Oscurità, fiamme e chiappe

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21:24 Sango:
 La notte in quel di Kiri è scura. Tempestosa quasi. Il rosso fiammante dei capelli della donna si muovono al vento, lingue di fiamme che scendono sulla schiena accarezzando le forme sinuose. Gli occhi vigili osservano intorno a se,cosa sta accadendo in quel momento nel mondo ninja ? Sa poco e nulla quasi, un attacco. E sono costretti a star li, a combattere, a far turni di guardia, in quanto chunin non può sottrarsi ai propri compiti e doveri, soprattutto nei confronti di Yukio, il proprio kage. Le dita sottili giocherellano leggermente col filtro della sigaretta accesa, tira e tira, lentamente l'involucro bianco prende fuoco e si consuma. Gli occhi azzurri osservano le stelle rimanenti, la serenità prima della tempesta < che notte che ci attende > sussurra lievemente, il ciuffo che copre l'occhio scivola di lato leggermente. Indossa ancora gli indumenti da ninja, la maglia con lo scollo a barca azzurra , e i pantaloncini neri aderenti. Le calze a rete richiamano il motivodel petto.Sul braccio sinistro spunta il coprifronte di Kusa, e sulla coscia sinistra vi si trova il portaoggetti. Non porta armi da taglio con se, solo delle pergamene e dell'inchiostro. Dovrebbe chiedere, cosa sta accadendo a Kiri? Qual'è la verità?Potrebbe chiedere a Yukio stesso, ma con quale sfacciataggine? Non è altro che un soldato, e Yukio il marionettista.Non tocca a lei far domande, non tocca a lei 'pensare', non tocca a lei avere un cervello proprio e pensante. La mano destra sale, il palmo che va sfregato contro la guancia sporca di fuliggine. Non ha avuto di certo molti momenti per riposarsi, i turni possono essere stressanti in tempo di guerra. Sempre che quella sia una vera e propria guerra. Preferisce stare li, nella calma della foresta anche se i sensi sono vigili, acuti , gli occhi seguono ogni rumore della vegetazione, di ogni animale o persona che possa nascondersi tra le oscure fronde degli alberi. I piedi si muovono, portando la figura femminile a muoversi nell'oscurità, la luna che illumina il bel viso pallido, e le fiamme che danzano intorno a se la proteggono dal freddo . Una serata che sta per cambiare, ma lei ancora non lo sa. [chakra on][porta oggetti : pergamena e inchiostro ]

21:46 Yukio:
  [Foresta] Ed è giunto anche il momento per l’Hasukage di fare la sua sporca e celata entrata nel Paese dell’Acqua; del resto come poteva mancare all’appello una simile figura che, tralasciando il suo grado, si sa bene dei suoi guai e dei suoi movimenti in qualche modo. L’abbigliamento del Tessai è in un ambiguo stile da shinobi classico, di fatti ai piedi un paio di semplicissimi e comodi sandali shinobistici ornano la parte più inferiore del proprio corpo, sopra alcune fasce che trattengono l’estremità delle gambe dei pantaloni alle proprie caviglie; i pantaloni non sono eccessivamente larghi e ne tanto meno stretti, la giusta taglia per essere comodo con i movimenti insomma, il tutto rigorosamente nero fino ad ora. Una maglia t-shirt interamente bianca è infilata all’interno dell’elastico di quei pantaloni, una fascia larga ed alta con un motivo violaceo su di essa che gira tutto attorno. Ancora più sopra, poggiato unicamente sulle spalle e non indossato, una tunica svolazzante con maniche lunghe, questa anche totalmente nera proprio come i pantaloni ed i sandali, sulla schiena lo stemma di Kusa in un verde acceso. A penzoloni sul proprio collo in stile pendente c’è una stramba maschera dal naso lungo e vari fori sparsi qua e la, alcuni proprio nella posizione degli occhi ed altri totalmente a casaccio in tutto lo spazio disponibile. La sua sigaretta, artigianale, è tenuta fra le labbra, un po’ di cenere effettivamente si è accumulata e sarebbe anche ora di scrollarne un po’ a terra. Il suo arrivo può esser rappresentato da un filmine a ciel sereno, un lampo violaceo dall’odore ferroso come il sangue potrebbe esser visibile in quella zona se qualcuno fosse li presente oltre a loro. Alla loro comparsa una innumerevole schiera di ninja si poserebbe sui rami, al suolo, sulle radici sporgenti delle mangrovie in varie ed innumerevoli posizioni per attutire la caduta ed ergersi tutti quanti sull’attenti. Ogni singola persona è ornata da un completo stile anbu ma decorato in modo differente, alcuni presentano delle strisce stile costume da clown, altri dei pallini attaccati fatti di tessuto, altri una maschera da pagliaccio e chi più ne ha più ne metta <Credo che dovremmo esserci tutti, ora…> Osservandosi attorno per fare un conto totale delle persone. Alle sue spalle, quasi in prima linea seppur di basso rango ci sono due special jonin facenti parte del clan Kokketsu, successivamente, sparsi in modo disordinato, circa 8 Jonin e 27 special jonin, tutti con il chakra attivo per ovvi motivi e tutti con l’attenzione rivolta verso l’Hasukage <Un terzo della mia truppa si dirigerà direttamente a Kiri, sapete come agire. Non rispondete a nessuna domanda degli anbu o ninja di Kiri se non con un: Al servizio dell’Hasukage. Stop, nessun’altra domanda> Compiendo un apio tiro di sigaretta, scrollandone la cenere finalmente con un tocco del pollice destro, la quale mano afferrerebbe la sigaretta per toglierla dalle labbra. <Il secondo gruppo rimarrà in zona sotto la mia sorveglianza, mimetizzatevi all’interno di qualsiasi struttura, albero, fango, rimanete ad una distanza di ingaggio di almeno cinquanta metri per evitare collisioni con me, per il resto avete campo libero> Roteando attorno a se in modo lento e pacato così da poter osservare tutti i ninja Pierrot <Il terzo ed ultimo gruppo aiuterà i ninja attualmente corsi in soccorso dagli altri villaggi dell’alleanza, oltre ad aiutarli sapete il secondo fine, raccogliete quante più informazioni possibili> Schioccando le dita della mano destra generando un rumore forte e di breve durata <Ai posti!> E proprio in quel momento quel fiume di ninja unicamente presenti per proteggere Yukio si spargerebbero in una miriade di posti, alcuni sfreccerebbero per la foresta in direzione di Kiri, altri in direzioni del tutto opposte ed altri ancora andrebbero a mimetizzarsi alla distanza prefissata precedentemente dal Tessai <Tu stai con me> Verso Sango, donandole uno sguardo di sottecchi, lasciando cadere la sigarette al suolo ed espellendo l’ultimo fiato di nicotina che gli era rimasto in gola. <Attacco da qualche fonte estranea, ha distrutto interamente le zone circostanti a Kiri… Poco mi fido ad uscire da Kusa con poche persone> Anche lui deve tutelare la propria persona, però forse uno squadrone non è un poco esagerato? Dettagli. Sango verrebbe guardata con quelle pupille rosse avvolte da un mantello tetro che orna quei sottili lineamenti orientali del ragazzo. In silenzio non accennerebbe più alcun tipo di parola e non avanzerebbe nemmeno, aspetterebbe soltanto, forse, una risposta da Sango prima di accennare la sua lenta e docile avanzata verso le zone più vicine a Kirigakure.[ck on][ 1> Special Jonin Genjutser KOKKETSU / 1> Special Jonin Ninjutser KOKKETSU / 2> Jonin Houjutser / 2> Jonin Genjutser / 2> Jonin Taijutser / 2> Jonin Ninjutser / 7> Special Jonin Houjutser / 7> Special Jonin Genjutser / 6> Special Jonin Taijutser / 7> Special Jonin Ninjutser]

