Norita e Usagi - Il Ritratto della Spenzieratezza

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16:36 Usagi:
  [Sotto albero] Tra i grandi viali alberati del parco si fa largo la splendida luce solare che trasuda dai meandri delle nuvole sparse; barlume malato di caldo che lentamente si nobilita verso la primavera, da quell'inverno freddo che attanaglia il mondo con la sua morsa gelata. Una giornata comunque mite, senza pioggia alcuna, cominciando il loro decorso verso la rinascita dello splendente Apollo e il dissiparsi delle tenebre sul mondo. Per non restare in casa a studiare e lasciandosi trascinare un po' dal disio del cuore palpitante, la piccoletta ha deciso di stazionarsi nuovamente sotto la volta arborea della radura per lasciarsi trasportare da soavi note musicali; le proprie dita cercano i fili dello strumento e, sinuosamente, li pizzicano con leggiadria magistrale. Si trova inginocchiata sotto la volta di un grande arbusto di quercia, circondata dal verde prato sul quale poggiano le proprie gambe, con il sedere accomodato comodamente sui talloni. Davanti a sé, poggiato sulle sottili gambe, vi si trova un tradizionale Shamisen che emette dei suoni malinconici, ad ogni movimento delle proprie mani che, magistralmente, cercano di emanare quella melodia dolce, quasi come se un sentimento di puro amore estatico possa sprigionarsi dalla figura minuta e pervadere il luogo trasportato dalle onde sonore. Queste si propagano nell'etere raggiungendo in un attimo tutti coloro che possono udirlo, che sono coscienti della presenza di qualcuno che le suona e che si innalza verso le più alte vette della passione. Non è null'altro che una ragazza, molto fine e dall'aspetto curato ed elegante, indossa infatti un leggero kimono candido che si apre dietro la schiena e davanti al petto a mostrare un colore rosso sanguigno. Lo stesso colore che cinge, con quella lunga fasciatura, il ventre per più volte, un tessuto che stringe l'abito e lo tiene fermo e che, infine, si appunta dietro la schiena a formare una sorta di grande cuscinetto. Nel folto di lunghi codini biondi, che cadono ai lati della figura, si confondono ad appuntarli, su entrambi i lati, dei grandi campanellini dorati che, quando ella muove il capo, producono un suono sordo unendosi alla dolcezza delle note prodotte, quasi usasse un secondo strumento supplementare [Drin - Drin]. Infine, come coronamento dell'edificio, i piedini, avvolti da due calzari di seta leggera, calzano un paio di Geta alti, così da farla apparire una figura quasi trascendente e antica. Un lieve sorriso lambisce le sottili labbra della ragazza, con un lieve tocco di trucco che esalta le guancette rosse e le lunghe ciglia argentate. Pare persa in quel mare di suoni che la trasportano via da quel luogo, è lì ovviamente, ma completamente rapita dalla melodia che sta suonando. Il terreno viene percepito dalla piccola ragazzina con chiarezza, un contatto estremamente vero con la terra, un connubio messo sul tappeto magnifico dei versi che vuole raccontare qualcosa che tocchi, in modo anche molto metafisico, gli animi delle creature che l'ascoltano. Per il momento queste sono gli animali del bosco, dal più minuto insetto al predatore più grosso, ma anche la flora che la circonda non manca, per quanto non può evitarlo data l'immobilità della scena, di vibrare al ritmo delle corde della piccola suonatrice. Figura minuta che non manca di mettere alla prova le proprie facoltà, non per coloro che possono ascoltarla, ma solo per sé stessa, esclusivamente per una pace interiore e uno sfogo dell'animo che, d'improvviso, sembra prendere il volo sognante, spiando il ritratto che pare essere immortalato ove lei, nella scena centrale, è immortalata mentre muove le dita e i polpastrelli sulla tastiera dello strumento e tutto ciò che la circonda sembra unire, in un connubio perfetto l'arte della musica, in un impulso dionisiaco la vita con l'arte.

17:15 Norita:
 Norita sta seduto su una panchina e una volta tanto sull'isola non c'è nebbia che si a lui piace la nebbia lo rilassa, ma una volta ogni tanto non Sempre tranne una volta ogni tanto, alla lunga Stanca, e insomma sta li sulla panchina a riflettere su quello strano incontro avuto giusto 2 sere fa con una Giovane, piccola, brillante, nonchè precoce piccola hyuga, insomma Chunin a 8 anni non è mica robetta da poco. e sta lì a riflettere semplicemente così immerso nei propri pensieri a quante cose sono state dette quanti erroti fatti, quante parole fraintese, e quanto quella bambina sia il suo speculare in tutto e per tutto. ma poi giunge alle proprie orecchie la dolce musica di uno strumento a corde, una melodia delicata, un pizzicamento di corde, molto caratteristico, insomma c'è qualcuno che da qualche parte sta suonando uno Shamisen uno strumento tipico di alcune cerimonie, e a quel punto data la maestria dell'esecutore, decide per un dietto strumentale, mette la mano destra nella giacca del Kimono la quale nasconde una statuetta intagliata a mano e raffigurante, una tigre in agguato ringhiante, e sulla base risalta incisa "Norita Hyuga la Tigre di Konoha" e poi nella sua apposita fondina un ocarina, di colore Bordeaux con striature Marrone Scuro, la estrae e assunta la posa corretta, porta quindi lo strumento alle labbra, attendendo il momento buono per attaccare e legarsi alla melodia di quello strumento iniziando un duetto a Distanza tra musicisti lontani e legando di fatto le due melodie come fossero una sola, contiuerebbe quindi a suonare fino alla naturale conclusione del brano, lasciando al musicista di shimasen, l'onere degli accordi finali. solo allora riporrebbe la sua ocarina, dentro il kimono alzandosi e dirigendosi verso la fonte della musica e vi trova una ragazzina e dice <Ciao Piccola> sorride cordiale guardandola <eri tu che suonavi prima ???> domanda retorica <immagino di si visto che sei l'unica con in mano uno shimasen> ridacchia brevemente <io Sono Norita Hyuga, tu come ti chiami ???> è curioso la guarda attendendo la sia replica [Chakra OFF]

