Coltiva la tua forza ~ Entrata Senjuu

Quest

Giocata di Clan

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Una leggera coltre di nebbia copre con il suo austero manto il parco dell'isola Chumoku. Niente di cui preoccuparsi, quantomeno è ancor possibile vedere a qualche metro da sé e non inciampare in qualche radice o cespuglio del parco. La ragazza potrà incamminarsi, dirigersi nel punto d'incontro dove un uomo definitosi M. l'ha mandata a chiamare. Le ha chiesto di vedersi in uno degli alberi più folti e grandi del Parco, quello centrale che possiede delle fronde lunghe e basse al pari d'un salice piangente. Niente fiori, per il momento, non è assolutamente periodo per questi ultimi. Il parco stesso si snoda s'una serie di sentieri composti da del pietrisco, nel bel mezzo di piccole o grandi aiuole, d'alberi alti o bassi o ancora piccoli cespugli. Il cielo è scuro, quasi come se la pioggia dovesse giungere di lì a poco, ma da un estremo sbuca qualche raggio di sole che adorna la zona circostante di tanto in tanto. Una figura ammantata di mistero, però, si stanzia nei pressi proprio dell'albero citato, ma la ragazza dovrà avvicinarsi ancora per poterla scorgere come si deve. [ Ambient ]

12:27 Suisen:
 E’ una bellissima giornata! Demoni a parte che minacciano tutte le terre ninja… ma è una bellissima giornata. C’è della nebbia lì, poi altra nebbia… ed ecco dell’altra nebbia dall’altra parte, si, proprio una bella giornata. A Suisen non dispiace la nebbia o qualsiasi altro tempo atmosferico, è contenta e felice di ogni avvenimento che i Kami mandano su questa terra, in completo stile pacifico e placido. Gli eventi naturali sono ben accetti al contrario delle intromissioni dell’uomo che non sono per niente divine o quasi. Come non è dettato dai Kami l’incontro che sta per avvenire proprio in questo bellissimo parco, dove un fantomatico e misterioso signor M. sta aspettando la piccola Senjuu dopo che l’ha mandata a chiamare. Solitamente viene detto di non dare retta agli sconosciuti, di non accettare caramelle e così via, ma lei non teme nulla guidata solo dalla curiosità e da una cieca e tranquilla fiducia che niente e nessuno potrà farle del male fino a quando pregherà i Kami. Si avvolge nel suo piccolo kimono rosa e lilla, entrambi colori pastello e molto delicati, sul quale sono disegnati dei fiori, e si sistema le maniche larghe in modo che non le siano di impiccio. I sandali calpestano il terreno facendo attenzione alle radici e al pietrisco, già le è capitato di cadere, meglio evitare di farlo una seconda volta. <Oooh! Guarda che bell’albero!> sgrana gli occhioni viola nell’osservare quello che sembra un semplice albero ma che per qualche piccolo particolare ha attirato la sua attenzione mentre passeggia fino al punto di incontro. Alcune ciocche nere dei suoi capelli sono raccolte in due treccine laterali che poi vengono chiuse a cerchio con degli elastici, mentre il resto della chioma è sciolta lungo la schiena. Tra la nebbia e qualche distrazione, Suisen riesce a scorgere prima di tutto l’albero più folto e grande del parco, un salice, e solo dopo riesce a vedere una figura ammantata. <Speriamo non sia uno spacciatore.> si, sono chiaramente i primi pensieri che verrebbero in una situazione simile! Si avvicina ordunque alla figura misteriosa con un placido e bel sorriso e gli occhi gentili così da poterla scorgere meglio e ovviamente le sfugge un saluto. <Buongiorno. Un’ottima giornata, non trova?> unisce le mani al grembo permettendosi una posizione composta e cerca di osservare meglio la figura ammantata.