21:55 Katsu:
  [Foresta] Il ragazzino è sbarcato al porto di Kiri e sicuramente la notizia che un ninja di Kusa con gli occhi neri come la mezzanotte e i capelli biondi ha salvato una barca intera piena di ninja dei vari villaggi si sarà quantomeno sparsa. E malgrado questo la felicità non soggiace sul volto del ragazzino. E’ un figuro di un metro e ottanta circa, diciassette anni, capelli color platino e carnagione albina. Il viso dai tratti affilati è reso più serio dall’espressione funerea che ha sul volto, dalle occhiaie e dalla stanchezza. E dal fatto che non ha toccato cibo. Indossa semplicemente un paio di sandali ninja di colore nero e un paio di pantaloni da allenamento, lunghi e neri anch’essi, comodi. Una maglia fascia la parte superiore del corpo e fa eco al colore degli altri indumenti. Alle mani vi sono guanti da ninja, sulla fronte c’è il coprifronte, mentre sul fianco sinistro c’è un portaoggetti con un po’ d’equipaggiamento dentro e sulla coscia sinistra c’è un portakunai con relative ferraglie all’interno. I fantasmi di ciò che qualcuno o qualcosa o semplicemente gli spiriti inquieti di quelle persone uccise gli hanno fatto vedere ronza ancora nella mente. E si vede, dato che non si è neanche dato la briga di esplorare Kiri, ma ha preso a camminare un po’ dappertutto senza ricordarsi nemmeno bene come si torna. E questo lo ha condotto, fondamentalmente lì dove Sango monta la ronda. Il chakra non è attivo per ora e non vi è motivo alcuno per farlo. Come non ha motivo di stare lì. Semplicemente ci è capitato per caso e come una calamita si ritrova a sentire tutto ciò che dice Yukio ai propri ninja, tutto ciò che dice Sango e… basta. Arresta il passo, dunque, sfruttando l’occasione per guardarsi intorno e capirci qualcosa. Si avvicina a Yukio e Sango quel tanto che basta per mantenere la distanza di sicurezza. <Hasukage-Sama> saluta solo Yukio, col rispetto e la formalità dovuta, oltre che per obbligo militare. Un cenno a tutti gli altri ninja, compresa Sango, in effetti.

22:03 Sango:
 E qui possiamo anche dire ciao ciao alla serata di relax che si era prefissata in mente. Come una bevuta o un altro modo per affogare i propri piaceri e le proprie stanchezza, magari tra le braccia di qualche bel ninja. Difatti Yukio arriva. Con uno squadrone dalla propria.La donna li osserva tutti, con quelle maschere da clown, similmente a quella che lei ha pure. MA che adesso non indossa. Non era di certo li per quel genere di riunione, ma per combattere insieme ai propri compagni d'armi. Li osserva muta, sono tutti di grado più alto del proprio probabilmente, ninja esperti, assassini e chissà cosa altro. Non ne conoscerebbe nemmeno uno, se non si esclude ovviamente il signorotto tutto strambo che sta al centro dando ordini . Ne viene affascinata, da quel potere che irradia, da come tutti sono pronti a seguirlo e sacrificarsi per lui in quella strana e singolare battaglia che cerca di mandare avanti da solo. Quindi in questo momento sarebbe l'unica, se non una tra i pochi, col volto scoperto. I passi ovviamente si sono già arrestati, solo la mano sale a consumare quegli ultimi sbuffi di sigaretta che le restano. La sigaretta viene lasciata cadere al suolo, e il tempo di poggiarsi alla sterpaglia, non ci sono più altri ninja intorno a loro. < come desiderate, Yukio sama > lo chiama per nome tranquillamente, preferisce dare un volto, un identità vera e propria a quell'uomo raccapricciante a volte, e altre volte più che affascinante < non mi aspettavo di certo un plotone di esecuzione questa notte. Chi mai vi attaccherebbe senza avere un buon piano? > sussurra lievemente in modo che solo il kage possa realmente sentirla, dato che ella ha cominciato a muovere il proprio corpo nella sua direzione < cosa sta accadendo realmente qui? Chi o cosa ha preso di mira Kiri? > non può trattenersi dal fare quelle domande. Ma d'altronde in quella notte un ennesimo figuro fa la sua apparizione. Le orecchie lo sentono vicino prima della vista. Si volta a seguire con lo sguardo un figuro alto, albino. Lo fissa mentre porge i propri ossequi al kage < lo conoscete? > una domanda rivolta proprio a Yukio, chissà se il ragazzo ha avuto modo di assistere a tutto quello che è successo in quella piccola radura e a quell'ora della notte. Il coprifronte che il ragazzo porta lo designano come un altro ninja di kusa, ma di quei tempi di chi ci può realmente fidare? Chi ha la sicurezza totale di capire chi sono gli amici e chi i nemici? La rossa nonstacca gli occhi azzurri e freddi dal volto di Katsu stesso, pronta a far qualsiasi cosa il kage le comanderebbe, uccidere, torturare, spellare vivo. Qualsiasi cosa. [chakra on][stesso equip]

