La Tigre e Il Dragone 2 - Il Dragone Oscuro

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20:56 Kouki:
  [Strada] Nebbia. Un’incertezza che affascina. Un conforto al solitario, riempie l’abisso vuoto e freddo intorno all’uomo solo. Un velo di seta bianca che cala e avvolge ogni forma umana ed animale, ogni oggetto tra le sue braccia scompare, come tutto quanto del resto. La nebbia risalta la figura bianca e spettrale della Yakushi, ne accompagna il cammino nel bel mezzo del Gran Mercato di Chumoku, rende i suoi contorni fugaci e indistinti, eppure ha indosso colori che si possono notare: l’ebano dei capelli e del kimono, il rosso sangue e l’oro del tessuto, l’ambra che riempie i suoi occhi da predatrice. Questo velo di umidità e condensa vuol nascondere persino gli stessi pensieri e le stesse emozioni dei viaggiatori e residenti, ne occulta le reali intenzioni, ne falsa il profilo. Quanti pensieri si liberano pesanti nella mente del Serpente Grigio, irrequieta come non lo era da tanto tempo, intenta a ricercare la causa che risiede alla base di tale umore. Osservatela. Le palpebre truccate di viola leggero, esso dona una forma femminile e magnetica a quegli occhi dorati, come l’ambra più preziosa e antica. Il pallore del volto la rende più somigliante a uno spirito errante che ad una persona viva e vegeta, un candore bianco latte che sembra rendere quella pelle così tanto sottile e delicata che sembra quasi di vederne le vene al di sotto. I neri capelli donano un netto e delizioso contrasto con quella pelle, filamenti d’onice che vengono raccolti in un alto chignon tramite un fermaglio floreale formato da rose rosse e nere, mentre altre ciocche ricadono intorno al viso posandosi in avanti sulle spalle, incorniciando, insieme alla frangia, quel viso fanciullesco e perfetto. Labbra pallide che sono piegate in un’espressione neutrale, priva di emozione alcuna per il momento, serietà che viene espressa anche dallo sguardo, vigile e attento ad ogni cosa che la circonda. La sua figura piccola ed esile, anche se divenuta slanciata e con le giuste forme al posto giusto, è avvolta in un kimono dal tessuto nero, sul quale sono intrecciate trame che vanno a creare finiture dorate. Disegni floreali del color dell’oro e del sangue sono ricamati al di sopra, niente di eccessivo e pacchiano, qualcosa di semplice ed elegante invece. Le maniche sono lunghe, larghe e morbide, in vita l’abito è chiuso e stretto da un’alta fascia anch’essa dorata, sulla quale vi è cucina la placca in metallo del coprifronte di Kusa. Sulla schiena, in mezzo alle scapole, v’è cucito il simbolo del suo clan Yakushi, bene in vista che sfoggia con orgoglio. Il collo esile e pallido è lasciato scoperto, lì sono incise parti delle sue cicatrici che costellano l’intero suo corpo, ogni centimetro di pelle, senza lasciare scampo alcuno se non al viso, intonso. Sul collo in particolare, grazie ai capelli raccolti, è visibile la scritta incisa col ferro e col fuoco sulla sua nuca che recita: E-001. Un marchio, come un animale. Un oggetto. Tutte quelle cicatrici che abbracciano il suo collo, vanno oltre e al di sotto dei vestiti, lungo il torso, le braccia, i polsi, ma sono visibili solamente sulle gambe, poiché lasciate nude, e sul collo per il medesimo motivo. Sono orribili a vedersi eppure non sembrano intaccare la bellezza e l’eleganza che la giovane Yakushi è riuscita a fare sue. A concludere il vestiario, comunque, vi sono i sandali ninja, neri, il porta oggetti legato in vita dietro la schiena e il portai kunai e shuriken allacciato alla coscia destra, sopra ad un piccolo bendaggio atto a non irritarle la pelle. Il passo lento e tranquillo, accompagna i suoi delicati ed eleganti movimenti, così silenziosi da non svegliare nemmeno i defunti. Ha una meta? Non proprio. Lo sguardo si alterna tra una bancarella e l’altra senza trovare nessun articolo che attiri la sua ricercata attenzione. Dischiude le labbra ed espira lentamente un soffio di vita paragonabile a un sibilo leggero, alito di noia e desolazione. [Chakra: On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai con veleno tossico C sulle lame – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 4 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici curativi e 5 tonici curativi speciali – 5 tonici recupero chakra e 5 tonici recupero chakra speciale – 6 veleni composto speciale – 6 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale – un sigillo potenziante Ninjutsu speciale]

21:26 Norita:
 La Tigre di Konoha lo si vede, qualora si sia abbastanza vicini da Filtrare la nebbia con lo sguardo, vagare in mezzo alle bancarelle del Gran Mercato intento a scrutare la mercanzia e ovviamente deve concentrarsi molto per filtrare la nebbia, sta cercando qualcosa di preciso ??? non si sa, fatto sta che poco dopo non avendolo ancora fatto si ferma e decide di attivare il Chakra, comporrebbe il sigillo della Capra chiuderebbe gli occhi e si concentrerebbe sull'energia che muove le proprie azioni, e i propri passi, e a un certo punto nel pieno della sua concentrazione ecco che apparirebbe un puntino luminoso, che diventa sempre più grande emettendo sempre più luce, questa luce viene dal più profondo della sua psiche legato a un pensiero Fisso, Costante, e Potente, e lo illumina completamente di una luce bianca limpida che dona serenità e pace, questa è la sua energia Psichica e Mentale, che da quella luce immensa si racchiuderebbe Vorticando e ruotando in una sfera, perfetta, compatta, e rotante, ma che emette luce sufficiente a illuminare ogni cosa. dall'altro lato però dall'angolo più remoto della sua anima ecco che si farebbe largo qualcos'altro, una forza pulsante e ardente, questa parte risiede nel cuore, e norita riesce a vedere queste Fiamme, che arderebbero con forza e furia incontrollata, un Fuoco incontenibile, che brucia dentro, che Vorrebbe espandersi persino oltre i limiti fisici, una Fiamma Antica e Primordiale, e porta conse Sentomenti Forti, Furore, Ardore, Ira, Passione, Coraggio, Amore, questa rappresenta la sua Energia Fisica ed'è quello che lo spinge a vivere ogni singolo giorno, e dopo poco, anche questa energia vorticando viene racchiusa in una Sfera, ma questa volta è fatta di Fiamme concentrate compatte, ma molto più ardenti di qualsiasi cosa possa esistere. infine nella mente dello Hyuga apparirebbe un immagine, un braccialetto, fatto da un nastrino rosso che circonda il proprio polso sinistro con 3 giri prima di legarsi, quel braccialetto, appare e sembra voglia attrarre a se le due sfere prima create, le attira e loro dapprima si deformerebbro per poi muoversi, e man mano che si avvicinandosi al braccialetto, riducendo anche la distanza tra loro, e una volta raggiunto il braccialetto, si scontrerebbero e lentamente inizierebbero a Confluire una nell'altra iniziando a Fondersi, e una volta terminata la Fusione, le due energie saranno diventate una Sola Sfera circodata dal braccialetto rosso, un bagliore blu elettrico intenso si disperde da essa, che adesso inizia a vorticare, lasciando che la propria energia si dirami per tutto il corpo dello Hyuga, e solo ora Norita Riapre gli occhi. se qualcuno riuscisse a vederlo noterebbe per prima cosa il suo abbigliamento decisamente particolare, Chi lo guarda può notare un abbigliamento molto peculiare Partendo dai piedi troviamo Stivaletti neri, dei pantaloni neri stretti ma comodi, una giacca di Kimono molto particolareggiata e dettagliata anch'essa nera con una obi in vita con motivi geometrici legata col nodo posto sul fianco sinistro, messa a tracolla vi è una fascia nera, che porta con se la placchetta metallica con inciso il simbolo di Konoha, posto in corrispondenza della spalla sinistra rivolto in basso verso destra, i capelli lunghissimi sono invece legati in tre punti, raccogliendoli in maniera più ordinata e quasi spartana, sul polso sinistro infine spicca un braccialetto ricavato da un nastrino per capelli di Raso Rosso, il quale compie 3 giri prima di legarsi, lui da quando la Piccola Chiha glie lo ha legato al polso non lo ha Mai tolto nemmeno quando ha affrontato la sua sensei in allenamento. e fatto questo continua a camminare tra le bancarelle ed'è talmente concentrato sulla merce che non si accorge di una figura, che pallida si mimetizza nella nebbia, andando a sbatterci contro spalla contro spalla, e venendo di conseguenza sbalzato all'indietro ma in maniera lieve viene riportato alla realtà e si accorge di quanto accaduto e parte subito voltandosi verso la persona in questione <Oh Mi Scusi non l'avevo...> si ferma qualche secondo guardare quel viso che riconosce è Kouki, un sorriso lieve gli si allarga in viso, <Vista> termina la frase dopo una lunga pausa, <Buonasera Kouki> la memoria di Norita non sbaglia un colpo, ha riconosciuto al volo la Ragazza, poi ha un Flash un immagine mentale di lui che le Fascia le mani con delle fasciature di fortuna ricavate dalla sua tuta da allenamento estiva, e a questo punto andrebbe a guardare le mani della ragazza <Allora Come Stai???> chiede Curioso verso la Ragazza <Vedo che le mani sono ormai Guarite, Ne sono Contento> sorride in maniera ampia e sincera mentre la guarda attendendo risposta. con se non ha il solito equipaggiamento ma ciò che ha è più che sufficiente nella giacca del kimono a far compagnia a una statuetta a forma di tigre riggente in posizione d'agguato, con incisa sulla base la scritta "Norita Hyuga La Tigre di Konoha" un dopo della piccola Rin Senjuu, e alla sua ormai onnipresente Ocarina, vi sono cinque Fuuda con Tronchetto per Sostituzione ogni uno di questi però ha con se quattro Carte Bomba disposte sui quattro punti cardinali le cui proprietà esplosive sono già state attivate tramite l'immissione di Chakra. [Tentativo di Impasto del Chakra][Chakra 35/35][Equip: 5xFuuda con Tronchetto per Sostituzione ogni uno di questi però ha con se quattro Carte Bomba disposte sui quattro punti cardinali le cui proprietà esplosive sono già state attivate tramite l'immissione di Chakra][Abbigliamento: https://i.imgur.com/2xJuuo5.png]

21:51 Kouki:
  [Strada] E’ da molto tempo ormai che si trova sull’isola e inizia a sentirsi fuori posto, è una sensazione che si insinua sottopelle e che riporta troppo spesso la sua mente a Kusa e al clan. No, non è nostalgia, non prova nessun tipo di attaccamento a quel villaggio, ma sente che non dovrebbe essere qui. Le sembra di lasciare indietro qualcosa di importante, e quel qualcosa è il clan, la sua posizione, quel non sapere cosa sta accadendo e non essere aggiornata su eventuali avvenimenti. Non le piace la capoclan, nonostante sia anche Kage di Oto, nulla le vieta di ritenerla inadatta a quel luogo e tali pensieri quindi si liberano leggeri mentre cammina. Dovrebbe essere più vicina agli Yakushi e alle loro esigenze, dovrebbe farsi vedere disponibile e presente, dovrebbe pensare e agire con l’obiettivo di riportare il clan ad un alto splendore. E invece no. Si trova su un’isola, nulla le impedisce di tornare a casa, ma il fatto è che ha ancora un paio di cose da fare in questo luogo. Un altro sospiro viene delicatamente emesso, leggiadra anche mentre espelle la frustrazione che accompagna il suo animo. Il chakra scorre potente in lei senza problemi, irrorando ogni singola parte del suo corpo dalla testa ai piedi, imbevendo i muscoli e i sensi, ormai abituata a tale energia. L’occhio ad un tratto viene rapito da un oggetto posto su di una delle tante bancarelle presenti, si tratta di un piccolo specchio elegante e intagliato nell’avorio con incisi diversi motivi color del sangue e dell’oro. Un piccolo sorriso viene espresso dalle pallide labbra, nostalgico riporta la mente a un ricordo ben particolare: a Lei. <Le sarebbe piaciuto.> mormora in un sibilo che addolcisce lo sguardo quel tanto che merita il ricordo di Mirako, mai sparita del tutto però, ma effettivamente lontana da lei. Le manca, soprattutto in questi momenti. Tali pensieri però vengono bruscamente interrotti da un tocco alla sua spalla, un corpo che va a cozzare con l’esile spalla della Yakushi e la costringe a voltarsi verso il colpevole. Tra la nebbia, attraverso quel velo di menzogne, riesce a riconoscere la figura e il volto di Norita. <Oh.> un piccolo leggero mormorio, il sorriso viene accentuato e lo sguardo cortese ed elegante si concentra sugli occhi perlacei dello Hyuga. <Norita.> si sono riconosciuti a vicenda a quanto pare, e ricorda il sapore del ragazzo che ha potuto saggiare quell’unica volta che si sono visti. <Non c’è male, anche se preferirei essere altrove.> risponde con gentilezza con un tono di voce basso e melodioso, un sussurro tramutato in sibilo che sembra volteggiare verso le orecchie di Norita. <Tu come stai?> ricorda cosa si sono detti quel giorno, ricorda quanto è successo, infatti le mani vengono osservate per qualche attimo, i palmi oramai sono guariti. <Le mie mani stanno bene, non ti preoccupare.> non fu niente di preoccupante tutto sommato, ha subito e si è inferta di molto peggio. <Sei venuto qui per il Summit che c’è stato?> lo guarda assottigliando lo sguardo e inclinando appena la testa da un lato, inizia a scavare, carpire, leggere, analizzare. <Ora ti trattiene qualcosa qui?> ci deve essere un motivo che spinge il ragazzo a non tornare a Konoha e a preferire l’isola, così come di motivi ne ha anche la Yakushi dopo tutto. La fanciulla si comporta come una dama per bene, una principessa che fa sua l’eleganza e la raffinatezza ma senza mai sfociare nell’esagerazione e nella superbia, un delizioso equilibrio che fa parte di lei. Sinuosa, e a suo modo sensuale, come una serpe predatrice, suo modo d'essere ormai che non muta a seconda di chi si trova davanti. [Chakra: On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai con veleno tossico C sulle lame – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 4 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici curativi e 5 tonici curativi speciali – 5 tonici recupero chakra e 5 tonici recupero chakra speciale – 6 veleni composto speciale – 6 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale – un sigillo potenziante Ninjutsu speciale]

