Katsu> snocciola semplicemente. <Stiamo attenti, che l’altra volta per poco non ci ho rimesso le penne. Non fidatevi di nessuno perché quella cosa lì può assumere sembianze umane e sa usare i genjutsu. Diffidate di tutti. Ah, occhi aperti perché da ciò che ho visto sembra prediligere i posti con tanta gente> poche informazioni, sintetiche, perché poi va a dedicarsi ad altro. Al proprio chakra. Le mani, quasi in automatico, vanno a comporre il sigillo della capra proprio al centro del petto, intrecciandosi in maniera automatica e fluente. Va quindi a prendere un rantolo di concentrazione in cui tenterebbe di figurarsi nella mente quelle due sfere, la spirituale di colore blu proprio al centro della fronte, mentre la fisica di colore rosso al centro del ventre. Si prenderebbe anche tempo perché l’immagine diventi assai nitida nella propria mente. Focalizzato tale punto, tenterebbe, con uno sforzo della volontà che ormai viene automaticamente, di mettere in modo in contemporanea tali sfere perché in maniera sempre crescente virino con vigore sul loro stesso asse. Vorrebbe farle roteare in maniera vigorosa e solo una volta accertato questo passo, tenterebbe di andare avanti. Tenterebbe, dunque, in perfetta contemporanea, di spingere le due compagini attraverso due differenti precorsi. La sfera spirituale dal centro della fronte tenterebbe di muoversi in maniera discendente attraverso gli occhi, le gote e la bocca, per transitare nella gola ed andar giù verso lo sterno, nel quale vorrebbe scendere per riversarsi al centro del petto. La sfera fisica, nel frattempo, dal centro del ventre vorrebbe muovere in maniera ascendente attraverso il ventre stesso, quindi nello stomaco, fino a risalir lo sterno, col medesimo obiettivo della controparte spirituale: il centro del petto. Tenterebbe di far incontrare le due sfere nel punto comune appena citato e, con l’ennesimo sforzo della propria volontà, proverebbe a comandar loro un moto che dovrebbe andare a farle mischiare, evocando il proprio chakra e quindi quella forza che gli dà sicurezza e alla quale si è abituato. [Tentativo attivazione chakra][4/4 turno][Chakra 30/30 se ON][Equip – Portakunai: 5 kunai, 5 shuriken – Portaoggetti: 1 trasmettitore, 1 fumogeno, 1 bombaluce, 1 tonico rec. Chakra, 1 tonico rec. Chakra speciale, 1 tonico curativo, 1 tonico curativo speciale] [Punto di raduno] Una giornata come le altre, o non proprio, visto che oggi è giornata di Missione e si sarebbe dunque ritrovato sotto le fila del suo VIllaggio e dunque in maniera annessa quelle dell'Alleanza, con l'ordine di dirgersi al centro ed indagare riguardo questo nuovo nemico palesatosi, al fianco di altri due compaesani, dopo aver fatto le dovute introduzioni, equipaggiato quanto basta per una qualsiasi evenienza. Nel mentre che cammina al fianco degli altri due vedrebbe di andar a porre le mani verso la nuca, lì dove con un'elastico sfilato dal polso afferrerebbero la chioma lunga e curata di Itsuki per andar a porre con movimenti abitudinari una cosa mediamente alta, che arriva più o meno alle ginocchia, permettendo ai proprio capelli di non ostacolargli movimenti o che altro. Dopo aver compiuto quel gesto andarebbe a tirare fuori dalla tasca intera della giacca un paio di guanti ninja neri che andrebbe ad indossare senza indugio vedendo di tirarne le estremità a dovere verso i polsi, in maniera alternata, tenendo i palmi verso l'alto, non un fiato, non una parola di troppo, meccanico nei movimenti ed insolitamente androgino nel suo apparire, seppur sempre distinto ed elegante con quel completo nero sopra la camicia bianca di contrasto, con tanto di cravatta a completare il tutto. Nessuna parola tramite il legame mentale, permangono in silenzio entrambe le entità di quel corpo mentre lui andrebbe dunque a porre le mani per formare il sigillo della capra, socchiudendo gli occhi ed intersecando le dita a dovere ricercando prima l'energia mentale e poi quella fisic, rappresentata la prima come un bluastro globo placido e la seconda come un globo fiamamnte, rosso ed ardente, tentando quindi di smuoverle entrambe all'altezza dell'addome per così tentare l'impasto del chakra e quindi mescolare sino a farle implodere in quel vorticare continuo, ottenendo poi una reazione opposta che dovrebbe andar a far divampare quell'energia in tutti gli tsubo, sopendosi poi lì nel fulcro del sistema circolatorio, pronto all'utilizzo. Equipaggiato quanto basta, con il suo incedere incessante e mai troppo rapido ne troppo lento, starebbe al fianco dei due in direzione del luogo della missione, senza dire nulla se non semplicemente un secco e conciso < D'accordo, in allerta allora, qualsiasi movimento sospetto potrebbe essere un pericolo. > chiaramente in grado di porsi nei confronti di entrambi, di poche parole, volgendo con quelle ultime più verso il dire di Jikan, scostando gli occhi rossi su di loro soltanto quando serve per parlare, proseguendo dunqnue verso quel punto che segnerebbe l'inizio della missione, osservandosi intorno per poter provare a comprendere la situazione già solo con quel primo senso su cinque. { Se chakra 20/20 - 10 Kunai in porta Kunai di cui 5 con veleno composto spec - Guanti Ninja - Vambraci sotto alla giacca - 5 Fuuda con tronco sost - 3 Carte Bomba - Filo di Nylon - tonico HP spec x 3 - tonico CHK spec x 3 - Sigillo Tai spec - // Scusate mi si è spento il pc e quindi azione risicata che l'altra era pronta ma è svampata. } I tre ragazzi, riescono tutti e tre ad impastare il chakra, potendo sentire tutti, quella forza primigenea e ancestrale che gli scorre dentro raggiungendo ogni singola zona dei loro corpi, per chi di loro naturalmente, che possa dire di avere un VERO corpo, nel caso di Jikan, lui sentirà il chakra scorrere in quella massa informe di fili di cui è composto e che usa per cucirsi addosso pezzi di cadaveri, come fosse un Frankenstin Jr, autoriparabile. mentre, i tre dopo essersi accordati troveranno attorno a loro la situazione esattamente come descritta prima, tra cui una donna anziana che passa nei pressi di Katsu, che si vede chiaramente camminare in maniera irregolare, zoppicando in maniera decisamente vistosa, ma di certo non è causato dagli acciacchi dell'età bensi, da quella che chiaramente può essere riconosciuta come una Brutta Ferita all'anca, arrivata a pochi passi da Katsu stesso, la gamba zoppicante cede, e la donna si accascia al suolo è chiaro che abbia bisogno urgente di cure mediche. a culminare questa situazione che tutto è fuorchè rosea, una tempesta imperversa sul villaggio, con pioggia tuoi e lampi sparsi. Ma Ecco CHe dalla Folla un uomo nota il trio e li scruta con sguardo a metà tra il curioso e l'infatistito, rimanendo comunque a distanza. [Turni: Jikan, Katsu, Itsuki]
[Punto di raduno] Cerca di cogliere quanti più dettagli possibili sui suoi compagni di squadra sebbene l'incessante tempesta renda tutto ciò parecchio complicato. Spiccano, in particolar modo ai suoi occhi, i loro colori. Quelli di uno ricordano una purezza irraggiungibile: gli occhi azzurri, assieme alla chiara carnagione e agli altrettanto bianchi capelli gli ricordano l'indiscutibile perfezione di un uomo che può esser stato leggenda. Invece si tratta solo di un ragazzino che qualche giorno prima si è fatto esplodere, ma per sua fortuna questo dettaglio gli è ignoto. Quando il suo nome viene rivelato si impegna per ripeterselo nella mente, può essere che lo debba chiamare in quella missione e non può permettersi di dimenticarlo. Si concentra, in particolar modo, anche sulla sua voce: memorizzare i toni e gli accenti di qualcuno appena conosciuto è più complesso di quanto possa sembrare, soprattutto se non si ha il modo di udirlo spesso. Poi si concentra sull'altro: i suoi occhi rossi spiccano in quel paesaggio chiaro ricoperto dai lunghi capelli neri. Qualche somiglianza c'è, eppure è innegabile che quelle due personcine, assieme a lui, abbiano a loro modo qualcosa che li rende unici. Questo ha sempre affascinato il Kakuzu ed è ciò che l'ha spinto a voler conoscere nuove persone nonostante la difficoltà nel relazionarsi. Egli in ogni caso non sembra voler perdere tempo a presentarsi, tant'è che parte subito in quarta con le raccomandazioni. Queste servono e aiutano, eccome se lo fanno, difatti il Kakuzu non obietta e ascolta con molto interesse entrambi. Trova interessanti le precisazioni fatte da Katsu, che gli permettono di avere un'idea più chiara di chi incontrare. Fino a quel punto lui non ha ancora incontrato il nemico, è stato fortunato, infatti, e non può dire di essersi scontrato con lui. Un combattimento, tuttavia, per quanto possa essere rischioso, fornisce l'unica opportunità di ottenere informazioni circa le abilità di questo Dio. In un certo senso è sbagliato dire che possa fare qualsiasi cosa e che possa far cessare l'esistenza dell'essere umano su quel continente, altrimenti l'avrebbe già fatto. Quel che si può notare, che contrasta peraltro con l'appellativo affibbiato, è che egli abbia un modo molto pratico di ottenere qualcosa. Solitamente gli individui dai grandi ideali tentano di ottenere tutto in una volta, il jackpot, il colpo finale no? Una tecnica che sottomette tutti gli esseri umani è un esempio. Lui invece, a quanto pare, sembra attaccare individualmente in maniera pratica. In un certo senso si sporca le mani, stando a quel poco che è riuscito a scoprire per sentito dire. La pioggia inizia a farsi sentire nonostante sia da poco uscito allo scoperto, il suo mantello sta iniziando a inumidirsi e, di conseguenza, ad appesantirsi. In caso di combattimento, molto probabilmente, lo toglierebbe. Non può far a meno di notare, nel frattempo, che lui e i suoi compagni di squadra non sono stati gli unici a essere invitati in quel punto di raduno. Una vera è propria folla, sembra volerli accogliere in quel villaggio a lui sconosciuto. A distinguersi da quelle persone guardinghe si può chiaramente notare un vecchia signora mentre a fatica cerca di tenersi in piedi, finendo ad un tratto per cadere vicino al suo compagno di squadra. < Katsu. > Direbbe il suo nome senza aggiungere altro, perché i dettagli non sono necessari. Lascia che sia il suo compagno a immaginare ciò che converrebbe fare, quel che è giusto fare. < Possiamo aiutarvi? > Domanderebbe poi, passando in rassegna con lo sguardo tutti i presenti, compreso l'uomo che sembra osservarli con tanto interesse. Non può ignorarlo, tantomeno ha intenzione di ignorare ciò che Katsu gli ha detto poco prima. Rimane in allerta, non stacca gli occhi da loro per un secondo. A un certo punto, però, aggiunge: < Chiedo a chi di voi che sa dirci qualcosa su questo dio di fare un passo avanti, grazie. > Serio e sicuro della richiesta appena fatta. Vuole far capire a quei civili che, in quanto Shinobi, la loro parola è da rispettare. In realtà non si aspetta davvero che qualcuno si faccia avanti, certo che no, vuole più che altro vedere la loro risposta. Come reagiscono, come si comporteranno di fronte a quella domanda così semplice, che tuttavia presuppone molta fiducia. Il fatto che una folla si trovi nel centro della città con quel tempaccio è davvero strano, ed è per questo che è necessaria una verifica.
