Nessun lupo si traveste da Agnello
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Giocata di Clan
Giocata del 21/03/2020 dalle 14:24 alle 17:57 nella chat "Parco"
Uscendo dalle vie cittadine, è possibile raggiungere il parco dell'isola; forse l'unico luogo dove è realmente possibile immergersi nella natura. Inoltrandosi abbastanza, chiunque può raggiungere un'apertura nel percorso che delinea una vasta 'area picnic'. Gli alberi in questo spazio, sono minori che sul normale percorso, permettendo effettivamente di avere buona visione dell'ambiente circostante. Nota negativa è la nebbia, non troppo densa ma capace di dare ai luoghi più densi di vegetazione un'atmosfera cupa e tetra. < Sei estremamente intelligente e ancora ti piace prendertela con un tronchetto.. > Seduta su una delle tante panchine in legno presenti, c'è l'Inuzuka. Tra le mani tiene un tronchetto scorticato e pieno di saliva, graffi e segni di morsi; s'accorge appena di non passarci sopra il palmo. La voce è annoiata, rivolta alla grande palla di pelo bianca che al momento sta in allerta di fronte alla panchina, puntando con entrambi gli occhi neri il legno adesso tra le mani della special jonin. "WOOF" ecco la risposta giunta dal cane da guerra. L'espressione della bestia è impassibile e le pozze scure permangono accese da un riflesso che sembra evidenziarne la determinazione. < Fallo fuori > le labbra s'allungano e distendono in un sorriso intenzionalmente colmo di malizia, mentre, molto lentamente, alza entrambe le braccia per dare una spinta al tronchetto e farlo cadere a pochi passi da lei, vicino al cane. Le braccia s'abbassano sul pantalone castano indossato, utilizzando il tessuto per pulire le dita dalla saliva del cane. Sotto i pantaloni, una maglia nera è incastrata e avvolge la parte superiore del corpo fino a metà collo. Le maniche son lunghe e vanno allargandosi più s'avvicinano alle mani, formando uno strascico che al momento poggia sulla panchina dove la kunoichi siede. Gli occhi dorati s'impuntano finalmente su un quotidiano d'informazione del mondo di ninja. < Grosse parole, per aver ferito dei genin > ride da sola, leggendo l'articolo in prima pagina che affronta la recente apparizione di un essere autoproclamatosi 'divino'. Il gomito della mancina poggia sul legno, permettendo al palmo omonimo di far da poggio per il mento. La punta dell'indice e del medio va appena sfiorando e tirando occasionalmente il labbro inferiore, rivelando gli affilati canini tipici di un membro del clan. Sullo stesso viso, per identificazione, ha una linea rossa che rappresenta il clan, situata sotto l'occhio sinistro. < mah.. > sbruffa, girando pagina e contemporaneamente abbandonando i pensieri riguardo il recente avvenimento. {chakra on} Giornata intensa per il nostro piccolo Genin. Stamattina ha ricevuto gli ultimi controlli da parte dei Medici dell'Ospedale dell'Isola, dandogli le dimissioni. Dopo essere uscito dalla struttura ospedaliera, si è diretto a casa. Si è fatto una doccia, si è riposato un pochino, ha pranzato e immediatamente è uscito insieme con AISU, il suo compagno animale, dirigendosi dove tutto ebbe inizio: al Parco. Indossa un paio di pantaloni lunghi neri, una camicia bianca, un maglioncino blu elettrico e delle scarpette chiuse. Come equipaggiamento ha il suo portakunai e shuriken dove al suo interno vi sono tre shuriken e due kunai e un paio di fuuda con i tronchetti da sostituzione. Oltre ad avambracci, schinieri e guanti per protezione. Il suo coprifronte è legato nel braccio sinistro, con un nastro di colore verde scuro. Si presenta come un ragazzino alto e magro, con i capelli lunghi, mossi, rossi