Due sconosciuti in riva al mare
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Giocata del 19/03/2020 dalle 15:06 alle 17:37 nella chat "Spiaggia"
E' metà marzo. La primavera si avvicina. Eppure, quella dannata nebbia non ha intenzione di sparire. Quell'isola è un po' come il suo cuore. Sempre grigia. Scura. E' raro che il sole venga fuori. I pensieri della rosata si affollano nella sua mente, mentre cerca di scacciarli via disegnando, sul taccuino che tiene tra le mani, ciò che può vedere del mare in quel momento. La visuale non è completa. E' come trovarsi in un tunnel completamente buio e, da lontano, scorgere una luce fioca, che sembra essere irraggiungibile. E lei si sente travolta sempre di più dal buio del mondo. Perché, ultimamente, dove c'è lei, ci sono guai. Non che fosse lei a causarli... più che altro la Senjuu è come una calamita. Attira tutti i guai su di sé. Per qualche attimo ritorna a pensare a ciò che era successo solo due giorni fa, quando al parco aveva incontrato Yosai. Il ragazzo stava facendo scivolare via la negatività dai pensieri di lei. Ma poi essa era tornata, più forte di prima. Perché, di colpo e senza motivo, era apparso di nuovo quell'essere. E ripensa alla reazione del ragazzo, incredulo di ciò che stava accadendo. Perché c'è così tanto male nel mondo? Perché tutti gli esseri umani nascondono una parte marcia? Questo non potrà mai capirlo. Perché anche lei ne nasconde una, nelle profondità del suo cuore. Vorrebbe tornare indietro nel tempo, a Konoha. A quando la sua vita, di colpo, era diventata perfetta: aveva conosciuto il suo primo amore e aveva trovato l'amico perfetto e, nel mondo, non succedeva niente di particolare. Le sue giornate trascorrevano tranquille, tra una missione e l'altra. Ma, da quando è sull'isola, la sua vita è cambiata. E' a questo che pensa mentre la matita scivola veloce sul foglio bianco. E' seduta sulla sabbia. La mano sinistra regge il taccuino, mentre la destra la matita. Le gambe sono piegate vicino al petto. Si presenta come una ragazzina minuta, dai lunghi capelli rosa, che in quel momento le ricadono sulle spalle, arrivando fino alla sabbia. Sul capo vi è una fascia nera con una placca metallica, su cui è inciso il simbolo di Konoha. Indossa una felpa nera, corta, con una fantasia che riporta dei petali di ciliegio. Le gambe sono fasciate da dei jeans a vita alta stretti, mentre ai piedi ha le sue solite scarpe di tela nere. Al polso destro, porta il bracciale rosso che le ha regalato Onosuke. Non ha armi con sé ed il Chakra non è attivo, segno del fatto che non ha voglia di combattere. Avrebbe solo voglia di dimenticare tutto ciò che è successo negli ultimi giorni. [Chakra off] [[Spiaggia]] Sembra essere passata una vita, sembrano anni. La sua vita è cambiata radicalmente, ha fatto delle scelte che lo hanno portato lontano da casa e che lo hanno tenuto per tanto, troppo tempo, dalle persone da lui amate. La sua famiglia, il suo villaggio, tutti lo hanno probabilmente dimenticato, sebbene sia difficile dimenticarsi di uno come lui. Lo sguardo è perso nel vuoto. Non sa il perchè e il come, ma il suo viaggiare l'ha sospinto in quei dell'isola di Chumoku, un atollo non distante dal Paese del Fuoco, ma lontano dalla sua terra natia, Oto, e dalla sua terra di attuale provenienza, Kusa. Il suo girovagare per le terre del villaggio del Suono alla ricerca degli animali più temibili del regno, non ha portato i suoi frutti. Raido lo aveva fatto incontrare con il messaggero della famiglia dei serpenti giganti, ma non è riuscito ad ottenere le loro grazie, non è riuscito ad impressionarli e a fare di sè un loro adepto. Il suo giorvagare lo ha portato su una spiaggia, candida, una distesa di sabbia e della vegetazione sparsa, come si confà al litorale di un luogo abbastanza caldo e secco come clima. Si trova seduto su di un arbusto secco, un albero, all'ombra