17:33 Usagi:
  [Sotto albero] La bella parvenza dei mondi di sogno, rappresentata soltanto da Usagi che non cessa per un momento di far vibrare le corde, rappresenta quasi il presupposto di tutta la scena che si palesa davanti all'osservatore che lentamente si appresta a raggiungere la radura sotto la quale avviene quella sorta di magica esistenza. Oltre alla rappresentazione visiva e la composizione del totale, la musica che si ode sembra parlare, muoversi con un energia quasi magnetica nell'aria, supera i nodosi rami degli alberi e si propaga nell'immensità, note che parlano di nostalgia ma che si chiudono, quasi sempre, con una tonalità in "la maggiore" che pare spezzare l'incanto di ogni cuore afflitto da letargia e che è stato ferito e dilaniato da qualsiasi cosa. In quell'assonanza musicale, la piccola cerca comunque di immergere tutta sé stessa, concentrata nell'esecuzione certo, ma è qualcosa di più profondo e spirituale che la muove, ciò è anche dimostrato dal corpo e dai suoi movimenti, sembra suonare lo strumento con ogni molecola o atomo che possiede, il busco si muove in modo circolare come a seguitare le note dello spartito, in un crescendo e un calando quando questo si facesse suono. Le grandi iridi dono semichiuse, come se volesse essere totalmente in balia del suo compito o dell'animo che sta scaturendo da lei, da quell'energetica psichica che non cessa mai di propagarsi, tuttavia si possono tranquillamente notare, tra le fessure delle ciglia folte e argentate, un vermiglio acceso, quasi risplendessero di luce propria. Ferma il capo solo quando nota l'avvicinare di quell'uomo, per quanto la propagazione sonora non cessa, come se volesse portare a termine il proprio lavoro e che nessuna presenza possa impedirglielo. Le labbra sottili si dischiudono per far fuoriuscire un leggero sospiro, una speranza, non un fastidio, ma il comportamento dello sconosciuto sembra proprio rassicurarla, anche perché non pare volerla disturbare. Al contrario al proprio si unisce un nuovo suono sempre nuovo e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione degli ascoltatori si occupa di questi. così continua, imperterrita, sorridente con più enfasi, anche mostrando quell'armonioso contorno a mezzaluna perfetto che rappresenta i suoi denti splendenti. Intanto il territorio musicale comincia a prendere una virata, seppur leggera, sempre più acuta, via via che avanza il motivo i bassi diventano sempre più sparsi e radi, mentre gli acuti si fanno frequenti e indomabili, avanzano come il passo di un cavallo che si trasforma lentamente in un troppo e poi in un galoppante sentimento d'amore e di romanticismo. In quello che si può udire c'è una nota discordante, un basso "la minore" rado viene percepito come uno spettro in tutta la canzone, un dolore forse mai lasciato o una prigionia mai spezzata, ciò può esser noto ad un ascoltatore attento. Infine, come a chiudere un'orchestra cacofonica, un'ultima nota viene fatta vibrare, acuta e continua, che corona il termine dello spartito. Solo allora abbassa le mani sulle cosce e i polmoni si dispiegano causando un profondo respiro di gioia, come si fosse liberata da una fatica incredibile o semplicemente, data l'espressione di felicità impressa sul volto, uno sfogo istintivo che si conclude con una sonata sotto il chiarore delle fronde. Allora le palpebre si schiudono posando le grandi iridi rosse, che adesso si notano chiare e distinte, sull'uomo che l'ha accompagnata in quella tradizionale e antichissima arte. <Ihihihih...> Ecco quella risatina acuta e fanciullina che l'accompagna per gran parte della sua vita, mentre il sorriso amplia si mostra palesando anche la dentatura bianca e perfetta. <In persona!> Gonfia il piccolo petto di titanica aria, mentre solleva di poco lo strumento per mostrarlo maggiormente. <Io sono la ragazza più carina e coccolosa di tutti i villaggi...> Dopo che l'altro si è presentato, mostrando anche tutto l'epiteto in cui le piace essere ricordata. <La carinissima e stupendissima...> Tanto per esaltare i tono roboranti che sta pronunciando. <Usagi-Chan!> Solleva il dito indice della mano destra al cielo, mostrandolo all'ascoltatore. <E non dimenticare il "Chan", altrimenti non è per nulla carino. No no no.>