22:25 Yukio:
  [Foresta] Prima che Katsu potesse arrivare a tutti gli effetti nella zona di Sango e Yukio, quest'ultimo restando in silenzio ascolterebbe e lascerebbe avvicinare la donna a se porgendogli le svariate domande. Gli occhi si chiuderebbero, testa sollevata che lascia una serie di scrocchi di ossa del collo ed un sospiro, ritornando poco dopo composto "Oh bhe, molte persone potrebbero attaccarmi senza un reale piano sotto le mani, è proprio questo il bello dell'imprevedibile, può capitare di tutto, tanto vale metterci prima di tutto al sicuro..." Un attimino di pausa, riprendendo le proprie parole, umettandosi prima le proprie labbra con la lingua biforcuta "Non lo so ancora realmente, ma una serie di attacchi multipli hanno distrutto da quel che ho capito dei paesini nei dintorni e causato un caos generale, sono stati attacchi di qualche ninja, non si può pensare a calamità naturali, demoni o animali... Purtroppo è ancora tutto da speriment-" Si stopperebbe bruscamente nel momento in cui alle proprie orecchie verrebbe percepita la presenza ed i passi di Katsu. Le gambe si fletterebbero velocemente lasciando a Sango una immagine residua di Yukio ancora in piedi, Katsu, invece, si ritroverebbe Yukio proprio difronte a se, tu per tu, pochi centimetri fra i loro nasi. Il dorso della mano sinistra di Yukio è fermo e rigido sotto il mento del ragazzino, all'interno della propria mano un riflesso tipo specchio: la lama di una katana. Alle spalle del ragazzino c'è uno di quei ninja di prima, maschera da clown totalmente nera, un sorriso fatto a suon di graffi sulla stessa che hanno tolto il colore, la stessa cosa per gli occhi, due ovali grandi graffiati per togliere il nero. La katana è tenuta da quel Pierrot con la mano destra e la lama rivolta proprio verso il collo del ragazzo, stoppata dal Tessai. Qualche goccia di sangue scenderebbe fra le falangi di Yukio, sangue nero e denso che colerebbe pesantemente al suolo "Katsu, nh? Hai fatto l'esame con Totoro" La mano mollerebbe la Katana "Lasciatelo stare" Un ordine generale, riprendendo la propria postura di prima "Tra poco ci rimanevi in quel Genjutsu, eh?" Un sorriso da vero e proprio bastardo uscirebbe fra le sue labbra "Lo conosce Totoro, gli ha fatto l'esame Genin proprio qualche giorno fa, è un ragazzino tenace, non è male" Verso Sango, avanzando ora verso di lei rimanendo a metà strada fra i due per aver un contatto visivo con entrambi "E proprio perchè sei Genin ti avventuri da solo nella foresta delle mangrovie? Non è un posto così sicuro, eh" Piccola nota, come se volesse picchiettarlo sulle nocche, proprio quelle parole seguirebbero ad uno sguardo da linciaggio dell'Hasukage, lasciando che le proprie pupille cremisi vadano in contrasto con quelle del Genin "Ma sei ancora vivo, meno male" Roteando gli occhi verso l'alto per riportarli su Sango "Ma questa sera non ho voglia di fare perlustrazioni o combattere onestamente, andiamo semplicemente verso Kiri e vediamo com'è la situazione durante il tragitto." Inciterebbe i due a seguirlo, muovendo i primi passi "E CON ME HO PORTATO ANCHE DELLE BIRRE!" Una fragorosa e ridicola risata partirebbe da lui, tirando fuori un semplicissimo fuuda da una delle tasche interne della propria tunica, giocherebbe con esso fra le dita della sinistra in attesa di una risposta dei due "Bevete entrambi?!" Si, è decisamente... Un bambinone, non cambierà mai. Nel frattempo, una cosa che tutti e due potrebbero notare, è come quel sangue perso dal taglio della katana inizi a svolazzare dal terreno per ritornare nella ferita aperta, rimarginandola con una certa velocità.[ck on]