ed un ciuffo bianco e gli occhi grandi e arancioni. Importante dire che ha disegnato sulle guance delle zanne di colore rosso, segno di appartenenza al Clan Inuzuka a tutti gli effetti. Il suo compagno animale, AISU, è un cucciolo di cane con gli occhi color ghiaccio, un manto bianco e grigio e le orecchie tese. Il duo cammina lungo un sentiero del Parco, a passi lenti e piccoli, notando che non vi è nessuno a quell'ora del giorno. Nota il palco semidistrutto, oltre a qualche palloncino e striscione incastrato fra gli alberi <Perché qui e perché ora?> dice a bassa voce, incrociando le braccia al petto, fermandosi tutto d'un altro, osservandosi intorno, quasi con fare da poliziotto. [Chakra Off]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 2 fuuda con tronchetto sostituzione] La mano libera continua a sfogliare le pagine del quotidiano, soffermandosi occasionalmente sulle più noiose informazioni di politica ed economia. La reazione, in quei momenti, è l'arricciarsi del naso seguito dall'aggrottarsi della fronte, dando allo sguardo un'espressione in parte confusa ed in parte disgustata. < ... > dopo qualche secondo di silenzio, strappa la pagina di quotidiano che stava osservando poc'anzi, stringendola più e più volte nella mano destra fino al creare una palla di carta. Osservando la sua creazione, sorride dolcemente, come se avesse ripristinato chissà quale armonia interiore. Ed a seguire, spinge con un colpo delle nocche il foglietto a terra, di fianco a Mamoru - al momento impegnato a sbranare un tronchetto. < mangialo > sembra dare un ordine, ma viene bellamente ignorata. E come se non bastasse, l'avvicinarsi di Sakir e della sua bestia suscitano in Mamoru ulteriore motivo per distrarsi. Riportandosi dritto, il cane va annusando l'aria, rizzando le orecchie. Orientandosi verso il proprio conclannato, si muove di qualche metro di sua direzione. Ma l'avvicinamento viene interrotto da un comando della padrona < Stai buono Mamoru.. > La ragazza non rivolge inizialmente lo sguardo alla bestia, ed è solo quando questa abbaia che le braccia fanno leva sulla panca per aiutare la kunoichi ad alzarsi. E' visibile la lentezza di quel movimento, specialmente la cura nell'alzare una gamba e poi l'altra per spostarsi. < Cos'hai da lamentarti-- > finalmente, si volta nella direzione che il cane stava intraprendendo. Dovrebbe diventare ben visibile la figura del giovane genin Inuzuka e del suo cane. Di riflesso, chiude il giornale e lo afferra in mano, tornando a mostrare a chiunque ci abbassasse lo sguardo la prima pagina che narra dell'attacco di un'entità sconosciuta. < Un cucciolo? > Assottiglia lo sguardo per mettere a fuoco i tratti caratteristici dell'altro umano. Gli occhi dorati si soffermano per un istante sul ciuffo bianco, caratteristica sicuramente più evidente in lui. E' udibile, nei passi della ragazza, un basso cigolio metallico. E rimarrebbe udibile fintanto ch'ella non compierà i pochi metri necessari ad affiancarsi a Mamoru. {chakra on} Il tredicenne continua a rimanere fermo nel sentiero, osservando ogni minimo dettaglio, sfiorando qualche ramo degli alberi mentre respira a pieni polmoni gli odori circostanti ma AISU,il suo cucciolo, sembra essere distratto e si muove di qualche metro in direzione di HARA e di MAMORU. Immediatamente il suo padrone dice <Aisu, torna qui> ed ecco che l'altro zompetta, rimettendosi al suo fianco sinistro. La figura del duo composta dalla Special Jonin e dal suo compagno animale, dopo qualche istante, sono visibili. Lo sguardo del ragazzino li osserva, rispondendo con tono pacato e tranquillo <Si. Lui è Aisu, il mio compagno> abbozza