22:48 Norita:
 Ascolta le parole dell'amica e prima di risponderle e dice <Tu hai Fame ???> chiede guardandola <io sto morento, ti va se parliamo davanti a una ciotola di Ramen, certo non possiamo avere qui Ichiraku, ma è buono comunque ti va ???> sorride guardando la ragazza per poi iniziare a rispondere <Io sto Benone Grazie> risponde guardandola mentre in viso gli si può vedere il fatto che sia davvero Sereno e che non sia più così turbato come fu al tempo del loro primo incontro <in queste settimane ho incontrato molta Gente, tra cui 2 persone che sono diventate molto speciali, una è una Deshi di Konoha> vorrebbe dire il nome di Chiha ma non sa se effettivamente lei sappia di chi stia parlando, <l'altra invece al momento porta al collo un ciondolo che le ho regalato io, a forma di testa di Tigre, ed'è una Deshi non solo di Kusa ma pure del tuo stesso Clan, forse la conosci, si chiama Kuriya, minuta circa 10 anni capelli blu e occhi rossi, è una bambina molto speciale lei> sorride guardandola e un altra immagina risalta in mente, una piccola Yakushi a cui lui ha conferito un titolo onorifico, che naturalmente potrebbe dar fastidio a Kouki ma per il momento preferisce soprassedere, <in realtà sono venuto per due Motivi, uno perchè volevo allargare le mie frontiere e conoscenze> fa una Breve pausa guardandola <inoltre dato che la mia Sensei avrebbe Partecipato al Summit, era quantomeno Consono che il suo diretto allievo si recasse sul posto> dice guardandola <del summit in se e per se non mi è mai interessato molto, certo stavo attento al trapelare della minima informazione ma purtroppo, tranne qualche voce di corridoio per giunta infondata, non ci sono state molte informazioni trapelate> poi chiede cosa lo trattenga qui e dice <beh potrei dire che ci sono tanti motivi che mi trattengono qui, e sarebbe vero solo in parte> fa una breve pausa deglutendo un pò di saliva in eccesso <ma se Devo essere sincero in realtà mi trattiene qui solamente 1 Cosa, anzi una Persona, o per essere più precisi una Ragazza> dice guardandola negli occhi di norita ora si può notare proprio in quelle Perle, una luce particolare, Sta Pensando a Chiha, alla sua Piccola Chiha, a colei che lo rende Felice, colei che ispira la musica della propria ocarina, e sempre colei unica al mondo, per la quale MORIREBBE, ma forse la Yakushi ricorda un altro nome dal loro precedente incontro, <e ci tengo a precisarlo, non è la ragazza di cui ti parlai l'altra volta quando ci incontrammo alla cascata dell'epilogo> dice guardandola <e tu???> dice guardandola sorridendo adesso che il pensiero di Chiha ha fatto visita alla sua mente i suoi occhi mantengono quella luce particolare anche dopo che ha smesso di parlarne, <a te cos'è che ti Trattiene qui ???> chiede molto curioso Verso Kouki. [Chakra 35/35][Equip: Lo Stesso]

23:19 Kouki:
  [Strada] Non mangia molto la Yakushi come si potrà notare dal suo fisico magrolino, ma ha imparato in questi anni a cibarsi come si deve, in contrapposizione a un tempo dove o non mangiava affatto, o si nutriva il minimo indispensabile. <Si, ho fame.> risponde semplicemente con un lieve sospiro nel rivolgersi a Norita, seguito da un sorriso educato e all’apparenza sereno, come se nulla, niente e nessuno, possa turbarla o anche minimamente preoccuparla. <Del ramen va benissimo. Conosci un posto qui vicino?> domanda dato che lei invece non è molto informata sui posti dove si mangia, soprattutto se si parla di ramen, non si è mai abitata a mangiare piatti simili nonostante li trovi squisiti. Un lieve cenno del capo viene eseguito verso il ragazzo nell’apprendere che sta bene, lo si vede dal viso rilassato e poco turbato, e non può che esserne sollevata, forse perché almeno non dovrà affrontare nulla al quale non sia abituata, tipo risolvere problemi in maniera civile. <Ne sono lieta, almeno mangeremo con animo sereno. Fa bene alla salute.> non è una salutista o una fanatica del genere, tuttavia comprende benissimo che mangiare senza avere turbamenti vari sullo stomaco è molto meglio. Continua a guardare Norita negli occhi e a seguire il suo discorso, una breve narrazione che riguarda due incontri ben precisi: una deshi di Konoha e una deshi di Kusa. Di quella di Konoha non ha molte notizie, mentre per quella di Kusa viene a saperne il nome, l’appartenenza al clan Yakushi e una descrizione fisica. Solleva lo sguardo pensando se mai possa averla vista prima, purtroppo non le sovviene nulla alla memoria. <Purtroppo non credo di conoscerla o di aver sentito qualcosa a riguardo… ma rimedierò.> deve essere più presente nel clan, soprattutto se vuole puntare in alto. Sorride incuriosita poi dalle parole usate dal ragazzo, specifiche parole. <Come mai la consideri speciale?> mantiene lo sguardo su di lui per leggerne le reazioni e lo sguardo, come suo solito vuole conoscere tutto e avere idee generali e specifiche su ogni cosa e persona. Ma si… sarebbe meglio per il momento non venire a conoscenza di altro, anche se forse sarebbe indispensabile per i suoi obiettivi e piani, ma andando avanti, non si può sapere ciò che non si conosce. <Mi piace, bella risposta.> risponde dopo aver ascoltato le motivazioni che spingono Norita ad essere qui. <Allargare le proprie conoscenze è un’ottima cosa, questa specie di riunione fra tutti i villaggi fa bene alle relazioni tra di essi. Dato che siamo un’Alleanza.> e le sembra che Norita stia legando molto bene con tutti. <E seguire il proprio sensei è un’altra più che valida ragione.> ma non vuole soffermarsi sul lato dolente dei sensei. Lei col suo non ha avuto una bella esperienza. A suo agio con questa persona, non le pesa ascoltare tutto quello che ha da dirle, del resto sono risposte a domande che ha posto proprio lei, dunque inizialmente cade in errore nel pensare che la ragazza sia la stessa dell’ultima volta e rimane un po’ sorpresa nel sentire una tale notizia. <Oh.> espressione leggermente stupita. <L’amore è già finito? Sembravi così travolto dai sentimenti per lei.> c’è una velata ironia di chi non crede molto in quel tipo di amore, quello sognato, quello che si giura per tutta la vita… e no, è una cosa diversa quello che sente per il suo Demone. E’ amore si, ma è diverso da quello comune, è un amore vero e reale, tangibile. Non fatto di irrealtà. Insomma si sta ingarbugliando lei stessa coi suoi pensieri, tanto che le gote così pallide arrossiscono leggermente. Cambia discorso. <E quindi chi sarebbe questa nuova ragazza?> cerca di far parlare lui, sorprendendosi di trovarsi sempre così abile al dialogo… si è allenata bene. <A me?> sospira. <Un’allieva di Konoha.> ammette senza problemi nonostante l’assurdità della cosa essendo lei di Kusa, ma che ci può fare se si è sentita sempre più attratta da Konoha che dall’Erba? <Ho avuto modo di insegnarle durante la prima lezione che si affronta in Accademia. Mi ha colpita molto.> sorride in maniera affilata come se stesse parlando di una qualche preda che si accinge a fare sua. <Mi ha chiesto di…> di farle male, ma non sa se sia appropriato dire una cosa simile. <… insomma in definitiva di insegnarle privatamente. Quindi fin quando lei rimarrà qui, ci starò anche io.> dato che devono ancora stabilire insieme un paio di cosette. Ovviamente in tutto questo è pronta a seguire Norita verso un locale che possa sfamarli. [Chakra: On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai con veleno tossico C sulle lame – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 4 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici curativi e 5 tonici curativi speciali – 5 tonici recupero chakra e 5 tonici recupero chakra speciale – 6 veleni composto speciale – 6 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale – un sigillo potenziante Ninjutsu speciale]

00:09 Norita:
 le prime parole riguardano una cosa importantissima il CIBO, di norita risaltano immediatamente 2 cose, è Logorroico e costantemente affamato, se poi parliamo del Ramen di Ichiraku, beh lì non ha freni, e replica <beh in realtà, si c'è un chiosco lungo la strada principale in fondo> indica la strada <ho già provato un paio di Sere, ed'è abbastanza buono> la guarda sorridendo e sentendo il commento sul cenare con l'animo sereno e dice <Già ci vuole proprio una bella cenetta in amicizia per distogliere la mente dalla Routin> sorride guardandola avviandosi verso il Chiosco prima citato dando per scontato che lei lo segua poi parlando degli incontri le parla di Kuriya <beh vedi lei è una bambina che dalla vita ha subito molto, che quindi odia le Persone, soprattutto se sono Ninja, e in particolare i Ninja di Konoha> dice guardandola con un lieve sorriso divertito <il nostro incontro fu molto turbolento, figurati che per ottenere la sua attenzione, e farle capire che non ero una minaccia manche anzi volevo solo aiutarla, per assurdo ho dovuto attaccarla, stando naturalmente molto attendo a non farle veramente del male, e solo dopo lei mi ha prestato la sua attenzione, le spiegai i motivi di quell'attacco, e poi le chiesi scusa, trattandola come una persona come un essere vivente, qundo la gente con cui ha sempre avuto a che fare, come un oggetto, come una COSA nel senso stretto del termine, e adesso abbiamo un legame Fortissimo, perchè parole sue lei è rinata a serpe di Kusa come io sono la Tigre di Konoha, e per siglare quel legame e quella rinascita le regalai un ciondolo a forma di testa di tigre riggente, significava molto per me quel ciondolo perchè rappresenta il mio legame con le tigri, e lo donai a lei, e quindi per questo è speciale, perchè abbiamo questo legame così stretto> sorride guardandola. adesso si va al motivo per cui norita è andato sull'isola e replica <Grazie, anche se ho semplicemente colto un occasione che mi è stata data, e non ho propriamente seguito la mia Sensei, ma in quanto suo allievo non potevo non essere qui, e a dimostrazione che non l'ho esattamente seguita, lei è ripartita , io so per dove ma non posso dirlo, e io sono ancora qui> ridacchia brevemente. poi si va a trattare l'argomento dell'amore che però non è parola da usare riguardo a Himawari, <Beh in realtà io in quell'occasione non ho mai parlato di amore, ho detto che ci siamo detti mi piaci, ma mi piaci può significare mille cose> fa una breve pausa <per esempio Tu Kouki, mi piaci, mi piace il tuo modo di porti, mi piace il tuo modo di pensare, e mi piace il modo in cui riesci a darmi spunti di riflessione anche importanti> dice guardandola negli occhi Gialli <quindi capisci come quella parola può assumere tantissimi significati> dice guardandola si fa serio adesso <la parola Amore, l'ho usata una volta sola, proprio parlando con lamia vecchia amica, di quella che tu Chiami la Nuova Ragazza, l'ho conosciuta a Konoha proprio con una Spallata> ridacchia riferendosi al modo con lui loro due si sono reincontrati dopo mesi, <da quella Spallata è scaturito tutto, prima un aiuto da parte mia a lei, poi lei a me, un legame, sigillato con questo> mostra il braccialetto sul polso sinistro che lei dovrebbe riconoscere Chiha ne ha uno identico ma sul lato destro, <e anche se ancora non glie l'ho detto a quella mia Cara Amica, io dissi che La Amo, perchè è vero, ecco di chi puoi parlare di amore, della mia piccola Chiha> fa una breve pausa <anche se lei ancora non lo sa, ma lo saprà, quando tornerò da una missione che mi vede coinvolto direttamente in maniera strettamente personale>. a questo punto tocca a lei riferire cosa la trattiene sull'isola, <Ohhhh Bene Che Bello quindi anche tu sei diventata Sensei, Beh Congratulazioni Allora> sorride guardandola <sai hai credo che tu abbia appena detto la frase più bella che possa aver sentito da molto tempo a questa parte> sorride guardandola e continua ancora dicendo <inoltre la trovo Curiosamente Tenera come cosa il fatto che abbiate instaurato un rapporto allievo sensei pur essendo su villaggi diversi> ridacchia brevemente chiedendo curioso <e quindi chi è la fortunata che è finita a farti da Allieva ???> sorride guardandola mentre i due Supponendo che lei l'abbia seguito, arrivano al chiosco del Ramen e lui dice al locandiere <Buona Sera, una porzione Extralarge, con carne di maiale e Miso> il locandiere annuisce e rivolgendosi poi a Kouki dice "E tu signorina che prendi ???" attendendo la sua risposta mentre Norita prende posto. [Chakra 35/35][Equip: Lo Stesso]