18:02 Norita:
 la osserva e adesso che lei può notare l'abbigliamento di lui Partendo dai piedi troviamo Stivaletti neri, dei pantaloni neri stretti ma comodi, una giacca di Kimono molto particolareggiata e dettagliata anch'essa nera con una obi in vita con motivi geometrici legata col nodo posto sul fianco sinistro, messa a tracolla vi è una fascia nera, che porta con se la placchetta metallica con inciso il simbolo di Konoha, posto in corrispondenza della spalla sinistra rivolto in basso verso destra, i capelli lunghissimi sono invece legati in tre punti, raccogliendoli in maniera più ordinata e quasi spartana, e sul polso sinistro spicca un Braccialetto ricavato da un nastrino per capelli in Raso Rosso, un Legame stretto e indissolubile con la sua Piccola Chiha. continua a guardare la bambina mentre lei parla e si presenta con tutta quell'enfasi, e ride ma di gusto proprio, e guardandola dice <d'accordo Usagi-Chan> la guarda e guardando lo strumento <Sei Bravissima lo sai ??? e per essere così giovane, devi esserci esercitata moltissimo scommetto> le si avvicina si abbassa al suo livello a quanto pare è solo una bambina spenzierata gioiosa, allegra carina e coccolosa, per davvero, e con quello che norita ha affrontato due giorni fa per lui rappresenta una secchiata d'acqua fresca dopo un mese nel deserto, la guarda e sorride, <io invece con la mia ocarina non ho mai studiato, non ne avevo il tempo ma mi esercitavo tra una missione e l'altra, in effetti è da qualche mese che non faccio missioni Ufficiali.> guarda un pò in basso ripensando al fatto che abbia forse un pò tralasciato i propri doveri da ninja, per cosa decisamente più personali. [Chakra OFF]

19:01 Usagi:
  [Sotto albero] Avendo, in quel momento, terminato la propria piccola esibizione, o piccolo sfogo che dir si voglia, cerca di far perno sulla propria gamba manca, piegata al suolo, così da spostare l'opposta in avanti e poggiare saldamente il piede sul terreno. In quel modo, facendo ausilio della propria forza muscolare delle gambe, cercherebbe di sollevarsi in una posizione eretta così da potersi mostrare in tutta la propria piccola statura. In effetti appare una ragazzina, anche piccola, ma soprattutto bassina, con quelle lunghe code che le scendono ai lati del corpo, mentre le vermiglie iridi non smettono di guardare l'interlocutore che si è avvicinato per la curiosità di quella melodia. <Sono una ragazza mooooolto energica...> Cerca di prendere il proprio strumento, almeno per la tracolla, quindi lo sposterebbe dietro la schiena così da avere le braccia libere. Chiara appare, integerrima, con quel suo sorriso soave sempre dipinto sul volto e quei campanellini che, muovendosi con il mutare della postura della proprietaria, emettono il loro melodioso suono per tutta l'etere che la circonda, disperdendosi in lontananza. <Ihihihih. Sai che mi piace molto suonare, quindi non è che mi esercito. No no no...> E scuote freneticamente il capo. <Io suono per passione, quindi facendolo accresco anche le mie capacità. Si si si. Mi trovo spesso nei parchi per allietare alcune delle mie giornate senza lume.> Da notare che non parla mai degli altri, infatti appare molto egocentrica nel proprio modo di porsi. Tuttavia, alle ultime parole del ragazzo, le iridi si dilatano, mentre sfavillano di una luce armoniosa, quasi eccitata. <Missioni? Davvero? Quindi sei un ninja?> E non possono mancare le sue note dolenti, quella valanga di interrogativi che gli pone, mentre incuriosita i passi si muovono per avvicinarsi al ragazzo. <Siiiiii, che bello. Cosa sai fare? Che grado sei? Quanto sei bravo? A che famiglia appartieni?>

19:31 Norita:
 l'ascolta continuando a sorridere e sentendola parlare si rende conto che non ha davanti una bambina, ma un URAGANO, di dolcezza e coccolosità <Si Diciamo che questo è abbastanza palese> ride guardandola riferito all'essere molto energica e continua <insomma tu suoni quando ti senti triste giusto ???> la guarda e dice <più o meno capita anche a me così, ma più in generale, ci sono volte che provo delle emozioni talmente, forti che rischio di esplodere, e allora, suono così quelle emozioni così forti vengono impresse nella mia musica, e così io riesco a placarle>. dice guardandola e poi la stessa bambina lo spiazza con una sequenza di Domande lunghissima, <heyyy quanta curiosità!!!> ride guardandola <Una domanda per volta altrimenti mi confondo> ride guardandola e sorridendo lieve dice <comunque si sono un Ninja, e lo puoi capire da questo> indica il Coprifronte di Konoha <questa placchetta la si ottiene, una volta che il tuo esaminatore all'accademia, ti ritiene pronto per il diploma, e una volta diplomato, sei quello che si definisce un Genin, ovvero il Grado più basso dei Ninja, dopo ci sono i Chunin che sono i Ninja Professionisti, che hanno già una certa esperienza, Special Jonine e Jonin, che sono quelli che vengolo considerati i Veterani, quelli che possono essere considerati come le colonne portanti del loro Villaggio> dice dando una infarinatura generale sui gradi Ninja, <io sono un Genin e sono uno Hyuga, e so fare molte cose, Governo 2 Arti Elementali, posso utilizzare il Byakugan e utilizzare alcune tecniche legate adesso, combattere con gli esplosivi, e posso anche camminare sulle pareti o penzolare da un ramo a testa in giù> dice guardandola e soddisfacendo in parte le sue domande, <per quanto riguarda l'essere Bravo, non lo so, dovresti chiederlo a colei che mi sta addestrando, alla mia Sensei>. dice guardandola sorridendo per la grande esuberanza e curiosità dimostrate dalla bambina, [Chakra OFF]