delle sue frasche. Le gambe sono a penzoloni e osserva l'orizzonte, come a voler capire e cercare di intravedere una luce, la luce interiore che sembra averlo abbandonato dopo il suo immane fallimento. Le braccia sono conserte, mentre il corpo è poggiato con la shiena all'arbusto di cui sopra. Non ha armi con sè, non gli servono al momento, in quanto l'assenza dai campi di gioco gli ha portato maggiore consapevolezza e maturità: gli ha insegnato come comportarsi e come evitare il conflitto, se possibile. < Uhm > Mugugna respirando profondamente, quasi addormentandosi e rilassandosi assolutamente. Il chakra scorre già nel suo corpo, una sorta di energia mistica che lo tiene sveglio e che gli fa provare sempre una sensazione .. strana. Come un brivido, come se il chakra scaldasse l'intero corpo del ragazzo, come una sorta di vita nella vita. Indossa una camicia sbottonata sul davanti, con dei pantaloni scuri ad altezza polpaccio, mentre le scarpe sono a fianco a lui, non le indossa. Il crine biondo viene sospinto dal vento e dalla brezza marina che alzano qualche ciocca o due. Una brezza fresca. L'isola Chumoku è la sua attuale platea, si va in scena. Tenhshi è a circa una ventina di metri dalla sua posizione, sulla destra del biondo. Non se ne avvede ancora, magari lo noterà lei. [Chakra: ON] Lo sguardo si sposta veloce dal taccuino al mare davanti a lei. Non si è ancora accorta che alla sua sinistra, qualche metro più avanti, c'è qualcuno. Lei è sempre così, con la testa fra le nuvole, persa tra i pensieri. Non le viene in mente nulla di buono. Nulla che possa riuscire a farla stare tranquilla. Eppure, era andata lì solo per cercare di rasserenarsi. Per cercare di non pensare più, solo per qualche ora. Per estraniarsi dalla vita, che era andata troppo veloce. Lei ha solo diciassette anni, ma ha già vissuto abbastanza da poter dire che non c'è bene senza male. La sua infanzia non era stata perfetta. Non aveva mai avuto amici. A tredici anni era diventata genin. Era una bambina solitaria, timida, non sapeva mai cosa rispondere se le venivano rivolte delle parole. Però, è stato proprio allora che ha conosciuto le persone che le hanno cambiato più la vita: Onosuke e Norita. Dopo più di tre anni, il primo è diventato il suo ragazzo, mentre il secondo il suo migliore amico. E quest'ultimo... lo aveva quasi visto morire davanti ai suoi occhi la scorsa domenica. Vederlo lì, disteso sul terreno, immobile, era stata dura per lei. Tutto ciò che era riuscita a fare era stato piangere. Ed osservarlo, sperando che si rialzasse dicendo che andava tutto bene. Crede che quei momenti non la lasceranno mai andare. Continueranno a tornarle nella mente, proprio come quelli della sua infanzia. In fondo, sono proprio i ricordi che ti distruggono, lei lo ha sempre pensato. E, adesso che è sola, in riva al mare, sente quanto sia sbagliato quel mondo. Quel mondo in cui esiste amore, ma anche superbia. Anche invidia. Il taccuino e la matita verrebbero poggiati tra la sabbia. E, spalancando le braccia, lascerebbe ricadere tutto il corpo al suolo. I lunghi capelli andrebbero a mescolarsi tra i granelli di sabbia. Gli occhi cerulei sono puntati sul cielo, di un immenso azzurro. Vorrebbe tanto sapere cosa ci sia oltre quell'azzurro. Ci sarà solo buio? Ci sarà luce? Oppure ci sarà un luogo che ancora non è stato toccato dal male umano? Volterebbe il capo alla sua sinistra. Solo adesso si accorgerebbe che lì c'è qualcuno, non molto distante da lei. La Senjuu si lascia assalire da una fredda sensazione d'ansia. Ormai non riesce più a fidarsi degli altri. Anzi, ne è sempre impaurita. Perché non sa mai che tipo di marciume nascondano dentro. < Chi c'è? > direbbe, usando un tono alto, per far sì che quella figura riesca a sentire la sua voce. [Chakra off] [Spiaggia] Il sole è ancora alto nel cielo e non sembra voler diminuire la propria forza e la propria