un sorriso <Io sono Sakir, Genin del Villaggio della Foglia, Tirocinante Medico e come hai ben capito, un Artiglio del Clan> visto che anche la ragazza fa parte del suo stesso clan, in quanto ha una linea rossa, situata sotto il suo occhio sinistro. Lo sguardo poi viene spostato su MAMORU, la grande palla di pelo bianca <C'è stato un attacco qualche giorno fa e sono uno dei due feriti. Sono stato per qualche giorno in Ospedale e sono uscito solo stamattina e son venuto qui, visto che è successo proprio in questo Parco> dice in breve, cedendole parola. [Chakra Off]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 2 fuuda con tronchetto sostituzione] Le sopracciglia si alzano appena quando lo sguardo, dall'osservare i tratti somatici altrui, s'abbassa sui segni caratteristici del clan Inuzuka. Lo squadra in ogni sua evidente caratteristica per poi chinare appena il capo, osservandone il cane compagno. < hai visto? > da ferma, piega leggermente e lentamente il busto per poter allungare senza difficoltà una mano sulla sommità della testa di Mamoru, al quale offre una rude carezza che gli scompiglia ancor di più il folto pelo. < Sembri molto astuto, Aisu. > Guardando al fianco del ragazzo, dedica con un tono non poco malizioso un paio di parole alla creatura altrui. < Potresti insegnare le buone maniere a questa bestiona > Un'ultima rude grattata di capo a Mamoru, per poi rimettersi bene in piedi. Il suo tono cela una dolcezza comprensibile solo a chi ne conosce i modi. Non si muove, tenendo lo sguardo su Sakir fintanto ch'egli non s'avvicina abbastanza per poi presentarsi. Considerata la differenza d'altezza, la special jonin abbassa appena il mento, così dall'incrociare bene lo sguardo per trarne un confronto preliminare. < Ti sei fatto valere, contro lo stronzo? > Pone la domanda con un certo livello di serietà, come se stesse costruendo un'immagine mentale di quanto sia avvenuto nel parco pochi giorni fa. Contemporaneamente, alza la mano sinistra, porgendo allo sguardo - ed eventualmente alla portata - altrui, il giornale che cita la nuova apparizione e sentenza di questo losco figuro. Pochi secondi dopo, quando egli termina di citare le ferite subite, Hara muove lenti passi attorno alla sua figura. Se glielo permettesse compierebbe un giro attorno a lui, osservandolo per bene una seconda volta. Solo allora, tornando alla posizione iniziale, proseguirebbe nel parlato < O sei più duro di quel che sembra.. > inizia a speculare sull'avvenimento, assottigliando lo sguardo e avvicinando una mano al mento. Abbandona però il pensiero ipotetico, spezzando il discorso. < Hara.. > La testa si piega su un lato rapidamente, indicando con un cenno quasi annoiato alla propria bestia. < lui è Mamoru. > Poco dopo, sfiora con la punta delle dita della mano destra il coprifronte legato al tricipite sinistro, dando ulteriore indicazione della sua posizione da ninja. {chakra on} Il ragazzo sta fermo. Lo sguardo è dritto sulla figura di HARA e del suo compagno animale. Ne ascolta le parole e abbozza un sorriso, facendo un piccolo inchino mentre AISU, zompetta scondizolando in direzione dei nuovi conoscenti, provando a fare lui stesso un giro attorno a loro, per sentirne l'odore e memorizzarlo per un prossimo futuro facendo abbaiando contento quando completa il lavoro "WOLF WOLF" ritornando verso il Genin. Quest'ultimo flette le ginocchia per dare un paio di carezze e fare dei grattini dietro le orecchie rispondendo alla sua interlocutrice <Bhe, anche Mamoru sembra molto astuto e soprattutto con più esperienza rispetto ad Aisu> capitan ovvio ma son dettagli <Ho salvato dei civili, un gruppetto di anziani