00:43 Kouki:
  [Strada] Norita ha detto qualcosa che lui da’ per scontato. Una parola semplice, un concetto così normale per tutti, tranne che per la Yakushi. Una cena in amicizia. E’ qualcosa di talmente strano, alieno per lei, che lo sguardo dorato della fanciulla sembra sorprendersi di qualcosa che per tutti è naturale. Le sovviene alla mente una realtà non propriamente felice. <Non ho mai cenato in amicizia.> la sua prima cena in compagnia fu un disastro emotivo sotto ogni punto di vista, e non fu certo in amicizia… e in seguito non avendo mai avuto amici, non ha logicamente mai cenato con nessuno. Questo vuol dire una cosa sola, che Norita può seriamente considerarlo amico suo. <Dunque… che cena sia.> lo sguardo torna gentile e cortese, così come il sorriso che va a crearsi sulle sue pallide labbra, pronta a seguire il ragazzo ed ascoltare ogni sua singola parola con piacere. Più lui parla, più lei comprende e conosce. Quella bambina del clan dopo tutto non è tanto diversa da lei stessa come era un tempo, persino l’età è la stessa, più o meno. Ascolta e non perde il sorriso, rivede se stessa in ogni singola parola che viene emessa dal ragazzo, e più apprende più si fortifica in lei l’intenzione di dover fare di più per il suo stesso clan. <Capisco. Si può dire che allora avresti trovato anche me speciale allo stesso modo.> accenna una piccola risata, cristallina, amabile. <Sono contenta allora che abbia trovato una persona come te, che sia riuscita a darle un minimo di fiducia… con che gente ha avuto a che fare?> anche lei è sempre stata trattata come una cosa, un oggetto, e proprio da gente del suo stesso clan, uno in particolare, sarebbe spiacevole se le cose si dovessero ripetere. Cammina seguendo Norita, stando al suo fianco, parlando con lui, in una serata così normale e tranquilla per lei che quasi stenta a crederci. Sospira un’altra volta, per sentirsi libera anche se non del tutto. <Scusami, mi sono espressa male.> principia quando il ragazzo finisce il suo discorso sulla differenza tra amore e piacere. Ricambia quello sguardo, come sempre, tende a scavare molto negli occhi delle persone, e quelle parole hanno un duplice effetto su di lei: piacere e divertimento. Non inteso in senso positivo del termine. La fanciulla ha molte facce, molti piani… se effettivamente piace a Norita significa che sta indossando molto bene alcune delle sue maschere, ma allo stesso tempo è anche felice di piacere a qualcuno per quel senso del termine. Amici, giusto? Ad ogni modo Norita può dirsi al sicuro dalle spire della Serpe, lei ha promesso che non avrebbe mai e poi mai fatto nulla a Konoha e ai suoi abitanti. <Era un discorso più generale il mio, quando ho parlato di amore. Ebbene posso dire di essermi un po’ confusa coi miei ricordi, quando parlai di tale sentimento con due adulti.> ah, già. Fumiko e Raido, un gran bell’esempio di amore falso e bugiardo. Scuote appena la testa con movimenti delicati e accorti. Così Norita ama Chiha, e la Yakushi conosce bene quella ragazza, il suo Bocciolo. Sorride per la coincidenza del fato. <In realtà ero già Sensei, dell’Accademia intendo. Insegno da quando ho 12 anni… questa sarebbe la prima volta come Sensei privata, ecco.> osserva Norita a lungo per cercare di capire il significato delle sue parole, lei le trova alquanto divertenti. <Tu trovi che sia tenero?> si porta una mano alle labbra per nascondere un’altra piccola risata, non è una presa in giro nei confronti del ragazzo e nemmeno qualcosa di civettuoso per lei, è solo un atteggiamento che ha ormai assorbito, elegante come una Dama. Non gli risponde subito su chi sia la sua allieva, anzi, in realtà ancora deve dare una risposta definitiva, ma comunque non è nemmeno certa che sia una fortuna per Chiha. Entra nel locale e prende posto accanto al ragazzo, non si sofferma nemmeno a pensare a cosa prendere, quando le viene chiesto, indica Norita. <Prendo lo stesso suo, grazie.> si guarda intorno. <L’ultima volta che sono entrata in un locale simile, non è finita bene.> ancora persa in quel fastidioso e lontano ricordo, una bambina appena strappata dalla strada. Ma certo non si è dimenticata di rispondere a Norita, come se avesse fatto apposta a tenerlo sulle spine… si volta a guardarlo e sorride. <Se tutto andrà bene, la mia allieva sarà proprio Chiha. Bhe, sempre che si tratti della stessa ragazza si intende. Albina, occhi rossi… profumo di rose.> e pacatamente attende una reazione da parte del ragazzo. [Chakra: On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai con veleno tossico C sulle lame – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 4 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici curativi e 5 tonici curativi speciali – 5 tonici recupero chakra e 5 tonici recupero chakra speciale – 6 veleni composto speciale – 6 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale – un sigillo potenziante Ninjutsu speciale]

20:41 Norita:
 Ascolta le prime parole di Kouki, la quale afferma di non aver mai cenato in amicizia, a cui replica dicendo, <Beh allora se è la prima volta, è d'obbligo che il ti porti da Ichiraku, la prima volta che ti trovi a Konoha, il suo Ramen è imbattibile, nemmeno io rieso a farlo al suo livello> quindi alla sua "Sentenza" in cui afferma di accettare quella cena, annuisce con un lieve sorriso senza aggiungere altro, parlando poi della Piccola Kuriya ma prima di parlare di lei <Beh in realtà io già adesso ti considero Speciale, fin dal giorno in cui ci siamo incontrati, ti ho sempre considerato una amica speciale, pur non sapendo quasi nulla di te> sorride apertamente guardandola mentre orea riprende il discorso di Kuriya <Beh più che darle fiducia, ho cercato di farle capire che può essere un alternativa per lei a quella vita, e che non deve necessariamente continuare a Subire, le ho persino regalato un Fuuda con dentro sigillato un Kunai e una Carta bomba sensore, legata sull'impugnatura, con due armi in una, almeno potrà difendersi senza grosse difficoltà> dice guardandola con lo sguardo che lievemente si incupisce, <beh facendo una vita da laboratorio, la gente con cui ha avuto a che fare, sono tutti scienziati, ma per lo più è tutta gente del vostro clan> Kouki potrà notare nelle perle bianche dello Hyuga come sia calato in velo di tristezza, sia per la vita che fa Kuriya, sia perchè probabilmente è tornata a farla quella vita. poi si passa a ddiscorsi ben più profondi in termini emotivi e sentendo che si scusa per essersi espressa male, <Ma Figurati!!! non serve mica scusarsi, è una cosa normale tra 2 amici che discutono sono spesso piccole incomprensioni che verrano poi chiarite, senza avere il tempo di rendersene conto> la ragazza poi specifica che il trattava di un discorso generico, <beh se parli di ricordi ne deduco che non stiamo parlando di qualche settimana fa, ma di qualche annetto fa dico bene ???> sorride di nuovo adesso, e parlando poi di sensei lei <si beh ma in accademia hai un intera classe a cui insegnare, io intendo proprio fare da Sensei personalmente e direttamente dedicando i propri insegnamenti a una singola persona> e dopo che i due sono arrivati al chiosco e hanno ordinato nel giro di qualche minuto arrivano gli ordini norita prende 2 paria di bacchette porgendone un paio a Kouki e dice congiungedo le mani in segno di ringraziamento <Itadakimasu> inizia a soffiare sulla ciotola ancora fumante per farla raffreddare e dice <Beh si lo trovo tenero, perchè per esempio avresti potuto decidere di dedicare i tuoi insegnamenti, a Ninja di Kusa, e quindi rifiutare di addestrare questa ragazza, ma invece lo hai fatto, nonostante le differenze, perchè a quanto pare questa giovane Deshi, ha catturato la tua attenzione in qualche modo, quindi la trovo una cosa tenera> finalmente inizia a Mangiare iniziando dalla carne come fa sempre, e sente come l'ultima volta che sia entrata in un locale simile non sia finita bene e qui <Tranquilla, non succederà di nuovo, questa sera finirà che te ne torni in albergo col Sorriso in volto> poi arriva la risposta sull'identità della sua allieva, però arriva inattesa e mentre lui sta masticando la carne, cerca di deglutire in fretta per rispondere, ma il boccone gli va di traverso, e per qualche attimo gli manca l'aria, iniziando a tossire, <Coff coff Coof> finalmente si libera, e rimessosi in sensto dice <Come ??? Chiha sarebbe a tua Allieva ???> ancora paonazzo in viso per lo strozzamento precendente <credimi chiunque mi sarei aspettato meno che lei> e dopo l'identikit della ragazza norita aggiunge <e capelli lunghi quasi quanto ai miei, è lei senza ombra di dubbio> dice riprendendo a mangiare. [Chakra 35/35][Equip: Lo Stesso]

21:35 Kouki:
 La giovane Yakushi ascolta le parole di Norita e non replica in alcun modo se non un lieve e delicato sorriso, espressione che sembra far trapelare una leggera incredulità per ciò che sta sentendo. Ormai si era rassegnata a non avere alcun tipo di amico o legame con ragazzi e ragazze della sua età, limitandosi al minimo indispensabile, scottata anche da numerose delusioni in merito. Quindi al momento non sa come prendere le parole del ragazzo, se lasciarsi andare a questa nuova esperienza o rimanere comunque sul chi va là, senza aspettarsi troppo. Nonostante tali dubbi lei rimane comunque educata ed elegante, con quel lieve sorriso e un piccolo cenno d’assenso col capo. <Va bene allora, mangeremo ancora in compagnia.> non aggiunge altro forse timorosa di sbilanciarsi troppo oltre e preferisce dunque concentrarsi sulla bambina Yakushi che il ragazzo afferma di aver conosciuto, e con la quale egli ha un legame più che indissolubile. Ha molte cose in comunque con questa Kuriya e non le dispiacerebbe conoscerla, magari una volta tornata al clan, a Kusa, farà delle ricerche in proposito. <Speciale?> solleva un sopracciglio, ora più che incredula, manifestando un certo scetticismo dai risvolti divertenti. <E come mai mi hai fin da subito ritenuta tale? Come hai giustamente detto tu stesso… nemmeno mi conosci bene.> affila quel sorriso osservandola con estrema attenzione, occhi e orecchie ben pronti a captare le sue risposte sia verbali che non, avvolta da quella sua solita curiosità che la porta a voler conoscere ogni sfumatura di chi ha di fronte. I suoi pensieri, i suoi sentimenti… capirli, leggerli, farli suoi. Cosa potrebbe mai portare un ragazzo effettivamente quasi sconosciuto, a considerarla speciale? Addirittura a considerarsi amici. <L’alternativa ad una vita che non vuole, se desidera cambiare, è quella di allenarsi e divenire sempre più forte. Così da poter un giorno ribellarsi e spezzare le sue catene. Ti sei offerto come suo amico, come conforto e supporto, ed è qualcosa che serve se si vuole reagire alla prigione, perchè al momento purtroppo dubito che da sola possa avere abbastanza forza da riuscirci da sola.> trattiene un attimo il respiro, un lieve sospiro viene liberato dalle sue pallide labbra. <Donarle un kunai e una carta bomba come difesa è senza ombra di dubbio un bel gesto, ma hai pensato alle conseguenze?> le labbra vengono serrate e il viso, già pallido, sembra tramutarsi in marmo, duro e freddo. <Non è abbastanza forte per ribellarsi a qualcuno che la tiene prigioniera, soprattutto se è qualcuno del clan. Lei è una deshi, chi sta intorno a lei probabilmente ha una forza e un grado molto più elevate di lei e forse anche di te. O chissà, anche di me.> del resto lo stesso carnefice della Yakushi è tutt’ora più forte di lei, sa di cosa sta andando a parlare. <Le hai dato quindi qualcosa con il quale difendersi, ma coi livelli di potenza in gioco, non sarà mai in grado comunque di farlo da sola. Se mai decidesse di utilizzare quel kunai o quella bomba, magari se mossa da disperazione, i suoi aguzzini potrebbero comunque facilmente non essere feriti e tutto si concluderebbe con un nulla di fatto.> anzi, quello che vorrebbe riuscire far capire a Norita è anche peggio. <La bambina andrebbe solo incontro a spiacevoli punizioni per aver provato a ribellarsi.> sospira scuotendo la testa, sperando che la piccola Yakushi sia una ragazzina abbastanza intelligente da valutare i rischi. <So di cosa parlo, io stessa ci sono passata e ci sono dentro. Laboratori, aguzzini, esperimenti, torture… Ancora il mio aguzzino è libero, vivo e vegeto, e sarebbe ancora in grado di farmi del male.> qualcosa all’interno del clan deve cambiare, ci si deve dare una regolata e se non riesce a farlo Kunimitsu, allora lo farà lei, del resto non è una novità che lei consideri l’attuale capoclan una incompetente. <Dunque, chissà se le hai realmente fatto un favore, donandole la possibilità di ribellarsi, o se hai solo peggiorato le cose.> sia chiaro che le sue parole non sono delle accuse rivolte al giovane, gli riconosce le buone intenzioni, ma la Yakushi è una persona logica e obiettiva, cerca di valutare ogni pro e contro delle cose e per questo che il più delle volte, per via di questo suo atteggiamento, sembra una ragazza spigolosa e magari antipatica. Non le importa. Dopo tutto anche lei ha sempre dovuto fare le cose da sola, intestardendosi sul non voler pesare sugli altri e quindi desiderosa di raggiungere da sola la potenza necessaria per prevalere. <Esatto, incomprensioni, sempre meglio chiarirsi subito.> risponde con un sorriso falsamente rilassato, nascondendo il senso di inquietudine per le cose appena scoperte che riguardano quella bambina che tanto le ricorda se stessa. <Già, ma nulla che non consideri passato, ora.> si limita a rispondere per quanto riguarda i suoi ricordi senza aggiungere altro e scegliendo di sua volontà di deviare il discorso su altro. <Oh, certo, da quel punto di vista sarebbe la prima volta che mi prenderei carico di un allievo.> giunti al chiosco prende posto al bancone, seduta affianco a Norita, ordinando quello che anche il ragazzo ha preso, attendendo il suo ordine e rimanendo ad osservare a lungo la ciotola quando arriva. Non sa se ha fatto la scelta migliore, non sa se riuscirà a mangiare tutto. Sospira. <Lei mi ha colpito in particolar modo. Il suo modo di fare, le sue domande, le sue risposte e soprattutto il fatto che sia stata lei a fare il primo passo. A chiedermi di insegnarle.> e non a livello solamente accademico, le ha espressamente chiesto di farle male, farle comprendere la durezza del mondo, darle quindi le basi per poter sopravvivere. Una mentalità, oltre che delle tecniche. <Non so se l’espressione “tenera” sia quella più corretta, ma se sono le sensazioni che ti ho suscitato allora va bene.> non discute. Non riesce a comprenderlo, ma non per questo vuol dire che lui stia sbagliando, del resto è lei quella che ha ancora problemi a comprendere tutte le sfumature umane. Soffia sulla ciotola e impugna le bacchette, ma prima sorseggia un po’ quel brodo delizioso e caldo, lasciandolo scivolare lungo la gola a riscaldarle esofago e stomaco, poi inizia a mangiare qualche spaghetto. <Buon appetito.> cortesia e grazia, come sempre, immancabili in lei anche in questo contesto al quale è poco avvezza. <So che non succederà di nuovo nulla di disastroso. Del resto il contesto è molto diverso da anni fa…> sorride. <Sai… l’uomo che aveva deciso di farmi da maestro voleva togliermi dalla strada, adottandomi. E voleva proporlo alla sua ragazza davanti a un bel piatto di ramen.> osserva la ciotola, sorridendo. <Diciamo che lui non aveva scelto proprio un bel momento, e nemmeno il modo giusto per farlo… la sua ragazza non mi aveva mai vista prima, e nemmeno io, è finita male perché logicamente la sua ragazza non si sentiva pronta per fare da madre e si è arrabbiata perché quell’uomo avrebbe prima dovuto parlarne in separata sede con lei, senza di me.> ricorda perfettamente quel primo incontro con sua madre Kaori. <Io ero solo una bambina, e lui stava mettendo in difficoltà la sua ragazza… capisci? Lei si era sentita come in trappola, perché è di animo molto buono e non avrebbe mai voluto ferire una bambina.> mangia nel frattempo, stando bene attenta a non parlare a bocca piena ovviamente, e ha deciso di condividere con Norita quel piccolo aneddoto della sua vita passata, senza fare nomi, ma con nostalgico e dolce sorriso sul volto. Con la coda dell’occhio poi osserva la reazione di Norita alla scoperta su chi sia la sua possibile futura allieva, e quel sorriso le si allarga sulle labbra. <Dunque è proprio la tua Chiha, si.> ammette placidamente ingoiando un altro boccone. Piccoli bocconi, manco fosse un uccellino. <A quanto pare il destino non fa che intrecciare le nostre storie. Comunque se dovessi decidere di accettare questa richiesta, non ci andrò piano con lei solo perché è la tua amata, sia ben chiara. Io ho dei metodi e condizioni, e starà a lei accettarli o meno in assoluta libertà.> termina il suo parlare per il momento, appoggia le bacchette e beve qualche altro sorso di quel brodo. [Chakra: On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai con veleno tossico C sulle lame – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 4 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici curativi e 5 tonici curativi speciali – 5 tonici recupero chakra e 5 tonici recupero chakra speciale – 6 veleni composto speciale – 6 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale – un sigillo potenziante Ninjutsu speciale]