22:46 Katsu:
  [Foresta] Ha potuto notare poco o nulla di quella conversazione, non essendo ancora a portata d’orecchio e non padroneggiando ancora affatto il doujutsu del quale è incredibilmente venuto a capo, nessuno sa come, questo pomeriggio. Avanza quel tanto da sentire e vedere lo sguardo che Sango gli dedica e si prodiga affinchè il suo volto affilato le restituisca quello che lei gli ha dato: uno sguardo dai tratti affilati, quasi severi per la sua età, freddo sotto le iridi color del cielo terso. E sì, non fa in tempo nemmeno ad aprire la bocca, perché in ninja-clown si trasla e Yukio si trasla ancora più veloce di lui. Il risultato? Che si trova col mento riverso verso l’alto, la katana puntata alla gola e Yukio che gli salva la vita. Niente. Non ha notato né visto niente di niente. Starebbe per giustificarsi ed aprire la bocca, ma il tessai lo anticipa di netto. Lo sguardo si apre in un’espressione di sorpresa. <Sì.. Hasukage-Sama> va a confermare, il tono di voce che tradisce una sorpresa che diventa palese. Sente quindi quell’ordine e si trova ad effettuare un sospiro di sollievo ancor prima di aver carpito da sé stesso la tensione. Se lo vede l’Hasukage, a pochi centimetri dal proprio naso e… per qualche frazione di secondo ha l’ardire di studiare quegli occhi senza paura, una fiamma che si accende nel ragazzino e si spegne così come s’è accesa. Solo una frazione di secondo, in cui lo sguardo si spegne subito dopo e va ad essere abbassato. <Mi rincresce, Hasukage-Sama. Non saprei dire come ci sono finito qui. E’ stato irresponsabile da parte mia, me ne scuso> Va ad elencare. <Mi chiamo Katsu Seiun> elenca. E lo sguardo va a comprendere anche Sango. <Mh.. Sì, Hasukage-Sama, è stato un esame molto difficile. Ma bisogna essere pronti a sacrificare qualche parte di sé stessi se si vuole intraprendere questa strada. Mi spiace solo aver capito tardi che fosse un Genjutsu> mostra il braccio sinistro fasciato ad entrambi. Sospira, quindi, quel funerale sulla sua faccia che va a farsi momentaneamente più leggero. <Vi ringrazio per le parole, comunque, Hasukage-Sama> c’è un moto d’orgoglio nelle sue parole che poi non è manco tanto vago, ma piuttosto visibile. Sposta quindi lo sguardo sulle birre, aggiungendosi alla camminata dei due. <… Se non è di disturbo, accetterei, Hasukage-Sama> si associa all’Hasukage e all’offerta delle birre, soprattutto notando il tono con cui vien fatto l’invito.

22:53 Sango:
 < demoni? Un demone si ..beh si vedrebbe senz'altro > non che ne abbia incontrato alcuno ancora, per la sua vita è un bene che non abbia avuto mai alcun incontro a tu per tu con loro. Beh parlare ocn Yukio non è mai la cosa più facile da fare, o da provare a fare. Ovviamente sparisce e riappare come più gli aggrada, giustamente è lui a prendersi il disturbo, o meglio, la gioia di poter andare a minacciare direttamente il ragazzino . La donna fa qualche passo lateralmente, così da godersi meglio la scena che sta avvenendo. Le mancano solo i pop corn dopotutto. Osserva la scena e come quel sangue nero come la pece vada a cadere pesantemente per terra. Piccoli tonfi a smuovere l'erba circostante < Katsu . Beh credo abbia visto molto..troppo forse >ripete ella tranquillamente, il bello di star con il kage è il fatto di poter stare relativamente tranquilla in merito a pericoli, dato che è egli stesso un pericolo per chiunque altro. < un genin, qua? > non sta realmente conversando con i due uomini, ma di certo trova abbastanza strano il fatto che un genin possa avventurarsi nel loco in quel modo sconsiderato. < vivo? Spero non se la faccia sotto con te Yukio > un sorriso le smuove il volto adesso divertito dalla situazione < mh bene, non credo che questo posto sia abbastanza accogliente per una serata di solo chiacchiere > la donna ovviamente non ribatte, anzi , i passi si fanno più veloci così da poter seguire Yukio,provando a mettersi al suo fianco ma mantenendo una certa distanza. Dopotutto una donna non deve stare dietro nessun uomo no? La proposta arriva, una luce nella sera < oh certo che si, non speravo poi in così tanto. Devo dire che le ronde di questi tempi sono più dure e il sonno e poco, figurarsi concedersi una birra > un offerta che non può rifiutare di certo dopotutto nessuno può rimproverarla o altro, è col kage in persona. Le iridi catturano anche qualcos'altro, qualcosa di denso e scuro, qualcosa che sembra esser pece nera, non sangue vero e proprio. Osserva anche il sangue colato come ritorni indietro, disgustoso. < pensavo che il dividersi in pezzi di carta fosse già strano di suo, ma questo..non si vede mica tutti i giorni> ovvio che si riferisca al sangue , dopotutto non conosce bene l'innata del proprio kage ne il suo clan. < tutto è bene ciò che finisce bene, Seiun> ovviamente si riferisce al nuovo arrivo. Che il kage voglia prender anche lui in quella squadra di pazzi? Nulla è mai certo quando si tratta di Yukio e di certo non è saggio andare a parlare dei loro piani adesso, che sia il moro a parlarne per primo < come mai sei qua adesso Katsu? Non sapevo avessimo così tanta carne da macello durante questa guerra da dover sacrificare anche i genin > dopotutto son loro ad esser il futuro per la loro nazione. < adesso cosa si fa Yukio sama? A noi non dicono nulla ovviamente, sono solo una chunin al momento. Vorrei sapere cosa ne pensate voi sinceramente. > quelle piccole e brevi risposte che le ha già dato ovviamente non sono bastate a saziare la sua di curiosità . [chakra on][stesso quip]