19:49 Usagi:
  [Sotto albero] Inclina il capo verso le proprie parti dritte, senza tuttavia toccare la spalla, un leggero movimento che consente ai campanellini di suonare la loro musica celestiale [Drin - Drin]. <La vita è breve, quindi va vissuta al meglio e con un sorriso. Si si si. Ihihihih. Se non ci fosse il riso, non ci sarebbe nemmeno la vita.> Alza le braccia al cielo, come a voler evocare un rombo di tuono, un'orchestra celestiale che si muove in ogni venatura del proprio corpo. Il gesto lascerebbe che le lunghe maniche del kimono si spostino verso il basso palesando le proprie nude braccia magre e longilinee. <Perciò sono la ragazza più coccolosa di tutte! Ihihihih.> Non sembra voler mancare di sottolineare quel concetto, così come, abbassate le braccia lungo i fianchi, cerca di ascoltare con acume le successive parole del ragazzo che le si palesa davanti, in quella conversazione interessante. <No no no...> Scuote il capo per correggere il suo dire. <Io suono ogni volta che posso. Così come hai precisato, Norita-Chin...> Onorifico appioppatogli per rendere più carino il suo nome, chiaramente di invenzione personale della piccola. <Anche a me piace suonare ogni volta che posso e mi sento di imprimere le mie emozioni nella musica. Alla fine...> Inclina il capo verso la parte opposta, così da poterlo dondolare fluidamente. <E' l'arte che ci fa esprimere al meglio le nostre emozioni. E io sono pieeeeena...> Amplia le braccia per mimare qualcosa di grande. <D'emozioni. Si si si. Ihihihih.> Muove il capo velocemente in diversi cenni d'assenso, così da enfatizzare ogni parole da lei proposta. <Ovvio, anche io diventerò una Ninja e sarò la più coccolosa di tutti!> Come in passato, cerca di portare le mani ai fianchi per assumere una postura da super eroina. <No no no, tutte le domande insieme perché sono curioooosa. Su su su...> Lo sollecita in quel modo. <Daiiiiii!> Così infine ascolta tutte le risposte che l'altro le concede con estremo interesse, portando anche le mani sotto al mento per sporgersi in avanti. <Brutto il copricapo, uffiiiiiiii...> Gonfia le guancette scarne assumendo un'espressione imbronciata. <Non è per nulla carino. Io lo voglio rosaaaaa!> Chiaro che anche in quello esprime tutta la propria esuberanza e il proprio gusto estetico. <Uno Hyugaaaaa. Io sono un'Uchiha invece. Quindi sto cercando di studiare anche la mia arte oculare. So che è moooolto bella, anche gli occhi diventano carini. Si si si.> Muove il capo in diversi cenni d'assenso. <Anche io so fare alcune cose, le ho imparate ultimamente, ma la strada è lungaaaa. Ma sicuramente sarò brava a percorrerla. Si si si. D'altronde non mi fermo davanti a nulla. Sono una forza della natura. Yeaaaaaa!> Alza le braccia verso l'alto in segno di vittoria. <Cooooomunque...> Fa leggeri colpi di tosse come se volesse darsi un contegno, ma non sembra cambiare molto nel suo modo di fare. <Chi sarebbe questa tua Sensei?>