[Attesa 4/4][Chk on: 30][Equip: 2 Guanti, 2 Vambracci e 2 Schinieri | Porta Kunai e Shuriken: 2 Kunai, 2 Shuriken | Portaoggetti: 1 Tonico Curativo, 2 Tonici recupero chakra, 3 Fuuda con tronchetto | Zaino: 2 Tonici Recupro Chakra Sp., 1 Tonico Curativo sp., 1 Contenitore Fumogeni (5 usi), 2 Trasmettitori, 1 Filo di Nylon | Sigillo pot. Ninjutsu sp. sul petto] [Punto di raduno] La tempesta bagna vestiti e coprifronte, facendo sì che i vestiti inzuppati aderiscano al fisico del Kusano. Itsuki lo guarda ed annuisce, così come ha fatto per Jikan, ma non dice altro. E nemmeno chiede il nome, a conti fatti. Annuisce anche alla volta di Jikan e lo guarda parlare a qualcuno verso il quale sposta lo sguardo, cercandolo. Ma solo per qualche breve istante di secondo. La pioggia, i lampi la fanno da padrone, ma non catturano veramente l’interesse del ragazzo. Anche perché poi vede quella signora e immediatamente lo sguardo incuriosito va su di lei. Ne nota il passo zoppicante e se la guarda avvicinarsi con maggior concentrazione, mentre le iridi, per il momento azzurre e prive d’innata, vanno a puntarsi sull’anca di lei, notandone quella ferita. Non si fa problemi a scrutarla, fino a che non se la vede capitombolare praticamente ai piedi. Spalanca gli occhi in un moto di estrema sorpresa e subito le si fa accanto, tentando d’accovacciarsi. No, non chiama ancora nessuno, ma è a lei che si rivolgerebbe. <Signora, tutto bene?> domanderebbe, quindi, cercando con maggiore insistenza la ferita all’anca della stessa, al fine d’analizzarla, per quanto possa fare un non medico. <Come si è procurata quella ferita?> domanderebbe quindi in seguito. Il tono è neutro, sebbene abbia imparato sulla propria pelle, letteralmente, a non fidarsi delle vecchie e che può essere casuale tutto o anche nulla, quando si parla di Kiri e della guerra contro il Dio. E il passaggio della vecchia così come la sua ferita rientra in quei casi. Ed è il preciso motivo per il quale non si affretta a chiamare un medico a gran voce, insieme al fatto che i piedi, anche se si accovaccia, sono pronti a scattare e i sensi sono tesi come una corda di mi cantino su una chitarra. Sensi che rispecchiano i sentimenti di tensione di Katsu. [Chakra 30/30][Equip – Portakunai: 5 kunai, 5 shuriken – Portaoggetti: 1 trasmettitore, 1 fumogeno, 1 bombaluce, 1 tonico rec. Chakra, 1 tonico rec. Chakra speciale, 1 tonico curativo, 1 tonico curativo speciale] [Punto di raduno] Edit: [Attesa 4/4 turno] [Punto di raduno] Se non bastava l'umidità di prima, il clima che era già in procinto di guastarsi, allora tutto volgerebbe verso il peggio < Itsuki.. > ha giusto il tempo di dire il suo nome prima che il cielo minacci quel suo creparsi e rompersi di lì a poco, dando inizio ad una vera e propria tempesta, indicibilmente fastidiosa, che costringe Itsuki a socchiudere lievemente gli occhi, ringraziando di essersi fatto la coda prima piuttosto che ora, dove sarebbe stato ben più complicato. Inspira a pieni polmoni e quel che ne deriva è un sospiro, le mani permangono nelle tasche dei pantaloni nel mentre che tutto si rende più umido e fastidioso ai sensi di lui, il quale però vedrebbe rapidamente di omettere quella sensazione di fastidio, arrendendosi semplicemente al fatto, lasciando che tutto intorno a lui accada nel mentre che può sentire lo sdegno di Eiji da dentro, nei confronti della pioggia stessa, laddove era ben più che preferibile la nebbia. Intanto una vecchia cade al suolo, rovinando oramai preda del dolore su quel terreno umido, riuscendo a strappare soltando un'occhiata dall'alto di Itsuki che non si curerebbe minimanete della questione, non solo perchè è caduta più vicina al Seiun, ma anche perchè se così non fosse stato, non gli sarebbe interessato comunque, piuttosto sarebee un'altra figura ad attirare la sua attenzione, nel mentre che Jikan tenterebbe di porsi come un pacifico oratore, cercando di chiedere in una singola volta ai presenti, sperando di filtrare quel che basta le persone per poter magari ottenere qualche informazione, lasciando quindi al Goryo tutto il tempo per posare lo sguardo color del sangue su di un figuro in disparte, non troppo lontano ne troppo vicino, che li fissa con un fare mistro tra il dimostrar astio e il risultar curioso, volgendosi ora del tutto verso di lui per smuovere un singolo passo in sua direzione, senza volersi esporre troppo e senza nemmno volersi distanziare più del dovuto dai suoi compagni, andando a porsi nei suoi soliti modi che non sono di certo quelli più pacifici e colloquiali di Jika, portando la dritta ad afferrare un Kunai dal suo apposito contenitore posto sul bicipite destro, verso l'esterno, facendolo scivolare tra le dita della dritta, passando dall'anello per poi quindi farlo rotear di quei gradi necessari a permettergli di afferrare con tutto il palmo l'impugnatura, così da poter quindi stringene con la mano il tesssuto del guanto sull'arma, tenendo la lama e dunque la punta verso l'altro, piegando il polso in avanti per andar dunque a puntare quella figura, senza mezzi termini e senza indugio < Tu, laggiù, sembra che muori dalla vogli di dire qualcosa. > e da dentro potrebbe a sua volta sentir un gongolar vagamente sorpreso della direttività acquisita dal neutrale moro, il quale avrebbe alzato la voce quando basta per superare il frastuono della tempesta, permettendo ai due di sentirlo, cercano di attirare la loro attenzione quanto basta su quella figura sospetta, mantenendosi pronto ed in allerta, facendo saettare lo sguardo color del sangue ai lati per qualche breve istante, cercando di cogliere quante più informazioni possibili riguardo eventuali attacchi a sorpresa, senza mai distogliersi di troppo dall'individuo puntato dal Kunai. { chakra 20/20 - 10 Kunai in porta Kunai di cui 5 con veleno composto spec - Guanti Ninja - Vambraci sotto alla giacca - 5 Fuuda con tronco sost - 3 Carte Bomba - Filo di Nylon - tonico HP spec x 3 - tonico CHK spec x 3 - Sigillo Tai spec - // Scusate mi si è spento il pc e quindi azione risicata che l'altra era pronta ma è svampata. }Mentre Katsu soccorre la donna accasciata al suo fianco, alle domande del ragazzo replica <Giovanotto Grazie> poi alla domanda la cui risposta è al quanto scontata dice <siamo stati attaccati da un uomo tutto pallido, con gli occhi bianchi che aveva anche delle corna, non so bene chi fosse ma usava tecniche ninja, uno di questi attacchi sta per colpire la mia piccola Nipotina di soli due anni e mezzo, e sarebbe morta se non avessi fatto da scudo, ed'è stato così che mi sono ferita> fatica a parlare mentre tenta di rimettersi in piedi appoggiandosi su Katsu, chiedendo infine <mi accompagni al tendone medico? Te ne sarei veramente molto grata ragazzo> direbbe adesso del tutto in piedi. poi la folla comincia ad'agitarsi sentendo le Parole di Jikan ma soprattutto di Itsuki, il quale si rivolge a un uomo specifico, colui che li ha fissati fin da quando sono arrivati, il signore fa qualche passo in avanti e dice urlando per farsi sentire da tutti <Beh Pensiamo tutti la Stessa cosa, è colpa di Voi Ninja, voi non avete fatto nient'altro che portare altra distruzione, e altri morti, quell'essere compare sempre> fa una faccia molto da " Occhio Adesso Arriva Il Sarcasmo " <Guardacaso> ritorna nella sua espressione normale e palesemente Rabbiosa <Dove Siete Voi, Saranno Forse Coincidenze??? Beh Ho Smesso Di Credere Nella Coincidenze Molti Anni per Farmi Prendere in Giro da tre Ragazzini> mentre l'uomo parla, la gente attorno a lui inizia a guardarvi molto molto malamente, compresa l'anziana che spintona via Katsu <Ha Ragione Lui Non Abbiamo Bisogno di voi> zoppicando si unisce alla massa urlante e accusante, mancano solo torce e Forconi, e lo scenario è completo. [Turni: Jikan, Katsu, Itsuki][Timer: 20 Minuti per Azionare, chi Sfora Ottieme Malus, 17.14]
https://www.youtube.com/watch?v=2RYrHwnLHw0