23:09 Yukio:
  [Foresta] "Seeeeiun" Sgranando gli occhi, dandogli appena attenzioni con la testa ruotata verso di lui "Ma pensa tu quante coincidenze, avevo un carissimo amico Seiun, poi è morto, credo, non ne ho idea" Solleva le spallucce, porgendogli una birra in una bottiglia di vetro che libererebbe dal fuuda immettendo una minima ed esile quantità di chakra "Tieni, prendi pure" Lanciandogliela fra le mani "Bhe, beato te che ti sei tagliato appena, ci sono persone che si tagliano la gola" Ride, di gusto. Non è una cosa su cui ridere ma diciamolo, è lui stesso che le costringe in fin dei conti "E dall'altra parte è qualcosa di divertentissimo vedere l'inagibilità di quella persona mentre inizia ad accoltellarsi tutto il corpo in cerca di uscire da un Genjutsu, beh tutto inutile alla fine" Già, se c'è un divario decisamente estremo fra i due avversari, il bersagliato potrebbe accoltellarsi fino alla morte per provare ad uscirne. Verso Sango, invece, la birra verrebbe richiamata e allungata con il braccio, non gliela lancerebbe contro, più per galanteria e correttezza "Tieni" Semplicemente, sbloccandone una anche per lui, aprendola con i denti. Il fuuda verrebbe riposto nella stessa tasca, chissà che scorta di birre avrà portato con se quel Tessai "Mi fai soltanto un piacere, Katsu? Quando siamo in una situazione informale e con una birra, mi chiami Yukio per piacere? Grazie" Cioè, è così e basta, non ci dovrebbe essere una replica in merito, soprattutto se il tono con cui viene detto risulterebbe anche appena scocciato "A proposito... Sei arrivato con la nave vero? Gli altri?" Cercherebbe di informarsi in merito al trasporto con cui è arrivato Katsu, più per sapere quante persone sono effettivamente sbarcate a Kiri e quante sono rimaste a sorvegliare Kusa "Mh, ha visto troppo? Dici? Se vuoi puoi farlo fuori" Sollevando le spallucce, compiendo un sorrisetto maligno in tutto e per tutto, sputando il tappo della bottiglia che si stava girando fra i denti al suolo, facendo il primo sorso "Alla nostra ragazzi, alla nostra" - "Io penso che sia tutta una presa per il culo. Una uscita così, su due piedi ed un allarme generale? Nhaaaaa ne ho viste troppe così, è successo sicuramente qualcosa all'interno, Hotsuma non è così sprovveduto da lasciare che lo attacchino, contando il fatto che è forse il Kage più orgoglioso di tutti non chiederebbe quasi mai aiuto. Qualche rivolte, ninja potenti che vogliono rompere il cazzo, classiche cose in cui devo presentarmi anche io..." Sbuffa, ennesimo sorso di birra "Ed io che volevo mangiare e fumare sul divano... Bha" Ruotando ora gli occhi verso Sango, di nuovo "Le ronde sono dure? Se vuoi posso farti fare il continuato per tutta la settimana" Posando l'indice ed il medio sinistri sotto il proprio mento "Può essere una idea?" Ridacchia, scherzando ovviamente in merito[ck on]

23:24 Katsu:
  [Foresta] Si guarda Sango quando questa parla e scuote la testa. <Io non ho visto niente> ribatte al suo indirizzo. E il tono non è provocatorio o indisponente, ma basso e tranquillo, quanto più possibile, dato lo shock e la rabbia che gli montano dentro a fiotti, ancora. <E anche se avessi visto qualcosa, me lo dimenticherei> va a completare la frase con quell’aggiunta che è semplice, così come il tono e il non rispondere proprio alla provocazione che la ragazza lancia a mo’ di scherno al suo indirizzo. Semplicemente le lancia un’occhiata, un’occhiata apparentemente neutra, ma alla quale segue un piccolo sospiro. I discorsi tra Sango e Yukio non li segue. Non fino in fondo e comunque si estranea brevemente, l’occhio che guarda in avanti, un punto indistinto, la mente che rievoca qualcuno degli orrori visti questo pomeriggio. E poi si volta di scatto ancora verso Sango quando questa gli pone la domanda con un:<mh?> dall’aria distratta. Sente però la frase successiva e scrolla le spalle. <Perché quando ho fatto l’esame mi è stato ordinato così da Totoro-Sensei. E sono giunto qui a Kiri per combattere ed aiutare. Non sono uno di quei ninja che prende il coprifronte tanto per far qualcosa nella vita> va a scandire tranquillamente all’indirizzo della chunin. Ancora una volta il tono non è che di semplice constatazione, non vi è alcuna provocazione. Il volto serio va quindi a porsi davanti a sé. Posa quindi lo sguardo su Yukio e resta a fissarlo per qualche secondo, quando questo commenta con nonchalance sulla morte di un Seiun. Una situazione fondamentalmente ilare, che però gli blocca la risata in gola, letteralmente. Digrigna i denti. Non risponde. E non risponde neanche quando questo parla del Genjutsu. Semplicemente prende nota, apre bocca per parlare e quello che deve dire gli muore in gola. E si ritrova con la bocca aperta e con una birra che afferra e stappa in mano. <Vi ringrazio, Hasukage-Sama> il tono veramente e sentitamente grato. Un sospiro mentre tenterebbe di andar a portare in bocca il contenuto di quella birra per almeno due, tre sorsi copiosi. E quando poi Yukio gli fa quella proposta il viso gli si deforma ancora in una smorfia sorpresa. <Oh, ehm… certamente…> va a scandire, annuendo. <… certamente Yukio-Sama…> completa la frase, leggermente dubbioso, sentendo quindi la domanda appresso. <Ehm… siamo salpati dall’Isola di Chumoku e quindi stavamo per arrivare sulle coste del Porto di Kirikagure, ma… ci ha sorpreso una tempesta e stavamo per naufragare. Io.. beh… ho…> ma ciò che ha fatto gli muore in gola, per l’ennesima volta, quelle sensazioni che per qualche attimo si impossessano del suo animo. <Siamo arrivati sani e salvi, Yukio-Sama, evitando morti ancor prima di combattere. Una nave era affondata prima di noi> fa rapporto completo al Kokketsu, tagliando corto. E l’occhio si punta su Sango, le gambe si flettono leggermente. E sarebbe pure pronto a vendere cara la pelle, se lei lo attaccasse. Ad ogni modo il dire di Yukio su Kiri e sulla situazione lo sente, lo registra, ma non lo guarda.