infleunza. Un sole così non lo ricorda da mesi, una sensazione di totale rilassamento e calma come mai prima d'ora aveva provato. Osserva le onde infrangersi contro la sabbia e lasciare una traccia flebile sul bagnasciuga, come se fosse una sbavatura di colore. Il giovane Sosachi, frattanto, si sistema il crine con la mano destra quand'ecco che, sospinte dal vento, delle flebili voci si avvicinano al suo orecchio recanti una domanda carica di ansia, paura e preoccupazione. Una giovane donna dai capelli rosa si trova a poca distanza da lui. Sosachi è qui in missione, per trovare la sua famiglia, sapere se stia bene e lei, come tutti gli altri, potrebbe essere decisamente una possibile soluzione ai suoi arcani. < Uhm? > Si volta, umettandosi le labbra e scostando il corpo dall'arbusto, in direzione della ragazza che sta vivendo, intanto, un vero e proprio conflitto interiore. Sosachi ne ha passate di cotte e di crude, quindi una semplice caduta nervosa non sarebbe difficile da affrontare, ammesso che lei si apra con uno sconosciuto. Sosachi non ha timore, non sente la paura in questo caso. Per questa ragione, scende dal trespolo poggiando i piedi nella sabbia, calda e rigenerante. Si pulisce i pantaloni con entrambe le mani per poi dirigersi, sempre scalzo, verso la ragazza che sta poco distante da lui. Cammina e nell'avanzare alza anche della sabbia dietro di sè, involontariamente. Una volta arrivato a una distanza di cinque metri, per evitare sorprese, andrebbe a prnunciare la sua domanda < Ciao, chi sei? > Una domanda a brucia pelo che però dovrebbe essere giustificata dalle parole seguenti < Io sono Sosachi Doku, ninja .. > Quelle parole risuonano nella sua testa: è ancora un ninja? < Ninja del villaggio dell'Erba > Non lo nasconde. < Sto cercando la mia famiglia, non so se si trovino qua, ma il mio viaggio mi ha condotto tra queste terre. Sto cercando una mia amica .. si chiama Kimi > Vuole capire se il nome le ricordi qualche cosa < Mai sentito? > Chiede, lasciandole il tempo di metabolizare la domanda e di elaborare una risposta che sia convincente. Il cuore inizia a martellarle nel petto, mentre vede la figura muoversi, per poi cominciare a camminare verso di lei. Solleva istintivamente la schiena dalla sabbia, impaurita. Cosa dovrebbe fare? Scappare? Rimanere lì? D'altronde era stata proprio lei ad attirare l'attenzione del ragazzo. Le mani verrebbero strette in due pugni tra la sabbia. L'espressione è impaurita. Da qualche giorno, ormai, non riesce più a controllare il panico. Quello che era successo l'aveva sconvolta. Ed il ragazzo continua ad avanzare verso di lei, fermandosi a circa cinque metri. Lei è pietrificata. Lo guarda con gli occhi di chi ha appena visto un fantasma. Eppure lui non fa così tanta paura, a guardarlo bene. Ha capelli biondi ed occhi azzurri. Ad occhio e croce, avrà qualche anno in più di lei. Forse non dovrebbe essere così tesa. Forse non dovrebbe avere così tanta paura di lui. Eppure, c'è qualcosa che la trattiene. Che la imprigiona. Qualcosa più grande di lei. Un peso, dietro la schiena, che si porta dietro da quella domenica al parco. Quando uno sconosciuto dalla pelle nivea aveva seminato il panico ad una semplice festa cittadina. < I-io > balbetterebbe quella semplice parola, guardandolo con occhi sgranati. Sembrerebbe una bambina che si è appena persa. Che non riesce ad essere razionale. Che non riesce a capire che va tutto bene, che in quel momento non c'è bisogno di avere paura. < T-Tenshi > farebbe una piccola pausa, per poi riprendere < Tenshi Senjuu > direbbe alla fine, velocemente. Subito dopo, il ragazzo le rivela il suo nome. Sosachi Doku, un ninja. Ed un nome per lei sconosciuto. Però, sembra che il ragazzo abbia lasciato a mezz'aria la frase, come se volesse continuarla. Come se volesse cercare le parole giuste. O, almeno, è questo che pensa la Senjuu, che della storia di