23:18 Norita:
 Norita Ascolta la Ragazza e nonostante l'altra volta la Giovane Serpentella sia comunque rimasta sulle sue parlando relativamente poco, questa volta sembra essere stata in parte contaggiata dalla Logorrea di Norita, e lo hyuga andrà quindi a risponderle, una cosa alla volta. sul mangiare d nuovo assieme, semplicemente annuisce sorridendo. Lei poi continua con una domanda o meglio un dubbio, ovvio che sia scettica sul fatto che lui l'abbia ritenuta un amica speciale da subito, senza conoscerla e risponde <si è vero non ti conosco bene, ma 3 anni fa quando incontrai Tenshi, per la prima volta non conoscevo nemmeno lei, eppure l'ho subito considerata un ottima amica, e oggi a distanza di 3 anni, sa più cose lei su di me, di quante ne sappia perfino mio fratello, potremmo dire che lei è la sorella che non ho mai avuto> sorride verso Kouki e dice ancora <con lei nacque tutto dal Fatto che sembrava tormentata e volevo esserle d'aiuto, con te invece devo essere sincero non lo so esattamente cosa sia scattato> fa una breve pausa guardandola mentre mangia tra una parola e l'altra <credo sia stato qualcosa nei tuoi occhi, qualcosa di particolare, era cme se quello che stessi vedendo, e che in parte vedo tutt'ora, fosse una sorta di barriera, uno Scudo che in qualche modo ti protegge dal mondo esterno> dice guardandola negli occhi <però io credo che quella volta in un paio di occasioni> si interrompe guardandola per precisare <si sia chiaro sono stati pochi attimi, ma mi sono bastati per intuire qualcosa> dice guardandola con lo sguardo di chi con i propri occhi ha potuto seppur per poco, trovare, uno spiraglio per vedere oltre quella barriera, <e ho intravisto una dolcezza che viene costantemente repressa, non so esattamente cosa sia, ma qualcosa ti impedisce di lasciarti andare, e mostrarti per come sei davvero> la guarda ancora e il discorso continua perchè lui in quei pochi minuti di conversazione della volta scorsa ha capito tante cose lei non le ha dette, ma i suoi occhi e gesti hanno parlato al posto suo <quindi è come se tu avessi, un lato che mostri a tutti che quello che sto vedendo anche ora, ma anche un lato represso, più istintivo, che se dovesse venire in superficie potrebbe spiazzare qualcuno abituato a vederti in questo modo ovvero logica calcolatriche, pragmatica e pratica, e spero di riuscire presto a buttar giù quello scudo, così potrò conoscere la Kouki che nessun altro conosce, esclusa naturalmente la tua famiglia a Konoha> ba una breve pausa continuando ancora <e quando poi ti sei ferita alle mani, avrei potuto far finta di nulla, in fondo era una cosa che non mi riguardava, non direttamente, ma vedere le mie mani piede del tuo sangue per una ferita che ti sei inflitta da sola, in un certo senso mi ha fatto male, non fisicamente, ovvio, ma quello è stato l'effetto non potevo lasciarti andar via in quel modo, dovevo trovare un modo uno qualsiasi per rimediare, e ho improvvisato quelle bende> sorride lievemente guardandola. poi si torna a parlare di Kuriya, e qui l'ascolta, sa molto più di lui su quel mondo e modo di vivere, ascolta con la massima attenzione e man mano che la ragazza parla, lo hyuga si incupisce e quando dice che quel Kunai e la Carta bomba potrebbero non essere efficaci, nota qualcosa accumularsi sugli occhi dello hyuga che diventano lucidi, il labbro inferiore tremola, e una lacrima viene giu sul lato destro rigando il viso di lui e subito dopo una a sinistra e sendendo delle punizioni emette un lieve sussurro <Kuriya Perdoami> la schiettezza e la fredda schiettezza della yakushi hanno aperto gli occhi a Norita sulle conseguenze che lui non ha considerato, <Giuro non credevo che si trattasse di conseguenze simili, non...> arriva un nodo in gola che immediatamente viene madato giù, lo stomaco si stringe tanto che smette di mangiare, <non pensavo di poterle fare un danno con quel Fuuda> un altra lacrima scende seguendo la via della prima sul lato destro <potrei addirittura aver peggiorato le cose, non volevo minimamente lo giuro non era mia intenzione, volevo solo aiutarla> alza la voce come se stesse rimproverando Kouki, ma è ovvio che l'obbiettivo di quell'esplosione di rabbia non sia altri che lui stesso poggia i gomiti sul bancone e porta le mani al volto assiugandosi le lacrime, e adesso aggiunge <inoltre non credevo che anche tu fossi finita in mezzo a quella situazione a quel genere di vita> dice ancora col volto tra le mani, non sta davvero piangendo singhiozzerebbe altrimenti, è solo molto ma davvero molto agitato nervoso e incazzato come non mai con se stesso, e fino a quel momento stava tremando, finchè di colpo il tremore cessa il tono torna calmo, ma nel tono ora si può percepire qualcos'altro <Lei non è Abbastanza Forte ??? anzi VOI non Siete Abbastanza forti ???> chiede retorico con un Tono quasi Duro toglie il volto dalle mani rialzandosi e dice <Bene, sarò allora IO a Diventare più forte di voi, e di loro> intendendo con loro Carcerieri Scienziati e compagnia <e allora, Vendicherò quello che hai subito tu, e Libererò Lei> dice guardandola Tono e sguardo con una risolutezza e una Determinazione, che non ammettono ripensamenti, che non ammettono se ne ma, che non ammettono un No come risposta, ci vogliono però diversi minuti di silenzio perchè lo Hyuga possa smaltire quella rabbia scaturita da quella potenziale ENORME CAZZATA, ma fortunatamente Kuriya è una bambina intelligente e capirà, se è il caso o meno di usare quell'arma. parlando poi di incomprensioni annuisce sorridendo anche se quel sorriso appare forzato, insomma poco prima il discorso è stato pesante, soprattutto per lui, che credeva di averle fatto del bene e invece potrebbe aver fatto persino peggio, non aggiunge altro passando oltre, e lo stesso fa col discorso sui ricordi. poi si prende il discorso sensei, e quindi Chiha, e lei parla e dice <si lo so, ha una carattere particolare, e capita spesso che prenda l'iniziativa> sorride guardandola pensando proprio a Chiha, e qui il sorriso è tutto meno che forzato è sincero, con lo sguardo che brilla di una luce particolare <si immaginavo te lo avesse chiesto lei, ahahah!!!> ridacchia brevemente <per altro non so se te li dissi l'altra volta, ma anche tra me e Furaya fu lo stesso, ho chiesto io di diventare suo allievo> e ora parte una risata di quelle di pancia e dice <ma mica l'ho fatto sull'isola come Chiha che lo ha chiesto a te dopo una lezione no> breve pausa guardandola e dice <ho chiesto udienza ufficiale alla magione dell'Hokage, sono andato nel tuo ufficio, e non contento mi sono messo in Ginocchio in maniera formalissima, a chiederle di prendermi come allievo> continua a ridacchiare e continua a raccontare <sul momento manco poco che svenisse dall'imbarazzo povera Sensei> smette lentamente di ridere ricomincia a mangiare e dopo il primo boccone dice <comunque sono sicuro, che nonostante sia la prima volta, sarai un ottima sensei per Chiha, ha molto da imparare da te>. e dopo si parla dell'ultima volta che ha mangiato ramen e ascolta la storiella e ridacchia a tratti ascoltandola <comprendo molto bene la ragazza, insomma non sono cose che puoi decidere così dall'oggi al domani, e poi davanti a una ciotolina di ramen> si per quella cosa gigante che sta per finire, è una ciotolina <dire, hey Tesoro vorrei adottarla che ne pensi???> ride guardandola <io al posto di quella ragazza gli avrei messo la ciotola per cappello> ridacchia notando il nostalgico sorriso della ragazza, e avendo poi la conferma definitiva che sia lei dice <sai come si dice l'empirio disegna la strada davanti a noi, mentre la stiamo percorrendo> sorride guardandola e quelle parole, glie le diceva suo fratello, perchè a lui furono dette spesso dal padre <ma infatti non mi aspetto che tu ci vada piano con lei, solo perchè ti ho detto di esserne innamorato> breve pausa e sentendo di metodi e condizioni <Ogni Sensei, ha qualcosa per cui ritiene che l'allievo possa tirarsi indietro, ma finisce sempre, che si scopre che l'allievo ha capito il Sensei, prima che avvenga il contrario> ridacchia guardandola ripensando alla scena tra lui e furaya. in tutto Ciò ha finito la prima ciotola con estrema faciità quasi senza risentirne, mette la ciotola vuota da parte e dice al locandiere <Potrei averne un altra??? Grazie> anticipa la risposta del locandiere che affermativa arriva poco dopo. [Chakra 35/35][Equip: Lo Stesso]