20:34 Norita:
 l'ascolta e non può fare a meno di ridere ci voleva proprio questo incontro senz'altro insolito, sente le prime parole della bambina e dice <assolutissimamente Vero, riuscire a Sorridere è una delle cose più importanti nella vita, se puoi uno incontra una come te, diventa impossibile non sorridere, sei praticamente un URAGANO di gioia e allegria, faresti sorridere anche la più depressa delle persone.> la guarda e ascolta parlare della musica e delle emozioni che loro imprimono nelle loro note, e sorride poi quando parla del coprifronte dice <non devi mica dirlo a me, tolto il fatto che la placchetta non si puà cambiare, ma la puoi mettere su qualsiasi tipo e colore di stoffa, inoltre dietro a questo coprifronte, non è solo una placchetta identificativa, no no, c'è dietro una poesia Bellissima la vuoi sentire ???>. la sente poi parlare del clan e dice <beh lo sharingan è un occhio molto potente, è un occhio molto noto nel mondo ninja esattamente come il mio, si dice che non bisogna mai affrontare uno Sharingan da soli, perchè i Genjutsu che può produrre sono tra i più potenti del mondo Ninja> dice guardandola <i tuoi occhi diventeranno ben più che charini Usagi-Chan> sorride guardandola e poi parla di quello che sa fare, <hei già iniziato l'accademia ottimo, e si hai una strada lunga davanti, e tutta una vita per percorrerla, qundi non cercare di avere fretta, se fai tutto con calma, arriverai al tuo obbiettivo, lentamente, ma avrai il tempo di goderti e assaporare per bene ogni singolo momento, per questo io sono Genin da 3 Anni, nonostante di solito, si diventa Chunin entro i 2 anni, c'è stato un periodo in cui non facevo altro che allenarmi, volevo essere più forte sempre più forte, senza pensare a quello che mi stavo perdendo nel frattempo, ed'è stata la mia migliore amica a mettermi di nuovo in sesto.> dice guardandola e quando lei chiede chi è la sua sensei lui risponde <la mia Sensei è Furaya Nara> inutile dire che si tratti del decimo Hokage, insomma lo sanno anche le rocce a momenti risponde guardandola

16:54 Usagi:
  [Sotto albero] Le dolci e morbide labbra sottili della piccola ragazzina sembrano ampliarsi con molto più vigore alle prime parole del ragazzo, costatazione che la riempie di una gioia immensa, dato che ha preso quella stessa massima come unica ragione di vita. <Ihihihih. Siiiiiiiii!!!!> Alza le braccia verso il cielo con un notorio segno di vittoria, lasciando mostrare le vene violacee dei polsi e delle braccia, minuti muscoli che lasciano solo intravedere una certa agilità della piccoletta. <Esattooo. Questo è sicuramente il mio modo di vedere la vita ed il mondo. La mia libido è proprio quella di portare la gioia e le cose carine nel mondo! Voglio creare una rivista per portare la cultura delle cose carine e coccolose nel mondo!> Sicuramente un'aspirazione ricca di conseguenze, contando che non è facile, ritiene comunque che sia possibile e sta perseguendo il suo sogno come mai prima di quel momento. <Poi voglio anche dare alcuni concerti, così posso essere sicura che la felicità possa espandersi in tutto il mondo. Si si si.> Muove freneticamente il capo in diversi segni di assenso più nuovi e ricchi di gioia, mentre i campanellini continuano la loro nenia nell'accompagnamento musicale delle proprie movenze [Drin - Drin]. <In effetti, però posso metterla sul braccio o al collo, potrebbe sembrare meno brutta. Uffi!!!> E gonfia nuovamente le guancette, imbronciandosi leggermente, per quanto riesce ad apparire più buffa che arrabbiata, non potrebbe essere presa sul serio per il suo carattere così burlesco. <Una poesia? Siiiii. Si si si...> Comincia a muoversi in cerchio, volteggiando su se stessa così da lasciare che il concetto di felicità venga espresso in modo più pressante. Infatti attenderebbe prima che l'altro termini quella normale spiegazione dell'arte oculare, fermando le membra per porre su di lui la propria totale attenzione in un noto interesse che la anima e la sostenta, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di questo argomento. <Non mi interessa la mutazione degli occhi, l'importante è che non rovinino il mio aspetto carino. No no no. Io seguo la filosofia del bello, sono un esteta fatta e finita, non potrei mai ammettere qualcosa di poco coccoloso sulla mia persona. No no no.> Scuote velocemente il capo a quelle parole, lasciando che l'altro possa capire cosa voglia intendere. <Però in effetti vorrei sfruttare lo Sharingan al massimo delle mie possibilità, d'altronde le illusioni possono essere carine e far vedere alle persone un modo da favola. I fiori che parlano e gli animali che si vogliono bene!> Ogni riferimento è puramente casuale, ma lascia capire, senza ombra di dubbio, il modo in cui userebbe il Genjutsu, forse per alcuni sarebbe una tortura peggiore della morte. Poi alle successive parole inclina il capo verso destra, sembrerebbe un po' dubbiosa. <Ma io non voglio diventare la più forte, non avrebbe senso...> Fa leggermente spallucce. <Hai tutta la forza del mondo e poi?> Dondola con il volto verso sinistra. <Cosa te ne fai? Io voglio cambiare il mondo e farlo più carino, un mondo dove tutti possono essere coccolosi e felici. Si si si. IHihihihihih.> Lo fissa intensamente con le proprie iridi luccicanti. <Infatti, essere il più forte non serve a nulla. L'autocompiacimento non è mai una cosa positiva, è solo egocentrismo e ambizione. Invece il desiderio condiviso si chiama: sogno. Il sogno muove le persone, il desiderio di appartenere ad una società in grado di cambiare davvero il mondo, cambiare la vita.> E gli sorride dolcemente. <L'Hokage?> Domanda accigliandosi. <Voglio conoooooooscerlaaaaaaa! Su su su, presentamela.> Lo sollecita saltellando a destra e sinistra con estrema enfasi.