[Punto di raduno] Forse è il clima stesso a creare tensione, oppure lo sguardo differente di quell'uomo. Ha sempre notato una particolarità, il genin, e questa è che guardare qualcuno negli occhi per più di qualche secondo gli è estremamente difficile. Ode chiaramente il nome dell'altro membro della squadra, che fino a qualche attimo prima non si era ancora presentato. Ora che tutti si conoscono in un certo senso gli è più facile, a lui, sentirsi parte di un team, per quanto non abbia avuto modo di instaurare un solido rapporto d'amicizia. Con le missioni, ma soprattutto con la guerra, funziona così: condividi il campo di battaglia con altri nobili shinobi e conoscere il loro nome è spesso un surplus. Rimane compiaciuto dal fatto che, nonostante la missione sia appena iniziata, nessun tipo di conflitto sia stato innescato all'interno della sua squadra. Questo è un pregio ed è necessario che rimanga così per lavorare al meglio, altrimenti si rischia di creare situazioni dannose e poco collaborative. Non vede l'ora di scoprire il responso di quella folla, è davvero curioso di vedere come reagiranno. Sarà proprio la loro reazione a fornirgli la chiave di lettura giusta per prendere una decisione, per capire se semplicemente è il caso di domandare a qualcun'altro. Allo stesso modo riesce a sondare il terreno, interpellando la popolazione in un certo senso ha modo di capire chi è disposto a parlare e chi no, chi è lì per sua volonta oppure è stato costretto. Tanti piccoli dettagli che possono sembrare stupidi o superficiali, ma che secondo lui non vanno per niente ignorati. Come il suo compagno di squadra gli ha detto: diffidare di tutti. Ed è quello che sta facendo Jikan in maniera velata. Il fatto che quello sia un luogo particolarmente affollato, poi, non fa altro che confermare la regola. Non è impossibile che il Dio si trovi lì, pertanto la sua mente inizia già a prepararsi a quell'evenienza. Dato che, a detta di Katsu, egli può assumere sembianze umane, magari è proprio uno di quei cittadini. Egli, tuttavia, è perfettamente conscio del fatto che non avrebbe senso mettersi a puntare il dito o accusare uno di loro di essere il nemico. La cosa migliore che possono fare, forse l'unica che in realtà ha senso fare, è rimanere in allerta, pronti a reagire e ad affrontare una minaccia: esattamente come la guerra impone di fare. Finalmente le domande vengono risposte, anche se non tutte. Partono delle accuse, rivolte a loro. Credono che sia stata colpa dell'alleanza se Kiri sia finita per diventare uno scenario di guerra, quando il realtà il susseguirsi di eventi suggerisce tutto il contrario. < È piacevole avere il fiato per parlare. > Inizia dicendo così, facendo una certa fatica a resistere a ciò che viene detto. < Mai stato fuori dal villaggio? Là fuori, dove avere il fiato per rialzarsi è addirittura raro? > Aggiunge a ciò che ha detto. Capisce bene, in questo momento, che avere a che fare con loro, con quei discorsi insensati, è fin troppo superfluo. Non li aiuta e non serve a nulla, spera solo che quella sua provocazione li faccia riflettere. Solo ora, volendo rinforzare la sua cautela, inizierebbe a concentrarsi in particolar modo sull'ambiente attorno a lui. Cercherebbe, infatti, di percepire eventuali presenza esterne di chakra. Quest'azione serve più che altro a cautelare, a permettergli di fare quello che fanno gli shinobi: cioè proteggere chi non può difendersi. Gli occhi socchiusi lo aiuterebbero a raggiungere quel livello di focus necessario, in caso di successo, a scovare fiammelle vive di chakra attorno a lui. Così può essere veramente sicuro di avere a che fare con una folla.[3/4 Attesa + parlato][1/4 tentativo percezione della presenza][Raggio: 15m][Chakra ON: 30][Equip: 2 Guanti, 2 Vambracci e 2 Schinieri | Porta Kunai e Shuriken: 2 Kunai, 2 Shuriken | Portaoggetti: 1 Tonico Curativo, 2 Tonici recupero chakra, 3 Fuuda con tronchetto | Zaino: 2 Tonici Recupro Chakra Sp., 1 Tonico Curativo sp., 1 Contenitore Fumogeni (5 usi), 2 Trasmettitori, 1 Filo di Nylon | Sigillo pot. Ninjutsu sp. sul petto] [Punto di raduno] Chino sulla vecchia, l’aria non è sospettosa, ma vorrebbe essere colloquiale, sebbene sia attento a ciò che dice. Sta pure per risponderle, se non fosse che sente Itsuki che provoca un signore. E da uno che parla diventano tipo… una folla immensa. Sente le parole della folla e volta anche lo sguardo. Sospira, dunque, rassegnato, evidentemente, a quegli insulti di gente che non capisce neanche di cosa parla. E sente anche la vecchina che lo scansa malamente. E lui la lascia fare, alzandosi di nuovo in piedi. Passa affianco a Jikan e a Itsuki. <Lasciare fare a me e state attenti> vorrebbe essere un sussurro rivolto ai due, senza che la folla lo senta, la voce che si abbassa drasticamente. Cammina in direzione della folla fino a che tenerebbe di porsi avanti ai due compagni di squadra. <Ascoltatemi> va a proferire. E stavolta si rivolge alla folla. <Voi avete paura. Paura per le vostre madri, per i vostri figli, per i vostri cari> esordisce, tentando di guardare tutta quella massa di gente. <Ma noi non siamo vostri nemici, lo capite? Lo capite che abbiamo deciso di dedicare la nostra vita a voi? Per proteggervi, per far sì che possiate avere un futuro migliore. E’ per questo che siamo l’alleanza…> fa una pausa, se li guarda, tenta di cacciar fuori tutta l’oratoria possibile. <… E’ per questo che siamo qui. Per voi. Questo nemico è un nemico di tutti, signori. Nostro e vostro. Noi siamo l’avanguardia dell’alleanza, rischiamo più di tutti. E forse dividerci è proprio quello che vuole> scandisce amcora una volta, evidentemente ispirato. Sono parole ferme e sicure, sincere, dal cuore. <… Vogliamo permetterglielo? Vogliamo che vinca? Noi e voi, uniti. E’ per questo che combattiamo e solo così possiamo vincere. Non siamo vostri nemici e i vostri morti non dipendono da noi. Ma da quell’essere immondo che uniti sconfiggeremo> conclude. Un’arringa, sì. Almeno ci prova, ma gli vien piuttosto naturale. [Chakra 30/30][Equip – Portakunai: 5 kunai, 5 shuriken – Portaoggetti: 1 trasmettitore, 1 fumogeno, 1 bombaluce, 1 tonico rec. Chakra, 1 tonico rec. Chakra speciale, 1 tonico curativo, 1 tonico curativo speciale] [Punto di raduno] Ottimo, a quanto pare come se la tempesta non bastasse già di suo, di lì a poco giungrebbe burrasca nell'animo dei presenti, della popolazione spaventata e tormentata dall'esistenza di questo nuovo nemico. Eppure, procedendo per fasi, vi sarebbe la possibilità da parte del Goryo di andar ad udire le parole dell'anziana rivolte verso Katsu, così da avere qualcosa da riportare a sua volta ed allo stesso modo per avere una qualsivoglia informazione per rirportare alla sua mente una qualsiasi immagine riconducibile al nemico, seppur quella sminuita descrizione poteva aiutare a comprendere senza alcun dubbio che questo presunto Dio non passi inosservato. Di nuovo ha posto soltando uno sguardo alla vecchia che domanda a Katsu di portarla verso il tendone medico, dubbioso a riguardo Itsuki, che volgendo il capo andrebbe semplicemente a dire, con l osguarod di profilo sul Seiun < Sarebbe meglio non dividersi. > per quanto effetivamente non accadrà nemmeno, dato l'incombente rifiuto da parte dell'anziana di esser scortata, visto l'accanirsi della folla che giungerebbe d lì a poco. Torna quindi rapidamente con lo sguardo sul suo interlocutore, il quale andrebbe a porre della prole più che giuste ed effettivamente plausibili riguardo la situazione, dopotutto è a causa dell'esistenza disposta a combattere che la guerra non cesserà d'esistere, e qui si potrebbe tranquillamente porre lo stesso concetto, seppur lui non abbia mai avuto a che fare con questo falso Dio e dunque non ha nulla riguardo il suo modus operandi se non le informazioni fornite in maniera preventiva alla missione. Non muove un muscolo, non distoglie l'attenzione per nessun motivo al mondo da quel tizio per quanto sembri che abbia soltanto avuto il compito di aizzar la folla in questo teatrino volubile, la dove ora la vecchia si ritroverebbe a spingere Katsu ed a inveire nei confronti dei Ninja lì presenti così come tutti gli altri abitanti lì presenti <{Ah, sai quante volte ho sentito discorsi simili, noioso.. La gente noncambia mai eh^ Stolti.. }> parla solo il Kagurakaza da dentro nel mentre che Itsuki permane in quella posa ancora per qualche istante, decidendo ppoi di rimuovere il puntamento nei confronti di quella persona, facendo roteare di centottanta gradi il Kunai usando il suo dito medio piegato di due su tre falangi come perno, permettendo dunque alla lama di scorrere verso il basso, dal lato contrario, andandolo ad impugnare in quella maniera per prepararsi ad ogni possibile evenienza, senza rivolgersi alla folla ma piuttosto andando a dire rivolto ai compagni < Le parole di quel tipo sono degne di nota se il popolo risponde in tale maiera, ma se fosse soltanto una tecnica illusoria? Un velato controllo di massa atto a dissimulare l'orchestrare di qualsiasi altro attacco a sorpresa... > potrebbe anche essere così, attenzione, dopotutto tra tutta quella gente che inveisce su di loro potrebbe esserci nascosto anche il loro nemico, o una spia, un qualcuno che agisca per conto suo. Dunque le iridi vermiglie sue andrebbero ponendosi nei confronti di tutti i present, saettando da destra a sinistra in cerca di qualche possibile comunicazione visiva di un'eventuale pericolo, tornando per forza di cose sul tizio che ha parlato per primo aizzando tutti, inevitabilmente, lui che è stato il problema scaturente di questa situazione. Katsu nel frattempo tenterebbe l'approccio diplomatico, ma secondo lui potrebbe già essere sin troppo tardi visto che effettivamente gli animi si sarebbero già iniziati a scaldarsi e non sarebbe sorpreso il Gory se si dovesse trovar costretto a schivare sassi o oggetti improvvisati ad armi da lancio, robe di fortuna, pur di farli sloggiare < Ritengo la diplomazia un'opzione dalla scarsa efficienza, non hanno più intenzione di sentire ragioni al di fuori della loro. > e senzaa mai smettere di guardarsi intorno cercherebbe di affinare tutti i cinque sensi per captare qualcosa, per provare a perepire un qualsiasi possibile segnale di pericolo o avvertenza che sia, con i muscoli tesi pronti a scattare per qualsiasi evenienza, così come il chakra pronto ad ardere. { chakra 20/20 - 10 Kunai in porta Kunai di cui 5 con veleno composto spec - Guanti Ninja - Vambraci sotto alla giacca - 5 Fuuda con tronco sost - 3 Carte Bomba - Filo di Nylon - tonico HP spec x 3 - tonico CHK spec x 3 - Sigillo Tai spec - }Jikan tira un D100 e fa 60