per essere più specifico e poi ho fatto degli attacchi in sua direzione ma non gli ho fatto nessun graffio> sospira incrociando le braccia al petto <Però so che può usare una tecnica spazio-temporale e che, durante questo primo combattimento, non ha assorbito i nostri attacchi> dice le informazioni alla ragazza, come se potrebbe essere utile per il futuro <Ah, cosa importante, sembrava avere il Byakugan ma non sembrava appartenere agli Hyuga> scrolla le spalle <Inoltre ha detto che sarebbe ritornato. Sembra che noi abbiamo rubato il chakra e che verrà a riprenderlo> nel frattempo che ha dato tutte le informazioni, HARA ha fatto un giro o due attorno a lui, per studiarlo per bene. Lo sguardo si assottiglia sul coprifronte dicendole <Son contento di conoscere uno Special Jonin del nostro Clan> per ora solo questo dice per concludere il suo discorso. [Chakra Off]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 2 fuuda con tronchetto sostituzione] Tornando ferma, divarica appena le gambe come se stesse inchiodandosi al terreno. Trova la posizione attualmente più stabile e, una volta raggiunta, umetta le labbra inferiori. Lo sguardo si mantiene attento sul cane appartenente al genin, specialmente quando questo le gira intorno. E' un istinto, quello della special jonin, di tenere un occhio su chi le sta vicino. Forse legato alla sua forte affinità all'idea e mente del branco. < ..se la cava > Quasi mette su un'espressione annoiata, abbassando per un istante gli occhi su Mamoru; egli, reagisce sedendosi e tirando fuori la lingua. Scuotendo appena il capo, la kunoichi porta lo sguardo sull'Artiglio. < E forse te la cavi anche tu, se hai avuto l'accortezza di preoccuparti dei civili. > E' difficile, stabilire quali siano le priorità, specialmente quando ci si trova in una missione. Sapere che il giovane membro Inuzuka abbia agito di conseguenza alle sue capacità la porta naturalmente a mettere su un ghigno soddisfatto. < L'importante è sapere che è abbastanza patetico dal non far corrispondere voce e fatti > Sembra quasi disdire l'alta quantità di dettagli che le stanno venendo forniti da Sakir, ciononostante ne fa piccolo tesoro e s'accorge di conservarli in qualche antro della caotica mente. Terminato il giro, cerca le grandi perle arancioni incastonate nel viso del tirocinante. Le labbra si comprimono tra loro, perdendo lunghezza per ottenere temporaneamente volume. Batte le ciglia, ascoltando il suo ultimo periodo. < Mi fa piacere.. > Risponde con tono quasi assente, assorta nello studiarne gli occhi. Dopo pochi secondi, facendo da perno con una gamba, ruota il corpo e gli da le spalle. Non casualmente, ma al fine di raggiungere la panca in legno - tipica delle zone picnic- dove precedentemente stava soggiornando. Non si cura d'avvisarlo, supponendo tuttavia che lui decida di seguirla. E finalmente, alzando una gamba andrebbe a sedersi; segue un sospiro che pare rilasciare fatica. < Sei tornato al parco per dannarti? O per compiacerti? > Dipendentemente da quando egli si senta soddisfatto dalle sue azioni. {chakra on} L'attenzione e la concentrazione è rivolta solo sulla figura della Special Jonin, nonché conclannata, e al suo compagno animale. Gli occhi si muovono verso quest'ultimo, vedendo la grossa palla di pelo bianca accanto alla ragazza <Sarà lui ad insegnare qualcosa ad Aisu e non viceversa> sospira dando tutte le informazioni che ha captato dell'avversario che ha attaccato lui, Norita, Chiha, Usagi, Tenshi, Onosuke e il resto dei presenti che erano lì, in quel pomeriggio di felicità e festa <In realtà ho mandato Aisu a salvare i civili, insieme ad una Denshi mentre io e uno