17:51 Norita:
 sente la prima parte legata alla sua gioia e al fatto che sia un Uragano di energia gioia e Vitalità, e dice <un obbiettivo ambizioso, sai c'è un grande Ninja del Passato, il Sommo Jiraya che oltre alla sua carrira da Ninja era un affermato scrittore, sono sicuro che con la tua rivista vista l'energia che ci metti riuscirai sicuramente a raggiungere questo obbiettivo> sorride guardandola poi sente del coprifronte e dice <infatti come vedi la porto sul petto> poi si schiarisce la voce, <vedi Usagi-Chan quando un Ninja, raggiunge il Grado di Genin, significa che dimostrato di avere non solo la forza fisica, ma le giuste motivazioni per combattere> fa una breve pausa <e quando si riceve questo coprifronte, queste motivazioni sono quello che muoverà ogni tuo singolo allenamento, ogni tua missione e ogni singolo Jutsu che userai> dice guardandola negli occhi <questo coprifronte non è solo una placchetta identificativa di metallo, ma porta con se Onori e Tantissimi Oneri, è un legame, che ti lega al tuo Villaggio, ai suoi abitanti, e anche a tutti gli altri ninja, e se hai le giuste motivazioni, quegli oneri, che il coprifronte porta con se, saranno le tue motivazioni, e sarai in grado di crescere migliorare sempre di più, fino a poter difendere il Villaggio da ogni minaccia sia essa interna o esterna> dice guardandola negli occhi <e non è solo una storia poetica, ma quello che questa rappresenza> indica la placchetta. poi si passa a parlare del Doujutsu Uchiha, e dice <beh dovrebbe interessarti, in realtà è il tuo clan quindi, dovresti sapere cosa possono fare i tuoi occhi, comunque una cosa è Cerca, quando sarai Genin, sarai sicuramente la Kunoichi più Allegra e Simpatica del mondo ninja> dice guardnaola e sentendo la sua idea di Cosa significa essere forti e dice come cambiare il mondo dice <Hey ma sai che il tuo che un Credo Ninja Veramente Meraviglioso ???> chiede guardandola negli occhi <non mollare mai non tralasciarlo mai, e un giorno ti assicuro che diventerai la Kunoici che sarà in grado di cambiare il mondo secondo il tuo Credo ninja> è compiaciuto e al contempo soddisfatto, ora capisce cosa intendeva la sua sensei, quando gli disse "se tutti avessero le idee chiare come le hai tu, questo villaggio verrebbe protetto anche se non ci fossi io" lui rivede se stesso nella bambina, quanto meno nel credo ninja e nel voler cambiare il mondo. poi sente che dell'Hokage e dice <Certo sto niente a organizzare un incontro, anzi lei sarebbe più che felice di incontrare una bambina come te> sorride guardandola negli occhi <ma capirai che ci vuole tempo è l'Hokage e ha moltissimi impegni, sopratutto ora con la questione dei Bijuu, quindi è un pò complicato, ma ti prometti che te la faccio conoscere> allunga la mano destra tutta chiusa col mignolo esteso come a voler Siglare la promessa [Chakra OFF]