23:32 Sango:
 Non comprende bene cosa stia accadendo tra i due, che si tratti dell'esame genin del giovane? Probabile. Un brivido le scende lungo la schiena < che scena raccapricciante Yukio sama, non sarebbe allora meglio farla finita e far fuori la persona? Soprattutto se non ha nulla da dirti, che senso ha continuare a vedere tutto quel sangue per non parlare dello spreco di quel tempo > prende anche lei la sua birra, allungando di poco il braccio dato che comunque non si troverebbero poi molto distanti tra loro. Tira fuori dalla tasca un accendino e facendo una piccola leva con le dita, riesce a stappare la birra con tranquillità. La porta alle labbra , ne beve un piccolo sorso così da evitare che si formi troppa schiuma. Non è il suo modo preferito di bere, ma può andare < dipende Yukio, sei tu che ordini. Io eseguo. Vuoi che lo uccida? Che lo torturi? Mi basta solo un semplice cenno e lo farò > replica come un perfetto, o quasi, soldatino mentre lo osserva tranquillamente in viso, le iridi di lei sono limpide, non vi è ombra di menzogna sul viso. Si, farebbe tutto quello che l'uomo le direbbe di fare. O almeno questo è quello che crede.< o forse non vi è bisogno, vedo che impari in fretta ragazzi, ma quanto dura un uomo sotto tortura? Potremmo testarti > che lo stia prendendo in giro si noterebbe dal volto rilassato e sorridente < voi dite? Non si è ancora mossa una mosca e siamo tutti tesi, non sappiamo cosa ci sia, chi ci sia dietro a tutti questi attacchi. Le iridi vanno ad unirsi a quelle beffarde dell'uomo, sembra quasi un serpente, il colore della sua pelle, le iridi rosso sangue e quelle sclere nere. < non sono le ronde di per se, è solo..rimanere con le mani in mani. Niente azione, niente movimenti, solo un continuo passeggio alla ricerca di qualcosa che non c'è > cerca di dissimulare il tutto in questo modo, non ha voglia di farsi un altra settimana piena . Le labbra che si tirano, leggermente sforzate, in un breve sorrisetto < oh cielo, la nave affondata era una nave di ninja? Allora forse la natura li ha richiamati a se > come a dire che se un ninja non riesce a sopravvivere ad una tempesta, allora non è adatto ad esserlo. < vedo che hai anche tu la lingua tagliente, Seiun. Io sono Sango, Sango Ishiba. Chunin di Kusa > anche se l'altro dovrebbe in effetti conoscerla, almeno di vista dato che si tratta comunque di un suo diretto superiore. La passeggiata continua, anzi andrebbe ad avvicinarsi di più a Yukio di tanto in tanto, quando la strada che percorrono si stringono di più in certi punti < vorrei solo..muovermi. Andare in missione finalmente. Detesto tutta questa attesa, il non poter far nulla, il non dover far nulla se non solo guardare e stare con le mani in mano attendendo qualcosa che forse non arriverà mai. Questo è abbastanza frustrante no?> si rivolge ad entrambi gli uomini, con un occhiata particolareggiata per Yukio stesso. Il tessai , chissà quante guerre avrà combattuto, chissà quante battaglie avrà visto.. quanto sangue avrà versato nel nome del credo ninja, nel nome di kiri o nel proprio nome. [chakra on][stesso equip]

23:52 Yukio:
  [Foresta] Ascolterebbe tutte le parole del Seiun ed il rapporto della nave, gli occhi si muoverebbero lentamente verso di lui, soprattutto nei momenti di distrazione ed assenteismo. Le sopracciglia andrebbero a corrugarsi, dubbioso su quel comportamento, più per la disattenzione istantanea per un pensiero del ragazzo venuto improvvisamente "Problemi?" Domanda, dritto al punto "È successo qualcosa di particolare sulla nave oltre ad una tempesta?" - "Se hai troppi pensieri nella testa è difficoltoso combattere, te la senti di restare qui?" Domanda schietto, continuando ad ascoltare invece Sango. Alle sue parole scatterebbe alle spalle di Katsu, un sorriso decisamente divertito e ridicolo sul suo volto, occhi pieni di gioco mentre la mano sinistra, libera, afferrerebbe la guancia sinistra del ragazzo con le nocche dell'indice e del medio sinistro, come a volerlo spupazzare "MA DAIIII, NON FATE I CATTIVONI VOI DUE, SANGO! NON VEDI CHE VISINO TENERO?!" E dopo quella strizzata di guancia, scatterebbe di nuovo avanti al ragazzo, questione realmente di attimi, naso contro naso osservando gli occhioni di quest'ultimo "È un pesciolo! Venuto fino a qui seguendo dei semplici ordini, è un bravo ninja no?!" Un ennesimo scatto, abbassandosi con la schiena mentre l'indice della stessa mano sinistra si direzionerebbe verso il naso del ragazzino come a volergli infilare l'indice in quello stesso naso, così, ma non lo fa ovviamente, rimarrebbe distante il dovuto, poi di nuovo scatterebbe al lato destro del ragazzo, stropicciandogli i capelli con uno scossone della stessa mano "Niente tortura al piccolo Katsu, per ora, nh?" Anche se lui dovrebbe dare ordini cerca comunque una approvazione da Sango. L'ultimo scatto che eseguirebbe sarebbe proprio quello di compiere un balzo in avanti, distanziandosi con i due per cinque metri più o meno, continuando a passeggiare come se non fosse successo nulla, sorseggiando la sua birra. Sia Sango che Katsu potrebbero osservare una serie di immagini residue del Tessai attorno al Seiun che lo molesterebbero in un modo decisamente bambinesco, ma del resto che ci si può aspettare da lui "Mha, io non sono teso alla fine dei conti, ho portato la mia squadra solo per portare un po' di distruzione generale ed agevolare la distruzione del nemico, io credo che starò proprio per i cazzi miei. A PROPOSITO!" Proprio in merito al non fare niente "Visto che ti annoi così tanto, Sanguccia cara" Pure un nomignolo... Santo cielo "Perchè non mi attaccate?" Un abbondante sorso, ruotando il proprio corpo sui talloni rimanendo fermo su di una radice che fuoriesce da una mangrovia, osservando da quella distanza i due, alternandone lo sguardo "Giusto per tenervi in moto. Dalla mia non compongo alcun tipo di sigillo" Non che ci sia il reale bisogno di fare dei sigilli per i jutsu ad un certo livello eh "E mi muoverò meno velocemente, giusto così, svago" Solleva le spallucce "È da un po' che non testo i miei ninja, prima lo facevo spesso. Forza!" Spostando il proprio baricentro verso sinistra assumendo una posa con la gamba destra sollevata, sinistra testa, mano destra nella tasca dei pantaloni e sinistra che sorregge la birra.[ck on]