lui non sa nulla. Poi, ecco che la frase viene completata. E' un ninja del villaggio dell'erba. Un kusano. Proprio come lo era la bambina dai capelli blu incontrata mesi fa in quello stesso posto. Per qualche secondo, la rosata distoglierebbe lo sguardo, voltandosi verso il mare, come se venisse rapita nuovamente dai propri pensieri e si fosse dimenticata della persona accanto a lei. Come se stesse riportando alla mente quell'avvenimento che tanto vorrebbe dimenticare. Poi, viene riportata nuovamente alla realtà da altre parole di lui e ritornerebbe a guardarlo. < Kimi... > ripeterebbe, quasi in un sussurro. Quel nome lei non lo conosce. < Mai sentito... mi dispiace >. Ed abbasserebbe lo sguardo sulla sabbia. Il cuore, piano, tornerebbe a battere normalmente. Forse, la Senjuu ha appena realizzato che non c'è nulla di cui preoccuparsi. < M-ma! > direbbe, con un tono decisamente troppo alto e riportando di colpo lo sguardo sudi lui. < S-se cerchi qualcuno, quest'isola è il posto giusto >. Gli occhi di lei si sono finalmente rasserenati. Sì, non c'è nulla di cui aver paura. < Da quando c'è stato il Summit, nessuno si è più mosso da qui >. Non accennerebbe, ancora, un sorriso, segno del fatto che non si sia lasciata andare completamente. Dopo quelle parole, semplicemente, sospirerebbe. [Chakra off]
Giocata del 19/03/2020 dalle 17:55 alle 20:52 nella chat "Spiaggia"
[Spiaggia] La ragazza sembra essere decisamente impaurita, come se avesse visto una sorta di fantasma. Uno spettro. E così è Sosachi: da anni non si fa vedere su queste terre ed adesso spunta con queste domande? Un po' di inquietudine ci deve essere e sicuramente potrebbe provocarla. Uno che si presenta come ninja dell'Erba senza coprifronte e nient'altro? Se fosse un criminale? Non c'è più la generazione di una volta, o forse non si è più sospettosi come una volta. < Non ti mangio, non avere tutta questa paura .. > Dice sedendosi al suo fianco, lasciandosi cadere sulla sabbia. < ... uff > Sbuffa rimettendosi in posizione seduta, con la schiena dritta. Sente paura nelle sue parole, come se non fosse assolutamente pronta ad un incontro del genere o come se non fosse tranquilla. Non sa che cosa sia successo nelle terre ninja da tempo. < Tenshi .. piacere. Non preoccuparti, non ti mangio. O almeno, non sono io la persona più adatta a mangiare .. > Ha un animo buono dopotutto. Non ha mai fatto del male a nessuno, se non indotto o costretto, sia chiaro. Di nemici ne ha eliminati, ma mai altri colleghi, se non mukenin o traditori. < Vedi .. > Si passa la mano nei capelli, dimostrandosi vero nel tono: la voce è sensibilmente emozionata < .. io sto cercando la mia famiglia. E' da tempo che manco e non la vedo, non so che fine abbia fatto. Sono arrivato da Oto con questa notizia del Summit, sebbene non so cosa sia di preciso. Sono di Oto, ma ho vissuto a Kusa dalla rivolta .. > Sono eventi storici che magari non conosce Tenshi. < .. da lì ho vissuto sempre sotto i servigi di Yukio .. il Kage, chissà se sarà ancora vivo quel dannato! > Sorride, denotando comunque come lui stesso abbia avuto modo di confrontarsi con il Kage diverse volte, per permettersi degli appellativi simili. La osserva, sembra scossa, impaurita. < Visto che tutti sono qua per questo summit .. mi diresti cos'è? E soprattutto, non dirmi che ti faccio paura io! AHAHAHAHAH > Ride a squarciagola, cercando di farle capire che Sosachi è l'ultimo dei suoi problemi, non vuole di certo colpirla o ferirla, a meno che non sia lei ad attaccare. Vuole soltanto avere informazoni circa ciò che sta succedendo qua e ciò che sta accadendo in queste terre, per capire come comportarsi e che situazioni dover affrontare. < Li troverò .. anche se fossero tutti morti > Conclude, tanto per tirare su il morale alla ragazza. Solo adesso si accorge che il ragazzo non indossa nessun coprifronte. Eppure, poco prima, aveva affermato di