Hyuga abbiamo attaccato> gesticola con le mani per aria <Abbiamo salvato i civili, tutti i civili> poi si sbatte la mano sulla fronte dicendo subito dopo <Mi sono dimenticato di dirti che questo Dio> come si è presentato l'avversario <Ha la capacità di rubare il chakra presente nel nostro corpo> si ricorda dell'uomo che per fortuna è stato salvato da Tenshi. Alza il sopracciglio sinistro quando la vede allontanarsi, dirigendosi verso uno delle panchine in legno, tipiche delle zone pic-nic, accomodandosi su di essa. Non perde ulteriore tempo e il giovane duo li segue ma lui rimane ancora di fronte a lei, rispondendo alla sua ultima domanda <No. Non sono venuto al Parco per dannarmi o per compiacermi ma per cercare qualche prova per capire quale potrebbe essere la sua prossima mossa ma non c'è nulla, cazzo> dice quasi con tono nervoso, stringendo le mani a pugno <Tu? Come mai sei qui?> domanda con un pizzico di tono curioso. [Chakra Off]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 2 fuuda con tronchetto sostituzione] Alza le spalle quando l'altro ribadisce la posizione gerarchica dei due cani presenti. Uno sbuffo d'aria esce dal naso, accompagnando contemporaneamente l'allungarsi delle labbra in un sorriso che mostra appena i denti. < Hai sentito? Insegnagli ad aggredire il legno > Mamoru in un primo momento sembra ascoltarla, dirigendosi verso il tronchetto che precedentemente stava venendo fatto a pezzi, e dopo averlo afferrato ciò che fa è poggiarlo ai piedi di Hara, dopo che questa s'è seduta nella panca. Una volta comoda, torna ad aprire quel giornale con il solo scopo di poggiarci sopra entrambi i gomiti. Le mani, avvicinandosi tra loro, permetterebbero alle dita d'intrecciarsi e formare un ponte che sorregga la testa. < Smettila di chiamarlo Dio. Gli stai gonfiando l'ego. > Secca, abbassa lo sguardo e calcia appena il tronchetto sotto di lei, spostandolo di pochi centimetri dalla sua posizione originale. < Buono o cattivo, giusto o sbagliato, Dio o Uomo; non cambia mai nulla. Si tratta sempre di noi o loro. > Nel dire queste parole, s'accorge di tirar appena fuori la lingua per inumidire le labbra, mostrando, con una certa intenzione, i canini all'altro. Ascolta e di tanto in tanto annuisce col viso, spostando però lo sguardo oltre il genin, in un punto poco preciso dell'ambiente circostante. < Piano con le parole > Riporta repentinamente lo sguardo sull'attenti quando sente l'altro sfogare la sua frustrazione in parole poco decorose. E' strano, considerando che anche il vocabolario di lei è poco..consono. < ...Alla fine, sei qua per dannarti. > Puntualizza, chinando appena il capo sul lato sinistro. < Hai già combattuto la tua battaglia. Non caricarti di una responsabilità più pesante del tuo corpo, ti rovina, alla lunga. > il tono sembra quasi suggerire un tentativo di coercizione, ma a livello effettivo la Kunoichi non fa altro che abbassare le braccia e incrociarle sul legno del tavolo. < Sono qui perché ci sono troppi odori, verso la zona popolata > E più che a Mamoru, è lei che non può sopportarlo. {chakra on} Aisu muove la coda felice per quell'incontro, abbaiando felice al duo con più esperienza "WOLF WOLF" prima di stiracchiarsi e mettersi sdraiato, con la testa appoggiata sulle zampe incrociate mentre il rosso ascolta e muove lo sguardo da HARA al suo quadrupede facendo un sorriso <Da quando state insieme?