I veri spacciatori sono di Kusa(?), ma non siamo qui a farne un dramma quando questa storia neppur parla di loro. Torniamo, invece, ad una figura maschile alta e slanciata, sul metro e ottanta, con lunghi capelli neri e lisci che gli arrivano sin quasi ai glutei. Il portamento è austero, gli occhi scuri e i lineamenti un po' paciocchi son differenti da quelli di colui al quale vuole assomigliare. Il coprifronte portato con sincera reverenza sul capo, tenendo lontani i lunghi ciuffi dal volto, è splendente pur non riflettendo in toto la poca luce solare presente questa mattina. Il kimono è d'un misto di vari marroncini: ocra per l'haori che porta, in giallo, anche il simbolo del clan Senjuu sul pettorale sinistro e sulla schiena. La casacca del kimono è d'un marroncino poco più scuro che diventa color terra man mano che scende dabbasso, anch'esso adornato d'intarsi dorati e ghirigori senz'alcun disegno particolare. Schiude le labbra, con le braccia ancor conserte ed infilate ognuna nell'opposta manica del kimono, per poter rivolgersi alla giovane ragazzina. < Specialmente se c'è la nebbia. > Le risponde con tono pacifico, basso e neutro. Compie un passo ed è or totalmente visibile alla fanciulla che, in caso, potrà riconoscerlo come.. < Merumaru Senjuu, attuale Capo Clan del famoso primissimo Clan Ninja, fondato dal Primo Hokage in persona. > Al quale - è palese - cerca d'assomigliare. < Puoi dirmi il tuo nome, se ti va. > Il sorrisetto sghembo gli s'allarga sul visetto tondo. < E.. > Alza un dito. < ..puoi rispondere anche ad un'altra domanda, in caso. Hai idea del motivo per il quale sei qui? > Tranquillo all'apparenza, il papà che tutti vorrebbero. [ Ambient ]

12:55 Suisen:
 Suisen riesce a vedere meglio quella figura del mistero ora, e nota che è alto, molto alto! Rispetto a lei almeno, le pare un gigante. I capelli lunghi e neri, lisci, quel portamento austero e regale, in un primo momento le sembra di trovarsi di fronte al grande Hashirama, l’impressione è quella, che i Kami abbiano deciso di farle un regalo? <Oh!> infatti si ricopre di stupore la sua voce e il viso, una reverenziale emozione che però viene smorzata quasi subito quando nota quelle minuscole differenze che fanno di quell’uomo solo uno che vuole assomigliare al grande Primo Hokage. Non mostra la sua delusione sul volto però, non starebbe bene, e continua a sorridere anche se ridimensiona di molto quell’aria emozionata, non di tanto però, dopo tutto si trova comunque davanti a una persona che conosce bene, ovvero il capoclan dei Senjuu! Dici poco. <Non solo la nebbia, ogni tempo atmosferico è bellissimo a modo suo, ha qualcosa di unico e speciale!> che portamento, che regale kimono che indossa l’uomo! E quel tono pacifico e basso? E’ davvero apprezzabile per la giovane genin. Ovviamente alla presentazione che lui porta, Suisen risponde con un profondo inchino, vergognandosi di non averlo fatto prima. <E’ un piacere parlare con lei di persona! Io mi chiamo Suisen Senjuu.> decisamente un nome molto meno importante di quello del capoclan, ritornata eretta continua a guardare l’uomo con il sorriso. Si, è decisamente il papà che tutti vorrebbero, soprattutto che potrebbe desiderare la piccola Suisen ma stendiamo un velo su questa questione ora. <Sono rimasta estasiata dalla somiglianza che ha con il Primo Hokage, sa?> non è esattamente la risposta che ci si aspetterebbe ma lei è una parla e non si fa problemi a farlo. <Ma non saprei dirle il motivo per il quale mi trovo qui, ma penso sia qualcosa legato al clan, giusto?> ci sono così tante cose che riguardano il clan che non ha il coraggio di avanzare nessuna di quelle ipotesi. Allenamento, innata, famiglia, ma se invece lui volesse solo conoscere un membro del suo clan? Meglio stare bassi e vedere quel che dice lui.