essere un ninja. La rosata comincerebbe a mordersi il labbro inferiore con gli incisivi superiori, come solitamente fa quando è nervosa. Lui le dice che non c'è bisogno di avere tutta quella paura. E un po' lei crede a quelle frasi, perché non le sembra il tipo di persona che uccide senza motivo. Non dall'aspetto, perlomeno. Ma se invece lo fosse? Mai giudicare un libro dalla copertina. Potrebbe semplicemente confonderla con due parole, data la sua ingenuità. Non sarebbe poi così difficile. Pensando a queste cose, continua ad ascoltare le parole di lui. Deve fidarsi? Oppure no? Forse dovrebbe scappare. Perché è sempre così indecisa? < Piacere mio > direbbe, non troppo sicura del fatto che sia veramente un piacere avere appena incontrato una persona che si definisce ninja, ma che non indossa il coprifronte. Lei continuerebbe ad ascoltarlo, senza dire una parola. Forse è sempre stata più brava ad ascoltare, piuttosto che parlare. Egli comincerebbe a parlare di alcuni avvenimenti sconosciuti alla Senjuu. D'altronde, lei fino ai suoi tredici anni non ha mai saputo nulla riguardo al mondo ninja, soprattutto per ciò che riguarda gli altri paesi. I suoi nonni volevano tenerla lontana da quelle storie, così da evitare che lei intraprendesse quella strada. Ma la genin aveva fatto di testa sua. E, forse, aveva fatto bene. Perché da quel momento, dal momento in cui aveva indossato il coprifronte, era riuscita a sentirsi una persona nuova. L'unica cosa che le suona familiare di quella storia, è il Kage del paese dell'erba, Yukio-sama. Perché il ragazzo non sa se il kage è ancora vivo? Non è più informato di ciò che riguarda il mondo ninja? Che si tratti un mukenin? Il dubbio comincia ad assalire la rosata, mentre il discorso dell'interlocutore continua. E lui continua a confonderla, scherzando sul fatto che non c'è bisogno di avere paura di lui. Ma l'ansia, in compagnia del ragazzo, pian piano, svanisce da sola. Non sa perché, ma sente di potersi fidare di lui, nonostante i dubbi. < D-dunque... > penserebbe alle parole giuste per rispondere alla domanda. < I Kage di tutti i paesi si sono incontrati qui a Chumoku >. Nel frattempo, porterebbe le mani vicino al ventre, cominciando a giocherellare con le dita. E le guarderebbe, mentre continua a parlare. < I Bijuu si sono liberati, quindi avevano bisogno di parlare della situazione tutti insieme >. In tutto ciò, aveva dimenticato quel particolare. I Bijuu si erano liberati, come per magia, e nessuno sa dove si trovassero. Dopo qualche secondo, tornando con lo sguardo sul Doku, decide di azzardare e fargli una domanda indiscreta. < D-dov'è il tuo coprifonte? > direbbe insicura, come se si aspettasse una brutta reazione alla domanda. D'altronde, lei non era mai stata brava a rapportarsi con gli altri. Tutte le volte in cui ci aveva provato, aveva combinato solo guai. [Chakra off] [Spiaggia] La ragazza non sembra sciogliersi, non sembra essere particolarmente tranquilla, nonostante il tentativo dell'altro di tranquillizzarla e di farle capire che non deve assolutamente avere paura di Sosachi, un ragazzo buono dopotutto. < Ehi, sciogliti .. > Non come una statua di sale, ma come una persona agitata dovrebbe fare in caso di agitazione estrema e nervosismo. Sosachi si schiarisce la voce prima di proseguire con il suo discorso e per cercar di fare mente locale su quello che sta succedendo. Le informazioni che l'altra ragazza gli sta dando sono oro, sono informazioni decisamente prezione e decisamente utili. Tutti sembrano essere qua, ma anche Kimi? Se non l'ha ancora vista, probabilmente non sa di lei, o non l'ha conosciuta. Almeno di nome, non sa chi sia. Osserva l'altra, cercando di capire se stia bluffando oppure stia dicendo il vero. < Tenshi .. > La chiama per nome < .. quindi, tutti i demoni si sono liberati e si sono trovati tutti i ninja più potenti dei vari villaggi per decidere una