00:13 Kouki:
 E’ un nome che ben conosce quello che Norita va a pronunciare: Tenshi. Non solo aveva avuto modo di parlarle anni fa, ma divenne poi allieva di suo padre Azrael, dunque si può certo affermare che la giovane Yakushi non possa in alcun modo aver dimenticato quel nome e quella ragazza. <Tenshi, si. Chissà come sta.> lo deve ammettere, il ricordo di quella ragazza fa nascere in lei un piccolo sorriso e risveglia in lei emozioni sadiche e confuse allo stesso tempo. Aveva cercato di esserle di aiuto, di aprirle gli occhi, ma allo stesso tempo vederla in quel modo davanti ai suoi le aveva dato la sensazione di poter decidere della sua vita. Aveva del potere nelle sue mani, e lo ha esercitato su di lei, non solo alimentando l’ego che è in lei, mai cancellato ma solo sopito, ma anche risvegliato quel lato sadico che appartiene solamente a Mirako. Si è divertita ma allo stesso tempo voleva essere di aiuto. Strano, difficile, ma è lei. <Però ecco, con Tenshi hai avuto modo di parlare e coltivare la vostra amicizia per tre anni. Con me è un discorso diverso, questa è solo la seconda volta che abbiamo l’occasione di parlare, addirittura cenare insieme.> ammette con quel piccolo sorriso, gli occhi color ambra da serpe illuminati da una luce inizialmente sinistra, ricolmi di quel piacere che tali ricordi le hanno procurato, ma ora tornano ad addolcirsi. Qualsiasi cosa Norita abbia intravisto in lei, è difficile capirne la natura. La giovane Yakushi fa spesso la muta, i suoi sentimenti e il suo modo di essere sono sempre stati vittima di frammentazioni varie, tanto che spesso nemmeno lei sa come sia in realtà. <La dolcezza che credi di aver visto in me, non è altro che mera illusione. L’incanto di una Serpe, ma ricordati che tali animali saranno sempre inganno e veleno.> gli sorride placidamente. <Quello che hai visto non erano altro che ombre e cicatrici, ricordi che fanno male.> quel suo ferirsi, quel suo adombrarsi mentre hanno parlato di varie cose quella volta. <Ma non preoccuparti, salvo imprevisti il mio veleno non ti raggiungerà mai.> la sua fortuna di essere un genin di Konoha, insomma. Beve un altro po’ del suo brodo e qualche altro spaghetto, condito con la carne che accompagna il tutto. <Ebbene solo la mia famiglia di Konoha e il mio Demone mi conoscono per davvero. Perché sanno quale è stato il mio percorso, conoscono le mie cicatrici e ogni mio segreto.> solo perché l’hanno accompagnata nel suo viaggio, nel caso della sua famiglia, e nel caso del suo Demone, perché di egli si fida ciecamente a tal punto da dirgli ogni cosa. Lui che per primo aveva conosciuto Mirako invece che lei. <E’ stato un bel gesto quello delle bende, nonostante io possa medicarmi da sola le mie ferite. Ma l’ho accettato forse perché sotto sotto voglio ancora credere in qualcosa che assomigli all’amicizia.> chissà. In ogni caso ora si concentra di più sul diminuire il livello del contenuto della sua ciotola di ramen, decisamente troppo per lei, ma prestando sempre occhio e orecchio a Norita, il quale sembra comprendere le conseguenze che il suo gesto, per quanto stimabile, potrebbe causare ulteriori danni, se non peggiori. Un animo buono, impulsivo, ma sincero. Quelle lacrime vengono facilmente comprese dalla Yakushi e per un attimo lei stessa sussulta, rimanendo immobile a fissare la reazione del ragazzo. La comprensione delle parole della giovane Yakushi, gli hanno causato molto dolore. E’ sempre stata così lei, poco delicata nell’esprimersi ma almeno ha raggiunto il risultato. Non prova piacere nel vederlo in quello stato, non come fu per Tenshi, ma questo solo perché Tenshi mostrava paura e sottomissione, Norita è solo logorato dalla frustrazione, dolore e rabbia. <Il tuo è stato un bel gesto. È innegabile la tua buona volontà, ma ricordati per il futuro di valutare bene anche le conseguenze.> unire la logica all’impulsività non sarebbe male. <E questo vale per ogni azione.> non solo per quel caso ma anche in generale. Valutare, analizzare, studiare… è importante. Nonostante ovviamente anche lei un tempo si facesse prendere da quel lato istintivo, che però aveva un altro nome. <Io…> si sofferma, non sa se andare oltre oppure no, lo guarda e lo ascolta. <… sono stata creata da Orochimaru da un team di scienziati. Venni poi affidata per la crescita a uno di loro in particolare. Quindi ho vissuto tutta la mia infanzia in un laboratorio, tra esami, esperimenti, abusi e torture. Sono stata creata per uno scopo ben preciso, un oggetto da usare per i fini di quello scienziato.> fissa Norita in quello scatto d’ira e determinazione, verso il quale però non è disposta a cedere. <No. Tu non farai un bel niente.> scuote la testa, sebbene il tono sia delicato e gentile, le parole sono forti e risolute. <Io ci sono dentro e so cosa significhi una vita simile. Sono molto più vicina io al livello di quegli uomini che tu, mi dispiace, ma è così.> primo fondamentale punto, arriverà prima lei alla vendetta rispetto a lui, quindi è una promessa, per quanto lodevole, inutile. <Mi sono allenata e potenziata, sono cresciuta e ho sopportato tanto per riuscire un giorno a vendicarmi e sistemare le cose.> e qui il tono si fa freddo, il viso anche, è oscuro e osserva Norita con quella che sembra essere una sua insita malvagità. Lo sguardo tagliente e che non accetta repliche, è piantato in quello di Norita. Scava nel profondo, arriva all’anima e su di essa getta gelo e veleno. Inquieta. <Quindi, mi spiace, ma non permetterò che sia qualcun altro a portare a termine ciò che è mio.> sibila e scandisce ogni singola parola, ed è pronta qui ed ora, per questo, a venir meno alla promessa fatta a suo padre. E’ pronta ad uccidere pur di essere lei a mettere le mani sui suoi carnefici, pur di essere lei a sistemare le cose, e quella sua aura si allunga fino allo Hyuga, avvolgendolo in delle spire invisibili pronte a serrarsi mortalmente attorno a lui. <Io mi vendicherò per quello che mi è stato fatto, e io metterò a posto le cose all’interno del mio Clan.> sottolinea con maggior freddezza e possessività le parole “io” e “mio”. E’ questione di orgoglio, è questione che sia il suo obiettivo, e non permetterà a nessuno di interferire. Fa un profondo respiro cercando di riprendere un minimo di civile controllo. <Apprezzo le tue parole, davvero, ma non interferire. Ora ci penso io.> riprende a mangiare beve il brodo e qualche spaghetto scivola nella sua gola, non sempre mastica, e passano lunghi momenti nei quali rimane in silenzio a metabolizzare e sperando che il ragazzo faccia lo stesso, che si renda conto della situazione. <Un Hokage umile quello di Konoha. Se la tua sensei era in imbarazzo significa che era la prima volta anche per lei?> chiede curiosa facendo una pausa da quella cena, davvero troppa per lei. <Io ammetto che non ero in imbarazzo, ma non me lo sarei mai aspettata, quello si. Quella ragazza è molto risoluta, mi chiedo in che modo sboccerà. Che fiore sarà.> non sta più mangiando, ma deve decidere se prendersi solo una pausa oppure no, intanto risponde a Norita. <Già… inoltre non lo sapevo, ma quella ragazza stava passando un pessimo periodo, e quella proposta penso che la sconvolse abbastanza. Quell’uomo non fu proprio bravo, no.> ora, a distanzia di anni e con una maturità maggiore, riesce a comprendere molte cose che al tempo non riusciva. <Finì male anche per colpa mia. Vedendo la reazione della ragazza e quel rifiuto, iniziai a stare male. Ero piccola e si può dire che stavo imparando tutto da zero, quindi non sapevo leggere le persone. Quella volta mi sono sentita così male e rifiutata che come al solito venne Mirako in mio soccorso…> sorride al ricordo di Lei. <Ma Lei rovinava sempre tutto e rovinò anche quel momento, e feci una brutta prima impressione alla ragazza.> era risultata viscida. Mirako aveva fatto di tutto per far rimanere da sola Kouki stessa, ha sempre cercato di farlo. <Ma fortunatamente abbiamo avuto comunque modo di conoscerci con calma, ad unirci c’era e c’è la nostra professione di Ninja Medico, quindi alla fine l’amore tra noi è nato in maniera normale ed è diventata per davvero mia madre.> sorride, finalmente è tornata a calmarsi rispetto a prima, la sola immagine di Kaori la tranquillizza, come un balsamo. <Mi insegnò come essere una bambina, a ritrovare un po’ di pace e infanzia.> sebbene non ci sia comunque mai stata per lei, ma sua madre Kaori ha fatto molto e fa tutt’ora molto. <Ah, bella frase questa.> afferma dopo aver sentito la frase che il fratello di Norita gl diceva spesso. <Per Chiha, vedremo come si evolveranno le cose.> non lo sa ancora e torna a guardare la sua ciotola… è dannatamente piena. [Chakra: On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai con veleno tossico C sulle lame – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 4 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici curativi e 5 tonici curativi speciali – 5 tonici recupero chakra e 5 tonici recupero chakra speciale – 6 veleni composto speciale – 6 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale – un sigillo potenziante Ninjutsu speciale]

02:10 Norita:
 la scolta e inizia chiedehdosi delle condizionei di Tenshi e dice <Benone, è cresciuta è diventata più forte, col Mokuton è migliorata molto, ma non cambierà mai, molto ansiosa, e insicura come sempre> sorride guardandola <per altro quando vi viete incontrate, l'hai traumatizzata per bene eh, ci sono volute settimane per riprendersi povera Testolina> ridacchia brevemente mentre le parla di tenshi e dice riferito poi al resto del discorso <ma non solo parlare o coltivare l'amicizia, abbiamo molte missione alle spalle compiute assieme tra cui alcune di livello C, non pericolose, ma impegnative, come una volta che dovevamo fermare una banda di ladri, erano 12 contro 2, ma noi eravamo Nija, loro no, però non è stato semplice, erano comunque in vantaggio di 6 a 1, quindi si il nostro rapporto ha avuto modo di consolidarsi.> dice continuando il discorso <con te lo so chè la seconda volta, che ci vediamo, e ceniamo assieme, e fidati un giorno assaggerai il mio Ramen> sottointeso il fatto che la inviterà a casa sua, <ma quello che ho detto è quello che ho visto, ho quanto meno come io ho interpretato quello che ho visto, perchè tutto, cambia in base a come lo interpreti, prendi il tuo discorso di prima> intende ovviamente quello su Kuriya <un altra persona al posto mio poteva interpretarla come arroganza e invece io no, quindi quegli sprazzi che ho intravisto li ho interpretati come dolcezza, potrei sbagliarmi, come anche no, ma di una cosa sono sicuro, voglio arrivare conoscere quel lato che nascondi dietro allo scudo, mi piacerebbe che diventassimo Veramente Ottimi Amici> sottolinea le ultime parole e l'ultima in modo speciale, poi sente la risposta sulle bende <mi ricordo che sei arrossita quando ti ho fasciato le mani, e non provare a negarlo, l'ho visto> gioca d'anticipo con fare scherzoso, <vero che avresti potuto curarti da sola, ma per un ninja medico le mani sono basilari, e non puoi usare il chakra medico se hai le mani ferite, dico bene ???> sorride guardandola <spero solo non sia rimasto il segno>. e poi norita ha quella reazione nel momento in cui la ragazza fa capire che forse potrebbe aver fatto più danni di quanti ne volesse, ascolta le successive parole e non aggiunge nulla, ha già detto tutto lei, e semplicemente annuisce. ma poi i toni cambiano, e lei racconta del suo passato della sua "Nascita" Creata da Orochimaru, esami esperimenti, creata per un solo scopo, ha già sentito quelle Parole, Kiyohime, le aveva dette Lei, ma non è il momento di tirarla in ballo. Quando lui Promette di vendicare lei e Liberare Kuriya,e lei risponde aspramente ascolta ogni singola Parola, e fa la cosa più sbagliata che si possa fare con norita, ricordargli i propri limiti in quanto Genin, la guarda Non fa paura, norita non la teme, anche se qualcun altro al posto suo lo farebbe, soprattutto per come sta reagendo adesso <Va bene, almeno per quanto riguarda te, mi farò da parte, ma in mezzo a questa storia c'è Anche Kuriya> dice guardandola serio in volto determinato e risoluto a fare qualcosa <e ora per colpa mia la sua situazione potrebbe addirittura essere peggiorata> breve pausa mentre la guarda <quindi TI PREGO> quelle ultime parole sono sottolineate dal tono <Permettimi Quanto Meno di Venire con Te e aiutarti ad'aiutarla, tanto non stiamo parlando di domani o della settimana prossima, passerà ancora molto tempo, e io migliorerò e mi potenzierò ancora, ma ti prego Fammi Venire con Te per Liberare Kuriya>. poi si passa a parlare ancora una volta a parlare di Sensei <credo di aver sbagliato espressione, non era davvero imbarazzata, riflettendoci su il termine corretto credo che sia Shockata> riflette ancora qualche secondo e dice <si è il termine più adatto, non era la prima volta ma era come se non si asspettasse una richiesta simile mai più nella sua intera vita> breve pausa guardandola <quindi appena glie lo chiesi e in quel modo così formale poi, la sue prime parole furono incomprensibili, per quanto balbettava> ridacchia brevemente non la sta prendendo in gisto ma solo raccontando una situazione inusuale <mentre invece il Kage di Kusa è un pazzo totale> ride guardandola e in mente gli appare l'ultima immagine di Yukio Scaraventato sulla sabbia piantandosì di faccia, lanciato da un Samurai Gigante, e si rialza bagnato, pieno di sabbia e alghe tra cui un alga in faccia <dovevi vederlo come l'ho visto io l'ultima volta> continua a ridere non riesce a trattenersi <avrei voluto avere una macchina fotografica in quel momento, era da immortalare credimi> ride a cnora ma lentamente scemando finche non si calma, <però tolte le battute Yu ... Ehhmmm ... L'Hasukage è una brava persona, e da quel che sento dire anche un ottimo Kage>. si torna poi di chiha <Chiha ha un coraggio immenso te lo posso garantire, una volontà Ferrea, e degli obbiettivi ben chiari nella sua mente, un Giorno lei Sarà una Grande Kunoichi, e se accetterai di diventare la sua sensei, quel giorno sarà anche merito dei tuoi insegnamenti.> tornando poi alla storia della Coppietta strana, lei i modi di fare gli atteggiamenti, per come li descrive Kouki gli ricordando qualcuno, ma poi un nome <Mirako ??? sei sempre tu no ??? come una seconda personalità ??? probabilmente potrei pentirmi di quanto sto per dire, ma sarei Curioso di conoscerla> intuisce dalle parole di lei solo dopo si rende conto di cosa gli abbia raccontato, e sentendo così il finale <beh allora fine è andato tutto bene> sorride guardnadola. al commendo di quella frase replica <è una frase di mio padre, mio fratello me la ripeteva spesso>. annuisce quando lei dice che per il discorso di chiha si vedrà non ha altro da aggiungere, ma poi si ricorda che doveva dirle di una persona <Oh Quasi mi dimenticavo> dice guardandola mentre nel frattempo arriva la seconda ciotola di Ramen per lui sempre extralarge, mentre Kouki è ferma forse a metà della Prima <prima parlando di Orochimaru mi hai fatto ricordare di un altra bambina del tuo clan, che però odia tutto il clan> dice guardandola negli occhi e dopo la sfuriata di prima ha quasi pausa a dirlo, ma mica può lanciare la mano e nascondere il sasso, o forse era al contrario ??? va beh deve dirlo <Insomma ho conosciuto questa bambina Kiyohime, esteticamente vi somigliate molto ma lei a primo impatto immediatamente Ricorda Orochimaru, e questo perchè, è Figlia SUA> dice guardandola si ok lo sono tutti <ma non come puoi esserlo tu o qualsiasi altro membro del Clan, lui stesso in persona, di sua VOLONTA' e Iniziativa, la Creo Plasmandola dalle proprie cellule> dice guardandola sorridendo lievemente <queste le sue parole almeno, però personalmente io le credo, mi ha raccontato un mucchio di dettagli troppo articolati, perchè sia una bugia, insomma sai che fatica ricordarsi tutti sti dettagli ogni singola volta che la racconta???> dice guardandola attendendo ora la reazione di lei e forse, ma solo forse, potrebbe non essere stata una buona idea quella di parlarle di Kiyohume. [Chakra 35/35][Equip: Lo Stesso]