> intende dire da quando lei è nel Clan e Mamoru l'ha scelta come compagna di avventure, di missioni, di vita. Fa un altro sospiro, scuotendo la capoccia dicendole poco dopo <Hai perfettamente ragione. Dovrei chiamarlo bastardo succhia chakra> lui solitamente è gentile ed educato ma non se ne cura. Hanno un nemico da abbattere ed è stato ferito sia a livello fisico che mentale. La prossima volta non si vuol trovare impreparato e vuol ucciderlo o per lo meno ferirlo <Ti chiedo scusa ma ho vissuto nella bugia per anni e quando tutto sembrava essere ritornato alla normalità> piccola pausa <ci sono i Demoni Codati in libertà e questo avversario spuntato da un'altra dimensione> si porta le mani sui capelli, scuotendo la capoccia <Voglio crescere. Voglio diventare più forte. Voglio salvare più persone possibili, me compreso> ritorna a guardarla dritta negli occhi <Ho combattutto la mia battaglia ma non la guerra> ecco che alla fine dice <Insegnami. Diventa la mia Sensei, fammi diventare forte e soprattutto allenami con le tecniche del nostro Clan> accetterà o no? Si scoprirà fra poco. [Chakra Off]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 2 fuuda con tronchetto sostituzione] Improvvisamente, inspira una gran quantità d'aria e contrae i muscoli delle braccia, alzandole e coinvolgendo nel processo spalle e scapole. Sembra stiracchiarsi, come se si fosse trovata ferma molto a lungo, ed diventano infatti udibili un paio di sonori *crack*, seguiti dal rilascio dell'aria accumulata. < Da quando avevo la forza di prenderlo in braccio. Era molto meno esigente > Lo guarda con un'espressione sprezzante, ma è ovvio dal tono e dal sorriso che in effetti, di una facciata si tratta. Più avanti, quando puntualizzano il ruolo del'autoproclamato dio, annuisce con un certo entusiasmo alle parole altrui. < Molto meglio. > La nebbia, attorno a loro, rimane presente e non sembra avere alcuna intenzione di andare via. E' un po' noioso, il clima di quest'isola. Mentre lo sguardo è spostato altrove, seguendo la nebbia, s'assicura di tenere le orecchie tese per ascoltare il dire di Sakir. Getta informazioni personali e persino si rivolge al quadro più grande della situazione. < Nella bugia, dici? > L'espressione si fa curiosa quando egli cita avvenimenti di vita privata senza tuttavia approfondirli, forse un'azione inconscia la sua. Eppure, nei secondi che seguono diventa ben poco rilevante, perché giunge una richiesta che lascia nel viso della Kunoichi un sopracciglio alzato e gli occhi ben aperti, quasi spalancati. Passa lungo silenzio, e si nota intanto Mamoru sedersi sotto di lei, accucciandosi e tenendo un orecchio alzato, quasi fosse stato incuriosito anch'egli. Il silenzio viene rotto dalle mani della Inuzuka che battono sul tavolo, facendo contemporaneamente da perni per farla alzare. < Cosa ti ha fatto credere che io allevi qualsiasi cucciolo ebbro di sangue? > Le palpebre superiori s'abbassano appena, dando allo sguardo un'affilatura tipica da predatore. < A me non basta frustrazione e buona volontà, giovane Artiglio. Non esiste alcun lupo travestito da agnello, nessun lupo si è mai abbassato a tanto > Che sia una verità assoluta o meno, sembra essere una verità nella sua visione del mondo. < Ed io son disposta a crescere solo lupi. Se pensi di meritare qualcosa, prendilo. Se riesci ad averlo, era tuo fin dal principio. > Tu, Sakir, cosa sei? {chakra on} Attimi di silenzi. Il battito cardiaco è leggermente accellerato cosi come la sua respirazione. Sospira, ancora una volta, lasciando che l'aria che fuoriesca dalle labbra e dalle narici si mescola con quella nebbia, caratteristica di quel luogo dove da mesi si trova con la sua famiglia adottiva. Lo sguardo è fisso sulla figura della Special Jonin, abbozzando un nuovo sorriso dicendole <Oh, non sembra così esigente ma in ogni caso formate una bella coppia> da un'occhiata anche al cagnolone che si va