Katsu tira un D100 e fa 1
Itsuki tira un D100 e fa 3
Luomo che ormai capeggia questo assalto nei confronti del trio Kusano, ascoltando Jikan replica, a tutti non solo a lui <E Pensi davvero che possa credere a te, noi Ninja di Kusa in particolare, siete solamente portatori di Guai> è palese come dalle parole dell'uomo possa trapelare, risentimento, ma non solo è principalmente una paura dettata dal fatto che il dio usa tecniche Ninja, e loro sono Ninja, per loro adesso loro rappresentano una minaccia tanto quanto, colui che li ha attaccati, chissà magari la loro reazione potrebbe essere comprensibile. poi nel momento in cui Katsu si erge senza che nessuno glielo abbia a portavoce del trio, e inizia il suo comizio e un ragazzo sui vent'anni, fa ben due passi avanti, e dice <Mezogne!!! Mezogne!!! e ancora Menzogne!!!> urla verso Katsu e per esteso al gruppo <Le Nostre Famiglie e Le Nostre Vite Sono State Distrutte Da Tecniche Ninja, Chi Ci Dice Che Non Eravate Voi Trasformati EHHH!!!!> urla verso i tre Kusani. ma proprio in quel momento quasi a soccorrere i nostri, ecco due anbu con le uniformi tipiche di kiri, e impugnando un Kunai Speciale in dotazione solamente alle forze speciali di Kimi, il che parrebbe dar conferma della loro reale identità e quindi i nostri hanno un alleato contro la popolazione e uno di loro infatti si avvicina verso la folla e von voce distorta dalla maschera intima a tutti di allontanarli, rassicurandoli sul fatto che il Trio dei Kusani non hanno nulla a che vedere con la distruzione del Villaggio, ma che sono alleati che stanno rischiando la vita per loro, a questo punto la folla si disperde ritornando alle proprie attività. ora i due Anbu, stanno uno a 5 metri dal Trio, e l'altro vicino a Katsu a meno di un metro, ed'è Ora che in un movimento Fulmineo, l'Anbu vicino a Katsu si volta di scatto, alza il braccio sinistro afferrando quest'ultimo per il collo e stringendo forte, in quel momento il ragazzo potrà sentire una strana forza che devia il proprio chakra spingendolo all'esterno e facendolo fuori uscire dal proprio corpo, e nel frattempo la sua la stretta alla gola gli fa rapidamente mancare l'aria creadogli difficoltà di ragionamento per via della carenza di ossigeno [-3pt chakra]. l'anbu toglie la maschera con la stessa mano che impugna il Kunai, la destra, rivelando un Viso completamente pallido un paio di corna che verso l'alto, e un paio di occhi bianchi, un Byakugan che in questo momento è attivo con le tipire venature sulle tempie ben visibili. [Turni: Jikan, Katsu, Itsuki][Timer: 20 Minuti per Azionare, chi Sfora Ottieme Malus, 18.03]
[Punto di raduno] Incredibile che quei civili siano arrivati ad insinuare cotante idiozie. Commenti del genere non fanno altro che dare fastidio, quando attraversare i campi allestiti per le cure mediche e sentire le urla dei propri compagni non fa altro che fornire una motivo per non arrendersi, qualcosa per cui combattere. E questo ogni giorno, ogni volta che si mette piedi fuori dalla propria tenda. Quando la protezione e l'incolumità di cittadini, gli stessi che vivono in un villaggio sotto attacco, viene messa al primo posto. Non è noto Jikan, per essere un abile mediatore, tantomeno è noto per la sua parlantina. Lui preferisce, molto spesso, dire l'essenziale, quel poco che basta. Lascia che siano le aspettative o il sottinteso a parlare al posto suo, molte delle volte: la motivazione principale di ciò è che non è mai stato abile nelle relazioni e, di conseguenza, nella comunicazione. In parte per il lieve isolamento sociale in seguito alla sua giunta a Kusa, e poi forse per il suo aspetto decisamente strambo. Insomma, a pochi farebbe piacere approcciare un ragazzino che gira scalzo, si contorna gli occhi con il carboncino e ha delle spaventose cuciture sparse sulle mani. Ciò non è mai stato pesante per lui, sia chiaro, eppure se adesso risponde con poche frasi, limitandosi ad esprimere concetti complessi con provocazioni, piuttosto che concise frasi ad effetto, è proprio per questo. Riesce a tranquillizzarsi nel momento in cui i suoi compagni di squadra intervengono, dilungandosi in discorsi ben più esplicativi e diplomatici dei suoi. È Katsu a prendere la parola e mentre egli vuota il sacco cercando di convincere quella popolazione di quanto gli Shinobi si stiano impegnando affinché tutto vada bene, Itsuki sembra voler incalzare lo stesso atteggiamento diffidente di Jikan. È difficile vedere in maniera obiettiva le cose, soprattutto quando accadono e quando coinvolgono la sfera emotiva, in questo caso loro sono stati attaccati con accuse difficili da ignorare. A dare il verdetto, purtroppo, è proprio la folla, che decide come comportarsi di fronte a quelle parole, che siano più o meno convincenti è tutto da vedere. Il verdetto é che non è servito a niente. Nonostante quelle parole ben pensate e messe una in fila all'altra, in un convincente discorso degno da personaggio politico, da parte di Katsu, la folla sembra non voler ragionare. < Non chiedo di credere a quello che dico, ma solo di uscire dal villaggio. > Là fuori, isolati, avrebbero potuto assaggiare quella sensazione che solo gli shinobi conoscono bene sulla loro lingua. La coscienza di essere in costante pericolo, di dover agire con rapidità e cercare di limitare il più possibile i danni. Una responsabilità elevata messa sulle spalle di tutti gli Shinobi. L'intervento degli Anbu, d'altra parte, è più che tempestivo. < Ottimo. > Direbbe, vedendoli mentre allontano quelle persone in maniera efficiente e tranquilla. Non c'è stato il verso di ragionare, ma almeno la folla è stata placata. L'atmosfera torna ad essere tranquilla, forse eccessivamente pacata. Gli Anbu hanno fatto il loro lavoro, tutto è andato per il verso giusto, no? Non proprio, non esattamente. Sembra troppo bello, qualcosa a quanto pare deve sempre accadere. Ecco, infatti, che quegli stessi anbu che poco fa li avevano aiutati, sembrano essere a loro volta ostili. < Che cazzo? > Domanda Jikan, spalancando gli occhi. Un anbu che prende per il collo un Genin, questa non l'ha mai vista. Istintivamente, di fronte a quell'atto di prepotenza verso qualcuno di grado minore, Jikan si prepara a provare ad allontanare l'anbu, quantomeno placare gli animi della situazione. Pertanto prova a fare il possibile, attivando la sua innatà, la sua capacità migliore. Il chakra fluisce già all'interno del suo corpo, dunque, quel che gli resta da fare è fare in modo che le fibre riescano ad assorbirlo e a fuoriuscire. Queste, inebriate di chakra, inizierebbero a pulsare violentemente sotto i lembi di pelle, cercando spiragli oltre cui passare. Una volta portate fino al polso, pertanto, troverebbero una cucitura fatta da loro stesso, una porta da loro edificata. Che riuscirebbero a sfondare trapassandola e rompendo quella giuntura che tiene il suo polso legato al braccio. Inizierebbero dunque a dimenarsi, una volta fuoriuscite dalla pelle, come se attendessero quel momento da molto tempo. Giunto a quel punto, se fosse riuscito ad attivare l'innata, concentrerebbe delle fibre più spesse in prossimità del polso, un conglomerato di filamenti neri induriti, che usano la loro stessa forza per rinvigorirsi e acquisire più presa. Puntando la mano verso l'anbu le fibre, finalmente, finirebbero per allungarsi verso il suo collo, ricambiando il favore precedentemente conceduto a Katsu. Si stringerebbero, attorcigliandosi al collo di quello che ormai pare non essere più un Anbu, fino a trascinarlo vicino a Jikan. I suoi compagni avrebbero dunque modo di attaccarlo facilmente. [Tentativo attivazione Kuroi sen'i I 2/4][Tentativo Tecnica Kuroi 2/4][Chakra On: 24][Equip: 2 Guanti, 2 Vambracci e 2 Schinieri | Porta Kunai e Shuriken: 2 Kunai, 2 Shuriken | Portaoggetti: 1 Tonico Curativo, 2 Tonici recupero chakra, 3 Fuuda con tronchetto | Zaino: 2 Tonici Recupro Chakra Sp., 1 Tonico Curativo sp., 1 Contenitore Fumogeni (5 usi), 2 Trasmettitori, 1 Filo di Nylon | Sigillo pot. Ninjutsu sp. sul petto] [Punto di raduno] Si erge a caposquadra, precedendo i compagni e prendendo la situazione in mano con vivo coraggio. Non prova rabbia per quella gente, ma solamente pietà, compassione. Niente fastidi vari ed eventuali. Ed è per questo che quando si vede il civile venire avanti non reagisce. E poi succede tutto molto in fretta. Perché arrivano due ambu a disperdere la folla. <Graz..