16:36 Kouki:
 Ascolta le parole che riguardo Tenshi e in assoluto silenzio cerca di comprendere come la ragazza sia migliorata in quegli anni. Senza dubbio più forte, potente, ha alle spalle delle missioni e il solo fatto che sia sopravvissuta le fa comprendere che infine è riuscita ad affilare gli artigli. Certo rimane una ragazza ansiosa e insicura, a quanto detto da Norita, ma le fa piacere che almeno non mostra titubanza durante le missioni, davanti al nemico… era quello che voleva la Yakushi. Chissà perché poi tanto interesse, ovviamente tralasciando quella duplicità che la vedeva sadica e felice nell’avere quella ragazza tra le sue spire. E’ proprio un discorso a parte. <Bene, buon per lei allora.> annuisce. <Il mio intento non era comunque di traumatizzarla, ma avendo lei un carattere ansioso e insicuro non mi stupisce che si sia fatta travolgere da semplici parole e dai miei atteggiamenti.> osserva la ciotola di ramen, ancora qualche dubbio le nasce nella testa. <Spero che comunque questo suo lato del carattere non emerga di fronte al nemico, sarebbe un problema per lei.> se si è bloccata con la Yakushi stessa, spera non lo faccia con qualsiasi altro nemico che potrebbe metterle davvero molto più terrore di lei, ma sono passati anni e con quella esperienza alle spalle insieme a Norita, ha motivo di credere che non ci saranno problemi. <E’ un invito a casa tua?> volta lo sguardo verso il ragazzo… chissà se ha capito bene le intenzioni dietro a una frase simile. Ad ogni modo ha già una risposta. <Assaggerò il tuo ramen dunque.> di poche parole quando si tratta di cose simili, di vita normale, relazioni sociali, non sa mai effettivamente come comportarsi quindi dice il minimo indispensabile per farsi comprendere e basta. Cerca però successivamente di ascoltare tutto quello che lo Hyuga le dice riguardo a quello che ha visto e il suo punto di vista sull’interpretare i gesti e le persone. <Si, su questo ti do’ ragione. Tutto sta a come uno interpreta, ma non bisogna basarsi solo sulle proprie intuizioni, bisogna poi andare a fondo e cercare di capire se ciò che si ha interpretato sia giusto. O si rischia di cadere in errore.> In sostanza senza dare nulla per scontato, ma in questo sa perfettamente che Norita lo sa bene, ed è certa che non cadrà in errori simili. <Conoscermi.> un sorriso, leggermente sprezzante come se fosse consapevole e certa che se lui la conoscesse davvero, allora altro che ottimi amici, sparirebbe anche lui. Per questo ora ci va con tutta calma. <Una volta quell’uomo…> il suo sensei, l’uomo che ormai è diventato innominabile per lei. <Mi disse di aver trovato a Konoha una ragazza che le ricordava Naruto. Mentre in me vedeva Sasuke.> due grandi nomi insomma, ma non sono altro che nomi per la giovane. <Così ha pensato di renderci ottime amiche, gli opposti, ma come potrai intuire non è andata bene quel mio primo tentativo di amicizia.> insomma Raido ha da sempre cercato di far andare le cose, forzarle, e così facendo aveva avviato una serie di eventi catastrofici un po’ per tutti. <Io non sapevo nemmeno cosa volesse dire la parola amicizia, nessuno mi insegnò, nessuno mi fece capire e alla fine sono stata comunque ferita.> ma perché sta parlando tanto di cose simile? <Quindi scusami se sono un po’ titubante oggi quando qualcuno mi parla di amicizia, o diventare ottimi amici.> ecco perché, aveva bisogno di questo per riuscire a spiegare a Norita come la pensa e il perché si comporti in tale maniera. <Ma non sono più disposta ad essere ferita. Se io decido di provare a seguire questo tuo invito e a diventare amici, se proverai anche solo a ferirmi allora reagirò.> gli sorride, ma in maniera sincera quasi divertita nel ricordare una cosa del loro primo incontro. <Ricordati che potrei ingoiarti in un sol boccone.> ci scherza, si sente rilassata a modo suo, sotto sotto non è male l’idea di riprovare ad essere amica di qualcuno, soprattutto se è di Konoha, così può essere sicura che lei non lo ferirà mai di proposito. Sospira mantenendo il sorriso e poi scuote la testa lentamente. <Arrossita, dici? Non me lo ricordo.> si che se lo ricorda, ma non è facile farle ammettere una cosa simile. <Comunque certo che le mani sono importanti, ma so come prendermi cura delle mie ferite anche senza chakra medico. Ci mettono di più a guarire, ma alla fine si sistemano. E quelle ferite ai palmi delle mani non erano tanto gravi.> poi si sofferma a quella speranza del ragazzo che non siano rimasti dei segni, e qui le viene da ridere. Una piccola risata cristallina e delicata, non intesa come presa in giro verso di lui. <Scusami… ma anche se fosse rimasto il segno non importa. Ho così tante cicatrici che una più o una meno non fa differenza.> le ha per tutto il corpo ma Norita ne può intravedere alcune solo sul collo e su tutte le gambe nude, nemmeno un centimetro di salva. Nient’altro viene detto o raccontato, dice la sua e lui non dice nulla in riposta al piccolo scorcio di passato che ha deciso di raccontargli… poco male, meglio così, forse lo ha messo in imbarazzo e non sa cosa rispondere, ad ogni modo si passa oltre e forse è meglio così. In quel momento che si viene a creare Norita fa male a non temere la Yakushi, fa male a sentirsi al sicuro solo perché c’è un minimo di rapporto tra loro, solo perché lei gli ha detto che lui può stare tranquillo. Fa male perché lo sguardo che lei gli rivolge e le spire che gli avvolge attorno, sono un chiaro segnale di non andare oltre, che nemmeno lui in realtà dovrebbe sentirsi al sicuro. Fa male in quel suo essere cieco, ma non è un problema della Yakushi l’ingenuità del ragazzo. <No, tu non hai capito.> fredda e tagliente, un sibilo capace di squarciare l’aria. <E’ una questione interna al clan. Tu non c’entri nulla. Nel tempo che ci impiegherai per riuscire ad arrivare al livello di quegli aguzzini, io avrò già risolto tutto quanto.> perché così come migliora lui, lo fa anche lei, ed è più vicina lei a quel livello rispetto che Norita. Non vuol dire sminuire, ma vuol dire essere logici e obiettivi, sono i fatti, la realtà, vuol dire cercare di non portarsi dietro qualcuno che potrebbe rischiare troppo la vita. Se poi quel qualcuno è molto vicino ad essere un suo amico, perché dovrebbe metterlo in pericolo? <Non capisci?> lo guarda, seria. <Si tratta del mio clan, a Kusa. Tu sei un ninja di Konoha, uno Hyuga.> mica il primo che passa per strada, si tratta di un clan molto antico e potente. <Se ti dovesse succedere qualcosa per mano dei miei clannati, cosa pensi che potrebbe succedere?> la Yakushi è molto paranoica, presto Norita imparerà a conoscerla… lei vede quasi sempre solo i rivolti peggiori e negativi delle cose. In un contesto simile lei vede già tensioni fra il suo clan e Konoha se dovesse succedergli qualcosa, potrebbe venir meno la sua promessa fatta a suo padre Az. Un ninja di Konoha che ci rimette per colpa sua, equivale al fargli lei stessa del male, e quindi infrangere la promessa. Si passa poi una mano sul viso, si copre gli occhi e trattiene il fiato, sta forse correndo troppo? Sta forse sbagliando a voler fare sempre tutto da sola? Eppure è da sola che era partita per Oto. Da sola ha affrontato i Serpenti, e sempre da sola è riuscita ad ottenere il loro contratto. Però è davvero giusto impedire a qualcuno di poter fare qualcosa per una persona alla quale è tanto legato? <Ci devo riflettere meglio, okay? Me lo permetti?> torna a guardarlo, ora meno fredda rispetto a prima, meno pericolosa. <In questo tempo in cui migliorerai e diventerai più forte, avrai modo di dimostrarmi i tuoi progressi, così da essere sicura di non tirarti in mezzo a pericoli troppo elevati.> d’altronde si sta parlando di clan al cui capo c’è la Kage di Oto, e la Yakushi sa quanto anch’ella sia coinvolta in esperimenti simili. <Non si può agire in maniera impulsiva in questa circostanza, capito?> su questo argomento cala il sipario, e la ragazza torna a mangiare qualche altro boccone sempre più lentamente. Per il suo piccolo stomaco quella porzione è decisamente troppa. L’argomento passa su Furaya e di cose sia avvenuto quel loro rapporto tra sensei e allievo, di quanto era incredula, lei, di poter nuovamente allenare qualcuno e del suo balbettare. Le viene da sorride ad immaginare l’Hokage in quel modo, ma è un sorriso che si potrebbe dire intenerito. <Ho compreso. Sicuramente grazie a lei migliorerai a vista d’occhio.> poi l’espressione cambia notevolmente quando si passa all’Hasukage. Yukio. Non è una novità che la Yakushi non si sia mai sentita affine a Kusa, ma molto più a Konoha, ma non per questo ritiene che il Kokketsu sia un pessimo capo, anzi. <L’Hasukage è particolare, si. Ma molto bravo ad amministrare Kusa e i suoi ninja. Anche se si può dire che per colpa sua io non posso rimanere a Konoha con la mia famiglia.> ecco da dove viene quel piccolo astio nei suoi confronti, ma poi scuote la testa e sospira. <Ma non importa, non toglie i suoi meriti.> anzi, ci dovrà parlare al più presto. Per quanto riguarda Chiha, annuisce, pacata. Non ha dubbi, ma tutto è ancora da vedere, e questa sua curiosità la porta ad immaginare come potrebbe mai diventare quel fiore. <Non ho dubbi sulla sua volontà, nel caso tirerò fuori il meglio da lei.> dato che nulla è ancora deciso, ma se si mette in testa una cosa la fa e basta. Quando lo sente parlare a quel modo di Mirako non può che affiorarle un nostalgico sorriso… un tempo Lei sarebbe stata sadicamente onorata che qualcuno avesse voluto conoscerla, ma ora le cose sono un po’ diverse. <Sono anni che dorme ormai.> osserva quel ramen ancora ben lontano dall’essere finito. <La sua Voce è ormai silente e la solitudine mi divora.> aggiunge con parole mormorate con nostalgia, nonostante fosse un pericolo ambulante, ma avere la testa così vuota è qualcosa alla quale non si abituerà mai. <Non era una brava persona.> anche se era pur sempre lei stessa. <Ha fatto del male, ha torturato, ucciso, tentato di eliminare le persone alle quali tenevo di più. Non è qualcuno con la quale è bene avere a che fare, non ti farebbe assolutamente piacere conoscerla. Ne avevo il terrore.> insomma lei potrebbe, senza alcun problema, prendere quelle bacchette e ficcargliele negli occhi. Così, solo perché le va, solo per fare del male alla Yakushi. <Però comunque mi manca, ma come hai detto… ero pur sempre io, quindi so che ad ogni modo risiede in me, è una parte di me.> e questo può solo fargli intuire appena qualcosa sul lato oscuro della ragazza che egli vuole tanto conoscere. Sospira. <Si, alla fine è andato tutto bene. Kaori è la migliore madre esistente al mondo.> immerge le bacchette nel ramen e mescola lentamente il contenuto, facendo viaggiare e nuotare gli spaghetti nel brodo… potrebbe riuscire a bere solo quello, per lo meno è caldo e saporito, e scivola nello stomaco senza problemi. Ma… si blocca. Di colpo, come se qualcuno avesse premuto un tasto e l’avesse spenta senza preavviso. Immobile e pietrificata come una statua di marmo. Non le sta piacendo quello che sta sentendo. Provoca in lei una frattura, un taglio frastagliato e profondo, oscuro… quello che sente nei riguardi di quest’altra bambina è… preoccupante. Si sente minacciata e dopo davvero tanto, troppo tempo, si sente nuovamente in quel modo. L’invidia, il terrore che qualcuno possa portarle via il suo posto nel mondo. Da quella frattura iniziano a scivolare fuori l’amica gelosia, che striscia invida attorno al suo animo… quella là a stretto contatto con suo padre biologico, Orochimaru. Quella là, voluta direttamente da lui e non da qualche scienziato come lei, nonostante entrambe derivino dalle stesse cellule del Sannin. Dalla frattura inizia a strisciare fuori la paura di vedersi tutto portato via, i suoi obiettivi, il suo posto… così come si sentiva minacciata dalla figlia di Raido che rischiava di prendere il suo posto di figlia, e così come si è anche sentita minacciata dai gemelli di sua madre Kaori. Ancora una volta si tratta di figli. Qualcuno che avanza più diritto di lei ad essere figlia, oh no… no, quel posto è suo. Il cuore inizia a battere sempre più velocemente. Dalla frattura serpeggia fuori la rabbia. Quella rabbia così profonda perché non ci sta… lei ha sofferto, sopportato ogni indicibile tortura per poter occupare il suo posto, per seguire le orme di Orochimaru, per arrivare dove era arrivato lui e superarlo, e ora questa qui… rischia di rovinare tutto, per cosa avrebbe sofferto la Yakushi? No, lei non ha sofferto per niente. Non lascerà che sia tutto vano. Il cuore pulsa e il sangue velocemente porta in giro per il suo corpo quel dannato gene corrotto, arriva al cervello, le procura intense fitte di dolore. La mano si stringe intorno alle bacchette, sempre di più, gli occhi fissi sulla ciotola di ramen, la bocca serrate e l’immobilità degna di un morto. Intravede una minaccia e la sua parte logica si rifiuta di funzionare. Dalla frattura fa capolino… una Voce. Quella Voce. La sua Voce. La sorpresa è tanta che le labbra si dischiudono e un sussulto la fa tremare sul posto, rilasciando un gemito di stupore e rabbia. La presa sulle bacchette si intensifica di colpo ed esse vengono spezzate con un colpo netto. Quel suono così sonoro sembra svegliarla da una sorta di trance e volge lo sguardo alle bacchette spezzate, inconsapevole e incredula, non si è nemmeno resa conto del gesto. Ciò è male. Ciò è molto male. Osserva quelle bacchette rotte come se fossero la cosa più terrificante e sbagliata di questo mondo, perché il fatto che non sia stata conscia di ciò unito al fatto di aver risentito quella Voce dopo anni, significa che non c’è nulla di buono. <Che storia curiosa.> sibila molto lentamente dopo quel silenzio durato a lungo. Non guarda Norita, rimane a fissare le bacchette con una voce molto piatta ma condita di una leggera ironia. <Dovrò senza dubbio parlarci e scoprire qualcosa di più a riguardo.> cerca di recuperare la sua logica, o almeno fare finta che ci sia ancora per sembrare sempre la stessa. Perché nel clan sicuramente non sarà passata inosservata una bambina del genere, qualcuno saprà, soprattutto ai piani molto alti. Qualcuno avrà uno straccio di documentazione, dopo tutto si parla di qualcuno che dovrebbe avere molti anni sulle spalle per essere stata creata dalle mani di Orochimaru, e invece a quanto pare è una bambina. Deve pensare, riflettere con calma, deve riuscire a trovare un modo per renderla inoffensiva per se stessa. Quella Voce… quella Voce sta ridendo. Sorride. [Chakra: On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai con veleno tossico C sulle lame – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 4 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici curativi e 5 tonici curativi speciali – 5 tonici recupero chakra e 5 tonici recupero chakra speciale – 6 veleni composto speciale – 6 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale – un sigillo potenziante Ninjutsu speciale]