Il capo dell'uomo vien abbassato e rialzato, annuendo alle parole della ragazza che vedono qualsiasi tempo atmosferico come bello e caratteristico. < Beh, senza dubbio. > Non può esimersi dall'esser d'accordo. < Preferirei un po' di visuale in più, ma devo dire che non è affatto un male. > Riferendosi evidentemente proprio alla nebbia che li circonda in questo preciso istante. < Piacere mio, Suisen. > Un altro incoraggiante sorriso vien fattosi mostrare senza titubanza alcuna. Egli arrischia un passo, pur non osando in maniera eccessiva. Un lieve colorito rossastro si fa spazio sulle gote del Capo Clan, battendo un paio di volte le palpebre con evidente sorpresa che non si premura di nascondere. < Dici sul serio? > Porta entrambe le mani ad altezza delle guance, pressandole verso il centro e schiudendo ancor le labbra. < Non sai quanto mi hai appena fatto contento! Hyahahahah! > Esulta. Sì. Lui che ha sempre voluto assomigliare ad Hashirama Senjuu, ha appena raggiunto l'obbiettivo della sua vita terrena. Insomma, è un uomo particolare, ma senza dubbio anche molto potente per ricoprire il ruolo che ha in questo momento. < Ascolta.. > Si schiarisce la voce, tossendo, così da tornare a ricoprire i panni d'un maturo Capo Clan e non quelli di un fanboy del Primo Hokage. < ..sai bene della tua appartenenza al Clan Senjuu, ma arriva un momento in cui tutti quanti dobbiamo provare ad attivare la nostra innata; ciò che ci differenzia da tutti gli altri Clan. > Sentenzia, or serio e per niente sorridente. Si parla d'argomenti di vitale importanza per un clannato, pertanto non può far a meno di assumere un atteggiamento consono al contesto, pur tenendo ancor le braccia conserte. < Se te la senti, credo sia arrivato proprio il momento di scoprirlo. Se hai domande, ora è il momento giusto per porle e metterò una pezza laddove hai lacune. Inoltre, se non hai ancora attivato il Chakra e hai, appunto, intenzione di far questo grande passo, ti conviene anche far questo. > Non vuole metterle timore, però è un passaggio solenne che tocca ad ogni Senjuu od altri clan che siano. A lei la mossa! [ Ambient ]

13:31 Suisen:
 Si guarda intorno ed effettivamente non sarebbe male poter godere di una visuale migliore del parco o di qualsiasi altro ambiente, ma il sorriso non fa che rimanere sul viso della giovane. <Ha ragione, ma ogni cosa che viene dettata dai Kami è ben accetta!> persino uno tsunami per lei sarebbe ben accetto dopo tutto non sarebbe altro che la manifestazione del potere divino, chi è lei per andare contro a tale scelta? Ma tornando a loro, Suisen si sente davvero incoraggiata dal sorriso dell’uomo e non di meno si sente a suo agio, decisamente meglio del padre che si ritrova a casa. Mantiene la sua compostezza e le mani in grembo così come il capoclan mantiene le braccia incrociate, sembra quasi uno scenario poetico! Se non fosse che tutto viene rovinato, per così dire, dalla reazione dell’uomo al complimento della piccola, che con gran stupore lo osserva mentre si spreme le guance ed esulta come il migliore fan esistente sulla terra del Primo Hokage. Strappa una risata alla bambina che si sente ancora di più a suo agio. <Lieta di averla fatta felice! Ma si, direi che gli assomiglia molto.> se non fosse per qualche piccolo particolare, ma dettagli, non vuole rovinare quella gioia trovata. E questa volta è il turno di Suisen di essere baciata dalla gioia quando l’uomo ammette che è arrivato il momento di provare ad attivare l’innata del clan. Gli occhioni viola della bambina si riempiono di emozione e felicità e il sorriso si marca ancora di più sul viso. Nessuno può impedirle di essere felice, nemmeno la solennità del momento! <Oh, si, me la sento! Si… ecco, un attimo solo!> esclama emozionata, ed ora è arrivato il momento di concentrarsi. Le mani verrebbero congiunte a formare il sigillo della capra proprio all’altezza del plesso solare dove stanzia lo sterno, e chiuderebbe gli occhi per concentrarsi meglio. Chiamerebbe a rapporto le due energie dentro di lei e partirebbe da quella psichica innanzitutto, quella più spirituale che raccoglierebbe in lei pensieri e preghiere, lo status mentale di Suisen: essa prenderebbe la forma di una sfera blu deformata, si tratterebbe infatti di un globo d’acqua che si soffermerebbe all’altezza della sua fronte nutrendosi della sua energia spirituale. Chiamerebbe poi l’energia fisica, quella che stanzia all’altezza del ventre, e quella prenderebbe la forma di una ninfea bianca piccola, debole e fragile a vederla. Si nutrirebbe dell’energia fisica del corpo, della sua forza tangibile, che ci sia o meno, e li rimarrebbe per qualche attimo. Ora che le due energie sarebbero definite, Suisen le farebbe ruotare e muovere verso il plesso solare e in quel punto il globo d’acqua e la ninfea si incontrerebbero. Le due energie, deboli da sole, una volta unite andrebbero a completarsi: la ninfea a contatto col globo d’acqua inizierebbe a sembrare molto più forte, grande e vigorosa, ormai unite in un unico complesso e una sola energia. Quell’unione simboleggerebbe il chakra e da quel complesso di ninfea ed acqua andrebbe a scaturire un’esplosione gentile di energia che correrebbe come tanti fiumi a dissetare e rinvigorire l’intero corpo della genin. [tentativo impasto chakra][se chakra: 40/40]