a sedere sotto di lei, andando a raccontare la sua storia <Sono nato tredici anni fa e sono stato abbandonato in un orfanotrofio, passando i primi sette anni in quel posto, imparando a leggere, scrivere e altre materie importanti come la storia e l'uso delle armi> piccola pausa. Il tempo materiale di leccarsi le labbra con la punta della lingua per poi continuare con <quando ho compiuto otto anni, sono stato adottato da una famiglia di shinobi che mi hanno accolto in maniera calorosa fin dal primo momento e li ho avuto l'amore verso gli animali, in particolar modo verso i cani fino a quando a tredici anni non mi sono iscritto all'Accademia, svolgendo le lezioni e superando il mio esame> un'altra piccola pausa ed è in questo momento che stringe le mani a pugno <dopo qualche giorno, sono stato convocato da Masori> lei dovrebbe conoscerlo, visto che è il reggente del loro Clan <in cui mi ha raccontato la vera storia> il tono di voce si fa leggermente più nervosa, i battiti cardici e la respirazione sono accellerati <Non sono stato abbandonato da una famiglia di civili in quanto poveri ma i miei veri genitori sono membri del Clan, i quali stanno svolgendo una missione segreta> scuote le spalle <Non li conosco e loro non si sono mai presentati> respira in maniera accellerata, sembra che stia per scoppiare ad urlare ma si trattiene. Non può e non deve farsi vedere in quelle condizioni <In ogni caso sto molto bene nella mia famiglia adottiva anche se penso che presto andrò a vivere da solo> racconta ciò che gli è successo fino adesso, alzando il sopracciglio sinistro quando sente le ultime parole della ragazza. Fa un'altra lunga pausa rispondendogli <Sono un lupo e penso di meritare quest'occasione. Masori mi ha imbrogliato fin dal principio e io potevo tranquillamente mandarlo a quel paese e non entrare nel Clan ma si sa che i lupi hanno più successo se stanno in un branco ed io voglio diventare il beta. Voglio entrare nel tuo branco. Tu sarai l'alpha, io ascolterò ogni tua parola, ogni tuo insegnamento, tutto e non ti deluderò> chiude in quel modo, incrociando le braccia al petto mentre AISU raddrizza le orecchie, in attesa anche lui di sapere la prossima risposta da parte di HARA, fissandola dritta negli occhi. [Chakra Off]x[Equipaggiamento: 3 shuriken, 2 kunai, 2 fuuda con tronchetto sostituzione] Sfiorisce e rinasce più e più volte l'interesse di Hara lungo l'intero incontro che fino ad ora ha avuto con l'artiglio. In parte, lascia trapelare il suo interesse quanto basta dal spingere l'Inuzuka ad afferrare con le sue stesse mani ciò che desidera. Dall'altra parte, s'assicura di non esser così morbida dal mancare di personalità. In quel luogo dove desolazione, grazia e orgoglio passano ogni istante, Hara si lascia tentare da pensieri lucidi e terribili che pensava non avrebbe avuto benché minimo desiderio di avere fino al termine dei suoi giorni come persona viva. Dare vita a un team. A lungo ascolta, lasciando che gli occhi scrutino le proprie mani soffuse d'un pallore simile a quello che annuncia il dissolvimento dopo la morte; ed altrettanto a lungo scruta gli occhi altrui, abbastanza luminosi e grandi dal parerle perennemente febbrili. Dopo aver sentito tutta la storia altrui, seguono ideali e promesse. Non può far altro che ascoltare in silenzio, ponderando il motivo per cui l'anima altrui arda di un desiderio così autodistruttivo. Il momento precedente allo schiudersi delle labbra di lei, appare quasi illuminato da un lume d'insolita poesia. Per coloro che comprendono e conoscono di quali inaspettate trasfigurazioni sia capace un'anima intensa e vissuta, deve quasi parere che il tempo