19:32 Norita:
 Ascolta le prime parole che riguardano Tenshi alle quali replica <si avevo immaginato che la tua intensione non fosse quella, ma in quel periodo stava attraversando un periodo molto difficile, quindi tu sei arrivata coi tuoi modi da predatrice, e lei si è sentita un topolino in trappola> dice guardandola <ora è difficile che mostri la sua insicurezza, se lo fa lo fa con solo 3 persone, col suo sensei, col suo Ragazzo, e con me> sorride guardandola <per quanto riguarda le missioni, faresti fatica a riconoscere la Tenshi del vostro incontro di 3 anni fa> detto questo salvo qualche commento della yakushi il discorso Tenshi potrebbe considerarsi concluso. quindi si passa al CIBO perchè il Cibo e la morte sono le tue grandi livellatrici del mondo, come tutti siamo uguali di fronte alla morte, allo stesso modo tutti diventiamo uguali di fronte al CIBO e quando lui asserisce di volerle fare assaggiare il proprio Ramen, lei ipotizza l'invito a casa sua <esatto hai capito benissimo> sorride guardandola e quando poi asserisce che lo assaggerà, in altre parole accettando l'invito dice <Bene ne sono contento>. annuisce quindi semplicemente al duscorso che per conoscere una persona si debba andare a interpretazione, e non avendo null'altro da aggiungere semplicemente annuisce, di fatto lei ha semplicemente confermato le proprie precedenti parole si passa poi a un altro discorlo parlando di un Uomo Anonimo, tanto almeno per lui, visto che lo chiama QUELL'UOMO, e ascolta con molta attenzione, quela parte e replica a una cosa per volta, in primis la parte di naruto e sasuke <All'academia ho studiato molto i grandi ninja del passato personalmente ho sempre ritenuto Naruto un Idiota Con Troppo Potere, e Sasuke, lui era dominato dall'odio e l'essere stato allievo di Orochimaru non ha aiutato> senza che fosse richiesto da la sua opinione su entrambi i grandi nomi del passato e dice <comunque io ritengo che sia Inutile e in qualche modo offensivo, appioppare somiglianze con grandi nomi del Passato, è come se qualcuno mi dicesse che in me rivede il sommo Jiraya, perchè lo cito spesso, ma io inizierei a ridere e finirei 3 giorni dopo> dice guardandola sorridendo <è una cosa senza senso per me, perchè tu sei tu, magari puoi tratti in comune, ma rivedere in te, un altra persona vuoldire sminuire e in qualche caso, soppiantare quello che sei.> adesso il fatto di rendere amica lei con un altra per la loro somiglianza a Naruto e Sasuke, <ma anche questa per me è una cosa senza senso, cioè se naruto e sasuke erano amici, ma il fatto di vedere delle somiglianze con loro due in altre persone, non vuoldire che andranno perforza d'accordo, sempre per gli stessi motivi di prima, odio ripetermi> dice guardandola mentre ascolta tutto, <l'amicizia non ti può venire insegnata o spiegata ogni uno al il suo modo di intenderla, un giorno tu troverai il tuo modo, e quel giorno io sarò lì, perchè voglio sinceramente aiutarti> breve pausa guardandola iniziando ora a mangiare la seconda ciotola di ramen <non ti devi scusare, ti capisco benissimo, vedi, so che non c'entra e che sono due situazioni completamente differenti, ma io fino a 3 anni vivevo in un mondo perfetto, il fratellone in accademia prima e Genin a 12 anni, mamma e papà che ci adoravano, e quando poi furono rapiti, mi crebbe mio fratello da solo lo sai, ma quello che non sai, è che ero terrorizzato da ogni Byakugan che vedevo, non a 5 anni ho anche smess di uscire di casa, l'unico di cui non avevo paura era Atsumori mio fratello, tutti gli altri, era Terrore Puro, ci ho messo anni, per riprendermi e iniziare a fidarmi, e devo dire grazie a una persona, una donna, di una dolcezza infinita, che quando avvenne il rapimento dei miei accetto me e mio fratello al Dojo Hyuga, e questa persona è Lady Kaori, io le devo Moltissimo, perchè grazie a lei, sono riuscito a ritornare a Fidarmi in un Byakugan che non fosse quello di mio fratello, iniziando a frequentare l'accademia, e riconciliandomi in parte col Clan, e quindi anche se la situazione è diversa posso capire cosa provi> dice guardandola negli occhi il tono è calmo e tranquillo nonostante tutto <ovviamente non parlo di terrore, ma sono sicuro che più di qualche volta ti sarai chiesta se accadrà come quella volta, io posso garantirti che non accadrà, in 8000 modi diversi, ma sarebbe inutile, perchè avresti comunque il dubbio fino alla Eventuale conferma dei fatti>. a quel punto le successive parole di Kouki ricevono una replica che forse lei non si aspetta, <tolto il fatto che non ti ferirò. ma se anche dovessi farlo io mi aspetto che tu reagisca, mi aspetto, che tu abbia una forma di difesa, e tiri fuori armi e scudi, è una cosa logica, quindi se dovesse succedere sarò lì ad'aspettare la tua rezione, e non farò nulla per evitarla> sorride guardandola mentre continua a parlare, e poi quella frase, che gli disse dal loro primo incontro <si me lo ricordo da quando ci siamo incontrati eravamo in piedi sulla testa di Ashirama se non ricordo male> ride guardandola mentre nota il suo sorriso sincero, ha deciso di fidarsi di lui, di provare ad'essere Amici, e continua <solo che per quanto mando per digerire me ci metterai come minimo un mese> ride brevemente. poi lei rega di ricordarsi di essere arrissita nel momento in cui Norita le ha fasciato le mani e dice <Ohhh Si, l'hai fatto, e non è una cosa che che passa inosservata tu, sei bianca come la carta, se diventi rossa, lo si vede Immediatamente> e poi ascolta la "rassicurazione" sul fatto che sappia prendersi cura delle ferite anche senza ghakra medico e quando parla dei segni dice <si ho capito> dice guardandola e dice <va beh Fammi vedere le mani> cercerebbe di afferrargliele, la butta sul ridere e sull'ironia, ma scopre solo ora che non ha solo le cicatrici che vede sulle parti scoperte come collo gambe preferisce per ora non approfondire l'argomento dato che una cosa che lei ha detto prima gli ritorna alla mente ora, e mentre se lei glie lo concedesse potrerebbe le mani coi palmi verso l'alto, per controllarle dice <perdonami se te lo chiedo adesso, ma hai detto che ti hanno creato per uno scopo preciso, cosa intendevi esattamente??? ammesso che tu ne voglia parlare chiaramente>. dopo si torna sulla Vendetta e lei dice delle cose <NO!> dice Secco <Sei Tu questa volta che non ha capito, vuoi vendicarti da sola va bene, vuoi risolvere i problemi del tuo Clan da sola va bene pure questo, ma se parliamo di Kuriya, non mi frega nel del Clan ne di Konoha di altro, e ti posso Garantire che qualsiasi cosa accada, se lo vuoi nessuno saprà nulla di questa operazione, so pronto anche a mentire, cosa Contraria anche al mio Credo Ninja, pur di venire con te lì, a libera Kuriya, metti in pericolo Lei o Chiha, e non solo Conosci la Tigre di Konoha, ma non ho limiti, non ho freni, e il mio Credo Ninja passa in secondo piano> insomma in altre parole sta dicendo che per loro sarebbe persino in Grado di Diventare un Mukenin e la cosa non gli importerebbe affatto, alla fine sarebbe un Ninja col codice d'onore Ninja, ma sena affiliazione, anzi magari e proprio questo che il fato ha inserbo per lui diventare un Ninja senza patria, in modo da poter Portare Davvero aiuto ovunque, in ogni parte del mondo Ninja, ma questi non sono discorsi da fare adesso c'è ben altro in ballo adesso <io non ti temo perchè so benissimo che potresti uccidermi in qualsiasi momento se lo volessi, e non me ne accorgerei nemmeno, ma se non lo hai fatto fino a adesso non penso che lo farai mai, certo potrei sbagliarmi, ma è solo per questo che non ti temo> dice guardandola dritto negli occhi, Tono Fermo, Sguardo di ghiaccio, impenetrabile, e determinazione come Kouki non ha mai vista in lui, è vero che sono solo due volte che si vedono, ma è comunque indicativo, perchè Nessuno nemmeno Tenshi lo ha mai visto così Determinato, subito dopo però la frare di Kouki lo spiazza e lo lascia in parte interdetto <Va bene Riflettici il tempo che Ti Serve, ma Promettimi una cosa, a prescindere da tutto, mandami un rotolo di Pergamena a Konoha magari usando un fuuda Bloccante, o qualche sigillo particolare, sono Fuuinjutser ho dimestichezza con i sigilli, certo sono ancora solo all'Appurentisu, ma voglio diventare un esperto Fuuinjutser> fa una breve pausa <ti dimostrerò i miei progressi, ti farò vedere quello di cui sono capace, e i pericoli non mi importano, io DEVO e VOGLIO fare qualcosa, non importa cosa> continua guardandola serio in volto <Impulsiva, chi ha mai parlato di agire in maniera impulsiva, era logico che avremmo studiato un piano fatto per bene che preveda tutte le possibili variabili, ho solo Detto che volevo venire con te per liberare Kuriya non che volevo lanciarmi come un matto all'arrembaggio> precisa guardandola serio in volto. lei considera l'argomendo chiuso e con quella richiesta anche lui. subito dopo si passa a parlare dei Kage, il che per norita vuoldire parlare della propria sensei <assolutamente vero, Yukio Sarà anche Strano Pazzo come pochi, ma è un bravo Kage, e pensa è persino padre> sorride guardandola <pensa come deve essere all'accademia, il giorno del mestiere dei genitori> e imita degli ipotetici bambini <Mio papà vende ramen, mio papà fa il Ninja ed'è fortissimo, poi si alza uno che "Mio papà è L'Hasukage", e subito dopo il Gelo in aula> ride guardandola immaginandosi la scena, ecco bravo ridi dopo la sfuriata che hai fatto prima, successo nulla vero ???, parlando poi di chiha dice <Beh fidati non avevo dubbi sul fatto che tirerai fuoi il meglio di lei, le farai scoprire una forza che non conosce nemmeno lei ancora, ne sono sicuro>. poi scolta la parte di mirako e ascolta semplicemente <Beh ora se tu sei qui, e lei è dormiente vuoldire che ne hai preso il controllo, quindi se eventualmente dovesse venire fuori, io credo che saresti in grado di reprimerla di nuovo> ma l'ultima frase lo spiazza, Kaori ??? Madre ??? quindi la sua famiglia a Konoha sono Kaori Azrael e i Gemellini!!! <No aspetta, Kaori tua madre???> dice guardandola <Mi stai diceno che la tua Famiglia a Konoha, sono loro, Kaori Azrael e i gemellini ???> all'inizio appare incredulo ma poi sorride apertamente con gioia. ma poi cominciano i problemi, lui racconta di Kiyohime, e lei Boom!! Ferma paralizzata non spiccica una cosa parola, la situazione si fa improvvisamente gelida, e non per il clima, quel silenzio e quella apparente paresi creano un tensione talmente densa da poter essere tangibile, ne puoi proprio sentire la pressione addosso, Non fiata, per evitare di amentare la Tensione, la guarda con attenzione non sa cosa le stia capitando, a meno che non stia per venire fuori il suo alter ego, è solo un ipotesi, e qui norita Deglutisce iniziando Seriamente a preoccuparsi poi lei dice pochissime parole, talmente poche che potresti contarle, ma quello che è strano è il tono, piatto, apatico, logico, controllato, insomma sta cercando di mantenere il controllo e quell'ironia inserita nella frase finale, risulta in qualche modo iquietante, sembra di star partecipando a una recita dalla trama horror in cui il cattivo è un demone nascosto dentro una ragazza come molte altre, certo Kouki non è una ragazza qualsiasi, ma Mirako è senza dubbio quel Demone, ma poi accade, STAK!! le bacchette vengono spezzate di netto, e replica <si si Proprio una storia Curiosa> sorride in maniera tesa e parla con un tono identico a quello di lei per non smontare la sua concentrazione <io l'ho incontrata qui sull'isola potrebbe capitare lo stesso a te> dice guardandola e usa sempre quel tono mentre lei non lo guarda nemmeno e lui adesso si rivolte a lei <Kouki???> chiede cercando di farsi confermare la propria identità guardandola con sguardo fisso vorrebbe attivare il Byakugan ma potrebbe creare una qualche reazione negativa senz'altro e continua a guardarla attendendo una reazione una qualsiasi ma a Chakra attivo si tiene pronto a reagire, anche se sa benissimo che se volesse fargli dal male lui non avrebbe modo di reagire, e difendersi. [Chakra 35/35][Equip: Lo Stesso]