La ragazza attiva il Chakra nella maniera più corretta possibile, cosicché l'energia nuova appena creata possa fare il suo corso e riempirle ogni singolo anfratto del proprio essere. Il Capo Clan, al momento, evita di contorcersi per la gioia del momento dovuta all'assomigliare ad Hashirama Senjuu in persona. Anzi, fattosi ben più serio, la segue man mano ed attende che la ragazza possa attivare il Chakra. E' naturale che sia un procedimento più lento trattandosi di un Genin appena uscito d'Accademia. < Bene. > Sentenzia l'uomo, il quale districa or le mani dal loro precedente intreccio, mostrandole fuori dal tessuto del kimono. < Per attivare la nostra innata che, come saprai, manipola la natura intorno a noi ma principalmente il legno.. > Indicando il salice che hanno di fianco, sotto al quale s'è volutamente fermato. < ..devi comporre il sigillo del serpente. > Glielo forma con le proprie mani, cosicché - pur dovendolo sapere a seguito delle lezioni in Accademia - non faccia errori di sorta nell'attivazione, che potrebbero esser perlopiù blandi. < Devi sentire dentro di te sia il flusso dei fiumi, dell'acqua che sgorga e sia la natura, la terra, l'erba, tutto ciò che la compone. Devi unire questi due flussi, queste due fantastiche sensazioni in una sola che, qualora sia stata fatta correttamente, nascerà sotto nuovo nome: il Mokuton. > Inspira profondamente, riaprendo gli occhi finora tenuti chiusi per aver maggior concentrazione e connessione con la natura che li circonda. < Al tuo attuale livello, quasi sicuramente non potrai creare dal nulla la vegetazione, però puoi manipolarla. Quindi, ora ti chiedo di richiamarla e, subito dopo, d'infondere questa tua particolare capacità in un fiore, in un arbusto o infondendo il Mokuton nel terreno. > A lei attuare il tutto se ne sarà capace. Ci proverà? [ Ambient - Il Mokuton no Ichi consuma 1 a turno e s'attiva il 2/4 di turno ]