> no, non fa in tempo a dirlo, che si ritrova l’ambu vicino a lui che lo stringe forte il collo. Stringe gli occhi e sente parte del suo chakra disperdersi. Boccheggia, incapace di far nulla, ma solo per un momento. Ciò che fa è puro istinto da ninja. In un moto istintivo tenterebbe di richiamare il proprio chakra, quello residuo e di chiedergli aiuto tramite la propria tempra e volontà. Tenterebbe di guidarlo attraverso dal centro del petto attraverso lo sterno, in un moto ascendente che vorrebbe portarlo alla gola e quindi alla bocca, per salir su lungo il naso e fino a riversarlo negli occhi. Ne ha bisogno, tenta di attivare la sua innata, il suo doujutsu, tenta di chiedere aiuto, l’abbraccio delle ombre che tenterebbero di riversarsi nei propri occhi, rendendoli, di fatto, completamente neri, sclera e pupilla. Se vi riuscisse, tenterebbe quindi di eseguire l’unica cosa che gli viene in mente senza l’uso dei sigilli: ecco infatti che tenterebbe di richiamare nuovamente il chakra all’altezza del petto per tentar di guidarlo attraverso il petto nuovamente, lo sterno e quindi lungo la gola. E’ nella bocca che vorrebbe riversare il proprio chakra, idealmente reso nero dalle ombre. Ivi vorrebbe condensarglisi e plasmarsi in un proiettile. In tutto questo lo sguardo tenta di rimaner fisso sul Dio e propriamente nel suo occhio SINISTRO. E’ verso quell’obiettivo che vorrebbe indirizzare e sparare a tutta velocità il proiettile formato. Subitaneamente andrebbe quindi a tentare di plasmarne un secondo e lo sguardo si posta sull’occhio DESTRO del dio. Con la medesima operazione vorrrebbe andare a sparargli un secondo proiettile. Il tutto è fatto con l’obiettivo di accecarlo. [Tentativo attivazione Kayosei][tentativo uso Jutsu: Proiettili Oscuri, 2 proiettili (tanti proiettili quanto nin/15 -> 40/15 = 2, Bersaglio: Occhio sinistro, occhio destro.][Ninjutsu 40][Kayosei 2/4 – Proiettili Oscuri 2/4][Chakra 22/30][Equip – Portakunai: 5 kunai, 5 shuriken – Portaoggetti: 1 trasmettitore, 1 fumogeno, 1 bombaluce, 1 tonico rec. Chakra, 1 tonico rec. Chakra speciale, 1 tonico curativo, 1 tonico curativo speciale] [Punto di raduno] Come appunto lui stava ben immaginando, inutile sarebbe stato quel tentar di dialogare e di esser pacifici, ricercando una qualche forma di diplomazia, ottenendo soltanto un'ulteriore inveire da parte dei presenti. Non muove un muscolo, nessun cenno di vole cedere a qualsivoglia distrazione, semplicemente permane lì continuando a guardarsi intorno, come ad aspettarsi l'accader di qualcosa da un momento all'altro, se non fosse per il fatto che effettivamente qualcosa accadrebbe, seppur non si può esser certi della benevolenza del giungere di quegli Anbu. Tempestivo l'arrivo dei due, forse sin troppo, un giungere rapido e preciso nel momento del bisogno, quasi come se avessero intenzione di placare gli animi dei presennti sin dal principio, forse proprio dolpo che si fosse alzato un polverone, un giungere troppo losco per i suoi gusti, che abbastando in maniera relativa la guardia nei confronti della folla, ecco che si volgerebbe del tutto verso i due Anbu arrivati, per la precisione quello più vicino a loro e poco distante da Katsu, sollevando chiaramente un'obiezione < Due Anbu che si immischiano in una missione C? Insolito.. > già, sin troppo insolito l'arrivo repentino di quelle due figure salvatrici, l'una che rimane a circa cinque metri di distanza, l'altra che invece di lì a poco andrebbe a rivelare la sua vera e pericolosa figura. Pochi istanti, il tempo di realizzare quello che starebbe succedendo, il tutto reso pesante dalla pioggia, solleva un braccio quell'Anbu e senza porsi il minimo problema andrebbe ad afferrare Katsu per il collo, portandolo in un qualche modo a forzare la fuoriuscita del suo Chakra, quasi potesse sembrar tangibile quell'atto agli occhi loro, i quali però non potrebbero far altro che rendersi conto del fatto che un loro compagno sarebbe in pericolo, non solo, non in pericolo per mano di qualcuno a caso, nossignore, ma proprio per colpa di quel falso Dio tanto decantato in questi giorni < Maledizione.. > sibila a denti stretti senza pensarci due volte , vedendo di andare a tentare di compiere un breve scatto verso la propria sinistra, facendosi forza sulle gambe che si fletterebbero quanto basta per sospingerlo nella direzione prestabilità, inclinando il busto di conseguenza permettendo al suo baricentro di rimaner stabile e lasciar che le membra accompagnino quel fluido prova a muoversi nel punto prestabilito, ovvero a cinque metri di distanza rispetto il punto dove si strovava prima, cercando di porsi di profilo a quell'individuo minaccioso, riconosciuto grazie al togliersi della maschera, le corsa, il viso pallido e persino il Byakugan. Doveva immaginarlo, quando ha sentito riguardo gli occhi bianchi, che non sarebbe stata una passeggiata. Nel mentre del tentar quel movimento, andrebbe a porre le mani per provare a formare due specifici sigilli, il primo quello del Gallo ed il secondo quello della Tigre, omettendo il Kunai dal tutto tenendolo in una posizione comoda che non possa ostruire il compiersi dei sigilli, spostandolo quando serve nell'intersecar delle dita, abile come qualsiasi altro Ninja a porre i sigilli anche da armato, visto che proobabilmente sarebbe ancora in accademia altrimenti. Ed è nel mentre che porrebbe quei sigilli, nel mentre di quello spostamento che proverebbe ad andare a far appello al proprio Chakra, tentando di andare a prenderne la proprietà dirompente ed affilata del vento, modificando quella sua neutralità per andar a trarre l'elemento irruento dell'aria e quindi veicolarlo dal centro del ventre attraverso il sistema circolatorio, provando a smuoverlo, cercando di farlo uscire dagli tsubo lì all'altezza della spalla destra, provando a plasmarlo in una forma non tanto dissimile da quella di un Kunai, donando uan leggera curva a quel corpo aeriforme per provare a concedergli un minimo di effetto in sù, iniziando già a puntare verso il profilo del nemico, senza ulteriore indugio, attendendo il momento propizio per considerare quell'arma di vuoto pronta, per sentirla in grado di fendere ed incidere, sollevando quindi la dritta, con un cenno della mano che andrebbe an intimar a quella lama di partire, di correre verso il suo obbiettivo con quel singolo sibilo, mirando con una traiettoria lievemente curvilinea in direzione dell'occhio destro del nemico, forte si del Byakugan e quindi con un solo e singolo punto di fuga, in grado molto probabilmente di percepire il colpo in arrivo, con la costrizione però di doversi spostare lì da dove si trova per schivare, mentre il Kakuzu fà il suo ed il Seiun si da da fare per non svenire soffocato. {Se Armi vuoto Chk 13/20 - nin 30 des 30 - 1/2 turno spostamento 5 m 1/2 turno tecnica - Equip stesso di prima }[Jikan] Il Kakuzu a questo punto vedendo il compagno in pericolo, attiva correttamente la sua innata, e i fili che compongolo il proprio corpo iniziano a fuoriuscire da ogni parte, esegue un Jutsu Proprio utilizzando quei fili, dal suo polso infatti partono a sparati a valocità massima, dei robusti fili che partono verso il collo del nemico riuscendo ad'avvolgersi attorno al suddetto, a tirandolo verso il Kakuzu. [Katsu] Il Ragazzo viene afferrato e una parte del chakra viene da questo risucchiata, nonostante però la carenza d'ossigeno il ragazzo non si perde d'animo, e attiva correttamente la propria innata con gli occhi che divengono completamente neri così come il Chakra. concentrando il proprio Chakra e portandolo Verso la Bocca, conforma 2 proiettili, che spara, fortunatamente questa tecnica non richiede sigilli quindi il nemico non sa cosa sia cercando di fare ha visto il chakra diventare nero, ma oltre questo non ha nessuno indizio e una volta sparati i proiettili dalla bocca il Nemico Viene Così Accecato e privato del Byakugan. una volta accecato e ferito il clone1 molla la presa e indietreggia venendo trascinato a terra dai fili di Jikan. [Itsuki] il giovane Goryo invece Scatta verso sinistra di 5 metri dimenticandosi dell'altro anbu che sentendo i passi in corsa si volta vede comporre i sigilli, e vede che punta all'altro clone, e dopo uno scatto Fulmineo lo blocca da dietro, serrando le braccia a tenaglia, e adesso sarà il giovane giorio, che non soltanto riuscirà a conformare il suo Kunai Curvo di vuoto, ma lanciandolo per via debloccaggio, sbaglia drasticamente mira tagliando un ramo di un albero vicino, ma subito dopo sente il Chakra venire deviato e sospinto via mentre il clone lo assorbe [-3pt Chakra]. [Turni: Jikan, Katsu, Itsuki][Timer: 20 Minuti per Azionare, chi Sfora Ottieme Malus, 18.57]