18:39 Usagi:
  [Sotto albero] Sembra proprio che l'interlocutore, quel ragazzo che l'avvicinata per il talento della piccola nell'arte della musica, stia apprezzando egregiamente anche la filosofia di vita, quei moniti così fanciulleschi, che la ragazzina dalla capigliatura argentata sta esponendo con grande enfasi e carica di una passione universale. Non può certamente mancare, tuttavia, di ascoltarlo con interesse, curiosa di capire i vari moniti che lui le sta elargendo con somma gentilezza, lei che lo ascolta vuole imparare quell'alfabeto che sia differente da quello proprio. Quindi chiaramente non manca di sorridergli e porgli, come dei pugnali affilati, i rubini dei bulbi oculari in quelli suoi, un connubio di sguardi che vuole esprimere tutta la passione che emerge dal proprio animo. <Non conosco molto bene la storia, tuttavia se questo Jiraya è stato uno scrittore di libri, anche io posso diventare una giornalista delle cose carine e pucciose. Si si si!> Con la boria che ha sempre dimostrato d'avere, con quel caratterino espansivo che non manca mai di mettere in mostra, i pugni verrebbero portati ai fianchi, così da farle assumere una perfetta posizione da superdonna accentuando il suo caratterino peperino. <Si si si. Sono sicura di riuscirci. Per il momento mi dedico ad aiutare mia madre al negozio. Sai la mamma è una fioraia e quindi le do una mano nelle consegne, anche perché io non ne capisco molto di fiori...> Caccia la lingua dalle labbra e cerca di darsi un piccolo pugno con la mano destra all'altezza della tempia, ovviamente un colpo privo di alcuna forza, solo per mostrarsi leggermente scema per quell'affermazione. <Ihihihih. La mia mammina è molto brava nelle composizioni, a me piace soltanto guardarle. Ci sono fiori spettacolari e dalla bellezza davvero sorprendente. Si si si, quindi mi piace darle una mano.> Dondola con il busto a destra e a manca facendo suonare quei campanellini che l'accompagnano ovunque vada, mentre il sorriso mostra la sua dentatura bianca e perfetta. <Ovviamente chi combatte DEVE...> Come se fosse un imperativo categorico. <Avere le proprie motivazioni, altrimenti rischia di frenare la propria mano nel momento del bisogno...> Scuote il capo. <Non è possibile continuare a lottare senza il cuore...> Ovviamente usa il principiale organo palpitante come una metafora dell'esistenza. <Non bisogna mai dimenticare il cuore. Ogni uomo o donna è mosso da motivazioni che li sospingono a proseguire, continuare a vivere e a lottare. Senza cuore non c'è lotta, non c'è volontà. Si si si.> Un mantra forse, ma sembra che quelle parole, dettate dall'animo, siano fortemente improvvisate in una poetica molto enfatica; discola nella sua essenza e trascendentale modo di essere al mondo. <Il coprifronte è solo un simbolo, non ha valore in sé. Il valore glielo attribuisce chi lo porta. Questo mi è anche molto chiaro, non preoccuparti...> Risponde egregiamente alle affermazioni dell'altro mostrandosi preparata e sicura di sé. Può anche avere un carattere così espansivo, ma chiaramente le motivazioni non le mancano, al contrario. <In verità è una poetica...> Gli sorride adesso benignamente. <Altrimenti è solo libido, desiderio di distruzione. Senza la volontà, il cuore e la bellezza non si può ottenere che il fallimento e la distruzione. Si si si.> Esprime, con semplici parole, un concetto davvero molto profondo, per quando difficile questo sia. <Ovvio che lo sarò! Io aspiro alla creazione e alla bellezza.> Assumendo, con boria, nuovamente quell'atteggiamento da superdonna, non riuscendo a fare a meno di enfatizzarlo al massimo delle proprie possibilità. Come in uno strano dualismo tra egocentrismo e modestia, forse solo per apparire più carina, quando l'altro le fa notare quanto sia meraviglioso quel credo ninja lei porta le mani alle guance comprendo un leggero rossore che si fa largo sul viso. <Ma cosa mi dici mai?> Ruota il busto in entrambe le direzioni, dondolando con dolcezza il morbido e minuto corpicino. <Ma è vero...> Scioglie le mani e distende nuovamente le braccia lungo i fianchi. <Si si si. Ho una bella aspirazione. Ihihihihih.> Nuovamente egocentrica, ma sicuramente non lo fa con cattiveria. <Mi farebbe certamente piacere conoscerla si si si. Posso regalarle un pupazzetto, così sarà contente e potrà farle compagnia. Si si si.> La sua mente torna sempre ai pupazzi e ai giochi infantili. <Non vado di fretta. No no no.> Alza il braccio destro e cerca di avvicinarsi per avvolgere il proprio mignolo con quello dell'altro per sancire quella promessa. <Giurin giurello.> E muove il braccio per sancire l'accordo.

19:32 Norita:
 <esatto era proprio quello che intendevo> dice riferito a Jiraya e cntinua <sai io mi ispiro molto a lui, e le sue frasi, le sue idee e le sue convinzioni mi sono entrate dentro e sono diventate parte del mio credo ninja, lui voleva portare la pace nel mondo, e io voglio aiutare chi ne ha bisogno ma non è in grado di farlo, ma in tutto il mondo> dice guardandola. poi sente della mamma he fa la fioria, <beh i fiori sono belli, c'è una Ragazza che conosco si chiama Tenshi che ha un fiore che è diventato il suo simbolo, la Ninfea, anche se le piacciono molto anche i fiori di Cilieggio e sarebbe ben felice di Conoscerti anche lei, sai il suo clan è lo stesso del Primo, del Secondo e del Quarto Hokage, non lo ammetterà mai ma già da Genin è fortissima, persino più di me, è la genin più potente di Konoha> dice guardandola ridacchiando brevemente sente poi i suoi discorso sul come e quando si deve combatere sulle motivazioni, e sul significato del Coprifronte, e ascolta attentamente tutto quanto viene detto in merito e commenta. poi si cambia e dopo la promessa che le farà incontrare l'Hokage dice <benissimo regalale pure un pupazzo, ne sarà concenta, non lo ammetterà mai, e magari non lo metterà nell'ufficio dell'hokage, ma ti assicuro che lo custodirà con molta cura>. poi norita per aggiunge dell'altro e dice <Mi piace come Ragioni, sei una bambina, di non più di 10 anni a occhio ma ragioni già come un Ninja Veterano, chi ti sente parlare potrebbe pensare che tu sia un Jonin, mentre invece devo ancora finire l'accademia, sai cosa ti dico direi che ti sei meritata un premio, perchè mi hai migliorato la giornata, mi hai messo allegria con la tua musica, e mi hai sorpreso, vieni con me ti offro dei Dango con tanto di glassa> sorride guardandola mentre si alza indicando una direzione e dice <dai vieni il chiosco è per di la>. porge la mano per incamminarsi con lei fino al chioschetto