soluzione da adottare, giusto? > Un concilio tra i ninja capi dei vari villaggi, come se fosse in atto una rivoluzione < Quindi, si trovano qua un po' tutti.. > Si porta la mano a mento massaggiandolo e cercando di capire che cosa poter immaginare di questa situzione. Non riesce ancora a fare mente locale, forse mnanca da decisamente tanto tempo. Il chakra scorre nelle sue membra, donandogli, ogni tanto, una sorta di brivido che lo attraversa da testa a piedi. < Riunire tutti i più potenti in un solo luogo non porta mai a nulla di buono, sicuramente ci sarà un'alta concentrazione di guardie e di ninja. > Afferma. < Sai per caso dove alloggiano i vari Kage dei singoli villaggi? > Non gli interessano quelli degli altri Paesi, ma di Kusa, il suo Kage, per parlare della situazione interna al suo PAese e per farlo riaccogliere tra le sue fila. < E toglimi una curiosità, ti faccio paura? > Non ha mai visto tremare nessuna davanti a lui così come questa povera ed innocente Senju. < Hai un cognome importante, non tremare mai davanti a nessuno, mi raccomando. NOn so cosa ti possa aver spaventato così, ma sei di famiglia nobile. Gli altri dovrebbero tremare guardandoti. > Cerca di tirarla su di morale. [Chakra: ON] Non è così semplice stare tranquilla, per una diciassettenne che negli ultimi giorni ha vissuto l'inferno. Tutta quella situazione l'ha portata ad accumulare ansia sopra altra ansia. Un'ansia che, a poco a poco, la divora da dentro. Lentamente. E lui sembra non sapere nulla. E' strano. E' come se, fino a quel momento, il Doku avesse messo in pausa la propria vita e, per qualche tempo, non l'avesse vissuta veramente. Perché non sa nulla di ciò che sta succedendo? Dove è stato fin'ora? < Beh... ci provo >. Ci prova, lei, a sciogliersi. Ci prova sempre. Ma poi qualcosa finisce per trattenerla. Per questo neanche il suo migliore amico sa tutto di lei. Perché la rosata non era mai riuscita a rivelargli tutti i particolari della sua storia. Non ne aveva mai avuto il coraggio. Non ne aveva mai avuto la forza. Solo Onosuke era riuscito ad aprirle il cuore. Per questo, lei lo ammira. Lui sa essere sempre razionale. Sa sempre venire fuori da qualsiasi situazione. Lei, invece, ci resta dentro e ci annega. < Sì... è così > risponderebbe, pensierosa, guardando Sosachi. Inclinerebbe il capo, continuando a non capire il motivo per cui lui non sappia già quelle cose. Come può essere che la notizia non gli sia arrivata all'orecchio? Come può essere che lui non abbia saputo del Summit? Ed i dubbi dentro di lei continuano a crescere. Ma già il viso è più tranquillo, nonostante tutto. Fin'ora, il ragazzo è rimasto a cinque metri da lei e non ha provato nemmeno ad avvicinarsi. Anche lui sembrerebbe confuso. Sicuramente quelle informazioni che lei gli sta dando lo hanno sovraccaricato. Come hanno sovraccaricato lei, quando è venuta a sapere dei Bijuu, durante la proclamazione di Furaya-sama. Come hanno sovraccaricato tutto il resto del mondo ninja. Nessuno si sarebbe mai aspettato una cosa del genere. < Io... > pensa per qualche secondo, cercando di capire se le fosse arrivato all'orecchio qualcosa riguardo l'alloggio dei Kage < no, non lo so, mi spiace >. Lei è davvero di così grande aiuto per lui? Eppure, gli sta solo dicendo le cose che un qualunque altro ninja avrebbe detto. Perché tutti conoscono la situazione attuale. Ma, ovviamente, quasi nessuno conosce i particolari. Poi le viene rivolta la domanda riguardo la sua paura. Gli occhi di lei si sgranerebbero e, subito, verrebbero puntati nuovamente sulle sue mani. < Non è esattamente così... Semplicemente non mi fido più delle persone > direbbe, sinceramente. E poi, lui non ha ancora risposto alla domanda di lei riguardo al coprifronte. Quindi perché lei dovrebbe fidarsi di una persona che evita le domande scomode? Le parole che seguono entrano come lame nella testa di lei. E' di una