[Punto di raduno] È strano da dire però in un certo senso Jikan si sente contento di poter finalmente impiegare le sue fibre per qualcosa di utile. Non gli capitava mai di usarle, se non qualche volta nelle missioni C. Gli mancava quella sensazione, ed è davvero bizzarro da dire perché sono proprio quei filamenti neri ad averlo ridotto quello che è, a farlo diventare disumano. Sentirle mentre scorrono all'interno del suo corpo, come se anch'esse fossero diventate come quel liquido di un rosso intenso che, una volta, gli usciva quando si faceva del male. Fluide come il sangue eppure solide e resistenti come un osso, il compromesso perfetto tra una sostanza fragile e una robusta, nonché i tendini neri dalle più varie capacità. Vederle, poi, è tutto un altro discorso, mentre si allungano e si arrotolano con successo attorno al collo del nemico. L'azione elaborata da lui e i suoi compagni sembra avere un discreto successo, ma il combattimento è appena iniziato. Ora, dopo un rapido susseguirsi di azioni, Itsuki sembra esser stato preso di mira. < Katsu, pensaci tu a questo. > Non sembra affatto necessario indicare il nemico, dal momento che è lo stesso che poco prima era stato da lui afferrato e si trovava praticamente a terra. < Itsuki, arrivo! > Grida verso l'altro suo compagno di squadra mentre questo, a quanto pare, si trova in difficoltà. Compone il sigillo del cinghiale e del bue in successione, rilasciando un'ingente quantità di chakra che si concentrerà in un punto preciso della sua schiena: il cuore Fuuton. Il cucciolo, così facendo, non avrebbe potuto fare a meno di resistere a quella chiamata. Coadiuvato dalle fibre e dal chakra, inizierebbe a spingere con una certa violenza sulla schiena del Kakuzu. Riuscirebbe, d'un tratto, a fuoriuscire, bucando completamente i vestiti. Il Cucciolo di Vento di Jikan è un quadrupede alto appena 1 metro e lungo 2 metri, con terrificanti ali sul dorso fatte anch'esse di Fibre. La maschera, invece, è completamente bianca, con due occhi dello stesso colore, e un becco che si sporge in avanti. Facendo così avrebbe appena fatto uscire il suo Demone Fuuton, che si sarebbe unito alla battaglia. Non serve nemmeno impartire un ordine vocale, giacché egli risponde alle fibre e queste sono controllate dal Kakuzu. In un primo momento, il Cucciolo, dopo essere stato evocato convoglierebbe una modica quantità di fibre sottili, che allungherebbe di poco fino a raggiungere il bersaglio a terra, un semplice attacco con le fibre, che tenterebbe di penetrare quella pura carnagione bianca con lo scopo di bucarla. Jikan, nel frattempo, si prepara ad aiutare il suo compagno. Si abbassa, appoggiandosi sul ginocchio destro, in modo da poter poi posare il palmo della mano sul terreno. A quel punto farebbe in modo che quei sottili filamenti penetrino all'interno di quello strato di terra, leggermente inumidito dalla pioggia. Una strategia singolare che solo pochi del clan praticano. Quelle fibre viaggerebbero, stando sotto il terreno, di cinque metri in avanti, arrivando fino al punto in cui il nemico si colloca sopra. Il peso, basterebbe quello a capire il punto esatto. Pertanto fuoriuscirebbero, quasi dal nulla, spuntando dal terreno su cui sono posati i piedi di quella bianca figura. Cercherebbero, da lì, di avvolgersi attorno ad essi, per tenerli ancorati al suolo, oltre che a penetrare nei tessuti. Il Demone Fuuton, tuttavia, ha ancora tempo per agire e portare a termine quell'azione. Ancora una volta, come prima, allungherebbe le fibre fino ad attaccare, andando in supporto al Kakuzu, il Dio che tiene intrappolato Itsuki, facendo in contemporanea attenzione a non ferire l'alleato. [Tentativo Jiongu 2/4][Tentativo Attacco con fibre 2/4][Turni Demone Fuuton: Tentativo attacco con fibre 2/4, Tentativo attacco con fibre 2/4][Chakra: on 17][Equip: 2 Guanti, 2 Vambracci e 2 Schinieri | Porta Kunai e Shuriken: 2 Kunai, 2 Shuriken | Portaoggetti: 1 Tonico Curativo, 2 Tonici recupero chakra, 3 Fuuda con tronchetto | Zaino: 2 Tonici Recupro Chakra Sp., 1 Tonico Curativo sp., 1 Contenitore Fumogeni (5 usi), 2 Trasmettitori, 1 Filo di Nylon | Sigillo pot. Ninjutsu sp. sul petto] Acceca il clone numero 1, allenta quella presa e vede il successo delle proprie azioni. L’occhio, nel cadere da quella presa, vira verso i due compagni, ma è per il clone che si trova davanti a lui che ha occhio, sebbene si renda conto a grandi linee cosa gli succeda intorno. Non risponde a Jikan, ovviamente, per non dar punti di riferimento al clone che lo teneva precedentemente prigioniero. Tentando di sfruttare la cecità probabile del clone, tenuto per giunta a terra dai fili evocati da Jikan, Tenterebbe di flettere sui piedi, che vorrebbe ancorare a terra, così che le caviglie possano farsi da tramite e caricarsi il peso dei propri quadricipiti, che furiosi premono verso il basso e dei propri addominali che vorrebbero sostenere il movimento, comandato comunque dai piedi stessi, che comandano la direzione, vale a dire la propria destra. Il tutto vorrebbe esser concretizzato in uno scatto delle proprie gambe verso la propria DESTRA, che tenterebbe di portarlo a 2.5 metri dal clone riverso a terra. Immediatamente va a comporre con le proprie mani i sigilli del drago, del serpente, della tigre e della scimmia. Il tutto tenterebbe di indirizzare il proprio chakra, di dargli indicazioni. Prenderebbe quindi una generosa boccata d’aria tramite la quale tenterebbe di gonfiare i propri polmoni, mentre vorrebbe plasmare il proprio chakra e dirottarlo verso l’elemento Katon. Chakra che vorrebbe esser mosso attraverso il costato, per arrivare ai polmoni. Pollice ed indice della mano sinistra verrebbero uniti e portati vicino la bocca, mentre il respiro vien trattenuto e lo sguardo va a posarsi sulla testa del clone, che è il suo obiettivo. D’un tratto, come il magma nella sua camera va ad eruttare, così il fuoco vorrebbe prender forma ed uscire, nero, dalla propria bocca in maniera imperiosa in una palla di fuoco grande che vada ad incenerire il clone del Dio, con tutta l’intenzione di rendergli il favore per quando l’ha fatto quasi secco. E poi attenderebbe e darebbe uno sguardo a quanto sta avvenendo tra Jikan, Itsuki e il clone[Tentativo Palla di fuoco][1/4 spostamento 2,5 metri - 2/4 palla di fuoco – 1/4 attesa][Agilità 25][Ninjutsu 40] [Chakra 22/30][Equip – Portakunai: 5 kunai, 5 shuriken – Portaoggetti: 1 trasmettitore, 1 fumogeno, 1 bombaluce, 1 tonico rec. Chakra, 1 tonico rec. Chakra speciale, 1 tonico curativo, 1 tonico curativo speciale] Sembra che la sua controffensiva non sia andata nel migliore dei modi, mentre invece il Kakuzu ed il Seiun riuscerebbero ad avere la meglio sul nemico che ha attaccato per primo, riuscendo a rimuovere la sua mmorsa dal collo di Katsu, il quale è pure riuscito ad accecare quel pallido clone. Serra i denti, infastidito dall'aver mancato il bersaglio, ma ancor di più infastidito dal fatto che è stato interrotto nel mentre di tutto proprio dall'altro finto Anbu, ritrovandosi preso alle spalle da quel rapido individuo, lasciato momentaneamente da parte per cercare di finire il primo degli impostori in una volta sola, potendosi poi farsi forti della superiorità numerica su di una singola minaccia. Poco importa, dovranno rielaborare e sistemare la loro strategia, nel mentre che da dentro lui tenterebbe semplicemente di veicolare il chakra a mischiarsi con quel suo sangue Goryo, senza voler utilizzare l'innata ma semplicemente tentando così di smuovere quel misto di sangue e chakra all'altezza degli tsubo delle scapole, per provare ad utilizzare la tecnica della Claustrophobia, una tecnica che così assieme all'utilizzo delle fibre del Kakuzu dovrebbe aiutare ancora di più nella possibilità di riuscire a bloccare i due, cercando a sua volta di divincolarsi nel mentre che il jutsu verrebbe sviluppato verso il nemico, cercandi di sfruttare anche la possibilità di cogliere il nemico di sorpresa per tentare di smuoversi dalla posa e così cercare di compiere uno scatto in direzione dei