14:55 Suisen:
 L’energia che scorre in lei la fa sempre sentire come rinata, si sente come un fiore appassito e in fin di vita che finalmente può immergere i suoi piedi nell’acqua più pura e riprendersi con un sospiro. Suisen riapre gli occhi e con un dolce sorriso osserva il capoclan alla fine di quel lento processo che ha portato alla formazione del chakra nel suo corpo. <Fatto!> esclama a mezza voce emozionata come non mai, col cuore che batte veloce nel petto e prende delle grandi boccate d’aria. L’uomo inizia a spiegare e scioglie le braccia incrociate per formare il sigillo del serpente che a quanto pare è ciò che serve per attivare l’innata o più correttamente per unire nel suo corpo l’energia dell’acqua e della terra e dare vita così al Mokuton. <Wow… sembra così intenso.> è estasiata dalla spiegazione e dalla concentrazione che vede su quel volto pacato del capoclan, uno stato che vuole assolutamente prendere ad esempio. <Manipolare la natura…> sembra un grave insulto agli occhi dei Kami! Ma se proprio loro hanno donato un simile potere al suo clan, allora non ci dovrebbe essere nulla di male. <Anche il legno lavorato? Per esempio una porta di legno o uno steccato, una sedia? Si può manipolare un mazzo di fiori tenuto in mano anche se sono stati recisi dal terreno?> si sta lasciando un po’ troppo andare e cerca di riprendere subito la corretta via. <Oh, si, scusi! Provo… provo subito.> si deve concentrare al massimo, molto più di quando richiama il chakra! Sarà difficile e faticoso ma ce la metterà tutta. Inspira ed espira, formerebbe il sigillo del serpente con le mani al plesso solare e poi chiuderebbe gli occhi. Cercherebbe di mantenere una respirazione profonda e regolare così da ampliare il suo stato di concentrazione. Si tufferebbe allora all’interno del suo corpo alla ricerca di quelle due precise energie, la forza dell’acqua, del mare, dei fiumi, quella forza che da’ la vita alla natura e a ogni essere vivente. L’acqua che scorre, placida o impetuosa, quell’acqua capace di frantumare nel tempo la pietra. Quell’acqua che scorre, esattamente come dovrebbe scorrere il chakra all’interno di Suisen. Le sembrerebbe di vederla l’acqua scorrere dentro di lei, le sembrerebbe anche di sentirla e cercherebbe di entrare in comunione con essa, se la farebbe scivolare addosso e si insinuerebbe in ogni più piccolo anfratto di sé. Più in profondità, attraverso quegli anfratti, scoverebbe una forza più profonda e stabile, si tratterebbe della terra, così solida e forte, in profondità proprio per sostenere tutto quanto. Una forza che non credeva di avere, un’energia che sarebbe molto nascosta in lei ma che verrebbe stimolata da quell’acqua che scorre. La terra e la natura, tutto ciò che verrebbe creato da questa unione… la terra bagnata dall’acqua infonderebbe vita ovunque, e così quei due flussi verrebbero uniti: acqua e terra, due magnifiche sensazioni che la farebbero sentire in comunione con la Natura stessa, le sembrerebbe persino di sentirne l’odore. Dalla terra resa fertile dall’acqua nascerebbe una nuova vita, tanti piccoli germogli che si espanderebbero per tutto il suo corpo e che andrebbero a simboleggiare l’unione di quelle due energie: il Mokuton. Se ci fosse riuscita avvertirebbe quella nuova forza e aprirebbe gli occhi, pronta per provare a manipolare la Natura come le è stato chiesto. Senza dire una parola e con espressione molto concentrata e provata, andrebbe ad abbassarsi e toccherebbe con la mano destra un fiorellino sul terreno, che appena tenta di fare capolino nell’erba. Al contatto cercherebbe di infondere l’energia appena creata nel fiore, la farebbe scorrere e la concentrerebbe nella mano, affinchè essa possa cercare di trovare una via di sfogo attraverso i punti di fuga lì presenti. Con questa energia se riuscisse a trasmetterla al fiore, cercherebbe di manipolarlo e provocargli una piccola crescita in modo da cercare di farlo emergere tra l’erba. [tentativo attivazione Mokuton no Ichi – 1 chakra a turno – 2/4 turno][Se chakra: 39/40]

Suisen attiva correttamente, a seguito dell'attivazione stessa del Chakra, anche il Mokuton no Ichi. Richiamato come si deve, tenta di incanalare questo nuovo Chakra lungo un fiore che sboccia dal terreno sul quale ambedue poggiano i piedi. Il piccolo fiore, da quel che potrà constatare la giovane non ancor del tutto esperta, è che s'alza di qualche centimetro appena, facendo fatica anche nell'incalanar il Chakra in esso. E' giustamente ancor alle prime armi e necessiterà di un allenamento intensivo prima di poterla padroneggiare come si deve. Ma è un percorso normale che tutti hanno seguito nel corso del tempo. Eppure gli occhi del Capo Clan han cambiato espressione, facendosi più dolci e dai tratti ammorbiditi, piegando le labbra all'insù in un sorrisetto convincente e genuino. < Osserva. Sullo stelo, sta sbocciando un piccolo bocciolo che diventerà una foglia, se continui a coltivarlo. > Si china a sua volta, piegando le ginocchia e spingendo l'haori di lato cosicché non sia d'alcun intralcio. < Qualsiasi cosa sia legno può venire manipolato, ma al momento io mi atterrei a sfruttare la tua innata sulla natura viva. Quindi, di un albero, di un prato, di un fiore come questo. > La mano risale sin alla sua guancia, carezzandone la pelle nivea qualora la ragazzina non si ritragga. < Sei una nuova radice che è destinata a divenire un albero forte, radioso e bello. Coltiva questo tuo potere, vieni da me o da altri tuoi compagni per allenarlo. Rendilo rigoglioso. > Piega il capo di lato con un sorriso ben più amplio, rielevandosi e unendo le braccia nel loro precedente intreccio. < Sei libera d'andare se non hai domande, fogliolina. > Sancendo, così, la fine del loro incontro. [ END - Se non ci sono altre domande! ]

Ingresso per Suisen nel clan Senjuu.
Necessita solo dell'ultima giocata per l'affinità al 100%!

NO EXP, ma brava comunque <3