famiglia nobile, gli altri dovrebbero tremare guardandola. < Sì, hai ragione > velocemente, farebbe cadere la discussione sulla sua famiglia. Perché essa non era mai stata nobile d'animo. Non conosce i suoi conclannati, perché aveva messo piede nel dojo solo poche volte. Aveva conosciuto suo padre solo l'estate scorsa, all'età di sedici anni. E quegli occhi, color ghiaccio, sprezzanti, non li avrebbe mai dimenticati. [Chakra off] [Spiaggia] La conversazione è decisamente proficua perchè ha ottenuto delle informazioni interessanti circa il periodo storico in cui si trova. Si sgranchisce il collo muovendolo di lato a destra e poi a sinistra, come se fosse un pendolo con dei sonori "crock-crock". Nulla di rotto, chiaramente, ma dei rumori poco piacevoli e poco simpatici. Osserva il mare davanti a sè, cercando di prendere con tutta calma le energie richieste per capire come andare avanti. Il fatto che siano stati liberati tutti i Bijuu rende la questione decisamente complessa e rende il tutto tanto divertente. Pensare che tutti i demoni, tutti i cercoteri, sono in giro gli fa accapponare la pelle. La cosa peggiore è che questa situazione potrebbe attirare anche diversi nemici, diverse minacce che minano la stabilità della cooperazione ninja. Pensare di aver tante belle prede alla propria ercè, beh, farebbe decisamente comodo e farebbe al caso di ogni criminale e ogni traditore, nonchè mercenario. < Se fossi un criminale, mi sfregherei le mani in questa situazione. > Sorride, sardonico. La ragazza, inoltre, cerca di discolparsi per quelle parole e non riesce a trovare una ragione per la quale non riesca a trovare la speranza nelle persone. < Non ti preoccupare, li cercherò io direttamente. > Cerca di farle forza. < Mentre per quanto riguarda la fiducia nelle persone, sappi che anche io ero così. Ho attraversato diverse fasi della mia vita e questa è sicuramente una delle più felici .. ho trovato il tempo per me stesso .. > Prende fiato < .. la fiducia va guadagnata mia cara Tenshi. Se non provi fiducia nelle altre persone è perchè non se la meritano e non meritano di averti a fianco. > Un momento, sta parlando di lui interposto nella figura della Senju < io .. > Ecco che esce fuori allo scoperto < .. io non provavo più sentimento per gli altri, avevo paura di fidarmi degli altri e non li ritenevo meritevoli della mia fiducia. Nessuno. Ma poi mi sono circondato di poche persone, ma meritevoli. Sono state loro la luce che mi ha aiutato ad uscire dall'isolamento. > Sorride, cercando di convincere l'altra. [Chakra: ON] Il ragazzo sembra pensieroso. Sembra stare cercando un senso a tutto ciò che la Senjuu gli ha detto. Ma trovare un senso, in quella situazione, è estremamente difficile. Nessuno sa perché i Bijuu si siano liberati. Nessuno sa chi ci sia dietro tutta questa storia. E, per di più, domenica, durante la festa cittadina, era apparso dal nulla quell'essere, il quale aveva seminato terrore tra i civili, ma anche tra i ninja. Sono successe troppe cose per poterle metabolizzare solo in pochi istanti. Ed anche se il ragazzo non conosce tutta la storia, lei capisce che quelle informazioni sono tante. Troppe. E difficili da digerire. Soprattutto per uno come lui, che fin'ora non aveva saputo nulla di tutto ciò. Finalmente, lei sorriderebbe alle sue parole. Un sorriso tenue, che se avesse un colore, allora sarebbe rosa. Probabilmente, Sosachi non ha nulla da nascondere. Non è un temibile mukenin. Non è qualcuno di cui avere paura. E' semplicemente... una persona. La Senjuu non saprebbe dire che tipo di persona, ma sente che in lui non ci sia nulla di cattivo. E questo viene confermato dalle sue parole. Sono parole di conforto. Parole di qualcuno che ha vissuto una situazione simile alla sua. Le mani verrebbero poggiate sulla sabbia, mentre le dita si perderebbero tra i granelli. Quel discorso farebbe nascere una luce nuova negli