compagni, riavvicinandosi più verso Katsu che è nei pressi di un nemico cieco, rimanendo poco distante anche da Jikan stesso, provando mantenendosi in allerta mentre da dentro Eiji gli direbbe <{ Mh, sembra divertente.. ]> potendo soltando ora Itsuki, colto appena dallo forzo, rendersi conto effettivamente di quella sensazione del Chakra andatosene, qualcosa di relativamente preoccupante, visot che con l'innata potrebbe recuperarlo, seppur la sua attenzione ora come ora sarebbe del tutto puntata sul nemico che avrebbe dovuto immobilizzare con la tecnica di Clan < Tsk, alle spalle.. > è l'unica cosa che ha da dire lui scuotendo lievemente il capo, nulla di partiolare riguardo i compagni, gli rivolge soltanto uno sguardo rpido per cercare di cogliere le proprie intenzioni e condizioni, facendo poi un cenno d'assenso in direzione del Kakuzu, che lo avrebbe aiutato a liberarsi, sempre che il tutto fosse riuscito. una mano, la destra, rimane in direzione del nemico come un voler mantenere la concentrazione sull'eventuale tecnica di contenimento < Possiamo finirlo in un colpo solo. > direbbe semplicemente andando a sperare nella riuscita di Katsu nel suo aver a che fare con l'accecato. {Se claustrophobia chakra 6/20 - Hp 98/100 - stesso equip - 1/2 turno movimento verso Katsu e Jikan 1/2 turno tecnica} { /edit: dimenticato le stat nella fretta : Nin 30 Des 30 For 15 }[Jikan] Il Kakuzu ora vedendo l'altro compagno in difficoltà crea un clone, fatto di fili, con una maschera a simboleggiare il tipo di chakra. parte quindi una combo tra il Clone e il Kakuzu, mantre il cosiddetto Demone, Prolunga gli arti filiformi a colpire entrambi i nemici. il primo quello atterrato precedentemente viene trafitto in più punti, venendo ferito in maniera piuttosto grafe, e ormai non è in grado ne di vedere ne di muoferi ha quasi esaurito del tutto le forze tentando di rialzarsi ma fa fatica. mentre dall'altro lato il secondo attacco del demone fili va a puntare il secondo anbu alias il Clone2, che schiva l'attacco saltando lateralmente a destra, non vedendo che però il manovratore dei fili, sta facendo ben altro, infatti Jikan, ha messo una mano a terra e da sotto da superficie ha iniziato a proiettare fili, che arrivado direttamente sotto i piedi del clone, fuori escono repentinamente infilzandolo da sotto, come se fossero partiti decine di Aghi sottilissimi, e lunghissimi, che infilzano il clone in più punti, riducendolo letteralmente a un colabrodo. [Katsu] dopo che Jikan si è allontanato il Ragazzo Sfrotta la cecità nemica, per utilizzare una tecnica elementale, e dopo essersi allontanado verso destra di due metri e mezzo, evoca un Jutsu Devastante, miscelando l'aria, che in precedenza ha risucchiato e immagazzinato nei polmoni, con il chakra elementale di tipo Katon, e scagliando così una devastante palla di fuoco contro il nemico carbonizzandolo, che sarà ormai incapacitato a combattere, ma non si sgretola. [Itsuki] il goryo, arriva quindi a rendersi conto della fallimento di quel suo Jutsu Fuuton, ma ora decide di fare qualcos'altro, mentre il Kakuzu lo impala con una miriade di fili da sotto, lui Interrompe l'assorbimento di chakra del clone2, recuperandone quasi quanto lui ne aveva estratto [+2pt chakra, nuovo punteggio 8/20]. mentre il clone lo ha tenuto fermo lo ha portato con te, schivando i fili del demone di Jikan, e l'assorbimento del chakra, Mista alla tecnica dei fili del Kakuzu, che lo Trafiggono da sotto, il clone finisce per Sgretolarsi, non solo liberando Itsuki, ma lasciando anche un piccolo cumulo a terra che sono i suoi resti. il ragazzo a questo punto raggiunge i compagni di squadra. [Turni: Jikan, Katsu, Itsuki][Penultima Fato]
[Punto di raduno] Lo sta aiutando tremendamente questo combattimento anche se è estremamente pericoloso pensare di avere di fronte un dio, pronto a fare qualsiasi cosa per ottenere ciò che vuole. Questo ampio utilizzo delle fibre, assieme a quello del Cucciolo di Vento, con il puro intento di attaccare l'avversario sta preparando questo Genin al vero combattimento, esattamente ciò che sta avvenendo in questa situazione. C'è una considerevole differenza tra un banale scontro che può avvenire in un'esame Genin, piuttosto che in uno scontro in cui si sta affrontando qualcuno che vuole uccidere. Presto, Jikan, riesce a constatare che quell'utilizzo di fibre, in quel particolar modo, si è rivelato un gran successo. L'utilizzo del Demone Fuuton, poi, è stato cruciale e non ha sbagliato il timing, quello è stato il momento più adatto per farlo uscire, esattamente quando il nemico si è trovato in una posizione di svantaggio. L'intervento dei suoi compagni, peraltro, è stato altrettanto cruciale, perché è stato il colpo di grazia, circa, su entrambi i bersagli. Tutti i fili di chakra, a questo punto, sono tornati nel corpo dell'utilizzatore, cioè Jikan, e solo lui e il demone Fuuton, più i due compagni di squadra, sono sul campo di battaglia. Uno dei due cloni del Dio è stato obliterato e reso a sostanza polverulenta. L'altro, sembra incapace di combattere ma ancora non si è sgretolato. < È ancora vivo? > Domanda Jikan, senza però pretendere una risposta, questa se l'è data nello stesso istante in cui ha chiesto. Meglio essere sicuri, piuttosto, e attaccarlo un'ulteriore volta. Ed è ciò che farebbe il Demone Fuuton, senza nemmeno avvicinarsi. Alcuni filamenti di fibre nere verrebbero estesi, a partire dal dorso del demone, fino al clone adagiato sul terreno. A quel punto si conficcherebbero sul suo corpo, nei punti più cardinali, quale mani, gambe e collo. In questo modo si sarebbe assicurato che quel clone fosse, effettivamente, fuori dai giochi e non potesse più far del male a nessuno. < Fuuh. > Un stanco sospiro di sollievo: non ha combattuto tanto eppure quei momenti sono stati ugualmente faticosi come lui, per un Genin privarsi del poco Chakra a disposizione è comunque pesante. < Si è sgretolato... > Indicherebbe a Itsuki e Katsu, indicando quel nemico ridotto a una montagnetta di polveri dall'aspetto strano. < Arrivo subito, voglio prendere un campione. > Camminerebbe, per quei pochi metri che lo separano dai suoi resti, fino a raggiungere il cumulo. A quel punto si chinerebbe, staccherebbe il portaoggetti dalla vita e, aiutandosi con un Kunai cercherebbe di raccogliere un po' di quella polvere. Crede che potrebbe essere molto utile, successivamente, da analizzare, magari portandola a qualcuno che sta conducendo ricerche in merito. Il Cucciolo di Vento, che condivide la stessa coscienza e volontà del Kakuzu, si avvicinerebbe a sua volta, per poi lanciarsi nella sua schiena, infilandosi con un tuffo e ricucendo il tutto facendo in modo che la maschera sporga dalla schiena. Ormai i vestiti sono bucati, c'è poco da fare. Le fibre del demone ora sono di nuovo all'interno del corpo dell'ospite, che per loro è Jikan, e si limiterebbero ad avvolgere il cuore di chakra. < Abbiamo finito? > Chiede, quasi con tono ironico, ai suoi compagni di squadra. Non li conosce, eppure aver combattuto al loro fianco rende meno evidente il fatto di non conoscersi appieno. Hanno condiviso il campo di battaglia e questo è già tanto. Finirebbe, dunque, di raccogliere le polveri, avendo cura di richiudere il marsupio e di riagganciarlo alla vita. Si alza in piedi e osserva con attenzione Itsuki e Katsu, per accertarsi che tutto sia a posto. [Movimento di 5 metri verso i resti 1/4][3/4 Tentativo raccolta dei resti][Turni Demone Fuuton: 2/4 tentativo attacco con fibre su clone1, 1/4 movimento di 5 metri verso Jikan, 1/4 Rientro nel corpo di Jikan][Chakra: 14][Equip: 2 Guanti, 2 Vambracci e 2 Schinieri | Porta Kunai e Shuriken: 2 Kunai, 2 Shuriken | Portaoggetti: 1 Tonico Curativo, 2 Tonici recupero chakra, 3 Fuuda con tronchetto | Zaino: 2 Tonici Recupro Chakra Sp., 1 Tonico Curativo sp., 1 Contenitore Fumogeni (5 usi), 2 Trasmettitori, 1 Filo di Nylon | Sigillo pot. Ninjutsu sp. sul petto] [Punto di raduno] Il clone viene praticamente incenerito dagli attacchi combinati suoi e di Jikan. Rilascia quella tecnica. Tira un po’ il fiato dopo che il fuoco nero ha investito il clone numero 1 e va a piantar lo sguardo sui compagni di squadra. La sensazione di rivalsa, insieme alla vendetta bella e buona che si è preso su quel clone, il cui alterego l’ha fatto saltare in aria come una bomba non più di qualche giorno fa brucia forte nel petto di Katsu. E’ una sensazione, quella della vendetta, dell’avere l’avversario lì, inerme ai suoi piedi che gli pervade ogni singola cellula, ogni singolo atomo. E’ una sensazione che lo permea in toto. Gli angoli delle labbra si stirano verso l’alto. Ma non è il sorriso genuino che riserva a chi gli sta simpatico. E’ un sorriso affilato e freddo, diverso, permeato da una luce sinistra e folle che si rispecchia negli occhi totalmente neri del Seiun come una fiamma nera, come quelle ombre che lo pervadono. Non si muove. <Stai crepando, maledetto bastardo?