00:14 Katsu:
  [Foresta] Segue la conversazione tra Sango e Yukio e non ci mette bocca. Semplicemente cattura quanto i due si dicono e annota consigli ed impressioni nella propria mente, cosa che serve brevemente a distrarlo dagli orrori che si annidano nella propria mente e nei quali il cervello sembra come bloccato, impappinato. Non parla quando Sango chiede informazioni all’Hasukage, ma si tiene pronto ad ogni evenienza, teso, visibilmente. Ci mette anche qualche attimo di più a capire che Sango lo stia bonariamente prendendo in giro. Solo alla fine mette su un sorrisetto ben poco convinto, sebbene non di circostanza, che gli accende il viso e sparisce alla velocità del suono, tipo. Segue gli altri discorsi tra un estraneamento e l’altro e quando lei si presenta, va ad annuire. E’ per pura fortuna che non le chieda di ripetere, poiché Sango becca proprio il momento in cui il genin la stava guardando. <La lingua è un’arma. Da come una persona parla potrebbero dipendere molte cose, così da come essa agisce. E’ un piacere, Sango> e sì, l’ha già vista qualche volta, almeno di vista sa chi è , insomma, dato che spiava questo o quel ninja un giorno sì e l’altro pure prima di partire. E poi si volta su Yukio, che sembra comprendere tutto. Un sospiro lungo ne segue e quello che va a fare è cercare le iridi del suo Kage per la prima volta. <In effetti ci sono stati, Yukio-Sama. Mentre mi trovavo a bordo della nave è come se fossi stato trasportato indietro nel tempo. Ero ad Ame, il paese di origine di mia madre, dentro una magione. Ed alcuni ninja di Oto la stavano attaccando. Ora il problema è che io ero una donna, nella fattispecie mia madre. E… sono abbastanza sicuro di aver vissuto quello che ha vissuto lei. Persone con gli occhi completamente neri che combattevano con ninja di Oto dagli occhi gialli, dagli occhi rossi e anche altri. E che venivano fatti a pezzi. Ripeto e chiarisco, io ero la donna, mia madre e ho vissuto tutto quello che ha vissuto lei. Tutti…> fa una pausa, perché il respiro gli si mozza nella gola nel ripensarci. <… gli orrori. E poi mi è successa una cosa strana. In questa apocalisse, beh… una delle persone mi ha parlato. E ha parlato con me, non con mia madre, come se sapesse che ero prigioniero del corpo di mia madre, dicendomi di vendicarli tutti e di imprimere il mio chakra negli occhi, unendomi alle ombre quando fosse stato il momento. E niente…> sbuffa, buttando fuori quei pensieri come non aveva mai fatto. <… Beh, sono tornato sulla nave. Non poteva essere un genjutsu, poiché il momento chiave è arrivato dopo, visto che la tempesta ci ha catturato. Ed era tutto buio. Quando il capitano della nave ha chiesto un aiuto da parte di qualche ninja, ho capito che dovevo intervenire se non volevamo fare la fine della nave davanti a noi. Quindi ho fatto come la donna in quell’incubo ha detto. Ho portato il chakra agli occhi ed ho attivato un doujutsu che mi permette di vedere anche al buio, anche nell’ombra. Così facendo ho condotto la nave in salvo> termina il rapporto e tenta di dar poco risalto agli orrori, che tuttavia si capisce che gli facciano parecchio male, perché la voce si sporca talvolta di rabbia, una rabbia che non riesce a controllare e talvolta diventa roca. Ma alla domanda successiva torna serio. <Sono pronto a combattere. Quanto a quello che ho visto: ci farò il callo. Sono pronto ad affrontare il percorso che ho intrapreso Yukio-Sama> è perentorio nel dirlo, malgrado stia parlando con l’Hasukage. Peccato che poi Yukio gli si avventa contro. E lui si lascia spupazzare tentando di rimanere il più calmo possibile. <Ehm.. grazie Yukio-sama, sono felice che non decidiate di torturarmi> annuisce, tentando di sorridere ed assecondare, ma, al solito, non è serata per sorridere, perché il sorriso gli muore sulla faccia un attimo dopo. Sospira, quindi e guarda Sango, in una mutua e preoccupata richiesta di aiuto. Lui no, non attacca, ma resterà buono e calmo vicino ai due. <END>