20:00 Usagi:
  [Sotto albero] Un netto cenno di assenso con il capo viene indirizzato verso il ragazzo, mentre il riso, anche la cosa più bella del suo faccino ovale e perfetto, si dilata sempre presente sul giovanile volto di porcellana della piccola, facendo anche intendere lo stato sentimentale in cui versa in quel momento. <E' sempre una cosa positiva avere l'ispirazione...> Lo guarda attentamente. <L'ispirazione da agli uomini una carica in più, la giusta energia per mirare alla persona che si adora.> Fa una leggera pausa. <Quando ero piccola e mia madre doveva lavorare, mi sentivo molto sola in casa. Quindi cercavo di rallegrare le mie giornate con l'immaginazione e mi sono creata un mondo con i miei peluche. Una poesia mi ha aiutata nei momenti più solitari, sono solo parole, eppure mi ha dato l'energia adatto per superare le mie paure e la mia solitudine. Si si si.> Fa una leggera pausa. <Anche prendere d'esempio le grandi gesta può aiutare, il mito serve esattamente a questo. Si si si.> Spiega quel proprio punto di vista con grande parsimonia. Poi ascolta le sue parole finali. <Ihihihih. Ti ringrazio...> Avvampa per la timidezza a quei complimenti che le vengono rivolti. <Ihihihih.> Gongola di sé stessa, chiaramente appare felice per quelle parole. <Siiiiii. Si si si!> Felice alza le braccia, non vede l'ora di gustarsi quel Dango. <Andiamo su su su.> Saltellando come suo solito, anche perché non manca mai di proseguire la sua camminata scalciando i piedi passo dopo passo. <Dango, dango, dango...> Canticchia accompagnando quelle parole da una melodia spensierata. <La danza delle caramelle. Balliamola insieme.> Quindi, mentre cammina, cerca di portare le mani ai lati del capo, mimando delle lunghe orecchie da coniglietta e le piega a ritmo di musica.

20:26 Norita:
 l'ascolta e inizia a camminare con lei, seguendo quella bambina tanto esuperante dolce tenera simpatica e carina, ma che ragiona come avesse 20 anni di carriera Ninja alle Spalle, <beh ma mica è detto che una poesia solo perchè fatta di parole non possa aiutare, anche le parole anche scritte possono essere un Mezzo Potente, per trasmettere un idea, un messaggio, per trasmettere i sentimenti le parole, possono pure essere usati per i Jutsu, o per mille altre cose quindi le parole hanno un potere incalcolabile, quindi quella poesia che ti ha dato quella forza, è stata molto importante, e quindi da questo puoi capire l'enorme forza che possono avere le parole> poi ascolta la parte dei Dango e ride di gusto, guidando la bambina al chiochetto mentre la vede fare la danza delle caramelle, e arrivati al chiosco afferrebbe se lei lo lascia fare la bambina per i fianchi e la fa sedere sullo sgabello <Buona sera> dice al locandiere <due porzioni di dango una con glassa l'altra senza> il locandiere annuisce al ragazzo "Buonasera certamente ragazzo arrivano subito" dice guardandoli per poi andare a preparare

20:39 Usagi:
  [Sotto albero] Prosegue quei saltelli, quei passi che cercano di farla stare al fianco del ragazzo, per quanto siano troppo veloci e spesso deve rallentare. Non è un problema per lei, dato che si sta divertendo ed è l'unica cosa che conta, il resto è noia. <Ovviamente!!!!> Afferma sentendo le parole da lui pronunciate. <Sono pienamente d'accordo, anche perché, per quanto il manganello possa sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere, perché sono il mezzo per raggiungere il significato e alla dichiarazione della verità. Quindi sono armi insostituibili, non esisterebbe l'essere umano senza il linguaggio. No no no.> Scuote velocemente il capo, facendo anche muovere i grandi campanellini sul proprio codino che suonano melodiosamente [Drin - Drin]. Intanto raggiungono senza indugio il chioschetto. <Evvivaaaaa.> Alza le braccia in segno di vittoria quando il ragazzo compie quell'ordinazione. <Pancia mia fatti capanna!> Per quanto sia uno stuzzicadenti, magrolina e dalla minuta costituzione, chiaramente ama i dolci comunque, ma si vede che possiede un metabolismo molto veloce e non ingrassa mai. <IHihih.> In ogni caso attenderebbe che il dango sia pronto prima di cominciare a mangiare e passare la serata con il ragazzo continuando le loro chiacchiere [Exit].

21:04 Norita:
 i due arrivano quindi al chosco arrivati i due continuerebbero la loro conversazione all'insegna dei Dango appena fatti <non esiste arma o Jutsu in grado di annullare le parole quelle rimangono sempre l'arma più potente, che possa esistere al mondo> dice guardando la bambina mentre anche lui inizia a mangiare e contina però a vedere le scette divertenti della bambina, le loro conversazioni continuano, fino a quando teminati i Dango Norita accompagnerà di nuovo la bambina in albergo. [Chakra OFF][END]

Norita e Usagi si incontrano al parco, il tutto inizia da un intreccio musicale tra loro, lei suonava uno shimasen, e Norita si è accodato intrecciando le note della propria Ocarina, successivamente è avvenuto il loro incontro, iniziando a parlare del più e del meno, finendo il tutto con la degustazione di dango