> gli domanda. E sì, la domanda è al clone 1 carbonizzato per terra. L’indice della mano mancina si snoda, alto e vira a destra e poi a sinistra. <No. Non credo proprio> Alza la maglia, d’un tratto e mostra la cicatrice enorme che dagli addominali gli arriva fino al pettorale destro. La riabbassa. <Questa me l’hai fatta tu l’altra volta, ricordi?> gli parla. Ancora. <… E tu crepi per mano mia, adesso. Dovevi ammazzarmi quando potevi, bello mio. Perché adesso sono io che ti rendo ciò che mi avevi dato>. No, non parla più, perché quel desiderio folle si traduce in concentrazione, voglia di fargli male, voglia di cancellarlo, di ucciderlo. Voglia di rivalsa e di vendetta, quasi fosse un demone che si dibatte dentro di lui e che finalmente è uscito. Incazzato? Sì, come una iena. Drago, serpente, tigre, scimmia. Di nuovo le mani si incastrano veloci a formare i sigilli in questo ordine. Il proprio chakra viene richiamato ancora una volta. Tira una boccata d’aria al massimo della capacità dei propri polmoni. Il chakra verrebbe guidato attraverso lo sterno verso il costato, dove vorrebbe riversarsi nei polmoni, mentre vorrebbe esser ancora deviato verso l’alterazione katon. Ivi vorrebbe di nuovo mischiarsi all’aria. E’ un vulcano. Un vulcano che si prepara ad eruttare, mentre il pollice e l’indice della mano mancina si unirebbe col pollice e verrebbe posizionato davanti alla bocca come un mirino. Un mirino che gli occhi comanderebbero verso il petto del clone, stavolta, con la precisa intenzione di impattare sul petto e di ridurre in cenere ciò che ne resta. <Marcisci all’inferno, bastardo!> esclamerebbe tra i denti, debolmente, mentre vorrebbe riversare tutto il fuoco che gli arde dentro, tutto il desiderio di vendetta proprio in quell’atto di espirare. Atto che tenterebbe di fare in maniera repentina, come un’eruzione che tenterebbe di dar vita alla palla di fuoco di colore nero, visto il suo chakra. Una palla di fuoco volta ad impattare al petto del clone 1 ed inconfondibilmente ad uccidere. E poi aspetterebbe. I compagni? Ora passano in secondo piano. [Chakra 17/30][Kayosei lvl 1 ON][1/4 attesa – 2/4 tentativo palla di fuoco – 1/4 attesa][Ninjutsu 40][Equip – Portakunai: 5 kunai, 5 shuriken – Portaoggetti: 1 trasmettitore, 1 fumogeno, 1 bombaluce, 1 tonico rec. Chakra, 1 tonico rec. Chakra speciale, 1 tonico curativo, 1 tonico curativo speciale] Sembra che la breve quanto intensa baldoria sia finita, ed i tre abitanti di Kusa permangono dunque in allerta per qualche istante, prima di permettersi un lieve rilassarsi ed un'accertarsi da parte di Jikan dell'effettiva morte riguardo il clone non frantumatosi. Inspira brevemente per poi andare a porre un sospiro, cercando di risistemarsi appena i vesti con qualche gesto per quanto la pioggia di certo non aiuti, seppur starebbe lentamente volgendo verso il termine, quella fastidiosa tempesta < Sì, un campione è l'ideale, dopo la fatica fatta. > che non è poi stata molta, ma quel suo irregolare smuoversi dei polmoni andrebbe ad indicare una certa fatica nei confronti del Chakra utilizzato e di quel poco ripresosi con la sua tecnica, mentre intanto cercherebbe di risistemarsi i vestiti e darsi un contengo, per quanto con quel piovere sarebbe praticamente impossibile. Ripone il Kunai nell'apposito contenitore, cercando comunque di mantenersi parizalmente in alleerta riguardo i dintorni, cercando di avvicinarsi a sua volta lì dove prima vi era il corpo del clone, ridotto ad un mucchio di poltiglia, sollevando appena un'angolo del labbro in un breve cenno di disgusto quasi mosso più dall'altro dentro di sè che da se stesso, quell'altro che rimane silente lasciando solo che qualche divertito ridacchiare vada a scomporre il silenzio mentale dei due. La domanda ironica del Kakuzu giunge alle sue orecchie in quell'andare a ridestarlo sul suo teorizzare riguardo quei resti, lì dove si sarebbe abbassato per andarne ad afferrare un pizzico con due dita, portando poi quindi la mano innanzi al viso volgendola verso se stesso, strofinando appena con il pollice sull'indice per andare a sgualcire quel composto già reso umido dalla pioggia, che si frantuma in maniera morbida sul guanto, con quel suo movimento lento, andando poi a scuotere il guanto come a volersi scrollare quella schifezza di dosso, strofinando ancora più forte anche sul medio per disfarsi di qualsiasi materia organica nemica, rialzandosi e rispondendo dunque < Per oggi, sembra di sì. > volgendosi poi dunque in direzione di Jikan stesso, il quale lo avrebbe salvato prima da quella mostra costrittiva del clone, aiutando il suo tentativo di liberarsi dopo esser stato afferrato alle spalle < Ti devo un favore, Jikan. > il tono però è come sempre secco e conciso, incapace di esprimere gratituidne vera e prorpio limitandosi a quel dire che potrebbe voler significare più o meno qualsiasi cosa, sempre se dovranno ricapitare a fare una missione insieme, per quanto oggi non siano andati complessivamente male in quell'assortimento. Per quanto riguarda Katsu, andrebbe a porvi attenzione soltanto ora, lasciando che l'altro delle fibre raccolga il campione che consegneranno ai superiori, per poi sentire il susseguirsi di parole da parte di Katsu, che in pochi attimi andrebbe a lasciarsi trasportare da un rabbia progressiva, qualcosa che verrebbe chiaramente espresso a parole con un certo tono di astio, parole che vengono riversate su quel che rimane di un clone prossimo alla morte, alla disfatta totale, lui che non aveva intenzione di fare nient'altro di particolare riguardo se non finirlo, osserverebbe il tutto senza batter ciglio, i capelli resi pesanti dalla pioggia andrebbero ad aondggiare appena allo spostamento di calore creato dalla sfera di fuoco nera, che andrebbe ad illuminare l'area con una strana luce scura, per poi impattare sul nemico e renderlo cenere, il tutto sotto lo sguardo impassibile di Itsuki, mentre da dentro Eiji commenta <{ Uh, dovresti offrirgli una tisana al ragazzo.. }> ed è un'ulterior ridacchiare, mentre il Goryo in tutta risposta andrebbe a scuotere le spalle in uno scrollarsi di dosso una qualsiasi eventuale risposta, vedendo poi dunque di andar a dire nei confronti del biondo < Suppongo possa bastare. > riferendosi a quel Jutsu che con una certa potenza ha spazzato via qualsiasi possibilità di sopravvivenza di quel bianco demone, lasciando i tre lì sul posto, con la loro missione che pare volgere verso il termine, sempre che non si mostri nessun'altro imprevisto. Non è solito legare con le persone, ma tra compagni di battaglia si sviluppa un legame capace di andare oltre all'amicizia o al semplice piacersi come individui, insomma, dopotutto potrebbe anche rischiare di svolgere qualche altra missione con loro se mai sarà, seppur ora come ora non si ammetterebbe il pensiero e lo lascerebbe da parte per un'eventuale futuro. {Chk 8/20 - Stesso equip }[Jikan] dopo l'esemplare combattimento, il Kakuzu si accorge del primo clone rimasto integro, decide quindi che non è il caso di farlo rimanere tale, e comandando il suo cucciolo come fosse una marionetta, e questo scaglierebbe una raffica di fili provenienti dalla sua schiena, che infilzerebbero il clone1 dandogli il definitivo colpo di Grazia così che anche questo si sgretoli. a questo punto si avvini al Clone fatto sgretolare da lui e dal Goryo, e riempie il suo porta oggetti di quella cenere, e da adesso si ritroverà con una bella zavorra da portarsi dietro. [Katsu] il ragazzo appare Decisamente risentito, dall'ultimo scontro che ha avuto col clone qualche Giorno prima e assieme compagno Jikan, che scaglia l'attacco finale tramite il suo clone, lo finisce con una seconda palla di fuoco definitivamente uccidendolo mentre il clone si sgretola sotto i loro occhi. [Itsuki] il Ragazzo semplicemente per pura sfortuna, era finito in balia del nemico, che grazie all'intervento del compagno Jikan viene ora liberato dalla morsa, nel momento in cui si sgretola. [Collettivo] Il nemico è abbattuto, e a sorpresa, l'uomo che inizialmente li aveva accusati di aver portato ulteriore sofferenza e distruzione si alza in piedi, e li raggiunge con lo sguardo sgranato ed'incredulo <vi dobbiamo delle scuse, avete rischiato la vita per noi che vi abbiamo accusati di aver peggiorato, le cose, addirittura, che quegli esseti pallidi, poteste essere voi travestiti> dice guardandoli facendo poi un profondo inchino. <Ci Dispiace Davvero Tanto> e Basta Così. [Potete Pure Non Fare Le END Se Volete][Missione di Livello C - L'Assassino dell'Erba - Fine]