rallenti, attorno ai due. Il naso s'arriccia e gli occhi si alzano solenni su Sakir. < Sembra che scoprire dei tuoi genitori ti abbia dato fretta di vivere-- > ammette, tornando a sedersi e guardandolo ancora, lasciando ovvio il fatto che stia riflettendo. < Ma è comprensibile. > Trattiene per una gentilezza non innata, ma acquisita, parole di sdegno verso chi ha messo un ragazzo in una situazione simile. Un gesto irresponsabile, specialmente se ancora oggi i parenti sono ancora vivi. < Non lo so, ho paura che tu sia il tipico shinobi che muore lasciando indietro troppi fatti incompiuti. > Qualsiasi sia il motivo, alza la lingua e la fa schioccare sul palato. Si alza in piedi e gli allunga con una mano il giornale che cita l'attacco dell'entità misteriosa. < E' una cosa che cambieremo. > Nonostante non ci sia alcun sì o alcun no, vi è risposta. { chakra on } Parla. Racconta la storia della sua vita. Le bugie. Le paure. La rabbia. Il nervosismo. Tutto ciò che ha vissuto che vorrà fare prima di finire i suoi giorni in questo mondo. La conclannata sembra essere interessata a tutto ciò che il ragazzo esprime sia con le parole che con il linguaggio non verbale e quindi tonalità della voce, espressioni facciali e corporali eccetera eccetera eccetera. Lei deve decidere se accettarlo come suo allievo o meno. Deve decidere se crescerlo o meno. Decisione non facile, soprattutto visto che si sono visti per la prima volta in quel luogo e in quel momento ma il ragazzo sembra essere sicuro della sua scelta. Sembra avere una bella sensazione con lei e soprattutto chi meglio di lei può insegnargli le tecniche di clan, visto che il caro Masori gli ha nascosto la verità della sua vita? <Grazie mille. Ascolterò tutto ciò che mi insegnerai e son sicuro che saremo una bella squadra, Sensei> la chiama in quel modo, visto che ha capito che ha accettato di prenderlo come suo compagno e allievo, visto la sua ultima espressione. Rimarrà con lei fino a quando non deciderà di andare altrove o fino a quando la ragazza non lo manderà da qualche altra parte. La giornata era iniziata bene e continua in maniera eccellente. [END] E' da tanto, che non vedeva occhi intenti come quelli dell'Inuzuka oggi: occhi velati di malinconia e di tedio, colmi dell'ansia e dalla tensione derivanti da un importante momento di transizione. Si sono sentiti tutti in quel modo, giovani e non. Affonda in quello sguardo pieno di una violenta illuminazione repentina. < ... > Ci sono pochi attimi di silenzio, prima di accettarlo davvero, nel profondo. La mente s'affaccia sulle cose perdute, inghiottite da un gorgo o trascinate da un turbine; e affacciandosi invece sulla realtà, guarda sovente e a lungo la nebbia che s'agita dietro il ragazzo. Forse, non è davvero così agitata, la nebbia. Forse è solo l'illusione causata dal pensiero. < C'è tempo, giovane Artiglio. > Esordisce così, allungando una mano per dare un colpetto a Mamoru, il quale sembra svegliarsi da chissà quale profondo stato di trance. Il canide si mette dritto al fianco di lei. < Ed è giusto sfruttarlo, ogni goccia. > Piegando le ginocchia e passando la mancina tra il folto pelo della bestia, ci si siede sopra, alzando i piedi per far si che non collidano col terreno. < Ma andare contro il buon senso, è una cosa che in pochi possono fare senza pagarne il prezzo. > Lo sguardo s'abbassa sulla protesi coperta dai pantaloni, un istante soltanto. < Quando ci rivedremo, mi mostrerai cosa sai fare. Preparati. > Sorride, minacciosa. Ed è Mamoru adesso a muoversi, in un primo momento lento ed elegante, per poi accelerare tanto dallo sparire ai sensi di Sakir e della sua bestia. [end]