21:13 Kouki:
 Non ha altro da aggiungere per quanto riguarda Tenshi. Ha avuto la sua conferma che la ragazza è riuscita a fare molti passi avanti e che in missione si sa destreggiare molto bene, soprattutto non mostra quella sua insicurezza al nemico, ciò è confortante. Dunque un sorriso ed annuisce, senza aggiungere altro, perché ancora cerca di concentrarsi sul ramen che ha ancora davanti… non è ancora diventato freddo ma poco ci manca. Il cibo è sempre stato un argomento spinoso per lei, per questo è estremamente magra, lo è sempre stata, ma qualche anno fa rasentava proprio l’anoressia ed era quasi divertente vedere uno scricciolo come lei sfondare teste a suon di pugni. Scuote appena il capo. <Chi l’avrebbe mai detto, vedremo allora se nascerà veramente un’ottima amicizia tra noi due.> ha accettato il suo invito e per lei quei discorsi sono chiusi e superati. La Yakushi ha raccontato quel piccolo aneddoto della sua vita per far comprendere al ragazzo le sue difficoltà a creare rapporti di amicizia, e che probabilmente tutto è stato gestito estremamente male da quell’uomo. Ebbene è contenta di sentire che Norita ha compreso perfettamente quello che c’è di sbagliato nel fare come è stato fatto. <Esatto, per questo non è andata bene tra me e quella ragazza. Siamo state come pilotate e forzate, io mai mi sarei interessata a qualcun altro in quel periodo.> l’aveva conosciuta infine al torneo se non ricorda male… le aveva curato delle ustioni. Ad ogni modo non durò molto, così come l’amicizia quasi fraterna con Shade Hyuga. Sparita anch’ella. <Io la penso come te, comunque.> insomma, uno scambio di opinioni molto simili tutto sommato, dove nessuno dei due dice nulla di nuovo all’altro. Sulla questione fiducia, ecco che Norita aggiunge un altro tassello della sua vita, spiegando e raccontando il periodo nel quale non usciva nemmeno di casa per paura degli altri membri del suo clan. In questo modo entrambi possono provare a comprendersi a vicenda nonostante le esperienze diverse. Annuisce. <Riuscire a tornare a fidarsi di qualcuno… è difficile. Sono contenta che tu ce l’abbia fatta grazie a Kaori.> lo osserva rilassata col sorriso. <Per me non sarà mai così facile invece… dubitare di tutti mi aiuta a mantenere alta la concentrazione, e a rimanere meno ferita nel caso poi si rivelino delle carogne.> esclusi chiaramente Kaori, Azrael e il suo Demone. Sono le uniche tre persone alle quali metterebbe la sua vita in mano, ad occhi chiusi. Coi primi due ce n’è voluto di tempo, mentre per Rasetsu… bhe, non se lo sa spiegare nemmeno lei in realtà, ma è così chiaro da ricondurre ad un sentimento come l’amore. Riporta lo sguardo arrossendo, nuovamente quelle gote prendono colore, e di certo non l’aiuta quell’insistenza di Norita nel farle notare una cosa simile. Non dice nulla, vuole solo che quel momento e quelle parole passino con una lieve ed elegante alzata di spalle. Riesce a sorridere di nuovo poiché il ragazzo riesce sempre a come farla sentire un po’ più rilassata e sarebbe davvero bello credere senza remore a tutto quello che dice. Lui non la ferirà e anzi si prenderà senza fiatare la sua vendetta in caso… bello, vuole crederci. <Farti vedere le mani?> non ne capisce il motivo ma lo accontenta perché non c’è nulla di male in questo, dunque solleva le braccia e pone i palmi rivolti verso l’alto in modo che egli possa vederli. Dei segni sono presenti, laddove le unghie più e più volte sono state infilate nelle carni. Inoltre potrà si notare che quelle sue cicatrici continuano anche al di sotto dei vestiti… le larghe maniche infatti gli permettono di vedere i polsi, segnati da cicatrici che li avvolgono come bracciali, come se fosse stata tenuta legata troppo a lungo, gemelle di quelle presenti alle caviglie del resto… e via via scendono lungo le braccia, di varie dimensioni e forme. <Contento?> domanda con una punta di sorriso e ironia, anche se ora non si vergogna più di mostrarle… prima andava in giro come una mummia praticamente. <Diventare il nuovo Orochimaru.> risponde con schiettezza e tranquillità alla domanda, senza problemi e con un candido sorriso. <Quello che loro volevano fare era riportarlo in vita, ma hanno fallito subito… dopo tutto sono venuta fuori del sesso sbagliato. Ma il mio creatore e aguzzino ha voluto comunque allenarmi per seguire le stesse orme di Orochimaru.> innegabile che egli stesso volesse usarla solo come arma per arrivare in alto forse. <Tuttavia ho pian piano compreso che si, desidero arrivare dove era arrivato lui… ma intendo superarlo di gran lunga.> ambiziosa la ragazza, e quando era bambina questo pensiero costante la rendeva davvero odiosa, così supponente e orgogliosa. Ora per lei il discorso che segue di Norita, il quale torna sulla questione della bambina e del clan e del fatto che vuole liberarla, inizia ad essere ridondante per la giovane Yakushi. Infatti torna a guardare il ramen in maniera seccata, tanto che non si sa se ce l’abbia con Norita o con quella dannata porzione che non finisce mai. <Va bene.> sta cercando di troncare quel discorso, del resto non riuscirà a farle cambiare idea, ha deciso che ci vuole riflettere, quindi non le serve sentire altro al momento se non a comprendere quello che già sapeva, ovvero quando egli sia affezionato alla bambina. <Ti sbagli infatti.> sul fatto che se non gli ha fatto del male fino ad ora, allora non glie lo farà mai. <Io mi baso su una promessa fatta a mio padre Azrael. Non torcere un solo capello agli abitanti di Konoha, non fare nulla che vada contro Konoha stessa.> gli sorride. <Per questo puoi stare sicuro… ma fino ad un certo punto, perché io sono tanto fredda e logica, quanto decisamente imprevedibile quando perdo il controllo.> avvicinerebbe di poco il viso a quello di Norita, sorridendogli serafica e assottigliando un poco lo sguardo. <Quindi non tirare troppo la corda. Ti ho detto che ci rifletterò, quindi basta.> non ha più voglia di affrontare quel discorso, già non vorrebbe che Norita si impicciasse in quegli affari, è già tanto che gli abbia riconosciuto i sentimenti che lo legano a Kuriya. Torna a fissare la ciotola di ramen, sospira. Fortunatamente dunque quel discorso viene superato in favore di uno più leggero, ovvero una piccola scenetta immaginaria di Yukio in accademia coi suoi figli. Sorride, ma non ride, divertita certo dall’immagine, ma non si è ancora lasciata abbastanza alle spalle quanto successo prima per potersi lasciare andare a una risata. <Divertente, ma dubito facciano queste iniziative.> ancora comunque non ha deciso se accettare o meno la richiesta di Chiha, eppure sia Norita, e a volte anche lei stessa, ne parlano come se fosse già un dato di fatto. Ebbene se sarà necessario, spera proprio di tirare fuori il meglio da quella ragazza… dopo tutto un’esperienza simile, nuova, è da sperimentare. Non dice altro in merito, annuisce solamente con il sorriso che ormai sta tornando sempre più sulle labbra. Beve un sorso di brodo ormai tiepido. <Non è così semplice.> afferma quando lui allude a Mirako. <Sono riuscita semplicemente a ricordare quello che lei mi aveva nascosto e ci siamo quindi riunite… ma lei è sempre stata la più forte, sempre. E so che se volesse potrebbe tornare a farsi sentire in maniera molto prepotente… le basta poco. E io non sono sicura di poterla gestire, quindi non esserlo tu al posto mio.> dopo tutto lo saprà meglio lei di lui come siano gli equilibri all’interno della testa martoriata della Yakushi. Poi si… quella reazione infine le strappa una piccola risata. <Si, si… proprio loro. Kaori, Azrael… Ken e i gemellini.> sono una famiglia, lei è la sorella maggiore. Sorride, si sente sollevata nel non provare gelosia verso i figli biologici della coppia, grata alla sua testa per essersi riuscita a sentire parte della famiglia anche se adottata. Ha superato quei periodi di isteria, dove tentava di uccidere neonati. <Sono la mia famiglia.> e ora si che è palese la dolcezza infinita nel suo sguardo, accompagnata da una profonda tristezza e malinconia. <Ma non posso stare con loro…> le si spezza il cuore. Maledice l’Hasukage e Kusa per questo, ma del resto sta comunque facendo la sua vita insieme al suo Demone. E’ difficile, come pensa sia normale lasciare il proprio nido per vivere una vita indipendente. <Posso comunque andarli a trovare quando voglio. Una volta facevo da pendolare, vivevo a Konoha e andavo ogni mattina a Kusa per adempiere ai miei doveri. Ma ora devo stare stazionaria a Kusa.> insomma ora è felice, ma nel giro di pochissimi istanti cambia ogni cosa… non sono belli per lei quegli sbalzi di umore, prima serena, poi arrabbiata, poi ritrova di nuovo il sereno e poi… il nero. Ora che è cresciuta e non è più una bambina dovrebbe riuscire a gestire meglio tutto questo, e lo fa, non ha ancora avuto una crisi isterica del resto. Eppure quelle bacchette si sono spezzate e quella Voce la sente parlare in lontananza. Quella Sua risata inconfondibile. Non sa se sentirsi felice o disperata, sicuramente ora una nuova forma di terrore si fa largo in lei… i gemellini e Ken, potrebbero essere in pericolo serio con Mirako. Fortuna che si è allontanata da loro allora. Comunque sia ora la Yakushi non riesce a riflettere in maniera logica e calma, non sa su quale pensiero focalizzarsi e cerca in ogni modo di mantenere il controllo. Non può essere. E’ un momento molto delicato, la tensione aumenta e la mano si apre di scatto facendo cadere sul bancone quello che rimane delle bacchette. Osserva ancora il tutto con aria stupita e nervosa, le parole di Norita non sembrano quasi nemmeno arrivare alle sue orecchie, ma si sente fremere quando la chiama per nome. <Sssh.> gli intima il silenzio, con quel tono sempre piatto ma sempre più nervoso e ironico. <Non va bene. Non va bene.> il tono si abbassa sempre di più, come se avesse timore di farsi udire da Lei… ingenua, è dentro di lei, le può udire anche i pensieri. Si alza dalla sedia molto lentamente lasciando ormai quella ciotola di ramen mai finita, e si volta verso Norita accennando un sorriso. <Ti ringrazio… per la cena, e le tue parole. Ma ora devo proprio andare.> deve, perché teme di esplodere e non vorrebbe mai che quel ragazzo si trovi faccia a faccia con… Lei. Si allontana dal bancone e rivolge a Norita un’ultima occhiata… cosa hai fatto, ragazzo? Hai creato un varco, e attraverso quel varco i demoni possono arrivare. <Buona serata.> un saluto veloce e frettoloso, poi sceglierebbe di andarsene di lì il più velocemente possibile, crede di aver scongiurato il peggio allontanandosi, per questo sembra adagiarsi per qualche istante, quello stesso istante in cui distoglie lo sguardo da Norita e si avvia. Il ragazzo potrebbe quindi notare qualcosa di molto strano sul viso della Yakushi: quelle che sembrano due espressioni differenti. Un lato nervoso, preoccupato, con un sorriso di cortesia mentre saluta Norita e si allontana, l’altro lato quel sorriso sembra distorcersi in un ghigno e una luce sinistra illumina quell’occhio color ambra. Si allontana a passo veloce, forse le basterà solo un po’ di riposo e tutto tornerà alla normalità. [end]

22:44 Norita:
 Oramai loro due hanno parlato di tanto cose ed'è quindi ora che alcuni discorsi più di altri Vengano chiusi, come quello su Tenshi, o il discorso sulla loro Nascente Amicizia, su cui arriva un ultima frase da parte sua che riceve una risposta di poche parole <Sono sicuro di si>. poi si ritorna a parlare di quell'amicizia Forzata e per questo fallita, perchè basata su presupposti sbagliati, e a quanto pare su questo la pensano allo stesso modo quindi non si toglie ne aggiunge nulla al discorso quindi semplicemente annuisce a quella parte, per passare poi al fatto che lui ne sia uscito grazie a Kaori e per lei non sarà mai così facile <Beh Magari come a me è servita la dolcezza di Kaori per uscirne, magari a te serve la pazienza, e l'amicizia, di un Genin del Clan Hyuga> e chissà di quale Genin tu stia parlando ehhh proprio uno a caso vero ??? e si torna al discorso delle mani le acconsente a mostrarle e nota non solo i segni sulle mani che si sovrappongono ad'altri segni simili, quindi non è la prima volta che si fa quella ferita da sola, ma i polsi, parte della braccia, e presumibilmente il resto del corpo, sono pieni di cicatrici, ipotizzarlo è un conto ma averne la crida conferma è tutt'altro, poi in particolare attirano la tua attenzione quelli dei polsi come senti, li circondano completamente e sono complementari a quelli delle caviglie sembra che sia stata legata per molto tempo, non è il luogo ne il tempo per parlare di quei segni quindi la butta sull'ironico e dice <si Sono Contento perchè vedi> indica le mani <avevo ragione sono rimasti i segni> la guarda però con preoccupazione, come se si stesse chiedendo "Cosa ti Hanno Fatto???" ma non fa in tempo a pensare questo, che arriva la risposta sul perchè lei Esiste, <AH> replica <Solo ???> ci scherza su visto che lei ne parla con naturalezza <però è strano che non l'abbiano fatto comunque nel senso mi pare di ricordare che non tutti i candidati a diventare il nuovo corpo di orochimaru fossero di sesso maschile> fa una breve pausa e dice <comunque sono contento che non l'abbiano fatto> dice guardandola <guarda se ho capito un pò come sei fatta, non solo arrivi al livello di Orochimaru, ma arriverai Ben Oltre> sorride guardandola e quasi incoraggiandola non che essettivamente ne abbia bisogno. altro discorso da chiudere è l'aiuto per Kuriya lui Vuole Andare con lei vuole liberarla e lei spiega i motivi per cui lei non attacca ne konoha ne i suoi abitanti, ed'è il motivo per cui con Tenshi si è limitata a giocare alla preda, <Bene lo Terrò a mente> poi quando conclude avvicinandosi a di poco al proprio viso in quella velata minaccia dice <hai ragione mi sono lasciato trasportare ti chiedo scusa> sorride guardandola e ammettendo il propri sbagli, riconoscendoli. poi lei commenta l'ipotetica scenetta non aggiunge nulla semplicemente si ci fa una risata su, lieve ovviamente, dura qualche attimo appena. <il punto è che avevo capito che l'avessi repressa, non avevo capito che vi forse riunificate> e quando lei dice di non essere lui sicuro al posto suo che lei possa riuscire a dominarla e controllarla lui semplicemente annuisce e dice <si si ho capito, solo l'avevo interpretata in modo diverso> concludendo qui il discorso e poi parla della sua famiglia e qui finalmete mostra qualche emozione in più, Dolcezza gioia Malinconia, a tratti, è Felice. Ma poi il tracollo, Esattamente lui non Capisce cosa possa essere successo, le bacchiette spezzate di netto, lei pietrificata, le successive parole di norita sembrano non raggiungerla e quando la chiama per nome, lei intima il silenzio, e poi dice che non va bene lo ripete, ma cosa che non va bene che succede, Cosa ha fatto Norita ??? poi il saluto Veloce il ringraziamento per la serata e lei va via si allontana e si volta un ultima volta per dirgli buona serata. ma è solo allora che accade, Norita lo Vede è un frazione di secondo, un battito di ciglia ma lo vede, vede qualcosa di strano nel suo volto, è come se fosse diviso in due, da un lato il sorriso cordiale e gentila mentre lo saluta con uno sguardo decisamente preoccupato, l'altro completamente l'opposto, un Ghigno quasi folle, e una luce Stana nello sguardo, il tutto coesistente nel sul viso allo stesso tempo, e poi lei Si allontana di Fretta, dunque lo stesso fa norita non prima di aver pagato naturalmente. [END]

nella Nebbia dell'isola Chumoku una spallata, fa reincontrare due persone che non si vedevano da molto tempo, Norita e Kouki, i due parlano del più e del meno davanti durante una cena a base di Ramen, ma verso la fine qualcosa va storto, e Kouki risveglia, un lato sopito da anni, lo Hyuga pare confuso dalla cosa non capendo cosa stia acadendo, ed'è allora che se ne va preoccupata come non mai.
Ma da questa serata il loro rapporto risulterà riformato, e rinforzato, passando da una semplice conoscenza all'inizio di un amicizia.