occhi cerulei della genin. La paura è scomparsa. Adesso, quelle parole, sono confortanti per lei. Perché ha capito che, dietro tutto questo, c'è ancora speranza. Si può ancora sperare. Sperare di incontrare qualcuno che ti accetti così come sei. Sperare di incontrare qualcuno che, gratuitamente, ti conforti. Senza voler nulla in cambio. Perché dietro il bene, c'è il male. Ma dietro il male, c'è nuovamente il bene. E' un po' come quando arriva una tempesta inaspettata. Ma poi dopo torna il sole, contornato da uno splendido arcobaleno. Sì, deve essere così. Potrà mai ricominciare a fidarsi degli altri? Gli altri potranno mai aver fiducia in lei? Le risposte a queste domande, la rosata ancora non le sa, ma nel suo cuore è nato un nuovo fiore che profuma di speranza. < Hai ragione > direbbe, con forza, mostrando tutta la positività che trova in corpo in quel momento. E sorriderebbe di nuovo, voltando lo sguardo verso il mare. Verso quel sole, che ormai sta per tramontare per dare spazio alla luna. Non ha più paura di Sosachi. E questo può vedersi da suo sguardo, dalla sua espressione tranquilla. Ha accettato il ragazzo che si trova in quel momento accanto a lei, senza fare troppe domande. Perché lui era riuscito a darle parole di conforto. < Sono felice che tu sia riuscito a fidarti degli altri. Prima o poi, ci riuscirò anche io >. Il sorriso si distende sul volto minuto della genin. Quella, è una scommessa con se stessa. [Chakra off] [Spiaggia] Chiude gli occhi, stanco e un po sconsolato per non aver trovato quello che cercava, o meglio, quelli che cercava. La sensazione di isolamento é ancora persistente ma sa che riuscirà a trovare tutti, da Kimi ai suoi ex compagni del villaggio, ai suoi ex commilitoni e a tutti coloro che hanno condiviso un passato comune con il giovane Sosachi. Osserva il sole tramontare leggermente e puntare all'orizzonte per lasciarsi dietro la notte. < Si sta facendo tardi. È ora di andare .. > si alza dandosi una spinta con la mano destra per mettersi eretto < .. e dovresti andare anche tu. La notte non ê mai un momento felice per stare da soli allo scoperto > una sorta di consiglio fraterno, ma anche di un superiore, anche se non può conoscere il grado della ragazza. < beh, ci vedremo sicuramente in quest'isola e ti farò conoscere Kimi. Mi ha fatto diventare lei così.. > così come? Bravo, intelligente, spavaldo? No, sicuro di sé. < Arrivederci Tenshi > le dice salutandola con la mano prima di dileguarsi dalla zona lasciandola sola, nella speranza che anche lei possa decidere di andarsene e lasciare la zona prima che sia troppo tardi. [END] Continua a guardare l'orizzonte, grata a Sosachi per quelle semplici parole di conforto. E' raro trovare qualcuno di così amichevole con una sconosciuta. Tutte le volte in cui lei aveva provato, per sua natura, ad essere amichevole, gli altri non avevano accettato il suo comportamento. Gli è grato per averle dato ancora speranza, nonostante di lei sapesse solo il nome. < Hai ragione > direbbe, accettando così il suo consiglio ed alzandosi dal suolo, per mettersi in piedi. Con le mani si darebbe una ripulita dalla sabbia, che ricadrebbe tra gli altri granelli. < Sì, ci rivedremo sicuramente >. Un sorriso sincero dipingerebbe il suo viso. E' tranquilla. In quella situazione di pura follia, aveva trovato uno spicchio di serenità, confortante. < Ciao Sosachi >. E, agitando la destrorsa, lascerebbe che la figura si allontani tra la nebbia. Si avvierebbe anche lei. E' felice di averlo conosciuto. Di lui non sa nulla, eppure sente che in fondo è una persona buona, alla semplice ricerca di risposte. Così, tornerebbe a casa, dove Onosuke la stava aspettando, con una nuova emozione dentro di lei: speranza, in un mondo migliore. In un mondo che non sia fatto solo di marciume. Un mondo pieno di luce e felicità. Un modo in cui tutti possano trovare il proprio posto. [END]