00:19 Sango:
 < sono proprio i visini teneri a mandarmi su di giri, lo immaginate in preda ad una grande sofferenza? sarebbe molto appropriato per un piccolo angioletto > lo osserva mentre l'altro va a stressare il giovane genin come farebbe una vecchia nonnetta con i nipoti. < oh madonna santa > menomale che non tocchi anche a lei ricevere tale trattamento, sarebbe alquanto imbarazzante per lei e per chiunque altro guardasse in quel momento. Si è quasi abituata alla stranezza di quell'uomo, più simile ad una scimmia adesso che ad un serpente < come volete voi Yukio sama > non che si aspetti di dare una vera e propria risposta all'hasukage, dopotutto è lui che comanda. < Ame? Non vedo casa da un po di tempo ormai.. > un breve commento fatto a Katsu, solo Ame è riuscita a destare veramente la sua curiosità. Lascia che il racconto altrui vada avanti < ognuno di noi ha dei demoni che devono esser affrontati, che sia un passato doloroso, il passato di qualcun altro.. solo sta attento a non cadere nelle tenebre di ciò che è stato > un vero consiglio finalmente, la vita dei ninja non è così facile come sembri. Dopotutto lui se la canta e lui se la suona, chi è lei per portarlo alla realtà? Lo osserva , nel modo di disturbare il compagno d'armi, e se la ride dopotutto non si vede tutti i giorni un kage comportarsi in quella maniera no? La distanza che li separa si è fatta sempre più grande, osserva il figuro nero e sente quelle sue provocazioni < oh bene , non perdere tempo katsu, attaccalo > sa benissimo di non essere alla sua altezza, ma perchè poi tirarsi indietro? Almeno potrà mostrare qualcosa al kage stesso. Lascia andare direttamente la bottiglia dalla mano, questa con un bel po di fortuna cadrebbe a terra in piedi, si spera che la birra non vada sprecata eh. Le mani si unirebbero a formare i sigilli velocemente e in sequenza, drago, serpente, scimmia, cinghiale, cavallo , tigre. Gli occhi sono puntati direttamente al volto di Yukio. LA concentrazione e l'adrenalina crescono in lei e pompano il sangue. Il proprio chakra che verrebbe comandato a muoversi, a risvegliarsi di botto. Quetso andrebbe ad esser condensato direttamente nei polmoni . Il katon andrebbe ad infiammare , nel vero senso della parola, il chakra contenuto in essi . Con la massima concentrazione andrebbe ad espellerlo direttamente dalle labbra, come un drago andrebbe ad espellere quella palla di fuoco. Questa avrebbe una dimensione di circa 12 metri di diametro . Il massimo che può creare, cosciente del fatto di avere una grande potenza in quanto ninjutsu . La palla di fuoco verrebbe rilasciata contro il kokketsu, al massimo della sua potenzialità e velocità. Si aspetta che l'altro vada a schivarlo immediatamente. [chakra on][tantativo palla di fuoco, chakra -10][3/4 di turno]

00:50 Yukio:
  [Forest] Ascolterebbe dalla sua posizione la spiegazione di ciò che è realmente accaduto a Katsu, non era una semplice tempesta "Ricordi di tua madre dentro la tua mente... Deve essere stata realmente importante per te allora, che sia positiva o negativa come sensazione è difficile avere dei ricordi di una persona in questo modo, soprattutto che ti aiuti a sbloccare anche la tua innata, aggiungerei" inclinando la testa verso sinistra, scrutando meglio quel ragazzino "HEY" cercando di riprenderlo da quello status in cui si ritrova "Vedi di tirare fuori le palle eh! Non c'è bisogno di uccidere nessuno, e credimi che la vendetta non ha mai portato nessuno al proprio obiettivo" Si, è una specie di rimprovero ed è anche decisamente più serio rispetto a prima, sarà che lui stesso ha dovuto uccidere un suo amico causa vendetta, sarà che Kurako in qualche modo lo accompagna sempre fra una delle sue morti "Non devi diventare lo sterminatore di clan ma il contrario, la persona che sarà capace di collaborare con i suoi stessi nemici e che deve scoprire la verità. Una ribellione interna? Una lite fra clan? Ed io che dovrei dire che ho subito attacchi da tutto il mondo, nh? Adesso mi metto ed ammazzo tutti? E poi?" Scuotendo la testa "Sarà fresca come cosa, ma ragionaci su, Katsu, sei giovane, non lasciarti trascinare nella merda, letteralmente" Ultimo sorso di birra, gettandola al suolo ormai finita "Come inquinare" Parte uno. "HEY MA PROPRIO SUBITO ALL'ATTACC-OH OH OH!!!" Già, non sta per niente scherzando Sango. In quel preciso istante in cui la donna andrebbe a comporre i Sigilli, lo stesso Yukio andrebbe a sgranare appena gli occhi, le mani si scuotono alternatamente come a voler implorare la donna sull'evitare di attaccarlo "merda." Ma lui voleva giocare,per diamine! Perderebbe un po' di tempo lasciando alla donna la composizione corretta dei sigilli, una volta che il fiato verrebbe caricato da quest'ultima, lui immetterebbe del chakra prima sui propri piedi, poi coprirebbe l'intero corpo. Velocemente scenderebbe e passerebbe attraverso al suolo come un fantasma a tutti gli effetti. Lo sguardo in quell'azione del Tessai muterebbe, la classica variazione che ha quando le circostanze cambiano, un poco bipolare. Sprofondano nel terreno la palla di fuoco dovrebbe andar ad impattare contro un albero alle spalle di Yukio o giù di li, fortuna vuole che l'impatto e l'esplosione avvengono in una zona prevalentemente ricoperta d'acqua, soltanto l'albero o qualche altro dovrebbero iniziare a bruciare, spegnendosi forse fra qualche ora se qualcuno non interverrà prima. Yukio, dopo esser sparito, comparirebbe proprio alle spalle della donna, iniziando a correre in senso opposto con le chiappette fumanti e visibili causa vestiti bruciati. "AIA, AIA, AIA, AIA" Saltellerebbe prima a destra e poi a sinistra, dolorante "KIRI E' DALL'ALTRA PARTE, DIAMINE!" Deviando verso destra la propria ridicola corsetta con le chiappe di fuori. Da specificare che una fiammella è ancora visibile in tutto ciò sui suoi vestiti, quelli che sono rimasti.[END]

Non lo so... Godetevela forse. Arrivedourci.